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IL GIARDINO DESTATE

SECONDO INTERLUDIO
Da inserire tra il CAPITOLO 8 e il LIBRO III, Dissonanza

TRADUZIONE di Betel - Ellis - Jomax

In collaborazione con il BLOG : http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/

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SECONDO INTERLUDIO: LA REGINA DI PICCHE


Attenzione alla Regina di Picche perch porta rancore ALEKSANDR PUSHKIN

LA CUGINA MARINA
Mamma, Dio la benedica, torn a Leningrado, e Marina venne a Luga. La mamma esausta non prestava attenzione a Tatiana, ma la cugina Marina, che di solito lo faceva, questa volta non levava gli occhi di dosso a Saika. Tatiana si nascondeva dietro gli alberi con Oleg, e le guardava ridere e confabulare tra loro, evitandoli. Marina era una ragazza rotonda, con i capelli scuri e corti, con gli occhi tondi, braccia rotonde, fianchi rotondi e rotonde voglie nere un po' dappertutto. "Riesci a credere a cosa sta succedendo in Abissinia, Tania?" Oh, Oleg, riesci a credere a cosa sta succedentdo sotto il tuo naso? Marina, sangue del mio sangue, ha scelto di non giocare con me! "Quello che stanno facendo i giapponesi a Nanchino inconcepibile. Non c' nessuno che possa fermarli?" Il modo in cui Saika sta rubando le attenzioni di Marina inconcepibile. Non c' nessuno che possa fermarla? "Qualcuno deve dare un ultimatum a Chamberlain. Il mio paese ora o il tuo paese in un anno." Qualcuno deve dare un ultimatum a Marina. Scegli di giocare con me, o essere dispiaciuta pi tardi. Pasha fece sedere Tatiana, le tenne gi le braccia, le fece il solletico con il mento mentre cantava, "Tania gelosa, Tania gelosa." E Tatiana, togliendoselo di dosso e inchiodandolo a terra, cant a sua volta "Pasha ridicolo, Pasha ridicolo". Ma era Marina che ora sedeva tra gli alberi, era Marina che nuotava nel fiume e andava nei campi a mangiare il trifoglio. Come se Marina avesse saputo come si mangiava il trifoglio prima che Tatiana glielo insegnasse. Che sfacciataggine! Saika e Marina sussurravano e ridacchiavano, avevano segreti da ragazze, erano pieni di delizie giovanili. Rimasero sul prato con i piedi sui tronchi degli alberi, mentre i ragazzi giocavano a calcio con Tania. Prima che Marina arrivasse, Saika era andata alla finestra di Tatiana mattino, pomeriggio
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis e sera, chiedendo di andare da qualche parte, a fare qualcosa. E peggio ancora, di parlare, di sedersi tra gli alberi, per delle confessioni di mezzanotte. Tatiana non aveva rivelato nulla, ma questo non aveva fermato Saika, che cercava di raccontarle dei segreti di un genere che Tatiana non aveva alcun interesse a mantenere. Cos da un lato, Tatiana era grata che qualcuno finalmente fosse arrivato per deviare le attenzioni di Saika, ma d'altra parte... era la sua Marinka! Una mezza benedizione, se mai ce ne fosse una. Dato che Saika era occupata in altre cose, Oleg ricominci a parlare con Tatiana... Una mezza benedizione, se mai ce ne fosse una. "Oleg", disse Tatiana, aizzandolo, "ti prego, dimmi che Sir Neville non ha tranquillizzato anche te, ora che ha abbracciato Franco in Spagna e ha detto che il nuovo accordo anglo-italiano rimuove nuvole di sfiducia e apre la strada alla pace". "O sei ironica o ingenua", disse Oleg solennemente. "Quasi ingenua quanto Chamberlain. Il resto del mondo sta finendo nelle mani del fascismo, mentre noi stiamo a guardare, ma tu vai semplicemente avanti a ridere e prendere in giro e a giocare ai tuoi giochi insignificanti. L'Europa sar il campo di battaglia e la battaglia in Europa sar per l'ordine mondiale. L'ordine fascista o l'ordine comunista. Hitler contro Stalin". "E i fascisti perderanno" disse Tatiana "Di certo non sembra che il fascismo stia perdendo in questo momento, vero Tanechka?" disse Oleg, acido. A casa, suo nonno gioc ancora a scacchi con lei. Il che non era una compensazione, dal momento che Marina non sapeva giocare a scacchi. A Tatiana Deda disse: "In due mosse scacco matto." E Tatiana rispose, emettendo un risolino esuberante, "Forse in due mosse scacco matto, ma adesso scacco".

TRE ANATRE IN FILA


Oh, cos alla fine fu invitata a prendere parte ai loro giochi. Tatiana, Marina e Saika andarono a nuotare al fiume. L'acqua del fiume Luga al pomeriggio era calda, morbida sul corpo, gradevole sulle membra. Giocarono a schizzarsi dove ancora potevano toccare il fondo, ma poi Saika salt pi lontano e Marina la segu con entusiasmo, lanciando schizzi d'acqua alle sue spalle, e Tatiana le segu a malincuore, non schizzando nessuno. Saika salt ancora pi lontano. Tatiana grid "Marina, non nuotare cos in profondit nella corrente, resta vicino alla riva" e Marina le diede della guastafeste. Le tre ragazze nuotavano in fila, Marina, poi Saika e poi Tatiana lasciando che la
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis corrente le portasse lontano... quando improvvisamente Marina scomparve sott'acqua. Riemerse, soffocata dall'acqua nei polmoni. Cerc di nuotare, ma non ci riusciva. Era intrappolata in un vortice... un vortice dove l'acqua triplicava e quadruplicava formando un turbinio troppo potente per Marina, che si agitava in preda al panico, facendo in modo che le entrasse ancora pi acqua in bocca. Il fatto di non riuscire a respirare la fece andare in preda al panico, l'acqua era profonda e Marina veniva fatta girare e trascinata impotente a fondo. Tatiana nuot pi velocemente che poteva, cercando di aggirare Saika per raggiungere sua cugina, ma sapeva che da un momento all'altro Marina sarebbe scomparsa di nuovo sotto la superficie. Sapeva anche che non era abbastanza forte per aiutarla da sola. "Saika, presto!" url. "Aiutami!" Ansimando e senza rispondere, Saika nuot un po' pi velocemente, nella direzione che aveva preso Tatiana, in modo da mantenersi nelle vicinanze di Marina. "Insieme possiamo farcela!" ripet Tatiana, cercando ancora di aggirare Saika "Dai, basta afferrarle il braccio e tirare!" Saika si comportava come se non avesse sentito. Marina fin sotto di nuovo, riemerse, cercava di gridare, muovendo selvaggiamente le braccia. Tatiana era talmente spaventata che riusciva a malapena a sentire Marina, ma ud la cugina che farfugliava il suo nome "Oh, Tania ... ti prego, oh, Tania, ti prego ...... aiutami". Facendo un profondo respiro, Tatiana spinse Saika lontano e afferr un braccio di Marina, e prima che la ragazza avesse la possibilit di trascinarla gi come un'ancora, Tatiana tir la cugina con tutte le forze, ancora una volta e poi ... Si potrebbe pensare che ci sarebbe stata una parola di ringraziamento dopo quello che aveva fatto, invece niente. Il giorno dopo quando Tatiana arriv alla radura Anton stava sussurrando a Natasha, che stava sussurrando a Marina, che stava sussurrando a Oleg, che sussurrava a Saika, che lanci un'occhiata a Tatiana e smise di bisbigliare. "Che succede?", chiese. Nessuno rispose. Anche Pasha la stava guardando di traverso. E nessuno voleva giocare a calcio con lei! Nemmeno Pasha e Anton! Tatiana alz le mani e se ne and. Pi tardi Pasha and a sedersi accanto al suo letto, ma Tatiana era sepolta nel suo libro e lo ignorava. "Allora cosa successo ieri nel fiume?" Chiese infine. "Marina stata risucchiata in un vortice e l'ho tirata fuori". Pasha rimase seduto "Non quello che abbiamo sentito dire. Abbiamo sentito che hai spinto via Saika"
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Tatiana si mise a ridere. Pasha tacque. "Hai spinto via Saika?" "S" "Perch?" "Perch non avrebbe aiutato Marina, Pasha!" "Ha detto che stava per farlo". "E difficile per me dire quello che lei potrebbe aver fatto. Tutto quello che so quello che non stava facendo." "Ha detto che stava per farlo" "Comodo. Tuttavia non importa quanto Saika la stravolga, c' una sola verit su quanto successo" "Perch Saika dovrebbe stravolgere la verit? Smettila di prendertela con lei". "Va bene, va bene", disse Tatiana. "Tutto quello che so che Saika non ha alzato un dito per aiutare Marina". Tatiana ritorn a immergersi nel suo libro. "Beh, dovresti parlarne con Marina", disse Pasha, "perch la vede in modo molto diverso." "L'ingrata", Tatiana disse senza rancore.

I PALMI DELLE MANI E GLI ALBERI DI SORBO SELVATICO


Pi tardi, sull'amaca in cui i bambini di solito si radunavano dopo il tramonto, Tatiana voleva smuovere un po' le acque e disse "Ma cosa sarebbero queste storie che stai dicendo a tutti su quello che successo nel fiume, Saika?" "Oh, sciocchina, cerchiamo di non pensarci" disse con noncuranza Saika, con un gesto del braccio. "E acqua passata" "Davvero, Tania," disse Marina "E' stato difficile capire cosa stava succedendo in quel fiume. Adesso sto bene, questa la cosa importante." Aveva cambiato il soggetto. "Stasera Saika mi ha invitato da sua madre, che mi legger il futuro. Hai voglia di venire? Non necessario. Ma verr Pasha. E anche Dasha" "Saika," disse Tatiana senza nessuna inflessione "allora tua madre sar disponibile stasera?" Pasha le diede un calcio da un lato, Dasha dall'altro. "Mia madre era una kockek nel paese dove vivevamo prima, Tania," disse Saika con orgoglio. "Sai di cosa si tratta? Si tratta di un indovino. E una persona che va in estasi. Predice il futuro. E' qualcuno che incline alle emozioni molto forti. Questa mia madre. Non c' vergogna in questo". Prima che Tatiana potesse dire una parola, Dasha sibil: "Stai per essere soggetta a un'emozione
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis molto forte tra un minuto... intenso dolore. Stai buona e vieni". La trascin per mano. Quando entrarono, Shavtala cantava nenie. Aveva una criniera di capelli neri arruffati, indossava un caffettano lungo scuro e fumava sigarette senza filtro in una stanza con tutte le finestre chiuse. "Le sigarette sono il mio incenso," disse. Tatiana immagin che dovesse essere uno scherzo. Marina fu la prima. Con indifferenza Shavtala le prese le mani, rivolse verso di s i palmi per un secondo o due, li osserv (di sfuggita, pens Tatiana) e disse a Marina che avrebbe trovato soddisfazione in occupazioni proletarie educative e che sarebbe stata una risorsa per il suo paese. "Ma il freddo il tuo nemico. Vesti in modo caldo. Indossa delle galosce". "Cosa?" "Sto solo dicendo quello che vedo. Inoltre... tu sei una tipa pratica ma manchi di immaginazione. Prova a vedere le cose vecchie in modo nuovo. Lavora su questo. Il prossimo ". "Quanto sono specifici questi palmi?" Mormor Tatiana, spingendo avanti Dasha. Con grande apatia, Shavtala gir verso l'alto le mani di Dasha. "Interessante" disse "Molto molto interessante," con una voce che sembrava dire: "Noioso. Molto, molto noioso". A Dasha, dopo averle detto del soddisfacente lavoro proletario in cui arebbe stata utile, Shavtala aggiunse: "La tua linea del cuore mostra alcuni problemi di salute. Alcuni problemi di vista. Porti gli occhiali?" "Cosa?" "Potrei ottenerne un paio. Il prossimo". "Aspetta, e per quanto riguarda l'amore?" chiese Dasha. "Non lo so," rispose Shavtala. "Tua cugina Marina una persona ansiosa. Ha molte rughe. E tu d'altra parte non ti preoccupi abbastanza". "Non ho detto preoccupazioni. Ho detto amore." "S, beh, io mi preoccuperei un po' di pi. E attenzione al ghiaccio. Vedo il ghiaccio nel tuo futuro". "Ghiaccio?" "Ghiaccio, galosce," Tatiana sussurr. "E' ovvio che questa donna stata a Leningrado da ottobre ad aprile." "Shh!" "Ma ci sar l'amore?" ripet Dasha a Shavtala. "E' l'unica cosa che voglio sapere". Shavtala alz gli occhi neri senza vita su Dasha. S, disse "Ci sar l'amore." E a Pasha disse, "La ruggine non tua amica". "Beh", disse Pasha filosoficamente, scambiando uno sguardo secco con Tatiana "di chi sarebbe amica, veramente? E come mai non avr alcun lavoro utile?"
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis "Perch," disse Shavtala, "non sarai un proletario molto buono. Il tuo cuore volubile. La prossima, Tania". "Io non sono la prossima, no," disse Tatiana. "Io non lo faccio. Non mi interessa. Puoi chiederlo a chiunque. Non mi sono resa conto del passare del tempo. Oh, mio Dio, si sta facendo tardi. " In piedi, Shavtala fece un passo in avanti e afferr le mani di Tatiana, girando con la forza i palmi verso l'alto. Emettendo una breve suono di disappunto, Tatiana cerc di tirare via le mani, ma Shavtala era molto pi grande e pi forte e non glielo permise, fissando in profondit nel palmo di Tatiana. "Wow, c' Saturno nella tua linea del destino, Tania." Fischi. "Non ho mai visto niente di simile. Perch divide entrambi i palmi delle mani in due! " "Andiamo," Tatiana mormor, tirando le mani, cercando di girare i palmi verso l'interno. "Per favore basta. Non bello." Shavtala non la ascoltava o non le importava. Guard in un palmo, poi nell'altro. Non c'era indifferenza sul volto Shavtala ora. Era rossa, stava ansimando. "Guarda. Le linee del cuore, della testa e della vita sono tutte collegate, scorrono tutte dalla stessa fonte. Significa trauma grave per te in futuro, ragazzina". Gemendo, Tatiana strinse forte le mani di Shavtala tra le sue. "Per favore fermati!" esclam, aggrappandosi a Shavtala e guardandola accigliata. "Non vedi che non mi piace?" Improvvisamente Shavtala diede uno strattone, con un grido acuto. Abbass le mani di Tatiana, le spinse lontano da s e Tatiana rimase a guardare con occhi spaventati. Era ancora pallida, ma adesso era calma. "Che cosa hai visto, mamma?", disse Saika. Shavtala ricadde nella sua poltrona. "Niente. Ma ... Tania ..." La fiss intensamente. "Hai appena ... visto dentro di me?" "No." Tatiana si nascose dietro Pasha, che faceva di tutto per schivarla, spingendola in avanti, facendole il solletico. Tatiana non guard pi Shavtala. "Vieni, dobbiamo andare." "Che cosa hai visto, Tania?" chiese di nuovo Shavtala. Tatiana non le restitu lo sguardo, n le rispose, n alz la testa. Saika era accucciata a fianco di sua madre. "Mamma, che c'?" "Figlia", disse Shavtala debolmente, "non avvicinarti a lei. Stalle lontano" "Pasha, ti sei incantato? Andiamo!" Tatiana tir a s il fratello. Quando furono fuori, sulla strada per il villaggio, Tania disse: "Ora vedete perch queste cose sono stupide? Che frode. E' inutile. Voglio dire, Pasha, cosa dovresti fartene dell'avvertimento relativo
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis alla ruggine? " "O io con gli occhiali!"disse Dasha. "Ci vedo benissimo." "Infatti. Siate come me e non cercate di sapere ". "S, ma Tania, la signora Kantorova ha detto che ci sar l'amore!" Dasha splendeva. "S, e ha detto a Marina di indossare galosce". Quando i ragazzi Metanov e Marina furono sulla veranda di casa, Pasha chiese: "Tania, la madre di Saika si sbagliata a proposito di quello che ha detto su di te, non vero? Non hai veramente visto..." "Ti sembrata un'affidabile fonte di informazioni, Pasha?" Mormor Tatiana, senza guardare suo fratello. "Certo che si sbagliata." Pasha e Dasha la studiarono incuriositi. "Oh, voi due!" And a letto.

FISICA APPLICATA SULLA COLLINA


Il pomeriggio successivo Saika propose una gara in bicicletta. Tatiana non voleva, ma non voleva essere anche una guasta-sport. Voleva correre con Pasha, ma Saika disse, corri sempre con lui, sfida me invece. La gara funzionava cos: in coppia, l'intero gruppo attraversava la ripida e sterrata collina che conduceva dalla citt di Luga alle capanne in riva al fiume in cui vivevano. Di per s era un gioco da ragazzi; ci che lo rendeva degno di Newton, era il ruolo svolto dai camion del Soviet per la distribuzione, che in discesa passavano quasi vuoti verso i campi di cetrioli e i litri di latte fresco appena munto, per tornare in salita pieno delle fatiche degli abitanti di Luga. I ragazzini aspettavano il momento giusto quando il camion era loro vicinissimo nella parte superiore del pendio, e poi pedalavano freneticamente in discesa, con il camion a pochi metri dietro di loro, con il clacson a tutto volume che cercava invano di rallentare. La massa e la velocit del camion da 10 tonnellate che sbandava a 30 chilometri orari lungo una collina con 40 di pendenza contrapposto alla massa e alla velocit dei 10 chili delle biciclette arrugginite a 20 chilometri all'ora. Il trucco era sapere due cose: quanto far avvicinare il camion per rendere la cosa interessante e quando lanciare la bici sull'erba prima che un'altra legge della fisica entrasse in gioco: quella ben collaudata che dice che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio nello stesso tempo. Battere il camion fino in fondo e non farsi ammazzare, quella s che era una gara. C'era, ovviamente, un certo grado di incertezza sperimentale, c'erano alcune variabili indipendenti
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis che non potevano prevedere, e una piccola probabilit di errore casuale. In conclusione: la gara era educativa e illuminante, con un' alta posta in gioco. Il gruppo tir a sorte, Pasha e Marina furono i primi. Avevano aspettato talmente a lungo che apparisse un camion che quando finalmente ne arriv uno, erano cos impazienti e desiderosi che partirono troppo presto. "Vigliacchi!" grid loro Tatiana. Lei e Saika rimasero ferme. "Tania, ora?" Ma Tatiana non partiva mai troppo presto. Conosceva la velocit della sua bicicletta. Sapeva quello che poteva fare. Aspettarono, pronte a decollare, appollaiate sui sellini, guardando indietro il camion che si avvicinava. Saika chiese di nuovo: "Ora?" E Tatiana disse: "Solo un momento..." e Saika disse: "Adesso!" E Tatiana disse con calma: "Va bene, adesso." Le ragazze si lanciarono gi e pedalarono in discesa. Il camion suonava il clacson all'impazzata dietro di loro, le loro biciclette tremavano. Pasha e Marina, che erano gi arrivati in fondo, stavano saltando e gridando, e Tatiana sent improvvisamente il camion accelerare invece di decelerare. Tatiana lanci un colpo d'occhio alle sue spalle verso Saika e disse "Pi veloce, dai!" Nello stesso istante in cui Tatiana la guard, Saika sembrava aver perso il controllo della sua bicicletta, perch sterz bruscamente addosso alla ruota anteriore di Tatiana. Un attimo dopo Tatiana era a terra, con il piede incastrato nei raggi della ruota. Fu trascinata in discesa dalla forza della caduta. Il camionista schiacci il freno, ma era come due gufi che cercano di fermare un aereo dal precipitare verso il basso. Il camion continuava a sbandare verso di lei. Tatiana sentiva vagamente Pasha che urlava angosciosamente, e in qualche modo riusc ad alzarsi in piedi, con la gamba ancora intrappolata nei raggi della ruota, e lanciarsi sull'erba. Si liber dalla bici con un balzo. Il camion sband, il portellone posteriore fu scardinato e si spalanc, la bici fu travolta dai suoi pneumatici e venne trascinata sotto il telaio fino a quando il camion non si ferm lentamente e goffamente a fondovalle. Il camionista salt fuori dalla cabina e si mise a correre in salita verso Tatiana urlando: "Io ti ammazzo! ti ammazzo!" Tatiana era a terra, coperta di polvere, con il cuore in gola, la ferita sanguinante al ginocchio. Pasha era gi al suo fianco, Marina era dietro al camionista che stava correndo, arriv da Tatiana, si chin e con un volto arrabbiato e preoccupato disse: "Tu sei pazza! Avresti potuto essere uccisa, lo sai? " "Mi dispiace averla spaventata" disse Tatiana, tenendosi il ginocchio sanguinante. "Il suo camion a posto." Pasha si tolse la camicia e la avvolse intorno alla gamba di Tatiana. Saika rimase in silenzio vicino alla sua bicicletta, e quando Pasha disse, fissandola, "Che diavolo successo?" Saika timidamente rispose: "Non lo so. Ho solo perso il controllo della mia bici. Mi dispiace, Tania ".
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Tatiana si alz a fatica con l'aiuto di Pasha. "Va tutto bene. E' stato solo un incidente". "S, Tania", disse Marina con un risolino nervoso. "Solo un gioco pazzesco. Fortunatamente per noi nessuno si fatto davvero male." Tatiana non disse nient'altro e nemmeno Pasha, ma quando arrivarono a casa zoppicando chiese, "I miei occhi mi hanno ingannato o ha speronato la tua bicicletta?" "Sono sicura che i tuoi occhi ti hanno ingannato," rispose Tatiana.

IL SACCO DI ZUCCHERO
"Bambini!" Esclam Babushka, trascinando una pesante borsa di juta sulla veranda. "Guardate cos'ho trovato disteso nell'erba sul ciglio della strada. Zucchero!" Nessuno era pi emozionato di Babushka. "E 'incredibile! I miei bambini avranno una dolce torta... oh,cosa ti successo, Tania?" Mentre Dasha stava bendando la gamba di Tatiana, Pasha raccont a Babushka quello che era successo. Marina aggiunse "E 'stato un incidente, comunque" "Lo stato davvero?" sbott Pasha. Tatiana lo prese a calci con la gamba buona. Babushka era indifferente. "Oh, cos che era tua la bici martoriata che ho visto dove ho trovato lo zucchero. Dovevo capirlo, monella. Ti sta bene. Non farlo di nuovo, capito? Tuttavia, guardate quello che abbiamo! Bel premio di consolazione, no? " "No." Deda entr dal giardino. Donna, a che stai pensando? I bambini non lo possono avere. Non nostro. " "E allora? Non di nessuno. Non sappiamo di chi sia ". "Questo vero." Lui annu. "Non sappiamo di chi sia. Ma c' una cosa che sappiamo con certezza assoluta ... " Qui si alz la voce. "Non nostro!" Babushka ebbe un bel po' da dire che, in risposta. "Che cosa stai inveendo contro me, Anna?" Deda era inflessibile. "Leggi sul sacchetto. Dice chiaramente: Propriet dell'Amministrazione Collettiva dell'URSS ". "Come ho detto. Non di nessuno" Babushka ripet ostinatamente. "Deda," Tatiana cerc di persuaderlo, con la gamba che le faceva male, "siccome non l'abbiamo rubato, forse potremmo prenderne solo una tazza di quel grande sacco, e il resto lo daremo all'orfanotrofio di Luga e agli Staretskys lungo la strada? Non hanno avuto lo zucchero fin dai tempi zaristi. " Deda era tranquillamente seduto con il sacchetto di zucchero sul pavimento di fronte a lui. Dasha disse: "Deda, limitiamoci a tenere questo stupido sacchetto", e Pasha era pienamente d'accordo, ma
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Deda scosse la testa. "Tanechka, sai che non possibile." "Cosa... non darai ai tuoi nipoti neanche una tazza?" Anna grid. "Non ti star a sentire. Lo dar a loro ". "Mi starai a sentire! Dobbiamo riportare la borsa al Soviet locale di Luga, e quando lo faremo, loro lo peseranno, e cosa pensi che diranno quando vedranno che abbiamo preso un chilo per noi? " "Ecco perch non possiamo restituirglielo", esclam Babushka. "Dobbiamo tenerlo, ci cuciniamo, lo mangiamo, buttiamo fuori la tela. Il camionista non sapr mai che sparito " "Non credi che contarino i sacchi di zucchero, Anna?" "Oh, dacci un taglio. Tu pensi di sapere tutto. Di che cosa ti preoccupi? Fidati di me, nessuno lo sapr. Ora, Tania, hai intenzione di stare seduta tutta la notte o sei in grado di zoppicare fino da Blanca per farci il nostro latte per stasera? Cena sar pronta tra un'ora" Sulla strada verso casa di Blanca, Marina corse a casa Saika per chiederle se voleva venire anche lei. Mormorando ancora scuse a proposito della gamba di Tatiana, Saika and con loro.

MELEK TAUS
Con i capelli grigi, piccola, estremamente rugosa Blanca Davidovna guard con diffidenza Saika quando i bambini arrivarono alla sua porta. "Entrate", disse infelicemente. "Chi venuto per le foglie di t?" "Non io" disse Tatiana. "Per me le foglie di t, Blanca Davidovna", disse Marina. "L'altro giorno la madre Saika mi ha letto il futuro. Mi ha detto che sarei andata lontano. Mi piacerebbe sapere cosa dicono le mie foglie di t quest'anno." I bambini erano raccolti intorno al salottino nella capanna, e Pasha raccont a Blanca Davidovna quello che era successo alla gamba di Tatiana. "Ma sto bene," aggiunse subito Tatiana , vedendo che Blanca stava scrutando Saika in modo critico. Anche Marina doveva essersene accorta, perch disse: "Dai, acqua passata ormai. Tania, perch non lasci che Blanca Davidovna ti legga le foglie di t quest'anno? Non te le legge da anni". "Alla nostra Tania qui non piacciono le antiche arti", disse Saika. "Le foglie di t, i palmi delle mani, gli alberi di sorbo. Perch no, Tania? La chiromanzia un'arte. Gli antichi greci, i cinesi, gli indiani imparato molto sulla sorte dalla lettura dai palmi delle mani. E mia madre, tra l'altro, un'ottima kochek. Molto precisa." "Non servono a niente" ha detto Tatiana. "Blanca Davidovna lo sa meglio di chiunque altro." Annu alla vecchia. "Altre cose sono utili. Non queste."
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Saika volle sapere cosa poteva essere utile. Tatiana esit a rispondere. Blanca Davidovna la prese per mano, tirandola delicatamente verso di lei. "Cara ... vieni qui." "Niente t, niente palmi, Blanca Davidovna," disse Tatiana con fermezza. "Hai promesso". "Lo so, bambina cara. Non rompo mai una promessa. Hai ragione, naturalmente. Lo dovrei sapere meglio di chiunque altro" si fece il segno della croce. "Quella curiosit fatale cos inutile, e pericolosa. Non bisogna farsi ingannare dal futuro, non una cosa con cui si scherza. Potete avere il latte caldo dalla mia mucca. Non leggo il latte. Voglio solo che tu ti sieda sulle mie ginocchia, Tanechka". "Sono troppo pesante per te." "Sei una piuma, bambina. Siediti. Fa male la gamba?" "Sta bene." Tatiana si sedette sulle ginocchia di Blanca. "Non toccare le mie mani", disse. "Ti conosco". Ma Blanca lo fece. Le prese...e le baci. "So che non vuoi conoscere il tuo futuro, sussurr. Saika appollaiata sul pavimento, le gambe accavallate, si guardava i palmi con attenzione. "Oh, quindi tu credi nelle arti antiche, Tania! Ecco, ti avevo fraintesa. Quindi di che cosa hai paura? Blanca Davidovna, di cosa ha paura Tania?" "Lei semplicemente non vuole sapere," rispose la vecchia. "Odia tutto questo parlare di destino." "Io non lo odio", ha detto Tatiana, sulle ginocchia di Blanca. "E' inutile. Basta vivere la propria vita. Non tutto ci che si ha in realt?" "Ma di cosa ha paura Tania?" disse Saika. "Vuoi leggere le mie mani, le foglie, Blanca Davidovna? Non ho paura del futuro. Non ho paura di niente." "Sei cos coraggiosa, Saika!" esclam Marina. Blanca era tranquilla. "Mi sembri il tipo di ragazza", disse a Saika, "che la cui fortuna stata letta pi di qualche volta." "Hai proprio ragione su questo," disse Saika con una risata. Tatiana prestava a malapena attenzione, faceva le fusa quando la vecchia le accarezzava la schiena. I ragazzi del villaggio facevano sempre giochi cos rudi, Pasha in particolare; la delicatezza non era nel suo repertorio. Dasha la toccava dolcemente quando le spazzolava i capelli, ma per il resto, Tatiana doveva avere un incubo perch Dasha la toccasse teneramente,le dicesse che le voleva bene. "Hai detto che tua madre era una kochek, ragazza?", disse Blanca a Saika, la sua voce come la ghiaia. La sua fronte corrugata era ancora pi rugosa. "I Kochek non fanno parte del clero Yezidi?" "Non necessariamente", disse Saika, aggrottando le sopracciglia. "Tu conosci gli Yezidi?"
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Tatiana spieg che la famiglia di Blanca Saika era Yezidi. "Davvero?" Blanca esclam, guardando con grande interesse la faccia di Saika. Saika balz in piedi. "Erano. Erano. Possiamo avere il t o paleremo tutta la notte con la gola secca?" "Che cosa sono gli Yezidi?" Il sempre curioso Pasha. "Ricordate la moglie ficcanaso di Barbabl, Pasha," sussurr Tatiana. "Taci, Tania". Blanca Davidovna faceva finta di essere occupata con il servire t e non rispose a Pasha. Ma Pasha non era il tipo di ragazzo che lasciava perdere. E dalla corsa in bici di quel pomeriggio, aveva perso il suo buon umore. Pasha aveva perso il suo buon umore! Tatiana and a sedersi accanto al fratello a gambe incrociate sul pavimento. Pasha sedeva, sedeva e poi disse:"Saika, il grande dipinto di un pavone blu nel vostro salotto ha niente a che fare con la Yezidi?" "Cosa?" "L'altra sera, mentre tua madre era in estasi per la mancanza del mio arrugginito futuro proletario," disse Pasha, "non ho potuto fare a meno di notare l'uccello azzurro ben visibile sulla vostra mensola del camino. Era di questo che ti chiedevo. una cosa Yezidi? " "E' solo un uccello, Pasha. Perch questo interesse? " "Sto solo facendo conversazione, Saika." "Va bene, te lo dir, se tu mi dici qualcosa su Tania". "Perch si parla sempre di me?" Tatiana esclam. "Pasha, dille qualcosa su Marina, invece." "Io so tutto di Marina", disse Saika. "Beh? Vuo igiocare o no, Pasha?"

"Okay" disse Pasha. "Per prima cosa. Raccontami del pavone". Tatiana lo colp, come a dire, smettila di fare guai. "Pasha, sai cosa significa la parola Yezidi?" Chiese Saika con Marina che ascoltava rapita, seduta vicino. "Significa angeli in arabo. La Yezidi una religione curda di angeli." Sorrise. "Il pavone l'angelo principale. Egli chiamato l'angelo pavone". Tatiana aveva il respiro corto Blanca Davidovna apr la bocca per dire, va bene, adesso basta, ma il fratello di Tatiana naturalmente, con meno buonsenso di quello che Dio diede all'oca, era inarrestabile. "Questo pavone ha un nome?" Chiese Pasha. "Melek Taus," rispose Saika. "Blanca Davidovna," Pasha chiese, "si pu tradurre quel nome nella nostra lingua?" Tania molto lentamente mosse la mano posandola sulla gamba Pasha, e lo pizzic con forza attraverso i suoi pantaloni. Pensava che stesse cercando di provocare Saika. Aveva quello sguardo intenso intorno a lui. La parola aveva a che fare con l'inferno.
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Blanca non ha rispose. Stava agitando tazze da t vuote dei bambini, osservando come le foglie si

Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis sarebbero disposte. Lo fece per tre tazze, e poi mise le gir verso il basso, con i suoi occhi guardinghi sui giovani. Il suo sguardo furbo si pos e rimase su Tatiana. "Lucifero", rispose infine Blanca con la sua voce roca.

"Lucifero?" Pasha rimase a bocca aperta. Scuotendo la testa, Tatiana chiuse gli occhi. Beh, il gioco fatto. Provocazione sufficiente per un'intera dannata estate

"Come fa una donna del villaggio a sapere tanto di antiche religioni?" Chiese Saika, fissando duramente Blanca. "Se vivi abbastanza a lungo, impari un po' di cose," rispose Blanca. "E io ho 101 anni". Con Pasha calma finalmente Saika ritrov la voce. e "LU-CI-FE-RO?", Blanca e Tatiana. ripet "S.. ad alta E voce. allora?"

fiss

Pasha

Tre facce inespressive la fissavano. Da...dove... cominciare... Pasha prov "Lucifero, il pavone, il simbolo principale della vostra chiesa, Saika?" "S.. Qual il tuo punto? Lucifero l'angelo della luce ", disse Saika. "Tutti sanno che anche il suo nome significa luce".

Pasha toss come se avesse la laringite. Anche i pizzicotti di Tatiana non lo scoraggiavano. "Ehm, "Pasha, scusa, non Saika," disse Pasha non sai "Ho letto leggere", alcune ha cose su detto Lucifero." Tatiana.

mentire,

Lui le diede una gomitata. "E anche se tu lo chiami come vuoi", continu rivolgendosi a Saika, "il resto del mondo pensa distintamente di Lucifero come qualcosa di diverso un semplice tocco di un angelo di luce". "Il mondo lo fraintende e lo fraintende molto", disse Saika. "L'illuminazione possibile". "Illumina me," disse Pasha." Lucifero non era un arcangelo che credeva di essere pi saggio di Dio, e poi cadde in disgrazia?" "So dove stai andando a parare", disse Saika. "Tu vuoi farmi ammettere che, mentre la nostra piccola setta religiosa di pochi pidocchiosi migliaia appende le immagini di angeli sulle nostre pareti, il resto del mondo pensa che noi adoriamo il diavolo". "Sai," disse Pasha, "Non l'avevo mai vista cos. Ouch! Tania, lasciami in pace! Ma ora che me lo fai notare, Saika, lasciami dire questo: se vogliamo essere corretti una volta per tutte...non solo adorare il diavolo, ma Satana stesso." Oh, che cos'era preso stasera a suo fratello!

"Non assolutamente vero", ha detto Saika. "Non esiste una cosa come Satana. La nostra religione accetta il male come una parte naturale della creazione" "Non lo abbraccia?" Pasha chiese sarcasticamente. "No." Saika era imperturbabile. "Gli diamo il rispetto che merita. Lo abbiamo messo nel suo giusto contesto. Prendete la storia del vostro piccolo giardino dell' Eden storia per esempio. Tutto ci che il serpente stava dicendo ad Adamo ed Eva nel Giardino dell'Eden fu di conoscere sia il bene che il male, e poi decidere. Quindi, in realt, "continu Saika gradevolmente," se ci in cui credi vero, allora il serpente stava facendo un favore alla vostra religione dando loro la consapevolezza di
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis scegliere tra giusto e sbagliato. In altre parole, il serpente ti ha dato il libero arbitrio. " Blanca Davidovna scosse la testa. "Oh, Saika!" Marina esclam. "Sei cos intelligente. Sai cos tante cose." "Grazie, Marina. Ne sono molto orgoglioso" Tatiana e Pasha si scambiarono uno sguardo. "Marina", afferm Pasha lentamente, "hai mai sentito l'espressione, Il diavolo danza in una tasca vuota?" "No." "Pasha", disse Tatiana, parlando di Marina, come se la ragazza non fosse nella stanza, "Penso che l'espressione sia, il diavolo danza in un cuore vuoto." Si rivolse a Saika. "Tu ne sai un po'... ma io non sono d'accordo con te a proposito del serpente". "Certo", disse Saika. "Tu ami discutere, Tania. Hai un parere contrario su tutto." Imperturbabile, Tatiana continu. "Beh, a mio modesto parere, scegliendo di seguire il serpente, Adamo ed Eva stavano gi scegliendo...poco saggiamente. Dio aveva comandato, loro hanno scelto di non ascoltarlo. Il serpente sibilava, e hanno scelto di ascoltarlo. Il libero arbitrio venuto prima, non dopo. " Saika rise sprezzante. "Cos' questa ossessione con il libero arbitrio? Gli antichi Greci e Romani credevano nel destino." "I Greci ed i Romani pagani, vuoi dire?" Saika spalanc gli occhi e si mise a ridere. "Oh, ho capito! Ecco perch non ti piace questo parlare del destino! Ecco cos' all'origine dei tuoi problemi! Tu non ne hai paura, semplicemente non ci credi." "Non si tratta di me," disse Tatiana in modo uniforme.

"I pagani credevano nel destino! Questo quello che hai appena detto con quel sarcasmo." "Non c'era sarcasmo", afferm Pasha. "E Saika... lascia stare Tania". Non era chiaramente intenzionato a perdonarla per l'incidente in bicicletta. "Tania, so che tu sai di Lucifero. Se Saika non mi illuminer, dimmi quello che hai letto nei tuoi libri a proposito dell'angelo pavone". "Non ne so molto", disse Tatiana. "Ma in un libro che Blanca Davidovna mi ha prestato, Lucifero trascorre l'eternit nel centro della terra nel pi profondo cerchio dell'inferno, mentre tre traditori sono immersi nelle sue tre bocche aperte, Giuda in mezzo, nella prima testa" Tatiana si strinse nelle spalle. "Questo tutto quello che so." "Sei stata avvelenata dalle menzogne", dischiar Saika. "Lucifero stato palesemente travisato dalle vostre troppo zelanti, battezzate e canterine donne del villaggio e dai i vostri scrittori medievali sopra le righe. La nostra religione si chiama culto degli angeli, perch questo quello che . A differenza di voi, non riconosciamo nemmeno che i demoni esistono. Cerchi dell'inferno! Bah!" I bambini fissavano Saika. Anche Pasha era senza parole. Una avvizzito Blanca Davidovna,
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis annuendo con la testa involontariamente, studiava Tatiana. "Aspetta", disse Tatiana, intenta a capire. "Che cosa vuoi dire, che non riconoscete i demoni? E il diavolo? E Satana? " "No, no e no". "Vuoi dire che pensate che ci siano solo gli angeli?" "Proprio cos".

"Sono tutti angeli?" "S!" Tatiana e Pasha lanciarono un'occhiata supplichevole a Blanca Davidovna per avere qualche indicazione. Blanca era rimasta muta a fissare nelle tazze da t.

Tatiana tranquillamente chiese: "Niente giusto, niente sbagliato quindi per la Yezidi, Saika? Nessuna luce, nessun buio? Non ci sono le leggi di Newton?"

"Principi diversi, Tania. Perch cos difficile da capire? Lucifero un angelo che si riconciliato con tutto l'universo. Nell'universo di Lucifero, tutto va bene e tutto in equilibrio. La nostra religione crede che da quando stato perdonato per le sue ipotetiche trasgressioni, quelli che lo adorano sono perdonati per le loro." C'era una questione in sospeso nell'aria a cui Tatiana non aveva sentito risposta, anche se aveva il sospetto che fosse una domanda retorica. Apr la bocca. "Perdonato da chi?" chiese Tatiana. "Da chi? Coloro che adorano Lucifero sono perdonati per le loro trasgressioni da Lucifero, "rispose Saika. Sent "S," il Tatiana battito disse del tranquillamente, suo cuore "ma da sordo chi nel perdonato raccolto Lucifero?" silenzio.

Saika balz in piedi. "La tua domanda, come ben sai, non ha una risposta", disse. "Perch non stai sotto l'albero di sorbo per allontanare gli spiriti maligni di cui sei cos preoccupata?" Blanca Davidovna alla fine parl. "Perch nel mondo dovremmo aver bisogno dell'albero di sorbo," chiese, "quando abbiamo la croce?" "Beh, vallo a dire ai cattolici ucraini, dillo aiRomanov, sbott Saika. "La croce non li ha salvati giusto?" "Beh, non ha salvato neanche Pietro. O Paolo. O Luca. O Matteo" "Non voglio pi parlare di questa assurdit. Io vado a casa. Vieni Marina? " Marina balz in piedi. "Vuoi che ti legga le tue foglie di t, Marina?", disse Blanca Davidovna. "Perch sono pronte". "Forse pi tardi, Blanca Davidovna". Tatiana si alz a sua volta. "Pasha, non stare l impalato. Babushka ci uccider, siamo cos in ritardo. Devo ancora mungere la mucca. Vieni ad aiutarmi".

Saika lo chiam: "Aspetta, Pasha! Ti ho parlato del pavone, ma tu non mi hai detto qualcosa su Tatiana! " "Ho cambiato idea", disse Pasha, camminando a grandi passi. "Ho un cuore volubile. La tua estatica madre l'aveva detto". Arrivati in prossimit del loro dacia, Pasha trascin Tatiana lontano da Marina e disse: "Tania, non mi importa di quello che fa Marina, ma non ti pi permesso di giocare con Saika". "Cosa?" "Dico sul serio. Non ti permesso di giocare con lei. N a casa sua, n in amaca, n nel fiume, n sulle bici." "Beh, non ho una bicicletta ora", disse Tatiana.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis "Parla con Dasha, parla con Deda, ma penso che saranno d'accordo che non si dovrebbe giocare con chi non crede che ci siano i demoni." "Ti avevo parlato di lei, Pasha. Fin dall'inizio. Ma non avevi voglia di ascoltare. " "Sto ascoltando ora."

UN COLPO ALLA PORTA


Pi tardi quella sera, poco dopo cena, bussarono alla porta. Murak Kantorov stava in piedi sul loro portico. I Metanov non sapevano che era tornato da Kolpino. Non erano sicuri di cosa volesse, ma lo invitarono dentro e gli offrirono un po' di vodka. Inizialmente sembr che lui volesse essere amichevole. Sedette con loro per un po'; la vodka scorreva, il discorso presto fin. Anche Deda era educatamente affascinato dai viaggi di Murak, e Murak era semplicemente troppo felice di deliziarli. "Due anni fa quando siamo stati a raccogliere cotone nei pressi di Alma-Ata..." Tatiana ascoltava attentamente. "E un paio d'anni fa quando eravamo nei pozzi petroliferi a Tashkent..." "Siamo stati a Yerevan solo qualche mese fa..." "A Saki abbiamo vissuto il periodo pi lungo, due anni. Saika cominci a chiamarla casa e poi siamo venuti qui. No, grazie," Murak rifiut il caviale nero offerto da Babushka. "A Baku sul Mar Caspio abbiamo mangiato cos tanto caviale di storione, non vogliamo vedere caviale mai pi. Lo storione un abitante dei fondali, sai." "Dove non avete vissuto!" esclam Babushka. "Siamo stati ovunque", disse Murak con vanto. "Nel deserto Kara-Kum come nomadi nelle tende, e nelle montagne del Turkmenistan. In fattorie collettive, in villaggi di pesca collettivi, in affari collettivi attraverso l'Unione Sovietica. Saika ha vissuto in venti differenti posti in quindici anni." Dada era silenzioso. "Dov' il posto che chiami casa?" domand. "Il posto in cui sono al momento," replic Murak, svuotando un grande bicchiere di vodka al peperoncino senza nemmeno un sottaceto per buttarla gi. "Io sono a casa ovunque. Ovunque la mia casa."

Pasha e Tatiana si scambiarono un'occhiata. "Saika mi ha parlato solo di un paio di posti," disse lei. "Forse tre." "S, anche Stefan," l'assecond Dasha. "Oh, loro non amano vantarsi." Murak prese un altro lungo bicchiere di vodka. "A proposito, Saika mi ha detto che presto oggi ha visto Anna Lvovna trascinare una pesante sacca di tela." Sorrise educatamente.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis "Che cos'era?" Tutti rimasero in silenzio. Fu Dasha a farsi avanti. "Era una sacca di zucchero, compagno Kantorov. Qual il tuo interesse in proposito?" "Il mio interesse in proposito," disse Murak con tono gentile, " che mia figlia ha detto che sulla tela c'era una falce e martello." "Non hai risposto alla mia mia domanda comunque," disse Dasha. Tatiana era orgogliosa di lei. Deda si alz in piedi con la mano alzata. "Mia nipote pi grande della sua et. Sta imparando ad avere pi tatto, ma sai come sono i giovani." Si fece pi vicino a Kantorov. "Cosa vuoi, Murak Vlasovich?" "Il sacco appartiene allo Stato e deve ritornare allo Stato." Kantorov si alz e si diresse verso la porta. Girandosi, disse, "Non devo essere io a dirtelo - sei un uomo intelligente - che ogni seme di grano, ogni granello di zucchero, ogni patata deve andare a realizzare la nostra quota di produzione del Piano Quinquennale. Questo l'ultimo anno del secondo piano. quindi ancora pi indispensabile che le quote siano rispettate. Assicurati che sia restituito domani." Dopo che se ne fu andato, i Metanov si fissarono l'un l'altro in confusa apprensione. Babushka appoggi il braccio su Deda. "Avevi ragione, Vasilij." "Quando mai non ho ragione? E se non avessi preso ci che non ti appartiene, non saremmo in questa situazione! Quante volte te lho detto? Non toccare ci che non tuo! Oh, guardatelo, come alza la voce! grid Babushka. Andarono a litigare nella propria stanza. La mente di Tatiana era sconvolta. Deda e Babushka discutevano? And a bussare alla porta di Deda. Le voci taglienti dietro la porta non ebbero altra scelta che fermarsi. Lei entr, gentilmente spinse Deda a sedere, gli si arrampic in grembo e si premette contro di lui. Shh, disse. Hai visto? Anche la tua bambina ti dice shh, disse Babushka forte. Dai retta a lei almeno. Ti ho detto di non toccare nemmeno un granello di zucchero! Mi hai dato retta? Non penso proprio. Non hai sentito? per il Piano Quinquennale. Risero, e poi smisero di urlare. Ancora in grempo a Deda, Tatiana disse, Deda, cosa pensi che faccia Murak Kantorov per vivere, muovendosi cos spesso da collettivo a collettivo? Suo nonno le accarezz pensieroso i capelli, lottando con se stesso, guardando Babushka, lanciando occhiate verso di lei. Finalmente parl. Tanechka, Murak Kantorov un sarchiatore. Cos un sarchiatore, Deda?
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IL PRIMO PIANO QUINQUENNALE


Durante il primo Piano Quinquennale, le fattorie ucraine erano venute meno agli obiettivi annuali. Il Politburo aveva fissato gli obiettivi non in base alla domanda, o ai costi del capitale o ai costi del lavoro il capitale fisso o in base ai costi di gestione o a qualche problema pratico. Aveva fissato i suoi obiettivi nel 1927, basati su ununica sola cosa: quante pensavano che fossero le aziende agricole necessarie per produrre per centocinquanta milioni di persone per i prossimi cinque anni. Servirono formule convesse, algoritmi divide et impera, probabilit statistiche, ipotesi logiche. Il piano era impeccabile, il trionfo dielle riunioni tortuosamente lunghe delle menti economiche pi brillanti del Politburo. Tutto ci che serviva era eseguirlo. Ma accaddero un paio di cose che il Partito non aveva previsto nonostante la sua saggezza e la sua pianificazione. Innanzitutto, le persone si rivelarono essere pi affamate del previsto. Avevano bisogno di pi frumento e segale, pi patate, pi latte. Cos nel 1928 la domanda eruppe. E nel 1928 ci fu una terribile siccit in Ucraina. La fornitura cal. E nel 1928 ci fu unepidemia di tifo in Ucraina. La manodopera cal. E milioni di ucraini, che possedevano grandi, produttive e redditizie fattorie, furono presi in custodia protettiva, accusati di essere kulaki e nemici del popolo e fucilati, e le loro fattorie prese sotto il controllo del governo. Ci signific un calo di produzione e fornitura, e le fattorie nella repubblica agricola del Kazakistan furono incapaci di compensare la carenza. I prezzi rimasero statici impostati al 1927. E cos cominci. Per nutrire gli affamati nelle citt industriali, il Concilio del Soviet uomini e donne armati di fucili e con lordine di sparare per uccidere and a requisire il cibo nelle fattorie, senza compenso. In Asia Centrale, ci fu una piccola protesta. Ma in Ucraina 99% dellagricoltura sovietica i contadini protestarono. Furono fucilati, aggravando la scarsit di manodopera. E cos continu. Le nuove fattorie collettive non potevano produrre abbastanza; i lavoratori stavano nei campi dallalba al tramonto, e il loro intero raccolto and sui camion per la citt, mentre i contadini rimasero con le proprie famiglie in Ucraina una delle pi fertili regioni del mondo senza rendita e senza cibo. Con sorpresa di tutti, i contadini, con le loro mogli morte, i loro figli morti, i loro genitori morti da tempo, cominciarono a lavorare meno. Furono fucilati per pigrizia. I bambini orfani furono prontamente mandati nei collettivi siberiani, e quelli che sopravvissero al viaggio in treno, lavorarono l. Nonostante questi piccoli contrattempi, lUcraina continu con il Piano Quinquennale, nel 1929,
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis 1930 e 1931. Sebbene il 1930 e il 1931 ebbero raccolti migliori, non ebbero migliori contadini, che erano cos lontani dalla richiesta di grano che tutta la produzione continuava a essere portata via dalle fattorie con la forza dai funzionari del Partito. I contadini fecero lunica cosa che potevano. Cominciarono a rubare. Per questo furono fucilati, restringendo ulteriormente il capitale umano. Coloro che erano sopravvissuti alla carestia del 1933 lultimo, e peggiore, anno del primo Piano ne avevano avuto a sufficienza, e in un inutile atto di protesta, macellarono il proprio bestiame prima che potessero portarlo via e mangiarono i resti lungo le strade dei villaggi. Bruciarono i propri collettivi e i propri carri e le proprie capanne; e poi bruciarono i campi che si erano rifiutati di raccogliere. Attraverso tutta lUcraina furono impiccati in strada, fucilati in pubblico, bruciati col loro bestiame; tutti i silos, i semi di scorta, gli allevamenti e il grano furono confiscati. Tutte le linee ferroviarie e le strade furono chiuse dallArmata Rossa e dallOGPU. La manodopera il capitale fisso divenne non fisso a un tasso di diecimila esecuzioni a settimana, con fame e malattie che gonfiarono il numero dei morti di diversi milioni nella sola Ucraina tra il 1932 e il 1933. Il Compagno Stalin promise di fare di meglio con prossimo Piano Quinquennale.

FACENDO DI MEGLIO NEL PROSSIMO PIANO QUINQUENNALE


Per il secondo Piano Quinquennale del 1933 1938, il Politburo fiss obiettivi di produzione un po inferiori e prezzi un po pi alti. Spazientiti attesero la siccit nel 1933 e la carestia sponsorizzata dal governo nel 1933 e 1934, ma nel 1934, Stalin ne ebbe abbastanza. Quando ricevette una lettera dallautore premio Nobel Mikail Sholokov che lo accusava, il Grande Leader e Maestro, di distruggere la campagna Ucraina e di far morire di fame la sua gente, la sua pronta risposta fu, No, Compagno Sholokov. Loro hanno fatto morire di fame me. La ricostruzione e lindustrializzazione del paese stavano procedendo a ritmo sostenuto, ma Stalin riconobbe che la manodopera la parte pi costosa della produzione sarebbe stata la pi difficile da trovare nei prossimi cinque anni, per ragioni, si sentiva, che erano completamente fuori dal suo controllo. Estese la sua produzione negli anni 30. Un sistema organizzato di campi di lavoro del governo! Un sistema organizzato di fattorie del governo! Contro ogni ragione, i contadini ucraini si lasciarono affamare e impiccare e fucilare!, piuttosto che rinunciare al proprio grano, al proprio bestiame, alle proprie fattorie. La ricchezza del paese e
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis quindi il futuro dellUnione Sovietica era nelle mani dei contadini ucraini. Improvvisamente convinto sostenitore del libero arbitrio, Stalin cambi politica. Diede ai contadini dellUnione Sovietica una scelta: lavorare in una fattoria collettiva o lavorare in un GuLag. Questa riorganizzazione della struttura sociale di un cos vasto paese richiese un aiuto massiccio dai livelli pi bassi. LOGPU assunse e pag gente normale per farsi aiutare. Giovani uomini, donne e bambini che avevano lo stomaco, e la propensione per questo tipo di lavoro, stavano nei campi coi fucili dalla mattina alla sera, assicurandosi che i contadini continuassero a scegliere il duro lavoro nei collettivi volontari e non rubassero. Queste persone erano chiamate sarchiatori.

IL FUTURO
Il mattino dopo, quando Deda e Babushka andarono al Soviet per riportare il sacco di zucchero, Tatiana e Pasha andarono con loro. Sedettero su una panchina fuori dalla finestra aperta del bilocale di legno che era la casa del consiglio, da dove potevano sentire cosa stava accadendo. Dentro, il consigliere Viktor Rodinko, disse, Compagno Metanov, ti stavamo aspettando. Dov lo zucchero? Il consigliere e i suoi due assistenti pesarono il sacco tre volte. E poi Rodinko si par di fronte a Deda e Babushka e chiese loro perch ci avevano messo tanto a riportarlo. Perch non lhai riportato immediatamente, compagno? Era tardi. Stavamo per cenare. Il Soviet era chiuso. Guardala dal nostro punto di vista. quasi come se avessi pianificato di non riportare il sacco finch il Compagno Kantorov non venuto a trovarti. Deda e Babushka erano tranquilli. Deda disse, Non mi serve che il Compagno Kantorov mi dica di restituire ci che non mio, in una voce cos neurale da non dare importanza al Compagno Kantorov. C altro? C altro, disse Rodinko. Siediti. E cos cominci. Il sacco di zucchero, Compagno Metanov, appartiene ai nostri soldati, ai nostri lavoratori nelle fabbriche, ai nostri contadini proletari. Come tu sai bene, noi combattiamo per le nostre vite. Non abbiamo abbastanza per nutrire i nostri soldati, i nostri lavoratori nelle fabbriche, i nostri contadini proletari questo il motivo per cui labbiamo riportato.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Quando hai preso tanto quanto una cucchiaiata di zucchero per te steso, hai rubato alle persone che stanno costruendo la nostra nazione. Capisco. Abbiamo molti nemici che vorrebbero vederci cadere. I fascisti in Europa, i capitalisti in America, stanno tutti aspettando la nostra caduta. Importiamo lo zucchero dalla Cina, ma non ce n abbastanza per centocinquanta milioni di persone, di cui tu e la tua famiglia ne costituite solo sette. E cos continu. Che dire dei lavoratori che costruiscono i carrarmati? I dottori che curano i feriti? I contadini che mietono il grano? Il soldato dellArmata Rossa che dedica la sua vita a proteggere te Mettiti in fila, Compagno Metanov. Sono in fila dal 1917, Compagno Rodiko. Sono ben consapevole di quale sia il mio posto, disse Deda. Le mie intenzioni sono sempre state quelle di riportare il sacco. Il consigliere annu. Ma con centoventicinque grammi in meno, no? Deda e Babushka non dissero niente. Compagno Metanov, come nazione dobbiamo fidarci del nostro popolo. Ma siamo anche realisti. Ci sono alcune persone che pensano prima alle proprie famiglie. Non sto dicendo che sei un uomo simile, ci che sto dicendo che uomini simili esistono. Anche durante la nobile Rivoluzione Francese, nonostante combattessero per libert, fratellanza e equit, gli uomini ristabilirono ogni tipo di comportamento criminale per provvedere alle proprie famiglie. Il consigliere rest zitto. Tatiana e Pasha aspettavano, ascoltando fuori dalla finestra. Rodinko voleva qualcosa da Deda. Dopo qualche minuto di silenzio, Deda parl. un crimine, hai ragione, disse con rassegnazione. Mettere la tua famiglia prima della sopravvivenza dello stato. Rodinko sorrise. Assolutamente. Sono molto felice che ci capiamo luno con laltro. Per aver preso lo zucchero, tu e tua moglie passerete due settimane in un kholhoz di Pelkino senza paga, aiuterete col raccolto estivo. Lasciate che sia parte della vostra riabilitazione e ri educazione. E dora in poi, non ci saranno pi sacchi di zucchero che cadono ai piedi della tua famiglia, non importa quanto accidentalmente, non importa quanto provvidenziale. Sono stato chiaro? Molto chiaro. Passa una buona giornata, Compagno Metanov. Tu e tua moglie partirete per Pelkino domani mattina alle otto. Venite prima qui per i vostri documenti.

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LE SCOTTANTI DOMANDE DI DEDA


Quella sera dopo cena, Tania si dondolava dolcemente nellamaca con Deda, le braccia di lui attorno a lei. Sapeva che Pasha la stava aspettando, ma lei non voleva ancora andare. Il suo cuore era insolitamente pesante. Cosa c che non va, Tanechka? chiese Deda. Ne usciremo facilmente. Sono solo due settimane in un collettivo. Meglio che cinque anni in Siberia. E non mi dispiace fare la mia parte per nutrire il popolo delle citt. Dopo tutto, noi siamo tra quelle persone. Potrebbe arrivare il giorno in cui anche noi avremo bisogno di cibo. Le sorrise. Ma Tatiana non era preoccupata per Deda o Babushka, due settimane e sarebbero tornati; no, cra qualcosa di pi minaccioso che la preoccupava. Chiese, Deda, pensi che Saika sappia dei suoi genitori? Probabilmente no. I figli fortunatamente sanno poco dei propri genitori. Perch lo chiedi? Murak era andato a casa loro perch Saika gli aveva detto del sacco di zucchero. Non era una ragione sufficiente? Non voleva dire a suo nonno dellincidente di Marina al fiume, o dell incidente in bicicletta. O della visita di Saika con Stefan proprio quando Mark, luomo di Dasha, era in visita. O la nera malevolenza che aveva scorto in Shavtala. Si morse il labbro. Ora ti dir qualcosa su di me, Tania, disse Deda. Sapevi che mi era stato chiesto di diventare un membro del Partito? S, alluniversit. Mi offrirono di diventare professore ordinario e di raddoppiarmi il salario. Mi promisero che Pasha sarebbe rimasto fuori dal combattimento attivo quando avrebbe raggiunto let dellarruolamento. E anche qualche altro vantaggio. Sorrise. Ora vedi cosa voglio dire? Anche tu non lo sapevi, o no? Tatiana era silenziosa. Trattenendo il respire chiese, Quale tipo di vantaggi? Deda rise. Case delle vacanze a Batumi sul Mar Nero. Triple razioni di carne. Il nostro personale appartamento di cinque stanze. Quando ti hanno offerto questo? Lanno scorso. Vorrei anche avere una buona pensione, e questo qualcosa a cui devo pensare dal momento che presto andr in pensione. Tatiana tratteneva ancora il respiro. Gli hai detto di no? Deda sorrise. Avresti voluto che gli dicessi di s? Questo la mise in imbarazzo. Ti hanno chiesto delle cose in cambio? Tu cosa pensi?
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Lei riflett. Forse ti hanno solo chiesto di indossare una piccola spilla con falce e martello. S, per prima cosa. Poi ci si aspetta che i tuoi figli diventi membri del Partito. E ci si aspetta che i tuoi nipoti entrino nel Comsomol. E poi ti chiedono perch tuo figlio si rifiutato, e perch quellinsubordinata, ragazza impossibile della tua nipote pi giovane si rifiutata, e perch quelli del piano di sotto si sono incontrati in secreto con gli stranieri e io, in quanto diligente membro del Partito, non ho mai detto una parola di questo. Quali persone del piano di sotto? Precisamente. Tutto ha un prezzo, Tatiana. Ogni cosa della tua vita. La domanda che devi chiederti , quale prezzo sei disposta a pagare? Tatiana ebbe un brivido freddo. Credo che sia giusto non fare qualcosa se il tuo cuore ti dice di non farlo, disse lei. S, tu credi profondamente in questo. Bene, il mio cuore mi ha detto di non farlo. Deda fece una pausa. Cosa ti dice il tuo cuore a proposito della ragazza della porta accanto? Penso cerc le parole, mi dice di starle lontano. Deda annu. Pasha pensa certamente che dovresti. Ma in realt, Deda, non sono pi sicura di niente. Tutto sembra cos confuso questestate. Fece un profondo sospiro. Deda annu di nuovo. E cosa ti ho detto di fare per cacciare la confusione? Ogni volta che non sei sicura di te stessa, ogni volta che sei in dubbio, fatti tre domande. In cosa credi? In cosa speri? Ma, pi importante di tutto, chiediti, che cosa ami? Continuava ad abbracciarla. E quando ti saprai rispondere, Tania, saprai chi sei. E ancora pi imortante se ti chiedi queste cose sulle persone accanto a te, saprai anche chi sono loro. Fece una pausa. Ti faccio un esempio. Credo nella mia parola. Non la do con leggerezza, ma quando la do, la mantengo. Ho speranza per i miei nipoti. Spero che cresciate fino ad avere lamore. E amo tua nonna. Ecco chi amo pi di tutti. Sorrise. Penso che mi stia ascoltando appena dentro al portico. Tatiana, respirando a mala pena, ascoltava suo nonno, guardando in su verso di lui. Amo la mia famiglia, disse lei. Per ora tutto quello che so, questo tutto quello a cui so rispondere. Non voleva perdere quel momento con suo nonno. Lui le baci la testa e labbracci, sussurrando, Tania, stai facendo di tutto per far piangere tuo nonno. la prima volta che vieni e ti siedi e chiedi il mio consiglio. Per favore non dirmi che stai crescendo, mia piccola bambina. Tatiana sperava che le cose tornassero alla normalit, ma subito dopo che i suoi nonni partirono per Pelkino, la povera Dasha per qualche motivo misterioso, da adulta, un motivo rigato di lacrime dovette tornare a Leningrado. Non seppe dire quanto a lungo sarebbe stata via, ma poich adesso
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis non cera nessuno a prendersi cura di Pasha e Tatiana, Dasha dispose che Pasha partisse una settimana prima per il campo maschile di Tolmachevo, e che Tatiana andasse cinquanta chilometri a est di Novgorod per stare con i genitori di Marina nella loro dacia sul Lago Ilmen. Anche se Tatiana amava andare con Marina al Lago Ilmen, la sua gioia fu di breve durata, infatti Marina disse, Tania, mia mamma ha detto che posso portare anche Saika! Non fantastico? Tutto andava cos bene a Luga una volta, ma recentemente non vi era stato nientaltro che caos sconfinato. Cosa aveva predetto Blanca Davidovna a Marina, poco prima che partissero? Lui inganner, lui sgretoler completamente, e lui eroder la vostra buona volont e la vostra forza, granello dopo granello, e il vetro che una volta era tondo verr incrinato col suo aiuto. Non si dar pace finch non ti avr nelle sue grinfie, perch sei suscettibile, perch puoi essere influenzata. Marina aveva detto che non sapeva di chi parlavano le foglie di te di Blanca, perch mentre diceva queste parole a Marina, Blanca aveva stretto le mani di Tatiana. Ma Tatiana sapeva. E sapeva per un solo unico motivo. Tatiana sapeva che come Deda, non poteva farsi ingannare.

NUOTANDO IN UN POMERIGGIO ESTIVO


Il lago Ilmen un immenso lago grande ventisette miglia, a forma di delfino e circondato da piatte coste e olmi alti. Il lago poco profondo, trenta piedi di profondit al massimo, ci sono numerose zone depresse limacciose e paludose. Per questo, il lago caldo per nuotarci. Un centinaio di fiumi e torrenti sfociano nel lago Ilmen, ma solo uno ne esce il fiume Volkhov, che scorre a nord del lago Ladoga. Sulle spiaggie del fiume Volkhov e del lago Ilmen sorge una citt vecchia di novecento anni: Novgorod, o Nuova Citt, la pi vecchia citt della Russia. Novgorod sta in posizione ideale lungo la rotta commerciale da Est a Ovest, ed fiorita e cresciuta nel suo splendore di canne e fango finch Mosca lha soppiantata per importanza nel quindicesimo secolo e San Pietroburgo, la nuova capitale della Russia, ha diminuito ulteriormente la sua gloria dal 1703 in poi. Ma le antiche rovine della citt rimangono completamente visibili, e la miriade di chiese con la cupola a cipolla bianca sono magnifiche anche senza le croci doro sulle cime. Il fiume corre attraverso il centro della citt, collegato al muro di Rurik e alla chiesa di Santa Sofia da un ponte pedonale in pietra. Tatiana amava camminare con Pasha e Marina attraverso le strade acciottolate di Novgorod, e in cima al muro di Rurik. Questa volta, tuttavia, non ci furono escursioni in citt dalla dacia, solo una breve corsa in autobus. Pasha non cera, e Marina e Saika non volevano andare. Tutto quello che loro volevano era stare stese indolenti vicino al lago e parlare in luridi sussurri, e se Tatiana si
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis avvicinava, dicevano vai via, Tania, questa conversazione non per te. Cos Tatiana se ne and. La piccola dacia di zia Rita e zio Boris era adagiata su un dolce pendio che portava al lago, coperta da un baldacchino di olmi, beatamente isolata. Tatiana leggeva, nuotava, e una volta and anche a Novgorod da sola. Al suo ritorno, trov le ragazze come le aveva lasciate, stese sullo stomaco sugli asciugamani, le gambe sollevate fino al ginocchio, le teste vicine, gli occhi verso il lago. Tatiana not che zia Rita e zio Boris litigavano pi del solito. Si erano sempre scontrati, ma non cera mai stato questo continuo fiume di ostilit attraverso la casa coperta di linfa. Non erano le litigate che non capiva. Anche la sua famiglia litigava. Era la mancanza di amore che la turbava. Mentre dentro zia Rita e zio Boris discutevano e fuori Marina e Saika cospiravano, Tatiana sognava ad occhi aperti. Stava seduta con la schiena contro gli alberi e sognava a occhi aperti della Regina Margot e di La Mle. E se Margot non fosse stata regina, se non fosse stata sposata a un re? E se La Mle fosse stato torturato ma non decapitato? E se fossero scappati, se fossero fuggiti nel sud della Francia magari, se avessero trovato un villaggio di pietra senza nome e si fossero persi? Si sarebbero sposati. Sarebbero rimasti vivi. Sarebbero rimasti insieme. Che beatitudine. Che felicit. Ma avrebbe potuto sopravvivere nella vita quotidiana la grande passione di una regina e un popolano? Ce lavrebbero fatta? Anche la storia damore pi appassionata dopo un po si sarebbe trasformata in zia Rita e zio Boris? Tutto ci era cos sgradevole per Tatiana che il sogno ad occhi aperti fin immediatamente come se si fosse rotta la bobina del film. Quantera intollerabile. Meglio per La Mle sudare sangue e morire torturato sul patibolo. E mentre saliva nel suo lettino scricchiolante e chiudeva gli occhi, mentre le immagini nella sua si scurivano, mentre le immagini fuori si scurivano, lei pens, non un altro giorno come questo, per favore non un altro giorno come questo. Il giorno dopo non fu esattamente come questo. Tania, perch non vieni a nuotare con noi? Ho gi nuotato. Non vedi? Ho i capelli bagnati. Tania non vuole nuotare! Ha paura del lago. Non le piace lacqua calda. No, Marina disse Saika, non lo sai che cosha? E imbarazzata. Non vuole spogliarsi nuda. Vero, Tania? Tania, non sei imbarazzata,vero, di avere meno seno di Pasha? E questa era Marina!
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Tatiana non alz lo sguardo dal suo libro. Improvvisamente, lei e la regina Margot si trovarono di fronte due ragazze nude, ridacchianti e gocciolanti. Dai, Tania, disse Saika, con le mani sui fianchi. Vuoi che ti aiutiamo a svestirti? S, lo faremo! Marina tir il gilet di Tatiana. Tatiana salt su. Non toccatemi, disse, stringendo il libro al petto. Tania una gallina! Tania, hai considerato la possibilit che non ti cresceranno mai le tette, i fianchi o i capelli? Tania disse Saika Sei mai stata baciata? Vorrei davvero saperlo. Marina rise. Sai, lei non mai stata niente, Saika. Si sta conservando per un amore alla regina Margooooot. A differenza tua, Marina? A differenza tua, Saika? disse Tatiana. Ooooh! E di cattivo umore oggi disse allegramente Marina. E qui arriviamo al punto, disse Saika a Tatiana. Nessun ragazzo ti amer mai se non ti crescono le tette. E, cosa pi importante, e io e te ne abbiamo gi parlato, nessuno vorr mai il tuo intatto e vergine fiorellino, Tania. Vieni in acqua, Tania. Disse Marina, tampinandola. Marina, disse Tatiana, tirandole via il braccio, cosa pensi che direbbe Pasha se ti sentisse? Oh, come se tuo fratello non ti prendesse in giro! Tatiana gett uno sguardo di disapprovazione alla cugina. Non guard nemmeno Saika. Perch non lo fai di fronte a lui, allora? le chiese. Aspetti per farlo quando pensi che nessuno possa vederti o sentirti. Ma ti stai dimenticandoio posso vederti e sentirti. Tania disse Saika con finta seriet lo sai cosho sentito in Azerbaijan? Che se sei vergine, ma tocchi i capelli e le tette di una ragazza, cresceranno anche a te. Tatiana continuava ad allontanarsi e loro continuavano a seguirla, due ragazze bagnate che la stavano seguendo nella radura. Saika, vero? chiese Marina. Non lho mai sentito. Oh s che vero. Saika tacque. Allora? Allora cosa? scatt Tatiana. Tornatevene in acqua e continuate a fare qualsiasi cosa steste facendo. Anche linverso vero, disse piano Saika. Tu non mi credi. Ma vero. Sboccierai se qualcuno di piesperto, ti toccher. E per il tuo bene. Vuoi rimanere piatta e sola? Nel tuo interesse, io sarei disposta a rompere la tua, come dire, ummfoderina. Tatiana quasi inciamp e cadde a terra, mentre barcollava allindietro.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Non ti far male, sussurr Saika. Te lo prometto, non far male. Ascolta Saika, Tania, disse Marina. Lei saggia per la sua et. Dai, disse Saika, cercando di toccarla. Sar molto meglio dopo. Lascia che ti tocchi. Tatiana colp la mano di Saika col libro della regina Margot, si gir e corse via mentre le ragazze saltarono di nuovo in acqua, le loro risate che si propagavano con leco attraverso il lago. Tania, vieni a nuotare con noi, la chiam Marina. Stiamo solo scherzando. Tatiana si sedette sotto ad un pino e rimpianse la sua estate. Basta, me ne torno a Luga, decise. Blanca Davidovna pu prendersi cura di me fino a quando non torna Dasha. Marina e Saika si schizzavano con lacqua, immergendosi e ridacchiando, mentre Tatiana sedeva lontano, guardandole cupa. Marina era sulla riva cercando lasciugamano quando Tatiana sent la voce di Saika provenire dal lago. Non sembrava fosse nel panico, ma non era nemmeno calma. Saika disse: Marina, e cera un tono in quella voce che fece alzare Tatiana sulle ginocchia per vedere meglio Saika che era ancora nel lago fino alla vita, sporca di fango e ricoperta da cose che sembravano erbacce. Marina! disse Saika unaltra volta. Marina, che stava per stendersi sullasciugamano, disse Cosa, si gir e poi cominci a gridare. Quando Tatiana sent lurlo cominci a correre in direzione del lago. Non erano erbacce sul corpo di Saika. Erano sanguisughe. Tatiana conosceva le sanguisughe che vivevano nel limo del lago Ilmen lunghe, grosse, nere, con centinaia di minuscoli denti lungo le due mandibole circolari che si muovono su e gi, sulla pelle del loro ospite. Senza causare dolore, si attaccano con un morso dalla bocca e con un altro dallano. Poi rilassano il loro corpo e iniziano a succhiare, emettendo un enzima che impedisce alle due ferite causate di chiudersi. Le sanguisughe sono lunghe da quattro a otto millimetri e hanno sette millimetri di diametro. A dozzine, a centinaia coprivano il corpo di Saika. Ciascuna di loro poteva bere due volte il peso del loro corpo prima di cadere, gonfie. AHHHHHH! AHHHHHH! Era Marina che ne sapeva qualcosa delle sanguisughe del lago Ilmen, una volta era stata colpita da una di queste cos forte che aveva dovuto farsi una settimana in ospedale, con una flebo di medicine per combattere linfezione che le si era estesa sulladdome. Marina, puoismetterla. Era Tatiana. Fece un altro passo in direzione del lago. Le sanguisughe erano ovunque su Saika. Una era sulla faccia. Tatiana non aveva dubbi, ne aveva anche tra i capelli neri, tutti aggrovigliati. Non voleva nemmeno pensare che, neanche dieci minuti prima Saika le aveva chiesto di toccarli, quei capelli. Tatiana stava l, nel suo vestitino bianco e nella sua
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis biancheria intima bianca e non avrebbe voluto fare altro che girarsi e correre a casa e mettersi addosso qualche vestito in pi per coprirsi, mentre Marina, nel panico pi completo correva avanti e indietro nella radura, gridando, Oh no! Oh no! MAMMA!! MAMMA!! Cosa facciamo?? Dio, Marina! disse piano Tatiana. Tatiana, disse calma Saika Mi aiuti? Sorrise. Aiutami, Tania, ti prego. Mi dispiace per tutto quanto. Zia Rita, che aveva sentito le grida di Marina e chi non le aveva sentite?- corse fuori casa, il panico nei suoi occhi, come nella voce di Marina. Ma non appena vide che Marina stava bene, non solo non offr aiuto, non offr neanche un po di comprensione. La sua faccia si tramut in una maschera di disgusto e zia Rita torn indietro, con quello sguardo puntato su Tatiana e su Saika. Tanto per peggiorare la situazione, Marina us quel momento per iniziare ad avere conati di vomito e rimettere il pranzo di uova e pesce. Zia Rita non miglior la situazione volando da lei e piagnucolando Tesoro, stai bene? Povera cara, guardati, oh tesoro, lascia che... Zia Rita, disse Tatiana, camminando verso Saika ho bisogno di sale e di fiammiferi immediatamente. E anche dello iodio. Non era una domanda o un invito. Zia Rita si affrett verso casa, con Marina avvolta nellasciugamano. Tatiana sussurr Saika. Potresti muoverti cazzo, prima che mi succhino viva? Si strapp via una sanguisuga dallo stomaco. Il verme rimase appeso e quando lo lanci via, lasci due cerchi sanguinolenti, Non tirarle via cos disse Tatiana. Ti rimarranno le cicatrici. Per un secondo, la parola cicatrici attravers lo sguardo della ragazza. Tatiana fece un altro passo verso Saika. Vieni fuori dallacqua e stenditi. Saika fece come le era stato detto. Appena zia Rita glielo ebbe portato, Tatiana vers i grossi cristalli di sale sul corpo di Saika. La ragazza si contorse; anche la reazione delle lumache fu immediata. Sussultarono e si accartocciarono, tentando di strisciare via, sempre pi veloce, come il sale le colpiva. Nella loro agonia mortale, i loro corpi neri e lunghi iniziarono a gocciolare, dai sottili intestini, la loro proteina anti-coagulante, simile ad un liquido biancastro, che si mescolava al sangue di Saika, sulla sua carne nuda. Dove lavevano succhiata, ferite come piccoli cerchi, simili a monetine, gocciolavano sangue. Tatiana fece girare Saika sullo stomaco e vers il sale sui capelli, sulla schiena, sulle natiche e sulle gambe. Molte delle sanguisughe non volevano staccarsi. Per loro Tatiana avrebbe dovuto usare i fiammiferi. Doveva bruciarle.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Saika ululava di dolore. Tatiana accese un fiammifero e lo accost a una sanguisuga che nonostante stesse gocciolando a causa del sale, rimaneva viva e vampirica. Bruciare un verme bagnato e liscio pi difficile di quanto uno possa pensare, una sanguisuga nel suo liquido di auto-conservazione che si rifiuta di immolarsi. Saika si contorse. Tania, aspetta Ma Tatiana non poteva. Sapeva che il sangue non smetteva di venir succhiato fino a che i denti dei parassiti rimanevano sul corpo del loro ospite. Con abbondanti dozzine ancora presenti sul corpo di Saika, la capacit di rimanere cosciente per la ragazza stava diminuendo, cos come il sangue nel suo corpo. Se ogni sanguisuga era in grado di bere venti millilitri di sangue ogni dieci minuti, allora. Tatiana si affrett. Una sanguisuga non voleva staccarsi dalla schiena di Saika; il fiammifero stava per bruciare anche le dita di Tatiana. Finalmente, il verme cadde, lasciando una scia di cenere. Dopo aver tolto altre venti sanguisughe dalle gambe, Tatiana fece rigirare Saika. Sbrigati, sospir Saika, ma smettila di bruciarmi la pelle con quelle mani. E il fuoco. Smettila di toccarmi. Metti il fuoco su queste cose e poi spostati. Non toccarmi con quelle dita. Nervosa ma calma, le mani ferme, Tatiana bruci velocemente tutte le sanguisughe che non volevano cadere via; gonfie, ormai grigie e accartocciate, continuavano lo stesso a nutrirsi su Saika. Ne erano rimaste solo alcune sulla schiena. Sar stato a causa delle cicatrici, pens Tatiana. Nemmeno le sanguisughe riescono ad attaccarsi sulla pelle morta. Con cos tanto sale sulle ferite aperte, anche il corpo di Saika stava iniziando a gonfiarsi, a diventare grigio. Aveva smesso di gridare. Tania la bocca di Saika era come indolenzita, satura di acqua e sale. In mezzo alle mie gambe, Tania Tatiana era felice che gli occhi di Saika fossero chiusi e la ragazza non potesse vedere la sua repulsione. Avrebbe voluto chiamare Marina, la migliore amica di Saika, o unadulta come zia Rita. Avrebbe voluto chiamare lo zio.. Tania! era lo zio Boris. Era dietro di lei, chino su di lei. Cos successo? Sanguisughe, zio Boris, disse Tatiana col fiatone. Credo di averne eliminate la maggior parte Guarda, disse Boris, indicando i peli pubici di Saika. Lo so, disse Tatiana. Quelle sono le uniche rimaste. Tatiana non sapeva che dire o fare. Era indelicato chiedere allo zio di aiutarla? Farlo completamente da sola era impossibile. Tatiana non
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis poteva, e cosa pi importante, non voleva toccare Saika l. Le ho gettato il sale addosso, ma non vogliono mollare. Tania, fa qualcosa. Era Saika. Non stare seduta l a fare una cazzo di conversazione. B, e che dovrei fare Saika? Non posso accendere un fiammifero su di te, no? Oh, cazzo, disse Saika. Aiutami ad alzarmi, avanti. Lo zio Boris e Tatiana laiutarono. Saika cerc tra le sue gambe, prese una sanguisuga e tir. La sanguisuga venne via assieme a un ciuffetto di peli. Lo fece con unaltra, che si era infilata un po pi sotto, un po pi in fondo. Tatiana guard via. Non riusciva a farlo, ma not che per lo zio non era cos. A differenza degli occhi disgustati di sua zia, in quelli dello zio, Tatiana not repulsione e compassione mescolati a qualcosaltro, qualcosa che nemmeno il gentile zio Boris riusciva a nascondere. Una ragazza nuda seduta sullerba di fronte a lui, coperta di ferite, con sanguisughe in mezzo alle gambe, sanguinante, gonfia e sporca. Ma era nuda. Imbarazzata da morire, Tatiana si alz e fece per andarsene, con i fiammiferi in mano. B, se stai bene adesso, credo me ne torno a casa brontol. Vuoi che ti porti del sapone? Dello iodio?. Sto bene disse Saika, immobile. Tatiana non insistette. Senza iodio, le ferite si sarebbero infettate, ma non era un suo problema. Zia Rita guardava fuori dalla finestra. Che sta facendo tuo zio? domand a Tatiana. Non lo so. Tatiana and vicino al lavello e prese il sapone industriale. Non era n una bugia n un equivoco. Non sapeva veramente cosa stesse facendo suo zio. La risposta non soddisf zia Rita, che and alla porta e grid, Boris! Che stai facendo? Lo grid tre volte e lo zio lo stesso non tornava. Aprendo la porta, Rita scese gli scalini. Boris! Quando Rita fu a dieci metri da loro, Boris si alz. Marina e Tatiana li guardavano dalla finestra. Tania, non so come ci sei riuscita, disse Marina. Pensavo saresti svenuta. Perch hai pensato questo, Marinka? Perch io lo avrei fatto. Sono forse te? Non ho mai visto cos tante sanguisughe nello stesso posto, disse Marina abbassando la voce. Come ha potuto non accorgersi che le si erano attaccate addosso? Quando successo a me con una sola sanguisuga, me ne sono accorta eccome. Dovrebbero essere indolori, disse Tatiana. Altrimenti si sarebbero estinte. E poi penso che la sua soglia del dolore sia notevole, vista la sua schiena. Videro Saika reimmergersi dentro il lago, per lavarsi via il sangue.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Non posso crederci, sta tornando dentro, disse Marina. Non tornerei mai in acqua dopo una cosa del genere. Credo che se Saika sapesse cos meglio disse Tatiana, ci sarebbero molte cose che non rifarebbe, non credi? Non so di che cosa parli Tania, replic Marina, sviando lo sguardo e andando via. Tatiana and alla porta per chiuderla perch non voleva sentire le amare parole che si stavano scambiando unirritata zia Rita e un calmo ma senza scuse zio Boris. La ragazza ha quindici anni ed stata attaccata dalle sanguisughe! disse. Che centra con il resto? Che centra col fatto che rimanevi l a fissarla? Stavo cercando di aiutarla. Ci scommetto! Non riusciva ad alzarsi. Perch avrebbe dovuto, quando la sua posizione preferita sembra essere quella sulla schiena? Rita! Tatiana chiuse la porta con un sospiro. Il conflitto segu la ragazza ovunque and. Nel villaggio, nei boschi, sulla strada, sul fiume, nel lago. Le foglie del t, i palmi delle mani, gli alberi di sorbo selvatico, lo zucchero, le biciclette, vecchia, giovane, coraggiosa, riluttante, ogni passo che faceva sulla terra, portava un conflitto dentro di s.

LA FIGLIA DEL SARCHIATORE


E poi piovve, e continu a piovere. Le tre sedevano nella veranda. La pioggia batteva. Ho sentito che ogni anno, dopo la pioggia, attraversate il lago per andare a cogliere funghi e mirtilli nel bosco, disse Saika. Possiamo andarci anche questanno? La sua faccia era gonfia. Il suo corpo coperto dai vestiti e dalle lenzuola di Marina. Se vuoi, disse Marina. Lo voglio, lo voglio. Saika guard attraverso la distesa del lago. Come ci arriviamo? Marina rispose con una punta di orgoglio, Tania ci porta, remando. Non fino a laggi intendi?? Saranno due chilometri. Due e mezzo fino alla parte pi fitta del bosco, dove ci sono i funghi migliori. E rema fino alla fine. Lei la regina del lago Ilmen, vero, Tanechka?
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Tatiana di solito arrossiva orgogliosa, ma oggi aveva perso il buonumore. Sono solo due pidocchiosi chilometri disse. Una volta ho dovuto camminare per quasi settanta chilometri, disse Saika. Tu hai remato per due chilometri, io camminato per settanta. E tantissimo, Saika disse Tatiana. Dove stavi andando? Stavo scappando. Da sola? Saika tacque. Ma come fai? disse alla fine. Con tutte le cavolo di domande che puoi farmi, sei capace di fare proprio quelle a cui non voglio rispondere? E una specie di dono speciale che hai? Sedevano su due piccole poltroncine della veranda, esauste. Tu fai troppe domande, disse Saika. E in pi, fai le domande sbagliate. Non so di che cosa stai parlando. Ma Tatiana non sembrava perplessa. Doveri diretta? E una domanda migliore? Iran, replic Saika. Vivevamo a soli cento chilometri dal confine, allora. Tatiana ascoltava attentamente il tono della sua voce, cercando di catturare, sperando di catturare, fallendo nel catturare qualcosa fra le righe. Quando? Un paio danni fa. Saika ora aveva quindici anni. Eravamo condannati, Tania. Se sapessi di cosa sto parlando capiresti. Non posso spiegartelo. Marina mi capisce. Io ti capisco, disse Marina. Vorrei sentirmi anche io cos. Condannata a tredici anni? Allora cosa successe? B, lo sai cos successo, disse Saika. Mio padre ci ha presi. Marina accarezz il braccio di Saika. Non parliamo di questo, Saika cara. Parliamo di qualcosa di bello invece come andare aldil del lago Ilmen! S, s parliamo di questo, disse Saika. Verranno anche zia Rita e zio Boris? Naturalmente disse Marina. Nessuno lascia andare i bambini da soli nel bosco. Hmm, disse Saika. Noi non siamo pi bambine. Anche Tania ha quattordici anni. praticamente una giovane donna. Saika si schiar la voce. E i tuoi genitori, Marina, sono stati cos raramente da soli. Forse gli farebbe piacere avere un giorno tutto per loro. Senza ragazzini attorno. Per fare cose da adulti. Sorrise. Oh, non ci lasceranno mai andare da sole! disse Marina, la sua faccia rossa come un peperone. Ma sarebbe fantastico!
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Chiediamoglielo, disse Saika. Al peggio diranno di no, giusto Tania? Non ne ho idea, disse Tatiana con indifferenza. Perch domani me ne torno a casa. Perci voi ragazze fate quello che vi pare. Te ne torni a casa? Perch? disse Marina, con tono acuto. Lo sa la mamma? Lo sapr domani, disse Tatiana. No, no. Non andare. Perch te ne vai? Tatiana fiss Marina e non disse nulla. Oh, dai! esclam Marina. Stavamo solo giocando prima con te, giusto Saika? acqua passata ormai. Quellacqua diventata un po troppa adesso, disse Tatiana. Sta uscendo dagli argini. Sono io, disse improvvisamente Saika, fredda. Non le sono mai piaciuta, Marina. Te lavevo detto ma tu non mi credevi. Ho provato ad esserle amica, ho provato a parlarle, a giocare con lei. Niente di quello che ho fatto andava bene. Tania d a Saika che non vero! Non centra con me, disse Tatiana, deviando come meglio poteva. Ammettilo non ti sono mai piaciuta, disse Saika. Non ha niente a che fare nemmeno con te, disse Tatiana. Vado a casa perch voglio stare con la mia famiglia. No, tu mi stai giudicando, disse Saika. Sta diventando cos noiosa questa storia. Mi hai giudicata sin dallinizio, continu Saika, con la voce che si alzava. Mi hai giudicata per le mie cicatrici, mi hai giudicata per le mie vedute aperte. Mi giudichi persino perch ho un corpo sviluppato! Mi giudichi perch sono andata con un ragazzo troppo giovane. Tu. Mi. Giudichi. E basta. Tatiana allinizio non disse nulla. E poi, B, dimmi, cos successo al ragazzo con cui sei stata? Abbiamo capito cosa successo a te, ma a lui? Era cos calma mentre lo diceva, eppure le sue parole erano come piatti che battevano fragorosi nella tranquilla veranda, mentre la pioggia continuava a cadere. Te lho gi detto, a proposito della giustizia Azeri, disse Saika. E non ne voglio riparlare con te. Perch tutto quello che ti dico, tu lo usi contro di me. Non proveniva quasi nessun suono da Tatiana, solo un flebile respiro. La bocca parla della pienezza del cuore, sussurr.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Lo vedi Marina?! salt su Saika, facendo cadere le lenzuola, scuotendo le spalle, gli occhi fiammeggianti, la faccia rossa. Tatiana, piccola, immobile, il viso pallido, piano si alz in piedi. Le mani lungo i fianchi. Tatiana, davvero, che ti prende? esclam Marina, alzandosi anche lei. Saika nostra ospite! Oh, stai zitta, Marina, disse Tatiana. Lei non mia ospite. Non lho invitata io. Saika si allontan. Tania, Tania, Tania, disse. Che visione della vita sempliciotta che hai. Il mondo cos complicato, cos tante voglie e bisogni e desideri in conflitto fra loro. Noi cerchiamo di dargli un senso, facciamo il meglio che possiamo e poi arriva un essere primitivo come te. Scosse la testa nera. Che non sa niente. Che non capisce niente. Tatiana tacque. Avrebbe potuto andarsene da un momento allaltro. Avrebbe voluto andarsene da un momento allaltro. Ma dopo tutto non credeva che quella discussione fosse inutile. Non quando anche Marina era coinvolta, Marina con quel suo buon cuore, ma cos debole. Okay, non so niente, disse Tatiana. E allora che te ne importa di quello che penso? Se anche non mi piacessi, e allora? Mettiamo che sia cos, diciamo che tu non mi piaci. Solo per farti capire. Diciamo che non voglio giocare con te o parlare con te. Non mi piacciono i tuoi segreti, non mi piace il tuo mondo fatto di profezie contorte e ingannevoli questo tutto ipotetico, Saika. Lo sto solo dicendo per arrivare al punto. Allora, anche se fosse cos? A Luga hai avuto tutti gli altri ragazzi per giocare con te. E qui hai Marina. Il mio punto , non puoi vincere sempre e su tutti, disse Tatiana. Cosa te ne importa di quello che penso di te? Non mi importa quello che pensi di me, disse Saika. Sei solo gelosa che i tuoi amici giochino con me invece che con te, gelosa che tuo fratello abbia giocato con me. Ecco perch non ti piaccio. Magari, se tu fossi pi interessante Tania, saresti capace di tenerti i tuoi amici. Forse. Ma eccoti di nuovo, che parli di me. Perch non sei contenta che gi tutti gli altri abbiano giocato con te? Perch non abbastanza? Perch Marina non abbastanza? Ragazze, smettetela, disse Marina, andando da Tatiana. Tania, smettila. Tatiana mise un braccio tra lei e Marina, perch non si avvicinasse. Non hai nessun diritto di giudicarmi, Tatiana, disse Saika. Non mai stata mia intenzione, disse Tatiana. Il punto sempre e solo questo: una tua scelta se venire o no a giocare con me. sempre stata una tua scelta. Ma se scegli di giocare con me, stai alle mie regole, non alle tue. Ecco tutto. E quali sono queste regole, Tatiana?

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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Le conosci molto bene, disse Tatiana. Prima di tutto non mi piace essere presa in giro o ridicolizzata. Non mi piace che mi si raccontino cose che non voglio sentire, o cose che non sono vere. Non mi piace essere costantemente e subdolamente sovvertita. Questo quello che intendo! Mi stai giudicando anche adesso! Tatiana non replic a quello, dicendo invece Non ti ho mai importunata, in nessun modo. Non ti ho mai cercata, mai chiamata. Non sono mai venuta a bussare alla tua porta. Ti ho aiutata quando ho potuto ah, e prego, comunque! Oh, come se dovessi ringraziarti per quella cosa! esclam Saika. Tu pensi che io mi sia meritata le sanguisughe. Lo so quello che pensi, tu e il tuo cazzo di Newton. Tu pensi che ero stata cattiva con te e che abbia ricevuto quello che mi spettava. A questo punto Tatiana avrebbe potuto protestare. Una leggera negazione per esempio. Ma quello che Tatiana, calma, disse fu: E quale sarebbe il meccanismo per cui lo Yezidi pensa che lintero universo possa aggiustarsi da solo, in questo modo? Marina boccheggi: Tania! Che cosa vuoi da me, Saika? chiede Tatiana. Come continui a dire a Marina e a chiunque ti ascolti, io sono una sempliciotta poco educata. Perch ti struggi cos tanto per la mia approvazione? Perch cerchi sempre di trascinarmi nella tua cerchia? Non ti soddisfa lasciarmi da sola, vero? Saika si avvicin paurosamente. Senza girarsi, senza spostare lo sguardo e senza aprire le mani, Tatiana disse, con fredda calma, Dovresti essere grata. Grata per cosa? Grata che fossero solo sanguisughe. Di che cosa stai parlando? Sarebbe potuta andare peggio, disse Tatiana a voce pi bassa. Potevano essere i vermi dacqua. I cosa? Ora Saika arretr, i suoi occhi pi scuri. Non ne hai sentito parlare? Oh, s. Sono i veri abitanti dei fondali del lago. Vermi dacqua rossi. La specie Glicera del verme. Il suo naso il venti per cento della lunghezza del corpo. Ha quattro denti sulla sua punta, come zanne. Ogni dente attaccato ad una ghiandola velenosa. E i vermi dacqua mordono. Immaginatene a centinaia su di te. Tu sei malata, disse Saika, impallidendo, arretrando passo dopo passo fino ad arrivare alla porta. Sono stanca morta di te, disse Tatiana, andando verso di lei e sussurrandole Io so chi sei. Tieni le tue mani lontane da me! piagnucol Saika. Essere toccata da te sarebbe molto peggio che essere morsa da quelle sanguisughe. Non toccarmi mai pi. Sei come un verme dacqua.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Aveva smesso di piovere quando Tatiana disse a zia Rita che se ne sarebbe andata. Lo zio Boris guard stanco la moglie e la figlia. Marina, perch Tania se ne vuole andare? Che hai fatto perch Tania volesse lasciarci? Lei non se ne va! piagnucol Rita. Mio fratello non mi perdoner mai se non mi prendo cura di sua figlia come lui si prende cura della nostra ogni agosto. Avremo bisogno che ci tenga Marina anche in futuro. Che cosa faremmo se avessimo bisogno del suo aiuto? Tania non se ne va! Perch non la tratti un po meglio, grid Boris, e forse cos non vorr pi lasciare casa tua! Quante volte te lo devo ripetere? Un altro centinaio prima che ti dia retta! pianse Rita, e andarono fuori, sbattendo le porte, fra gli alberi scuri, gridando attraverso leco della notte tranquilla, che trasportava le loro voci lungo lacqua e le faceva ritornare attutite dalla serenit del lago, in mezzo al frusciare metallico delle zanzare, che erano troppo disturbate dalla confusione per pungerli. Pi tardi quella notte, Marina strisci nella brandina di Tatiana in salotto. Tanechka, sussurr, mettendo le mani su Tatiana. Saika dice che le dispiace. Anche a me dispiace. Ti prego non tornare a Luga. Ti prego. Vieni con noi domani. Ha piovuto cos tanto oggi, che la foresta sar ricoperta di funghi. Dai. la nostra gita annuale del lago Ilmen. Ci andiamo sempre, io, tu, Pasha. Vedi mio fratello, per caso? La mamma vuole i funghi e i mirtilli. Anche la tua. Faremo la migliore zuppa del mondo, la miglior torta. La tua Dasha aspetta che le porti i funghi. Lo sai quanto li ama. Dai, pensa a lei. Mi dispiace se ti ho fatta arrabbiare. Eccome se lo hai fatto, disse Tatiana. Stavo solo giocando. Lo sai. Smettila di essere cos sensibile. Dai vieni. Non lo far pi, lo giuro. Dai, sarai felice di remare senza Pasha. Non sono felice di fare niente senza Pasha, disse Tatiana. Senti, che cosa vuoi da me? Sono stanca. Marina tocc la mano di Tatiana. E solo che non capisco perch non ti piaccia Saika, Tania. cos divertente e mondana Come pu essere mondana, Marina? cresciuta in villaggi nel bel mezzo del Transcaucaso. stata tutta la sua vita in mezzo a capre sporche. Ogni suo poro puzza di capra. Da dove avrebbe preso la sua mondanit, ci pensi? E perch lei mi parla cos, mi dice tutte quelle cose orribili e tu stai zitta e a stento trattieni una risata? E solo divertente. Tu non la capisci. chiocci Marina. Sono solo giochi di bambini.
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Parti mancanti de IL GIARDINO DESTATE : Secondo interludio BLOG http://ilcavalieredinverno.blogspot.it/ Traduzione di Jomax Bethel - Ellis Di sicuro i bambini crescono velocemente con Saika, disse Tatiana. Mi avrebbe toccata se glielo avessi permesso, sussurr rabbrividendo. Quello un gioco da bambini? Hai visto la sua schiena? ricadde sul letto. E ascolta bene le mie parole, c qualcosa che non ci sta dicendo. Ma dai, non ha niente a che fare con noi, disse Marina. Va bene, allora vai pure con lei. Perch avete bisogno anche di me? Vai con lei, vai nei boschi, raccogliete i vostri funghi, i vostri mirtilli. Non voglio andarci senza di te. Ti prego, Tania. Tatiana si sfreg gli occhi, distesa a letto, desiderando di essere addormentata profondamente, o a casa sua, o da qualsiasi altra parte che fosse irraggiungibile. Ti prego, non essere arrabbiata con me, disse Marina. Dai vieni. Sar divertente! La mamma e il papa ci lasciano andare da sole! Non incredibile? Tatiana grugn. Allora verrai? E farai la carina? Tatiana incroci le braccia sul petto. Verr, disse. Ma non far la carina.

VOLANDO ATTRAVERSO LE STELLE


Tatiana dorm. E prima del mattino seguente, quando partirono solo loro tre per i boschi oltre il lago Ilmen, sogn di essere distesa sulla schiena, di guardare su verso il cielo, e le stelle avvicinarsi e brillare sempre di pi e lei voleva chiudere gli occhi e guardare via, ma non ci riusciva, e improvvisamente realizz che non erano le stelle ad avvicinarsi a lei, era lei che stava volando da loro, dritta sotto di loro, con le braccia tese sopra la testa, il suo viso luminoso e il suo cuore pieno, sotto ogni stella della notte, e il sussurro di Blanca Davidovna che le riecheggiava nella testa. Ci sono una corona e una croce nella tua tazza di t, Tatiana.

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