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MUNICIPALITA’

Mestre - Carpenedo

Al Presidente della Municipalità


e p.c. al Delegato alla Pianificazione del Territorio

INTERROGAZIONE URGENTE (a risposta scritta)

Oggetto: pista ciclabile e sistemazione viabilistica generale di viale Ancona

Premesso che il Comune di Venezia ha manifestato ormai, attraverso due delibere di Giunta, la
volontà di acquistare parte degli immobili situati nell’area denominata “Ex Carbonifera” al fine di
riordinare in un’unica sede tutti gli uffici comunali presenti in terraferma (o almeno questa era
l’intenzione originaria) e che il prezzo complessivo dell’operazione si aggira intorno ai 24 milioni
di euro;
premesso che, a seguito, forse, delle interrogazioni presentate dal sottoscritto nonché dell’O.d.G.
votato dall’intero Consiglio della Municipalità di Mestre – Carpenedo nei quali si mettevano in luce
le molteplici problematiche della scelta compiuta tra cui, in particolare, le difficili modalità di
raggiungimento dell’edificio (carenza di fermate per autobus, di binari di collegamento al tracciato
del tram, di piste ciclabili e di una stazione ferroviaria vicina);
premesso che, solo recentemente, il Comune ha eseguito dei lavori di sistemazione della
carreggiata stradale al fine di ricavare due piste ciclabili monodirezionali, ognuna per il suo lato di
marcia, le quali, in modo incredibile si intersecano con i marciapiedi esistenti (non particolarmente
larghi) creando una commistione pericolosa tra utenti della strada;
posto che dal combinato disposto degli artt. 13 comma IV bis e 14 comma II bis del D.Lgs. n. 285
del 30.04.1992 (Codice della Strada, norme entrate in vigore con le modifiche portate dalla Legge
366 del 19.10.1998) si evince un obbligo generale per l’ente proprietario della strada a realizzare
percorsi ciclabili adiacenti a tutte le nuove strade o a quelle soggette a ristrutturazione straordinaria
e che, dunque, il Comune di Venezia avrebbe dovuto dotare il nuovo viale Ancona di una pista
ciclabile vera e propria sin dalla sua nascita;
considerato poi che, in viale Ancona, dal lato dei ristoranti, sono state tracciate delle aree di sosta
per il parcheggio di autovetture proprio parallelamente alla pista ciclabile con il rischio verosimile
di incidenti tra ciclisti e passeggeri che escono dall’auto aprendo lo sportello;
considerato che nello strumento di pianificazione del Biciplan, approvato formalmente dalla
Giunta comunale con delibera n. 164 del 13 novembre 2006, si prevede, attraverso l’itinerario
ciclabile n. 12 “Favaro S. Leopoldo – Università via Torino”, di realizzare in viale Ancona un filare
di alberi al centro della carreggiata ed una pista ciclabile a doppio senso di marcia a margine della
corsia destra (lato Ex Carbonifera) e che in merito alle “criticità urgenti riscontrate nei tratti
esistenti” si afferma testualmente che: “il percorso lungo viale Ancona è un marciapiede che,
secondo quanto previsto dal Codice della Strada, non presenta alcuna caratteristica ciclabile
consona”;
considerato infine che il dizionario Devoto Oli della Lingua Italiana assegna alla parola “viale” il
seguente significato: “via con due file di alberi ai lati”;

si chiede al Presidente
• di conoscere le motivazioni in base alle quali gli assessorati alla Mobilità e Lavori Pubblici
hanno attuato una sistemazione di viale Ancona affatto diversa da quanto previsto nel Biciplan
e, perciò, contraddicendo quanto votato dalla stessa Giunta;
• di comprendere il livello di sicurezza e transitabilità della nuova pista ciclabile di viale Ancona
alla luce delle problematiche sollevate nelle premesse in considerazione, peraltro, del fatto che
la soluzione adottata era già stata bocciata in parte dal Biciplan;
• di accertare i nomi dei progettisti e dei tecnici (comunali o privati) che hanno seguito i lavori di
realizzazione di viale Ancona e le motivazioni per cui appare siano state violate le norme del
Codice della Strada;
• di conoscere, infine, il motivo per cui sono state collocate delle aree di sosta per auto in una
posizione imprudente quando sarebbe stato molto più saggio tener aperto il piazzale dell’Ex
Carbonifera e mettere a disposizione i posti auto, lì presenti, per i tanti clienti dei ristoranti e
locali della zona;
• di comprendere infine quando si provvederà all’ulteriore manutenzione della strada per
l’inserimento degli alberi previsti e, quindi, confermare nei fatti l’appellativo, attualmente
improprio, di viale Ancona.

Mestre, 08.07.2009

Davide SCANO
Consigliere Verdi – Città Nuova

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