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Massimo Minarelli

MEDITAZIONI DAVANTI AL SANTISSIMO SACRAMENTO

1) E' TANTO SEMPLICE AMARE ! Ges, tanto semplice amare! Ci che nelle Sacre Scritture definito "comandamento" , in realt, un'esigenza fondamentale del nostro essere che creato dall'Amore, vive di Amore e tende all'Amore. L'Apostolo Giovanni ce lo ricorda nella sua prima lettera (1Gv 5,2-3): "Da questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti, perch in quest o consiste lamore di Dio, nellosservare i Suoi comandamenti; e i Suoi comandamenti non sono gravosi". Tutti i comandamenti di Dio si riassumono nei due comandamenti dell'Amore: il primo "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente" e il secondo, che simile al primo, "Amerai il prossimo tuo come te stesso" (Mt 22, 37-39). Amare la vera felicit dell'anima! Non amare la vera infelicit! Il maligno, che ribellandosi a Dio ha perso il vero amore, comprende che sarebbe assurdo tentare di convincerci di non amare. E allora cerca di farci "amare" in modo sbagliato. L'essenza dell'Amore donarsi! Tutta la creazione segno dell'Amore di Dio che Si dona a noi creature. La Santissima Trinit Amore che si dona reciprocamente nelle tre Persone Divine. Allora il maligno vuole snaturare questo "amore che si dona", sostituendolo con un "falso amore" rivolto verso il proprio io, che non pi vero amore, ma "egoismo". Rivolgendosi verso se stesso l'essere umano si chiude all'Amore Divino e Gli impedisce di trasmettersi a lui. Sofferenza di Dio che vede l'anima chiudersi in se stessa ! L'egoismo umano impedisce a Dio di realizzare con l'anima quello "scambio di amore" che il fondamento stesso della Vita Trinitaria. Questa chiusura in se stessa porta l'anima a rifiutare un rapporto di amore con Dio, atrofizzando le vere esigenze del proprio spirito. Essa, quindi, si rivolge alle soddisfazioni che trova nella vita materiale: voglia di possedere (avarizia), esaltazione di se stessa (superbia, vanit), piaceri dei sensi (gola, lussuria), passioni (odio, violenza, ira, invidia) e disordini di ogni genere (accidia). Tutte queste cose costituiscono il "peccato" che sostanzialmente una "trasgressione in ordine all'Amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa di un perverso attaccamento a certi beni", come ci ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1849). Quando il peccato viene ripetuto e diventa abitudine dell'essere umano, si trasforma in "vizio", molto pi difficile da sradicare. Il maligno cerca di farci perdere il "senso del peccato" e tenta di persuaderci che certi atti e comportamenti non sono da ritenersi "peccato" e possono essere liberamente praticati. Tutto ci accade quando veniamo meno al Comandamento dell'Amore, che scritto in modo indelebile nella nostra coscienza: "AMERAI !" Per cui nessun essere umano pu dichiararsi esente da questo comandamento, che il fondamento della morale naturale. E l'Apostolo Giovanni ci ripete ancora una volta: "I Suoi comandamenti non sono gravosi!". 2) VIVERE PER AMARE ! Se amare fosse difficile, avremmo tante giustificazioni. Ma amare non difficile per noi, perch ci hai fatti Tu, Ges, che sei l'Amore! Tutti possono amare: piccoli e grandi, poveri e benestanti! Tutte le et sono adatte per amare: bambini e giovani, adulti e anziani. Tutte gli stati personali sono adatti per amare: sposati e non sposati, figli e genitori, parenti, amici ed estranei! Tutte le condizioni fisiche e morali sono adatte per amare: sani e malati, chi nella gioia e chi nella pena! Tutte le posizioni sociali sono adatte per amare: chi ha autorit e chi sottomesso, chi ha studiato e chi no, chi lavora e chi in pensione! Tutte le vocazioni sono adatte per amare: consacrati, religiosi e laici! Tutte le razze e tutte le nazioni sono adatte per amare! 2

Nessuno pu dirsi incapace di amare, perch l'amore gratuito ed alla portata di tutti. Anche chi molto sofferente pu amare! Anzi, pu amare molto di pi nella sofferenza (purch non bestemmiata) che nell'assenza di dolore! Infatti, non il sentimento che conta, ma l'offerta, e l'offerta di chi soffre grande! Basti pensare che abbiamo per modello il Sofferente, che Colui che ci ama di pi! Per amare basta riconoscere che la propria vita ha un senso soltanto nell'amore ed ogni giorno aprirsi all'amore verso Dio e verso i fratelli! Ci sono, ovviamente, alcune condizioni per essere in grado di amare. - Prima di tutto bisogna essere liberi dal peccato: perci bisogna riconciliarsi con Dio e con i fratelli che abbiamo offeso (Mt 5, 23). - Poi bisogna rinunciare a quei condizionamenti e a quegli attaccamenti umani che impediscono al cuore di amare, fino a rinnegare anche se stessi: "Se uno viene a Me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non pu essere Mio discepolo" (Lc 14, 26). - Bisogna essere pronti a seguire Te, Ges, senza nostalgie e senza ripensamenti: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti" (Lc 9, 60) "Nessuno che ha messo mano allaratro e poi si volge indietro, adatto per il Regno di Dio" (Lc 9, 62). - Bisogna fidarsi totalmente di Te, Ges, e non avere paura di nulla: "Vi ho detto queste cose perch abbiate pace in Me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; Io ho vinto il mondo!" (Gv 16, 33) - Bisogna accettare con amore il peso della croce che portiamo con Te, Ges: "Chi non porta la propria croce e non viene dietro di Me, non pu essere Mio discepolo" (Lc 14, 27). - Bisogna rimanere sempre uniti a Te, Ges: "Rimanete in Me e Io in voi. Come il tralcio non pu far frutto da se stesso se non rimane nella vite, cos anche voi se non rimanete in Me" (Gv 15, 4) A questo punto siamo liberi di amare, perch tutto quello che facciamo si trasforma in amore. Infatti, non siamo pi noi a vivere, ma sei Tu, Ges, che vivi in noi (Gal 2,20) e, quando Tu vivi in noi, la nostra anima (non per proprio merito ma soltanto per Tua grazia) opera divinamente. 3) UNA GIORNATA DI AMORE ! Alla mattina mi sveglio e guardo la Tua immagine vicino al letto: eccomi, Ges! E' un nuovo giorno da vivere con Te! La mia preghiera del mattino un bacio che depongo sulle dita della mia mano e che mando a Te, Ges, con un soffio! Nessun tedio, nessuna lamentela nel fare le cose di tutti i giorni! Tutto gradito perch ho nel cuore la gioia che tra poco verr alla Santa Messa e Ti ricever in me, nell'Eucaristia! O momento santo! O dolcissima giornata che comincia con Te, mio Cibo e mia Vita! Il cuore canta e va al lavoro serenamente. Sorrido alle persone che incontro, perch il sorriso che ho sulle labbra anche nel mio cuore! E' bello sorridere! Quanto bene pu fare anche solo un sorriso! Tra poco inizier il lavoro e ci saranno molti problemi da risolvere, ma di che cosa devo temere? Tu sei con me! Ogni problema trova la giusta soluzione, quando confido in Te! So che Tu, Ges, non mi toglierai la fatica e lo sforzo umano: sono necessari, altrimenti che cosa potrei offrirTi! Ma li addolcirai col Tuo Amore e li condurrai ad un risultato positivo. Sul luogo di lavoro incontro le persone che lavorano con me: un saluto caloroso, una battuta scherzosa per rendere pi piacevole l'inizio della giornata lavorativa. Ecco, ora arrivano i clienti! Saluti e parole per metterli a loro agio: immediata disponibilit ad ascoltarli per risolvere i loro problemi. Care anime, che avete bisogno di aiuto! Io sono qui per servirvi, per dedicarvi le mie energie, che non sono mie, ma sono di Colui che me le dona! Pensate! Il Signore si serve di questa mia povera nullit per aiutarvi! Non meraviglioso? Potrebbe fare tutto da Se stesso, ma mi vuole Suo collaboratore! Ecco che, allora, devo darvi il Suo Amore unito al mio lavoro! Anime care, quanta agitazione avete in voi! Non temete: presto i vostri problemi saranno risolti. Fate tesoro di questa attesa per offrire a Ges un po' di pazienza! Ecco, la mattinata quasi finita. 3

Ancora alcune persone arrivano all'ultimo momento: venite, c' posto anche per voi! Altri arrivano fuori orario: non vi preoccupate, vi ascolter! E' l'ora della pausa: non sono riuscito a fare questa e quella pratica; a fare questa e quella telefonata. Non ha importanza! Pensaci Tu, Ges! Quando vorrai, provveder. Sono sereno, ho fatto il mio dovere, ma soprattutto l'ho fatto con amore! In alcuni momenti non sapevo cosa rispondere, ma ho chiesto consiglio a Te e Tu, Ges, mi hai fatto luce! Vorrei riposare, ma non posso: ho finito tardi e gi un nuovo appuntamento mi aspetta! Non importa riposer questa notte! Altro lavoro, altri impegni. Grazie, Ges! E' tutto dono Tuo! Un contrattempo, una contrariet: "Per Te, Ges! Per amore Tuo!" ed ecco che le difficolt si trasformano in dono di amore e in grazie per le anime! E' sera: ormai il lavoro finito! Ora il momento della preghiera: non posso farne a meno, come dell'aria che respiro! Vengo in Chiesa e Ti adoro, Ges, esposto sul tabernacolo; con Te sempre presente anche la Mamma Celeste! Come dolce recitare il Santo Rosario, cantare le Vostre lodi, accogliere nel cuore la Vostra pace! Dopo la cena, la giornata sta per finire. Ancora un po' di dialogo in famiglia, per chiudere nella pace e nella serenit questi momenti attorno alla tavola. Poi mi ritiro in camera, per stare un po' in silenzio a contemplare le Vostre immagini e sentire nel mio cuore la dolcezza dei Vostri Cuori! E, infine, sotto le coperte, per sciogliere nel sonno la fatica della giornata. Ma, prima di dormire, ho ancora qualche minuto per dirVi che Vi amo e che Vi ringrazio per l'amore che mi date: questa la mia preghiera della sera! 4) L'AMORE SI E' INCARNATO ! Ges, che cosa potevi fare di pi per noi? Quando, a causa del peccato, la Tua venuta nel mondo ha assunto una prospettiva di dolore, Tu non hai disdegnato di incarnarTi. Se non ci fosse stato il peccato, saresti stato atteso ansiosamente dagli uomini; saresti stato accolto con immensa gioia dalle Tue creature che avrebbero riconosciuto in Te il loro Re, il loro Creatore, il loro Dio! Il peccato dell'uomo non Ti ha fatto rinunciare al Tuo disegno di Misericordia ed hai accettato di divenire l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo (Gv 1,29), l'uomo dei dolori che ben conosce il patire (Is 53,3), scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani (1 Cor 1,23). Nonostante ci, hai voluto incarnarTi, assumere la natura umana per regnare dall'alto di una croce, per patire e morire, per ottenerci la vita eterna. Non si trovava nessuno degno di aprire il libro della vita e di scioglierne i sigilli: solo Tu eri degno di farlo (Ap 5,2) Il Padre non ha gradito n sacrificio n offerta da parte degli uomini. Allora Tu hai detto: "Ecco, Io vengo. Sul rotolo del libro di Me scritto che Io faccia il Tuo volere" (Sal 40,7-9). Ges, come possibile che rimaniamo cos indifferenti a tanto Amore? Non possiamo ignorare queste verit assolute! Sono cose grandissime! Sono realt! E quando ci presenteremo a Te, che cosa diremo? "Non ho avuto tempo di leggere; non ho avuto tempo di meditare"? Tempo per fare pensieri insensati ne abbiamo; tempo per parlare a vanvera ne abbiamo; tempo per peccare ne abbiamo! E tempo per convertirci, ne abbiamo? Tutti gli anni Tu nasci misticamente in una povera capanna, facendoTi Bambino per attirare il nostro amore. Un Dio fatto Bambino chi pu ignorarLo? Eppure, troppe volte la nostra attenzione si ferma alla bellezza artistica del presepe, alla suggestivit della scena, ma non scende in profondit per capire che quel Bambino realmente Dio! Tu ci vorresti dare tanti doni, ma noi non Te li chiediamo. Li chiediamo pi facilmente a Babbo Natale, tanto lui non pretende niente da noi! O li chiediamo alla Befana perch simpatica. 4

Ma chi chiede a Te i veri doni? Una pace fondata sul vero amore, una riconciliazione fondata sul perdono, una felicit fondata sul sacrificio! Eppure, quella notte nel cielo gli Angeli hanno cantato: "Pace in terra agli uomini di buona volont!" Ma noi diciamo: "Alla pace ci devono pensare i governanti!" e non ci rendiamo conto che siamo noi a uccidere la pace col peccato sempre pi diffuso, ammesso e praticato! E' la somma di tutti i peccati dei singoli che crea una montagna invalicabile! Ma nessuno dice: " Io comincio a fare la mia parte!". E, nonostante tutto, Tu ancora nasci il giorno di Natale. Fino a quando ci accetterai cos? 5) QUESTO E' UN TEMPO DI GRAZIA ! Ges, nei libri di storia leggiamo tante cose interessanti; ma alla fine sembra che i veri protagonisti siano sempre e soltanto gli uomini. Restano per delle incognite inspiegabili: come mai questi personaggi che salgono e poi improvvisamente crollano; questi imperi che acquistano grande potenza e poi gradualmente decadono; queste civilt che sorgono, piene di splendore, e poi inevitabilmente tramontano? Agli uomini sembra che la storia premi i potenti, i forti e (perch no?) i cattivi, mentre Tu, Ges, hai detto: "Beati i miti perch erediteranno la terra!" (Mt 5,5). Molti si domandano: "Chi ha ragione? C' veramente un Dio dietro la nostra storia e alla fine di essa?" Poveri uomini! A tal punto vi siete allontanati da Dio che non Lo riconoscete pi presente nella storia? Quando siete salvati da qualche male, dite: "E' merito nostro!" Quando il male vi travolge (perch ve lo siete meritato), dite: "E' colpa di Dio!" Dio vi ha lasciato la libert e, se la usate male, perch ve la prendete con Dio? Dio guida la storia nonostante la vostra stoltezza e la vostra ribellione! Siete voi, piuttosto, che avete "abbandonato" Dio! Dio vi lascia liberi di fare il cammino che volete, ma la conclusione della storia spetta a Lui! Ricordatevelo! In quali condizioni ci arriverete? Dio ha detto: "E questa lalleanza che Io stipuler con la casa dIsraele dopo quei giorni, dice il Signore: porr le Mie leggi nella loro mente e le imprimer nei loro cuori; sar il loro Dio ed essi saranno il Mio popolo. N alcuno avr pi da istruire il suo concittadino, n alcuno il proprio fratello, dicendo: Conosci il Signore! Tutti infatti Mi conosceranno, dal pi piccolo al pi grande di loro " (Eb 8,10-11). Che cosa significa "dopo quei giorni"? Quando saranno e come saranno questi giorni, dopo i quali Dio stipuler una nuova alleanza con il Suo popolo? Saranno lontani o sono vicini? Siamo pronti o siamo impreparati? Tu, Ges, hai detto di vigilare, ma chi sta vigilando in questo mondo dove tutto ci si aspetta, eccetto questa nuova alleanza che Tu vuoi concludere col Tuo popolo? Come la concluderai? Con le buone o con le cattive? Sembra che nessuno si ponga domande al riguardo. Una cosa certa: "QUESTO E' UN TEMPO DI GRAZIA !" come ripete instancabilmente il Santo Padre Giovanni Paolo II, che cerca di attirare tutti indicendo anni di grazia, come l'Anno del Rosario, l'Anno Eucaristico e cos via! Facciamone tesoro! Ma realmente! Non ci accada che alla fine risulti negativa la risposta a quella domanda che Tu, Ges, hai rivolto agli uomini: "Ma il Figlio delluomo, quando verr, trover la fede sulla terra?" (Lc 18,8) E Maria ci invita costantemente (come a Fatima) a pregare incessantemente, senza stancarci mai, finch non giunga il tempo del Trionfo del Suo Cuore Immacolato. 6) LE LACRIME DI MARIA Ges, durante questa Quaresima vogliamo aprirTi la nostra coscienza, perch Tu possa mostrarci i nostri peccati che sono la causa dell'immenso dolore che affligge il Tuo Cuore e quello di Tua Madre. Maria sembra dire: "Figli Miei, Mi fate piangere! Perch Mi fate soffrire cos?" Uomini, non vedete che fate soffrire vostra Madre? 5

La superbia della vostra mente vi ha resi cos ottusi da non capire che anche la Madonna, bench beatissima, pu soffrire realmente e immensamente per voi? Voi dite: "Sono cose che, alla luce della nostra ragione, non possiamo accettare". E' il vostro razionalismo che vi ha resi pazzi e insensati! Una retta ragione, guidata dalla fede, vi farebbe capire benissimo queste manifestazioni straordinarie che sono un dono della Divina Misericordia! Il Papa Giovanni Paolo II nell'Enciclica "Fides et ratio" vi ha insegnato che la ragione non pu procedere senza la fede. Ma voi, figli dell'illuminismo, vi sentite autosufficienti e volete fare a meno della fede: siete soddisfatti della vostra ragione che avete messo sull'altare della vostra coscienza per adorarla come una divinit: la " dea ragione"! Folli! Dove credete di arrivare? Non capite che se non darete la giusta importanza alle lacrime di questa vostra Madre, sarete voi a piangere e a disperarvi? Che cosa dovrebbe fare, secondo voi, una Madre che vi ama come nessun'altra e che vede i Suoi figli perdersi miseramente, perch non vogliono seguire i Suoi appelli alla conversione e alla penitenza? 7) IL DOLORE DEI VOSTRI CUORI NON E' UN MISTERO PER I PICCOLI Ges, Tu hai detto: "Ti benedico, o Padre, Signore del Cielo e della terra, perch hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli" (Mt 11,25). E ancora: "In verit vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli" (Mt 18,3). S, Ges! Proprio sul "dolore dei Vostri Cuori" inciampano i superbi! Tu, Ges, hai mostrato il Tuo Cuore ardente di Amore, ma amareggiato per la nostra indifferenza e per i nostri peccati. Maria ha mostrato il Suo Cuore Immacolato coronato di spine a causa della nostra ingratitudine. E voi uomini restate uguali a prima! Dite che sono "immagini simboliche"! Ma non vi rendete conto che, cos, fate di Ges e di Maria degli impostori? Quelle manifestazioni sono reali! Il Cuore di Ges soffre realmente e soffre adesso! Ha sofferto tanto nella Sua vita terrena, ma soffre anche ora perch l'Amore non amato! Il Cuore di Maria soffre anche oggi: ecco, il perch di quelle lacrime! Loro vengono a voi con doni straordinari per aprirvi i cuori e illuminarvi le coscienze e voi Li trattate cos? Voi sapientoni dite: "In Cielo non c' il dolore, ma solo la gioia!" Ma non capite che qui sta il prodigio? I Cuori di Ges e di Maria, proprio perch non possono essere insensibili all'umanit che ancora sta camminando verso il Regno, restano con noi e soffrono per noi! 8) PER COMPRENDERE IL DOLORE BISOGNA SAPER AMARE Ges, i superbi non comprenderanno mai il dolore Tuo e di Tua Madre! Essi guardano solo a se stessi e ai propri interessi. Pensano solo ai loro problemi, e non a quelli degli altri. I loro problemi li ingigantiscono; quelli degli altri li minimizzano. Essi dicono: "Ne ho gi abbastanza dei miei guai! Non vorrete che mi metta a pensare a quelli degli altri?" Sono ciechi che non vogliono vedere, sono sordi che non vogliono ascoltare. Sono come quei "buchi neri" che si notano nel firmamento: dentro di essi tanto grande la forza di gravit, che nemmeno la luce riesce ad uscirne. Cos per gli egoisti: sono talmente chiusi in se stessi, che nemmeno un po' di amore pu uscire da loro. Essi non hanno n motivo n tempo per pensare al "dolore di Dio"! Chi non ama non pu comprendere n l'amore n il dolore! 6

E cos la maggior parte di voi, o uomini, che non vedete al di l del vostro piacere e del vostro meschino interesse. La Madonna piange e voi dite: "Ci pensino i teologi! Se ne occupino gli addetti ai lavori!" Oppure correte a vedere il fenomeno per soddisfare la vostra curiosit, per chiacchierarne con gli amici, per saperne pi degli altri! Ma per voi che cosa cambia? Forse il vostro cuore rimane toccato da quel segno? Solo gli umili e i piccoli rimangono veramente rattristati e si lasciano rigare il volto da lacrime di sincero dolore, dicendo: "Povera Mamma, Tu piangi! Siamo noi che Ti facciamo piangere coi nostri peccati! Ti vogliamo consolare e, per questo, siamo disposti ad accettare i sacrifici che il buon Dio ci chieder!" 9) NON C'E' MIGLIORE RIPARAZIONE DELL'AMORE Dice il Signore: "Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti" (Gl 2,12-13). Non capite che Dio vuole il vostro cuore? Tutto il senso della vostra esistenza sta nell'amore! Molto vi sar perdonato se avrete molto amato! (Lc 7,47) Sarete giudicati sull'amore! Dio Amore e desidera da voi amore. Un solo atto di vero amore ripara molti peccati. Ecco che cosa vi chiede Dio attraverso le lacrime di Sua Madre! Non capite che una richiesta di amore? Con le Sue lacrime Maria vi supplica: "Amate il vostro Dio! Non vivete pi come se Lui non esistesse! E' vostro Padre! Tornate a Lui!" Quando le conseguenze dei vostri peccati ricadranno su di voi, uomini ribelli, allora capirete quanto avete trasgredito il Comandamento dell'Amore! Allora si realizzeranno le parole profetiche: "Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto" (Gv 19,37). E nel medesimo tempo "Volgeranno lo sguardo a Colei che hanno fatto piangere": capirete il significato di quelle lacrime di dolore! Perch capite le cose solo dopo aver sbagliato? Perch volete sempre rompervi la testa, invece di seguire gli ammonimenti che vi giungono in anticipo? beati quelli per i quali questi segni non sono stati dati invano! 10) GESU', CHE COSA NE ABBIAMO FATTO DELLA PUREZZA? Ges, Tu hai detto: "Beati i puri di cuore, perch vedranno Dio" (Mt 5,8). Solo la purezza del cuore permette di vedere Dio e di capire i Suoi segni! Ma dov' finita la purezza del cuore? Per i puri di cuore facile comprendere le pi profonde verit e i pi grandi misteri! Essi, tenendosi lontani dalla superbia e dall'impurit, arrivano in breve tempo alla "sapienza del cuore". Ai piccoli e agli umili dato di penetrare nei misteri del Regno dei Cieli, di ascoltare la Voce del Signore, di intuire i Suoi desideri, di sentire i palpiti del Suo Cuore. Essi, anche senza la minima formazione dottrinale o culturale, leggono direttamente nel Libro della Sapienza di Dio e vi trovano facilmente la spiegazione di tutte le cose. Davanti al dolore, l'uomo colto che privo della sapienza del cuore resta interdetto e non sa darsi alcuna spiegazione; l'uomo semplice che ha il cuore puro comprende perfettamente il valore della sofferenza e sa farne tesoro. Ma la purezza del cuore al giorno d'oggi non considerata un dono prezioso da custodire con cura. Attraverso i mezzi di comunicazione di massa entrano nei nostri occhi immagini immonde che inquinano il cuore. Ges ha detto: "La lucerna del corpo locchio; se dunque il tuo occhio chiaro, tutto il tuo corpo sar nella luce; ma se il tuo occhio malato, tutto il tuo corpo sar tenebroso" (Mt 6,22) 11) NOI PREDICHIAMO CRISTO CROCIFISSO Non si veri cristiani se non si ama la Croce e se non si disposti a portarla nella propria vita, umilmente e in comunione con Ges.

Sono per gli umili le espressioni dell'Apostolo Paolo: "E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani" (1Cor 1,22-23) Gli umili sanno che il peccato chiede riparazione: Ges ha pagato il debito di tutti, ma non sarebbe giusto se noi non cooperassimo con Lui a soddisfare la Giustizia di Dio, riparando i peccati che continuano ad essere commessi durante i secoli. L'Apostolo Paolo ci fa comprendere la necessit che il Corpo di Cristo, che la Chiesa, prolunghi nella storia ci che il Suo Capo ha anticipato nella Sua vita terrena: "Perci sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del Suo Corpo che la Chiesa" (Col 1,24). Ma non bisogna vedere questo come una maledizione! Cerchiamo di comprendere, invece, che anche in questa cooperazione all'opera redentrice di Cristo, si manifesta il dono straordinario di Dio, che ci rende partecipi della Vita del Suo Figlio nella sua totalit e quindi anche della Sua Passione: questo un grande privilegio che ci procurer una gloria maggiore in Cielo! Guardiamo a Maria! Lei ha cooperato pi di ogni altra creatura alla Redenzione operata dal Figlio: pur rimanendo in vita, ha meritato sotto la Croce la palma del martirio, perch una spada Le ha trafitto l'anima! Consideriamo quanto grande ora la Sua Gloria in Cielo! 12) L'UMANITA' STA SALENDO LA SUA "VIA CRUCIS" Ges, non abbiamo voluto ascoltare e mettere in pratica gli appelli che la Mamma Celeste ci ha rivolto in questi ultimi secoli, apparendo a piccoli e umili messaggeri. Tante sono state le richieste, sempre pi accorate! Tante sono state le lacrime di dolore da Lei versate a causa della nostra testarda indifferenza! Da sempre questa umanit non ha ascoltato i profeti che il Padre le ha mandato perch si convertisse; poi non ha ascoltato Te e Ti ha condannato e crocifisso; poi non ha ascoltato la Regina dei Profeti, Tua Madre, che ci invitava alla preghiera e alla penitenza. Ora siamo giunti alla resa dei conti! La terza parte del segreto di Fatima, che il Santo Padre Giovanni Paolo II ha voluto che fosse resa nota al mondo intero, ci mostra chiaramente le due strade fra le quali l'umanit doveva fare la propria scelta: la strada della "penitenza" o la strada del "castigo". Dice il segreto: "...Abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora, un poco pi in alto, un Angelo con la spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalle dita della mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: "Penitenza, Penitenza, Penitenza!" e ci significa che senza la penitenza neppure la mano della Madonna pu trattenere il castigo! E poich la penitenza non c' stata, ecco il seguito del segreto: "E vedemmo in una luce immensa che Dio: qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti; un Vescovo vestito di bianco (abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre), vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia": chiaramente la Via del Calvario che la Chiesa deve salire perch non stata fatta la volont di Dio! Ma prima di arrivare al martirio, l'umanit deve conoscere un grande desolazione: guerre, stragi, distruzioni. Tutto questo frutto del peccato che sta riducendo in rovina il mondo: "il Santo Padre, prima di arrivarvi, attravers una grande citt mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino". E, infine, il sacrificio: "giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni". Ecco la conclusione inevitabile, ma comunque benefica per l'umanit: il sangue dei martiri: "Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio". Finalmente le anime si avvicineranno a Dio, ma sempre necessario nella storia umana che qualcuno paghi: duemila anni fa tocc a Cristo Redentore, ora tocca alla Chiesa, Sua sposa inseparabile. Allora gli uomini riconosceranno la Divina Misericordia, quando tutto sar trasformato dall'Amore. 8

13) MA LE SORTI DELL'UMANITA' SONO AFFIDATE A MARIA! In questo drammatico scenario di devastazione e di dolore, Maria Santissima la Stella del Mare che diffonde il Suo fulgido splendore per portarci in salvo, guidandoci al porto sicuro dell'Amore di Dio. San Luigi Maria Grignion de Montfort nel "Trattato della vera devozione a Maria" ci illumina sui tempi che stiamo attraversando : (51) La profezia e la maledizione pronunziata da Dio nel paradiso terrestre contro il serpente, vanno riferite alle crudeli persecuzioni diaboliche degli ultimi tempi, che cresceranno fino alla venuta dell'Anticristo. Viene a proposito richiamarle e spiegarle per la gloria della Madonna, la salvezza dei Suoi figli e lo smacco del diavolo: "Porr inimicizia tra te e la Donna, tra la Sua e la tua discendenza: Essa ti schiaccer il capo e tu Le insidierai il calcagno" (Gen 3, 15). (52) Dio ha dichiarato una sola inimicizia inconciliabile che durer e crescer sino alla fine: l'inimicizia tra Maria Sua Madre e il diavolo, tra i suoi fedeli figli e servi e Lucifero. Maria la Santa Madre di Dio la pi terribile avversaria del diavolo che il Signore abbia creato. ... (53) Lucifero per orgoglio ha perduto ci che Maria ha acquistato con l'umilt. ... (54) Dio non pose soltanto inimicizia tra la Madonna e il demonio, ma anche tra la stirpe di Maria e la stirpe del diavolo. ... Soprattutto negli ultimi tempi risplender la potenza di Maria sul demonio, quando egli tender insidie al Suo calcagno in cui sono raffigurati i Suoi umili servi e figli che Ella susciter per muovergli guerra. Agli occhi del mondo essi saranno piccoli e poveri, disprezzati e calpestati, come il calcagno nei confronti delle altre membra del corpo. In cambio saranno colmati da Maria di carismi divini. Avranno una grande santit, saranno superiori a tutti per zelo: fortificati dal divino soccorso, uniti a Maria schiacceranno con il calcagno dell'umilt il capo del diavolo e faranno trionfare Ges. (55) Dio vuole che la Sua Santa Madre sia pi conosciuta, pi amata, pi onorata . Avverr sicuramente se con la grazia e la luce dello Spirito Santo i Suoi devoti si impegneranno nella pratica interiore e perfetta della devozione che io presenter loro. Allora vedranno chiaramente, per quanto lo permette la fede, questa bella Stella del mare e sotto la Sua guida giungeranno in porto malgrado le tempeste e i pirati. Conosceranno la grandezza di questa Regina, si dedicheranno interamente al Suo servizio come sudditi e schiavi d'amore. Potranno sperimentare le Sue dolcezze e la Sua bont materna, L'ameranno teneramente come figli di predilezione. Conosceranno allora la misericordia di cui Essa colma, la necessit del Suo soccorso, ricorreranno in ogni cosa a Lei come a loro cara avvocata e mediatrice presso Ges. Essi sperimenteranno che Maria la via pi facile, pi sicura, pi breve, pi perfetta per raggiungere Ges. Si offriranno a Lei anima e corpo, senza alcuna riserva per essere cos totalmente di Ges. Ecco l'aiuto che ci occorreva! Maria Santissima, Madre di Dio e Madre nostra, ci liberer da ogni male e ci far giungere al Regno di Ges in terra! Si realizzer per i piccoli, gli umili, i miti, i puri di cuore, la promessa tanto attesa: " Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionfer!" 14) GLI APPELLI DI MARIA IN QUESTI TEMPI Quelli che viviamo sono gli ULTIMI TEMPI, cio i tempi che restano al demonio per tentare la Chiesa, prima che gli venga tolto ogni potere, come si legge chiaramente nell'Apocalisse (cap. 20). In vista di questi tempi decisivi, l'invito che Ges rivolge ai Suoi discepoli quello alla vigilanza: "Vegliate dunque, perch non sapete in quale giorno il Signore verr" (Mt 24,42). Nello stesso tempo Ges ci invita a cogliere i segni tempi: "Cos anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli proprio alle porte" (Mt 24,33). Perci l'atteggiamento giusto del cristiano quello di osservare la realt e di interpretarla alla luce della Grazia Divina. Mentre nei primi tempi della Chiesa il senso della "venuta di Cristo" era fortemente presente, portando effetti benefici alla conversione e alla testimonianza cristiana, oggi, invece, si assiste ad un profondo indebolimento della "attesa di Ges". 9

Quanti sono, oggi, coloro che attendono realmente Ges? (non dico nella sua manifestazione al momento del Giudizio finale, ma nel Suo Regno in terra che deve precederlo). Il demonio cerca di convincere gli uomini che nulla pu mutare nel mondo, che i disonesti avranno sempre la meglio sugli onesti e che non c' da aspettarsi alcun cambiamento. La diffusione di questo senso di rassegnazione ha fortemente indebolito anche la preghiera, perch gli uomini non sanno pi che cosa chiedere nella preghiera. Ecco, allora, che gli appelli della Madonna vengono a rinnovare la fede, la speranza e la carit, per evitare che il mondo si raffreddi. Ma se noi ignoriamo questi appelli, con che cosa riscalderemo il mondo? E chi meglio della Regina dei Profeti potrebbe indicarci il modo di prepararci alla venuta del Regno di Ges in terra? Prima della missione terrena del Suo Figlio, Dio ha mandato San Giovanni Battista a prepararGli le strade. Ora manda la Sua stessa Madre ad annunciare e a preparare la venuta del Suo Regno in terra. Maria, Madre nostra, noi Ti preghiamo! Mostraci, dopo questo esilio, Ges, il frutto benedetto del Tuo seno! O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!

Massimo Minarelli 26 maggio 2005, Festa del Corpus Domini (Anno Eucaristico 2004 2005)

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