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Vivere il Miracoloso

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Introduzione Il Ruolo dell'Uomo La Macchina Uomo Centri e Funzioni Stati di Coscienza Mancanza di Unit Gli Ostacoli Immaginazione Il Mentire Emozioni negative Identificazione Considerazione Parlare Inutile Conoscenza ed Essere Personalit ed Essenza Il Presente Ricordo di S La Frizione Attenzione Divisa Gli Scopi Scopo e cartina di tornasole

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I Tipi Fisici Introduzione alla Psicologia della Quarta Via Il Mentire Esercizi TOOL BOX Il Ricordo di S

Sono arrivato alla conclusione che se non possiamo esprimiamo le cose nel modo pi semplice, vuol dire non le abbiamo realmente comprese. Rodney Collin La teoria dellArmonia Conscia

Vivere il Miracoloso Le Danze Sacre


Notizie - Ultime

10 Gennaio 2010 - Roma


LE DANZE SACRE di G.I. Gurdjieff
Gennaio 10, ore 19,00 Cost odel biglietto 7 presso la sala Cantieri Scalzi sita in Via Pistoia 1B (zona San Giovanni) Dimostrazione delle danze sacre Condotte da Margit Martinu evento dal vivo al pianoforte Giovanna Natalini Anteprima di una dimostrazione/manifestazione di lavoro che verr presentata nel Teatro Era di Pontedera il 24 gennaio 2010. In questa occasione si avr lopportunit di assistere, a Roma, ai Movimenti o Danze Sacre di Gurdjieff, presentati da un gruppo di persone condotte da Margit Martinu, che li lavorano da anni come pratica personale. Non si tratta di uno spettacolo, ma di una delle rare aperture al pubblico di un lavoro personale e di gruppo. Per informazioni O Thiasos Teatro Natura - Sala Cantieri Scalzi Tel/Fax : 0670306944 Cell. 3881726565 Email : thiasos@thiasos.it website : www.thiasos.it

Cosmologia
La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo

24 Gennaio 2010 - Pontedera


Concerto e dimostrazione delle danze sacre

Lavoro

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Vivere il Miracoloso Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 clicca per vedere la presentazione

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I movimenti di Gurdjieff
LAVORO SU DI S - Principi Questo testo tratto dal sito http://www.gurdjieffmovements.it/ Devi pensare, sentire e avere la sensazione di qualcosa prima che essa possa diventare reale per te. Per raggiungere qualcosa di reale necessario lavorare e praticare a lungo. (G.I. Gurdjieff) Le Danze Sacre e i Movimenti

La sistematica formale dell'Enneagramma


LAVORO SU DI S - Principi Dal testo di Bennett "Studi sull'Enneagramma" 1. Ogni processo che conduca da uno stato iniziale A ad uno stato finale B deve subire deviazioni e distorsioni dovute a interferenze ambientali. 2. Soltanto con un sistema di compensazione costruito artificialmente si pu fare in modo che un processo continui a seguire un corso predeterminato. 3. possibile individuare il punto di rischio in cui sia possibile correggere la deviazione del processo attraverso l'incidenza di un secondo processo CD, indipendente ma collegato, iniziato in quel punto. 4. Il secondo processo richiede anch'esso un aggiustamento come il primo. Quando questo secondo aggiustamento EF stato applicato correttamente, il sistema viene portato in uno stato di armonia dinamica che pu continuare indefinitamente finch la costruzione si mantiene. 5. I tre processi devono essere tali da fondersi e rinforzarsi tra loro dopo ogni punto di impatto reciproco . 6. La costruzione dev'essere tale da determinare un'interazione di aggiustamenti oltre ai processi stessi. Questi ultimi producono il risultato, mentre la prima evita che la costruzione crolli o degeneri.

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

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hanno un posto particolare nell'insegnamento di Gurdjieff. Egli ha proposto che l'uomo un essere frutto delle sue abitudini, delle sue reazioni e delle sue funzioni, le quali sono diventate automatiche.

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Non possibile rendersi conto, senza speciali condizioni, di quanto siamo prigionieri di queste forze.

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Le condizioni particolari, che vengono create in una classe, propriamente guidata di Danze Sacre o Movimenti, possono fornire un'esperienza diretta delle possibilit insite in noi stessi oltre quelle cui siamo divenuti abituati. Troviamo che possiamo raccogliere la nostra attenzione, che si pu nello stesso tempo essere consapevoli e avere una sensazione di se stessi pi globale; che la

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quiete della mente, la consapevolezza del corpo e un interesse del sentimento pu essere messo assieme e che questo risulta in uno stato di attenzione pi completa in cui la forza vitale sentita e si diventa sensibili alle influenze superiori. Il loro scopo di risvegliare una intelligenza pi fine, un pensiero pi chiaro e di avvicinarsi allo stato in cui il corpo, le emozioni e la mente sono collegati tra di loro dalla Presenza. Essi sono esercizi spirituali e devono essere studiati con il sostegno dello studio della nel contesto di un gruppo propriamente costituito. Senza perdono il loro significato.

La vita degli esercizi


LAVORO SU DI S - Esercizi

applicazione delle idee di Gurdjieff La maggior parte degli esercizi ha un periodo di vita prima che

diventino automatici, ad un certo punto entrano nelle parti meccaniche dei centri e non ci aiutano pi ad essere presenti, a gli automatismi del momento permettendoci di cambiare punto di vista. E' di grande importanza, ogni volta che iniziamo un esercizio, prestare molta attenzione a ci che causa in

questo sostegno i Movimenti spesso infrangere

Gurdjieff ha introdotto i Movimenti noi, se ci aiuta o meno ad essere pi presenti a ci che l'esercizio per la prima volta al gruppo che ci indica, come facciamo a ricordarlo ed a praticarlo, come lo studiava con lui in Tiflis nel 1919 e gli insegn fino alla sua morte nel 1949. L'insegnante prende una gran cura di trasmetterli senza abbellimenti o distorsioni.

intrerpretano le persone con cui stiamo lavorando e come lo mettono in pratica. Se questa memoria, dovuta all'esperienza dell'esercizio, sufficientemente forte possiamo notare quando esso iniza a perdere la sua forza. Leggi tutto...

L'ultima ora Traduzioni - Testi

Lo scopo come cartina di tornasole


PSICOLOGIA - Idee

La "cartina di tornasole" un indicatore che cambia colore al contatto con un liquido rivelandoci parte della sua composizione (se acida o basica). Lo scopo pu avere la stessa funzione in collegamento alle idee del Lavoro in relazione alle quali stato formulato. Se,

Ci stato segnalato che questo testo non appartiene a G. I. Gurdjieff ma un falso di E.J. Gold quindi considerare quanto scritto sotto non come diretta discendenza da Gurdjieff. Resta un testo che pu essere interessante e di stimolo per chi desideri leggerlo.
Ringrazio Daniele per la segnalazione e invito tutti i lettori a fare altrettanto se dovessero trovare inesattezze e errori nel sito, questo per fornire a tutti del materiale pi esatto. Questa una traduzione fatta da Maria Cristina Mondin di un interessante testo il cui originale lo potete trovare a questo link.

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ad esempio, ci viene detto che siamo meccanici, non abbiamo la padronanza di noi stessi e in realt reagiamo in maniera automatica, possiamo porci lo scopo di compiere una certa azione in maniera intenzionale usare certe espressioni. Grazie a questo scopo possiamo verificare le difficolt che incontriamo nell'essere intenzionali, e possiamo osservare come derivi da una sedimentazione di atteggiamenti automatici creati negli anni e non per nostra volont. Leggi tutto...

Buona lettura.

Traduzione dal russo di Alexandra Kharitonova, curatore Reijo Oksanen testo svelato da Ilya Kotz & Avi Solomon del Jerusalem Nyland Group

come ad esempio cercare di non Lultima ora della vita ============================= Immagina di avere da vivere ormai solo pochi minuti, forse unora; in qualche modo hai scoperto esattamente quando morirai. Cosa ne faresti di questora preziosa della tua permanenza sulla Terra? questultima ora? Hai unidea consapevole del modo in cui farlo? Lasciando andare il tuo ultimo respiro sarai soddisfatto di sapere che avrai fatto tutto il possibile in questa vita per essere costantemente presente, sempre vibrante, sempre in attesa, come il figlio in attesa del padre marinaio? Nel mondo manifesto tutto ha il suo inizio e la sua fine. Nel mondo reale tutto sempre presente ed un bel giorno ti sar concesso di dimenticare tutto e di lasciare il mondo per sempre. La libert vale un milione di volte in pi di una liberazione (politica). Luomo libero, anche in schiavit, resta padrone di s. Ad esempio: se io ti do qualcosa, che so, unauto, senza carburante, lauto non si pu muovere. La vostra auto ha bisogno di un carburante speciale, ma solo voi potete capire di quale carburante c bisogno e dove prenderlo. Dovete chiarire a voi stessi come digerire le mie idee e farle vostre,
Innanzi tutto possiamo osservare in modo che appartengano solo a voi. La vostra auto non pu che, anche nella vita di tutti i funzionare con lo stesso carburante della mia. Io vi suggerisco solo giorni, la mancanza di uno scopo la materia prima. Voi dovete ricavarne quello che potete utilizzare. porta ad una completa perdita di Quindi, con un po di coraggio, siediti e mettiti al volante. direzione. Quando ci troviamo a non sapere quale il passo La vita organica molto fragile. Il corpo planetario pu morire in successivo che vogliamo compiere ogni istante. Si trova sempre ad un passo dalla morte. E se vi spesso perch non siamo riusciti a dato di vivere un giorno in pi si tratta solo di una occasione che vi mettere a fuoco lo scopo che ci viene data accidentalmente dalla natura. Se potrai vivere anche siamo prefissi o abbiamo nutrito una sola ora in pi, puoi considerarti una persona fortunata. Dal uno scopo immaginario che si momento in cui siamo stati concepiti stiamo vivendo grazie ad un dissolve nel confronto con la realt tempo che ci stato prestato. che ci circonda. Da questi pochi punti possiamo iniziare a delineare l'idea di scopo come una componente della nostra vita che ci d una direzione e una spinta verso qualcosa, ma anche come un illusione che ci porta a perderci se formulata in maniera errata. Un'altra caratteristica dello scopo consiste nellessere la base per attuare un in processo relazione di a discriminazione

l'abitudine a certi comportamenti Sarai capace di portare a termine tutte le tue faccende in

Lo Scopo
PSICOLOGIA - Idee Lo scopo nel Lavoro sulla Quarta Via un soggetto di grande importanza, per questo verr trattato in diversi articoli con i quali cercheremo di sondare i diversi aspetti dell'idea di scopo.

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quello che ci circonda, quando

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Vivere il Miracoloso abbiamo uno scopo da perseguire possiamo, in relazione ad esso, vedere che ci quello che ci aiuta a la raggiungerlo e distinguerlo da ci ostacola, di creando scelta potenzialit porsi. delle

influenze o leggi sotto le quali

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Altri Articoli... Riflessioni sulla Legge del Sette Il Senso della Vita La legge del Pendolo SULL'IPNOTISMO Attenzione Divisa Considerazione Interna e Considerazione Esterna II << Inizio < Prec. 1 2 3 4 Succ. > Fine >> Pagina 1 di 4

Il Lavoro
I movimenti di Gurdjieff Questo testo tratto dal sito http://www.gurdjieffmovements.it/ Devi pensare, sentire e avere la sensazione di qualcosa prima che essa possa diventare reale per te. Per raggiungere qualcosa di reale ...

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La sistematica formale dell'Enneagramma Le Danze Sacre L'ultima ora La sistematica formale dell'Enneagramma Esercizi TOOL BOX Il Senso della Vita

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2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer.

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Introduzione alla Psicologia della Quarta Via


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Introduzione alla Psicologia della Quarta Via


PSICOLOGIA - Idee Questa liberazione pu di fatto essere molto grande. Tutti gli uomini la desiderano e si sforzano di averla. Essa per non pu essere ottenuta senza la prima liberazione, una liberazione minore. La grande liberazione la liberazione dalle influenze all'esterno di noi. La liberazione minore la liberazione dalle influenze dentro di noi. Gurdjieff, Vedute sul Mondo Reale Per poterci liberare dalle "influenze dentro di noi" dobbiamo conoscere noi stessi, le parti di cui siamo composti e le loro manifestazioni. Questo lo scopo della psicologia . L'uomo di oggi non conscio di s, un momento un individuo e il momento successivo un altro e cos di seguito. Il Sistema considera detto uomo un essere incompleto, e lo studia in relazione al suo possibile sviluppo, viene detto che egli soltanto l'embrione di un livello pi alto d'Essere, e che pertanto errato attribuirsi caratteristiche che molto verosimilmente ancora non possediamo. Innanzitutto il Sistema fornisce una sorta di mappa per la macchina umana, sia delle sue componenti che del loro funzionamento. All'inizio del Lavoro ogni osservazione deve partire dal nostro tessuto psicologico, ossia dalla serie di manifestazioni inerenti al nostro mondo interiore. La pratica del Lavoro si fonda sul principio che, quando lo ricordiamo, dobbiamo sforzarci di essere consci di noi stessi; in questo modo realizzeremmo prima le impressioni che costantemente riceviamo e quindi le nostre risposte meccaniche a esse. I momenti di consapevolezza che cos creiamo, se collegati alle idee del Sistema, innescano la comprensione dei processi che si svolgono in noi e del loro perch. Grazie a questa comprensione inizieremo a elaborare nuovi atteggiamenti e a fissarli in noi per renderli parte dell'espressione del nostro Essere pi Reale. Per lavorare con il Sistema della Quarta Via necessario verificare due punti: 1. Il livello minimo della propria consapevolezza. 2. L'assenza di volont e unit. Una volta affrontati questi due punti possiamo iniziare lo studio di ci che utile e ci che dannoso alla struttura psicologica dell'uomo. E' presto detto: utile tutto quello che favorisce il nostro sviluppo, dannoso il suo contrario. Purtroppo questa idea difficile da realizzare perch una delle cattive abitudini che abbiamo quella di pensare senza scopo: il nostro pensiero semplicemente accade. Per il Sistema invece ogni riflessione o indagine deve avere un obiettivo specifico: quello di raggiungere la consapevolezza, che a sua volta collegata alla liberazione dalla meccanicit di ogni giorno. Lo studio di s deve essere pratico, e trova il proprio terreno d'azione nelle espressioni meccaniche concrete. Dobbiamo osservare ci che siamo, ci che si manifesta in noi e attraverso di noi, perch ogni illusione o menzogna non possono che generare ulteriori illusioni e menzogne. Il Lavoro prende corpo su pi lati simultaneamente, e non vi una parte che non possa esserene toccata. E' di fondamentale importanza tenere presente che il Sistema ha senso solamente per coloro che sanno di averne bisogno: dobbiamo renderci conto di languire in prigione dobbiamo desiderare di evadere dobbiamo avere amici che vogliono scappare

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Introduzione alla Psicologia della Quarta Via Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 dobbiamo ricevere aiuto dall'esterno dobbiamo lavorare per scavare una galleria. Per il Sistema della Quarta Via la psicologia rappresenta la scienza pi antica. Al tempo in cui la psicologia era legata alla filosofia e alla religione, essa esisteva sotto forma di Arte. Poesia, Tragedia, Scultura, Danza e la stessa Architettura erano mezzi di trasmissione della conoscenza psicologia. Ouspensky, L'Evoluzione Interiore dell'Uomo (p. 23) La psicologia studia l'uomo nella sua possibile evoluzione, occorre pertanto risvegliare in noi la conoscenza delle leggi che governano l'Uomo e quanto lo circonda: in gioco il raggiungimento di una armonia generale. Nel momento in cui questo avvenisse, l'Uomo comincerebbe a rendere il dovuto, a "pagare" cio "il debito della propria esistenza". Le scienze contemporanee, quindi anche la "psicologia", approcciano l'uomo in maniera frammentata e ogni nuova acquisizione, non portando a un concreto sviluppo interiore, rimane esclusivamente un mero elemento di una moltitudine slegato dal Reale. La psicologia e la scienza dovrebbero affrontare l'evoluzione possibile dell'uomo creando le condizioni perch questa evoluzione abbia luogo, ma ci difficile perch l'uomo stesso costituisce il principale ostacolo a che questo avvenga. < Prec.

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Citazioni
Abbiamo labitudine di dire che possibile conquistare il sentimento con la ragione, o volont o dovere. Un sentimento pu essere conquistato solo da un altro sentimento uno pi forte, un sentimento superiore. G. I. Gurdjieff

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Il Ruolo dell'Uomo
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Il Ruolo dell'Uomo
PSICOLOGIA - Idee Il ruolo di qualunque cosa analizziamo definito dalla relazione che interviene tra la cosa stessa e il contesto in cui osservata. Cos ad esempio il ruolo di un uomo rispetto a sua moglie quello di marito ed definito nel contesto del matrimonio. Come poi questo ruolo debba essere svolto un tema differente, espresso da un'ideale che pu variare completamente da persona a persona o in base a differenti modelli culturali. Ogni volta che ci domandiamo quale sia il ruolo che un soggetto interpreta in un momento e in una circostanza determinati, la prima cosa a cui dobbiamo riferirci il suo contesto . Ogni cosa partecipa di differenti contesti, il che la rende a sua volta partecipe di differenti ruoli. Inoltre non possiamo prendere un ruolo come assoluto e unico perch esso varia al variare delle circostanze, cos ad esempio il ruolo di marito si interrompe alla fine del matrimonio, anche se non per questo l'idea o concetto di marito cessano a loro volta. Possiamo aggiungere anche che ogni ruolo ha a che vedere con la circolazione e trasformazione dell'energia che interviene tra i differenti "attori" in una data circostanza. Ogni essere nella sua interazione con altre creature o elementi svolge una precisa funzione nella circolazione e trasformazione di differenti tipi di energia. Cos un animale prende parte al suo ambiente trasformando le sostanze nutritive in materiali utili ad altri esseri, e a sua volta rappresenta una fonte di nutrimento per animali di differenti specie, questo esempio della catena alimentare evidenzia lo scambio di energia che interviene fra specie che interpretano ruoli differenti nelle loro interazioni reciproche, come quello della preda e del predatore. Da quello che abbiamo definito fino adesso vediamo che il ruolo pu essere letto attraverso la sua rappresentazione simbolica, ogni simbolo infatti associato ad un ruolo, come ad esempio quello del marito, o del predatore, essi rappresentano un concetto o un gruppo di concetti che in base alla nostra personale formazione evocano una serie di risposte a una data situazione. In questo senso possiamo dire che un ruolo la gamma di risposte o azioni che un determinato soggetto si suppone esprimere in una precisa situazione. Per esempio secondo la cultura occidentale un marito considerato la persona che legata nel matrimonio a un altro individuo, e il suo ruolo supposto essere quello di aiuto e sostegno alla creazione e mantenimento di una famiglia, di fedelt e rispetto di sua moglie ed eventualmente educatore per i figli.

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Ovviamente questo ruolo differente da cultura a cultura e i simboli che associamo ai ruoli sono frutto delle nostre personali esperienze e conoscenze. Domanda: possono esistere dei simboli che trascendano la soggettivit di un individuo e che siano pertanto oggettivi , cio uguali per tutti? Pi avanti affronteremo una risposta. Una cosa di estrema importanza a questo punto considerare chi ha creato o crea i simboli. L'uomo un essere atipico se preso in relazione alle altre creature che popolano il pianeta, in quanto, oltre a condividere con esse le funzioni tipicamente animali di nutrimento, riproduzione e riposo, dotato di altre funzioni che lo rendono capace di interpretare e costruire i simboli dei ruoli e usarli per raggiungere i suoi obiettivi. Queste differenti funzioni si esprimono principalmente nella sua capacit di pensiero, comparazione, astrazione e creativit, che gli hanno permesso, nel corso dei millenni, di raggiungere conoscenze tali da "emanciparlo" parzialmente dalla condizione di animale, e, attraverso l'uso di certi utensili, di renderlo maggiormente "padrone" del proprio ambiente e in grado, entro certi limiti, di modificarlo. Un principio che necessario introdurre a questo punto che la mente umana, per come formata, non in grado di "inventare" qualcosa che non esiste, questo significa che ogni invenzione la scoperta di un principio o legge che gi esiste in natura, ma che non era ancora stato osservato o compreso. Quindi, grazie all'attivit della sua mente, che possiamo definire un organo ad alta specializzazione posseduto solo dall'uomo, egli in grado di percepire altre e molteplici relazioni tra i differenti esseri in modo da svelare differenti ruoli che si trovano in potenza nelle diverse creature. Egli in grado di vedere in semplici azioni qualcosa di pi, qualcosa che parte di quel contesto ma che solo lui in grado di comprendere e in quanto tale di usare ed eventualmente di

Lavoro

http://web.archive.org/web/20101112001025/http://www.vivereilmiracoloso.com/ruolo-uomo.html[12/11/11 15:50:21]

Il Ruolo dell'Uomo Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 A questo punto possiamo tornare alla domanda che abbiamo precedentemente posto, esistono dei simboli oggettivi, che non dipendono dalla soggettivit di chi li percepisce, che sono comuni a tutti gli uomini e a tutte le culture? E se si, quali sono? Sembra che questa domanda e ricerca quella che ha caratterizzato nel corso dei millenni la creazione e trasmissione di tutti gli insegnamenti esoterici. Da sempre l'uomo ha cercato la risposta e, in differenti contesti e periodi storici, diverse forme sono state create per trasmettere le risposte. Il principio di risposte oggettive rispetto a quello che il ruolo dell'uomo in differenti situazioni insito nella possibilit dell'uomo di conoscere se stesso, e di comprendere quale sia la sua potenzialit nel momento. Cosa vuole dire questo? Se prendiamo l'esempio del marito, possiamo osservare che una persona "normale" considera parte del ruolo di marito quello di essere fedele alla moglie, ma questo perch gli stato insegnato e detto fin da piccolo, di solito non perch egli comprenda profondamente cosa significhi. Quando cresce e si sposa, convinto che questa sia la cosa giusta, ma ad un certo punto incontra un'altra donna che lo fa innamorare, e quindi inizia a desiderare di avere una relazione con lei. In questo caso nella natura soggettiva dell'uomo ci che ha maggiore forza, cio il desiderio per un'altra donna, lo trascina, ed eventualmente, lo porta a sciogliere il matrimonio per iniziare un'altra relazione, fino a che possibile che un'altra donna lo affascina nuovamente e cos di seguito. Questo semplice esempio comune ai giorni nostri, mostra come un semplice principio soggettivo pu essere, in abbinamento alla non conoscenza di s, veicolo di un repentino cambiamento di ruolo, solo perch una parte con differente energia ci spinge in una direzione nuova. L'uomo dipende da quello che lo attira maggiormente, e una volta che un nuovo centro di gravit appare nel suo orizzonte egli lo segue immediatamente. Sempre in relazione al nostro esempio un uomo che conosce s stesso e i principi oggettivi collegati all'idea di unione fra uomo e donna, dello scopo di crescita e sviluppo di una tale unione, considerera il matrimonio come un passo estremamente importante che deve essere valutato e "costruito intenzionalmente" prima di essere messo in atto. Se si sposa in coscienza , sar in grado di fronteggiare la natura "animale" ed automatica del suo essere in maniera differente, e di generare cos delle risposte che hanno la potenzialit di esprimere una maggiore armonia piuttosto che la confusione di una reazione inconsapevole, in cui tutta la realt fondata solo su un singolo stimolo. Per esempio, se incontra una donna che lo attira sar in grado di valutare pi oggettivamente, di sapere consapevolmente cosa lo lega a sua moglie e di comprendere in maniera profonda ed emozionale i risultati delle sue azioni, in questo modo, qualunque scelta arrivi a fare sar fatta con maggiore coscienza generando risultati su una scala pi ambia rispetto alla risposta soggettiva. In questo modo l'uomo interpreter il suo ruolo di marito in maniera consapevole, e ogni cosa che si trover a fronteggiare sar fonte di crescita e di scoperta di s e di scambio e crescita con chi si trova vicino a lui. Possiamo dire che le risposte che possono essere considerate pi oggettive sono quelle che derivano da una partecipazione complessiva dell'essere dell'uomo, frutto di un lavoro intenzionale su di s e di una conoscenza specifica del funzionamento della struttura umana e della sua relazione con il mondo che lo circonda. Questo cambiamento e scoperta deve avvenire intenzionalmente ed attraverso un lavoro specifico, e il perch di questo una risposta che possiamo trovare solo nelle ragioni della creazione e sviluppo dell'essere umano da parte della natura. Esseri umani che hanno portato questo sviluppo ad un livello tale da poter veramente attribuirsi il termine di "Essere Umano " sono coloro che hanno testimoniato nella storia della civilt umana l'esistenza di altro che non sia la sola esistenza materiale, e il loro lavoro continua ad essere fonte di ispirazione per ricercatori e mistici. Per molte persone la necessit di rispondere a certe domande non un opzione, ma una necessit , e queste persone sono alla ricerca di una risposta che parte della loro natura e che pu essere svelata. In questo caso il ruolo dell'uomo quello di svelare, attraverso la sua esistenza le potenzialit di oggettivit e comunanza che sono insite nel suo essere e che sono nutrite dalle "energie sottili" che provengono dallo scopo della sua creazione; egli ha la possibilit di diventare il simbolo di quello che pu essere chiamato Uomo. Ho gi detto che ci sono persone che hanno fame e sete di verit . Se esaminano i problemi della vita e sono sinceri con se stessi, si Nome utente renderanno preso conto che non possibile vivere come hanno fato sino ad ora; che la via di uscita a questa situazione fondamentale e che l'uomo pu sviluppare le sue capacit e poteri nascosti solamente pulendo la sua macchina dalla sporcizia che si accumulata nel corso della sua vita. Ma per intraprendere questa pulizia in maniera razionale, egli deve vedere cosa deve essere Password pulito, dove e come; ma vedere questo da solo quasi impossibile. Per vedere qualche cosa egli deve vedere dal di fuori; e per Se ricolleghiamo quanto abbiamo precedentemente osservato, cio che l'espressione di un ruolo implica una trasformazione di energia, ci possiamo domandare di che tipo di energia si nutre l'uomo nella sua attivit di osservatore e "lettore" del mondo che lo circonda. Egli, per sua natura, in grado di percepire i differenti ruoli insiti nel creato. E' dotato della la capacit di percepire un livello di energie sottili che rappresenta sia l'essere che l'essere in potenza di ogni creatura e dell'uomo stesso. Egli pu vedere il valore simbolico delle cose, quello che va al di la del tempo, il "nous" della creazione e le sue potenzialit . Ma questa capacit ha un prezzo, nel corso dei millenni l'uomo ha analizzato e osservato se stesso cercando di trovare una ragione al suo esistere e al ruolo del suo essere in relazione all'idea di creazione. La domanda pi difficile a cui rispondere quella della ragione della sua esistenza; perch un essere cos specializzato in grado di percepire il trascendente e l'immateriale delle cose se comunque destinato a finire come individuo? Da questo nato il ruolo della divinit ; se siamo stati creati in un certo modo deve esserci una ragione e un fine specifico. Se osserviamo la natura ci rendiamo conto che ogni creatura "stata creata" con un preciso fine, e quindi anche l'uomo con la sua capacit di percezione deve svolgere una precisa funzione nel tutto. modificare.

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

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(La presenza) Tramite il gusto che ne ricavo prendo parte alla vita sicch, senza il minimo dubbio, ho la certezza di "vivere": vale a dire che, oltre ad avere la sensazione fisica della mia vita animale, sento di essere collegato tramite il pensiero e il sentimento ai vari processi che avvengono nella mia persona. Prima dell'Alba - Henri Thomasson

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George I. Gurdjieff Ma quale il fine di questo raggiungimento, perch raggiungere questa realizzazione se comunque l'esistenza dell'uomo arriver ad una

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fine? L'uomo stato creato per servire uno scopo che va oltre lui stesso. Osservando gli individui che hanno raggiunto il livello di Uomo, essi comunicano, per loro natura, un esempio di integrit e forza, simbolo del loro ruolo, che resta come modello di ispirazione e miglioramento per coloro che li seguono o li conoscono anche indirettamente o attraverso le loro opere. In questo vediamo il processo di trasformazione e "rilascio" delle energie sottili che sono il nutrimento attraverso cui l'uomo si costruisce, per loro stessi avere svelato il simbolo dell'esistenza lo scopo che volevano raggiungere, ed essi ci insegnano che la personale esperienza nel raggiungere una comprensione oggettiva del mondo che ci circonda un'energia che non scompare con la disgregazione del corpo, ma che continua ad esistere per portare nuova "linfa" vitale al tutto, e partecipare cos la continuazione di quello che esiste.

IL SANTO PIANETA PURGATORIO sulla creazione e le possibilit dell'uomo In realt , non appena in tutti i cosmi di scala diversa l'"equilibrio generale dell'armonia cosmica" si regolato e stabilizzato, i tetartocosmi " cio gli "aggregati di microcosmi" relativamente autonomi comparsi sulla superficie dei pianeti " hanno trovato per caso un ambiente che corrispondeva ad alcuni loro dati, in maniera tale da consentir loro di esistere per un certo tempo senza "sekruano", vale a dire senza una "tensione individuale costante". Perci nella loro presenza comparsa la possibilit automatica di muoversi in modo indipendente da un punto all'altro della superficie di ogni pianeta. Quando il Nostro Eterno Creatore ha notato il loro movimento automatico, per la prima volta Gli venuta l'idea di utilizzarlo per farsi aiutare nell'amministrazione del mondo in espansione. Da quel momento, Egli ha orientato tutte le realizzazioni relative a quei tetartocosmi in modo tale che l'inevitabile "okrualno" - vale a dire il ciclo periodico dell'intero processo di Heptaparaparshinokh " potesse compiersi nella presenza generale di alcuni di loro, grazie a certe modifiche apportate al funzionamento della loro presenza generale, in maniera da trasmutare e da cristallizzare, oltre ai risultati indispensabili al nuovo scambio cosmico e sostanze, anche gli elementi attivi a partire dai quali possono rivestirsi in loro certe nuove formazioni indipendenti dotate della possibilit di acquisire una "ragione individuale". Prima di continuare a raccontarti come si realizzata quell'idea, devo farti notare che il funzionamento dell'Iraniranomangia cosmico generale armonizzato in modo tale che i risultati delle trasformazioni che avvengono nei diversi cosi si localizzano sempre secondo la loro "qualit di vibrazioni" e penetrano in ogni punto dell'Universo svolgendo il loro specifico ruolo nelle formazioni planetarie e surplanetarie. Il luogo temporaneo della loro libera concentrazione coincide in generale con la cosiddetta "atmosfera" che circonda tutti i pianeti del nostro Megalocosmo e che serve da tramite per i collegamenti necessari all'Iraniranomangia cosmico. La divina attenzione accordata ai tetartocosmi ha quindi avuto l'effetto di dar loro, in quanto apparati utili al Grandissimo Trogoautoegocrate cosmico, la seguente possibilit : oltre alle sostanze cosmiche trasformate per mezzo loro, sia per i bisogni del Grande Processo Cosmico che per le necessit dei loro processi di esistenza, e composte esclusivamente dalle cristallizzazioni cosmiche derivate dalle trasformazioni del pianeta su cui sorgono i tetartocosmi in questione, nella loro presenza generale sono apparsi anche alcuni risultati, analoghi a quelli prodotti da fonti cosmiche di ordine superiore e quindi costituiti da vibrazioni di maggior "potere vivificante". E a partire da questi risultati cosmici d'ordine superiore, nella loro presenza generale hanno cominciato a rivestirsi di alcune forme fatte a loro esatta somiglianza, costituite inizialmente da sostanze cosmiche dette "mentokifezoine" - cio sostanze che vengono trasformate dal sole e dagli altri pianeti del sistema solare interno del quale son venuti alla luce i tetartocosmi in questione, e che possono raggiungere qualsiasi pianeta attraverso le radiazioni di quelle concentrazioni cosmiche. Cos da quel momento la presenza generale di alcuni tetartocosmi ha iniziato ad essere composta da due formazioni indipendenti che, pur prodotte da due fonti cosmiche del tutto diverse, avevano un'esistenza comune, quasi fossero collocate una dentro l'altra. Perci, figliolo, quando i nuovi rivestimenti, una volta completati, hanno cominciato a funzionare nella presenza di quei tetartocosmi nel modo voluto, i "tetartocosmi" hanno smesso di chiamarsi cos e hanno ricevuto il nome di "Esseri", che significa "dotati di due nature", e il loro secondo rivestimento ha ricevuto il nome di "corpo kessedjano". < Prec. Succ. >

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La Macchina Uomo
PSICOLOGIA - Idee L'uomo una macchina complicatissima; in realt egli non una macchina ma una grossa fabbrica consistente in parecchie macchine diverse, tutte funzionanti a velocit diverse, con carburanti diversi, in condizioni diverse. Ouspensky - La Quarta Via (pag. 70) Cosa vediamo di una persona quando la guardiamo? Il suo corpo. Cos' il corpo di un uomo? "il contenitore" di tutti i suoi organi e funzioni, del pensiero e delle emozioni. Un aspetto importante che tutte queste manifestazioni possono essere ricondotte a processi chimici ed elettrici che avvengono all'interno del corpo. Ogni parte del nostro organismo predisposta per funzionare in maniera automatica ed in grado di auto sostenersi. L'uomo una macchina, particolarmente evoluta, che agisce in maniera completamente automatica. Quello che genera difficolt e confusione in una tale affermazione che l'automatismo delle nostre funzioni si estende anche alla nostra vita emozionale ed intellettuale. Nel pensiero comune l'uomo si considera in grado di controllare la propria attivit intellettuale e le proprie emozioni, ed in parte vero; ad un certo livello, ed in particolari circostanze, l'uomo ha la potenzialit di avere controllo e padronanza dei propri pensieri e delle proprie emozioni, ma questo non accade in maniera automatica e involontaria. La confusione che chiunque prova nel momento in cui gli viene detto che meccanico dovuta al fatto che in quel preciso momento egli non lo , infatti se qualcuno ci porta a focalizzare la nostra attenzione su di noi e su quello che stiamo pensando, facendo o provando, in quel preciso momento siano meno automatici, pi consapevoli di noi stessi. Quindi. paradossalmente. in quel momento non vero che siamo cos meccanici. La meccanicit deve essere verificata individualmente nelle nostre vite ed esperienze, nessuno ce la pu veramente mostrare. In maniera meccanica l'uomo acquisisce, nel corso della sua esistenza una serie di informazioni apprese per imitazione che sono registrate in ogni centro all'interno di specifiche parti o "rulli" come li chiama Gurdjieff (riferendosi ai rulli di cera su cui si incideva nei fonografi, noi oggi parleremmo di CD). Acquisiamo cos memorie automatiche intellettuali, emozionali, istintive e motorie e, ogni qualvolta un evento esterno entra in contatto con la nostra presenza generale, quelle che nel sistema vengono chiamate impressioni, viene evocata ed espressa una risposta associativaautomatica allo stimolo, che si esprime senza la partecipazione della nostra coscienza o volont. Le impressioni sono registrate nei centri e penetrano in noi in maniera maggiore o minore, determinando la loro forza reattiva, in relazione al momento e allo stato in cui siamo quando le riceviamo. Attraverso il loro elemento di collegamento, che corrisponde alla condizione in cui eravamo quando le abbiamo registrate, le associazioni, si uniscono fra loro in diverse combinazioni e, a seconda dello stimolo che riceviamo generano le nostre risposte. E' esattamente come accendere l'interruttore di un elettrodomestico o come cliccare un icona sul desktop del proprio computer ed aprire un programma per svolgere specifiche operazioni. Questo quanto stato "previsto" nella natura dell'uomo, ma se pensiamo di essere padroni delle proprie azioni rifiuteremo in maniera assoluta l'idea di non possedere tale potere . Un esempio rappresentato dall'azione di prendere una decisione: decidiamo di compiere una certa azione, come ad esempio di fare ogni giorno uno specifico esercizio, ma il giorno dopo, o qualche giorno dopo, quando volevamo fare quello che ci eravamo prefissi una chiamata di un amico o un altro contrattempo interviene e cambia i programmi. La reazione al nuovo stimolo ha modificato ci che precedentemente avevamo deciso. Ovviamente giustificando e motivando il cambiamento in maniera pi che convincete non notiamo che abbiamo semplicemente contraddetto quello che ci eravamo prefissi, questi 'io' di giustificazione nel sistema vengono chiamati respingenti o ammortizzatori e sono gli strumenti che ci impediscono di vedere le nostre contraddizioni e che permettono di credere alle illusioni riguardo alla nostra natura e potenzialit. Questa condizione non per assoluta, l'uomo pu prendere il controllo della propria macchina, ma queto comporta un Lavoro in cui egli deve imparare come formata, come funziona, e come equilibrare il suo funzionamento. L'educazione e la programmazione della "macchina uomo" ai giorni nostri genera un gran numero di squilibri che devono essere riequilibrati prima di poter veramente iniziare ad avere il necessario controllo di s. Una volta che iniziamo a conoscere noi stessi possiamo lavorare in connessione ad un principio di esistenza differente da quello della semplice esistenza funzionale della macchina, questo il fondamento e lo scopo della Quarta Via e delle scuole che sono esistite nel passato per il perfezionamento dell'uomo.

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La Macchina Uomo Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 < Prec. Succ. > Allorch vedrete, o scoprirete nella vostra memoria, quanto del tutto meccanicamente potete fare le cose pi abominevoli, tali che in seguito non potete comprendere come mai abbiate potuto farle, allora saprete cos' meccanicit. Tutta la nostra vita facciamo meccanicamente ci che non faremmo mai consapevolmente. Ci quanto dobbiamo comprendere. Se guadiamo attraverso la nostra vita, anno dopo anno, mese dopo mese, scorgiamo cose che non avremmo mai fatto consapevolmente, o cose che non abbiamo fatto, e che avremmo fatto se fossimo stati consapevoli. Questo il modo in cui bisogna pensare circa la meccanicit. Ouspensky - La Quarta Via (pag. 81)

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I Centri e le Funzioni
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I Centri e le Funzioni
PSICOLOGIA - Idee La macchina umana composta da diverse parti. Nel Sistema vengono chiamate centri e svolgono differenti funzioni collegate alla vita interiore ed esteriore dell'uomo. Questi quattro centri, a cui si aggiungono altri due di cui parleremo pi avanti, sono rispettivamente: Il centro Intellettua le, che svolge le funzioni relative al pensiero e alla comparazione. E' il centro pi lento ed il primo con cui possiamo iniziare a lavorare. Il centro Emozionale , che governa le funzioni emotive. E' il centro pi veloce quando lavora correttamente. Il centro Istintivo , che regola il funzionamento biologico dell'organismo. E' un centro che agisce automaticamente per mantenere il nostro organismo funzionante e in stato di equilibrio con l'ambiente circostante. Il centro Motorio, che sovrintende le funzioni motorie. E' il centro che produce l'immaginazione e che permette la comprensione delle meccaniche delle cose. Possiamo immaginare quattro individui viventi in noi. Quello che chiamiamo istintivo un uomo fisico. L'uomo motorio anch'esso un uomo fisico, ma con inclinazioni differenti. Poi c' l'uomo sentimentale o emotivo e quello teorico o intellettuale. I centri sono divisi poi in met positive e met negative, ma questa accezione non intesa a carattere morale, ma semplicemente come affermazione e negazione, si/no, azione/non azione. Ad esempio la met positiva del centro intellettuale la parte che afferma, quella negativa che nega. Nel centro motorio la divisione si esprime attraverso l'espressione di moto o di staticit. Nel centro istintivo accettazione o repulsione a livello organico. Per il centro emozionale questa divisione differente, le emozioni negative sono parte di un centro artificiale sviluppatosi attraverso l'educazione per imitazione di un certo tipo di atteggiamenti; la vera parte negativa del centro emozionale quella che sperimentiamo in un momento di grande sofferenza reale , come ad esempio la perdita di qualcuno a cui eravamo attaccati emozionalmente. Un'ulteriore divisione dei centri data dal livello di attenzione con cui possono essere svolte le differenti funzioni di un centro, in base a questa divisione i centri sono divisi in: Parte meccanica , non richiede nessuna attenzione, ed in cui sono "registrate" tutte le azioni abituali e ripetitive relative a quel centro, ad esempio guidiamo la macchina con la parte meccanica del centro motorio. Parte emozionale , funziona per fascinazione ed attrazione, la parte che si attiva quando qualcosa cattura la nostra attenzione, ci concentriamo su una cosa perch ci piace e ci stimola, in senso positivo o negativo, la possiamo osservare quando vediamo un film quando seguiamo un evento sportivo. Parte intellettuale, che funziona con attenzione focalizzata, la parte che viene usata ogni volta che necessaria concentrazione. Quando impariamo qualcosa di nuovo o con un alto livello di difficolt, la parte che usiamo quando studiamo per un esame o facciamo un lavoro manuale molto difficile. Per moltissimo tempo dovete soltanto osservare e cercare di scoprire tutto quel che potete circa le funzioni intellettuali, emozionali, istintive e motorie. Da ci potrete arrivare alla conclusione che avete quattro menti ben definite: non una sola, ma quattro menti diverse. Una mente controlla le funzioni intellettuali, un'altra mente completamente diversa controlla le funzioni emotive, una terza controlla quelle istintive, e una quarta, anch'essa del tutto diversa, controlla le funzioni motorie. Noi le chiamiamo centri: centro intellettuale, centro emotivo, centro motorio e centro istintivo. Essi sono completamente indipendenti. Ciascun centro ha la propria memoria, la propria immaginazione e la propria volont. Ouspensky - La Quarta Via ( pag. 15) Non siamo abituati ad osservarci, e non vediamo che ogni centro ha una propria individualit, una propria memoria, una propria immaginazione, in definitiva ogni centro ha un proprio mondo separato l'uno dall'altro. Ogni centro un individuo in noi e ogni individuo vive una vita sua, in alcuni casi senza minimamente conoscere l'esistenza degli altri individui. Differenti gruppi di Io appartenenti a diversi centri costituiscono quello che nel sistema viene chiamato personalit, cio un gruppo di

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I Centri e le Funzioni Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 A questo punto utile puntualizzare che quando iniziamo l'osservazione di s non possiamo osservare fisicamente i centri, perch questi sono parte integrante del corpo, sono "distribuiti" in tutto il corpo che rappresenta un ricevente ed un trasmittente delle azioni e reazioni simultanee di tutti i centri. Quello che possiamo osservare sono le loro funzioni, vale a dire le loro peculiari espressioni a livello della nostra esistenza esteriore ed interiore. Pi osservazioni riusciamo ad accumulare maggiori saranno le possibilit che avremo nel controllare la loro espressione. Ogni funzione pu essere controllata solo quando abbiamo imparato a conoscerla, quando sappiamo che ad un certo stimolo ed i certe condizioni si manifesta, nel tempo impariamo a riconoscere l'arrivo e il crearsi delle condizioni per la manifestazione di quella peculiare espressione e quindi possiamo provare a cambiare e scoprire la possibilit di nuove espressioni, di maggiore controllo. La seconda cosa necessaria in uno studio serio di se stessi lo studio delle funzioni: osservandole, apprendendo la dividerle nella maniera giusta, imparando a riconoscerne ciascuna separatamente. Ogni funzione ha il proprio compito, la propria specialit. Esse vanno studiate separatamente e le loro differenze comprese chiaramente, ricordando che sono controllate da diversi centri o menti. E' utilissimo pensare alle nostre differenti funzioni, o centri, e rendersi conto che sono del tutto indipendenti. Noi non ci rendiamo conto che esistono esseri indipendenti in noi, quattro menti indipendenti. Cerchiamo sempre di ridurre tutto ad un'unica mente. E' un passo indispensabile del lavoro su di s il riconoscimento delle funzioni. Per lungo tempo nel lavoro dobbiamo osservare le funzioni e, riconoscendole, associarle ai differenti centri. Dobbiamo comprendere che nella vita ordinaria le funzioni lavorano in maniera squilibrata, un centro svolge il lavoro di un altro e usa l'energia di un altro. L'osservazione delle funzioni richiede un lungo lavoro. E' necessario scoprire parecchi esempi di ognuna. Studiandole dovremo vedere inevitabilmente che la nostra macchina non funziona bene; alcune funzioni sono giuste, altre sono indesiderabili dal punto di vista del nostro scopo.Perch dobbiamo avere uno scopo, altrimenti qualsiasi studio non dar risultati. Se ci rendiamo conto che siamo addormentati, lo scopo svegliarci; se ci rendiamo conto di essere macchine, lo scopo smettere di essere macchine. Se vogliamo essere pi consci, dobbiamo introdurre una cera valutazione delle funzioni dal punto di vista della loro utilit o dannosit agli effetti del ricordare noi stessi. Ci sono quindi due linee di studio: studio delle funzioni dei quattro centri, e studio delle funzioni inutili o dannose. Ouspensky - La Quarta Via ( pag. 68-69) In determinati momenti della giornata, dobbiamo cercare di vedere in noi stessi cosa pensiamo, come sentiamo, come ci muoviamo e cos via. In un certo momento vi potete concentrare sulla funzione intellettuale, in un altro su quella emozionale, poi sull'istintiva o sulla motoria. Per esempio cercate di scoprire cosa state pensando, perch lo pensate e come lo pensate. Cercate di osservare le sensazioni fisiche quali il calore, freddo, ci che vedete, ci che sentite. Allora, ogni volta che fate un movimento potete vedere come vi muovete, come sedete, come state ritti, come camminate e cos di seguito. Non facile separare le funzioni istintive, perch nella psicologia ordinaria essere sono confuse con quelle emozionali; ci vuole tempo per metterle a posto.Ogni centro adatto al lavoro con un certo tipo di energia e riceve esattamente quello di cui ha bisogno; ma ogni centro ruba all'altro e cos un centro che ha bisogno di un tipo superiore di energia si riduce a lavorare con un tipo inferiore, oppure un centro adatto a lavorare con un'energia meno potente ne usa una pi potente, pi esplosiva. Cos come attualmente funziona la macchina. Ouspensky - La Quarta Via ( pag . 84) Dobbiamo distinguere quattro energie che lavorano attraverso di noi: energia fisica o meccanica, per esempio spostare questa tavola; energia vitale la quale fa si che il corpo assorba cibo, ricostruisca tessuti, e cos di seguito; energia psichica o mentale, che fa funzionare i centri, e pi importante di tutte, energia di consapevolezza. atteggiamenti che corrispondono al ruolo che interpretiamo in differenti momenti. Possiamo pensare a "chi" siamo sul luogo di lavoro, a casa con la famiglia, quando incontriamo una persona che ci piace o quando incontriamo qualcuno che non ci piace. Tutti questi "individui" che vivono in noi vengono "attivati" in relazione a differenti stimoli che riceviamo dall'ambiente che ci circonda. In un'analisi delle azioni, pu sembrare che non ci sia nulla di male ad essere una persona differente con i propri figli rispetto a quella che siamo con un cliente o con il capoufficio, e questo vero, quello che importante notare e verificare personalmente che questo cambiamento non avviene in maniera intenzionale, frutto di acquisizioni automatiche piuttosto che di un ragionamento o valutazione consapevole delle proprie azioni. Come facciamo il padre e la madre non conseguenza di un lavoro consapevole, di una capacit di valutazione e di giudizio sviluppato intenzionalmente attraverso un processo di apprendimento e comprensione del ruolo di genitore, ma il frutto delle proprie esperienze come figlio e delle idee situate nella parte meccanica dei centri. Questo lo dobbiamo e possiamo verificare nella nostra vita quotidiana personale, e delle persone che ci circondano altrimenti non possibile iniziare questo lavoro. Se osserviamo la relazione che abbiamo con le persone vedremo che tutto quello che facciamo accade, e se cerchiamo di cambiare qualcosa non ci riusciamo, la risposta troppo rapida e di fronte ad un atteggiamento diverso usiamo una serie di respingenti che si oppongono a fare qualcosa di diverso da quello che gi conosciamo. Abbiamo bisogno di una terza forza perch qualcosa di differente realmente accada.

Traduzioni
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L'Enneagramma un principio esoterico che permette di penetrare l'essenza della realt, considerata nella sua globalit e nei suoi diversi aspetti. Il simbolo dell'Enneagramma utile per rappresentare le leggi che regolano il mondo fisico ed uno strumento fondamentale per comprendere il vivente, e in particolare, la vita umana, il comportamento dell'uomo, delle relazioni personali e delle organizzazioni sociali. J. G. Bennett

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I nostri quattro centri, intellettuale emozionale, motorio e istintivo, sono cos coordinati che un movimento in un centro produce immediatamente un movimento corrispondente in un altro centro. Alcuni movimenti e alcune posture sono collegati con alcuni pensieri; certi pensieri sono collegati con certi sentimenti, sensazioni, emozioni; tutto collegato. Come siamo, con tutta la volont che possiamo concentrare, possiamo acquisire qualche grado di controllo su un centro, ma soltanto su uno, e anche questo solamente

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I Centri e le Funzioni

per un breve periodo di tempo. Ma altri centri andranno avanti da s, corromperanno immediatamente il centro che vogliamo Password controllare, e lo porteranno di nuovo alla reazione meccanica. Supponete che io sappia tutto ci che dovrei sapere, e supponete che decida di pensare in una maniera nuova. Comincio a pensare in una maniera nuova, ma sto seduto nella postura ordinaria, o fumo Ricordami
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una sigaretta nella solita maniera, mi ritrovo ancora nei vecchi pensieri. E' la stessa cosa che con le emozioni; uno decide di sentire in una maniera nuova qualcosa. Poi pensa nella maniera vecchie e cos le emozioni negative vengono di nuovo come prima, senza controllo. Quindi, al fine di cambiare, dobbiamo cambiare le cose contemporaneamente in tutti e quattro i centri,e ci impossibile in quanto non abbiamo volont per controllare i quattro centri. Ogni cosa deve esser sviluppata con la lotta, altrimenti non sarebbe n consapevolezza ne volont. Ouspensky - La Quarta Via ( pag. 294) < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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PSICOLOGIA - Idee Tutta la nostra visione del mondo cambia in relazione al nostro livello di consapevolezza. Pi alto esso , pi la comprensione del mondo vasta, pi basso pi essa scende fino al punto dell'identificazione, che vuol dire essere completamente focalizzati solo su una cosa; il massimo della limitazione percettiva. Ogni uomo ha la possibilit e la potenzialit di fare esperienza di quattro differenti stati di coscienza, anche se l'uomo ordinario vive quasi totalmente nei primi due. Gli stati di coscienza che l'uomo pu vivere sono: Il PRIMO stato di coscienza (sonno notturno), non realmente uno stato di coscienza perch rappresentato dal nostro sonno notturno, in cui ricarichiamo i nostri accumulatori, la condizione in cui il nostro livello di coscienza pi basso; non sappiamo quello che ci circonda e le nostre naturali funzioni sono al minimo per permettere ai centri di ricaricarsi. Abbiamo vaghe impressioni che penetrano nei centri, e sogniamo come eliminazione delle impressioni accumulate durante il giorno, una condizione di totale immaginazione (i sogni) e identificazione (completamente concentrati su di noi) in cui non possiamo agire con nessuna intenzionalit e in cui siamo in balia di quello che ci circonda. Il SECONDO stato di coscienza (stato di veglia) lo stato in cui ogni uomo conduce la maggior parte della sua esistenza ed caratterizzato dal un costante stato di identificazione, immaginazione e menzogna. E' uno stato in cui l'uomo si trova ad un livello maggiore consapevolezza di s rispetto al primo stato, ma la condizione. dell'uomo ordinario. di non reale collegamento con la sua esistenza e di mera vita funzionale. Per quanto l'illusione di essere consapevoli di s, data dalla differenza con il primo stato, ci faccia pensare che questo stato sia quello in cui l'uomo padrone di s, in realt lo stato in cui l'uomo schiavo delle sue risposte meccaniche, dei suoi pensieri associativi, delle sensazioni del suo centro istintivo e delle emozioni automatiche. E' lo stato in cui accumuliamo memorie nei centri inferiori in relazione al tipo e all'intensit di impressione che riceviamo. Resta caratterizzato da un accadere automatico della persona senza nessuna intenzionalit. Il TERZO stato di coscienza (Coscienza di s) accade molto raramente in maniera accidentale, possiamo ritrovarlo nelle nostre vite ogni volta che abbiamo un ricordo vivido di qualcosa, da un certo punto di vista tutte le memorie profonde che abbiamo circa noi stessi sono ricordi del terzo stato di consapevolezza in cui, per una ragione o per un'altra, ci capitato di avere accesso a una consapevolezza pi profonda di noi stessi. Il terzo stato evocato da momenti di grande paura o di grande gioia, in cui vi una circolazione di idrogeni 12 (H12). Una delle definizioni del terzo stato che ci fa comprendere la sua natura : Nel terzo stato di consapevolezza un uomo conosce la verit su se stesso. Durante l'esperienza del terzo stato un uomo si vede come se fosse in un film, ha la sensazione di "Io qui adesso" un momento in cui si vede per quello che . E' una condizione difficile da mantenere, di solito dura molto poco ed accidentale. Il terzo stato, per quanto in alcuni casi possa arrivare in maniera accidentale, deve essere costruito da un lavoro intenzionale e da sforzi coscienti. L'uomo non in grado di sostenerlo per periodi lunghi senza una adeguata preparazione. Se per cause accidentali un uomo dovesse vedere quello che realmente per un tempo prolungato non sarebbe in grado di sopportarlo. Nel terzo stato di coscienza si "attiva" il centro emozionale superiore . I l QUARTO stato di coscienza (Coscienza oggettiva) uno stato che pu essere raggiunto in maniera accidentale solo in casi eccezionali. Pu essere molto pericoloso per l'uomo, anche se una visione di questo tipo non potrebbe essere compresa. Nel quarto stato, che si pu avere solo in successione al terzo stato, l'uomo in grado di vedere le cose come sono e le leggi che le legano le une alle altre, il risultato della trasformazione dell'energia prodotta dalla sofferenza intenzionale. L'energia che alimenta questo stato l'idrogeno 6 (H6) e in questo stato lavora il centro intellettuale superiore . < Prec. Succ. > Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Stat idi Coscienza Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

Citazioni
L'uomo non ha un 'Io' individuale. Al suo posto vi sono centinaia di migliaia di piccoli 'io' separati che il pi delle volte si ignorano, non hanno alcuna relazione o, al contrario sono ostili gli uni agli altri, esclusivi ed incompatibili. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - Gurdjieff

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Io e mancanza di Unit
PSICOLOGIA - Idee Se incominciamo a studiarci ci imbattiamo prima di tutto in una parola che usiamo pi di ogni altra: la parola 'io'. Diciamo 'io sto facendo', 'io sto seduto', 'io sento', 'io amo', 'io non amo', e cos di seguito. Questa la nostra principale illusione, in quanto il maggior errore che facciamo riguardo a noi stessi quello di considerarci come uno; parliamo di noi stessi come 'io', e supponiamo di riferirci sempre alla stessa cosa, mentre in realt siamo divisi in centinaia e centinaia di 'io' differenti. In un certo momento, quando dico 'io', sta parlando una parte di me; e in un altro momento, quando dico 'io', completamente un altro 'io' che parla. Non sappiamo di non avere soltanto un 'io', ma parecchi 'io' differenti, collegati con i nostri sentimenti e desideri, i quali non hanno un 'io' che li controlla. Questi 'io' cambiano continuamente; uno soffoca l'altro, uno rimpiazza l'altro, e tutta questa lotta forma la nostra vita interiore. Ouspensky - "La Quarta Via" (pag. 6) Se ci viene chiesto, quanti di "noi" esistono, la risposta che ci viene spontaneamente "uno". Questa idea dato dal fatto che il nostro corpo uno e "unico", non esiste un altro me in questo momento, la risultante delle mie esperienze e di quello che sono e conosco unica, di conseguenza "sono uno". Approfondendo la domanda per possiamo chiedere: al di l della propria unicit fisica quante differenti espressioni di noi stessi possiamo riconoscere se prestiamo attenzione?. Se iniziamo a sperimentare seriamente questa domanda e la usiamo per osservarci per un paio di giorni, incominceremo a vedere in noi differenti manifestazioni. Nel sistema queste differenti parti sono divise in emozionali, intellettuali, motorie ed istintive. Ognuna di esse rappresenta una particolare funzione del nostro organismo. La parte emozionale espressione del sistema parasimpatico, la parte intellettuale gestita dall'attivit cerebrale collegata alla memoria e alla comparazione delle idee, l'attivit motoria gestita dall'attivit muscolare intenzionale e quella istintiva corrisponde al funzionamento degli organi interni e del mantenimento delle funzioni corporee. Ognuna di queste funzioni un "magazzino" di informazioni che sono accumulate durante l'esistenza di un individuo e che vengono riproposte in relazione agli stimoli provenienti dall'esterno. Un bambino, durante il periodo formatorio della sua infanzia, assorbe l'educazione che gli viene impartita e inizia a collegare certe manifestazioni a delle risposte precostituite, ad esempio se rompe qualcosa verr sgridato e punito, se dice certe cose le persone ridono e cos via. Nel corso della nostra vita impariamo differenti tipi di risposte che vengono "archiviate" nei differenti centri o cervelli dell'uomo; queste risposte si esprimono attraverso l'attivit dei centri che funzionano in maniera simultanea, cosi ad esempio abbiamo delle risposte emozionali che si esprimono attraverso movimenti e pensieri specifici. La cosa che necessario comprendere in relazione alle funzioni che sono il risultato di combinazioni chimiche che avvengono ogni momento all'interno del nostro corpo e che avvengono in maniera automatica, senza che nessuno "sforzo intenzionale" le attivi. Ogni volta che riceviamo uno stimolo dall'esterno, una parte di noi si attiva e evoca una serie di risposte dall'archivio delle nostre funzioni innescando una serie di risposte. Queste risposte nel linguaggio del sistema vengono chiamate 'Io'. Perch ognuna di esse percepisce la propria esistenza come l'indetit totale dell'uomo. Cos se una persona, in base ad un certo stimolo, fa una promessa, in quel momento se gli viene chiesto se convinto con tutto se stesso della promessa che ha fatto egli risponder probabilmente di si, perch in quel momento, in base alla sua comprensione considerer la sua promessa come qualcosa di importante. Quello che pu succedere e ad un certo livello della nostra vita succede sempre che, quando le ragioni che ci hanno fatto fare una promessa vengono meno, e questo pu accadere non appena ci dedichiamo a qualcosa che reputiamo pi importante, non riusciamo pi a capire perch ci siamo presi una certa responsabilit e il doverla portare avanti diventa difficile e sgradevole o semplicemente ce la dimentichiamo e non facciamo nulla. Un Io o gruppo di Io ha preso una decisione, ma un altro Io o gruppo doveva mantenere la promessa fatta ma non sapeva nulla di quello che sarebbe stato il suo compito. Questo perch rispondiamo allo stimolo del momento senza essere collegati a quella che la totalit del nostro essere, non conosciamo noi stessi. Quando pi Io sono collegati ad una particolare situazione si dice che formano un gruppo di Io, questi cio si esprimono come una serie di risposte precostituite di differenti nature ad una certa situazione, essi vengono anche chiamati personalit . Ad esempio abbiamo un

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Io e mancanza di Unit Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 D: La creazione di unit indispensabilmente preceduta da conflitti interiori? R: Dalla percezione di conflitti interiori. I conflitti interiori sono costanti. Nessuno vive senza contrasti interiori, essi sono normali e stanno sempre l. Quando per cominciamo a lavorare, il conflitto aumenta. Quando non lavoriamo, fuggiamo, non lottiamo. Cosa significa lavoro? Significa lotta con cose contrastanti. Abbiamo un certo scopo, ma parecchi nostri 'io' non vogliono andare in quella direzione, quindi naturalmente il conflitto cresce. Ma creazione di unit non il risultato di conflitto: il risultato della lotta col conflitto. Noi siamo molti e vogliamo essere uno: questa una formulazione del nostro scopo. Ci rendiamo conto che un inconveniente, che scomodo e pericoloso essere parecchi. Decidiamo di essere almeno meno divisi, di divenire cinque invece di cinquecento. Sento di dover far qualcosa e non voglio farla: questo coflitto, ed esso, ricorrendo costantemente, crea resistenza e produce unificazione. Ouspensky - La Quarta Via (pag. 300) In base a quanto detto fino ad ora quando comprendiamo che l'uomo non unito, in lui, in base agli stimoli che riceve si manifesta una diversa persona. Ogni individuo fino a che non inizia a osservare e a notare questa moltitudine di personalit che interpreta convinto che la personalit o l'Io del momento corrisponda alla sua totalit. Questo possibile perch la macchina umana dotata di meccanismi che gli impediscono di vedere le proprie contraddizioni, sono chiamati respingenti e sono dei gruppi di Io che per ogni contraddizione che viene percepita si manifestano con una serie di "giustificazioni" che permettono a condizioni completamente opposte di convivere senza scontro e danno . Lo scopo dei respingenti quello di prevenire il disagio che verrebbe a crearsi dall'osservazione della nostra mancanza di unit e coscienza. gruppo di Io di quando usciamo con gli amici, di quando stiamo a casa con la nostra famiglia, di quando seguiamo uno sport e cos via. Questi gruppi di Io si sono formati nel tempo, in base all'educazione, all'appartenenza ad un particolare gruppo sociale e sono appresi per imitazione, molto raramente sono collegati all' essenza della persona per questo sono solitamente delle "maschere" che vengono indossate automaticamente in differenti situazioni ma che il pi delle volte non rappresentano l'individuo che le indossa, perch neanche lui conosce quella che veramente la sua essenza, essendo talmente abituato ad usare queste maschere indiscriminatamente ed automaticamente a seconda dello stimolo che riceve dall'esterno.

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff La lotta contro i respingenti la lotta contro le menzogne che ci raccontiamo, e per essere portata avanti ha bisogno di un sostegno, se eliminiamo i respingenti senza porre al loro posto qualcosa di reale rischiamo solo di "creare" delle macchine fuori controllo, ma per creare qualcosa che si sostituisca ai respingenti abbiamo bisogno di un lavoro che ci possa sostenere nel momento in cui il potere dei respingenti viene meno ma non abbiamo ancora sviluppato qualcosa che li possa sostituire. Il primo passo che ci porta ad una maggiore unificazione la presa di consapevolezza che non siamo unificati, poi dobbiamo iniziare a lavorare con i respingenti che non ci permettono di osservare le contraddizioni e ci che siamo. Attraverso il lavoro sui respingenti iniziamo a sviluppare la consapevolezza e la coscienza di quello che siamo e a distinguere la personalit dall'essenza. Quando siamo coscienti di noi stessi possiamo scoprire le leggi del mondo che ci circonda e iniziare a sviluppare la volont, la capacit cio di decidere in coscienza quale l'azione del momento, cosa essa implica ed assumersene la responsabilit, in questo senso possiamo "fare" cio agire in armonia alle leggi che governano il tutto. Bennett: c' qualcosa in noi che si "nasconde". Da questo "qualcuno che si nasconde", vari impulsi entrano nella nostra vita, entrano nella nostra esperienza, nella nostra coscienza, e cos via. In maniera impercettibile, ci identifichiamo con essi; ma qualche volta siamo in grado di vedere, realmente con sgomento o addirittura orrore, che sono presenti in noi diversi atteggiamenti riguardo le persone o le nostre responsabilit, che non possiamo accettare, che vogliamo ripudiare. Nel complesso, abbiamo successo nel metterle da parte, e non farci disturbare, ma rimane qualcosa in noi che desidera nascondersi. Obbligare se stessi a vedere questo molto doloroso. Questo non significa che io soffro, ma che qualcosa che desidera nascondersi non pu sostenere di trovarsi sotto la luce. Essere in grado di vedere se stessi in maniera che qualcuno rimanga sotto i nostri occhi, sotto osservazione, questo una punizione per l'eternit(riferimento alla parabola della divisione delle pecore e capre nei vangeli). Una cosa se non abbiamo completamente tradito la ragione della nostra esistenza o completamente sprecato i "talenti" (parabola dei talenti nei vangeli) nelle nostre mani, ma figuratevi in voi stessi qualcuno che ha, e che sempre ha rifiutato di vedere ci che ha, ma che un giorno si trover " avendo rifiutato di vedere " costretto a vedere la realt. J.G. Bennett - Making a soul pag 81

Citazioni
Il pi grande errore credere che l'uomo abbia un unit permanente. Un uomo non mai uno. Continuamente egli cambia. Raramente rimane identico, anche per una sola mezz'ora. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - Gurdjieff

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Ostacoli al Risveglio - Gli Ostacoli


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Gli Ostacoli Ostacoli al Risveglio


PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio importante domandarci: Perch non siamo svegli? Quali sono le ragioni per cui necessario lavorare su di se? Perch dobbiamo imparare la consapevolezza? Perch non la possediamo gi? Il nostro essere a livello ordinario quello di persone addormentate, in balia degli stimoli che ricevono e che si destano accidentalmente e solo per brevi periodi. Vivendo in una macchina che non bilanciata, dobbiamo iniziare il lavoro su di noi studiando e correggendo l'espressione delle funzioni che ci tengono addormentati, perch non conoscendole non possiamo modificarle. Il risveglio possibile solo correggendo parecchie cose nella macchina e rendendo l'idea della presenza il nostro centro di gravit permanente . Lo squilibrio della nostra condizione rappresenta un ostacolo alla nostra armonia. La Quarta Via riconosce una serie di manifestazioni, tipiche di tutti gli uomini, che ci mantengono in una condizione di sonno e di schiavit . Perch queste condizioni si sono create non ci dato saperlo, Gurdjieff lo spiega in maniera "romanzata" nei racconti di Belzeb, ma personalmente non possiamo avere verifiche di questo, l'unica cosa che possiamo fare riconoscere gli ostacoli i al risveglio in noi stessi e lavorare alla loro eliminazione. Attraverso un lavoro attivo, volto a "contrastarne" le manifestazioni, creiamo le condizioni per prolungare i nostri momenti di presenza costruendo un luogo per la manifestazione di altre funzioni, proprie dell'uomo, che adesso non hanno la possibilit di esprimersi a causa delle nostre "cattive abitudini". I principali ostacoli al risveglio sono: * Immaginazione , rappresentata da una sequenza di Io su un soggetto che muta senza controllo e senza alcun risultato. * Mentire , uno dei nostri maggiori ostacoli, l'uomo mente su ogni cosa. Mentire nel sistema viene inteso nel senso di parlare o pensare cose che non si conoscono come se si conoscessero. * Espressione delle Emozioni Negative, consumiamo una grande quantit di energia con una funzione che non esiste in realt ma che un apparato artificiale che nutriamo sin dall'infanzia. * Identificazione, siamo troppo assorbiti dalle cose,troppo presi da esse specialmente quando portano con se un elemento emozionale. L'identificazione una un tipo di attaccamento, essere perduti nelle cose. * Considerazione , un tipo di identificazione che deve essere analizzata a s perch prende cosi tanto spazio nella nostra vita che ha bisogno di un lavoro specifico e profondo per essere controllata. E' l'identificazione in relazione alle persone, a quanto gli altri ci considerano o non ci considerano, se ci valutano o sottovalutano ecc. * Il Parlare Inutile , non smettiamo mai di parlare di dire quello che pensiamo come le cose dovrebbero essere e perch, spesso parliamo per riempire gli spazi vuoti nei nostri momenti insieme, o per esprimere negativit. Una delle condizioni che ci tengono addormentati che parliamo troppo di cose inutili e senza scopo. Immersi in immaginazione, menzogne, negativit e identificazioni varie non abbiamo nessuno spazio per ricordarci di noi, viviamo in un costante stato di sonno ad occhi aperti. Quando facciamo lo sforzo di ricordarci di noi stiamo cercando di svegliarci, e per un breve momento siamo pi svegli, ma poi ritorniamo nel sonno. Dobbiamo iniziare a studiare gli ostacoli che ci tengono addormentati, riconoscere i momenti e le situazioni in cui vengono fuori; ognuno di noi reagisce in modi diversi a certi stimoli, per cui lo studio degli ostacoli deve essere un lavoro individuale di osservazione e"catalogazione". Nelle nostre giornate dobbiamo imparare a chiederci: in quale degli ostacoli mi trovo adesso ?. Possiamo essere sicuri che se non siamo presenti perch siamo persi in qualche ostacolo. E' importante creare delle "mappe mentali" delle situazioni in cui ci manifestiamo e ricordarci cosa esprimiamo. Se riusciamo a prepararci in anticipo, possiamo combattere contro le nostre manifestazioni meccaniche in anticipo, sviluppare controllo , ma quando queste hanno iniziato ad esprimersi, arrestarle molto pi difficile.

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Ostacoli al Risveglio - Gli Ostacoli Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Possiamo scrivere delle liste per ogni ostacolo in relazioni alle azioni o situazioni in cui abbiamo visto la sua manifestazione, e se riusciamo a "ricordarci" di questo in tempo, possiamo scoprire molte nuove espressioni e possibilit nelle stesse condizioni esteriori. Se Noi siamo diversi il mondo sar diverso.

Immaginazione
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio L'uomo una macchina stimolo risposta; questo vuoi dire che ogni stimolo che riceviamo evoca una risposta automatica. Ma da dove vengono queste? Nel corso della vita, dall'infanzia all'et adulta, accumuliamo informazioni, atteggiamenti, idee e concetti che sono registrati all'interno dei centri che formano la struttura dell'essere umano. Tutte queste informazioni sono collegate a particolari circostanze e avvenimenti e sono riproposti quando uno stimolo ha una relazione con l'evento precedente. Possiamo osservare come, ad esempio quando stiamo guidando la ricordo di qualche associazione di pensiero , se vedo una mamma baciano posso pensare a mia moglie o al film d'amore visto la sera prima. Ogni stimolo evoca una risposta. La risposta generata ci che dobbiamo osservare quando parliamo di Immaginazione. Il processo meccanico associativo dei pensieri, ricordi e proiezioni, portato avanti senza controllo quello che, nel sistema della Quarta Via, viene chiamato Immaginazione, il sognare ad occhi aperti, con la differenza che non ci accorgiamo che la condizione in cui ci troviamo per la maggior parte del nostro tempo.

Le Emozioni Negative
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio Cosa sono le emozioni negative? Secondo il sistema della Quarta Via le emozioni negative sono un apparato artificiale dell'uomo sviluppato e nutrito sin dall'infanzia attraverso l'educazione all'espressione delle emozioni in modo errato. Un esempio di questo rappresentato dal bambino che impara a dare la colpa a qualcun'altro per evitare una punizione, che da adulto si convincer che ci che gli accade responsabilit di altri, che devono prendersi cura, o creare per lui le condizioni necessaire alla sua esistenza e che, nel caso in cui questo non sua vita all'insegna della lamentela e del dissenso per quello che

nostra autovettura, che le immagini che vediamo portano con se' il avvenga nei termini da lui immaginati, spender gran parte della con il suo bambino penso a mio figlio o se vedo due persone che si non gli stato dato. Se osserviamo con attenzione, ognuno esprime, durante la

giornata, differenti tipi di emozioni negative come i cattivi umori, le preoccupazioni, l'attesa di qualcosa di sgradevole, il dubbio, la paura, un sentimento di offesa o l'irritazione. Alla base delle emozioni negative vi un atteggiamento che le nutre e permette il loro mantenimento ed esistenza. Ogni qualvolta qualcosa non ci torna o qualcuno fa qualcosa di sbagliato nei nostri confronti, evochiamo e nutriamo un gruppo di Io che giustifica la nostra negativit. Molto difficilmente ci rendiamo conto che ci che riceviamo collegato a quello che siamo e, poich non conosciamo noi stessi, pensiamo che sia solo una responsabilit del modo esterno se le cose non sono come le immaginiamo o desideriamo. Dietro ad un'espressione di negativit si trova sempre un'indulgenza nei confronti di una nostra debolezza, data da una difficolt a vedere e compiere uno sforzo per migliorare.

Traduzioni
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Il Mentire
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio Per dire la verit bisogna essere capaci di conoscere cosa la verit e cos' una menzogna, prima di tutto in se stessi. Gurdjieff (Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto) La Menzogna un ostacolo al lavoro su di s, ed uno dei pi invisibili. Il principio del mentire nel lavoro non si riferisce ad un'evidente falsificazione di qualcosa, ma la sottile convinzione di sapere cose "normali" di cui in realt non si sa nulla.

Citazioni
la vera conoscenza accade nel momento in cui tra te e la cosa conosciuta non c' lo spazio per un solo pensiero e allora tu vedi ci che sei realmente e non ci che vorresti essere.
Incontri con Uomoni Straordinari - G. I. Gurdjieff

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Identificazione
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio

Chi mente convinto di quello che dice, per questo non considera Cosa vuol dire identificazione ? L'identificazione una condizione in cui l'identit di una persona associata ad una cosa sola. di stare mentendo. La personalit si nutre della menzogna per affermare se stessa nel mondo. L'uomo che mente bene un uomo Quando pensiamo intensamente a qualcosa o siamo catturati da un interessante.Bisogna imparare a dire la verit. Le persone mentono evento, abbiamo la tendenza a dimenticare tutto quello che ci di continuo agli altri e a s stesse, per questo nessuno comprende ne gli altri ne se stesso. circonda e che compone la gamma di elementi che formano il presente a favore di un solo elemento. Questa assenza di contatto con una realt pi vasta la condizione naturale dell'uomo Domandati: potrebbero esserci tante discordie, profondi malintesi e tanto odio verso il punto di vista o l'opinione altrui se le persone fossero capaci di comprendersi l'un l'altro? Frammenti di un insegnamento sconosciuto ordinario. In base a quello che egli ha appreso nel corso della sua vita ogni stimolo viene immediatamente ricondotto, in base alla legge di minima resistenza, ad una risposta precostituita e unitaria attraverso il processo di identificazione con lo stimolo stesso. Non ci pu esserci consapevolezza e identificazione nello stesso momento, l'una vive a scapito dell'altra. L'identificazione uno stato in cui siamo in potere delle cose, per

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La comprensione della menzogna un lavoro individuale, nessuno pu veramente convincerci che stiamo mentendo, anche di fronte a delle "prove schiaccianti" saremo sempre in grado di opporre

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Ostacoli al Risveglio - Gli Ostacoli Password dimenticata? Nome utente dimenticato? Registrati qualche "ragione" che reputiamo pi che valida. E' necessario aver poter avere abbastanza coraggio da iniziare a lavorare su di essa. Una delle espressioni della menzogna che maggiormente possiamo verificare il desiderio che le cose siano diverse da quelle che Feed RSS sono. Pensiamo troppo spesso che qualcosa sarebbe migliore se fosse differente, ma in realt non ci rendiamo conto che se una cosa avesse potuto essere differente lo sarebbe stata. Invece di trovare scuse, incolpando il mondo esterno, dobbiamo iniziare ad osservare le nostre manifestazioni in differenti circostanze; in questo risiede la nostra possibilit cambiare le cose. Non possiamo chiedere a nessuno di non mentire e non possiamo lamentarci con chi ci circonda delle sue menzogne, con molta probabilit non ne consapevole. questo pu essere difficile da spiegare, perch deve essere questo stato iniziamo a capire come esso funziona. Ci sono differenti gradi di identificazione; possiamo iniziare a riconoscendo quelle pi leggere, quelle superficiali, quelle cio da cui possiamo facilmente separarci, come ad esempio un cibo che ci piace molto, per prepararci a lavorare con quelle pi profonde come l'identificazione con il nostro ritratto immaginario.

verificato la menzogna negli altri e di conseguenza in noi stessi per verificato. Quando siamo identificati e riusciamo ad interrompere

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Altri Articoli... Considerazione Interna Parlare Inutile << Inizio < Prec. 1 2 Succ. > Fine >> Pagina 1 di 2 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer.

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Immaginazione
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio L'uomo una macchina stimolo risposta; questo vuoi dire che ogni stimolo che riceviamo evoca una risposta automatica. Ma da dove vengono queste? Nel corso della vita, dall'infanzia all'et adulta, accumuliamo informazioni, atteggiamenti, idee e concetti che sono registrati all'interno dei centri che formano la struttura dell'essere umano. Tutte queste informazioni sono collegate a particolari circostanze e avvenimenti e sono riproposti quando uno stimolo ha una relazione con l'evento precedente. Possiamo osservare come, ad esempio quando stiamo guidando la nostra autovettura, che le immagini che vediamo portano con se' il ricordo di qualche associazione di pensiero , se vedo una mamma con il suo bambino penso a mio figlio o se vedo due persone che si baciano posso pensare a mia moglie o al film d'amore visto la sera prima. Ogni stimolo evoca una risposta. La risposta generata ci che dobbiamo osservare quando parliamo di Immaginazione. Il processo meccanico associativo dei pensieri, ricordi e proiezioni, portato avanti senza controllo quello che, nel sistema della Quarta Via, viene chiamato Immaginazione, il sognare ad occhi aperti, con la differenza che non ci accorgiamo che la condizione in cui ci troviamo per la maggior parte del nostro tempo. Il tipo di immaginazione, in questo caso, non quella creativa , che l'espressione di un pensiero intenzionale volto ad un fine, ma il pensiero associativo che semplicemente accade, in cui ci perdiamo da un sogno ad un altro, da un'associazione di pensiero ad un'altra senza minimamente renderci conto di quello che accade. Possiamo verificare che questo tipo di pensiero non lascia traccia: se abbiamo un momento di maggiore consapevolezza dopo un periodo di immaginazione difficilmente ricorderemo i pensieri che abbiamo avuto. L'immaginazione non produce nessun risultato reale, consuma una grande quantit di energia e di tempo e nutre un modo di pensare sbagliato, per causa dell'iimmaginazione cose totalmente irreali come ad esempio la relazione immaginaria con qualcuno siamo reali; capita spesso che quando abbiamo un problema con una persona costruiamo all'interno della nostra mente dei discorsi immaginari in cui parliamo alla persona e rispondiamo per lei, ripetiamo talmente tante volte questi dialoghi che finiamo per credere che alla loro realt e questo lo possiamo verificare dal fatto che, quando ci troviamo poi realmente di fronte alla persona il nostro atteggiamento nei suoi confronti non regolato dalla realt del momento, ma dalla nostre convinzioni maturate in seno al nostro processo immaginativo. Nella nostra mente l'immaginazione sembra un'esperienza reale come lo pu sembrare un ricordo, per questo che abbiamo la tendenza a confonderli; quando immagino i risultati di un avvenimento diversi centri sono attivati, cos se ad esempio immagino una situazione di disagio emozionale in quel momento la provo anche se non reale e nel tempo se non facciamo qualcosa, diventa sempre pi difficile distinguere ci che realmente accaduto da ci che abbiamo immaginato. Ogni volta che riceviamo uno stimolo su un soggetto, ripetiamo lo stesso gruppo di Io associativi, e nel tempo corriamo il rischio non essere in grado di distinguere ci che realmente accaduto da ci che abbiamo immaginato. Diventa chiaro quando pensiamo a tutte le disfunzioni psichiche che generano paranoia, in cui le persone iniziano a vedere nemici ovunque e interpretano ogni azione secondo uno schema irreale, perch fondato su considerazioni non collegate con le reali manifestazioni delle persone, che determina le loro azioni. Esistono persone che credono di avere poteri superiori solo perch lo hanno immaginato e, a causa dell'assenza di confronto con il mondo esterno, nutrono questa immaginazione attraverso espressioni irreali che non possono essere contraddette. Un tipo di immaginazione molto comune nella nostra civilt e l' immaginazione negativa , siamo in grado di immaginare le pi grandi disgrazie, e di vivere aspettando che accadano. L'immaginazione non sotto in nostro controllo, come lo l'immaginazione creativa, in questo senso non in nessun modo utile al nostro lavoro, perch se fossimo in grado di controllarla semplicemente ci renderemmo conto del fatto che non ci serve . La differenza fra immaginazione e pensiero risiede nel controllo , necessario esercitarlo e non lasciare che le cose accadano. Il controllo una questione di conoscenza e abilit.

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Immaginazione Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Per poter iniziare a lavorare contro l'immaginazione dobbiamo iniziare a riconoscerla nella nostra quotidianit, ed ogni volta che ci accorgiamo di essere persi dobbiamo fermare il corso dei pensieri e ritornare al momento. Imparare ad arrestare il pensiero un esercizio che ci porta ad interrompere il flusso di Io associativo incontrollato in cui siamo immersi per la maggior parte del nostro tempo. L'immaginazione si basa su un assenza di confronto reale con il mondo che ci circonda. E' difficile da controllare perch quando siamo in immaginazione vediamo quello che vogliamo, non consideriamo i differenti elementi che compongono ogni accadimento se non in maniera superficiale ed incompleta, vediamo solo la piccola parte che soddisfa il sogno, positivo o negativo, conforme alla nostra meccanicit. Per poter arrestare l'immaginazione dobbiamo iniziare ad essere pi reali, ad avere il coraggio di vedere quanti pi elementi possibile in ci che ci accade, sia interiormente che esteriormente, ed indagare il loro funzionamento e composizione con attenzione. Questo lavoro ci porter a creare nuovi collegamenti con la realt che ci circonda e a togliere terreno all'immaginazione. Ma per fare questo dobbiamo avere degli scopi, la conoscenza ed un, struttura che ci sostiene e ci guida, con la quale possiamo confrontarci, dove indagare e sperimentare le nostre vite quotidiane, questo il luogo del lavoro. Lo scopo che vogliamo raggiungere nel lavoro sempre lo stesso, essere consapevoli e coscienti di noi stessi. < Prec. Succ. >

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

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Bisogna avere almeno due oggetti di attenzione; allora si rischia assai meno di identificarsi (altrimenti non si sfugge). Questo il vero "spirito critico" che dobbiamo avere Ren Daumal - Il lavoro su di s

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Il Mentire
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio Per dire la verit bisogna essere capaci di conoscere cosa la verit e cos' una menzogna, prima di tutto in se stessi. Gurdjieff (Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto) La Menzogna un ostacolo al lavoro su di s, ed uno dei pi invisibili. Il principio del mentire nel lavoro non si riferisce ad un'evidente falsificazione di qualcosa, ma la sottile convinzione di sapere cose "normali" di cui in realt non si sa nulla. Chi mente convinto di quello che dice, per questo non considera di stare mentendo. La personalit si nutre della menzogna per affermare se stessa nel mondo. L'uomo che mente bene un uomo interessante.Bisogna imparare a dire la verit. Le persone mentono di continuo agli altri e a s stesse, per questo nessuno comprende ne gli altri ne se stesso. Domandati: potrebbero esserci tante discordie, profondi malintesi e tanto odio verso il punto di vista o l'opinione altrui se le persone fossero capaci di comprendersi l'un l'altro? Frammenti di un insegnamento sconosciuto La comprensione della menzogna un lavoro individuale, nessuno pu veramente convincerci che stiamo mentendo, anche di fronte a delle "prove schiaccianti" saremo sempre in grado di opporre qualche "ragione" che reputiamo pi che valida. E' necessario aver verificato la menzogna negli altri e di conseguenza in noi stessi per poter avere abbastanza coraggio da iniziare a lavorare su di essa. Una delle espressioni della menzogna che maggiormente possiamo verificare il desiderio che le cose siano diverse da quelle che sono. Pensiamo troppo spesso che qualcosa sarebbe migliore se fosse differente, ma in realt non ci rendiamo conto che se una cosa avesse potuto essere differente lo sarebbe stata. Invece di trovare scuse, incolpando il mondo esterno, dobbiamo iniziare ad osservare le nostre manifestazioni in differenti circostanze; in questo risiede la nostra possibilit cambiare le cose. Non possiamo chiedere a nessuno di non mentire e non possiamo lamentarci con chi ci circonda delle sue menzogne, con molta probabilit non ne consapevole. Si deve studiare molto per molto tempo per poter un giorno dire la verit. Dopo un certo tempo nel lavoro si incomincia a vedere meglio se stessi, si mente meno e questo ci rende meno interessanti agli altri. Per l'uomo odierno l'idea di verit e menzogna non ha senso perch il suo reale significato collegato allo stato in cui egli si trova. Qualche volta un uomo dice la verit e qualche volta mente, questo dipende dallo stimolo a cui sta reagendo, per questo che un uomo ordinario inaffidabile. Se dice la verit o mente dovuto a cause accidentali, le parole, i sentimenti e quello che prova sono menzogne perch ne inconsapevole. Le menzogne sono collegate al gruppo di Io in cui ci troviamo, al cambiare degli Io cambiano i parametri di verit e menzogna. Le verit dell'uomo ordinario cambiano di continuo, o possono rimanere pi o meno fisse grazie ai suoi ammortizzatori (respingenti). Ogni gruppo di Io "circondato" da respingenti che impediscono alla persona di vedere le menzogne che si racconta. Gli Io cambiano di continuo, questo ci mette nella condizione di non poter sapere quando mentiamo e quando stiamo dicendo la verit, ma questo accade per cause accidentali. Le menzogne sono prodotte dagli ammortizzatori, che sono un necessario apparato che difende l'uomo dalle sue contraddizioni causate dalle risposte meccaniche agli stimoli che riceve. Quando qualche stimolo mette in luce una situazione contraddittoria che genera frizione gli ammortizzatori si attivano a protezione delle idee che assumiamo come nostra identit, queste risposte, sono inconsapevoli, e spesso sono motivate dalle pi nobili ragioni; per poterle distruggere gli ammortizzatori devono essere distrutti. Ma l'uomo non pu vivere senza ammortizzatori, essi controllano tutto in lui, i pensieri, i sentimenti, l'istinto. Se venissero distrutti senza essere sostituiti da altro vi sarebbe una perdita di controllo completa, solo se vi un controllo cosciente e una volont l'uomo pu vivere senza

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Il Mentire ammortizzatori. Distruggere gli ammortizzatori deve andare di pari passo allo sviluppo della volont. Questa idea ci fa comprendere l'importanza del lavoro di gruppo strutturato secondo precise regole, la scuola serve nel momento di passaggio quando non ci sono gli ammortizzatori ma non ancora sviluppata la volont . Gurdjieff (Frammenti di un insegnamento sconosciuto) Per poter lavorare con la distruzione delle menzogne dobbiamo iniziare con l'eliminazione dei respingenti, ma questo un lavoro molto delicato perch solitamente l'uomo sostituisce ai respingenti altri respingenti che sembrano meno fasulli. Perch il lavoro sui respingenti abbia effetto l'uomo deve sostituirli con un controllo cosciente , grazie allo sviluppo della volont l'uomo pu vivere senza respingenti. Un uomo che inizia a distruggere i respingenti vede se stesso con maggiore chiarezza, ma un individuo indifeso di fronte a questa visione , per questo ha bisogno, nel periodo di passaggio, di un lavoro in un ambiente creato appositamente. Questo luogo la scuola in cui l'eliminazione dei respingenti supportata dal lavoro con gli studenti al fine della creazione della volont. E' necessario sapere cosa possiamo sapere e cosa non sappiamo attraverso l'introduzione di nuovi punti di vista, se impariamo ad essere sinceri con noi stessi, non ci accontenteremo di semplici spiegazioni, ma inizieremo a comprendere in cosa dobbiamo andare pi in profondit per poter cambiare il nostro essere, affronteremo la sofferenza di vedere quello che siamo con la consapevolezza che possiamo usarloper creare noi stessi. Le menzogne che dobbiamo svelare sono le menzogne che raccontiamo a noi stessi, le nostre menzogne interiori . Possiamo accorgerci di quando mentiamo? Ouspensky descrive la sua comprensione della menzogna cos: Mi resi conto che tutto stava nelle intonazioni . Allorch un uomo chiacchiera o semplicemente attende un'occasione per mettersi a parlare, egli non nota l'intonazione degli altri ed incapace di distinguere le menzogne dalla verit. Ma appena si tranquillizza, ossia si sveglia un poco, egli percepisce le differenze d'intonazione e comincia a discernere le menzogne degli altri. P.D. Ouspensky (Frammenti di un insegnamento sconosciuto, p. 302) Nell'Apologia di Socrate dal cap. V fino al X viene descritta l'idea della menzogna. legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff Apologia di Socrate http://www.filosofico.net/apologia.htm Lo studio del mentire collegato allo studio di ci che pensiamo di noi stessi e di quello che ci circonda. Fino a quando non iniziamo a comprendere le nostre illusioni non potremo vedere la verit. In ogni cosa dobbiamo separare le nostre illusioni dai fatti. La psicologia del mentire la parte pi importante dello studio dell'essere umano. L'uomo pu essere definito "animale bugiardo." Non conosciamo noi stessi ma tuttavia agiamo come se ci conoscessimo, abbiamo opinioni su tutto, specialmente riguardo a noi stessi, e non prendiamo mai un momento di vero contatto con le cose per comprendere i vari elementi che le compongono. Se vediamo questo possiamo iniziare a rimuovere gli ostacoli che si contrappongono alla consapevolezza. Il mentire deve cessare, le bugie generano bugie. Il lavoro sul mentire si compone di due punti principali: 1. Osservare Da "Vedute sul Mondo Reale" pag 111: Ciascuno di voi prenda in considerazione un oggetto qualunque (compresi s stessi ndr), e al suo riguardo si ponga le seguenti domande, rispondendosi in base alle proprie conoscenze e al proprio materiale: La sua origine La causa della sua origine La sua storia Le sue qualit e attributi Gli oggetti in contatto o in relazione con esso I suoi usi e applicazioni I suoi effetti e conseguenze Quali cose esso permette di spiegare e dimostrare La sua fine o il suo divenire

Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

Traduzioni

Citazioni
Il livello di "stato globale" dell'uomo va, come lo definisce la scienza, dalla maggior intensit soggettiva di "sensazione di s" alla massima "perdita di s" misurabile.Questo grado di fusione diventa sempre il fattore d'iniziativa per la realizzazione di una funzione comune alle tre totalit indipendenti che rappresentano lo psichismo generale dell'uomo nel quale, in un dato momento, il livello dello stato globale ha il suo centro di gravit . La vita reale sono quando Io sono - George I. Gurdjieff

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Le Emozioni Negative
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Le Emozioni Negative
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio Cosa sono le emozioni negative? Secondo il sistema della Quarta Via le emozioni negative sono un apparato artificiale dell'uomo sviluppato e nutrito sin dall'infanzia attraverso l'educazione all'espressione delle emozioni in modo errato. Un esempio di questo rappresentato dal bambino che impara a dare la colpa a qualcun'altro per evitare una punizione, che da adulto si convincer che ci che gli accade responsabilit di altri, che devono prendersi cura, o creare per lui le condizioni necessaire alla sua esistenza e che, nel caso in cui questo non avvenga nei termini da lui immaginati, spender gran parte della sua vita all'insegna della lamentela e del dissenso per quello che non gli stato dato. Se osserviamo con attenzione, ognuno esprime, durante la giornata, differenti tipi di emozioni negative come i cattivi umori, le preoccupazioni, l'attesa di qualcosa di sgradevole, il dubbio, la paura, un sentimento di offesa o l'irritazione. Alla base delle emozioni negative vi un atteggiamento che le nutre e permette il loro mantenimento ed esistenza. Ogni qualvolta qualcosa non ci torna o qualcuno fa qualcosa di sbagliato nei nostri confronti, evochiamo e nutriamo un gruppo di Io che giustifica la nostra negativit. Molto difficilmente ci rendiamo conto che ci che riceviamo collegato a quello che siamo e, poich non conosciamo noi stessi, pensiamo che sia solo una responsabilit del modo esterno se le cose non sono come le immaginiamo o desideriamo. Dietro ad un'espressione di negativit si trova sempre un'indulgenza nei confronti di una nostra debolezza, data da una difficolt a vedere e compiere uno sforzo per migliorare.

Ci sono dei momenti e delle condizioni particolari in cui maggiormente esprimiamo le emozioni negative. I gruppi di Io che le nutrono si accumulano in noi, ma non vengono espressi subito ne sono il carburante. Ci sono momenti, in cui siamo pi stanchi o qualcosa di particolarmente difficile ci opprime, in cui non abbiamo abbastanza energia per controllare i gruppi di Io che sono stati coltivati in differenti occasioni. Allora tutto quello che abbiamo dentro inizia il suo percorso di uscita. Ci sono delle tappe precise che possiamo osservare, e che possiamo usare per riconoscere e frenare l'espressione delle emozioni negative. L'ottava delle emozioni negative un'ottava discendente, per questo richiede una particolare condizione perch inizi, come ad esempio il momento di stanchezza lo stimolo che colma il primo intervallo DO-SI dell'ottava; tutti conosciamo l'espressione "questa la goccia che fa traboccare il vaso!!". Il DO la stanchezza, il SI il primo flash di energia che possiamo percepire a livello del plesso solare. Questo ci fa capire che l'emozione negativa non ancora diretta, quando siamo in una particolare condizione, e un certo stimolo ci raggiunge il meccanismo dell'emozione negativa si attiva. E' nel LA che si formula il soggetto specifico dell'emozione, in questo punto dell'ottava scegliamo l'obiettivo, quella data persona o situazione che diventata per noi intollerabile, "ora basta gi devo dire quello che penso!!". Nella nota successiva il SOL, creiamo il dialogo, troviamo le parole che vogliamo esprimere che hanno lo scopo di far capire all'altra persona la nostra situazione. A questo punto dell'ottava siamo ancora convinti, nel migliore dei casi, che quello che stiamo facendo a fin di bene, che importante "metter le cose in chiaro!". Alla nota FA dell'ottava il discorso o i concetti che vogliamo esprimere sono pronti, adesso inizia il reale momento di approccio. Questo il momento in cui si giunge all'intervallo FA-MI, in questo punto dell'ottava ancora possibile deviare l'energia in un'ottava ascendente o in un ottava discendente laterale, di cui parleremo fra poco. Nel caso in cui l'ottava non devia nel MI che si concentra l'espressione di negativit. Questo il momento in cui rilasciamo una grande quantit di energia, quella cio che si accumulata nel corso del tempo ed in cui le giustificazioni che sono i sostegni immaginari della negativit si sono formate. Al RE dell'ottava abbiamo usato tutta l'energia che avevamo e arriviamo al DO alla fine dell'ottava stremati e senza energia. Tutto questo di solito, per quanto lungo a spiegarsi, avviene molto velocemente dentro di noi ed molto difficile da arrestare. Ora che abbiamo spiegato l'ottava delle emozioni negative importante capire come lavorare su di esse e perch prima di tutto importante domandarsi come mai dobbiamo cercare di non esprimere le emozioni negative. Come abbiamo visto le emozioni negative sono un'ottava discendente, questo vuol dire che ci che rimane alla fine del processo

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Le Emozioni Negative Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Vi un importante presupposto alla base del lavoro con le emozioni negative; esse sono una parte cos vasta della nostra esistenza e del nostro senso d'identit che una volta che iniziamo a svelare i meccanismi del loro funzionamento, iniziamo contemporaneamente a vedere i nostri limiti e le nostre menzogne. Questo processo di non eliminazione delle energie attraverso le emozioni negative pu essere molto doloroso e difficile. Il processo di creazione di qualcosa di nuovo si svolge alle spese di qualcosa che esiste gi e che deve "morire". Nelle scuole esoteriche questo concetto espresso con l'idea di morte non perch altisonante, ma perch l'emozione che si prova quando il nostro vecchio s destrutturato e ricostruito attraverso il lavoro, quella dolorosa di una morte. Il lavoro non facile, ed il vero lavoro solo per chi veramente ha compreso il bisogno di un cambiamento profondo del proprio essere. Solo sentendo a livello emozionale veramente e profondamente quanto ci viene portano via dall'espressione delle emozioni negative, possiamo iniziare a nutrire un serio desiderio di cominciare il lavoro su di esse, altrimenti le parti di noi che si sentono giustificate nella loro espressione continueranno semplicemente a farci credere che giusto "dire agli altri quello che pensiamo, in fondo siamo solo sinceri..". qualcosa di pi pesante (lento), in termini di vibrazioni, rispetto a ci da cui siamo partiti. Se poi osserviamo le emozioni negative da un punto di vista dei processi, ci accorgiamo che esse rappresentano il processo di crimine o malattia, che avviene quando un "materiale" non digerito ed eliminato correttamente, rimane nell'organismo producendo veleni, che a lungo andare, possono danneggiare le funzioni necessarie al suo sostentamento. Le emozioni negative rappresentano un'errata comprensione di quelle che sono le leggi che regolano il luogo dove viviamo, e sono, in quanto tale, un inganno che non ci porta a risolvere il problema ma a creare una catena di eventi che dissipano energia e rendono le cose pi complicate. Il processo di crimine non si ferma automaticamente, ad ogni espressione se ne innesca uno nuovo, fino a che non c' pi nulla da distruggere, questo rappresentato ad esempio dalla fine di una relazione o di una amicizia; per causa del processo di malattia il rapporto non guarito e non potuto proseguire, nei casi peggiori questo pu portare ad eventi luttuosi fra persone che non sanno gestire le materie create dall'ottava della negativit. Questo in pratica significa che ogni volta che esprimiamo il nostro dissenso a qualcuno, follia sperare che questo lo aiuti a crescere, solitamente fa leva sulla paura (un'altra emozione negativa) o genera dei conti in sospeso che sono l'humus delle emozioni negative del futuro.

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff Nel tentativo di lavorare con le emozioni negative importante sapere quando abbiamo la possibilit di modificare qualcosa. Il lavoro sulle emozioni negative si fonda sulla conoscenza e sullo sforzo di deviare l'ottava nei suoi intervalli. La conoscenza ci viene dalle idee e dall'osservazione, lo sforzo e frutto della nostra comprensione e delle nostre verifiche. Gli intervalli dell'ottava sono i due momenti in cui qualcosa di diverso pu essere fatto. Il primo intervallo, riguarda la creazione degli Io che giustificano le emozioni negative; se ad esempio l'espressione di un certo atteggiamento da parte di una persona con cui abbiamo una relazione ci disturba, invece di iniziare a pensare come cambiare la persona e perch quello che fa non va bene, importante concentrare la nostra attenzione su noi stessi, per vedere in cosa stiamo giudicando l'altra persona, cosa notiamo e di cosa abbiamo bisogno. Nel sistema si dice che le persone non possono fare, questo significa che senza un reale desiderio, necessit e adeguata conoscenza nessun cambiamento possibile. Questa idea, se usata in termini positivi, pu diventare la terza forza per una nuova capacit di analisi e di osservazione del mondo che ci circonda e di noi stessi. Tornando all'esempio, se notiamo che questa persona agisce in un modo tale da creare frizione in noi, ci che dobbiamo domandarci cosa sta toccando, se vi qualche possibilit di cambiare il nostro atteggiamento e di migliorarlo modo da essere i fautori di una nuova armonia, principalmente in noi stessi. Dobbiamo fare attenzione a non rivolgere l'espressione di negativit verso noi stessi perch continueremo a non ottenere nulla e non serve alla costruzione di qualcosa di nuovo. Lo scopo del lavoro sulle emozioni negative quello di creare, alla spese dei vecchi atteggiamenti, qualcosa di nuovo che indirizzi le nostre energie verso una maggiore realizzazione di quello che siamo. Sempre in relazione all'esempio importante comprendere che il lavoro delle emozioni negative non ha nulla a che vedere con il "buonismo", ma collegato alla realizzazione della realt in noi stessi e nel mondo che ci circonda, questo significa che la comprensione dell'impossibilit di creare una relazione con qualcuno non diventa pi una fonte di negativit, ma attraverso la comprensione genera un distacco consapevole e, se necessario, una chiusura forte ma senza identificazione. Attraverso la pi profonda comprensione della realt guadagniamo una maggiore comprensione delle rispose che dobbiamo dare ad una situazione. Una delle maggiori difficolt nell'iniziare a veder questo che mano a mano che osserviamo noi stessi ci rendiamo conto che la vita che stiamo vivendo non ci appartiene e molte scelte che abbiamo fatto sono dovute alla nostra falsa personalit o alla errata visione

Citazioni
Il pi grande errore credere che l'uomo abbia un unit permanente. Un uomo non mai uno. Continuamente egli cambia. Raramente rimane identico, anche per una sola mezz'ora. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - Gurdjieff

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delle cose. E' un momento difficile nella vita di ogni persona che sta lavorando su si s, perch abbandonare qualcosa che, per quanto non ci corrisponda, conosciamo e abbiamo "vissuto" per tanto tempo a favore di qualcosa che solo un embrione, genera un senso di instabilit e insicurezza, che a sua volta pu essere un facile strumento per la creazione di nuove emozioni negative. Per questo la presenza di una struttura organizzata che ci accompagni e sostenga nel periodo di passaggio nella costruzione di noi stessi indispensabile. E' molto importante comprendere la difficolt del lavoro, per non avere atteggiamenti ingenui che possono arrecare pi danni che benefici, Gurdjieff disse che meglio non iniziare il percorso piuttosto che lasciarlo incompiuto. Questo lavoro di riconsiderazione quello che ci permette di cambiare la formazione degli Io che nel tempo diventano le fondamenta

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delle emozioni negative. Ogni volta che ci troviamo a pensare che qualcuno sta sbagliando nei nostri confronti o a giudicare il comportamento del mondo esterno riguardo a noi stessi, possiamo cercare di ascoltare il nostro centro emozionale, che nel suo

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Le Emozioni Negative

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corretto funzionamento percepisce lo stato e le condizioni del soggetto dei nostri pensieri, e le sue reazioni; con il tempo impareremo Password dimenticata? Nome utente dimenticato? Registrati a diventare pi sensibili al sapore degli Io che sono il seme delle emozioni negative e a creare un nuovo atteggiamento di analisi nei loro confronti che rivolga l'energia emozionale verso la costruzione di noi stessi anzich verso l' esterno. Spesso per ci troveremo nella condizione di essere gi entrati nell'ottava dell'espressione delle emozioni negative, avremo gi pronti in noi stessi gli Io a cui crediamo e avremo gi identificato il soggetto della nostra identificazione. In questa situazione la possibilit che abbiamo e di deviare l'ottava all'intervallo FA-MI quando cio ci stiamo rivolgendo al soggetto. In questo si concretizza l'idea della non espressione delle emozioni negative. Quando tutto pronto dentro di noi per rilasciare l'emozione, dobbiamo trovare la forza di deviare e non esprimere tutto quello che abbiamo covato e preparato.In questo punto dell'ottava siamo gi pieni di energie emozionali che devono trovare una loro espressione, la potenzialit che esse hanno quella di nutrire un pi elevato stato di consapevolezza e portarci a nuove comprensioni di noi stessi e su quello che ci circonda. E' possibile deviare l'ottava in un processo di digestione in cui comprendiamo meglio le ragioni della non espressione, e in cui vediamo le cose che ci circondano sotto una luce nuova, o possiamo innescare un processo di rigenerazione in cui una nuova parte di noi si esprime con atteggiamenti e comprensioni differenti rispetto a prima, questo lo stato del ricordo di S in cui siamo consapevoli di noi stessi e di ci che siamo, e possiamo dirigere la nostra energia verso delle espressioni differenti, pi consapevoli. In questi momenti vediamo le cose in modo completamente differente da come siamo abituati a vederle, le connessioni fra le cose ci appaiono in modo nuovo, e nuove possibilit diventano reali; come se il tempo scorresse ad un ritmo differente e la capacit di scegliere chi vogliamo essere alla nostra portata. Possiamo vedere la differenza di risultati insiti in un'espressione, e comprendiamo cosa vuol dire che una cosa pi "elevata" di un'altra. E' una condizione che noti si esprime a parole, uno stato nuovo in cui nuove possibilit si rendono disponibili. Quello a cui dobbiamo fare molta attenzione a non generare nell'intervallo FA-MI un'ottava laterale che implica la repressione dell'emozione. Questo avviene sulla sica del dominio femminile che fa desiderare ad una persona che lavora su di se di rispettare l'idea della non espressione, pensando che se non esprime l'emozione un bravo studente. E' un fraintendimento che accade spesso nel lavoro, la repressione dell'emozione genera solamente un'altra ottava laterale di crimine che pu, o diventare un'emozione negativit rivolta a noi stessi , o semplicemente rimandare l'espressione nel tempo e continuare a nutrire i propri conti in sospeso. Questa ottava laterale non serve a nulla in relazione all'idea della trasformazione delle emozioni negative. La cosa che dobbiamo verificare ogni volta che ci troviamo di fronte ad una emozione negative quella di usare la sue energia per aumentare la propria comprensione nel momento, questo qualcosa che possiamo sempre sapere e provare, e va al di la di ogni parola o spiegazione. < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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Identificazione
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio Cosa vuol dire identificazione ? L'identificazione una condizione in cui l'identit di una persona associata ad una cosa sola. Quando pensiamo intensamente a qualcosa o siamo catturati da un evento, abbiamo la tendenza a dimenticare tutto quello che ci circonda e che compone la gamma di elementi che formano il presente a favore di un solo elemento. Questa assenza di contatto con una realt pi vasta la condizione naturale dell'uomo ordinario. In base a quello che egli ha appreso nel corso della sua vita ogni stimolo viene immediatamente ricondotto, in base alla legge di minima resistenza, ad una risposta precostituita e unitaria attraverso il processo di identificazione con lo stimolo stesso. Non ci pu esserci consapevolezza e identificazione nello stesso momento, l'una vive a scapito dell'altra. L'identificazione uno stato in cui siamo in potere delle cose, per questo pu essere difficile da spiegare, perch deve essere verificato. Quando siamo identificati e riusciamo ad interrompere questo stato iniziamo a capire come esso funziona. Ci sono differenti gradi di identificazione; possiamo iniziare a riconoscendo quelle pi leggere, quelle superficiali, quelle cio da cui possiamo facilmente separarci, come ad esempio un cibo che ci piace molto, per prepararci a lavorare con quelle pi profonde come l'identificazione con il nostro ritratto immaginario. Un modo per separarsi dall'identificazione attraverso uno sforzo intenzionale di espansione della consapevolezza di quello che ci circonda. Quando ci "risvegliamo" ad un momento di identificazione, e quanto pi spesso possibile, cerchiamo di espandere la nostra percezione di quello che ci circonda, dobbiamo fare lo sforzo di spostare la nostra attenzione ad altri elementi che sono presenti intorno a noi in quel momento. Cos ad esempio se sono identificato con qualcosa che guardo in televisione, posso iniziare a guardarmi intorno, distogliendo l'attenzione da ci che mi cattura in quel momento, posso iniziare guardando la cornice dello schermo e poi guardare quello che c' nella stanza, dopo un certo tempo posso tornare alla televisione facendo attenzione a riconoscere il momento in cui torner ad identificarmi, cercando di vederlo e frenarlo. L'identificazione uno stato costante, passiamo sempre da un'identificazione ad un'altra, Queste la condizione dell'uomo ordinario, corrisponde alla condizione di quando siamo completamente assorbiti da quello che stiamo facendo nel momento, senza avere la consapevolezza di noi stessi o di quello che ci circonda. Un bambino che guarda la televisione l'esempio dello stato in cui siamo quando siamo identificati, completamene preso dalle immagini e dai suoni che riceve e non si rende conto se gli parliamo, non sia accorge di quello che fa, mangia automaticamente senza essere minimamente attento alle sue azioni, non sa che sta mangiando. Questo lo stato in cui si svolgono le vite delle persone, quando leggono, lavorano, ascoltano o parlano sono identificate con qualche Io senza riuscire ad avere una visione diversa di quello che accade ad un livello pi vasto. Vi l'idea che per fare una cosa bene necessario essere identificati con essa, questo uno dei motivi per cui il lavoro contro l'identificazione cos difficile, ma un errore, in uno stato di attenzione divisa vi la possibilit di compiere qualunque lavoro con maggiore accuratezza e consapevolezza, e nella stessa quantit di tempo si assimilano molte pi informazioni e nozioni che in qualunque altra condizione meccanica. Ma poich questo lo stato ordinario, molto difficile uscirne, richiesto un grande sforzo, perch tutto quello che ci circonda funziona secondo la legge dell'identificazione e nel momento in cui cerchiamo di superarla incontriamo grandi forze contrarie che tendono a riportarci ad una condizione meccanica. Per questo abbiamo bisogno di conoscenza e aiuto per poter iniziare a lavorare contro l'identificazione. Per poter lavorare contro l'identificazione importante ricordare che possiamo essere pi consapevoli e per periodi pi lunghi, questo costante ricordare un importante stimolo che dobbiamo portare con noi, buono ricordarsi che se non siamo in un momento in cui stiamo cercando di essere pi consapevoli allora siamo identificati. Il primo passo per uscire dall'identificazione quello di riconoscerla nelle nostre vite e vedere che una condizione che ci limita; se questa comprensione sufficientemente vasta e profonda possiamo sviluppare il desiderio di cambiare e creare le possibilit di stati differenti di consapevolezza attraverso l'uso consapevole e volontario di shock addizionali. Quando abbiamo imparato a riconoscere le Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Identificazione Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 situazioni che maggiormente favoriscono le nostre identificazioni potremo iniziare ad usarle come shock addizionali, e cambiarle a nostro vantaggio attraverso l'inserimento di piccoli ostacoli che generando frizione ci ricorderanno di ricordare . Questo ci porter a vedere differenti livelli di identificazione e a sviluppare nuovi strumenti di lavoro. Ci che importante nello studio dell'identificazione il soggetto che la ha generata, perch lo stato in cui siamo quando siamo identificati sempre lo stesso ed questo che, una volta riconosciuto, deve diventare un campanello di allarme per il nostro lavoro. Al fine di aiutarci a riconoscere ci che la innesca. Ogni volta che ci accorgiamo di essere identificati dobbiamo iniziare di nuovo a dividere l'attenzione, ad espanderla, portandoci dal livello di attenzione delle parti meccaniche o emozionali dei centri a quello dei re. Iniziando a distinguere che esistono cose pi importanti possiamo essere meno identificati; l'identificazione rappresenta solo una visione parziale delle cose e non pu aiutarci, non genera pi energia, come passare da una visione tridimensionale delle cose ad una visione bidimensionale fino a diventare solo un punto isolato del piano, la visione di uno stato di identificazione il massimo livello di cecit. La forza dell'identificazione e che composta da un elemento emozionale, qualcosa ci attrae o ci respinge, facendoci cadere in uno stato di fascinazione o di repulsione, questa per non vera emozione, le emozioni portano energia, mentre l'identificazione cattura la nostra attenzione e la "imprigiona" in un oggetto. Quello che c'inganna il sapore emozionale, e quando una forte emozione arriva rispondiamo con l'identificazione perch non conosciamo altra risposta. Per arrestare l'identificazione necessario uno sforzo che introduca il ricordo di s grazie ad esso iniziamo a conoscere i nostri atteggiamenti e come l'identificazione si manifesta in noi; ognuno di noi ha dei soggetti preferiti. Ricordar se stessi aiuta il comprendere, e il comprendere significa sempre portare ogni cosa ad un certo centro. In tutto il vostro lavoro, in tutti i vostri atteggiamenti dovete avere un punto centrale e il ricordo di s stessi una condizione necessaria per questo. P.D. Ouspensky - La quarta Via L'identificazione una condizione di sonno profondo, per questo non possiamo vedere le cose nel loro insieme ma solo da un punto di vista. legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff E' possibile interromperla nella prima fase, nella seconda dobbiamo aspettare l'intervallo per poter deviare l'ottava. Essere identificati non necessario, senza le nostre vite sarebbero completamente differenti. D: Tutto ci che facciamo non subirebbe un danno se impegnassimo la nostra mente nel tenerci svegli invece di portare attenzione a ci che stiamo facendo? R: Vi ho gi spiegato che esattamente l'opposto. Possiamo fare bene tutto ci che stiamo facendo soltanto quando siamo svegli. Pi siamo addormentati, peggio facciamo le cose che stiamo facendo: non ci sono eccezioni. Voi lo prendete accademicamente, semplicemente come una parola, ma tra sonno profondo e completo risveglio esistono gradi e voi passate da un grado all'altro. P.D. Ouspensky - La Quarta Via L'uomo ha una grande quantit di energia che disperde in cose inutili e dannose, se riuscisse anche solo a limitare l'identificazione Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - Gurdjieff E' importate ricordare che: avrebbe questa energia a sua disposizione, il passo successivo scoprire cosa fare con queste energie. E' divisa in due fasi: 1. Quando l'attenzione attratta. 2 Quando siamo completamente identificati.

Traduzioni

Citazioni
L'evoluzione dell'uomo pu essere considerata come l'evolversi in lui di quelle facolt e di quei poteri che non si sviluppano mai da soli, ossia meccanicamente.

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Non c' nulla di automatico nel ricordo di s; ogni momento di presenza il risultato di uno sforzo. Consapevolezza di se uno stato permanente, il ricordo si s un esperimento, pu avere pi o meno successo, essere pi o meno profondo. Due cose ci tengono indietro; ignoranza e debolezza. Non sappiamo abbastanza e non siamo abbastanza forti. Lo studio di s il modo di sapere di pi, il lavoro contro l'identificazione e l'immaginazione il modo di diventare pi forti, essi sono le cause prime della nostra debolezza.

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Considerazione Interna
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio La considerazione un tipo di Identifiazione che deve essere analizzata a se stante perch prende cos tanto spazio nella nostra vita quotidiana che ha bisogno di un lavoro specifico e profondo per essere controllata. E' l'identificazione in relazione alle persone, a quanto gli altri ci considerano o non ci considerano , se ci valutano o sottovalutano. Lo stato di identificazione quello in cui siamo completamente catturati da qualcosa, per quanto riguarda la considerazione questo si esprime attraverso l'idea di essere completamente concentrati su se stessi e sulle proprie associazioni personali del momento. Si divide in due tipi: La considerazione interna quando siamo completamente focalizzati sui nostri sentimenti, e su ci che noi proviamo in relazione ad una situazione. E' una condizione di completo egocentrismo dove il mondo circostante esiste solamente in funzione di ci che noi sentiamo e pensiamo, ogni altro accadimento viene valutato solo nei termini di ci che ci riguarda e nient'altro considerato. Un esempio di questo quando cerchiamo di far capire o di trasmettere un'idea a qualcuno che si trova a sua volta in uno stato di considerazione interna. Se quello che diciamo ha una qualche risonanza con la condizione in cui quella persona si trova nel momento allora avremo la possibilit di "entrare" nel suo mondo e di comunicare, ma nel caso in cui quello che stiamo comunicando non appartiene al gruppo di Io con cui il nostro interlocutore identificato, allora possiamo essere sicuri circa l'impossibilit di una qualunque comunicazione e, quasi sicuramente, di fronte ad una nostra possibile insistenza innescheremmo il processo di crimine, sia da parte nostra, se ci siamo a nostra volta identificati, sia da parte del nostro sfortunato interlocutore che stiamo cercando di strappare alla sua identificazione. Questo quello che accade perch, in una qualunque connessione con altre persone, ci che ci collega solamente un piccolo gruppo di Io che non ha nessuna connessione con una visione pi vasta. La considerazione interna si pu esprimersi anche in maniera inversa, cio una persona che per paura o soggezione, quindi per scarsa considerazione di se, particolarmente attenta ai bisogni di un altro rappresenta sempre in uno stato di identificazione. Questo quello che spesso accade nelle relazioni gerarchiche in cui una parte pi forte riceve attenzioni da una parte pi debole solo perch vi la considerazione interna che fa da mediatore alle nostre azioni, quello che chiamiamo timore reverenziale. Nella relazione tra maestro e allievi molto facile che questa espressione si manifesti, ed compito di un lavoro sano quello di trasformarla in considerazione esterna. La considerazione esterna quando non siamo concentrati completamente su noi stessi sia in positivo che in negativo, ma valutiamo i sentimenti e le condizioni degli altri. In questo stato ci siamo distaccati dall'identificazione con noi stessi e siamo in grado di guardare all'esterno e raccogliere abbastanza informazioni per poter comprendere ci che ci sta di fronte. E' la condizione che dobbiamo cercare per opporci allo stato di considerazione interna. L'uomo passa la quasi per la totalit della sua vita in uno stato di considerazione interna, sempre legato a ci che gli atri pensano di lui, a come agiscono in relazione a lui. Nell'arco della sua vita l'uomo crea moltissimi atteggiamenti per giustificare il suo stato di perenne considerazione interna. L'ostacolo pi grande con cui l'uomo si fronteggia nella sua vita l'ignoranza, l'ignoranza di ci che lui e di come migliorare se stesso. E' in relazione a questa ignoranza e all'incapacit di vedere al di l della sua identificazione che i respingenti vengono costruiti nel periodo formatorio e si rinforzano grazie all'azione costante della falsa personalit. Gurdjieff parla di questa condizione ne " I Racconti di Belzeb a suo Nipote" dicendo: Quando il bisogno di realizzare in se i partk-dolg doveri-esserici fu completamente scomparso dalla presenza dei pi, e tutte le associazioni dovute a shock inevitabilmente percepiti cominciarono a svolgersi durante lo stato di veglia soltanto sulla base di "sequenze di schemi antecedenti" fatti di "impressioni provate gi da tempo" e ripetute un numero incalcolabile di volte, allora disparve anche il bisogno istintivo di ricevere ogni volta nuovi shock, vitali per gli esseri a tre cervelli, prodotti sia dalle loro singole parti esseriche spiritualizzate sia dalle corrispondenti percezioni di origine esterna destinate a suscitare le associazioni esseriche coscienti, quelle cio da cui dipende precisamente l'intensit di trasformazione, nella presenza degli esseri, di tutti i tipi di "energia Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Quando l'uomo intravede la possibilit di accedere a un sistema di relazioni meno rigido verso se stesso e verso l'ambiente circostante in lui sboccia una nuova "arte" di vivere. Prima dell'Alba - Henri Thomasson

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Parlare Inutile
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Parlare Inutile
PSICOLOGIA - Ostacoli al Risveglio Mi resi conto allora che la gente temeva il silenzio pi che ogni altra cosa, e che la tendenza a parlare senza posa non era che un riflesso di difesa, basato sul rifiuto di vedere qualche cosa, un rifiuto di confessare qualcosa a s stessi. P. D. Ouspensky (Frammenti di un Insegnamento sconosciuto p302) Sovente quando parliamo lo facciamo senza un preciso scopo e senza una reale conoscenza di quello di cui stiamo parlando, ma semplicemente attraverso un'azione automatica del nostro centro motorio. Costruiamo nella nostra mente scenari e situazioni attraverso il lavoro del centro emozionale che, troppo spesso, non verifichiamo e di cui parliamo per ore ed ore con chiunque sia disposto ad ascoltarci. Ogni esperienza della funzione emozionale o istintiva motoria che non riusciamo a digerire viene eliminata attraverso il parlare inutile. Molti di noi avranno avuto l'esperienza di vedere due signore che, incontrandosi al mercato, iniziano a parlare di qualunque cosa. Nessuna delle due veramente consapevole di quello di cui sta parlando, probabilmente se gli domandassimo il soggetto della loro conversazione sarebbero in grado di ricostruirlo, e forse anche ricollegare qualche passaggio, ma in quanto al fine e alla ragione del loro conversare, probabilmente un semplice "perch ci fa piacere" sar pi che sufficiente. D'altro canto esattamente ci che deve essere, ogni forma di giudizio da parte nostra mostrerebbe una mancanza di reale comprensione di quello che abbiamo preso come esempio. Il parlare inutile riempie gli spazi vuoti, colma quella sensazione di considerazione interna o di disagio, che potrebbe, se giustamente utilizzata portarci ad un momento di maggiore presenza e consapevolezza. Il parlare inutile si esprime attraverso un'azione incontrollata del centro motorio che pu esprimersi, sia a livello verbale quando parliamo con qualcuno o a livello mentale quando passiamo ore ed ore in uno "stato" di "conversazione interiore" che nel sistema chiamato immaginazione . Riuscendo ad osservare con maggiore attenzione, possiamo vedere come passiamo da un soggetto ad un altro senza interruzione. Ad esempio, quando non abbiamo abbastanza conoscenza su un soggetto, ma in un modo o in un altro ci troviamo coinvolti in una conversazione su di esso, raccogliamo le poche informazioni che abbiamo e ne parliamo come se lo conoscessimo. Non abbiamo quasi mai un preciso scopo nel nostro parlare, non sappiamo dove vogliamo arrivare, e per questo qualunque pensiero che si collega associativamente pu diventare il soggetto del discorso. Nel caso di conversazioni su un argomento che conosciamo, possiamo seguire una linearit e consequenzialit nel nostro parlare, resta comunque da osservare se siamo consapevoli di quello di cui parliamo o se semplicemente stiamo sbobinando il materiale accumulato nei nostri centri inferiori riguardo alla nostra attivit o conoscenza specifica. Non prestiamo abbastanza attenzione ai differenti elementi che compongono il momento e per questo il flusso di parole che fuoriesce da noi solo un azione meccanica senza alcun fine intenzionale da parte nostra. Il parlare inutile rappresenta una eliminazione ; quando ci troviamo in una situazione di disagio, che possa essere emozionale o istintiva, iniziamo a parlare. Attraverso un impulso ricevuto nel momento, evochiamo quello che abbiamo nei nostri "registri" (o rulli) ed iniziamo, in base al contesto a rilasciare energia con pi o meno successo. Se diventiamo consapevoli di questo meccanismo, invece di reagire immediatamente, iniziamo ad osservare il soggetto del nostro parlare inutile e a ricollegarlo con il tipo di disagio che il centro emozionale od istintivo sta respingendo. Grazie a questo saremo in grado di osservare noi stessi. Nel tempo, questo contatto pi profondo ci insegner a limitare il parlare inutile, e ad essere pi percettivi alla realt che ci circonda. Una delle difficolt che dobbiamo considerare il relazione al parlare, che ci identifichiamo emozionalmente con quello che stiamo dicendo e questo si attraverso la sensazione che quello di cui stiamo parlando sia estremamente importante. Dimentichiamo tutto quello che ci circonda e la sola cosa a cui siamo interessati esprimere quello che pensiamo. Questo tipo di identificazione viene spesso giustificata attraverso la menzogna della "necessit di essere sinceri con gli altri", attraverso questo respingente semplicemente la nostra falsa personalit si arroga il diritto di dire tutto quello che le passa per la mente senza nessuna azione reale di consapevolezza e considerazione esterna, o usando un'altra comune menzogna, quella del "l'ho fatto per suo Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Il livello di "stato globale" dell'uomo va, come lo definisce la scienza, dalla maggior intensit soggettiva di "sensazione di s" alla massima "perdita di s" misurabile.Questo grado di fusione diventa sempre il fattore d'iniziativa per la realizzazione di una funzione comune alle tre totalit indipendenti che rappresentano lo psichismo generale dell'uomo nel quale, in un dato momento, il livello dello stato globale ha il suo centro di gravit . La vita reale sono quando Io sono - George I. Gurdjieff

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Conoscenza ed Essere
PSICOLOGIA - Idee Nel sistema della Quarta Via la possibilit di sviluppo di un uomo collegata allo sviluppo ed al lavoro simultaneo di due aspetti, la Conoscenza e l'Essere . Una sostiene lo sviluppo dell'altro e viceversa, se una dei due si sviluppa maggiormente si giunger ad un punto in cui il lavoro interiore di sviluppo di s subir una battuta di arresto. La Conoscenza rappresenta la funzione principale del centro intellettuale ed rappresentata dallo studio di differenti soggetti. Il centro intellettuale, per velocit, il centro pi lento e quello da cui si inizia il lavoro perch permette di essere usato in maniera pi "facile" e diretta. La conoscenza ha gradi, possibile conoscere a diversi livelli relativamente ad un soggetto. Per la civilt contemporanea essa ha un grande valore e le persone con profonda conoscenza di un argomento sono solitamente stimate e valutate, basti pensare agli scienziati e intellettuali di ogni genere. Questo anche se il loro livello d'essere molto basso, ma vedremo cosa questo significhi pi avanti. Nel Sistema si distingue tra conoscenza ordinaria e conoscenza reale. La prima equivale ad una conoscenza dei dettagli senza che essi siano collegati al tutto. E' quello che possiamo verificare dal punto di vista della conoscenza nella civilt contemporanea, ogni argomento stato cos tanto approfondito relativamente a se stesso che un individuo che decida di conoscerlo bene passer la sua intera vita a studiare solo quello, ed anzi probabilmente una volta che sar diventato minimamente padrone del soggetto inizier ad apportare la propria visione alla ricerca di una "nuova scoperta" sul soggetto. Tutte queste informazioni sono disponibili ai giorni nostri, ma il loro essere prevalentemente scollegate da una visione di insieme genera una grande confusione e difficolt ad usare la grande conoscenza che sembriamo avere a disposizione. Anche la conoscenza che in origine collegata da principi di unit con il tutto, come ad esempio il Sistema, pu degenerare a livello di conoscenza ordinaria, quando certe idee sono osservate solo da un punto di vista ed alte sono omesse. La conoscenza reale la conoscenza del dettaglio o parte di esso in relazione al tutto. Ad esempio se guardiamo alle nostre esperienze quotidiane relazionandole alle idee e principi del Lavoro come l'identificazione, la consapevolezza, la meccanicit, le leggi cosmiche i processi e cos via stiamo portando il particolare nel generale e nell'organicit del sistema. L'essere ci che un uomo in un dato momento, vale a dire tutto quello che egli ha raggiunto ed esprime. L'essere di un uomo ordinario caratterizzato dalla meccanicit, dall'identificazione, da un'essenza sottosviluppata, dalla tendenza a mentire a se stesso, dalle sue caratteristiche acquisite con l'educazione che si sono sedimentate nella sua personalit. Esso espressione della molteplicit della persona del suo cambiare gruppo di Io ad ogni stimolo senza essere padrone e consapevole di questo cambiamento. L'uomo a livello ordinario non possiede consapevolezza, volont e capacit di fare e tutte questo espresso dal suo livello d'essere. La potenzialit che un uomo possiede di diventare padrone di s stesso , attraverso il Lavoro, la potenzialit di cambiare il suo livello d'essere. Un uomo ha in condizioni particolari, come ad esempio grande stress, o paura di esprimere un essere differente, l'essere di una persona pi unificata pi forte e capace di prendere decisioni. Questo a dimostrazione che l'essere una condizione dinamica, governata da vari elementi. Lo stato di un uomo non sempre lo stesso e per diversi stati esistono differenti espressioni dell'essere di un uomo. Una persona che ha costruito il terzo stato di coscienza intenzionalmente avr un essere pi sviluppato e completo di chi addormentato nel secondo stato. Comunque, per rendere questo stato permanente un uomo deve lavorare duramente ed a lungo su s stesso. Diverse persone hanno differenti livelli d'essere. In noi stessi gli Io sono su differenti livelli, alcuni migliori altri peggiori, alcuni sono collegati al centro magnetico ed altri sono immersi nella vita. Ad un certo momento, dopo aver lavorato per un periodo prolungato su di noi, possiamo essere pi consapevoli o pi addormentati, pi divisi o pi unificati, pi interessati a qualcosa o pi distratti, dire menzogne pi facilmente e con vergogna e vedere queste espressioni e desiderare di cambiarle. Il fatto che il nostro essere sia su diversi livelli ci rende possibile concepire e attuare il suo cambiamento il suo cambiamento, se

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Conoscenza ed Essere Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Anche l'essere deve assistere la crescita della conoscenza, cos, quando abbiamo compreso qualcosa riguardo a noi stessi, dovremmo essere capaci di estrarre di pi dalla conoscenza che abbiamo. Per esempio nel rileggere i libri del sistema. Un altro aspetto dell'essere che supporta la conoscenza che il nostro essere in un dato momento riflette il nostro stato. Questo significa che in un certo stato possiamo ricevere una certa conoscenza, ed in un altro acquisirne ancora di pi. In altre parole, possiamo fare pi connessioni con la conoscenza che abbiamo, possiamo vedere le connessioni a differenti livelli. Il lavoro pratico sulla conoscenza vuol dire studiare le idee, vederle come idee separate che formano un tutto, studiare noi stessi, studiare i molti Io e costruire un'immagine di noi stessi come un tutto, di come gli Io sono connessi o non connessi, cosa li attiva ecc. E' un buon esercizio ed abitudine quella di scrivere le proprie osservazioni, perch in un momento successivo la rilettura pu portare delle comprensioni che altrimenti al cambiare degli Io potremmo perdere. Il lavoro sull'essere richiede che prima iniziamo a vedere e a conoscere il nostro essere; vedere che non abbiamo in Io permanente, che abbiamo molti pregiudizi, le nostre meccanicit, di come siamo guidati dalla nostra falsa personalit e che non possiamo scegliere di reagire diversamente. Una sincera auto osservazione ci mostrer che siamo realmente nulla, solo una confusione di differenti Io che reagiscono agli stimoli esterni. Basandoci sulla conoscenza di s che abbiamo acquisito attraverso l'osservazione di noi stessi, il lavoro sull'essere richiede poi uno sforzo differente; di resistere a certe manifestazioni di noi stessi. Lavoro sull'essere significa possedere una certa unit, la capacit di non esprimere le emozioni negative (partendo da quelle pi elementari fino a quelle pi profonde), una costante attivit di auto osservazione, studio delle emozioni, sforzi per non identificarsi, cercare di evitare il parlare inutile e cos via. In altre parole, il lavoro per il cambiamento di livello d'essere richiede un pagamento nella forma di sforzi interiori. Nel sistema quando la conoscenza e l'essere si muovono all'unisono si ha un momento di comprensione. Vale a dire che le idee Una delle pi frequenti forme della considerazione interiore pensare a cosa gli altri pensano di noi, a come ci trattano, a quale attitudine mostrano verso di noi. Commentari psicologici Maurice Nicoll < Prec. Succ. > Allorch il sapere predomina sull'essere, l'uomo sa, ma non ha ilpotere di fare. un sapere inutile. Al contrario, quando l'esserepredomina sul sapere, l'uomo ha il potere di fare, ma non sa che cosadeve fare. Cos l'essere che egli ha acquisito non pu servirgli a nullae tutti i suoi sforzi saranno stati inutili. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto prendono forma concreta e l'esperienza trova la sua controparte nelle idee che la costituiscono. Quando la conoscenza superiore al nostro essere, l'uomo conosce tanto, ma non pu metterlo in pratica. Se l'essere superiore alla conoscenza egli in grado di fare, ma non sa cosa. Lo scopo del lavoro che la conoscenza e l'essere crescano di pari passo. Questo significa che la conoscenza non deve solamente rimanere parola o pensiero, ma deve entrare nell'essere che sente e prova cosa conosciuto in parole, questo riassunto dal concetto "essere le parole". Ad esempio, leggendo le idee del sistema le possiamo fare nostre solamente attraverso lo sforzo di portarle nella nostra vita. Se ci viene detto che l'uomo una macchina, questo pu essere compreso solo attraverso la verifica pratica di cosa questa idea implichi. fosse sempre lo stesso non vi sarebbe nessuna possibilit di crescita. Per esempio, possiamo avere dei flash o delle comprensioni, riguardo ad esempio le idee del sistema, e vedere con chiarezza che certi Io ci conducono in un'ottava discendente, che potremmo evitare. Ma spesso succede che comunque non evitiamo di fare quello che sappiamo essere sbagliato. Siamo trascinati dal nostro livello d'essere medio. Questo mette in evidenza che la nostra capacit di vedere superiore alla nostra capacit di fare. La nostra conoscenza superiore al nostro essere. L'essere pu essere anche definito come quella capacit interiore, data dalle esperienze precedentemente fatte, che ci permette di indirizzare la totalit di noi stessi verso ci che una parte di noi ha valutato essere la cosa da fare nel momento.

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Personalit ed Essenza
PSICOLOGIA - Idee

Nel sistema si dice che l'uomo composto di due parti: la personalit e l'essenza.
L'essenza ci che appartiene all'uomo, che gli proprio, la personalit ci che ha acquisito ed imparato nel corso della sua vita. Se consideriamo l'idea di personalit, dal latino persona , la maschera dell'attore nel senso giusto del termine si comprendere che la sua funzione quella di una "pelle" psicologica che copre l'essenza. Lo scopo della personalit quello di filtrare e decodificare ci che viene dal mondo per l'essenza. Vi un estratto dal testo di Rodney Collin "la Teoria delle influenze Celesti" che descrive in maniera molto chiara questa relazione tra personalit ed essenza: Se pensiamo al circolo della vita dell'uomo come ad una sfera, la sua essenza la natura fisica dell'interno della sfera, la sua consistenza, densit, composizione fisica e cos via. La sua personalit allora qualcosa di immaginario che non esiste affatto nella sfera. Non ha ne spessore ne dimensione. Viene soltanto dall'esterno. E' come la luce dal mondo circostante che si riflette sulla superficie della sfera. Possiamo ottenere maggiore comprensione sulla natura della personalit, se capiamo che questa luce che l'uomo riflette proprio quella che egli non assorbe. Quello che pi evidente in un uomo quello che rifiuta, ed il particolare modo in cui lo rifiuta. Egli viene riconosciuto da quello che ancora non capisce, da quello che lo divide dal resto. Questa la personalit. Quando egli capisce ed assorbe veramente qualcosa, questo entra in lui e diventa parte della sua essenza. Allora non appare pi agli altri come la sua personalit, questo lui e lui questo. La separazione caratteristica della personalit scomparsa.

Rodney Collin - La teoria delle influenze Celesti pag 205


La personalit non qualcosa che ci appartiene, qualcosa che abbiamo appreso durante le nostre vite, secondo l'educazione che abbiamo ricevuto e l'ambiente in cui siamo vissuti. Alla personalit attribuiamo la nostra identit che in realt dovrebbe appartenere all'essenza. In un uso equilibrato della personalit, essa dovrebbe essere lo strumento di comunicazione tra quello che siamo e il mondo circostante. In questo senso possiamo dire che la personalit l'organo di digestione delle esperienze dell'uomo , ed in questo senso si spiega l'idea che quello che vediamo di un uomo ci che non viene assorbito e quindi rigettato. Per la teoria dei colori sappiamo che un oggetto possiede uno specifico colore in quanto non assorbe una determinata frequenza di luce che viene riflessa creando cos il colore. Possiamo osservare nella nostra vita che quello che noi "riflettiamo" quello che non abbiamo assorbito e compreso , intendendo con questo termine il concetto di unione tra conoscenza ed essere. L'essenza di un uomo quello che lui , ci con cui nato, sono i centri, le capacit naturali i talenti e tendenze innate. L'uomo nasce con i "centri inferiori vuoti" vale a dire che deve imparare tutto quello che gli serve per vivere, ma ha comunque una sua natura determinata dalle influenze planetarie a cui stato soggetto nel momento del concepimento, e del suo particolare cento di gravit. Questa natura, che possibile osservare nei bambini fino a due o tre anni viene poi "ricoperta" dalla personalit che si forma per imitazione del mondo circostante e che compone un rivestimento "protettivo" dell'essenza che, nel suo funzionamento corretto, dovrebbe rappresentare quello strumento grazie al quale l'essenza ha la possibilit di svilupparsi. Ma il principale ostacolo ed espressione della follia umana risiede nella divergenza che esiste tra personalit ed essenza. Rodney Collin esprime questo concetto in maniera molto colorita quando dice che: ...nella prima parte di questo capitolo abbiamo studiato anomalie organiche (squilibri derivati da malformazioni congenite delle ghiandole endocrine ndr.). Allora abbiamo parlato di asini e di cavalli malati. Ora stiamo considerando il problema di asini completamente sani che si credono cavalli, e di cavalli perfettamente sani che si credono asini. Questo l'argomento della moderna psicologia.

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Personalit ed Essenza Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Per questo molti individui hanno un essenza sottosviluppata o nel peggiori dei casi esistono persone la cui essenza gia morta anche se la propria esistenza fisica prosegue. Possiamo osservare che un uomo che vissuto a contatto con la natura e con un livello di istruzione basso ha maggiori possibilit di avere un'essenza pi sviluppata rispetto ad un uomo cresciuto a stretto contatto con la civilt contemporanea, la cui azione avr sicuramente creato una forte personalit a scapito dello sviluppo dell'essenza. Questo per, come chiarito in Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto, non significa che una persona che abbia una essenza pi sviluppata possegga una maggiore possibilit di lavoro. Perch il lavoro possa essere svolto necessario che una "corretta" personalit, si sia formate per indirizzare e sostenere lo sviluppo dell'essenza. Nel lavoro su di s vi un momento molto importante: quello in cui l'uomo incomincia a distinguere tra la sua personalit e la sua essenza. Il vero 'Io' di un uomo, la sua individualit, pu crescere solo a partire dalla sua essenza. Si pu dire che l'individualit di un legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff uomo, la sua essenza divenuta adulta, matura. Ma per consentire all'essenza di crescere innanzitutto indispensabile attenuare la pressione costante che la personalit esercita su di essa, perch gli ostacoli alla crescita dell'essenza sono contenuti nella personalit La falsa personalit un insieme di idee, pensieri e atteggiamenti che sono stati appresi e registrati nei centri, determinando le risposte che un individuo d agli stimoli che riceve. Non qualcosa di suo e non , per quando difficile da comprendere, qualcosa che non pu essere cambiato. La personalit dovrebbe servire l'essenza, dovrebbe essere seconda forza mentre l'essenza dovrebbe essere la prima forza. Ma se la personalit prima forza e l'essenza la seconda la sua crescita si arresta.

Questa divergenza prende il nome di falsa personalit. L'uomo non conosce s stesso e non viene educato alla conoscenza della sua natura, anzi di solito l'educazione funziona esattamente nel senso opposto, vale a dire in quello di imporre un ruolo non collegato all'essenza, che deve essere interpretato dal bambino favorendo la costruzione di uno "strato" di falsa personalit che nel tempo impedisce all'essenza di svilupparsi. Possiamo esemplificare il rapporto tra personalit ed essenza pensando che tra le due avvenga una comunicazione attraverso delle frequenze d'onda; se le frequenze sono compatibili allora il messaggio in grado di passare, se non sono compatibili non vi comunicazione e di conseguenza crescita.

Traduzioni

Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto


La personalit di lavoro quella che si crea, a scapito ed in sostituzione della falsa personalit, come risultato degli sforzi coscienti volti al ricordo di s , cio per mezzo della deliberata ricerca di auto-conoscenza e di auto-consapevolezza . Solo attraverso un lungo lavoro di osservazione e di momenti di ricordo di s possiamo iniziare a mettere insieme il materiale necessario alla costruzione di una vera personalit, e simultaneamente al riconoscimento della nostra essenza. Questo lavoro deve essere svolto a contatto con persone di cui ci si fida e con strumenti idonei. Solitamente la parte pi difficile di questo lavoro che l'uomo ha un ritratto immaginario di s molto lontano dalla realt della sua essenza. Ma per essere capaci di giungervi o perlomeno di intraprendere questa via, l'uomo deve morire; questo vuoi dire che deve liberarsi da una moltitudine di attaccamenti e identificazioni che lo mantengono nella situazione in cui . Nella sua vita egli attaccato a tutto, attaccato alla sua immaginazione, attaccato alla sua stupidit, attaccato persino alle sue sofferenze, forse pi alle sue sofferenze che ad ogni altra cosa. Egli deve liberarsi da questo attaccamento. L'attaccamento alle cose, l'identificazione con le cose, tengono vivi nell'uomo migliaia di 'io' inutili. Questi 'io' devono morire, perch il grande Io possa nascere. Ma come si possono far morire? Essi non lo vogliono. qui che la possibilit di svegliarsi viene in nostro aiuto. Svegliarsi significa realizzare la propria nullit, cio realizzare la propria meccanicit, completa e assoluta, e la propria impotenza, non meno completa, non meno assoluta. E non sufficiente

Citazioni
Sono arrivato alla conclusione che se non possiamo esprimiamo le cose nel modo pi semplice, vuol dire non le abbiamo realmente comprese. Rodney Collin La teoria dellArmonia Conscia

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comprendere queste cose filosoficamente, a parole. Bisogna rendersene conto attraverso fatti semplici, chiari, concreti, fatti che ci concernono. Quando un uomo comincia a conoscersi un p, vede in se stesso delle cose che lo fanno inorridire. Fintanto che un uomo non si fa orrore, non sa niente di se stesso.

Nome utente Un uomo ha visto in se stesso qualcosa che lo inorridisce; decide di respingerlo, di ostacolarlo, di liberarsene. Tuttavia, per quanti sforzi faccia, sente che non lo pu, che tutto rimane come prima. Vede cos la sua impotenza, la sua miseria, la sua nullit; o ancora, Password quando comincia a conoscere se stesso, vede che non possiede niente, tutto ci che ha considerato come suo, le sue idee, i suoi pensieri, le sue convinzioni, le sue tendenze, le sue abitudini, le sue stesse colpe e i suoi vizi, niente di tutto questo gli appartiene: Ricordami
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tutto si formato per imitazione, oppure stato copiato da qualche parte, tale e quale. L'uomo che sente tutto ci, sente la sua nullit; sentendo la sua nullit, l'uomo si vedr come egli in realt, non per un secondo, non per un momento, ma costantemente, senza dimenticarlo mai pi.

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Personalit ed Essenza Nome utente dimenticato? Registrati Nel momento in cui, attraverso il lavoro, si iniziano a vedere i propri limiti e le proprie menzogne si sperimentano momenti difficili. Infrangere il proprio ritratto immaginario e scoprire in s stessi cose che non sapevamo di avere un percorso molto difficile e doloroso. E' possibile vedere che la nostra essenza qualcosa che la nostra personalit non apprezza, oppure che possediamo abitudini ed atteggiamenti che abbiamo criticato tutta la vita. Uno degli errori pi comuni quello di porre tutto quello che ci piace sotto l'egida dell'essenza e quello che non ci piace sotto quella della falsa personalit. Ma le cose sono pi difficili e complesse, la trasformazione della falsa personalit in vera personalit percepita a livello emozionale come la perdita di qualcosa che abbiamo portato con noi da sempre, e questo, per quando possiamo non stimare la nostra personalit, un lavoro di molto intenso e per cui necessario un aiuto esterno. E' anche importante non considerare la personalit come qualcosa di "male"; come tutto nell'uomo ha una precisa ed importante funzione, e quello a cui dobbiamo tendere il bilanciamento in noi di quello che siamo e degli elementi che costituiscono la totalit di noi stessi. Per essere in grado di affrontare senza pericoli questa visione, bisogna essere sulla via. Se un uomo che non pu fare nulla vedesse la verit, certamente diverrebbe pazzo. Ma questo accade molto raramente; nello svolgersi normale delle cose, tutto sistemato in modo tale che nessuno pu vedere qualcosa prematuramente. La personalit vede solo ci che ama vedere e che non in contrasto con la sua esperienza. Essa non vede mai ci che non le piace. Questo allo stesso tempo bene e male. un bene per l'uomo che vuol dormire, un male per l'uomo che vuole svegliarsi

Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto


Per poter trasformare la falsa personalit nella vera personalit necessario un lavoro specifico e intenzionale, se l'essenza dovesse manifestarsi liberamente senza la protezione della falsa personalit, cosa che pu avvenire attraverso l'uso di droghe o sostanze psicotrope, questo sarebbe molto pericoloso perch non saremmo in grado di sostenere con essa le impressioni che riceviamo. Ogni cambiamento nella falsa personalit deve provenire dalla costruzione della vera personalit o personalit di lavoro. Questo in termini pratici vuol dire acquisire una relazione con una parte di s nuova ed in crescita, e sostituire alle visioni della falsa personalit i punti di vista derivati da esperienze pi ampie mediate e stimolate dalle idee del lavoro. Cos ad esempio attraverso la conoscenza dell'idea di personalit ad essere possiamo iniziare a guardare le persone che ci circondano in maniera differente, e comprendere meglio, conoscendo ad esempio la famiglia di origine, il perch non siano in grado di comprendere certe cose. La limitatezza di visione che osserviamo in tanti individui ha un valore differente se analizzata alla luce dell'impossibilit che hanno di comprendere cose differenti. Tutto questo fa cambiare la nostra visione del mondo, e questo cambiamento si cristallizza nella creazione di una nuova personalit che lascia passare, digerisce, le impressioni in maniera tale da permettere l'espressione della nostra natura e la sua crescita. Vi sono tanti elementi che concorrono al lavoro sull'essenza e la personalit e questo rappresenta uno dei punti fondamentali del lavoro, ci che in un uomo ha la possibilit di sopravvivere proprio la sua essenza, se essa non si sviluppata l'uomo non mai realmente esistito e quindi non vi nulla che possa procedere nel cammino dell'evoluzione, l'essenza rappresenta il vero Io dell'uomo, e la personalit il suo aiuto e strumento di vita nel mondo. < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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Il Momento Presente
PSICOLOGIA - Idee Siamo sempre proiettati in un momento diverso da quello presente e questo non ci permettere di conoscere le cose per quello che sono e di poter agire in maniera conforme alla realt. L'unica realt che esiste il qui ed ora , il passato gi stato e il futuro non ancora. Ma se nel nostro mondo interiore ci proiettiamo in un tempo che gi esistito o che non esiste ancora non possiamo "fare" ci che deve e pu essere fatto nel momento presente. Il futuro si edifica sul presente, sul comprendere cosa la situazione contingente, con le sue variabili ed elementi, porta con s. Il passato ci che stato e dobbiamo considerarlo come contenitore di esperienze, ma possiamo contare solo sulle esperienze che abbiamo veramente vissuto con presenza, le altre sono mere registrazioni accidentali che portano con s solo una visione limitata di quello che era il momento. Se vediamo ad esempio l'affidamento che le persone fanno sul passato possiamo comprendere il funzionamento della mente formatoria. Parlando diciamo spesso: Mi ricordo che certe condizioni hanno portato ad un momento difficile e cos non voglio pi ritrovarmici, e per fare questo evito quelle situazioni. In questo modo abbiamo creato una risposta predefinita a cui conformeremo, volenti o nolenti, le nostre azioni nel presente, e conseguentemente del futuro. Ovviamente per un uomo macchina questa la condizione naturale ed una necessit dovuta alla mancanza di strumenti per affrontare il momento, infatti se dovesse decidere di attuare delle scelte differenti ci sarebbe molto difficile e doloroso e facilmente egli torner alle vecchie risposte di sempre. La visione delle contraddizioni che ci portiamo dentro qualcosa a cui possiamo fare fronte solo dopo un lavoro di preparazione graduale. Per riuscire ad essere nel momento dobbiamo fare un grande sforzo per non dare energia agli Io che ci portano in luoghi differenti. Dovendo portare avanti un lavoro ho osservato come una parte di me pensasse gi alla sua fine e a quello che avrei fatto dopo innescando un senso di affaticamento perch interiormente lo avevo gi vissuto e consumato, avevo gi ipotecato le energie del momento creando una sorta di corto circuito. Tendiamo a dare risposte a qualunque cosa senza imparare a vivere la situazione per quello che e con quello che essa porta con s. La presenza e il Ricordo di S rappresentano il segreto per iniziare ad essere parte del momento e di conseguenza ad imparare a vivere la propria vita. Ci troviamo quindi a cercare di capire cosa e come funziona il presente ed il Ricordo di S. Partiamo dall'idea di essere presenti a s stessi. cosa vuol dire? e come si fa? Di base possiamo essere presenti, e dovremmo esserlo, ad ogni cosa della nostra vita, solo in questo modo possiamo dire che la stiamo veramente vivendo invece di "lasciarci" vivere. In relazione a questo diventa chiaro che per poter fare lo sforzo di essere nel presente dobbiamo di base desiderarlo , e per desiderare dobbiamo sapere che otterremo qualcosa da questa azione . Il Sistema ci fornisce il materiale conoscitivo per sapere cosa possiamo ottenere da un certo tipo di lavoro, come ad esempio la possibilit di essere padroni della nostra vita, ma poi spetta a noi mettere in pratica quanto ci viene suggerito e verificare personalmente il vantaggio di cambiare il nostro livello dessere. Premesso che chi sta leggendo ha gi in se il desiderio di fare degli esperimenti in questa direzione e conosce il sistema o lo sta conoscendo, possiamo fare unanalisi del lavoro pratico sulla presenza. Per fare questo importante introdurre l'idea che essere presenti a s stessi significa osservare le proprie manifestazioni, per poi poter passare ad osservare quelle degli altri e poi quelle del mondo, inteso come Natura, che ci circonda. Da questo lavoro impariamo che le cose sono molto pi ricche e vaste di come le abbiamo sempre immaginate e questa conoscenza cambia in maniera naturale il nostro modo di rapportarci a noi stessi, agli altri e alla Natura. Finite le premesse il primo passo per iniziare l'ottava ascendente che ci porter nel presente quello di ricordarsi di voler essere presenti a se stessi. Se non ci ricordiamo nel momento che il nostro scopo quello di essere presenti ignoreremo la sua esistenza, perch gli Io che agiscono nel momento, quando stiamo lavorando o parlando o facendo altro non sanno nulla dell'idea del presente. Dobbiamo quindi introdurre gli Io che desiderano essere presenti nei nostri momenti quotidiani; in questo senso possiamo lasciare libero sfogo alla nostra immaginazione creativa attraverso gli esercizi, che sono lo strumento usato nella Quarta Via per creare una "rottura" nel momento meccanico e permetterci di introdurre un' ottava laterale che ci ricorda il nostro scopo "essere presenti". In Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Il Momento Presente Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 questa fase importante non vagare troppo con l'immaginazione ai risultati, inutile e non ci porta veramente ad ottenere quello che vogliamo. Un esercizio fondato su un uso intenzionale di una parte di noi al fine di ricordarci qualcosa. Ad esempio se quando parliamo gesticoliamo molto pu essere di aiuto cercare di essere presenti ai nostri gesti, ed ogni volta che ci troviamo a gesticolare ricordarsi di tornare nel momento ed iniziare lauto osservazione. E importante ricordare che un esercizio non qualcosa che ha un valore relativo alla nostra bravura o meno nel farlo, ma serve come allarme per ricordarci che ci siamo dimenticati qualcosa, di essere presenti a noi stessi. Quando qualcuno ci fa notare che non stiamo facendo un esercizio che ci siamo o ci hanno dato non serve chiedere scusa, importante usare questa osservazione per tornare al momento a allo sforzo di osservarsi. Ma che cosa e come si esercita questo sforzo? Innanzitutto lo scopo di essere nel presente vuol dire imparare ad osservare le proprie manifestazioni, come ci comportiamo in certe circostanze , come reagiamo agli stimoli, quali sono i nostri pensieri , come ci muoviamo o la sensazione del nostro corpo nello spazio. Il primo passo imparare ad esercitare losservazione dei diversi centri della nostra macchina . Possiamo iniziare osservando il centro motorio, iniziando a guardare il movimento delle nostre mani o collegandoci alla percezione delle sensazioni del nostro corpo, possiamo poi passare ad osservare quello che stiamo pensando e a cercare di ricostruire la catena di pensieri che ci ha portato qui. E pi difficile, ma con il tempo si impara, sentire il nostro centro emozionale , se siamo in una situazione piacevole o di disagio . Ogni volta che ce lo ricordiamo possiamo iniziare questo processo di riconoscimento dello stato delle differenti parti di noi e comprendere che diamo risposte simili a stimoli simili. E importante in questa fase non fare delle congetture o dare dei valori morali alle nostre osservazioni, ma concentrarsi solo sullosservazione neutrale e sulla sua loro registrazione. Se iniziamo ad introdurre giudizi o considerazioni su quello che osserviamo ci spostiamo gi in una condizione a cui arriveremo solo nel tempo; vale a dire che posso sapere se una cosa giusta o sbagliata solo quando sar in grado di contestualizzarla realmente e solo quando sar in grado di avere un minimo controllo su di essa, nella fase iniziale di questo lavoro queste condizioni non esistono e devono essere costruite con pazienza per evitare di dover ricostruire tutto da capo a causa di un lavoro sbagliato. Quando avremo esercitato per un certo tempo la capacit di auto osservazione attraverso luso dello strumento dellattenzione divisa inizieremo ad imparare a tornare al momento presente con pi facilit e ad osservare non solo noi stessi ma anche quello che ci sta intorno, possiamo e dobbiamo riconoscere che quello che genera le risposte in noi sono gli stimoli che provengono dallesterno, ogni impressione che riceviamo evoca una serie di differenti Io che portano con se una nostra reazione. Anche queste osservazioni le dobbiamo registrare e conoscere a fondo. Portando alla luce quello che siamo iniziamo a conoscere noi stessi e questo il primo ed indispensabile passo verso il cambiamento. Il lavoro una trasformazione nella ricerca, vale a dire che , nellessere nella condizione legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff di ricerca si attua il processo che ci trasforma . Quanto pi divento consapevole delle mie azioni e della loro natura e origine tanto maggiore sar la mia possibilit di modificarle in relazione alla mia comprensione del momento. In questo senso lo studio delle idee del sistema diviso in studio della psicologia delluomo e studio delle leggi che governano il tutto . Conoscendo la struttura della macchina umana e della sua psicologia acquisiamo gli strumenti per attuare il lavoro che ci porta alla presenza ed a riconoscere nel momento quali sono le sue manifestazioni. A mano a mano che conosciamo noi stessi attraverso lo studio delle leggi che governano il mondo in cui viviamo iniziamo a riconoscere le loro manifestazioni e cos a costruire la nostra connessione con quello che ci circonda ed in questo senso iniziamo a vivere in maniera completa e a poter agire. Ma fino a quando non abbiamo costruito e rinforzato queste fondamenta non possiamo veramente sapere ci che giusto e ci che sbagliato, perch non sappiamo su cosa si fonda quello che accade. In questo senso il Ricordo di S lespressione di una condizione in cui siamo completamente nel presente ed in cui stiamo assorbendo in maniera pi completa le impressioni del momento. Il Ricordo di S definito nella Quarta Via il momento in cui tre parti intellettuali dei centri agiscono simultaneamente . Questo vuol dire che posso osservare simultaneamente tutte le mie manifestazioni in relazione alla situazione presente. Il Ricordo di S il risultato dello sforzo di essere presenti a s stessi. Nel costante tentativo di essere presenti impariamo a usarci e a spostare il nostro livello di attenzione, in questo modo iniziamo a ricevere le impressioni, che sono un cibo e di conseguenza un carburante , in maniera pi completa. Quando accumuliamo abbastanza materia possiamo innescare al nostro interno un processo nuovo che si chiama processo di rigenerazione; quando questo accade siamo presenti a noi stessi in maniera completa. Questo il processo attraverso il quale iniziamo la costruzione di un S reale che si costituisce in base alla ricchezza e profondit delle esperienze che viviamo. Quello che accade che questo S reale parte di noi ed ogni volta che torniamo allo stato di Ricordo di S si manifesta e si arricchisce. In questo senso il Ricordo di S definito con il termine ricordo perch rappresenta il S che si ricorda delle sue esperienze, ma non in realt unespressione di memoria, ma pi un unione e condivisione nel momento di tutte le esperienze che il S ha vissuto. Nella vita di un uomo pu capitare che abbia dei momenti di Ricordo di S in maniera accidentale in connessione ad eventi di grande gioia, stress, o paura. Quello che accade che quando una situazione simile si ripresenta quella esperienza torna immediatamente a galla, ad esempio un ricordo di quando eravamo bambini pu riaffiorare se si ripresentano le stesse condizioni che lo hanno creato. In questo senso il Ricordo di S la costruzione di quello che definito il corpo lungo del tempo di un uomo cio la connessione delle esperienze reali di un uomo nellarco della sua esistenza . Il fatto di costruire il proprio S in maniera intenzionale fa si che iniziamo a vivere la nostra vita in maniera pi completa. Una delle caratteristiche del Ricordo di S che portando con se la memoria reale di unesperienza, quando ci troviamo a riviverla o a viverne una simile abbiamo una maggiore capacit di riconoscere i diversi elementi che la costituiscono e di conseguenza di poter scegliere e essere artefici della nostra risposta del momento. Se ad esempio ho imparato che di fronte ad unosservazione sulla mia persona la mia meccanicit mi porta ad arrabbiarmi, in un momento di Ricordo di S sono in grado di vedere che questa non altro che una risposta automatica e che se la osservo da un punto di vista differente scopro la possibilit di molte altre reazioni nel momento e quindi divento padrone di scegliere una risposta differente.

Traduzioni

Citazioni
LA LIBERAZIONE CONDUCE ALLA LIBERAZIONE. Queste sono le prime parole di verit, non una verit fra virgolette, la verit nel vero senso della parola; verit che non solo teorica, non semplicemente una parola, ma verit che pu essere compresa in pratica. Il significato che sta dietro a queste parole pu essere spiegato cos:Per liberazione si intende la liberazione che lo scopo di tutte le scuole, di tutte le religioni, in ogni tempo.Questa liberazione pu di fatto essere molto grande. Tutti gli uomini la desiderano e si sforzano per averla. Essa per non pu essere ottenuta senza la prima liberazione, una

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Il Momento Presente liberazione minore. La grande liberazione la liberazione dalle influenze allesterno di noi. La liberazione minore la liberazione dalle influenze dentro di noi. Ma il Ricordo di S non pu essere evocato a comando, almeno non fino a che un uomo non ha sviluppato un certo livello dessere , lo sforzo che possiamo sempre fare quello di essere presenti alle nostre vite e grazie a questo accumulare sufficiente materiale per creare dei momenti di Ricordo di S che arriveranno in maniera inaspettata , indotti da shock esterni . Ma con il tempo a mano a mano che costruiamo il nostro S questo momenti saranno sempre maggiori sulla scia del presente fino a diventare intenzionali . < Prec. Succ. >

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Il Ricordo di S
PSICOLOGIA - Idee D: Il ricordare se stessi il processo iniziale di questo sistema? R: E' il centro del processo iniziale, e deve procedere, deve entrare in ogni cosa. Da principio vi sembra improbabile, in quanto potete provare a ricordare voi stessi e poi accorgervi che per lunghi periodi di tempo ci non vi viene a mente; poi di nuovo cominciate a ricordarlo. Ma sforzi di questo genere non sono mai perduti; qualcosa si accumula e ad un certo momento, allorch nello stato ordinario sareste stati completamente identificati con le cose e sommersi in esse, scoprite di poter tenervi a parte e controllare voi stessi. Non sapete mai quando ci sar e come accade. Dovete fare soltanto ci che potete: osservare voi stessi, studiare e principalmente cercare di ricordare voi stessi; poi, a un certo momento, vedrete i risultati. Ouspensky - La Quarta Via Il Ricordo di s uno dei principi centrali intorno al quale ruota il sistema della Quarta Via; lo strumento e la pratica, attraverso la percezione di s in maniera consapevole, per la costruzione della coscienza di s , caratterizzato da una forte componente emozionale. E' difficile comprendere cos' il ricordo di s, pi facile iniziare a conoscere questo stato scoprendo cosa non ricordo di s. Il sapore di un'identificazione, che riconosciamo nel momento in cui siamo pi presenti, qualcosa a cui possiamo diventare sensibili ed usarlo come "allarme" o "sveglia" nel cammino verso la presenza. Ma il problema : come ricordare se stessi, come rendere se stessi pi consapevoli? Il primo passo sta nel rendersi conto che non siamo consapevoli. Quando ci rendiamo conto di ci e l'osserviamo per un p di tempo, dobbiamo cercare di cogliere noi stessi in momenti in cui non siamo consapevoli e, poco a poco, ci ci render pi consapevoli. Questo forzo ci mostrer quanto siamo poco consapevoli, perch nelle condizioni di vita ordinaria difficilissimo essere consapevoli. Ouspensky - La Quarta Via Il ricordo di s rappresentato dal processo di rigenerazione. Il nostro sforzo, la prima forza (FORMA), rivolto verso l'oggetto (MATERIA), la nostra abitudine, innesca il processo di rigenerazione in presenza di una terza forza (VITA) che nel corso della storia umana ha assunto differenti nomi, Dio, Coscienza, Oro, Sole, Amore, Speranza, Libert. Il ricordo di s si esprime ed motivato dal tentativo di produrre un certo fenomeno interiore, la nascita della coscienza di noi stessi. E' una tecnica per evocare degli stati di coscienza superiori, che ha bisogno di un catalizzatore: uno scopo che rappresenta la prima forza del processo. Dobbiamo orientarci alla ricerca di qualcosa di preciso, ed in particolare di qualcosa collegato ai principi del sistema. Avere lo scopo di guadagnare tanti soldi non qualcosa che ci porta ad avere uno stato di consapevolezza superiore, ma conoscere s stessi per non dovere patire la povert e portare avanti il lavoro attraverso la conoscenza delle leggi che regolano il mondo pu, per un cero periodo, essere uno stimolo sufficiente. Il lavoro si palesa nella comprensione, prima del nostro mondo interiore e poi di quello esteriore e nella scoperta dell'armonia che regola i processi e le relazioni che intercorrono fra di loro. Se fate uno sforzo serio per osservare le funzioni da voi stessi, vi renderete conto che normalmente, qualsiasi cosa facciate, qualsiasi cosa pensiate, qualsiasi cosa sentiate, non ricordate voi stessi. Non vi rendete conto che siete presenti, che siete qui. Tuttavia vi accorgerete che, se fate sforzi sufficienti per un periodo di tempo abbastanza lungo, aumenterete la vostra capacit di ricordo di voi stessi. Comincerete a ricordare voi stessi pi spesso, comincerete a ricordare di voi stessi pi profondamente, comincerete a ricordare voi stessi in relazione a un maggior numero di idee: l'idea di coscienza, idea di lavoro, idea dei centri, idea dello studio di s. Ouspensky - La quarta Via Perseguire uno scopo implica lavorare con la forza passiva rappresentata dalle nostre abitudini meccaniche, viste e riconosciute grazie Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Il Ricordo di S Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 ad un costante lavoro di auto osservazione e con l'esercizio e lo sforzo di dividere l'attenzione quanto pi possibile. Quando riusciamo ad essere consapevoli simultaneamente di quello che avviene dentro di noi e fuori di noi abbiamo iniziato a praticare l'attenzione divisa, e quando questo si collega ad uno scopo "superiore", vale a dire al comprendere come funzionano le "leggi", allora iniziamo a vedere, oltre la trama e l'ordito, anche la ragione per cui le cose esistono. Ad esempio, cercando di osservare le relazioni che intercorrono tra noi stessi ed una persona possiamo osservare quando ci sentiamo bene o a disagio, possiamo vedere come questa persona si muove e come il suo tono di voce cambia in collegamento al nostro stato e viceversa; ad un certo punto per possiamo iniziare a vedere che la persona anche una macchina stimolo risposta, che fa parte di un contesto pi vasto in cui ogni tassello si collega al tutto, partendo dalla nostra relazione, dalla famiglia, dalla societ, espandiamo la nostra visione a qualcosa che va oltre quella che l'identificazione del momento facendo lo sforzo di avere una visione sempre pi vasta in relazione a quello che conosciamo avendolo appreso dalle idee del sistema. Questo lavoro porta ad una nuova esperienza del mondo. E' possibile essere osservatori attivi di ci che accade fuori e dentro di noi senza identificarsi o esprimere risposte formatorie; possiamo vedere, in maniera pi neutrale, un maggior numero delle "variabili" che compongono il momento. Saremo pi svegli, e questo ci porter ad avere una visione pi oggettiva del mondo e di noi stessi. La divisione dell'attenzione ha diversi gradi di intensit, come l'auto osservazione ed il ricordo di s, e tutti iniziamo da qualcosa di semplice e "piccolo" che cresce con il tempo attraverso sforzi intenzionali. La consapevolezza o meno degli ostacoli che si trovano in noi stessi rappresenta la possibilit di aumentare la profondit nel lavoro che facciamo. Se sappiamo quali sono le nostre caratteristiche, i nostri comportamenti abituali, i respingenti e le altre parti che formano il nostro mondo interiore, possiamo indirizzare il nostro lavoro e i nostri scopi in maniera intenzionale e mirata, andando a lavorare su aree specifiche di noi stessi intensificando l'azione del ricordo di s. Questo avviene con il tempo e l'aiuto. Dobbiamo ricordarci che oltre che sulla frequenza (il numero di volte che cerchiamo di ricordarci di noi durante il giorno) indispensabile lavorare sulla profondit dello stato. E' importante ricordare che esiste il sonno e la possibilit di essere pi svegli; lo scopo quello di cercare di scoprire come. Attraverso il lavoro iniziamo a sentire e vedere nuovi elementi in ci che facciamo o nei posti che frequentiamo di solito. Gli stessi eventi assumono significati differenti e li possiamo osservare da punti di vista completamente nuovi, e considerare ipotesi che prima non eravamo in grado neanche di immaginare. Questo un effetto del ricordo di s, del risveglio della consapevolezza. legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff Vi un'idea che dobbiamo sempre tenere presente nel lavoro, ed che non possiamo fare qualcosa che non conosciamo o di cui non abbiamo mai avuto esperienza . Una canzone di qualche anno fa dei Blu Vertigo in collaborazione con Franco Battiato diceva: "se non esistessero i fiori riusciresti ad immaginarli". Questa un'idea che dobbiamo comprendere, ci sono alcune esperienze che non abbiamo mai vissuto ed idee che non abbiamo mai sentito, di cui non sappiamo nulla; siamo abituati a tenere un comportamento conosciuto e ad agire una serie di azioni che si basano su un numero molto limitato di possibilit automatiche. Non sappiamo che esistono altre risposte, o almeno non lo accettiamo veramente, per cui un altro modo di agire per noi di solito non esiste. Attraverso un sincero lavoro sul ricordo di s iniziamo a percepire nuove realt e ci apriamo a possibilit che prima non consideravamo reali o possibili. Riconoscendo la nostra limitatezza distruggiamo i respingenti ed iniziamo a sostituirli con nuove esperienze, ed in questo modo iniziamo ad espandere le nostre percezioni e possibilit. Quando ci ricordiamo di noi stessi anche il tempo ha una valenza differente, periodi brevi possono sembrare molto lunghi. Solitamente passiamo da intervalli, anche lunghi, di sonno in cui non siamo consapevoli del tempo che scorre. Attraverso il ricordo di s il vissuto delle esperienze cambia e si fa pi intenso e ricco, anche a livello di ricordi abbiamo un cambiamento perch vivendo l'esperienza in maniera pi profonda questa si "fissa" pi profondamente nella nostra memoria. Ma il ricordo di s non memoria, costruire in se una nuova funzione che permette di aprire le porte alla consapevolezza di noi stessi, alla capacit di essere padroni di se stessi e vedere ci che compone il momento con le sue potenzialit. E' un percorso che non ha una fine perch la possibilit di espandere le proprie conoscenze e percezioni non si arresta, una volta che abbiamo scoperto qualcosa possiamo continuare a nutrire questa consapevolezza ed arricchirla nel tempo. Ricordare se stessi non in realt collegato con la memoria; semplicemente un'espressione. Significa essere presenti a se stessi, cio consapevolezza di s. Bisogna essere consapevoli di se stessi. Ci comincia con il processo mentale del cercare di ricordare s stessi. Tale capacit di ricordare s stessi va sviluppata, perch nell'osservazione di noi stessi dobbiamo cercare di studiare le nostre

Traduzioni

Citazioni
Abbiamo labitudine di dire che possibile conquistare il sentimento con la ragione, o volont o dovere. Un sentimento pu essere conquistato solo da un altro sentimento uno pi forte, un sentimento superiore. G. I. Gurdjieff

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funzioni separatamente l'una dall'altra: la funzione intellettuale separatamente da quella emozionale, l'istintiva separatamente dalla motoria. E' importantissimo ma non facile. Ouspensky - La Quarta Via (pag. 70-71) Vi ho dato un metodo pratico, semplicissimo. Cercate di arrestare i pensieri, e tuttavia non dimenticate il vostro scopo: che lo fate al

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fine di ricordare voi stessi. Ci pu essere di aiuto. Cosa impedisce il ricordare se stessi? Questo costante turbinio di pensieri. Arrestate quel turbinio e forse ne avrete un saggio. Ouspensky - La quarta Via (pag. 142)

Ricordami D: Il proprio lavoro pi accurato se si ricorda se stessi e il lavoro che si sta facendo?

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R: Si, quando siete desti potete fare qualsiasi cosa meglio, ma per arrivare a ci occorre molto tempo. Quando vi siete abituati a Password dimenticata? Nome utente dimenticato? Registrati ricordare voi stessi non sarete capaci di comprendere come mai abbiate potuto lavorare prima. Ma da principio difficile lavorare e contemporaneamente ricordare se stessi. Tuttavia sforzi in questa direzione danno risultati interessantissimi: non c' alcun dubbio. Tutta l'esperienza di ogni tempo mostra che questi sforzi vengono sempre ricompensati. Per giunta, se fate questi sforzi, comprendete che determinate cose uno le pu fare soltanto nel sonno e non quando sveglio, perch alcune cose possono essere soltanto meccaniche. Supponete per esempio che dimenticate o perdete delle cose: non potete perderle di proposito, le potete perdere soltanto meccanicamente. D: Mentre stavo suonando il piano, allorch ho pensato "io sono qui", non sapevo cosa stessi facendo. R: Perch questo non essere consapevole; pensare al ricordare se stesso. Allora ci interferisce con quello che state facendo; esattamente come quando state scrivendo e all'improvviso pensate: "Come si compita questa parola?" e non potete ricordarlo. Questo il caso di una funzione che interferisce con un'altra. Il vero ricordare se stessi non sta nei centri, ma sopra i centri. Esso non pu interferire col lavoro dei centri; soltanto che uno vedr di pi, vedr i propri errori. Dobbiamo renderci conto che la capacit di ricordare noi stessi un nostro diritto. Noi non l'abbiamo, ma possiamo averla; abbiamo tutti gli organi necessari per essa, per cos dire, ma non siamo allenati, non siamo abituati ad usarli. E' necessario creare una determinata energia particolare o punto, usando questa parola in senso ordinario, e questo pu essere creato soltanto in un momento di seria tensione emotiva. Ogni cosa prima di questa soltanto preparazione del metodo. Ma se vi trovate in un momento di forte tensione emotiva, e allora cercate di ricordare voi stessi, essa rimarr dopo che la tensione passata e allora sarete capaci di ricordare voi stessi. Solamente quindi con emozione intensissima possibile creare questo fondamento del ricordare s stessi. Ma non pu essere fatto se non vi preparate in anticipo. Possono arrivare momenti, ma non otterrete nulla da essi. Questi momenti emotivi giungono di tanto in tanto, ma noi non li usiamo perch non sappiamo come usarli. Se provate con sufficiente energia a ricordare voi stessi durante un momento di intensa emozione, e se la tensione emotiva sufficientemente forte, essa lascer una certa traccia e ci vi aiuter a ricordare voi stessi in futuro. Ouspensky - La Quarta Via pa. 143 < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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La Frizione
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La Frizione
PSICOLOGIA - Idee La frizione l' energia che si genera da un'azione di sfregamento tra due parti fra cui presente attrito. L'attrito una forza che si genera tra due superfici a contatto tra loro in cui una si oppone al movimento, questa opposizione genera energia. Che lo voglia o no nella vita di un essere umano si generano frizioni dovute alle lotte interiori ed esteriori innescate dal necessario esistere in un contesto sociale e naturale. Queste frizioni sono dovute a diversi gruppi di Io che entrano in contraddizione tra di loro ; dalle scelte pi semplici, come che indumento mettersi, a quelle pi difficili, come con chi avere una relazione e che direzione dare alla propria esistenza. Quello che accade a livello meccanico che queste frizioni vengono vissute in maniera inconsapevole, vale a dire che la persona non conosce in maniera "reale" le cause e le conseguenze delle proprie "scelte" e decide una direzione piuttosto che un'altra, non in maniera consapevole ma in maniera meccanica e accidentale, in base alla propria natura e programmazione . Questo quello che di solito accade nelle nostre vite: di fronte a scelte difficili tendiamo ad optare per la risposta conosciuta perch quella pi facile o che ci viene spontanea . Abbiamo la naturale tendenza a reagire automaticamente in base alle esperienze "registrate" durante la nostra esistenza. Questo naturale e giusto per una persona che non sta portando avanti un Lavoro su di s, ma cambia per coloro che desiderano e hanno scelto di tentare di essere consapevoli delle proprie scelte .

Fusione, unit interiore, sono ottenute nell'uomo per "frizione" per mezzo della lotta tra il Si e il NO. Se un uomo vive senza lotta interiore, se in lui tutto accade senza opposizione, se va sempre seguendo la corrente o come il vento lo spinge, allora rester com'. Ma se una lotta interiore ha inizio in lui e soprattutto se questa lotta ha una linea definita, allora gradualmente certe caratteristiche permanenti cominciano a formarsi in lui, egli comincia a "cristallizzare". Ma se la cristallizzazione possibile su una base giusta lo anche su una base sbagliata. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto pag. 39

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La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo

L'uomo produce l'energia sufficiente ogni giorno per il suo sostentamento e per la creazione dei corpi superiori , per la disperde tutta in inutili atteggiamenti e risposte meccaniche. In un momento di difficolt , cio quando ci troviamo di fronte ad una scelta, si genera frizione, difficolt che necessita di una direzione . Questa condizione pu essere rappresentata dall'idea di un artigiano che deve scegliere gli strumenti e il modo per portare a termine un lavoro: se inizia ad andare in ansia e a scegliere a casaccio gli strumenti, se usa uno scalpello per togliere una vite, se usa un trapano per battere un chiodo o il martello per fare un preciso buco nel muro chiaramente non otterr dei buoni risultati e alla fine della sua giornata avr usato moltissime energie e risorse ma si trover nella condizione di aver ottenuto poco dal suo lavoro e di aver parallelamente danneggiato anche gli strumenti che aveva a disposizione attraverso il loro uso improprio . Se impariamo a dirigere il momento di difficolt, con le frizioni che genera, impariamo ad usare il potenziale della nostra evoluzione . Nell'uomo la parte pi evoluta di lui occupa lo stesso posto della parte meccanica, questo vuol dire che se nel momento non attuo una scelta pi consapevole semplicemente ne attuo una pi meccanica perch il vuoto non esiste . Ogni volta che si genera un momento difficile perch gli stimoli che riceviamo generano un conflitto tra le nostre possibili risposte , ad esempio se una persona mi giudica questo mi genera un momento di difficolt perch la mia personalit vanitosa non lo accetta, la frizione generata dal contrasto tra la mia falsa personalit e l' impressione che giunge dall'esterno. Quello che usualmente succede che, in automatico, mi arrabbio con chi mi giudica ed inizio a mia volta a giudicarlo come risposta meccanica . In questo modo ho usato l' energia potenziale contenuta nel conflitto che si creato in me attraverso la mia risposta automatica, il giudizio; dopo un forte scontro con la persona mi sento "scarico" avendo usato tutte le energie del momento in una emozione negativa che non mi ha

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La Frizione Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Quando arriva un momento difficile importante ricordare che questa un energia potenziale , e che possiamo sempre fare lo sforzo di cercare di porci qualche domanda che rallenta la nostra risposta meccanica , come: da che parte di me viene questa azione o reazione? o che forse prima di rispondere devo comprendere se esistono altre possibilit, e cos via. Il Sistema offre una grande massa di idee che possono essere usate per introdurre relativit nel momento e cercare delle risposte nuove. Nel dubbio abbiamo sempre gli amici che portano avanti questo Lavoro per confrontarci ed espandere le nostre possibilit. Il fondamento sempre quello di ricordare che usare il momento di difficolt possibile, e deve essere fatto se si vuole ottenere qualcosa dal proprio Lavoro. Il potenziale nel conoscere il Lavoro quello di convogliare questa energia in un atto di consapevolezza . Sempre usando il solito esempio; se mi trovo di fronte a qualcuno che mi giudica, ma non mi identifico e riesco a mettere distanza tra me e l'impressione che ricevo, posso osservare chiaramente, e questo richiede di convogliare energia nellattenzione , che l'altra persona, essere diverso da me, mi sta, per ragioni che posso scoprire, inviando un messaggio, questo messaggio frutto delle nostre nature a confronto, ed in quando tale mi pu mostrare un aspetto nuovo della nostra relazione. Se non respingo immediatamente l'impressione la posso prendere con me ed osservarla in maniera neutrale, forse posso imparare qualcosa della mia persona che non ho ancora visto, o forse solo una cosa che gi conosco e che si espressa di nuovo o forse la persona solo in un momento difficile e questo il suo modo di esprimerlo . Fatto sta che nel momento in cui mi sono posto in maniera differente in relazione alla frizione che giungeva la mia visione delle diverse possibilit e della realt si allargata , anche solo nel pormi delle domande e nel cercare di non rispondere automaticamente. Se quindi uso le difficolt del momento come strumento per scoprire qualcosa di nuovo, che evidentemente non ho ancora compreso, sto usando delle energie che sono sempre state l , in maniera intenzionale per la costruzione di qualcosa di nuovo, il mio S reale, piuttosto che continuare a ripetere le stesse risposte di sempre. Per questo importante tornare alla comprensione che nel momento esistono molte risposte diverse. L energia che viene sprigionata dal lavoro intenzionale sulla frizione pu aiutarci ad evocare il Ricordo di S ed a farci riconnettere con esperienze precedenti di trasformazione delle difficolt in presenza e consapevolezza . portato a nessuna nuova comprensione.

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

Un importante concetto relativo alle difficolt che resta da puntualizzare che solitamente sorgono in maniera spontanea in relazione al confronto tra il mondo e la nostra natura meccanica , ma nel momento in cui si iniziato un lavoro su di s dobbiamo cambiare la nostra relazione con la frizione, essa diventa indotta , perch vivendola in maniera consapevole , nel tentativo di auto osservazione e nello sforzo di mantenere gli scopi che ci siamo prefissi, iniziamo a generarla intenzionalmente . E proprio questa azione intenzionale che ci aiuta a non identificarci e ad attuare un processo che ci permette di usare le energie in essa contenute; questo perch quando sorge una difficolt in collegamento ai nostri sforzi dobbiamo ricordarci che qualcosa che abbiamo cercato e quindi possiamo farci qualcosa di utile. Infatti attraverso il Lavoro dobbiamo rendere disponibili le energie necessarie affinch possano svilupparsi in noi nuove funzioni appartenenti ai corpi superiori delluomo e questo avviene attraverso la lotta interiore che genera frizione tra il SI e il NO . < Prec. Succ. >

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Attenzione Divisa
PSICOLOGIA - Idee Ouspensky parla per la prima volta del concetto di attenzione divisa in relazione alla sua comprensione dell'idea del ricordo di s: ...nell'atto del ricordarsi di s l'attenzione di divide: una parte diretta verso lo sforzo stesso, l'altra verso la sensazione di s... Parlo del ricordarsi di s come divisione di attenzione, che ne il tratto caratteristico. Quando osservo qualcosa, la mia attenzione diretta su ci che osservo: IO-------------------->il fenomeno osservato Quando, sempre osservando, tento di ricordarmi di me, la mia attenzione diretta contemporaneamente verso l'oggetto osservato e verso me stesso: IO<------------------->il fenomeno osservato Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto In questo articolo tratteremo solamente il concetto i attenzione divisa in due, Rodney Collin (La teoria delle Influenze Celesti) introduce il concetto di attenzione divisa in tre, ma questa sar il soggetto di un altro articolo. Solitamente la nostra attenzione catturata da ci che ci accade. Una prima osservazione di questo relativa al diverso livello di attenzione che caratterizza le parti della macchina umana, i centri. L'uomo diviso in quattro centri principali: emozionale, intellettuale, motorio e istintivo che a loro volta sono suddivisi in diverse parti. Vi una divisione verticale, vale a dire che in ogni centro possiamo trovare una parte istintiva-motoria una emozionale ed una intellettuale. Avremo cos una parte intellettuale del centro istintivo, motorio, intellettuale ed emozionale, come una parte emozionale in ogni centro e cos via. Le carte da gioco che comunemente usiamo rappresentano una riproduzione della macchina umana in questo senso, i re delle carte sono le parti intellettuali dei centri, le regine le parti emozionali e i fanti le parti motorie istintive. Nel sistema viene detto che possiamo comprendere in che parte di un centro ci troviamo dallo studio del livello di attenzione: le parti istintive motorie sono quelle parti delluomo in cui vengono registrate le azioni abituali, come ad esempio guidare la macchina, andare in bicicletta o i pensieri associativi immediati; sono quelle parti che non richiedono nessuna attenzione . Nelle parti emozionali lattenzione funziona per attrazione , come quando stiamo vedendo un film che ci appassiona o seguendo un evento sport. Per le parti intellettuali lattenzione focalizzata , cio indirizzata intenzionalmente verso il soggetto, come quando stiamo imparando qualcosa di nuovo che richiede la nostra concentrazione. Quello che accade che tendiamo ad usare le parti meccaniche dei centri per la maggior parte del nostro tempo, di solito svolgiamo in maniera automatica anche quelle cose a cui dovremmo dedicare una attenzione maggiore, questo perch esse richiedono meno sforzo ed energia per funzionare. Il livello di attenzione determina anche la profondit e lincisivit di quello che facciamo , ad esempio se cucino solo con le parti meccaniche non ho nessuna attenzione verso quello che sto facendo, e se scopro che ho messo lo zucchero invece del sale solo perch era stato spostato dal suo posto abituale, non riesco a ricordare quando e come questo successo. Molte delle nostre difficolt a ricordare cosa successo in una data situazione legato al fatto che eravamo nelle parti meccaniche dei centri e quindi il nostro livello di attenzione era molto basso o nullo. Quando cerchiamo di essere presenti spostiamo la nostra attenzione dalle parti meccaniche dei centri alle parti che agiscono con maggiore intenzionalit. Se mi concentro su come compiere una data azione o su i movimenti di una persona o sulle sue parole, sto focalizzando la mia attenzione e questo mi permette di ricavare molte pi informazioni e sensazioni dallo stesso momento, perch lattenzione lavora con degli idrogeni pi sottili . Ma questo ancora qualcosa che non ci pone allinterno dellimmagine, siamo ancora concentrati solo su una cosa esterna o interna a noi stessi. Lidea di attenzione divisa si fonda sullaggiungere allo sforzo Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Attenzione Divisa Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 di osservazione delloggetto anche limmagine dellosservatore. Questo significa cercare non solo di vedere cosa stiamo osservando ma anche come reagiamo allosservazione . Se ad esempio sto guardando un evento sportivo in televisione che mi appassiona molto, e quindi che mi porta ad essere nelle parti emozionali dei centri, posso iniziare a cercare di osservare anche quella che la mia reazione a ci che sto guardando, come ad esempio la tensione muscolare o il desiderio che vinca latleta che mi piace, o il pensiero su come debbano essere eseguiti certi esercizi e cos via. La differenza sostanziale quella che oltre alla mia reazione meccanica ad uno stimolo introduco anche losservazione dello stimolo stesso e/o della mia reazione. A questo punto una cosa importante da considerare che lobiettivo non quello di essere costantemente nelle parti intellettuali dei centri invece che nelle parti meccaniche, ma di osservare il luogo in cui siamo, se stiamo guidando giusto farlo con la parte meccanica del centro motorio per evitare incidenti, ma una parte di noi pu sempre osservare quello che accade, lasciandolo accadere. E importante in questo tipo di osservazioni non cercare di cambiare qualcosa, di creare un ambiente artificiale mediato da ci che possiamo considerare essere il giusto atteggiamento, prima che un cambiamento avvenga importante imparare ad osservarsi per quello che si con le proprie meccanicit, debolezze e forze. Quello che osserva una parte di noi che si viene a formare e a fortificare grazie allesercizio ma sempre parte della nostra macchina. Possiamo pensare che quando siamo identificati questo stato assorbe una grande quantit di energia, ma se riusciamo ad osservare quello che stiamo facendo e di conseguenza ad essere meno identificati vuol dire che stiamo sottraendo una certa quantit di energia allidentificazione per usarla nellosservazione. Sono le parti intellettuali dei centri che osservano, poi scopriremo che i centri si possono osservare luno con laltro e quando questa osservazione si allarga a pi centri simultaneamente si ha quello che nel sistema chiamato il ricordo si s vale a dire una sensazione di s completa, nel momento ci vediamo per quello che siamo, e siamo consapevoli di quello che ci sta accadendo in relazione agli stimoli che stiamo ricevendo. Solitamente siamo scollegati dai processi che avvengono in noi, non ne siamo consapevoli, ad esempio se cucino una parte di me compie questa azione ed unaltra pensa a cosa far domani e questo avviene senza che ce ne rendiamo conto. Dividendo lattenzione avvengono delle trasformazioni al nostro interno, perch quello che prima accadeva in maniera accidentale viene reso manifesto e questo sia conseguenza che stimolo ad essere pi nel momento presente e, vivendo un esperienza in maniera completa e ricca, a trarre dalla stessa azione molte pi informazioni riguardo ci che ci circonda e noi stessi. Grazie a questo, nel tempo, trovandoci in momenti simili possiamo sapere cosa sta accadendo perch riconosciamo in alcuni degli elementi che costituiscono questa esperienza i sapori che abbiamo gi sentito in passato. Per questo importante ricordare che possiamo imparare solo dalle esperienze realmente vissute, immaginare come reagiremo ad una data situazione tempo perso perch non possiamo sapere quali variabili legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff saranno in gioco se non abbiamo vissuto precedentemente e realmente quellesperienza. Vivendo la stessa situazione in maniera pi completa, dato che gli elementi che costituiscono i momenti non sono illimitati e le nostre risposte sono uguali per stimoli uguali, se ci troveremo a rievocare espressioni simili avremo maggiori possibilit di costruire ed esprimere una risposta differente allo stesso stimolo, grazie alla nostra comprensione. Ovviamente perch questo possa avvenire importante rielaborare e comprendere unesperienza. Quando ci accade qualcosa se osserviamo le nostre reazioni in maniera pi completa possiamo capire cosa le ha innescate. Se ad esempio riesco ad osservare quando reagisco male di fronte ad una situazione difficile, posso in un secondo momento rievocare quello che ho osservato e cercare di comprenderlo da punti di vista differenti e vedere nella situazione molti pi elementi rispetto a quando sono identificato con la mia risposta. Da questa meditazione e riflessione sullesperienza vissuta posso imparare e provare pensare ad una possibile risposta differente . E importante in questa fase avere delle persone di cui ci fidiamo, e che abbiamo verificato avere una buona comprensione, per confrontarci, non affidarci alle loro osservazioni che possono essere limitate in relazione al non vissuto dellevento, Nome utente ma attraverso di loro provare a vedere le cose da altri punti di vista, per poi tornare a noi con una visione pi ampia. Iniziamo a sviluppare lattenzione attraverso lo sforzo di alzarne il livello nelle cose che facciamo di solito; gradualmente ci portiamo Password ad essere pi partecipi di quello che osserviamo, successivamente introduciamo losservazione delle nostre reazioni continuando ad espandere in questo modo la nostra capacit di raccogliere informazioni sul mondo e su noi stessi. Ricordami
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Una cosa importante da ricordare che quando si parla di attenzione divisa non vuol dire creare una distanza tra chi osserva e cosa osserva, soprattutto a livello emozionale. In realt se il livello di attenzione basso la distanza tra lindividuo e il mondo, sia interiore che esteriore, grandissima, il lavoro sullattenzione deve essere concepito e compreso come un lavoro di unificazione attraverso lespansione delle nostre percezioni, e non di divisione. Quando divido intendo aggiungere altri elementi che separo ma solo al fine di

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renderli visibili. In realt questa divisione perch funzioni deve riportare con s la sensazione emozionale di qualcosa di pi grande di cui facciamo parte anche se capita che quello che osserviamo non ci piaccia. D: Perch tanto difficile controllare l'attenzione? R: Mancanza di abitudine . Siamo abituati a lasciare che le cose accadano. Allorch vogliamo controllare l'attenzione o qualcos'altro, lo troviamo difficile, proprio come il lavoro fisico difficile se non ci siamo abituati. Ouspensky - La Quarta Via (pag. 85) Lo sviluppo dellattenzione un processo graduale che deve essere praticato, in questo senso gli esercizi ci aiutano come sveglie e strumenti per questo lavoro. Alcuni suggerimenti per lo sviluppo dellattenzione nei diversi centri:

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Attenzione Divisa

Centro Motorio
Quando spostiamo un oggetto cerchiamo di farlo con attenzione sollevandolo con due mani e provandolo a spostare con intenzionalit. Quando scriviamo, sia con una penna che con il computer cerchiamo di fare attenzione alle parole. Scrivendo a mano cercando di non accennare le lettere ma scriverle intenzionalmente, e quando scriviamo al computer cercando di fare attenzione alla successione delle lettere. Quando dobbiamo fare dei lavori manuali cerchiamo di programmare in anticipo le diverse fasi del lavoro e cerchiamo di seguirle, come la scelta degli attrezzi che ci serviranno e le operazioni che dobbiamo fare in successione.

Centro Emozionale
Ascoltando della musica classica o vedendo un film, poniamo lattenzione allemozione che ci evoca, alle immagini che evoca. Cerchiamo di ascoltare il proprio tono di voce e negli altri, come risuona in noi, che stato emozionale abbiamo o hanno i nostri interlocutori. Ricordando un evento cerchiamo di osservare in che stato emozionale eravamo, osservandolo in maniera neutrale senza identificazione. Provate ad essere gentili con qualcuno, a mostrare attenzione verso la persona in maniera intenzionale.

Centro Intellettuale
Quando leggiamo alla fine di una pagina cerchiamo di riportare alle mente con maggiore chiarezza possibile quello che cera scritto nella pagina per vedere se ceravamo e abbiamo compreso la lettura. Cerchiamo di osservare cosa innesca i nostri pensieri, quale stimolo li ha prodotti.

Centro istintivo
Cerchiamo di essere presenti alle sensazioni del nostro corpo di caldo e freddo. Se abbiamo per esempio le mani fredde cerchiamo di sentire la sensazione in maniera intenzionale. Sentiamo il gusto del cibo che mangiamo. Gli odori che ci circondano.

Questi sono solo degli esempi di come esercitare lattenzione, di come imparare a portarci pi nel momento, vi possono essere moti altri modi. Consideriamo questi esempi come una specie di palestra, lattenzione si sviluppa se viene esercitata e come in ogni attivit allinizio pi difficile, ma con il tempo si imparano i propri modi e si acquisiscono nuovi strumenti. I primi tentativi ci daranno limpressione di essere molto faticosi per limpegno che richiedono, giusto che accada cos, abbiamo bisogno di pi energia per praticare qualcosa di nuovo a cui non siamo abituati, ma nel tempo questa condizione cambier, svilupperemo la capacit di innalzare il nostro livello di attenzione a quello che ci circonda e questo richieder uno sforzo e dispendio di energie minore. Grazie a questo potremo iniziare ad osservare anche altre cose e continuare ad espandere la nostra attenzione, allora inizieremo a praticare lattenzione divisa, oltre a vedere loggetto inizieremo a cercare di vedere anche noi stessi ed il nostro mondo interiore. Questo sar pi difficile allinizio, ma sempre pi chiaro nel tempo. Quando avremo iniziato a comprendere e ad usare lattenzione divisa in due, allora potremo sperimentare quella tripartita o divisa in tre tra noi, loggetto che pu essere interiore od esteriore, e lambiente in cui tutto questo contenuto il Creato. Le impressioni sono un importante strumento nel lavoro e se ricevute in maniera intenzionale costituiscono una grande fonte di

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Attenzione Divisa energie attraverso la produzione di Idrogeni sottili . Un importante parte del lavoro sullattenzione quello di cercare di avere maggiore intenzionalit verso le impressioni che riceviamo. Come sapere che cosa sto guardando in televisione, o lambiente in cui mi trovo, la persona che ho davanti, le parole che sento e cos via. Guardare una cosa con attenzione o senza produce due effetti completamente differenti, se pensiamo ad una strada che percorriamo tutti i giorni ci sono tante cose a cui passiamo davanti ma che non abbiamo mai visto, e di cui riceviamo limpressione. Ricevere unimpressione in maniera intenzionale richiede lo sviluppo dellattenzione. Lo studio dellattenzione vuol dire osservare con maggiore perizia i dettagli di una cosa, ad esempio passando davanti ad una chiesa, posso percepire che la facciata ricca e decorata, ma se la osservo e inizio a vedere i suoi elementi, le immagini, quello che dicono e che evocano in me, inizio a ricevere limpressione in maniera pi consapevole, lo posso fare con una persona, con il suo abbigliamento o il suo atteggiamento, lo possiamo fare con qualunque cosa. Questo modo di ricevere le impressioni permette agli idrogeni derivati dal primo e dal secondo nutrimento di continuare a raffinarsi per creare altri idrogeni pi sottili che ci aiutano a sostenere il lavoro. Le impressioni ci influenzano, buone impressioni ci aiutano ad essere pi attenti, impressioni pesanti o difficili ci portano pi facilmente ad identificarci. Dobbiamo imparare attraverso quello che pi facile ad arrivare a quello che lo meno, importante ricordare che il lavoro non esclusione di un certo tipo di impressioni, ma acquisire la necessaria consapevolezza per lavorare con tutte quelle che riceviamo. Questa attenzione alle impressioni che riceviamo si deve arricchire nel tempo con lo sviluppo dellosservazione e dellattenzione al nostro mondo interiore. Dobbiamo imparare ad osservare noi stessi e le nostre reazioni come osserviamo un albero che vogliamo vedere, con attenzione. Nel lavoro lattenzione rivolta verso noi stessi si chiama osservazione, e questa si sviluppa a mano a mano che si creano dei gruppi di io che portano avanti e che hanno questo obiettivo. Lattenzione rivolta agli oggetti esterni ci porta a conoscere meglio il luogo dove ci troviamo, quella interna, lauto osservazione, ci d la conoscenza del nostro mondo interiore come i nostri pensieri, sensazioni ed emozioni. L auto osservazione non si esaurisce in s stessa, uno strumento utile per distinguere i diversi gruppi di io che ci costituiscono, aiutandoci a non identificarci con essi. Questo per rischia di creare una condizione di distacco, il fine del lavoro quello di giungere, tramite la conoscenza di s ad una unificazione di quello che siamo, per la creazione di un individuo che sia padrone di s e partecipe di tutti suoi diversi aspetti e elementi costitutivi. Dirigete la vostra attenzione per 5 minuti, portate consapevolezza in tutte le parti del corpo iniziando dai muscoli facciali. Questo porter dei risultati definiti nel momento in cui sar fatto per prevenire periodi difficili di identificazione. P. D. Ouspensky Possiamo imparare ad usare lattenzione per dirigerla, ad esempio quando stiamo esprimendo un emozione negativa, verso un soggetto diverso, per riuscire a smorzare londa emozionale in cui siamo in quel momento e tornarvi con pi consapevolezza in un momento successivo. Possiamo provare in questi casi a spostare lattenzione verso un colore, un oggetto, un odore che ci distolga per un momento per permetterci di recuperare noi stessi. Lattenzione ci porta ad uscire anche dallo stato di immaginazione, quando siamo persi dentro noi stessi tornare allosservazione ci distoglie dal film che si stava svolgendo in noi, limmaginazione inversamente proporzionale allattenzione. Dallo sviluppo dellattenzione traiamo la materia necessaria per portare avanti il lavoro su noi stessi.

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Lo Scopo
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Lo Scopo
PSICOLOGIA - Idee Lo scopo nel Lavoro sulla Quarta Via un soggetto di grande importanza, per questo verr trattato in diversi articoli con i quali cercheremo di sondare i diversi aspetti dell'idea di scopo. Innanzi tutto possiamo osservare che, anche nella vita di tutti i giorni, la mancanza di uno scopo porta ad una completa perdita di direzione. Quando ci troviamo a non sapere quale il passo successivo che vogliamo compiere spesso perch non siamo riusciti a mettere a fuoco lo scopo che ci siamo prefissi o abbiamo nutrito uno scopo immaginario che si dissolve nel confronto con la realt che ci circonda. Da questi pochi punti possiamo iniziare a delineare l'idea di scopo come una componente della nostra vita che ci d una direzione e una spinta verso qualcosa, ma anche come un illusione che ci porta a perderci se formulata in maniera errata. Un'altra caratteristica dello scopo consiste nellessere la base per attuare un processo di discriminazione in relazione a quello che ci circonda, quando abbiamo uno scopo da perseguire possiamo, in relazione ad esso, vedere quello che ci aiuta a raggiungerlo e distinguerlo da ci che ci ostacola, creando la potenzialit di scelta delle influenze o leggi sotto le quali porsi. E' importante osservare che per raggiungere uno scopo siamo in grado di compiere dei sacrifici, se noi crediamo e siamo convinti che il nostro fine sia qualcosa di migliore. Lo scopo del Lavoro differente da uno scopo nella vita ordinaria, anche se i due si intrecciano in quanto il Lavoro aiuta a raggiungere gli scopi della vita e svela il carattere menzogneroe illusorio di certi scopi, cos come certi scopi nella vita possono essere di aiuto agli scopi del proprio Lavoro. Principalmente lo scopo del Lavoro connesso al ricordo di s. Quando una persona in uno stato di ricordo di s ha una visione molto pi chiara e ampia di ci che e ci che la circonda, ma questa visione legata alla comprensione delle idee del Lavoro. In questo stato ricordare il proprio scopo ci permette di avere una comprensione pi completa di quelli che sono i passi e gli elementi che lo costituiscono. Possiamo cos attuare ci che pi importante in relazione allo scopo, che il processo di ridefinizione dello stesso in base a quelle che sono le nostre comprensioni reali del momento e di quello che esso porta con s. Se ad esempio il mio scopo guadagnare molti soldi, ma non ho nessuna professionalit, nel momento in cui osservo me stesso cercare di propormi per un lavoro in stato di ricordo di s posso comprendere che non ho le basi per poter chiedere uno stipendio alto, e che quindi devo riformulare il mio scopo nell'immediato. Il nuovo scopo che posso formulare quello di dedicare le mie energie all'acquisizione di una professionalit in relazione alle mie caratteristiche e su questa costruire lo scopo pi a lungo termine di buoni guadagni e nel frattempo trovare una condizione lavorativa che mi permetta di vivere ma anche di poter crescere. In base all'esempio precedentemente fatto possiamo considerare la formulazione dello scopo come la possibilit di modellare sempre pi in dettaglio la forma del nostro essere, ma questo avviene quando lo scopo collegato ad una comprensione delle idee del Sistema, perch almeno in questa sede, la formulazione dello scopo e la sua forza di modellazione direttamente collegata al tentativo di metter in pratica quello che viene detto nel Lavoro. Adesso importante per comprendere la dinamicit dello scopo e il suo legame con altri scopi su differenti livelli e scale. Cercare ad esempio di non esprimere un certo tipo di emozione negativa uno scopo che ci siamo prefissi, ma se lo scopo si limita solamente alla non espressione rischiamo di entrare nella sindrome del bravo studente, in cui quello che conta fare o non fare una cosa, senza che la parte pi importante dello scopo venga compresa. Se dunque lo scopo non prevede diversi stadi di sviluppo rischia di diventare sterile e portarci ad una inutileesibizione di atteggiamenti senza sostanza. Sempre in relazione all'esempio della non espressione di una emoziona negativa, lo scopo di non esprimerla si deve collegare alla comprensione del perch non serva e ci danneggi, e questo lo possiamo scoprire attraverso la presenza, attraverso la testimonianza di quello che ci lascia l'espressione dell'emozione negativa, e Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Lo Scopo Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 quello che invece possiamo fare se non la esprimiamo. Dunque il nostro scopo non pi solamente quello di non esprimere una emozione, ma di comprendere cosa essa porti con s e provare a usareper qualcosa di nuovola stessa energia che si manifestava nell'emozione. Lo scopo diventa provare a sperimentare qualcosa di diverso che ci porta a scoprire cose nuove. In base a questo la non espressione di un emozione negativa non diventa qualcosa "che dobbiamo fare" ma qualcosa che "comprendiamo perch non fare". In relazione a quanto detto dobbiamo considerare lo scopo che ci prefiggiamo; se uno scopo troppo distante dalle nostre possibilit facile perdere di vista come perseguirlo, dobbiamo riportare la nostra attenzione a ci che possiamo fare nel momento e allo scopo ad esso collegato e riformularlo, confrontandolo con quanto viene detto nel Sistema in relazione ad esso. La formulazione di uno scopo dunque molto importante perch in essa potrebbero esserci delle contraddizioni che non siamo in grado di vedere, dobbiamo sempre pensare in maniera attiva e dinamica a ci che ci richieder portare a termine il nostro scopo. Quali cambiamenti dobbiamo introdurre nella nostra vita e dove trovare le capacit di portarli avanti? Spesso la formulazione dello scopo ci che ci porta ad incontrare i nostri limiti e con essi ci che siamo e su cui vogliamo lavorare. < Prec. Succ. >

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Lo scopo come cartina di tornasole


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Lo scopo come cartina di tornasole


PSICOLOGIA - Idee

La "cartina di tornasole" un indicatore che cambia colore al contatto con un liquido rivelandoci parte della sua composizione (se acida o basica). Lo scopo pu avere la stessa funzione in collegamento alle idee del Lavoro in relazione alle quali stato formulato. Se, ad esempio, ci viene detto che siamo meccanici, non abbiamo la padronanza di noi stessi e in realt reagiamo in maniera automatica, possiamo porci lo scopo di compiere una certa azione in maniera intenzionale come ad esempio cercare di non usare certe espressioni. Grazie a questo scopo possiamo verificare le difficolt che incontriamo nell'essere intenzionali, e possiamo osservare come l'abitudine a certi comportamenti derivi da una sedimentazione di atteggiamenti automatici creati negli anni e non per nostra volont. In questo modo lo scopo diventa lo strumento di verifica in relazione a ci che ci viene suggerito dal Sistema, un' esperienza personale . Chiunque faccia un sincero sforzo di mettere in pratica ci che gli viene consigliato avr modo di osservare, in relazione al suo livello d'essere, quelle che sono le sue manifestazioni, i propri limiti; in sintesi la composizione del suo essere come in un test chimico attraverso l'uso della cartina di tornasole. Questo molto importante da tenere presente sia in termini di formulazione dello scopo che nel suo procedere nella nostra vita. Ogni volta che ci torna in mente e lo mettiamo in pratica dobbiamo ricordare che esso ci serve per mettere in luce aspetti collegati alla sua formulazione, ci serve per evidenziare diverse parti di noi. E' importante premettere che questa azione di "porre in evidenza" non deve essere associata ad un limite personale, ma ad una idea e ad una comprensione emozionale di scoperta e verifica , in questo senso possiamo far s che la natura di indicatore dello scopo porti con se' una nuova energia, che verrebbe a mancare nel caso in cui ci che mette in evidenza rappresenti un giudizio negativo circa le nostre limitazioni o caratteristiche. Ci diamo degli scopi proprio al fine di evidenziare e scoprire la nostra natura e ogni sua manifestazione che riusciamo a cogliere in un momento di consapevolezza, una nuova possibilit che relizza le potenzialit insite in noi e nella nostra decisione di praticare il lavoro.
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Lo scopo come cartina di tornasole Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

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COSMOLOGIA - La Legge del Tre Ogni cosa che accade, sia nel mondo che nell'attivit umana, sia esterna che interna, sempre la manifestazione di tre forze: Attiva - Prima Passiva - Seconda Neutralizzante - Terza Per comprendere la manifestazione della Legge del Tre, dobbiamo distinguere le tre forze in base alla loro natura e manifestazione, o successione delle forze in un evento, che nel sistema prende il nome di processo . La natura delle forze va studiata in relazione alla loro "composizione". Ogni forza presa in considerazione rispetto alle altre con cui entra in connessione per la "realizzazione" di un evento o processo: la forza attiva quella che ha il livello di energia e di vibrazioni pi alto in relazione alle altre due forze. La forza neutralizzante ha un livello di energia e di vibrazioni intermedio, e la forza passiva quella che ha il livello di energia e di vibrazioni pi basso, Rodney Collin nella "Teoria delle influenze Celesti" le chiama VITA, FORMA e MATERIA. (pag 177 e ss.) Ogni cosa pu essere mediatrice di una forza o di un'altra, ci che in un dato momento mediatrice di una forza attiva il momento successivo pu diventare mediatrice della forza passiva o neutralizzante. L'acqua di un fiume pu essere forza attiva nel processo di erosione o forza passiva in relazione alla gravit. Possiamo quindi dividere la natura delle forze in: Attiva . VITA . maggiore energia . maggiori vibrazioni Neutralizzante . FORMA . energia media . vibrazioni medie Passiva . MATERIA . energia minore . vibrazioni minori Secondo le loro manifestazioni , le forze si dividono in prima, seconda e terza . La prima forza ci che promuove l'azione, la seconda forza ci che oppone resistenza o subisce l'azione della prima forza e la terza forza il fine, lo scopo o il risultato (ideale) del processo. E' importante notare che non consideriamo terza forza, nonostante essa determini il risultato della triade, e, come il catalizzatore in chimica rimane invariato dallo svolgersi della reazione, cos anche la terza forza non viene mutata dal processo. Un esempio di terza forza sono i cardini della porta che determinano in che direzione la porta (seconda forza) ruota quando subisce l'azione della nostra spinta (prima forza), essi (terza forza) sono sempre stati l, non li notiamo se non facendo uno sforzo di attenzione, e la loro presenza determina il risultato dell'azione. Questo spiega la difficolt del processo del risveglio, non siamo consapevoli delle terze forze e non riusciamo ad introdurre quelle giuste nel nostro lavoro. A questo punto importante comprendere che in un processo il luogo della prima forza pu essere occupato sia dalla forza attiva che da quella passiva o da quella neutralizzante , questa differenza nella qualit delle forze agisce nella triade ed ci che determina il tipo di processo . Senza l'azione delle tre forze nulla accade, la forza attiva e quella passiva da sole rimangono in uno stato di costante spinta e resistenza. In base alla loro natura e alla loro manifestazione le tre forze i possono essere rappresentate nel modo seguente:

Cosmologia
La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo

Lavoro

In ogni combinazione l'ordine di azione delle forze differente ed in base ad esso si hanno differenti processi: Creazione 1-2-3

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La Legge del Tre - Introduzione Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Eliminazione 1-3-2 Crimine 3-1-2 Digestione 2-1-3 Guarigione 2-3-1 Rigenerazione 3-2-1 Dobbiamo sempre essere attenti e, attraverso l'uso del principio di scala e relativit , analizzare ogni evento indipendentemente. Solitamente non possiamo vedere l'azione delle tre forze nel momento in cui si manifestano, ma studiandole una volta che il processo avvenuto possiamo iniziare vedere come si manifestato e lavorare per comprendere la triade che lo ha generato. Questo lavoro pu avvenire solo in una condizione di "presenza", attraverso il controllo delle parti meccaniche dei centri ed in particolare della mente formatoria. Nel sistema, al fine di studiare le manifestazioni delle tre forze, quando agiscono attraverso questa assume nomi differenti: Carbonio - quando attraversata dalla forza attiva Ossigeno - quando attraversata dalla forza passiva Azoto - quando attraversata dalla forza neutralizzante Idrogeno - quando non attraversata da nessuna forza, quando cio la materia analizzata non in relazione a una forza. I nomi usati per identificare le materie non sono relazionati alla loro composizione chimica, sono usati per indicare una particolare di "condizione" della materia che viene osservata. Questa una delle espressioni del principio di relativit attraverso cui possiamo comprendere che non esiste un solo tipo di materia, ma ne esistono quattro , avremo quindi non solamente il ferro come materia, ma quattro tipi di ferro, il ferro mediatore di forze attive, di forze passive, neutralizzanti, e il ferro preso solo come idrogeno, come materia atomica, quella che possiamo leggere sulla tavola periodica degli elementi. Ad esempio il ferro usato per compiere un lavoro attivo in relazione alla materia su cui agisce, o il ferro che lavorato, passivo in relazione al fabbro che lo modella, o il ferro come idea di forza, la terza forza per compiere degli sforzi. Possiamo riassumere i principi della legge del tre che agiscono attraverso la materia dal punto di vista simbolico come :

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

Padre (Carbonio) Madre (Ossigeno) Figlio (Azoto) Famiglia (Idrogeno)

Citazioni
L'uomo moderno crede nel progresso e nella cultura. Ma non vi nessun progresso di nessun genere. Ogni cosa esattamente com'era migliaia e decine di migliaia di anni fa. La forma esteriore cambia. L'essenza non cambia. L'uomo resta esattamente lo stesso. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - Gurdjieff

Le tre forze entrano in tutte le scale della creazione, e attraverso lo studio della Legge del Tre ci rendiamo conto che ogni cosa accade in base a certe leggi, e che non possiamo comprendere fino a che non conosciamo queste leggi. Ogni triade genera un evento, ed esso deve essere ricollegato al processo che lo rappresenta. Una successione di eventi procede in base ad una legge differente, la Legge del Sette. Succ. >

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Il Processo di Creazione
COSMOLOGIA - La Legge del Tre Moltiplicazione, organizzazione, diversificazione. La forza VITA (attiva) agisce sulla MATERIA (passiva) riorganizzandola in qualcosa di superiore, e ottenendo una nuova FORMA (neutra) intermedia fra i due. In questo processo la prima forza anche la forza attiva che "agisce" sulla forza passiva per riorganizzarla con lo scopo di ottenere una nuova forma (terza forza). Quando vogliamo costruire qualcosa partiamo da un'idea e iniziamo a cercare o raccogliere i materiali o le risorse di cui abbiamo bisogno. In questo punto l'ottava discendente; dall'idea alla "realt" incontriamo gli ostacoli che ridimensionano e rendono possibile la "creazione". Questi ostacoli derivano alle leggi che governano la trasformazione della materia in qualcosa di nuovo. Cercare i mezzi e le sostanze per realizzare un progetto ci porta ad incontrare le regole che dobbiamo rispettare. Cos se decido di costruire un mobile devo tenere in considerazione il tipo di legno, i tempi e le scopo; queste sono leggi che"limitano" e "indirizzano" l'iniziale impulso attivo. Una volta che la VITA ha incontrato la MATERIA inizia il lavoro di realizzazione della FORMA. In questo punto l'ottava diventa ascendente, perch il risultato finale sar una riorganizzazione della materia in modo farle avere un "valore" e "ruolo" superiore a quello di partenza, cos un mobile finito avr un valore ed un utilit superiore a quello del singolo pezzo di legno. Il processo di Creazione per, analizzato come insieme, rappresenta comunque un'ottava discendente perch il risultato finale sar comunque "inferiore" all'idea originaria, nel grafico la terza forza come FORMA ha un livello di vibrazioni e di energia inferiore allo stimolo di partenza la VITA. Questo processo ci permette di comprendere perch il risultato dei nostri sforzi inferiore alle nostre aspettative, o a quello che avevamo "immaginato"; quando facciamo un progetto la prima forza risente della mancanza delle forze contrarie e ci che pensiamo rappresenta solo un risultato ideale dei nostri sforzi. Possiamo ve ere come la conoscenza del processo di creazione ridimensioni la forza attiva e ci permette di arrivare agli intervalli nel processo di creazione con maggiore consapevolezza e possibilit di colmarli senza deviare in ottave laterali. Per comprendere meglio possiamo fare un esempio di un artigiano che decide di costruire un mobile e di un ragazzo che vuole costruire una libreria per la sua casa. Il ragazzo inizia il progetto partendo dalla sua idea limitata di come si costruisce una libreria pensando solo al risultato finale senza soffermarsi molto sui diversi aspetti della sua costruzione, questo per lui uno stimolo sufficiente per la prima spinta: l'immaginazione. Va in una falegnameria e non sa che legno comprare, non avendo molti soldi ne compra uno a basso costo, compra gli attrezzi di base, martello, chiodi, vernice e pennelli ed inizia la costruzione. Molto probabilmente incontrer moltissime difficolt, ma se avr la fortuna di non deviare l'ottava il risultato finale sar di una pessima qualit ma probabilmente svolger la funzione di sostenere i libri. L'artigiano da parte sua gi passato per l'esperienza dell'"inesperienza " e questo gli permetter di organizzare differentemente il suo lavoro e ci nonostante dovr fare i anche lui conti con il materiale. L'artigiano sa come lavorare il legno e conosce i differenti procedimenti da seguire, ma non sa con che legno avr a che fare o che tipo di difficolt incontrer nella lavorazione, questo generer la differenza tra "l'idea" del mobile e la sua concreata realizzazione finale ma grazie alla sua conoscenza il risultato del falegname sar superiore a quello del ragazzo e la possibilit di deviazione dell'ottava molto minore. Questi esempi mettono in luce due aspetti del processo di creazione: il primo che, la forza contraria rappresenta la variabile del processo, quanto pi la prendiamo in considerazione tanto meno il nostro risultato sar influenzato da essa, anche se impossibile eliminarla del tutto. Il secondo punto che il processo di creazione collegato ai successivi processi genera una catena. Questo si vede dall'esperienza dell'artigiano e anche nel ragazzo. Attraverso la realizzazione della sua prima libreria ha imparato qualcosa ha maggiore esperienza e potr usarla in futuro in altri processi. Questa esperienza rappresenta una maggiore consapevolezza delle forze contrarie, anche se meccanica. Nella pratica questo pu essere esemplificato dal fatto che il ragazzo avr imparato che un tipo di legno meglio di un altro, che se vuole fare un ripiano deve usare gli strumenti giusti e cos via, se si trover a costruire un'altra libreria la prima forza sar differente perch avr maggiore considerazione delle forze contrarie. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Il Processo di Creazione Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

Riassumendo questa idea, la terza forza di un processo creativo rientra nel processo successivo come prima o seconda forza. Cos per il ragazzo la terza forza rientra nel processo come seconda, cio l'esperienza detta le leggi allo stimolo (prima forza) per un altro processo. La libreria pu rientrare nel processo come seconda forza nel momento in cui deve essere trasportata per essere messa in casa. Un esempio di terza forza del processo creativo che diventa prima forza il Raggio di Creazione dove i livelli di creazione successivi sono la prima forza del nuovo processo, ed aumentano il numero di leggi ad ogni passaggio. In questo si pu vedere come il processo creativo un ottava discendente perch il risultato finale ha un livello di vibrazioni, leggi, superiore allo stimolo iniziale. La forza contraria introdurr sempre un elemento di rallentamento delle vibrazioni provenienti dalla forza attiva, perch gli ostacoli che si possono incontrare non possono essere previsti completamente, il processo pu solo avvenire nella realt, quando avviene nella mente solo immaginazione. Una maggiore comprensione dell'idea che il processo di creazione un ottava discendente la si pu vedere nel fatto che ogni cosa che viene creata porta con se un numero maggiore di leggi come nell'esempio del Raggio di Creazione. Ad esempio la nostra libreria avr bisogno di una certa manutenzione, dovremo spostarla e preoccuparci di buttarla via se non la vogliamo pi, questo implica che abbiamo delle nuove ottave che si accompagnano al risultato del processo. Il livello di vibrazioni superiori rispetto alla seconda forza rappresentata dal legno grezzo porter con se maggiori necessit di cura per il suo mantenimento. Nel processo di creazione qualcosa di nuovo che prima non esisteva viene creato, se qualcosa che esiste gi viene migliorato allora si ha un processo di digestione o raffinamento. < Prec. Succ. >

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

Citazioni
L'Enneagramma un principio esoterico che permette di penetrare l'essenza della realt, considerata nella sua globalit e nei suoi diversi aspetti. Il simbolo dell'Enneagramma utile per rappresentare le leggi che regolano il mondo fisico ed uno strumento fondamentale per comprendere il vivente, e in particolare, la vita umana, il comportamento dell'uomo, delle relazioni personali e delle organizzazioni sociali. J. G. Bennett

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Processo di Digestione
COSMOLOGIA - La Legge del Tre Raffinamento, digestione, trasformazione. In questo processo la materia passiva agisce e "subisce" l'azione della forza attiva (VITA - seconda forza) che scomponendola rende disponibili le sue parti pi alte (FORMA). E' un'ottava ascendente perch il risultato della triade ha un livello di vibrazioni superiori a quelle dello stimolo di partenza (MATERIA - prima forza). Ci che viene generato dal processo utilizzabile ad un livello superiore, e ci che resta come residuo della trasformazione della materia viene rilasciato con processo di eliminazione. Attraverso lo studio del processo di digestione vediamo come la forza passiva possa essere prima forza, questo vuol dire che l'elemento che inizia, stimolo al processo. Ad esempio quando vediamo qualcosa fuori posto, l'oggetto stesso che genera lo stimolo per il processo. Ricevuto lo stimolo dall'oggetto inerme (MATERIA) ci attiviamo per metterlo a posto, compiamo l'azione (VITA, forza attiva), rimettendo a posto lasciando un ambiente pi armonioso, con un livello di impressioni superiore a prima (FORMA). E' interessante osservare che il risultato della triade collegato al tipo di seconda forza che partecipa al processo (questo vale ance per gli altri processi), cos se ad esempio vedo che una cosa sporca, la posso pulire ed ottenere un certo risultato, in relazione a quella che la mia idea di pulito, ma un'altra persona pu ottenere un risultato migliore o peggiore a seconda di quella che la sua comprensione di "pulito". Nel lavoro su di s uno studente ripetutamente chiamato a eseguire dei processi di raffinamento. Essendo pi presente a se stesso, o facendo tale sforzo, iniziamo vedere ci che ci circonda con maggiore chiarezza. Il costante sforzo di migliorare noi stessi, migliorando anche l'ambiente il processo di raffinamento o digestione, senza il quale nessuna possibilit od ipotesi di evoluzione possibile. La relazione tra studenti o tra studente e maestro molto collegata al processo di raffinamento perch la forza attiva data dallo stimolo delle persone che ci circondano, che per la loro stessa presenza ci "spingono", la terza forza la forma, raggiunta attraverso la comprensione delle idee del sistema che permette di rendere disponibili le materie necessarie per il processo di rigenerazione. La digestione del cibo l'esempio che spiega l'andamento del processo, il cibo ingerito raggiunge lo stomaco, "attiva" con la sua presenza i succhi gastrici che iniziano a scomporlo per rendere disponibili all'organismo le sostanze necessarie al suo sostentamento. Il processo di digestione riguarda tutti i tipi di cibo, cos pi la materia iniziale portatrice di energie fini, maggiori elementi "nutritivi" conterranno il prodotto finale del processo. Cos le impressioni che sono il "cibo" pi fine che ingeriamo, se digerite correttamente rendono disponibile un'energia ricca di Idrogeni fini indispensabili al processo del Ricordo di S, ossia quello di rigenerazione. < Prec. Succ. >

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L'uomo non ha un 'Io' individuale. Al suo posto vi sono centinaia di migliaia di piccoli 'io' separati che il pi delle volte si ignorano, non hanno alcuna relazione o, al contrario sono ostili gli uni agli altri, esclusivi ed incompatibili. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - Gurdjieff

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Processo di Rigenerazione
COSMOLOGIA - La Legge del Tre

Al livello simbolico il processo in cui la creatura imita il creatore. La FORMA agisce sulla MATERIA per organizzarla in qualcosa di completamente nuovo ispirato ad un modello superiore. In natura esistono alcuni esempi di rigenerazione, come il lombrico o la coda della lucertola, nell'uomo, se escludiamo la ricostruzione della pelle in una ferita o la capacit di ricostruzione dei tessuti da parte di certi organi, il processo di rigenerazione collegato esclusivamente al mondo interiore ed alla psicologia. Ci che differenzia l'uomo dagli altri animali la possibilit di diventare conscio di se stesso; questo il processo di rigenerazione: l'uomo ha la possibilit di ricreare se stesso come essere conscio. Questo processo possibile, ma non automatico, cio pu accadere solamente attraverso uno sforzo intenzionale e mirato, gli altri processi che abbiamo studiato fino adesso avvengono anche in assenza di consapevolezza e coscienza. Se osserviamo il grafico del processo vediamo che la prima forza la FORMA, rappresentata dall'uomo stesso, in particolar modo dalla parte dell'uomo che desidera lavorare per la coscienza; quel gruppo di Io che dal centro magnetico si sviluppa successivamente, attraverso il processo di rigenerazione, nel maggiordomo interinale, nel maggiordomo fino a raggiungere la sua massima realizzazione nella coscienza. Da queste osservazioni appare chiaro che lo stimolo (prima forza) possibile esclusivamente per quei gruppi di Io che sono in grado, e desiderano, essere presenti, da questo comprendiamo che questo processo dipende da un atto di volont. Per questo non possiamo sottrarci all'identificazione in maniera meccanica o automatica, sempre necessario uno sforzo, perch appena fo sforzo viene meno torniamo nel sonno cio ad agire in maniera automatica senza nessuna possibilit rigenerativa vale a dire senza nessun possibile cambiamento intenzionale. La seconda forza nel processo, la MATERIA sono gli Io meccanici che possono essere cambiati dall'azione della volont (prima forza). Attraverso il lavoro, la costanza e gli sforzi possiamo modificare le parti squilibrate in noi e permettere la creazione e manifestazione di facolt "superiori" e la crescita della consapevolezza. In base a cosa la prima forza agisce sulla seconda? La terza forza il risultato della triade e ne anche il "motore". Per poter riorganizzare e ricreare noi stessi dobbiamo agire in base ad un obiettivo, ad un principio vitale al di sopra della nostra spinta, un principio ispiratore che diriga i nostri sforzi. Le idee del sistema e l'insegnamento forniscono la terza forza, la verifica degli stati superiori e di come questi rappresentino e introducano a una vita pi completa sono lo stimolo per continuare il lavoro su di se e per verificare dell'esistenza di qualcosa di "superiore." Il maestro e gli studenti sono coloro che rappresentano la manifestazione vivente dei principi del lavoro su di se. L'immaginazione incontrollata una condizione meccanica che evidenzia uno stato di sonno, ma l'immaginazione intenzionale creativit, l'esperienza del processo di rigenerazione a livello del centro intellettuale, come l'idea di compiere le proprie azioni fisiche in maniera intenzionale rappresenta la rigenerazione del centro motorio. Il centro istintivo in collegamento alle percezioni del nostro corpo, agli stimoli che ci invia, ad esempio riguardo al cibo che mangiamo, il centro emozionale si rigenera attraverso la considerazione esterna, la capacit cio di percepire emozionalmente le persone che ci circondano. Lo strumento attraverso cui tutto quello detto fino ad ora si manifesta l'attenzione. Un livello di attenzione basso o in stato di fascinazione la rappresentazione del sonno in cui siamo immersi per la maggior parte del nostro tempo, una condizione di identificazione con quello che ci circonda e con gli stimoli che riceviamo. Quando una persone inizia a lavorare su di se gli viene insegnata l'idea dell'attenzione divisa, attraverso di essa possiamo essere consapevoli di noi stessi e di quello che stiamo facendo in maniera simultanea, possiamo iniziare a vedere come reagiamo agli stimoli, al fatto che siamo costantemente persi in uno stato di identificazione e di immaginazione e che le nostre azioni non sono il risultato della nostra volont ma di reazioni automatiche incontrollate. Iniziamo a vedere con maggiore chiarezza la nostra reale condizione e cos a fare i primi passi per comprenderla e per poterla, in futuro, cambiare. Quando l'attenzione viene deliberatamente mantenuta su ci che sta accadendo e su noi stessi possibile innescare il processo di rigenerazione. Ma non dobbiamo dimenticare che, perch un processo avvenga devono concorrere in esso tre differenti forze. Cos il nostro sforzo la prima forza (FORMA) rivolto verso l'oggetto (MATERIA) la nostra abitudine, pu innescare il processo di rigenerazione solo in presenza di una terza forza (VITA) che nel corso della storia umana ha assunto differenti nomi, Dio, Coscienza, Oro, Sole, Amore, Speranza,

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Libert. Il processo di rigenerazione si esprime nella sua forma, il Ricordo di Se, quando l'attenzione non pi divisa in due ma in tre, per cui lo sforzo di cambiare finalizzato ad un ideale superiore che pervade le nostre azioni e ci porta a rappresentare con la nostra esistenza qualcosa di pi grande che trascende la nostra singola forma. Nel sistema quel ideale raggiungere la coscienza, il "faro" e lo stimolo che genera e spinge il nostro lavoro, la sua manifestazione e ci che permette di essere diversi da quello che siamo.
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Processo di Eliminazione
COSMOLOGIA - La Legge del Tre Distruzione Decadimento Decomposizione Eliminazione. La forza attiva (VITA) agisce sulla forza neutralizzante (FORMA) decomponendola e riducendola a materia inerte. Questo processo un'ottava discendente che, raggiunta la sua fine, non procede oltre, quando i prodotti di scarto dell'eliminazione vengono rilasciati questi non possono essere riutilizzati ulteriormente se non da un livello inferiore, come ad esempio il mondo vegetale. Una delle ragioni per cui l'ottava di eliminazione non ha ulteriori sviluppi che la sua energia esaurita quasi completamente, avviene una graduale perdita di vibrazioni giungendo, come risultato, alla forza che nella triade ha il livello di vibrazioni minori; non vi sono altre vibrazioni da utilizzare nel processo, dal grafico si capisce questo molto chiaramente dalla diagonale discendente delle forze. Il processo di eliminazione un processo essenziale e necessario per il corretto sviluppo di qualunque formazione. E' collegato ad altri processi che devono liberare il materiale di scarto derivante dal loro svolgersi, cos chiaro che gli escrementi sono il risultato del processo di digestione del primo nutrimento, il cibo, o la rimozione di una crosta da una ferita l'eliminazione del processo di guarigione, se vi un processo di malattia l'assimilazione delle sostanze da parte dell'organismo pi difficile e, non funzionando correttamente il processo di digestione, vi un eliminazione eccessiva (diarrea o vomito). Ogni parte della macchina umana ha la sua forma di eliminazione, il centro istintivo con gli escrementi, il sudore, le cellule morte ecc. Il centro motorio attraverso l'attivit fisica e l'immaginazione (in collegamento con il centro intellettuale), il centro intellettuale il parlate inutile (verbale o interiore). Il centro emozionale attraverso il riso o il pianto, le emozioni negative sono il risultato di un processo di crimine delle impressioni non digerite. A seconda della qualit della materia che introduciamo in noi e della nostra condizione, avremo differenti tipi di eliminazione, cos ad esempio mangiando del cibo scaduto, l'organismo entra in un processo di malattia e lo rifiuta, se mangio del cibo buono e che particolarmente utile alla mia salute avr maggiore energia ed una macchina sana poich il processo di digestione mi ha permesso di assimilare ci di cui ho bisogno e di eliminare le parti inutilizzabili. Un cibo che ingeriamo inconsapevolmente in continuazione sono le impressioni; a seconda del tipo e della nostra capacit di digestione (che possiamo modificare attraverso il Lavoro) avremo differenti tipi di eliminazioni. Un esempio quando vediamo qualcosa che non ci piace, questa impressione entra in noi e viene rifiutata perch non siamo in grado di comprenderla (attraverso la falsa personalit) generando un processo di malattia (squilibrio), il risultato che viene eliminata attraverso il parlare di qualcosa di sgradevole, attraverso il giudizio, l'accusa e la lamentela, azioni che tutti noi conosciamo benissimo. Questa eliminazione collegata alla non digestione e quindi all'innescarsi del processo di malattia o crimine, che rende l'energia inutilizzabile generando la necessit della sua eliminazione. In questo frangente per quello che eliminiamo malato e risente del centro artificiale delle emozioni negative riproponendo la nostra interpretazione delle impressioni ricevute in maniera distorta. Questo quello che accade nella nostra programmazione, ma quando una persona inizia a lavorare su di s la conoscenza che riceve dalle idee del sistema serve per raffinare i propri organi di percezione e, un'impressione potr essere compresa e digerita; questo significa avere la possibilit di "scomporre" l'impressione nelle sue componenti e poterle digerire (comprendere), assimilando cos le "materie" presenti in essa necessarie alla nostra vita ad un livello diverso. Ci che a questo punto viene eliminato non pi la sostanza pesante del processo di malattia, ma una pi raffinata ed essenziale. Avendo compreso perch una persona agisce in un certo modo non esprimeremo pi un giudizio su di essa ma potremo spiegare perch le cose accadono in un certo modo, questo materiale utile e necessario ai livelli pi bassi (principio di scala), che in questo senso sono le persone che vogliono lavorare su di se e attraverso queste materie possono comprendere a loro volta il perch delle cose. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Processo di Eliminazione Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Cos comprendere la meccanicit di qualcuno non genera rancore ma compassione. Quando eliminiamo dobbiamo fare attenzione a quello che "esprimiamo", il tipo di eliminazione ci aiuta a comprendere cosa la ha prodotta e cosa dobbiamo fare in futuro. < Prec. Succ. >

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

Citazioni
L'uomo moderno crede nel progresso e nella cultura. Ma non vi nessun progresso di nessun genere. Ogni cosa esattamente com'era migliaia e decine di migliaia di anni fa. La forma esteriore cambia. L'essenza non cambia. L'uomo resta esattamente lo stesso. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - Gurdjieff

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Processo di Crimine
COSMOLOGIA - La Legge del Tre Malattia, Ribellione, Crimine Si ha quando la forma prevale sul principio vitale riducendo quello su cui agisce al livello di vibrazioni pi basso, a materia inerte. Questo processo s'innesca attraverso il fallimento di un corretto processo di eliminazione. Se le materie che devono essere eliminate rimangono nell'organismo generano dei veleni che innescano il processo di malattia. E' innescato da un prima forza (FORMA) che il rifiuto di una funzione superiore che non stata "assimilata" nel modo corretto, la presenza di materiale che non deve trovarsi in quel luogo genera la malattia. E' un'ottava discendente che per sua natura genera una catena discendente, poich i prodotti del processo di malattia diventano prima forza (FROMA) per il processo di malattia successivo fino a che un'ottava ascendente (il processo di Guarigione) non intervenga a ristabilire l'equilibrio necessario. Ad esempio nel decorso di una malattia virale se non sono prese delle precauzioni o non vengono somministrate le cure necessarie il decorso della malattia diventa degenerativo. Il processo di malattia riguarda tutti i centri e le funzioni ad essi collegati, cos se non eliminiamo correttamente le materie di scarto, proprie di ogni centro, possiamo innescare differenti tipi di malattia. Ad esempio l'impossibilit di esprimere ci che si compreso al proprio livello, attraverso una "costrizione" al silenzio o per via di ostacoli dettati dal dominio femminile, d origine a forti espressioni d'immaginazione incontrollata, a dialoghi interiori interminabili ed a ogni sorta di "sogni ad occhi aperti" che, nel peggiore dei casi, possono diventare cronici e svilupparsi in forme di paranoia e psicosi difficili da curare. Se non riusciamo a gestire la nostra energia emozionale possiamo diventare violenti o essere dominati dalle nostre paure, e non lasciare lo spazio ad altre persone di esprimersi e di poterci aiutare. Nella societ contemporanea troviamo moltissimi luoghi comuni e atteggiamenti formatori che sono "la mela avvelenata" germogliata da precedenti processi di crimine e che si manifestano per intere generazioni. Nelle nostre famiglie e nelle nostre vite possiamo testimoniare sopraffazioni e sofferenza creati dalla mancanza di comprensione delle dinaniche umane e delle leggi che governano le cose. Le impressioni che riceviamo sono cibo, se non abbiamo sviluppato degli organi digestivi per esse, quando penetrano in noi (e dobbiamo ricordare che riceviamo un costante flusso di impressioni che non pu essere arrestato) paragonabile al non avere gli enzimi per digerire il cibo organico, l'organismo lo rifiuta. L'uomo ha sviluppato nel corso del tempo, vari strumenti per "eliminare" le impressioni non digerite e che si sono "entrate in conflitto" con la nostra ignoranza i respingenti sono il risultato a volte necessario della necessit dell'uomo di non vedere le cose in modo diverso e proteggere il suo stato di sonno da scontri e frizioni che non potrebbe affrontare. Le impressioni sono il tipo di energia pi sottile che riceviamo, questo le rende difficili da digerire senza una adeguata preparazione che richiede sforzi e conoscenza. Le energie che un sano processo digestivo renderebbe disponibili sono quelle che ci permetterebbero di armonizzare la nostra vita e di comprendere piani differenti di esistenza ma, nel momento in cui queste sostanze non vengono digerite correttamente producono i loro veleni, che noi conosciamo, come giudizio, negativit (un centro inesistente formatosi per l'eliminazione dell'energia malate delle impressioni), sospetto, paura, immaginazione negative, avidit, malignit ecc, danneggiando noi stessi e ci a cui sono rivolte ed innescando a loro volta altri processi degenerativi. Qualcosa che ci fa capire meglio lo svolgersi del processo di crimine l'idea che esso si basa sul concetto di ottenere qualcosa senza "pagamento" (come il comune furto), questo innesca un debito che se non pagato degenera in crimine, cos possiamo avere un debito conoscitivo su qualcuno che, se non pagato, porta al giudizio, o pi semplicemente un debito economico che se non pagato porta ad una causa. Il processo di malattia qualcosa che riguarda noi stessi, non il mondo esterno, ogni volta che siamo testimoni di tale processo

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Processo di Crimine Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 dobbiamo cercare di comprendere ci che lo ha causato e cos facendo avviare il processo di guarigione. Possiamo essere testimoni o subire un processo di crimine da parte di qualcuno, ma nel punto dell'ottava in cui ci accorgiamo che in corso un processo di crimine (l'intervallo) abbiamo la possibilit di deviarlo in un ottava laterale (processo di guarigione), una volta che l'intervallo passato non sar possibile fermare il processo nel suo svolgersi fino al prossimo intervallo. Essendo un'ottava discendente il primo intervallo arriva subito, se non riusciamo a deviare l'ottava continuer senza interruzioni fino quasi alla sua fine, nel punto cio in cui il secondo intervallo permetter la deviazione prima della fine del processo. Quando esprimiamo un pensiero a qualcuno e questo non lo capisce o lo respinge, possiamo vedere come per noi l'altra persona "tradisce" le nostre aspettative, cos la nostra considerazione interna FORMA, abbassa il nostro ideale di trasmettere qualcosa e generiamo giudizio nei confronti della persona espressione di negativit, in quel momento il nostro desiderio di dare si trasformato in istinto a distruggere. E' buffo vedere come dalle pi nobili intenzioni possa nascere un istinto di violenza e di repressione, questo spiega moltissime condizioni in cui l'uomo e la societ si trovano. La difficolt che ogni processo ne genera a sua volta un altro, cos la persona che secondo la mia comprensione non mi ha capito e che ho giudicato si sentir ingiustamente aggredita e reagir, nella maggior parte dei casi, in maniera negativa contribuendo cos al ripetersi del processo di crimine che, se non arrestato, pu arrivare fino alle estreme conseguenze in cui si raggiunge il massimo livello di materia, la morte di una delle parti in conflitto (questo il processo psicologico che nutre le guerre). La nostra aspettativa, nell'esempio precedente, stata il nostro punto debole, il fatto di avere creato una forma immaginaria del nostro ascoltatore invece di essere consapevoli di chi realmente avevamo di fronte stata l'ignoranza che non ha permesso un sano processo digestivo. Questa ignoranza ci fa essere in balia degli eventi che possono modificare i nostri stati d'animo in ogni momento, questo spiega la mancanza di volont che non ci permette di essere padroni di noi stessi. Attraverso il processo di crimine eliminiamo sia le materie che naturalmente verrebbero eliminate, sia le sostanze che servirebbero, se digerite correttamente, al benessere, sostentamento e crescita del nostro organismo. Per queste ragioni per l'uomo il cambiamento quasi impossibile, perch egli, non usando e raffinando i sui organi di digestione, semplicemente elimina la maggior parte delle sostanze che gli sono necessarie per il suo cambiamento di livello d'essere. Attraverso la conoscenza si apprendono nuovi strumenti e con la pratica, l'"essere", si fanno lavorare e si raffinano creando spazio per nuova conoscenza, e pi essere, nuova conoscenza (nel senso di una lettura pi vasta di quello che gi conoscevamo) e cos di seguito, crescendo e migliorando se stessi. legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff Dobbiamo incominciare a considerare il processo di malattia nelle nostre vite e trovare strumenti per passare al processo di guarigione ogni volta che ne siamo in grado. < Prec. Succ. >

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Una delle pi frequenti forme della considerazione interiore pensare a cosa gli altri pensano di noi, a come ci trattano, a quale attitudine mostrano verso di noi. Commentari psicologici Maurice Nicoll

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Processo di Guarigione
COSMOLOGIA - La Legge del Tre

Invenzione, riorganizzazione. La malattia, riscoprendo la forma originale della natura, diventa di nuovo canale per la vita, ed restituita alla salute R. Collin "La Teoria delle Influenze Celesti" Attraverso il processo di guarigione si ristabilisce un equilibrio in una situazione corrotta da un processo di malattia per permettere alla forza VITA di scorrere di nuovo liberamente. E' grazie a questo processo che l'organismo si adatta a condizioni difficili o estreme. Nel processo la prima forza data dalla MATERIA che, come nel processo di raffinamento, gioca questo ruolo attraverso la sua sola presenza. Nello specifico del processo la materia la condizione di minima energia in cui arriviamo ad iniziare il processo di guarigione. La materia subisce l'azione della forza neutralizzante con un livello di vibrazioni maggiori che inizia a riorganizzarla per farla tornare a quella che era la sua condizione originaria di sanit ovvero a livello di vibrazioni della forza VITA. Questo avviene attraverso la riscoperta di una condizione di normalit e di contatto con le leggi naturali che governano la vita dell'uomo. L'azione della prima forza comprensibile se pensiamo al processo di malattia; il risultato del processo stesso induce il desiderio di essere curato. Cos, se sono ammalato, ci che voglio maggiormente guarire. Certe volte il processo di guarigione avviene in maniera naturale una volta che le cause della malattia sono rimosse, cos ad esempio pu succedere che dopo un grande litigio ci sentiamo pi calmi, dato che il processo di eliminazione ha aiutato a rimuovere parte della sostanza che generava malattia, e possiamo comunicare in maniera equilibrata. Come gli altri processi la guarigione avviene anche in maniera meccanica. Quando per il processo di malattia ha raggiunto livelli troppo estesi vi la necessit di un aiuto esterno, cos una ferita che sta infettandosi deve essere trattata da un medico esperto per non degenerare in cancrena. La terza forza del processo di guarigione risiede nell'emulazione della condizione di guarigione attraverso degli strumenti che, per la loro funzione innalzano il livello di vibrazioni riportando, attraverso un principio di ripristino di energia, quello che stato danneggiato in una condizione di salute. Questo principio vale anche a livello intellettuale ed emozionale, durante l'esperienza di un'emozione negativa o subito dopo la sua espressione, quando ancora siamo catturati dall'ottava discendente che in noi, il modo per iniziare ad uscire ricordare i momenti in cui non eravamo identificati con quello a cui stiamo credendo nel momento, e comprendere che vi sono altri gruppi di Io ai quali possiamo crede, altrettanto che a quelli negativi, ma che possono riportarci ad una condizione di armonia e controllo. La guarigione un'ottava ascendente e come nel processo di eliminazione essa non genera una catena di processi, quando si ha una completa guarigione l'ottava non prosegue oltre, essa ha gi raggiunto il suo apice di vibrazioni. Questo il processo per mezzo del quale possono essere riparati errori e disastri, un organo danneggiato pu tornare alla salute, e l'uomo si pu avvicinare alla necessit, per mezzo di una guarigione, di una giusta comprensione delle leggi naturali. R Collin "La Teoria delle Influenze Celesti" < Prec. Succ. >

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Citazioni
Il livello di "stato globale" dell'uomo va, come lo definisce la scienza, dalla maggior intensit soggettiva di "sensazione di s" alla massima "perdita di s" misurabile.Questo grado di fusione diventa sempre il fattore d'iniziativa per la realizzazione di una funzione comune alle tre totalit indipendenti che rappresentano lo psichismo generale dell'uomo nel quale, in un dato momento, il livello dello stato globale ha il suo centro di gravit . La vita reale sono quando Io sono - George I. Gurdjieff

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La Legge del Sette - Introduzione


COSMOLOGIA - La Legge del Sette Differenti livelli di sviluppo seguono la Legge del Sette, cio la legge che governa la progressione di tutti i "processi". La comprensione della Legge del Sette ci permette di "scegliere" lo sforzo pi adatto al momento e quindi al punto dell'ottava in cui ci troviamo. Ogni attivit un ottava ascendente o discendente, riconoscendo le differenti fasi e svolgimento di queste ottave possiamo iniziare ad osservare i momenti in cui l'impeto iniziale che ha dato origine ad un determinato processo inizia a perdere il suo "slancio" ed entra in quello che nel sistema viene chiamato intervallo, un momento cio in cui necessario un aiuto per poter proseguire quello che stiamo facendo, per poter in questo modo, "colmare o superare" la difficolt che potrebbero deviare il corso delle nostre azioni. Un ottava ascendente un ottava in cui il risultato del processo qualcosa con un livello di vibrazioni superiore alla sua origine. Per semplificare il concetto possiamo dire che qualcosa di migliore rispetto all'inizio del processo, pu essere di migliore qualit o che dona maggiore libert, ad esempio un bicchiere il risultato di un processo di trasformazione del silicio in vetro, e il prodotto finale di maggior utilit della semplice polvere da cui si partiti. Un ottava ascendente richiede energia e, a mano a mano che l'ottava procede l'energia e l'attenzione che richiede sono sempre maggiori. Un miglioramento della qualit della propria vita il risultato di varie ottave ascendenti. Le ottave discendenti hanno come risultato qualcosa ad un livello di vibrazioni inferiore rispetto alla sua origine, e non ha bisogno di un grande dispendio di energie, cos ad esempio rompere un bicchiere semplice, ma un bicchiere rotto non ha pi la funzione di prima, ed ha un "valore" inferiore alla sua origine. Dopo un ottava discendente ci troviamo sotto un maggior numero di leggi, cos il bicchiere rotto ci costringer a pulire o a rimanere con pericolosi vetri in giro con il rischio di farci male. Questo un esempio del processo di crimine. Un ottava discendente ha bisogno di uno stimolo iniziale ma poi pu procedere senza aggiunte di nuova energia perch la prende da ci che consuma. Le ottave ascendenti sono direttamente collegate a quelle discendenti, l'energia che viene impiegata in un ottava ascendente spesso il risultato di ottave discendenti che avvengono in relazione al processo ascendente. Il vetro che serve per fare il bicchiere ha bisogno del fuoco per fondere, e il materiale che viene bruciato per produrre il fuoco rappresenta l'ottava discendente che cede l'energia necessaria alla realizzazione del processo creativo. Alla fine della lavorazione resteranno solo scorie del materiale consumato, di livello energetico e funzionale inferiore al materiale iniziale. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo L'ottava distribuita lungo punti ben precisi della circonferenza e questi indicano la progressione nel tempo delle differenti fasi dell'ottava. Nelle ottave ascendenti i tre angoli del triangolo segnano il punto in cui un'influenza esterna richiesta, il vertice il DO, lo stimolo L'ottava si compone di tre momenti che corrispondono alle tre facce del triangolo. Anche i punti del triangolo hanno un significato. L'enneagramma un simbolo che mostra come si svolge l'ottava e le relazioni interdipendenti che intercorrono nei diversi momenti del processo. Enneagramma

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La Legge del Sette - Introduzione Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 iniziale, nell'intervallo MI-FA si trova un intervallo che deve essere colmato per permettere all'ottava di proseguire e non deviare e tra SOL-LA si trova il punto in cui in prossimit della fine dell'ottava dobbiamo iniziare a concentrare l'energia e l'attenzione (dobbiamo comprendere come avvicinarci alla fine dell'ottava in base all'esperienza maturata fino a questo momento e in previsione della fine) per giungere al momento pi difficile dell'ottava che l'intervallo SI-DO. L'ottava si svolge nel tempo, ma le sue connessioni interne, evidenziate dall'enneagramma nelle sue linee interne si muovono "avanti e indietro" nel tempo collegando differenti fasi dell'ottava in modi specifici. La direzione delle forze all'interno dell'enneagramma importante perch indica la direzione dell'energia nei differenti momenti temporali dell'ottava. < Prec.

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(La presenza) Tramite il gusto che ne ricavo prendo parte alla vita sicch, senza il minimo dubbio, ho la certezza di "vivere": vale a dire che, oltre ad avere la sensazione fisica della mia vita animale, sento di essere collegato tramite il pensiero e il sentimento ai vari processi che avvengono nella mia persona. Prima dell'Alba - Henri Thomasson

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Le fasi dell'ottava
COSMOLOGIA - La Legge del Sette Le ottave sono composte da tre fasi, nelle ottave ascendenti queste prendono il nome di Preparazione, Esecuzione e Compimento. Questi sono nomi generali e devono essere considerati al fine di spiegare e non in maniera letterale, potremmo alternativamente usare i termini di raccolta delle informazioni, realizzazione e raffinamento. Nelle ottave discendenti possono essere espresse con i termini, Concepimento, Maturazione, Espressione o stimolo, associazione, reazione. Nell'enneagramma le tre parti di un'ottava sono rappresentate dai lati del triangolo inscritto nel cerchio. I punti del triangolo che toccano la circonferenza hanno un significato ben preciso nello svolgersi dell'ottava. Nelle ottave ascendenti il primo punto corrisponde al DO dove si trova l'impulso iniziale dell'ottava, fra il MI ed il FA l'influenza esterna che serve per colmare l'intervallo e proseguire nell'ottava, e tra il SOL il FA un punto particolare, siamo a met strada e un grande lavoro stato fatto, siamo nel mezzo, l'inizio e la fine sono equidistanti quindi non vediamo chiaramente la fine e sappiamo che tornare indietro altrettanto lungo e difficile; adesso dobbiamo raccogliere quello che ci serve per avviarci alla fine con tutto quello che comporta. Gurdjieff chiamava questo punto influenza intenzionalmente inclusa , qui che iniziamo la preparazione per l'ultimo intervallo, il SI DO dell'ottava. Le note dell'ottava disposte in senso orario sulla circonferenza mostrano lo sviluppo dell'ottava nel tempo e le connessioni interne mostrano i legami di ogni singola nota con le diverse fasi dell'ottava nel loro orientamento, mostrano le connessioni "al di fuori del tempo lineare". Sono i sostegni delle differenti fasi dell'ottava. In questo senso esprimono il concetto di come tutto collegato e dalla loro connessione risulta la possibilit di concludere l'ottava. A proposito delle connessioni interne importante sottolineare quanto l' esperienza fatta in una data ottava sia importante al fine di creare legami forti tali da poter sostenere le ottave successive. Per fare un esempio, se la prima volta che costruisco qualcosa, e non faccio per niente attenzione alle differenti fasi della costruzione, non avr creato una memoria sufficientemente forte da sostenermi in un'esperienza successiva, ma se sono riuscito ad essere pi consapevole delle mie azioni e di quello che faccio, le volte successive la mia memoria e comprensione diventer il sostegno per le nuove ottave. Dei deboli legami interni dell'ottava fanno si che essa devii in altre ottave laterali in base alla legge di minima resistenza, che porta lo sviluppo delle forze a cercare l'espressione con apparente minore dispersione di energia, nutrito dall'inganno della semplicit.

Cosmologia
La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo

OTTAVE ASCENDENTI

DO-RE-MI - PREPARAZIONE
Questo il punto in cui avviene la pianificazione e la raccolta dei materiali e degli strumenti necessari allo svolgimento dell'ottava. Se pensiamo all'ottava di scrivere una lettera questo il momento in cui ci domandiamo se abbiamo la carta e la cerchiamo, insieme alla penna. E' una fase molto importante pu richiedere molto tempo, in base alla sua realizzazione possiamo avere pi possibilit che l'ottava superi gli intervalli e proceda nel suo corso. Se questa fase debole o superficiale come se cercassimo di costruire una struttura su delle fondamenta pericolanti, non possiamo avere molte speranze sul risultato finale. A questo punto spostiamo la nostra attenzione sulle connessioni interne che indicano la relazione esistente fra l'azione del momento e quelle future o passate. Queste linee mostrano che quando pianifichiamo alla nota RE ci stiamo proiettando in avanti alla nota FA, questa connessione si pu spiegare con l'idea che in fase di programmazione pensiamo a quello che ci servir per iniziare il lavoro, ci

Lavoro

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Le fasi dell'ottava formeremo internamente una immagine che corrisponde al punto FA dell'ottava. Se vogliamo scrivere una lettera al RE visualizzer dove si trovano i fogli e la penna, passo cio attraverso il processo mentale di preparare il necessario per scrivere una lettera, guardiamo avanti nel FA. Un altro elemento che compone il RE l'influenza che arriva dal LA, questa connessione rappresenta ci che abbiamo immagazzinato da precedenti esperienze o dalle informazioni che abbiamo raccolto ad esempio su dei testi o attraverso qualcuno, un esempio di questo quando cuciniamo seguendo le istruzioni di una ricetta. La connessione interna tra il MI ed il SI evidenzia l'idea che la buona realizzazione del piano direttamente collegata alla sua progettazione e la progettazione deve "guardare" alla sua realizzazione per procedere, il MI anche connesso con il FA, questo perch al FA l'ottava inizia a svolgersi, e proprio la realizzazione concreta che inizia a quel punto ci che sostiene il MI che si trova di fronte all'intervallo.

Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

INTERVALLO, FA-SOL - ESECUZIONE


La seconda fase dell'ottava inizia con l'intervallo MI-FA. In questo punto sperimentiamo spesso una diminuzione di forza attiva od un aumento di forza passiva od entrambe, questo perch una volta realizzata la preparazione di quanto ci serve dobbiamo compiere il primo passo nella realizzazione concreta di quello che abbiamo solo progettato. Il lavoro deve iniziare, la preparazione finita. Vi bisogno di una terza forza che attivi e dia inizio al processo di esecuzione. Il momento dell'intervallo caratterizzato dalla necessit dell'ingresso nell'ottava di influenze esterne che permettono di superare il momento di calo di energie per non deviare in un ottava laterale differente da quella che volevamo seguire. Pensando all'esempio dello scrivere una lettera questo il momento in cui prendiamo carta e penna e ci sediamo al tavolo. La carta e la penna sono l'elemento esterno che al suo entrare permette di iniziare la fase esecutiva dell'ottava, senza di essi il nostro desiderio di scrivere una lettera rimarrebbe solamente nella nostra mente nutrendo un mondo immaginario di "cose che vorremmo fare". Ma poniamo il caso che mentre sono alla scrivania e cerco la carta un libro attrae la mia attenzione, lo prendo inizio a sfogliarlo e a leggere alcune parti, vuol dire che un ottava laterale partita e solo la decisione intenzionale di tornare all'ottava originaria mi far poggiare il libro e prendere carta e penna ed iniziare a scrivere la lettera. La natura della terza forza determina se l'ottava prosegue nella sua direzione o devia. La deviazione dell'ottava non deve essere considerata come qualcosa di "sbagliato", questo collegato esclusivamente allo scopo che ci siamo prefissi all'azione che stiamo compiendo, deviare l'ottava del lavoro su di s pu portare solamente a girare intorno senza mai raggiungere nulla, in questo caso non riuscire a trovare la giusta terza forza pu essere molto pericoloso per la nostra vita interiore. Superato l'intervallo ci troviamo al FA, le sue connessioni interne vanno solo alle note precedenti , non vi nessuna connessione con quello che accadr in seguito, il FA una nota, un punto dell'ottava, che rappresenta un "punto di arrivo" della preparazione delle fasi precedenti dell'ottava. Il FA riceve forza dall'inizio dell'ottava, il RE, come memoria di quello che abbiamo progettato , e si collega al MI per dargli un sostegno per superare il primo intervallo. Giunti al FA siamo all'inizio, abbiamo il foglio bianco di fronte e dobbiamo iniziare, una caratteristica evidenziata dai suoi legami che in questo punto non sappiamo ancora dove stiamo andando, quali saranno i risultati dell'ottava il punto in cui ci dobbiamo "buttare" e compiere il passo, poggiamo la penna sul foglio bianco ed iniziamo a scrivere. Procedendo nello scrivere l'ottava guadagna forza, le idee si iniziano a legare, le frasi si compongono, fino al SOL iniziamo a muoverci con la massima energia e le cose iniziano a prendere forma. SOL rappresenta il luogo di maggior tensione e di confusione e caos nell'ottava. A questo punto dove il primo bagliore del risultato si inizia a vedere, il risultato finale diventa chiaro, spesso quando diciamo di avere iniziato a vedere la luce alla fine del tunnel. Questo concetto mostrato dalle connessioni interne del SOL, con il SI e con il LA. La connessione tra LA e SOL l'unica che collega due note adiacenti andando nella stessa direzione , in questo punto si concentra molta energia. La connessione con il SI ci mostra che iniziamo a ricevere sostegno dalla fine dell'ottava, il raggiungimento del fine, il SI, che possiamo iniziare a vedere, ed proprio questo che ci spinge verso il passo successivo il LA. Ma questo anche un momento molto delicato, il punto del triangolo che tocca la circonferenza mette in evidenza che per entrare nell'ultima fase dell'ottava richiesto un nuovo elemento di spinta, questo quello che Gurdjieff chiama influenza intenzionalmente aggiunta, perch adesso che dobbiamo, in previsione della chiusura dell'ottava, iniziare a preparare lo sforzo all'intervallo SI-DO. Avendo adesso una visione pi completa dell'ottava importante pensare ai passi successivi, scrivendo la mia lettera a questo punto avr espresso le idee principali che volevo trasmette, ho iniziato ad ordinarle e mi avvio verso la fine, dove devo chiudere.

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

Citazioni
LA LIBERAZIONE CONDUCE ALLA LIBERAZIONE. Queste sono le prime parole di verit, non una verit fra virgolette, la verit nel vero senso della parola; verit che non solo teorica, non semplicemente una parola, ma verit che pu essere compresa in pratica. Il significato che sta dietro a queste parole pu essere spiegato cos:Per liberazione si intende la liberazione che lo scopo di tutte le scuole, di tutte le religioni, in ogni tempo.Questa liberazione pu di fatto essere molto grande. Tutti gli uomini la desiderano e si sforzano per averla. Essa per non pu essere ottenuta senza la prima liberazione, una

LA-SI, INTERVALLO - REALIZZAZIONE


Questa fase caratterizza carattere e qualit del risultato dell'ottava, comincia al LA in cui molte forze sono in azione. In primo luogo a questo punto abbiamo tutta la conoscenza del processo che ci permette di avviarci alla chiusura dell'ottava, abbiamo scritto tutto quello che dovevamo dire nella nostra lettera, questo indicato dalla connessione SOL-LA. Al LA incominciamo anche a vedere quale il tocco finale per chiudere l'ottava e darle una maggiore qualit, abbiamo iniziato a pensare quale l'azione nel SI e possiamo iniziare ad avere delle idee su come passare l'intervallo SI-DO. Questo il punto in cui, alla fine della lettera scriviamo i saluti e i PS, e pensiamo alla busta e all'affrancatura, tra il SI e il LA imbustiamo la lettera la

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Le fasi dell'ottava liberazione minore. La grande liberazione la liberazione dalle influenze allesterno di noi. La liberazione minore la liberazione dalle influenze dentro di noi. affranchiamo e la spediamo. LA contiene gli ingredienti per completare l'ottava e per poter, un domani, usare questa esperienza per altre ottave. In questo vediamo il collegamento tra LA e RE. Essere arrivati a questo punto rappresenta una conoscenza che potremo proiettare in nuove ottave come nutrimento della fase progettuale . Il risultato, la spedizione della lettera, raggiunto al SI, non al DO. Al DO l'inizio di una nuova ottava, al SI che raggiunge la sua fine. Cosa rappresenta quindi l'intervallo SI-DO? L'ottava sembra finita, ma non cos. Il risultato dell'ottava li, ma l'ottava ha portato con essa una serie di effetti collaterali, dati

Gurdjieff VEDUTE DAL MONDO REALE

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anche dalle ottave laterali che sono iniziate nei punti in cui il triangolo tocca la circonferenza , che devono essere rimossi o con cui si deve avere a che fare. Il SI-DO il passo che porta alla possibilit dell'inizio di una nuova ottava , in questo punto, che solitamente considerato poco, ma che racchiude in se una grande importanza, ripristino il mio ambiente per la nuova ottava. Nel caso della lettera, metto la penna, la carta, i francobolli e le buste da lettera a posto. lo sforzo intenzionale di chiudere l'ottava, lo sforzo che iniziato al SOL che Gurdjieff chiama l'intervallo intenzionalmente realizzato .

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L'intervallo SI-DO richiede da parte nostra maggiore concentrazione in relazione a quante ottave interiori sono state avviate durante il

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processo, ognuna di esse ha un proprio intervallo SI-DO che deve essere chiuso.

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Il pi grande ostacolo alla comprensione dell'intervallo SI-DO che non viene visto , non abbiamo abbastanza attenzione per osservare le piccole ottave laterali e pensiamo che una volta raggiunto l'obiettivo superficiale l'ottava sia conclusa, dobbiamo imparare ad "espandere" la nostra consapevolezza in diverse direzioni simultaneamente. < Prec. Succ. >

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Le ottave discendenti
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Le ottave discendenti
COSMOLOGIA - La Legge del Sette Un'ottava discendente va nella direzione, do, si, la, sol, fa, mi, re, do in senso antiorario nella circonferenza dell'enneagramma. Inizia con l'intervallo si-do, ed anche se ha bisogno di uno stimolo iniziale per iniziare poi prosegue facilmente lungo lo svolgersi dei passi successivi. Una ottava discendente si divide in tre fasi che possiamo chiamare decidere , formulare e esprimere. Un esempio l'accensione di un fiammifero: sfregatura DO-SI accensione zolfo LA prima fiamma SOL intervallo FA-MI colmato dall'aria RE legno che favorisce bruciatura DO cenere inerte e fumo. DECISIONE: DO SI LA Un ottava discendente inizia sempre con l'intervallo SI-DO. Ha bisogno di un impulso iniziale che la fa partire, qualche volta molto intenso. Pensiamo a tutto quello che ha delle grandi difficolt iniziali e vedremo la necessit di colmare un intervallo SI-DO, il "blocco dello scrittore" o la partenza di un motore di automobili che richiede l'azione del motorino di avviamento (un aiuto esterno per colmare l'intervallo). L'esempio che prender per spiegare il procedere dell'ottava discendente quello dello scrivere una lettera, che lo stesso che ho usato per l'ottava ascendente, questo per mettere in risalto che in un'azione concorrono pi ottave. Dal lato della lettera vi un ottava ascendente che porta il foglio bianco a cambiare il suo livello, ma per chi scrive la lettera la concettualizzazione e realizzazione del testo inteso come idea un ottava discendente . Nello scrivere, la formulazione dell'idea e di quello che si vuole scrivere il primo blocco, l'intervallo SI-DO, se la lettera ufficiale la forma ci aiuter a formulare la struttura di quello che volgiamo scrivere, con l'introduzione, il corpo della lettera e la fine. In una lettera personale avendo una maggiore libert, per quanto questo pu sembrare pi semplice, si incontra la difficolt di organizzare ci che si vuole trasmettere. Al SI l'idea nella sua gestazione, abbiamo un idea di cosa vogliamo trasmettere. Al LA conosciamo il tema. FORMULAZIONE: SOL FA INTERVALLO Sappiamo cosa vogliamo dire, ma ancora non abbiamo deciso come in parole o in azione. Al SOL si trova la formulazione iniziale. Le connessioni interne al SOL mostrano come esso ricava energia dal SI, cio dalla formulazione iniziale che deve trovare un modo per esprimersi. Per chiarire l'idea al SOL si ha la prima formulazione pratica pi definita di ci che si vuole realizzare. La connessione con il LA mette in evidenza che al LA avevamo preso energia dal SOL nella formulazione di come il primo passo avrebbe dovuto essere fatto. Abbiamo qui una prima idea di cosa scrivere e come. A questo punto il primo risultato diventa visibile. Proprio come nelle ottave ascendenti il SOL un punto particolare nell'ottava, il luogo di mezzo, (Gurdjieff lo chiamava Harnel-aoot). Appare la prima formulazione del testo di come sar svolto. Questo il punto in cui ci incamminiamo nell'ottava, a questo punto abbiamo iniziato, possiamo prendere carta e penna. Questo l'intervallo FA-MI che comunque pi facile da superare rispetto alle ottave ascendenti, una volta maturato il concetto deve essere solo "rilasciato" grazie ad un supporto esterno (atto a colmare l'intervallo).

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Le ottave discendenti Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 La caratteristica delle ottave discendenti che il risultato finale pi grossolano a livello di vibrazioni rispetto al livello iniziale, o detto in un altro modo lo svolgersi dell'ottava brucia energie e lascia alla conclusione ad un livello pi basso di "vigore." Nell'esempio fatto uno sforzo intellettuale per formulare una lettera lascia a livello mentale stanchi, abbiamo consumato energia per realizzare un fine. Questo non deve essere interpretato formatoriamente con il concetto che le ottave ascendenti sono giuste e quelle ascendenti sono sbagliate. Per ogni ottava ascendente ve ne devono essere di discendenti per permettere alla "combustione" di energie di altra natura di generare l'energia necessaria all'ottava ascendente, cos l'ottava ascendente di una lettera nutrita dall'ottava discendente della formulazione intenzionale della stessa, cos come la realizzazione di un vaso di cristallo frutto dell'ottava discendente della combustione che sprigiona calore. Una delle ottave discendenti che conosciamo meglio quella delle emozioni negative, che nella sua espressione, collegata al processo di crimine espressione della degenerazione delle energie, in collegamento ad apparati artificiali che non possono produrre nulla di differente. Resta un ottava da conoscere e contrastare per poter seguire un percorso di crescita personale. L'energia che viene distrutta durante l'espressione delle emozioni negative la stessa che dovrebbe essere impiegata per la costruzione del proprio S, dunque se non abbiamo le materie prime per tale costruzione nulla realmente possibile. Succ. > ESPRESSIONE: MI RE DO Al MI il "rilascio" avvenuto, il pensiero della lettera stato formulato e trasposto su carta. Si giunge al RE dove gli effetti diventano visibili ed "interagiscono" con gli altri, e al DO dove l'ottava finita e non le dedichiamo pi energia.

Traduzioni
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Citazioni
La vita mondana, anche la pi riuscita, conduce alla morte e non potrebbe condurre a nient'altro. L'idea delle vie non pu essere compresa, se si ammette la possibilit di un'evoluzione dell'uomo senza il loro aiuto. La Quarta Via Gurdjieff

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I Quattro corpi dell'uomo


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I Quattro corpi dell'uomo


COSMOLOGIA - Idee Nel sistema della Quarta Via l'uomo visto come un essere incompleto, con la possibilit di evoluzione e di auto perfezionarsi pe raggiungere quello che pu essere definito "Uomo". Per comprendere ci che l'uomo attualmente, vale a dire al livello attuale del suo sviluppo, indispensabile potersi rappresentare fino un certo punto ci che egli pu essere, vale a dire ci che pu raggiungere. Infatti, soltanto comprendendo la sequenza corretta del su possibile sviluppo, l'uomo cesser di attribuirsi quanto attualmente non possiede, ma che forse potr acquistare attraverso grandi sforzi grandi fatiche. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - pag 48 ...un uomo nel pieno senso della parola composto di quattro corpi. Questi quattro corpi sono costituiti da sostanze che diventano sempr pi sottili, si compenetrano e formano quattro organismi indipendenti aventi tra loro una relazione ben definita, ma capaci di azion indipendente. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - pag 48 Nell'uomo vi la possibilit di sviluppare quattro corpi differenti che sono esposti da Gurdjieff nella Quarta Via con il grafico seguente:

Quattro corpi uomo

il tratto pi importante, ossia che l'uomo non nasce con i corpi sottili e che questi richiedono una cultura artificiale, possibile solo in determinate condizioni, esteriori e interiori, favorevoli. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - pag 49

Cosmologia
La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo Ognuno dei corpi superiori, se si eccettua il primo che quello con cui nasciamo, ha bisogno per il suo sviluppo di un certo ammontare d sostanze sottili, per la sua costruzione prima e per il suo mantenimento poi. La prima fase, richiede maggiori sforzi per accumulare materia per la costruzione e per il mantenimento dei corpi superiori, ma una volta creato il "nuovo corpo" richiede un minore apporto di sostanze pe il suo mantenimento per utilizzare l'eccesso di materiali per la costruzione del successivo. Il sistema della Quarta Via si fonda su idee e strumenti che, se applicati, costruiscono il veicolo attraverso il quale possibile accumular abbastanza sostanze sottili necessarie alla "costruzione" dei corpi superiori, ma lo sviluppo di questi corpi non meccanico ed il frutto d un lavoro intenzionale e mirato. L'uomo ordinario non possiede questi corpi, n le funzioni corrispondenti. Ma egli crede spesso di possederle, e riesce a farlo credere ag altri. Le ragioni di questo errore sono, in primo luogo, il fatto che il corpo fisico lavora con le stesse sostanze di cui sono costituiti i corp superiori, ma queste sostanze non si cristallizzano in lui, esse non gli appartengono; Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - pag 50 A livello del nostro organismo produciamo tutte le sostanze che servono alla costruzione ed al mantenimento dei corpi, ma le sprechiam inutilmente e soprattutto non siamo in grado di trattenerle per un uso consapevole. A livello ordinario la sostanza pi sottile che riusciamo produrre il SI12 dell'ottava del cibo rappresentata dall'energia sessuale che la materia pi sottile prodotta in maniera meccanica da nostro organismo. Con un lavoro intenzionale possiamo produrre altre sostanze sottili che sono rappresentate nel diagramma del cibo dag idrogeni LA6 dell'ottava delle impressioni e MI12 dell'ottava della respirazione. Questo permette di avere una produzione maggiore d sostanze sottili che servono ala costruzione e mantenimento dei "nuovi corpi." E' importante comprendere che per la costruzione del corpo astrale necessario un lavoro intenzionale, fondato sulla consapevolezz

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I Quattro corpi dell'uomo Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Il diagramma rappresenta le funzioni parallele di un uomo avente solo il corpo fisico e di un uomo avente i quattro corpi . Nella tabella comparativa fra un uomo che possiede solo il corpo fisico ed un uomo completo, si evidenzia il limite principale di una person che non ha sviluppato i corpi superiori, che quello di non essere in grado di fare nessuna scelta consapevole. La freccia indica la sequenz di controllo delle azioni e reazioni della persona. Il ruolo delle funzioni, o centri, quello di essere degli strumenti che funzionano per reazione a agli stimoli che, se non provengono d qualcosa dentro di noi che stato sviluppato intenzionalmente, sono evocati dalle reazioni automatiche alle influenze esterne e son controllati da esse; non qualcosa di giusto o sbagliato, quello per cui le funzioni sono state "create," il loro ruolo. Purtroppo nella vit di tutti i giorni difficile comprendere questa differenza, solitamente siamo attratti dalle persone attribuendo loro grande carisma scambiando per determinazione una forte identificazione. ...le funzioni che occupano il posto del secondo corpo, dipendono dagli choc e dalle influenze accidentali. legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff ...la maggiore o minore permanenza dei suoi desideri e appetiti, chiamata una forte o debole volont. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - pag 51 La capacit, in base ad un lavoro intenzionale, di sviluppare gli altri corpi corrisponde allo sviluppo di un sempre maggiore controllo di s sostituendo alla risposta meccanica una risposta intenzionale e consapevole frutto di un'attiva partecipazione alla propria esistenza. ...in un uomo in possesso dei quattro corpi, l'automatismo del corpo fisico dipende dall'influenza degli altri corpi. In luogo dell'attivit discorde e spesso contraddittoria dei differenti desideri, vi un unico Io, intero, indivisibile e permanente, vi una individualit ch domina il corpo fisico e i suoi desideri, e pu superare le sue ripugnanze e le sue resistenze. Invece di un processo meccanico di pensiero vi la coscienza. E vi la volont, vale a dire un potere non pi composto semplicemente da desideri svariati, il pi delle volt contraddittori, appartenenti ai differenti 'io', ma derivante dalla coscienza e governato dall'individualit o da un 'Io' unico e permanente. Soltanto questa volont pu essere chiamata 'libera', perch essa indipendente dall'accidente e non pu pi essere alterata, n dirett dall'esterno. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - pag 51 Dalla frizione che sorge da un'attiva e consapevole lotta con i propri desideri meccanici si sviluppa l'energia necessaria alla formazione de corpi superiori; se iniziamo a controllare i nostri desideri e ad osservare la natura degli stessi possiamo comprendere quanto di noi artificiale e quanto possibile costruire su nuove fondamenta pi connesse a ci che realmente siamo. La consapevolezza nasce dall J. G. Bennett possibilit di acquisire un maggiore controllo su di s, e quindi di affrancarsi dalle risposte meccaniche evocate dagli stimoli accidentali che riceviamo dall'esterno, ci porta ad indirizzare il nostro lavoro in maniera intenzionale. Il lavoro che inizia da una reale osservazione di s, e da un sincero sforzo di contrastare le nostre risposte meccaniche, permette l'accumul Nel corso della vita dall'et formatoria in poi l'uomo accumula nei centri idee e atteggiamenti che vanno a costituire la sua falsa personalit Questi si manifestano nei desideri meccanici che sono le terze forze che spingono e orientano le sue azioni. Ma alla base di questi desider non vi una reale conoscenza di s, ma solamente un automatico apprendimento di valori e modelli che sono seguiti in maniera meccanica cercando alla cieca un luogo di esistenza "comodo" di cui sentirsi parte. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - pag 51 Il diagramma rappresenta le funzioni parallele di un uomo avente <b>solo il corpo fisico</b> e di un uomo <b>avente i quattro corpi</b> La differenza capitale tra le funzioni di un uomo che non possiede che il corpo fisico, e le funzioni dei quattro corpi che, nel primo caso le funzioni del corpo fisico governano tutte le altre; in altre parole, tutto governato dal corpo che , a sua volta, governato dall influenze esteriori. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - pag 50 emozionale del possibile sviluppo di un gruppo di Io che possiede una maggiore unit e possibilit di controllo sul primo corpo, quello fisico In assenza del corpo astrale l'uomo in balia degli stimoli esteriori che evocano, attraverso la reazione di causa effetto, le rispost registrate nelle parti meccaniche dei centri, trascinando l'uomo da un Io ad un altro senza nessun controllo. Ogni corpo si "costruisce" sul e nel precedente, cos non possiamo passare dal corpo fisico al corpo mentale senza avere prima costruito corpo astrale, ed ogni corpo ha la capacit di "controllo" sui corpi che lo precedono ed controllato dal corpo che lo segue.

Traduzioni

Citazioni
L'Enneagramma un principio esoterico che permette di penetrare l'essenza della realt, considerata nella sua globalit e nei suoi diversi aspetti. Il simbolo dell'Enneagramma utile per rappresentare le leggi che regolano il mondo fisico ed uno strumento fondamentale per comprendere il vivente, e in particolare, la vita umana, il comportamento dell'uomo, delle relazioni personali e delle organizzazioni sociali.

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delle sostanze necessarie alla costruzione dei corpi superiori. Per fare questo per necessario credere a questo sviluppo, altrimenti ogn difficolt che incontriamo nel cammino sar sufficiente a farci tornare sui nostri passi. Ad esempio lo scopo degli esercizi quello d metterci di fronte ad una difficolt la quale, se giustamente compresa, genera un conflitto positivo, che invece di essere respinto porta all creazione della possibilit di vedere realt differenti che non reputavamo accessibili, e ci permette agire su di esse. Se iniziamo a veder

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I Quattro corpi dell'uomo

negli scopi, e dunque nelle difficolt che incontriamo, la potenzialit di prendere il controllo di noi stessi, allora non li demonizzeremo, m Password inizieremo a comprendere che il desiderio reale di trovare una soluzione costruttiva, che passa dalla consapevolezza di poter raggiungere l scopo che ci siamo prefissi, la terza forza per la costruzione di qualcosa di nuovo. Quanto pi riusciremo a mettere da parte le ragioni che ci inducono a rimandare lo sforzo sincero e positivo, tanto meno faremo affidamento sul vecchio s che non ha nessuna reale possibilit d Ricordami
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sviluppo, e non per un principio ideale, ma perch se le avesse avute non ci sarebbe nessun lavoro da fare. L'ottava della consapevolezza di s composta di due intervalli, il primo colmato dal ricordo di s , vale a dire dallo sforzo di essere

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presenti alle proprie azioni, al proprio mondo interiore, alle risposte che automaticamente diamo ad uno stimolo. Attraverso questo lavoro d consapevolezza iniziamo a vedere noi stessi, i nostri limiti e gli elementi che ci costituiscono. Il sistema ci da una "mappa," che ci aiuta a orientarci in questa visione. Nel proseguo dell'ottava la conoscenza di noi stessi porta al secondo intervallo che la sofferenza intenzionale Questo momento dato dal fatto che, vedere noi stessi ci porta a prendere consapevolezza dei nostri limiti e delle difficolt che implican il loro superamento. In questo punto cadono la maggior parte delle persone, perch avere la forza e l'energia di vedere s stessi e decidere positivamente e intenzionalmente di fare qualcosa molto difficile. La sofferenza intenzionale, nel sistema, corrisponde alla capacit d accettare il proprio dolore e difficolt senza giustificarlo ma decidendo consapevolmente di usarlo a favore della propria evoluzione; ma c manca, a livello ordinario, la possibilit di credere a qualcosa di differente, per questo abbiamo bisogno di un mediatore di qualcuno qualcosa a cui credere che renda possibile il passaggio iniziale per la creazione degli idrogeni superiori. Una volta che abbiamo accumulat abbastanza sostanze fini potremo iniziare ad avere una maggiore indipendenza e, attraverso lo scambio con le altre persone, continuare produrre autonomamente queste sostanze. Il corpo astrale rappresentato dai sentimenti e desideri collegati ad un lavoro intenzionale sul cento emozionale, necessario iniziare credere che un cambiamento del proprio essere possibile e reale. Nel diagramma del cibo vediamo come queste sostanze sono create e, attraverso lo studio delle idee del sistema come sono perse e com possono essere risparmiate ed accumulate. Il lavoro deve toccare simultaneamente differenti aspetti e, attraverso esercizi e tecniche, deve insegnare, prima come limitare le perdite poi come usare ed accumulare le sostanze necessarie. I punti fondamentali che possono aiutarci sempre sono: Iniziare ad essere pi consapevoli di quello che facciamo, vale a dire fare lo sforzo di essere presenti a noi stessi quanto pi possibile ed quante pi situazioni possibili, iniziando a creare delle sostanze nuove; se poi limitiamo la loro perdita, che avviene attraverso eccitazion inutili o azioni incontrollate (spesso il lavoro sul ricordo di s porta a stati di eccitazione o di iper attivit dovuti ad un maggiore afflusso d energie a cui non eravamo abituati), allora, attraverso una guida intenzionale di queste energie, iniziamo a costruire una nuov consapevolezza, prima riguardo noi stessi e poi relativa mondo che ci circonda. Se riusciamo a portare avanti questo processo per un temp sufficientemente lungo possiamo sperare di cristallizzare queste nuove capacit e renderle permanentemente nostre, fino a quel moment possiamo perdere tutto e tornare ad una situazione meccanica, ma non equivalente a quella iniziale, ma molto peggiore, perch avrem imparato a vedere, e vedremo che non siamo in grado di essere padroni di noi stessi. Il lavoro quello che pu dare all'uomo una reale ragione d'essere ma qualcosa che deve essere affrontato con la massima seriet, quell che si mette in gioco grandissimo come quello che si rischia di perdere o di guadagnare. Fare il lavoro per i motivi sbagliati o con u atteggiamento sbagliato o superficiale quello che pu portarci ad una reale rovina di noi stessi. Non intraprendete questo percorso i nessun modo se non avete un reale, profondo e sincero desiderio di andare oltre voi stessi, e questo deve essere meditato e sentito lungo, la consapevolezza che state mettendo in gioco tutto deve essere una costante spinta e metro di giudizio nelle vostre azioni. Il lavor inizia in maniera molto facile, ma a mano a mano che procede richiesto sempre di pi, all'inizio si in tempo per tornare indietro, pi avanti sar sempre pi difficile. Ci che si pu ottenere proporzionato alla difficolt ed alla necessit di impegno e partecipazione che viene richiesta, tutto ci che ottenuto senza sforzo non vale nulla e non porter a nulla, ma quello che si pu perdere per una mancanza di valutazione grande. < Prec. Succ. >

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Gli Idrogeni
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Gli Idrogeni
COSMOLOGIA - Idee Per studiare il ruolo dell'uomo in relazione al tutto necessario avere un'immagine della successione di cosmi di cui facciamo parte, nel sistema questa successione chiamata Raggio di Creazione ed la catena che unisce ogni cosa che esiste. L'uomo vive sulla Terra che un pianeta del sistema solare, l'uomo dipende dal sole, il sole parte, come stella, della Via Lattea, la quale una galassia che fa parte di un sistema di galassie. L'insieme di galassie un unico insieme che rappresenta l'unit, il tutto che nel sistema chiamato Assoluto; tutti i cosmi sono contenuti in esso e dipendenti e collegati ad esso. La scala del Raggio di Creazione rappresentata: Assoluto Tutti i mondi Tutti i soli Sole Pianeti Terra Luna Ogni mondo discende dall'Assoluto, ma la "volont" dell'assoluto agisce direttamente solo al livello di Tutti i Mondi e Tutti i soli, ma non sui livelli successivi. Possiamo comprender questo in una certa misura mediante analogia. Se prendiamo l'uomo come Assoluto e cerchiamo di scoprire i limiti estremi che possono essere raggiunti entro lui stesso dalla sua volont, persino la conoscenza pi superficiale della fisionomia ci dar una risposta a questa domanda. La volont dell'uomo (prendendola come un concetto condizionale) pu governare i movimenti di tutto il corpo, di membra separate, di alcuni organi e del suo respiro. Se un uomo concentra la propria attenzione sulla punta del suo naso, comincia a sentirla. Mediante questa concentrazione egli pu addirittura provocare una leggera sensazione in alcuni tessuti. Ma non pu in alcun modo manifestare la propria volont in relazione a qualche cellula separata nel suo corpo. Le cellule sono troppo piccole per questo. La volont dell'uomo si pu manifestare solamente in relazione ai tessuti; in relazione alle cellule non si pu pi manifestare. Se prendiamo l'uomo come analogo dell'Assoluto, i tessuti corrispondono a Mondo 3, le cellule a Mondo 6. La Quarta Via - pag. 231 Nel libro "I Racconti di Belzeb a suo nipote" Gurdjieff spiega il perch, ad un certo punto del suo sviluppo, si sia generata la necessit di creare "da parte dell'Assoluto" i mondi inferiori. Questo necessario per il mantenimento della diversit indispensabile alla prosecuzione dell'espansione e differenziazione necessaria per la "sopravvivenza" del tutto. Gurdjieff parla "dell'impietoso Heropass", il tempo, che agiva sull'Assoluto portandolo verso la sua fine. Modificando delle sue leggi fondamentali egli ha generato i mondi inferiori, attraverso il processi di creazione, per garantire la possibilit della spontanea generazione di elementi creativi e rigenerativi che garantiscano la prosecuzione del tutto. Il fatto che la sua volont non agisca al di l dei due cosmi successivi, perch vi deve essere una possibilit di variabilit data dalla creativit e "indipendenza" nei diversi punti del Raggio di Creazione, essendo proprio questa variazione la potenzialit di creare nuove condizioni per lo sviluppo del tutto. In questa successione dall'Assoluto l'energia, seguendo un'ottava discendente, diminuisce le sue vibrazioni, che sono al massimo livello nell'Assoluto, e incrementa la sua densit di materia. Questo il processo da cui dipendono, e traggono origine, tutti gli elementi a noi conosciuti e molti altri di cui ignoriamo l'esistenza. In ogni parte dell'universo esistono le stesse sostanze ma in forme e densit differenti. Questo quello che intende Gurdjieff quando parla di un punto nel Raggio di Creazione; questa accezione e la Tavola degli

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La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo

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Gli Idrogeni Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 La successione delle leggi segue la progressione: Ottava DO SI LA SOL FA MI RE Mondi Mondo 1 Mondo 3 Mondo 6 Mondo 12 Mondo 24 Mondo 48 Mondo 96 Cosmo Assoluto Tutti i Mondi Tutti i Soli Sole Pianeti Terra Luna Leggi 1 3 6 (3+3) 12 (3+6+3) 24 (3+12+6+3) 48 (3+24+12+6+3) 96 (3+48+24+12+6+3) idrogeni indicano in quale punto del Raggio di Creazione una sostanza "creata" e si trova in grande quantit, ma essa si trova anche a tutti gli altri livelli del Raggio. Ad ogni passaggio la densit di materia e il livello di vibrazioni, che agiscono in maniera inversamente proporzionale, viene modificato in base alle leggi che la influenzano. Ad una maggiore densit di materia corrisponde una maggiore sovrastruttura di "regole" che formano la "densit" della materia stessa. Ci riferito ad ogni elemento che possiamo osservare intorno a noi e si estende anche al nostro mondo interiore e psicologico. Le nostre emozioni, pensieri, sensazioni sono costituiti da materia che varia in vibrazioni e densit. Ogni volta che si passa da un cosmo ad un altro le leggi o regole del precedente livello si sommano alle leggi del livello successivo perch ogni cosmo contenuto nel precedente e quindi dipende da esso. Pensiamo ad esempio ad un figlio, egli soggetto alle regole che gli sono imposte dai genitori in quanto dipendente da loro, ed in pi soggetto alle regole a cui sono soggetti i genitori, come ad esempio l'obbligo di lavorare per avere uno stipendio condiziona il tempo che essi gli possono dedicare, imponendo in maniera indiretta le loro "leggi" su di lui.

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

L'espressione e la comprensione del Raggio di Creazione ha il fine di aiutarci a capire il posto dell'uomo in relazione al tutto e fra le singole parti. Esso spiega perch una cosa vera ad un livello e non lo ad un altro. Il Raggio di Creazione un ausilio, uno strumento o metodo per nuovi pensieri. La Quarta Via - pag. 232 Il Raggio di Creazione analizzato come un'ottava un'ottava discendente che passa dall'unit alla differenziazione. In quanto ottava vi sono due intervalli, il primo il SI-DO colmato dalla volont dell'Assoluto, il secondo si trova tra i pianeti e la terra, ed colmato da una speciale "pellicola" che permette il passaggio delle energie da un livello ad un altro sia in ricezione che trasmissione, ed rappresentato dalla vita organica. Da principio ci pu suonare strano, ma allorch comprendiamo le leggi che governano la vita organica, ci rendiamo conto che essa

Citazioni
Questa situazione binaria (ndr. forza attiva e passiva) in ogni persona che guarda in s stessa. Possiamo vivere in questa domensione transitoria, lasciandoci andare alla sua corrente e accettando di farci postare via da essa. Ma nell'insieme di questo processo che si manifesta in noi separato dalla nostra volont, a tutti questi "egli desidera" possiamo opporre il nostro "Io desidero", legando insieme il si ed il no, provocando una controversia tra i due opposti, una lotta tra i due principi, neutralizzandoli attraverso un terzo. Una grande controversia, se non senza scopo, deve dare dei risultati, a conclusione di uno sforzo, e poi quattro elementi saranno Dobbiamo ora parlare delle materie con cui fatto l'universo. Tutte le materie del mondo che ci circonda, il cibo che mangiamo, l'acqua che beviamo, l'aria che respiriamo, le pietre delle nostre case, i nostri stessi corpi sono permeati da tutte le materie esistenti nell'universo... ...abbiamo in noi materie di tutti gli altri mondi. In questo senso, l'uomo davvero un universo; le stesse forze, le stesse leggi, che L'uomo in un luogo in cui riceve differenti influenze, ma queste non possono, nella condizione ordinaria, essere ricevute direttamente dall'individuo perch l'organo che permetterebbe questo non sufficientemente sviluppato in lui. Ad esempio l'influenza dei pianeti potrebbe essere ricevuta dall'essenza dell'uomo, ma questo impedito dalla presenza della falsa personalit che la scherma da queste influenze, che invece sono ricevute come massa dall'umanit. Sono queste influenze che determinano certi eventi a livello di popolazioni, come guerre o rivoluzioni. L'uomo sarebbe in grado di ricevere anche le influenze, o energie, di mondi superiori come il Sole, ma perch questo possa avvenire necessario sviluppare degli organi di ricezione pi sensibili e specializzati, che nel sistema sono chiamati Centri Superiori . Lo sviluppo nell'uomo lo porta a ricevere e "distillare" influenze, energie/materie provenienti da Mondi superiori. Attraverso il suo sviluppo, l'uomo in grado di liberarsi di alcune influenze espresse dalle leggi che governano i mondi inferiori e "nutrirsi" di elementi provenienti da livelli superiori. In questa accezione l'idea di inferiore e superiore si riferisce solo al livello in cui un dato cosmo si trova nella scala del Raggio di Creazione. basata su una legge durissima, la legge che una classe di esseri viventi mangia un'altra classe. Ci mette la vita organica in grado non soltanto di mantenersi da s ma di riuscire a nutrire la luna e di servire come trasmittente di energie. Perci la vita organica serve parecchi scopi: quelli di mondi pi grandi, i pianeti, la terra e la luna. La Quarta Via - pag. 234

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Gli Idrogeni governano la vita del mondo intero, agiscono in lui. disponibili: si, no, disputa, risultato; questa la trasmutazione del binario nel quaternario. Gurdjieff - Letture sullEnneagramma Ogni cosa nel Raggio di Creazione composta da "materia", la cui densit inversamente proporzionale al livello delle vibrazioni. Prendendo il diagramma del Raggio di Creazione dobbiamo considerare che i diversi mondi si influenzano l'uno con l'altro in base ai principi della Legge del Tre. Attraverso l'interazione delle differenti forze sulla materia che si trova in un certo punto dell'universo si genera ci che nel sistema viene chiamato Idrogeno, cio la materia propria di quel livello. Ma l'interazione tra i differenti mondi si manifesta in base ad un movimento o meglio ad una danza cosmica ben precisa. Come gi stato detto il processo coinvolto nel Raggio di Creazione dall'Assoluto alla Luna il processo di creazione, che si esprime secondo la triade Vita - Materia - Forma, o Carbonio Ossigeno - Azoto, o forza Attiva - Passiva - Neutralizzante. L'Assoluto la forza attiva, carbonio, della prima triade, Tutti i Mondi la forza passiva ossigeno, e Tutti i Soli la forza neutralizzante. Nome utente Ma in base alla circolazione delle forze dobbiamo considerare il loro ordine in maniera differente perch non stiamo pi parlando di forze, ma di densit di materia. La forza attiva rappresentata dal carbonio (non chimico), la forza neutralizzante dall'ossigeno e la terza forza passiva dall'azoto, ed in base alla densit di materia l'azoto si trova in relazione diretta con il carbonio e successivamente Password influenza l'ossigeno. Cio dall'ordine di forze 123 si passa all'ordine di densit di materia 132. Ricordami
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Di conseguenza, come ho detto, studiando l'uomo studiamo l'universo, e viceversa. La Quarta Via - pag. 248

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Perch accade questo? Per comprenderlo meglio dobbiamo considerare come sono interconnessi i vari punti del Raggio di Creazione. Se consideriamo il punto Tutti i Soli in relazione al punto Tutti i Mondi comprendiamo che Tutti i Mondi sono formati da Tutti i Soli, sono cio un loro sottoinsieme. Per poter influenzare Tutti i Mondi la volont dell'Assoluto deve influenzare le parti che la compongono, cio Tutti i Soli.

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Nel prosieguo dell'ottava l'azoto, cio Tutti i Mondi diventa il carbonio della triade successiva, questo perch il passaggio di energie e materie avviene secondo un principio di interconnessione tra i differenti piani del Raggio di Creazione. In questo senso ci che la terza forza della prima triade, diventa ci che agisce come "spinta" per la triade successiva e si manifesta secondo lo stesso principio di quella precedente. Come abbiamo visto il Raggio di Creazione un ottava il cui primo intervallo colmato dalla volont dell'assoluto, mentre il secondo colmato dalla vita organica sulla terra che, nel passaggio di energia della successione delle triadi svolge un ruolo molto importante. Essa rappresenta la forza neutralizzante della terza triade che riceve le influenze planetarie e le trasmette alla terra, e nella triade successiva la prima forza che trasmette le sue influenze alla Luna come elemento neutralizzante. triadi del raggio di creazione

Assoluto C Tutti i mondi O Tutti i soli N Tutti i Soli C Sole O Pianeti N Pianeti C Terra O Vita organica N Vita organica C Terra O Luna N Ogni passaggio della triade genera un certo tipo di materia e va ad aggiungere elementi alla materia precedente aumentandone la densit e diminuendone la frequenza di vibrazioni. Per semplicit di comprensione vengono presi in esame solo quattro punti che sono fondamentali nel passaggio delle energie nell'ottava cosmica che sono Assoluto, Sole, Terra e Luna. Questi sono i punti che riguardano la nostra relazione con il Raggio di Creazione per comprendere le materie che compongono tutto quello che ci circonda. Le connessioni di questi punti sono rappresentate da un ottava. Abbiamo quindi tre ottave e sei intervalli; gli intervalli SI-DO delle ottave sono colmati dall'interno, rispettivamente dalla volont dell'Assoluto, dalla massa del sole, e dall'influenza della massa della terra. Gli altri intervalli sono colmati da ottave laterali che provengono dall'esterno. L'unico che conosciamo l'intervallo della seconda ottava che rappresenta la vita organica sulla terra. Tavola degli Idrogeni

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Gli Idrogeni

E' importante adesso, comprendere come generato ogni singolo idrogeno. Esso rappresenta la materia "prodotta" in un certo punto dell'universo, ed il risultato della relazione che intercorsa fra le tre forze e la materia. La densit di materia raddoppia da un livello ad un altro delle triadi, cos la prima triade che inizia nell'Assoluto, che il livello da cui tutto parte, riassumibile in: Do C 1 C H1 Si O 2 N H3 H6 La N 3 O H2 L'unione dei diversi idrogeni, per via del processo che li lega forma un idrogeno di quarto livello che rappresentato come H6. A questo punto importante approfondire l'aspetto del passaggio dell'energia dal Carbonio all'Azoto, precedentemente descritto. Consideriamo l'azoto al secondo posto della triade perch la sua densit di materia inferiore a quella dell'ossigeno: Forza Attiva Passiva Neutralizzante Energia 1 2 3 Densit 1 3 2 Materia Carbonio Ossigeno Azoto

La seconda triade usa la terza forza che l'azoto della triade precedente come prima forza e carbonio, diventando: La H2 Sol H4 H12 La H6 E cos via fino all'ultimo Idrogeno generato nell'ottava H12288. La Tavola degli idrogeni ridotta due volte per riportarla alla scala delle materie che entrano a far parte dell'esistenza umana, ma anche dopo la sua riduzione resta evidente la relazione delle materie con il punto da cui provengono. Questa riduzione dovuta anche al fatto che le materie che costituiscono il tutto sono molto pi complesse di quelle che ci interessano per il nostro studio. Ogni materia rappresenta un elemento non solo materiale ma anche psicologico, e da ogni idrogeno partono delle ottave laterali che determinano la variazione e variabilit delle diverse tipologie di elementi che conosciamo. In linea generale gli idrogeni del Raggio di Creazione rappresentano:

H768 il cibo (nel suo insieme) che mangiamo; H384 l'acqua; H192 l'aria che respiriamo; H96 il fuoco o gas rarefatti.

Da H48 in poi non parliamo pi di sostanze materiali nell'accezione comune della fisica o della chimica, ma iniziamo ad avere delle materie che hanno valore a livello sottile o psicologico, sono rappresentate da diversi tipi di impressioni. Possiamo fare alcuni esempi di come certi idrogeni sono espressi a livello psicologico e di "livello" di impressioni. H96 non parte del nostro mondo psicologico, un materiale molto grezzo composto di energie molto lente in relazione alle nostre possibilit di percezione. E' la rappresentazione dell'energia che costituisce la falsa personalit, basata su pensieri precostituiti e limitati, delle emozioni negative e di ci che le genera. A livello di impressioni rappresentato ad esempio da un brutto edificio, di forma regolare la cui costruzione risponde solo a regole funzionali, guardandolo non si ha "una bella impressione", perch il livello di idrogeni o energie che trasmette con il suo aspetto basso. H48 un impressione neutrale, Ouspensky diceva che pu essere considerata come la percezione di un foglio bianco. A livello del centro intellettuale il pensiero lineare logico, senza nessun elemento emozionale. Questo idrogeno rappresenta anche l'energia con cui lavora la vera personalit. H24 quando guardiamo un foglio con maggiore attenzione ed iniziamo a vedere le sue differenze, ad esempio nella grana della carta che stiamo usando; l'idrogeno della nostra attenzione, l'energia dell'essenza. Ha una componente emozionale di partecipazione alla nostra attenzione e alle impressioni che riceviamo. Quando iniziamo a percepire le caratteristiche e particolarit di quello che stiamo ricevendo, e siamo pi sensibili ad esse, stiamo usando questa materia. Possiamo iniziare a distinguere le differenti parti che agiscono nel momento, come ad esempio il pensiero dalle emozioni. Questo idrogeno il frutto di un lavoro intenzionale sull'attenzione, si pu esprimere a livello meccanico solo quando stiamo imparando a fare qualcosa indirizzando la nostra attenzione, ma una volta che abbiamo appreso quello che volevamo torniamo a percepire le differenze solo in maniera meccanica perch "conosciamo la materia" ma senza pensiero e percezione attiva. L'essenza produce questo idrogeno grazie al lavoro sull'attenzione; ma non appena smettiamo di usare questa attenzione torniamo agli

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Gli Idrogeni idrogeni della personalit. Le sostanze stupefacenti possono indurre artificialmente la produzione di questi idrogeni, ma senza una reale preparazione questo genera solo l'illusione di qualcosa che potrebbe esistere ma che in realt non esiste. Possiamo comprendere come un idrogeno lavora sui differenti centri osservando come H24 si manifesta; ad esempio se osserviamo intenzionalmente un animale, a seconda delle caratteristiche che notiamo, possiamo ricollegare questa osservazione al centro la ha generata. Cos, l'osservazione del movimento di un animale collegato con il centro motorio, le tecniche con cui si procura il cibo al centro istintivo e cos via. Solitamente il centro intellettuale lavora con idrogeni 48, ma attraverso il lavoro con l'attenzione e l'intenzionalit possibile "dividere" questa energia ed ottenere cos H24 che possiede una energia due volte pi fine e due volte pi dinamica. La divisione di queste energie richiede un lavoro nuovo sia da parte del centro intellettuale che da quello emozionale. H12 salvo rare eccezioni l'energia pi fine che possibile trovare in natura, l'energia sessuale, che nella sua forma pi elevata, rappresentata da idrogeni H12. Essi rappresentano l'energia con cui pu lavorare correttamente il centro emozionale. L'uso dell'idrogeno H12 ci porta ad uno stato di maggiore armonia e sensibilit percettiva. Esso la materia con cui costituito il centro emozionale superiore. D una grande sensazione di potenza, che pu essere utilizzata in maniere differenti. Essendo cos potente pu andare, se non controllata, in direzioni accidentali innescando forti tensioni ed identificazioni, come se usassimo un super carburante per far funzionare un motore a scoppio: nella migliore delle ipotesi non accadrebbe nulla, ma rischieremmo anche di danneggiarlo irreparabilmente. Nel diagramma del cibo tutti e tre gli alimenti esserici dell'uomo, il cibo, l'aria e le impressioni raggiungono il livello di H12, SI12 dall'ottava del cibo, SOL12 dall'aria e MI12 dalle impressioni grazie ad un lavoro intenzionale. Queste differenti materie sono il presupposto per la costruzione di qualcosa di nuovo all'interno dell'uomo, sono i "mattoni" per la costruzione dei corpi superiori. La Tavola degli idrogeni ci fornisce uno strumento per pensare in modo differente, per sviluppare il principio di relativit rispetto al cosmo e alle diverse scale di cui facciamo parte. Con la Tavola degli idrogeni possiamo comprendere il perch dei nostri sforzi, a cosa servono in maniera materiale e cosa stiamo costruendo. Possiamo portare con noi questa idea e la comprensione che da essa deriva per osservare il mondo, le materie che lo compongono, le relazioni che ogni cosa ha con tutto quello che la circonda. Non sappiamo e non comprendiamo che apparteniamo e siamo in relazione con tutto, per causa del nostro perenne stato di identificazione non siamo in grado di vedere "oltre il nostro naso". Vi una profonda relazione fra il mondo e noi stessi, cui siamo intimamente collegati, questa la responsabilit di chi lavora su di s e lo scopo dell'"espansione" che deriva dal lavoro. < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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I Tipi Fisici
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I Tipi Fisici
COSMOLOGIA - Idee Il sistema della Quarta Via distingue le differenti tipologie di essenza, e di conseguenza di tipo di macchina umana, in base allo studio del sistema endocrino. Ogni uomo normale nato con tutte le ghiandole endocrine attive ma, in base alle idee del Sistema, alcune di queste sono pi attive di altre nellindividuo. Ogni ghiandola endocrina influenza un aspetto della natura umana, da quello fisico a quello psicologico; secondo il Sistema la ghiandola endocrina pi attiva determina la tipologia di individuo, la sua essenza. Sappiamo ad esempio che una particolare attivit delle ghiandole surrenali attive si esprime in un individuo attraverso certi comportamenti. A livello medico riconosciuto che una iper-attivit di una ghiandola influenza sia la conformazione fisica, specialmente nel periodo dello sviluppo che le reazioni psicologiche, per esempio una attivit molto sviluppata della ghiandola pituitaria anteriore, produce un eccesso di ormone della crescita durante il periodo dello sviluppo facendo si che lindividuo risulti essere molto alto. Il tipo fisico a cui associata la ghiandola pituitaria anteriore il tipo Saturnino, caratterizzato, tra le altre cose, dalla sua altezza. Ogni individuo possiede tutte le ghiandole endocrine funzionanti, questo ci indica che ogni individuo possiede tutte le caratteristiche di tutti i tipi con le conseguenti caratteristiche associate. In questo articolo si fa per riferimento ad una definizione pura dei tipi, che non per ci che si manifesta, essendo ogni uomo una risultante di tutti i tipi, ma con una parte pi sviluppata e recettiva di altri. Nel sistema si considera che il tipo principale rappresenti il 40% dellessenza, il tipo che lo precede, secondo la connessione delle linee interne dellenneagramma dei tipi, il 20% e il tipo che lo segue sempre il 20%, il restante dei tipi rappresentano il 5% dellessenza. Vale a dire che un tipo Marziale composto da: 40% Marziale, 20% Saturnino e 20% Gioviale, 5% Lunare, 5% Venusiano, 5% Mercuriale, 5% Solare. Si discosta da questa divisione il tipo Solare che non direttamente collegato alla successione dei tipi, essendo una tipologia particolare e per sua natura compatibile con tutti i tipi, in questo senso si pu avere un Marziale-Solare come un Venusiano-Solare ecc. I tipi sono associati ai pianeti perch nel Sistema della Quarta Via si ritiene che ogni ghiandola sia collegata con le influenze planetarie provenienti dal pianeta stesso. Rodney Collin nel testo Le teorie delle influenze celesti tratta questo argomento in maniera molto approfondita. Le descrizioni delle divinit Romane corrispondono alla caratterizzazione fisica e psicologica dei tipi collegati al pianeta, come il marziale rappresenta il dio della guerra, ed governato dalle surrenali che secernono adrenalina un tipo combattivo, con grande determinazione e con il relativo dio. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione Enneagramma dei Tipi fisici

Cosmologia
La Legge del Tre

La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo L enneagramma dei tipi rappresenta la sequenza dei tipi e di conseguenza la loro relazione tra di essi e le connessioni e repulsioni relative. I pianeti formano un modello in cui il sole si trova al centro nello stesso modo in cui il cuore si relaziona alle ghiandole nella sua prossimit. I pianeti sono sostenuti e nutriti dal Sole, assorbono differenti radiazioni che cambiano in relazione alla loro distanza da esso. Nello stesso modo, il cuore (che rappresenta la ghiandola collegata al Sole) pu essere considerato la sorgente della vita e il sostentamento del corpo, le diverse distanze dal cuore delle ghiandole determina la qualit del sangue che le raggiunge e nutre. Quando cerchiamo di determinare il tipo fisico di una persona si parte dallanalisi delle caratteristiche di attivit e passivit dellindividuo, vale a dire la propensione allazione o allinazione, alla visibilit piuttosto che allinvisibilit del tipo. Nellenneagramma dei tipi quelli passivi sono il Gioviale, il Lunare, e il Venusiano, e quelli attivi cono il Mercuriale, il Saturnino, il Marziale ed il Solare. In aggiunta i tipi possono essere suddivisi in positivi e negativi in collegamento alla visione di insieme che lindividuo ha della vita e

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I Tipi Fisici Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Losservazione dei tipi collegata alla possibilit e necessit di conoscere s stessi, al fine di trovare il nostro posto, limitando linganno collegato alla nostra falsa personalit, che spesso formata sulla falsariga di un tipo che non corrisponde alla nostra essenza. E importante anche in relazione alla nostra interconnessione con le altre persone, in quanto diversi tipi hanno una differente modo di relazionarsi tra di loro generando frizione o attrazione in base alla propria natura. In base a questo uno dei principi dello studio dei tipi il principio della massima attrazione . Questa idea si concretizza nella relazione di certe caratteristiche di un tipo ad esprimersi al meglio in relazione al tipo opposto al suo ; cos il Saturnino si trover in relazione di massima attrazione con il Lunare, il Marziale con il Venusiano, il Mercuriale con il Gioviale, il Solare anche in questo caso esula queste regole, in quanto pu legare con tutti i tipi. Il principio della massima attrazione anche strettamente in relazione con le possibilit di un tipo di esprimersi al massimo delle sua possibilit, in quanto la natura del tipo con cui in relazione di massima attrazione di solito fa s che esse si possano esprimere in maniera naturale ed essere sostenute, arricchite o contrastate, in maniera costruttiva dal tipo opposto. Questo oltre a generare delle possibilit di sostegno reciproco genera anche possibilit di conflitto per la differenza tra I tipi, ma in questa difficolt vi la possibilit di una crescita reciproca della natura specifica dei tipi. Il principio di massima attrazione anche collegato al principio di attivit e passivit. Un tipo attivo si neutralizza con un tipo passivo e viceversa, cos come anche un tipo negativo trova nel tipo positivo una confronto su una diversa possibilit di vedere il mondo. (++) Saturnino (--) Lunare (++) Gioviale (-+) Marziale Attrazione tra i Tipi (-+) Mercuriale (+-) Venusiano degli eventi in genere (il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto). I tipi positivi sono il Solare, il Gioviale, il Venusiano, e il Saturnino. I tipi negativi sono il Lunare, il Mercuriale e il Marziale. In relazione alla possibilit di evoluzione tutti i tipi sono egualmente meccanici ed hanno eguali possibilit di sviluppo. Lunare Venusiano Mercuriale Saturnino Marziale Gioviale Solare Negativo Attivo Positivo Attivo I Tipi Fisici Negativo Positivo Positivo Attivo Passivo Attivo

Negativo Positivo Passivo Passivo

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legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

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I Tipi Fisici Tendenza tra i Tipi

Il Business Manager - MERCURIO Mercurio (in latino Mercurius, in greco Hermes) il nome del dio dell'eloquenza, degli scambi, del profitto e del commercio e dei ladri (per la sua velocit), della mitologia greca e romana. Il suo nome latino probabilmente deriva dal termine merx o mercator, che significa mercante. La sua bacchetta, il Caduceo, divenuta simbolo della medicina, ma come ben sappiamo rappresenta anche i 3 sistemi nervosi del corpo. Essendo il messaggero degli dei viene spesso raffigurato con le ali ai piedi. Associato al movimento inesauribile, instancabile, mai fermo. La ghiandola associata a Mercurio la tiroide (accrescimento, anabolismo), il chakra associato quello della gola o Chakra dell'Espressione. Tipo Mercuriale Capelli chiari o castani, occhi luminosi, denti bianchi, rapidit di percezione, impulsivit, tendenza a crisi esplosive, ma anche insonnia, inesauribilit, senza risparmio di s. Rapido e agile. Tipo Mercuriale - negativo, attivo, caratteristica principale = potere (manipolativo) La caratteristica principale di un tipo Mercuriale il potere, ma il tipo particolare di potere si esprime in maniera subdola, un tipo Mercuriale per indurre qualcuno a fare qualcosa, ad esempio per farsi portare un bicchiere dacqua, chieder: Hai per caso sete? Se la persona risponde di s dir: Bene, porteresti un bicchiere dacqua anche a me?. * Ghiandola di riferimento - tiroide * Senza risparmio, pulito, energico, rapido * Flessibile, adattabile * Potente, voce melliflua, parla rapidamente * Occhi luminosi, denti bianchi, capigliatura folta, fisico asciutto * Massima attrazione - Gioviale * Il ladro mitologico * Mercuriale e Marziale si repellono perch la loro caratteristica principale il potere, ma di natura opposta per cui in conflitto. Possono essere rappresentati simbolicamente dal poliziotto (il Marziale) che si scontra con il ladro (il Mercuriale) * Tendenza al Saturnino Esempi di tipi Mercuriali: Tom Cruise, Penelope Cruz, Robespierre, Fiorello L'Invisibile - VENERE Venere (in latino Venus, in greco Aphrodite) la divinit dell'amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell'universo tra loro per conservare e procreare; simboleggia l'istinto naturale di generazione e di fecondazione. Il nome Venere deriva da venus, venustas = bellezza. La dea aveva un corteggio costituito dalle Ore, dalle Cariti (o Grazie), da Eros, Potos (il desiderio), Imero e Imene, dio delle nozze. I suoi animali favoriti erano le colombe: un tiro di questi uccelli trasportava il suo carro; ma le furono consacrati anche il serpente e l'ariete; quale protettrice dei giardini le furono dedicate le piante e i fiori di rosa e di mirto. Gli antichi Vichinghi adoravano Venere con il nome di Freya, la dea dell'amore e della guerra. Nel solstizio invernale, il giorno pi breve dell'anno, quindi il pi oscuro, essi sacrificavano alla dea Venere-Freya per ottenere luce e fortuna. Questo giorno pi tardi

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I Tipi Fisici diverr Santa Lucia. Oggi (nel calendario Gregoriano dal 1582) il solstizio d'inverno il 22 dicembre, ma in precedenza (nel calendario Giuliano) era il 13 dicembre. Venere associata alla fertilit, la crescita, l'espansione. La ghiandola associata a Venere la paratiroide ed il chakra associato il Chakra dell'espressione. Tipo Venusiano Simpatico e caloroso, ma pigro, solitamente a livello fisico ha colori scuri, i miaschi possono essere molto pelosi, le femmine avere un corpo no longilineo ma neanche grasse, piuttosto morbide. Tipo Venusiano - positivo, passivo, caratteristica principale = non-esistenza La caratteristica del tipo Venusiano si esprime attraverso la sua passivit che lo porta a non essere in contrasto diretto con quello che accade, e questo lo porta ad accettare ci che lo circonda in maniera passiva ma positiva, entrando a far parte dellambiente in maniera non attiva. Questo porta i tipi Venusiani a non essere notati molto, possibile che ad una festa la maggior parte delle persone non sia accorgano che un tipo Venusiano vi abbia partecipato. Un tipo Venusiano si alzerebbe prederebbe un bicchiere dacqua senza farsi vedere, ma non di nascosto, e poi rimetter tutto a posto come se non fosse accaduto nulla. * Ghiandole di riferimento - paratiroidi * Caldo, passivo, simpatico, languido * Sensuale, vegetativo * Ottuso, indolente, carnale, terroso * Voce immatura, massa cellulare, denti poveri * Massima attrazione - Marziale * Il guaritore, per le sue capacit di accogliere nella sua passivit positiva. * Tendenza al Mercuriale Esempi di Tipi Venusiani: Marco Aurelio, Vittorio Emanuele III, Billy Crystal, Rene Zellweger

Il Militare - MARTE Marte - Ares (in latino Mars) , secondo la mitologia romana classica, influenzata da quella greca, il dio della guerra. Secondo la mitologia romana arcaica, dio del tuono, della pioggia, della natura e della fertilit. Figlio di Giunone e Giove-Zeus era inizialmente il dio della fertilit, della natura e il protettore per eccellenza e dio guerriero e non della guerra, fu anche dio della folgore, del tuono e della pioggia. La sua natura italica lo fa essere un dio 'guida' degli uomini, ma venne pi tardi associato con la guerra e la battaglia, riprendendo il greco Ares. Aggressivo e feroce, impersonava la natura brutale della guerra. Tra le divinit a lui associate c'era Afrodite, dea dell'amore, da cui ebbe dei figli, e divinit minori come Deimo (Terrore) e Fobo (Paura), che lo accompagnavano in battaglia. Per quanto ardito e battagliero, Ares non era invincibile, neppure contro i mortali. In quanto dio della primavera, periodo nel quale si tenevano le principali celebrazioni a lui dedicate, presiedeva sull'agricoltura in generale. Il mese di Marzo ed il giorno di Marted devono a lui il loro nome. Tipo Marziale Con pelle bruna o lentigginosa, ha capelli di colore inusuale (scuri fra gli scandinavi, biondi-rossicci fra i mediterranei). Energico, coraggioso, vigoroso e passionale, corto, fiero ed estroverso. Il tradizionale guerriero, a volte anche distruttivo. Antitesi e complementare ( surrenali e pancreas) con il lunare, rivale del mercuriale (tiroide). Tipo Marziale - negativo, attivo, caratteristica principale = potere (fisico - distruttivo) Il potere del Marziale si esprime, a differenza del Mercuriale, in maniera molto diretta, nellesempio del bicchiere dacqua la richiesta del Marziale sar: Prendi un bicchiere dacqua, ho sete!. * Ghiandole di riferimento - surrenali * Coraggioso, vigoroso, persistente * Diretto, pieno di risorse * Muscoloso, peloso; capelli di colore inusuale (ad esempio rossi) * Massima attrazione - Venusiano * Il poliziotto * Eroico, senza paura * Tendenza al Gioviale, che ne limita la violenza e lo spinge alla comprensione ed alla tolleranza

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I Tipi Fisici Esempi di Tipi Marziali: Lorenzo de' Medici, Elisabetta I, Chuck Norris, Mino Reitano. LAffascinatore - GIOVE Giove (in latino Iuppiter, in greco Zeus) era considerato il signore degli dei, figlio del dio Saturno, che spodest. Egli era venerato come dio del tuono e del fulmine. Gli antichi romani si riferivano a lui, in quanto protettore della capitale, come Iuppiter Optimus Maximus ("Il migliore e il pi grande") e Iuppiter Fidius in quanto protettore di giustizia e virt. La religione romana lo vedeva insieme alle dee Giunone e Minerva nella triade "capitolina" su cui era incentrato lo stato romano. La religione romana era quindi piuttosto indipendente nei confronti delle influenze greche che invece caratterizzavano la letteratura. A Giove corrisponde Zeus nella mitologia greca; Omero lo descriveva come signore degli dei, dio del cielo, della pioggia e del fulmine. Egli risiedeva insieme ad altri dei sul monte Olimpo, aveva il petto protetto dall'egida e veniva rappresentato con l'aquila o la quercia. In suo onore venivano celebrati i Giochi olimpici ogni quattro anni. Zeus veniva rappresentato maestoso e barbuto. La sua immagine pi famosa era la colossale statua di Fidia in oro ed avorio che si ergeva ad Olimpia, luogo a lui consacrato. Tipo Gioviale Comodit e capacit di attrarre a s, ma anche intrigo. Come il pianeta ha molti satelliti per la sua massa, cos il Gioviale attrae le persone a s e riesce a gestirle molto bene. Solitamente hanno un corpo esteso, sono persone con molta massa fisica ma non muscolare, sono persone grasse e molto socievoli e piacevoli, nel gergo si usa dire di una persona che attrae a s gli altri in maniera positiva che un tipo gioviale. Tipo Gioviale - positivo, passivo, caratteristica principale = vanit La caratteristica del Gioviale dovuta alla sua capacit di attrarre e di conseguenza al piacere di avere il controllo , si differisce dal domino del Saturnino che attrae le persone per il controllo, mentre il Gioviale attua un collegamento di collaborazione. Un Gioviale chiederebbe un bicchier dacqua cos: Ho sete, mi prenderesti un bicchiere dacqua? * Ghiandola principale - pituitaria posteriore * Fiammeggiante, allegro, tollerante * Materno, intrigante, affettuoso * Corto, rotondo e forte, testa grossa * Tendenza alla calvizie, vista povera * Massima attrazione: Mercuriale * Il collezionista * Erudito, apprezza l'arte * Tendenza a muoversi verso il Lunare Alcuni esempi: Napoleone Bonaparte, Pavarotti,

Il Politico - SATURNO Antico dio dell'agricoltura. Nelle leggende pi tarde fu identificato con il dio greco Crono, che, spodestato dal figlio Zeus (per i romani, Giove), fugg in Italia, dove regn nell'Et dell'Oro, epoca di perfetta pace e felicit. Durante i Saturnali, una festa che iniziava il 17 dicembre di ogni anno e durava sette giorni, veniva ripristinata una sorta di Et dell'Oro, in cui tutte le attivit erano sospese e le esecuzioni e le operazioni militari rinviate; inoltre, era accordata la libert agli schiavi, che sedevano a tavola al posto d'onore ed erano serviti dai loro padroni. Nelle raffigurazioni artistiche, Saturno di solito compare con la barba, reggendo una falce o una spiga di grano. Tipo Saturnino Saturno rappresenta il classico tipo alto e magro, particolarmente silenzioso, pieno di preoccupazioni interiori. Parlare di pi pu aiutarlo ad aerare e ripulire la sua mente costipata dalle percezioni esterne. Dalla sua ha la possibilit di accedere a grandi visioni, ha un grande impulso verso il potere e il dominare s stesso e gli altri, connesso all'esercizio della volont. Ha dei lineamenti molto marcati, la mascella squadrata, o il naso aquilino, la forma del cranio e gli archi sopracciliari marcati e forti. Tipo Saturnino - positivo, attivo, caratteristica principale =la dominanza Il dominio del Saturnino si esprime in maniera indiretta e silenziosa sulle persone sulle quali esercita la sua caratteristica. Possiede una visione molto vasta delle possibilit del momento e questo lo porta a sentire di saperne pi degli altri e a motivare il suo dominio. Nella richiesta del bicchiere dacqua il Saturnino direbbe: A questo tavolo ci vorrebbe un po dacqua, chi la prende?:

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I Tipi Fisici * Ghiandola dominante - pituitaria anteriore * Introspettivo, ascetico, autoritario, capacit di autocontrollo * Respiro e saggezza, domina facilmente * Alto, calvo, ossa lunghe, naso prominente e denti grandi * Massima rappresentazione della mascolinit * Massima attrazione per il Lunare (il massimo della femminilit) * Il capo naturale, il boss * Tendenza verso il marziale Alcuni esempi: Piero Fassino, Charles De Grulle, Nicole Kidman, Pippo Baudo

Il Testardo - LUNA Nella mitologia greca Selene ("luna" in greco) la dea della Luna, figlia di Iperione e Teia, sorella di Elio (il sole) ed Eos (l'aurora). Selene la personificazione della luna piena, insieme ad Artemide-Diana (la luna nuova), alla quale a volte assimilata, ed a Ecate, la luna calante). La dea viene generalmente descritta come una bella donna con il viso pallido, che indossa lunghe vesti fluide bianche od argentate e che reca sulla testa una luna crescente ed in mano una torcia. Molte rappresentazioni la raffigurano su un carro trainato da buoi o su una biga tirata da cavalli, che insegue quella solare. Fu sposa di Zeus, dal quale ebbe Pandia ed Erse (la rugiada). Ebbe una relazione con Pan, che per sedurla si travest con un vello di pecora bianca e Selene vi sal sopra. Un altro mito che la riguarda quello dell'amore per Endimione, re dell'Elide. Selene si innamor del bellissimo giovane ed ogni notte lo andava a trovare mentre dormiva in una grotta del monte Latmo, in Asia Minore. Pur di poterlo andare a trovare ogni notte, Selene gli diede un sonno eterno e dalla relazione nacquero cinquanta figlie. Nella mitologia romana fu associata a Luna; il tempio della Luna si trovava a Roma sull'Aventino. Tipo Lunare Il tipo Lunare un tipo poco socievole, tender a trovarsi bene a lavorare la notte, e in solitudine, ha la pelle chiara e la tendenza ad un viso tondo, soffrono di calvizie. Tipo Lunare - negativo, passivo, caratteristica principale = testardaggine Il tipo Lunare, in collegamento con le sue caratteristiche passive e negative, ha un carattere difficile, tende sempre a opporsi, come espressione della sua persona. I tipi Lunari sono molto precisi in quello che fanno e conoscono bene i soggetti a cui si interessano, questo per poter essere sempre quelli che sanno per poter portare avanti le loro scelte. Cercare di far fare qualcosa ad un Lunare vuol dire incontrare un muro. In relazione alla richiesta di un bicchiere dacqua il Lunare non chieder, ma se la richiesta gli viene rivolta probabilmente la risposta sar: No, non te lo prendo. * Ghiandola di riferimento - pancreas * Mite, rotonda e pallida * Introspettivo, timido, distaccato * Caparbio, passivo, imbronciato * Notturno, incline ai dettagli * Corpo immaturo, pochi peli sul corpo * Rappresenta il massimo della femminilit * Massima attrazione - Saturnino (il massimo della mascolinit) * Tendenza al Venusiano Alcuni esempi: Francesco Petrarca. L'Eterno Bambino SOLE Tipo Solare Con pelle bianco rosata, ossa e denti fragili, la descrizione di un bambino che sta crescendo. Sembra molto pi giovane della sua et, ha grandi occhi luminosi, e un fisico efebico e poco peloso. Tipo Solare - positivo, attivo, caratteristica principale = ingenuit La caratteristica del solare data dalla sua visione del mondo, non ha una visione chiara delle forze contrarie e questo lo porta ad affrontare le problematiche del mondo in maniera ingenua, e a rischiare di scontrarsi molto duramente con la realt che lo circonda. La sua ingenuit anche una forma di potere, quando chiede le cose a qualcuno non osserva le difficolt che questo comporterebbe, ad esempio per il bicchiere dacqua chiederebbe alla persona pi scontrosa nella stanza: Mi prendi un bicchiere dacqua ch ho sete? E' nella stanza accanto, e con molta probabilit si vedr rifiutata la sua richiesta.

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I Tipi Fisici

* Ghiandola di riferimento - timo * Intenso, aria giovanile, ingenuo * Attivo, grazioso, efebico * Spalle larghe, torace sottile, fronte ampia * Fragile, malaticcio, tendenze al suicidio (a causa del suo duro impatto con il mondo) * Massima attrazione - nessuna * Il modello del Peter Pan Si combina con tutti gli altri tipi Alcuni esempi: Michael Jackson, Scarlet Johanson, Susan Sarandon, Gandhi. < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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Introduzione alle Leggi


COSMOLOGIA - Idee Nel sistema della Quarta Via la relazione delluomo con il tutto si fonda sul principio di relativit , questo principio ci mostra come lanalisi della nostra esperienza sia collegata con i differenti livelli o mondi che prendiamo in considerazione in relazione a ci che stiamo osservando. Il Raggio di Creazione indica la divisione di questi mondi e le forze o ordini di leggi che agiscono in ognuno di essi. Nel Raggio di Creazione ad ogni Mondo assegnato un numero corrispondente di leggi pari al numero di forze che agiscono in quel mondo. Al livello dellAssoluto le tre forze costituiscono ununit, una la singola e indipendente Volont. AllAssoluto corrisponde il numero 1. Nel mondo del secondo ordine (Tutte le Galassie) le tre forze sono divise; a questo mondo assegnato il numero 3. A questo livello la volont dellAssoluto si esprime direttamente. Proseguendo, nella discesa del Raggio di Creazione, ogni mondo inferiore eredita tutte le forze dei i mondi superiori cos come accade a Mondo 3, e in aggiunta possiedono tre forze loro proprie, al livello di Mondo 6 La Via lattea vi sono tre forze del mondo stesso, pi quelle dei mondi che lo precedono. A questo livello non vi pi lazione diretta della volont dellAssoluto e le forze che fanno parte di questo mondo iniziano ad avere una componente di meccanicit . Questo pu essere compreso se pensiamo ad esempio ad uninvenzione, alla sua creazione le possibilit di utilizzo sono molto concentrate e direttamente collegate allidea della persona che la ha realizzata; ma a mano a mano che questa entra a far parte di un ordine pi vasto di persone che la usano sono scoperti o creati nuovi utilizzi della stessa, entrano cos nel ciclo di vita dellinvenzione un maggior numero di possibilit di utilizzo e applicazione, si sommano nuove potenzialit, cos nella differenziazione dei mondi si aggiungono nuovi elementi che nella loro interazione creano gli elementi costituenti del mondo stesso. Cos nel mondo del terzo ordine ci sono (3)+3)=6 forze; nel mondo di quarto ordine ci sono (3+6) +3=12 forze e cos via:

Cosmologia
La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo Terra (pianeta del sistema di pianeti) 48 Tutti i Pianeti (nel sistema solare) 24 Sole (o un sistema solare di una galassia) 12 (3+6+3) La Via Lattea (una galassia) 6 (3+3) Tutte le Galassie 3 Assoluto (ogni cosa ovunque) 1 Mondi Ordni di Leggi Raggio di Creazione

Lavoro
Luna (luna di un pianeta) 96

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Introduzione alle Leggi Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - G. I. Gurdjieff. La volont dellAssoluto raggiunge solo il livello del Mondo 3; non raggiunge Mondo 6. Nel Mondo 3 lAssoluto crea, cos come , il piano generale dellUniverso, che si sviluppa poi meccanicamente . La volont dellAssoluto non pu manifestare se stessa nei mondi successivi in maniera diversa da questo piano, la manifestazione delle forze nei piani successivi, prende la forma delle leggi meccaniche. La meccanicit delle leggi data dal piano generale che seguono e che devono seguire per il mantenimento del tutto. Allinterno delle leggi meccaniche che governano il Raggio di Creazione vi la possibilit per certi tipi di esseri di evadere da alcune leggi, questo al fine di portare la loro creativit ed esperienza al livello pi elevato possibile per favorire il mantenimento del tutto. Sulla terra, siamo molto lontani dalla volont dellAssoluto, ne siamo separati da 48 ordini di leggi meccaniche. Se potessimo liberarci della met di queste leggi ci troveremmo soggetti soltanto a 24 ordini di leggi, cio alle leggi del mondo planetario, e saremmo pi vicini di uno scalino allAssoluto e alla sua Volont. Se potessimo poi liberarci di met di queste leggi saremmo soggetti alle leggi del Sole (dodici leggi) e di conseguenza un gradino ancora pi vicini allAssoluto. E se potessimo ancora una volta liberarci di met di queste leggi saremmo allora soggetti alle leggi del mondi delle stelle e separati soltanto di un gradino dalla volont dellAssoluto. E per luomo, la possibilit di liberarsi gradualmente dalle leggi meccaniche esiste. Lo studio dei 48 ordini di leggi a cui luomo sottomesso non pu essere astratto come lo studio dellastronomia; non vi che un modo di studiarli: osservarli in se stessi e riuscire a liberarsene.Allinizio luomo deve semplicemente comprendere che schiavo, senza necessit, di mille piccole leggi fastidiose che altri uomini hanno creato per lui o che si creato da solo. Il numero di forze in ogni mondo indica il numero di ordini di leggi a cui il mondo soggetto. Minore il numero di leggi in un mondo, pi vicino alla Volont dellAssoluto.

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legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

Luomo, in quanto cosmo completo , ha in se stesso il suo proprio Raggio di Creazione, la sua Luna, Terra, Pianeti e Sole, egli rappresenta un essere che pu essere e divenire completo. Vi una corrispondenza tra le differenti parti dell'uomo e il Raggio di Creazione : la sua Falsa Personalit corrisponde alla Luna, la sua Vera Personalit alla Terra, la sua Essenza ai Pianeti, e il suo Io Reale al Sole. Ogni parte soggetta alla leggi dei mondi ad essa corrispondenti . La Falsa Personalit la parte pi meccanica di un uomo, ed soggetta a 96 leggi, ad esempio. Ogni individuo che desideri lavorare su di s in maniera reale deve osservare e studiare le leggi della sua Falsa Personalit, con lo scopo di liberarsi da quella parte che inutile alla sua evoluzione e la contrasta . Alcune leggi non possono essere eliminate, come ad esempio la forza di gravit o linvecchiamento del corpo, ma a molte di quelle

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psicologiche, come le emozioni negative o limmaginazione, possibile sfuggire. Ma ci a cui dobbiamo fare molta attenzione a non sostituire le leggi con altre altrettanto meccaniche, che possono sembrare pi piacevoli o semplici, come lidentificazione con il maestro o con la scuola, che sono sempre identificazioni, ma che pensiamo di poter giustificare perch consideriamo buone, non esistono identificazioni buone o immaginazione buona in relazione al desiderio di essere pi liberi. D: Potreste darci un esempio delle 48 Leggi? R: Non una questione di fare un elenco, ma di comprendere cosa significhi l'idea. L'uomo non sotto un solo tipo di legge ma sotto

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parecchi tipi diversi. Prima di tutto l'uomo, come qualsiasi creatura sulla Terra vive sotto leggi fisiche, il che significa che egli pu vevere soltanto entro certi limiti di temperatura. Poi deve esserci una particolare quantit di umidit nell'aria, e l'aria deve avere una speciale composizione chimica affinch l'uomo possa respirare. L'uomo inoltre limitato da un certo tipo di cibo che pu digerire. Queste cose sono tutte leggi per l'uomo. Poi venendo a leggi a leggi assai semplici, c' per esempio la nostra ignoranza. Non

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cnosciamo noi stessi e questa una legge. Se cominciamo a conoscerci ci liberiamo di una legge. Come ho detto non possiamo elencarle, perch alcune di esse non hanno nome, mentre altre le conosciamo. Per esempio tutti gli uomini vivono sotto la legge dell'identificazione: questa un'altra legge. Quelli che cominciano a ricordare s stessi iniziano a liberarsi dalla legge dell'identifcazione. Sicch al fine di liberarci dalle leggi per primo necessario scoprire una legge da cui ci si pu liberare, e liberarcene. Poi quando uno si liberato da questa legge, ne pu trovare un'altra. Egli si libera anche di questa e cos di seguito. Questo il modo pratico di studiare le leggi. La Quarta Via - Ouspensky Succ. >

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La legge del Pendolo


Traduzioni - Testi Pubbichiamo la traduzione della legge del Pendolo dai Commentari psicologici di Maurice Nicoll. Ognuno di voi sotto la legge del pendolo. Ognuno di voi sente il bene e poi sente il male, si sente felice e poi si sente derelitto, ognuno di voi sente affetto e amore e poi sente l'opposto, -avversione- e quel curioso opposto dell'affetto per il quale non c' nome. Questa vita meccanica. Tutto questo vivere meccanicamente. Questo vuol dire vivere nell'ondeggiamento del pendolo della vita. e finch vi resterete quello che guadagnate lo perderete e cosi resterete sempre nello stesso livello di Essere. In un momento voi amate, nel momento successivo voi odiate; In un momento sentite entusiasmo, il momento successivo vi sentite abbattuti; in un momento pensate di essere una gradevole persona. ed il momento dopo sentite che non lo siete. Questa la legge del pendolo che ondeggia su e gi. In un modo o nell'altro noi dobbiamo cercare di non stare pi tanto sotto questa inevitabile legge del pendolo, che fa avanzare e ritirare le maree, che fa si che linverno sia seguito dall'estate, l'estate dall'inverno e che nei riguardi del vostro cuore lo fa espandere e contrarre. La legge del pendolo illustrata molto bene dall'azione del cuore. Il cuore ha due fasi chiamate diastole e sistole. La diastole del cuore si ha quando esso riceve sangue, la sistole s ha quando esso si contrae e manda il sangue nel corpo. Forse potete capire quanto sia interessante questa idea del pendolo quando viene applicata al cuore, perch quando il cuore passivo e sta ricevendo il sangue, si trova su un lato del pendolo, esso accetta quello che entra in lui e poi ad un certo momento esso cambia il suo ritmo, diventa attivo e rimanda fuori tutto quello che ha ricevuto, che serve a nutrire l'intero corpo. Diastole viene dal verbo greco mettere in ordine, sistemare preparare. Questo significa che quando il cuore non sta facendo niente, fuorch ricevendo il sangue, come se si stesso sistemando.. mettendo in ordine, preparando per la fase successiva, chiamata contrazione o sistole. In greco sistole significa riunire quello che stato ricevuto e spingerlo avanti, come nella contrazione del cuore che spinge nel corpo il sangue che ha ricevuto. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione Ho sempre pensato che questo sia un ottimo modo di pensare al pendolo in un senso pratico. Noi abbiamo alcuni momenti di espansione, ed alcuni momenti di contrazione. Abbiamo momenti in cui le cose vanno bene e momenti in cui le cose vanno male. Il pendolo della nostra psicologia, delle nostre emozioni, del nostro benessere generale, va su e gi. Ma quando il pendolo ondeggia indietro, questa dovrebbe essere una fase in cui vengono messe in ordine le cose, in cui uno si consulta con s stessa,. in cui le cose vengono sistemate bene, e vengono preparate prima che uno prosegua di nuovo. Voi non potete aspettarvi di essere sempre gli stessi. Eppure quante persone sono dispiaciute quando, avendo avuto un sentimento, si accorgono che in seguito non lo hanno pi. Allora naturalmente essi litigano, sono seccati, e cosi via. In altre parole, l'ondeggiamento negativo del pendolo, per la maggior parte delle persone solo uno spazio vuoto. Mentre dovrebbe essere una fase abitata dalla consapevolezza e da un sensodel Lavoro in cui uno cerca di unificarsi e di riflettere, e non pensa invece che tutto sia finito. Ora se uno pu vivere con consapevolezza in entrambi i lati dell'oscillazione del pendolo in ogni punto, la sua vita non sar pi insoddisfacente, cio una semplice funzione dell'ondeggiamento del pendolo. Uno impara a vedere le cose da due punti di vista. Uno impara a prendere s stesso da due punti di vista, e soprattutto uno impara a prendere gli altri nello stesso modo. Invece di essere molto disgustato, o annoiato, o seccato, uno comincia a mettere in questo incivile paese in S stesso, in questo luogo barbaro, dei pensieri pi consapevoli, e la memoria e per poi ritornare nell'ondeggiamento del pendolo avendo preparato qualcosa, ed ancora una volta rientrare nella vita senza essere depresso, e soprattuttosenza sentirsi senza speranza.

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La legge del Pendolo Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Questo significa vedere che lestate e linverno non sono opposti ma sono situati su un circolo, un ritmo che necessario. La gente che vive molto negli opposti, la gente che discute sempre se questo o quello giusto sono nell'illusione del pendolo. Vi citer su ci un detto molto antico. Finch avete dei concetti rigidi su ci che giusto o sbagliato, voi non potete creare in voi questo cerchio psicologico. Questo detta viene dagli scritti di Kwang-zeu: Egli disse: "Ogni soggetto pu essere guardato da due punti di vista -da questo e da quello, .... Ma questo punto di vista comprende sia il bene che il male; ed anche quel punto di vista comprende sia il bene che il male; - e infatti ci sono o non ci sono, i due punti di vista, questo e quello? Essi non hanno trovato il loro punto di corrispondenza che viene chiamato il perno del Tao. Appena uno trova questo perno egli si situa al centro dellanello (di pensiero) da dove egli pu rispondere senza fine ai punti di vista che cambiano; - senza fine a quelli che affermano. e senza fine a quelli che negano. Perci ho detto, Non c' niente come la giusta luce (della mente) Questa cosa chiamata il Tao in realt il Lavoro. E una riconciliazione in voi degli opposti ed il raggiungimento di un nuovo posto in cui gli opposti non vi controllano. chiamato il Tao nell'antico esoterismo cinese. una Via. Tao significa una Via o una Via armoniosa. legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff "Ma allora l'Amore brutto e cattivo?" egli replic. Ma Diotima rispose: "Pensi forse che tutto quello che non bello, debba essere brutto?" "Certo" disse Socrate. Nome utente Potete vedere che Socrate stava pensando per opposti, cio egli stava pensando nel modo ordinario in cui noi tutti pensiamo che se una cosa non bella deve essere brutta. e se una cosa non buona deve essere cattiva.. La Password conversazione continua. Diotima chiede a Socrate: "Pensi che quello che non saggio, debba essere ignorante? Non percepisci che c qualcosa tra l'Ignoranza e la Ricordami
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Quello di cui sto parlando ha a che fare con il vedere entrambi i lati, il lato nero ed il lato lucente, insieme, per mezzo della memoria conscia, per mezzo del lavoro, ed solo per mezzo del lavoro che voi potrete ricordare entrambi i lati del pendolo e cos, gradualmente passare psicologicamente nella parte media del pendolo, dove situato tutto quello che cerchiamo in questo Lavoro. Questo corrisponde a creare un intero circolo, ad essere capaci di girare lungo il circolo della vita, in modo che essa non sia pi un pendolo, ma un movimento circolare che non pi governato dagli opposti.(Vi ho gi detto che il movimento del pendolo in realt un movimento circolare visto in due dimensioni. Cercate di chiarirvelo praticamente da soli.) Ora quando voi girate intorno al circolo di tutte le esperienze, voi cominciate a mettere nella vostra consapevolezza il lato oscuro di voi e voi non vedrete pi quelle contraddizioni che vengono invece dal punto di vista della vita de pendolo. Questo significa un aumento di consapevolezza.

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Per esempio in un momento voi pensate di essere buoni. ed il momento successivo di esser cattivi. e se vi osservate criticamente sarete sempre in questo dilemma, in questo doppio sentimento. Ora cito da uno scritto pi tardo sullo stesso argomento. Secondo gli scritti di Platone, Socrate racconta ai suoi allievi che una volta and a visitare una saggia donna, la profetessa Diotima. e le domand sull'amore. Egli le disse che l'amore era una divinit grande e bella., ma Diotima replic che lamore non era n bello n buono.

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saggezza? Che cosa chiese Socrate. Avere unopinione o congettura giusta fu la risposta. "una giusta opinione qualcosa tra la comprensione e lignoranza". Socrate ammise la verit di ci e Diotima allora continu: - Allora non dite che quello che non bello necessariamente deformato, e neppure che quello che non buono necessariamente cattivo, non concludere neppure, poich hai confessato che l'Amore non n bello n buono, che esso deformato o cattivo, ma piuttosto qualcosa di intermedio. Se siamo nel pendolo tutti i pensieri e sentimenti sono opposti. Se un uomo non d'accordo con le vostre vedute politiche vi odioso. Se un uomo non ha simpatia per voi, egli ha antipatia, e cos via. Questo l'esempio della legge del pendolo in tutti noi.In questo lavoro noi dobbiamo trovare qualche modo per riconciliare gli opposti e per non essere in ogni momento in questo ondeggiamento del pendolo, perch partendo da violenti punti di vista opposti, niente pu essere riconciliato, nessuna armonia pu essere prodotta, e le vostre vite continueranno come sempre. Io vi colpisco e voi mi colpite. Ogni lato produce l'altro. Un opposto con il quale vi identificate, provoca immediatamente negli altri una opinione opposta.

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La legge del Pendolo

molto importante che voi tutti cominciate a capirlo, soprattutto riguardo a voi stessi. perch i vostri personali punti di vista su voi stessi sono su questi opposti, e sono governati dalla falsa personalit. Tutti voi fate molte cose che non accettate, che non includete nel vostro generale senso di voi stessi e cos ondeggiate sempre e non avete un punto centrale. un'individualit. Per questo il Lavoro ci insegna ad osservarci senza critica. perch solo osservando noi stessi senza critica, noi possiamo girare intorno all'intero cerchio del nostro Essere, di quello che noi realmente siamo e questo distrugger completamente la falsa personalit. Voi non sarete pi la persona che avevate immaginato di essere, perch l'immaginazione mentisce sempre. Voi tutto intero dovete essere incluso nella vostra consapevolezza, perch se la consapevolezza non si espande nel vostro Essere totale, voi non avrete l'intera conoscenza di voi stessi e sarete sempre influenzati da un piccolo IO alla volta, Ma alla fine tutti gli Io devono essere compresi nel vostro sentimento di voi stessi, e sono certo che la falsa personalit si dissolver in qualcosa di completamente nuovo e meraviglioso. Perch i rapporti umani sono cos difficoltosi? Ouspensky una volta disse: essi sono cos difficili perch due persone completamente inventate, due persone completamente piene di pretese. cercano di andare insieme. In un'altra occasione egli disse che nella vita niente era come pretendeva di essere. Se voi avete qualche discernimento interno. qualche sincerit. non sarete sorpresi di una tale affermazione. Conoscerete gi la verit. E qui vi porto di nuovo l'idea di ci che significa buon padre di famiglia. nel lavoro. Esso un uomo che fa quello che deve fare per dovere nella vita, che non crede nella vita, e neppure che questa conduca da qualche parte. Ora, sul lato psicologico pratico, desidero parlarvi dell'obiettare. Mi stato chiesto se l'antipatia e l'obiezione sono la stessa cosa. Ma il Lavoro vi insegna che dovete smettere di obiettare. Voi potete non avere simpatia per una persona.. ma non necessario che solleviate obiezioni contro quella persona.. Molte persone fanno obiezioni contro ogni cosa. Con quale risultato? Essi aumentano la seconda forza, cio la forza della resistenza. Le loro vite saranno pi facili o pi difficili se essi obiettano contro ogni cosa? Saranno molto pi difficili. Essi fanno obiezioni al t, al caff, alle persone che conoscono, allo stato del mondo, essi fanno obiezioni al tempo, al governo, ai genitori, e cos via. Potete vedere che fare obiezioni una forma di considerazione interna. cio vuol dire fare conti interni. Osserviamo la questione dell'obiettare e la questione dell'avere antipatia. Sono due cose diverse. Se svolgete un compito che non vi piace ma smettete di fare obiezioni contro, voi ne acquisterete forza. Se siete ad un certo livello, se siete pi consci di quanto siete ordinariamente, non farete obiezioni contro un compito sebbene possa non piacervi svolgerlo. ma se il vostro livello scende, voi comincerete a fare obiezioni e le vostre obiezioni andranno ad alimentare lantipatia..Ma se smettete di obiettare. troverete che la vostra antipatia non sar alimentata e non aumenter.. Questo un risultato che vale la pena raggiungere, per mezza dell'auto-osservazione e del lavoro su di s. Vi aiuter a passare attraverso molte triadi difficili nel lavoro, e render la vostra vita ordinaria molto pi semplice. Ricordate sempre che se fate obiezioni agli altri e nutrite queste obiezioni, potete essere certo che gli altri obietteranno contro di voi. e nutriranno le loro obiezioni. Tutto questo ha a che fare con il rendere la personalit pi passiva, e con l'indebolire la Falsa personalit. Voi tutti dovete praticare il silenzio interno l'uno verso l'altro. smettendo i discorsi interni che riguardano le obiezioni che fate agli altri. Il risultato sar che se smettiamo, con tutto questo obiettare meccanico, cominceremo a comprendere nelle nostre vite altre persone. Ora. se voi non obiettate, cio se non fate conti e perci non vi identificate con la gente, comincerete ad essere in voi stessi molto pi ricchi, pi aperti, pi sani, e dopo qualche tempo sentirete che la vostra simpatie ed antipatie cambieranno, ma questo non avverr mai se voi obiettate in continuazione, e per obiettare, io intendo obiettare dentro di voi anche se non lo esprimete. < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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Principi I movimenti di Gurdjieff


LAVORO SU DI S - Principi Questo testo tratto dal sito http://www.gurdjieffmovements.it/ Devi pensare, sentire e avere la sensazione di qualcosa prima che essa possa diventare reale per te. Per raggiungere qualcosa di reale necessario lavorare e praticare a lungo. (G.I. Gurdjieff) Le Danze Sacre e i Movimenti hanno un posto particolare nell'insegnamento di Gurdjieff. Egli ha proposto che l'uomo un essere frutto delle sue abitudini, delle sue reazioni e delle sue funzioni, le quali sono diventate automatiche. Non possibile rendersi conto, senza speciali condizioni, di quanto siamo prigionieri di queste forze. Le condizioni particolari, che vengono create in una classe, propriamente guidata di Danze Sacre o Movimenti, possono fornire un'esperienza diretta delle possibilit insite in noi stessi oltre quelle cui siamo divenuti abituati. Troviamo che possiamo raccogliere la nostra attenzione, che si pu nello stesso tempo essere consapevoli e avere una sensazione di se stessi pi globale; che la quiete della mente, la consapevolezza del corpo e un interesse del sentimento pu essere messo assieme e che questo risulta in uno stato di attenzione pi completa in cui la forza vitale sentita e si diventa sensibili alle influenze superiori. Il loro scopo di risvegliare una intelligenza pi fine, un pensiero pi chiaro e di avvicinarsi allo stato in cui il corpo, le emozioni e la mente sono collegati tra di loro dalla Presenza. Essi sono esercizi spirituali e devono essere studiati con il sostegno dello studio della applicazione delle idee di Gurdjieff nel contesto di un gruppo propriamente costituito. Senza questo sostegno i Movimenti spesso perdono il loro significato. Gurdjieff ha introdotto i Movimenti per la prima volta al gruppo che studiava con lui in Tiflis nel 1919 e gli insegn fino alla sua morte nel 1949. L'insegnante prende una gran cura di trasmetterli senza abbellimenti o distorsioni.

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La sistematica formale dell'Enneagramma


LAVORO SU DI S - Principi Dal testo di Bennett "Studi sull'Enneagramma" 1. Ogni processo che conduca da uno stato iniziale A ad uno stato finale B deve subire deviazioni e distorsioni dovute a interferenze ambientali.

Partkdolg Doveri Esserici


LAVORO SU DI S - Principi Il primo dovere : avere nel proprio essere-esistenza tutto quanto soddisfi e sia veramente necessario per il proprio corpo planetario. Il secondo dovere : avere un bisogno istintivo, costante ed inflessibile, per l'auto-perfezione nel senso dell'essere.

Il terzo dovere : lo sforzo cosciente di conoscere sempre di 2. Soltanto con un sistema di compensazione costruito artificialmente pi sulle leggi della creazione del Mondo e del mantenimento si pu fare in modo che un processo continui a seguire un corso del Mondo. predeterminato. 3. possibile individuare il punto di rischio in cui sia possibile correggere la deviazione del processo attraverso l'incidenza di un Il quarto dovere : lo sforzo, dall'inizio della propria esistenza, di pagare al pi presto il debito del proprio nascere e della propria individualit, in modo di essere liberi di alleviare il pi possibile il Dolore del nostro Padre Comune.

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Principi - Principi Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 secondo processo CD, indipendente ma collegato, iniziato in quel punto. 4. Il secondo processo richiede anch'esso un aggiustamento come il primo. Quando questo secondo aggiustamento EF stato applicato correttamente, il sistema viene portato in uno stato di armonia dinamica che pu continuare indefinitamente finch la costruzione si mantiene. 5. I tre processi devono essere tali da fondersi e rinforzarsi tra loro dopo ogni punto di impatto reciproco . 6. La costruzione dev'essere tale da determinare un'interazione di aggiustamenti oltre ai processi stessi. Questi ultimi producono il risultato, mentre la prima evita che la costruzione crolli o degeneri.

Il quinto dovere : lo sforzo di prestare sempre assistenza al perfezionamento pi rapido possibile di altri esseri, sia quelli simili sia a quelli di altre forme, fino al grado del sacro " Martfotai," ovvero fino al grado dell'auto-individualit.

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Una delle pi frequenti forme della considerazione interiore pensare a cosa gli altri pensano di noi, a come ci trattano, a quale attitudine mostrano verso di noi. Commentari psicologici Maurice Nicoll

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In questo articolo, o serie di articoli, vorrei trattare i principi del sistema della Quarta Via e la lettura degli stessi in maniera pratica e funzionale alla nostra esistenza. Prima di affrontare le idee della Quarta Via vorrei fare una premessa partendo da una citazione di G. I. Gurdjieff: Non avete nessuna ragione per credermi. Vi domando di non credere a nulla che non potete verificare per voi stessi... Se non avete una mente critica, la vostra visita qui inutile. G.I. Gurdjieff Per poter lavorare con il sistema della Quarta Via necessario avere una mente critica e analitica, ogni idea deve essere compresa , questa parola nel sistema ha un significato particolare, individualmente e concretamente in relazione alla propria esistenza pratica. Senza una mente critica assolutamente inutile intraprendere un percorso di lavoro perch il rischio minore che corriamo di imbattersi in qualche ciarlatano dell'esoterismo che tutto al pi pu insegnarci la scorciatoia per un bravo psichiatra, quello maggiore quello di perdere la propria sanit mentale per sempre. Il lavoro su di s non qualcosa da proporre come un piatto gustoso del tipo "sai oggi ho mangiato questo perch non lo provi?", un percorso duro e insicuro, non mai garantito nulla e solo attraverso i propri sforzi e comprensioni possiamo sperare di arrivare a ci che possibile raggiungere per l'essere umano a livello della vita organica sulla terra. Premesso questo partiamo dall'idea da cui parte il Sistema, cio che l'uomo non realmente consapevole di se stesso e vive, durante il periodo che chiamiamo veglia, in uno stato di sonno, diverso da quello in cui ci troviamo durante la notte, pi vicino all'equivalente di uno stato ipnotico, in cui le suggestioni che abbiamo ricevuto indirizzano le nostre azioni al di l della nostra volont, la quale non viene in sviluppata ed esercitata. Questo perch nessuno pu sviluppare qualcosa ed usarla se non ne sente la mancanza o crede di possederla gi, e noi non ci accorgiamo che quello che ci accade avviene in maniera automatica. Ma partiamo dal principio, un bambino non sa distinguere diverse realt, per lui dai cartoni animati agli essere umani tutto appartiene ad un'unica realt, crescendo osserva ed assimila il comportamento delle persone che lo circondano, genitori parenti e amici, e inizia, per imitazione e non per ragionamento, a costruire un pantheon di "verit" ed assunti che nel tempo diventano le sue personali suggestioni, gli strumenti per la generazione delle sue risposte agli stimoli dell'ambiente circostante. Ma queste riposte non provengono dalla volont dell'individuo, ma bens dal processo automatico di assimilazione casuale delle esperienze. A questo punto possiamo introdurre l'idea del dormire e per farlo mettiamo in parallelo l'unica forma di sonno che diamo per assunto, il sonno notturno chiamato nel sistema il primo stato , in cui ricarichiamo i nostri accumulatori per il giorno successivo e il sonno nello stato di veglia, chiamato secondo stato . Nel primo stato siamo scollegati dalla realt, quello che accade non ci riguarda e non ne abbiamo nessuna memoria consapevole, in questo stato sogniamo, viviamo cio delle esperienze che sembrano reali, evocano emozioni, ci muoviamo, parliamo, pensiamo e proviamo sensazioni, a tutti gli effetti l' idea di sogno equiparabile ad un'esperienza reale. Ma il sogno non permane, la memoria di un sogno molto difficilmente completa, ricordiamo degli sprazzi, e anche se appena svegli ne abbiamo una memoria maggiore poche ore dopo quasi completamente persa. Analizzando ora il normale stato di veglia, il secondo stato, in cui viviamo le nostre vite possiamo trovare molti punti di collegamento con il primo stato. Durante il secondo stato non siamo completamente scollegati dalla realt che ci circonda, come nel primo stato, ma interagiamo con essa in base alle suggestioni della nostra educazione, per questo le risposte che diamo agli stimoli che riceviamo ogni momento, le impressioni, sono, per la quasi totalit dei casi, automatiche; molto raramente provengono dalla nostra essenza, il che vorrebbe dire che sono proprio nostre, essendo questa completamente avvolta dalla falsa personalit. Possiamo anche osservare che non abbiamo una profonda memoria degli eventi che accadono nel secondo stato, sappiamo che abbiamo compiuto delle azioni, ma se proviamo a ricordarle, nella maggior parte dei casi, quello che c' rimasto una visione sfocata di ci che accaduto, esattamente come il ricordo di un sogno. Capita certe volte che sia difficile distinguere se un sogno avuto nel primo stato accaduto realmente o no, questo perch, nello stato di veglia, la possibilit di essere consapevoli presente solo in potenza e non in maniera automatica. Nella vita come nei sogni accadono cose straordinarie, ma la nostra connessione con esse sempre parziale, analizzando il nostro passato possiamo trovare eventi e situazioni che ricordiamo con maggiore chiarezza; quelli sono i momenti in cui l'incontrarsi di diverse linee di eventi accidentali ci ha portato ad uno stato pi elevato di coscienza, registrando l'evento nella nostra memoria. Per chiarire questo di passaggio da uno stato ad un altro utile a questo punto introdurre l'idea di IO. Nel sistema si dice che l'uomo formato da molti IO, che si riuniscono in gruppi e danno vita a quelle che vengono chiamate personalit. Ma cosa sono questi IO? Ouspensky li definisce: Un IO solo un desiderio, una voglia. E successivamente aggiunge: Pensate che gli IO sono piccoli e la personalit consiste in desideri gi pi complicati. Durante l'et formatoria, e nel corso della nostra vita assimiliamo diversi IO, molti dei quali nel sistema vengono definiti IO immaginari , perch si basano sull'imitazione piuttosto che sulla comprensione e formano quegli strumenti che sono chiamati respingenti che ci permettono, nel secondo stato, di rimanere distaccati dalla realt e non vedere le contraddizioni che abbiamo in noi. Facciamo un esempio per meglio capire questa idea: se sono cresciuto in una famiglia molto religiosa, avr imparato certe nozioni e certi pregiudizi nei riguardi di altre fedi; incontrando una persona che professa un altro credo quello che accadr in me quello di essere immediatamente prevenuto verso questa persona e di alzare un muro alla comunicazione o di cercare di forzare, se sono un tipo attivo , per far prevalere le mie ragioni sulle sue. Tutte queste azioni sono il risultato dell'azione dei respingenti che generano una limitazione alle possibili risposte nel momento.

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Principi 1 Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Se iniziamo a vedere e a percepire emozionalmente questa condizione di sonno e suggestione nelle azioni degli uomini e principalmente in noi stessi, ci che ci circonda, anche nelle sue espressioni pi assurde, inizia ad avere un senso. Iniziamo cos a creare la possibilit di aprirci ad altri IO, ad entrare in contatto con la realt; stiamo facendo il primo passo nel terzo stato di coscienza , perch possiamo incominciare a vedere e a non respingere le contraddizioni che si trovano in noi stessi. La falsa personalit un gruppo di IO limitato che si oppone alla possibilit di una visione pi ampia della realt perch formata da pochi IO che per loro natura non permettono l'ingresso di altri, per questo il lavoro cos difficile. Dobbiamo pensare alla falsa personalit come ad un individuo che ragiona in una sola direzione, quando cerchiamo di mostrargli che esistono altre forme di pensiero, pi vaste e pi ricche egli si oppone perch non nelle sue possibilit fare questo cambiamento, una visione pi ampia lo fa semplicemente scomparire. Questo un punto molto importante per coloro che intraprendono il viaggio del lavoro, un intervallo molto delicato in cui una forza esterna deve entrare per aiutare questo passaggio difficile. Questa forza esterna si compone delle verifiche personali, del desiderio, e di un metodo. Gurdjieff dice che perch il lavoro posa iniziare fra le persone necessario avere una relazione di mutua sincerit e fiducia . Questo il presupposto per fare entrare il mondo che ci circonda all'interno di noi e per uscire dal sonno del secondo stato. E' senza ombra di dubbio un processo difficile e spesso doloroso, la falsa personalit ha una vita propria alla quale non vuole, in maniera meccanica, rinunciare e per questo si dice che il lavoro l'equivalente di una morte e rinascita, perch dopo tanto tempo distaccarsi e trasformare la falsa personalit nella vera personalit evoca l'emozione di una perdita, di una morte. Questo uno dei significati del sacrificio nelle scuole esoteriche, superare la menzogna della morte della falsa personalit per permettere la nascita di qualcosa di nuovo. Ma questo non deve accadere tutto in una volta, il lavoro un processo lungo e graduale, non si tratta di compiere un omicidio interno ma di costruire una struttura in grado di sostenerci e sostituirsi alla falsa personalit, la personalit di lavoro nutrita dalla volont. Lo sviluppo della volont ci che sostituisce i respingenti e ci apre alla comprensione. Ma cerchiamo di essere pi pratici. Attraverso lo strumento del ricordo di s, che significa costruzione della consapevolezza di s, possiamo ampliare il numero ed i tipi di IO in nostro possesso e creare nuove connessioni pi ricche pi vaste e all'interno delle quali possiamo muoverci e sviluppare la volont. Attraverso l'uso dell'attenzione divisa possiamo essere nel momento in un modo pi completo, ma per fare questo importante ricordare di non ascoltare e seguire subito il flusso dei pensieri automatici, ma di cercare di rallentare, per primo il pensiero e poi la risposta emozionale. Per fare questo possiamo usare sempre il pensiero che, per sua velocit, lo strumento che pi facile da gestire, ed in questo ci ricolleghiamo alla citazione di G. all'inizio, senza una mente critica non possiamo lavorare. Un esercizio per sviluppare questo : quando parliamo con qualcuno di cercare di arrestare i nostri pensieri automatici ed iniziare ad osservare l'altra, il modo in cui parla, il soggetto, come si muove, e ricordando che ognuna di queste osservazioni evocher in noi una serie di risposte automatiche dobbiamo fare del nostro meglio per arrestarle e cercare di vedere cose nuove che non abbiamo visto fino a quel momento. E' nell'espansione delle nostre percezioni che risiede la reale costruzione del s e la possibilit di indirizzare le energie che di solito sono disperse in immaginazione nella costruzione della consapevolezza e della coscienza. Un altro esercizio per lo sviluppo della consapevolezza quello di richiamare alla mente tutto quello che sappiamo su un soggetto o oggetto e di comprendere con sincerit: tutto qui quello che so? Riconoscendo che possibile e necessario espandere la conoscenza di qualcosa o qualcuno. L'obiettivo del lavoro quello di espandere le nostre realt permettendoci di poter "fare" delle scelte differenti. Nello stato ordinario crediamo di avere la possibilit di rispondere diversamente, ad esempio ricordando un evento passato possiamo pensare che avremmo potuto comportarci in un modo completamente diverso e questo, forse, sarebbe possibile se la situazione si ripetesse in maniera completamente uguale, ma in realt la risposta che abbiamo dato allora era l'unica che eravamo in grado di dare in quel momento per pi ragioni: la prima perch non essendo presenti nel momento a quello che ci accade creiamo un immagine sfuocata delle cause che hanno portato alla nostra azione. Secondo che non sappiamo e non possiamo sapere che variabili porter con se il momento, quindi praticamente impossibile programmare un azione futura in maniera completa. Terzo le nostre caratteristiche e centro di gravit influiscono in maniera automatica sul tipo di risposte che diamo. Se, attraverso il lavoro, riusciamo ad espandere la nostra comprensione della realt, non vi sar solo una possibilit data dalla nostra risposta automatica, ma svariate possibilit che si esprimono attraverso la nostra comprensione degli elementi che stanno agendo nel momento. Il lavoro su di s non qualcosa a cui si arriva e ci si ferma, un costante stimolo e sforzo per il miglioramento di s, se abbiamo espanso la nostra comprensione della realt possiamo continuare a farlo e dobbiamo continuare a farlo per sempre, ci sono e ci saranno sempre nuove realt da scoprire e realt gi conosciute da approfondire ed arricchire. Introducendo l'idea del primo passo nel lavoro pensiamo a questo: come il sonno notturno inizia a finire quando ci stiamo accorgendo di essere addormentati, cos il sonno del secondo stato inizia a finire quando iniziamo ad accorgerci di esso, questo il primo passo, da li in poi il desiderio, lo sforzo e la capacit di aprirsi a nuove comprensioni racchiude la speranza della propria crescita. Spero che questo articolo sia di aiuto a tutti coloro che sentono il desiderio e lo stimolo al lavoro su di s, e spero altres che generi domande e apra lo spazio ad un confronto con i lettori nel blog. < Prec. Ricordami
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Principi 2
LAVORO SU DI S - Principi ...La stessa cosa applicata alle descrizioni di Gurdjieff dei corpi dell'uomo. Qualche volta ha addirittura parlato dell'uomo come se avesse un solo corpo. Qualunque fosse la descrizione, si riferiva a qualcosa; ma cercare di ridurre tutto ad uno schema dove ogni cosa contrassegnata non ha senso. Le differenti descrizioni sono solo un segnale per aiutarci a sentire la direzione da seguire, oltre le limitazioni della nostra comprensione e consapevolezza. Esse non sono realmente descrizioni. Sono pi come evocazioni, per far sorgere in noi il senso della possibilit di un differente modo di fare le esperienze. Forse possono aiutarci ad organizzare le nostre esperienze nel modo in cui le viviamo. Questo estratto dal libro di Bennett " Talkes on Belzebub's Tale" importante perch spiega il giusto atteggiamento nei riguardi delle idee del Sistema e delle loro descrizioni. La cosa di maggiore importanza in questo estratto la puntualizzazione che le descrizioni o le idee non devono essere ridotte ad uno schema, nel lavoro su di se non devono usare come scudi di fronte all'esperienza, ma devono diventare i veicoli dell'esperienza individuale. Le idee e le definizioni hanno valore nel divenire la terza forza delle nostre esperienza, nel verificare la loro portata apriamo dei canali e delle possibilit in noi stessi che altrimenti non avremmo aperto. Delle idee e delle definizioni possiamo nutrirci sino a che riconosciamo il loro valore e potenziale, e questo da un lato nutrito dalla verifica del loro "potere", dall'altro, nel momento in cui non vendono pi usate in maniera corretta, divengono la nostra prigione. Tante volte le persone rimangono imprigionate dalla forma di un'idea piuttosto che dalla dinamica della sua applicazione nella vita reale, questo genera il drammatico proliferare di sette e persone "danneggiate" dal lavoro. Dobbiamo fare molta attenzione alla relazione che abbiamo con le idee e le definizioni e verificare di continuo, soprattutto attraverso l'aiuto di chi ci sta vicino, la direzione che stiamo seguendo. Questo lavoro richiede tempo, e prendere una direzione invece di un'altra facile. Ricordare questo principio importante in relazione a quello che studiamo e facciamo della nostra esperienza del lavoro, per diminuire l'incidenza di ottave laterali che possono farci perdere tutto quello per cui abbiamo lottato. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione Buon lavoro. E. < Prec.

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La Legge del Tre

La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo

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Riflessioni Riflessioni sulla Legge del Sette


LAVORO SU DI S - Riflessioni Lottava rappresenta un evento o un processo considerato nellinterezza della sua manifestazione, dallinizio alla fine. Pu anche essere considerata come la rappresentazione della circolazione, creazione e consumo dellenergia (Idrogeni) nei diversi momenti dellevento stesso. Possiamo analizzare le ottave ascendenti come un processo che genera al suo apice delle energie, e quindi materie, molto sottili, per cos dire raffinate, e unottava discendente come un processo che ne genera di pi grossolane. Ci assimilabile ai carburanti ad alti ottani che rilasciano molta energia e che sono quindi pi potenti, a differenza dei carburanti a bassi ottani che generano meno energia. Ma perch queste energia venga prodotta devono essere presenti delle sostanze combustibili, cio elementi materiali coinvolti nelleconomia del processo e utili (o meno) alla sua riuscita i carburanti devono cio essere creati, immagazzinati ed usati correttamente.

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Scuole e Trappole
LAVORO SU DI S - Riflessioni Il lavoro sulla Quarta Via cos come tutti i percorsi spirituali e di fini personali. Nel secondo caso possibile subire dei danni molto gravi alla propria persona, per questo indispensabile che chiunque desideri portare avanti un lavoro personale consideri certi elementi che possono indicare la direzione in cui unorganizzazione si sta muovendo. Il prolificare di scuole, gruppi e gruppetti possono essere un utile strumento di diffusione e confronto delle idee del sistema ma pu anche essere uno strumento di danneggiamento e sofferenza se usato nel modo sbagliato. Vi sono alcuni elementi che indicano quando un gruppo o scuola sta andando in una direzione opposta ai principi dello sviluppo e crescita dei suoi partecipanti. Di seguito voglio fare un elenco di situazioni che se sono parte di un gruppo dovrebbero far riflettere i suoi partecipanti riguardo ai veri intenti del gruppo stesso.

Scopo e Obiettivo
LAVORO SU DI S - Riflessioni Nel lavoro su di s dobbiamo distinguere l'idea di scopo da quella Lo scopo di uno studente della Quarta Via dato dalla verifica di essere addormentato e di non riuscire a ricordare se stesso. Grazie a tale verifica comprendiamo che laltra faccia del nostro scopo consiste nell' essere sveglio , essere cio presente a se stesso ; questo quanto un uomo che lavora su di s vuole raggiungere in ogni situazione e momento della sua vita . L'obiettivo differente dallo scopo perch basato su quali ottave portiamo avanti, come e se le completiamo. Guadagnare soldi, svolgere un certo lavoro, interagire con le persone, preparare cibo etc. sono tutte azioni che svolgiamo giornalmente, e diventano obiettivi nel momento in cui siamo intenzionali in esse, quando iniziamo a sapere cosa stiamo facendo, dove vogliamo arrivare nelle ottave, quale risultato stiamo cercando di ottenere. Gli obiettivi sono condizionati dalla macchina e dagli eventi; importante che siano collegati al lavoro e alla nostra vita, essi

evoluzione delluomo pu essere usata sia per fini evolutivi che per di obiettivo.

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La Quarta Via un via per luomo occidentale, e per tanto risente creano e usano il materiale per l'osservazione di s e per le di una serie di limitazioni tipiche della nostra cultura, le pratiche verifiche, sono il campo di prova degli esperimenti nel lavoro su di che possono avere avuto un certo significato per dei percorsi spirituali sviluppatisi in altri contesti storici e culturali, come ad esempio quella di venerare il maestro o di prendersi cura del suo sostentamento non funzionano, o meglio sono manipolati per fini individuali ed egoistici, nella nostra civilt. s e del cambiamento di livello d'essere. Lo scopo qualcosa che si trova al di sopra dell'obiettivo, senza il giusto scopo l'obiettivo non altro che una mera azione della macchina in accordo alle sue caratteristiche e senza nessuna possibilit di cambiamento reale. Lo scopo ci permette di porci in relazione diversa rispetto agli obiettivi perch il fine ultimo quello di esprimere coscienza e consapevolezza dalle nostre azioni.

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La Relazione tra le funzioni e gli Io


LAVORO SU DI S - Riflessioni

La Sacralit dell'atto
LAVORO SU DI S - Riflessioni

Ogni funzione del nostro organismo strettamente collegata a Una delle problematiche pi frequenti di chi ha intrapreso il lavoro diversi gruppi di Io. In relazione a questo, un movimento, un su di s quella di non avere " pi momenti di presenza" . Vi sono pensiero, un cibo, un'emozione evocano per associazione molte idee a riguardo, ma il pi grande ostacolo quello di diversi gruppi di Io "automatici", in altri centri, che sono il pensare che la presenza debba essere frutto di un evento risultato di ci che stato registrato in essi dalla nascita in eccezionale. Ci collegato al fatto che in un momento di ricordo poi. di s la parte emozionale presente ed attiva, e questo accade Se facciamo, o ci accade, una variazione nella routine delle accidentalmente in momenti "speciali" come ad esempio per una risposte meccaniche dei centri, avviene qualcosa di nuovo. grande paura od una grande gioia. Abbiamo cos l'illusione di dover Un'azione nuova in un centro genera frizione, vale a dire la cercare momenti particolari, e la nostra vita di tutti i giorni ci difficolt che si esprime nel variare l'azione automatica sembra troppo "normale" per racchiuderli. Questo lo possiamo registrata nel centro, questa frizione l'energia che permette verificare per la difficolt che abbiamo a portare nelle nostre di cambiare la traiettoria di un "movimento" automatico, per azioni di tutti i giorni l'energia e l'attenzione sufficiente a farci cui nel nostro organismo stato predisposto un ammontare avere un momento di presenza, a causa soprattutto all'azione della precostituito ed invariabile di energia, ad un cambiamento nostra meccanicit e dell'assenza di un reale desiderio in questa della traiettoria si genere un energia aggiunta per portarla a direzione. termine, ma purtroppo spesso la eliminiamo in maniera Questa tematica stata alla base del lavoro delle scuole di tutti i inconsapevole attraverso comportamenti di rifiuto come le tempi. Quelli che chiamiamo riti, o il comportamento che emozioni negative o l'immaginazione perch non sappiamo dobbiamo tenere in quanto aderenti ad una religione sono ci che cosa farci o non vogliamo. rimane del lavoro sull'intenzionalit di atti volti a portare una Tutti i centri sono collegati fra di loro, per fini di studio li maggiore consapevolezza in chi li compiva. Quello che accaduto, dividiamo ma nella realt delle nostre vite essi si influenzano ed accade, che nel tempo un'azione intenzionale che richiede reciprocamente, cos ad un dato movimento o sensazione l'uso delle parti intellettuali dei centri e l'uso simultaneo di pi corrisponde un certo tipo di pensiero o di emozione e centri, condizione indispensabile per essere presenti, si viceversa. stratificata nella quotidianit delle persone diventando dogma e di Quando iniziamo l'osservazione delle funzioni impariamo a conseguenza una semplice azione motoria. Questo nei termini del distingue le differenti manifestazioni dei centri. sistema vuol dire che l'azione si spostata a livello delle parti Successivamente dovremmo imparare a conoscere i loro legami meccaniche dei centri non richiedendo pi nessuno sforzo reciproci, e per fare questo dobbiamo fare un lavoro intenzionale. intenzionale partendo dal centro che pi facile controllare a Spesso quello che vediamo nei riti religiosi non atro che il guscio questo livello, il centro motorio . Per il lavoro sulle idee e vuoto, espresso da un'azione ripetitiva e cieca, residuo di quelli comprensione il centro intellettuale , per la sua lentezza, che erano gli scopi intenzionali volti al raggiungimento di uno quello pi facile da usare. Ma quando vogliamo iniziare a stato superiore. Come mummie rinsecchite hanno lasciato la loro studiare le relazioni dobbiamo partire dal movimento. sostanza nel passato e ci si manifestano come memoria ormai Ad ogni movimento corrisponde un atteggiamento , cio vuota dello splendore che fu. l'insieme delle espressioni di pi centri , come camminiamo, come teniamo le spalle, le tensioni muscolari che abbiamo o l'espressione del viso sono tutte manifestazioni a livello motorio degli altri centri e della nostra ignoranza sul funzionamento dello stesso centro motorio. Leggi tutto...
Altri Articoli... La lotta tra il Si e il No Le impressioni come cibo Il Lavoro sbagliato dei centri

Traduzioni
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Citazioni
Ci sono tanti significati, legati alle stesse parole in sistemi differenti, difficile avere una definizione generale. Perci cominciamo con il definire la parola psicologia come studio di noi stessi. Dovrete imparare determinati metodi e principi e, in accordo con questi principi e usando questi metodi, cercherete di vedervi da un punto di vista nuovo. La Quarta Via Ouspensky

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Gli Esercizi La vita degli esercizi


LAVORO SU DI S - Esercizi

La maggior parte degli esercizi ha un periodo di vita prima che diventino automatici, ad un certo punto entrano nelle parti meccaniche dei centri e non ci aiutano pi ad essere presenti, a infrangere gli automatismi del momento permettendoci di cambiare punto di vista. E' di grande importanza, ogni volta che iniziamo un esercizio, prestare molta attenzione a ci che causa in noi, se ci aiuta o meno ad essere pi presenti a ci che l'esercizio ci indica, come facciamo a ricordarlo ed a praticarlo, come lo intrerpretano le persone con cui stiamo lavorando e come lo mettono in pratica. Se questa memoria, dovuta all'esperienza dell'esercizio, sufficientemente forte possiamo notare quando esso iniza a perdere la sua forza. Leggi tutto...

Esercizi TOOL BOX


LAVORO SU DI S - Esercizi Di seguito la liste che verr aggiornata di settimana in settimana degli esercizi della Tool Box. 1)Essere presenti almeno ad un pasto al giorno, che sia la colazione, il pranzo, la merenda o cena. Essere presenti al sapore del cibo, alla sua composizione, all'aspetto che ha, al profumo, alla relazione con quello che mangiamo, al contesto in cui consumiamo il pasto. 2)Essere presenti al movimento delle proprie mani. Quando si

Esercizio sull'ascolto Musicale


LAVORO SU DI S - Esercizi Questo un esercizio per sviluppare l'osservazione e la divisione dei centri usando le impressioni che produce la musica. Consiglio a chiunque decide di fare questo esercizio di comprendere che per ottenere dei risultati necessario il tempo e la ripetizione in condizioni diverse dello stesso esercizio per poter osservare il suo lavoro in diversi momenti. Non fate le cose velocemente non c' da correre in nessun luogo. Possiamo dividere un ascolto qualunque (ogni pezzo di musica contiene quello che ci serve in strutture e collegamenti differenti) in tre "sezioni di ascolto" principali: MOTORIA EMOZIONALE INTELLETTUALE Questo perch rappresenta un ordine crescente di complessit, almeno per i non addetti ai lavori come i musicisti, che dovranno invertire la parte emozionale con quella intellettuale.

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ricorda fare lo sforzo di osservare il movimento delle mani, sia in relazione alla situazione, tipo di cosa stiamo parlando e come lo sottolineiamo con la gestualit, sia in relaziona alle azioni che compiamo con le mani come scrivere al computer o disegnare, mangiare, tagliare ecc. 3)Essere presenti al proprio pensiero, da cosa stato innescato, quale stimolo lo ha prodotto e come si svolge. Se ad esempio vedo un bambino per strada questo mi fa pensare a mio figlio, poi penso a quando torner a casa e giocher con lui e cos via cercando di osservare che pensieri si collegano al primo e perch. L'idea quello di osservare come funziona il pensiero, ed in particolar modo il pensiero associativo. 4)Essere presenti alle proprie tensioni muscolari, dove si trovano e in che collegamento sono con le posture che teniamo e i pensieri o le emozioni che ci viviamo. 5)Quando parliamo con una persona (o se vi sono pi persone sceglierne una), cerchiamo di essere presente al movimento e a ci che dice la persona. Non cerchiamo di essere presenti al centro emozionale, ma solo ai movimenti ed alle parole. E' importante

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La Consapevolezza esercizi di base


LAVORO SU DI S - Esercizi La consapevolezza (il risultato del lavoro congiunto di conoscenza ed essere) come l'attenzione qualcosa che dobbiamo esercitare, e che cambia con il tempo e lo stato interiore in cui siamo. I diversi livelli di coscienza portano con se diversi gradi di consapevolezza del nostro mondo interiore ed esteriore. Per

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Esercizi - Gli Esercizi Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 cercare di farlo in maniera invisibile senza guardare fisso o con "sguardi ispirati", ma in maniera normale. raggiungere stati di coscienza "superiori" dobbiamo imparare a creare un substrato intenzionale di cui questi stati possono

6)Nel bagno cerchiamo di essere presenti alle azioni che facciamo, nutrirsi, e dove possano fondare le basi su cui ergersi. Questo uno degli obiettivi degli esercizi, in particolar modo degli con particolare importanza al flusso dei pensieri che arrivano. Cerchiamo di osservare i pensieri e vedere dove ci portano. 7)Quando entriamo in un nuovo ambiente cerchiamo di essere presenti all'impressione dell'ambiente stesso. Cerchiamo di prenderci un momento per osservare dove siamo entrati (anche se si tratta di un ambiente aperto come quando usciamo di casa) i colori e le sensazioni che ci trasmette. 8)Cerchiamo di essere presenti ai nostri intercalari, come il no pronunciato alla fine di una frase o cio, e cerchiamo di osservare quali sono gli Io che ci fanno usare questi intercalari. L'esercizio non quello di non dirli, ma di tornare ad essere presenti quando li pronunciamo cercando di comprendere la catena di io che li ha generati. 9)Cerchiamo di essere presenti alle impressioni che riceviamo e a come queste influenzano il nostro stato d'animo. Proviamo a osservare cosa succede se facciamo dei cambiamenti in alcune esercizi che servono ad affinare le nostre percezioni e la consapevolezza del nostro mondo interiore ed esteriore. Di seguito una serie di suggerimenti ed esercizi per i differenti centri. Sono da considerare come uno stimolo ed un'introduzione, in questo tipo di sperimentazione la creativit individuale importante perch l'obiettivo non quello di essere "efficienti" ma di ampliare le proprie percezioni. Questi esercizi sono da portare con se durante la giornata, usandoli impariamo e fortifichiamo le nostre capacit percettive. Uno sforzo aggiuntivo che dovete sempre cercare di fare quando fate qualunque di questi esercizi quello di dedicare una parte della vostra osservazione agli altri centri, alla loro reazione mentre state facendo l'esercizio o semplicemente a cosa stanno facendo in quel mentre fate l'esercizio. sento Ad esempio quando sto se gioia, assaggiando un cibo intenzionalmente posso osservare cosa penso momento, cosa emozionalmente indifferenza o altro, a come posizionato il mio corpo o al

impressioni come ad esempio sul posto di lavoro mettere a posto la movimento del braccio che porta il cibo alla bocca. Ovviamente la scrivania o avere dei fiori in casa. Osservate come cambia la vostra cosa a cui faccio maggiormente attenzione il sapore del cibo, ricezione per diversi tipi di impressioni. 10)Cerchiamo di osservare come camminiao per la strada, se abbiamo la tendenza ad abbassare gli occhi. Se osserviamo questa tendenza cerchiamo di sforzarci di alzare lo sguardo quando camminiamo di guardarci intorno e renderci conto del luogo in cui siamo. 11) Partendo dal pezzo estratto da Frammenti di un Insegnamento Sconociuto: perch in quel momento questo il mio centro di gravit.

Traduzioni
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Citazioni
(La presenza) Tramite il gusto che ne ricavo prendo parte alla vita sicch, senza il minimo dubbio, ho la certezza di "vivere": vale a dire che, oltre ad avere la sensazione fisica della mia vita animale, sento di essere collegato tramite il pensiero e il sentimento ai vari processi che avvengono nella mia persona. Prima dell'Alba - Henri Thomasson

L'energia viene soprattutto spesa in emozioni inutili e sgradevoli, nell'ansiosa attesa di cose spiacevoli possibili ed impossibili, consumata dai cattivi umori, dalla fretta inutile, dal nervosismo, dall'irritabilit, dall'immaginazione, dal sognare ad occhi aperti e cos via. L'energia viene sprecata da un cattivo lavoro dei centri; dalla tensione inutile dei muscoli, sproporzionata rispetto al lavoro compiuto; dal perpetuo chiaccherare, che ne assorbe una quantit enorme, dall'"interesse" accordato ininterrottamente alle cose che accadono intorno a noi o alle persone con le quali non abbiamo nulla a che fare e non meritano nemmeno uno sguardo; dallo sciupo senza fine della forza di "attenzione"; e via di seguito.
Cerchiamo di osservare e sentire nelle nostre giornate le espressioni in cui stiamo perdendo energie e scriviamole su un quaderno, facendo attenzione a scrivere la situazione in cui certe espressioni si sono verificate. 12)Cerchiamo di cucinare in maniera intenzionale, se di solito non cuciniamo prendiamoci un momento per farlo. Quando si cucina prestiamo molta attenzione agli odori, ai sapori e alla loro combinazione, cos da mettere in tavola una cena di cui sappiamo il sapore che gusteranno le persone (se ci sono contorni o formaggi a tavola cerchiamo di gustarli con quello che abbiamo preparato

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Esercizi - Gli Esercizi

ad esempio o i dolci o il vino). Anche nella ricetta non andiamo solo a memoria, ma basiamoci su una maggiore attenzione a cosa Ricordami
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usiamo, alle quantit, se ad esempio usiamo una spezia cerchiamo di ritrovare il suo sapore nella pietanza. Questo esercizio deve essere fatto ricordando il valore e l'importanza del secondo alimento esserico, il cibo. Cerchiamo di ricordarcelo ogni volta che

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cuciniamo.

TOOL BOX
LAVORO SU DI S - Esercizi Tool Box (cassetta degli attrezzi) un progetto in cui verr assegnato ogni settimana un esercizio su un aspetto differente delle idee del Sistema per sviluppare la capacit di essere presenti a s stessi. Gli esercizi che vengono proposti sono per esercizi generali in cui la persona viene invitata e stimolata ad essere presetne, ma il risultato dipende solo dalla propria capacit di comprendere e di metter in pratica quanto viene suggerito. Un esercizio ha valore nella misura in cui si mette in pratica per osservare se stessi, non nella capacit o meno di farlo, il risultato non quello di diventare un buon esecutore, ma di comprendere e di acquisire degli strumenti per l'auto osservazione. Vi una differenza tra gli esercizi generali e quelli individuali. Quelli generali servono per sviluppare una sensazione e verficare la difficolt dell'essere presenti a se stessi, e, nella misura in cui sono portati avanti, per diventare pi sensibili alle diverse parti di noi, come i centri, gli ostacoli alla presenza, le caratteristiche ecc. Chi vuole iniziare a lavorare su esercizi specifici su s stesso lo pu fare solo quando avr sviluppato una connessione con chi gli da gli esercizi, per avere degli esercizi specifici importante conoscere la persona e le sue caratteristiche e questo avviene nel tempo e attraverso uno scambio diretto. Chi vuole indirizzarsi in questa direzione pu iniziare attraverso un contatto dal sito a creare un luogo di conoscneza e scambio con chi st gi lavorando su di s e creare una connessione di Lavoro ad un livello pi vero. Una cosa di grande importanza nel portare avanti il lavoro sugli esercizi quello di continuare sempre a studiare le idee del Sistema per ritrovarle nei momenti di presenza e per usarle come stimolo e verifica per ci che incontriamo. E' importante ricordare che gli esercizi vanno gestiti con attenzione perch non diventino meccanici, ogni volta che diventano automatici li facciamo nel secondo stato e non hanno pi valore, per questo ogni esercizio della Tool Box per una settimana, poi si passa ad un altro. E' stato attivato un forum specifico per gi esercizi dati dove possibile confrontarsi in relazione alle esperienze e vissuto sugli stessi. Non mi resta che augurarvi buon lavoro e di essere attivi nelle vostre sperimentazioni.

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Esercizi - Gli Esercizi

LISTA DI ESERCIZI FORUM Altri Articoli... I 48 Esercizi di G. Gli esercizi e la Legge del Tre Fermare il Pensiero Perch gli esercizi << Inizio < Prec. 1 2 3 Succ. > Fine >> Pagina 1 di 3 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer.

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Gli Esercizi Introduzione


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Gli Esercizi Introduzione


LAVORO SU DI S - Esercizi Premetto che il lavoro non pu essere generale e, per quanto ci possano essere esercizi "comuni" indispensabile trovare o costruire insieme alle persone con cui lavoriamo esercizi e obiettivi personali riferiti alla condizione e caratteristiche specifiche della persona. Il primo passo nel lavoro, oltre a apprendere le idee su cui si basa la Quarta Via per la costruzione di nuovi atteggiamenti, quello di iniziare a conoscere le parti che costituiscono la "macchina uomo". Queste sono comuni a tutti gli uomini, e la loro osservazione e comprensione un lavoro indispensabile al fine di creare le condizioni per poter proseguire nello studio degli stati superiori. Prima di introdurre gli esercizi importante premettere che il fondamento delle possibilit ulteriori di lavoro su di s quello che deriva dal riequilibrio delle proprie funzioni. Nelle condizioni "ordinarie" l'uomo vive in uno stato di confusione delle sue funzioni (intellettuale, emozionale, motoria e istintiva). I centri agiscono con energie non proprie, e le funzioni non svolgono il lavoro per cui sono predisposte sostituendosi fra di loro in maniera erronea. Il principio del lavoro sui centri quello di riportare in equilibrio la macchina e fare si che un centro svolga la funzione per cui stato creato. E' di fondamentale importanza in questo senso comprendere che non esiste qualcosa di buono o di cattivo, ad esempio non necessario essere nelle parti intellettuali dei centri tutto il tempo, ma importante usare la giusta funzione per il giusto lavoro in maniera consapevole. Per fare questo necessario iniziare a conoscere le differenti parti di noi prima da un punto di vista funzionale e poi da un punto di vista psicologico. Il primo e pi importante esercizio quello di cercare di distinguere le differenti funzioni, intellettuale, emozionale, motoria e istintiva, e crearsi una " mappa " interiore delle loro espressioni, imparando cos a distinguerle e a separarle.

Esercizi - Intellettuale
Per il centro intellettuale dobbiamo imparare ad osservare il pensiero, ed a pensare in maniera intenzionale visto che solitamente il pensiero formatorio che governa il nostro pensare. Come esercizio sul pensiero associativo osserviamo inizialmente e registriamo ogni volta che ci scopriamo a dire che una situazione un in certo modo, come ad esempio quando parliamo delle persone che conosciamo, l'esercizio, una volta che ci siamo resi conto dei soggetti formatori cio che esprimiamo senza pensare, quello di esprimere una considerazione del soggetto nuova, che non avevamo fatto prima. Ed esempio, quando parlo di Mario osservo che solitamente lo associo ad una persona che non si prende le sue responsabilit e capita che quando entra in un discorso inizio a ricordare la sua inaffidabilit in una data situazione ecc. L'esercizio quello di cambiare il punto di vista, fare lo sforzo di vedere altro di Mario parlare di quello, intenzionalmente e comprendendo un altro lato della sua persona. Non deve essere una menzogna, ma una reale osservazione di un differente lato della persona che conosciamo. Ogni volta che leggete una pagina di un testo fermatevi alla fine della pagina, ad un punto di fine frase, e osservate quanto ricordate della pagina che avete letto, se riuscite a rievocare i collegamenti espressi nella lettura, quali e come. Quale era il vostro stato in relazione a quello che avere ricordato?. Contare fino a cento avanti ed indietro, poi ad intervalli di tre poi ad intervalli di sei sette e undici, sempre in avanti fino a cento e poi indietro.

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Esercizi - Istintivo
Ogni volta che mangiate cercate di percepire intenzionalmente il sapore del cibo. Quando stringete la mano a qualcuno cercate di essere sensibili alla temperatura della mano della persona. Percepite le variazioni di temperatura nell'ambiente Resistere un pi a lungo di fronte ad una variazione di temperatura prima di fare qualcosa per cambiarla, sentire il corpo nella condizione di calco o freddo pi intenso.

Lavoro

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Gli Esercizi Introduzione Gustate i cibi e le bevande intenzionalmente Fare la doccia intenzionalmente, sentire l'acqua e pulire il corpo consapevolmente, non in maniera automatica.

Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

Esercizi - Motorio
Quando scrivere osservate il movimento della mano sulla tastiera o con la penna. Cercate di scrivere ogni parola intenzionalmente o essere pi consapevoli delle lettere che la compongono, specialmente quando si scrive al computer si tende a invertire l'ordine delle lettere o a tralasciare delle lettere. Quando si scrive a mano si tende ad avere troppa tensione nella mano e a semplificare le lettere per guadagnare tempo. Camminate intenzionalmente Quando prendete una cosa osservare il movimento e fatelo intenzionalmente Cambiate la mano con cui fate le cose Usate parole diverse da quelle che usate di solito

Esercizi - Emozionale
Ascoltare un brano di musica classica o comunque non esplicitamente motoria (rock, techno, drum & Bass etc) cercando di percepire il variare del proprio stato emozionale e la comunicazione emozionale del pezzo. Quando guardate un film cercare di esser attenti alle variazioni emozionali in relazione alle trame dei differenti personaggi. Cercare di essere consapevoli del ruolo che ognuno di essi rappresenta simbolicamente. Quando parlate con qualcuno guardatelo negli occhi. Cercate di percepire lo stato emozionale di una persona, se sta bene o male. Passate tempo con animali domestici, osservate la vostra relazione con loro, pi facile creare una connessione emozionale con loro, osservatele e cercate di capire come si esprime. Ogni osservazione o commento benvenuto, questo un lavoro che esprime le sue massime potenzialit attraverso uno scambio costruttivo frutto di un atteggiamento positivo volto al miglioramento di s. < Prec. Succ. >

Traduzioni
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Perch gli esercizi


LAVORO SU DI S - Esercizi Una considerazione riguardo agli esercizi comprenderne il fine, importante individuare le forze che agiscono il cui ordine e organizzazione modifica la triade e il conseguente processo. Fare un esercizio non lo scopo del Lavoro , essi sono lo strumento attraverso il quale ci rinforziamo intenzionalmente in una data area. Gurdjieff da molta importanza all'idea che, quando facciamo un esercizio, dobbiamo concertarci completamente su di esso, dobbiamo dimenticare tutto il resto. Questa "concentrazione" (non identificazione) ci aiuta a vedere ed analizzare in maniera specifica il soggetto del nostro esercizio. Possiamo comprendere questa idea come lo sforzo di esercitare una parte per renderla pi forte , esattamente come in palestra rinforziamo i muscoli con esercizi specifici. Lo scopo degli esercizi quello di rendere pi forte una parte di noi che adesso non siamo in grado di usare o gestire, per permetterle di iniziare ad apparire e lavorare nella nostra vita quotidiana. Cos con il, tempo di fronte agli stessi stimoli impariamo a reagire in maniera differente, e nel tempo, ad essere presenti ad essi. Attraverso la presenza possiamo osservare a quello su cui individualmente dobbiamo lavorare, e creare cos esercizi specifici per il nostro lavoro. < Prec. Succ. >

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Perch gli esercizi Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

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Gli Esercizi - Funzione


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Gli Esercizi - Funzione


LAVORO SU DI S - Esercizi Gli esercizi sono uno strumento fondamentale del lavoro su di se, attraverso di essi possiamo rinforzare differenti aspetti del nostro essere e costruire la nostra vera personalit.E' chiaro se prendiamo un esempio: se desidero imparare a ballare devo iniziare a fare determinati esercizi per rinforzare le parti del corpo che in futuro dovr educare per poter ballare e realizzare le coreografie che desidero interpretare. Gli esercizi svolgono questa funzione, sono creati e usati per assolvere un fine preciso, aiutare a formare, rinforzare e armonizzare delle parti specifiche. Questo ci fa comprendere il perch gli esercizi devono essere specifici, dobbiamo sapere il perch di quello che stiamo facendo, se sono vaghi non porteranno da nessuna parte e non potranno generare la necessaria energia per permetterci di mantenere lo scopo che ci siamo prefissi. Questo introduce l'idea dell'atteggiamento nei confronti degli esercizi. E' importante avere un desiderio abbastanza forte o, come Gurdjieff dice, la necessit del proprio auto perfezionamento perch qualcosa di reale accada. Per tornare all'esempio della danza, se il mio desiderio di danzare solo per svolgere un'attivit che tenga attivo il mio corpo provato dalle ore di lavoro passate in ufficio, allora la mia determinazione a fare degli sforzi sar minore; se il mio insegnante mi chiede di provare per un giorno in pi a lezione o di fare esercizi tutti i giorni, probabilmente dopo un certo periodo lascer le lezioni e cercher qualcuno che spinga meno. Se invece il mio desiderio quello di diventare un ballerino, allora sar disponibile a fare esercizi ogni giorno per molte ore la giorno, e ogni nuova possibilit, ogni cosa che pu accrescere la mia preparazione sar ben accetta per quanto dura possa essere. Questo esempio ci aiuta a puntualizzare il differente atteggiamento di fronte all'idea di lavorare su di S. Chiunque abbia mai avuto questo desiderio deve domandarsi se questo un lazzo o una necessit; quanto e come disposto a lavorare su di s la principale riposta a questa domanda, ed una risposta pratica che si esprime attraverso un lavoro reale, non in un semplice "parlare" di quanto il lavoro importante. Quest'ultima idea evoca un pensiero associativo riguardo al finto lavoro. Molti "finti" maestri si impossessano di questa idea del "super sforzo" e del "donarsi al lavoro" come strumento di dominio sui loro allievi. Intimandoli di non fermarsi nello sforzo e di donarsi completamente al lavoro portano, coloro che sinceramente credono e cercano consiglio, a servire gli scopi del maestro e a soddisfare le sue necessit egoistiche. Purtroppo questi "maestri" non vogliono l'evoluzione dei loro allievi, e spesso nemmeno se ne rendono conto. E' importante, per ogni persona che abbia la necessit di lavorare su di S non dimenticarsi che il risultato del lavoro deve essere un miglioramento concreto, espresso da una maggiore capacit di vivere consapevolmente il proprio mondo interiore. Nessuna "cieca" forzatura rappresenta il Lavoro, in ogni richiesta di fare un sforzo per il raggiungimento di un fine l'individuo deve essere lasciato libero di scegliere; quando viene forzato anche in maniera indiretta da un ambiente condizionato dal dominio femminile , il risultato del "Lavoro" non sar mai completamente frutto e propriet di chi ha fatto lo sforzo, per questo che organizzazioni squilibrate hanno la tendenza a creare persone identificate con l'organizzazione e la sua appartenenza piuttosto che individui indipendenti e in grado di trasmettere il meglio di loro. Tornando agli esercizi, importante sapere a cosa servono e cosa vogliamo sviluppare usandoli, vi sono differenti serie di esercizi che possiamo usare e approfondire: emozionali, istintivi, motori, di percezione di s e ricordo. Ogni persona deve poi, con il tempo, e grazie alla conoscenza di se diventare pi percettiva riguardo alle parti di se che vuole scoprire e su cui desidera lavorare. Un esercizio per essere reputato un buon esercizio non deve essere semplice e non dobbiamo essere in grado di farlo semplicemente. Se un esercizio che mi sono dato o che mi stato dato sono in grado di farlo senza problemi, se non genera nessuna difficolt probabilmente non quello che mi serve in quel momento, perch un esercizio porti dei risultati deve esserci un lavoro di apprendimento, devo imparare a fare degli sforzi che prima non facevo, le difficolt e l'atteggiamento di fronte alla frizione nel fare qualcosa che non so fare esattamente ci che fa la differenza nel lavoro. Chi ha la necessit di lavorare su di S e ha compreso la

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Gli Esercizi - Funzione Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 sua condizione e potenzialit sar ben lieto, per quanto difficile possa essere, sforzarsi per raggiungere il fine che si preposto, ma chi in realt non ha una reale necessit di crescita inizier a trovare scuse e respingenti per aggirare lo sforzo degli esercizi. Non c' nulla di male in questo, importante sapere cosa vogliamo e su cosa ci inganniamo, ogni individuo segue quello che , e cambiare richiede qualcosa che non pu e non deve essere imposto. Chi veramente desidera qualcosa per s, chi un "vero egoista", non si identifica con gli altri in base quello che sono, ma pensa e come crescere e dare il meglio di s in ogni circostanza. < Prec.

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LAVORO SU DI S - Esercizi

La maggior parte degli esercizi ha un periodo di vita prima che diventino automatici, ad un certo punto entrano nelle parti meccaniche dei centri e non ci aiutano pi ad essere presenti, a infrangere gli automatismi del momento permettendoci di cambiare punto di vista. E' di grande importanza, ogni volta che iniziamo un esercizio, prestare molta attenzione a ci che causa in noi, se ci aiuta o meno ad essere pi presenti a ci che l'esercizio ci indica, come facciamo a ricordarlo ed a praticarlo, come lo intrerpretano le persone con cui stiamo lavorando e come lo mettono in pratica. Se questa memoria, dovuta all'esperienza dell'esercizio, sufficientemente forte possiamo notare quando esso iniza a perdere la sua forza. Il rischio pi grande che corriamo quando pratichiamo un esercizio il fatto che ci identifichiamo con quello che facciamo e quindi alla fine risulta pi importante la forma che gli effetti sul nostro lavoro. Possiamo riconoscere questa condizione quando un esercizio diventa uno strumento di giudizio. In relazione a ci importante come formuliamo l'esercizio a noi stessi o come questo viene formulato a livello di gruppo. Ad esempio per quanto riguarda un esercizio in ciu richiesto di essere presente ogni volta che pronunciamo una certa parola possiamo vedere diverse tipoligie di proposizione; la pi rischiosa quella in cui viene richiesto di non dire una data parola. In questo caso ogni volta che diciamo la parola che "non dovremmo dire" rischiamo di collegare ad essa un senso di errore o sbaglio. Lo scopo dell'esercizio sar quello di non dire la parola, il risultato sar raggiunto quando ci saremo riprogrammati a non dire una cosa "perch non si deve". Questo a livello di gruppo porta al rischio che si inneschi una forma di giudizio ogni qualvolta una persona con cui stiamo facendo l'esercizio pronuncia la parola che "non dovremmo dire", immediamtamente pensiamo che la persona ha fatto qualcosa che non dovrebbe fare perch questa la relazione che abbiamo con lo scopo. In questo vi il grande rischio di usare l'esercizio come strumento di giudizio puttosto che per incentivare la nostra presenza nel momento. Rifurmulando l'esercizio in relazione alla presenza potrebbe diventare: "essere presenti ogni volta che diciamo una data parola" in questo modo possibile, se il nostro desiderio e la comprensione sono sufficientemente forti, creare una "sveglia" ogni volta che pronunciamo la parola dell'esercizio, portandoci cos ad osservare perch, in che circostanze, in base a quali associazoni e reazioni pronunciamo quella parola. Facendo questo lavoro di scoperta su di noi e portandolo avanti in maniera positiva e comprendendo quanto ci possiamo arricchire ogni volta che possiamo avere una opportunit di osservazione riflettiamo questo stato d'animo e comprensione sulle persone con ciu portiamo avanti il Lavoro, possiamo iniziare a osservare negli altri i momenti in cui pronunciano certe parole e confrontare il loro stato con quello che abbiamo osservato in noi stessi, in questo caso possiamo aiutarci scambiando le nostre verifiche con gli altri e pronunciare o meno la parola in base alla nostra comprensione, piuttosto che ad un valore morale di giusto e sbagliato. In base a quanto detto la formulazione di un esercizio il primo passo fondamentale per poter usare questo strumento. Successivamente importante notare quando l'esercizio diventa meccanico, quando cio perde la sua fuzione di sveglia. Questo avviene quando ci accorgiamo che stiamo, in relazione all'esempio precedente, dicendo la parola dell'esercizio e la presenza che ci aiutava ad evocare rimane solo per pochi secondi perch una serie di pensieri associativi rispetto alle nostre precedenti esperienze prende lo spazio che avrebbe dovuto essere della presenza. Ci vuole molta attenzione per poter osservare questi momenti ma appena ci rendiamo conto che questo sta accadendo l'ora di lasciare l'esercizio e sostituirlo con qualcosa che ci sia di maggiore aiuto. Per la maggior parte degli esercizi possono, dopo un certo periodo di tempo, essere riutilizzati perch la loro utilit direttamente collegata a noi ed al nostro livello d'essere, passati mesi o anni possiamo tornare su un esercizio e trovarlo di nuovo ricco e stimolante, ovviamente questo non vuol dire essere pi bravi ma soprattutto prolungare gli effetti di sveglia che un esercizio dovrebbe portare con s.
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I 48 Esercizi di G.
LAVORO SU DI S - Esercizi Primo e ultimo auto-osservazione e non identificazione. 1. Lo sforzo di realizzare: ho un corpo. 2. Lo sforzo di realizzare che Io discendo e sono collegato a questo organismo (questo animale) con lo scopo di svilupparlo. 3. Il tentativo di accorgersi della meccanicit dell'organismo. a. Le sue reazioni abituali a situazioni ricorrenti. b. Il rapporto magnetico dei centri. 4. Sperimentare la parte del conducente, allo scopo di fargli imparare il suo lavoro. 5. Come il centro formatorio trasmette i comportamenti dell'organismo all'"Io. 6. La formulazione dell'osservazione simultaneamente all'atto dell'osservazione . 7. Formulazione delle Idee. 8. Il tentativo di comprendere le Idee. 9. Il tentativo di collegare le idee e comprenderne le relazioni. 10. Il tentativo di definire termini in accordo con le idee del sistema. 11. Il tentativo di interpretare la vita, gli esseri umani etc. in termini di meccanicit, tipi, cause, centri etc. 12. Descrivere l'esperienza; rifletti sulle idee. 13. Triangolare, cio, avere un triplice scopo per ogni atto o azione. 14. Mettere insieme tutto quello che sai su un dato oggetto al momento di percepirlo. 15. Immaginazione costruttiva (creativa). a. Immaginate la grande ottava. b. Tentate di realizzare il posto dell'uomo nell'universo. 16. Relaziona ogni oggetto alla sua posizione nella scala. Per esempio, una sigaretta fa parte del regno vegetale (Mi) della scala organica. Le piante appartengono al regno vegetale. L'oro di un orologio ai metalli (Do). L'uomo (Si). Ecc. L'intero regno naturale interposto tra la Terra (Mi) e le piante (Fa) della grande ottava. Ecc. 17. Prova a realizzare il fatto di due miliardi di persone. 18. Prova a realizzare il fatto della morte. 19. Renditi conto del peso dell'opinione. 20. Applicare la legge dell'ottava al proprio comportamento. Cercare di sapere quando ogni dato impulso ha raggiunto la nota Mi. 21. Sbuccia la cipolla, cio, prendi nota dei vari atteggiamenti verso la vita, strappando quelli superficiali sforzandoti di raggiungere

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I 48 Esercizi di G. l'attitudine fondamentale. 21. Nota (annota) cosa ti piace e cosa non ti piace. 22. Trova il desiderio essenziale. 23. Trova la caratteristica principale. 24. Fai sforzi gratuiti. 25. Scegliere un ruolo per s stessi. 26. Vai a caccia di un compito impossibile. 27. Vai contro l'inclinazione (tendenza). 28. Spingi l'inclinazione oltre i suoi limiti naturali. 29. Se un uomo ti obbliga a fare un miglio, vai con lui per due miglia (frase del vangelo). 30. Determina cosa vuoi veramente in ogni data situazione. Ottienilo deliberatamente, oppure opponiti deliberatamente all' "io" di questo desiderio. 31. Pratica la ginnastica relativa al tempo, spazio e moto. 32. Cerca illustrazioni concrete ed esempi (pratici) delle idee del sistema. 33. Prova a compiere consciamente il lavoro istintivo, emozionale e intellettivo allo steso tempo. 34. Prova a realizzare che in ogni dato momento stai mettendo in atto uno di parecchi possibili. 35. Prova a tenere in mente che quando parli di queste idee a qualcuno o a un gruppo, in quel momento le cellule umane stanno istruendo un gruppo di cellule scimmia, - che sono in ogni cervello. 36. Prova a realizzare che l'uomo, in s, un cosmo. Che questo organismo il pianeta o globo di questo "io". Che esso (l'organismo) contiene cellule corrispondenti alle categorie della natura. 37. Prova a diventare cosciente delle operazioni dei sub-centri: i sub-centri motorio ed emozionale del centro intellettivo, l'intellettivo e l'istintivo del centro emozionale, i sub-centri intellettuale ed emozionale del centro istintivo 38. Prova a tenere in mente e realizzare che riceviamo costantemente influenze dal nostro universo intero. 39. Prova a realizzare che questo organismo , in realt, solo una bolla. 40. Dai a tutti e cinque i punti l'attivit necessaria. 41. Il tentativo di usare il centro formatorio come un muscolo, direttamente, e indipendente di sub-vocalizzazione. Nome utente 42. Il tentativo di ripetere un poema e una serie di numeri, simultaneamente, usando il centro formatorio per il poema, l'apparato vocale per i numeri. Password 43. Srotola il film. 44. Evoca in figure l'oggetto al quale sono relazionate le idee. Ricordami 45. Fornisci la base, la terza forza, la neutralizzante, in tutte le situazioni. Cio, Improvvisa.
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Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

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legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

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46. Cast spells. (influenza con fascino, lancia incantesimi, fai delle magie) Password dimenticata? Nome utente dimenticato? Registrati 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. 47. Prova a praticare la morale conscia. 48. Prova a pensare la cosa Ragionevole da fare o dire in qualsiasi situazione data. < Prec. Succ. >

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La Consapevolezza esercizi di base


LAVORO SU DI S - Esercizi La consapevolezza (il risultato del lavoro congiunto di conoscenza ed essere) come l'attenzione qualcosa che dobbiamo esercitare, e che cambia con il tempo e lo stato interiore in cui siamo. I diversi livelli di coscienza portano con se diversi gradi di consapevolezza del nostro mondo interiore ed esteriore. Per raggiungere stati di coscienza "superiori" dobbiamo imparare a creare un substrato intenzionale di cui questi stati possono nutrirsi, e dove possano fondare le basi su cui ergersi. Questo uno degli obiettivi degli esercizi, in particolar modo degli esercizi che servono ad affinare le nostre percezioni e la consapevolezza del nostro mondo interiore ed esteriore. Di seguito una serie di suggerimenti ed esercizi per i differenti centri. Sono da considerare come uno stimolo ed un'introduzione, in questo tipo di sperimentazione la creativit individuale importante perch l'obiettivo non quello di essere "efficienti" ma di ampliare le proprie percezioni. Questi esercizi sono da portare con se durante la giornata, usandoli impariamo e fortifichiamo le nostre capacit percettive. Uno sforzo aggiuntivo che dovete sempre cercare di fare quando fate qualunque di questi esercizi quello di dedicare una parte della vostra osservazione agli altri centri, alla loro reazione mentre state facendo l'esercizio o semplicemente a cosa stanno facendo mentre fate l'esercizio. Ad esempio quando sto assaggiando un cibo intenzionalmente posso osservare cosa penso in quel momento, cosa sento emozionalmente se gioia, indifferenza o altro, a come posizionato il mio corpo o al movimento del braccio che porta il cibo alla bocca. Ovviamente la cosa a cui faccio maggiormente attenzione il sapore del cibo, perch in quel momento questo il mio centro di gravit. CENTRO ISTINTIVO 1. essere attenti ai sapori di quello ingeriamo. 2. essere attenti agli odori e percepire gli odori in maniera intenzionale. 3. sentire le sensazioni in maniera intenzionale, lo sfregamento dei vestiti, il vento sulla pelle, il prurito. 4. sentire la sensazione di quello che tocchiamo, toccare con intenzionalit essendo presenti al tipo di superficie. 5. percepire le sensazioni di dolore, come quando ci si schiaccia accidentalmente un dito, solo dal punto di vista della sensazione, senza associarla intellettualmente o emozionalmente a qualcosa, sentire solo la pulsazione. 6. sentire il movimento degli organi interni, il battito cardiaco l'intestino e quello che riuscite a percepire, senza fare nessuno sforzo immaginativo o "di contatto" con gli organi interni. 7. sentire la temperatura corporea e le sue variazioni. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione CENTRO MOTORIO 1. guardando la vostra mano iniziate a muoverla intenzionalmente osservando e percependone il movimento. Una volta che sentite il movimento della mano mettetevi davanti ad uno specchio e estendete il movimento al braccio. Non importa cosa fate, alzatelo, muovetelo di lato tenetelo fermo in un punto, lo scopo quello di diventare percettivi al movimento nello spazio. Muovete prima una mano e poi il braccio, ma non il resto del corpo. 2. sperimentare il movimento singolo sui diversi arti, prima sulla mano, poi il braccio, poi l'altra mano e l'altro braccio, poi al piede, muovendo le dita dei piedi, la caviglia e poi la gamba. Continuate con diversi movimenti fino a che siete sicuri di aver preso contatto con la parte motoria. Ripetete questi esercizi quando potete per rientrare in contatto con le differenti parti. 3. una volta preso contatto con gli arti estendere il movimento intenzionale al busto. Mettendo le mani sui fianchi e tenendo le gambe leggermente divaricate iniziate a sperimentare movimenti del busto, flessioni e rotazioni, piegate in avanti o indietro il busto e fermatevi mantenendo la posizione fino a sentire il corpo. Non importa che siamo movimenti veloci o lenti, ma devono essere basati sulla vostra percezione del corpo e del movimento, quando trovate il giusto equilibrio tra velocit e percezione allora va bene.

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La Consapevolezza esercizi di base Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 4. una volta che gli esercizi precedenti hanno dato dei risultati provare a fare dei movimenti regolari, partendo da un punto iniziale e seguendo delle linee armoniche fate ruotare prima la mano, poi il braccio da un punto iniziale e ritorno. Scegliete voi il movimento che volete fare, ma ripetetelo almeno 5 volte esattamente uguale. Fatto con un braccio fatelo con l'altro, partendo dalla mano e poi muovendo il braccio. lo stesso del braccio precedente ma a specchio del primo movimento. 5. successivamente muovete entrambe le braccia insieme. Anche in questo caso l'obiettivo non la perfezione, ma la consapevolezza del movimento, armonico ed intenzionale. 6. fate lo stesso con le gambe muovete il piede e poi la gamba seguendo delle linee armoniche, e ripetete gli stessi movimenti per 5 volte. Fate lo stesso con l'altra gamba. se volete lavorare con entrambe le gambe sdraiatevi o sedetevi. 7. provate a creare dei movimenti del vostro corpo intero seguendo selle sequenze che create voi stessi, di movimenti di tutte le parti del corpo. 8. fate tutti questi esercizi davanti ad uno specchio e oltre osservare direttamente con lo sguardo il vostro corpo, osservate anche allo specchio l'impressione di insieme. (ricordo l'importanza di osservare gli altri centri, sentirsi ridicoli o stupidi una parte dell'osservazione, imparare a lavorare con questo respingente uno dei pi grandi ostacoli che incontriamo nel lavoro). 9. guardate il vostro volto allo specchio, e iniziate a sperimentare liberamente con le espressioni del viso, con le tensioni che potete portare nelle diverse parti. Muovete gli occhi, le sopracciglia, la bocca il naso, fate tutto quello che siete in grado di fare con la faccia, aprite la bocca tirate fuori la lingua, muovetela in diverse direzioni tiratela fuori e dentro, passatela sui denti. Dovete acquisire quanta pi consapevolezza potete della nostra faccia e dei suoi movimenti. Questo esercizio deve essere ripetuto spesso per avere una profonda consapevolezza delle differenze, una sua evoluzione quella di assumere un espressione intenzionalmente dando le spalle allo specchio e avendo in mente come dovrebbe apparire girarsi verso lo specchio e verificare il risultato. Potete aggiungere il movimento del collo e delle spalle, ma il resto del corpo deve rimanere fermo. 10. volendo potete fare questi esercizi inseme a qualcuno, difficile ma pu essere molto divertente. 11. dopo aver portato avanti questi esercizi, quando si sente di aver un maggiore contatto con il proprio corpo, fate lo sforzo, durante il giorno, di essere consapevoli del movimento, delle mani, delle gambe e del busto. Per fare questo possiamo rompere la routine del movimento automatico del corpo facendo un movimento intenzionale, come quello di mettere le gambe allineate sotto il tavolo quando siamo seduti, o fare un passo pi lungo o pi corto quando camminiamo, fare un movimento inusuale con la mano o con il braccio, ruotare leggermente il busto in una direzione diversa dalla sua posizione attuale. Dopo questi piccoli shock addizionali, che per devono essere invisibili a chi ci sta intorno, possiamo concentrare parte della nostra attenzione sui movimenti del nostro centro motorio legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff CENTRO INTELLETTUALE Vi un libro di Orage che si chiama Psychological Exercises dove vi sono un gran numero di esercizi per la parte intellettuale che consiglio di cercare ed usare. 1. osservate i pensieri, non lasciate semplicemente che si esprimano ma osservate la loro natura. A cosa o a chi si riferiscono, da cosa sono stati innescati (il pensiero associativo), come si collegano l'uno all'altro. 2. cercate di ricostruire a ritroso la catena di pensieri fino all'associazione o stimolo che li ha generati. Ad esempio se vedo un certo Nome utente tipo di macchina possibile che questa evochi un ricordo che a sua volta si collega ad una "catena" di Io associativi. Ad un altro stimolo la catena cambia. Dobbiamo imparare ad essere sensibili allo stimolo e imparare a risalire a ritroso nella catena di Io. 3. esercitate il "pensiero lungo", un pensiero intenzionale, ad esempio provate ad evocare intenzionalmente di un'idea del sistema tutto Password quello che sapete su di essa e a creare trovare e creare delle connessioni con quello che vivete. E' importante restare sul pensiero originario ed ogni volta che si osserva una digressione cercate di capire se una ottava laterale che ci porta lontano dal pensiero Ricordami
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ed osservarli. 12. cercate di osservare dove si concentrano le tensioni nel vostro corpo.

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originario o un arricchimento. 4. quando parlate con qualcuno cercate di seguire quello che dice piuttosto che il pensiero che evoca. 5. cercate di diventare sensibili agli Io opposti, cio al pensiero automatico per opposti. E' importante ascoltare con intenzionalit e seguire il ragionamento.

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6. cercate di fare un pensiero che aggiunga e arricchisca quello di un'altra persona. 7. quando esprimete un pensiero non saltate sa un soggetto ad un altro. 8. siate consapevoli del pensiero. 9. esercitatevi nel fermare il pensiero per brevi periodi.

CENTRO EMOZIONALE Il lavoro di consapevolezza sul centro emozionale pi difficile di quello degli altri centri perch questo centro non funziona quasi mai in maniera corretta; spesso mediato e stimolato dal centro istintivo, e quindi associamo delle sensazioni istintive di disagio ad uno stato emozionale. Comunque ci sono dei canali di comunicazione che usano la parte emozionale, ed usandoli possiamo iniziare a comprendere la sua espressione e sensibilit.

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La Consapevolezza esercizi di base

1. prendete un pezzo di musica classica e ascoltandolo intenzionalmente cercate di sentire l'emozione che vi evoca, fate lo stesso anche con altri generi musicali cercando di distinguere la parte emozionale da quella degli altri centri, ad esempio una musica molto ritmica coinvolge il centro emozionale, o un testo di una canzone pu toccare il centro intellettuale. 2. prendere un opera pittorica o scultorea e osservatela attentamente, le forme, le espressioni dei personaggi e l'ambientazione e cercare di sentire l'emozione che viene trasmessa (potete usare il sito http://www.wga.hu/). 3. quando parlate od osservate qualcuno cercate di sentire lo stato emozionale in cui si trova. potete ad un certo punto e se ne avete la possibilit fargli delle domande per verificare se la vostra percezione vera o solo immaginaria. 4. guardate negli occhi le persone con cui parlate. 5. cercate di comprendere quale la parte migliore di qualcuno, osservate anche la sua situazione in generale, ma cercando di trovare ragioni per non giudicare ma per accettare e comprendere. 6. cercate di sentire quando il vostro plesso solare reagisce a qualche stimolo.

Questi sono solo alcuni esercizi per iniziare a stimolare i differenti centri e portarli ad un livello di maggiore consapevolezza. Portateli con voi durante il giorno in ogni vostra azione, associateli allo sforzo consapevole di essere presenti alla vostra vita. Da ogni cosa potete imparare qualcosa di nuovo e questi esercizi possono entrare in ogni espressione della vostra giornata per arricchirla. Siate creativi e ricordate che attraverso il centro emozionale che si raggiunge in livello di consapevolezza superiore. LE FUNZIONI EMOZIONALE 1. Altruismo verso confronti le persone che ci circondano (altruismo sincero). 2. Compassione per le persone che ci circondano. 3. Rimorso positivo e reale. 4. Il centro intellettuale entra in risonanza con le musiche che sente, la musica pu essere il linguaggio del centro emozionale e lo guida in differenti condizioni. 5. Ansia 6. Paura 7. Incertezza 8. Indifferenza emozionale quando si prova una sensazione di svuotamento emozionale 9. Eccitazione emozionale 10. Condivisione gioiosa ad esempio quando ci troviamo in un luogo naturale INTELLETTUALE 1. Ragionamento. 2. Comparazione, di due o pi processi mentali al fine di trovare la soluzione. 3. Formazione delle parole. La loro espressione e parte del centro motorio. 4. Memoria intellettuale, di ci che sappiamo a livello di nozioni conoscitive, come la storia, la letteratura, la storia, la filosofia. 5. Comprensione di un libro. 6. Scrivere una lettere, la creazione del testo, la scrittura azione del centro motorio. MOTORIO 1. Aprire un mobile 2. scrivere a mano o al computer 3. camminare 4. correre 5. montare un mobile 6. comprensione della meccanica delle cose. 7. ingegneria comprensione delle meccaniche 8. architettura comprensione delle strutture 9. guidare il motorino o la macchina 10. leggere ISTINTIVO

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La Consapevolezza esercizi di base

1. appetito 2. crescita dei capelli delle unghie 3. mantenimento della condizione fisica (funzioni interne di regolazione) 4. la frizione di quando ci viene tagliata la strada quando guidiamo 5. il sentirsi inappropriati 6. il sentirsi giudicati 7. ogni stato di disagio fisico 8. la maggior parte delle emozioni negative generata su stimolo del centro istintivo, ad esempio la paura spesso legata ad una nostra proiezione in una condizione irreale di scontro o giudizio nei confronti del mondo che ci circonda, la paura di sostenere un esame istintiva una deviazione dell'istinto di sopravvivenza. 9. guarigione da una malattia 10. protezione del figlio Il CENTRO che gestisce le EMOZIONI NEGATIVE un centro artificiale, nato da una errata educazione si attiva quando riceve uno stimolo esterno che genera una difficolt, un esame, una scoperta di qualcosa che dobbiamo sistemare, qualcuno che ci contrasta; la mala educazione a cui siamo stati soggetti fa si che l'energia che naturalmente si sviluppa da qualunque processo naturale di frizione, invece di andare nella direzione della risoluzione del problema come ottava ascendente, viene rilasciata, dispersa, in espressioni di emozioni negative, in delle ottava discendenti tipiche del processo di crimine: 1. Giudizio negativo 2. lamentarsi 3. paura senza senso, paure nutrite intenzionalmente come quelle che siamo sicuri che non vogliamo affrontare o "non possiamo" 4. ansie incomprese e nutrite intenzionalmente 5. giustificare la propria negativit 6. cercare le regioni per cui gli altri fanno qualcosa di sbagliato 7. essere sulla difensiva, prevenuti di fronte alle espressioni di un'altra persona. In questo caso il problema e la non disponibilit a comprendere le espressioni di un'altra persona, spesso perch non conosciamo abbastanza noi stessi. 8. Intransigenza 9. differenti tipi di fobie, ad esempio xenofobie 10. assenza di pazienza < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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Gli esercizi e la Legge del Tre


LAVORO SU DI S - Esercizi E' importante rendere il lavoro pratico. Questo avviene quando applichiamo le idee del sistema alla nostra esperienza e ritroviamo in essa i principi che sono la conoscenza che abbiamo appreso. L'unione di conoscenza ed essere, rendono possibile la comprensione, essa rappresenta l'interiorizzazione del lavoro, il suo diventare parte di noi, di quello che siamo. In questo articolo verr analizzata la relazione tra la Legge del Tre e gli esercizi. La Legge del Tre rappresenta il principio delle relazioni fra i differenti elementi che costituiscono i componenti necessari per rendere possibile un evento. Ogni cosa il risultato dell'azione di tre forze che nella loro unione fanno si che qualcosa accada, il modo in cui questi tre elementi si influenzano vicendevolmente determiner il processo risultante. Per analizzare la natura e connessione delle tre forze prender un esercizio ad esempio. Il lavoro che dobbiamo fare in relazione agli esercizi deve essere quello di imparare a riconoscere la forza ATTIVA, quella NEUTRALIZZANTE, e quella PASSIVA. In relazione a questo dobbiamo considerare che la forza attiva quella che possiede una maggiore spinta, quella neutralizzante avendo un livello di "energia" medio ha una funzione di "valore aggiunto" nel bilanciamento del confronto tra forza attiva e passiva, la forza PASSIVA quella che ha il ruolo di "frenare", possedendo il livello di vibrazioni pi basso, di fare da limite alle altre forze nella loro interazione. E' importante ricordare che queste tre forze si possono trovare in posti diversi in relazione alla loro interazione, cos la forza attiva, neutralizzante o passiva pu essere PRIMA, SECONDA o TERZA forza a seconda che promuova, subisca, o sia il sostegno del processo. In preparazione al lavoro di riconoscimento delle forze e delle loro interazioni in un processo importante ricordare che la terza forza sempre quella pi difficile da riconoscere perch quella a cui, nella condizione di sonno in cui di troviamo di solito, non siamo capaci di fare caso. Questo perch un elemento della triade che non legato all'identificazione del momento. Quando iniziamo un azione solitamente siamo in uno stato di identificazione, in questo senso non riusiamo ad avere un quadro pi ampio della situazione, ad esempio se facendo un azione mi cade qualcosa la prima reazione quella di stizza, in questo senso se riuscissimo a vedere che questo solo un momento di tanti potremmo non sprecare il nostro tempo in inutili manifestazioni di negativit. Per causa della nostra identificazione non abbiamo potuto vedere soluzioni diverse, non abbiamo potuto vedere altri processi, cio modi differenti di fare la stessa, non abbiamo potuto vedere una terza forza differente, perch non vediamo la terza forza in azione.

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Per comprendere questa idea user un esercizio come esempio e lo analizzer alla luce dei sei processi. L'esercizio che analizzer in relazione ai processi l'esercizio di non guardare la televisione. E' importante come si formula un esercizio per poter comprendere la natura e l'azione delle forze. Questo esercizio formulato cos: Lo scopo quello di non guardare la televisione per poter dedicare il tempo che altrimenti verrebbe consumato a cose pi utili e costruttive. In base a questo iniziamo a distinguere le tre forze che agiscono: La forza ATTIVA rappresentata dal mio scopo di non accendere la televisione. La forza PASSIVA rappresentata dal mio desiderio di accendere la televisione per "rilassarmi". La forza NEUTRALIZZANTE pu assumere differenti aspetti, pu ad esempio essere la voglia di scrivere un articolo, o quella di passare tempo con la mia famiglia o di fare qualcosa di diverso dedicandomi ad altri lavori. Analizziamo ora l'esercizio in relazione ai differenti processi e a come cambia ci che avviene in me in collegamento alla manifestazione delle tre forze. PROCESSO DI CREAZIONE Inizia, prima forza, con il desiderio di non accendere la televisione, ma subito incontra la seconda forza rappresentata dal desiderio di accenderla e mettersi comodo sul divano. In questo processo la terza forza rappresentata dalla forza neutralizzante, vale a dire che il differenziale nel processo dato dal perch non voglio accendere la televisione, quale lo scopo e l'obiettivo di questa azione. Nel

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Gli esercizi e la Legge del Tre Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 PROCESSO DI DIGESTIONE Nel processo di digestione la prima forza e la forza passiva, vale a dire che mi ricordo dell'esercizio nel momento in cui passando davanti alla televisione mi viene voglia di accenderla, ma subito mi ricordo che mi ero dato lo scopo di leggere stasera, allora mi "figuro" la differenza tra il "subire" le immagini o fare qualcosa che so di essere pi utile a me. Reagisco ad uno stimolo passivo e attraverso un'azione attiva riesco a tendere verso il mio scopo. Il dialogo interiore potrebbe essere: - Ah la televisione ora la accendo e vediamo cosa c'.. - Aspetta! Mi sono dato l'esercizio di non guardarla, e leggere stasera.. - beh ci che voglio leggere sicuramente pi interessante di quello che danno in televisione.. Prendo il libro e inizio a leggere. PROCESSO DI ELIMINAZIONE In questo processo la prima forza la voglia di non vedere la televisione vale a dire lo stimolo dato dall'idea dell'esercizio, la seconda forza dallo scopo di leggere e la terza forza, vale a dire ci che mi spinge in questo caso data dal desiderio di vedere la televisione. Quello che accade che il mio desiderio questa volta influenzato dalla terza forza. Vale a dire che essendo la spinta della triade il desiderio di vedere la televisione la prima forza agir sul desiderio di leggere scomponendolo nei suoi elementi al fine di realizzare la terza forza. E' un'ottava discendente e ha come risultato la forza passiva cio alla fine del processo mi ritrovo davanti alla televisione sul divano. In questo senso gli Io potrebbero essere: - Stasera non voglio vedere la televisione.. - ma leggere.. sono decisamente stanco e so che leggendo non posso assimilare bene come quando sono pi riposato, e poi quello che voglio leggere lo posso fare anche in un altro momento - Ma s facciamo quello che mi aiuta a ricaricarmi.. E mi metto davanti alla televisione. Questo processo porta ad un risultato differente ci che si ottiene alla fine del processo ha un livello di vibrazioni o energia molto pi basso del punto da cui siamo partiti. PROCESSO DI CRIMINE O MALATTIA Qui la prima forza, quella cio che inizia il processo, la forza neutralizzante, vale a dire ad esempio il desiderio di scrivere. Vedo la Nome utente penna e penso che stasera scriver e mi ricordo che era l'esercizio che mi ero dato, la seconda forza. In questo caso il desiderio di scrivere attivo, vale a dire che genera l'azione, ma il suo livello di energie non elevato come la forza attiva e agendo su di essa tende ad abbassarla. Questo si comprende in relazione all'idea di non avere uno scopo forte unito alla sensazione di fare qualcosa di Password cui non si convinti. La terza forza, cio quella che determina la tendenza della mia azione, quella di vedere la televisione. Essendo quindi il mio stimolo debole quello che non desidero fare prende il sopravvento e determina il risultato della triade. Ricordami
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caso specifico quello di scrivere, ed essendo questo il mio scopo questa energia aggiunta va ad alimentare la prima forza e mi permette di superare la difficolt posta dalla seconda forza. Ma l'ottava creativa un'ottava discendente perch il livello di energie alla fine del processo inferiore a quello dell'inizio, vale a dire che in pratica grazie allo stimolo di fare qualcosa come ad esempio scrivere sono riuscito a perseguire l'esercizio, ma solamente sostituendo ad una azione un'atra. Vedremo come il raggiungimento pi importante si ha quando attraverso un esercizio posso accedere ad uno stato pi elevato nel processo di Rigenerazione. Ci che accade potrebbe essere rappresentato da un dialogo interiore del tipo: - Stasera non voglio guardare la televisione.. - Beh se la accendo due minuti e mi rilasso in fondo che male c'.. - No ho uno scopo che quello di scrivere ora prendo il foglio e basta. E mi metto a scrivere.

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Gli Io possono essere: - Ah stasera devo scrivere.. - E' anche un esercizio che mi sono dato.. mhh - E' meglio se accendo la televisione e ci penso su. PROCESSO DI GUARIGIONE

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La prima forza il desiderio di guardare la televisione, che incontra la voglia di scrivere. La terza forza cio lo scopo del processo quello di fare l'esercizio che determina la mia azione di mettermi a scrivere con addosso la sensazione di aver raggiunto con successo il mio scopo, la sensazione di realizzazione di qualcosa di "giusto". L'ottava ascendente della guarigione ci porta ad un livello di energie pi alte e a riscoprire lo scopo realizzandolo con successo. Gli Io del processo potrebbero essere: - Ho voglia di guardare le televisione.. - Ma posso usare questo momento per scrivere - Si vero lo scopo che mi sono dato e mettendomi a scrivere sono riuscito a realizzarlo ce l'ho fatta. E prendo carta e penna. PROCESSO DI RIGENERAZIONE Nel processo di rigenerazione si ha una trasformazione nelle forze perch in esse riusciamo a vedere molto di pi. Il processo di rigenerazione non avviene in maniera automatica, ma necessita di uno sforzo aggiuntivo per accadere. In questo senso la forza neutralizzante viene modificata dall'azione della volont. Nella prima forza si trova l'idea di scrivere ma intesa in maniera differente,

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Gli esercizi e la Legge del Tre l'idea che proviene dal centro magnetico di compiere un'azione, data dal contrasto con il desiderio meccanico, la seconda forza, che porti alla realizzazione dello scopo che in questa triade la terza forza. Questa triade pervasa nella, e per la sua realizzazione di un maggiore livello di consapevolezza. Sia la prima che la terza forza sono il risultato di un lavoro precedente. Lo scopo dell'esercizio (forza attiva e terza forza) si collega all'idea che attraverso di esso possibile arrivare ad un livello di coscienza pi elevato, e il desiderio di scrivere arricchito dalla consapevolezza di fare qualcosa che ci pu portare a superare i limiti della macchina (seconda forza). Per questo una triade di rigenerazione difficile, perch il risultato di un lavoro precedente, di uno sforzo a monte di non identificazione ed avere una visione pi vasta sul "corpo lungo" del tempo della nostra esistenza. La triade di rigenerazione il momento in cui il Ricordo di S avviene. Gli Io di questo processo potrebbero essere: - Sento il desiderio di scrivere per trasmettere la mia esperienza - Ma molti Io meccanici mi ostacolano con il desiderio di accendere la televisione. Attraverso lo sforzo di contrastarli, grazie allo scopo che mi sono dato, entro in uno stato in cui posso vedere che le volte che mi sono messo alla televisione non ho guadagnato tanto come quando ho fatto lo sforzo di essere nel momento, e grazie a questo stato di coscienza in cui vedo con chiarezza il risultato delle mie azioni in una direzione o in un'altra posso entrare nel momento; inizio a guardarmi intorno con maggiore presenza. Vedo la stanza sento i suoni e percepisco con maggiore chiarezza quello che si trova in me e fuori di me. Ogni processo ha la sua espressione e solo attraverso il riconoscimento delle loro particolarit possibile accumulare il materiale necessario alla realizzazione di un processo di rigenerazione. < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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Fermare il Pensiero
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Fermare il Pensiero
LAVORO SU DI S - Esercizi L'esercizio di fermare il pensiero un esercizio propedeutico al Lavoro, lo scopo non quello di arrivare a non pensare, ma quello di imparare a controllare il proprio pensiero . L'esercizio in s quello di fermare il flusso dei pensieri e mantenere questa condizione per un certo periodo. Ovviamente perch questo possa accadere e portare dei risultati positivi vi deve essere uno scopo. Il principale scopo di questo esercizio quello di iniziare a ricollegarsi con il momento presente, il pensiero qualcosa che per sua forma appartiene al passato; questo perch il pensiero si forma per immagini conosciute, vale a dire che non possiamo immaginare qualcosa che non conosciamo. In questo senso il continuo vociferare che abbiamo nella testa ci porta a spasso nel tempo, ma difficilmente nel momento presente, per questo uno degli obiettivi dell'arrestare i pensieri quello di essere nel momento . Un altro quello di prepararci per un pensare intenzionale , la capacit di arrestare i pensieri necessaria al fine di poter pensare intenzionalmente, cio fare in modo che l'atto del pensare non segua il flusso caotico di associazioni accidentali, che dovremo contrastare nell'imparare l'esercizio, ma segua il flusso che abbiamo dato ad esso e che siamo intenzionati a seguire. E' importante che i primi tentativi di fermare il pensiero siamo fatti in condizioni ottimali, per diminuire le forze contrarie che ci ostacoleranno in questo apprendimento. E' bene trovare luoghi tranquilli in cui sappiamo di non essere disturbati ed iniziare a rallentare il flusso dei pensieri, portando la nostra attenzione a ci che ci sta intorno ed a noi stessi, attraverso la percezione del nostro corpo e del nostro respiro . Dobbiamo subito notare che nessuna forma di tensione di aiuto, ogni tensione che esprimiamo a livello fisico la dobbiamo sciogliere portando la nostra attenzione su di essa. Ogni pensiero non deve essere contrastato, ma piuttosto lasciato fluire attraverso di noi, con la consapevolezza che questo non il momento. Pu essere utile, se arriva un senso di paura di dimenticare, portare un taccuino su cui si annotare i pensieri importanti, ma sempre l'obiettivo quello di lasciarli andare . E' utile osservare intenzionalmente la forma delle cose che ci circonda, ascoltare i suoni percepire le sensazioni che l'ambiente ci trasmette, come il vento o il calore del sole o il fresco della sera. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione Questo esercizio accentuer la percezione degli altri centri e porter in generale ad una maggiore sensibilit, importante annotarsi le impressioni che si hanno, i dubbi e i successi. E' necessario impostare l'esercizio in maniera che generi una certa frizione, ma che non sia cos forte da diventare una forza contraria, che si abbia la sensazione di riuscire, perch lo scopo riuscire a frenare i pensieri , la necessaria verifica per poter fare di pi la volta dopo. Ogni fallimento per eccessiva difficolt o troppa indulgenza con le proprie caratteristiche allontana e rende pi difficile rifare l'esercizio, qualunque esercizio, la volta successiva. Dovete pensare come al fatto di aprire una strada per la linea di minima resistenza, se un esercizio ho capito come evitarlo una parte di me continuer sempre a cercare di evitarlo, cos oltre alla naturale forza contraria di un esercizio dovr combattere anche con il mio atteggiamento contrario all'esercizio, doppia fatica vale a dire doppia possibilit di non chiudere l'ottava. Spero che questo sia utile al vostro lavoro, se avete domande o volete condividere i vostri risultati e sforzi siete i benvenuti. < Prec. Succ. > Ogni pensiero passa oltre, basta questo per un breve tempo, non necessario mirare a rimanere ore senza pensare, ma importante imparare a frenare un pensiero e lasciarlo andare rimanendo in silenzio.

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Fermare il Pensiero Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

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Esercizio sull'ascolto Musicale


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Esercizio sull'ascolto Musicale


LAVORO SU DI S - Esercizi Questo un esercizio per sviluppare l'osservazione e la divisione dei centri usando le impressioni che produce la musica. Consiglio a chiunque decide di fare questo esercizio di comprendere che per ottenere dei risultati necessario il tempo e la ripetizione in condizioni diverse dello stesso esercizio per poter osservare il suo lavoro in diversi momenti. Non fate le cose velocemente non c' da correre in nessun luogo. Possiamo dividere un ascolto qualunque (ogni pezzo di musica contiene quello che ci serve in strutture e collegamenti differenti) in tre "sezioni di ascolto" principali: MOTORIA EMOZIONALE INTELLETTUALE Questo perch rappresenta un ordine crescente di complessit, almeno per i non addetti ai lavori come i musicisti, che dovranno invertire la parte emozionale con quella intellettuale.

PRIMO ricordarsi ad ogni passo di non identificarsi con il pezzo o di non andare in immaginazione meccanica. (l'immaginazione creativa ha il valore che controllata e direzionata), in ogni momento dobbiamo essere osservatori di quello che pensiamo e vediamo in noi o facciamo. E' importante ascoltare il pezzo molte volte per varie ragioni: primo per effettuare le osservazioni con sempre maggiore profondit, secondo osservare il cambiamento di tipo di ascolto a seconda del nostro stato, terzo usare la frizione di voler fare un esercizio in maniera consapevole pi volte e vedere la frizione generata dalla meccanicit che si oppone alla ripetizione. IMPORTANTE!! ricordarsi che questo un esercizio di auto osservazione in collegamento con l'uso intenzionale della musica non un esercizio per essere dei giudici musicali, ma per capire cosa vuol dire ricevere un'impressione, di come questa modifichi il nostro stato e di come il nostro stato possa influenzare la ricezione dell'impressione. Di come esistono impressioni differenti e come si riconoscono le loro differenze.

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1. Osservazione motoria: per comprendere l'espressione motoria di un pezzo musicale ho osservato che la cosa pi semplice da fare quella di mettere il pezzo, meglio se ci troviamo in una stanza, e poi muovere il corpo in collegamento con il pezzo. Non significa danzare, ma solo muoversi in relazione a quello che il pezzo ci comunica, possono essere qualunque tipo di movimento purch l'attenzione sia concentrata su quello che il "movimento" del pezzo. 2. Osservazione emozionale: in questa osservazione importante fare attenzione alle che immagini mentali evoca il pezzo. Lasciando la nostra immaginazione libera ma sotto osservazione, concentrandosi solo sul pezzo, che immagini, che tipi di ricordi o sequenza di ricordi evoca il pezzo? se costruiamo una piccola storia di quello che avviene nel pezzo che tipo di relazione emozionale si esprime dalla storia? Nel fare questo lavoro incominciamo ad identificare il sapore emozionale del pezzo. 3. Osservazione Intellettuale: Pi difficile perch significa analizzare la struttura tecnica del pezzo. Questa osservazione relativa alle capacit tecniche dell'ascoltatore. In ogni caso chiunque in grado di porsi certe domande e di migliorare nel tempo la propria capacit intellettuale di ascolto musicale (stiamo preparando una piccola guida di riferimento alla musica). In questa osservazione si deve fare attenzione all'aspetto tecnico del pezzo, sentire quando la musica va in crescendo, in diminuendo, se il ritmo veloce medio, quando cambia, che tipi di strumenti sono usati e che timbri hanno. In questa parte utile fare un sforzo di trovare informazioni sul pezzo, tipo che strumenti usa, che ritmica, ed eventualmente di conseguenza studiare anche un po di teoria musicale. Scrivere le osservazioni divise per centro su un quaderno, o un file di testo. ULTIMO ricordarsi ad ogni passo di non identificarsi con il pezzo o di non andare in immaginazione meccanica. (l'immaginazione

Lavoro

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Esercizio sull'ascolto Musicale Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 < Prec. Succ. > creativa ha il valore che controllata e direzionata), in ogni momento dobbiamo essere osservatori di quello che pensiamo e vediamo in noi o facciamo. Per iniziare suggerisco un pezzo di J. S. Bach che potete trovare QUI. Inviate le vostre osservazioni molto utile un lavoro di condivisione in questa direzione, soprattutto se si lavora su uno stesso pezzo. BUON ASCOLTO

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Il Lavoro immaginario - Il Lavoro Immaginario


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Il Lavoro Immaginario La Sindrome da Archiviazione


LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario

Il sistema della Quarta Via studia luomo e la realt dei mondi in cui vive. Tutte le idee, divisioni e catalogazioni dell'uomo e della natura possono essere di grande aiuto per costruire una visione pi ampia della realt che ci circonda e per farci uscire dai limiti dei punti di vista che abbiamo appreso durante l'et formatoria, dall'educazione, dall'estrazione sociale da cui proveniamo e dalle nostre esperienze di vita. Le idee del sistema hanno la possibilit di farci espandere la nostra visione del mondo a patto che siano impiegate nel modo giusto. Un rischio che si corre nello studio intellettuale del sistema quello della " sindrome da archiviazione". Questa sindrome sperimentata dalla maggior parte delle persone che si accostano al lavoro su di s, molto sottile e sfrutta diversi respingenti.
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Il Lavoro Immaginario
LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario

Sindrome dell'Organizzazione
LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario

Traduzione dal libro Self Questa una trappola pericolosa e una in cui possono cadere interi di individui. Gioca un ruolo importante nel Lavoro di Completion di Robert S. de gruppi fantasia e pu essere chiamata la pietra angolare di tale Lavoro. Ropp ed. Gateways.
La sindrome dell'Organizzazione si sviluppa quando un vero Maestro muore e il suo pi vecchio allievo considera suo dovere continuare il lavoro del maestro. Cos si forma una organizzazione. Si costituisce una gerarchia. La posizione nella gerarchia non dipende Schiavo e Maestro Che cosa il lavoro? Pu essere definito molto semplicemente.

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Il Lavoro coinvolge la trasformazione di un melmosa illusione dal loro personale livello di essere , ma da quanto tempo sono stati nel Lavoro e dalla vicinanza al Maestro quando era ancora galoppante dello schiavo in un illuminato, completo maestro. Definiamo il significato della parola maestro e schiavo. Lo schiavo non ha controllo sulla sue vita, spinto da forze esterne, alla merc delle impressioni casuali, schiavo delle abitudini, molte delle quali sbagliate, preda della credulit, suggestionabilit, speranza e paura. vivo.

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Sindrome della Salvezza Oltre tutto lo schiavo una creatura di fantasia. Vive nel mondo Personale
dei sogni. E' tagliato fuori dalla conoscenza del mondo reale per LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario via di un meccanismo nel suo cervello, il lavoro del quale genera Questa una trappola subdola e pericolosa. E' stata il corso delle illusioni. Lo schiavo mente a se stesso circa se stesso e su ogni tre religioni Abramiche, Giudaismo, Cristianesimo e Islam. Ha fatto altra cosa. Non sa che sta mentendo. E' uno schiavo che sogna di tendere tutte queste religioni in culti della colpevolezza in cui essere libero. Mente sognando di conoscere la verit. devoti implorano il loro dio di perdonarli per i loro peccati e di Il maestro ha liberato se stesso dal meccanismo che genera garantire loro qualcosa vagamente descritta come salvezza. l'illusione nel suo cervello. E' un abitante del mondo reale. Per Salvezza da cosa? Dall'inferno presumibilmente. Dalle fiamme entrare in questo mondo ha sacrificato i suoi sogni. Si eterne, che uno dei perniciosi meccanismi che i preti di queste confrontato temerariamente con la verit circa s stesso e gli religioni hanno inventato per terrorizzare i seguaci, per uomini. E' stato forte abbastanza per sfuggire alla prigione in cui lo

Lavoro

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Il Lavoro immaginario - Il Lavoro Immaginario Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 comportarsi come i preti pensano che debbano comportarsi. Un grande errore evidenza la sindrome della salvezza personale. Quelli che ne sono affetti immaginano che loro stessi, il cos detto ego, possa essere salvato o dannato.

schiavo passa la sua vita. E' completamente sveglio: Ha visto la verit che lo ha reso libero. Ma ha pagato un incredibile prezzo per raggiungere la libert. Pensate attentamente. Potete pagare questo prezzo? Potete essere cos temerari da confrontarvi con la realt? Potete sostenere di conoscere la verit circa voi stessi e le persone?

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Sindrome del Super Sforzo


LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario Questa subdola trappola pu anche essere chiamata la sindrome dello scalatore dell'Everest. Consiste nella convinzione che il lavoro comporta sempre qualche super sforzo analogo allo sforzo fatto dall'alpinista che affronta da solo la scalata al Monte Everest. La trappola subdola perch l'idea che vi si nasconde vicina alla realt. Il lavoro comporta grande sforzo, ma un tipo veramente particolare di sforzo. Questo sforzo comporta il mantenimento dell'equilibrio e della consapevolezza La capacit pi simile a quella di un funambolo o un giocoliere che di quella sorta di sforzo da "stretta di denti" che caratterizza una scalata al monte Everest.

Sindrome del pensareparlare


LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario Questa una trappola molto subdola in cui cadere. Si parla del Lavoro. Si pensa al Lavoro, Ma parlare e pensare del lavoro non produrr mai risultati, come parlare e pensare del sesso non far nascere un bambino. Il lavoro comporta il fermare il dialogo interiore, ma noi che ci siamo abituati a continui scambi interiori, non siamo a nostro agio nello stato di silenzio. Noi abbiamo la necessit di parlare a qualcuno di qualcosa. Se non troviamo nessun altro parliamo a noi stessi. Questa abitudine di parlare del Lavoro incoraggiata dalla tendenza di coloro che pensano di essere "nel Lavoro" di trovarsi in gruppi.

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Sindrome del Devoto


LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario Un nome alternativo per questa trappola la sindrome dell'occhio stellato. Comporta una devozione fanatica e una cieca fiducia in un maestro o in un insegnamento. Questa devozione acceca completamente il devoto. Distrugge ogni capacit di ragione oggettiva, che la sua vittima non potrebbe mai aver posseduto. Tutte le emozioni sono focalizzate sul Maestro che ha lo stato di un dio negli occhi del devoto. Il maestro non pu sbagliare. Gli insegnamenti del maestro devono essere accettati letteralmente e integralmente.

Traduzioni
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Sindrome dell'incontro domenicale


LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario Questa una delle trappole pi scontate. E' legata a doppio filo con la trappola dell'organizzazione e non pu funzionare senza una organizzazione. Quelli che cadono in questa trappola perdono la visione dei loro reali propositi. Per il Lavoro reale su s stessi, sostituiscono la regolare partecipazione agli incontri dell'organizzazione. Partecipano a questi incontro abbastanza meccanicamente, per abitudine.

Citazioni
La civilt moderna basata sulla violenza, la schiavit e le belle frasi; ma tutte le belle frasi sulla civilt e il progresso non sono che parole. Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto - Gurdjieff

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Sindrome del falso Messia


LAVORO SU DI S - Il Lavoro immaginario Questa trappola l'opposto della trappola dell'occhio stellato. Chi cade in questa trappola convinto di essere un Maestro, capace di trasmettere agli altri verit riguardo alla vita spirituale. La categoria del falso messia non include quello che potrebbe essere chiamato artista religione potrebbe della e coscienza fanno spirituale. bene Queste persona, il lavoro. Sono una divisione deliberatamente, per il proprio piacere personale, iniziano una

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qualche attivit

molto

semplicemente dei venditori che trafficano in sogni. La loro essere meglio vista come Nome utente dell'industria del divertimento. Le vittime della trappola numero 3 sono abbastanza sincere. Essi credono davvero in quanto fanno. Password Generalmente hanno avuto una esperienza religiosa di un tipo o di un altro. Forse sono stati in India e hanno preso qualche idea da qualche guru. Forse hanno preso droghe e avuto ci che si chiama Ricordami
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"esperienza psichedelica". Forse hanno semplicemente accorpato idee prese da qui e da l che presentano come un sistema.

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Il Lavoro immaginario - Il Lavoro Immaginario Password dimenticata? Nome utente dimenticato? Registrati Altri Articoli... Sindrome della Caccia al Guru << Inizio < Prec. 1 2 Succ. > Fine >> Feed RSS Pagina 1 di 2 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer.

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LAVORO SU DI S - Esercizi Tool Box (cassetta degli attrezzi) un progetto in cui verr assegnato ogni settimana un esercizio su un aspetto differente delle idee del Sistema per sviluppare la capacit di essere presenti a s stessi. Gli esercizi che vengono proposti sono per esercizi generali in cui la persona viene invitata e stimolata ad essere presetne, ma il risultato dipende solo dalla propria capacit di comprendere e di metter in pratica quanto viene suggerito. Un esercizio ha valore nella misura in cui si mette in pratica per osservare se stessi, non nella capacit o meno di farlo, il risultato non quello di diventare un buon esecutore, ma di comprendere e di acquisire degli strumenti per l'auto osservazione. Vi una differenza tra gli esercizi generali e quelli individuali. Quelli generali servono per sviluppare una sensazione e verficare la difficolt dell'essere presenti a se stessi, e, nella misura in cui sono portati avanti, per diventare pi sensibili alle diverse parti di noi, come i centri, gli ostacoli alla presenza, le caratteristiche ecc. Chi vuole iniziare a lavorare su esercizi specifici su s stesso lo pu fare solo quando avr sviluppato una connessione con chi gli da gli esercizi, per avere degli esercizi specifici importante conoscere la persona e le sue caratteristiche e questo avviene nel tempo e attraverso uno scambio diretto. Chi vuole indirizzarsi in questa direzione pu iniziare attraverso un contatto dal sito a creare un luogo di conoscneza e scambio con chi st gi lavorando su di s e creare una connessione di Lavoro ad un livello pi vero. Una cosa di grande importanza nel portare avanti il lavoro sugli esercizi quello di continuare sempre a studiare le idee del Sistema per ritrovarle nei momenti di presenza e per usarle come stimolo e verifica per ci che incontriamo. E' importante ricordare che gli esercizi vanno gestiti con attenzione perch non diventino meccanici, ogni volta che diventano automatici li facciamo nel secondo stato e non hanno pi valore, per questo ogni esercizio della Tool Box per una settimana, poi si passa ad un altro. E' stato attivato un forum specifico per gi esercizi dati dove possibile confrontarsi in relazione alle esperienze e vissuto sugli stessi.

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Non mi resta che augurarvi buon lavoro e di essere attivi nelle vostre sperimentazioni. LISTA DI ESERCIZI FORUM < Prec. Succ. >

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LAVORO SU DI S - Esercizi Di seguito la liste che verr aggiornata di settimana in settimana degli esercizi della Tool Box. 1)Essere presenti almeno ad un pasto al giorno, che sia la colazione, il pranzo, la merenda o cena. Essere presenti al sapore del cibo, alla sua composizione, all'aspetto che ha, al profumo, alla relazione con quello che mangiamo, al contesto in cui consumiamo il pasto. 2)Essere presenti al movimento delle proprie mani. Quando si ricorda fare lo sforzo di osservare il movimento delle mani, sia in relazione alla situazione, tipo di cosa stiamo parlando e come lo sottolineiamo con la gestualit, sia in relaziona alle azioni che compiamo con le mani come scrivere al computer o disegnare, mangiare, tagliare ecc. 3)Essere presenti al proprio pensiero, da cosa stato innescato, quale stimolo lo ha prodotto e come si svolge. Se ad esempio vedo un bambino per strada questo mi fa pensare a mio figlio, poi penso a quando torner a casa e giocher con lui e cos via cercando di osservare che pensieri si collegano al primo e perch. L'idea quello di osservare come funziona il pensiero, ed in particolar modo il pensiero associativo. 4)Essere presenti alle proprie tensioni muscolari, dove si trovano e in che collegamento sono con le posture che teniamo e i pensieri o le emozioni che ci viviamo. 5)Quando parliamo con una persona (o se vi sono pi persone sceglierne una), cerchiamo di essere presente al movimento e a ci che dice la persona. Non cerchiamo di essere presenti al centro emozionale, ma solo ai movimenti ed alle parole. E' importante cercare di farlo in maniera invisibile senza guardare fisso o con "sguardi ispirati", ma in maniera normale. 6)Nel bagno cerchiamo di essere presenti alle azioni che facciamo, con particolare importanza al flusso dei pensieri che arrivano. Cerchiamo di osservare i pensieri e vedere dove ci portano. 7)Quando entriamo in un nuovo ambiente cerchiamo di essere presenti all'impressione dell'ambiente stesso. Cerchiamo di prenderci un momento per osservare dove siamo entrati (anche se si tratta di un ambiente aperto come quando usciamo di casa) i colori e le sensazioni che ci trasmette. 8)Cerchiamo di essere presenti ai nostri intercalari, come il no pronunciato alla fine di una frase o cio, e cerchiamo di osservare quali sono gli Io che ci fanno usare questi intercalari. L'esercizio non quello di non dirli, ma di tornare ad essere presenti quando li pronunciamo cercando di comprendere la catena di io che li ha generati. 9)Cerchiamo di essere presenti alle impressioni che riceviamo e a come queste influenzano il nostro stato d'animo. Proviamo a osservare cosa succede se facciamo dei cambiamenti in alcune impressioni come ad esempio sul posto di lavoro mettere a posto la scrivania o avere dei fiori in casa. Osservate come cambia la vostra ricezione per diversi tipi di impressioni. 10)Cerchiamo di osservare come camminiao per la strada, se abbiamo la tendenza ad abbassare gli occhi. Se osserviamo questa tendenza cerchiamo di sforzarci di alzare lo sguardo quando camminiamo di guardarci intorno e renderci conto del luogo in cui siamo. 11) Partendo dal pezzo estratto da Frammenti di un Insegnamento Sconociuto:

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La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo

Lavoro

L'energia viene soprattutto spesa in emozioni inutili e sgradevoli, nell'ansiosa attesa di cose spiacevoli possibili ed impossibili, consumata dai cattivi umori, dalla fretta inutile, dal nervosismo, dall'irritabilit, dall'immaginazione, dal sognare ad occhi aperti e cos via. L'energia viene sprecata da un cattivo lavoro dei centri; dalla tensione inutile dei muscoli, sproporzionata rispetto al lavoro compiuto; dal perpetuo chiaccherare, che ne assorbe una quantit enorme, dall'"interesse" accordato ininterrottamente alle cose che accadono intorno a noi o alle persone con le quali non abbiamo nulla a che fare e non meritano nemmeno uno sguardo; dallo sciupo senza fine della forza di "attenzione"; e via di seguito.

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Esercizi TOOL BOX Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 < Prec. Succ. >

Cerchiamo di osservare e sentire nelle nostre giornate le espressioni in cui stiamo perdendo energie e scriviamole su un quaderno, facendo attenzione a scrivere la situazione in cui certe espressioni si sono verificate. 12)Cerchiamo di cucinare in maniera intenzionale, se di solito non cuciniamo prendiamoci un momento per farlo. Quando si cucina prestiamo molta attenzione agli odori, ai sapori e alla loro combinazione, cos da mettere in tavola una cena di cui sappiamo il sapore che gusteranno le persone (se ci sono contorni o formaggi a tavola cerchiamo di gustarli con quello che abbiamo preparato ad esempio o i dolci o il vino). Anche nella ricetta non andiamo solo a memoria, ma basiamoci su una maggiore attenzione a cosa usiamo, alle quantit, se ad esempio usiamo una spezia cerchiamo di ritrovare il suo sapore nella pietanza. Questo esercizio deve essere fatto ricordando il valore e l'importanza del secondo alimento esserico, il cibo. Cerchiamo di ricordarcelo ogni volta che cuciniamo.

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legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

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Scuole e Trappole
LAVORO SU DI S - Riflessioni Il lavoro sulla Quarta Via cos come tutti i percorsi spirituali e di evoluzione delluomo pu essere usata sia per fini evolutivi che per fini personali. Nel secondo caso possibile subire dei danni molto gravi alla propria persona, per questo indispensabile che chiunque desideri portare avanti un lavoro personale consideri certi elementi che possono indicare la direzione in cui unorganizzazione si sta muovendo. Il prolificare di scuole, gruppi e gruppetti possono essere un utile strumento di diffusione e confronto delle idee del sistema ma pu anche essere uno strumento di danneggiamento e sofferenza se usato nel modo sbagliato. Vi sono alcuni elementi che indicano quando un gruppo o scuola sta andando in una direzione opposta ai principi dello sviluppo e crescita dei suoi partecipanti. Di seguito voglio fare un elenco di situazioni che se sono parte di un gruppo dovrebbero far riflettere i suoi partecipanti riguardo ai veri intenti del gruppo stesso. La Quarta Via un via per luomo occidentale, e per tanto risente di una serie di limitazioni tipiche della nostra cultura, le pratiche che possono avere avuto un certo significato per dei percorsi spirituali sviluppatisi in altri contesti storici e culturali, come ad esempio quella di venerare il maestro o di prendersi cura del suo sostentamento non funzionano, o meglio sono manipolati per fini individuali ed egoistici, nella nostra civilt. I punti da tenere presenti per chiunque faccia parte o desideri far parte di unorganizzazione da sono: Se il maestro, linsegnate o insegnanti traggono il loro sostentamento dallorganizzazione . Questo un punto importante, perch un individuo che il cui sostentamento portato avanti grazie ai propri allievi limitato dal fatto che deve avere un certo numero di entrate per riuscire a sbarcare il lunario e questo pu condizionare la sua relazione con lorganizzazione. Il numero dei partecipanti. Se unorganizzazione molto grande di solito, viene meno il lavoro individuale con le singole persone, che rappresenta un punto fondamentale per non scadere in comportamenti strutturati e cristallizzati. Quante pi persone fanno parte di unorganizzazione tanto pi il messaggio diventa standard questo un limite al Lavoro. I soldi . Un organizzazione deve sopravvivere, ma importante luso che viene fatto dei soldi, se questi non sono impiegati per le attivit e laiuto dei membri con difficolt allora si rischia di creare una azienda piuttosto che un luogo di lavoro, lo scopo di unorganizzazione non quello di essere ricca ma di sostenere le sue attivit Il dogmatismo . Quanto le idee di lavoro diventano degli assoluti e non pi possibile metterle in discussione si cristallizzano nella mente formatoria e questo arresta il lavoro. Lunico luogo di evoluzione e lunica via possibile. Se un organizzazione dice di essere lunico luogo e il suo messaggio lunico grazie al quale possibile evolvere sta ingannando i suoi membri. La perdita di tutto . Se unorganizzazione dice che allontanandosi dallorganizzazione stessa un individuo perde ogni possibilit di evoluzione significa che deve proteggere il suo status e quindi non ha la forza di vedere al di la di s stessa. Distacco netto e giudicante tra i membri dellorganizzazione e i non membri. Se unorganizzazione giudica inferiori o senza nessuna possibilit coloro che non ne fanno parte dimostra di non aver capito come funziona il mondo in cui opera ed attua un processo di auto glorificazione di s e dei membri portando allillusione di essere quello che non si . Rifiuto delle famiglie e luoghi di appartenenza . Unorganizzazione che chiede di rinunciare alle proprie famiglie di origine o amicizie inganna i suoi membri e li porta ad abbandonare delle parti molto importanti della loro vita, con lintento di renderli dipendenti dallorganizzazione. Donazioni . Unorganizzazione che chiede soldi di continuo, e chiede donazioni di oggetti e servizi senza che ve ne sia un reale bisogno, come al fine di sostenere un membro ammalato o che ha avuto problemi, dimostra di essere nella direzione di Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione

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Scuole e Trappole Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 accumulare soldi come priorit e di allontanarsi dalle reali necessit dei membri. Unorganizzazione che abbandona i membri perch non adatti per impedimenti fisici o troppo vecchi senza un reale sostentamento e aiuto dimostra di non essere interessata allevoluzione e cura dei suoi partecipanti. Cristallizzazione delle attivit . Se unorganizzazione d troppa importanza alla forma, come ad esempio agli esercizi, che devono essere fatti in maniera assoluta e senza discutere, che diventano routine e non si modificano, dimostra di aver perso il senso e lo scopo di tali strumenti e si cristallizza nella limitatezza della forma piuttosto che nella dinamicit di vedere cosa serve nel momento. Il maestro come superuomo . Se il maestro o gli istruttori sono considerati come dei superuomini e questo nutrito e incentivato dallorganizzazione, si genera una condizione di soggezione nei membri e di conseguenza un divario fra loro e la struttura stessa dellorganizzazione. Il senso di colpa. Se in unorganizzazione gli aderenti vengono fatti sentire in colpa e giudicati per il livello del loro lavoro si genera una struttura di dominio e gerarchia negativa che non pu portare a nessuna evoluzione. Struttura piramidale. Se la struttura rigidamente piramidale e non vengono considerate le singole individualit si perde lo scopo del lavoro in gruppo. Legame a vita nellorganizzazione . Se unorganizzazione impone in maniera diretta o indiretta un legame a vita con la stessa, non vi la comprensione che il lavoro di scuola serve come strumento di passaggio e non come punto di arrivo. Il silenzio. Quando vi sono argomenti di cui non si pu parlare, lorganizzazione chiude le porte al suo arricchimento e al confronto con le diversit. Chiusura ad altre discipline . Se unorganizzazione dice che il suo percorso lunico e non considera che in altri sia possibile trovare integrazioni per arricchire e espandere il proprio lavoro si ferma la sua crescita. Il maestro deve essere un servitore dei suoi studenti e non i suoi studenti servitori del maestro, in linea di massima un uomo che ha gi lavorato su di s dovrebbe essere in grado di aiutare gli altri e per questo avere pi facilit a lasciare andare la sua falsa personalit. Un insegnante che deve dominare gli altri sta perseguendo dei fini personali e non aiuter levoluzione dei membri. Se vi fosse la comprensione che un maestro un servitore non vi sarebbero cos tanti individui che si professano tali. Un insegnante che si pone al di sopra degli altri parlando del suo livello dessere e di quanto ha raggiunto pone gli allievi in uno stato di considerazione interna e di timore reverenziale, devono essere le azioni a parlare per lui e non le parole. Un insegnante che non sia anche umano , e quindi con tutte le caratteristiche di un uomo sta recitando una parte. legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff I collaboratori dellinsegnate che si arrogano diritti superiori solo per la loro prossimit con lui non hanno compreso i principi del lavoro e quindi rischiano di fare del male alle persone con cui entrano in contatto. Se in unorganizzazione la parte preponderante quella istintiva : denaro, sesso, successo, fama. La direzione che sta seguendo quella di unottava discendente. Se gli studenti sono portati a recitare la parte del bravo studente hanno perso o stanno perdendo la possibilit di osservare se stessi. Il cieco senso del dovere vero l'organizzazione imposto e non costruito attraverso le verifiche personali.

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Queste situazioni e molte altre che cercher di aggiungere ed approfondire nel tempo sono le principali cause di danneggiamento delle persone che, nella speranza di trovare qualcosa che le aiuti, incappano in unorganizzazione distruttiva.

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Molte di queste persone una volta uscite se riescono a rimettere insieme i pezzi della propria vita iniziano delle personali crociate contro lorganizzazione stessa. E importante che certe informazioni vengano diffuse e che si conoscano i rischi a cui si va incontro quando si cerca un gruppo di lavoro o una scuola. E altres importante per non cristallizzarsi, come purtroppo accade certe volte agli ex-studenti nellopposto, cio riproporre lo tesso atteggiamento imparato nella falsa scuola che giudica e limita ogni forma di lavoro, in questo senso ripropongono quello che stato il loro essere limitati allinterno dellorganizzazione. Queste rappresentano le stesse limitazioni da cui sono giustamente scappati, ma in cui rischiano di rimanere coinvolti in futuro coltivando cos ci che hanno rifiutato.

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Queste riflessioni sono il frutto dell'esperienza personale di chi scrive non sono un assoluto ma hanno lo scopo di aiutare chiunque desideri entrare in contatto con gruppi o scuole. < Prec. Succ. >

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Riflessioni sulla Legge del Sette


LAVORO SU DI S - Riflessioni Lottava rappresenta un evento o un processo considerato nellinterezza della sua manifestazione, dallinizio alla fine. Pu anche essere considerata come la rappresentazione della circolazione, creazione e consumo dellenergia (Idrogeni) nei diversi momenti dellevento stesso. Possiamo analizzare le ottave ascendenti come un processo che genera al suo apice delle energie, e quindi materie, molto sottili, per cos dire raffinate, e unottava discendente come un processo che ne genera di pi grossolane. Ci assimilabile ai carburanti ad alti ottani che rilasciano molta energia e che sono quindi pi potenti, a differenza dei carburanti a bassi ottani che generano meno energia. Ma perch queste energia venga prodotta devono essere presenti delle sostanze combustibili, cio elementi materiali coinvolti nelleconomia del processo e utili (o meno) alla sua riuscita i carburanti devono cio essere creati, immagazzinati ed usati correttamente. Quanto detto ha un duplice significato. Da un lato esistono differenti parti che utilizzano i differenti prodotti delle ottave. Questo ci fa capire che i prodotti di ottave discendenti, come quelli di ottave ascendenti, vengono e possono essere riutilizzati. Dallaltro lato unottava per poter essere portata avanti nelle sue diverse note ha bisogno di energia, e questa energia prodotta da ottave precedenti o parallele. Queste idee introducono la necessit di una maggiore consapevolezza e responsabilit in ci che intraprendiamo e nelle diverse implicazioni della vita stessa. Un altro aspetto da tenere presente il fatto che in una ottava esistono due intervalli e che questi, secondo i principi della Quarta Via, sono colmati da un intervento esterno, vale a dire da altre ottave provenienti dal di fuori dellottava stessa capaci di colmare un calo nellintensit della prima ottava con lapporto di nuove energie. A questo punto possono accadere diverse cose: o lottava laterale favorisce la principale generando lenergia per sostenerla, oppure se lottava laterale povera di materiale energetico o se si tratta di una ottava di movimento contrario, la principale pu deviare in una laterale per cui, ad esempio, una principale discendente potrebbe svilupparsi in una laterale ascendente o viceversa. Lidea delle ottave deve essere compresa in maniera pratica nella nostra esperienza quotidiana affinch risulti di un qualche beneficio e non rimanga una semplice speculazione intellettuale. Losservazione produce differenti risultati, possiamo ad esempio riconoscere landamento di unottava in base a come ci sentiamo, alle nostre reazioni in rapporto a un certo evento; ad esempio se sto tentando di intraprendere lo studio di uno strumento musicale posso considerare questo processo come un ottava ascendente (vista nel suo insieme con molte sotto-ottave al suo interno) perch a mano a mano che imparo, e che quindi riesco a completare le sotto-ottave di diversi momenti e esercizi, acquisisco sempre di pi padronanza dello strumento introducendo qualcosa di nuovo nella nostra vita Possiamo osservare inoltre che quando iniziamo lapprendimento facciamo progressi a vista docchio e siamo trainati dal piacere della novit, ma ad un certo punto incominciano a sorgere i primi ostacoli, come ad esempio la difficolt di essere regolari nello studio e negli esercizi, oppure non riuscire ad eseguire quello che vogliamo in maniera soddisfacente. In base alla singola natura della persona che conduce lottava, ognuno incontrer i suoi limiti ed intervalli, occasioni favorevoli all introspezione per cercare lo sforzo di migliorarci o, nella misura del possibile, di superare noi stessi. Dal punto di vista dellottava questo momento in cui le cose diventano pi difficili rappresentato da un intervallo, ovvero una variazione nellintensit dellenergia allinterno del processo. In questi momenti possiamo provare una sensazione di frustrazione o di impotenza o di smarrimento verso quanto stiamo svolgendo perch incapaci di intravedere il passo successivo. Si tratta della pi tipica manifestazione di ottave laterali che si dipanano dallintervallo, nel caso degli esempi sopra citati si tratta di ottave discendenti. E a questo punto che un aiuto sotto forma di un impulso esterno intenzionale si rende necessario per apportare nuova energia allottava ed eventualmente permetterne la prosecuzione. Lottava laterale che aiuta a colmare lintervallo molto importante perch in base alla sua natura possono accadere molte cose diverse; lottava laterale non deve necessariamente provenire da fonte esterna a noi, pu svilupparsi anche al nostro interno, attraverso, ad esempio, un nuovo modo di pensare. Sempre seguendo limmagine dello strumento musicale possibile che arriviamo a un vicolo cieco dovuto per esempio alla difficolt di riprodurre fluentemente un brano. In questo caso, ad esempio, lottava laterale che si pu innescare quella discendente della

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Riflessioni sulla Legge del Sette Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Succ. > Se impariamo ad osservare in noi landamento delle ottave e lingresso delle ottave laterali, che possiamo riconoscere dallosservazione dei nostri pensieri, delle emozioni e dello stato fisico, potremmo nel tempo, attraverso lo studio di noi e con laiuto delle persone che ci sono vicine e che ci sostengono, imparare a comprendere il concetto delle ottave e osservare come queste si esprimono in noi in maniera automatica. In questo senso se vediamo la possibilit di scelta tra un pensiero di frustrazione ed uno di superamento di una difficolt potremmo avere una prima possibilit di innescare una nuova ottava. Questo riguarda la nostra vita di tutti i giorni in ogni semplice momento e in ogni scelta che affrontiamo. E bene cercare di osservare in quello che facciamo landamento delle nostre energie attraverso losservazione di noi stessi, del nostro stato emotivo, dei pensieri che facciamo, delle sensazioni fisiche che abbiamo, in questo si manifesta landamento delle nostre ottave e lo possiamo riconoscere. frustrazione, ma se rimaniamo intrappolati nel sentimento della frustrazione molto probabile che con il tempo smetteremo di studiare e dunque abbandoneremo lottava che desideravamo condurre. Ma ci possono essere delle ottave laterali ascendenti buone a farci superare lintervallo che convogliano lenergia atta a sostenere lottava principale, ad esempio se rinunciassimo a prestazioni particolari, comprendendo (intellettualmente e soprattutto emozionalmente) che per il momento si tratta solo di allenare il movimento delle mani e quindi il centro motorio. Pertanto grazie al ridimensionamento del nostro scopo, riacquisiremmo nuova forza e motivazione per portare avanti il nostro lavoro. In questo esempio ho cercato di mostrare come un tipo di ottava laterale ascendente produca lenergia necessaria per riprendere lottava principale. Le ottave discendenti, invece per loro natura ci lasciano ad un livello di energia inferiore a quello di partenza e di conseguenza senza il materiale necessario per poter proseguire un ottava ascendente. Questo lo possiamo verificare se ci osserviamo nei momenti difficili che affrontiamo nutrendo la frustrazione o sentimenti di fallimento, alla fine del processo ci sentiamo svuotati e con meno energie.

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Esempi della legge del Tre e del Sette nella musica di Gurdjieff - De Hartmann
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Esempi della legge del Tre e del Sette nella musica di Gurdjieff - De Hartmann
Traduzioni - Articoli TRADUZIONE dell'articolo di Wim van Dullemen 2002

Visto che la musica non si pu ridurre a livello razionale, un'analisi superficiale della forma della musica di Gurdjieff non pu mostrarci degli esempi in cui rappresenta queste leggi in un ambiente musicale.Dopo qualche breve avviso o precisazione sulla musica di Gurdjieff e De Hartmann, saranno analizzati due esempi e discussi passo passo: 'Hymn from a great Temple nr.1' e 'Prayer and Despair'. La musica un mondo di per s (all'interno di s stessa). Ogni bambino uomo e donna ha avuto la propria esperienza fatta di insostituibili parametri in questo regno dato da Dio. Provare a migliorare la vostra comprensione della musica, qualunque essa sia, qualcosa che richiede disciplina. In questa disciplina, noi dobbiamo prima definire il contesto di un genere musicale e quindi dobbiamo analizzarlo al limite di dove la nostra visione intellettuale pu portarci. Avendo accesso a quella frontiera proviamo ad aprirci completamente al possibile significato emozionale e alla ragione che nella vera musica sempre sacra affinch questa musica esista. L'approccio intellettuale soltanto una piccola parte dell'esercizio nel suo insieme e non dovrebbe mai avere un impatto aggressivo. Dovrebbe essere come studiare un fiore, con attenzione in maniera da non danneggiarlo. L'approccio pi anti-scientifico possibile! Questo ci che i tedeschi chiamano: 'hineininterpretieren' assomiglia al procedimento in cui il povero diavolo inizia a calcolare tutta la notte finch i suoi calcoli gli mostrano che in realt egli ricco! Io cercherei di evitare quel pericolo il pi possibile separando le osservazioni in "Fatti e fantasie": ci significa portare avanti un analisi testuale a livello di base e un interpretazione soggettiva.

Cosmologia
La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo Questa composizione antifonale in maniera estrema cio in una forma pura di chiamata-risposta. Questa pratica musicale ampiamente utilizzata nella musica classica, ma soltanto in una maniera camuffata (INDIRETTA, NDT). Nella sua forma diretta messa in pratica soltanto nella musica folkloristica e religiosa, per esempio tuttora praticata tra le tradizioni musicali della Nuova Guinea e in Africa. L'ultima influenza pu essere vista nuovamente nella forma dei canti di lavoro detti "Spiritual" negli Stati Uniti d'America. Un'altra variet pu essere ascoltata nel canto liturgico; quando il sacerdote canta una frase breve come "Signore piet" e la comunit risponde con la stessa frase, con una piccola modifica alla melodia. La ragione per l'estrema caratterizzazione antifonale di questo pezzo deve essere dovuta al fatto che stiamo avendo a che fare con una rappresentazione sulla tastiera di una cerimonia liturgica. L'interpretazione dei due inni di G. e D.H. data qui serve solo come spunto per incoraggiare altre persone a esplorare la musica alla loro propria maniera. Queste interpretazioni indicano una maniera possibile di essere aperti verso la musica, solo questo. Nessuna interpretazione pu rimpiazzare la musica e questa interpretazione presenta solo una visione passeggera che deve essere cambiata e rinnovata continuamente attraverso nuovi sforzi nell'ascolto, analisi e esecuzione. Provando a trovare esempi delle leggi del tre e del sette di Gurdjieff, il pericolo di certo ci che stiamo cercando in qualcosa che abbiamo gi trovato.

Hymn from a great Temple I

Lavoro

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Esempi della legge del Tre e del Sette nella musica di Gurdjieff - De Hartmann Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Invece il responso non era cantato. Dovrebbe essere uno staccato grave e borbottato da uno o un gruppo di uomini anziani, ma pi presumibilmente il suono di un inusuale strumento a corda pesante e voluminoso. Sono suonate maggiormente delle note in 3 posizioni nella regione pi bassa della tastiera, senza nessuna funzione ritmica ne' melodica. Queste note ripetono come un eco il suono liturgico di 3 grossi oggetti diversi; campane o gong voluminosi. Per illustrare il pattern musicale di questa composizione io mi riferisco alla mia rappresentazione grafica (illustrazione 1). Sono in debito per questo particolare tipo di sistema di notazione al suo inventore: Georg Balan il direttore dell'istituto "Musicosophia" in Germania che stato cos gentile da istruirmi al suo utilizzo. Il grafico mostra che la cerimonia si apre e si chiude con la stessa affermazione musicale al cui interno ci sono sei chiamate e sette risposte. Le sette risposte sono divise da due interventi ritmici molto irregolari i cui ogni volta spingono le chiamate pi in su nella scala melodica. Molto altro potrebbe essere aggiunto riguardo questo pezzo dove ogni nota aveva una funzione ma devo limitarmi a queste parole. Ovviamente sar difficile negare una totale analogia tra la legge del sette e la struttura musicale di questo pezzo, che in tutta probabilit rappresenta una cerimonia messa in atto per sostenere le caratteristiche di questa legge nella vita della comunit . De Hartmann nelle sue indicazioni sullo spartito enfatizza il fatto che ogni nota dovrebbe venire eseguita con forza. Io non ho nessun dubbio sulla base di un evidenza tessutale (si riferisce alla tessitura musicale che un insieme di caratteristiche del pezzo NDT, per esempio la lunghezza, la limitazione della disposizione delle note sulla tastiera e l'assenza di intervalli larghi che in questa composizione, le "Chiamate" (6 in totale) erano cantate da una comunit. Non ho dubbi anche se non posso provarlo che questa musica stato il risultato di uno sforzo di grande entit di G. di passare su tutti i suoni di una particolare liturgia esattamente come lui la ricordasse. Inclusi i suoni non musicali come il borbottare dei fedeli, i gesti sacri e i suoni di pesanti oggetti (NOTA 3). La parte responsoriale molto caratteristica in questo inno. un pattern (un pattern un insieme di note o movimenti musicali ben definiti NDT) di sette note nella regione bassa (della tastiera NDT) che ripetuta nella stessa forma attraverso il pezzo sette volte.

Traduzioni
legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff

Prayer and Despair


(second hymn dall'album 'Sacred Hymns')

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Notazione tessutale Base ; Nome utente Prayer and Despair composta da una piccola forma melodica che ripetuta ovunque in ogni sua parte (di cui in seguito ci si riferir descrivendola come: "la formula"). Password Questa forma di musica chiamata "Iterativa" e di solito associata con la musica primitiva o folkloristica tradizionale. Ricordami
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La formula di questo inno, comunque non soltanto di una bellezza sorprendente ma anche un pattern matematico in cui i numeri 3 e 7 sono interconnessi fra loro. La formula ha 3 unit divise in 7 movimenti, la prima unit presente al suo posto divisa in 7 pi piccoli sotto-movimenti.

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La composizione comincia con l'esposizione della formula nella sua forma pura, suonata nella regione mediale dello strumento (a circa met tastiera NDT). Quindi ripetuta un numero di volte nella regione dei bassi aggiungendo sempre pi abbellimenti (Nota 4) (Un abbellimento una complicazione della melodia che per ne esalta le qualit, per esempio un passaggio di note veloci o l'inserimento di pi note sulla melodia di base NDT). Questo processo viene ripetuto 3 volte finch un'influenza melodica interamente nuova interviene dopodich il pezzo finisce con l'ultima esposizione della formula.

La formula e la mano sinistra ripetono ricorsivamente i numeri 14, 7 e 8, indicando e suggerendo intensamente che la formula stessa parte di un pi grande ciclo di 7

http://web.archive.org/web/20101022035638/http://www.vivereilmiracoloso.com/esempi-della-legge-del-3-e-del-7-nella-musica-di-gurdjieff-de-hartmann.html[12/11/11 17:26:00]

Esempi della legge del Tre e del Sette nella musica di Gurdjieff - De Hartmann i 7 Sotto-movimenti della prima unita' della formula sono allargati in 7 movimenti seguenti e di nuovo allargati in 7 ( con l'unico 8 come eccezione ) ripetizioni della formula. 3 cicli di 7 inclusi ( incastrati ) tra loro a vicenda.

La formula, sia nella forma abbellita che pura, e' ripetuta 32 volte. Questa ripetizione a catena interrotta in 3 punti ben definiti, dove la formula si scompone in una linea di bassi a sostenere la melodia. Queste deviazioni sono guidate dalla melodia e sono indicate quissotto nel testo. Colpiscono maggiormente quelle 32 note (nota 5) dove una melodia nuova sta arrivando.

INIZIO: Formula mano destra; 7 movimenti Formule mano sinistra nei movimenti: 8-7-7-7-8-8-7-7-7-8-7-7-4 Formula mano destra rinnovata Formule mano sinistra nei movimenti: 7-7-7-8-7-7 Formula mano destra rinnovata Formule mano sinistra nei movimenti: 7-7-9-6-11-8-7 Formula mano destra rinnovata due volte Nuovo intervento melodico nei movimenti 4-4-32 Formula mano destra rinnovata per l'ultima volta Fine

Nel contesto delle leggi di Gurdjieff certamente difficile evitare l'associazione fra le due interruzioni (vedi su 8 e 9) e i due intervalli nella legge del sette e non interpretare le 32 note alla fine del pezzo come un inserimento (inizio) di una nuova ottava. Per lo pi perch tutta questa composizione un labirinto estremamente complesso di unit musicali composte da 3 e 7. Ogni volta che la mano sinistra si lancia nella formula, una melodia posta pi in alto comincia; una lunga linea senza nessun silenzio o pausa; non si interrompe mai: una "Melodia senza fine". Diventa temporaneamente silenziosa ogni volta che la formula viene rinnovata.

Cos la composizione consta di 3 componenti di base;

la formula stessa,

le variazioni della formula nei bassi

e la linea melodica. Queste 3 componenti sono posizionate in 3 regioni definite della tastiera e non si mischiano fra loro. Queste tre componenti mi indicano 3 atmosfere completamente diverse che, anche se non si toccano fra loro mantengono insieme un equilibrio , come tre pianeti che orbitano intorno un cielo blu. Nel mezzo del pezzo l'intera costruzione delicatamente bilanciata e' minacciata da un flusso di arpeggi suonati dalla mano sinistra. Questo flusso rappresenta senza ombra di dubbio l'elemento di disperazione ( come il titolo del pezzo in cui despair significa disperazione NDT ) che e' introdotto da uno spostamento armonico nella formula come e' suonata nel registro basso della tastiera.

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Esempi della legge del Tre e del Sette nella musica di Gurdjieff - De Hartmann

Invece alla quinta nota della scala ( il LA ) la formula si ferma, sempre di piu' finche' soltanto alla fine dell'intera composizione alla quarta nota ( SOL ) , si crea tensione perche' all'indefinita " sotto-tonica "

( si intende per sotto-tonica il settimo grado di una scala musicale , in teoria musicale ogni grado di una scala ha un nome definito cosi':

1 grado - Tonica 2 grado - Sopratonica 3 grado - Caratteristica - Mediante o Modale 4 grado - Sottodominante 5 grado - Dominante 6 grado - Sopradominante 7 grado - Sottotonica o Sensibile

quindi per esempio per questo inno, il sol e' la sottotonica della scala di la, questo settimo grado e' chiamato sottotonica perche' salendo ancora di un grado si ha una nota con lo stesso nome della tonica quindi e' come se si considerasse il settimo grado non come lontano dalla tonica in avanti, ma piuttosto come vicino alla tonica che viene visto che e' solo un grado indietro )

e' negata la soluzione armonica della " Tonica " ( Qui sono citate delle regole dell'armonia secondo cui a seconda del tipo di nota di partenza ci si aspetta un certo movimento di note per arrivare a completare la scala, Queste regole servono di solito a stabilire un rapporto emozionale di Tensione-Rilascio piu' o meno marcato nell'ascoltatore quindi l'autore descrive come invece qui la composizione sia slegata nell'immediato da tali regole formali creando tanta tensione . NDT ) . Possiamo notare che invece il basso non puo' risolvere la tensione della sotto-tonica " SOL " , la formula nella mano destra procede inalterata e continua a suonalre la nota risolutiva " LA ". Non potrebbe mancare ( la risoluzione ) oltre il nuovo intervento melodico che suona come fosse una grazia dal paradiso, il basso non puo' aprire il " SOL " al livello del " LA " e diminuire la tensione. Cio' lascia il pezzo con un finale aperto:

il basso e' irrisolto, la preghiera , la " Formula " e' all'interno dell'armonia stessa ma, ne' la " Formula " ne' la nuova melodia che emana la sua luce e consolazione puo' arrivare o influenzare l'incompleto stato della faccenda all'interno della formula dei bassi.

Interpretazione

In riferimento alle limitazioni di qualsiasi interpretazione data in precedenza all'interno di questo articolo , daro' la mia completa visione stimolato dai fatti di base.

Grazie a Dio questo pezzo ha almeno un titolo e quindi noi sappiamo che tratta della preghiera e della disperazione . La formula rappresenta la preghiera interna dell'uomo. i suoi suoni dimessi, tranquilli e ritirati all'interno di tutte le agitazioni Dovrebbe essere rinnovato continuamente, dovrebbe divenire perenne. La linea melodica che non si conclude suona distante, in un altro mondo dove la creazione in espansione per tutto il tempo. La linea di bassi impersona la terra (pianeta) . Avviene il primo intervallo;

Che discutibili quegli ascoltatori che non sono consapevoli mentalmente che qualcosa sta' accadendo, ma i loro sentimenti e le loro sensazioni notano la differenza.

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Esempi della legge del Tre e del Sette nella musica di Gurdjieff - De Hartmann La linea dei bassi continua in un apparente stato armonioso quando.... arriva la prima lunga nota tenuta ("Fermata"). Questa nota suona come un avvertimento oscuro, sta' per succedere qualcosa, la tensione si accumula , ma non sappiamo cosa sta per arrivare. Questa nota e' il "SOL" . Potrebbe essere accidentale il fatto che l'ultimo "Gong-di Avvertimento" del First Temple Hymn era un "SOL" anch'esso?

Potrebbe essere accidentale il fatto che Sol Minore e' la tonalita' che Mozart impiegava esclusivamente per i suoi piu' disperati momenti? (Nota 6)

No Questa nota un simbolo per lo stato incompleto della terra e della sofferenza causata da ci. La disperazione subentra come onde d'aria irritanti che agitano la casa. Ma la preghiera all'interno dell'uomo rinnovata, sempre pi. Quindi dopo che la preghiera stata ripetuta due volte, una melodia paradisiaca irrompe come un raggio di sole. Questa tenerezza pervade tutto ma il basso suona ancora soffice, come un eco misterioso, il " SOL " come un ricordo che lo stato della terra non puo' essere mutato. Ci che colpisce maggiormente la relazione intrinseca dei tre componenti, Terra-Preghiera Interna - Paradiso (o cielo). Solo la pi profonda orazione interna capace di raggiungere la nota "LA" dell'armonia a patto che questa preghiera sia in armonia con l'intricato disegno dei 3 e 7. Ci suggerisce che senza la preghiera interna non soltanto l'intera costruzione potrebbe crollare ma la nota della terra potrebbe cascare e la scala da "SOL" torna a "RE" che qui significa "Santa Affermazione" sotto la fine bassa dell'ottava.

Questo pezzo musicale diventa indimenticabile nel momento in cui ci si rende conto che ci sta dicendo che soltanto la preghiera interiore dell'umanit tiene questa creazione in equilibrio. Se si puo' visualizzare la costruzione matematica rimanendo aperti nella direzione dell'impatto emozionale di questa composizione, si sottomessi da quel timore che tutte le altre parole fermano. Wim van Dullemen

NOTE di Win van Dullemen :

1: Citazione da Uwe Fricke, Direttore dell' Int. School for Education in Conscious Music Listening, Germania, da una discussione privata nel 1997.

2: La nota 2 non c'!

3: Una trascrizione di suoni in un altro mezzo chiamata "Onomatopea" , e io ho ragione di credere che ci avvenga nei lavori musicali di Gurdjieff.

4: De Hartmann non contrassegn questo manoscritto, era una pratica inconsueta.

5: Ricorda che anche la totale ripetizione della formula e 32! Io ho un dubbio se le piccole note in questo pezzo sono accidentali e la ricorrenza del 32 una reminescenza del famoso trucco numerico di Bach nel primo preludio del clavicembalo ben temperato.

6: Misha Donat 'Mozart's Piano Concertos' 1993, che era incluso nel nastro Philips delle performance di Mitsuko Uchida.

COMMENTI AI GRAFICI : formula della musica di Gurdjieff

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Esempi della legge del Tre e del Sette nella musica di Gurdjieff - De Hartmann

LA FORMULA:
composta da: 3 unit e 7 movimenti la prima unit composta da 7 movimenti

L'architettura della formula ingrandita: 3 cerchi concentrici: i primi 7 movimenti formano una unit in sette movimenti; questi sette movimenti formano un movimento in un pi grande ciclo di sette movimenti.

Architettura di tutta la composizione:

La formula si spezza - Nuovi ingressi melodici (scritte attorno ai grafici) < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer.

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Considerazione Interna e Considerazione Esterna


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Considerazione Interna e Considerazione Esterna


Traduzioni - Testi

Testo tratto da
Commentari

psicologici agli insegnamenti di Gurdjieff e Ouspensky

parte I
Birdlip, 22 febbraio 1943 Tra le molte cose che dobbiamo osservare in noi stessi e su cui lavorare in accordo con questo insegnamento che stiamo studiando, c uno stato psicologico chiamato considerazione interna. Si riferisce ad un processo che assorbe molta forza in noi e, come ogni cosa che consuma energia inutilmente, ci tiene addormentati. La considerazione interna un ramo dellidentificazione. Come sapete lo studio dellidentificazione in tutti i suoi differenti rami una delle pi importanti forme di lavoro pratico su se stessi. Un uomo che si identifica con ogni cosa non capace di ricordare se stesso. Per ricordare se stessi necessario non identificarsi. Ma per imparare a non identificarsi, un uomo deve prima di tutto imparare a non identificarsi con se stesso. Una forma di identificazione la considerazione interna, di cui ci sono parecchi tipi, ed alcuni di essi sono forme di identificazione con se stessi. Una delle pi frequenti forme della considerazione interiore pensare a cosa gli altri pensano di noi, a come ci trattano, a quale atteggiamento mostrano verso di noi. Un uomo pu sentire che non valutato abbastanza e ci lo tormenta e lo fa sospettare degli altri, causandogli la perdita di un immenso ammontare di energia e sviluppando in lui un atteggiamento distruttivo ed ostile. Strettamente connesso con tutto ci quella forma di identificazione chiamata tenere i conti. Un uomo comincia a pensare che la gente gli deve qualcosa, riservare trattamenti migliori, pi ricompense, pi riconoscimenti, ed egli ascrive tutto questo in un libro psicologico dei conti, le pagine del quale girano continuamente nella sua mente; un tale uomo comincia talmente ad auto commiserarsi che diventa impossibile parlare con lui senza che si riferisca alla propria sofferenza. Tutti i conti di questo tipo, tutti i sentimenti che voi pensate vi siano dovuti e a cui voi non dovete nulla da parte vostra, hanno una grande conseguenza psicologica nello sviluppo interiore delluomo. Un uomo nel lavoro pu crescere solo attraverso il perdonare gli altri. A meno che voi non cancelliate i vostri debiti, niente in voi pu crescere. E detto nel Padre Nostro: perdona i nostri debiti come noi li perdoniamo ai nostri debitori. Sentire che vi tutto dovuto, sentire i debiti, ferma ogni cosa. Questo il significato interno di ci che dice Cristo riguardo il far pace con il proprio nemico. Egli dice: Mettiti presto daccordo col tuo avversario mentre sei con lui per la strada, che egli non ti consegni al giudice e questo alle guardie e sii cacciato in prigione. In verit vi dico che non ne uscirai finch non avrai pagato lultimo spicciolo. (Matteo V 25,26) Se voi state esigendo psicologicamente ogni libbra di carne o ogni spicciolo da un uomo che ve li deve, cio, se voi volete che ognuno vi chieda scusa, faccia ammenda e mangi la polvere, allora sarete sotto lesatta legge della quale Cristo ci avvisa di scappare. Metterete voi stessi in prigione, cio, sotto leggi superflue e non ne uscirete finch non avrete pagato per tutti i vostri errori. Ma esiste anche la legge della piet , vale a dire di uninfluenza pi alta piuttosto che la letterale legge del occhio per occhio, che la legge delluomo di violenza. Questo un esempio di mettere se stessi sotto nuove influenze. Se voi volete mettervi sotto migliori influenze che arrivano dal Raggio di Creazione, dovete comportarvi differentemente, prendere ogni cosa differentemente, questo il Lavoro. Voi dovete mettere voi stessi prima sotto le influenze del Lavoro e provare ad ubbidire ad esso. Questo significa che dovete ascoltare e fare il Lavoro.Nel Lavoro, le emozioni negative, la considerazione interiore, il tenere i conti in sospeso, essere violenti, gelosi, ecc. non sono incoraggiate e se tenete dei conti in sospeso in voi, sentirete sempre che qualcuno vi deve qualcosa. Provate a pensare che cosa questo significa: provate ad osservare cosa significa in voi stessi e poi alla fine provate a fare quello che il Lavoro dice, per esempio separatevi, e non immaginate che sia tutto facile. Il Lavoro significa Lavoro, duro Lavoro su s stessi . Ricordate che questo lavoro per quelli che desiderano realmente Lavorare e cambiare se stessi, non per quelli che desiderano cambiare il mondo. Passiamo adesso ad una piena descrizione di una forma di considerazione interna, ma dovete comprendere che dovete osservare questa forma in voi stessi . Nessuno pu lavorare su s stesso senza osservare ci che questo Lavoro gli dice di osservare in s stesso e senza vedere su cosa ha da lavorare. Dovete

Cosmologia
La Legge del Tre Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione La Legge del Sette Le fasi dell'ottava Ottave discendenti I corpi dell'Uomo Gli Idrogeni I Tipi Fisici Le Leggi La legge del Pendolo

Lavoro

essere in grado di percepire il vostro stato interiore in un particolare momento come distinto dal vostro stato fisico e osservare cosa sta facendo. Una volta che le persone possono distinguere tra la loro apparenza fisica e i loro stati interni allora possono cominciare a lavorare. Essi vedono che hanno un corpo

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Considerazione Interna e Considerazione Esterna Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Se voi volete veramente sapere che tipo di conti interiori avete tenuto nella vostra vita, cominciate a notare la tipica canzone che voi cantate, quando una persona nel Lavoro chiamata un buon cantante questo si riferisce alle canzoni che lui o lei cantano. Qualche volta la gente canta le sue canzoni senza nessun incoraggiamento mentre altri, dopo qualche bicchiere di vino, cominciano a cantare apertamente. Essi cantano su come malamente sono stati trattati, su come non abbiamo una vera opportunit, sulle loro glorie passate, su come nessuno comprenda le loro difficolt, su come il loro matrimonio sia stato un errore, su come i loro genitori non li abbiano capiti, su come essi in realt siano gentili, su come sono stati poco apprezzati, incompresi, e cos via, tutto questo significa come ognuno sia da biasimare eccetto essi stessi. Tutto questo fare i conti interni, o piuttosto il risultato del tenere i conti. Questa una forma di considerazione interna. Ora, perch pensate sia necessario nel Lavoro sbarazzarsi quanto prima delle canzoni? Perch necessario notarle, affermarle, spingerle via, fuori da una posizione centrale della propria vita, affinch esse siano cantate solo in rare occasioni con debole voce, o forse, alla fine, mai? Perch vi storpiano dentro, prendono energia. Voi sorridete - coraggiosamente - tutti conoscete quel sorriso coraggioso, ma sono tutte menzogne. Un buon cantante nel Lavoro non pu andare oltre se stesso, egli una vittima del suo creare conti in sospeso. Appena qualcosa difficile, egli comincia a cantare, questo lo ferma: egli non pu crescere, forse comincia a piangere, egli non pu cambiare il suo livello d essere, non pu andare oltre ci che , per esempio, storpiato da tristi canzoni, questo un segno dellEssere. LEssere ci che voi siete, e per cambiare Essere uno deve non essere quello che . In questa situazione difficile egli, invece di lavorare su se stesso, inizia subito a cantare, forse molto graziosamente e quietamente. Se viene criticato, apostrofato in modo pungente, comincia a commiserarsi o diventa furioso o sente che non capito e cos via e allora comincia a cantare sia delicatamente a se stesso che agli altri, specialmente alla gente che lo o la ascolter. Spesso una persona fa amicizia solo perch cos facile cantare la sua canzone a lui o a lei e se questultimo/a gli dice di stare zitto, lui o lei cos profondamente offeso che va in cerca di un nuovo amico, una persona che lo comprender realmente, come dice lespressione, come se qualcuno potesse comprendere unaltra persona, proprio cos. Se solo, essi dicono. Per comprendere un altro, uno deve prima comprendere se stesso e questo inizia solo dopo un lungo Lavoro su se stessi e dopo aver afferrato scorci di ci che uno realmente. Un buon cantante certamente non comprende se stesso, egli preferisce cantare la canzone con cui frainteso e cos sogna di un mondo meraviglioso nel quale ogni cosa preparata cos che lui sia la figura centrale. Questo atteggiamento e questi sogni creano una debolezza e, infatti, una reale malattia psicologica per la quale un uomo dovr pagare tutta la vita. Egli ha, vale a dire, lasciato che la vita lo sopraffaccia ma voi dovete realizzare che questo non si applica, semplicemente alla gente che non fa sforzi, alla gente legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff che non adeguata, esso si applica anche alla gente che fa sforzi ordinari e che gi malata in questo senso perch sentono che la vita deve loro delle cose che non hanno mai ottenuto. Sentono che dovrebbero essere pi felici e spesso pensano che per le altre persone sembrano felici, e le altre persone pensano la stessa cosa di loro e, sebbene non cantino le loro canzoni apertamente, forse queste continuano segretamente a cantarla in loro stessi. Essi sentono una tristezza interna, un senso di monotonia, un tipo di stanchezza interiore o frustrazione intorno alla quale i pensieri si radunano ed su queste canzoni interiori segret e di cui desidero parlare stasera. Perch esse sono nelle abitudini di una persona e molto spesso non sono osservate, nonostante ne stiano segretamente divorando la sua vita. Solo una profonda auto osservazione le rilever. Tutta lauto osservazione per mettere in luce il s di un individuo, niente pu cambiare in noi a meno che esso non sia portato alla luce dellauto osservazione, vale a dire nella luce della coscienza. Tutta lauto osservazione per renderci pi consci di ci che sta succedendo in noi . Sapete, dovete osservare voi stessi quando siete soli proprio come quando siete con gli altri. Auto osservazione attenzione interiore, non pensate che quando siete soli non c bisogno di attenzione interiore, quando siete soli differenti io, differenti forme di immaginazione, differenti pensieri, differenti Nome utente umori avanzano, non dovete pensare che siete necessariamente in buona compagnia quando siete soli. Voi potete facilmente essere nella peggiore compagnia e nonostante ci non pensate ancora di osservare dove siete e qual la compagnia che state tenendo in voi stessi. I vostri pi negativi e pericolosi io potrebbero avanzare quando siete soli, voi potete avere canzoni del tutto ben scritte che escono solo quando siete del tutto soli, quando Password sentite che nessuno vi sta guardando, s ma voi dovete guardare, voi non potete sentire che nessuno sta guardando, semplicemente perch la porta chiusa, non dovete sentire che potete indulgere nei vostri peggiori 'io' negativi solo perch voi siete soli e che perci potete comportarvi come piace a voi stessi, dovete coltivare unidea del tutto nuova sulla vostra responsabilit verso voi stessi rispetto a questo. Pensare di poter dormire in voi stessi solo perch non Ricordami
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che obbedisce agli ordini ed una psicologia. Il Lavoro ci che una persona psicologicamente. Parliamo oggi di quellaspetto di una persona chiamato nel Lavoro Cantando la tua canzone. Questo un cantare psicologico non fisico, esso basato sulla considerazione interna, il tenere "i conti" interni, vale a dire, sentire che vi dovuto qualcosa e registrarlo nella memoria. Ognuno di noi ha una canzone da cantare a questo riguardo.

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c nessuno , e che potete godere di tutto il vostro parlare interno negativo, significa non avere una giusta concezione di ci che questo Lavoro significa, significa che voi non avete una sincerit interiore, e questo Lavoro richiede sincerit interiore come prima cosa essenziale. Nella vita noi sosteniamo le apparenze esterne, ma nel Lavoro il caso del tutto diverso, esso su ci che va avanti in voi, allinterno di voi, nei vostri pensieri e sentimenti.

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Attraverso il Lavoro interiore su s stessi, quando siamo soli, noi possiamo spesso cambiare unintera situazione esterna ma non possiamo farlo senza sincerit interiore, osservando quale io in noi stia mentendo o distorcendo le cose e cos via. Possiamo avere uno scopo di non essere negativi con qualche persona, ma se quando siamo soli lasciamo i nostri io negativi dire ci che desiderano, e non facciamo sforzi per non identificarci con essi, allora non stiamo lavorando sinceramente e cos possiamo annullare unintera settimana di Lavoro in pochi momenti. Se non manifestiamo gli io negativi in pubblico, ma indulgiamo con essi in privato, cosa pensiamo di stare facendo? Certamente non abbiamo cominciato a comprendere ci che il Lavoro significa, dobbiamo trattare una persona con la quale stiamo lavorando, tanto attentamente e tanto coscienziosamente nei nostri pensieri e sentimenti interiori di come facciamo esternamente con maniere educate, se non comprendiamo ci che questo significa, non capiremo che cosa significa lauto osservazione. In una occasione ero seduto con Ouspensky, eravamo in silenzio, egli mi guard con un sorriso chiedendomi perch ero cos triste, dissi che non sapevo il motivo ed egli rispose: unabitudine. Voi state ascoltando qualche io che sta cantando qualche triste e lontana canzone, forse una canzone senza parole o parole che avete dimenticato, provate ad osservarlo, esso prende forza da voi ed del tutto inutile". Aggiunse poi: questo un esempio della luna che vi sta mangiando.

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Considerazione Interna e Considerazione Esterna

Vi do questo come un esempio di ci che chiamo in questi commentari canzoni interiori segrete, noi sappiamo che il Lavoro qualche volta parla di sacrificio, che dobbiamo sacrificare qualcosa per ottenere qualcosa daltro. Cosa dice il Lavoro, che noi dobbiamo sacrificare prima di tutto? Esso dice che noi dobbiamo sacrificare la nostra sofferenza . Noi esprimiamo, spesso, la nostra sofferenza in canzoni, articolate ed inarticolate. Sto richiamando lattenzione qui, su quelle canzoni interiori inarticolate che noi dovremmo provare ad osservare e le quali possono facilmente farci perdere forza senza che noi ci rendiamo conto di cosa stia succedendo. Esse sono, come stato detto, strane, piccole, tristi e private relazioni che noi abbiamo con noi stessi, che ci rubano la forza e che non notiamo perch sono abitudini. < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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parte II

Birdlip, 1 Marzo 1943


Pi esigenze avete, pi considerazione interna avrete. Sarete sempre delusi e sentirete che qualcun altro da biasimare. La gente che ha tante esigenze rende la vita molto difficoltosa per se stessa. Niente giusto: essi non sono circondati dalla gente giusta, non sono trattati come si deve, e cos via. In questo Lavoro, noi dobbiamo gradualmente sentire la nostra propria nullit attraverso losservazione. Lopposto della considerazione interna la considerazione esterna . La considerazione esterna pensare agli altri. E una delle poche cose del Lavoro che ci richiesto realmente di fare.Ci viene richiesto di non considerare internamente e non avere emozioni negative, e cos via, ma anche di considerare esternamente proprio come necessario ricordare noi stessi. Quando siamo in uno stato di considerazione interna, (e questo il nostro stato usuale), stiamo pensando veramente solo a noi stessi. Solitamente consideriamo noi stessi come il centro delluniverso. Come Copernico, dobbiamo realizzare che non siamo il centro delluniverso. La considerazione interiore ci d solo auto-emozioni e come queste aumentano, il carattere diventa pi chiuso in se stesso. Tutti voi conoscete, certamente, coloro ai quali non si pu parlare per un momento senza che inizino a dirvi quali problemi hanno, quale dura vita essi conducano, e cos via, questa gente rovinata, essi sono morti. Voi sapete che il Lavoro dice che sono le emozioni negative che governano il mondo, non il sesso o il potere. Pensate solamente a quanta gente completamente rovinata dallindulgere costantemente in emozioni negative. La considerazione interna un ramo della identificazione. E strettamente connessa con gli stati negativi in noi. Non dovete pensare che lopposto della considerazione interiore consista in un caloroso, ottimistico umore e in un ridere vistoso. Questa non considerazione esterna. ***

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Ora citer ci che Ouspensky disse una volta sulla considerazione esteriore: Lopposto della considerazione interiore, e che in parte significa una lotta contro essa, la considerazione esteriore. La considerazione esterna basata su una relazione completamente differente tra la gente dalla considerazione interiore. Essa un adattamento verso la gente, verso la loro comprensione, verso i loro bisogni. Considerando esterna un uomo fa quello che rende la vita facile per le altre persone e per se stesso. La considerazione esterna richiede una conoscenza delluomo, una comprensione dei loro gusti, attitudini e superstizioni. Allo stesso tempo, la considerazione esterna richiede un grande potere su se stessi, un grande controllo su se stessi. Molto spesso un uomo non desidera esprimere o mostrare ad un altro uomo cosa realmente pensa di lui o sente su di lui. Ma se egli un uomo debole sicuramente ceder e dir ci che realmente pensa ed in seguito giustificher se stesso dicendo che non voleva mentire, non voleva pretendere, ma voleva essere sincero. Allora lui convince se stesso che era laltro uomo in difetto. Egli veramente voleva considerarlo esternamente, persino riuscendo a non litigare, e cos via. Ma l altro uomo non voleva considerarlo, cos che niente pu essere fatto con lui. Molto spesso succede che un uomo cominci con una benedizione e finisca con una maledizione: egli inizia decidendo di considerare esternamente, ed in seguito biasima laltra gente perch non lo considera esternamente. Questo un esempio di come la considerazione esterna passa alla considerazione interna. Ma se un uomo realmente ricorda se stesso, comprende che un altro uomo una macchina proprio come lui stesso, ed allora entrer nella posizione dellaltro , metter egli stesso al suo posto, e sar realmente abile a capire e a sentire cosa un altro uomo pensa e sente. Se pu fare questo, il suo Lavoro diventer facile. Ma se egli avvicina un uomo con i suoi propri bisogni, niente, eccetto una nuova considerazione interna pu mai essere ottenuto da lui. La giusta considerazione esterna molto importante nel Lavoro. Spesso succede che la gente che capisce molto bene la necessit di considerare esternamente nella vita non comprende la necessit della considerazione esterna nel Lavoro. Loro immaginano anche che solo perch sono nel Lavoro

Lavoro

hanno diritto di non considerare gli altri: mentre in realt, nel Lavoro, vale a dire, per il pieno successo di un Uomo, dieci volte di pi che nella vita

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Considerazione Interna e Considerazione Esterna II necessaria la considerazione esterna, perch solo la considerazione esteriore da parte sua mostra la sua valutazione e la sua comprensione del Lavoro e il successo nel Lavoro sempre proporzionale alla valutazione e alla comprensione di esso. Ricordate che il Lavoro non pu iniziare e non pu procedere su un livello pi basso di quello della vita ordinaria, vale a dire, esso deve iniziare su un livello di Buon Padre di Famiglia . Questo un principio molto importante, il quale per luna o per laltra ragione di solito dimenticato. La gente deve comportarsi come un Buon Padre di Famiglia. *** Nel Lavoro, la considerazione esterna pi necessaria che nella vita. Essa non genera auto emozioni, ma altre emozioni. La seconda linea di Lavoro, Lavoro in congiunzione con gli altri, porta alla necessit della considerazione esterna, mettendo voi stessi al posto di unaltra persona, e realizzando le sue difficolt. Nella pratica della considerazione esterna, necessario rendersi conto che le altre persone sono specchi di noi stessi. Se voi avete contruito un buon album di "fotografie" di voi stessi attraverso una lunga auto osservazione, allora non dovete guardare lontano nel trovare in voi ci che disapprovate tanto nellaltra persona e sarete capaci di mettervi in quella posizione rendendovi conto che anche lui ha questa cosa che avete notato in voi stessi, che lui ha le sue difficolt interiori, proprio come le avete voi, e cos via. La considerazione esteriore pu essere praticata anche quando siete soli. Vi dar un esempio: esaminate attentamente cosa avete detto a qualcuno e mettete voi stessi al suo posto visualizzando lui che dice le stesse cose su di voi, usando la stessa intonazione. La considerazione esterna tanto varia nella sua gamma come lo la considerazione interiore. Non ci pu essere un giusto sviluppo del centro emozionale senza la pratica della considerazione esteriore: valutazione di questo Lavoro, e pratica della considerazione esterna sviluppano il Centro Emozionale. Pi uno valuta questo Lavoro e meno potr la falsa personalit governarvi, di conseguenza avrete meno vanit e imparando a considerare esternamente penserete meno importanti voi stessi. *** In questo Lavoro non c la pretesa di fare del bene quando in realt volete male. Non c luso di pretendere di essere gentili verso altra gente quando li odiate nel vostro cuore. Tutto questo Lavoro dipende dalla sincerit interna. La considerazione esteriore non ipocrisia, non una questione di "buone parole" una questione di atteggiamento interiore. Ricordate che quando scoprite in voi stessi la stessa cosa che biasimate in qualcun altro, ci ha il magico effetto di cancellare lintera situazione. Questo un reale "perdonare". Voi sapete nel nostro stato naturale siamo molto sorpresi che ci sia qualcosa di sbagliato in noi stessi, serto, spesso biasimiamo noi stessi, diciamo per esempio: si, ho paura di essere veramente da biasimare per quellincidente. Si, certamente lo eravate, dice laltra persona. Non siete allora molto sbalorditi? Perch vi sentirete feriti ed offesi subito. Tutto questo

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perch veramente difficile pensare che qualcosa sbagliato in noi e ci fa parte del sonno in cui siamo, il sonno profondo che coinvolge tutta lumanit. Ora lauto osservazione diventa molto pi severa se fatta sinceramente, ferir, ma illuminer dentro e fermer tutte le specie di erbacce che crescono allinterno, e tra loro tutte le strane crescite dovute alla considerazione interna, allauto-commiserazione e al cantare la canzone e poi alla fine cominciamo a vedere cosa significa che un uomo deve rendersi conto che egli non niente, prima di poter aspettarsi di essere qualcosa. *** Riguardo a quella forma di considerazione interna la quale basata sul sentire che la vita vi ha imbrogliato, che voi dovreste essere in una situazione diversa, dovete ricordare che il Lavoro dice molto vigorosamente che ognuno parte da dove dovrebbe essere. Esso dice che le condizioni sotto le quali voi incontrate questo Lavoro sono le condizioni giuste per voi. Niente pi assurdo nel Lavoro che pensare che la vita sprecata. E straordinario che la gente ha opinioni molto limitate su come la vita dovrebbe essere. Essi hanno una o due ricette per la vita e se la vita di una persona non corrisponde a queste ricette considerata come sprecata o inutile e con tale modo di vedere, una persona pu considerare internamente molto e sentire che ogni cosa contro di lui, perfino Dio e tutto lUniverso, questo semplicemente perch non si prende la sua vita nel modo giusto. Egli ha delle esigenze che non possono essere soddisfatte. E come una persona che v da un droghiere e chiede un cilindro o una macchina per cucire e non prende cosa pu essergli

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venduto. Le forze dellipnotismo, che tengono luomo addormentato, sono le stesse per ognuno. Se il risveglio il vostro scopo, allora qualunque siano le vostre circostanze, non dovrebbe fare differenza per voi, a meno che forse non siate privati del Lavoro con la forza. Avete sentito la parte sul Karma Yoga

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letta una settimana fa, nessuna migliore formulazione stata fatta per quel che so sul come evitare la considerazione interna in connessione con le circostanze ordinarie della vostra vita. Poich la considerazione interiore una forma di identificazione, vi rendete conto che la pratica della non identificazione, la quale Ouspensky ha delineato con la parola distacco , la cura per la considerazione interna. Se vi rendete conto che la considerazione

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interna pu diventare una reale malattia e pu rovinarvi, se potete vederla al lavoro in voi stessi, allora farete tutto ci che in vostro potere per provare a fuggirla. Non buono dire, per esempio: Oh, cos e cos, non hai idea di ci che sia la vita per una persona come me. Ci aumenter solo la vostra considerazione interna. E la considerazione interna che deve essere fermata in voi stessi o allora crescer, crescer, crescer, diffondendo un fuoco su

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ogni cosa giovane e crescente in voi. Non chiedete qual il rimedio per la considerazione interna per favore, dovete studiarla in voi stessi e notare quale danno vi procura, e da questo guadagnare un reale desiderio di liberarvi da essa; dovete prima vederla in voi stessi e poi prenderla seriamente in congiunzione con tutte le altre cose che vi sono state dette in questo Lavoro e praticare. Perch lintero Lavoro necessario. Lapplicazione di tutte le parti del Lavoro necessaria, perch lintero Lavoro un organismo vivente. < Prec.

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SULL'IPNOTISMO
Traduzioni - Testi Questa una traduzione di una parte di un testo di conferenze di Gurdjieff il cui originale lo potete leggere QUI e che tratta dell'ipnotismo.(ndr) In Europa si parla molto di ipnotismo d molto usato nella terapia medica. Tuttavia la sua conoscenza molto superficiale e questo spiega i risultati frequentemente fallimentari del trattamento. Si pu dire che la cura di un uomo malato dipende interamente dal caso in cui all'ipnotista accada di fare accidentalmente ci che al dato paziente necessita. Genericamente parlando ci sono tre metodi di ipnosi di cui il terzo metodo, trasferimento del pensiero, completamente sconosciuto in Europa. Il primo metodo pu veramente essere chiamato auto-ipnosi, per esso non si richiedono poteri di alcun tipo da parte dell'ipnotista. Egli deve solo sapere come interrompere il collegamento tra il centro emozionale e il centro pensante. La complessit dei metodi di ipnotismo sono determinate dal numero di combinazioni possibili. Ci sono collegamenti tra tutti i centri, nello stato di veglia dell'uomo, sia il centro intellettuale che il centro emozionale sono sempre attivi, mentre gli altri , sono osservati, e criticati in modo da non permettergli di fare "stupidaggini". Se non c' collegamento - che significa che non c' alcuna critica - l'uomo far qualsiasi cosa il centro attivo al momento capita di volere, che significa che far molte "stupidaggini" evidenti. Il compito dell'ipnotista consiste nell'interrompere artificialmente per un tempo questo collegamento e poi nel dare comandi ad uno dei centri il quale eseguir ogni cosa letteralmente, dal momento che non c' alcuna critica da parte dell'altro centro. Per una spiegazione dei collegamenti tra i centri, utile ripetere il paragone, gi detto, tra la macchina umana e una squadra composta da carrozza, cavallo e cocchiere. Il collegamento tra i centri pu essere paragonato con le redini e le staffe. Ma per un ipnotista ignorante c' un altra difficolt. Nell'interrompere il collegamento tra i centri egli pu, nell'ignoranza, interrompere quello sbagliato nel quale caso la sua ipnosi sar fallimentare. Se, per esempio, nel caso di un dato paziente, egli deve isolare il centro pensante ed egli accidentalmente interrompe precisamente il collegamento che isola il centro pensante, la sua ipnosi avr successo; ma se egli interrompe altrettanto accidentalmente qualche altro collegamento e isola il centro emozionale, il quale non capisce le parole ma capisce, diciamo, solo immagini, allora nessuna cosa che egli comandi a parole, sar eseguito. Questa la semplice ragione per cui i pazienti rimangono spesso incurati e dicono che l'ipnotismo non funziona. Quando l'ipnotista interrompe il collegamento egli dice al paziente di fare questo e quello; e finch la critica dell'altro centro assente, il paziente gli crede e fa quel che gli viene detto. Altrettanto se l'altro centro vede che qualcosa non come dovrebbe essere, esso non pu fare niente e cambiare niente, a causa del collegamento interrotto esso non pu mandare comandi a quel centro. Se viene comandato qualcosa a un uomo quando i centri sono scollegati, poi, ogni volta che egli sar in quello stato, l'uomo, cio il dato centro, lo ripeter. Anche delle azione definite, come un tocco, possono indurre in un uomo questo stesso stato. In questo tipo di ipnosi, il centro motorio sveglio. L'intera vita dell'uomo auto-ipnosi oppure un uomo ne ipnotizza un altro. Siamo marionette nelle mani di persone pi forti di noi. Dobbiamo diventare pi forti tenendo svegli insieme due centri, il pensante e l'emozionale, il pi a lungo possibile. Il secondo tipo di ipnotismo possibile solo se l'ipnotista possiede certi poteri definiti. Per spiegare questo prima di tutto necessario dire che ogni uomo ha la propria atmosfera, simile all'atmosfera che circonda la terra. Un uomo avvolto da uno strato simile di questa atmosfera di un certo spessore definito. Quando un uomo molto interessato a qualcosa, la sua atmosfera, cio, il raggio di un certo tipo di energia da lui emanata, va, o come se andasse, nella direzione del suo desiderio e la circonferenza della sua atmosfera si deforma allungandosi da quel lato a scapito dell'altro lato. Se la spinta verso qualcosa molto forte, l'intera atmosfera pu essere prolungata fino al punto da essere strappata via dall'uomo e non ritornarvi pi su. Generalmente, in presenza di un forte desiderio, l'atmosfera deformata e allungata in direzione del suo desiderio. Con l'ipnotista questa emanazione, o riversamento di questa energia, volontaria il che significa che l'ipnotista deve avere una riserva di energia e deve sapere come conservarla.

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SULL'IPNOTISMO Mettendo nel sonno con questo metodo, l'ipnotista satura il paziente con la sua propria energia. Pi in salute un uomo , pi velocemente si satura oppure, per cos dire, appesantito da questa energia si addormenta. Pi un uomo malato, meno possiede di questa energia, pi difficile addormentarlo con questo metodo. Quando due persone si incontrano, questa energia passa da quello che ne ha di meno a quello che ne ha di pi (questo spiega il vampirismo). Solitamente questa energia passa da un uomo all'altro involontariamente. Il terzo metodo completamente sconosciuto in Europa. Questo il trasferimento del pensiero, cio, trasferimento di una certa materia definita. Quello che qui definito trasferimento del pensiero anche ciarlatanismo o ipnosi del primo tipo, di cui abbiamo parlato prima. < Prec. Succ. >

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La legge del Pendolo


Traduzioni - Testi Pubbichiamo la traduzione della legge del Pendolo dai Commentari psicologici di Maurice Nicoll. Ognuno di voi sotto la legge del pendolo. Ognuno di voi sente il bene e poi sente il male, si sente felice e poi si sente derelitto, ognuno di voi sente affetto e amore e poi sente l'opposto, -avversione- e quel curioso opposto dell'affetto per il quale non c' nome. Questa vita meccanica. Tutto questo vivere meccanicamente. Questo vuol dire vivere nell'ondeggiamento del pendolo della vita. e finch vi resterete quello che guadagnate lo perderete e cosi resterete sempre nello stesso livello di Essere. In un momento voi amate, nel momento successivo voi odiate; In un momento sentite entusiasmo, il momento successivo vi sentite abbattuti; in un momento pensate di essere una gradevole persona. ed il momento dopo sentite che non lo siete. Questa la legge del pendolo che ondeggia su e gi. In un modo o nell'altro noi dobbiamo cercare di non stare pi tanto sotto questa inevitabile legge del pendolo, che fa avanzare e ritirare le maree, che fa si che linverno sia seguito dall'estate, l'estate dall'inverno e che nei riguardi del vostro cuore lo fa espandere e contrarre. La legge del pendolo illustrata molto bene dall'azione del cuore. Il cuore ha due fasi chiamate diastole e sistole. La diastole del cuore si ha quando esso riceve sangue, la sistole s ha quando esso si contrae e manda il sangue nel corpo. Forse potete capire quanto sia interessante questa idea del pendolo quando viene applicata al cuore, perch quando il cuore passivo e sta ricevendo il sangue, si trova su un lato del pendolo, esso accetta quello che entra in lui e poi ad un certo momento esso cambia il suo ritmo, diventa attivo e rimanda fuori tutto quello che ha ricevuto, che serve a nutrire l'intero corpo. Diastole viene dal verbo greco mettere in ordine, sistemare preparare. Questo significa che quando il cuore non sta facendo niente, fuorch ricevendo il sangue, come se si stesso sistemando.. mettendo in ordine, preparando per la fase successiva, chiamata contrazione o sistole. In greco sistole significa riunire quello che stato ricevuto e spingerlo avanti, come nella contrazione del cuore che spinge nel corpo il sangue che ha ricevuto. Creazione Digestione Rigenerazione Eliminazione Crimine Guarigione Ho sempre pensato che questo sia un ottimo modo di pensare al pendolo in un senso pratico. Noi abbiamo alcuni momenti di espansione, ed alcuni momenti di contrazione. Abbiamo momenti in cui le cose vanno bene e momenti in cui le cose vanno male. Il pendolo della nostra psicologia, delle nostre emozioni, del nostro benessere generale, va su e gi. Ma quando il pendolo ondeggia indietro, questa dovrebbe essere una fase in cui vengono messe in ordine le cose, in cui uno si consulta con s stessa,. in cui le cose vengono sistemate bene, e vengono preparate prima che uno prosegua di nuovo. Voi non potete aspettarvi di essere sempre gli stessi. Eppure quante persone sono dispiaciute quando, avendo avuto un sentimento, si accorgono che in seguito non lo hanno pi. Allora naturalmente essi litigano, sono seccati, e cosi via. In altre parole, l'ondeggiamento negativo del pendolo, per la maggior parte delle persone solo uno spazio vuoto. Mentre dovrebbe essere una fase abitata dalla consapevolezza e da un sensodel Lavoro in cui uno cerca di unificarsi e di riflettere, e non pensa invece che tutto sia finito. Ora se uno pu vivere con consapevolezza in entrambi i lati dell'oscillazione del pendolo in ogni punto, la sua vita non sar pi insoddisfacente, cio una semplice funzione dell'ondeggiamento del pendolo. Uno impara a vedere le cose da due punti di vista. Uno impara a prendere s stesso da due punti di vista, e soprattutto uno impara a prendere gli altri nello stesso modo. Invece di essere molto disgustato, o annoiato, o seccato, uno comincia a mettere in questo incivile paese in S stesso, in questo luogo barbaro, dei pensieri pi consapevoli, e la memoria e per poi ritornare nell'ondeggiamento del pendolo avendo preparato qualcosa, ed ancora una volta rientrare nella vita senza essere depresso, e soprattuttosenza sentirsi senza speranza.

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La legge del Pendolo Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 Questo significa vedere che lestate e linverno non sono opposti ma sono situati su un circolo, un ritmo che necessario. La gente che vive molto negli opposti, la gente che discute sempre se questo o quello giusto sono nell'illusione del pendolo. Vi citer su ci un detto molto antico. Finch avete dei concetti rigidi su ci che giusto o sbagliato, voi non potete creare in voi questo cerchio psicologico. Questo detta viene dagli scritti di Kwang-zeu: Egli disse: "Ogni soggetto pu essere guardato da due punti di vista -da questo e da quello, .... Ma questo punto di vista comprende sia il bene che il male; ed anche quel punto di vista comprende sia il bene che il male; - e infatti ci sono o non ci sono, i due punti di vista, questo e quello? Essi non hanno trovato il loro punto di corrispondenza che viene chiamato il perno del Tao. Appena uno trova questo perno egli si situa al centro dellanello (di pensiero) da dove egli pu rispondere senza fine ai punti di vista che cambiano; - senza fine a quelli che affermano. e senza fine a quelli che negano. Perci ho detto, Non c' niente come la giusta luce (della mente) Questa cosa chiamata il Tao in realt il Lavoro. E una riconciliazione in voi degli opposti ed il raggiungimento di un nuovo posto in cui gli opposti non vi controllano. chiamato il Tao nell'antico esoterismo cinese. una Via. Tao significa una Via o una Via armoniosa. legge del Tre e la musica Nicoll - Considerazione I Nicoll - Considerazione II Ipnotismo La legge del Pendolo Il Senso della Vita L'ulitma ora - Gurdjieff "Ma allora l'Amore brutto e cattivo?" egli replic. Ma Diotima rispose: "Pensi forse che tutto quello che non bello, debba essere brutto?" "Certo" disse Socrate. Nome utente Potete vedere che Socrate stava pensando per opposti, cio egli stava pensando nel modo ordinario in cui noi tutti pensiamo che se una cosa non bella deve essere brutta. e se una cosa non buona deve essere cattiva.. La Password conversazione continua. Diotima chiede a Socrate: "Pensi che quello che non saggio, debba essere ignorante? Non percepisci che c qualcosa tra l'Ignoranza e la Ricordami
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Quello di cui sto parlando ha a che fare con il vedere entrambi i lati, il lato nero ed il lato lucente, insieme, per mezzo della memoria conscia, per mezzo del lavoro, ed solo per mezzo del lavoro che voi potrete ricordare entrambi i lati del pendolo e cos, gradualmente passare psicologicamente nella parte media del pendolo, dove situato tutto quello che cerchiamo in questo Lavoro. Questo corrisponde a creare un intero circolo, ad essere capaci di girare lungo il circolo della vita, in modo che essa non sia pi un pendolo, ma un movimento circolare che non pi governato dagli opposti.(Vi ho gi detto che il movimento del pendolo in realt un movimento circolare visto in due dimensioni. Cercate di chiarirvelo praticamente da soli.) Ora quando voi girate intorno al circolo di tutte le esperienze, voi cominciate a mettere nella vostra consapevolezza il lato oscuro di voi e voi non vedrete pi quelle contraddizioni che vengono invece dal punto di vista della vita de pendolo. Questo significa un aumento di consapevolezza.

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Per esempio in un momento voi pensate di essere buoni. ed il momento successivo di esser cattivi. e se vi osservate criticamente sarete sempre in questo dilemma, in questo doppio sentimento. Ora cito da uno scritto pi tardo sullo stesso argomento. Secondo gli scritti di Platone, Socrate racconta ai suoi allievi che una volta and a visitare una saggia donna, la profetessa Diotima. e le domand sull'amore. Egli le disse che l'amore era una divinit grande e bella., ma Diotima replic che lamore non era n bello n buono.

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saggezza? Che cosa chiese Socrate. Avere unopinione o congettura giusta fu la risposta. "una giusta opinione qualcosa tra la comprensione e lignoranza". Socrate ammise la verit di ci e Diotima allora continu: - Allora non dite che quello che non bello necessariamente deformato, e neppure che quello che non buono necessariamente cattivo, non concludere neppure, poich hai confessato che l'Amore non n bello n buono, che esso deformato o cattivo, ma piuttosto qualcosa di intermedio. Se siamo nel pendolo tutti i pensieri e sentimenti sono opposti. Se un uomo non d'accordo con le vostre vedute politiche vi odioso. Se un uomo non ha simpatia per voi, egli ha antipatia, e cos via. Questo l'esempio della legge del pendolo in tutti noi.In questo lavoro noi dobbiamo trovare qualche modo per riconciliare gli opposti e per non essere in ogni momento in questo ondeggiamento del pendolo, perch partendo da violenti punti di vista opposti, niente pu essere riconciliato, nessuna armonia pu essere prodotta, e le vostre vite continueranno come sempre. Io vi colpisco e voi mi colpite. Ogni lato produce l'altro. Un opposto con il quale vi identificate, provoca immediatamente negli altri una opinione opposta.

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La legge del Pendolo

molto importante che voi tutti cominciate a capirlo, soprattutto riguardo a voi stessi. perch i vostri personali punti di vista su voi stessi sono su questi opposti, e sono governati dalla falsa personalit. Tutti voi fate molte cose che non accettate, che non includete nel vostro generale senso di voi stessi e cos ondeggiate sempre e non avete un punto centrale. un'individualit. Per questo il Lavoro ci insegna ad osservarci senza critica. perch solo osservando noi stessi senza critica, noi possiamo girare intorno all'intero cerchio del nostro Essere, di quello che noi realmente siamo e questo distrugger completamente la falsa personalit. Voi non sarete pi la persona che avevate immaginato di essere, perch l'immaginazione mentisce sempre. Voi tutto intero dovete essere incluso nella vostra consapevolezza, perch se la consapevolezza non si espande nel vostro Essere totale, voi non avrete l'intera conoscenza di voi stessi e sarete sempre influenzati da un piccolo IO alla volta, Ma alla fine tutti gli Io devono essere compresi nel vostro sentimento di voi stessi, e sono certo che la falsa personalit si dissolver in qualcosa di completamente nuovo e meraviglioso. Perch i rapporti umani sono cos difficoltosi? Ouspensky una volta disse: essi sono cos difficili perch due persone completamente inventate, due persone completamente piene di pretese. cercano di andare insieme. In un'altra occasione egli disse che nella vita niente era come pretendeva di essere. Se voi avete qualche discernimento interno. qualche sincerit. non sarete sorpresi di una tale affermazione. Conoscerete gi la verit. E qui vi porto di nuovo l'idea di ci che significa buon padre di famiglia. nel lavoro. Esso un uomo che fa quello che deve fare per dovere nella vita, che non crede nella vita, e neppure che questa conduca da qualche parte. Ora, sul lato psicologico pratico, desidero parlarvi dell'obiettare. Mi stato chiesto se l'antipatia e l'obiezione sono la stessa cosa. Ma il Lavoro vi insegna che dovete smettere di obiettare. Voi potete non avere simpatia per una persona.. ma non necessario che solleviate obiezioni contro quella persona.. Molte persone fanno obiezioni contro ogni cosa. Con quale risultato? Essi aumentano la seconda forza, cio la forza della resistenza. Le loro vite saranno pi facili o pi difficili se essi obiettano contro ogni cosa? Saranno molto pi difficili. Essi fanno obiezioni al t, al caff, alle persone che conoscono, allo stato del mondo, essi fanno obiezioni al tempo, al governo, ai genitori, e cos via. Potete vedere che fare obiezioni una forma di considerazione interna. cio vuol dire fare conti interni. Osserviamo la questione dell'obiettare e la questione dell'avere antipatia. Sono due cose diverse. Se svolgete un compito che non vi piace ma smettete di fare obiezioni contro, voi ne acquisterete forza. Se siete ad un certo livello, se siete pi consci di quanto siete ordinariamente, non farete obiezioni contro un compito sebbene possa non piacervi svolgerlo. ma se il vostro livello scende, voi comincerete a fare obiezioni e le vostre obiezioni andranno ad alimentare lantipatia..Ma se smettete di obiettare. troverete che la vostra antipatia non sar alimentata e non aumenter.. Questo un risultato che vale la pena raggiungere, per mezza dell'auto-osservazione e del lavoro su di s. Vi aiuter a passare attraverso molte triadi difficili nel lavoro, e render la vostra vita ordinaria molto pi semplice. Ricordate sempre che se fate obiezioni agli altri e nutrite queste obiezioni, potete essere certo che gli altri obietteranno contro di voi. e nutriranno le loro obiezioni. Tutto questo ha a che fare con il rendere la personalit pi passiva, e con l'indebolire la Falsa personalit. Voi tutti dovete praticare il silenzio interno l'uno verso l'altro. smettendo i discorsi interni che riguardano le obiezioni che fate agli altri. Il risultato sar che se smettiamo, con tutto questo obiettare meccanico, cominceremo a comprendere nelle nostre vite altre persone. Ora. se voi non obiettate, cio se non fate conti e perci non vi identificate con la gente, comincerete ad essere in voi stessi molto pi ricchi, pi aperti, pi sani, e dopo qualche tempo sentirete che la vostra simpatie ed antipatie cambieranno, ma questo non avverr mai se voi obiettate in continuazione, e per obiettare, io intendo obiettare dentro di voi anche se non lo esprimete. < Prec. 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer. Succ. >

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Il Senso della Vita


Traduzioni - Articoli Questo pezzo si trova nella stessa raccolta di scritti di G. I. Gurdjieff che trovate sull'articolo delle forme di ipnotismo. Si ringrazia Nisha Maggioni del Gruppo If per la revisione e correzione della traduzione.

(Originariamente letto come Emozioni pure ed impure)


Quale il senso della vita? Ci sono molte opinioni su questo argomento. Essi (le persone in genere ndr.) dicono: per perfezionare il s, o il sacrificio del s, o una preparazione per la vita futura, o un miglioramento dellumanit, o persino che non ha nessun senso. Tutte queste opinioni cercano il significato della vita fuori della vita stessa. Bisogna guardare dentro se stessi. Il vero senso della vita connaissance . Tutta la vita, tutte le esperienze, portano alla connaissance. Il mondo tutto ci che esiste. Luomo, nel suo divenire conscio, diventa conscio di se stesso e del mondo di cui parte. La funzione della consapevolezza di diventare consapevole dell'esistenza di s stesso nonch dell'esistenza del mondo. La propria relazione con se stesso e con il mondo questa connaissance, o conoscenza. Tutti gli elementi della psiche delluomo percezioni, sensazioni, concetti, idee, emozioni, creazione, sono strumenti di conoscenza. Tutte le emozioni, dalla pi semplice alla pi complicata religiosa, morale, artistica sono tutti strumenti di conoscenza. Secondo la teorie della lotta per lesistenza la sopravvivenza del pi forte che crea lintelletto e le emozioni, e questi servono la vita, infatti non sono casuali. Hanno un ruolo nella creazione e sono il prodotto di un'intelligenza di cui non conosciamo nulla; e conducono alla conoscenza. Ma non discerniamo la presenza del razionale nei fenomeni e nelle leggi della vita. Studiamo una parte e non il tutto. Quando comprendiamo che ogni vita la manifestazione di una parte del tutto, si apre la possibilit di comprensione. Per comprendere la razionalit del tutto necessario comprendere il carattere del tutto, e tutte le sue funzioni. La funzione delluomo la conoscenza; ma se non si comprende luomo come un tutto, non si comprende la sua funzione.

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Le nostre vite separate sono la manifestazione di una entit pi vasta. Un albero una manifestazione del dominio psichico del regno animale. Le nostre vite non hanno altro senso se non quello del processo attraverso il quale acquisiamo conoscenza. Il processo di acquisizione della conoscenza non avviene solo attraverso lintelletto ma attraverso tutto il nostro organismo e lorganizzazione della vita, della cultura e della civilt. E noi acquisiamo la conoscenza di ci che meritiamo di conoscere. Tutti concordano con il fatto che lo scopo dell'intelletto la conoscenza. ma non ci sono chiare le nostre emozioni: gioia, rabbia, gelosia, piacere, creazione artistica; non vediamo che tutte le attivit, tutte le emozioni, servono la conoscenza. Crediamo che la creazione richieda conoscenza, ma in che modo la serve? In che modo le emozioni religiose servono la conoscenza? Noi opponiamo le emozioni alla ragione. Parliamo di fredda ragione, di intelletto superiore alle emozioni. Questo un errore di definizione. Anche lintelletto preso come un tutto emozione. Abbiamo labitudine di dire che possibile conquistare il sentimento con la ragione, volont o dovere. Un sentimento pu essere conquistato solo da un altro sentimento un sentimento pi forte, superiore. Un soldato muore per la propria nazione non per l'abitudine all'obbedienza, o dovere, ma perch il sentimento di paura stato conquistato da sentimenti superiori. La ragione provoca dei pensieri le cui immagini evocano emozioni che conquistano un sentimento particolare. La ragione non ha limiti

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Il Senso della Vita Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7 solo gli esseri umani hanno limiti. La vera ragione laspetto interiore di un essere. Nelluomo la crescita della coscienza consiste nella crescita dellintelletto e la crescita di emozioni superiori che l'accompagnano (ascetiche, religiose, morali); nel crescere diventano pi intellettuali e, allo stesso tempo, lintelletto assimila le emozioni. La spiritualit una fusione di intelletto con emozioni superiori. Un nuovo ordine di ricettivit deriva dallunione di intelletto ed emozioni superiori, ma non creata da esse. Un albero nasce dalla terra, ma non creato dalla terra. E' necessario un seme, che pu esserci o no. Se vi , pu allora essere coltivato. Luomo oggi comprende molto con lintelletto, ma anche con i sentimenti. Con ogni sentimento luomo comprende qualcosa che non potrebbe comprendere senza il suo ausilio. Se pensiamo che le emozioni servono la vita e non la conoscenza, non comprenderemo mai le emozioni. Ci sono cose e relazioni che possono essere comprese solo emozionalmente, e solo con certe emozioni. Bisogna amare per comprendere qualcuno che ama, ecc. Non ci conosciamo gli uni con gli altri perch viviamo con differenti sentimenti (emozioni). Gli stessi sentimenti danno la stessa comprensione. La comprensione reciproca - o lillusione di una comprensione reciproca il fascino dellamore. Le emozioni sono la finestra dellanima vetri colorati attraverso i quali lanima guarda al mondo. Illuminazione parziale percezioni parziali. Non vi nulla di cos chiaro, nulla di cos ingannevole, che le emozioni. Ogni sentimento ha una ragione d'essere. Alcune sono importanti per la conoscenza, altre lostacolano; sebbene teoricamente tutte le emozioni servano la conoscenza. Per esempio la paura: certe relazioni si possono conoscere solo attraverso la paura, questo il modo in cui la natura controlla le forze vitali: la paura della fame fa lavorare una persona. Guardate latteggiamento dei mammiferi verso i serpenti: il serpente provoca paura e repulsione, attraverso questa paura il mammifero conosce in maniera corretta la natura del serpente e la relazione di questa natura con se stesso, ma in modo strettamente personale. Ma cosa realmente sia il serpente, il mammifero non lo pu sapere attraverso lemozione della paura; lo pu conoscere solo con lintelletto. Le emozioni mutevoli sono un ostacolo allacquisizione di un Io permanente. Il segno della crescita della parte emozionale la liberazione dallelemento personale. Le emozioni personali ci ingannano, sono parziali, ingiuste. Una maggiore conoscenza proporzionata ad un minor numero di elementi personali. Il problema sentire in maniera impersonale. Non tutte le emozioni vengono liberate facilmente dall'aspetto personale. Alcune per loro natura corrompono, separano. Altre, come lamore, portano luomo dal materiale al miracoloso. Pu esservi un'invidia impersonale; per esempio, invidiare qualcuno che ha conquistato se stesso. Un odio impersonale; lodio per lingiustizia, o per la brutalit. Una rabbia impersonale contro la stupidit, lipocrisia. attuale parlare di emozioni pure ed impure; ma non sappiamo come definire le loro differenze. Unemozione pura una che non mischiata, che non cerca mai profitti personali. Unemozione impura sempre mescolata, non mai una; mescolata con il profitto Nome utente personale, con elementi personali; contiene sedimenti di altre emozioni. Unemozione impura non d conoscenza o d solo una conoscenza confusa. Non fa luce. (Stiamo considerando sentimenti impuri dal punto di vista generalmente chiamato morale.) Ogni emozione pu essere pura o impura; vale a dire, mescolata o non mescolata. La gelosia, l'invidia, l'amore per il proprio paese, la paura, possono essere tutte emozioni pure. Vi persino una sensualit che pu essere pura, come quella del Cantico dei Cantici, che
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d la pulsazione del movimento fisico dell'universo. Password dimenticata? Nome utente dimenticato? Registrati Lamore per la scienza pu essere puro, o mischiato con il profitto personale. Le manifestazioni esterne delle emozioni pure ed impure possono essere le stesse. Per esempio, due uomini che giocano a scacchi: il loro aspetto esteriore lo stesso, ma uno interessato solo a risolvere un problema, e laltro cerca un profitto personale. Lo stesso vero in arte, letteratura ecc. Lamore per la vita attiva un sentimento degno quando puro. Ma ci che accade, invariabilmente, che diventa mescolato. Una persona inizia con un determinato scopo, ma nel corso dellazione la direzione cambia. Orgoglio, vanit, ambizione personale entrano in gioco. Appena si desidera trarre un profitto personale dalla propria attivit, il sentimento diventa impuro. Questo ci che accade ai nostri sentimenti pi elevati amore, fede, carit. Si mescolano con elementi personali, diventando impuri. E la purezza dei sentimenti non solo confinata alla bont e gentilezza. Vediamo odio e violenza nel gesto di Cristo quando scaccia i cambia valuta dal tempio. L'odio pu essere un'emozione pura, ma non deve esservi collegato nulla di personale.

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Il Senso della Vita Ogni creazione, ogni forma darte, in origine era uno strumento di conoscenza. Succ. > 2007 - 2008 Vivere il Miracoloso tutti i diritti sono riservati. Per informazioni potete contattarci Per favore prima leggete il disclaimer.

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L'ultima ora Traduzioni - Testi

Ci stato segnalato che questo testo non appartiene a G. I. Gurdjieff ma un falso di E.J. Gold quindi considerare quanto scritto sotto non come diretta discendenza da Gurdjieff. Resta un testo che pu essere interessante e di stimolo per chi desideri leggerlo.
Ringrazio Daniele per la segnalazione e invito tutti i lettori a fare altrettanto se dovessero trovare inesattezze e errori nel sito, questo per fornire a tutti del materiale pi esatto. Questa una traduzione fatta da Maria Cristina Mondin di un interessante testo il cui originale lo potete trovare a questo link. Buona lettura.

Traduzione dal russo di Alexandra Kharitonova, curatore Reijo Oksanen testo svelato da Ilya Kotz & Avi Solomon del Jerusalem Nyland Group

Lultima ora della vita ============================= Immagina di avere da vivere ormai solo pochi minuti, forse unora; in qualche modo hai scoperto esattamente quando morirai. Cosa ne faresti di questora preziosa della tua permanenza sulla Terra? Sarai capace di portare a termine tutte le tue faccende in questultima ora? Hai unidea consapevole del modo in cui farlo? Lasciando andare il tuo ultimo respiro sarai soddisfatto di sapere che avrai fatto tutto il possibile in questa vita per essere costantemente presente, sempre vibrante, sempre in attesa, come il figlio in attesa del padre marinaio? Nel mondo manifesto tutto ha il suo inizio e la sua fine. Nel mondo reale tutto sempre presente ed un bel giorno ti sar concesso di dimenticare tutto e di lasciare il mondo per sempre. La libert vale un milione di volte in pi di una liberazione (politica). Luomo libero, anche in schiavit, resta padrone di s. Ad esempio: se io ti do qualcosa, che so, unauto, senza carburante, lauto non si pu muovere. La vostra auto ha bisogno di un carburante speciale, ma solo voi potete capire di quale carburante c bisogno e dove prenderlo. Dovete chiarire a voi stessi come digerire le mie idee e farle vostre, in modo che appartengano solo a voi. La vostra auto non pu funzionare con lo stesso carburante della mia. Io vi suggerisco solo la materia prima. Voi dovete ricavarne quello che potete utilizzare. Quindi, con un po di coraggio, siediti e mettiti al volante. La vita organica molto fragile. Il corpo planetario pu morire in ogni istante. Si trova sempre ad un passo dalla morte. E se vi dato di vivere un giorno in pi si tratta solo di una occasione che vi viene data accidentalmente dalla natura. Se potrai vivere anche una sola ora in pi, puoi considerarti una persona fortunata. Dal momento in cui siamo stati concepiti stiamo vivendo grazie ad un tempo che ci stato prestato. Mentre vivete in questo mondo dovete percepire la morte in ogni secondo, quindi porta a termine tutti gli affari della tua vita, anche nella tua ultima ora. Ma come si pu conoscere esattamente lora della propria morte? Per sicurezza riconciliati con la natura e con te stesso in ogni ora che ti data, cos non ti farai trovare impreparato. Alluomo deve essere insegnato questo in una scuola (esoterica): come respirare, come mangiare, come muoversi e come morire correttamente. Questo deve diventare

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Lavoro

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L'ultima ora Principi PartkDolg Principi 1 Principi 2 Riflessioni Gli Esercizi Introduzione Perch Funzione La vita degli esercizi I 48 di Gurdjieff Sulla Consapevolezza Sulla legge del Tre Fermare il Pensiero Ascolto Musicale Il Lavoro Immaginario TOOL BOX esercizi Scuole e Trappole Riflessioni sulla L7

parte di un programma educativo. In tale programma necessario sia incluso linsegnamento su come realizzare la presenza dellIo ed anche come creare consapevolezza. Domanda: Come agire se non hai la percezione che qualcosa incompleto?

Gurdjieff rispose dopo una pausa. Prese un bel respiro e disse: Domandati chi sar in difficolt se tu morirai come un cane. Nel momento della morte devi essere completamente cosciente di te stesso e sentire che hai fatto tutto il possibile, nei limiti delle tue capacit, per usare tutto ci che ti stato dato in questa vita. Ora tu non sai molto di te stesso. Ma di giorno in giorno scavi sempre pi profondamente in questo sacco di ossa ed inizi a conoscere sempre pi dettagli. Giorno per giorno scoprirai che cosa avresti dovuto fare e cosa dovrai rifare fra le cose che hai gi fatto. Un uomo reale uno che pu prendere dalla vita tutto ci che in essa ha valore e dire: Ed ora posso morire. Dobbiamo provare a vivere le nostre vite in modo da poter affermare ogni giorno: Oggi posso morire e non provare nessun rincrescimento. Non lasciate mai infruttuosa lultima ora della vostra vita perch pu diventare per voi lora pi importante. Se la usate in modo sbagliato, pi tardi vi dispiacer. Questemozione sincera che ora provate pu diventare per voi una vigorosa fonte della forza che vi pu preparare ad una morte perfetta. Sapendo ci la prossima ora pu diventare lultima per voi, assorbitene le impressioni che vi porter come un vero buongustaio. Quando la Signora Morte vi chiamer, siate pronti, sempre. Il maestro sa come prendere da ogni gustoso frammento lultimo pi prezioso boccone. Impara ad essere il maestro della tua vita. Quando ero giovane ho imparato a creare profumi. Ho imparato ad estrarre dalla vita la sua essenza, le sue qualit pi sottili. Cerca in ogni cosa ci che vi di pi prezioso, impara a separare il fine dal grezzo. Chi ha imparato come estrarre lessenza, ci che vi di pi importante in ogni momento della vita, ha capito il valore della sua qualit. Sar capace di fare con il mondo qualcosa di cui non capace un aborigeno.

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Pu darsi che negli ultimi istanti della vostra vita non avrete la possibilit di scegliere con chi essere e dove, ma avrete la possibilit di decidere quanto viverli pienamente. Labilit di prendere dalla vita quanto in essa vi di pi prezioso la medesima abilit utilizzata con il cibo, laria e le impressioni: le sostanze necessarie per costruire i vostri corpi superiori. Se volete prendere ci che vi di pi prezioso per voi dovete farlo per il bene di ci che vi di pi elevato; per voi stessi sufficiente vivere semplicemente un p. Lavorare su voi stessi per il bene degli altri una strada veloce per ricevere per voi stessi il meglio dalla vita. Se non sarete soddisfatti dellultima ora della vostra vita, non lo sarete dellintera vostra vita. Morire significa attraversare qualcosa di irripetibile. Spendere il vostro prezioso tempo nel nulla significa privarvi dellopportunit di estrarre dalla vita quanto ha di pi prezioso. Attraversare questo mondo con la propria vita, dallinizio alla fine, rappresenta unaltro aspetto dellAssoluto. Tutti i maggiori filosofi si sono accuratamente preparati per lultima ora della loro vita. Ed ora vi dar lesercizio per prepararvi alla vostra ultima ora sulla Terra. Cercate di non fraintendere nessuna parola dellesercizio.

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Riconsiderate lora appena trascorsa come se si trattasse dellultima ora per voi sulla terra: vi siete appena resi conto che siete morti. Domandatevi: siete soddisfatti di questora?

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Ed ora riprendete vita e ponete in primo piano la vostra aspirazione. Nellora successiva (se avrete la fortuna di viverne unaltra) provate ad estrarre dalla vita qualcosa di pi di quel che avete fatto nellora passata. Definite dove e quando avreste dovuto essere maggiormente consapevoli e dove avreste dovuto mettere pi fuoco interiore.

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Ed ora riaprite e spalancate i vostri occhi e con ci voglio dire: aprite a voi stessi pi possibilit, siate un po pi coraggiosi di quanto siete stati nellora trascorsa. Poich sapete che questa la vostra ultima ora e che non avete nulla da perdere, cercate di ricavarne qualcosa di audace almeno ora. Naturalmente non dovrete essere sciocchi rispetto a ci. Conoscetevi meglio, guardate alla vostra macchina come dallesterno. Ora, mentre state morendo, non ha alcun senso mantenere reputazione e prestigio. Ed ora avanti fino alla vostra reale ultima ora, coltivate costantemente laspirazione a ricevere quanto pi potete dalla vita di ci che ha valore, sviluppate la vostra intuizione. Prendetevi qualche momento ogni ora per guardare lora appena trascorsa, senza giudicare, e poi regolatevi in modo da estrarre qualcosa di pi dallora successiva. Se considerate ogni ora come ununit di vita a se stante, potete provare a fare del vostro meglio per usare ciascuna unit completamente. Sforzatevi e trovate il modo per farne qualcosa di pi di ogni ora rispetto a quella precedente. Ma nel

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L'ultima ora -

contempo siate consapevoli del fatto che vi siete presi cura dei debiti collezionati fino ad ora. Aumentate lascolto e la conoscenza di voi stessi ed incrementate anche labilit dessere padroni di voi stessi, ci cambier il lavoro della vostra macchina che sempre fuori dal vostro controllo. Queste abilit possono essere lindice di cambiamenti reali. E assolutamente indifferente che cosa la macchina pensa di tutto ci. ...Vivere il resto della vostra vita facendo di ora in ora le prove della vostra morte non affatto qualcosa di patologico. Nessuno pu ricevere di pi dalla vita del paziente di cancro che sa approssimativamente quando morir. Dal momento in cui riconosce il modo in cui vorrebbe spendere il resto della sua vita non riuscir a cambiarla completamente, ma sar capace di andare da qualche parte dove ha sempre desiderato andare, e dove non sarebbe andato in altre circostanze. Luomo che sa che presto morir, user al massimo ogni ora del resto della sua vita. Questo esattamente ci che Cristo intendeva quando disse che lultimo giorno arriver presto il giorno precedente al Giudizio Finale. Siamo tutti in piedi di fronte al Giudice ma non sono gli altri a giudicarci bens siamo noi a fare lultima stima della nostra vita. Non possiamo fallire lesame pi importante, dove il giudice pi severo siamo noi stessi. Ogni momento, preso da solo, rappresenta una particella delleterna creazione. Perci in ogni momento noi possiamo estrarre le sostanze pi sottili che possiamo chiamare lessenza della vita. Immaginatevi la sostanza aria o la sostanza impressioni. Infine disegnate nella vostra mente la sostanza momento. S addirittura i momenti che costituiscono il tempo sono delle sostanze. Se saremo capaci di estrarre le sostanze pi sottili da quelle pi grezze, prima o poi dovremo pagarne il prezzo. Questa legge chiamata la Legge dellEquilibrio. E la ragione per la quale noi impareremo a pagare immediatamente per ci che riceviamo dalla vita. Solo allora non avremo pi debiti. Pagare immediatamente questo ci che viene chiamato fare reale. Fare pensare, sentire, agire, ma fare realmente pagare immediatamente. Fare pu significare solo una cosa: estrarre lessenza di ciascun momento di vita e nello stesso momento pagare tutti i debiti verso la natura e verso se stessi; ma solo quando avrete un Io potrete pagare immediatamente. La vita reale non un cambio di attivit, bens un cambiamento della qualit dellattivit. Il destino, destino. Ciascuno di noi deve trovare se stesso nellintero ordine delle cose. Non troppo tardi ora per iniziare a farlo, sebbene abbiate speso la maggior parte della vostra vita nel sonno. A partire da oggi potete iniziare a prepararvi alla vostra morte, ed allo stesso tempo ad aumentare la qualit della vostra vita. Ma non dilazionate linizio forse avrete davvero solo unora di vita. Domanda: possiamo condividere tutto ci con altri? Penso sia importante ci che abbiamo sentito questa sera. - Potete ridirlo parola per parola, ma finch non lo farete, finch non sarete in grado di farlo voi stessi, non significher nulla per gli altri. Lesistenza il significato, o lo strumento, per lazione. Rifletteteci e scoprirete perch cos. Domanda: quindi non possiamo pagare i nostri debiti, se non esistiamo, o se il nostro Io assente? - Perch tutto questo bisogno di pagare? Pagare per cosa? Se la vita solo coincidenze, allora non ha senso andare avanti. Questo non significa che dovete porre termine alla vostra vita con un suicidio. Al contrario, dovete impegnare tutti i vostri sforzi nel vivere. Ordinariamente luomo vive semplicemente seguendo il flusso. Non semplicemente addormentato: completamente morto. Per vivere realmente necessario dare supporto agli sforzi della natura per prendere parte attivamente alla vita, e non agire passivamente, ovunque essa fluisca. Per estrarre dalla vita ci che vi in essa di pi prezioso dovete essere capaci di fare unoperazione chirurgica sulle vostre emozioni. Guardate quanto correttamente voi siete capaci di valutare la vostra vita. Guardatevi attentamente e vedrete molti importanti modi per essere corretti. Ogni volta osservate per voi stessi i diversi momenti in cui i vostri desideri appaiono. Agite come prima, ma siate sempre consapevoli della loro presenza. Trasportate nel mondi parte del vostro sangue, ma una di quelle di livello pi elevato. Al termine di ogni ora, dopo averne constatato linutilit, immaginate di esservi appena svegliati in unora totalmente sconosciuta rispetto alla precedente appena trascorsa. E importante osservare che lapparente continuit dellora passata in realt muta ad ogni ora, sebbene le cose e le persone sembrino le medesime di prima. Con il tempo imparerete a guardare a voi stessi come ad uno spirito di una sostanza speciale che proviene da un mondo e va verso un altro, come un ospite non invitato della natura. Guardando da questo punto di vista valutate tutto ci che fate nella vostra vita. Guardate i risultati di tutti i vostri sforzi del passato e pensate a quale significato ora hanno, nellultima ora della vostra vita. Quelli che sono impegnati nel lavoro sono morti a questo mondo e nello stesso tempo sono pi vivi in questo mondo di chiunque altro. Lavoro una cosa strana, impercettibile, ma per molti impossibile vivere senza. Il modo ordinario di intendere la vita vanit delle vanit. Per quanto grande sia il risultato in base ai parametri terreni, prima o poi fallir. Persino la sabbia viene trasformata in polvere dal tempo. Persino gli individui pi significativi della storia sono stati

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L'ultima ora -

dimenticati. Per capire le reali possibilit di questo mondo necessario trovare ci che possiamo raggiungere in questo mondo e che ci sar utile nel Mondo Reale. Guardate attentamente le vite di tutte le persone pi importanti, quelle che furono al comando di intere armate, che ebbero potere su altri. Qual il beneficio per loro delle loro grandi azioni ora che sono morti? Anche quanderano in vita tutte queste grandi azioni non erano nulla di pi che vuoti sogni. Non siamo qui per elogiarci e per dimostrare a noi stessi che la cosa pi disgustosa nelluomo ordinario labilit di soddisfare velocemente la sua carne. La maggioranza delle persone trova molte scuse per non lavorare su di s. Sono nella vera e propria prigione della loro debolezza. Ma ora non stiamo parlando di loro, bens di voi. Capitemi bene, non ho bisogno di seguaci, piuttosto mi interessa trovare bravi organizzatori, i veri guerrieri del nuovo mondo. Capisco la debolezza dellorganizzazione, perch proprio ora non stiamo parlando della consueta organizzazione che consisterebbe di iniziati. Vi rammento nuovamente di vivere ogni ora con sempre pi maggiore profitto. Fate un piano dettagliato dellultima ora della vostra vita. Per capire come uno dovrebbe morire dovete sviluppare radici profonde nella vita, solo allora sarete capaci a morire come un essere umano, non come cani. Ciononostante non dato a tutti il morire. Potete diventare concime per il nostro pianeta, ma ci non significa realmente morire. Morire per sempre a questo mondo un onore. Per tale onore voi dovete pagare con un Lavoro Cosciente e con sofferenza volontaria. Dovete guadagnarvelo. Cercate di immaginare in modo abbastanza chiaro voi stessi nellultima ora della vostra vita sulla terra. Scrivete una specie di sceneggiatura di questultima ora, come se steste scrivendo la sceneggiatura di un film. Domandatevi: cos che vorrei disporre della mia vita?. Se non siete soddisfatti della risposta riscrivete la sceneggiatura finch non lo sarete. Guardate alla vita come ad un affare. Il tempo la vostra moneta per la vita. Quando veniste a questo mondo vi stata data una quantit definita di denaro a cui dovete attenervi. Il tempo lunica divisa con la quale pagate per la vostra vita. Ora vedete come ne avete usato la parte pi grande in modo stupido. Non avete raggiunto nemmeno il traguardo pi importante della vita: il riposo. Avete fallito come uomo daffari e come utilizzatore della vita avete ricevuto voi stessi. Tutta la vostra vita avete pensato che tutto vi era stato dato gratuitamente, ed ora improvvisamente avete scoperto che non gratuita. Pagate per usare il tempo, questa la ragione per la quale ogni momento del vostro stare qui costa qualcosa. Dunque come sarebbe possibile per voi rimborsare almeno parte di queste perdite? Controllate se il deficit sul vostro conto corrente solo temporaneo o se invece costante. Avete perso tempo o potreste investirlo con successo? Se avete speso tutto il vostro denaro in vacanze, non c niente da fare se non dispiacersi del passato. Per molti anni avete speso la vostra vita come se i vostri genitori vi avessero rifornito di un conto corrente a credito illimitato. Ma ora la somma spesa e voi vedete che siete soli e che non c nessuno a cui affidarsi. Non c pi tempo sul vostro conto corrente. Ora siete obbligati a guadagnare ogni ora della vostra vita. Per tutta la vostra vita vi siete comportati come un bambino ed avete speso il vostro tempo proprio come una coppia di sposini in luna di miele. Il nostro nemico principale, che ci impedisce di applicare gli sforzi necessari, la mancanza di speranza. So che avrete molte scuse per non prepararvi per lultima ora della vostra vita. Labitudine una grande forza, ma una volta partiti, potrete imparare a fare di pi di volta in volta. Non perdete tempo tutto il giorno, sforzatevi almeno unora al giorno per fare uno sforzo, altrimenti perderete tutto. Pensate alle prove di recitazione della vostra ultima ora come ad esercizi di danza dovrete farli per tutta la vostra vita. Io ho dedicato quattro ore al giorno a questi esercizi, ma quando ero giovane, spendevo il doppio del tempo.
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