12 I N A P O L I METROPOLI giovedì 26 gennaio 2006 GdN

BRUSCIANO. IN ATTESA DELLA NOTIFICA DEL PROVVEDIMENTO ANTONIO ROMANO E LA SUA SQUADRA CONTINUANO A LAVORARE. CITTÀ NELLO SCONFORTO

Consiglio sciolto, Sindaco e Giunta ai loro posti

BRUSCIANO. Bocche cucite in Municipio all’indomani della no-
tizia choc dello scioglimento del consiglio comunale da par-
te del Ministro dell’Interno. Non un commento, non una di-
chiarazione. Nel silenzio tombale la macchina comunale si
è come ogni mattina avviata. È vero, avvisaglie ce n’erano sta-
te, ma la notizia ha colto tutti di sorpresa. «In ogni caso - fan-
no sapere dal comando di polizia municipale del Comune -
il decreto di scioglimento, non è stato ancora notificato e per-
ciò, sia il sindaco forzista Antonio Romano (nella foto) che
la giunta da lui presieduta si sono presentati regolarmente in
Comune». Le motivazioni, che tra l’altro non sono ancora sta-
te rese pubbliche, vertono ovviamente sul solito inciso «ac-
certamento di ingerenza da parte della criminalità organiz-
zata». Inciso che è stato posto alla base anche dei preceden-
ti scioglimenti che hanno viso protagonisti anche altri comuni
della provincia di Napoli, tra cui grandi centri come Casoria,
Afragola, Torre del Greco e Pozzuoli. «È ora di finirla – il com-
mento dei politici della zona – questa legge sugli scioglimenti
sta mietendo troppe vittime, spesso innocenti che hanno il
solo gap di dover amministrare territori in cui è forte la pre-
senza della malavita. Una legge che doveva tutelare le am-
ministrazioni sane, sta diventando un’arma. Occorre mag-
giore tutela per tutti quei soggetti che investono tempo ed
energia nella politica, spesso mettendoci anche la faccia». A
Brusciano in particolare, già dall’epoca post commissaria-
mento (necessario a suo tempo data la morte dell’ex sindaco
Salvatore La Gatta) si erano cominciate ad intravedere cose
positive. «La nascita dell’area industriale (Pip), l’ammoder-
namento delle aree degradate, il rifacimento di piazze e ro-
tonde, il restyling di marciapiedi e dulcis in fundo l’apertu-
ra della tratta della Circunvesuviana datata 2004, sono solo
alcuni dei meritevoli interventi da parte di questa ammini-
strazione, che ora il Governo ha deciso di toglierci – affermano
alcuni cittadini - non contestiamo nel merito la decisione da
parte delle autorità procedenti, ma sentiamo ugualmente la
necessità di palesare il nostro sconforto per l’ennesimo com-
missariamento». Di tutt’altro avviso alcuni commercianti che
hanno detto: «Finalmente li hanno mandati a casa, ne stava-
no combinando di tutti colori, specie sulla lottizzazione del-
le aree Pip». Ovviamente in questo clima rovente, sarebbe fa-
cile incappare in errori di valutazione ed esasperare gli ani-
mi già tesi, perciò, attendiamo in primis le motivazioni uffi-
ciali che dovrebbero essere notificate nelle prossime ore al Co-
mune e poi l’insediamento dei delegati prefettizi che avran-
no il compito di traghettare l’Ente fino alla prossima tornata
elettorale. A proposito di tornata elettorale, è bene ricordare
che la Casa delle Libertà, che governava fino all’altro giorno
a Brusciano, aveva vinto le elezioni del 2001 con la “bellez-
za” di 4881 voti contro i 4851 della lista civica di centrosi-
nistra, un effimero vantaggio di soli 30 voti, secondo solo ai
12 voti con cui Aniello Rega, sindaco di Castello di Cisterna
si impose nel 2001. Era così composta: sindaco, Antonio Ro-
mano. Giunta: Felice De Cicco (Sport e spettacolo), Carmine
Romano (Igiene e Sanità); Antonella Marmorino (Personale);
Pasquale Grimaldi (Cultura e Pubblica istruzione); Nicola Ma-
rotta (Polizia municipale); Giuseppe Fornaro (Bilancio).
MARIO SETOLA

BOSCOREALE. SOLIDARIETÀ DEI DIPENDENTI DELL’ENTE AL PRIMO CITTADINO CHE ATTENDE DI CONOSCERE LE MOTIVAZIONI, ANNUNCIATO IL RICORSO AL TAR

«Infiltrazioni? Non ne so nulla»

Cavaliere: è scandaloso tacciare di camorra il nostro Comune
CARMINE ALBORETTI
BOSCOREALE. La notizia dello scioglimento era
nell’aria. Eppure quando il Consiglio dei Mi-
nistri ha reso noto di aver adottato il prov-
vedimento di rigore, alcuni esponenti del-
l’attuale maggioranza hanno gridato allo
scandalo. Un interrogativo ha turbato la not-
te dei leader di centrosinistra: come mai se la
Commissione d’accesso si è insediata a mag-
gio 2004 il provvedimento di scioglimento è
stato varato a gennaio 2006, vale a dire ven-
ti mesi dopo l’insediamento? È la domanda
che si pongono il primo cittadino Vincenzo
Cavaliere e i componenti dello staff che reg-
ge le sorti del popoloso comune vesuviano.
Il sindaco, dal canto suo, si mostra tranquil-
lo ed accetta di rispondere alle domande dei
cronisti senza battere ciglio. Delle presunte
infiltrazioni e/o condizionamenti dice di non
sapere nulla (“non sono a conoscenza di fat-
BOSCOREALE. IL SINDACO CAVALIERE ALL’INGRESSO DEL COMUNE ___
ti di tale portata”). In quello che potrebbe es-
sere l’ultimo giorno da detentore della fascia
tricolore, l’ex dirigente scolastico si presen-
ta in ufficio come se non fosse accaduto nul-
la. Un atteggiamento che spiazza i suoi stes-
si collaboratori. Mentre l’addetto stampa An-
tonio d’Errico “confeziona” la rassegna,
quanto mai corposa, il capo dell’esecutivo
prende in visione la posta, firma i provvedi-
menti, riceve alcuni esponenti politici. In-
somma sembra di vivere una giornata qua-
lunque. Invece tutti sanno che non è così. Il
provvedimento del Consiglio dei Ministri
adottato “ai sensi dell’articolo 143 del decreto
legislativo 18 agosto 2000 n. 267” brucia più
che mai. «Il nostro – afferma nel corso di una
improvvisata conferenza stampa – è un co-
mune che ha una grande tradizione demo-
cratica. Tacciarlo di camorra è scandoloso».
Cavaliere, dopo aver ricevuto attestati di so-
lidarietà e stima da alcuni colletti bianchi, at-
tacca le modalità operative degli 007 della
Prefettura: «In oltre un anno di attività – di-
ce, mentre raccoglie in una valigetta le pro-
prie carte e si congeda dal personale per rag-
giungere la vicina municipalità di Pompei
dove è in corso un summit tra i sindaci del- CIRO CIRILLO DI AN
la zona sui temi dell’ordine pubblico e della
legalità - si sono limitati a richiedere le copie
degli atti amministrativi da noi prodotti, ma
hanno evitato ogni contatto».
«Il Consiglio
Gli esiti del lavoro dei commissari, però,
sono confluiti nella relazione di accompa-
andava sciolto
gnamento che sarà pubblicata sulla Gazzet-
ta Ufficiale. Le forze politiche del centrosi-
nistra terranno un vertice di maggioranza per
per incapacità»
decidere il da farsi. Nel frattempo la mac-
china comunale continua a “macinare” atti.
Tace il direttore generale dell’ente, Eduardo
de Falco che preferisce attendere di leggere
le motivazioni addotte dal Consiglio dei Mi-
nistri. Il resto sono solo chiacchiere inutili
che precedono l’imminente arrivo della
Commissione straordinaria. Secondo le in-
discrezioni che circolano i componenti do-
vrebbero giungere da fuori Regione.

CASALNUOVO. PARTITI DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE “SALUTANO” IL SINDACO SPEDITO A CASA

Giorno della memoria
A Pomigliano d’Arco
filmati per le scuole
POMIGLIANO D’ARCO. L’amministra-
zione comunale di Pomigliano
d’Arco, in occasione del “Giorno
della Memoria”, previsto per do-
mani, ricorrenza istituita in memo-
ria dello sterminio e delle persecu-
zioni del popolo ebraico, dei de-
portati militari e politici italiani nei
campi nazisti e di coloro che si op-
posero al progetto di sterminio, pro-
teggendo i perseguitati a rischio
della propria vita, organizza, in una
prospettiva formativa delle nuove
generazioni, alcune attività rivolte
alle scuole del territorio.
Questa mattina presso il cinema
Gloria la proiezione del film “Train
de Vie”, per gli allievi delle scuole
medie. Domani nel corso della mat-
tinata si svolgerà sempre presso il
cinema Gloria la proiezione del
film “Memoria: i sopravvissuti rac-
contano”, per gli allievi degli isti-
tuti superiori. Alle 17.30 presso
l’Aula Magna della Biblioteca co-
munale, si svolgerà inoltre l’incon-
tro “Gli Olocausti Dimenticati” a
cui prenderanno parte, Antonio
Della Ratta, sindaco di Pomigliano,
Marco Nieli, vicepresidente Opera
Nomadi di Napoli, Sofia Salvati, as-
sessore alle Politiche educative,
Istruzione ed infanzia di Pomiglia-
no, Cristian Valle, avvocato delle
“minoranze”, Francesco Soverina
dell’Istituto Campano per la Storia
della Resistenza, Francesco Santa-
niello, responsabile stampa Testi-
moni di Geova, e Lina Guadagni,
Responsabile Gruppo Italia 271 –
Amnesty International. «Onorare il
Giorno della Memoria” – sottolinea
l’assessore Sofia Salvati – significa
far riflettere sulla funzione della
Memoria, intesa come ricordo col-
lettivo e unificante al rifiuto di ogni
discriminazione. Ricordarsi di ciò
che è accaduto nel passato serve a
costruire un futuro dove simili
eventi non possano mai più acca-
dere».
Manifesti a lutto per Manna
CASALNUOVO. Troppo odio interno o
troppo amore per il popolo? Qual è
la causa dello scioglimento del con-
siglio comunale? Difficile stabilirlo:
ma con le dimissioni di ben 18 con-
siglieri si è messa la parola fine a un
complicato percorso politico-am-
ministrativo da lungo tempo in cri-
si. Una fine annunciata, alla luce de-
gli eventi dell’“ultimo minuto” del-
la storia amministrativa di Casal-
nuovo, in cui i colpi di scena non so-
no mancati. Soddisfatti i partiti di
opposizione e quelli di maggioran-
za che, all’indomani dello sciogli-
mento non hanno tardato a pubbli-
care manifesti listati a lutto in cui si
legge che «dopo sette mesi di agonia
il facente funzioni sindaco di Ca-
salnuovo, Antonio Manna» è stato
mandato a casa, ironizzando sul fat-
to che «maggioranza ed opposizio-
ne comunicano il lieto evento. I cit-
tadini partecipano soddisfatti».
La storia. Antonio Peluso, sinda-
co per la seconda volta nel 2001, la-
scia a luglio la poltrona di primo cit-
LA REPLICA DEL PRIMO CITTADINO. «SIAMO ARRIVATI A QUESTO PER NON AVER CEDUTO A PRESSIONI POCO NOBILI»
«Vergogna, avete affossato l’Amministrazione»
CASALNUOVO. Dopo la bufera arrivano le ri-
sposte. E il sindaco Antonio Manna calca la
mano dopo alcune dichiarazioni piovute nei
giorni scorsi: «Vorrei rispondere - dice - ad al-
cuni consiglieri. Per quanto riguarda Giovan-
ni Romano dell’Udc, sono d’accordo con lui
che la data del 24 gennaio va segnata in ros-
so, ma un “rosso di vergogna” che dovrebbe-
ro provare coloro che hanno affossato l’am-
ministrazione comunale, mentre era impe-
gnata a realizzare significative opere pubbli-
che per la città, unicamente perché questo sin-
daco e la parte sana dell’amministrazione non
hanno voluto cedere a pressioni poco nobili,
tese non al bene comune, ma a favorire in mo-
do poco trasparente determinati interessi pri-
vati. L’amministrazione comunale si scioglie
tadino in seguito alla elezione a con- sidente Romano dichiara la pronta
BOSCOREALE. «Il consiglio comuna-
le andava senza dubbio, sciolto, ma
non per infiltrazioni e/o condizio-
namenti della camorra, bensì per
incapacità degli amministratori». A
parlare è il consigliere comunale di
sigliere regionale. Il suo ruolo viene disponibilità ad unire le proprie di- Alleanza Nazionale, Ciro Cirillo
assunto da Antonio Manna, già vi- missioni a quelle degli esponenti (nella foto), a detto del quale “giun-
cesindaco ed assessore all’Istruzio- dell’Unione e a quelle di chiunque gere al secondo stop nel giro di po-
ne, alla Cultura e allo Spettacolo che, altro consigliere lo desideri fare. È co meno di dieci anni (l’ultimo
prescelto tra i tanti, assume l’impe- guerra aperta. commissariamento risale al 1997, ai
gno di continuare il cammino poli- Intanto, nella seduta consiliare tempi del sindaco Vincenzo Balza-
tico dell’ex sindaco e amico Peluso. del 12 dicembre, si approva il pia- no, arrestato dalle Fiamme Gialle di
Sin da subito cominciano i malu- no commerciale nonostante il pare- Napoli a seguito del crac della so-
mori, lasciando così il passo ad una re negativo degli stessi organismi di cietà concessionaria “Italgest” e poi
sfrenata guerra di manifesti. A set- categoria. La battaglia continua. Si riabilitato in pieno dalla Suprema
tembre i partiti di opposizione (Sdi, attende l’arrivo del nuovo anno, ma Corte di Cassazione, ndr) è un se-
Pci, Ds, Margherita) si scagliano con- vivibilità del territorio. Gli scontri nulla cambia. Si conferma lo stesso gnale di allarme e richiedere una ri-
tro Manna invitandolo a dimettersi, continuano anche all’interno della clima incandescente del 2005. Non flessione attenta sulle cause che
e contro la maggioranza di centro- stessa maggioranza e soprattutto tra a caso nel corso del consiglio co- hanno provocato un simile stato di
destra. La maggioranza e lo stesso i due vertici politici, il sindaco An- munale del 3 gennaio si assiste ad- cose». Cirillo, personaggio il cui ri-
sindaco passando al contrattacco, ri- tonio Manna ed il presidente del dirittura ad una rissa tra un espo- gore morale è riconosciuto da al-
spondono con un successivo mani- Consiglio Giovanni Romano. La nente dell’opposizione (Enzo Ro- leati ed avversari, figlio di un sot-
festo in cui si legge “Costruite inve- causa dello scontro riguarda alcuni mano) ed uno della maggioranza tufficiale della Benemerita che ha
ce di distruggere”. A novembre ar- lavori pubblici che Manna avrebbe (Angelo Giuliano), a causa della fatto la storia dell’Arma in Irpinia,
riva una nuova ondata di polemiche. ordinato: fu denunciato presso la lo- mancata discussione delle modalità parla senza peli sulla lingua: «Non
L’Unione attacca il sindaco per la cale tenenza dei carabinieri. Una vi- ed i criteri di assegnazione ad un di- credo – afferma, mentre passa in ra-
questione del piano commerciale, cenda che s’infiamma sempre più, al pendente comunale di una casa di pida rassegna le battaglie condotte
perché considerato come un serio punto tale che il 17 novembre viene proprietà comunale. Si tocca il fon- dai banchi della opposizione – che
danno per i piccoli commercianti e addirittura boicottata la seduta con- do, finché nella serata del 24 gen- Boscoreale possa essere equiparata
soprattutto fonte di disagio alle già siliare dai consiglieri di maggioran- naio il consiglio viene sciolto. a comuni in cui ilo grado di pene-
precarie condizioni di viabilità e di za, mentre pochi giorni dopo il pre- MARIA PELLICCIA trazione della mala è stato accerta-
to dalla magistratura. Attendo, co-
munque, di leggere le motivazioni
del provvedimento”. L’esponente
di An, dunque, evita qualsiasi stru-
mentalizzazione della vicenda: «mi
auguro – prosegue – che l’autorità
giudiziaria e le forze dell’ordine for-
niscano i riscontri del caso e dica-
non per incapacità del sindaco, per infiltra- consenso sulla base del programma realizza- no chiaramenti quali sono gli epi-
zioni malavitose, o per azioni incalzanti del- to e visibile agli occhi dei cittadini. Se così sodi specifici e le eventuali re-
l’opposizione, ma unicamente per una squal- non fosse, il sindaco di Napoli, Iervolino, e sponsabilità».
lida sommatoria di voti tra l’esigua e inconsi- Bassolino sarebbero i più grossi “narcisisti” La sospensione degli organismi
stente opposizione di sinistra e i voti dei po- della Regione Campania. È ignobile, invece, elettivi provocherà lo slittamento
tenti e dei baroni locali. Non capisco, quindi, nascondere le pressioni di ogni tipo esercita- delle urne fino al 2008. Per Cirillo
cosa abbiano da festeggiare». te da questo signore sul sottoscritto e sul- «occorre lavorare fin da questo mo-
Ma non finisce qui: «Quanto al ritorno del- l’amministrazione al fine di perseguire preci- mento ad un progetto al di sopra
la democrazia da qualcuno annunciata, riten- si vantaggi personali. Sotto il profilo delle delle parti che faccia della questio-
go che di democrazia e di vicinanza tra popolo pressioni, il consigliere Francesco Terraccia- ne morale il proprio vessillo». La
e istituzioni non ce ne siano state tante come no è stato indubbiamente il più tenace nel cer- Commissione straordinaria resterà
negli ultimi anni e il popolo di questo ne è for- care di utilizzare il proprio mandato esclusi- in carica almeno diciotto mesi, sal-
temente consapevole. Riguardo al consigliere vamente per i suoi fini e non certo nell’inte- vo proroghe governative. Un lasso
Francesco Terracciano, non collocabile poli- resse della comunità. Sono pronto ad affron- di tempo sufficiente per far sì che la
ticamente perché noto trasformista, vorrei fa- tare questo signore in un pubblico confronto proposta sia diventi oggetto di va-
re osservare che non è assolutamente reato e a dimostrare quali sono le reali motivazioni lutazione.
pubblicizzare le opere eseguite e richiedere il del suo colpo di mano». [CA]