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VOCI DELLA TERRA

Jos Luis Ayala MUYU PACHA TEMPO CIRCOLARE


CON TESTO AYMARA A FRONTE

A cura di Riccardo Badini

Universit di Siena Dipartimento di Filologia e Critica della Letteratura

Jos Luis Ayala Edizioni Gore s.r.l. Iesa (SI) via dellArco, 1, 2008 Prima edizione: maggio 2008

Copertina di Maurizio Ceccato

Questo volume stato tampato con il contributo dellUniversit di Siena

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INTERNET www.edizionigoree.it E-MAIL info@edizionigoree.it ISBN 978-88-89605-47-9

INDICE

Introduzione di Riccardo Badini MUYU PACHA TEMPO CIRCOLARE Peru marcajan jalluwpurinti Piove nel Per Arca arca muyurinaca Cicli alterni Kala uyu Casa di pietra Jupanaca / Jiwasanaca Loro / Noi Awatir yokallkallu Pastorello Tumuku Tumuku Juma Tu Naya Io Altos kazador Cacciatori d'altura Chaxana Chaxana Umuchi Umuchi Jupanaka Loro

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Jawira Fiume Kuka uta Kuka uta Janansaya Janansaya Mistinaka Mistinaka Panti pantin munasitapa Erba fresca quanto ti amo Arunaka Parole Sarnaqatar jan kutxataa Camminare senza voltarsi Muyu pacha Tempo circolare Imantata pacha Mondo sotterrato Ch'uqi / Aka pachana t'ant'apa Patata / Pane del mondo Muxsa k'ink'u iq'i Argilla dolce Achuqallaru jawsata Invocazione del achuqalla Sirinu Sireno Tayka chawlla Madre pesce Tatituna thunupa yuqaparu Thunapa figlio di Dio Aylluna lurwipa Lavoro comunitario

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Wawanakwa aparapxi Bambini rubati Jumampi samkasia Sognare te Note Sull'aymara di Luciano Giannelli Bibliografia

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INTRODUZIONE di Riccardo Badini

ella formazione letteraria di Jos Luis Ayala (Hunacan, prov. di Puno 1942), ancora ventenne, intervengono direttamente due incontri, avvenuti a poca distanza luno dallaltro verso la met degli anni 60. Jos Mara Arguedas di passaggio a Puno e Gamaliel Churata di ritorno dopo un lungo periodo di esilio, entrambi maestri delladozione culturale rivolta verso il mondo indigeno, discutono e si confrontano con il giovane studente aymara sul futuro della letteratura peruviana. I due autori avevano messo in atto in Per, con modalit diverse luno dallaltro, una profonda sperimentazione linguistica che forzando le maglie della lingua spagnola, era riuscita a rendere giustizia del portato culturale indigeno andino. Sotto i loro auspici inizia il lavoro di uno scrittore che diventer la voce pi riconosciuta della poesia in lingua aymara. Figlio di un maestro rurale, Jos Luis Ayala cresciuto in un ambiente trilingue: quechua-aymara-spagnolo; durante linfanzia trascorre lunghi periodi a contatto diretto con la popolazione contadina di Tumuku, dove il nonno possedeva delle terre. Inizia qui a compenetrarsi con la dolcezza e la fierezza del mondo aymara e a far sua la causa della rivendicazione politico-culturale che ancora oggi anima la sua produzione sia poetica, sia saggistica o di narratore. proprio Arguedas, come racconta il poeta in unintervista da me raccolta nel 2006, ad esortarlo verso gli studi linguistici e sociologici per raggiungere la pienezza espressiva in aymara e in spagnolo. Le due lingue, infatti, se da una parte, con la loro interazione diseguale, configurano la drammaticit dello scontro iniziato con la colonizzazione, dallaltra rappresentano entrambe legittimamente il veicolo principale per laffermazione politico-culturale del popolo aymara. Due universi ancorati in un rapporto di egemonia e subalternit imposto con violenza e sopraffazione, due distinte visioni del mondo e una lunga serie di malintesi fra le due culture. Forse il pi comune quello che ci porta a vedere il mondo andino come

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silenzioso, taciturno e chiuso in s stesso quando poi, allinterno della propria cultura, laymara risulta essere una lingua fortemente espressiva e con ampia possibilit di espedienti formali. Al punto che si risponde col silenzio come sanzione a chi non parla in modo corretto o scorrevole. A quella capacit espressiva e a quella ricchezza metaforica attinge Ayala nelle sue poesie in lingua aymara conscio, per, dellinevitabile riduzione, o riadattamento nel migliore dei casi, che i testi subiranno nel passaggio tra distinti codici culturali, meccanismi per altro gi presenti nel processo di autotraduzione messo in atto dal poeta verso la lingua spagnola. Infatti, le poesie che si presentano in questo libro costituiscono unantologia delle raccolte pubblicate in forma bilingue dal 1981 al 1999. Nelle lingue occidentali lampiezza semantica del campo metaforico, soprattutto nel linguaggio poetico dalle avanguardie in poi, si dilatata orizzontalmente in modo pressoch infinito grazie a unestensione del rapporto tra i termini della figura retorica. Si pensi alla definizione del surrealismo data da Breton come un incontro di un ombrello e di una macchina da cucire sopra un tavolo operatorio. Non avviene lo stesso in aymara dove i rimandi, anche allinterno di un uso creativo della lingua, si muovono prevalentemente nella concretezza del mondo naturale e per acquisiscono spessore nella dimensione della profondit, per la presenza costante di un alone semantico denso di sfumature difficili da cogliere e da rendere con i nostri strumenti linguistici. Nella poesia Arunaka / Parole, per esempio, al primo verso compare il termine wilapacha, letteralmente tempo rosso, che rimanda contemporaneamente al colore del sangue, a quello del sole e alle tonalit che acquisiscono le nuvole al tramonto, con i dubbi che restano se cerchiamo le parole per descrivere i colori del cielo sopra il lago Titicaca, se proviamo a immaginare la risonanza di tale immagine per un parlante aymara o la profondit dei legami tellurici che un popolo a 4000 metri di altitudine stabilisce con lambiente naturale. In ambito letterario, a parte rari esempi circoscritti al genere delle crnicas in epoca coloniale, la tensione dialettica tra i due mondi trova una forma di espressione a Puno negli anni 20, ad opera del movimento avanguardista indigenista chiamato Orkopata e guidato da Gamaliel Churata di cui Ayala si riconosce erede. Erano tempi in cui gli impulsi provenienti dal pensiero di rottura europeo si fondevano inestricabilmente con le questioni identitarie confluendo nel complesso fenomeno degli avanguardismi latinoamericani. Con Churata a Puno le istanze di rinnovamento del linguaggio letterario si fondono con lesigenza di esprimere dallinterno il mondo aymara e con

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la rivendicazione dei diritti indigeni, in un amalgama che, da una prospettiva ancora attuale, pone la questione dellaccesso alla modernit da parte delle culture autoctone latinoamericane. Nella letteratura proposta da Churata la comsovisione indigena infonde le sue regole alla trama della scrittura ponendosi in posizione antagonista rispetto al pensiero classico e biblico. Emerge una visione della realt dove la dimensione collettiva prevale sullindividualit, un tipo diverso di logica avulsa dalla nostra metafisica e dai suoi dualismi e in cui le anime dei defunti, per esempio, sono percepite come entit reali, come semi che da sotto il terreno propiziano la salute della terra e dei suoi abitanti. Aspetti ancora oggi poco considerati dalla critica letteraria ufficiale, affezionata a un repertorio ermeneutico di stampo eurocentrico e che a fatica trovano spazio nei nuovi immaginari globali, ma capaci di riemergere insistentemente, nella sfida lanciata alla modernit dalle culture considerate altre o, tradotti in linguaggio poetico, nella voce di scrittori come Jos Luis Ayala. Spesso considerati come residui di un mondo arcaico dalle logiche che governano il processo di globalizzazione, tali principi rappresentano in realt delle categorie di pensiero alternative. Nella poesia Aylluna lurwipa / lavoro comunitario, lintera struttura della composizione si appoggia sul principio dellayni che indica la pratica della reciprocit presente sia nella cultura quechua sia in quella aymara come fondamento delle relazioni sociali. Anteriore alla conquista e praticato al di fuori delle imposizioni statali incaiche, layni, ha preservato la microeconomia comunitaria nelle numerose crisi attraversate dal Per e sfida oggi le regole del libero mercato, consentendo alle comunit indigene la sopravvivenza. Simile alla nostra idea di solidariet e di scambio reciproco senza interesse, questo principio di convivenza codificato allinterno della cultura andina sino a diventare una categoria culturale fondamentale. Regola, infatti, i rapporti con la Pachamama: la Madre Terra, e con le altre sfere della realt come sono il manqha pacha: il mondo di sotto nel quale forzatamente i missionari cattolici hanno insinuato il concetto di inferno, e lalax pacha: il mondo di sopra o il cielo. Viva testimonianza di questo pensiero si trova in gran parte della poetica di Ayala dove la relazione con la natura emerge costantemente a conforto della disperata condizione umana. Il profondo rispetto verso la Madre Terra, che non pu nemmeno essere arata senza prima chiederle il permesso, chiarisce ulteriormente il principio dellayni, come consapevolezza, anche, di una sorta di consustanzialit, di condivisione dei fenomeni tra le manifestazioni della natura in cui gli esseri umani sono pienamente inclusi;

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si spiega in tal modo lequivalenza tra la considerazione verso lambiente, verso gli altri ecc. e quella nei riguardi di se stessi. La reciprocit con il mondo dei morti unaltra costante della scrittura di Ayala che nel mondo di sotto, popolato da entit sfuggenti alle categorie di bene e di male e dalle persone scomparse, cerca la vita e il futuro per il suo popolo. Nella cosmovisione aymara il manqha pacha strettamente collegato con lantico periodo del chullpa pacha , epoca precedente alla conquista da parte degli incas, in questo spazio-tempo (il termine pacha si applica, infatti, sia a suddivisioni spaziali che temporali) che la mentalit popolare pone la speranza di un riscatto e di un futuro migliore. Nel mondo aymara la percezione dello spazio e del tempo profondamente diversa da quella della nostra cultura: luomo andino si trova in posizione frontale rispetto al passato, mentre il futuro, non conosciuto, rimane invisibile dietro le spalle. Visione talmente connaturata da trovare corrispondenza nelle categorie grammaticali dove non esiste una netta separazione tra i tempi del presente e del passato. Ayala rende questi concetti in forma poetica. Nelle poesie Jupanaka / Loro e Muyu Pacha / Tempo Circolare la convivenza con gli estinti, che vediamo riacquistare una dimensione terrena e riprendere posto nei luoghi familiari seguendo le spire di un tempo che sembra avvolgersi su se stesso, assicura la continuit e la riaffermazione culturale. Sono anime col corpo ferito e i vestiti stracciati che in una resurrezione laica e indigena tornano a parlare da dentro il sangue dei vivi. Inevitabile il rimando ad altre raccolte dello stesso autore, questa volta in lingua spagnola, come Poesa cotidiana / El poeta en Tlateloco pubblicata nel 1998, nelle cui pagine il poeta interroga le rovine maya sul destino dei popoli americani ed evoca il massacro degli studenti di Tlateloco avvenuto nel 1968, affinch questi continuino a vivere e a protestare nella poesia. Esula da questa antologia il versante poetico nella sola lingua spagnola che rappresenta laltro universo linguistico culturale della natura meticcia di Jos Luis Ayala, aymara urbano e cittadino del mondo. nella lingua dei conquistatori che lautore percorre a fondo le strade dellinnovazione formale, adesso rivolta a cercare effetti visivi o a sovvertire la linearit logica della scrittura. Si profila uno spirito avanguardista che va oltre i limiti storici dei movimenti letterari e che ricorda le esperienze punegne degli anni 20, con il confluire delle istanze di rivoluzione sociale insieme a quelle di rinnovamento del linguaggio. Si tratta di unavanguardia che attecchita in una zona periferica e ribelle del Per non mai finita, sostenuta dal costante bisogno di nuove forme espressive per continuare a rendere la realt andina. Una razionalit, quindi, di

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altra provenienza sta sotto i testi in spagnolo, che risulteranno spesso decostruiti: con le pagine del libro tagliate in tante strisce quanti sono i numeri dei versi per essere lette in forma combinatoria, o con testi che si dispongono a formare disegni, invitando il lettore a riflettere sul grafocentrismo delle culture che hanno imposto la scrittura e a smontarlo. Allinterno di questo processo di appropriazione la lingua egemone si presta alle esigenze culturali aymara, rivelandosi come laltro canale attraverso cui passa la stessa operazione di riscatto portata avanti dal poeta. La rinascita di una poesia in lingua indigena il fenomeno pi rilevante degli ultimi decenni nel panorama letterario latinoamericano, rappresenta inoltre solo un aspetto di un profondo mutamento che sta investendo la sensibilit politica del continente; non da sottovalutare a riguardo la svolta epocale impressa in Boliva nel 2005 dallelezione di un presidente aymara. Le popolazioni autoctone, attraverso un difficile processo di autodeterminazione, lasciano il ruolo di oggetto di studio o di referente letterario, per trasformarsi in soggetti attivi nellaffermazione dei propri diritti: territoriali, politici, culturali ed educativi. La risonanza nellimmaginario di questa diversa sensibilit la lasciamo suggerire alle parole del poeta, ai suoi sentimenti filtrati da unestetica che il traduttore percepisce straniante nel suo non poter cogliere quali corde vibrino grazie una determinata immagine nel suo mondo di appartenenza. Se la donna paragonata a un fagiolo tenero o a una pannocchia matura nella poesia Panti pantin munasitapa / erba fresca quanto ti amo pu evocare lamorosa quotidianit che Saba ritrova negli aspetti umili della moglie, difficile capire quale tipo di freschezza o fragranza richiamino tali immagini per un parlante aymara. Lo stesso succede per la resa degli altri nodi tematici della poesia di Ayala che, sebbene universali, come il mito o la nostalgia dellinfanzia, sono espressi dallinterno di un altro sistema di riferimenti; anche quando si tratta semplicemente di sapori, ed il caso dellargilla commestibile o della patata in un paese che ne conosce circa cinquanta variet. O lincanto della sirena che nelle pagine di questa raccolta rimanda a un mito delluniverso andino come spiegato nella nota 11, a quale universo appartiene? O a quali sincretismi che la storia ha fatto sedimentare? Il rapporto con laltro espresso nelle poesie Juma / Tu e Naya / Io, negli aspetti dellaccoglienza, del riconoscimento, dellimmedesimazione sino a che quasi sparisca il confine tra le due persone, occupa nella raccolta una posizione centrale. Per capirne i risvolti dobbiamo addentrarci nelle strutture della grammatica aymara dove nel sistema personale il tu a rivelarsi pi importante nei confronti dellio. Sempre presente ,

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infatti, lattenzione verso la seconda persona o verso chi ascolta o riceve lazione di un verbo e non esistendo una separazione netta tra soggetto e oggetto le azioni si risolvono piuttosto in interazioni. Ma queste differenze che di per s sembrano assumere dei valori poetici sono sicuramente percepite in modo normale allinterno dei codici linguistici aymara. Tra familiarit e estraneamento in questo procedere come lettori e traduttori seguiamo il percorso di Ayala, torniamo con lui sulle tracce della sua infanzia dove un altro bambino lo aspetta, ci riconosciamo, ne condividiamo le passioni sociali. E di questo si tratta: riconoscere e prestare voce ai simboli degli altri, alla loro realt.

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MUYU PACHA TEMPO CIRCOLARE

Jos Luis Ayala

PERU MARCAJAN JALLUWPURINTI

Per marcajan jallusinqui, chuymajan jokew jokesqui Jaya marcajan nayranacapar jalljjataraqui llinqi tarcupjjar purjjataraqui chacanacajar jachayacama illap-ranti Amrica marcajar jalljjataraqui wawa cancaajan kheri nactayataru thayaw phusi jjanchinacapas thurtapi muni Ayllunacjjarus jalljjataraqui jachajamp cusca chamac saltur jalantna Jallojj Pacha mamarojj jan tactasaw purinti Uca wiay jallojj jani puniw wilachat ajanup chhakaycaspati (Jake Aru, 1981)1

Muyu pacha / Tempo circolare

PIOVE NEL PER

Piove nel Per e il mio cuore evapora piove sugli occhi del mio paese assente sulle spalle di uomini dargilla le mie ossa gemono colpite dai fulmini Piove in America sulla mia infanzia di fuochi e bambini che il forte vento sembrava spellare Piove sulle comunit dove il mio pianto cadeva oscuro come i precipizi Piove senza tregua sulla Madre Terra ma questa pioggia eterna non laver il sangue del suo volto

Jos Luis Ayala

ARCA ARCA MUYURINACA

Kala chuyman maranacajj ictasqui jalluw thaquichasi purjjatawsina Ma tapata manay jamachiw jaljti sapa korpan m Ayllu ucat-ta Karkanacan arupajj circanacan ajayupawa jayujj sapa cancaaw sasiwa Jalsu umajja jaca quiquipawa m asuwawaraqui manay jakerw purini Ma jisca piyata kantat ururejj jalsuni m wancaanaraqui jakejj arsuni kotajj ma churunraqui ischuquisi (Jake Aru, 1981)

Muyu pacha / Tempo circolare

CICLI ALTERNI

Sul cuore di una pietra dormono gli anni la pioggia battente forma le strade un nido accoglie tutti gli uccelli un solo confine una terra comune leco lanima della montagna il sale significa solitudine una sorgente la vita stessa un bambino unaltra umanit da una fessura nasce il giorno in una poesia parla un uomo come il mare nella conchiglia

Jos Luis Ayala

KALA UYU

Acawjanacana wawa sarnakataja jaytasta uca tumpasiriw cutinokanta Wawa cancaajampiw tupa munta wawa sarnakataja jan utasti Utaj puncu jistarasta lijupuniw uarta uca mankhenjja yaka wawaw situ uta puncur utamana sapama jachasista Ischuquistwa jiquisiajj ajjsarayasta llaquit jisca masij asaqui jani puniw uqhamar ujasi munti (Jake Aru, 1981)

Muyu pacha / Tempo circolare

CASA DI PIETRA

Torno con nostalgia sulle tracce del passato per trovare il bambino che ero uninfanzia che non ho conosciuto Apro la porta di casa riconosco tutto dallinterno un altro bambino mi parla piango da solo sulla porta Mi ascolto ho paura di incontrare il bimbo triste che non volevo essere

Jos Luis Ayala

JUPANACA / JIWASANACA

Janipuniw jiwasajja / janipuniwa jupanacaquiwa nayrtapjje amay patjjan cusca amtajjaru jupanacaqui nayranqui Janiw cunaquis cuscapa / nanacan chekasipa jakeas Taken uchatanaca/ Rgimen satasa amuythasias/ cultura satas jaken sarnakaapataqui/ jupanacaquiwa Jupanacan munataparu utjantaystu jacha kolkerinacar munataparu (Jaqe Aru, 1981)

Muyu pacha / Tempo circolare

LORO / NOI

Noi no, mai loro s sui resti dei nostri cadaveri e dei nostri ricordi Loro prima di tutto al di sopra dei nostri diritti Ci che abbiamo costruito / il regime stabilito la coscienza colletiva / la cultura ufficiale noi che sopravviviamo / loro s la loro vita per amore di ricchezza

Jos Luis Ayala

AWATIR YOKALLKALLU

Wayrur punchumanp llayuntata jallun asutitaw uchuquista-uchuquiscaquista Juphayapunaca kenayamp awatisquir inti jalanta kepata / larusinta jan utani jan cunani wancast /wancasta Thanthanacamp qiluntata wancas/ wancasaw sancarpayta Uchuquista uchuquiscaquista njjar jutista khomantista janipuniw camis kellkataj yatisti jachaw atipito... (Jake Aru, 1981)

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Muyu pacha / Tempo circolare

PASTORELLO

Avvolto nel tuo poncho rosso sotto una pioggia che frusta mi guardi, mi guardi pascolando nuvole e quinua dietro il tramonto sorridi senza una casa, senza un futuro canti e canti vestito di stracci non smetti di guardarmi vieni da me e mi abbracci ed io quando il pianto mi vince non so pi scrivere

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Jos Luis Ayala

TUMUKU

Axsartwa uka thak ukaas yatiatak janiw khitis jukiti Janiw ina may sarnaqa munti jan kawkir sarasa Sarxart saykantakta qharkatwa Ayja! uka thaki maranak jiskat jiskat tukuri Uka tukus thakin wawa kankaajaw suyaspachayitu jawaqullan / jallunakan nakhak pachar chhaqata. (Pacha Mama, 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

TUMUKU2

Ho paura di guardare questa strada di sapere che non c nessuno Non voglio camminare invano senza un dove Avanzo, mi fermo tremo Ah! questa strada che il tempo poco a poco consuma Questa strada alla cui fine mi aspetta il bambino che ero perso tra cactus, piogge e siccit.

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Jos Luis Ayala

JUMA

Kawqapachanxay suyaspachayista Phuyu taypin uchukisiam ukatirikswa Uma patan ujatajata akhamaw ajanumax siriksa Ukaw sarnaqatamax samanama / arum jachasitama Janipiniw nayakti jumataw nat layku qilqiri nat qispiri. (Pacha Mama, 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

TU

In un punto del tempo o dello spazio mi stai aspettando Dal centro della nebbia mi stai guardando posso riconoscere il tuo sguardo Descrivere il tuo volto che rivedo disegnato sullacqua Qui dove sento i tuoi passi il tuo respiro, la tua voce che piange Perch non sono io a scrivere ma tu e mi rendi libero.

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Jos Luis Ayala

NAYA

Ansaskir punk jaytsna najiraki mantantari Kamisatsa anqanqatam yatisispa jani mantawsina? Janit jumaktasti? /sita: Janit jumata? Mantanma m jilaqir jikinata jaya maranakan chakusita M jaqi jan kankaamp phinqasiri Jutm janirja phichantkipana uraq manqhana arunak luratanakampacha. (Pacha Mama, 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

IO

Ho lasciato la porta aperta e non sei entrato Come spiegarmi che resti fuori e non entri? Non sei tu forse? Dimmi non sei tu? Entra e troverai un perseguitato da secoli Un uomo senza vergogna di se stesso Vieni, prima che si incendi il mondo rovesciato che abbiamo costruito nella terra di sotto.

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Jos Luis Ayala

ALTOS KAZADOR

Sinti kallkuw chux kukan umaqallupa Akhamatjamak suma muxsap turkasi Kunjay aka Pachana jutchini? Akulltatas sumkiti / kukawanchux kallkuraki unaqapax chapaqar samaski Jichhrux janiw akullisiatwa: Jan jakirjamatwa payiw atipitu. (Pacha Mama, 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

CACCIATORI DALTURA

troppo amaro il silenzio della coca nella bocca Cambia adesso improvviso il sapore del succo Che succeder sulla nostra terra? Mastichiamo coca amara spiacevole il sapore che lascia nellalito Oggi non dovevo masticare ha vinto lombra della vita.

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Jos Luis Ayala

CHAXANA

Watanx thayaw jach wawanakajak thanthanak ar jipinti Lawraskir lik musiajan qal xanchijaw jalkhaski Induikankaax chusa purak kankaatayna Pisir jaqsut jistantata janis jaqiqsn ukhama Jiwaspach taqisiatayn Istadurak qulq maystu Jan samkaat Jakaas Janiw Samkakikiti. (Pacha Mama, 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

CHAXANA3

Piange il vento ai miei piedi e i miei figli si addormentano su stracci Nella barca la luce tremolante del lume lecca il mio corpo di pietra Essere indigeno ed avere lo stomaco vuoto Disprezzato, confinato, incarcerato meno che umano Morire afflitto dalleconomia di stato Impossibile sognare che la vita possa essere sogno.

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Jos Luis Ayala

UMUCHI

Ukumarinakaw arknaqawsin jaypunti qarpanak jalsur chijunakar Chamak chinknanakaw yanxapayi jaya markanakan kunkapa Thayanakax jaytas kallk mallin jisk uraqinakana Wa jan kunani jaya uraqinakax pampanaka / kuyunaka / urjaanakax jiwarata Chuym usuyasi jan jalluj puripan / Ayllunakas machak utanakax thakinakasa Manqat awtit wawanaka / istancianaka / thayanaka jaya jallux jan utasxiti (Pacha mama 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

UMUCHI4

I puma la sera inseguono le ombre tra le rocce Oscure caverne ripetono voci lontane daltri paesi E il vento ha lasciato un sapore amaro sui terreni Arido il profilo delle terre in lontananza pianure, gole, villaggi morti Duole nel cuore la siccit case e strade senza vita Bambini affamati, raffiche di vento lontane piogge che non arrivano

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Jos Luis Ayala

JUPANAKA

Thakinam kutinipxi qhara tuq sarnaqaar kutinipxi Sapa maynis sutin ut atanaka Qhara maqasiar jutapxi akax jakasta sas sapxi Arunakapax jayat parlani jan utar juri phutunkunakata Jan amay sut apxatat layku jiwapxpacha Nayranakapas jan khallipan janit ujkani Janipuniw chhaqapkaspat wilana / amtaan piqisata. (Pacha Mama, 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

LORO

La mattina a ritroso per le strade tornano alla vita Ognuno col proprio nome Si presentano a colazione per dirci di essere vivi Le loro voci cadono nel fondo umido dei pozzi Sepolti senza nome5 eppure vivi Occhi senza luce che non smettono di guardare Mai morti nel sangue, nel ricordo, nella memoria.

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Jos Luis Ayala

JAWIRA

Qulila / thatsusma jawirar kachat mantanma Kananakam taksaqta jiqhanim saut lurat xanchima Amparajat kat-tat nayamp saraan jalaskir um taypiru Qulur challwaqallunakat jan axsarkamti jawir qalitars llachhutaypin imasisipki Tupintma yatiamataki purum xanhimat umax saraqan yapunak chijchilapataki (Pacha Mama, 1986)
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Muyu pacha / Tempo circolare

FIUME

Amore spogliati entra nel fiume con me lentamente lascia che lavi le tue trecce, la tua schiena la tua pelle di terracotta Prendi la mia mano vieni con me al centro della corrente Non temere amore i pesciolini le pietre di fiume nascoste tra le alghe Nuota e senti lacqua del tuo corpo che vergine feconda la terra.

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Jos Luis Ayala

KUKA UTA

Punku liqisir kutinipxani timuyapxan utaj kuchunak thaqasipxani kun jukikama Qhipa urux juma thia sarapxani machpach apsupxanatap phirmayapxanatpa Parintinakasar jawstapipxani siqhinuqaataki Wasitat siqhisis qaripxani pachpa siqhisinaka jiwasar jiwat ujakama Uqhampach khitixay arschini aka patak siklun jaqir jiwayiri (Pacha Mama, 1986)
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Muyu pacha / Tempo circolare

KUKA UTA6

Busseranno alla porta la butteranno gi cercheranno negli angoli della casa qualche indizio Il giorno dopo verranno per te ti porteranno via nudo e ti faranno firmare Chiameranno i nostri genitori li interrogheranno Non si stancheranno di fare le stesse domande fin quando non ci vedranno morti Eppure qualcuno grider al mondo gli assassini del nostro secolo

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Jos Luis Ayala

JANANSAYA

Inti Wiraqucha awki/Mama Qucha jiwasan taykasa Akax kutintw warawaranakan kunallaapataki Tirinakaj kallachinakatamp katuqasipxm m kutinrak yaqhaapatak / intin chamapa Kutinwa utjaaqaatak Achachilanakan warawaran taypina Jaka munt Alax Pachan wiayataki Taqiruw qispij janiw markan mallkusirinakarx yatiaj tuktapi munapxana. (Pacha Mama, 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

JANAN SAYA7

Padre Inti Wiraqocha / Mamma Lago madre nostra Ecco che torno ad essere una minima parte degli astri Ricevete le mie cicatrici e le mie clavicole che siano ancora seme e impulso per il sole Torno per abitare il centro del cosmo con gli anziani e gli dei Voglio vivere leternit del mondo di sopra Perdono tutti ma non i governanti che ci hanno tolto lamore verso noi stessi.

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Jos Luis Ayala

MISTINAKA

Mark apnaqirinak kapasar tukuyi jan chuymani laqunti / usant jakaskirpacha Jan phinqan tukuyi / wali k ari / jan chiqapar sariri Misar sarapxi / juchanakap yatiyasi cumuniun katuqasipxi / tatit ayjtasipxi Katuliku / Apustula / Rumanunaka Janqu jaqinak sapur karisipxi wal gastasipxi / jamasat pagantapxi supayan priciunak uchasipxi munaani / jalaqayapxi Ukjampach Yusticiat parlapxi thanthanakat jukamp thanthanakar munirjama. (Pacha Mama, 1986)

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Muyu pacha / Tempo circolare

MISTINAKA8

Sfruttano la propria terra per finire senza cuore corrotti, marci ancora in vita Senza scrupoli, falsi, sebbene abbiano viaggiato Vanno a messa, confessano i propri peccati fanno la comunione e pronunciano il nome di dio Cattolici, Apostolici, Romani I bianchi mentono giorno dopo giorno spendono e si fanno pagare prezzi del demonio, percentuali Ci nonostante parlano di Giustizia e di amore verso i poveri pi poveri.

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Jos Luis Ayala

PANTI PANTIN MUNASITAPA

Imilla, imillita, puqut puya. Ancha puniw tumpasna. Wara war phuxia, wawa tunqu. Ancha puniw tumpasna. Qunu chiwanku, xachu chiwa. Ancha puniw tumpasna. Jawir qalita, tarwi tarwisitu. Ancha puniw tumpasna. Silusilu, silusilu, panti panti. Ancha puniw tumpasna. Titiqaqa jalakipir Kunturi. Tumpasisktuwa sarapita. Qancharani, Inti awki, Phajsi tayka. Munapuntwa sarapipxita. (Aka pachan tukusipana, 1988)
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Muyu pacha / Tempo circolare

ERBA FRESCA QUANTO TI AMO

Ragazza, ragazzina, pannocchia matura. Mi manchi molto. Cascata di stelle, mais acerbo. Mi manchi molto Uccellino delle nevi, pascolo di quinua. Mi manchi tanto. Pietra di fiume, fagiolo tenero. Mi manchi molto. Rondine, rondine erba fresca. Mi manchi molto. Condor che voli alto sul Titicaca dille che mi manca. Monte Cancharani, Padre Sole, Mamma Luna ditele che lamo.

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Jos Luis Ayala

ARUNAKA

Nan munasita ja! Arunaka: Arunaka: Arunaka: Arunaka: Arunaka: Wilapacha, amusa, siku. Quqanaka, suni thaya, wankaa. Jaqi kankaa, amtaskakia, thaki. Jaypu, pacha, jaya. Thaya, amtasia, jallu. Taqi kun aptapi janiw arsuya pxituti kun jamas sintipuni sintipuni jumar munsna. (Aka pachan tukusipana, 1988)
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Muyu pacha / Tempo circolare

PAROLE

Amore mio! Le parole : Le parole : Le parole : Le parole : Le parole : Nuvole rosse, silenzio, flauto. Alberi, vento daltura, canto. Umanit, persistenza, cammino. Sera, universo, lontananza. Vento, ricordo, pioggia. Comprendono tutto e non tutto mantengono segreto tutto il mio amore per te.

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Jos Luis Ayala

SARNAQATAR JAN KUTXATAA

Qillqiriksa sapa aru: Sapankaa qunqasiriksa Pir markasan sarnaqatapa jaqi kankaaja arsur chuyma jampi. Arunak suma khiwiyiriksa maysa tuqir jan sintpanti pisinkir jaqit arsuataki. Janiw parlanak anataya munti jayllinakas saa kuns luraa pakiti pisinqaa, mallkusirinuq tuqi. Inawis jaypuxi sarnaqatas wasitat sarnaqaa. Sapa wankata jan n kikipaptasta uqham pachas janiw pinqasti jaqia, jaylli, yatiri, masisar amachiri. (Aka pachan turkusipana 1988)
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Muyu pacha / Tempo circolare

CAMMINARE SENZA VOLTARSI

Potrei scrivere la parola : Solitudine e dimenticare il cammino del nostro Per la mia umanit, il dettato del cuore. Sedurre elegantemente con il linguaggio per non affrontare scrivendo la miseria dellessere umano. Non voglio giocare con le parole dire che la poesia poco riguarda la miseria, il potere, lo stato delle cose. Ma nella sera profonda ci che andato cammina ancora. E in ogni poesia mi metto in gioco per essere senza vergonga meticcio, poeta, indovino, difensore degli altri.

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Jos Luis Ayala

MUYU PACHA

Liki micha ch uwajaxa inakiwa anaqaja manqhana uta anqana qhantaski ukatsti thayaxa maya usuta titjamawa muytaski. Khunuxa chuju manqharu tantantatawa/ kuna pachati Inti Awkijaxa mistunini/ ukaxa chullutataniwa Inti jalanta manqharu qulumrantaataki. Jiwatanakaxa isinakapa istatpki ukaxa janiwa janchi qartapsa janchina chhuxrinakapsa imantkiti. Mayata mayatwa uraqi manqhata mistsunipxi ukatxa wasitatwa utanakapanxa maya chiqaru utjantapxi/ jaypu chiqa thayaru kuttata. Awkilinaka / chachanaka ukatxa warminakawa luqtasiwinakapa manqanakapxa qalltaru puriataki apapxi. Yampunamawa Jiwaa Qutxa makhatapxi llampu pacha awkinaka thiyaru/ wiaya pacharu saraataki tuyuki muyuskiri warawara pachawa phiriruki muyuski. (Wari nayra, 1999)
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Muyu pacha / Tempo circolare

TEMPO CIRCOLARE9

Il lume ad olio a fatica porta la sua luce fuori e dentro la capanna mentre il freddo si aggira come un puma ferito. La neve accumulata in fondo al silenzio si scioglie al sorgere del Padre Sole e scorre poi velocemente verso il basso. I vestiti dei morti non nascondono la nudit dei corpi le loro ferite. Uno ad uno salgono da sotto la terra e tornano a prendere posto nelle loro case come fossero vento della sera. Anziani, donne e uomini, hanno con s il cibo dei morti per il lungo viaggio. Con piccole barche attraversano il lago della morte per giungere al tempo eterno dei Padri, il tempo siderale che ruota in modo circolare.
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Jos Luis Ayala

IMANTATA PACHA

Maya imantata pachata jutirthwa / pacha qawayana ukata sapa kankaana yuritaytha. Nayra aymara awicha achachilanakajawa jalluru yatichatayna / qawranakampi amkhauqinakampi / uywthapipxatayna/ ukatsti intimpi yapuchaana yanaptasiwa inuqapxatayna. Maski janisa chiqa utampi jakkani/ utjistphansa janisa rukumintunakaxa/ antisasa janiwa kuna manupktansa Istruruxa. Maya jacha suyu churma sapxistuwa / yqasipxaasasa utjirinakasasa kutkatayasiawa, ukata khuyaa taqhisiaxa (apanukuawa. Wali axsarkaawa taqi kunata apanukutaxa. Llakisiaxa wiaya pachawa janchi kikpana mutuaxa ukatsti kharinuqata janchimpi jakaskakiawa maya kiristiyanu / apustuliku / rumanu sata jacha suyunxa. (Wari nayra, 1999)
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Muyu pacha / Tempo circolare

MONDO SOTTERRATO

Provengo da un mondo sepolto figlio della lontananza e della solitudine. I padri aymara hanno educato la pioggia cresciuto lama e tuberi creato la solidariet solare agraria. Ma in realt, con o senza i documenti, non esistiamo e non dobbiamo niente allo Stato. Ci hanno parlato di una grande patria di salvarci dalla solitudine e dalla povert. spaventoso essere portati al macero sentire sul corpo il dolore dei secoli sopravvivere scuoiati in un paese che si dichiara cattolico, apostolico, romano.
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CHUQI / AKA PACHANA TANTAPA

Pir markana wakisiri Chuqi / aka apachana tantapa / siminturawa / Pacha Mamana saphipampi achupamptawa/ sutimasa qullana yupaychatphana. Sulla aychani / jani jiwaykaa inti/ aycha alinaka / muspkaa warawara amkhanuqi/ jathachasiri ukata Inti awkisana inuqata. Llampu chuymampiwa manqa phaywiru purista / phukunaka phuqarta / walja manqata awtitanakaruwa sistayta/ chamanchtawa ukatsti taqi jaqi kankaaruwa jakwinakapa churta. Janqu / chupika / chiyara jani ukaxa qillu/ jumana chamanchiri llawsamaxa aka pachana wilapanwa jalaski. Suma malltawina awichapa / jalluna allchhipa/ wajcha misanakajana manqwinakaparu jutma. Suni Patankiri chuqi / apanukutanakaru purinma/
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Muyu pacha / Tempo circolare

PATATA / PANE DEL MONDO

Patata vitale del Per / pane del mondo Seme / radice e frutto della Madre Terra sia santificato il tuo nome. Rugiada carnosa / sole che non muore carne vegetale / sorprendente raccolto siderale seme prescelto dal Padre Sole. Come un dolce genio arrivi nelle cucine riempi le pentole sazi abbondantemente gli affamati. Nutri e dai vita allumanit. Bianca, rossa, / nera o gialla la tua linfa vitale scorre nel sangue di questa terra.

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Jos Luis Ayala

qaritanakaru qhispiyapxita / usutampi walja jallaskumpi phuqaawa/ jichhpacha / ukatsti jichha pacha jiwaasata. Amn. (Wari nayra, 1999)

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Muyu pacha / Tempo circolare

Nonna dai bei sapori / nipote della pioggia vieni sulle tavole degli orfani e dei poveri. Patata delle alte pianure / arriva fino agli abbandonati salvaci dalla fatica / dalle malattie e da chi ci offende. Adesso e nellora della nostra morte. Amen.

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Jos Luis Ayala

MUXSA KINKU IQI

Muxsa kinku / kinku iqina jillipaxa nayraqata uruna jacha qawanakaru jallki ukatpachwa juti. Manqaa chiyara laqa / wali wakisiri ymaxa puriniwa kunapachati kachata ninaru phayata chuqixa maya jachi suma juqiru kuttki ukata Thaya killima jayuta wakichata / wali wakisiri ympi/ iqita chuwsuta phaxsimpi qhantatina qhunata tiriwu/ lipichina qhawapa manqhankiri chupika janchija wali chamanchma ukatsti quya yatiani lixwinakajaru jakwi churma. Tuna qala / Intina atsuta kinku iqi/ minirla jupha / qara jamachi / taqpacha thaya / ququjaru qala chachantma, ukata jiwatata jaktayita. Laqtawa / laqthwa / laqa uraqita jutatpxtanwa ukatsti wali achuqayiri kinku laqaruwa kuttapxani. (Wari nayra, 1999)
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Muyu pacha / Tempo circolare

ARGILLA DOLCE10

Argilla dolce / creta che sai di primitiva pioggia caduta sui fossi. Terra nera commestibile / la tua essenza si esala quando la patata cotta a fuoco lento si trasforma in una manciata di aroma. Freddo carbone e sale/ succo di fango distillato / grano macinato allalba scorza rossa dai vigore al mio corpo nutri la mia memoria. Polvere di pietra / creta impastata dal sole quinua minerale / cucciolo di condor / vento cosmico filtra nel mio pasto e riportami in vita. Sei terra / sono terra / dalla terra proveniamo nella terra torneremo a fiorire.

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Jos Luis Ayala

ACHUQALLARU JAWSATA

Uta mujinaru kukatata paka: Uta tijiralana ikiskiri wamani: Aruwina katthapita Mallku Kunturi: Wali achuqayiri jallu qalltana jallupa: Qhispi lirphuna nakhiri aru: Qhutaana tantantata thayanaka: Pirqanakana chiqitatata nina sanka: Sarnaqiri pachana janchipa: Kari pampa uraqina titipa: Kullunakana kilikilipa: Punkunakana wankiri waychu: Uypaychunkiri uri phisjama utasiri: Tuxunakana thuquri phichitanka: Chakanakana sayantata uma: Tumparilluna tapachasiri jamachi:

Kuttanma! Utajaru purinma! Jutma / kuttanma! Utajaru purinma! kuttanma! Utajaru purinma! Jutma/ kuttanma! Utajaru purinma! kuttanma! Utajaru purinma! Jutma /kuttanma! Utajaru purinma! kuttanma! Utajaru purinma! Jutma/ kuttanma!

Uraqi manqhnama qalata qala jalapxma ukata uta simintnama mistsupxma, pachampi jallunakampi utaja qipxsiapataki. (Wari nayra, 1999)
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Muyu pacha / Tempo circolare

INVOCAZIONE DEL ACHUQALLA11

Aquila che ti posi sullarchitrave: Dio Condor addormentato sulle assi del tetto: Condor condottiero che ti afferri ai mattoni crudi: Pioggia feconda sulla terra di dicembre: Parola di fuoco sopra lo specchio: Venti riuniti sugli stagni: Brace sparsa sulle pareti: Corpo mutevole del tempo: Puma bugiardo dellaltipiano: Falco sui tronchi: waychu che canti sulle soglie: Felino scontroso che osservi il tempo: Uccellino che danzi alla finestra: Acqua trattenuta lungo i cammini: Uccello che fai il nido sulle barche: Pietra a pietra percorrete il sottosuolo salite per le fondamenta fate che la mia casa sopporti il tempo e le piogge.

Torna da me! Vieni a casa mia! Vieni, ritorna! Vieni a casa mia! Torna da me! Venite a casa mia! Vieni, ritorna! Vieni a casa mia! Torna da me! Vieni a casa mia! Vieni, ritorna! Vieni a casa mia! Torna da me! Vieni a casa mia! Vieni, ritorna!

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Jos Luis Ayala

SIRINU

Aka pacha sarakipayita / jani saytayistati / iktma supaya / uma manqhana samkasma. Anaqajaru puriajawa / kawkhanktati uka chiqaru qhipaqtma/ uma phujunakana utjasiri ajayu jani saytaykaa sarwija, jani yaqha tuqiru irpamukustati. Utjaswimata jani mistunimti / sutija jani samti/ jani jawsistati / janiwa istkmati. Thuquskatamxa yatthwa / yitarama tuktasisa/ ukatsti nayranakamaxa pastunaksa nakhantayiwa. Janiwa niya chika arumkiti /ninana wawaqallupa/ phaxsixa qullu patxa khursxankaskiwa. Antisasa jarawija layqantma / muxsapa churma jakwi / munaswi / wiayankwi churma ukatsti qullu achachilanakana illapa churma. (Wari nayra, 1999)
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Muyu pacha / Tempo circolare

SIRENO12

Lascia che torni sulla terra / non mi trattenere dormi demonio / sogna sotto il filo dellacqua. Devo tornare a casa / tu resta pure dove sei / anima che abiti le sorgenti, non opporti lascia che trovi la strada, la mia. Non uscire allo scoperto / non dire il tuo nome non chiamarmi / non ti ascolter. Continua a ballare, a suonare la chitarra mentre i tuoi di fuoco bruciano i pascoli. Non ancora mezzanotte / creatura di fuoco la luna in alto dallaltra parte del monte. Incanta piuttosto la mia poesia / donale dolcezza vita / amore / tempo eterno/ il bagliore delle divinit dei monti.

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Jos Luis Ayala

TAYKA CHAWLLA

Uma mikayana utjasiri tayka chawlla jani uraqui patxaru / itkasma. Micha maranaka arjiri / chiyara ispra / nayra pacha nanakana mallanakajaru jani purinimiti aka pacha chhaqayata iqiru kuttma. Katjata jamachi / umankira phaxsi / usuchjata warawara / chiwu awatiri / waa qixuqixu / tukusiri arumatsa khuri jayaru pultuntasma. Khusu niqi chamakaru kuttma / khayanwa iqi patxana thayaxa thuquski ukatxa qhilla sulisanakasa chhaqatawa. aka chiqatpachwa markamxa umaru pultuntata ujtha chusa yampunakana tijnaqiri jiska wawanaka ujtha / jakapachjatanaka thakinakana jachirinakwa ujtha / wali llakisita awkinaka / chusa jacha inlsanaka / uka taykanakaxa janipuniwa wawankaniti / qillqirinakasa jarawirinakwa qillqapxi ukatxa umawa uka (jarawinakapxa pichanuki. (Wari nayra, 1999)
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Muyu pacha / Tempo circolare

MADRE PESCE

Madre pesce degli abissi non venire sulla terra / dormi. Oracolo di sciagura / spada nera non arrivare fino alle nostre antiche reti torna a perderti nel mondo di fango. Uccello prigioniero / luna dacqua / astro ferito che pascoli le ombre / fulmine asciutto inabissati fino alla fine della notte. Ritorna nella spessa oscurit del fango dove il freddo danza con la cenere di soli scomparsi. Vedo laggi il tuo regno sommerso vuote imbarcazioni condotte da bimbi smagriti moribondi piangenti sulle strade anziani afflitti / cattedrali deserte madri senza figli poeti che scrivono e lacqua cancella le loro parole.

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Jos Luis Ayala

TATITUNA THUNUPA YUQAPARU

Qhispiyiri / Apu Qullana Awkina yuqapa wasitata jaltwimpi uraqiru kuttanma ukata taqi aka pacha jaqinakaru khuyaptayma. Janchini chakhani qhispiyiri Tatituna yuqapa, Jutiri sarnaqwi qullana yatiama wasitata sama, uisisiaxa apamukutxiwa sasina. Jalluxa thaywa machaqaptayi / jaqimpi Tatitumpi / qixuqixumpi jaqimpi/ taqi pachana kikpapura/ taqi alaxa pachana sarwipa / wiayansa wiaya awkipa. Pacharu kata laqaki jalakipiri Kunturi wasitata saraqanma, ukata markamaru arxayma. Janiti nanakapkaytxa jumaru arknaqirixa janiti nanakapkaytxa jumaru anqhachirixa janiti nanakapkaytxa jumaru apamukurixa janiti nanakapkaytxa jumaru taqhisiyirixa.
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Muyu pacha / Tempo circolare

THUNAPA FIGLIO DI DIO

Salvatore / figlio di Apu Qullana Awki13 torna volando sulla terra abbi compassione degli uomini. Salvatore di carne ed ossa, figlio di Dio torna ancora scaccia lodio con le tue parole. Pioggia dellaria che si rinnova uomo e Dio / tuono e persona / equilibrio del mondo strada del cielo / eternit divina. Condor che sorvoli veloce il tempo scendi e parla ancora al tuo popolo. Non siamo stati noi a perseguitarti non siamo stati noi a farti del male non siamo stati noi a esiliarti.

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Jos Luis Ayala

Jupanakaxa janiwa unanchwimampi iwxwimampxa amuyuknati ukatsti janiwa sinti anqhapknati jumaru kurusaru (chakkataatakixa. (Wari nayra, 1999)

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Muyu pacha / Tempo circolare

loro non hanno capito la tua parola che non rimane invano. Loro non cos crudeli da inchiodarti su una croce.

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Jos Luis Ayala

AYLLUNA LURWIPA

Minkaruwa jaqinakaxa jutapxani. Ayllunakankiri warminakawa purinipxani/ ayni yatiqapataki imilla wawanakawa irptasita. Jiska ayllunakankiri achichilanakaxa ukankarakikiniwa yanapasirixa wayna tawaqunakawa jutapxani. Amaparanakapaxa aylluna lurwinakapwa irnaqapxani/ llamayupxaniwa / chuu takipxani / aruwi lurapxani, wajcha kankaa apanukupxani / quranakampi jalaqata laphinakampi (apanukupxani/ pirqanaka saytayapxani / alinaka kuchurapxani / chaku lurapxani /qurarapxaniwa ukata uraqiruwa waxtapxani. Munasia wayunaka wanktasisawa yarana jawqapxani ukatxa janiwa qullqi katuqapkaniti jani ukasti chikata yapu (apthapita katuqapxani.

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Muyu pacha / Tempo circolare

LAVORO COMUNITARIO

Verranno uomini per lavorare insieme dalle comunit arriveranno le donne si riuniranno bambine per imparare laiuto reciproco. I vicini anziani saranno l verranno le ragazze a dare il loro aiuto. Le loro braccia insieme lavoreranno raccoglieranno /impasteranno mattoni crudi / porteranno via le erbacce la povert /le foglie cadute / alzeranno pareti / poteranno / poi pesteranno le patate secche andranno a caccia / ripuliranno e faranno offerte alla terra. Cantando canzoni damore batteranno il grano non per soldi ma per una parte di raccolto.

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Jos Luis Ayala

Amparanakampi tiriwu yawsutaxa muxsniwa / ukatxa janiwa qullqi yanaa utapkiti, ukatsti puraka manqhapana achuqiri achupxa uraqitwa apsupxi. Janirara 6 urasa alwawa chamaka aruma manqharu apiri chinknanakaxa sarxapxani ukatsti sapaki millaa munasiwa wiayataki allintapxani. (Wari nayra, 1999)

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Muyu pacha / Tempo circolare

dolce il grano mietuto da mani che non hanno toccato il denaro ma solo i frutti presi allo stomaco della terra. Prima dellalba, sommersi nella notte scura se ne andranno per grotte seppellendo per sempre legoismo.

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Jos Luis Ayala

WAWANAKWA APARAPXI

Jalluxa maya muyu muyu jarawi qillqi jacha quta ajanupa patxana imantata ukatsti thanthanakata istata chamaka arumaxa nayra pacha amaya uyunakana manqhaparuwa jalanti. Puriniri thayaxa janiwa wawanakaparu jawsasiri taykanakana arunakapxa amustaykasphati. Inamayawa chullqha ukata armtaa munaskta/ ujktha ukanaka pichanukua inamayawa munasktha ukata jani uisisinataki jani chaxwanataki. Ukatsti janipuniwa wakisirjamkiti: Aka jakwixa armaata sipansa jukampi chullqhiwa samkata ukata arsutsa jukampi chullqhiwa. Jichha uruxa jaqita sipansa jukampi kankaawa jiwxi kunalaykutixa markajana wawanakapa jakaa kankawa apaqapxi jani jakwi utjatapa amuytasa. (Wari nayra, 1999)
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Muyu pacha / Tempo circolare

BAMBINI RUBATI

La pioggia ha scritto una poesia che si avvolge sul volto nascosto del mare e la notte vestita di stracci cade sul fondo di antichi cimiteri. Il vento che arriva non copre le voci di madri che chiamano i figli. Inutilmente voglio essere forte e dimenticare inutilmente chiudo gli occhi per non vedere lodio e la violenza. Ma impossibile. La vita qua pi forte del sogno pi forte della parola non si lascia dimenticare. Muore oggi luomo che in me, ai bimbi delle comunit hanno strappato una vita senza pensieri di morte.

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Jos Luis Ayala

JUMAMPI SAMKASIA

Jicchawa qhipa kuti jumampi samkastha qhipa kutiwa samkastha qhipa kutiwa jumampi samkastha quipa kutiwa samkastha ukata taqhistwa. Qhupa kutiwa akhamanakjama samkastha quipa kutiwa jumampi samkhasta jumampi samkhasta jumampi. Jicchawa qhipa kuti jumampi samkastha quipha kutiwa jumampi samkhasta quipha kutiwa jumampi samkhasta ukatsi quipa kutiwa jachuta. Jurthwa. Qhipa kutiwa jumampi samkastha qhipa kutiwa jumampi samkastha. Janiwa sinti samkaskiristti janiwa samkaskiristti / sinti /jumampixa. (Wari nayra, 1999)
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Muyu pacha / Tempo circolare

SOGNARE TE

Questa lultima volta che ti sogno lultima volta che sogno lultima volta che sogno te lultima volta che sogno e che soffro. lultima volta che sogno in questo modo lultima volta che ti sogno che ti sogno sogno te. Questa lultima volta che ti sogno lultima volta che ti sogno lultima volta che ti sogno lultima volta che piango. Lo giuro. lultima volta che ti sogno lultima volta che sogno te. Come possibile sognare cos sognare tanto sognare te.

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Note

Allepoca della pubblicazione di questa raccolta non era ancora ufciale lalfabeto o il grafemario, come alcuni preferiscono dire, che viene riconosciuto successivamente. Per questo motivo la trascrizione dellaymara diversa rispetto alle altre raccolte presenti nellantologia. di una montagna considerata sacra nei pressi di Huancan, paese dove nato Jos Luis Ayala.
3 Nome di una montagna sacra nei pressi di Huancan. 4 Comunit contadina nei pressi di Huancan. 5 2 Nome

Nei cimiteri aymara si usa non scrivere i nomi dei morti, le persone delle comunit

conoscono e ricordano le identit delle sepolture. Si pensa che scrivere i nomi dei defunti contribuirebbe a dimenticarsi di loro.
6 Comunit contadina nei pressi di Huancan.

Janan saya indica la parte in alto allinterno di un mondo in cui il dualismo alto / basso riveste unimportanza primaria sia nelle divisioni spaziali, sia nelle categorie culturali.
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Mistinaka il plurale di misti, termine che indica chi esercita il potere, geralmente

sono bianchi.
9 Nella cosmovisione aymara gli esseri umani hanno tre anime, dopo la morte le

prime due, con tempi diversi, tornano nei luoghi frequentati in vita, mentre la terza va a confondersi con gli elementi della natura.

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10 Tipo di argilla commestibile, si accompagna alle patate bollite. 11 Cerimonia che si compie dopo aver posto il tetto ad una casa.

La sirena un elemento fondamentale della cosmovisione aymara. Scolpite sulla facciata della Cattedrale di Puno dimostrano labilit di scultori indigeni che hanno saputo insinuare simboli culturali autoctoni in mezzo alle rappresentazioni cattoliche. Preesistenti alla conquista le sirene si sono mescolate sincreticamente con il simbolo di provenienza occidentale. Nel mondo andino esistono sirene femmine e maschi; il sireno che abita le profondit dei laghi e dei umi invocato dagli sciamani in un rito che ha il ne di dotare gli strumenti musicali di nuove melodie.
13 Creatore delluniverso aymara.

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SULLAYMARA di Luciano Giannelli

aymara (o talora aimara e del tutto scorrettamente, aymar, senzaltro a sanzionare e ribadire con questa forma ossitona, lessenza esotica della lingua e del popolo che la parla), lengua de los collas (cfr. Cerrn Palomino 2000, pp.27-41), senzaltro una delle lingue maggiori del contesto indoamericano, per dimensione demografica, per mole degli studi moderni (basti qui il rimando a Cerrn Palomino 2000, Bttner 1983, Torero 2002 e per la manualistica a Grondn 19851) e per tradizione (cfr. Alb e Leyme 1992), trovandosi per oggi, per contingenze della storia, incapsulato nel contesto quechua, non solo geograficamente, tanto che quasi pare n qui ci potremo sottrarre non poter parlar di aymara senza parlar di quechua. Laccerchiamento odierno conseguenza delle politiche coloniali che, com noto, hanno fortemente esteso larea dinfluenza del quechua fino allestensione dallodierno Equador al nord dellArgentina, con lassunzione di fatto del quechua come la maggiore delle lenguas generales. Questa situazione daccerchiamento, che presenta al suo limite (ad es. proprio a Puno) fenomeni estesi di bilinguismo, sia pure sotto il comune e condiviso superstrato ispanico (castilla), ha indubbiamente sviluppato un processo di compenetrazione con le variet quechua: tanto che non mancato chi ha voluto vedere sia una comune discendenza genetica delle due lingue, quanto un comune futuro di esse. Da qui il ricorso al termine di quechumara, inserito prima da Orr e Longacre (1068) per sostenere, con scarso metodo, la parentela (tecnicamente intesa) di quechua e aymara, e ripreso poi da Cerrn Palomino (1994) non solo per mostrare le tante affinit (che vanno ascritte al contatto) tra le due lingue quanto per ipotizzare uno sviluppo condivi1 Dal quale son tratti gli esempi in lingua aymara qui riportati.

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so in un processo auspicato e auspicable di empowerment di queste lingue che devono fronteggiare la pervasivit del castigliano (su questo secondo aspetto torneremo). Lo stesso Cerrn Palomino (1994, 2000), e gi Paul Proulx sinteticamente e chiaramente (Proulc 1987), senza scordare Torero (2002), hanno dimostrato limproponibilit della comune ascendenza di quechua e aymara: la condivisione di parole come warmi donna, wawa bambino e molte altre per chi conosce il metodo storico-comparativo un controargomento, segnale di contatto e non di parentela. Un contatto per talmente stretto che permette la condivisione anche di una particella grammaticale (il limitativo kama, cfr. jawira-kama e mayu-kama fino al fiume, rispettivamente in aymara e quechua), fenomeno tipico delle situazioni di pervasivit (mi permetto di rimandare a Giannelli 1999), e fino alla creazione di una (per sola, isolata) regola di corrispondenza quasi-sistematica (affricata palatale aymara per t quechua): in un rapporto che non pu considerarsi a senso unico, se proprio il quechua del Cuzco avrebbe assunto il suo consonantismo complesso dal complesso consonantismo aymara (cfr. oltre). Asserita lindipendenza genetica dellaymara, anzi della piccola famiglia jaqi, che lo comprende, assieme allenclave jaqaru in prossimit di Lima (ma in montagna), resta il discorso del comune destino, in qualche modo preconizzato anche in sede legislativa, se una legge peruviana destina ufficialmente lo stesso alfabeto a fisarmonica, alle due lingue (cfr. Ziga, Ansin e Cueva 1987, pp. 321-323). Il discorso portato avanti coerentemente negli ultimi tempi da Rodolfo Cerrn Palomino si iscrive in una idea sua e di altri per cui necessario che le lingue indoamericane, in primo luogo per far fronte allo spagnolo, debbano assumere una forma unitaria, qui addirittura preconizzando una confluenza tra due lingue certamente in fitto dialogo secolare. Nella sua autonomia di fatto, il complesso aymara (un continuum dialettale come tanti, anche molto pi complessi ad es. quello quechua, paragonato proprio da Cerrn Palomino 1987 al continuum romanzo) sconta come sempre, nellAmerica indigena, il problema della frammentazione dialettale (cfr. Briggs 1988, 1998), anche se forse in maniera meno drammatica che in altre situazioni, facendo i conti anche con la propria storia segnata dalla pesante contiguit e subordinazione alla preponderante componente ispanica. Il privilegio tradizionalmente accordato alla veriet lupaca, oggi discusso, anche per una relativa elaborazione letteraria, ha carattere eterodiretto: tra le motivazioni di questa scelta, si richiama un fatto del tutto esterno quanto illuminante, cio la vicinanza dellarea lupaca alla missione di Iuli. A questa scelta tradizionale vi opposizione, anche per la massima estensione in lupaca della cancellazione vocalica (cfr. oltre) e si consi-

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dera il lupaca di minore prestigio del pacaji o pacasa, di fatto meno usato in scrittura (Tovar e Larrucea 1984, p. 49); il quadro della frammentazione dialettale aymara per altro ben dettagliato in Torero. Non si sottolineer mai abbastanza lantistoricismo delle impostazioni, qua e l affioranti, che per scopi anche apprezzabili, a partire dalla ricerca di eporwment di lingue oggettivamente in crisi anche quando ampiamente praticate - richiedono lunificazione linguistica di continua dialettali grandi o piccoli: per quanto ci risulta, lunico esperimento felice (e in realt non privo di conflitti, King 1997, Garcs 1998) quello attuato nel contesto scarsamente differenziato del quichua equadoriano, per il quale si faticosamente costruita una variet unitaria scolasticoradiofonica. Il fallimento sistematico di queste operazioni condotte da intellettuali e talora da burocrati (il pi grande e pregiudizievole insuccesso quello bruciantemente recente del guaran paraguaiano, che pure si colloca oltre lorizzonte indomericano, per la consistenza paraguaiana e non tanto india di questa variet: cfr. Guttandin e altri 2001) deriva, secondo noi, dallimpossibilit di riproporre in contesto americano nativo un processo storico figlio del nazionalismo europeo, datato, quanto in Europa indubbiamente efficace, ma si deve ammettere in crisi, per certi versi, nello stesso contesto dorigine, in cui non a caso oggi, giuridicamente, si tutelano le lingue minoritarie, non si sa quanto efficacemente ma comunque in controtendenza al linguicidio perpetrato a cavaliere tra 800 e 900, niente affatto difforme da quello che oggi minaccia il contesto indoamericano. Il nazionalismo inconcepibile in questo contesto, per cui il volontario sacrificio della propria lingua in vista di una lingua nazionale non si d: anche se non mancano appunto, in certi ambienti, le dispute sulla miglior lingua, che assumono per noi un sorprendente sapore rinascimentale, o ci pare pi serio un lavoro collettivo e di lunga durata di confronto e riflessione, come nei talleres linguistico-letterari mixtechi di Oaxaca (cfr. Caballero 2003), lo stesso processo che nel bene e nel male ha condotto al quichua per scuola e radio che richiamavamo sopra. Le polemiche, invece, sullunitariet della lingua, sono altra cosa e son talora sponsorizzate in modo etererodiretto: potemmo richiamare, con qualche rincrescimento, le idee alla Cerrn esposte in DEmilio 1989 e Lucia DEmilio italiana; ma soprattutto il riferimento alla pratica frammentatrice del Summer Institute of Linguistics sostanziata nella sue celebre e troppo celebrata pubblicazione di periodico aggiornamento Ethnologue, a partire da Grimes 1988; queste impostazioni, pur nella loro specularit, sono accomunate dallimpossibilit a comprendere la ricchezza e la potenzialit della felice convivenza di allotropi anche di aymara. In quanto tali, somigliano pericolosamente alle estenuanti diatribe ortografiche, che investono anche laymara, sia per il suo complesso consonan-

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tismo, che per il modo di segnare le vocali lunghe, in un contesto che recalcitra anche ad imposizioni di legge, quando ci sono, ed a scelte normative spesso contraddittorie se si tien conto delle lingue che come fa laymara tra Per e Bolivia traversano allegramente i confini statuali. Per tutto questo bene che qui ci gustiamo le poesie di Ayala nel suo aymara puneo, nelle soluzioni ortografiche che ad Ayala paiono adeguate. Con qualche disinvoltura, Russell Bernard conduce da tempo in Oaxaca un esperimento di scrittura nelle molte e varie lingue di quello Stato messicano, difficilmente rappresentabili con il nostro povero alfabeto, incentivando una pratica scrittoria non normata, vale a dire spontanea (Bernard 1992,1997), affidandosi chiaramente (comunicazione personale) alla forza del mercato in senso proprio, e non solo e non tanto al mercato linguistico di Bordieu (1988); probabilmente, questa fiducia nel mercato deve probabilmente confrontarsi con impostazioni (pre-capitalische?) radicate e apparentemente non agevolmente estirpabili nel e dal contesto indoamericano. Comunque, se il rimando ad una logica chi ha pi tela, tesse, la concezione di fondo il dialogo nella diversit - ci pare condivisibile. Che dir poi dellaymara in sintesi e senza stordire ed annoiare eccessivamente chi vuol leggere le poesie di Ayala? Trattasi di una lingua classicamente agglutinante, quindi ricca di affissi e particelle, ciascuno con un solo significato, quindi anche con parole notevolmente lunghe. Ha un complesso sistema di suoni, a partire dal sistema di correlazione triadica delle occlusive, distinte in semplici, aspirate e glottalizzate; ed questo il sistema che laymara avrebbe imposto al quechua del Cuzco, considerata area aymara quechuizzata. In compenso, il vocalismo semplice ed appena complicato dalla distinzione come in latino, tedesco e inglese - tra vocali lunghe e brevi; per, nella catena parlata, e con una rappresentazione in scrittura, cadono quando cadono, secondo una selezione grammaticale - dando luogo adunaspra sequenza di consonanti, le vocali finali (anche finali di radice o di affisso seguito da altri affissi, tanto che sara-tan tu ed io arriviamo sar in realt sartan, e se questo par leggero, jani sara-kt-ti io non arrivo sar in realt detto jan sarkti). E tanto radicata questabitudine che si sfrutta grammaticalmente. Laymara lingua a casi, ma pi alla maniera finnica che a quella latina, tedesca o russa (si privilegiano i rapporti spaziali piuttosto che la funzione della parola nella frase). Come accade di solito in questo caso di flessione casuale, e stavolta con una marcata differenza rispetto al quechua, nominativo ed accusativo sarebbero identici, ma se la parola allaccusativo seguita dal verbo (caso frequentissimo in una lingua con una certa libert dellordine delle parole, ma di fatto con un ordine di base soggetto-oggetto-

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verbo), si presenter obbligatoriamente senza la vocale finale, tanto da far parlare di un caso di morfologia sottrattiva (o piuttosto di un indirizzarsi verso questa tipologia), e nella manifesta ricerca di coesione di oggetto-verbo da porsi come un embrione di quella incorporazione delloggetto tanto diffusa nelle lingue indoamericane ma assente sia dal quechua che dallaymara. Laymara distingue tra un noi che include linterlocutore, ed un noi che lo esclude, e che quindi un io plurale (contrapposto a tu), che si manifesta in nayanaka noi (non tu). Nayanaka appunto il plurale di naya io, ottenuto mediante laggiunzione di naka, elemento indubbiamente pesante che pluralizza tutti gli elementi nominali, quando di plurale (non cos cogente come nelle nostre lingue) si senta il bisogno (i verbi son pluralizzati mediante un affisso px-, per cui mi vedi sar injista ma mi vedete sar injapxista - ove x ha non il valore velare che aveva in spagnolo di un tempo, poi sostituito da jota, bens laringale, come una h inglese o ungherese). Laymara va pi in l, per, di quello che molte lingue fanno, distinguendo tra un noi inclusivo (noi, tu compreso, in aymara jiwasanaka) e esclusivo (noi, ma non tu, nayanaka), presentando una vera e propria quarta persona jiwasa (evidentemente il singolare di jiwasanaka) che significa tu ed io. Tornando sullesempio injista mi vedi prima dato, bisogna sottolineare che la parola si compone di inja vedere (la radice riaffiora appunto in injapxista plurale) e di un elemento ista non scomponibile, che vuol dire azione di una seconda persona su una prima persona, cos come in injitu mi vede, lelemento -itu vale azione di terza persona su prima persona. Queste cosidette particelle transitive, inanalizzabili, frutto se facciamo comparazione di vecchie coalescenze oscurate, tipico di molte lingue americane (e a va sans dire anche del quechua). Abbiamo detto, e ripetiamo, che laymara una lingua classicamente agglutinante: ma a ribadimento del motto humboldtiano per cui tutte le lingue son poi (tipologicamente) miste, noteremo che se dovrebbe allora esserci una marca personale nel verbo che sempre tale indipendentemente da tempo e modo, laymara ha invece marche specifiche per il suo futuro: dalla base sara arrivare, egli arriva sar sari, ma egli arriver sarani, ove ni non tema di futuro pi i, ma proprio desinenza di futuro di terza persona, cfr. saraani tu ed io giugeremo rispetto a sartan io e tu giungemmo/giungiamo ora. E a proposito di desinenxa, desinenza un aspetto singolare della maggior patrte delle variet aymara la coincidenza frutto di unevoluzione fonetica della desinenza di prima e seconda persona (sarta vale io arrivo come tu arrivi) Il sistema temporale, modale, aspettuale dellaymara assai ricco e complesso: fondamentalmente si basa per su una distinzione, assai diffusa nelle lingue america-

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ne, tra futuro e non-futuro. Il non-futuro un tempo aoristico, vale a dire che indica unazione appena conclusa o che sta per concludersi, se si vuol dire presente e cio in atto, in durazione al momento, occorre aggiungere un affisso al non-futuro. Distinguere tra futuro e non-futuro significa evidentemente distinguere tra potenziale, soggettivo, eventuale, e fattuale, Solo ci che accaduto o che sta terminando di accadere vero, il resto sta in unaltra dimensione: e in queste lingue, incluso laymara, questa partizione fondamentale tra reale e potenziale ribadita dal fatto che esiste un tempo verbale per indicare un evento passato di cui non si ha per conoscenza diretta, quello che Grondn (1985) definisce pluscuamperfecto. Un carattere distintivo dellaymara (ma che, ci si perdoni, ricorre grosso modo in quechua) quello di distinguere, al pari di certe lingue asiatiche, tra parte data e parte nuova del discorso, vale a dire che in una predicazione nominale si suffisser con xa il soggetto (non in quanto tale, ma in quanto tema, argomento: di per s il caso nominativo a suffisso zero) e con wa lelemento predicativo, per es. uwijaxax jiwataynawa la mia pecora era morta. Lesempio ha utilit multipla: uwija pecora porta un suffisso xa che significa di me, elemento posseduto da chi parla, quindi uwijaxa vale la mia pecora; il successivco suffisso x(a) indica la funzione di tema, di argomento; linformazione nuova in era morta, per cui la forma verbale jiwatayna di per s era morta indicata come elemento nuovo, informativo, mediante appunto wa. Vediamo nella frasetta tanto x che j, perch laymara ha tanto lo h inglese che il jota spagnolo, per intenderci. Infine, uwija un prestito spagnolo, come ufisa mapuche, ambedue sono adattamenti di oveja. Il peso dello spagnolo ha probabilmente esteso luso del plurale, qui come in quechua, ed ha fatto unaltra cosa in aymara: un tempo il complesso nome-aggettivo prevedeva che la pluralizzazione si facesse o sul nome o sullaggettivo; oggi si presentano spesso, nome ed aggettivo, ambedue con il proprio naka. Questo influsso che lo spagnolo esercita, non prestando parole, come ha fatto con oveja, ma influenzando strutture, quello che quechua ed aymara hanno fatto per secoli nel loro dialogo.

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Poesia delle civilt indigene latinoamericane Rayen Kvyeh, Luna dei primi germogli Jos Luis Ayala, Muyu pacha / Tempo circolare

Improvvisazione poetica Giuliana Della Valle David Mitrani (a cura di)., Cuba improvvisa Andrea Fantacci (a cura di), Altamante Una vita all'improvviso Paolo Zedda (a cura di), L'arte de is mutetus

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