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BASTA E AVANZA LA FRUTTA, OPPURE NO?

La frutta basta e avanza, ma occorre allargare i nostri orizzonti La frutta basta e avanza nella nostra dieta? Direi proprio di s. Si pu non solo sopravvivere ma anche stare in splendida forma con la sola frutta, ricordando che molti vegetali da noi catalogati come verdura sono essi stessi dei frutti non dolci, tipo zucchine e cetrioli, peperoni e melanzane, pomodori e carciofi, finocchi e zucche. E tutta una questione di abitudine e di disponibilit della materia prima. Esistono 160 mila variet di piante eduli messeci a disposizione dal nostro ultra-generoso Creatore. Mangiare solo mele da mattina a sera non per niente cosa da farsi, se non per una cura particolare e transitoria. Limportante ampliare i nostri orizzonti e stare il pi possibile sul crudo. Il Vangelo degli Esseni contiene verit strabilianti sul crudo e sul cotto Il Vangelo degli Esseni, venuto alla luce in questi anni, ricco di verit e di informazioni strabilianti. Si parlava gi allora, in epoca pre-cristiana e cristiana, di crudismo e dei danni causati dal cotto. Lunico problema con la frutta di non fare mescole malandrine coi cibi cotti e con quelli proteici. Mela, ananas e papaia possono essere mangiati anche in vicinanza e mescolanza con altri cibi, dati i loro enzimi anti-fermentanti. Attenzione invece a meloni e angurie da consumarsi rigorosamente da soli, evitando persino le macedonie. Nessuna carenza e nessuna dannosit da parte del nostro cibo elettivo Laltro problema riguarda lapporto calorico ridotto della frutta, per cui occorre mangiarne in quantit non esagerata ma adeguata.

Siamo mangiatori di frutta per concezione e disegno, per cui impossibile che il nostro cibo di elezione ci faccia male, o non ci nutra, o ci causi delle carenze. Quelle sono tutte cialtronate da due soldi. I 12 pasti sazianti di frutta del Paleozoico Ricordarsi inoltre che la magnifica e preziosa frutta acquosa, escluso quella secca e proteica tipo noci e pinoli, ha la caratteristica di essere cibo a veloce combustione. Scalda e d calorie, oltre che ripulire nel contempo, ma brucia veloce. Se consumato in modo corretto, cio a stomaco vuoto, ti entra nel sangue in mezzora ed anche meno (la banana richede triplo tempo). Ed per quello che i nostri antenati del paleozoico viaggiavano al ritmo di 12 pasti sazianti di frutta al giorno, cio una razione allora (come stabilito dalle ricerche scientifiche al carbonio radioattivo effettuate nei siti delle trib antiche, da parte del dr Boyd Eaton, maggiore esperto mondiale di scienza nutrizionale paleozoica). Una natura lussureggiante ed incontaminata Luomo di allora aveva per a sua disposizione una natura incontaminata, con centinaia di bacche e di frutti che gli pendevano dai cespugli lungo i sentieri boschivi, con banane, manghi, corbezzoli e noci di cocco e chiss quali altre delizie profumate e multicolori, che lo invitavano a cibarsi in continuazione da mattino a sera, in tutti i mesi dellanno. Gli bastava aggiungere qualche vegetale e qualche seme, e viveva al meglio per tutto il suo tempo, senza bisogno del medico o dellospedale. Non a caso viveva preferibilmente lungo la fascia equatoriale-tropicale-subtropicale, dove il clima offriva il massimo. La situazione ambientale chiaramente molto cambiata Oggi la situazione di sicuro cambiata. Abitiamo nel Congo, ma anche a Roma, a Berlino, a Mosca e a Stoccolma, abitiamo a Singapore, Shanghai, Tokyo e Vladivostok. In pi abbiamo professioni, impegni di lavoro, rapporti sociali che ci impediscono sia di mangiare 12 volte al giorno che di recarci ai servizi igienici con la medesima frequenza. Il five-per-day va interpretato e adattato secondo le nostre esigenze personali Lesperimento epocale di Cambridge2000 coinvolse decine di migliaia di persone e dur 20 anni. Chi mangiava frutta 5 volte al giorno e verdura cruda a pranzo e cena, rigorosamente senza nessun integratore, nessuna vitamina sintetica e nessun farmaco, schivava ogni malattia. Chi mangiava proteine animali e cibi cotti si ritrovava prima o poi ricoverato nei reparti di cardiologia o in quelli di oncologia. Il 5-volte-al-giorno-frutta di Cambridge serve a soddisfare appieno, a mio avviso, le particolari esigenze della salute umana nel mondo di oggi. Quel fiveper-day possiamo e dobbiamo chiaramente interpretarlo ed adattarlo convenientemente nella nostra vita a seconda delle necessit ed attitudini individuali. Mai essere rigorosi ed inquadrati, ma capire piuttosto il principio e lo schema base, la motivazione scientifica ed etica che porta a queste scelte.

Parliamo di uno schema ideale indicativo. Chi pu farne 5 ne fa 5, chi ne fa 7 ne fa 7 e chi ne fa 4 sta sul 4, in tutti i sensi di qualit e quantit. Tre di mattina, due al pomeriggio, con pranzo e cena leggeri, inseriti nel mezzo Nel mio schema personale, volto a non stravolgere le nostre abitudini ed esigenze di ordine pratico, ho inserito 3 volte frutta di mattina e 2 volte di pomeriggio (lontano dai due pasti principali), trasformando pranzo e cena dalle abbuffate disordinate di un tempo in due occasioni ottime per le verdure crude e i germogli (che garantiscono ottimo apporto minerale diretto dalla terra) e ottime per unintegrazione calorica da carboidrati a lenta combustione (semicrudi per i pi bravi e cotti per gli altri). Uno schema semplice e facile da ricordare Lo schema anche facile da ricordare. Frutta alle 7, alle 9 e alle 11 (3 colazioni fruttariane), pi alle 16 e alle 18 (2 merende fruttariane), verdure crude alternate al pranzo delle 13 e alla cena delle 19, dove la verdura il primo piatto di esordio, condito con olio extravergine crudo e qualche goccia di limone o di aceto e qualche minima presa di sale grezzo, e dove il secondo consister di patate, zucca, cavoli, tegoline, fagioli, oppure di cereali, o al limite di pasta-pizza-pani-gnocchi-minestrone. Piano coi carboidrati cotti Chiaro che pasta, pizza e farinacei cotti sono da considerarsi ai limiti esterni della salubrit e quindi da prendersi con cautela e col bilancino, sempre preceduti dal piatto crudo. Vengono ammessi soprattutto per chi in transizione verso qualcosa di meglio. Tutti i dolciumi sono rigorosamente banditi, salvo forse lo strudel di mele-pere-pinoli senza zucchero o il castagnaccio, o altri pezzi darte culinaria rustica dello stesso genere. Chi vuole mettere su del peso, potr togliere la colazione di frutta delle 9 e metterci al suo posto la crema di avena arricchita da germe di grano, semi di sesamo-lino-girasole-zucca-papavero. Carboidrati a lenta, a media e a veloce combustione I carboidrati naturali vanno suddivisi in vivi (crudi) o morti (cotti, lavorati), in zuccherini-acquosi a veloce combustione (tipo la frutta), in non zuccherini amidacei a media combustione (come patate, zucche, carote, cavoli), in solidi amidacei-proteici a lenta combustione (frutta secca nel guscio). Pi amidacei, proteici ed oleosi sono e pi lenta la combustione. Nel caso di pasti aggregati, il fattore digeribilit impone di partire sempre coi cibi a veloce combustione (meloni, agrumi) e chiudere il pasto con quelli a lenta combustione (noci, pinoli e mandorle). Linconsistenza e la fuorvianza delle scuole basate sugli indici glicemici I discorsi sul fattore IG o indice glicemico, sui quali si sono imbastite intere scuole e grandi filoni speculativi, con prodotti marchiati e venduti a prezzi esorbitanti, sono stati ampiamente smentiti dalle ricerche pi attendibili. Chi mangia frutta e mangia crudo non ha problemi e non deve misurare nulla. Il

diabete lontano mille miglia. I problemi glicemici spettano a chi mangia cotto e mangia male, integrando con cibi e bevande dolcificati in modo innaturale. Insulina ed inulina, ormoni presenti nei vegetali crudi, in particolare nel topinambur Se qualcuno ha problemi pre-esistenti di diabete infantile o adulto, dovr andare per gradi e riabituarsi piano piano alla frutta viva. I vegetali contengono insulina vegetale e inulina, che la cugina vicariante dellinsulina. Una pianta ad alto tasso di inulina ad esempio il topinambur e le varie radici tuberose eduli, tutte utilissime per i fruttariani. La fluidit naturale del sangue che accompagna le diete vegane fa il resto, permettendo alle reazioni ormonali interne, incluso le emissioni pancreatiche di insulina interna, di fare il proprio lavoro con regolarit ed efficacia. Nessun problema e tanta salute col veganesimo tendenzialmente crudista Nessun problema calorico, diabetico e di sovrappeso con la dieta vegana. Nessun problema di anemia o di sottopeso, a patto di rispettare lequilibrio calorico. Nessun problema di Omega3 o altre carenze inventate dalla diseducazione al potere, visto che gli acidi grassi polinsaturi stanno in percentuali logiche ed assimilabili un po dovunque nel crudo (come succede alle proteine vegetali), ed in particolare nel proteico amidaceo delle noci, delle mandorle, delle arachidi, dei lupini e dei pinoli, oltre che degli avocado. Come dire non solo che la frutta basta e avanza, ma che anche la salute e la voglia di vivere in pace ed armonia con se stessi e col creato bastano e avanzano, col sistema di alimentazione uomo-commisurato e uomocompatibile del veganesimo tendenzialmente crudista.

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