Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
I.T.I.S.
Leonardo da Vinci PORTOGRUARO
Classe V
Sezione
Insegnanti:
Garatto Nicola
Oggetto della prova: Prova di fatica a flessione rotante. Con grafico di Gough. Apparecchiature e Strumenti: Lo strumento che andremo ad utilizzare la macchina: PUPN
SCHENCK SIMPLEX ovvero la macchina che ci permetter di eseguire la prova di fatica in modo piuttosto veloce. Inoltre per eseguire la prova utilizzeremo un cronometro per poter aggiungere un carico ad intervalli regolari di 3 minuti.
Presenza di piccole soffiature, cavit di ritiro, soffiature, inclusioni Rugosit superficiale Effetti della corrosione Micro cricche provocate dai trattamenti termici Temperatura di esercizio Numero di cicli al minuto al quale il pezzo sollecitato La forma geometrica dei pezzi Filettature, scanalature, spigoli vivi, gole, ecc Buona finitura superficiale Assenza di decarburazioni Lavorazioni superficiali Raccordi ampi in modo da ridurre la concentrazione di forze Impiego di acciai privi di difetti interni Trattamenti termici superficiali come: Cementazione, nitrurazione, tempre superficiale.
Tipo di ciclo
STATICO
PULSANTE
PULSANTE DA ZERO
Diagramma
max 0<R<1 m m
ALTERNO ASSIMETRICO
ALTERNO SIMMETRICO
max -1<R<0 m
I cicli riportati sono i cicli che si possono verificare in un organo meccanico e si possono verificare con diverse sollecitazioni come per un carico statico flessione mentre pu essere un carico pulsante magari con una sollecitazione ciclica. Per determinare quindi la resistenza a fatica di un determinato materiale si deve procedere a eseguire delle prove specifiche per vedere il numero di cicli a cui pu resistere. Essendo la rottura a fatica una rottura improvvisa non si pu essere certi della durata di un elemento ma con determinati grafici come quello di Whler e determinate curve come quelle di Gough si pu determinare indicativamente la durata. Nel diagramma di Whler vengono inseriti dei dati sperimentali dove ci sono in ascisse il numero di cicli e in ordinate le tensioni a cui possono resistere, Whler aveva scoperto che: La rottura a fatica dipende dalla componente alternata delle tensioni Avviene specialmente nelle variazioni di sezione e forma geometrica La resistenza dei provini lisci di 3-4 volte pi alta La rottura parte dagli spigoli Tutti questi dati quindi vengono riportati nel grafico di Whler.
ESECUZIONE PROVA
La prova che andremo ad effettuare sar utilizzata per poter creare una curva di Gough e quindi determinare il limite a fatica a flessione rotante. Per poterlo fare utilizzeremo una macchina apposita che accelerer il procedimento per renderlo pi veloce. La prova consiste nel mettere nella macchina un apposito provino del materiale desiderato nel nostro caso il 39Ni Cr Mo 5 questa provetta dovr avere delle dimensioni stabilite e per non provocare facilmente la rottura dovr avere una rugosit RA bassa cio 0.8 e non dovr presentare spigoli vivi ma solo raccordi con ampi raggi. La provetta verr montata nella macchina dove inizialmente no presente nessun carico. Quindi dopo aver azzerato i due comparatori utilizzati per misurare la freccia dinflessione andremo ad applicare un carico unitario di 3 kg per un tempo di 3 minuti, quindi si avvier la macchina che quindi metter in rotazione la provetta sottoponendola quindi a flessione rotante e quindi a un tipo di ciclo ALTERO SIMMETRICO. Ogni 3 minuti quindi verr fermata la macchina lette le frecce grazie ai comparatori e quindi applicati 3 kg in pi. Questa prova quindi verr ripetuta aggiungendo ogni 3 minuti un carico di 3 kg fino a rottura.
Di seguito possiamo vedere la schematizzazione della macchina e della provetta, con inoltre lo scema statico dei carichi di prova e il diagramma del momento flettente.
Dalla prova quindi verranno letti i valori corrispondenti alle frecce dinflessione e quindi grazie a queste e al carico applicato potremo costruire il grafico. E grazie al contagiri posto sulla destra del motore potremo vedere quanti cicli fa ogni 3 minuti e a quanti cicli totali ha resistito.
Posizione di rilevamento 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11* 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21** 22
Carico unitario 2 Kg/mm [] Carico unitario 2 N/mm [] 0 29,43 58,86 88,29 117,72 147,15 176,58 206,01 235,44 264,87 294,3 323,73 353,16 382,59 412,02 441,45 470,88 500,31 529,74 559,17 588,6 618,03 647,46 Freccia F1 (SX) [mm] 0 Freccia F2 (DX) [mm] 0 Freccia media [mm] 0 0,23 0,525 0,57 0,875 1,055 1,145 1,375 1,475 1,66 1,82 1,955 2,155 2,335 2,515 2,7 2,925 3,11 3,21 3,4 3,715 3,915 ROTTURA Cicli progressivi Cicli parziali 31121300 Tempo [min]
0 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66
0,23 0,52 0,57 0,88 1,06 1,13 1,40 1,49 1,69 1,82 1,97 2,18 2,33
2,510
0,23 0,53 0,57 0,87 1,05 1,16 1,35 1,46 1,63 1,82 1,94 2,13 2,34 2,52 2,68 2,88 3,07 3,20 3,39 3,67 3,89
ROTTURA ROTTURA
31121300 31130300 31139300 31148300 31157300 31166300 31175200 31184200 31193200 31202200 31211200 31220200 31229200 31238200 31247100 31256100 31265100 31274000 31283000 31291900 31300900 31309900 31315800
9000 9000 9000 9000 9000 8900 9000 9000 9000 9000 9000 9000 9000 8900 9000 9000 8900 9000 8900 9000 9000 5900
0 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
194500
700 600 500 Carico unitario N/mm 400 300 200 100 0 0 -100 0.5 1 1.5
Andamento fatica
Rottura
Andamento fatica
2.5
3.5
4.5
Freccia media
CONCLUSIONI
Grazie ad una termo camera durante la prova abbiamo potuto controllare anche la temperatura che il provino emanava a causa delle tensioni interne provocate dalla sollecitazione.
Nella prima foto si pu notare il provino quasi allinizio quindi ancora a temperatura ambiente, nella seconda foto invece si pu chiaramente vedere che sulla destra vicino al cuscinetto presente una linea pi calda del resto questo perch in quel punto si era formata una cricca che facendo sfregare le facce creava maggior calore; nella terza foto invece si pu vedere appunto la rottura della provetta proprio nel punto dove si era formata la cricca. Dalla prova quindi possiamo confermare che la rottura a fatica una rottura improvviso che non da segni premonitori se non una cricca interna visibile solo attraverso prove non distruttive specifiche come i liquidi penetranti, ultrasuoni, radiografie, magneto-scopie, o correnti indotte. Quindi per ovviare al problema della fatica come gi detto altre che a controlli periodici degli organi, bisogna evitare sbalzi di sezione, rugosit elevate, ecc.
Lab. Tecnologico- ITIS Portogruaro