Sie sind auf Seite 1von 7

2009

Il nesso tra la libertà e l’amore


“L’uomo non dalla tradizione, né dalla storia, né dalle fedi
diverse, né dalle conoscenze scientifiche o umanistiche riceve
la libertà. L’uomo la guadagna dall’arte della contemplazione
(visione dialettica e critica con le forze della retorica ed
ermeneutica). Quell’arte tramite cui, per eccellenza, l’uomo
riesce ad arrivare a livelli relativi alle proprie virtù.
Ammettiamo l’utilità delle conoscenze, ma non le attribuiamo
un’importanza assoluta, perché possono essere ostacolati.
Invece, abbiamo bisogno della libertà di pensiero che dà
l’avvio alla dialettica”.

Ajith Rohan J.T.F.


Sommario
“L’uomo non dalla tradizione, né dalla storia, né dalle fedi
diverse, né dalle conoscenze scientifiche o umanistiche riceve
la libertà. L’uomo la guadagna dall’arte della contemplazione
(visione dialettica e critica con le forze della retorica ed
ermeneutica). Quell’arte tramite cui, per eccellenza, l’uomo
riesce ad arrivare a livelli relativi alle proprie virtù.
Ammettiamo l’utilità delle conoscenze, ma non le attribuiamo
un’importanza assoluta, perché possono essere ostacolati.
Invece, abbiamo bisogno della libertà di pensiero che dà 2
l’avvio alla dialettica”. .............................................................. 1
INTRODUZIONE.................................................................. 3
Il nesso tra amore e libertà ................................................. 3
La società ........................................................................... 5
Formazione ed Educazione ................................................ 6
INTRODUZIONE
La risposta alla domanda cos’è la libertà, secondo noi è questa:

è la comprensione della vera realtà propria e delle cose che li

circondano, del mondo e dell’universo. Or dunque, possiamo

formulare anche una definizione negativa della libertà; la 3

libertà non è quel modo aggressivo di voler fare tutto ciò che

passa per il cervello, ciò che capricciosamente uno crede di

realizzare, spinto dalla paura, dalla concupiscenza,

dall’ignoranza della vera realtà. Inoltre possiamo affermare che

la libertà non è una reazione. Spieghiamo; se io dimostro la mia

rabbia verso colui che mi ha umiliato, insultato, mi ha ferito o

tradito è una reazione, che a sua volta scaturisce a causa

dei legami, immagini, quindi per causa delle illusioni. Queste

illusioni nascono a loro volta per mancanza della vera

comprensione della verità, ossia della vera natura del proprio

essere e dei fenomeni. Allora, la libertà non è una reazione.

Il nesso tra amore e libertà


Quanto abbiamo detto per quanto concerne la libertà, crediamo

che sia chiaro; ora vediamo cos’è questo atto di amare.

Applichiamo il concetto di reazione per comprendere cosa sia

l’amore; dunque, se uno ama qualcuno o qualcuna per ricevere

l’amore e tutto quello che è legato ad essa, non vi è qualcosa


che si possa individuare che a sua volta assomigli alla libertà,

invece è una reazione. Questo tipo di “falso amore”, scaturisce

dall’ignoranza, quindi, dall’odio, dall’egoismo, dall’invidia ed

è influenzato dalla concupiscenza. Allora questo “falso amore”

è un covo di assassini che è pronto a distruggere ed annientare

ciò che ama.


4

Dunque, se uno non è libero, non può amare, ma distrugge tutto

quello che è, e quello che circonda. Ora siamo giunti ad

affermare che l’amore non è una reazione, come, per esempio

qualcosa che si possa comprare come un kilo di carne suina dal

macellaio, o un pollo in cambio di denaro. Allora, se l’amore è

qualcosa che uno deve ricevere da un altro/altra; finché riceve,

sente il desiderio di darla a sua volta, e appena ne sente la

mancanza è per lui/lei un tradimento. Così il “falso amore”

viene cambiato in forma di odio e rancore perché si sento

umiliato, tradito e cerco di reagire in quanto è possibile con la

violenza. Solo così solo sente soddisfatto. Questo, non è amore.

Ma osservando la famiglia, la comunità di cui uno fa parte,

della città, della scuola, dell’università, della chiesa, del tempio

ecc. si trova dominato da questo falso amore. Allora, questa

società è malata. È schiava, non è libera, non sa amare, ma

come abbiamo già detto è un covo di assassini che distruggano

ciò che amano(illudendo). Allora, possiamo così comprendere

il nesso tra la libertà e l’amore; questi a sua volta diventano i

binari indispensabile della vita.


La società
La società è composta di esseri umani; più precisamente dai

rapporti umani. Allora, se i membri di una società sono

contaminati da quel falso amore e falsa libertà, i rapporti sono

naturalmente falsi, utilitaristici; “se tu mi gratti il mio deretano,

te lo gratto anch’io”. Sono i rapporti del mercato, anzi è tipo di


5
quel usurario Shylock,nel «Mercante di Venezia[1]» che aveva

l’intenzione di distruggere il suo cliente, Antonio in cambio

chiedendo una libbra della carne di Antonio. Però, Porzia con la

sua astuzia, come mette in scena Shakespeare, Shylock viene

chiesto di non versare nemmeno una goccia di sangue del corpo

del suo odiato cliente. Così lui ha guadagnato solo dispiacere. I

membri di una società malata hanno bisogno, anzi sono le

vittime di quel bisogno primordiale della conservazione e della

sopravvivenza. Perciò sappiamo che l’uomo, come ben dice

Konrad Lorenz[2], per mancanza di inibizione naturale[3],

uccide anche colui che gli chiede pietà, gli innocenti e i

bambini. È in continua ricerca di onori, di posizioni sociale, di

potere, di denaro e di comando. Vediamo in modo adamantino

che coloro che lottano per la “falsa libertà”, una volta raggiunta

la meta, quindi, quando uno ottiene il comando, non riconosce

più la libertà degli altri, anzi diventa un tiranno travestito di

democrazia. Lui/lei esige l’obbedienza dagli altri finché, non ci

sia al di sopra di lui/lei un altro che richiede l’obbedienza; ma,

appena trova qualcuno che lo minaccia, comincia a balbettare


come un morto dalla cui gola sgorga i liquidi consumati dai

parasiti, la parola “libertà”. Di nuovo la lotta per la libertà con i

polli che credono in questo lupo assetato di sangue innocente.

Appena (se per fortuna viene risparmiato dall’oppositore)

riprende il comando, riprende la veste del tiranno travestito di

democrazia.
6

Formazione ed Educazione
Quale formazione o educazione possiamo sperare da una

società malata che non è libera e non sa amare. I genitori, i

parenti, gli amici, coloro che guidano la coscienza morale, i

libri, insegnanti, professori ecc. che sono i frutti e membri di

quella società malata come possono educare gli innocenti alla

ragione, all’amore quindi alla libertà? Le persone geniali

vengono utilizzati da questa società malata come strumenti che

soddisfano le loro esigenze. Ma appena uno prende coscienza

del suo stato di malato, la società comincia a reagire, quindi, o

lui/lei deve riprendere a vivere da malato/malata se no viene

annientato, poco a poco, provando piacere dal dolore dell’altro,

in modo brutale. Allora, in una società malata, non vi è

qualcosa che si possa chiamare etica o educazione alla ragione,

all’amore e alla libertà. Possiamo trovare solo nelle famiglie

negli istituti privati e pubblici i sistemi di allevamento; sì,

proprio come i polli, i maiali, le mucche, le vacche, i tori, i


vitelli tacchini ecc. e mai può trovare le persone

liberi.

(PER LEGGERE IL RESTO DELL'ARTICOLO


INVIARE UN E-MAIL: ajithrohanjtf@gmail.com)

[1]Cfr. Shakespeare William, The Merchant of Venice. 7

[2] Cfr. Konrad Lorenz, Das sogenannte Böse, G. Borotha –

Schoeller Verlag, Wein 1963.

[3] Questa mancanza naturale dell’uomo, viene riempita,

sostituita da Gesù Cristo. Egli dice di vedere nell’altro la

presenza di Dio, ossia il Padre Creatore di tutti. Allora, in

questo modo Gesù dice di amare l’altro come sé stesso. Questa

cultura dell’amore, però non è un impostazione da parte del

Divino, ma sempre rispettando la libertà dell’uomo viene

insegnato, tramandato per essere scelto dagli esseri liberi.

Das könnte Ihnen auch gefallen