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L'ESPLOSIONE MISTERIOSA
DI BODAJBO
L'ESPLOSIONE MISTERIOSA
DI BODAJBO
Costantino Paglialunga di Edicolaweb
N.B.: Le foto, in dimensione maggiore, sono prelevabili all'indirizzo riportato sotto la didascalia.
Foto 1 - Raffigurazione di un satellite spia (DoD), gestito dal Dipartimento della Difesa
degli Stati Uniti d’America.
www.edicolaweb.net/bodaf01g.htm
Foto 2 - Mappa dettagliata del territorio dove è avvenuto l’impatto e le esplosioni del
bolide. È situato a nord-est del Lago Bajkal e la città più vicina e più grande è Bodajbo.
L’indicazione in rosso rappresenta la probabile traiettoria del meteoride avente
un’inclinazione di circa 34°. La freccia indica la zona della prima esplosione mentre la
seconda è avvenuta nel punto estremo del segmento.
www.edicolaweb.net/bodaf02g.htm
Foto 4 - Particolare del diagramma di Foto 3 riferentesi al periodo compreso tra le ore 22
e 24.
www.edicolaweb.net/bodaf04g.htm
Foto 7 - Ricostruzione della fase iniziale dell’esplosione del bolide, avvenuta alle ore
1,48 del 25 Settembre 2002 nelle vicinanze della città siberiana di Bodajbo, come
testimoniata da parecchi abitanti di alcuni villaggi non molto distanti dell’epicentro.
www.edicolaweb.net/bodaf07g.htm
Foto 9 - Effetto della caduta del meteoride della Giordania su una pietra presente nel
punto di impatto B.
www.edicolaweb.net/bodaf09g.htm
Foto 10 - Giordania - Cespuglio bruciato per metà dal passaggio di un frammento del
meteoride, caduto il 18 Aprile 2001 a circa 55 km dalla capitale Amman.
www.edicolaweb.net/bodaf10g.htm
Foto 11 - Giordania - Cratere formatosi nella zona A, dopo la caduta di uno dei due
frammenti.
www.edicolaweb.net/bodaf11g.htm
IL METEORIDE CANADESE
Un altro interessante caso si è verificato in Canada, alle 14,12 del 14
Ottobre 2001, con la caduta di un meteoride filmato e fotografato nel
momento finale della sua corsa verso la superficie terrestre. Proveniente
da sud, passando sopra la zona della British Columbia-Alberta, è
esploso verso nord o meglio a circa 30 km dal confine del Banff National
Park, sopra il ghiacciaio del fiume Ram, producendo un enorme boato
che ha fatto oscillare le montagne circostanti. È stato udito oltre 150
km di distanza dall’epicentro. L’esplosione poi ha creato del panico nelle
vicine località, dove i residenti sono usciti dalle loro case per vedere cosa
fosse successo, come pure i cani che correvano spaventati.
Alan Hildebrand, ricercatore capo di Scienza Planetaria presso
l’Università di Calgary, ha rilasciato questa dichiarazione:
“Il meteoride caduto è stato un frammento di un asteroide pesante da 5
a 10 tonnellate, avente 1,5 metri di diametro. Viaggiava a circa 20
Foto 14 - Fase finale del volo del meteoride di Alberta (Canada). Il fenomeno si è
verificato il 14 Ottobre 2001. La foto mostra l’oggetto cosmico ad un’altezza di circa 50
km da terra.
www.edicolaweb.net/bodaf14g.htm
Foto 16 - Alcuni alberi scagliati lontano dalla loro sede, scortecciati e con i rami
spezzati. La boscaglia rimasta intatta non è molto distante dalla zona dell’epicentro
dove si è avuta l’esplosione del bolide. Da notare come un albero sia stato deformato,
probabilmente per l’effetto del calore e della pressione dell’onda d’urto.
www.edicolaweb.net/bodaf16g.htm
Foto 17 - La mappa indica le zone dove il meteoride di Bodajbo ha lasciato le sue tracce.
Sono all’incirca 25 i punti interessati e, come si può notare, due sono le linee rette
principali.
www.edicolaweb.net/bodaf17g.htm
Foto 18 - Siberia Orientale: la zona A è stata colpita dal meteoride di Bodajbo, la zona B
è quella dell’esplosione della Tunguska avvenuta nel 1908 ed infine la zona C
rappresenta il luogo dove è presente l’insediamento non terrestre.
www.edicolaweb.net/bodaf18g.htm
Foto 19 - Bodajbo. Le zone, dove sono avvenuti gli impatti con il suolo, sono dislocate
su un rettangolo avente le dimensioni di circa 100 km in lunghezza per oltre 40 km di
larghezza.
www.edicolaweb.net/bodaf19g.htm
Foto 20 - Due componenti del gruppo moscovita Kosmopoisk dinanzi a degli alberi
completamente sradicati e poi bruciati, situati nell’epicentro della prima fortissima
esplosione.
www.edicolaweb.net/bodaf20g.htm
Foto 21 - Altri alberi abbattuti e ritrovati a ridosso della zona dell’esplosione principale.
www.edicolaweb.net/bodaf21g.htm
Come si può spiegare una temperatura così elevata? Presumo che si sia
verificata una reazione di fusione nucleare degli atomi d’idrogeno,
coadiuvata da un’esplosione chimica. Mi viene subito da collegare un
simile evento con quanto accade sul Sole. Secondo il diagramma di
Hertzsprung-Russel, in cui si mette in relazione la luminosità e la
temperatura di una stella, risulta per il nostro Sole una temperatura
superficiale di 6000 °K e una luminosità di tipo giallognolo. Ci sono poi
stelle con temperature esterne di circa 2500 °K ma che possono arrivare
anche oltre 25.000 °K per le stelle azzurre. Il diagramma rispecchia
sostanzialmente l’evoluzione delle stelle, vale a dire quella della loro
vita. In tale situazione il nostro Sole è preso come riferimento dagli
scienziati che lo studiano da parecchio tempo in maniera incessante. Ad
esempio: la composizione degli strati superiori può essere determinata
direttamente analizzandone la luce con lo spettroscopio, da cui risulta
che sono composti prevalentemente da idrogeno (all’incirca 74 %) e da
Elio (per circa il 25%), quest’ultimo dovuto quasi esclusivamente a
reazioni nucleari in equilibrio dinamico. Perché non associare questo
tipo di reazione all’evento di Bodajbo e, perché no, a quello della
Tunguska del 1908?
È naturale pensare poi che tale reazione si sia autosostenuta per
qualche frazione di secondo. Se invece vogliamo restare ancorati
all’esperienza sinora acquisita con la caduta dei meteoridi in varie parti
della superficie terrestre, possiamo concludere che la sorte di un oggetto
che entra nell’atmosfera dipende: dalle sue dimensioni, composizione,
struttura e velocità relativa alla Terra. Ad alte velocità, un oggetto ionizza
le molecole atmosferiche e viene immediatamente circondato da un
alone molto luminoso che ha dimensioni più grandi del diametro del
Foto 25 - Una zona di taiga andata a fuoco nell’estate 2003 nelle vicinanze della caduta
del bolide di “Bodajbo”.
www.edicolaweb.net/bodaf25g.htm
Foto 26 - Zona dell’epicentro principale dove è stata prelevata la neve nella quale è stata
rintracciata una notevole quantità di Tritio.
www.edicolaweb.net/bodaf26g.htm
Foto 27 - Il grafico mostra la quantità di Tritio ritrovata nei due campioni di neve
prelevati nella parte centrale e laterale della zona principale dell’esplosione.
www.edicolaweb.net/bodaf27g.htm
3° dato: C’è un’altra prova a dimostrazione del fatto che, con ogni
probabilità, la caduta dell’oggetto misterioso sulla zona di Bodajbo abbia
un’origine singolare, non equiparabile con altre cadute di meteoridi
come dimostrano pure gli scienziati del Polar Geophisical Institute
situato a Murmansk, nella Penisola di Kola.
È noto che gli Stati Uniti e la Russia possiedono sistemi di rilevamento
per scoprire un probabile attacco atomico o un eventuale test atomico.
La tecnologia che riesce a monitorare simili eventi è abbastanza
Foto 28 - 500 tonnellate di tritolo (TNT) fatte detonare dall’esercito canadese il 9 Agosto
1968 per tarare i rivelatori ad infrasuoni.
www.edicolaweb.net/bodaf28g.htm
Foto 29 - Lo studioso Rod Whitaker del Los Alamos National Laboratory - Mew Mexico -
mentre ispeziona il dispositivo per la rilevazione degli infrasuoni (per gentile
concessione del Los Alamos National Laboratory).
www.edicolaweb.net/bodaf29g.htm
Foto 32 - Un particolare campione di terreno è stato analizzato con raggi gamma. Dallo
spettro risalta la presenza di due elementi radioattivi come il Cesio 137 e il Cobalto 60.
www.edicolaweb.net/bodaf32g.htm
Vorrei concludere con una storiella Zen, che il professor Emilio Del
Giudice ha raccontato in TV, in una sua intervista su “Report” mandata
in onda da RAI 3, a proposito della bistrattata “Fusione Fredda”:
“Per tutta la mia vita ho cercato DIO. E l’ho cercato dappertutto: sui
monti, nelle valli, sui mari… Finché un giorno, mi sono trovato a
passare per un villaggio e, su una casa a due piani che stava lì sulla
strada del villaggio, ho visto un cartello; mi sono avvicinato, e c’era
scritto: DIO VIVE QUI. Allora ho bussato alla porta, e dopo poco, col
cuore in gola, pensavo: ancora pochi secondi e vedrò davanti a me lo
scopo della mia vita. Ma sono stato preso dal terrore. Sono scappato con
tutta la forza delle mie gambe. E da allora lo scopo della mia vita è stato
unicamente quello di cercare DIO. E l’ho cercato dappertutto: sui monti,
nelle valli, sui mari… Ho condotto pellegrinaggi ovunque e l’ho cercato
dappertutto, tranne che in quel posto dove so con sicurezza che c’è.”
Costantino Paglialunga
Bibliografia
Gravity waves and infrasound in the polar mesosphere and lower thermosphere. - V.
D. Tereshchenko; O. F. Oglobina; V.A. Tereshchenko; T.V. Kovalevich Polar
Geophisical Intitute - Murmansk - Russia
Infrasound from the september 24-2002 Vitim (Siberian) fireball - O.I.Shumilov; E.A.
Kasatkina; E.D. Tereshchenko; S.N. Kulichkov; O.M. Raspopov; A.N. Vasiljev and A.G.
Struev - Goephisical Research Abstract, Vol. 5, 00885, 2003
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