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Il Libero Arbitrio

Il recente dibattito su eutanasia e testamento biologico ripensato alla luce del lungo conflitto filosofico tra libert e determinismo

El sueo de la razn produce monstruos

Francisco Goya

Suggerimenti di lettura a cura della Biblioteca Classense

Bibliografia aggiornata al 07/02/07

Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 2004. - V, 185 p. ; 21 cm. N.Inv.: 378052 Collocazione DEWEY 123.5 11

Il *libero arbitrio : una introduzione / Mario De Caro. -

Un'introduzione generale alla discussione sulla libert di scelta e di azione. L'accento posto sul dibattito contemporaneo, senza tralasciare la tradizione classica. Vengono analizzate questioni come la possibilit e la natura della libert, il nesso tra libero arbitrio e responsabilit, il rapporto tra determinismo e libert. Dalla definizione dei termini della discussione, l'autore passa all'enunciazione delle principali concezioni della libert, mostrandone pregi e limiti, e all'analisi di alcune importanti posizioni scettiche.

La *felicit ; La libert / Sant'Agostino ; introduzione di Maria Teresa Fumagalli Beonio Brocchieri ; traduzione e note di Riccardo Fedriga e Sara Puggioni. - [Milano] : Biblioteca universale Rizzoli, 1995. - 405 p. ; 18 cm. ((Testo orig. a fronte. N.Inv.: 302086 Collocazione DEWEY 189.2 15
Il volume presenta due dialoghi di Agostino, "De vita beata" e "De libero arbitrio", composti l'uno e l'altro in momenti cruciali della vita del santo: il primo nel 386, l'""annus memorabilis"" della sua conversione, maturata sotto l'influsso della predicazione del vescovo Ambrogio, ricca di echi filosofici e di alta spiritualit; il secondo nel 391, all'inizio del suo difficoltoso impegno pastorale nella patria africana. Il "De vita beata" riporta un'appassionata discussione fra amici. Il tono del dialogo riflette l'emozione di una ricerca spirituale che stinge e svuota di senso ogni pretesa di appagamento mondano. Per essere felici non basta avere ci che si vuole. Non basta se ci che si vuole il male, miseria dell'anima; non basta se si teme ogni istante di perdere ci che si ha. La felicit data solo dal possesso della verit, cio della sapienza, che fa non solo conoscere, ma "essere" diversamente. L'avevano gi detto gli stoici. Ma Agostino identifica la verit con il calore e la luce di Dio, l'unico bene stabile che si dona a chi lo cerca, ed approdo definitivo di pace. E all'idea di felicit si lega strettamente quella di libert. Nel "Del libero arbitrio", scritto in un contesto di perdurante manicheismo, Agostino affronta i temi pi ardui del pensiero cristiano, i problemi del male, della grazia, della predestinazione. Al rapporto ragionevolont, centrale nell'etica classica, egli sostituisce il rapporto fra la volont e la fede, che la illumina e la sostiene contro la sua stessa debolezza.

Scritti religiosi e morali / Erasmo da Rotterdam ; progetto editoriale e introduzione di Adriano Prosperi ; a cura di Cecilia Asso. - Torino : G. Einaudi, [2004]. - LV, 564 p., [10] c. di tav. : ill., 1 ritr. ; 22 cm. ((In custodia. N.Inv.: 382522 Collocazione COLL. Ei. 17 187
Una raccolta di tutti gli scritti di argomento religioso del grande umanista che, composti in un periodo cruciale della storia del cristianesimo, affrontano i temi centrali della Riforma luterana. Sono un tipico esempio di quella religiosit umanistica che nel primo Cinquecento si proponeva di rinnovare, ma all'interno del Cristianesimo. Erasmo, quindi, nella "Diatriba sul libero arbitrio" riafferma, contro Lutero, i diritti della libert e della grazia a sostegno della dottrina cattolica che fonda la vita morale cristiana. proprio con questi scritti che gli orientamenti riformisti si scontreranno con il razionalismo umanista erasmiano e proprio la sua indipendenza di pensiero spiega l'ostracismo che sub dalla Chiesa che ne condann le opere. 2

Giovanni Catapano ; traduzioni di Maria Bettetini, Giovanni Catapano, Giovanni Reale. - Milano : Bompiani Il pensiero occidentale, 2006. - CCCXI, 1831 p. ; 22 cm. ((Testo orig. a fronte. N.Inv.: 426384 Collocazione DEWEY 189.2 39

Tutti i dialoghi : Contro gli accademici, La vita felice, L'ordine, Soliloqui, L'immortalit dell'anima, La grandezza dell'anima, Il libero arbitrio, La musica, Il maestro / Aurelio Agostino; introduzione generale, presentazioni ai dialoghi e note di

Scritti tra il 386 e il 395, i "Dialoghi" sono il frutto principale dell'otium filosofico a cui Agostino si era dedicato subito dopo la conversione. Meno conosciuti dei grandi capolavori della maturit, essi in realt basterebbero da soli ad assicurargli un posto di rilievo nella storia del pensiero occidentale. Agostino, che vi figura quasi sempre come protagonista, indaga e discute temi quali la conoscibilit della verit, l'essenza della vita felice, l'origine del male, la natura dell'anima e la funzione del linguaggio. Convinto che il dialogo fatto di domande e risposte sia il modo migliore di cercare la verit, egli guida interlocutori e lettori a scoprirla dentro di s, dove essa risiede.

traduzione di Marco Martorelli. - Milano : Il saggiatore, [1996]. - 153 p. ; 19 cm. N.Inv.: 309204 Collocazione DEWEY 123.5 03

Sei davvero libero? : il problema del determinismo / Ted Honderich ;

Determinismo e libero arbitrio: un rompicapo che ha messo alla prova lingegno dei pi grandi filosofi di tutti i tempi, ma anche uno dei problemi pi drammaticamente umani della filosofia perch riguarda la responsabilit morale, i sentimenti e le speranze di ciascuno di noi. Sei Davvero libero? non solo costituisce una concisa, essenziale introduzione al problema del determinismo, ma sposta in avanti il dibattito valendosi ampiamente del contributo delle neuroscienze

XXX, 90 p. ; 17 cm. ((Trad. di Eddy Carli e Yamina Oudai Celso. N.Inv.: 403413 Collocazione DEWEY 123.5 15

Libert e neurobiologia : riflessioni sul libero arbitrio, il linguaggio e il potere politico / John R. Searle ; a cura di Eddy Carli. - [Milano] : B. Mondadori, 2005. -

Libert e potere politico: questi i temi nodali che il grande filosofo americano affronta in questo libro. Conciliando le analisi sul linguaggio e la mente, che lo hanno consacrato sulla scena internazionale, agli ultimi progressi della ricerca nel campo della neurobiologia e delle scienze cognitive, Searle approfondisce ulteriormente la sua teoria della coscienza e dell'intenzionalit arrivando a porsi un interrogativo cruciale: quale dev'essere la natura fisica della mente affinch la libert sia possibile?

traduzione di Francesca Saltarelli. - Roma ; Bari : Laterza, 2004. - XI, 161 p. ; 21 cm. N.Inv.: 391447 Collocazione DEWEY 123.5 13

Il coraggio di scegliere : riflessioni sulla libert / Fernando Savater ;

Ci che ci distingue in quanto esseri umani la capacit di decidere e inventare azioni in grado di trasformare la realt e noi stessi. Tale predisposizione, che si chiama 'libert', insieme condanna e fondamento di ci che consideriamo la nostra dignit raziocinante. Per capire che cosa s'intende con 'libert', dobbiamo pensare allora a ci che significa e comporta la capacit di scegliere. In questo libro Savater delinea un'antropologi della libert umana ed entra nel merito dei tipi di scelta da fare per affrontare meglio il nostro destino di uomini: la verit e il piacere, la politica e l'educazione civica, la tanto sottovalutata virt dell'umanit in quanto tale e l'umile accettazione della nostra contingenza.

La *libert del volere umano / Arthur Schopenhauer ; a cura di Clotilde Calabi ; traduzione di Vittorio Morfino e Marco Vanzulli. - Milano : B. Mondadori, [1998]. - 219 p. ; 22 cm. N.Inv.: 330343 Collocazione DEWEY 123.5 07
Nel 1838, quando present questo scritto al concorso della Reale Societ norvegese delle Scienze di Trondheim per un saggio sul problema della libert del volere, Schopenhauer viveva da cinque anni chiuso nella sua esistenza di "filosofo solitario" in rotta con i maestri, le scuole e le ideologie dominanti. Fin dal 1820 si era manifestato un aspro conflitto con Hegel, le cui teorie attraevano sempre pi il pubblico colto tedesco. Schopenhauer svolgeva una deliberata critica dello storicismo idealista, il suo dichiarato ateismo suscitava il sospetto delle autorit accademiche. Il ritiro a Francoforte nel 1831 lo spinse a svolgere con netta intrasigenza pessimistica il tema dell'assoluta volont che persiste oltre il fluire dei fenomeni.

453 p. ; 23 cm. ((Trad. di Massimiliano Pafani. N.Inv.: 380723 Collocazione DEWEY 123.5 12

L'evoluzione della libert / Daniel C. Dennett. - Milano : R. Cortina, 2004. - XIV,

Quattro miliardi di anni fa non c'era libert sul nostro pianeta perch non c'era vita. Poi, dai primi esseri pluricellulari agli organismi sempre pi differenziati, si prodotta quell'assenza progressiva di vincoli che ha segnato l'emancipazione dalle catene della necessit, fino alla comparsa dell'Homo Sapiens. Daniel Dennett, uno dei pi noti sostenitori della teoria darwiniana, mostra in concreto come la libert si sia evoluta da puri assemblaggi di meccanismi.

Torino : Einaudi, 2000!. - XXXV, 184 p. ; 21 cm. N.Inv.: 339078 Collocazione DEWEY 123.5 08

L'esperienza della libert / Jean-Luc Nancy ; introduzione di Roberto Esposito. -

Il libro pi importante e classico del filosofo francese, una riflessione serrata sul significato del concetto di libert e dell'identit dell'uomo in quanto soggetto della comunit umana e sociale. La libert non un valore, un'idea, un concetto; essa un'esperienza o una decisione di esistenza. Nancy, restando fedele alla concezione kantiana della libert come fatto, si confronta contemporaneamente con i filosofi novecenteschi della libert - da Arendt a Adorno, da Sartre a Bataille pervenendo infine a ricostuire il nesso tra libert e comunit. L'intento del saggio quello di sottomettere la filosofia al rigore della prova empirica, calandola nella vita reale e connettendola ai fatti e all'esperienza quotidiana di tutti.

Come difendere la propria libert / Chantal Thomas; prefazione di Anna Benocci Lenzi. - Bari : Dedalo, 2001!. - 98 p. ; 21 cm. ((Trad. di A. Benocci Lenzi. N.Inv.: 351561 Collocazione DEWEY 123.5 10
Partendo dal presupposto che la libert, di fatto, non esiste, in quanto l'uomo sarebbe soggiogato psicologicamente da forze misteriose che sfuggono al suo controllo, l'autrice fa riflettere su questo bene prezioso, al quale ogni uomo anela ma che di fatto non possiede mai, nemmeno quando sicuro di averlo. I concetti di libert legati al non dover rendere conto, all'arte di viaggiare, di spostarsi, di passeggiare in solitudine, di distaccarsi dalle cose, sono visti come atti di grande libert del singolo che osannano la scelta di Nietzsche che a soli 34 anni decide di abbandonare tutto per vivere una vita errante nella pi completa libert di pensiero e azione.

240 p. ; 21 cm. N.Inv.: 426654 Collocazione DEWEY 123.5 18

Il fantasma dell'uomo macchina / Chris Nunn. - Milano : Aogeo, [2006!. - VIII,

Chi - o che cosa - prende le decisioni che diciamo "nostre"? Le nostre scelte sono dovute esclusivamente alle cellule nervose del cervello, o vi prende parte qualche altro aspetto della nostra natura? Siamo davvero responsabili di quel che facciamo, o solo un'illusione? Gli esiti sono gi stabiliti in anticipo, o c' qualche flessibilit? Appena si cominciano a esplorare seriamente queste domande, ci si trova immersi in una trama intricata, coinvolti in un'indagine di una complessit di gran lunga superiore a quelle dei migliori romanzi "gialli". Un'indagine che Chris Nunn conduce facendo appello non solo ai mezzi della fisica, della chimica e delle neuroscienze, ma anche della letteratura, della politica, della storia. Perch, di fronte alle prospettive aperte dalla biologia e dalla genetica, quelle domande non possono pi essere considerate solo lo spunto per dibattiti oziosi fra pensatori lontani dalla realt quotidiana.

N.Inv.: 333610 Collocazione DEWEY 128.3 07

Il libero pensiero / Andr Nataf. - Roma : Editori riuniti, 1999. - 126 p. ; 20 cm.

Il libero pensiero forse diventato soltanto un oggetto di studio? Oppure ancora capace di far muovere la storia, malgrado la sua apparente inerzia e gli integralismi di tutti i tipi che si manifestano un po dappertutto? Che sia possibile narrare la storia del libero pensiero la scommessa che anima questa opera inconsueta, che partendo dai presocratici attraversa il Rinascimento, la rivoluzione cartesiana, lilluminismo, per giungere fino al laicismo contemporaneo.

cura di Lucio Militerni. - Milano : Sperling & Kupfer, [2007]. - XVII, 299 p. ; 22 cm. N.Inv.: 428162 LIV.UNO 344.45 002 Testamento biologico, testamento di vita, direttive anticipate: con questi termini si indica una dichiarazione con la quale ciascuno di noi, in piena libert e consapevolezza, pu esprimere la propria volont circa le cure da ricevere nel caso perdesse la facolt di decidere, a causa di una malattia o lesioni traumatiche irreversibili. Quali che siano i nostri sentimenti e le nostre convinzioni riguardo la morte e il significato del dolore, il problema resta lo stesso: di fronte alla capacit, che la medicina possiede, di allontanare il termine naturale della vita, chi fissa il limite degli interventi? La scienza, i medici, la legge? Gli autori di questo libro non hanno dubbi in proposito: nessuna autorit pu decidere senza tenere conto della volont del malato. giunto il momento di dare sicuri fondamenti giuridici al diritto inalienabile di scegliere come morire, come gi avvenuto in altri Paesi europei. La Fondazione Umberto Veronesi ha promosso la costituzione di un Movimento per il testamento biologico al quale aderiscono esperti in materia giuridica e medica che hanno lavorato alla presentazione di una proposta di legge.

Nessuno deve scegliere per noi / Umberto Veronesi, Maurizio De Tilla ; a

Tonelli. - Milano : Cortina, [2006]. - 115 p. ; 21 cm. N.Inv.: 428642 Collocazione DEWEY 174.2 08

La libert della vita / Giulio Giorello, Umberto Veronesi ; a cura di Chiara

Evoluzione e ambiente, libert di ricerca e responsabilit morale, naturale e artificiale, ruolo della medicina e regole della salute, principi ed eccessi di precauzione, ragione e religione: sulle sfide in cui si giocano i tratti di una societ scientificamente matura e democraticamente aperta si confrontano un medico e un filosofo, entrambi convinti che l'impresa tecnico-scientifica sia cultura per eccellenza e che dalla sua crescita dipenda il benessere delle future generazioni. Senza paura di andar contro non pochi pregiudizi e di dissentire tra loro, Umberto Veronesi e Giulio Giorello incitano il lettore a prendere partito su questioni che riguardano donne e uomini di ogni fede e professione, accomunati, come scrive Chiara Tonelli, dal piacere di "comprendere e migliorare la libert della vita".

- Milano : Bruno Mondadori, 2005. - XI, 210 p. ; 21 cm. N.Inv.: 410180 Collocazione DEWEY 174.957 41

Bioetica cattolica e bioetica laica / Giovanni Fornero.

proprio vero che in bioetica, si tutti "laici"? O non pi giusto affermare che fra bioetica "cattolica" e bioetica "laica" esiste una differenza di fondo, di cui, prima di ogni eventuale dialogo, si tratta di prendere atto? E, ammessa tale diversit, quali sono i presupposti teorici e filosofici che la spiegano e che rendono problematico ogni tentativo di mediazione? Il volume si interroga sul concetto di laicit in bioetica, sforzandosi di mostrare come anche in un periodo in cui ci sono cattolici che sembrano parlare da laici e laici che sembrano discorrere da cattolici, la distinzione fra bioetica laica e bioetica cattolica sia quanto mai valida e attuale.

N.Inv.: 427026 Collocazione DEWEY 179.7 16

Lasciatemi morire / Piergiorgio Welby. - Milano : Rizzoli, 2006. - 146 p. ; 19 cm.

"Non superer i vent'anni." la sentenza del medico che, nel 1963, diagnostica a Piergiorgio Welby la distrofia muscolare progressiva. Ma si sbaglia. Piergiorgio attraversa gli anni Sessanta e Settanta abbandonandosi a ogni sorta di eccesso per dimenticare il proprio destino. Si sposa e aspetta, la fine, che non arriva. Negli anni Ottanta perde l'uso delle gambe. Poi l'ultimo stadio: insufficienza respiratoria. Va in coma. Si risveglia nel reparto rianimazione dell'ospedale Santo Spirito, tracheostomizzato, immobilizzato. Da allora respira con l'ausilio di un ventilatore polmonare, comunica mediante un computer. Soffre. E chiede il diritto di morire. Anche in un appello diretto al presidente della Repubblica, il 22 settembre 2006. uno scandalo nazionale. Negli ultimi anni, ha fatto sentire la sua voce sul sito dei Radicali italiani, dove ha aperto un forum dedicato all'eutanasia, che oggi conta pi di 17.000 interventi. Lucidit, cinismo e poesia sono le scialuppe di salvataggio a cui si affida nella sua quotidianit di "condannato a vita". Sono anche gli ingredienti di questo libro che diario, testimonianza, denuncia dei luoghi comuni alimentati dall'opportunit politica e dal dogmatismo religioso. E che non rinuncia all'attualit, ricordando le strumentalizzazioni che hanno segnato le vicende recenti: Terri Schiavo in America, Vincent Humbert in Francia, e in Italia il caso ancora aperto di Eluana Englaro.

Einaudi, [2006]. - VI, 166 p. ; 21 cm. N.Inv.: 417330 Collocazione DEWEY 174.24 02

Pensare l'eutanasia / Jean-Yves Goffi ; traduzione di Aldo Serafini. - Torino :

A quali condizioni la compassione un motivo appropriato per l'eutanasia? In quali circostanze pu essere un atto di benevolenza responsabile? E soprattutto, si pu almeno discutere della possibilit di dare la morte a chi si trovi in uno stato di sofferenza estrema e senza speranza? Da sempre la morale e la religione si interrogano sull'eutanasia. Oggi la discussione si fatta pubblica e appassionata, lungo linee di contrapposizione che attraversano la nostra societ in modo spesso manicheo. Goffi guida il lettore attraverso i dilemmi etici e morali dei quali si compone la contesa sull'eutanasia, rendendoli comprensibili a chiunque si interroghi sul valore della vita e sul senso del dolore. 7

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