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PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO 2013

Lo scorso 22 settembre 2012, a seguito dellavvio del procedimento di formazione degli atti del P.G.T. deliberato dalla Giunta con atto n. 158 del 4/8/2012, noi sottoscritti consiglieri comunali del Partito Democratico Antonio Pagani e Vittorio Spinelli abbiamo presentato, anche a nome della coalizione composta, oltre che dal PD, dal Partito Socialista, da Italia dei Valori e dalla lista civica Oggi per Domani, le nostre proposte e i nostri suggerimenti. Tali proposte riassumevano i principi generali che ritenevamo dovessero ispirare la formazione del PGT, cos come li avevamo presentati alla citt nel nostro programma elettorale, oltre ad una serie di proposte specifiche, a nostro avviso, rilevanti. Riteniamo utile, per comodit di riferimento, riportare di seguito il testo del citato documento. In questi anni di crisi economica dagli esiti incerti e dimprevedibile durata, il PGT rappresenta uno strumento qualificato per iniziare un diverso modello di crescita e sviluppo. Occorre, riteniamo, puntare a un risparmio (effettivo) in termini di consumo di suolo e valorizzare il patrimonio edilizio esistente. Le risorse disponibili dovranno concentrarsi sul recupero degli edifici dismessi o fatiscenti, sullutilizzo e lintegrazione urbana di quei luoghi di risulta inutilizzati, che spesso passano inosservati. Lo sviluppo di nuovi modi di fornire abitazioni a prezzi accessibili, sia in propriet sia in affitto, sar un obiettivo di grande attenzione progettuale per andare incontro alle esigenze di singoli e famiglie che non possono sopportare oneri finanziari troppo elevati. Con uno sguardo orientato al lungo termine, particolare cura occorrer dedicare alla fascia che attraversa Cant da Nord a Sud (Parco Argenti, propriet Scotti, ex filanda Salterio, Collegio De Amicis) per ridisegnare il centro, qualificarlo con la presenza di luoghi e attivit di richiamo, riempirlo e animarlo anche attraverso collegamenti trasversali tra la direttrice Matteotti-Dante e la direttrice Enrico Brambilla-Fiammenghini. Questa grande opera progettuale richieder tempi tali da superare la durata di un singolo mandato amministrativo. Sar quindi indispensabile costruire un patto duraturo basato sulla collaborazione, pi data che richiesta, tra tutte le forze politiche presenti nella citt. Con riferimento al poco tempo a disposizione anche solo per arrivare a una nuova adozione entro il 31 dicembre 2012, si suggerisce di: utilizzare le oltre 1.000 segnalazioni che, a partire dal 2006 sono state presentate da privati e associazioni/enti; sono pi che sufficienti per redigere un buon piano; presentare urgentemente un piano, per favorire la pi ampia discussione in 1

Consiglio Comunale, pubblicizzando fortemente le sedute interessate e favorire cos la maggiore partecipazione dei cittadini. Con riferimento invece ai contenuti si prega di voler tener conto di quanto in seguito indicato. Definire a priori il dimensionamento degli abitanti e censire puntualmente il numero di abitazioni sfitte, non occupate e ora non utilizzabili con lo scopo di definire un fabbisogno abitativo realistico che tenga anche conto della tendenza al saldo zero nel consumo di suolo. Evitare che il trasferimento dei diritti di edificare (borsino) diventi un altro strumento di sfruttamento del territorio a solo favore della rendita fondiaria e/o di pochi soggetti. Potenziare il ricorso allo Sportello Unico per lImpresa, rendendolo pi efficiente in termini di tempi di reazione e di risposta. Favorire la valorizzazione delle cascine allinterno del Parco mantenendo inalterate le volumetrie esistenti e autorizzando destinazioni duso compatibili con la tutela del Parco stesso. Rivisitare il corpo normativo delle Norme tecniche di attuazione e integrarlo con norme cogenti in termini di risparmio energetico e di sostenibilit ambientale. Il perseguimento di questi obiettivi non deve solamente essere incentivato con premi volumetrici (sempre discutibili), ma reso obbligatorio nella realizzazione di nuovi edifici o nella ristrutturazione di quelli esistenti. Favorire il recupero/ricostruzione degli edifici dismessi. Pianificare per caratteristiche di omogeneit la ricostruzione della citt sia valorizzando le architetture di valore che abbattendo e ricostruendo gli edifici che non presentano caratteristiche tali da essere preservati. Promuovere, coinvolgendo anche gli operatori finanziari e quelli del settore edilizio, nuovi modi di fornire abitazione, in propriet o in affitto, nel rispetto delle effettive disponibilit finanziarie delle varie categorie di cittadini. Importante, in questa direzione, il ruolo che pu giocare ledilizia residenziale pubblica. Si ricordi che gli ultimi interventi significativi e quantitativamente rilevanti in materia di edilizia residenziale pubblica risalgono agli anni 80. Da allora nulla stato prospettato e nulla stato fatto. Individuare e attrezzare luoghi di socializzazione di quartiere attraverso il riutilizzo di edifici appartenenti al patrimonio comunale atti allo scopo e comprendendo tra questi, anche per lalto valore simbolico che rappresentano, le strutture sequestrate alla mafia. Ridurre sensibilmente il traffico, renderlo pi scorrevole con lintroduzione di ulteriori sensi unici, attuando misure per ridurre la velocit nei centri abitati o particolarmente frequentati, aumentando, dove ancora possibile, lofferta di parcheggi, individuando o sfruttando allo scopo nuove aree che dovessero diventare disponibili. Il traffico commerciale e di transito sempre pi soffocante. Il poco consumo di suolo concedibile dovrebbe essere destinato solo alla realizzazione delle indispensabili tangenziali per far girare allesterno della citt le linee di traffico che attualmente la attraversano. Favorire, attraverso il deciso appoggio a politiche e progetti regionali, il rilancio della ferrovia Lecco-Cant-Como (specialmente nel tratto CantComo) collegando le due stazioni cittadine con servizio navetta (allungando ad esempio il tragitto dellattuale linea 3) 2

Predisporre marciapiedi e piste ciclabili nel recinto urbano. Utilizzare allo scopo gli spazi ricavati dalle strade a senso unico. Mettere in sicurezza i sentieri ciclabili e i percorsi pedonali extra-urbani, localizzando punti di sosta e di ristoro per favorirne luso da parte di famiglie e di gruppi per gite e scampagnate. Arredare con opere di mitigazione, laddove necessario, gli insediamenti produttivi con interventi di verde ed eliminare depositi e accumulo di materiale in aree aperte e visibili. Fermo restando lobiettivo finale di un parco regionale, vero ed efficace strumento di tutela del territorio, si insiste affinch, unitamente alla delibera di adozione del PGT e recuperando una precedente delibera in merito dallamministrazione Selva, mai revocata, si decida per ladesione al Parco della Brughiera Briantea. Adesione che, permettendo la successiva adesione di Comuni (Cucciago, Fino Mornasco ad esempio) che, non avendo confini adiacenti al suddetto Parco, attualmente non possono partecipare, produrrebbe un effetto domino allargando in maniera sensibile larea coperta. Con il risultato di rendere ancora pi forti le ragioni del Parco Regionale richiesto.

Dalla lettura e dallapprofondimento del PGT proposto, affrontato utilizzando anche le suddette indicazioni, siamo in grado di formulare un primo giudizio, prevalentemente politico anche se ovviamente argomentato in alcuni punti utilizzando riferimenti tecnici. Ci preme prima di tutto associarci ai giudizi positivi finora espressi circa il ruolo svolto dallUfficio di Piano appositamente costituito e auspichiamo che ai dipendenti comunali che ne hanno fatto parte venga riconosciuto il conseguente corrispettivo economico, certi come siamo che lindubbio arricchimento professionale che loro derivato non possa essere considerato sufficiente; come non pu essere sufficiente, anche in ordine ad analoghe e future iniziative, un riconoscimento solo morale. Partiamo dagli aspetti positivi , condivisibili, che riguardano: le scelte effettuate in ordine alla salvaguardia ambientale e al recupero di ambiti precedentemente destinati alledificazione la forte opzione espressa in ordine allistituzione del Parco Regionale e il ruolo svolto dallAmministrazione come punto di stimolo e di riferimento del territorio circostante; giudichiamo tale scelta non solo utile per sancire la salvaguardia ma indispensabile per valorizzare i territori che verranno conferiti. Siamo peraltro coscienti che il raggiungimento dellobiettivo nelle competenze di Regione Lombardia: i rappresentanti del PD sono impegnati in prima persona e si offrono, allo scopo, come punti di riferimento, di presidio e di azione politica; La politica del riuso tramite il recupero degli edifici dismessi e fatiscenti; Lazione di incentivazione a interventi qualitativi in termini di risparmio energetico, anche se riteniamo opportuno, dopo questa prima fase, che tali interventi si trasformino da incentivabili in cogenti; Linserimento nelle previsioni di Piano delle richieste giacenti presso lo SUAP e riguardanti aziende vitali e in crescita; 3

La correzione, in funzione anti-speculativa, delle norme inerenti il trasferimento dei diritti virtuali di edificare; Lindividuazione dei percorsi ecologici che dovranno permettere nel futuro lattraversamento della citt mediante piste/viali solo pedonabili e ciclabili; Lopposizione alla realizzazione dellautostrada VA-CO-LC. Abbiamo, nello stesso tempo, rilevato delle omissioni o forse solo delle insufficienti indicazioni operative che, anche se non riteniamo debbano necessariamente essere classificate come elementi negativi, certamente necessitano di essere riprese o approfondite per evitare, in caso contrario, che possano generare criticit e difficolt di gestione. Di seguito le elenchiamo. Non riteniamo completa la valutazione della popolazione a fine piano, non essendo considerate le abitazioni sfitte e il patrimonio edilizio da recuperare. Sul problema delle abitazioni sfitte, specialmente quelle di nuova costruzione, grava certamente la mancanza di una valutazione ufficiale, ma ci non pu essere sufficiente per ignorarle. Si parlava durante la campagna elettorale che tali abitazioni potrebbero essere comprese tra le 800 e le 1.200; e da allora altre costruzioni si sono aggiunte . ritenuto prudente non considerare almeno 2.000-3.000 abitanti in pi e circa 1.000 autoveicoli in aggiunta allattuale circolante? Non abbiamo avuto modo di valutare lo stato dei sotto-servizi non essendo ancora disponibile il PUGSS. E per ci ci chiediamo, considerando anche i tempi grami che gli Enti locali devono affrontare dal punto di vista finanziario, di conoscere al pi presto tale valutazione anche in relazione a quanto riportato nel punto precedente. Il giudizio positivo espresso in ordine ai criteri adottati per la salvaguardia del territorio ed il corrispondente riconoscimento dei diritti virtuali di edificazione ai proprietari che hanno sempre pagato le imposte sui terreni edificabili non ci esime per dal considerare che la questione IMU debba essere definitivamente regolata per evitare che, in futuro, ci si trovi nella medesima situazione senza pi possibilit di porvi rimedio. Partendo dal principio che non pi opportuno che ledificabilit di un terreno sia gestita come un diritto eterno proponiamo di legarlo alla durata del Piano. La scadenza dellIMU pu diventare lo step successivo allesaurimento della scala decrescente degli indici premiali di edificabilit legati al tempo dellintervento. Il Comune potr sempre riconfermare in futuro ledificabilit, e quindi continuer a poter incassare lIMU, ma senza esserne obbligato. I cittadini, da parte loro, conosceranno in anticipo le regole e potranno quindi regolarsi in tutta libert. Riteniamo tale proposta tanto pi valida quanto pi consideriamo la citt ormai satura con la conseguenza che unaltra operazione tipo ambiti sorgenti sar praticamente impossibile. Rileviamo la mancanza di unesplicita e cogente previsione di edilizia residenziale pubblica e comunque di modalit agevolative per favorire nuovi modi di fornire abitazioni. Invero il Piano ne prevede ma li lascia alla libera iniziativa. Considerando il gi elevato numero di abitazioni nuove sfitte e il mutato quadro economico generale che ha impoverito un crescente numero di famiglie e che metter in seria difficolt le nuove convivenze 4

riterremmo unattenzione primaria quella di pensare a soluzioni alternative e attuabili. Almeno approfondiamo il tema! La costituzione delle Assemblee di Quartiere sta ponendo la questione dei luoghi di riunione laddove non esistano gi dei centri civici (es. Mirabello e Fecchio). improponibile, utilizzando gli SPS, pensare a opere compensative a tale scopo? Vogliamo anche segnalare una questione che abbiamo raccolto parlando con i cittadini: riguarda la percezione del concetto di consumo di suolo, che non la stessa di quella prevista dalla Legge e dal PTCP (peraltro correttamente rappresentata nel Piano) ma si sovrappone infatti al concetto pi generale di verde e, in diversi, genera una critica verso gli ambiti di trasformazione residenziale previsti allinterno del perimetro urbano che vengono considerati ulteriore consumo di suolo in continuit con le prassi del recente passato. Esistono, per, nel PGT in corso di esame anche delle previsioni che ci lasciano molto perplessi e per i quali riteniamo che sia indispensabile attivare una grande campagna di partecipazione che coinvolga la citt in tutte le sue componenti (professionali, produttive, associative, ecc.). Ci riferiamo al PII che riguarda larea del Collegio De Amicis che noi riteniamo debba essere approfondito unitamente a tutto il crinale centrale che attraversa la citt di nord a sud e che comprende anche larea dellex filanda, del castello Pietrasanta, della propriet Scotti (porta ferraia) e del Parco Argenti. Loccasione che ci si presenta storica e pu determinare la svolta per il futuro della nostra citt. A tal fine, anche per promuovere uneffettiva partecipazione dei cittadini alla definizione di un futuro destino della citt e del suo centro, chiediamo che lamministrazione subordini lazione definitoria del PII De Amicis, alla conclusione di in un vasto dibattito che coinvolga associazioni, categorie, cittadini che costituiscono il naturale supporto e presupposto a tale definizione. Abbiamo ascoltato con attenzione la dichiarazione dellAssessore Latorraca sullo spirito con la quale stato pensato e redatto il PGT: che vuole essere un documento politico impegnativo che deve contenere tutto quello che si ritiene di poter ragionevolmente realizzare. Valutiamo tutto ci con grande favore e lo condividiamo. Chiediamo per di considerare che gli interventi sulla citt non si esauriranno nel prossimo quinquennio e che diventa quindi indispensabile fornire una visione che ben diversa da un libro dei sogni. Visione senza la quale pu diventare problematico individuare la coerenza dei vari interventi. La viabilit un argomento trattato molto parzialmente; viene infatti accennato nella Relazione ambientale ma poi si rileva solo la c.d. tangenziale sud prevista dal PTCP (non consideriamo la metro-tranvia in prolungamento dalla stazione di via Veneto fino a Largo Adua, perch le attribuiamo una priorit bassa). Nelle recenti assemblee di quartiere stato dichiarato che la tangenziale nord stata tagliata a causa della via Virgilio che costituisce un tappo non ovviabile. Ma non stata fornita alcuna indicazione alternativa, seppur futuribile Non vediamo, in queste condizioni, come una delle pi grosse criticit di Cant, il traffico derivante dal suo obbligato attraversamento, possa essere avviato a soluzione. 5

Premiamo perch venga rappresentata almeno la visione. Abbiamo gi espresso il nostro giudizio favorevole sulle aree di trasformazione produttiva ma riteniamo di dover porre una riflessione che riguarda lindividuazione, per eventuali augurabili necessit future, di nuove aree di una certa dimensione da adibire al produttivo. Territorio disponibile a Cant ne rimasto pochissimo, specialmente dopo aver lodevolmente incrementato le zone vincolate. La conseguenza che le aziende canturine potrebbero trovarsi costrette a spostarsi verso altri Comuni. Proponiamo, sulla scorta di quanto gi avviene in altre zone a forte intensit produttiva, di stringere accordi con i Comuni circostanti per attivare forme di collaborazione e di compartecipazione (anche nella distribuzione dei proventi). Rimane un ultimo tema, quello relativo alla valorizzazione delle cascine. Ci stiamo per ancora lavorando e ci ripromettiamo di utilizzarne i risultati fornendo eventuali proposte nel proseguo delliter del PGT.

Cant, luglio 2013

Antonio Pagani e Vittorio Spinelli Consiglieri comunali

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