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Tonzig - Fondamenti di Meccanica classica

Appendice C

Campi scalari e vettoriali

1. Campo scalare una grandezza scalare f definita nei punti di una certa regione dello spazio, nellambito della quale f funzione del particolare punto considerato. Esempio in tre dimensioni: il potenziale elettrostatico. Esempio in due dimensioni: la pressione atmosferica media (oppure la temperatura media, oppure il quantitativo medio delle precipitazioni annue, oppure laltezza sul livello del mare) nei punti della superficie terrestre. Nel caso tridimensionale, superfici di livello sono le superfici sulla quale il valore di f si mantiene costante: si pensi alle superfici equipotenziali di un campo elettrostatico. Nel caso bidimensionale si parla invece di curve di livello (che possono essere tracciate in un disegno rappresentante la superficie su cui f definita): ad esempio, le curve isobare di una carta meteorologica, le curve altimetriche di una pianta topografica. La rappresentazione pi espressiva se nel passaggio da una curva alla curva contigua si verifica sempre la stessa variazione nel valore di f. In tal modo, dove le curve si infittiscono sono pi rapide le variazioni di f lungo una linea che attraversa a 90 le varie curve. 2. Campo vettoriale una grandezza vettoriale k definita nei punti di una certa regione dello spazio, nellambito della quale k funzione del particolare punto considerato. Es. accelerazione di gravit, vettore campo elettrico, vettore campo magnetico, velocit nei punti di una massa fluida in movimento. Linea di campo (o di forza) una qualsiasi linea orientata la cui tangente ha in ogni punto la direzione (e il verso) del campo. Le linee aperte hanno un inizio e una fine: nascono in corrispondenza a punti denominati sorgenti positive, si arrestano su sorgenti negative (a volte denominate pozzi). Se non ci sono sorgenti, le linee sono chiuse su s stesse, e il campo si dice solenoidale (esempio: campo magnetico, campo elettrico prodotto dalle variazioni di un campo magnetico). Criterio di Faraday: il numero di linee di forza attraverso una superficie S che attraversa a 90 le linee di campo, e sulla quale il campo k ha valore costante, proporzionale al valore di k . 3. Circuitazione di un vettore k lungo una linea chiusa orientata la grandezza scalare C (k ) = k dL k cos d L dove dL un elemento infinitesimo della linea considerata e langolo tra k e

dL .

Tonzig - Fondamenti di Meccanica classica

Detto in altro modo: considerati su L un certo numero di punti P1 , P2 , P3 ... che si susse B2 guono (fig. 1) nel senso della linea, e consideB3 rato per ognuno di tali punti il vettore k e lo B1 spostamento che porta da uno di tali punti al B4 P6 successivo, si chiama circuitazione di k P3 lungo L il limite a cui tende la somma P2 P1 B1 P 1P 2 + B2 P 2P 3 + ... al tendere a zero P5 della distanza tra ogni punto e il punto succesP4 sivo (col che tende ovviamente a infinito il Fig. 1 numero dei punti). Ad esempio, la circuitazione di una forza F lungo un dato percorso chiuso il lavoro di F su tale percorso: se la forza conservativa, la sua circuitazione sempre zero. 4. Si consideri nello spazio tridimensionale uno spostamento infinitesimo ds di componenti cartesiane dx, dy, dz : [A] ds u x dx u y dy u z dz Per un teorema di analisi (teorema del differenziale totale), a meno di infinitesimi di ordine superiore la variazione che il campo scalare = (x, y, z) subisce in corrispondenza allo spostamento ds f f f [B] df = dx dx dz . x y z

5. Si definisce gradiente del campo scalare f il vettore k avente come componenti cartesiane le corrispondenti derivate parziali di f :

[C]

kx = f / x,

ky = f / y,

kz = f / z.

Risulta cio f f f [D] k grad f ux uy uz x y y (in cui u x , u y , u z sono tre vettori di modulo 1 rispettivamente diretti come lasse x, come lasse y e come lasse z). Ricordando che per il prodotto scalare tra due vetto ri a e b vale (pag.17) la propriet a b = ax bx + ay by + az bz k si vede che la [B] puo anche essere scritta nella forma [E] d f = k ds = k ds cos ds dove (fig. 2) langolo tra k e ds .
Fig. 2

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Pertanto [F] d f / ds = k cos . Vale a dire: la derivata di f in una generica direzione (il rapporto tra lincremento subto da f in corrispondenza a uno spostamento infinitesimo ds e il modulo di tale spostamento) uguale alla componente del gradiente di f in quella data direzione. Con ci viene generalizzata la propriet espressa dalle [C]. Si osservi che la derivata d f / ds in una data direzione ha il significato di rapidit di variazione di f in quella direzione. In particolare, per uno spostamento lungo una superficie di livello di f non c incremento nel valore di f , e quindi zero la corrispondente componente di k : il gradiente cio sempre ortogonale alle superfici di livello. La direzione del gra diente k la direzione di massima rapidit di variazione di f : in tale direzione la componente di k ha infatti il massimo valore possibile (il modulo stesso di k ). Il fatto poi che nella direzione del gradiente la componente del gradiente sia positiva indica che il gradiente di f diretto verso superfici di livello su cui f ha valori maggiori (d f /ds > 0). 6. I campi vettoriali che possono essere espressi come gradiente di una funzione scalare f (o che, come si dice, ammettono un potenziale f ) si dicono conservativi. Ad esempio, il vettore campo elettrostatico conservativo in quanto rappresenta (a meno del segno) il gradiente della funzione scalare potenziale elettrostatico : E grad V . Condizione necessaria e sufficiente perch un generico campo vetto riale k = k (x, y, z) sia conservativo che siano uguali (condizione di Schwarz) le derivate parziali in croce delle sue componenti cartesiane kx , ky , kz . Deve per esempio risultare k x k y . y x

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