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XVIII domenica del tempo Ordinario

Riflessioni sulle letture di LUCIANO MANICARDI Anno C Qo 1,2; 2,21-23; Sal 94; Col 3,1-5.9-11; Lc 12,13-21 Il lavoro per luomo e non luomo per il lavoro; i beni materiali sono per luomo e non luomo per i beni materiali: forse potremmo sintetizzare cos il messaggio delle letture di questa domenica. Che mettono in guardia luomo contemporaneo dal far consistere la propria vita unicamente nel fare e nellavere, nel produrre e nel possedere. Vi un aspetto di assurdit, rileva Qohelet, nellaffannarsi e tribolare delluomo sotto il sole, essendo chiaro che ci che luomo guadagna dal suo lavorare affannato e incessante passer ad altri che non vi hanno per nulla faticato (I lettura). Ges mette in guardia dallavarizia, dalla cupidigia, dalla brama di possesso ricordando la precariet della condizione umana (vangelo). La morte appare, sia in Qohelet che nel vangelo, come la realt che annichilisce i disegni di potere e di gloria delluomo svelandoli come illusioni, e che pu, se opportunamente ricordata, ricondurre luomo al realismo, dunque allumilt e alla sapienza. Chi vuole conoscersi deve interrogarsi sulla morte perch essa svela alluomo ci che veramente essenziale e ha senso nella vita. Ges rifiuta di intervenire in una disputa tra fratelli per questioni di eredit (cf. Lc 12,13-14). Di fronte al penoso e purtroppo ricorrente spettacolo delle divisioni profonde che attraversano una famiglia quando si prospetta di dividere uneredit, Ges si tira indietro e non si attribuisce compiti che nulla hanno a che fare con la missione che ha ricevuto dal Padre. Lobbedienza al Padre porta Ges a non sentirsi legittimato a intervenire sempre, in ogni caso e in questioni di qualsiasi ordine e natura. Chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi? (Lc 12,13). Ges si rifiuta di sostituirsi alle autorit legittimate a compiere azioni di giustizia; egli rinvia allordinamento giuridico e alle figure che la societ civile ha predisposto per dirimere questioni come quella che gli stata sottoposta. Ci si rivolga, dice in sostanza Ges, agli organi predisposti dalla comunit civile. Abbiamo in queste parole (da accostare dunque a quelle ben pi celebri riguardanti Dio e Cesare: cf. Mc 12,17 e paralleli) un insegnamento che pu illuminare e ispirare la giusta laicit che chiesa e credenti sono chiamati a vivere nella societ civile. La risposta di Ges risale dal piano esteriore delle dispute al piano interiore del cuore: egli mette in guardia tutti dalla cupidigia, dallavarizia, dalla brama di possedere. Lavidit proviene dal cuore (cf. Mc 7,22) ed equiparabile allidolatria (cf. Col 3,5). E la cupidigia che qui emerge a proposito di uneredit famigliare la stessa che ostacola lottenimento delleredit del Regno di Dio (cf. Ef 5,5). Lidolatria d illusioni di vita, ma produce morte. La vita non consiste nei beni, dice Ges. E nasce per noi la domanda: in che cosa consiste la vita? In che cosa facciamo consistere la nostra vita? Da cosa la facciamo dipendere? Ma che mai la vostra vita? chiede Giacomo ai ricchi che dicono Oggi o domani andremo nella tal citt e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni, mentre non sanno e non possono sapere che cosa sar domani (Gc 4,13-14). Questo mettere le mani sul futuro ci che viene rimproverato anche al ricco insensato della parabola narrata in Lc 12,16-21. La cecit a cui la ricchezza d origine evidenziata nella figura del ricco stupido, letteralmente senza intelligenza ( phron: Lc 12,20). Egli pensa di possedere anche ci che per definizione indisponibile: il tempo, il futuro, la vita. E

il binomio ricchezza stupidit espresso in modo tale che il pieno della ricchezza sembra camuffare il desolante vuoto, la penosa carenza di intelligenza e di sapienza del ricco. La carenza di intelligenza diviene anche mancanza di relazioni e rifiuto di fraternit perch lorizzonte interiore ed esistenziale del ricco tutto assorbito dal proprio ego: egli arricchisce per s (Lc 12,20) dimenticando Dio e i fratelli. Il peccato sempre, ricorda Agostino, ripiegamento del cuore su di s. Riflessioni sulle letture di LUCIANO MANICARDI Comunit di Bose Eucaristia e Parola Testi per le celebrazioni eucaristiche - Anno C 2009 Vita e Pensiero

http://www.monasterodibose.it/content/view/5183/1911/lang,it/ (01.8.2013)

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