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Roma, Piazza Venezia 5

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DOMENICA 13 OTTOBRE 2013 ANNO 138 - N. 243
Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821
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In Italia EURO 1,30
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Eva esce
dal libro come
uneroina letteraria
in piena regola.
MICHELE SERRA
MELANIAG. MAZZUCCO
SEI COME SEI
Giannelli
STATO E IMPRESE, NON SOLO ALITALIA
Gli sbarchi
Tecnologia e parit
Il giorno della candidatura: basta, lItalia ha perso 20 anni
Nel movimento
Renzi boccia amnistia e indulto
Letta: sbagli, il Colle stato chiaro
Mennea campione senza pace
Tutti contro di lui, anche i suoi
di FRANCESCO GIAVAZZI
Duello sulle carceri
N
emmeno da morto Pietro Mennea,
la leggenda dellatletica italiana,
riesce a trovare pace. Il suo record mon-
diale dei 200 metri, conquistato alle
Universiadi di Citt del Messico nel
1979, durato ben 17 anni; il suo testa-
mento rischia di durare una manciata
di mesi. Non quello morale (si spera sia
pi durevole del bronzo), ma quello ma-
teriale, olografico. I tre fratelli di Pietro
Vincenzo, Giuseppe e Luigi hanno
impugnato il testamento dellolimpioni-
co presso il Tribunale civile di Roma.
Per loro il documento, sottoscritto nove
giorni prima della morte, avvenuta a
Roma il 21 marzo scorso, apocrifo.
Nel testamento, la Freccia del Sud
designava come erede di tutti i suoi be-
ni la moglie Manuela (secondo la suc-
cessione legittima, un terzo delleredi-
t, in assenza dei figli, spetta ai fratel-
li), sposata nel 1996 e con cui aveva con-
diviso tutte le pi importanti attivit
dellultima parte della sua vita, dallo
studio legale alla Fondazione per i pro-
getti di solidariet. Per indorare la pillo-
la, il fratello Vincenzo ha chiosato: Sia
chiaro che noi non accusiamo nessuno,
i rapporti con nostro fratello erano buo-
ni e vogliamo solo capire se stato com-
messo un reato e siamo fiduciosi nel la-
voro della magistratura. Non si pu di-
re di conoscere a fondo una persona, fin-
ch non c di mezzo uneredit. Questa
lite familiare sembra essere il suggello
triste di una vita difficile: sempre a lot-
tare contro qualcosa o qualcuno, sapen-
do nellintimo di aver ragione.
Mennea ha passato pi di un terzo
della sua vita sui campi dallenamento,
anche a Capodanno. Faceva vita mona-
cale, sopportava carichi di lavoro che al-
tri atleti avrebbero rifiutato prima an-
cora di cominciare. Si dice avesse un ca-
rattere difficile e un modo di esprimersi
aggrovigliato che gli hanno pregiudica-
to tanti rapporti. Si dice vedesse nemici
dappertutto; forse, come molti introver-
si corredati di forte eticit, non gli pia-
ceva piacere a tutti. Ha lottato come
nessuno per ottenere grandi risultati,
nello sport come nella vita. Amava ripe-
tere: La fatica non mai sprecata. Sof-
fri, ma sogni.
Adesso i suoi sogni sono esca di una
lite testamentaria. Peccato dover mori-
re per scoprire laltra faccia delle cose.
RIPRODUZIONE RISERVATA
di Aldo Grasso
PORTE CHIUSE
DEL VATICANO
AI FUNERALI
DI PRIEBKE
Tristi i
dissidi sul
testamen-
to tra i
fratelli e
la moglie
Padiglione Italia
Il libro di Malala
sui diritti delle bambine
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Il premier Enrico Letta
lo dice da cittadino ma
anche da politico: la leg-
ge Bossi-Fini sullimmigra-
zione da abolire. Poi, pe-
r, consapevole, precisa:
Ma siamo in una coalizio-
ne. Tanto basta al vicepre-
mier Angelino Alfano per
insorgere: Declamazione
demagogica. Abolendola
non si salvano i morti.
ALLE PAGINE 20 E 21
Buccini, Fasano
LE RELAZIONI
DISPENDIOSE
Il ciclone visto dal satellite: 600 mila in fuga
Il ceto medio Usa
che sta sparendo
NON LASCIAMO
NAUFRAGARE
LEMOZIONE
PER LE VITTIME
A PAGINA 36
I
l Codice di diritto
canonico, al canone
1184, stabilisce che i
funerali, se prima della
morte non diedero alcun
segno di pentimento,
possano essere negati ai
peccatori manifesti ai
quali non possibile
concedere le esequie
senza pubblico scandalo
dei fedeli. Decide
lordinario, lultima
parola spetta al vescovo.
A Roma il vescovo il
Papa che, nella diocesi,
ha un Vicario, il
cardinale Agostino
Vallini. Proprio dal
Vicariato arrivata
ieri, secca, la smentita
di ci che aveva detto
lavvocato di Priebke:
Non prevista nessuna
celebrazione esequiale in
una chiesa di Roma.
CONTINUA A PAGINA 6
ALLE PAGINE 5 E 6
Caccia, Conti, Montefiori
di Marta Serafini
a pagina 25
Il nuovo fronte
dei 5 Stelle:
stiamo attenti
ai falsi amici

In edicola a 12,90 euro


pi il prezzo del quotidiano
Pi tagli, bonus ai dipendenti
Manovra fino a 15 miliardi, meno tasse sul lavoro
S
e Al i t al i a f os s e
unazienda normale
dovrebbe chiedere
l amministrazione
straordinaria. Per arrivare a
Natale ha bisogno di 500 mi-
lioni, senza contare i nuovi
investimenti, in assenza dei
quali fra sei mesi saremmo
da capo. Poich gli attuali
azionisti non intendono
metterceli, almeno non tut-
ti, il rischio di non poter ap-
provare il bilancio 2013 ri-
mane concreto.
Cos accadde per Swissa-
ir, la compagnia di bandiera
svizzera, nel 2002, e la belga
Sabena nel 2001. Nel giro di
qualche settimana per le
rotte abbandonate furono
sostituite da altre compa-
gnie: a Zurigo Lufthansa
cre Swiss, a Bruxelles Vir-
gin cre Brussels Air. E i vec-
chi azionisti andarono a ca-
sa. Non si racconti la storiel-
la dei collegamenti con le
isole: ieri mattina fra le 6 e
le 14 dallaeroporto di Cata-
nia sono decollati, per desti-
nazioni italiane ed europee,
20 voli (esclusi quelli di Ali-
talia e AirOne).
Lerrore pi grave com-
piuto dal governo non
aver fatto entrare le Poste in
Alitalia: aver salvato i vec-
chi azionisti. Cinque anni fa
venti imprenditori (Pirelli,
Benetton, Marcegaglia, Cola-
ninno, Caltagirone Bellavi-
sta, Riva e tanti altri) insie-
me ad Air France e Banca In-
tesa aderirono al progetto
Passera-Berlusconi investen-
do in unazienda lontana
dalle loro attivit principali.
Forse lo fecero perch si
aspettavano qualche favore
da parte del governo (allora
guidato da Silvio Berlusco-
ni) e qualche linea di credi-
to da Banca Intesa (allora
guidata da Corrado Passe-
ra). Ci fu anche chi non ade-
r, come Luxottica, Prada,
Brevini, aziende che vivono
di esportazioni e non han-
no nulla da chiedere n al
governo n a Banca Intesa.
Non sappiamo se favori o
linee di credito siano arriva-
ti. Ma linvestimento fatto
da quei venti imprenditori
andato male (forse non per
colpa loro), e il capitale inve-
stito va azzerato.
Se poi lo Stato decidesse
di intervenire, ci deve avve-
nire in modo trasparente.
Durante lultima crisi, lam-
ministrazione Obama en-
trata in banche, assicurazio-
ni, persino case automobili-
stiche. Ma attraverso stru-
menti chiari, che ne caratte-
rizzavano lassoluta tempo-
raneit. Invece, nellingres-
so delle Poste in Alitalia si
mescolano intervento finan-
ziario e piano industriale. Si
d luogo a una confusione
che domani, se loperazione
fallisse, renderebbe meno
chiare le responsabilit. (Ap-
paiono poi singolari e risibi-
li le precisazioni sul fatto
che le Poste non useranno i
denari dei correntisti: latti-
vit della societ fondata
sui depositi postali degli ita-
liani).
Come pu nascere una
classe di veri imprenditori
se ogni volta che si dimo-
strano incapaci lo Stato li
salva? O meglio, li salva se
sono grandi, li lascia fallire,
magari non pagando i pro-
pri debiti, se sono piccoli.
Anche il capitalismo pri-
vato nella Prima Repubblica
non ha funzionato?. A que-
sta domanda l avvocato
Agnelli rispondeva (Corrie-
re, 20 febbraio 1996): Certa-
mente. Diciamo che gli anti-
corpi non hanno funziona-
to. Ma dovevamo scendere
a patti con i politici e con
limpresa pubblica. Se in Ita-
lia, dopo cinquantanni, la
Fiat non finita allIri o in
mani estere un miracolo.
CONTINUA A PAGINA 36
I
l ciclone Phailin che sta per investire lIndia potente come Katrina, che nel 2005 devast
New Orleans uccidendo 1.200 persone. Phailin flageller il Golfo del Bengala con raffiche
di vento fino a 315 chilometri allora. (Nella foto, il ciclone dal satellite). CONTINUA A PAGINA 17
di MARIA LUISA AGNESE
di Massimo Gaggi
nel supplemento
Pietro Mennea
Il sindaco e il Quirinale:
qualche no si pu dire
Matteo Renzi inaugura a Bari
la campagna elettorale in vista
delle primarie per segretario del
Pd. E subito entra nel dibattito
politico: no allamnistia e allin-
dulto. Ovvero alle scelte di Napo-
litano. Spiega: Affrontare oggi
un tema come questo sarebbe
un clamoroso autogol. Il pre-
mier Letta lo rintuzza: Non so-
no daccordo, nel messaggio del
Colle non ci sono ambiguit.
DA PAGINA 8 A PAGINA 11
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Oggi
di MARIA TERESA MELI
Abolire la Bossi-Fini
Ma il governo diviso
Migranti Il premier attacca, Alfano frena
di ENRICO MARRO
Lattine, borse, abiti, dolci. La pubblicit tenta la personalizzazione
di TULLIO AVOLEDO
di GIAN GUIDO VECCHI
Niente donne tra i dirigenti
Allora Twitter sessista?
A PAGINA 12
laLettura
Con il Corriere
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Entro la primavera 150 euro in busta paga. Saccomanni: siamo un Paese normale
Se il barattolo ha il tuo nome
Scenari
di MAURO MAGATTI
di EMANUELE BUZZI
Q
uando il ministro Dario Franceschini chiama
Matteo Renzi per capire, da parte di Enrico
Letta, che cosa abbia detto su amnistia e indulto,
lui non fa marcia indietro: Napolitano ha il di-
ritto di fare queste proposte, noi di bocciarle.
A PAGINA 9
P
i tagli, bonus ai dipendenti. Uno sgravio fiscale in
busta paga entro la primavera 2014. Meno tasse sul
lavoro dalla manovra del governo. Ma calano le risorse
per gli enti locali. ALLE PAGINE 2 E 3 Ferraino, Gaggi, Tamburello
L
attine, borse, abiti, dol-
ci. Prodotti trasversali
e mass market che si ar-
rendono alla ricerca di
personalizzazione, al biso-
gno di distinguersi e usci-
re dalla massa, di differen-
ziarsi autoaffermando la
propria personalit. Unur-
genza che si aggira da tem-
po tra i consumatori, ma
che esplosa quasi come
un paradosso nel mondo
apparentemente appiatti-
to dei social network. Co-
s oggi anche la moda va a
caccia di t-shirt persona-
lizzate, di collanine con le
iniziali e le cifre del pro-
prio nome piovono su tut-
ti gli status symbol.
A PAGINA 27
LOCCHIO DELLA PAURA SULLINDIA
Senza pentimento
2 Primo Piano
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
#
Il vertice Il governo
Saccomanni: ogni sforzo
per ridurre le tasse sul lavoro
Siamo qui per dimostrare che siamo unPaese normale
Visco sul nostro sistema bancario: non vulnerabile
DALLA NOSTRA INVIATA
WASHINGTON Faremo
ogni sforzo per ridurre il peso
del fisco sul lavoro e sulle im-
prese. Il ministro dellEcono-
mia, Fabrizio Saccomanni, ri-
badisce che la riduzione del cu-
neo fiscale sar il cuore delle
future strategie economiche
nel governo, quelle che do-
vranno sostenere la fragile ri-
presa che sta per affermarsi in
Italia. Le prospettive stanno
migliorando: dobbiamo rimet-
tere in moto la crescita, affer-
ma il ministro che ha accanto il
governatore della Banca dItalia
Ignazio Visco nella conferenza
stampa finale del vertice del
G20 finanziario e dellassem-
blea del Fmi. Due occasioni di
dibattito internazionale in cui
dopo anni, la crisi europea
stata lasciata un po da parte,
mentre hanno tenuto banco lo
shut-down e limpatto del cam-
biamento della linea di politica
monetaria degli Usa. In Europa
comunque, afferma Saccoman-
ni, lenfasi comune sulle ri-
forme strutturali per favorire la
crescita, la produttivit e la
competitivit.
Il ministro dellEconomia si
sofferma ancora sulle prossime
misure del governo. Manter-
remo il quadro di riferimento
europeo e compenseremo lin-
tervento sul lavoro col mecca-
nismo della spending review,
intesa non come tagli di spesa
tout court ma come elimina-
zione degli sprechi, spiega an-
cora Saccomanni, che pensa al-
la legge di Stabilit che sar
presentata a giorni. Abbiamo
perso un po di tempo per la
crisi e lincertezza politica, ma
il governo sta cominciando a
raccogliere i primi frutti, spie-
ga quindi il ministro ammet-
tendo di stare sulle spine per
la lontananza da Roma, dove
proprio in queste ore si svol-
gono molti colloqui e scambi di
opinione che dovrebbero por-
tare a una convergenza sulla
definizione delle strategie di
bilancio.
Ci t e n e vo a ve n i r e a
Washington per dare lidea che
lItalia un Paese normale, che
pu fare le sue strategie di bi-
lancio senza essere assente dai
grandi consessi internaziona-
li, aggiunge per Saccomanni.
Il quale si sofferma brevemente
anche sul capitolo dismissioni.
Entro la fine dellanno, ricorda,
sar definito il programma di
valorizzazione degli asset pub-
blici. Nella manovrina dei gior-
ni scorsi il governo ha compre-
so dismissioni per 500 milioni,
una piccola cosa certo, ma ab-
biamo rotto il ghiaccio. Lese-
cutivo sta pensando anche alla
vendita di partecipazioni azio-
narie, ma non daremo antici-
pazioni per evitare di provocare
turbative di mercato. Lobiet-
tivo dare un segnale sul fatto
che il Paese disponibile a ria-
prire certi dossier allo scopo di
favorire gli investimenti.
Il governatore Visco illustra
invece la situazione della fi-
nanza italiana, che stata og-
getto di un suo intervento al
G20 e sulla cui solidit qui a
Washington esperti e investito-
ri hanno espresso qualche dub-
bio. Circolano cifre non verifi-
cate, osserva Saccomanni.
Il fatto riassume Visco
che molti non capiscono
come un Paese come lItalia che
ha perso in cinque anni 9 punti
di Pil e il 25% di produzione in-
dustriale, abbia ancora un si-
stema bancario non collassato
e ancora in grado di andare sui
mercati a raccogliere denaro.
quasi un paradosso che
si spiega con quattro elementi:
una vigilanza molto attenta; il
fatto che le banche hanno as-
sunto s molti rischi ma soprat-
tutto nei confronti delle impre-
se e non nei prodotti strutturati
e derivati come molti istituti
esteri; la circostanza che aveva-
no extraprofitti e limpegno
messo nellaumentare il capita-
le, passato dal 6% al 10-11%.
Non c problema di vulne-
rabilit del sistema bancario
italiano, aggiunge Visco, se-
condo il quale sono due ora le
grandi sfide da affrontare. Bi-
sogna innanzitutto evitare la
connessione tra rischio sovra-
no e rischio del credito attra-
verso la vigilanza Ue e quindi
ridurre il credito deteriorato
con un miglioramento del-
leconomia.
Un miglioramento che ci sa-
r ma senza dimenticare che
nel complesso, come ribadisce
il presidente della Bce, Mario
Draghi, al termine degli incon-
tri di Washington, la ripresa
europea ancora debole e fra-
gile.
Stefania Tamburello
RIPRODUZ ONE RISERVATA
Tutti soddisfatti della recu-
perata stabilit delleurozona e
della fine della recessione nel-
larea Ue, daccordo. Ma se capi-
sco bene la prospettiva per lEu-
ropa quella di un lungo periodo
di sostanziale stagnazione. Per-
ch fare previsioni di una crescita
tra zero e uno per cento lanno
prossimo per arrivare poi, nel
2018, a non pi dell1-2 per cen-
to, questo significa. Ma sosteni-
bile? E per quanto?. Fred Berg-
sten interviene verso la fine di
una discussione sulla stabilizza-
zione delleurozona animata so-
prattutto dagli analisti dellagen-
zia di rating Moodys Vinhas
de Souza e Dietmar Hornung
che si svolge al Peterson Institute,
il principale centro di studi inter-
nazionali di Washington, fondato
proprio da Bergsten. Gli esperti
che fin l hanno illustrato tavole
abbastanza rassicuranti sulla fine
dellemergenza-deficit nellEuro-
pa mediterranea riconoscono
che, s, il rischio che la stagnazio-
ne divenga una malattia cronica
c tutto; i miglioramenti dal lato
dei conti pubblici nel Sud del-
lEuropa (Italia, Spagna, Porto-
gallo, Grecia) sono significativi e
ormai strutturali. Ma laver evita-
to il peggio rischia di dare un fal-
so senso di sicurezza: vengono
meno il coraggio e la creativit
necessari per trovare nuove stra-
de verso la crescita. Come sempre
i meeting annuali del Fondo mo-
netario e della Banca Mondiale
sono loccasione per riunire go-
vernanti, banchieri centrali, fi-
nanzieri ed economisti di tutto il
mondo, chiamati a discutere del-
le prospettive economiche nella
sede di questi organismi multila-
terali, ma soprattutto in una mi-
riade di seminari che si svolgono
nei tanti think tank della capi-
tale. Questanno lattenzione
ovviamente concentrata sullo
scontro tutto politico sul tetto del
debito pubblico Usa in corso a
pochi isolati da qui nelle aule del
Congresso. Gli appelli al senso di
responsabilit di repubblicani e
democratici per non far precipi-
tare lAmerica in un default che
avrebbe conseguenze devastanti
per tutto il mondo e la preoccu-
pazione per un rallentamento
delle economie dei Paesi emer-
genti, dalla Cina al Brasile, assai
pi pronunciato di quello che era
stato diagnosticato a luglio, han-
no ovviamente tolto dal cono dei
riflettori lEuropa. Mohamed El-
Erian, lamministratore delegato
di Pimco, il pi grande fondo ob-
bligazionario del mondo, che an-
cora un anno fa parlava soprat-
tutto delle difficolt delleurozo-
na, ora lancia allarmi diretti verso
Capitol Hill: Un Parlamento che
gioca alla roulette russa, ri-
schio catastrofico se non viene
alzato subito il tetto del debito. E
al meeting del Bretton Woods
Committee avverte che, anche se
si eviter il peggio, questo peri-
odo di grande irrazionalit della
politica americana avr conse-
guenze economiche pesanti.
Anche per i Paesi emergenti che,
gi in difficolt di loro, ora assor-
bono secondo El-Erian an-
che linstabilit prodotta dal Pae-
se che emette la valuta di scambio
del mondo, cio il dollaro. Euro-
pa riabilitata anche perch il Fon-
do monetario, non pi chiamato
a effettuare massicci interventi
demergenza per la Grecia, tira un
sospiro di sollievo e pu tornare a
funzionare in modo normale. Ma
il sollievo per la fine dellallarme
rosso non pu essere scambiato
per un ritorno alla normalit. La
prospettiva di una lunga stagna-
zione spaventa: con uneconomia
che rimane ferma pu essere ga-
rantita la tenuta delle banche? E
che ne sar della coesione sociale
tra inevitabili tagli del welfare
e disoccupazione che in molti Pa-
esi ormai al 25%? Sono le do-
mande che si pongono economi-
sti come Jeromin Zettelmeyer del
Peterson o Hornung di Moodys.
Il quale condisce tutto con una
raffica di tabelle che il-
lustrano i progressi fatti
e i pericoli che rimango-
no. Con una nota di pre-
occupazione in pi per
lItalia. Anche laddove i
Paesi pi sofferenti del-
lEuropa hanno realiz-
zato progressi, il nostro Paese
sembra avere problemi aggiunti-
vi. Il deficit pubblico pi basso
che altrove, vero, ma il risultato
frutto anche di un vistoso taglio
degli investimenti pubblici.
Mentre il costo del lavoro per
unit di prodotto da noi sale pi
degli altri Pigs. Rispetto ai quali
siamo in ritardo anche per quan-
to riguarda la ripresa delle espor-
tazioni. Soluzioni? Al convegno
di Banca Intesa, Martin Feldstein,
decano degli economisti ameri-
cani, propone cambiamenti radi-
cali, a cominciare dalla svaluta-
zione delleuro che dovrebbe
passare da 1,35 a 1,10 nel rappor-
to col dollaro. Ma non spiega co-
me.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Washington
Il ministro
dellEcono-
mia Fabrizio
Saccomanni
ieri al mee-
ting del Fon-
do moneta-
rio interna-
zionale
Lindagine della Cgil
Fisco: 9,3 milioni di italiani sono incapienti
Troppo poveri da non avere sconti fiscali:
le persone in Italia cosiddette incapienti
sono 9,3 milioni e per la gran parte, l80%
circa, sono lavoratori dipendenti e
pensionati (7,2 milioni) che popolano la
classe dei redditi fino a 15 mila euro
lanno. A dirlo unindagine
dellAssociazione Bruno Trentin-Isf-Ires
della Cgil e del Cer (Centro Europa ricerche),
che denuncia come il sistema fiscale italiano
sia sempre pi iniquo e sempre pi
grave il fenomeno dellincapienza: vale a
dire limpossibilit di usufruire, in tutto o in
parte, di deduzioni e detrazioni, perch il
livello di reddito (e di imposta) cos basso
da non lasciare spazio a tali benefici.
Lanalisi Il nuovo ruolo del Fondo monetario internazionale
QUEI SINTOMI DI RIPRESA
E IL LACCIO DELLA STAGNAZIONE
2,9
per cento La
crescita mondiale
nel 2013 (Fmi)
Le priorit al vertice
Dopo anni la crisi
europea ha ceduto il
passo allo shut-
down americano
di MASSIMOGAGGI
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Primo Piano 3
#
Lintervista
Tabellini: sanit e sprechi
Ecco dove intervenire
La Bce? stata decisiva
La legge di Stabilit Verso la riduzione del cuneo fiscale di 150-200 euro per i redditi fino a 55 mila euro
Tagli alle Regioni e busta paga pi pesante
Una manovra complessiva
da 12-15 miliardi nel 2014
ROMA Uno sgravio fiscale in
busta paga, tutto in ununica soluzio-
ne, entro la primavera del 2014. Attor-
no a questa ipotesi i tecnici del gover-
no stanno facendo i conti in vista della
legge di Stabilit che il Consiglio dei
ministri approver marted. Ma i ri-
sultati non sono esaltanti. Il perch
presto detto. Le risorse a disposizione
sono poche e anche ipotizzando che
dei 5 miliardi di taglio del cuneo fisca-
le di cui si parla pi della met, dicia-
mo pure 3 miliardi, vada ai lavoratori
attraverso un aumento delle attuali
detrazioni sul lavoro dipendente
(1.840 euro fino a 8 mila euro lordi di
reddito e poi a scalare fino ad azzerarsi
a 55 mila euro lordi), in media entre-
rebbero in busta paga appena 150-200
euro netti in pi allanno.
I contribuenti con redditi da lavoro
dipendente fra zero e 55 mila euro lor-
di annui (circa 2.800 euro netti al me-
se) sono infatti quasi 20 milioni (il 95%
del totale), compresi circa 3 milioni di
soggetti che non pagano lIrpef o per-
ch hanno redditi molto bassi (inca-
pienti) o perch azzerano limposta
grazie a detrazioni e deduzioni. Se si
suddividono 3 miliardi per 20 milioni
si ottiene appunto un bonus di 150 eu-
ro medi da articolare in base al reddito
(maggiore per quelli bassi) come un
aumento della detrazione per chi pu
farla valere e come unimposta negati-
va per gli incapienti. Entrambe verreb-
bero liquidate dal sostituto dimposta,
cio dallazienda, in ununica soluzio-
ne. Per far lievitare il bonus, ferma re-
stando la torta di 3 miliardi, bisogne-
rebbe restringere la platea dei benefi-
ciari, fermandosi a livelli di reddito in-
feriori. Ma senza grandi risultati.
Fermarsi a 40 mila euro lordi (2.180
euro netti al mese), per esempio, re-
stringerebbe la platea di appena un
milione di contribuenti e il bonus me-
dio salirebbe di poco, a 158 euro. Ov-
viamente, il bonus sarebbe pi consi-
stente se si escludessero gli incapienti,
ma contro questa eventualit schie-
rato il segretario del Pd, Guglielmo
Epifani. Bisogna inoltre ricordare che
le ipotesi descritte finora non toccano i
pensionati (come invece vorrebbero i
sindacati), per i quali ci sarebbe in
compenso lo sblocco delladeguamen-
to allinflazione, almeno per quelle fi-
no a 6 volte il minimo (3 mila euro lor-
di), anche se tra le ipotesi c il taglio
delle percentuali di adeguamento pre-
viste prima del blocco 2012-2013 sta-
bilito dalla legge Fornero (al 90% fra tre
e cinque volte il minimo e il 75% fra
cinque e sei volte il minimo). Come si
vede, non c molto da aspettarsi. Per
questo il governo punta a un program-
ma triennale di sgravi, che a regime
potrebbe arrivare a 10-15 miliardi. Il
bonus cio aumenterebbe di anno in
anno nel periodo 2014-2016, in linea
no ci sono appunto le Regioni, oltre ai
ministeri, compresa la sanit.
Tornando al cuneo fiscale, ma per la
parte riguardante le imprese e i lavo-
ratori autonomi, si ipotizza il rafforza-
mento degli sgravi Irap legati al costo
del lavoro e alle assunzioni a tempo
indeterminato (la legge di Stabilit
2013, riscritta dagli allora relatori Pier
Paolo Baretta e Renato Brunetta gi
prevede incentivi che scattano dal
2014), il taglio dei premi Inail e nuovi
bonus per chi assume giovani svan-
taggiati da finanziare ancora con i
fondi strutturali europei. Anche qui il
problema che le risorse sono poche.
A fronte dei 10 miliardi chiesti dalla
Confindustria ce ne sarebbero 2-2,5
nel 2014. Ma non pare ci siano alter-
native. Lo stesso Pdl che con Brunetta
ha consegnato a Letta un documento
dettagliato sulle cose da fare e su dove
trovare i soldi, sul cuneo ipotizza un
taglio di 5 miliardi nel 2014 e altret-
tanti nel 2015 e 2016. Il deficit, lanno
prossimo, magari non sfonder il 3%
del Pil, ma gli italiani difficilmente si
accorgeranno di pagare meno tasse.
Ma lultima parola sullentit del ta-
glio del cuneo, ripetono tutti, anche a
Palazzo Chigi, spetta a Letta: Stiamo
aspettando le sue indicazioni.
Enrico Marro
RIPRODUZIONE RISERVATA
I calcoli della Cgia
Le tasse? Restano
sempre 100
Sono sempre cento le tasse che
gravano annualmente sugli
italiani tra addizionali, imposte,
ritenute, tasse e tributi. Lo ha
rilevato la Cgia di Mestre, per
cui gli incassi assicurati dalle
prime 10 imposte valgono quasi
413,3 miliardi di euro. A fronte
di un ammontare complessivo
di oltre 472 miliardi.
95
per cento
I contribuenti
con redditi da lavoro
dipendente fra zero
e 55 mila euro lordi
lanno (circa 2.800
euro netti al mese):
sono quasi 20 milioni
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Cinque miliardi per tagliare
tasse e contributi sul lavoro
1
Per il taglio al cuneo fiscale
tasse e contributi sul lavoro il
governo potrebbe mettere sul
piatto in tutto 5 miliardi. Il taglio
al cuneo potrebbe concretizzarsi
per i lavoratori dipendenti sotto i
55.000 euro di reddito (dove si
azzerano le detrazioni) in 150-
200 euro in pi in busta paga.
Spesa, tagli agli sprechi
per riequilibrare i conti
2
Una misura sul tavolo il
contenimento della spesa
pubblica, agendo sugli sprechi.
Tra gli obiettivi della norma c il
rispetto, sul lungo periodo, dei
parametri di spesa chiesti
dallEuropa, come il rapporto
tra deficit e Prodotto interno
lordo.
Service tax, oneri e quote
di proprietari e inquilini
3
Per quanto riguarda il capitolo
della Service tax, limposta che
dovrebbe rimpiazzare lImu, si
ragiona ancora sulle due
componenti: quella patrimoniale
e quella di servizio. Vale a dire:
come distribuire la tassa tra i
proprietari degli immobili e chi ne
usufruisce (gli affittuari).
Imposte sulla casa,
che cosa cambia per i Comuni
4
Unipotesi di accordo tra Stato e
Comuni potrebbe prevedere un
minor alleggerimento del conto
ai primi cittadini per il passaggio
dallImu alla Service tax,
cercando per di azzerare i tagli
ai trasferimenti che stanno
adesso pesando (anche con la
manovrina sul deficit).
Cassa integrazione, le risorse
per rifinanziarla
5
Quattro miliardi dovrebbero
essere destinati alle spese
indifferibili (missioni, contratti vari,
5 per mille, trasporto pubblico
locale) e al rifinanziamento della
cassa integrazione in deroga. Nei
primi nove mesi dellanno sono
circa 790 milioni le ore autorizzate
di cassa integrazione.
Le scadenze
15 ottobre
La legge
di Stabilit
entro marted
Il governo deve presentare in
Parlamento la legge di
Stabilit (la manovra di
finanza pubblica) entro il 15
ottobre, come stabilito dalla
legge. Il Parlamento ha
tempo di esaminarla ed
emendarla fino al 31
dicembre. Il governo deve
presentare la legge di
Stabilit anche a Bruxelles,
prima allEurogruppo e poi
alla Commissione
16 dicembre
Seconde case,
la nuova rata
dellImu
I proprietari delle seconde case
devono saldare la seconda rata
dellImu entro il 16 dicembre.
Sulle abitazioni principali (case
di lusso escluse), invece, il
governo ha abolito la tassa,
almeno per la prima rata. A fine
anno i contribuenti dovranno
anche pagare lultima rata della
Tares: i Comuni hanno fatto
sapere che arriver a dicembre
il conguaglio sullimposta sui
rifiuti.
31 dicembre
Rapporto
deficit/Pil
sotto il 3%
Entro il 31 dicembre, con la
chiusura dellesercizio,
lo Stato deve rispettare un
rapporto deficit/Pil sotto
il 3%. Il premier ha ribadito
che il cuore della legge di
Stabilit sar la riduzione
del cuneo fiscale e dunque
del costo del lavoro, che sar
accompagnato da misure a
sostegno degli investimenti
e delloccupazione nel pieno
rispetto per dei vincoli di
bilancio
Il convegno
Guido Tabellini,
57 anni,
professore
di economia
allUniversit
Bocconi
dal 1994. Ne
stato il rettore
dal 2008 al
2012. Marted
sar uno dei
relatori della
conferenza alla
Bocconi
Banchieri
centrali: salvatori
o peccatori?
Chi
MILANO Banchieri centrali: salvatori
o peccatori? Alla domanda provocatoria, ma
di grande attualit, che d il titolo a una con-
ferenza internazionale organizzata marted
dallUniversit Bocconi, con la collaborazio-
ne di Arca, Guido Tabellini non esita: Salva-
tori. La crisi scoppiata per gli errori di rego-
lamentazione e supervisione. Non ci sono al-
ternative a ci che hanno fatto la Federal Re-
serve, la Banca dInghilterra, e in misura
minore la Bce. I banchieri centrali sono riu-
sciti a rallentare gli effetti peggiori di una cri-
si che poteva essere ancora pi grave. vero
che c stato un accumulo eccessivo di debi-
to, ma la responsabilit soprattutto delle
autorit di regolamentazione, sostiene
leconomista ed ex rettore della Bocconi.
Una politica monetaria troppo espansi-
va per troppo a lungo per una droga per i
mercati e provoca bolle.
Quello che conta il debito in proporzio-
ne al reddito. La politica monetaria opera sul
reddito pi che sul debito direttamente: se
non fosse stata cos accomodante avremmo
avuto una caduta ancora pi profonda del-
leconomia, e quindi il debito rispetto al red-
dito sarebbe salito ancora di pi.
Cominciamo dallAmerica. La Fed ha an-
nunciato che comincer gradualmente a ri-
durre il massiccio piano di stimoli, il cosid-
detto tapering. Che cosa si aspetta?
Sappiamo che la ripresa, dopo una crisi
come questa, sempre molto lenta, ma credo
che un po di tapering comincer quanto pri-
ma. Lincognita data da questo game of chi-
cken con budget e tetto del debito a cui stan-
no giocando gli americani: se il gioco finisce
bene, come prevedo, torniamo a uno scena-
rio in cui la riduzione degli stimoli comincia
verso fine anno o i primi mesi dellanno
prossimo. Ma la Fed reagir ai dati sulleco-
nomia.
Parliamo di Europa.
La Bce non sta facendo quello che ha fat-
to la banca centrale americana, per ragioni
politiche e istituzionali. Anche senza attivare
lOmt, cio il programma di acquisti diretti
di titoli di Stato a breve termine dei Paesi del-
leurozona in emergenza, la Bce per potreb-
be fare di pi, tagliando i tassi, che possono
scendere fino a zero, e poi potrebbe fare pa-
gare un tasso di interesse alle banche sulle
loro riserve, per indurle a prestare di pi. Ma
esistono anche altri strumenti, come ha di-
mostrato la Federal Reserve. Ad esempio,
lacquisto di obbligazioni garantite dai mutui
o altri asset. La Bce potrebbe utilizzare uno
strumento del genere per facilitare la cartola-
rizzazione dei prestiti alle piccole e medie
imprese. Il problema che questo tipo di in-
terventi avrebbero effetti redistributivi nel-
larea euro. E la Germania e altri Paesi, come
la Finlandia, si opporrebbero.
Mario Draghi ha preferito il cosiddetto
Ltro, il programma di rifinanziamento a
lungo termine.
Ltro servito perch le banche del Sud
Europa avevano difficolt a finanziarsi, an-
che se questi prestiti nel 2014 verranno a sca-
denza. Essendo stata lunica mossa impor-
tante di politica monetaria, senza essere ac-
compagnata da altre misure espansive, ha
per avuto il difetto di approfondire il lega-
me tra banche e Stati sovrani.
Alla Bce resta per la facolt di attivare
lOmt che, senza mai essere usato, finora
bastato a frenare la speculazione sui mer-
cati.
Dal punto di vista delleconomia europea
sarebbe desiderabile che la Bce acquistasse i
titoli del debito pubblico del SudEuropa sen-
za il bisogno di negoziazioni politiche pre-
ventive. Ma dobbiamo stare attenti a non es-
sere troppo ottimisti: se nei prossimi mesi in
Italia non prenderemo misure dolorose, sa-
remo costretti a chiedere lintervento del-
lOmt.
Il problema dellItalia la crescita.
Serve un segnale importante di cambia-
mento, che si pu dare anche con provvedi-
menti distribuiti su pi anni ma annunciati
subito. La cosa pi efficace in questo mo-
mento, per spingere leconomia e creare oc-
cupazione, la riduzione degli oneri sociali.
Ma servono almeno 20-30 miliardi su un ar-
co di 2-3 anni, e senza che questo faccia salire
la pressione fiscale.
Il governo non riuscito a trovare pochi
miliardi per impedire laumento dellIva,
dove trover 20-30 miliardi per il cuneo fi-
scale?
Il problema politico, non tecnico. dif-
ficile se si cercano risorse solo con i guadagni
di efficienza dellamministrazione, dove si
gi spremuto molto. Un settore da conside-
rare? I finanziamenti alle imprese, ad esem-
pio ai trasporti locali o alle societ che non
operano sui mercati internazionali. France-
sco Giavazzi aveva stimato risparmi per 30
miliardi: immaginiamo che siano anche me-
no della met, non poco. Sulle pensioni si
pu fare di pi per evitare di pagare assegni
troppo alti. Con una prospettiva pluriennale
di riforma, si pu intervenire nel pubblico
impiego. Un tema sono i salari: perch pa-
ghiamo gli stessi stipendi al Nord e al Sud
dove il costo della vita molto diverso?
Unaltra area dove inevitabile cambiare la
sanit, per far si che le persone pi abbienti
paghino una frazione pi alta al Servizio sa-
nitario.
Giuliana Ferraino
@16febbraio
RIPRODUZIONE RISERVATA
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A
con lavanzamento del piano di spen-
ding review (taglio della spesa pubbli-
ca corrente) che sar portato avanti dal
supercommissario, Carlo Cottarelli,
che si insedier il 23 ottobre.
Letta ha promesso alle forze della
maggioranza che mander in Parla-
mento una legge di Stabilit non
blindata, ma aperta alle modifiche.
Questo significa che potrebbe essere lo
stesso governo, sulla base di un primo
piano dazione di Cottarelli, a poten-
ziare lintervento sul cuneo fiscale o al-
tre misure per lo sviluppo, con emen-
damenti che verrebbero presentati du-
rante la discussione parlamentare. Ma
gi si annuncia scontro, in particolare
con le Regioni perch la manovra fi-
nanziaria che per il solo 2014 dovreb-
be valere 12-15 miliardi sar fatta per i
due terzi di tagli alla spesa. E nel miri-
4
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
utilizzo
del gas naturale
per lo sviluppo locale
fornitura del 60%
dellenergia elettrica
della Repubblica del Congo
elettricit accessibile
a oltre 300.000 abitanti di Pointe-Noire
per te, un grado in meno sul termostato di casa. per noi di eni, la realizzazione della Centrale Electrique du
Congo, che ha portato a Pointe-Noire lelettricit a oltre 300.000 persone che no a oggi non ne avevano.
per farlo, valorizziamo localmente il gas naturale estratto dai nostri campi.
Centrale Electrique du Congo: limpegno eni per laccessibilit
prenderci cura dellenergia vuol dire creare nuova energia, insieme
guarda gli spot su rethinkenergy.eni.com
eni.com
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Primo Piano 5
Lex nazista Le polemiche
Marino contro i funerali di Priebke
Il Vaticano: Nonsono previsti
Il legale dellex SS: unsuo diritto. La questura: niente cerimonie solenni
ROMA L appuntamento
con lavvocato di Erich Priebke,
Paolo Giachini, alle 17 (ieri po-
meriggio) in piazza Risorgimen-
to, San Pietro sta proprio a due
passi e con la Chiesa in queste ore
bisogner ragionare, per decidere
se, come, quando e dove celebra-
re le esequie e assicurare una cri-
stiana sepoltura al boia delle Fos-
se Ardeatine. scoppiato un gran
putiferio, sono insorti ieri lasso-
ciazione partigiani, lex sindaco
Veltroni, la Comunit ebraica: Il
funerale di Priebke a Roma sareb-
be uno sfregio. E ancora: Roma
antinazista e antifascista far di
tutto per negare la sepoltura a
un criminale, ha tuonato il sin-
daco Ignazio Marino, pronto a
chiedere lintervento del Prefetto.
Per tutto questo lavvocato Gia-
chini ha deciso di fare chiarezza:
Per una forma di rispetto an-
ticipa al Corriere aspetteremo
quasi sicuramente che passi mer-
coled (16 ottobre, giorno del 70
anniversario del rastrellamento
nazista del Ghetto di Roma, ndr).
Perch noi non vogliamo provo-
care nessuno. Semplicemente, il
signor Priebke era un fedele della
Chiesa, si confessava e ha anche
ricevuto lassoluzione. Perci cre-
do sia suo diritto avere un funera-
le. La Curia stessa mi ha detto che
il signor Priebke ha diritto alle
esequie.
Strano, per, perch il Vicaria-
to di Roma ha dichiarato che per
Priebke non prevista nessuna
celebrazione esequiale in una
chiesa di Roma. E queste parole
sono state accolte con enorme fa-
vore dalla Comunit ebraica:
Una decisione unica nella storia
secondo Riccardo Pacifici, pre-
sidente della Comunit romana
. Perch non si pu essere anti-
semiti se cattolici.... Eppure Gia-
chini resta convinto che il funera-
le a Roma si far. Luned (doma-
ni, ndr) racconta dovrei
avere il certificato della causa del-
la morte dal medico militare, per-
ch il signor Priebke non aveva la
mutua e dunque nemmeno un
medico di base. Con quel certifi-
cato potremo andare in una chie-
sa per chiedere di celebrare il ri-
to.
Intanto la Questura ha fatto sa-
pere che vieter qualsiasi celebra-
zione in forma solenne. Nessu-
no per puntualizza Giachini
ha mai parlato di funerale so-
lenne o di una Chiesa che sia per
forza del Centro storico. Ci tengo
a rassicurare il sindaco, il prefet-
to, il Vicariato, la stessa comunit
ebraica: non abbiamo ancora de-
ciso dove, ma il funerale si svol-
ger alla presenza solo dei parenti
stretti e degli amici pi intimi.
Come avvenne per la festa di
compleanno, due mesi fa? S, ma
purtroppo tanta gente vuole solo
fare rumore e buttarla in politi-
ca. E per la sepoltura? Ci sono
tre strade dice Giachini . Le
valuter insieme ai parenti che
far venire solo quando saranno
pronti tutti i documenti e questa
buriana sar passata. Una strada
la Germania perch Priebke era di
Berlino (e in Germania vive uno
dei suoi due f igli, I ngo, ndr).
Unaltra lArgentina, cio Bari-
loche (dov sepolta la moglie
Alice e dove vive laltro figlio, Jor-
ge, ndr) dove ho saputo per che
il governo ha posto il veto, ma noi
non abbiamo ancora fatto alcuna
richiesta. Lultima strada, infine,
si chiama Italia: in poche ore ho
gi ricevuto almeno 20 offerte da
cittadini pronti a mettere a dispo-
sizione le loro cappelle di fami-
glia. Anche un sindaco, di cui non
svelo il nome e la citt perch non
vuole farsi pubblicit, pronto ad
aprire il suo cimitero. Eppoi, ulti-
ma soluzione, c sempre il mio
posto libero nella tomba di fami-
glia del paese dorigine (Giachini
marchigiano, ndr). Limportan-
te che si chiuda per sempre la
campagna dellodio.
Sar difficile: in giro per Roma
sono gi comparse svastiche sui
muri e croci uncinate disegnate
perfino sui biglietti lasciati in
mezzo ai fiori sotto la casa di
Priebke a Boccea. Qualcuno, per
fortuna, ieri le ha fatte sparire.
Fabrizio Caccia
RIPRODUZIONE RISERVATA
I gerarchi catturati
Lintervista Il cacciatore di nazisti Serge Klarsfeld
Lui, Eichmanne gli altri
Boia felici di esserlo
senza mai unrimorso
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI Nel 1943 Serge Klarsfeld
sfugg alla Gestapo, a Nizza. Suo pa-
dre venne catturato e deportato a Au-
schwitz. Serge aveva 8 anni. Il resto
della sua vita lo ha dedicato a ritrova-
re con laiuto della moglie Beate
i capi nazisti per trascinarli in tribu-
nale.
Signor Klarsfeld, sorpreso dal
testamento di Erich Priebke? Quel
suo ri petere che l Ol ocausto
uninvenzione, che ad Auschwitz
cerano cucine pi che camere a
gas, che lui comunque non ha mai
fatto altro che ubbidire agli ordini?
No, sarei sorpreso del contrario.
Io ho ritrovato e fatto processare tra
gli altri anche Klaus Barbie (sopran-
nominato il macellaio di Lione,
ndr), che deport centinaia di ebrei
di Francia e in particolare 44 bambi-
ni. Abbiamo mai sentito da lui una
parola di pentimento? Labbiamo mai
udita da Adolf Eichmann? Priebke
un boia uguale a tutti gli altri, non fa
che ripetere il copione tipico di tutti i
nazisti che sono stati catturati dopo
la guerra.
Perch, secondo lei? Forse non
voleva deludere quelli che avrebbe-
ro poi scritto sui muri onore a
Priebke con la croce celtica? C un
clima, in Europa, che rende possibi-
le queste assurdit?
No, non credo sia questo il moti-
vo e non mi sento di lanciare allarmi.
A parte qualche imbecille, lopinione
pubblica europea sa che lOlocausto
esistito e Priebke morto sapendo di
suscitare il disgusto nella stragrande
maggioranza della popolazione.
Quindi Priebke rimasto fedele a
una linea concordata?
S, tutti i nazisti catturati hanno
sempre risposto allo stesso modo,
con quel ritornello di ubbidire agli
ordini... N Priebke n nessun altro
ha avuto mai la forza di assumersi le
sue responsabilit di boia, di dire la
verit, cio ammazzavo gli ebrei
perch potevo farlo ed ero contento.
Si sono tutti dati un gran da fare nel
dare la colpa agli altri, a chi dava gli
ordini, anche se molti ordini li hanno
dati loro stessi. Forse, in qualche Pae-
se del Medio Oriente dove si contesta
ancora lesistenza stessa dellOlocau-
sto, Priebke avrebbe persino rivendi-
cato le sue gesta. Non poteva farlo in
Italia, in Europa. Ha scelto la rimozio-
ne, la negazione. qualcosa di psi-
chiatrico, comune a tutti loro. Qual-
cosa che forse ha anche a che fare con
il bisogno di poter guardare ancora in
faccia i figli, i famigliari. C una di-
stanza che lascia sgomenti tra le loro
azioni durante la guerra e il loro
umore da sconfitti in fuga. Non uno
che sia crollato sotto il peso del ri-
morso.
Che pensa del rifiuto di Roma e
dellArgentina di accoglierne la sal-
ma?
Non saprei, neanche questo mi
sorprende. Come non mi ha turbato il
fatto che Priebke abbia vissuto tanto.
La durata e la qualit della vita non
dipendono affatto dalla moralit del-
la persona, come si vede. Altri gerar-
chi hanno vissuto molto a lungo. Mi
consola pensare che anche alcuni de-
portati sopravvissuti ad Auschwitz ci
sono riusciti. Israele disperse le ce-
neri di Eichmann in mare, lAr-
gentina non vuole esaudire il
desiderio di Priebke di esse-
re sepolto accanto a sua
moglie. Mi tutto somma-
to indifferente.
Signor Klarsfeld, la sua
battaglia continua?
Continua la mia battaglia
per tenere viva la memoria dei
deportati, con la mia Associazio-
ne dei figli e delle figlie dei deportati
ebrei di Francia. Ma la caccia ai crimi-
nali nazisti ormai si sta concludendo.
Ho sempre cercato di colpire i pesci
grossi, quelli che realmente avevano
delle responsabilit enormi nellese-
cuzione del massacro, e quelli sono
morti o sono negli ultimi mesi di vi-
ta. A questo punto della vicenda sto-
rica bisogna fare molta attenzio-
ne.
Che cosa intende?
Dobbiamo essere in gra-
do di fermarci, di non acca-
nirci. I grandi colpevoli non
ci sono pi. Resta qualche
pesce piccolo, e il problema
con loro accertarsi che ab-
biamo davvero commesso
crimini contro l umanit. La
legge tedesca la meno selettiva
nella materia, consente di arrivare fi-
no ai guardiani dei campi. Ma a que-
sto punto, siamo sicuri che solo per
questo siano responsabili? La pro-
spettiva di condannare un innocente
mi spaventa tanto quanto quella di
lasciare indisturbato un massacrato-
re. Nei prossimi mesi nel Baden-
Wrttemberg verr organizzato un
processo contro uno di questi guar-
diani, ormai molto anziano. E io non
so ancora se vorr partecipare.
Stefano Montefiori
@Stef_Montefiori
R PRODUZIONE RISERVATA
Il convegno cancellato
Il 16 ottobre
nonsi parler
di Hitler
ROMA Abbiamo preso
atto che la data scelta per la
conferenza non era
appropriata e labbiamo
cancellata. Il 16 ottobre non
un giorno per fare analisi
storiche, ma per stare in
silenzio ricordando quei
tragici avvenimenti.
Franco Pavoncelli,
presidente della John Cabot
University, si dice colpito e
addolorato dalla vicenda
raccontata ieri dal Corriere,
che ha riportato le proteste
della comunit ebraica di
fronte al convegno storico
sui 75 anni della visita di
Hitler in Italia, che lIstituto
di Studi Germanici di Villa
Stuart, la John Cabot e il
Festival della Diplomazia
avevano messo in calendario
proprio mercoled prossimo,
giorno in cui Roma
commemora il settantesimo
anniversario della razzia
nazista del ghetto.
A sua difesa Pavoncelli
invoca il merito del
convegno, basato sul film di
Piero Melograni dedicato al
viaggio del Fhrer del 1938.
un film straziante,
incredibile: racconta un fatto
con cui si dovrebbero fare i
conti per capire fino in fondo
dove ebbe inizio la traiettoria
che port lItalia nellincubo
dellalleanza col nazismo e
dove fu lorigine dei fatti del
16 ottobre. unopera
essenziale e importante.
Professore, nessuno contesta
il contenuto del film di
Melograni e le motivazioni
della conferenza. Il punto era
la scelta di una data infelice.
Com stato possibile?
C stata probabilmente
una leggerezza di
valutazione. Non ho avuto
un ruolo diretto, se lavessi
avuto ci avrei pensato due
volte. Ma la presentazione
del film non deriva da scarsa
sensibilit storica, bens dal
suo contrario: questo
documento non stato
ancora analizzato
storicamente ed una
lacuna che va colmata.
P.Val.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Chi
Avvocato
Serge Klarsfeld,
78 anni, avvocato,
scrittore e storico
romeno. Dopo essere
sfuggito nel 1943
alla Gestapo, dedic
la sua vita alla cattura
dei capi nazisti
che deportarono
gli ebrei
Maurice Papon
Nel 1942 era se-
gretario generale
della prefettura
della Gironda,
in Francia
Ren Bousquet
Capo della polizia
di Vichy dallaprile
1942 al dicembre
1943. stato as-
sassinato nel 1993
Klaus Barbie
Noto anche co-
me il boia di Li-
one, fu il co-
mandante della
Gestapo nella
citt francese
Sul muro Una scritta per Priebke comparsa ieri a duecento metri dalla casa in cui abitava
6 Primo Piano
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
#
Lex nazista Le esequie
Si possono negare i funerali ma limportante capire che, nel caso, il no
ha uno scopo magisteriale Francesco Coccopalmerio, canonista vaticano

MA LA CHIESA PU RIFIUTARSI?
S SE C PUBBLICO SCANDALO
Il canonista: Cos si afferma il male dei comportamenti
SEGUE DALLA PRIMA
Dal Palazzo del Laterano non arriva-
no altri commenti ufficiali. Ma il non
previsto, si fa sapere, non vuol dire
al momento e poi si vedr: significa
che i funerali in una chiesa romana
non ci saranno. In Vicariato, peraltro,
non risulta che n il diretto interessato
n un familiare lo abbia chiesto.
Quanto al pentimento, non ce n
traccia nelle rivendicazioni postume e
nelle considerazioni negazioniste del
capitano nazista. Dopodich una pre-
ghiera o una benedizione non si ne-
gano a nessuno. Ma per i funerali la
faccenda diversa e per la Chiesa non
esiste il diritto evocato dal legale del
boia delle Ardeatine. La Chiesa, per di-
re, ha gi negato i funerali ai mafiosi,
da ultimo il vescovo di Acireale Anto-
nino Raspanti ha emesso il 20 giugno
un decreto di privazione dalle esequie
ecclesiastiche per chi stato condan-
nato per reati di mafia. In questi casi
si ripropone sempre il dilemma tra il
male compiuto e la misericordia cri-
stiana.
Non mai una decisione facile, spie-
ga il cardinale Francesco Coccopalme-
rio, grande canonista vaticano e presi-
dente del pontificio Consiglio per i te-
sti legislativi: Ci pu essere una ten-
s i one t r a l a mi s e r i c or di a , l a
comprensione di una persona nella
sua soggettivit, e laffermazione di
una verit oggettiva. Se una persona si
comporta in modo negativo, contrario
alla morale cristiana, ci si pu regolare
in due modi: affidarlo al giudizio e alla
misericordia di Dio, e concedere i fu-
nerali; oppure negarli per affermare il
male del suo comportamento. un
equilibrio difficile tra due finalit di-
verse. E quindi? Si deve vedere di
volta in volta. Considerare, nel caso
concreto, che cosa prevale, spiega il
cardinale. Una cosa certa, per: Nes-
suno mette in dubbio che la Chiesa
possa negare i funerali religiosi. Lim-
portante capire che il no alle esequie,
nel caso, ha uno scopo magisteriale.
Allo stesso modo, anche se si conce-
dessero i funerali, si tratta di spiegare
che non significa unapprovazione del
comportamento della persona.
Il diritto canonico considera i casi li-
mite: apostati, eretici, scismatici, chi
ha scelto la cremazione per ragioni
contrarie alla fede cristiana e, appun-
to, i peccatori manifesti il cui fune-
rale darebbe pubblico scandalo ai fe-
deli. Certo, la Chiesa annuncia il pri-
mato della misericordia di Dio, cui tut-
ti sono affidati, riflette un grande
teologo come larcivescovo Bruno For-
te. Ma, nel caso concreto di Priebke,
celebrare i funerali significherebbe
dire che questuomo, pur essendo un
peccatore, era in comunione con la
Chiesa. E questo non avrebbe senso,
sarebbe unambiguit inammissibile:
come si fa a ritenere in comunione con
la Chiesa uno che fino allultimo ha ne-
gato pervicacemente la Shoah? Priebke
non voleva essere in comunione nella
condanna senza appello, ribadita pi
volte dalla dottrina, della Shoah come
male assoluto, radicale. Cos la Chiesa
mostra la sua totale vicinanza alla let-
tura che della Shoah d il popolo ebrai-
co. E pure nei confronti di Priebke,
conclude Forte, pi rispettoso un
atteggiamento di semplice preghiera.
Del resto, anche rispetto alle Fosse
Ardeatine, restano per la Chiesa le pa-
role di Benedetto XVI durante la sua vi-
sita al memoriale del male pi orren-
do, nel 2011: Ci che qui avvenuto
il 24 marzo 1944 offesa gravissima a
Dio, perch la violenza deliberata
delluomo sulluomo. I nazisti uccise-
ro 335 innocenti, tra di essi 247 cattoli-
ci e 75 ebrei. Una delle vittime era un
sacerdote, don Pietro Pappagallo. La
sua figura ispir Rossellini in Roma
citt aperta, capolavoro che tra laltro
uno dei film pi amati da Papa Fran-
cesco. Proprio don Pietro si chiamava il
prete interpretato da Aldo Fabrizi che
avviandosi alla fucilazione dice: Non
difficile morir bene, difficile vivere
bene. Il don Pietro della storia fu pre-
levato tra gli ultimi dal carcere di via
Tasso. Era stato arrestato perch falsi-
ficava documenti per salvare ebrei, an-
tifascisti, gente braccata dai nazisti.
Prima di essere fucilato, come Fabrizi
nel film, don Pietro mormor le stesse
parole di Ges sulla Croce: Padre,
perdona loro perch non sanno quello
che fanno.
Gian Guido Vecchi
RIPRODUZIONE RISERVAT
Il diritto
Il canone 1.184 stabilisce che
i funerali possano essere negati
ai peccatori manifesti ma
lultima parola spetta al vescovo
Il precedente
Il 20 giugno il vescovo di
Acireale ha emesso un decreto
di privazione delle esequie
ecclesiastiche per i mafiosi
Lintervista Tobia Zevi
Nonha mai
mostrato
compassione
ROMA Cosa prova un ebreo della nuova generazione di
fronte alla morte di Erich Priebke? Risponde Tobia Zevi, 29
anni, nipote di Tullia Zevi, presidente dellassociazione di
cultura ebraica Hans Jonas, impegnato anche
politicamente ( candidato alla segreteria del Pd romano).
Ho un bisnonno trucidato alle Fosse Ardeatine, Alberto Di
Nepi. So come quella tragedia abbia influenzato diverse
generazioni, come si sia insinuata nel carattere delle persone,
nel loro modo di confrontarsi con la vita. Per me le Fosse
Ardeatine rappresentano un fatto emotivo molto concreto.
Ora arriva la morte di Erich Priebke. Che effetto le fa?
Penso alla coincidenza con il settantesimo anniversario del
16 ottobre 1943, il rastrellamento nazista nellantico Ghetto.
Per gli ebrei romani una data-chiave. Io sono nato il 15
ottobre e mia madre mi ha sempre raccontato le sue
preghiere perch io non nascessi proprio il 16. Priebke
morto mentre la nostra Comunit celebra questa immensa
ferita. Veramente una tragica coincidenza.
Questura, Prefettura, il sindaco di Roma e il vicariato sono
stati compatti: niente funerali
pubblici.
Questa compattezza molto
importante e significativa. La
tradizione ebraica contraria alla
sacralizzazione dei morti. Mos non
vide la Terra Promessa proprio perch
la sua tomba non diventasse un
feticcio. Figuriamoci quanto sarebbe
stato grave, ai nostri occhi, un funerale
pubblico di Priebke.
Chi oggi Priebke per lei?
Priebke, ai miei occhi, ha perso
qualsiasi interesse dopo la sua
condanna allergastolo confermata
dalla Cassazione, che venne dopo la
prima prescrizione e una prima
condanna scandalosamente mite.
Dopo la fuga di Kappler sembr quasi
che leccidio delle Fosse Ardeatine
fosse destinato ad essere dimenticato
per una sorta di burocratizzazione
della giustizia accompagnata da una certa quale omert
istituzionale. Grazie a chi allora si oppose, la sentenza c
stata. Anche chi rifugge dallodio, come me, non pu non
notare come questuomo non solo non si sia mai pentito ma
nemmeno sia stato in grado di mostrare un minimo di
umanit verso le atrocit di cui fu consapevole protagonista.
Le sue risposte sono state glaciali. Eppure uccise
materialmente due persone e organizz lesecuzione di 335
esseri umani inermi. Ma nel suo racconto non c stata mai
nemmeno la minima traccia di compassione. Eppure, lo
racconta lo storico Christopher Browning in Uomini
comuni, altri nazisti ebbero normali manifestazioni di
repulsione anche semplicemente fisica nei confronti delle
efferatezze che stavano compiendo.
Il testamento di Priebke la preoccupa? Pensa cio che
potrebbe nutrire chi coltiva il negazionismo?
Col negazionismo non si discute. Ho sempre rifiutato
confronti di questo tipo perch si corre il rischio di invertire
il meccanismo di responsabilit. Cio di ritrovarsi, da vittime
del massimo orrore dellumanit, a imputati. Io sono un
sostenitore del dialogo. Ma il confronto ha un limite oltre il
quale non c pi spazio per raffrontare le idee. Perch si
eliminato il fondamento sul quale si basa ogni discorso:
semplicemente la logica. Meno che mai mi metter a
discutere ci che Priebke ha lasciato scritto.
Paolo Conti
RIPRODUZIONE RISERVATA
Chi
Tobia Zevi
(foto sopra)
nato a Roma
29 anni fa
Il curriculum
Zevi stato
presidente
dellUnione
giovani ebrei
dItalia nel
2005-2006
Il verdetto
del 1998:
ergastolo
Erich Priebke,
nato a Hennigs-
dorf (Germania)
nel 1913 ed
morto venerd
scorso a Roma
allet di 100 anni.
Ex capitano nazi-
sta delle Ss du-
rante la seconda
guerra Mondiale,
si rifugi in Ar-
gentina fino a
quando venne
scoperto agli inizi
degli anni Novan-
ta. Estradato in
Italia nel novem-
bre del 1995,
stato condannato
nel 1998 allerga-
stolo per leccidio
delle Fosse Arde-
atine in cui mori-
rono 335 persone
Guarda il video con una chiamata gratuita al +39 029 296 61 54
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
7
8 Primo Piano
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Maggioranza Il centrosinistra
Renzi: legge elettorale
senza ammucchiate
Lamnistia? Autogol
Primarie, al via la campagna da Bari:
unintero establishment ha fallito
BARI Hanno paura di me?
Fanno bene, ci vuole una rivo-
luzione radicale. Matteo Ren-
zi parla a braccio e va avanti e
indietro su una pedana a for-
ma di freccia. Comincia da Bari
la sua campagna elettorale per
il Congresso del Pd, il primo
bacio tra fidanzati. Il sindaco
di Firenze definisce un auto-
gol clamoroso lamnistia e
lindulto, annuncia che sar il
custode del bipolarismo e
chiede che cambi anche lEu-
ropa.
Nella sala della Fiera del Le-
vante, prima dellinizio, qual-
cuno toglie in fretta le sedie
delle ultime file. Si teme per
laffluenza. In effetti la sala tar-
da a riempirsi, nonostante la
presenza del sindaco Michele
Emiliano. Ma alla fine i posti a
sedere sono pieni, anche se
non c la folla delle grandi oc-
casioni. La scenografia cura-
ta da Proforma e dal regista
Pippo Mezzapesa. Renzi ha or-
dinato: niente politici in prima
fila. Alessia Morani ci prova
ma viene scippata del posto da
appestato, un sovversivo. Ora
sono un eroe. O un male ne-
cessario, come quando candi-
darono Cecchi Gori o Di Pietro.
Dicono: proviamo anche con
Renzi, come se dopo di me ci
fosse solo il mago Otelma. Ma
non sono n un pericoloso in-
filtrato n il salvatore della pa-
tria.
Renzi dice un no secco al-
lamnistia e allindulto: Vado
in giro con una bicicletta fatta
dai detenuti e apprezzo il vo-
lontariato. Ma affrontare oggi
un tema come questo sarebbe
un clamoroso errore, un gi-
gantesco autogol. Come fac-
ciamo a spiegare ai ragazzi il
valore della legalit se ogni
sette anni facciamo uscire la
gente dal carcere?.
Altro tema caldo, la legge
elettorale. Invita Roberto Gia-
chetti, presente, a interrompe-
re lo sciopero della fame e an-
nuncia: Saremo i custodi, le
sentinelle del bipolarismo, di
un bipolarismo gentile. no-
to il timore che il suo arrivo al-
la segreteria metta a rischio la
vita del governo. Lui rassicura,
ma fino a un certo punto:
Non facciamo il Congresso
per capire quanto dura il go-
verno. La vita di un esecutivo
dipende dalle cose che fa. Le
larghe intese non sono la pro-
spettiva: Qualcuno si imma-
gina un grande accordo per
sempre. Vogliono continuare a
litigare nei talk show e poi vo-
tare insieme. Noi proporremo
una legge contro le ammuc-
chiate, gi da novembre. La in-
cardineremo alla Camera, dove
i numeri gi ci sono. La faremo
con Vendola e Monti e, se ci
stanno, con Alfano e i 5 Stelle.
A Roma, nelle stesse ore, si
manifesta in difesa della Costi-
tuzione. Renzi ha a cuore la
carta lavoro alla scrivania
di La Pira e sono concittadino
di Calamandrei ma non ne
un feticista: Vogliamo eli-
minare il bipolarismo perfetto.
E cambiare il Titolo V, sul quale
abbiamo sbagliato. Renzi
vorrebbe anche modificare le
regole del gioco sul lavoro:
La riforma Fornero stato un
clamoroso errore. E a propo-
sito di riforme, si possono
cambiare anche la Bossi-Fini e
la Giovanardi. Renzi invita il
suo partito a rompere i tabu:
Luguaglianza di sinistra,
ma questo non vuol dire ri-
nunciare al merito.
Il Pd che vorrebbe Renzi
curioso e coraggioso e chi
vuole salire sul carro del vinci-
tore, ricordi che il carro si
spinge, non ci si sale sopra.
Primo punto per ripartire,
scuole e asili: Voglio una
campagna di ascolto degli in-
segnanti, attraverso i social
network. Finale ad effetto:
Diamo il nome dei nostri so-
gni allItalia e il Pd cambier
verso a questo Paese.
Alessandro Trocino
RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli sfidanti Critiche al rottamatore: che il verso sia quello giusto
E gli altri si ritrovano a Roma
Cuperlo: no al partito trampolino
ROMA Gli sfidanti di Mat-
teo Renzi alla segreteria, un po
a sorpresa, si radunano nel tea-
tro Quirino, nel cuore della Ca-
pitale. Gianni Cuperlo, Pippo
Civati e Gianni Pittella cos par-
tecipano, insieme a molti altri
volti noti come il sindaco di Ro-
ma, Ignazio Marino, il presi-
dente della Regione Lazio, Ni-
cola Zingaretti, e il leader di Sel,
Nichi Vendola, allassemblea di
Campo Democratico, lancia-
ta da uno dei fondatori e guru
del partito allombra del Colos-
seo, Goffredo Bettini, per rifon-
dare il Pd. E nessuno dei tre si fa
scappare loccasione per dire la
sua mettendo nel mirino pro-
prio il sindaco-rottamatore.
Non basta cambiare il verso
del cammino dellItalia sot-
tolinea Cuperlo iniziando gli af-
fondi . Renzi ci deve dire dove
vuole andare perch tutto di-
pende da quale direzione vo-
gliamo dare al verso del cam-
biamento. La platea applaude.
Un invito quindi aduscire da fa-
cili slogan: Io penso che serva
un partito che dica da che parte
sta spiega ma dobbiamo
parlare a tutti con la nostra lin-
gua. Poi Cuperlo rincara la do-
se: Serve un partito in cui cre-
dere, per chiudere la stagione in
cui la direzione politica stata il
trampolino per fare qualcosa di
diverso e pi importante.
Pippo Civati, invece, invita
un po tutti ad alzare lasticella
e fare subito perch servono
scelte di campo: dobbiamo dire,
ad esempio, che va eliminata la
Bossi-Fini, che va fatto un cor-
ridoio umanitario. Servono
scelte sullImu, sul reddito mi-
nimo, sul contratto unico. Io
vorrei ricostruire il centrosini-
stra, da Prodi a Rodot, i due
che abbiamo bruciato questa
primavera, ricorda Civati.
Durante lassemblea inter-
viene pure Gianni Pittella che
Da Prodi a Rodot
Civati: mi candido per un
centrosinistra da Prodi a
Rodot. Pittella: gli eletti
rispondano agli elettori
ABari Matteo
Renzi ha ini-
ziato la sua
campagna
per le primarie
Le citazioni

Ricordo Charles
Pguy : Felice
luomo che sa
farfugliare, che
non conosce
sempre la fine
della frase

Penso a
Bonhoeffer:
Ogni volta che
ci voltiamo, ci
rende inquieti
lidea del tempo
perduto

Don Tonino Bello


mi fa dire che ci
sono valori
pi grandi della
politica. Voglio
un partito che
rievochi Freedom

Le sentinelle
Saremo i custodi,
le sentinelle
del bipolarismo

La vita del governo


La vita di un
governo dipende
dalle cose che fa
una signora leopardata, che le
chiede: E lei chi ?. La Mora-
ni pronuncia leterno sono
una deputata, ma poi siede in
terza fila. Nelle retrovie anche
Nicola Latorre, gi dalemiano
di ferro, che nega di essere sa-
lito sul carro dei vincitori: So-
no renziano da prima di molti
di questi.
Daft Punk e Jovanotti riscal-
dano latmosfera, poi arriva
Renzi, subito allattacco: Sulla
rottamazione siamo stati sin
troppo gentili. Un intero esta-
blishment ha fallito. LItalia ha
perso tempo in questi 20 anni,
lunica novit sono stati i talk
show. Un anno fa, ricorda,
ero luomo da abbattere, un
CharlesPguystato uno scrit-
tore, poeta e saggista francese
DietrichBonhoeffer Teologo
luterano tedesco, protagonista
della resistenza al Nazismo
Don Tonino Bello stato ve-
scovo di Molfetta. Avviata liter
di beatificazione
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Primo Piano 9
In corsa
Da sinistra,
Giuseppe
Civati, 38
anni, Gianni
Pittella,
54, e Gianni
Cuperlo, 52,
ieri al teatro
Quirino di
Roma. Sono
i candidati
alla segrete-
ria del Pd
che sfidano
Matteo Renzi
propone, oltre alle Primarie, di
fare le doparie, non nel senso
del doping dice sorridendo
ma vorrei che i nostri eletti
presentino un rendiconto di
quello che hanno fatto e ne ri-
spondano agli elettori. Bettini,
dal canto suo, dice di avere fi-
ducia nei candidati, ma il Pd
va ricostruito partendo dal bas-
so e loro non devono accettare
che il vecchio si aggrappi al
nuovo. Sul futuro aggiunge:
Oggi, grazie anche a quello
che accaduto a destra, si pu
togliere il Porcellum e votare la
legge di Stabilit. Ma poi a pri-
mavera serve un ampio schiera-
mento per un voto democratico
che possa cambiare la faccia del
Paese. Quando il sindaco di
Roma Marino si augura che i
candidati siano marziani, ri-
cordando come lui stesso era
stato chiamato da Gianni Ale-
manno in campagna elettorale,
Enrico Gasbarra replica: Visto
il delicato momento, spero che i
candidati siano molto terrestri,
concreti e si occupino del futu-
ro del Pd.
Francesco Di Frischia
RIPRODUZIONE RISERVATA
Classe 1975, una lunga esperienza con gli
scout, Matteo Renzi inizia il suo percorso
politico nel Partito popolare, di cui diventa
segretario provinciale nel 1999. Stessa carica
che ricoprir nella Margherita. Nel 2004
diventa presidente della Provincia di Firenze.
DAL NOSTRO INVIATO
BARI Le leggi non le fa Napolita-
no, non gli si pu dire sempre di s, sen-
n il Paese va a rotoli: un Matteo Ren-
zi che non torna indietro sulle parole
pronunciate poco prima dal palco della
Fiera del Levante. Un Matteo Renzi che
parla gi da segretario del Partito demo-
cratico, ma che proprio per questo vuole
dimostrare che il ruolo non lo cambier.
Lui rimarr quello di sempre: Non
muto, non faccio il piacione, non mi
sposto a sinistra. Il sindaco sa che que-
sta prima fase non sar facile. Nel voto
dei circoli dove contano i militanti, e che
precedono le primarie per il leader, lap-
parato che vota per Cuperlo forte: Nei
circoli sar un goccino avanti io o un
goccino avanti lui. I suoi uomini condi-
vidono questa opinione. Stefano Bonac-
cini, coordinatore della campagna di
Renzi, ammette: Nei circoli sar dura.
Angelo Rughetti, responsabile dei ren-
ziani laziali, spiega: La nomenclatura
far di tutto per sbarrarci il passo. I so-
stenitori del sindaco pi ottimisti danno
a Renzi il 45 per cento e il 30 a Cuperlo. I
pi pessimisti danno al sindaco il 40 e al
suo avversario il 35.
Eppure Renzi pensa gi a come riusci-
r a portare avanti il doppio incarico di
segretario e sindaco, come ha spiegato ai
fedelissimi: La mia esperienza di primo
cittadino non sottrarr tempo alla mia
funzione di segretario, ma arricchir la
mia attivit nazionale. Gi perch il Pd
a cui pensa Renzi un partito pesante
nel territorio e leggero a Roma: Dob-
biamo fare politica vera, concreta e quo-
tidiana ogni giorno sul territorio coin-
volgendo i nostri elettori e il popolo del-
le primarie.
Ecco perch secondo lui un bene fa-
re il sindaco e il segretario per imporre
la concretezza amministrativa sulla fu-
mosit del potere centrale. E allora
pi fidati: Con Enrico sono stato one-
sto. Gli ho detto: star al tuo fianco fin-
ch farai le cose per bene. Io lho detto
tante volte e non mi stanco di ripeterlo:
sono una persona leale. E a un politico
bisogna chiedere lealt, non fedelt.
Perci, assicura il sindaco di Firenze,
Letta non ha niente da temere da lui:
Non far il mestrino, non mi metter a
dare i voti al governo, non compito
mio, io sfider lesecutivo ad avere una
visione per il futuro del Paese, lo incal-
zer sui grandi temi.
Anche se impossibile negare, anche
per Renzi, che i problemi ci sono, che
Alitalia, Telecom e lIlva, tanto per fare
tre nomi, sono tre problemi grossi come
una casa. Ma vi pare che io star ogni
giorno a pensare a come far cadere il go-
verno?, chiede infastidito il sindaco a
chi glielo chiede e aggiunge: Tra un po
dovr pensare a come fare il Pd perch
questo non ancora il partito di cui ab-
biamo bisogno. Ma chiaro che un
pensierino a palazzo Chigi ce lo fa, sen-
n perch ricorda che la sala in cui ha
parlato quella in cui alla Fiera del Le-
vante parlano i presidenti del Consi-
glio?
Maria Teresa Meli
RIPRODUZ ONE RISERVATA
vimento cinque stelle ed questo il mo-
tivo per cui Beppe Grillo lo attacca un
giorno si e laltro pure.
Il non cambiare la sua forza, e ci
che lo rende diverso dagli altri politici, il
che non significa per che il sindaco di
Firenze non sappia costruire le sue alle-
anze e cercarsi delle sponde. Con Cuper-
lo si sente abbastanza spesso. I due han-
no costruito un rapporto negli ultimi
tempi. Lidea quella di una gestione
unitaria, collegiale, ma non come si in-
tendeva nella vecchia politica. Nessun
patto consociativo tra le correnti. Anzi,
lesatto contrario: lannullamento delle
correnti, in modo che una nuova gene-
razione prenda piede e si impadronisca
delle leve del partito senza che si possa
dividerli in renziani, cuperliani, dale-
miani, franceschiniani. Ed anche que-
sta la ragione per cui Renzi (ma anche
Cuperlo) presenter alle primarie una li-
sta unica, non tante liste in cui le diverse
componenti che lo sostengono potran-
no pesarsi. Ieri, del governo, Renzi non
ha voluto parlare, o quasi. Lo ha fatto ap-
posta: Enrico non potr dire niente,
non gli ho dato nessun appiglio perch
si possa dire che ho attaccato lesecuti-
vo.
Del resto, lo ha spiegato ai deputati
una dichiarazione di Letta critica sulle
parole da lui pronunciate sullamnistia.
Appena arriva a Firenze gli giunge la te-
lefonata di Dario Franceschini. Per conto
del presidente del Consiglio, il ministro
per i rapporti con il Parlamento vuole
capire bene che cosa abbia detto in realt
il sindaco sullargomento. Lui glielo
spiega punto per punto, senza ovvia-
mente fare retromarcia e ribadendo que-
sto concetto: Napolitano ha il diritto di
fare queste proposte, noi di bocciarle.
Renzi tira dritto per la sua strada. I
sondaggi, del resto, continuano ad an-
dare bene. vero che ha perso nel popo-
lo del centrodestra che adesso sembra
preferirgli Enrico Letta, ma in compenso
attira gran parte dellelettorato del Mo-
Le tappe del rottamatore che vuole conquistare il Pd
Gli inizi, gli scout,
presidente della Provincia
Il retroscena Non muto, non faccio il piacione, non mi sposto a sinistra
Il sindaco e le parole su Napolitano:
qualche volta gli si pu dire di no
Franceschini lo chiama per capire meglio la posizione
Al Forte Belvedere
Rito del colpo di cannone
Oggi il ritorno a Firenze
Dopo aver suonato, ieri, la carica per la corsa alla
guida del Pd, oggi Renzi si concentrer sulla sua
citt. Al Forte Belvedere, dove tuoner, per una
sola volta, il cannone che i fiorentini chiamavano
votapentole perch, ogni giorno fino al 1935,
annunciava mezzod. Renzi parteciper alla
giornata Un colpo di cannone dal forte della
pace organizzata dal Corriere Fiorentino e alle
16 sar impegnato in un dialogo con il direttore
Paolo Ermini. Il tema Guardare e immaginare
Firenze: dalla terrazza affacciata sul centro
storico, un tentativo di disegnare la citt di
domani con uno sguardo a quella di oggi. Prima
del mezzogiorno annunciato con il colpo di
cannone, alle 11,30, un intervento dello storico
Luciano Artusi ne ricostruir la tradizione.
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basta con il partito della nomenclatura,
che pensa solo alle auto blu, ai rimborsi
dei taxi. Non voglio una classe politica
che sta a Roma nel chiuso delle stanze
del partito. E anche il segretario non de-
ve rimanere barricato l a fare riunioni
per decidere nomine, incarichi di sotto-
governo, per distribuire posti di potere.
Renzi sa bene che potrebbe pagare
un prezzo con questa sua scelta di fare
il sindaco e il leader ma pronto a intra-
prendere la sfida. Ci sar da divertirsi,
dice con quel pizzico di incoscienza che
ha fatto di lui luomo che , il politico
che non torna indietro nemmeno quan-
do i fedeli collaboratori gli fanno sapere
che Napolitano potrebbe non gradire la
sua tirata sullamnistia. Poi gli leggono
Gli incarichi
Sar segretario
e primo cittadino,
arricchir la mia
attivit nazionale
Nomenclatura
Basta con il
partito della
nomenclatura e
dei rimborsi taxi
Nel 2009 si candida a sindaco di Firenze per
un Pd molto diviso nelle sue componenti
interne. A sorpresa, vince le primarie con
oltre il 40% dei consensi. Vincer anche le
elezioni contro Giovanni Galli: al primo turno
con il 47%, al ballottaggio sfiorando il 60%.
La sfida dentro il partito
comincia da Firenze
Nellagosto 2010 propone di rottamare
i dirigenti di lungo corso del Pd, pochi giorni
pi tardi alla stazione Leopolda di Firenze
viene messa a punto la carta di Firenze, il
primo manifesto dei renziani. Ma alle primarie
del dicembre 2012 perde contro Bersani.
Il rottamatore
alla sfida con Bersani
Venerd i sostenitori di Renzi hanno
presentato ben 10 mila firme per la sua
candidatura alle primarie dell8 dicembre.
Gli avversari sono Gianni Cuperlo
(bersaniani e dalemiani), Pippo Civati
(Giovani turchi), e Gianni Pittella.
Candidato alle primarie
con 10 mila firme
10
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Primo Piano 11
Maggioranza Il centrosinistra
Il Colle e le carceri, il sostegno di Letta
Replica a Renzi: nessuna ambiguit nelle parole sullamnistia
DAL NOSTRO INVIATO
MESTRE Difendo quel
che stiamo facendo, la dire-
zione giusta per il bene del-
lItalia . Per Enrico Letta
niente cambiato con la di-
scesa in campo di Matteo
Renzi, il presidente del Consi-
glio rester concentrato sui
problemi del Paese e star alla
larga dalle polemiche, deter-
minato a tagliare il traguardo
della primavera 2015: Per
voltare definitivamente pagi-
na lItalia ha bisogno di per-
sone che ci credono e io ci
credo Quello che stiamo fa-
cendo faticoso e il primo a
essere affaticato sono io. Ma
la direzione giusta e permet-
ter al nostro Paese, nel 2015,
di guardare al futuro con
maggiore speranza. Prima,
per, bisogna rendere prati-
cabile il campo da gioco per
il centrodestra e per il centro-
sinistra, senza il cappio al
collo del debito e del deficit.
Un giro di parole con cui Letta
smentisce di voler picconare
il bipolarismo per far spazio a
un partito dei moderati.
Ma c un confine che il
premier difende come una
frontiera dalle incursioni di
chiunque e quel confine il
Colle. Letta lo dice con durez-
za, respingendo il giudizio
renziano secondo cui amni-
stia e indulto rischiano di ri-
velarsi un autogol. Non sono
daccordo replica dal palco
del Festival delle idee di Re-
pubblica, rispondendo al di-
rettore Ezio Mauro . Il mes-
saggio di Napolitano sulle
carceri, se lo si legge, non
contiene ambiguit di nessun
tipo e chi ha voluto leggervi
ambiguit ha fatto un eserci-
zio sbagliato e di scarsa fidu-
cia nel migliore presidente
che potremmo avere. Renzi
sbaglia e Letta non daccor-
do, concetti che pi chiari
Tutto il resto sono inter-
pretazioni non autorizzate.
Letta non vuole ogni suo pen-
siero e parola vengano letti
come una replica a Renzi, non
vuole che la sfida naturale
con il quasi-segretario del Pd
si apra prima del tempo, col
rischio di terremotare il go-
verno e di privarlo di unallea-
to fondamentale com stato
fin qui Epifani. Si parlato di
un patto tra il pisano e il fio-
rentino, ma in realt il massi-
mo di intesa che Enrico e
Matteo hanno suggellato con
una (non calorosissima)
stretta di mano a Palazzo Chi-
gi, dieci giorni fa, ruotava at-
torno a una civile conviven-
za.
Rispetto reciproco e niente
colpi bassi. Al sindaco Letta
riconosce di aver svolto un
ruolo molto positivo, anche
nella risoluzione della crisi
innescata dal Pdl. In quei
giorni cruciali Renzi non ha
soffiato sul fuoco e il premier
gli rende il merito di essere
stato solidale, di aver soste-
nuto il governo con una scelta
giusta e utile, per lItalia e
anche per il suo percorso
personale.
Dal cul de sac della crisi
si esce solo cos, pensando e
agendo in positivo, altrimenti
non vi sar altra uscita che il
populismo. Per lui unau-
tentica ossessione, che anche
ieri il capo del governo ha
messo al centro del dibattito
con Martin Schulz, presidente
del Parlamento europeo. Ha
detto che il grande tema del
congresso del Pd dovr essere
cambiare lEuropa e sgonfia-
re il populismo e che il Pd,
per nonessere asfittico, deve
saper parlare alla pancia e al
cuore e non solo alla testa
della gente: Se parliamo solo
alla testa non vinceremo
mai. E se molti vi hanno let-
to un messaggio in bottiglia
per Renzi, che sullEuropa
stato molto critico, si tratta di
interpretazioni non autoriz-
zate: Non voglio minima-
mente essere frainteso.
Monica Guerzoni
RIPRODUZIONE RISERVATA
I fronti aperti
Latto di clemenza
divide la politica
1
Le vie per cambiare
la legge elettorale
2
Il finanziamento
ai partiti
3
Napolitano ha chiesto
alle Camere un atto di
clemenza per i detenuti,
per affrontare
il sovraffollamento
delle carceri. Si aperta
la polemica politica:
amnistia o indulto
potrebbero coinvolgere
anche Berlusconi. Per
la Guardasigilli, per,
lamnistia non riguarda
lex premier
Roberto Giachetti
(Pd) ha iniziato uno
sciopero della fame
perch il Parlamento
si decida a riformare
il Porcellum. La Corte
costituzionale, inoltre,
potrebbe bocciare
alcuni punti della
legge. Ma, superato lo
scoglio della fiducia al
governo, la discussione
si affievolita
Procede piano anche
la riforma del
finanziamento ai
partiti: il premier nei
giorni scorsi ha
ribadito che senza un
accordo il governo
proceder via decreto.
La scorsa settimana
per Pd e Pdl si sono
accordati sul tetto alle
donazioni dei privati
(300 mila euro)
Il racconto La manifestazione a Roma, tra ovazioni a Pertini e striscioni per difendere il popolo sovrano. Un attivista: S, sono un feticista della Carta
Studenti, politici e tanti capelli bianchi
Quelli che la Costituzione nonsi tocca mai
Popolo e leader incorteo: da Vendola a Di Pietro, da Landini a Rodot
ROMA Non ci fosse Lorenzo, 14
mesi, arrivato apposta da Monza con la
mamma, come diversi altri bambini,
let media non sarebbe certo da liceali.
Giovani ce ne sono. Ma una folla so-
prattutto di persone anziane quella che
ieri ha riempito Piazza del Popolo e le
rampe del Valadier fin sul piazzale del
Pincio per difendere la Costituzione.
Pi capelli bianchi che zaini. Pi sobri
pensionati con famiglia al seguito che
ragazzi. Che hanno applaudito a lungo
Stefano Rodot che spiegava come si
sarebbe potuta avviare un processo di
revisione della Carta invece, in assenza
di consenso si sta tentando una scorcia-
toia pericolosa.
Ma il rischio non quello di non
cambiare mai nulla? Che una riforma
della seconda parte della Costituzione
eternamente richiesta resti sempre
inattuata? Non si rischia di diventare i
pasdaran del non cambiare mai nulla?
Gustavo Zagrebelsky, ex presidente
della Corte costituzionale, rifiuta il pa-
ragone: La riforma deve essere un per-
corso partecipato. E la stessa linea la
sostiene un altro partecipante al corteo,
il segretario di Sel Nichi Vendola: Ho
troppo rispetto per Napolitano anche
quando non sono daccordo con lui. Ma
non credo che questo Parlamento, par-
torito da una legge elettorale incostitu-
zionale, abbia il diritto di cambiare la
Costituzione.
Antonio Ingroia, lex pm che della
Costituzione aveva fatto la bandiera del
suo partito dice polemico: Se si voglio-
no eliminare i parlamentari si faccia.
Chi dice niente? Non voglio bloccare
ogni riforma ma impedire che lo si fac-
cia saltando larticolo 138 della Carta.
Il signor Giorgio, comodamente over
60, ha portato moglie, figlia e anche il
cane Kira. E sorride allidea di essere
considerato uno che non vuole cambia-
re nulla: Sono un vecchio di sinistra.
Ho sempre difeso la Costituzione. E
continuo a farlo ora che ce n pi biso-
gno che in passato. Ma nessuno chiede
di non modificarla. Per come vuole la
Costituzione. Concorda Nando Beni-
gno, dellassociazione Antonino Ca-
ponnetto, stessa generazione, in mano
il lembo di un lungo striscione con su
scritto il popolo sovrano. Non
che il primo che si alza pu dire adesso
cambio la Costituzione. I padri costi-
tuenti sono stati lungimiranti e hanno
stabilito come farlo nellarticolo 138.
Bisogna rispettare quei tempi, insiste.
Ieri, sul Foglio si paragonavano i
manifestanti al Norman Bates di Psyco
per illustrare la difesa di una mamma-
Costituzione in via di decomposizione.
Paragone un po brutale che Stefano, 21
anni, del presidio universitario di Libe-
ra, arrivato da Bologna assieme a coeta-
nei di varie associarioni, non capisce:
Certo che la Costituzione va cambiata.
Ma con criterio. tutto fatto troppo in
fretta. E la sua amica Clarissa aggiun-
ge: Scusa ma ti pare questo il momen-
to di cambiarla?.
Ma non temete di pi che lasciare
tutto fermo sia peggio? No. che tal-
mente evidente il giochetto.
Si vogliono modificare i
meccanismi per far passare
cambiamenti che piacciono
solo a pochi. In particolare
a uno che non ha mai ac-
cettato che la legge deve
essere uguale per tutti ri-
sponde Chiara, 23 anni
occhi turchini allargando
le braccia. Ma se non
sono capaci nemmeno a
cambiare la legge eletto-
rale come pensano di
scimmiottare i costi-
tuenti? Ma va l, dice
Lara, da Mondov, 57
anni.
C chi vorrebbe che la manifestazio-
ne si trasformasse in un partito. Vin-
cenzo Cutolo, della associazione mila-
nese Educa-ci (Educazione Civile):
Siamo qui con tutte queste belle per-
sone, sarebbe bello che potessero dare
vita a una formazione pulita che po-
trebbe togliere voti dati a Grillo (che
erano seri, ma poi lui dopo le ultime vi-
cende si dimostrato uno sciacallo). E
potrebbero ridare a molti la voglia di
votare. Antonio Di Pietro sarebbe dac-
cordo: Io no. Io ho fatto il mio tempo.
Ma se ci fosse qualcuno sul palco che
sapesse tirare le fila di tutto questo ....
Stefano Rodot? E perch no? Guarda
qua che applausi, avrebbero il 20% dei
voti. Ma Rodot dal palco dice: Non
dicano vogliono fare un partitino,
pensino a cosa accade ai partitoni. A
dispetto delle brame di chi vorrebbe
trasformarla in voti, la piazza ha una ri-
chiesta concreta e unanime: Gi le
mani dalla Costituzione. Un monito
che Efisio, giovanotto classe 29 di Tra-
stevere, sintetizza cos: Non vi dovete
azzardare.
Virginia Piccolillo
RIPRODUZIONE RISERVATA
I volti
Presidente dellIdv
Antonio Di Pietro, 63 anni,
ex magistrato, presidente
dellItalia dei Valori, ha sfilato
a Roma (Benvegn-Guaitoli)
Ex magistrato
In corteo anche Antonio
Ingroia, 54 anni, ex magistrato,
ha guidato Rivoluzione civile
alle Politiche (Benvegn-Guaitoli)
Promotori
Da sinistra,
Sandra Bon-
santi, Mauri-
zio Landini,
Lorenza Car-
lassare, Gu-
stavo Zagre-
belsky, Ste-
fano Rodot
sul palco del-
la manife-
stazione a
Roma. Nel
quadro, un
cartello sulla
modifica del-
larticolo 138
della Carta
(Lanni)
ROMA Per ritrovare la via
maestra, quella della Costituzione,
sono scesi in piazza a migliaia a
Roma. Rispondendo allappello
lanciato, tra gli altri, da Stefano
Rodot, Gustavo Zagrebelsky, don
Luigi Ciotti, Antonio Ingroia e Mau-
rizio Landini. La Costituzione
stata tradita, se no non saremmo
qui. stata scritta per dire mai pi
povert, mai pi esclusione, mai pi
disuguaglianze. Dobbiamo difen-
derla ha detto don Ciotti. E Rodot:
Letta non deve dire che ci opponia-
mo alle riforme. La Costituzione
stata sequestrata e sono state di-
storte le regole fondative. Le sue
parole sono tra la denigrazione e il
terrorismo ideologico. Landini:
Qualcuno dovr rispondere a que-
sta piazza. E Padellaro, direttore
del Fatto: I presidenti delle Ca-
mere ascoltino una delegazione.
Governatore
Il presidente della Regione
Puglia e leader di Sel, Nichi
Vendola, 55 anni, ieri
alla manifestazione (Ansa)
non si pu. Per il capo del go-
verno linquilino del Quirina-
le un pilastro fondamenta-
le del nostro agire e della no-
stra azione, lasse portante
dellarchitettura delle larghe
intese e Letta non lascer che
venga anche solo scalfito.
Di tutto il discorso di Renzi
a Bari, Letta ha respinto al
mittente solo il passaggio sul-
la giustizia: Napolitano ha
fatto bene a porre cos la que-
stione carceraria. E la con-
danna di Berlusconi? Per
quello che riguarda me, non
ha nulla a che vedere con
quella vicenda.
12 Primo Piano
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
I partiti Il caso
Nuovo fronte nei Cinque Stelle
Grillo avverte: attenti ai falsi amici
Il leader contro il Fatto, ma sul blog gli attivisti si ribellano
MILANO Una scomunica.
O quasi. Beppe Grillo prende le
distanze dal Fatto Quotidiano,
giornale che spesso ha sostenu-
to le battaglie dei Cinque Stelle,
condividendo sul suo blog un
post (a firma dellattivista Erne-
sto Tinazzi) in cui si attacca la
testata diretta da Antonio Pa-
dellaro, bollata come covo di
falsi amici. Possente campa-
gna sul Fatto Quotidiano, che
ha sostituito lUnit come orga-
no del Pd (menoelle, ndr), ricca
di battute e insulti contro Beppe
Grillo (nuovo leghista...) e parte
della rete M5S che non si pro-
stra alle gonnelle piddine e al-
lipocrisia del momento sul te-
ma immigrazione, si legge nel
post.
Un affondo contro il quoti-
diano che proprio ieri mattina
ha pubblicato un editoriale di
Marco Travaglio sulla vicenda
immigrazione molto critico
verso Grillo e Casaleggio. Sulla
clandestinit i due capi dei Cin-
que Stelle hanno perso unocca-
sione per tacere, scrive Trava-
glio. I due, accusa il vicediretto-
re, denotano una profonda di-
sinformazione in materia. Una
posizione netta, che fa il paio
con un altro articolo, sempre sul
Fatto, a firma di Andrea Scanzi e
dal titolo pi che esplicativo
M5S, il post disastroso di Gril-
lo & Casaleggio, in cui si affer-
ma che questultimo si candid
in Forza Italia e che in tema di
immigrazione e clandestinit i
due hanno idee minoritarie ri-
spetto ai loro parlamentari e al
loro elettorato. Anche in
questo caso arriva la replica, con
una precisazione dello stratega
dei Cinque Stelle: Non mi sono
mai candidato in Forza Italia.
Andrea Scanzi dice il falso.
Non la prima volta che il
blog mette alla berlina chi pri-
ma ha condiviso progetti e bat-
taglie e poi ha criticato i leader o
il Movimento. Una riprova sono
i casi di Milena Gabanelli, vinci-
trice delle Quirinarie e destina-
taria di un mini post critico a
maggio dopo uninchiesta sul
M5S, o quello di Stefano Rodo-
t, proposto in un primo mo-
mento per la corsa al Colle e, do-
po unintervista al Corriere in
cui sosteneva che non bastano
pi le indicazioni di Grillo e Ca-
saleggio, etichettato come ot-
tuagenario miracolato dalla Re-
te. Ora le voci in dissonanza
con quanto accaduto nellulti-
ma settimana stanno crescendo
per volume e peso. Anche unal-
tra icona pentastellata, Dario Fo,
ha rimproverato per ora sen-
za conseguenze il capo poli-
tico sul caso clandestini.
Tutto quello che successo
nel Movimento pone laccen-
to Travaglio dimostra che ci
sono persone che ragionano
con la loro testa, lavorano e por-
tano avanti ci in cui credono.
E sullaffondo del blog nei con-
fronti del suo giornale replica:
Per me il post una medaglia.
Noi siamo amici delle nostre
idee, quando qualcuno viene
nella nostra direzione lo soste-
niamo, altrimenti lo critichia-
mo.
Ma stavolta la presa di di-
stanza dal Fatto ha provocato
malumore tra gli attivisti. E non
solo. In attesa del vertice con i
due leader che probabilmente si
terr marted, si smarca anche
qualche parlamentare il caso
del deputato Christian Iannuzzi,
che scrive su Facebook: Una
informazione libera (...) ga-
ranzia per la politica e per i cit-
tadini. La tensione nel gruppo
rimane alta. Il dissidente
Francesco Campanella invita
Grillo a lasciar andare il Mo-
vimento. Il vicepresidente della
Camera, Luigi Di Maio, parlan-
do della frattura sullemenda-
mento relativo alla clandestini-
t, afferma: Se il blog dice una
cosa non dobbiamo percepirla
come un diktat, unopinione.
Emanuele Buzzi
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il corteo a Barcellona
I catalani
contro
lindipendenza
Migliaia di persone a Plaza de Catalunya, a
Barcellona, in Spagna, hanno sfilato contro
lindipendenza della Catalogna nel Da de la
Hispanidad, festa nazionale che celebra la
scoperta dellAmerica di Colombo. Il corteo
vuole dare visibilit ai catalani per lunit:
Siamo Catalogna, siamo Spagna, lo slogan.
Le polemiche
Da Rodot a Gabanelli,
in passato il comico
ha gi attaccato figure
apprezzate dal M5S

di PAOLOBELTRAMIN
S
crive Beppe Grillo che labolizione del
reato di clandestinit, proposta da due
portavoce senatori, non sha da fare
perch non era nel programma votato da 8
milioni e mezzo di elettori. Poi aggiunge
una precisazione sul metodo M5S: si
scopre che un portavoce senatore ha s il
diritto di proporre nuove leggi, ma queste al
massimo verranno inserite nel programma
che sar sottoposto agli elettori nella
successiva consultazione elettorale
(attualmente prevista nel 2018). Nel
frattempo, vale il programma presentato
nella campagna 2013, quella in cui Grillo e i
suoi, girando per lItalia, promettevano di
trasmettere in streaming ogni assemblea,
dal Parlamento ai consigli comunali, perch
la politica va fatta davanti ai cittadini, non
alle loro spalle. Finora, il buon proposito
stato seguito dai 5 Stelle in modo ondivago:
in diretta video il (non) dialogo di Crimi e
Lombardi con Bersani e Letta; a porte
chiuse molte battaglie interne su nomine,
espulsioni e note spese. Adesso Grillo ha
fatto sapere che la prossima settimana
scender a Roma per confrontarsi con i
parlamentari del Movimento. I sondaggisti
concordano che la linea del capo
sullimmigrazione molto popolare tra gli
elettori. Eppure alcuni dei portavoce non la
condividono; e forse, davanti alle foto
arrivate da Lampedusa, i sondaggi non li
hanno neanche guardati. Pare che il capo
abbia gi deciso: anche questo dibattito
sar a porte chiuse. Se cos, un errore.
Su un tema cos delicato, dove il valore della
democrazia si intreccia con quello della vita
umana, gli elettori hanno davvero il diritto
di ascoltare la voce dei loro portavoce.
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Ma lo streaming
ora serve davvero
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Primo Piano 13
La maggioranza Il centrodestra
La vicenda
Le tensioni
La decadenza
e lapertura
della crisi
A fine settembre, il Pdl
annuncia prima le dimissioni
dei parlamentari, che le
consegnano ai capigruppo,
poi quelle dei ministri, che
rimettono lincarico a Letta.
la linea dura a prevalere nel
partito contro la decadenza
di Berlusconi da senatore:
quella dei falchi, che
vogliono tornare al voto. Lex
premier attacca Napolitano e
Letta: inaffidabili, chiudiamo
con questo governo
La fiducia
La retromarcia
dellex premier:
s al governo
Letta chiede un chiarimento
in Aula, con un voto di
fiducia il 2 ottobre. Nel Pdl
crescono i dissidenti che
vogliono sostenere il governo
e si oppongono a Berlusconi
e alla linea dura. In testa
i ministri, seguiti da circa 60
parlamentari: sarebbero
pronti a dare vita a gruppi
autonomi. Il Pdl, a poche ore
dal voto, decide per il no alla
fiducia. Ma poi dir s: anche
Berlusconi voter per Letta
Le divisioni
La vittoria
del segretario
La sfida di Fitto
Dopo la fiducia a Letta,
si riuniscono i parlamentari
e i ministri del Pdl dellala
governista: rientra lipotesi
di scissione. Mentre la linea
dura dei falchi risultata
sconfitta, il segretario Alfano
ha rafforzato la sua
leadership. A lanciare la sfida
Raffaele Fitto, ex ministro
ed ex governatore della
Puglia, che in un documento
sottoscritto dai lealisti
chiede lazzeramento dei
vertici del Pdl e un congresso
straordinario
La mediazione
Il leader
cerca lunit
nel partito
Il Pdl si trova diviso tra
governisti, con Alfano
leader, e lealisti, che
seguono la proposta di Fitto.
In mezzo i mediatori che
cercano di ricomporre le
anime del Pdl. A Berlusconi,
non convinto della proposta
di Fitto, lidea di un
congresso non piace. Lex
premier sta lavorando a una
situazione di compromesso e
medita di affidare ad Alfano
la vicepresidenza della nuova
Forza Italia. Ma resta alta la
tensione con gli altri ministri
Alfano rilancia, lealisti al contrattacco
Intesa vicina col Cavaliere, vicepremier numero due. Ma Fitto: azzerare le cariche
ROMA Il Pdl nuova-
mente in subbuglio dopo lin-
contro notturno tra Silvio Ber-
lusconi e Angelino Alfano. Par-
tito malissimo per via delle ac-
cuse di tradimento dei ministri
fatte trapelare attraverso gli eu-
roparlamentari, il faccia a faccia
terminato tre ore pi tardi con
unipotesi di intesa: lex premier
presidente del partito e il giova-
ne ministro dellInterno come
suo vice, lasciando cos inten-
dere che la ricomposizione do-
vr avvenire su di lui. Apparen-
temente non sarebbe stato con-
cesso nulla alla componente dei
lealisti che con Raffaele Fitto
aveva con energia posto la que-
stione dellazzeramento delle
cariche e richiesto che si tenesse
un congresso in tempi brevi.
Anzi. In mattinata, Silvio Berlu-
sconi ha diramato una nota per
smentire le voci circolate dopo
il pranzo con i deputati europei.
Nonho pronunciato quelle pa-
role, ha rimarcato lex premier,
ricordando che nessuno pu
fare finta di ignorare che sto la-
vorando proprio per la coesione
e lunit del movimento. Que-
sto il mio unico obiettivo ed
certamente condiviso dai mi-
lioni di italiani che ci hanno vo-
tato e da tutti gli esponenti del
Pdl.
Lo stesso Alfano, davanti a
una platea di amministratori lo-
cali del Pdl convocati ad Artimi-
no sulle colline vicino a Prato
dal sindaco di Pavia Alessandro
Cattaneo, afferma che lincontro
conBerlusconi andato bene.
Sostiene il sistema bipolare e la
bont delle primarie per sele-
zionare la classe dirigente. Non
solo. Dichiara di volere richiu-
dere ingabbia falchi e colombe e
discutere fino a quando non ar-
riveremo allunit e aggiunge
che con il presidente Berlusco-
ni abbiamo parlato di partito e
io me ne sono andato tranquil-
lo, molto tranquillo, perch
ogni volta che ho occasione di
spiegargli come stanno le cose,
tutto si sistema. Ebbene il tutto
ha suscitato lira dei lealisti.
Erano convinti che Alfano fos-
se finito e che Berlusconi lo
avesse scaricato e invece si sono
ritrovati con il cerino in mano,
riassume un esponente dellin-
ner circle berlusconiano che fa
notare, come in questa fase, il
Cavaliere non possa permettersi
di non avere rapporti con il go-
verno e che viva con fastidio
tutti i tentativi di tirarlo per la
giacca.
E cos, a met pomeriggio,
Raffaele Fitto diffonde una nota
durissima. Senza fare nomi, at-
tacca la delegazione al governo
per non avere incluso nella bat-
taglia sulla riforma della giusti-
zia il titolo quarto che riguarda
la magistratura e il titolo sesto
sulla Corte costituzionale e la
critica per non essersi opposta
allaumento dellIva. Gaetano
Quagliariello gli risponder
obiettando che pi che fare
delle sparate, sarebbe meglio
non perdere tempo e mettersi a
scrivere quelle leggi. Fitto, so-
prattutto, rilancia, a nome dei
lealisti, la proposta che pi gli
sta a cuore. Per raggiungere
lunit del partito senza se e
senza ma, vanno azzerati tutti
gli incarichi e riconsegnato tut-
to nelle mani del presidente
Berlusconi, essendo lui lunico
leader riconosciuto dai nostri
elettori. Dopo Fitto, a sostegno
della sua tesi, si pronunciano
Mara Carfagna, Mariastella Gel-
mini, Daniele Capezzone, Stefa-
nia Prestigiacomo, Alessandra
Mussolini. Tutti si appellano al
Cavaliere affinch sia lui a de-
finire tempi e modi della ripar-
tenza del nostro movimento.
Dal campo di Alfano replicano,
tra gli altri, Andrea Augello
(Basta con questi inutili logo-
ramenti) ed Enrico Costa (Mi
chiedo quanto sia utile al Pdl la
recita su di un copione sugli in-
carichi di partito, proprio nel
giorno in cui il segretario fa un
appello allunit. Tutto questo
subbuglio c perch, sintetizza
uno smaliziato esponente ber-
lusconiano, cominciata per
davvero la lotta per la succes-
sione al Cavaliere. Lui lascia fa-
re, convinto di potere controlla-
re la situazione. Ma qui siamo
vicinissimi alla rottura.
Lorenzo Fuccaro
Lorenzo_Fuccaro
RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA Giovanni Orsina, docente di
Storia contemporanea e vicedirettore
della School of Government della Uni-
versit Luiss uno degli studiosi che ha
analizzato (nel suo saggio Il berlusconi-
smo nella storia dItalia) il nucleo fon-
dante e lelettorato di riferimento del
partito di Berlusconi.
Professore,per lei il berlusconismo
una manifestazione particolarmente
clamorosa, sia per intensit sia per du-
rata, di tendenze che negli ultimi anni
hanno caratterizzato pressoch tutte le
democrazie. Adesso, il berlusconismo
finito o no?
Lelettorato che vota il Pdl ha conti-
nuato a farlo nel 2006, nel 2008 e anche
nel 2013: cio anche quando stato chia-
ro che Berlusconi non ha mantenuto le
sue promesse, pur essendo stato al gover-
no 10 anni nellarco di 20. Ma il fatto che
nessuno riesce a rappresentare quellelet-
torato. Il voto va al Pdl per mancanza di
un altro partito che raccolga quei voti.
In questa prospettiva, il Pdl dovrebbe
rimanere unito? Dia un consiglio...
sempre difficilissimo dare consigli.
Il fatto che Silvio Berlusconi per ventan-
ni ha tenuto insieme le due anime del
berlusconismo.
Quali sono?
La destra moderata, in doppio petto,
la destra di governo, europeista, e quella
pi arrabbiata, direi, quella populista,
non necessariamente destra estrema, fat-
ta di commercianti, piccoli imprendito-
ri....
Insomma, i ministeriali e lealisti, co-
lombe e falchi o almeno falchetti... La
testa e la pancia...
S, il fatto che se le due anime non
restano insieme, non governano
Cio il partito non continuerebbe pi
ad avere il necessario consenso?
cos. Perch lala ministeriale, che in
un certo senso cerca di ripercorrere la
strada che ha tentato senza grande suc-
cesso Mario Monti, non ha sufficienti voti
da sola. Mentre quella pi radicale pu
arrivare al 18-20 percento: una buona
fetta di elettorato, ma diventa inutile, ste-
rile, non pu aspirare a governare, perde
quella fortissima vocazione maggiorita-
ria che stata uno dei tratti salienti del
berlusconismo.
Berlusconi che cosa dovrebbe fare?
Dovrebbe pensare alla sua eredit, a
quello che sar il futuro del suo patrimo-
nio politico e meno alla sua presenza.
Penso che lui ne sia consapevole perch
nellultimo video tornato a quelle che
erano le promesse dellinizio della sua
storia politica: lui stesso comprende che
questo quello che continua volere il suo
elettorato.
Potr Alfano raccogliere questa ere-
dit?
Il 2 ottobre Angelino Alfano ha messo
a segno unimportante vittoria, ha vinto la
scommessa della fiducia al governo Letta.
Ma difficilmente potr tenere insieme il
partito e raccogliere il consenso elettora-
le maggioritario se non terr fermo come
obiettivo della sua azione politica la rifor-
ma della giustizia ed un sostanziale ab-
bassamento della pressione fiscale.
Cio due richieste di sempre del-
lelettorato berlusconiano...
Ecco deve essere molto chiaro: Ber-
lusconi che stanco ed azzoppato dalla
condanna giudiziaria. Ma i temi fondanti
della sua azione politica sono vivi e vege-
ti. questo che vuole la pancia del paese,
quella che la sinistra non finora mai riu-
scita a rappresentare.
M.Antonietta Calabr
mariamcalabro
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La proposta
Il ministro: La
classe dirigente sia
scelta attraverso
le primarie
La polemica
Carfagna, Gelmini
e altri lanciano
un nuovo appello
al Cavaliere
AKiev
Attesa per il rilascio
della Tymoshenko
Cresce lattesa per la scarcerazione di Yulia
Tymoshenko, la leader della Rivoluzione
arancione del 2004 condannata a sette anni di
detenzione per abuso dufficio. Yulia, 52 anni,
agli arresti dal 2011: il suo processo ha sollevato
una forte mobilitazione internazionale. Il
pressing per ottenere il rilascio dellex premier
si fatto pi intenso nelle ultime settimane, con
lavvicinarsi del summit di novembre a Vilnius:
in quelloccasione il governo di Kiev spera di
siglare lAccordo di associazione con Bruxelles.
In cambio della conclusione dei negoziati,
lEuropa ha chiesto a Kiev riforme in settori come
la giustizia. La liberazione di Yulia considerata
un passo imprescindibile. Ieri lo stesso presidente
ucraino Viktor Yanukovich, rivale della
Tymoshenko, ha dichiarato che una soluzione
alla dolorosa questione ormai vicina. Affetta
da ernia del disco, la Tymoshenko da mesi alle
cure di unquipe di medici tedeschi: le autorit
potrebbero acconsentire a un suo trasferimento
in Germania per ragioni di salute
(nella foto Epa, la figlia di Yulia, Eugenia,
33 anni, con il ministro degli Esteri tedesco
Guido Westerwelle).
Docente
Giovanni Orsina,
46 anni,
insegna Storia
contemporanea
alluniversit
Luiss, dove
vicedirettore
della School of
Government e
guida il master
in Studi europei
Il libro
Questanno
ha pubblicato
con Marsilio
Il berlusconismo
nella storia
dItalia
Storico

La pancia del Paese


Il Cavaliere punta su ci che
vuole la pancia del Paese, e
che la sinistra finora
non ha rappresentato

Gli obiettivi
Alfano ha segnato un punto
ma per andare avanti dovr
mantenere la posizione su
giustizia e fisco
Lintervista Lo studioso: se si dividono non governano, lala radicale con il 18-20% da sola sterile
Orsina: Falchi e colombe
condannati a stare insieme
Il leader azzoppato, ma i suoi temi sono vivi
14
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Esteri
Trattative Alcuni Stati pagheranno con i loro fondi gli stipendi
Riaprono i monumenti
Ma ancora stallo
sul bilancio americano
Conto alla rovescia per evitare il default
Da vedere
A sinistra la Statua
della Libert che ieri
stata riaperta dopo 12
giorni di fermo a
causa dello
shutdown.
Riaperti anche il Grand
Canyon e i parchi
nazionali di altri
cinque Stati dal
Colorado allArizona,
al South Dakota
che hanno deciso di
pagare coi loro fondi
lo stipendio del
personale per salvare
la stagione turistica
DAL NOSTRO INVIATO
WASHI NGTON Al l a
Nasa gli scienziati che pilota-
no da una distanza siderale
Curiosity, il veicolo che sta
esplorando la superficie di
Marte, sono regolarmente al
lavoro, anche se la loro attivi-
t avrebbe dovuto essere so-
spesa, come gran parte di
quelle dellAgenzia spaziale.
Anche i dipendenti di altri
enti che si occupano della sa-
lute e della sicurezza dei cit-
tadini, come la Food and
Drug Administration, hanno
trovato il modo di aggirare le
leggi o stanno lavorando sen-
za stipendio.
E da ieri sono stati riaperti
il Grand Canyon, la Statua
della Libert e i parchi nazio-
nali di altri cinque Stati dal
Colorado allArizona, al Sou-
th Dakota che hanno deci-
so di pagare coi loro fondi lo
stipendio di rangers e perso-
nale federale per salvare la
stagione turistica. Tredicesi-
mo giorno di shutdown del
governo americano: gli effetti
della semiparalisi ammini-
strativa cominciano a farsi
pesanti. Il moltiplicarsi delle
storie di buona volont non
pu nascondere anzi met-
te ancor pi in evidenza
lanomalia di una situazione
incredibile e anche sempre
pi insostenibile. Intanto il
conto alla rovescia della sca-
denza per laumento del tetto
del debito pubblico ha ormai
scavalcato la soglia delle cen-
to ore: mancano quattro gior-
ni allesaurimento dei fondi
del Tesoro. Poi sar il default
degli Stati Uniti (anche se
lApocalisse finanziaria pro-
babilmente non si scatene-
rebbe prima della fine mese,
quando si accumuleranno
varie scadenze di grossi pa-
gamenti per le pensioni, i ve-
terani e gli interessi sul debi-
to pubblico).
Fino a ieri i mercati aveva-
no osservato con relativa
tranquillit le convulsioni del
sistema politico Usa, sicuri
che alla fine il buon senso
avrebbe prevalso. Che un
compromesso sarebbe stato
trovato. I negoziati degli ulti-
mi due giorni alla Casa Bian-
ca, le ipotesi di soluzioni
transitorie circolate, avevano
fatto ben sperare. Anche per-
ch, dopo settimane di scon-
tro durissimo tra Barack
Obama e i repubblicani, il cli-
ma era cambiato.
E, pur non avendo ancora
trovato un accordo, le parti si
davano reciprocamente atto
di aver assunto atteggiamenti
costruttivi e di voler arrivare
allintesa. Il ping-pong Casa
Bianca-Camera-Senato, per,
non ha ancora prodotto gli
effetti sperati e ieri, addirit-
tura, i repubblicani della Ca-
mera (lAula nella quale i
conservatori hanno la mag-
gioranza) hanno dichiarato
chiusi, almeno per ora, i ne-
goziati col presidente. Su
Washington tornata cos,
improvvisa, una cappa di in-
certezza.
I repubblicani tengono du-
ro sulla loro idea di concede-
re una proroga di sei settima-
ne (forse estendibili a tre o sei
mesi) per il debito pubblico,
ma non sono disposti a far
cadere lo shutdown se Oba-
ma nonfa concessioni imme-
diate sui tagli di spesa e lat-
tuazione della riforma sani-
taria. Il presidente apprezza i
progressi, ma replica di non
poter accettare un compro-
messo che non comprenda
anche il ripristino delle capa-
cit operative del suo gover-
no.
Margini di trattative ce ne
sono ancora. Al Senato, ad
esempio, parlamentari de-
mocratici ma anche alcuni
moderati repubblicani esplo-
rano ipotesi intermedie: una
di queste prevede laumento
del tetto del debito per sei
mesi e la fine dello shutdown
in cambio della disponibilit
di Obama a negoziare un al-
tro round di tagli di bilancio e
a rinviare lapplicazione di
una parte della riforma sani-
taria che il presidente non
considera essenziale.
Oggi si torna a negoziare
col baricentro della trattativa
che si spostato dalla Camera
al Senato, ma il tempo ormai
stringe e non affatto detto
che un eventuale compro-
messo raggiunto dai due par-
titi al Senato verrebbe poi ac-
cettato nellaltra Aula del
Congresso dove la presa dei
radicali dei Tea Party molto
pi forte. Le votazioni proce-
durali tentate ieri, finite in un
nulla di fatto, preludono ad
altri giorni di caos su Capitol
Hill.
Massimo Gaggi
RIPRODUZIONE RISERVATA
Casa Bianca
Malala a Obama:
Ferma i droni
WASHINGTON
Lattivista 16enne
pachistana Malala
Yousafzai ieri ha
incontrato Barack
Obama (con la moglie
Michelle e la figlia
Malia) e ha chiesto al
presidente Usa di
fermare i droni sul suo
Paese perch uccidono
innocenti. (Afp/Souza)
Compromesso
Al Senato democratici
e moderati repubblicani
stanno esplorando
ipotesi intermedie
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Esteri 15
Il dibattito Esce in questi giorni il nuovo libro dellintellettuale, proprio mentre i sondaggi danno sempre pi in ascesa il Fronte nazionale
Il filosofo e lidentit infelice
La Francia non unaeroporto
Finkielkraut accusato di sdoganarele tesi di Marine Le Pen
Lintellettuale
Nato a Parigi nel 1949, figlio
di un ebreo sopravvissuto
alla Shoah, Alain
Finkielkraut una delle voci
pi originali del dibattito
culturale francese, noto per
le sue prese di posizione
contro le ossessioni e le
ipocrisie del pensiero
progressista
Le opere
Diversi i libri di Finkielkraut
pubblicati in Italia.
Ricordiamo tra gli altri: La
rivincita e lutopia (Rizzoli,
1980); Lebreo
immaginario (Marietti,
1990); Noi, i moderni
(Lindau, 2006); La
sconfitta del pensiero
(Nuove Idee, 2007);
Lumanit perduta
(Lindau, 2009)
Percorso
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI C un filosofo che da an-
ni parla della societ francese in ter-
mini problematici, che denuncia la ti-
rannia del progresso usato per giu-
stificare qualsiasi evoluzione per il
meglio ma anche per il peggio del
presente, un pensatore che al di l del-
le sacrosante preoccupazioni umani-
tarie indaga sulle conseguenze pro-
fonde dellimmigrazione di massa
soprattutto musulmana in Europa.
Alain Finkielkraut fa uscire in questi
giorni Lidentit malheureuse, un
saggio sullidentit francese, infelice a
suo dire perch non ha il coraggio di
interrogarsi su se stessa anche se ne
avrebbe un gran bisogno: lo stesso
giorno in cui il settimanale Le Point
pubblicava lanticipazione del libro di
Finkielkraut, con una grande foto in
copertina e il titolo Si pu essere an-
cora francesi?, un sondaggio dava il
Front National di Marine Le Pen al
24% delle intenzioni di voto per le
prossime europee, issandolo al rango
di primo partito di Francia.
S, si pu essere ancora francesi!,
sembra gridare Marine Le Pen, e que-
sto contribuisce alla sua popolarit.
Colei che rivendica il ruolo di paladina
della francesit contro il magma
indistinto dellUnione Europea e
linvasione islamica, anche lunica
personalit politica francese in ascesa
e pu dire ormai sono pronta per
lEliseo senza suscitare gli sguardi di
compatimento riservati un tempo al
padre.
Il successo di Marine Le Pen lascia
sgomenti, e il saggio di Finkielkraut
arriva con involontario tempismo e
spiegarne almeno in parte i mo-
tivi. Prima di tutto, dice il 64enne filo-
sofo, se l identit francese infelice
perch labbiamo abbandonata nelle
mani dellestrema destra. Questo ren-
de pi difficile a tutti gli altri espri-
mersi sullargomento.
Finkielkraut affronta da tempo
questioni come assimilazione e multi-
culturalismo, decadenza della scuola e
pericoli del relativismo. Per tutta ri-
sposta si preso molti attacchi verbali
e uno anche pi concreto: venerd
mattina, durante il suo discorso dad-
dio alla prestigiosa cole polytechni-
que di Parigi dove stato professore
di Scienze sociali dal lontano 1988, un
gruppo di studenti lo ha preso a torte
in faccia. Le parole di Finkielkraut non
lasciano mai indifferenti.
Nel 2009 sono stato alla scuola
elementare di rue des Rcollets, dove
ero allievo scrive Finkielkraut .
Allingresso, attaccata al muro, una
grande mappa del mondo con tante
fotografie di bambini, spillate per la
maggior parte sui Paesi del continente
africano. Sotto, questa legenda: So-
no fiero di venire da.... Ho potuto al-
lora misurare il cambiamento. I miei
genitori sono nati entrambi in Polo-
nia, si sono incontrati dopo la guerra
in Francia e abbiamo tutti beneficiato
di una naturalizzazione collettiva
quando avevo un anno. Mai la scuola
mi ha fatto vergognare delle mie ori-
gini. Mai mi ha chiesto di dimenticare
la mia genealogia. Ma neanche mi ha
mai chiesto di vantarmene. La scuola
mi chiedeva di stare attento, di fare i
compiti, mi giudicava secondo il mio
merito. Lorigine era fuori tema.
Finkielkraut grande antimoderno,
reazionario, (nella perenne accusa de-
gli altri) irriducibile difensore della
lingua francese contro le sue degene-
razioni televisive e non solo (i nostri
governanti parlano francese come dei
bambini). Finkielkraut che non vuo-
le confondere tra chi accoglie e chi
viene accolto, altrimenti la Francia
non altro che un aereoporto. A Rois-
sy o a Heathrow siamo tutti differenti
e tutti uguali. Per non ripetere gli or-
rori del XX secolo, si vorrebbe trasfor-
mare in aereoporti le collettivit uma-
ne. Strana utopia.
Nella Francia di Hollande presiden-
te e Marine Le Pen trionfante, il libro
di Finkielkraut fa discutere: vuole sot-
trarre il tema dellidentit allestrema
destra, ma accusato di contribuire al
clima culturale che la rafforza.
Stefano Montefiori
@Stef_Montefiori
RIPRODUZIONE RISERVATA
Passeggiata Donne musulmane in un quartiere periferico di Parigi. Il cartello indica una sala per la preghiera per donne
24
Per cento
I consensi per la formazione
di estrema destra
Front National,
guidata da Marine Le Pen,
secondo gli ultimi sondaggi:
il primo partito
di Francia
Torte infaccia
Venerd scorso allUniversit
gli studenti lo hanno preso a
torte in faccia
Politica e cittadinanza Il giurista Cesare Pinelli
Ma non pitempo
per le piccole patrie
Lincontro
Il forum bilaterale italo-
francese Dalle riforme,
la Rinascita,
patrocinato dalla
Presidenza del Consiglio
dei ministri, si svolto
l11 e il 12 ottobre
a Cogne
Sul tavolo
Tra i temi affrontati,
il federalismo, le Regioni
autonome, i progetti
di riforma costituzionale
Diritto pubblico
Ospite del forum,
Cesare Pinelli (foto)
professore di Diritto
pubblico alla Sapienza
di Roma e tra i
componenti della
commissione per le
Riforme costituzionali
In Valle dAosta
Unire le forze per essere pi
competitivi e pi europei. Cesa-
re Pinelli, professore di Diritto
pubblico alla Sapienza di Roma
e tra i componenti della com-
missione per le Riforme costitu-
zionali intervenuti al Forum ita-
lo-francese conclusosi ieri a Co-
gne, riflette sulla frammenta-
zione degli enti locali e dei
poteri in Italia: un orientamento
che incoraggia il radicarsi di
piccole patrie e spinte antieuro-
peiste, in una fase
di identit deboli
ed euroscet t ici-
smo diffuso dalla
Francia al Regno
Unito a soli sette
mesi dalle elezioni
europee.
I governi cen-
trali portano re-
sponsabilit di
questa ondata di
disaffezione nei
confronti della
Ue?
Senza dubbio
la prospettiva co-
munitaria la pi sacrificata
quando si attribuisce la respon-
sabilit dei provvedimenti im-
popolari a unEuropa considera-
ta distante dai problemi quoti-
diani della popolazione. Di fron-
te alle richieste e alle critiche
dellelettorato i governi preferi-
scono nascondersi dietro la tec-
nocrazia di Bruxelles. Una scap-
patoia comoda nellimmediato,
ma irresponsabile.
Lo storico municipalismo
italiano contribuisce adappro-
fondire il sentimento del di-
stacco?
Gioca un ruolo importante.
Se da un lato riconosciamo un
atteggiamento culturale che fa
parte della nostra storia, dallal-
tro assistiamo a una reazione re-
gressiva di fronte alla globaliz-
zazione: anzich reagire positi-
vamente e aggregarci per raffor-
zare la competitivit e superare
insieme le difficolt, continuia-
mo ad alimentare rivalit e divi-
sioni. Un problema che riguarda
lintera societ civile. Le univer-
sit sono un esempio, assurdo
averne quasi una per Provincia.
Quali soluzioni vede?
In primo luogo la riorganiz-
zazione degli enti. In Francia la
politica di aggregazione dei pic-
coli Comuni va avanti da anni,
noi ne contiamo 8 mila e laccor-
pamento resta un tema contro-
verso. Ci sono esperimenti e
proposte in Lombardia e Friuli
Venezia Giulia ma si tratta di ca-
si limitati. Agire per correggere
meccanismi di malfunziona-
mento nell amministrazione
della cosa pubblica, come quello
del fondo di perequazione al
quale hanno lobbligo di contri-
buire le Regioni a statuto ordi-
nario ma non quelle a statuto
speciale, il primo passo per re-
cuperare un senso di coesione
territoriale.
Maria Serena Natale
msnatale@corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA

Municipalismi
La frammentazione
una reazione
regressiva alla
globalizzazione
16 Esteri
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
#
L'analisi
GRECIA, LOMBRA DEL PASSATO
POLIZIA INFILTRATA DAI NAZISTI
La polizia greca infiltrata dai
neonazisti, titola laconico e
spietato, senza se e senza ma, il
Financial Times. Verit triste, ma
anche verit parziale. Perch la
situazione ancor peggiore di
quanto si possa immaginare.
Basterebbe il risultato delle ultime
elezioni per svelare un segreto
quasi inconfessabile: met dei
poliziotti ellenici hanno votato
proprio per il partito della destra
pi razzista ed estrema che fa
vergognare la Grecia democratica.
Un Paese che pensava di aver
sepolto per sempre i fantasmi del
recente passato: quello
dellumiliante dittatura dei
colonnelli dal 1967 al 1974. Utilizza
immagini forti, Vassilis Vassilikos,
lautore di Z, lorgia del potere,
che raccont lassassinio
eccellente di un deputato
progressista nella Grecia violenta
che galoppava senza ostacoli verso
il golpe. Sostiene Vassilikos che il
ministro dellOrdine pubblico
Nikos Dendias, luomo che ha
scoperchiato improvvisamente i
segreti neonazisti di Alba Dorata
e smantellato una struttura di
potere pericolosissima, ha
compiuto un blitz straordinario:
Nel male, con un blitz, Hitler
attacc la Polonia. Il nostro
ministro Dendias, nel bene, ha
neutralizzato con un blitz il cancro
che stava uccidendo lanima del
nostro Paese. lo stesso
coraggioso ministro dellOrdine
pubblico a confessarsi con il
giornale inglese, raccontando i
risultati delle indagini sul tipo di
strutture di cui Alba Dorata
dispone allinterno della polizia.
Il paragone con il passato
corretto quando si parla della
consistenza del pericolo; meno
corretto se si pensa alle sue radici.
Negli anni 60 i cospiratori, pur
rispondendo a un preciso disegno
di potere, evidentemente eversivo,
appartenevano ad unassociazione
parallela segreta, seppur protetta
da precise connivenze nei tunnel
pi intimi dei servizi di sicurezza,
e degli apparati statali. Oggi, come
spiega Vassilikos, vi un evidente
salto di qualit. Alba dorata
allinterno delle istituzioni: nelle
forze di polizia, soprattutto fra i
suoi gradi medio-bassi, e persino
in Parlamento. Non tutto. Nel
passato, quando maturarono le
condizioni per linfame assassinio
del deputato di Salonicco
Lambrakis, le radici del crimine
erano affondate nel lontano
passato, al tempo della guerra
civile. I sensali di estrema destra,
insomma, non utilizzavano gli
strumenti e i simboli del fascismo
o del nazismo. Oggi, invece, si
presentano con perfette e
minacciose riproduzioni della
propaganda e della violenza
nazifascista. Non soltanto
nellodio xenofobo contro tutti gli
immigrati, ma nella volont di
perseguitare chi non sia greco.
RIPRODUZIONE RISERVATA
di ANTONIOFERRARI

La formazione
La Lega
Popolare-Aurora
Dorata, o Alba
Dorata, un
partito greco
nazionalista
antieuropeo,
xenofobo e con
esplicite simpatie
per il nazismo,
fondato nel 1993
da Niklaos
Michalolikos
In Parlamento
Alle elezioni del
2012 conquist
18 deputati su
300. Nonostante
scandali e accuse
il terzo partito
nei sondaggi
Alba Dorata
Ricerche online
Pubblicit
Google usa
gli utenti
Seguendo lesempio di
Facebook, Google ha
deciso di sfruttare a fini
commerciali i consigli e
le recensioni degli utenti.
Una mossa che
sicuramente metter a
repentaglio il diritto alla
privacy. A partire dall11
novembre chi usa
Google+ apparir, a sua
insaputa, con tanto di
nome, voto e giudizi
su ristoranti, negozi e
prodotti agli amici ma
anche a chiunque
consulti il motore di
ricerca. La compagnia
chiama liniziativa
endorsement
condiviso.
Il social network, che ha
390 milioni di utenti
attivi al mese, si difende
dicendo di voler dare a
chi usa Google le
informazioni pi accurate
possibili. Lutente, per,
pu decidere di
disabilitare la funzione
entrando nei settings.
Lo scorso agosto
Facebook aveva
dichiarato che avrebbe
mostrato nelle pubblicit
le facce e i nomi di chi
aveva cliccato like su
un prodotto o su
uniniziativa. La
decisione era stata molto
criticata dai difensori
della privacy che avevano
chiesto alla Commissione
federale sul Commercio
degli Stati Uniti di
indagare.
Social network
Costate 30
milioni di dollari
le ville sono state
lasciate in affitto
alle famiglie
che gi ci abitano
Zuckerberg pretende la privacy
E si compra le case dei vicini
Il capo di Facebook tutela la sua vita personale
Sacramento
Oakland
Santa Rosa
C A L I F O R N I A
San Jose
San
Francisco
0 100 km.
Palo Alto Palo Alto
WASHINGTON Mark Zuc-
kerberg, quando rientra nella
villa dove abita con la moglie
Priscilla, non vuole scocciatori.
Ci mancherebbe. il desiderio
di tutti. Solo che i comuni mor-
tali i vicini non possono sce-
glierli, li trovano e devono ac-
cettarli. Nella buona e nella cat-
tiva sorte. Non come su Face-
book, la creatura di Mark, che
basta un clic per tenere a larga
chi ti infastidisce. Oddio, a volte
la semplice mossa sul mouse
non basta, quelli tornano alla
carica, instancabili. Per un
filtro per tenere lontano chi vi
propina un gioco, un appello da
firmare, qualcosa che non vi in-
teressa. Ecco, anche Zucker-
berg, 29 anni, si fatto il suo
schermo, proprio attorno alla
sua splendida residenza a Palo
Alto, in California.
Luomo che ha lanciato FB,
secondo il quotidiano San Jose
Mercury News, ha comprato
quattro case vicine e dietro la
sua in modo da tenere lontani i
disturbatori. Mark ha sganciato
30 milioni di dollari si creato
la sua zona di sicurezza. Le resi-
denze, per, saranno lasciate in
affitto alle famiglie che gi le
abitano. Almeno questa sembra
essere la linea fatta trapelare sui
mass media. Evidentemente so-
no persone ritenute discrete e
ispirate al buon vicinato. co-
me se Mark avesse usato il mi
piace di Facebook nei loro
confronti.
Il quotidiano californiano ha
precisato che se andate a cercare
sui contratti dacquisto il nome
di Zuckerberg non lo troverete.
Tutto stato fatto dalla Iconic
Capital di San Francisco, una
societ che secondo fonti
anonime ha agito per conto
del pap di Facebook rastrel-
lando le case. Una mossa decisa
per battere sul tempo degli spe-
culatori. Sembra che un co-
struttore fosse pronto ad acqui-
stare una delle villette per poi
rimetterla sul mercato con lo
slogan potrete abitare vicino a
Zuckerberg. Un gancio non da
poco, unofferta allettante per
chi sogna di sbirciare nella vita
di una celebrit del calibro di
Mark.
tutto risulta molto pi sempli-
ce. Somma sufficiente a levarsi
un bel po di capricci e mettere
insieme una casa a San Franci-
sco (costo 9 milioni di dollari),
un super attico in una zona
esclusiva di Manhattan e il
complesso di Palo Alto.
Quando Zuckerberg arriva-
to, nel 2011, nel quartiere di
Crescent Park, ha scelto una
propriet poi pagata 7 milioni
di dollari. Una residenza con 5
camere da letto, altrettanti ba-
gni e una serie infinita di como-
dit. Nel dicembre del 2012, at-
traverso lIconic Capital, ha
puntato unaltra casa a pochi
metri dalla sua. Affare fatto.
Comprata. Infine le altre tre, con
lultimo contratto siglato poche
settimane fa. Una firma e Zuc-
kerberg ha avuto il suo guscio.
Guido Olimpio
RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel verde La villa di Zucker-
berg (sopra e a sinistra nel
cerchio) e le case dei vicini ac-
quistate (a sinistra, numerate)
Il timore
Mark temeva larrivo
di acquirenti vogliosi
di sbirciare nella sua
quotidianit
Limprenditore americano
sempre molto discreto nelle sue
mosse. un modello di succes-
so, ammirato, per sa che basta
poco perch gli saltino addosso
o frughino nella sua vita. I cu-
riosi e i paparazzi abbondano. E
allora servono le contromisure
adeguate per tutelarsi. Ovvio
che quando si ha un patrimonio
stimato in 19 miliardi di dollari
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Esteri 17
Funerali solenni in Vietnam
Il lungo addio al generale
Giaperoe per sempre
HANOI Due giorni per dare laddio al padre della Patria. Sono iniziati ieri, e
proseguiranno oggi, ad Hanoi, i funerali di Stato per leroe dellindipendenza
vietnamita, il generale Vo Nguyen Giap, artefice delle vittorie contro la
Francia e gli Stati Uniti, deceduto una settimana fa allet di 102 anni.
Centinaia di migliaia di persone, molti in lacrime, si sono riunite davanti alla
sua casa di Hanoi o hanno raggiunto caserme in tutto il Paese per rendere
omaggio alla memoria del leggendario generale. Oggi una processione
accompagner il feretro di Giap fino alla sua citt di origine, a sud di Hanoi,
per la sepoltura. Per Giap il Partito comunista aveva annunciato dopo la sua
morte un funerale nazionale, il massimo onore possibile in Vietnam. Il
feretro, avvolto nella bandiera, rimasto esposto al National Funeral Hall
della capitale. Tra le personalit che sono venute a rendere omaggio, il primo
ministro Nguyen Tan Dung ed il presidente Truong Tan Sang.
Il caso Bonisoli, che nel 1978 rap Moro, in missione in Cisgiordania e Israele con il figlio di un carabiniere della scorta ucciso da lui
Il brigatista che va a spiegare
la non-violenza ai palestinesi
Ma loro nongradiscono: siamo sotto occupazione
Obiettivo
Il progetto So
far so close ha
come scopo la
riduzione della
violenza e del
conflitto tra
coloni ebrei e
palestinesi
soprattutto
nella zona di
Hebron in
Cisgiordania
Organizzatori
Il progetto, che
questanno ha
visto la
presenza di
Franco Bonisoli
(nella foto a
sin.) e Giovanni
Ricci, stato
lanciato dalla
Comunit Papa
Giovanni XIII di
don Benzi con
aiuti Ue per
370 mila euro
Il progetto
DAL NOSTRO INVIATO
AL TUWANI (Cisgiordania) Sa-
lam aleikum, spero di non annoiarvi. Mi
chiamo Franco, ho 58 anni, vivo in Italia
con la mia famiglia. A 18 anni presi a ri-
ferimento la resistenza palestinese ed
entrai nelle Br. Io mi chiamo Gio-
vanni. E sono qui per parlarvi di quanto
successo con luomo che mi di fian-
co. E raccontarvi chi era mio padre: un
uomo, un carabiniere. Il microfono
che fischia. I bimbi che vociano. Due ca-
mionette dellesercito israeliano che
scrutano da lontano. In cima a una pie-
traia assolata dove nemmeno le capre
hanno da brucare, sotto una cerata blu e
davanti a sei file di sedie di plastica, i
conti ormai chiusi del nostro passato si
confrontano con quelli, apertissimi,
dun conflitto interminabile. Pi che la
coppia, strano il luogo. Franco Boni-
soli: il brigatista che rap Moro e uccise
la scorta, quattro ergastoli e 105 anni di
condanna, dopo ventidue tornato libero.
Giovanni Ricci: il figlio dellappuntato
Domenico, che era un bambino quando
Bonisoli gli ammazz il pap in via Fani.
Voi riassume lo speaker palestinese
a decine dorecchie sospettose sapete
bene come ci si sente male, quando uno
ammazza qualcuno della tua famiglia.
Ecco, loro due erano luno contro laltro.
Come noi con glisraeliani. Oggi, loro
due sono qui a dirci che il figlio dellas-
sassinato diventato amico dellassassi-
no. E che la lotta armata non necessa-
ria, per la resistenza.
N con lo Stato (dIsraele), n con le
Br. La prima lezione di non-violenza agli
arabi si tiene il mezzogiorno dun sabato
sulle colline che dominano le vallate di
Hebron, laggi la tomba dAbramo che
voleva sacrificare Isacco. Stasera si repli-
ca a Gerusalemme, stavolta con gli ebrei.
Vittima e carnefice, sempre insieme:
So Far So Close, cos lontani cos vici-
ni, recita il titolo delle conferenze. C da
dire che il pubblico non una folla 46
persone, la met vecchie contadine e
che lincontro costa, non solo alle co-
scienze: attraverso la Comunit Papa
Giovanni di don Benzi, il workshop fi-
nanziato con 370 mila euro dellUnione
Europea. Soldi che non si risparmiano,
in tempi di vacche magrissime, pur di
far conoscere a palestinesi e israeliani
altre esperienze di non-violenza da
prendere a modello. Due anni fa, qui
sono venuti i sudafricani. Lanno scorso,
i kosovari. Ora tocca allex brigatista Bo-
nisoli, una settimana di tour, secondo
un calendario gi apprezzato da Tony
Blair, da ambasciatori ed europarlamen-
tari, da 40 delegazioni e da 700 delegati
che, mese dopo mese, non hanno mai
fatto mancare la loro presenza. Ad Al Tu-
wani i giovani volontari italiani condivi-
dono sul serio, e con convinzione, le sof-
ferenze dei piccoli villaggi palestinesi
minacciati dai coloni. Vivono con poco e
per lunghi periodi in case diroccate,
proprio come i palestinesi, spesso
senzacqua e senza luce. Seguono e pre-
dicano la non-violenza, anche di fronte
alle peggiori provocazioni. Entriamo
nei conflitti armati con la sola arma del
dialogo, spiega Teresa, marchigiana di
23 anni. Nessun imbarazzo, ad accostare
gli anni di piombo e il piombo dei Terri-
tori: Abbiamo portato Bonisoli dalle fa-
miglie, una mamma ci ha detto: im-
portante che i miei ragazzi lo conoscano,
ho un figlio di 14 anni che gi stato in
carcere.
La storia dei nostri cattivi maestri non
sembra servire da maestra di vita, ai pa-
stori di Hebron. Laccoglienza cortese,
ma diffidente: Voi italiani siete sempre
venuti da amici, amici come lo era Car-
los, dice il vicesindaco del paese,
Jemaal Bihess, che evidentemente ha
unaltra idea di dialogo. La citazione del
terrorista sanguinario non turba Boni-
soli: Luso della violenza armata non
servito a migliorare la societ e nemme-
no noi stessi, la gente in Italia ci ha ac-
cettati solo quando abbiamo lasciato le
armi. Ma loccupazione israeliana
non lascia spazio alla non-violenza!
insistono dalla platea Noi non siamo
t er ror i s t i , s i amo
l uni co popol o al
mondo sotto occupa-
zione da 65 anni! La
nostra storia non la
vostra. Capisco
ribatte Bonisoli
lasciare le armi ma-
gari non basta. Ma
bisogna far conosce-
re al mondo la resi-
stenza pacifica.
Tu ascolti le news israeliane, ma quan-
do eri nelle Br non accettavi che a spie-
gare le tue ragioni fossero gli altri! La re-
sistenza non si fa con le menzogne e con
la pace. Io non voglio insegnare nien-
te Bonisoli arretra un po, intimidito
mi hanno chiesto solo di raccontare la
mia storia. E allora spiegalo bene al-
la gente: la resistenza deve continuare!
Se no, non si vince. Sotto la tenda,
saggirano i volontari con una frase di
Mandela sulla t-shirt: Un vincitore un
sognatore che non si mai arreso. Certi
sogni costano. E non sempre savverano.
Francesco Battistini
RIPRODUZIONE RISERVATA
Progettoeuropeo
Il progetto finanziato dalla Ue:
due anni fa le lezioni di dialogo
erano state tenute da sudafricani,
lanno scorso da kosovari
La trattativa
Afghanistan
Niente accordo
sullimmunit
agli americani
KABUL Il presidente
afghano Hamid Karzai e il
segretario di Stato americano
John Kerry hanno raggiunto
ieri un accordo di massima
sulla presenza militare in
Afghanistan dopo il 2014 ma
resta irrisolta la questione
della giurisdizione sulle
truppe americane. Ieri,
durante una conferenza
stampa da Kabul, Kerry stato
molto chiaro: Se non ci sar
unintesa sul tema della
giurisdizione delle truppe,
allora non ci sar un accordo
per consentire alle truppe Usa
di restare nel Paese dopo che
la missione a guida Nato sar
terminata il prossimo anno.
Il presidente afghano Hamid
Karzai ha spiegato che lascer
la decisione sul tema al
consiglio degli anziani e al
Parlamento, competenti sui
reati commessi dalle forze
statunitensi in Afghanistan
dopo il 2014.
Il segretario di Stato
americano era arrivato
venerd scorso a Kabul per
trattare sulla permanenza
dei soldati statunitensi. Un
accordo di massima stato
raggiunto sulle modalit
dintervento del contingente
Usa ma Washington chiede
garanzie sul fatto che i suoi
militari siano giudicati in
patria per eventuali reati:
Non una questione di
immunit ha detto Kerry
, gli Usa perseguiranno ogni
comportamento errato da
parte delle forze americane.
pi di un anno che gli Stati
Uniti cercano di trovare un
accordo con Kabul che
permetta alle truppe
americane di rimanere in
Afghanistan anche dopo la
fine della missione Nato. Alla
fine del 2014, con la partenza
degli 84 mila soldati, ci
potrebbe essere una nuova
esplosione di violenza in un
Paese in cui i talebani hanno
resistito per 12 anni alla
potenza militare della
coalizione.
In Iraq gli Stati Uniti alla fine
ritirarono del tutto le truppe
dopo il 2011 proprio perch
non era stato raggiunto
laccordo sullimmunit.
Il racconto
LIndia nellocchio della paura: arriva il ciclone Phailin
SEGUE DALLA PRIMA
Phailin sollever una parete dac-
qua di 7-9 metri e travolger ogni co-
sa sul suo percorso. La foto scattata
dal satellite sembra uscita da un film
di fantascienza, o dal delirio di un
predicatore apocalittico. Prendete un
atlante, o un mappamondo, e provate
a sovrapporvi questa foto. qualcosa
che mozza il respiro. Si resta sempli-
cemente attoniti di fronte allenergia
che la natura pu produrre, e ai suoi
effetti devastanti. Lo stato indiano
dellOrissa nel caos. Seicentomila
persone sono gi state evacuate dalla
costa e portate verso luoghi pi alti.
Ma niente e nessuno pu dirsi davve-
ne metteva in ginocchio la Terra. Gli
chiesi come avesse fatto a ricostruire
le scene di incredibile devastazione
del film, e lui rispose che si era limita-
to a seguire i bollettini degli uragani.
Quando leggeva che una citt stava
per essere colpita, il giorno dopo il di-
sastro lui era gi sul posto con la sua
telecamera e riprendeva le rovine pri-
ma dellarrivo dei soccorritori. Rima-
si colpito non tanto dallidea che esi-
sta una cosa come il bollettino degli
uragani, ma soprattutto dal fatto che
ci siamo cos abituati alle catastrofi
da usarle come unopportunit per ri-
sparmiare sugli effetti speciali di un
film. Eppure una foto come quella
che avete davanti agli occhi dovrebbe
farci tremare. Negli anni 70 James
Ballard scrisse un racconto, Teatro di
guerra, che descriveva coi toni di un
articolo giornalistico unInghilterra
in fiamme. Ballard si era limitato a lo-
calizzare nel suo Paese la guerra del
Vietnam, sostituendo Londra a Sai-
gon e ottenendo con questo semplice
trucco un effetto straniante di assolu-
ta potenza. Guardando questa foto,
fate anche voi lo stesso esercizio. In
un mondo in cui tutto diventa globa-
le, in cui tutto fluido, tutto pu ac-
cadere. Prendete limmensa, terribile
spirale del ciclone Phailin e spostate-
la su una carta dellEuropa. Guardate
come le sue nubi coprono lintera
Francia. E adesso immaginate.
Immaginate.
Tullio Avoledo
RIPRODUZIONE RISERVATA Riparo Un passante nellOrissa, ieri
Ritratti
Sopra, ufficiali in
lacrime con il
ritratto di Giap.
A sinistra, in alto,
il feretro avvolto
dalla bandiera.
Qui a fianco, un
momento della
processione. A
destra, la folla in
attesa
(Lapresse)
ro al sicuro da un fenomeno di questa
potenza. I cieli di Bhubaneshwar, ca-
pitale dellOrissa, si sono oscurati gi
ieri a mezzogiorno, come in una pro-
fezia della Bibbia, e nel pomeriggio il
mare si era gi spinto fino a 40 metri
nellentroterra, provocando i primi
morti. Un ciclone di analoga potenza
che colp queste stesse zone nel 1999
fece pi di diecimila vittime.
10.000 morti in India sembrano
una cosa lontana. Stalin disse una
morte una tragedia, un milione di
morti una statistica. Eppure
Qualche anno fa un giovane regista
inglese, Gareth Edwards, gir un film
apocalittico, Monsters, in cui unin-
vasione di gigantesche creature alie-
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Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
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Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
#
Lampedusa
I sopravvissuti del
secondo naufragio sono
211: A bordo in 400
Il presidente Napolitano:
massima urgenza
per il problema della
destinazione delle bare
e per chi salvo
I mezzi italiani
ITALIA
CROAZIA
AUSTRIA
SLOVENIA
SVIZZERA
ALBANIA
GRECIA
MONTENEGRO
BULGARIA
ROMANIA
FRANCIA
SPAGNA
MAROCCO
ALGERIA
TUNISIA
LIBIA
EGITTO
TURCHIA
PORTOGALLO
Mar Mediterraneo
Oceano
Atlantico
Mar Nero
MALTA
Indalo
Nautilus
Hermes
Poseidon
Dove sono e come si chiamano
le missioni di Frontex,
lagenzia per la gestione
della cooperazione internazionale
alle frontiere esterne dellUe
Le aree di intervento,
ricerca e soccorso
Larea
pattugliata
dalla Marina
Militare italiana
La missione I controlli
Corvetta Chimera
CORRIERE DELLA SERA Fonte: Marina Militare italiana, Frontex
Peso 512 kg
Apertura alare 14,8 metri
Lunghezza 8,22 metri
Altezza 2,1 metri
Quota massima
di volo 7.620 metri
Costo 4 milioni
di dollari

Il drone
Il Predator un velivolo
senza pilota (Uav)
Pattugliatore Cassiopea
Pattugliatore Libra
Aerei Atlantic
Fregata Espero
Le autorititaliane stanno
pensandodi aumentare
anche il dispositivodi vigilanza
delle motovedette
dellaGuardiaCostiera
e dellaGuardiadi Finanza
Navi e droni, missione mare sicuro
Letta contro la Bossi-Fini, Alfano frena
I superstiti: i libici ci hanno sparato
393
I migranti morti
annegati nei due
naufragi del 3 e
dell11 ottobre: nel
primo le vittime fu-
rono 359, nel se-
condo almeno 34
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
LAMPEDUSA La notizia ar-
riva a Lampedusa alle otto di se-
ra e le televisioni piazzate nei
bar amplificano leffetto: una
missione umanitaria senza pre-
cedenti sar la risposta alle stra-
gi infinite dei migranti nel Me-
diterraneo. Il premier Enrico
Letta annuncia un pacchetto
aereonavale(entro luned) che
assicurer unattivit di control-
lo costante e un impegno di lun-
ga durata. Gli stati maggiori so-
no gi al lavoro per capire quali
e quanti mezzi possono esser
messi in campo e con quale co-
sto. Saranno sicuramente im-
piegati pi aerei e si far ricorso
alle navi daltura. La sorveglian-
za aerea potrebbe essere assicu-
rata anche con lutilizzo dei veli-
voli Uav (Unmanned aerial vehi-
cle) Predator, aerei senza pilota
a pilotaggio remoto come
quelli usati nelle missioni al-
lestero. Oltre ai droni si prende
in considerazione anche lidea
di un impiego intensivo degli
aerei Atlantic (di stanza a Sigo-
nella) particolarmente indicati
per la ricognizione marittima.
Nel Canale di Sicilia la Marina
Militare gi nei giorni scorsi
aveva aumentato i controlli con
lutilizzo della fregata Espero,
dei pattugliatori Libra e Cassio-
pea e della corvetta Chimera.
Ora si sta studiando anche un
ricorso alle navi che fanno parte
del comando forze pattuglia-
mento (Comforpat) di Augusta:
una quindicina di unit tra pat-
tugliatori e corvette.
Sul piano politico ieri stata
anche la giornata dello scontro,
lennesimo, sulla Bossi-Fini. Se-
condo il presidente del Consi-
glio Letta la legge da cancel-
lare, ma siamo una grande coa-
lizione. Ma il ministro degli In-
terni Angelino Alfano frena:
Abolire la Bossi-Fini una de-
clamazione demagogica. Non
che abolendola si salvano i mor-
ti nel nostro mare.
I morti nel nostro mare so-
no quasi quattrocento in questi
ultimi otto giorni. E il bilancio
destinato a crescere ancora an-
che perch, stando alla ricostru-
zione dei migranti che si sono
salvati nel naufragio di due
giorni fa, sulla carretta alla deri-
va con cui sono arrivati loro
cerano 400 persone, non 250
come si era detto in un primo
momento.
E poi ci sono i cadaveri del
naufragio della settimana scor-
sa. Il numero salito a 359 e ieri
mattina si provato a caricarne
una sessantina sulla Cassiopea,
al porto vecchio, per trasportarli
a Porto Empedocle. I parenti, di-
sperati, hanno fermato lopera-
zione dopo qualche momento
di tensione e un presidio davan-
ti al camion dal quale le bare ve-
nivano scaricate. Volevano po-
sare un fiore, una fotografia,
avere almeno il numero della
bara sulla quale piangere. E in-
vece non sapevamo nemmeno
che le stavano trasferendo
hanno protestato fra le lacrime.
Un problema che il sindaco
Giusi Nicolini ha provato a spie-
gare nel dettaglio in una telefo-
nata con il Colle fatta a tarda se-
ra. Dal Quirinale arrivata subi-
to dopo una nota: Massima ur-
genza presenta il problema della
destinazione delle bare e del
rapporto con le loro famiglie. E
urgente anche il problema del
trasferimento in altri centri sici-
liani dei sopravvissuti, cui liso-
la non pu garantire civile assi-
stenza.
Al Centro di prima accoglien-
za i numeri sono tornati a essere
quelli del collasso. Due giorni fa
i migranti, in seguito ai trasferi-
menti erano rimasti circa in 400,
ieri sono diventati 784 dopo i
quattro barconi soccorsi fra ve-
nerd sera e ieri mattina, due dei
quali approdati a Lampedusa.
Parte di quel carico umano
finito a Malta, da dove arrivano
testimonianze drammatiche:
Ci hanno sparato addosso su-
bito dopo la partenza dalla Li-
bia, hanno ucciso due di noi.
Forse erano miliziani. Fra le
mille cattive notizie si fa strada
una buona: da oggi dovrebbe
entrare in funzione il centro per
i bambini dei migranti. Due ten-
doni con sedie colorate, giocat-
toli, matite e fogli per i 100 mi-
nori arrivati sui barconi della
morte e non della speranza per
dirla con il sindaco Nicolini. Un
luogo lontano dagli edifici del
Centro e accanto un campetto
da calcio che i bambini lampe-
dusani divideranno con loro.
G.Fas
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il personaggio Sulla nave dei soccorsi
Lemozione del tenente Catia
Quei punti arancio nel buio
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
LAMPEDUSA La voce va e viene, dal
ponte di comando della Libra. Il vento sin-
fila a raffiche nel microfono, in mezzo al
Canale di Sicilia, 75 miglia a sud-est di
Lampedusa: Quei salvagente sparsi sotto
bordo, quei punti arancione sul mare scu-
ro... cos tanti: non li dimenticher, dice
con tutto il fiato che ha in gola il tenente di
vascello Catia Pellegrino, ed quasi lunica
manifestazione emotiva che si concede.
Le donne di mare sono come gli uomini
di mare, poche parole essenziali, zero enfa-
si: il mare asciuga. E Catia, prima donna al
comando di una nave della Marina milita-
re, , se possibile, pi essenziale e asciutta
che mai. Tosta, bella, trentasette anni,
niente bambini; la vita di una comandante
pu avere costi affettivi forse alti. Quando
il 19 giugno le diedero i galloni, la tagli
corta: Non sono il soldato Jane, io sono il
frutto di tredici anni di preparazione. Tante
altre donne comandante arriveranno.
Sto bene, dice adesso. Accanto a lei,
sulla Libra, si sentono voci concitate, ordi-
ni, grida di sottofondo. Stiamo facendo
un altro trasbordo, ci spiega, con tran-
quillit. Sono le undici di mattina, neppure
diciotto ore prima il pattugliatore daltura
al suo comando stato coinvolto in una gi-
gantesca operazione di soccorso a nemme-
no dieci miglia da l: lei e i suoi uomini
hanno tirato a bordo cinquantasei profu-
ghi da un peschereccio di quasi trecento
disperati che sandava inabissando; li han-
no riscaldati e nutriti, curati e confortati. La
notte non c stata tregua. E al mattino, al-
tri tre salvataggi, quasi nello stesso spec-
chio dacqua: due gommoni, da novanta
anime ciascuno. Ora questi ottanta, opera-
zione in corso mentre parliamo. Sul mare
di questo ottobre cos caldo che incoraggia
a salpare, la marea umana sembra inarre-
stabile.
Siamo rimasti a pattugliare la zona, il
Comando ci ha indirizzato. Ora siamo a
met circa delle operazioni, ne abbiamo
presi a bordo una quarantina per adesso,
sono somali e del Mali, li stiamo identifi-
Assistenza
Catia Pellegrino,
tenente di va-
scello di 37
anni, la prima
donna al co-
mando di una
nave della Ma-
rina militare,
il pattugliatore
Libra (foto
Marina Militare)
Cronache
In lacrime I familiari delle vittime davanti alle bare (Ansa)
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Cronache 21
#
Sulla terraferma
Bambini e adulti sopravvissuti al naufragio di venerd
scorso vengono portati in salvo a Malta dagli uomini
delle forze armate dellisola. Limbarcazione sulla quale
viaggiavano centinaia di migranti era diretta
a Lampedusa ed affondata a circa 114 chilometri
dallisola italiana(foto MatthewMirabelli/Afp)
cando, non ci sono problemi, loro sono in
buone condizioni, il mare un po meno, og-
gi mosso. Per stasera li accompagniamo a
Porto Empedocle.
La comandante avr dormito forse due
ore, ma prova pudore a parlare della pro-
pria stanchezza: Sa, colpiscono le condi-
zioni in cui queste persone accettano di na-
vigare. Salgono su questi mezzi di fortuna
pur di trovare qualcosa di meglio per se
stessi e per i figli. Per descrivere le car-
rette del mare dice proprio cos, mezzi di
fortuna, con un eufemismo da militare
sempre in controllo. Per noi sarebbe im-
pensabile... noi italiani siamo abituati ai
viaggi comodi, e finalmente si avverte
unincrespatura ironica nella voce ancora
da ragazza.
Per salvare i passeggeri dun viaggio...
scomodo, laltra notte sono accorsi in tanti.
I vertici del Corpo stanno dando fondo a
tutte le risorse, il servizio umanitario in-
dispensabile. Ma fanno sapere: senza nuo-
vi mezzi, senza sostegni ulteriori, non sare-
mo in grado, nellarco di dieci anni, di dare
questo tipo di risposte. Il tipo di risposta
di cui stiamo parlando, e che ha evitato lal-
tra notte un disastro di dimensioni ancora
maggiori del 3 ottobre tra Malta e Lampe-
dusa, ha assunto la forma interforze di die-
ci navi pi elicotteri e motovedette, tutti
coordinati dalla comandante Pellegrino:
Mi ha colpito la quantit di mezzi. Mi
hanno colpito i pescherecci, dirottati per
darci una mano. E poi mi hanno colpito lo-
ro, dentro quei salvagente. Abbiamo di-
sposto i mezzi in circolo attorno ai naufra-
ghi, abbiamo fatto cordone per riuscire a
non perderli, per evitare che il mare ce li
portasse via.
Questa nuova onda di migranti segna-
ta dalla tragedia dei bambini: morti il 3 ot-
tobre, morti ieri, arrivati orfani del mare
sulla terra che i genitori disperatamente
volevano per loro. I bambini ci premeva-
no pi di tutti. Volevamo assicurarci che
avessero la mamma, volevamo assistere chi
di loro fosse pi bisognoso. Una pausa,
poi una risposta che arriva prima della do-
manda: Lo so, vuole sapere da donna che
effetto mi fanno. E io le dico che mi fanno
effetto, molto effetto, da essere umano... e
da italiano.
Nella sua Neviano, in provincia di Lecce,
voleva fortemente conquistarsi la divisa
bianca. Difficile? Pi difficile perch don-
na? Non si pu dire pi facile o pi diffici-
le. Per me stato affrontare ogni giorno
difficolt come Catia, come persona. Poi mi
piaceva il mare. E poi, s, questo uno di
quei momenti in cui sei contenta di avere
fatto la scelta che hai fatto, ti senti utile.
Ci che Catia non dice che tempestava di
richieste il Ministero prima ancora che le
Forze armate aprissero alle donne. Quando
hanno aperto, cerano 31 posti per cinque-
mila domande. Lei, adesso, comanda un
gruppo stabile di 65 marinai che, nelle
emergenze come laltra notte, si dilata fino
a 84 uomini, con quelli del San Marco.
Ad agosto abbiamo cominciato con la
Libra. Poi siamo ripartiti dieci giorni fa coi
pattugliamenti. Mi creda, noi facciamo uno
sforzo incredibile per essere pronti... i mez-
zi hanno mille problemi tecnici, i numeri
sono quel che sono. Un sospiro, ma forse
il vento. Facciamo un pattugliamento
capillare, ci sforziamo di evitare tragedie
come quella del 3 ottobre. Non molliamo.
Ma lafflusso quasi senza soste. Nellulti-
ma folata che avvolge la Libra, si fa largo la
voce da ragazza: E poi... il mare grande.
Goffredo Buccini
RIPRODUZ ONE RISERVATA
Chi
Il tenente
Catia Pellegrino,
37 anni,
comandante del
pattugliatore
Libra che
controlla le
acque del
Canale di Sicilia
e in questi giorni
impegnata
anche nella
ricerca e nel
salvataggio dei
migranti
Le origini
Pellegrino
originaria della
provincia di
Lecce: nata a
Copertino, ma i
suoi genitori
vivono a
Neviano
Il primato
Lo scorso giugno
Pellegrino
diventata la
prima donna
nella storia delle
forze armate
italiane a
comandare una
nave militare
La testimonianza La famiglia in fuga dalla Siria. Il racconto: eravamo stremati
Nuotando come un disperato
con mia figlia sulla pancia
La salvezza e il dramma per laltro bimbo annegato
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
LAMPEDUSA Se sei un padre che
annaspa nellacqua con una bambina di
nove mesi fra le mani ti inventi qualco-
sa. Devi per forza inventarti qualcosa
per salvarla. Lho messa qui, sul petto e
ho provato a nuotare a dorso.
I soccorritori li hanno trovati cos, la
bambina con la faccetta verso il cielo
che andava incontro al tramonto. E il
padre come una zattera, per tenerla il
pi lontano possibile dallacqua. Ma a
una bracciata da quella piccola vita osti-
nata ce nera unaltra che si arrendeva. Il
padre ha salvato la bimba di nove mesi,
non riuscito a tenere a galla laltro fi-
glio di tre anni. Ci ha provato la madre,
ha nuotato come poteva, pi con listin-
to di sopravvivenza che con le braccia.
Si avvicinata al corpicino che seguiva
le onde, lha quasi toccato. E ha capito.
Il mare si era preso le sue prede e fra
quelle prede cera il suo bambino.
Quando sono arrivati a Lampedusa,
madre e padre non erano pi due so-
pravvissuti perch anche se respiri, an-
che se vivrai ancora a lungo, sopravvi-
vere alla morte di un figlio non la stes-
sa cosa che vivere. Lei non parla prati-
camente pi. Risponde a monosillabi,
culla la bambina, ogni tanto beve un
sorso dacqua e fissa il vuoto per ore.
Come se davanti ai suoi occhi ci fosse
un orizzonte che vedono soltanto i suoi
occhi. Suo marito spiega il minimo in-
dispensabile a chi gli chiede qualcosa.
Mette assieme molti gesti e qualche pa-
rola vagamente inglese per dire che lui
e la sua famiglia stanno scappando dal-
la guerra siriana, che sono nati e cre-
sciuti l dove adesso non si pu pi sta-
re, che sono partiti dalla Libia.... Qui
sopra, indica battendosi il petto per
raccontare che ha appoggiato la sua
piccola sul cuore che batteva pi forte
di sempre quanto tutti sono caduti in
acqua.
Il barcone si rovesciato e centinaia
di braccia hanno cominciato ad agitarsi
per conquistare un po daria. Le fami-
glie si sono perdute fra le onde, i morti
mescolati ai vivi, le mani dei bambini
scivolate da quelle degli adulti. Le paro-
le per raccontarlo non basteranno mai e
forse per questo che la mamma siria-
na ha scelto il silenzio. Muta, a vedere e
rivedere le immagini dei ricordi. Il suo
piccolino che non respirava pi, porta-
to a spasso dalle onde. E poi gli altri
bimbi che galleggiavano a faccia in gi,
la salvezza che pioveva dagli elicotteri
dei soccorritori... Abbiamo tirato gi
tutto quello che galleggiava, dicono.
La differenza fra vivere e morire lha fat-
ta il destino: il colpo di vento che ha
spostato il salvagente da questa o da
quella parte, la mano che riuscita ad
tenersi oppure no, la caduta in acqua fra
i primi o fra gli ultimi. Fra i corpi recu-
perati cera anche un bambino nato po-
co prima del naufragio. Una donna in-
cinta ha cominciato ad avere le doglie,
qualcuno ha chiesto se a bordo cerano
dei medici: si sono fatti avanti in sei e
l hanno aiutata a partorire ma quel
bimbet to non ha nemmeno fat to in
tempo a scaldarsi un po. morto assie-
me a sua madre.
Questo c negli occhi della donna
muta arrivata a Lampedusa venerd se-
ra con suo marito, la sua bambina e altri
sei naufraghi salvi. Mentre loro scende-
vano dallelicottero, al molo Favarolo
gli uomini della Guardia di Finanza sca-
ricavano cadaveri. In tutto 22, fra loro
anche il bambino perduto della coppia
siriana. Il tenente Massimo Pellino de-
scrive la scena e trattiene a stento le la-
crime. Ieri si fermato a guardare un
salvagente colorato per bambini. Ho
pensato che di solito lo usano per gio-
care per stavolta lho guardato ricor-
dando i piccoli morti... non riesco pi
ad associarlo a un gioco, ci vedo solo
una vita da salvare.
I ragazzi di Save the Children ieri cer-
cavano un angolo del Centro di acco-
glienza che andasse bene per la famiglia
siriana: Volevamo che avessero una
stanza per loro, un po di pace... rac-
conta Michele Prosperi. Ma non c pi
un metro quadrato libero, in quegli edi-
fici. E allora hanno sgomberato il loro
ufficio e ne hanno fatto una camera da
letto. Un rifugio di quiete dopo giorni e
notti di guerra contro il freddo, la fame,
la stanchezza, la paura. E i ricordi. An-
che se chi ha perso un figlio lo sa, con-
tro i ricordi non si vince mai.
Giusi Fasano
@GiusiFasano
RIPRODUZIONE RISERVATA
I volontari
Al Centro di accoglienza i volontari di
Save the Children hanno sgomberato il
loro ufficio per concedergli un angolo
di pace, un rifugio appartato
Torino
Tensione alla manifestazione della Lega
Momenti di tensione al corteo organizzato dalla Lega a Torino (60 pullman da tutto il
nord Italia) per difendere la Bossi-Fini (Chiamiamola solo Bossi, urlavano in
molti). Poco lontano dai sostenitori del Carroccio ha infatti sfilato il corto di autonomi
e anarchici: momenti di tensione e scontri con la polizia. Cinque i contusi.
22 Cronache
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
#
Roma Aveva ottenuto i domiciliari, ma luscita nel cortile viene considerata evasione. Perch non voleva le riprese?
Lavitola, il giallo della telecamera rotta
Ripreso mentre indica lobiettivo prima del sabotaggio. Torna in cella
NAPOLI Valter Lavitola
torna in carcere e si porta tra le
mura di Regina Coeli lennesi-
mo dei misteri che lo accompa-
gnano da quando diventato
famoso per i suoi rapporti con
Silvio Berlusconi.
Stavolta il mistero racchiu-
so nel suo apparentemente in-
spiegabile comportamento:
perch uno che ha gi passato
tredici mesi in cella, dopo otto
da latitante, ed riuscito final-
mente a ottenere gli arresti do-
miciliari con lobbligo di indos-
sare il braccialetto elettronico,
compie lingenuit di uscire da
casa per andare a occuparsi di
una telecamera che qualcuno ha
installato nel cortile dello stabi-
le romano dove lui sta scontan-
do la detenzione?
Di questo si trattato: alle sei
e mezzo del pomeriggio del 9
agosto scorso, Lavitola uscito
da casa ed andato nel cortile.
La telecamera lo ha inquadrato
mentre si avvicinava allobietti-
vo e poi mentre lo fissava e ge-
sticolava come per indicarlo a
qualcuno fuori campo. Poi quel-
la telecamera non ha inquadrato
pi nulla: subito dopo stata
manomessa e resa inservibile.
Inevitabile il sospetto che la
bonifica sia opera di quella
terza persona cui Lavitola sem-
brava dare indicazioni. Proba-
bilmente se ne parler nella re-
lazione che il nucleo di Polizia
tributaria della Guardia di Fi-
nanza, guidato dal colonnello
Nicola Altiero, ha inviato alla
Corte dAppello di Napoli che il
30 ottobre processer Lavitola
per una presunta estorsione a
Berlusconi costatagli in primo
grado una condanna a due anni
e otto mesi di reclusione. E sulla
base di quella informativa la
Corte ha deciso di sostituire gli
arresti domiciliari con la deten-
zione in carcere.
Tecnicamente a Lavitola vie-
ne contestata levasione. Perch,
come scritto nel provvedi-
mento notificatogli laltra sera,
portandosi negli spazi condo-
miniali ha violato le prescrizioni
degli arresti domiciliari concer-
nenti il divieto di allontanarsi
dallabitazione. Inoltre, scrive
il Tribunale, dallinformativa si
evince che il Lavitola ha avuto
contatti con propri vicini che gli
avrebbero riferito delle teleca-
mere installate nelle vicinanze
dellabitazione, e anche questo
non avrebbe potuto farlo, per-
ch chi si trova agli arresti do-
miciliari pu interloquire sol-
tanto con i familiari conviventi,
oltre che con il proprio legale.
Ma il difensore di Lavitola,
lavvocato Gaetano Balice, con-
testa laccusa di evasione, e an-
nuncia ricorso al Tribunale del
Riesame. E spiega che il suo
cliente, pur essendo uscito da
casa, rimasto entro una di-
stanza tollerata dal braccialetto
elettronico: Infatti non scat-
tato lallarme. Resta per da
chiarire perch Lavitola avesse
interesse per una telecamera
che teoricamente non
avrebbe dovuto preoccuparlo,
essendo quella puntata sul cor-
tile e lui obbligato a stare in ca-
sa. Secondo lavvocato Balice
perch ci sono dei precedenti:
Da quando Lavitola tornato a
casa, negli spazi condominiali
sono stati ritrovati parecchi mi-
crofoni e telecamere. Ogni volta
sono stati informati i carabinieri
addetti alla sorveglianza del de-
tenuto e ogni volta, non essendo
chiaro chi avesse messo quegli
apparecchi e per quale scopo, si
provveduto a disinstallarli.
Chi avesse messo gli impianti
di cui parla Balice pu anche
darsi che sia un mistero, ma
lultimo, quello disattivato im-
provvisamente da qualcuno il 9
agosto scorso, lo avevano certa-
mente messo gli investigatori.
Nel provvedimento della Corte
dAppello si parla infatti chiara-
mente di telecamera installata
dal personale di polizia. Quin-
di certamente la detenzione do-
miciliare di Lavitola era control-
lata, anche se la videosorve-
glianza fosse servita per unaltra
indagine. E tra le immagini ri-
prese ci sono pure quelle di
unauto scura con i vetri scuri
che entra nel cortile. Magari
lauto di qualcuno che abita l e
basta. Ma con Lavitola in quello
stesso palazzo, i suoi strani
messaggi, la storia del memo-
riale che dice di voler dare al
giudice ma poi non lo fa, e la sua
preoccupazione di non avere te-
lecamere intorno, qualche ti-
more agli investigatori venuto.
E anche la voglia di vederci
chiaro.
Fulvio Bufi
RIPRODUZ ONE RISERVATA
Ricorso
Il difensore di Lavitola
contesta laccusa di
evasione: ricorreremo al
tribunale del Riesame
La difesa
E uscito da casa, ma
rimasto entro la
distanza tollerata dal
braccialetto elettronico
La vicenda
Linchiesta
Nel settembre 2011 Valter
Lavitola viene indagato
nellambito di uninchiesta
della procura di Napoli su
una presunta estorsione
insieme allimprenditore
Gianpaolo Tarantini ai
danni dellallora premier
Silvio Berlusconi
La fuga
Il gip emette un mandato di
cattura nei confronti di
Lavitola il quale risulta
irreperibile e dunque
latitante. Poco pi di un
mese dopo anche la
procura di Bari conferma la
richiesta di arresto per
Lavitola
Il rientro
Il 16 aprile 2012 Lavitola si
costituisce e viene portato
al carcere di Poggioreale
Le condanne
Il 9 novembre 2012
Lavitola patteggia la pena
di 3 anni e 8 mesi nel
procedimento giudiziario
sulla gestione illecita dei
finanziamenti pubblici
destinati al quotidiano
LAvanti!. Il 4 marzo 2013
viene condannato a 2 anni
e 8 mesi, con rito
abbreviato, per tentata
estorsione ai danni di Silvio
Berlusconi
Ex editore
Valter
Lavitola, 47
anni, stato
editore de
LAvanti!
Nel 2004 si
candidato alle
Europee con
Forza Italia,
ma non viene
eletto (Ansa)
Viterbo
Coltellata
alla gola
convivente
uccisa
Venite, ho ucciso la mia
compagna. con una
telefonata ai carabinieri di
Barbarano Romano
(Viterbo) che Antonio
Matuozzo, 65 anni, ha
annunciato di aver ucciso
con un coltello dalla lama
di 21 centimetri la
convivente Anna Maria
Cultrera, 52enne viterbese.
Un colpo alla gola. Il
primo femminicidio dopo
lapprovazione della
legge, come descritto dal
sindaco del paese,
avvenuto in un
appartamento al centro
dove i due abitavano da sei
mesi. Secondo una prima
ricostruzione la donna
potrebbe essere stata
uccisa nel suo letto, non ci
sarebbero segni evidenti di
colluttazione. Per cui
allaccusa di omicidio
volontario si potrebbe
aggiungere anche la
premeditazione. Matuozzo
era separato e con
unaccusa di molestie
sessuali risalente a quattro
anni fa per cui aveva subito
una misura cautelare
restrittiva. La vittima,
divorziata, ex dipendente
di Poste italiane, era
divorziata. La causa,
secondo unipotesi,
potrebbe essere
riconducibile alla gelosia,
forse alla possibilit che la
donna volesse mettere fine
al rapporto.
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Fisco Sequestrata la villa di Luca Alfonsi. La replica: non fui pagato
Diamanti in nero al senatore
Sigilli al gioielliere di Cortina
Andare all estero? Perch
mai? Scappa chi ha paura di an-
dare in galera o di non poter pa-
gare quello che deve allo Stato. E
non questo il caso, Cesare Dal
Maso, avvocato di Luca Alfonsi,
gioielliere incappato nei guai con
fisco e Procura di Belluno cate-
gorico: Il mio cliente preoccu-
pato ma in grado di far fronte alla
situazione, sia con lagenzia delle
entrate che in un processo. Qui si
continua a lavorare, non si chiu-
de bottega. E che bottega: due
gioiellerie a Cortina e a Portofino.
Proprio in viaggio fra Cortina e
Portofino era Alfonsi ieri pome-
riggio, prima di partire per la Ri-
viera ha pranzato nella sua villa
di montagna, appena sottoposta
a sequestro e ipotecata dalla
Guardia di Finanza per 451 mila
euro su ordine del gip di Belluno,
a garanzia della dichiarazione in-
fedele che Fisco e Procura conte-
stano al gioielliere, insomma
evasione fiscale. Il procuratore
Francesco Saverio Pavone aveva
chiesto il sequestro per un milio-
ne. La villa vale nove milioni di
euro. Il milione e 140 mila euro
che mancano al fisco si riferi-
scono a due vendite: nel 2010 il
senatore bresciano del Pdl Ric-
cardo Conti acquist a Cortina un
anello di diamanti, uno di sme-
raldi e un paio di orecchini di
brillanti per un valore di 1 milio-
ne di euro. Pag con quattro as-
segni che con eufemismo lavvo-
cato definisce andati a vuoto,
insomma i soldi non cerano: se-
gu una vicenda commerciale
durata un anno (sembra con un
tentativo del senatore di restitui-
re i gioielli e non pagare). Per
questo spiega Dal Maso
non fu emessa subito fattura: si
sarebbe pagata lIva su un incas-
so inesistente. Riccardo Conti
(contro cui non c nessuna ac-
cusa) noto per aver acquistato il
31 gennaio del 2011 un edificio
di 5 piani a Roma per 26 milioni e
mezzo e averlo rivenduto il gior-
no stesso allente di previdenza
degli psicologi per 44 milioni.
La seconda vendita, un dia-
mante da 140 mila euro, venne
pagata da un noto industriale ve-
neto con bonifico e Dal Maso di-
ce: Se si vuole fare del nero non
si utilizzano bonifici bancari.
Intanto per la Guardia di Fi-
nanza sta spulciando tutti i regi-
stri cartacei e informatici che nel
giugno scorso ha sequestrato nei
negozi di Cortina e Portofino
mentre il gip nella sua ordinanza
punta il dito sul profilo fiscale e il
tenore di vita del gioielliere par-
lando di: evidenti differenze tra
il reddito familiare dichiarato di
poco pi di 60 mila euro nel 2009
e poco pi di 50 mila nel 2010, a
fronte dellaccensione di un mu-
tuo per 3,5 milioni di euro nel
2006 e di un altro da 800 mila eu-
ro nel 2009. Ieri il procuratore
capo di Belluno non ha voluto
parlare dellinchiesta, si limita-
to a dire che chi evade il fisco
ruba alla collettivit. Una frase
che richiama quella che Alfonsi,
allora presidente dei commer-
cianti e assessore di Cortina, pro-
nunci allindomani dello spet-
tacolare blitz delle Fiamme Gialle
nel Capodanno del 2011: Il no-
stro paese un fiore allocchiello
del turismo italiano e in Italia ne
dovrebbero andare tutti fieri:
non pugnalarlo come se fosse un
covo di ladri.
Erika Dellacasa
RIPRODUZIONE RISERVATA
Su Twitter
Il missile visto dallo spazio
Il lancio di un missile visto dallo spazio: una sorpresa
del tutto inaspettata!. questo il tweet con foto (sopra)
dellastronauta italiano Luca Parmitano.
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Cronache 23
#
Longarone
Il premier sale sulla diga del Vajont: Pesanti errori dello Stato
Ha riconosciuto che stata una storia di tante
responsabilit e tanti errori; ha riecheggiato le parole
del Presidente della Repubblica per ribadire che non
fu tragica fatalit ma drammatica conseguenza di
colpe umane che vanno denunciate e di cui non vanno
sottaciute le responsabilit; e ha sottolineato le
importanti contraddizioni che questa storia ci ha
consegnato: mancanza dello Stato, mancanze pesanti
del nostro sistema e , oggi, una nuova attenzione
rispetto al territorio e alla sicurezza dei cittadini.
Dopo Lampedusa, il premier Enrico Letta ha voluto
toccare con mano anche la tragedia del Vajont, per il
cinquantesimo anniversario: 9 ottobre 1963, 1910
vittime. Ci si deve rendere conto che quanto
accaduto non legato a singoli fatti e scelte, ha detto
annunciando da Longarone per il 2014 un nuovo ddl
sullutilizzo del suolo in montagna. Pi investimenti
per la sicurezza del territorio perch il nostro paese
fragile e nel tempo la sua fragilit peggiorata...
dobbiamo cambiare la filosofia delle emergenze: non
possibile che ci siano cittadini di serie A e di serie B:
la storia italiana fatta di asimmetrie profonde. Poi
andato a Erto e Casso, il paese di montagna pi vicino
alla diga che fu costretto allevacuazione e alla
ricostruzione. Ad accoglierlo lo scrittore Mauro
Corona, eccezionalmente in giacca e cravatta: Lei il
primo presidente che sale fino in paese, dovrebbero
farle un monumento, gli ertani non dimenticheranno
questo gesto. A nome del governo ha offerto al
sindaco di Erto, Luciano Pizzin, la medaglia di palazzo
Chigi: Un piccolo segno per recuperare una
disattenzione cos profonda. E infine, dopo aver
passeggiato sulla cima della diga del Vajont con il
governatore del Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani, unesortazione ai primi cittadini di
questi paesi di montagna: Tenete duro!.
Il sindaco di Longarone Roberto Padrin ha conferito la
cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato per il suo
intervento nelle operazioni di soccorso allepoca della
tragedia... nei primissimi momenti seguiti al terribile
evento, allert immediatamente gli altri corpi
unendosi ai civili superstiti nella ricerca dei feriti,
quando nella valle non si era ancora spento lurlo della
valanga dacqua e di fango. Lo stesso Padrin ieri ha
consegnato il premio Longarone Fiere 2013 al
direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli.
Andrea Pasqualetto
RIPRODUZIONE RISERVATA Diga Enrico Letta con Mauro Corona
La storia Bergoglio riattiva la figura istituita da Gregorio X. La raccomandazione nel libro di Tobia: Se hai molto da molto, se poco non esitare a dare
Il ritorno dellelemosiniere inVaticano
e quella generosit che cancella i peccati
Duecento euro inviati dal Papa a una donna indifficolt economiche
Papa Francesco , tramite lelemosi-
niere del Vaticano larcivescovo Kon-
rad Krajewski, ha inviato un assegno
di 200 euro a unanziana signora di
Marghera. Era stata derubata del por-
tafogli, dove aveva 54 euro che le erano
stati prestati. E mentre si diffonde
questa notizia, ne giunge unaltra: il
pontefice, che segue con attenzione la
sorte dei superstiti al naufragio del 3
ottobre nelle acque di Lampedusa, ha
acquistato delle schede telefoniche in-
ternazionali per distribuirle e consen-
tire loro di mettersi in contatto con i
familiari.
I due gesti di
papa Francesco
richiamano alla
mente la pratica
dell elemosina,
gi raccomanda-
ta nellAntico Te-
stamento e riba-
dita nel Nuovo. Il
termine utiliz-
zato nella lingua
italiana a partire
dalla prima met del XIV secolo (con
varianti popolari quali lemosina o li-
mosina) e deriva dal greco eleemosyne
(da eleemon, misericordioso; leos era
la piet). Tra i numerosi passi della
Scrittura che si possono citare, vale la
pena rileggere quanto si legge in To-
bia, dove lesercizio di tale pratica ot-
tiene molte grazie, non esclusa la can-
cellazione dei peccati: Dei tuoi beni fa
elemosina. Non distogliere mai lo
sguardo dal povero, cos non si lever
da te lo sguardo di Dio. La tua elemosi-
na sia proporzionata ai beni che pos-
siedi: se hai molto, da molto; se poco,
non esitare a dare secondo quel poco.
Cos ti preparerai un bel tesoro per il
giorno del bisogno, poich lelemosi-
na libera dalla morte e salva dallanda-
re tra le tenebre. Per tutti quelli che la
compiono, lelemosina un dono pre-
zioso davanti allAltissimo (4, 7-11).
Inoltre vi sono le indicazioni esplicite
dei Vangeli: basterebbe ricordare la
parabola del ricco epulone e del pove-
ro Lazzaro (Luca 16, 19-31). N man-
cano passi eloquenti di Paolo, come
quello conservato nella Prima Lettera a
Timoteo: Ai ricchi in questo mondo
raccomanda di non essere orgogliosi,
di non riporre la speranza sullincer-
tezza delle ricchezze, ma in Dio, che
tutto ci d con abbondanza perch ne
possiamo godere; di fare del bene, di
arricchirsi di opere buone, di essere
pronti a dare, di essere generosi, met-
tendosi cos da parte un buon capitale
per il futuro, per acquistarsi la vita ve-
ra (6, 17-19).
La tradizione della Chiesa sempre
stata vigile su tale questione e tra i Pa-
dri vi sono opere espressamente dedi-
cate ad essa, come per esempio il De
pauperum amore di Gregorio Nazian-
zeno; i teologi mai la dimenticarono e
tra i molti scritti accumulatisi nei se-
coli ecco quello di Francisco Suarez, il
gesuita che fu la mente della Seconda
Scolastica: lasci un De charitate. Ma
si possono citare encicliche (come di-
menticare la Rerum novarum di Leone
XIII?) e infiniti esempi tratti dallagio-
grafia dei santi, suggellati dallarte. Ec-
co Martino vescovo di Tours che taglia
indue parti il suo mantello militare per
soccorrere un mendicante: mirabile
laffresco di Simone Martini che coglie
leternit di quellatto, indipendente-
mente dalla leggenda che lo alimenta;
ieratico e quasi scolpito, invece, il qua-
dro El Greco alla National Gallery di
Washington. Annibale Carracci con
lElemosina di San Rocco (Gemldega-
lerie, Dresda) offre un teatro e unodis-
sea di situazioni intorno al gesto che si
tinge di trascendente. E Pasqualino
Rossi nellElemosina di Santa Lucia
(Serra San Quirico, nella chiesa dedi-
cata alla santa) accende di luce infinita
latto. Non sono che esempi.
Di elemosina dovette occuparsi il di-
ritto canonico per stabilire quali fosse-
ro i religiosi che potevano vivere grazie
ad essa e gli Ordini mendicanti (come i
Minori e i Cappuccini) seguono una
tradizione secolare. La letteratura non
si dimentic e Alessandro Manzoni ne
I Promessi Sposi utilizza uno slancio di
Renzo per mostrare lutilit dellele-
mosina, anzi la unisce al disegno della
Provvidenza: nel capitolo XVII, passata
lAdda, dopo essersi ristorato lo sto-
maco in unosteria offre i soldi che gli
restano ai tre mendicanti con un bam-
bino. Certo, ci sono anche i contrari:
Dostoevskij ne I demoni fa dire a Var-
vara Petrovna che lelemosina un
piacere presuntuoso e immorale, il
piacere del ricco per la sua ricchezza,
per il suo potere e per il confronto della
sua importanza con limpotenza del
miserabile. Parole che il Novecento
non riuscir facilmente a dimenticare,
soprattutto quando creder di risolve-
re i problemi della povert attraverso
le politiche sociali volte a combatterla
(la nobile impresa fu sovente realizzata
senza preoccuparsi del bilancio dello
Stato).
La Chiesa si attrezz alla bisogna e,
storici accreditati, farebbero risalire
listituzione dellElemosineria Aposto-
lica a Gregorio X (XIII secolo); di certo
essa presente in una bolla di Alessan-
dro V del 1409. Quel che un tempo era
chiamato lElemosiniere segreto di
Sua Santit, con titolo arcivescovile,
qualcuno gi lo vede nelle disposizioni
di Gregorio X, di certo si trova nel Ruo-
lo della famiglia pontificia di Niccol
III. Correva il 1277.
RIPRODUZ ONE RISERVATA
Venezia Sono 78 quelle previste per difendere la citt dalle maree. Lavori finiti entro il 2016
Lesperimento del Mose: emergono 4paratoie
VENEZIA Sono emerse
dal mare come il dorso di
una balena. Gialle, una dopo
laltra. Le prime 4 paratoie,
per difendere Venezia dalle
acque alte eccezionali ieri
hanno dato spettacolo. E con
luscita dai flutti della prima
scrosciato lapplauso.
stata una prova generale. Ce
ne vorranno 78 per chiudere
completamente il flusso del-
lacqua in Laguna, e rendere
quindi efficace lintero siste-
ma Mose. Bisogner che tutti
gli sbarramenti delle tre boc-
che di porto siano completati
(si prevede entro il 2016)
perch campi, calli e negozi
non finiscano allagati. Ma
intanto ieri si avuto un as-
saggio e si visto per la prima
volta cosa accadr,davanti
alle autorit e alla stampa in-
ternazionale, con il ministro
delle Infrastrutture Maurizio
Lupi, il governatore del Ve-
neto Luca Zaia e il sindaco di
Venezia Giorgio Orsoni. Il
Consorzio Venezia Nuova,
unico concessionario del-
lopera, ha messo in campo il
nuovo management con il
presidente Mauro Fabris e il
direttore generale Hermes
Redi. Quando non servo-
no, le paratoie sono adagia-
te sul fondo, invisibili. Ma
con lallerta di maree ecce-
zionali lacqua che le riempie
verr sostituita da aria com-
pressa e le paratoie incernie-
rate in ciclopici cassoni di
cemento si solleveranno. Al-
le 15,07 la prima emersione
alla bocca di Lido. Un mo-
mento storico. Poi lenta-
mente le altre tre a formare
un angolo di 35rispetto al
mare. I cassoni ancora in via
di ultimazione, a terra, sem-
brano condomini, lunghi 60
metri, con i pi alti che rag-
giungono i 27 metri. Ognuno
ospiter 3 paratoie. Allineati
nel cantiere di Malamocco
sembrano palazzi a formare
una grande Avenue. Nei
prossimi mesi finiranno sot-
tacqua anche loro, come una
moderna Atlantide, prima
sol l evati (pesano fino a
23.500 tonnellate luno) e poi
varati utilizzando la piat-
taforma pi grande del mon-
do, brevetto Rolls Royce. Il
costo del Mose di 5.493 mi-
lioni di euro e i finanziamen-
ti finora stanziati dallo Stato
ammontano a 4.867 milioni.
Siamo all80% dei lavori. Il
ministro Lupi ha garantito il
completamento dellopera.
Massimo Spampani
RIPRODUZIONE RISERVATA Prove Le paratoie del Mose in superficie (Merola/Ansa)
El Greco
Martino e il
mendicante
unopera
dello spa-
gnolo El Gre-
co, realizzata
tra il 1597
e il 1600
Santa
Sede
Sotto larci-
vescovo
Konrad
Krajewski,
49 anni,
polacco.
stato no-
minato da
Papa Fran-
cesco, ele-
mosiniere
vaticano
Carracci
Lelemosina di
San Rocco,
opera di Anni-
bale Carracci
risalente alla fi-
ne del Cinque-
cento. custo-
dito alla
Gemldegalerie
di Dresda
DavidBelisario chiede lelemosina un qua-
dro del pittore francese Jacques-Louis David
del 1781
di ARMANDOTORNO
24
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Cronache 25
?
I nomi
La lista
Ecco 5 delle 25 donne
che secondo Claire Miller,
giornalista del New York
Times, hanno i requisiti per
entrare nel board di Twitter,
tutto composto da uomini
A senso unico Il raduno degli sviluppatori Apple a San Francisco lo scorso giugno: niente coda davanti ai bagni per signore
I numeri
La percentuale delle compagnie europee
che hanno donne nei loro cda
Il numero di donne nei cda
delle prime
500 aziende europee
Fonte: Commissione europea CORRIERE DELLA SERA
0 20 40 60 80 100
Portogallo
ITALIA
Belgio
Spagna
Regno Unito
Danimarca
Finlandia
Svezia
Norvegia 10,2%
Grecia
Svizzera
Paesi Bassi
Austria
Irlanda
Germania
Francia
Il dibattito Nel settore tecnologico le donne sono soltanto il 5,7 per cento
Nessuna manager al comando
Twitter un club per soli uomini
Il NewYork Times: ecco 25 candidate ideali per il board
Una domanda rimbalza da San
Francisco a Washington. La Sili-
con Valley un club per soli uomi-
ni? Quesiti che da noi vengono li-
quidati come chiacchiere da fem-
ministe. Ma negli Usa il dibattito
sulla gender equality nel Tech si
riacceso, complice un vivace
scambio tra la giornalista del New
York Times Clair Caine Miller e il
Ceo di Twitter Dick Costolo. Al-
lindomani dellavvio delle proce-
dure per lo sbarco a Wall Street di
Twitter, il quotidiano mette il dito
nella piaga. Il board di Twitter?
Tutti uomini (bianchi). Gli inve-
stitori? Idem. E stesso discorso per
gli ad. Con leccezione di Vijaya
Gadde, unica donna in consiglio
di amministrazione, ha scritto
Miller. la mafia di Twitter, ha
rincarato la dose Vivek Wadhwa,
ricercatore allo Stanford Rock
Center for Corporate Governance.
Costolo, daltro canto, non si
scomposto. Ha alzato il sopracci-
glio e ha risposto: Non voglio ge-
stire la questione come se stessi
solo spuntando una casella. Co-
me dire: Se non ci sono donne
adatte, non un mio problema.
Una provocazione cui Miller ha re-
plicato per le rime, pubblicando
un elenco di 25 donne attrezzate
per stare nel board di Twitter, tra
cui Indra Nooyi di Pepsi, Rene Ja-
mes di Intel e perfino la sceneg-
giatrice Shonda Rhimes.
La maggior parte delle america-
ne, a differenza delle europee, ha
capito da tempo che la questione
riguarda tutti. Il focus del dibattito
non sono le quote rosa o i consigli
damministrazione. Si parla di
meritocrazia. Le donne, secondo il
Pew Research Center, usano i so-
cial network esattamente quanto
gli uomini, se non di pi. Eppure,
per Catalyst, sono solo il 5,7 per
cento degli impiegati nel settore.
Poche, pochissime, lavorano co-
me programmatrici. Celebri di-
vennero le foto pubblicate dallAt-
lantic, scattate alla Worldwide
Developers Conference, con il ba-
gno degli uomini preso dassalto
mentre davanti alla toilette delle
signore non cera nessuno. Stere-
otipi di genere? Che il tech fosse
un settore per nerd, brufolosi e un
po dissociati non un segreto.
Gi nel l ontano 2006 Nancy
Hafkin e Sophia Huyer scrissero
Cinderella or Cyberella? e Randi
Zuckerberg, sorella di Mark, nel
2010 confess: A me regalavano
le bambole, a lui i videogame.
dunque colpa dei nostri geni-
tori che non ci hanno regalato il
Commodore 64 se il codice Html
ci pare arabo? O siamo noi stesse
ad escluderci dalla partita? A leg-
gere i dati, difficile trovare una
risposta. Per Christianne Corbett,
co-autrice del rapporto Why So
Few? Women in Science, Techno-
logy, Engineering and Math, gli
stereotipi di genere si formano a 4
anni. Le bambine imparano che
materie come lingegneria e la tec-
nologia sono prettamente ma-
schili, mentre le femmine sono
pi portate, per esempio, allinse-
gnamento nelle scuole. Secondo il
Dipartimento Usa per la Pubblica
Istruzione, molto dipende dallau-
topercezione delle ragazze rispet-
to alle loro abilit matematiche e
scientifiche. Risultato, negli Usa
solo il 2 per cento delle donne si
diploma in informatica, ma se si
considera il dato nel suo insieme
le studentesse di corsi scientifici
sono il 57,1 per cento. In Europa la
percentuale di donne assunte nel
settore una su cento mentre il
tasso di diplomate al 20 per cen-
to. E in Italia? La percentuale di
studentesse tra le pi alte al
mondo: ben il 50,3 per cento ri-
spetto a una media Ue del 37,5. C
poco da gioire, tuttavia. A fronte
di grandi eccellenze, molte laurea-
te finiscono per fare altro. Regola
che vale anche per gli Usa. Se in-
fatti le donne nella Silicon Valley ci
sono, non sono tra quelle che in-
ventano e creano. Marissa Mayer e
Sheryl Sandberg per lo pi ammi-
nistrano, scrivono libri, si metto-
no in posa per Vogue e fanno pr.
Ma non hanno inventato Face-
book, algoritmi e piattaforme. E se
si va a scorrere la lista del Time dei
40 personaggi pi influenti a li-
vello tecnologico si scopre che le
donne sono il 2,75% del totale.
Ci vuole qualcuna come Ada
Lovelace, prima programmatrice
della storia. Ce ne vogliono cento,
duecento per dimostrare a tutti
quelli che dicono che le donne
non sono portate che hanno torto.
Perch non c peggior cosa di do-
ver lavorare in un ambiente che ti
respinge. Ma se il potere adesso
passa anche dalla Silicon Valley,
ora che le donne vadano a pren-
dersi il posto che si meritano. Alla
faccia della fila di nerd davanti al
bagno.
Marta Serafini
@martaserafini
RIPRODUZIONE RISERVATA
Indra Nooyi
Presidente
e ad di PepsiCo
Anne Sweeney
Presidente di Di-
sney/Abc Television
Shonda Rhimes
Sceneggiatrice e regi-
sta di Greys Anatomy
Angela Ahrendts
Amministratore de-
legato di Burberry
Margit Wenmachers
Socia della Andrees-
sen Horowitz
Ricerca Le scoperte dallesperienza della chirurgia plastica
Cicatrici e lesioni dei nervi
Il grasso contro il dolore
Il grasso e il dolore. In alcuni
casi iniettare le cellule del
grasso prelevate dai fianchi o
dalladdome della stessa perso-
na sembra avere un prodigioso
effetto antidolorifico. In caso di
cicatrici, per esempio. O per al-
leviare, se non risolvere, conse-
guenze dolorose lasciate come
memoria dopo cicli di chemio o
radioterapia. E ancora nella sin-
drome di Arnold-Chiari, che
provoca forti dolori nella regio-
ne occipitale del capo, o in pre-
senza di dolori nelle mani e nei
piedi legati a blackout delle vie
nervose sensitive.
Il grasso riserva naturale di
fattori di crescita, minerali e cel-
lule staminali (rare ma presen-
ti). Del suo autotrapianto come
anti-dolorifico si parlato poco
tempo fa a Berlino, al Congresso
internazionale di Chirurgia pla-
stica indetto dallIpras (Interna-
tional confederation for plastic
reconstructive & aesthetic sur-
gery).
Nel trattamento delle pi che
fastidiose fibrosi peri-orali in
pazienti affetti da sclerodermia
(malattia autoimmune della
pelle), microiniezioni di grasso
hanno dato risultati pi che po-
sitivi anche nei test di laborato-
rio. Un primo lavoro, in attesa di
pubblicazione, tutto milanese.
Condotto da tre Istituti di ricer-
ca: lHumanitas, il Gruppo Mul-
timedica e il Gaetano Pini. A
Berlino, invece, il team del cen-
tro di chirurgia plastico-rico-
struttiva dellHumanitas (diret-
to da Marco Klinger) ha presen-
tato uno studio sulla sindrome
dolorosa cronica che compare
dopo interventi di chirurgia on-
cologica mammaria (Post ma-
stectomy pain syndrome). Un
problema diffu-
so, che affligge
circa il 40% delle
pazienti sottopo-
ste ad intervento
demolitivo per
tumore mamma-
rio. Il dolore a li-
vello della cica-
trice, dellascella
e della parte superiore del brac-
cio sembra ridursi notevolmen-
te dopo un lipofilling. Insom-
ma, oggi ipotizzare un potere ri-
generante del grasso non poi
fantascienza.
Mario Pappagallo
@Mariopaps
RIPRODUZIONE RISERVATA
Riparatore
Uno studio milanese di Humanitas,
Multimedica e Pini ha individuato
lefficacia delle cellule adipose anche
per le lesioni da sclerodermia
T
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m
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Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Cronache 27
Gli esempi
Nutella
Dopo Belgio,
Spagna
e Francia la
Ferrero ha
lanciato in
Italia la
personalizza
zione del
barattolo: le
etichette si
trovano al
supermerca
to LouisVuittonIl celebre marchio
del monogramma ora permette di
aggiungere le iniziali su borse e valigie
Nike
Le iniziali, una
data, il nome
del figlio: il
colosso di
articoli
sportivi
propone una
gamma di
personalizza
zioni per le
scarpe da
jogging
e football
Coca Cola
Con un
grande
lancio
internazio-
nale partito
in Australia
la Coca Cola
ha lanciato
sul mercato
milioni di
lattine su
misura
con i nomi Opel Il modello Adampu essere
personalizzato con una serie di optional
anche attraverso il configuratore online
Nel giro di pochi mesi due
prodotti molto amati che fanno
prepotentemente parte del no-
stro immaginario collettivo,
hanno decapitato il proprio
marchio sulletichetta, per so-
stituirlo con una serie di nomi
propri, Stefano, Giorgia, Ga-
briele, Marta. Un harakiri sor-
prendent e nel mondo del
marketing, consumato in nome
della personalizzazione, della
comunicazione individuale, vi-
rale ed emotiva. Ha iniziato la
Coca Cola, con un mega lancio
internazionale partito dallAu-
stralia che ha immesso sul mer-
cato milioni di lattine indivi-
dualizzate, e una campagna
pubblicitaria in gran parte este-
sa ai social network, in modo da
creare un fenomeno di condivi-
sione virale basato sul passapa-
rola.
Poco dopo Nutella non ha
avuto paura di arrivare seconda
e quasi ricalcare la strategia Co-
ca Cola, creando etichette con i
pi popolari nomi italiani e ap-
poggiandosi a una campagna
pubblicitaria fortemente emoti-
va che pesca nella memoria di
tutti noi, ricollegando mondo
adulto e mondo infantile.
Prodotti trasversali e mass
market che si arrendono alla
personalizzazione, al bisogno di
distinguersi e uscire dal gregge,
di differenziarsi autoafferman-
do la propria personalit. Unur-
genza che si aggira da tempo in
una societ parecchio livellata,
ma che esplosa quasi come un
paradosso nel mondo apparen-
temente appiattito dei social
network.
Cos oggi anche la moda va a
caccia di t-shirt personalizzate,
di collanine con le iniziali (an-
che sul fronte del lusso, Fendi
docet) e le cifre del proprio no-
me piovono su tutti gli status
symbol, in versione aggiornata
rispetto al tradizionale mono-
gramma sulla camicia da uomo.
Su camicie per donna, valigie,
borse da viaggio e non solo, ba-
sta pensare ai bauletti con le ini-
ziali di Vuitton e Valextra. Ini-
ziali minuscole quasi nascoste o
grandi e invasive, in stampatello
o in corsivo, nomi interi, dipinti
o ricamati, quasi dei tatuaggi
sulla stoffa, unesigenza di griffe
personale che testimonia quello
stesso bisogno di lasciare il se-
gno e insieme di autodefinizio-
ne che il mass market ha inter-
cettato con decisione.
Una piccola ossessione presto
estesa anche ai bambini, e come
potrebbe essere altrimenti, vi-
sto che ormai hanno tutto? A
Natale dobbligo chiedersi co-
sa regalare ai pargoli di perso-
nalizzato, anche se non si tratta
di figli del privilegio consumi-
stico come Suri Cruise: lo ha fat-
to nel 2012 il sito Eonline, indi-
viduando il set di piatti con il
nome dipinto vicino alla sire-
nette per lei e ai pirati per lui,
come da stereotipo. Mentre My
Style, marchio di nicchia e pa-
recchio glamour, estende il pro-
blema a tutto lanno (Come es-
sere unici fin da piccoli?) e
propone per loro zainetti su mi-
sura e customizzati.
Lansia di raccontarsi per co-
me si , per far s che gli altri ci
vedano come vogliamo noi e
non a lente deformata, il nuo-
vo logorio della vita contempo-
ranea: un po lo stesso meccani-
smo che sta dietro allorgia di
autoscatti su Instagram, dove
ognuno segue il mantra Mi
racconto io, senza filtri, con
una narrazione personale e con-
tinua.
Due pulsioni, parallele e so-
stanzialmente endemiche della
societ contemporanea, quella
che porta a distinguersi, a diffe-
renziarsi e quella che invece
porta a immergersi annegando
nel mainstream della comuni-
cazione.
E la pubblicit brava a pi-
giare alternativamente un pul-
sante o laltro dice il sociologo
Domenico De Masi. Quello che i
pubblicitari invece sanno fare
meno bene, secondo il sociolo-
go, il loro mestiere specifico di
creativi: Anzi constato la loro
incapacit. Si autodefiniscono
creativi, come io o lei potremmo
mettere simpatici sul nostro
biglietto da visita. Ma che cosa
stanno inventando di nuovo?
Dopo Benetton e Oliviero To-
scani proprio nulla. tutto un
ripetersi ebete di miliardi di
spot analoghi.
Sicuramente cos sul piano
creativo, ma intanto Internet sta
cambiando le nostre vite e il no-
stro mondo interiore e i pi fur-
bi a capirlo sono stati proprio i
grandi prodotti trasversali di
massa. Aspettatevi una cascata
di imitatori.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Societ Le grandi aziende rinunciano alle proprie etichette e scelgono la personalizzazione
Il nostro nome finisce sul barattolo
Prodotti per la generazione 2.0
Dalle bevande agli abiti, lossessione di essere protagonisti come negli autoscatti
di MARIALUISAAGNESE
Lapubblicitspinge sudue pulsioni
opposte, adistinguersi e adaffogarsi
nellamassa
Domenico De Masi

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Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
SO D Z O
Il 29/08/13 stata aggiudicata la
Procedura aperta per laffidamen
to della fornitura in service di
sistema diagnostico per la dia
gnosi molecolare delle infezioni
da HIV, HBV e HCV occorrente al
laboratorio Microbiologia e
Virologia dell'ospedale di Trento
(avviso GUUE n. 2013/S 187
322454 del 26/9/13, spedito il
24/9). AGGIUDICATARIO: ABBOTT
srl VALORE TOTALE APPALTO:
581.720,70 Iva esclusa OGNI
ALTRA INFORMAZIONE:
www.apss.tn.it sezione bandi
di gara.
V Z
C R
d i i
Azienda Provinciale
per i Servizi Sanitari
Provincia Autonoma di Trento
Via Degasperi n. 79 - 38123 Trento
PRESIDNTZIA
PRESIDENZA
DIREZIONE GENERALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI, BILANCIO E SUPPORTI DIREZIONALI
AVVISO BANDO DI GARA
Si rende noto che sul sito istituzionale www.regione.sardegna.it, nella sezione servizi
alle imprese/bandi e gare dappalto stato pubblicato il bando di gara con procedura
aperta per la fornitura, installazione e messa in opera di un sistema di radiocomunica-
zioni DMR per la Protezione civile della Regione Sardegna. Scadenza 14 novembre 2013.
Il Direttore del Servizio
Dott.ssa Antonella Giglio
SERVIZIO SANITARIO
REGIONE SARDEGNA
AVVISO PUBBLICO
Si comunica che presso lAzienda Sanitaria Locale n. 6 di Sanluri
(Vs) indetto Avviso Pubblico per il conferimento di due incarichi di
consulenza professionale, ai sensi dellart. 7, comma 6, D. Lgs.
165/2001, per Medico di Anestesia e Rianimazione. La scadenza
per la presentazione delle domande fissata per il giorno 4/11/2013.
Il testo integrale dellAvviso pubblicato sul sito internet del-
lAzienda: www.aslsanluri.it. Ulteriori informazioni possono essere
richieste presso il Servizio Affari Generali e Legali, Via Ungaretti, n.
9, Sanluri, ai seguenti recapiti telefonici: 070/9384315/360, dalle ore
10,00 alle ore 14,00, tutti i giorni escluso il sabato ed i festivi.
Il Direttore Generale - Dr. Salvatore Piu
TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
Concordato preventivo con cessione di beni Eurofridge S.r.l. in liquidazione n. 13/2013
Convocazione dei creditori ex art. 171 L.F.
Il Tribunale di S. Maria C.V., Sezione Fallimentare, con decreto del 2-3/10/2013, ha dichiarato aperta la proce-
dura di concordato preventivo nei confronti della Eurofridge S.r.l. in liquidazione, con sede in Mondragone
(CE), alla Via Mazzafarro snc, localit Pineta Nuova, designando Giudice Delegato il Pres. Dr. Gian Piero
Scoppa e nominando Commissario Giudiziale lAvv. Walter Russo.
La proposta di concordato contempla le seguenti condizioni: a) pagamento integrale delle spese di procedura
e dei crediti prededucibili; b) pagamento integrale dei crediti privilegiati; c) pagamento dei creditori chirografari
nella misura del 29,76% o, in via subordinata, del 27,53%.
La convocazione dei creditori fissata il giorno 31/10/2013 ore 10,00, avanti il G.D. Pres. Dr. Scoppa, per de-
liberare sulla proposta di concordato preventivo.
Ogni creditore pu farsi rappresentare da un mandatario speciale con procura.
Il Commissario Giudiziale, nel termine previsto dalla legge, depositer la relazione in Cancelleria e provveder
a trasmetterla a tutti i creditori a mezzo PEC.
Le espressioni di voto, che perverranno a mezzo posta o telegramma presso la Cancelleria fallimentare del
Tribunale di S. Maria C.V. nei venti giorni successivi alla chiusura del verbale delladunanza dei creditori, sa-
ranno annotate dal Cancelliere in calce al detto verbale.
Ai sensi dellart. 176, comma 1, L.F., il G.D. potr ammettere provvisoriamente, in tutto o in parte, i crediti con-
testati (anche sotto il profilo della sussistenza del diritto di prelazione), ai soli fini del voto e del calcolo della
maggioranza, senza che ci pregiudichi la pronuncia definitiva sulla effettiva sussistenza del credito o della
prelazione; i creditori muniti di prelazione sono esclusi dal voto, salvo la rinunzia alla stessa.
Il Commissario Giudiziale
Avv. Walter Russo
RCS MediaGroup S.p.A.
Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano
Per la pubblicit
legale e finanziaria
rivolgersi a:
Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano
Tel. 02 2584 6665/6256 - Fax 02 2588 6114
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Tel. 06 6882 8650 - Fax 06 6882 8682
Vico II San Nicola alla Dogana, 9
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Tel. 080 5760 111 - Fax 080 5760 126
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
29
Economia
La lente
CORRIERECONOMIA
I FONDI PENSIONE
HANNO BATTUTO
BORSE E BTP
I
l Fondo pensione ha
navigato meglio di
tutti nei mari tempestosi
dei mercati finanziari.
Battendo i fondi comuni,
i Btp, i listini mondiali, le
azioni italiane e perfino i
mercati emergenti. il
risultato, un po a
sorpresa, di
unelaborazione
condotta da
CorrierEconomia, in
edicola domani con il
quotidiano,
sullandamento degli
strumenti finanziari e
previdenziali dal 1993 ad
oggi. Un risultato che,
forse, pu aiutare a fare
delle riflessioni gli
italiani, sempre
piuttosto freddi verso la
previdenza integrativa.
Una fatica importante,
visto che la pensione
sempre pi lontana. E il
rapporto tra rendita e
ultimo reddito sar
sempre pi barcollante.
Lo studio prende in
esame la situazione di un
lavoratore che in
ventanni ha versato 58
mila euro e che se ne
ritrova pi di centomila.
Un risultato che si
raggiunge con le casse
previdenziali di
categoria, mentre
ladesione individuale ai
prodotti aperti produce
risultati molto meno
interessanti (i Btp, per
esempio, hanno offerto
ben di pi) perch non
hanno limportante
supporto del contributo
aziendale.
Ma quanto pu valere
limpegno a mettere da
parte oggi per integrare
la pensione domani?
Secondo la simulazione
curata dai consulenti di
Progetica, un trentenne
con un reddito di 26 mila
euro che decide ora di
destinare la sua futura
liquidazione ad un fondo
pensione pu sperare
realisticamente di
aggiungere 250/300 euro
al mese al suo assegno
pensionistico pubblico,
che a fine corsa gli
offrirebbe una copertura
decisamente stretta
rispetto allo stipendio. E
ancora: una panoramica
delle ultime novit della
riforma Monti-Fornero
che nel 2014 avr effetti
sul pensionamento delle
donne e sugli assegni di
anzianit.
Giuditta Marvelli
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il salvataggio Domani lassemblea per la ricapitalizzazione della compagnia. Lupi: Parigi faccia la sua parte
Alitalia, le (dure) condizioni di Air France
No a nuove rotte e alt allacquisto di aerei. Gros-Pietro: ora un partner
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI Assicurata dal go-
verno italiano la continuit
aziendale, scongiurato il perico-
lo che gli aerei restino a terra per
mancanza di carburante, ora
Alitalia torna a guardare verso il
partner Air France-Klm per una
soluzione che vada al di l del
brevissimo termine. Lo
ha ricordato ieri, di
nuovo, il ministro per
le Infrastrutture Mau-
rizio Lupi: Mi auguro
che anche Air France,
che ha votato per lau-
mento di capitale, par-
tecipi al medesimo au-
mento dimostrando lo
stesso interesse che di-
mostrano i privati.
Ma come il 23 set-
tembre scorso, quando
un consiglio ritenuto
decisivo del gruppo
franco-olandese fin
con la richiesta di tem-
po e garanzie, adesso
Parigi torna a porre le
sue condizioni.
Ven erd s er a Ai r
France-Klm ha dato il
suo voto favorevole allapprova-
zione del piano durgenza da 500
milioni messo a punto da Palaz-
zo Chigi, ma ha tenuto a precisa-
re che questo non comporta au-
tomaticamente la partecipazio-
ne allaumento di capitale.
Air France-Klm vuole che
lamministratore delegato di
Alitalia, Gabriele Del Torchio, ri-
nunci allapertura di nuovi col-
legamenti a medio-lungo rag-
gio e a comprare altri aerei, co-
me scrive Le Monde che parla di
indispensabile cambio di stra-
tegia.
Si tratta in sostanza di confer-
mare la visione che dellipoteti-
co affare si ha a Parigi, e cio che
Alitalia dovrebbe portare in dote
a Air France-Klm e quindi agli
hub di Parigi Charles de Gaulle e
Amsterdam Schipol il ricco ba-
cino di utenza italiano.
Solo in questo caso il mana-
ger francese Alexandre De Ju-
niac sarebbe disposto a versare i
150 milioni di euro necessari,
come minimo, per salire dallat-
tuale 25% al 40% o pi di Alitalia.
Lobiettivo di Air France-Klm
arrivare al 50% per prendere il
controllo della compagnia, ma
molto dipender da quanti soldi
saranno necessari per giungere
a quella quota, visto che anche
Air France-Klm attraversa una
difficile fase di ristrutturazione,
con i sindacati che vedono di
cattivo occhio un salvataggio
oneroso di Alitalia nel momento
in cui 2800 dipendenti francesi
sono messi in mobilit.
Da parte italiana, comunque,
tutto preme perch il partner
straniero intervenga stabil-
mente. L obiettivo di I ntesa
Sanpaolo (che assieme a Unicre-
dit chiamata a intervenire fino
a 100 milioni) quello di tute-
lare linvestimento e non di es-
sere un azionista di lungo perio-
do, ha precisato ieri il presiden-
te del consiglio di gestione della
banca, Gian Maria Gros-Pietro.
Vogliamo rendere sana la
societ per poi passare la mano
ha aggiunto , aspettiamo
di sentire quello che dice Air
France. Noi chiediamo traspa-
renza nella gestione verso gli
azionisti e un management pro-
fessionale.
Domani in programma las-
semblea dei soci Alitalia, che
avranno 30 giorni di tempo per
decidere se e come sottoscrivere
laumento di capitale.
Stefano Montefiori
@Stef_Montefiori
RIPRODUZIONE RISERVATA
Quote e quotazioni
La corsa di Telecom,
il private equity
e il destino della rete
Il titolo Telecom ha chiuso lultima setti-
mana confermando il trend positivo: +8,6 per
cento circa, che porta laumento dallinizio di
settembre a superare quota 42 per cento (da
circa 0,48 euro a 0,682 euro). Ma, soprattutto,
il dato pi significativo risultano le quantit
scambiate, superiori al miliardo di titoli, il
7-8 per cento del capitale. Non solo. Il bilan-
cio dei volumi di Telecom passati di mano
nellultimo mese degno di attenzione: gli
scambi in Borsa risultano equivalenti al 54
per cento del flottante e a quasi il 40 per cen-
to della societ, con una media di scambi
giornalieri intorno a 226 milioni, contro i 108
milioni dellultimo anno (dati Bloomberg).
La svolta, pi esattamente, partita gioved
29 agosto, seduta di Borsa che ha segnato un
forte aumento delle quantit trattate. Certo
una parte del movimento di carattere spe-
culativo e trova spazio anche perch il titolo
Telecom era precipitato a livelli molto bassi,
in controtendenza negativa con landamento
dei principali concorrenti europei. Tanto pi
che il prezzo pattuito dagli spagnoli di Telefo-
nica per rilevare le quote degli altri azionisti
di Telco (Intesa Sanpaolo, Generali, Medio-
banca) di 1,1 euro, che resta assai superiore
alla quotazione attuale del titolo. Nonostante
ci lentit degli scambi autorizza il sospetto
che non sia allopera soltanto la speculazione.
Un secondo elemento da considerare len-
trata in gioco del fondo di private equity
americano Blackrock, che ha acquistato poco
pi del 5 per cento. Sulla carta, essendo un
fondo di private
equity, non pu
essere unopera-
zione a breve
termine, che sa-
rebbe in contrad-
dizione con la
natura stessa della
societ. Ma
difficile pensare
che, nel caso di offerta interessante,
Blackrock non colga loccasione. Ecco perch
gli operatori di maggior esperienza ricordano
una battuta che, in situazioni analoghe, ama-
va ripetere Aldo Ravelli, in un passato ormai
lontano protagonista di Piazza Affari. C gi
el rilevatari, diceva, quando riteneva che
gli acquisti avvenissero senza rischiare, sa-
pendo gi che il destinatario finale era certo.
Nel caso della Telecom di oggi davvero cos?
Vedremo nelle prossime settimane. Di sicuro
il futuro della societ non affatto chiaro, n
lo sono gli assetti dellazionariato. Gli spa-
gnoli di Telefonica sono saliti in Telco, la
finanziaria cassaforte di Telecom a cui fa capo
oltre il 22 per cento del capitale, e dal gennaio
prossimo ne assumeranno il controllo esclu-
sivo. Ma non si tratta di una percentuale che
metta al riparo da sorprese. Inoltre manca
chiarezza sulle scelte che verranno fatte. A
partire da una fondamentale: il destino della
rete fissa. Il governo ha indicato una strada
analoga alle decisioni prese per lenergia e il
gas: lo scorporo, che permetter di mante-
nerne il controllo in mani italiane e pubbli-
che. Ma gli spagnoli, che hanno scelto il si-
lenzio, considerano la rete essenziale e non
hanno alcuna intenzione di rinunciarvi. Tele-
com senza rete, sostengono, perderebbe
buona parte del valore ed una decisione
sbagliata perch si tratta di attivit fortemen-
te collegate. E possibile un punto dincontro?
Oppure altri colpi di scena sono in arrivo
dando a Blackrock la possibilit di festeggiare
una lauta plusvalenza?
Fabio Tamburini
RIPRODUZIONE RISERVATA
Tutti i numeri di Alitalia
I primi sei mesi 2013
NUMERO DI PASSEGGERI
10,7 milioni
(-4% rispetto
a giugno 2012)
ALTRI COSTI
60 milioni di euro
Nel semestre sono stati
sostenuti una serie di costi
incrementali dovuti a:
tasse aeroportuali,
tasse sul rumore (Regione Lazio)
tassa Fornero, contributo
costi Enav, tassa ETS
RISULTATO NETTO
-294 milioni di euro
(rispetto a
-201milioni di euro
dellanalogo periodo del 2012)
INDEBITAMENTO NETTO
946 milioni di euro
DISPONIBILIT LIQUIDA
128 milioni di euro
(totale gestionale)
ACCANTONAMENTI
50 milioni di euro
di cui 47legati
al contenzioso scale
sulle societ irlandesi facenti
capo allex gruppo Air One
RICAVI TOTALI
1,6 miliardi di euro
(-4% rispetto a giugno 2012)
EBIT (risultato operativo)
-198 milioni di euro
(rispetto ai -169milioni
dello stesso semestre
dello scorso anno)
DARCO
Parigi
Sotto,
Alexandre De
Juniac, presi-
dente di Air
France-Klm.
La compa-
gnia ha
il 25%
di Alitalia
Roma
Sopra, Mas-
simo Sarmi,
ceo di Poste
Italiane. Le
Poste hanno
investito
75 milioni in
Alitalia
La storia Il gruppo del Cane a sei zampe ha un diritto di prelazione che divide i due big di Mosca
Eni diventa ago della bilancia
nella campagna di Russia
La cessione della quota Enel in Severenergia (Rosneft)
MILANO vero che nel mondo
dei big del petrolio e del gas il con-
corrente in casa propria pu diventa-
re lalleato del giacimento accanto. Ma
la vicenda che sta coinvolgendo Eni e
Enel in Russia rischia di dare luogo a
qualche conseguenza imbarazzante. I
due gruppi italiani si sono infatti tro-
vati nel bel mezzo del braccio di ferro
tra i colossi moscoviti dellenergia, la
Rosneft di Igor Sechin e laccoppiata
Novatek-Gazpromneft. Uno scontro
di personalit, e una sfida in vista del-
la prossima apertura del mercato del
gas naturale liquefatto, fino a oggi
monopolio di Gazprom. Ci che acca-
de che lEni di Paolo Scaroni, entro
poche settimane, dovr decidere se
esercitare o meno il diritto di prela-
zione che vanta sulla quota Enel in Se-
verenergia che il gruppo di Fulvio
Conti ha girato a Rosneft a fine set-
tembre, incassando un lauto assegno
di 1,8 miliardi di dollari. Ma i maggio-
ri azionisti di Severenergia sono No-
vatek e Gazpromneft, che hanno mal
digerito lingresso nel cortile di casa
dellarcirivale Rosneft.
Serve un piccolo passo indietro: il
tesoretto conteso di Severenergia
uno dei frutti dello smembramento
della vecchia Yukos, la societ del ma-
gnate decaduto ( e incarcerato)
Mikhail Chodorkovskij. Si tratta di un
giacimento che lo scorso anno ha
prodotto 5 miliardi di metri cubi di
gas e che nel 2015 arriver a 20 miliar-
di. Niente di eccezionale per la Sibe-
ria, tuttavia da solo coprirebbe pi di
un quarto dei consumi italiani di un
anno. Eni e Enel, nel 2007, hanno vin-
to lasta per quelle attivit, ma per
motivi di opportunit politica negli
anni successivi hanno dovuto imbar-
care come soci di maggioranza il co-
losso monopolista Gazprom e pi tar-
di Novatek. Questultima la prima
societ privata russa dellenergia,
ed di propriet di altri personaggi
ben conosciuti nel mondo del gas e
del petrolio: da Leonid Mikhelson
(chief executive officer) a Gennady
Timchenko (cofondatore della Gun-
vor, terza societ al mondo nel tra-
ding di petrolio) fino alla francese To-
tal. Oggi il duo Gazpromneft-Novatek
ha il 51% di Severenergia, mentre fino
a ieri agli italiani era rimasto il 49%
(diviso tra Eni al 60% e Enel al 40%
nella joint venture Arctic Russia). Il
gruppo di Conti, per fare cassa, ha
messo sul mercato la sua quota. Ma
nella trattativa Novatek stata bru-
ciata da Rosneft con unofferta vin-
colante da 1,8 miliardi, tre volte e
mezzo l investimento iniziale del
gruppo elettrico. Apriti cielo: Ti-
mchenko ha iniziato il pressing sul-
lEni, sostenendo pochi giorni fa in
unintervista a Kommersant di aver
parlato personalmente con Scaroni
della cessione della quota del Cane a
sei zampe. La palla, a questo punto,
passata interamente nel campo del
gruppo di Metanopoli, che gode di un
diritto di prelazione sulla quota Enel.
Conti incasser comunque i suoi 1,8
miliardi di dollari, mentre in un mese
lEni dovr decidere se subentrare o
meno a Rosneft.
Questione, come si pu intuire,
delicata: se lo facesse potrebbe irri-
tare il potente Sechin, ex ministro
dellEnergia e putiniano di stretta
osservanza, con il quale ha siglato
importanti accordi strategici. Se op-
tasse per non rilevare la quota, a sec-
carsi potrebbe essere laltro putinia-
no, Timchenko, e con lui lo storico
alleato nel gas, Gazprom. Certo, lal-
ternativa sarebbe uscire dal campo
siberiano mettendo allasta le pro-
prie azioni. LEni perderebbe il pre-
sidio nellartico russo, ma incasse-
rebbe come minimo 2,7 miliardi di
dollari. C chi dice che Scaroni ci
starebbe seriamente pensando. Dal-
tronde non si pu stare in paradiso a
dispetto dei santi.
Stefano Agnoli
@stefanoagnoli
RIPRODUZIONE RISERVATA
Crisi
Allarme Ilo:
202 milioni
di disoccupati
La disoccupazione
globale resta al di
sopra dei livelli pre
crisi e si stima
raggiunger i 202
milioni nel 2013, di cui
73 milioni fra i giovani.
Lo afferma il direttore
generale dellIlo, Guy
Ryder, nel discorso
allImfc, il braccio
esecutivo del Fmi.
InBorsa
Da inizio
settembre il titolo
ha guadagnato
il 42%
30
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
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9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale
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8, 9, 12, 20: 4,67; n. 10: 2,92;
n. 1: 3,25; n. 13: 9,17; n. 15:
4,17; n. 17: 4,58; n. 18, 19:
3,33; n. 21: 5,00; n. 24: 5,42.
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n. 4: Corriere della Sera 4,42;
Gazzetta dello Sport 1,67; abbi-
nata 5,00.
n. 16: Corriere della Sera 1,67;
Gazzetta dello Sport 0,83; abbi-
nata 2,08.
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Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Economia 31
A Washington Lamministratore delegato del gruppo: sereni sugli stress test ma regole uguali per tutti
Messina: unnuovo piano per Intesa
Siamo solidi, coinvolger i manager
Ognuno nella banca sar titolare di unpezzo del progetto
DALLA NOSTRA INVIATA
WASHINGTON - Il nuovo
p i an o i n du s t ri al e di I n t es a
Sanpaolo avr un approccio
completamente diverso dal pas-
sato che coinvolger tutte le unit
del gruppo, partendo dal basso.
Il piano sar in pratica una som-
matoria dei piani che avr un for-
te contenuto di azione. Carlo
Messina, nuovo amministratore
delegato di Intesa Sanpaolo, an-
nuncia cos le strategie a cui sta
lavorando. a Washington in oc-
casione degli incontri con ban-
chieri ed investitori che si svolgo-
no ogni anno in contemporanea
ai lavori dellassemblea annuale
del Fmi e della Banca mondiale
ed al suo primo intervento pub-
blico con il presidente del consi-
glio di ges t ione, Gian Maria
Gros-Pietro. Ognuno nella ban-
ca sar titolare di un pezzo di pia-
no industriale, insieme analizze-
remo i problemi e soprattutto i
piani di azione, aggiunge. Oggi,
spiega, c maggiore certezza di
fondo sugli scenari macroecono-
mici ed possibile disegnare le li-
nee di sviluppo del gruppo. E poi,
aggiunge Messina, anche il supe-
ramento della crisi politica italia-
na, con la conferma di fiducia al
governo L et t a, rap p res ent a
unimportante garanzia di stabili-
t. Perch, spiega, lattitudine
dei mercati verso lItalia non pi
cos negativa come nel passato.
A Washington, al Fondo moneta-
rio e presso gli investitori, c chi
nutre preoccupazione sulle ban-
che europee e italiane in partico-
lare. Ma i timori, afferma Messi-
na, non coinvolgono certo Intesa
Sanpaolo. Mi sento sereno per i
risultati della banca perch i li-
velli di copertura dei nostri attivi
sono pi alti di quelli richiesti e
maggiori del resto del sistema.
Ci comunque non vuol dire, ag-
giunge, che non aumenteremo
ancora tale copertura. Lo faremo
perch in vista un esercizio
molto severo Asset quality re-
view e stress test e noi voglia-
mo essere preparati. A questo
proposito Messina si unisce alla
richiesta dellintero sistema cre-
ditizio italiano per ottenere a li-
vello europeo, in vista dello scre-
ening condotto dalla Bce, criteri
di valutazione omogenei in Euro-
pa. Se cos sar vogliamo i test il
pi possibile rigorosi e li voglia-
mo il prima possibile. un
percorso, quello dellAsset quali-
ty review, volto a creare stabilit
nel futuro che in questi mesi sta
creando attenzione sui bilanci.
Noi non temiamo controlli di
questo tipo. un esercizio che
deve portare gli istituti verso
lunione bancaria e credo che sia
giusto che avvenga con il massi-
mo rigore. Per il gruppo vede
una crescita endogena. Non ci
saranno acquisizioni in Italia o
fuori, aggiunge, smentendo cos
le indiscrezioni circolate in riferi-
mento a Mps e a Commerz. Infine
il credito. Intesa Sanpaolo non ha
mai ridotto la sua apertura verso
le aziende che meritano, afferma
Messina. Quanto alla liquidit ot-
tenuta dalla Bce, sottolinea Mes-
sina, abbiamo ricevuto in tutto
36 miliardi e ne abbiamo erogati
alle Pmi 46, dieci in pi.
Stefania Tamburello
R PRODUZIONE RISERVATA
Alla guida
Carlo Messi-
na, 51 anni,
consigliere
delegato e
ceo di Intesa
Sanpaolo dal
29 settem-
bre scorso.
responsabile
della divisio-
ne Banca dei
territori e
dellarea di
governo
Chief
financial
officer
da maggio
2013
LOsservatorio CartaSi
Carte di credito, consumi sudel 2,9%
Nonostante la recessione, torna a crescere la
spesa degli italiani con carta di credito. E
CartaSi segnala, diffondendo i dati
dellOsservatorio di ottobre, un ritorno alla
spesa che non ci aspettavamo. Un buon
segnale dunque ma legato solo alle spese
elettroniche. La spesa dicono i dati
dellOsservatorio aumenter
complessivamente del 2,9% nel 2014, nel
2015 la crescita sar del 2,6%, portando il
totale speso con carta a 81,7 miliardi di euro
(erano 76,3 miliardi a fine 2012), il 17,2% dei
quali arriver dalle-commerce (gli acquisti
online, a fine 2012, pesano il 12,3% del
totale). Rispetto alla precedente edizione del
rapporto previsionale si sono riviste al rialzo
le stime di crescita per il 2014 soprattutto per
il canale e-commerce, rivisto da +11,9% a
+13,9% . Segnali contrastanti sul fronte
tradizionale dove, nonostante qualche segno
pi, rimarranno invece in contrazione ma
con ritmi meno aspri labbigliamento, le
calzature e i beni per la casa.
RIPRODUZIONE RISERVATA
9,8%
la quota di Intesa Sanpaolo
in mano alla Compagnia
di San Paolo. Gli altri soci
sono le Fondazioni Cariplo,
Cassa di Risparmio di
Padova e Rovigo, di Bologna,
lEnte Cassa di risparmio di
Firenze, Generali e Harbor
International Fund
Picrediti alle imprese,
va risolta lanomalia fiscale
sui bilanci degli istituti
La lettera

Caro Direttore,
per la ripresa economica ed occupazionale
occorre una profonda revisione di tutti i fattori
in grado di realizzare pi competitivit delle
produzioni e dei servizi italiani, in un contesto sempre pi
globalizzato. Ma occorrono anche idee chiare, come premessa
di analisi serene dei fenomeni, evitando quei luoghi comuni
che rischiano di essere distorsivi di ragionamenti corretti,
impedendo i conseguenti provvedimenti migliorativi. In
particolare, per ci che riguarda lerogazione del credito da
parte delle banche (di ogni genere e natura) operanti in
Italia, viene frequentemente descritta una situazione di forte
contrazione dei finanziamenti, ancorch dovuta alle sempre
pi stringenti regole di Basilea 2 e poi di Basilea 3. La realt
almeno parzialmente diversa. I prestiti bancari verso
imprese e famiglie in Italia, negli ultimi ventanni, dalla fase
delle liberalizzazioni e privatizzazioni in poi, sono
addirittura moltiplicati. Infatti, nel 1992 gli impegni bancari
ammontavano a circa 584 miliardi di euro. Dieci anni dopo,
nel 2002, tale ammontare era quasi raddoppiato a 1.036
miliardi di euro. Tale crescita si sviluppata ulteriormente
anche durante tutto il primo decennio degli anni duemila,
compresi i primi anni della grave e lunga crisi che ancora
stiamo vivendo. Il picco pi elevato di impieghi bancari alla
clientela addirittura stato raggiunto nel 2012 con quasi
1.800 miliardi di euro di prestiti. In questi mesi del 2013,
invece, non vi stata pi crescita , ma un lieve calo degli
impieghi che, comunque, nello scorso mese di agosto
ammontavano complessivamente a 1.749 miliardi di euro,
attestandosi quindi sempre ai livelli massimi di questi
ventanni. Ci avvenuto e avviene nonostante il grave peso
dei sempre crescenti crediti deteriorati e delle perdite
conseguenti alle crisi delle aziende che impongono, in
applicazione alle rigorose norme che regolano lattivit
bancaria, ingenti accantonamenti. Ci avvenuto e avviene
nonostante la raccolta del risparmio in Italia, nellultimo
anno, abbia ridotto la quota collocata in obbligazioni, ovvero
in strumenti a medio termine, per concentrarsi in depositi
soprattutto di conto corrente a vista che, quindi, non
garantiscono una provvista poliennale capace di fronteggiare
prestiti, appunto, poliennali come quelli che possono essere
utili a imprese e famiglie. Per correggere tale tendenza
occorre favorire la crescita di un clima di fiducia in cui i
risparmiatori non vengano pi continuamente spaventati
con minacce di sempre nuove imposizioni fiscali, ma che
vengano rassicurati nella possibilit di maggiormente
orientarsi verso depositi e investimenti a medio-lungo
termine. Parallelamente, per favorire una maggiore
erogazione di prestiti alle imprese, occorre che venga al pi
presto rimossa lanomalia che colpisce esclusivamente le
banche operanti in Italia che subiscono un trattamento
fiscale penalizzante in addirittura diciotto anni per le perdite
su crediti, quando, invece, incidono in un solo anno sul
bilancio civilistico. Limminente nuova legge di Stabilit
loccasione principale per correggere tali anomalie e per
favorire un nuovo clima di fiducia in Italia e per lItalia di
fronte alle istituzioni ed ai mercati internazionali ma anche e
soprattutto verso le nostre imprese e le nostre famiglie.
Antonio Patuelli
Presidente Associazione bancaria italiana

Il libro La storia dellente fondato nel 1563


La Compagnia di SanPaolo
e il mercante milanese
MILANO La domanda pi
che mai attuale e a porla sar lo
stesso Sergio Chiamparino presen-
tando, marted sera al Teatro Cari-
gnano a Torino, lopera di Einaudi
La Compagnia di San Paolo sui
450 anni della fondazione piemon-
tese. questa la storia della Com-
pagnia di San Paolo, oggi fondazio-
ne filantropica privata senza fini di
lucro si chiede il presidente nella
prefazione del volume in due parti
coordinato da Walter Barberis e An-
na Cantaluppi e realizzato da 48 au-
tori . Oppure la storia di quella
Banca San Paolo, il cui nome risulta
ancora, a valle di numerose trasfor-
mazioni, nel gruppo bancario del
quale la Compagnia il primo azio-
nista?.
La risposta semplice solo in
apparenza: quel 25 gennaio del
1563 nacque una cosa che sta al-
lorigine di entrambe. Oggi, ricor-
da Chiamparino, fondazione e
banca sono cose diverse e la storia
bancaria fonte di ispirazione ma
non di vincolo. Su qual e quale
potr essere il legame tra la Compa-
gnia e Intesa Sanpaolo interverr
anche il presidente di questultima,
Giovanni Bazoli. Alle fondazioni ex
bancarie chiesto da pi parti di
dismettere il doppio volto del Gia-
no bifronte e di fare un passo indie-
tro dal capitale degli istituti di cre-
dito. Chiamparino sottolinea come
la Compagnia guarda al futuro sa-
pendo quale posto occupare in
questo, non facile, tempo presen-
te.
La storia della Compagnia an-
che la lunga storia di Torino e della
sua societ che ha visto con la Con-
fraternita laffermarsi di una classe
di mercanti e di professionisti e
della prima rete di solidariet nel
ceto medio: lassistenza a domicilio
ai cosiddetti poveri vergognosi,
commercianti che avevano subito
rovesci finanziari o nobili decaduti
che mai avrebbero chiesto la carit.
Anche laiuto alle donne fu in pri-
mis pensato per le orfane e le vedo-
ve delle classi abbienti. Non venne
mai a mancare comunque lassi-
stenza ai pi poveri. Anzi. Nel 1581 i
confratelli si auto tassarono per co-
stituire il capitale iniziale del Monte
di Piet. Dei 600 scudi raccolti, 500
furono messi dal conte Isimbardi
ma scorrendo lelenco dei sotto-
scrittori, interamente ricostruito,
tra mercanti e dottori in legge,
spunta tale Rocco Manzo di profes-
sione povero al quale si deve una
quota davvero minima di 3 grossi
(per capire, la spesa quotidiana in-
dividuale per il pane era allepoca di
2,17 grossi, un mastro muratore ne
guadagnava 22, una balia 3).
Pi di un mercante milanese
sia pure residente a Torino parte-
cipa alla sottoscrizione per la costi-
tuzione del Monte. Dellasse con
Milano, portato oggi alla massima
realizzazione nella superbanca, si
trova traccia sin dalla nascita della
Compagnia della Fede Cattolica
sotto linvocazione di San Paolo.
Uno dei sette fondatori che quella
notte di gennaio strinsero laccordo
era proprio un mercante milanese,
espressione della lobby dei tra-
sformatori della seta, un mestiere
che Torino voleva imparare.
Paola Pica
RIPRODUZIONE RISERVATA
Copertina Il volume Einaudi
La liquidit
I fondi dalla Bce? Ne
abbiamo ricevuti 36
miliardi e ne abbiamo
erogati alle Pmi 46
32
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
100
Un museo aperto
In mostra alla Triennale
le cover della Lettura:
i grandi artisti
contemporanei,
da Weiwei a Yoko Ono
(come variabile stata ognuna delle coperti-
ne) che idealmente rinnova la tradizione della
bottega dellartista rinascimentale, quella in
cui si intersecavano le esperienze di ciascuno
dei componenti, grande genio o semplice arti-
giano che fossero. Nella stagione in cui le mo-
stre, i musei, le biennali hanno scelto di essere
enciclopedici, onnicomprensivi, aperti a
tutte le esperienze (passate ofuture), la Lettu-
ra ha in qualche modo anticipato i tempi. A
cominciare proprio dalle copertine che non
sono mai sole, ma sempre accompagnate
dalle parole magiche scelte dagli stessi arti-
sti per incoraggiare i lettori in un insolito viag-
gio di conoscenza. Sia che si tratti del colora-
tissimo paesaggio di Valerio Adami, della spe-
ranzosa cometa di Mimmo Paladino, delle sa-
pienti farfalle di Emilio Isgr, dei volti di
Marina Abramovic, della partigiana di Danilo
De Marco, del Canova riscritto dalla luce di
Aurelio Amendola. Bellissime, ad esempio,
quelle volute da Andres Serrano come com-
mento allo sguardo del campesinos Jesus: Fo-
Pistoletto, Emilio Isgr e i due Kabakov: ognu-
no a suo modo ha ricoperto la Lettura con il
proprio segno (irreale o corrosivo, romantico
o sofferto) e come per miracolo la stessa co-
pertina, ogni volta, diventata una pelle
ideale di quel numero. Per questo lallestimen-
to, accanto a una scelta di opere originali, ha
voluto ingabbiare le copertine (autografate)
con lintero numero della Lettura. Mentre il
poeta che legge di ivan, le zebre bianche su
fondonerodi StefanoArienti, la pans di Ann
Craven, la mano di Marco Tirelli o gli uomini
sottosopra di George Baselitz si sono a loro
volta trasformati in un biglietto dinvito per
scoprire quello che la Lettura da sempre
contiene, cercando di infrangere secondo
il curatore della mostra Gianluigi Colin la
barriera che esiste tra chi frequenta gli indefi-
nibili territori dellarte contemporanea e il
pubblico vasto, eterogeneo, spesso inesperto
ma certo attento, curioso e aperto di ungrande
quotidiano.
Il risultato un museo infinito e variabile
L
a Primavera di Botticelli il simbolo de-
gli Uffizi, la Gioconda di Leonardo del
Louvre, il doppio ritratto di Mr and Mrs
Andrews di Gainsborough rappresenta
la National Gallery, il busto di Nefertiti per
molti sinonimo di Neues Museum, cos co-
me Las meninas di Velzquez del Prado, la
Danza di Matisse dellHermitage, la Casa della
ferrovia di Hopper del Moma. Le cento coper-
tine dautore in mostra da marted fino al 24
novembre alla Triennale di Milano possono
rappresentare la Lettura, sintetizzare lo spi-
rito con cui nata e dentro cui si sviluppata
in questi quasi due anni. Eppure, come la Pri-
mavera e gli altri capolavori non delimitano
lintero universo di un museo, cos queste ma-
gnifiche cento non sono soltanto un bellissi-
mo guscio che protegge luniverso contempo-
raneo e assai variegato del Dibattito delle
idee, degli Orizzonti, dei Caratteri, degli
Sguardi, dei Percorsi. Insomma luniver-
so di unsupplemento culturale che findallini-
zio non ha mai cercato il colpo a effetto (lim-
magine scandalo, il brutto che fa notizia, larti-
sta superstar, la polemica fine a se stessa) ma
che con ognuna di quelle copertine, e con ci
che in qualche modo custodiva ogni numero,
si invece proposto di lanciare, come dice il
direttore Ferruccio de Bortoli, un certo sguar-
do sulla societ, la cultura, la politica, la comu-
nicazione, alla ricerca dello spirito del tem-
po.
Sotto il vestito niente era il titolo di un film
del 1985 diventato simbolo di ogni genere di
superficialit bellissima e inconcludente. Un
concetto lontano anni luce da queste coperti-
ne e da ci che rappresentano, nonostante a
firmarle sia stato un universo dartisti spesso
glamour, importanti, al centro della scena arti-
stica contemporanea, ma assai differenti tra
loro per storia, stile, quotazioni. Dal primo (Ai
Weiwei) allultimo (Yoko Ono) che firmer
quella copertina numero cento, in edicola do-
menica 20 ottobre, che sar aggiunta a mo-
stra aperta, alla maniera di uninstallazione
site-specific.
Carla Accardi e Gabriele Basilico, Christian
Boltansky e Bill Viola, William Kentridge e
Alessandro Mendini, Anish Kapoor e Renzo
Piano, Altan e Dario Fo, Davide Benati e Giulio
Paolini, Shirana Shahbazi e Jane McAdam
Freud, Maneshe Kadishman e Michelangelo
Accanto da sini-
stra: la prima
copertina della
Lettura, uscita
il 13 novembre
2011, firmata
dallartista cinese
Ai Weiwei
(56 anni);
la numero 2 del
tedesco Anselm
Kiefer (58 anni);
la numero 4
firmata
dallitaliano
Michelangelo
Pistoletto (Biella,
1933). A destra:
Yoko Ono firma
la cover del
numero 100,
che sar
in edicola
domenica
20 ottobre.
Lopera sar
aggiunta
a mostra aperta
in Triennale
di STEFANOBUCCI
Lincontro Lo scrittore brasiliano terr uno speech su Dialogo e pace
Coelho, appuntamento in Duomo
N
on pot essere a Milano per la presentazione del
suo libro pi recente, Il manoscritto ritrovato ad
Accra, uscito per Bompiani nel 2012, e intende
rimediare questanno con un evento inatteso: Paulo Coe-
lho visiter il suo pubblico milanese mercoled 23 otto-
bre, battendo un altro dei molti record che lo riguardano:
sar infatti il primo scrittore (e bestseller) a tenere uno
speech nel Duomo di Milano. Quali sono gli altri record,
presto detto: le sue opere sono pubblicate in pi di 200
Paesi e tradotte in 80 lingue, hanno venduto 150 milioni
di copie nel mondo, di cui 10 in Italia. In pi, la comunit
dei follower di Coelho sui social media la pi grande al
mondo, con oltre 23 milioni di persone. Lautore di LAl-
chimista (1995), Sulla sponda del fiume Piedra mi sono
seduta e ho pianto (1996), Il Cammino di Santiago (2001),
La strega di Portobello (2007), Aleph (2011) e molti altri
titoli, tutti editi da Bompiani, proporr al pubblico riuni-
to nel Duomo milanese il 23, alle ore 20.30, una lectio sul
tema Dialogo e pace, dopo lintroduzione di Armando
Torno e il saluto allassessore alla cultura del Comune di
Milano, Filippo Del Corno, mentre il presidente dellAs-
sociazione librai italiani, Alberto Galla, conferir allauto-
re brasiliano un riconoscimento speciale per i dieci mi-
lioni di libri venduti in Italia.
La presenza dello scrittore non
sar per lunica sorpresa della
serata, poich levento, organizza-
to da Bompiani insieme alla Vene-
randa Fabbrica del Duomo, preve-
de anche un recital del pianista
iraniano Ramin Bahrami, consi-
derato uno dei massimi interpreti
contemporanei di Bach.
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I sette giorni su Twitter
di Armando Torno
Tutte le settimane un ospite
suggerisce un libro al giorno
ai follower de @La_Lettura. Ecco
i consigli di Armando Torno
Domenica
Pindaro fu il primo
giornalista sportivo
(Brera). Le sue
Olimpiche,
da rileggere,
lo provano
Luned
Di Agamben
Pilato e Ges:
fu un colloquio-chiave
sulla verit.
Anche per oggi
Marted
Il Tacet di Pozzi
indica solitudine
e silenzio come mezzi
per ritrovare la propria
umanit
Mercoled
Le Cinque voci per
Gesualdo
di De Simone
aiutano a riascoltare le
note del dolore infinito
Gioved
La matematica si ama
con Devlin e I numeri
magici di Fibonacci.
Ottocento anni
di fascino
Venerd
Scoprire gli amori
(letterari) di Pound
con Carte provenzali
di Capelli. Passioni
trobadoriche
Sabato
Con Odessa di King
si entra nel sogno.
Una citt fantastica
che riflette etnie
e culture
Giulio Giorello
il nuovo
#twitterguest
Da oggi Giulio Giorello,
filosofo della scienza,
sceglie i libri per i
follower de @La_Lettura
Cultura
AMazzucco e Arbasino il Bottari Lattes
Melania Gaia Mazzucco ha vinto il Premio Bottari Lattes Grinzane 2013
con Limbo (Einaudi). Per la sezione La Quercia, dedicata a Mario Lattes
(novantanni dalla sua nascita), ha invece vinto LIngegnere in blu di Alberto
Arbasino (Adelphi, 2008). Il romanzo della Mazzucco ha ottenuto 76 voti su
178 voti degli studenti delle giurie scolastiche. Gli altri finalisti al Premio erano:
Ugo Riccarelli, Chad Harbach e Zeruya Shalev.
Marted a Milano
Linaugurazione con i collaboratori
La mostra La Lettura 2011-2013.
Cento copertine dautore alla
Triennale di Milano (sala
dellImpluvium), dal 15 ottobre al 24
novembre. Lesposizione a cura di
Gianluigi Colin , il progetto di
allestimento e graphic design di A+G
Achilli Ghizzardi Associati.
Ingresso libero, dal marted a
domenica, dalle 10,30 alle 20,30,
gioved fino alle 23, luned chiuso.
Info: www.corriere.it/lalettura;
www.triennale.it; telefono 02 72 43 41.
Il catalogo Edito da Skira, curato
da Gianluigi Colin e Antonio Troiano.
Linaugurazione Marted 15, alle
18,30, alla presenza del direttore del
Corriere Ferruccio de Bortoli,
Piergaetano Marchetti, presidente
della Fondazione Corriere della Sera,
Claudio De Albertis, presidente della
fondazione Triennale, Andrea
Cancellato, direttore generale della
Triennale oltre a tutta la redazione e a
numerosi artisti e scrittori che hanno
collaborato alla Lettura. Un aperitivo
sar offerto dallazienda Ceretto.
Contributi La mostra stata
realizzata dalla Fondazione Corriere
della Sera con il contributo e il
sostegno di Eni, Pianoforte Holding,
Fondazione Pirelli.
di IDABOZZI
Il ritorno La storia damore pavese che fu interpretata dalla Schneider
Milani e il fantasma di Romy
S
iamo a in molti a ricordare - anche dopo pi di
30 anni laffascinante Romy Schneider, insieme
a Mastroianni, nel film Fantasma damore, trat-
to da uno dei pi bei romanzi che io conosca. Lautore
lo scrittore Mino Milani, che fin dal 1977 laveva dato al-
le stampe, guadagnandosi subito lammirazione di tan-
ti lettori. E adesso Fantasma damore torna per ledito-
re Barion (pp. 274, 14) con una postfazione di Beppe
Benvenuto. Ambientato a Pavia e nelle campagne del
pavese (ambienti di cui il pavesissimo Milani si rivela
insuperato conoscitore), il romanzo si svolge tra la fine
dottobre e il 29 novembre del 1975. Mi guarder dal
riassumere una trama che sa avvincere, ancor oggi,
chiunque voglia lasciarsi divorare dalle pagine, dove
domina il fantasma, avvincente e intrigante, di una
donna sempre sospesa fra lavventura e il mistero, cos
come Loredana, Anna, Teresa Quello che, invece, mi
preme segnalare la straordinaria capacit di Milani
nel descrivere ambienti e paesaggio, che non fanno so-
lo da sfondo alla vicenda: sia che si vada in giro di not-
te, conla luna, dinverno, sia che ci si fermi a osservare
i tetti rossi e umidi, i comignoli, il grande abete verde-
nero. Senza dimenticare il Ticino quasi coprotagoni-
sta dove spiccano dautunno
e anche dinverno, le prime neb-
bie, il primo ghiaccio sottile lun-
go le rive, i corvi che passano in
formazione gracchiando, il si-
lenzio nevoso, i cespugli intiriz-
ziti e fioriti di galaverna, il sole
rosso che annega nella bruma
grigia, lodore della foglie mor-
te. E si potrebbe continuare.
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di ARTUROCOLOMBO
copertine dautore
per capire
il nostro mondo
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Cultura 33
tografo quello che mi interessa nella speranza
che sia di interesse anche agli altri.
Al catalogo pubblicato da Skira il compito di
allargare ulteriormente il confronto: esibendo
le proposte alternative che ognuno degli artisti
ha fatto (conla bella scoperta che la scelta fina-
le stata comunque la pi riuscita); proponen-
do una galleria di istantanee di Gillo Dorfles e
di Marcello Jori, di Velasco Vitali e di Lorenzo
Mattotti immortalati mentre lasciano il loro
segno sulle pareti della redazione; ricordando
il fondamentale contributo della graphic no-
vel, dei giovani illustratori, delle infografiche
capaci di toccare problematiche spinose come
se fossero un gioco dartista. E ritrovando il
piacere (anche estetico) della memoria: quella
dellantica Lettura di Luigi Albertini, il men-
sile del Corriere nato nel 1901 (la sua avven-
tura sarebbe proseguita fino al 1952), conle co-
pertine firmate dai grandi illustratori-artisti
del tempo (Marcello Dudovich, Umberto Bru-
nelleschi, Enrico Sacchetti, Bruno Munari) an-
che esse presenti in video nella mostra mila-
nese. Daltra parte, il confronto scritto nel de-
stino della Lettura. Perch la vita non mai
solo una copertina: proprio come la Primavera
di Botticelli non solo gli Uffizi, ma patrimo-
nio di tutti.
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Nel catalogo
Le proposte alternative e le istantanee
di Dorfles, Iori, Vitali, Mattotti
immortalati mentre lasciano il loro
segno sulle pareti della redazione
Buchmesse Uscir nel 2014 il nuovo volume della trilogia Century
Ken Follett: Per il terzo libro
ho ritrovato la stagista
che fu sedotta da Kennedy
Il romanzo ambientato negli anni del Muro di Berlino
FRANCOFORTE Uscir il 16 settem-
bre del 2014 il terzo volume della trilogia
Century di Ken Follett, contemporanea-
mente in otto paesi: Usa, Germania, Spa-
gna, Inghilterra, Francia, Danimarca, Bra-
sile e Italia (Mondadori). Edge of Eternity
il titolo originale del romanzo che segue
e conclude la saga iniziata nel 2010 con La
caduta dei giganti e proseguita nel 2012
con Linverno del mondo. A Francoforte
per presentare lultimo capitolo di Centu-
ry ai suoi editori, Follett si ferma allo
stand Mondadori dove lo incontriamo.
Il terzo libro comincia nel 1961 con la
costruzione del Muro di Berlino e finisce
nell89, quando il Muro viene abbattuto.
Sono gli anni della Guerra fredda, c mol-
to intrigo, non necessariamente spionag-
gio. Certo uno dei personaggi lavora alla
Casa Bianca, un altro invece al Cremli-
no. Perch il 1961? stata una scelta ine-
vitabile, non solo per il Muro: quello sta-
to il primo anno della presidenza Kenne-
dy, del fallito sbarco nella Baia dei porci,
di Yuri Gagarin primo uomo nello spazio,
della legge che vieta in America la segre-
gazione razziale sui mezzi pubblici. Ecco,
questo della lotta per i diritti civili , dopo
la Guerra fredda, laltro filone del libro, un
tema appassionante. Ma nel 1961 inizia
anche lintervento americano in Vietnam.
La guerra del Vietnam ha scosso il mon-
do. Dovunque ci furono proteste. Anchio
da giovane ero in piazza a manifestare.
Erano anni di grandi mobilitazioni, ma
anche anni di durissimo scontro fra ame-
ricani e sovietici con il pericolo ricorrente
di una guerra nucleare.
Ken Follett, 64 anni, una gloriosa car-
riera di scrittore in testa alle classifiche
dei bestseller con oltre 130 milioni di co-
pie (il numero uno I pilastri della Terra,
circa venti milioni di copie vendute dal
1989), ha concluso la prima stesura del ro-
manzo. Lho inviata a una serie di attenti
lettori, i miei consulenti storici, gli editor.
Ma anche fidati amici che non si fanno
scrupoli a dirmi se c qualcosa che non
funziona. Lavoro sempre cos. Quando ho
tutte le risposte, procedo alla seconda e
definitiva stesura. In tempo per far uscire
il libro alla data fissata. Il grosso comun-
que compiuto, cio lossatura del rac-
conto e i diversi modi con cui i diversi per-
sonaggi incrociano le loro vite. Una capa-
cit, questa, di tessere i diversi fili della
trama che il marchio distintivo di Follett.
Ci saranno ovviamente anche storie
damore. Certo, e nontutte idilliache. Per
esempio c una giovane ragazza america-
na che va a lavorare alla Casa Bianca e ha
una relazione con il presidente Kennedy.
Sugli amori di Kennedy circolano tante
storie, io volevo essere accurato. Cos mi
sono documentato. Come? Avevo letto
il memoir di Mimi Alford, una stagista di
19 anni che fu sedotta da Jfk. Era vergine.
La loro relazione dur diversi mesi, solo
50 anni dopo lei lha raccontata. Io le ho
scritto chiedendole se mi poteva aiutare
con i suoi ricordi, se leggendo quanto sta-
vo scrivendo trovava qualcosa di sbaglia-
to. Mi ha risposto ed stata felice di colla-
borare.
America, Unione Sovietica, Berlino: in
questo terzo capitolo lInghilterra non ha
un grande ruolo. Me lha detto anche il
mio editore inglese, Macmillan, che ri-
masto un po perples-
so. Ma cos successo
davvero di memorabi-
le in Inghilterra da do-
po la fine della guerra?
I Beatles, ecco, non
molto di pi. In Ame-
rica il passaggio da
Lyndon B. Johnson a
Nixon stata una svol-
ta epocale, drammati-
ca. In Inghilterra cosa
abbiamo avuto di si-
mile? Il passaggio dal
conservatore Douglas-
Home al laburista Wil-
son? Nemmeno para-
gonabile. Della Tha-
tcher, Follett non vuo-
le parlare (un orco
lha definita una volta)
e nemmeno di Tony
Blair, a cui da tempo
muove molti rimpro-
veri, non ultimo la
guerra in Iraq e la bu-
gia delle armi di di-
struzioni di massa.
Century una lunga
cavalcata attraverso il
Novecento. Nel 2014 in
Europa si parler mol-
to della Prima guerra mondiale, di cui ri-
corre appunto il centenario. Per il suo La
caduta dei giganti uscito quattro anni
fa: troppo in anticipo? Il libro ancora in
commercio. Molti storici che pubblicano
le loro ricerche sul 1914 in questi mesi
sinterrogano su come i governi europei
poterono precipitare i loro paesi in una
guerra cos catastrofica. Ecco, leggendo il
primo capitolo di Century, nelle sue varie
dislocazioni Inghilterra, Russia, Ger-
mania si vede in azione questa follia
collettiva, da una parte lillusione di una
guerra che fosse davvero lultima, dallal-
tra un delirio di sopraffazione e di onni-
potenza.
Lanno prossimo, I pilastri della Terra
compiono 25 anni. Ci sono in programma
festeggiamenti? Forse un raduno a Sali-
sbury, la cui cattedrale un po il modello
di quella romanzo? Non ci abbiamo an-
cora pensato. Salisbury, certo, ma anche
la bellissima cattedrale di Santa Maria a
Vitoria in Spagna: l mi hanno dedicato
una statua sulla piazza.
E in Italia, torner presto? A giugno era
a Positano a suonare con la sua band.
Spero di venire presto in Italia, dove da
sempre ho lettori molto affezionati. Dopo
quelli di lingua inglese, sono gli italiani i
pi assidui frequentatori del mio sito.
RIPRODUZIONE RISERVATA
La denuncia Le malattie degenerative del nostro sistema penitenziario in un saggio che raccoglie i pareri di giuristi ed esperti
Il paradosso delle carceri: prigionieri garanti della legalit
S
ul sovraffollamento delle
carceri italiane ormai sap-
piamo tutto, bench in real-
t non ne sappiamo nulla. Biso-
gnerebbe viverla quella condi-
zione, per conoscerla davvero.
Noi conosciamo soltanto i nu-
meri, le cifre: 66 mila detenuti
stipati in celle che potrebbero
ospitarne 47 mila. Numeri incer-
ti, tuttavia, perch quel dato
conteggia anche penitenziari
chiusi per mancanza di persona-
le, per inagibilit, per lavori di ri-
strutturazione. Secondo fonti
non ministeriali, leccedenza ef-
fettiva tocca 30 mila detenuti, al-
lincirca la met dellintera po-
polazione carceraria. Tanto che
la Corte di Strasburgo nello
scorso mese di gennaio ci ha
dato un anno di tempo per re-
staurare un minimo di civilt
giuridica, altrimenti scatteranno
le sanzioni. E daltronde in Ger-
mania e in California, per dirne
una, la pena viene rinviata duffi-
cio quando verrebbe scontata in
condizioni contrarie al principio
dumanit.
Sennonch il sovraffollamen-
to solo uno dei corni del pro-
blema. Tutto il nostro sistema
presenta arretratezze e insensa-
tezze, sia sul piano del diritto pe-
nale sostanziale (il codice in vi-
gore del 1930, lo firm il Guar-
dasigilli di Benito Mussolini), sia
sul piano dellesecuzione della
pena. Per accendere un faro in
questo pozzo buio pu aiutarci
un volume appena edito per i ti-
pi di Ediesse (Volti e maschere
della pena). Lo hanno curato
Franco Corleone e Andrea Pu-
giotto: il primo, gi sottosegreta-
rio alla Giustizia dal 1996 al 2001,
Garante dei detenuti nel comu-
ne di Firenze; il secondo un co-
stituzionalista brillante che in-
segna nelluniversit di Ferrara.
E la loro voce, insieme a quella di
Gherardo Colombo e di molti al-
tri giuristi convocati al capezzale
del diritto, d corpo a una requi-
sitoria contro quattro malattie
degenerative, che sottraggono al
recluso non pi soltanto la liber-
t, bens la sua stessa dignit.
Quali? La pena nascosta, ovve-
ro quella inflitta negli ospedali
psichiatrici giudiziari. La pena
estrema, dunque il carcere duro
previsto dallart. 41-bis, che si ri-
solve in una forma di tortura. La
pena murata, e qui entrano in
campo lo spazio e la funzione
della reclusione. Infine la pena
insensata, strumento di vendet-
ta anzich di rieducazione, co-
me pretenderebbe viceversa
lart. 27 della Carta. La somma di
queste quattro afflizioni scri-
vono i curatori trasforma il
detenuto da reus a res, da colpe-
vole o presunto colpevole (il 40%
in attesa di giudizio) a cosa, e a
cosa che non conta. Taspettere-
sti da parte loro una reazione, se
non uninsurrezione. Invece i
nostri carcerati praticano de-
nunce non violente, firmano ri-
corsi giurisdizionali, votano in
massa alle elezioni. Aquanto pa-
re, sono rimasti gli unici a crede-
re nella legalit.
michele.ainis@uniroma3.it
RIPRODUZIONE RISERVATA
R Il libro: AA.VV. Volti e maschere
della pena, a cura di Franco
Corleone e Andrea Pugiotto,
Ediesse, pp. 342, e 16
di RANIERI POLESE
La storia
Da Bruno Munari
a Antonia Barbarossa
La Lettura ha una lunga storia: ha iniziato
le pubblicazioni nel 1901 continuando
senza interruzione fino al 1945 e poi in
forma intermittente fino al 1952. Sopra, a
sinistra, una delle copertine storiche
firmate da Bruno Munari; a destra, una
recente copertina di Antonia Barbarossa,
vincitrice del premio che il supplemento
culturale del Corriere ha indetto fra i
lettori. In quella occasione hanno risposto
circa 600 giovani artisti e molte delle loro
proposte saranno presentate in una
installazione video nellambito della
mostra alla Triennale. Allo stesso modo
anche le copertine storiche faranno parte di
una installazione video che presenta la
lunga storia di cover della Lettura. In
mostra saranno presentate tutte le prime
pagine con le cento opere pubblicate,
alcune anche firmate e con interventi
pittorici degli artisti, oltre a una
cinquantina di lavori originali.
Francoforte
Bene gli italiani
Francoforte non andata male per
gli editori italiani. Hanser ha in
vetrina lultimo Eco e presto far
uscire il romanzo postumo di
Tabucchi (in Francia, Gallimard).
Fabio Volo ha successo da
Diogenes e Fausto Brizzi (Einaudi
Stile libero) stato comprato in
America. Rizzoli vende bene la
biografia della Fallaci di Cristina
De Stefano, cos come la Avallone e
Augias. Random House Germania
ha comprato il nuovo romanzo di
Catozzella (Feltrinelli). Fra gli
acquisti curiosi per lItalia, invece,
due francesi: Lo straordinario
caso del fachiro che rimase chiuso
in un armadio Ikea di Romain
Puertolas (Einaudi) e Alors voil
di Baptiste Beaulieu (Rizzoli).
Bompiani ha comprato Ghost
Waltz, il libro che ispir9
settimane e 1/2: lo traduce
insieme con la biografia che svela
la vera identit dellautrice.
Trama
Siamo ai tempi della Guerra
fredda: uno dei personaggi
lavora alla Casa Bianca;
un altro, invece, al Cremlino
Premiato per Giallo dAvola
ADi Stefano lAddamo
Paolo Di Stefano tra i vincitori del Premio internazionale
Salvatore Addamo, giunto alla sesta edizione, svoltosi ieri a
Catania. Di Stefano stato premiato per il libro Giallo
dAvola (pubblicato dalleditrice Sellerio), un legal thriller
siciliano ambientato in terra contadina intorno alla met
degli anni Cinquanta, dove la verit storica si intreccia con la
cronaca, minuziosamente ricostruita dallautore. Gli altri
due riconoscimenti sono andati a Mario Ciancio, direttore
de La Sicilia per Der Aetna. Resoconto dei viaggi
(pubblicato dalleditrice Domenico Sanfilippo) e Antonio
Mistretta per Archivi del Sud. Una saga siciliana (uscito
per le edizioni Bonanno).
di MICHELE AINIS
34
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Eventi
UNA MOSTRA
A ROMA
Lesposizione 0a ogg| a| Ch|os|ro
dc| 8raman|c |asccsa c || dcc||no
dc||a donna p|u po|cn|c dc||an||ch||a
I documenti Scu||urc, mon|||, d|p|n||.
l8O opcrc da| Husc| ||a||an| c prcs||||
da| 8r|||sh Huscum c da| louvrc
Cleopatra
Effetto regina
I
l ritratto di Cleopatra, che
accoglie il visitatore allin-
gresso della mostra dedicata
allultima regina dEgitto,
presenta un bel volto ovale dai
tratti regolari, lincarnato fresco,
gli occhi allungati, le labbra pie-
ne, i capelli acconciati in file geo-
metriche di boccoli. Scolpito da
un artista greco in marmo pente-
lico, probabilmente tra il II e il I
secolo a. C., e ritrovato nel 1887
nei pressi della chiesa dei Santi
Pietro e Marcellino sulla via La-
bicana a Roma, ha una somi-
glianza con la regina tolemaica,
ma potrebbe essere anche la raf-
figurazione della dea Iside.
Per avere maggiore certezza
della fisionomia di Cleopatra bi-
sogna arrivare al cuore della mo-
stra, dove esposta unaltra testa
in marmo bianco, considerata
come la prima identificazione di
una delle pi famose femme fa-
tale dellantichit. Proveniente
dai Musei Vaticani, la scultura
costituisce uno dei due ritratti
pi sicuri della regina, entrambi
riaffiorati da scavi laziali. Laltro
ritratto si trova a Berlino e non
arrivato per questa esposizione,
che presenta centottanta opere
concesse soprattutto da musei
italiani, dai Capitolini allEgizio
di Torino e allArcheologico di
Napoli ma che si avvale anche di
prestiti anche dal Louvre di Pari-
gi e dal British Museum di Lon-
dra.
Alcuni studiosi ipotizzano che
la testa dei Vaticani appartenesse
alla statua fatta realizzare da Ce-
sare nel 46 a. C., quando Cleopa-
tra era ospite nella sua villa tra-
steverina. Secondo Dione Cassio,
la statua fu collocata con grande
scandalo dei romani nel tempio
di Venere Genitrice, accanto a
quella della dea. La regina ha il
volto pieno, gli occhi grandi, la
bocca piccola con il labbro supe-
riore sottile e quello inferiore
c ar n os o, c h e l e r eg al an o
unespressione risoluta e lieve-
mente imbronciata. Manca pur-
troppo lelemento fisiognomico
pi caratterizzante: quel naso la
cui punta volgeva fatalmente
verso il basso e che rendeva la
sua bellezza non del tutto in-
comparabile, come ci ricorda
Plutarco. Ma che non riusc ad
intaccare il suo fascino irresisti-
bile. Un naso, quello, che si pu
osservare in tutta la sua antieste-
tica lunghezza, accentuata dal
profilo, nelle monete coniate du-
rante i ventanni del suo
regno, dal 51 al 30 a. C.,
quando la sconfitta di
Antonio ad Anzio la in-
dusse al suicidio e il
vincitore Ottaviano Au-
gusto diede il via alla
sua damnatio memo-
riae.
La mostra racconta
anche lascesa e il decli-
no della regina, indaga i
suoi anni romani e lin-
fluenza esercitata sui
costumi e sulla religio-
ne dellUrbe, con gli dei
egizi che irruppero nel
Pantheon capitolino e le
matrone che la vollero
imitare indossando ve-
sti raffinate e monili re-
alizzati dagli artisti ales-
sandrini arrivati al suo
seguito. Tra i pezzi di
oreficeria spicca il bracciale a
corpo di serpente ritrovato tra i
beni di una matrona di Pompei.
Da altre domus della citt vesu-
viana e da ville romane arrivano
pitture, mosaici e sculture ispi-
rate al magico regno egizio. In
una sezione sono riuniti i prota-
gonisti che a fianco di
Cleopatra determinarono
gli avvenimenti dellepo-
ca, ridisegnando la storia
e la geografia del Mediter-
raneo: Pompeo e Cesare,
Antonio e Ottaviano, il fi-
glio Cesarione avuto dal
dittatore romano e i ge-
melli Alessandro Helios e
Cleopatra Selene avuti da
Antonio.
In unaltra sfilano i so-
vrani che fecero grande
lEgitto, da Alessandro Magno
(del quale si pu vedere la Testa
idealizzata, proveniente dal
Louvre e detta anche di Alexan-
dre Guimet dal nome del colle-
zionista che lacquist al Cairo) ai
volti dei suoi successori, i re tole-
maici che regnarono su Alessan-
dria per trecento anni. Ma la parte
pi suggestiva del percorso for-
se quella che descrive lambiente
fluviale del Nilo, con affreschi e
finissimi mosaici popolati di ip-
popotami e coccodrilli, rane e
anatre selvatiche che si muovono
tra fiori di loto, cespugli di papiro
e pesci di ogni genere.
Sulle sponde del fiume gioca-
no i bagnanti e in lontananza si
delinea il profilo della citt. In
una statua del I secolo a.C. prove-
niente da Londra un acrobata fa
evoluzioni sul dorso di un cocco-
drillo.
Lauretta Colonnelli
lcolonnelli@corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggenda del cinema
Elizabeth Taylor fu la pi
famosa Cleopatra del
cinema. Il film del 1963, diretto
da Joseph Mankiewicz, cost
44 milioni di dollari,
lequivalente dei 300 di oggi
A Roma |a mos|ra Cleopatra.
Roma e lincantesimo
dellEgitto. l8O | capo|avor|
cspos||, provcn|cn|| da| p|u
|mpor|an|| musc| ||a||an| c con
prcs|||| da a||rc |s|||u/|on|
cs|crc. A| Ch|os|ro dc| 8raman|c
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Tutti i giorni dalle 10 alle 20.
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www.chiostrodelbramante.it.
l| ca|a|ogo c cd||o da S||ra.
La guida
Lintervista l| gcogra|o raccon|a |a s|or|a dc| ||umc, da d|v|n||a a c|cmcn|o na|ura|c |mbr|g||a|o da una d|ga
Cos dal Nilo nacque lo stato-nazione
Q
uellimmagine di Cleo-
patra che si presenta a
Cesare srotolandosi
insieme a un tappeto nel quale
si era nascosta. Ecco, comincia
qui lavventura moderna del-
lEgitto: la regina si slega dal
suo mondo e si consegna alla
romanit, aprendosi a leggi e
consuetudini completamente
diverse.
Con la solita, affascinante
capacit visionaria, Franco Fa-
rinelli, presidente dellAssocia-
zione geografi italiani (nonch
ordinario di geografia alluni-
versit di Bologna), lega a dop-
pio filo la vita della leggendaria
regina al destino del suo Paese.
Un Paese che, sin dagli inizi,
stato un laboratorio culturale e
politico strategico tra Oriente e
Occidente continua e che,
come giustamente ha scritto
Erodoto, un dono del Nilo.
Il Nilo, appunto: larteria di
quel mondo sospeso tra altissi-
ma cultura e cataclismi estre-
mi, quella cerniera dacqua che
con i suoi oltre seimila chilo-
metri se la gioca con il Rio delle
Amazzoni e che buca lAfrica fi-
no a morire proprio in Egitto,
Paese per il quale stato (ed )
fonte di vita. Con le inonda-
zioni spiega Farinelli : co-
me tutti sanno, tra luglio e ot-
tobre il Nilo ricopriva le zone
circostanti di fango. Il limo che
fertilizza la terra, donando so-
stentamento. Ma non tutti san-
no che da questa veemenza
fluviale che nacque la geome-
tria. Dopo ogni inondazione, il
Faraone inviava dei tecnici che
misuravano di nuovo i confini
dei terreni, per stabilire un
equo programma fiscale. Quin-
di, dal fiume scatur una parte
importantissima della scienza,
anche moderna. Si pensi solo
al concetto di misura, fonda-
mentale nelle ricerche filosofi-
che e sociologiche.
In quel misterioso trattato
noto come Corpus hermeticum
(oggi si pensa risalga allanno
Mille) c un passo in cui Ascle-
pio definisce il Nilo una copia
del cielo. E Farinelli nota: In-
dubbiamente a questo fiume
sono stati attribuiti molti si-
gnificati cosmologici. Plutar-
co, nel suo De Iside, scrive che
Osiride il Nilo che si unisce
con Iside, ossia la terra, per
renderla feconda. Una divinit,
appunto, ed cos che gli egi-
ziani vedono il loro fiume.
C un altro aspetto socio-
politico da ricordare: Mos.
Mos e il suo distacco dalla co-
smogonia delle civilt millena-
rie come gli Assiri o i Babilone-
si. Lui intraprende un viaggio
con il suo popolo, propone un
dio non pi locale, bens che
si sposta insieme alla sua gen-
te. Opera una frattura con il
passato e si potrebbe cos dire,
Farinelli: Arrivando qui
Mos invent nuove leggi
Il personaggio
Franco
Farinelli
(1948)
docente
di geografia
alluniversit
di Bologna

Fonte di scienza
Con le sue piene
diede vita alla
geometria, nata
per ristabilire i
confini dei terreni
Come una dea
Il ritratto di Cle-
opatra (o della
dea Iside?):
marmo greco
del II-I sec. a.C.
Gli anni romani della femme fatale
che port lEgitto nellUrbe
Einfluenz il potere e i costumi
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Eventi 35
Giochi
La sta-
tua di un
acrobata a
dorso di cocco-
drillo (I secolo a.
C., dal British
Museum). In
alto, un
gatto, ba-
locco da
trascinare e
nutrire
Il personaggio Giochi, studi, esercizi di retorica e persuasione: leducazione della giovane Cleopatra, orfana di madre a 12 anni, destinata al comando
Da principessina a dea conuna disciplina ferrea
Sapeva nove lingue e il demotico, per dare ordini allesercito. I suoi amori erano incontri daffari
Epoche
Da sinistra
in senso orario:
bracciale a
serpente in oro
e pasta vitrea (I
secolo
d. C.). Ritratto
di Marco
Antonio come
Alessandro
Magno (et
ellenistica).
Bassorilievo
con Augusto in
veste di faraone
(I secolo a. C.)
A sinistra,
testa ritratto
di Cleopatra
(seconda met
del I secolo a. C.)
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G
iocava con i dadi, i cavalli a
dondolo e i topolini domesti-
ci. Ma non sapremo mai cosa
faceva con le sue bambole di
terracotta. Forse le impegnava in in-
surrezioni e battaglie, trasformandole
nei soldati del suo futuro esercito.
Stacy Schiff che insinua questo dubbio
suggestivo nella parte iniziale del libro
dedicato alla regina di Alessandria
(Cleopatra, Mondadori). La principes-
sa dEgitto doveva avere polso e cari-
sma gi da piccola, anche se gli storici
romani, i grandi scrittori e Hollywood
ne hanno fatto un concentrato di vizi e
frivolezze. lunica che abbia regnato
da sola nel mondo antico, regina da
quando aveva 18 anni e dea sin dalla
nascita. Raccontare la sua infanzia
un modo per non restare prigionieri
delle leggende fiorite sui suoi amori e
la sua fine tragica.
Il palazzo dove venne alla luce, nel
69 a. C., andato perduto sottacqua
ma incrociando le fonti storiche torna
splendente e pieno di vita. Cleopatra
gioca con compagni dai nobili natali
destinati a diventare la sua corte, sotto
gli occhi della scorta. Corre lungo i
portici, tra fontane e vasche di pesci,
attraversa i boschetti, si ferma nel
giardino zoologico a guardare rinoce-
ronti e giraffe.
Nascere nella sua dinastia, tra pu-
gnali e veleni, sempre stato rischio-
so, il primo secolo per uno dei peri-
odi peggiori. Il padre di Cleopatra
stato richiamato ad Alessandria solo
perch una carneficina ha segnato la
fine dei Tolomei legittimi. Tutti e cin-
que i fratelli di Cleopatra sono desti-
nati a una morte violenta. Della ma-
dre, scomparsa prima che lei compisse
12 anni, non restano tracce. La princi-
pessa cresce disponendo degli inse-
gnanti migliori nel centro culturale
pi grande del tempo. La biblioteca di
Alessandria e il museo attiguo sono l,
dietro casa. Non doveva avventurarsi
lontano per avere una ricetta, un gioco
meccanico, una carta geografica,
scrive Edward Forster. I Tolomei sono
macedoni, non egiziani e Cleopatra
viene istruita secondo la tradizione
greca. Impara le lettere intonando lal-
fabeto e poi ricalcandole da una tavo-
letta di legno. Svolge esercizi intermi-
nabili e sempre pi difficili, le richie-
sta molta disciplina. I geroglifici ven-
gono usat i sol o nel l e occasi oni
ufficiali e probabilmente Cleopatra
non sa leggerli con disinvoltura.
Ma lunica dei Tolomei a imparare
il demotico, la lingua parlata dagli egi-
ziani e questo le consentir di coman-
dare lesercito senza ricorrere a inter-
preti. Riuscir a padroneggiare nove
idiomi, ma sopra tutto c il greco e c
Omero. I bambini suggevano inse-
gnamenti dal suo seno, avvolti nelle
fasce dei suoi versi, racconta Eraclito.
LIliade latlante intellettuale e la
bussola morale dellepoca. Le intricate
genealogie dellOlimpo non devono
apparire difficili a una giovane della
sua stirpe. Il matrimonio tra consan-
guinei ha prodotto un albero genealo-
gico simile a un intricato cespuglio e i
Tolomei non hanno fatto un favore
agli storici neppure con i nomi: le regi-
ne si chiamano tutte Arsinoe, Berenice
e Cleopatra.
Il confine tra lumano e il divino
fluido e crescendo Cleopatra vestir i
sontuosi panni di Iside, che in s rac-
chiude Afrodite, Era, Atena e Demetra.
La sua storia familiare si insinua nelle
lezioni anche attraverso la figura di
Alessandro Magno, eroe con cui i To-
lomei vantano una dubbia parentela.
Legge ad alta voce o ascolta declamare,
perch i rotoli di papiri non sono ma-
neggevoli. Studia retorica e oratoria. Si
allena rispondendo a domande come:
Cosa diresti se fossi Medea sul punto
di massacrare i suoi figli?.
Cleopatra diventa una maestra nel
ragionamento, nelluso della voce,
nella persuasione. La destrezza verba-
le le servir presto per tessere alleanze
politiche essenziali per un impero ric-
chissimo ma in declino, su cui si al-
lunga lombra di Roma. Non le manca
molto per completare gli studi quando
il padre muore lasciandole il trono. La
immaginiamo mollemente sdraiata o
immersa nel latte ma la sua vita pie-
na di impegni.
La mattina c una mole di bollettini
da leggere e poi riunioni, udienze, la
corrispondenza da sbrigare. Lei an-
nuncia decisioni, d ordini, dispensa
giustizia, esercita la sua autorit sui
templi. Guida leconomia, comanda
le milizie e tratta con le potenze stra-
niere. Conoscendola attraverso la
ricostruzione di Schiff, appare chia-
ro che le sue relazioni con Cesare e
Antonio, da cui avr rispettivamen-
te uno e tre figli, nascono da un in-
contro di intelligenze e interessi,
pi che da unattrazione fatale.
Dopo la sconfitta ad opera di Ot-
taviano, nel 30 a. C., lEgitto desti-
nato a diventare una provincia ro-
mana. Il suicidio allet di 39 anni,
dunque, non un disperato atto
damore come vuole la leggenda. Pro-
babilmente lultima scelta di liber-
t di una regina capace e indomi-
ta, cresciuta in un paese in cui
le donne godevano di unin-
dipendenza impensabile a
Roma.
@annameldolesi
RIPRODUZIONE RISERVATA
parlando per metafore, che lo
Stato-Nazione come lo cono-
sciamo nasce qui. Dalla legge
locale a una legge nazionale,
dunque, con la coscienza di ap-
partenere a uno Stato. E laper-
tura a nuovi mondi, come nella
scena di Cleopatra che esce da
un tappeto srotolato davanti a
Roma.
Ma quando cominciata la
decadenza del Nilo quale divi-
nit gloriosa per diventare
quello che oggi, un grande
fiume con molti aspetti turisti-
ci? Per metafora, con la co-
brigliare una potenza che per
millenni non si lasciata pren-
dere e ha dettato legge. E c il
lato simbolico: nei pressi di As-
suan il fiume si gonfiava in mo-
do archetipico, simulando
un ritorno alla vita.
Il Nilo, dunque, oggi
un vestigio di quello
che fu. Le feluche che
lo attraversano dol-
cemente parlano di
un mondo fatto di
vacanze e tensioni
politiche, letteratura
gialla, film davventura
in voga negli anni Ses-
santa. Di una mitologia
ben diversa. Per leconomia
conclude il geografo il
Nilo tuttora essenziale. Credo
per che il ricordo di quellan-
tico dio che fu e la leggenda
della regina Cleopatra, vivano
ancora.
Roberta Scorranese
rscorranese@corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA
69 a.C. Cleopatra VII
Thea Philopator nata
probabilmente ad
Alessandria dEgitto
ed stata lultima
regina del Regno
tolemaico dEgitto.
Il nome Cleopatra
in greco significa
gloria del padre.
51 a.C. Il padre la
aveva nominata co-
reggente poco prima
di morire e Cleopatra
gli successe nella
primavera di
quellanno, insieme al
fratello Tolomeo XIII,
sposato secondo le
leggi egizie.
48 a. C. In primavera
Tolomeo cerc di
costringerla a lasciare
Alessandria. In quel
momento il generale
romano Pompeo arriv
in Egitto cercando
rifugio da Giulio
Cesare. Quando questi
arriv in Egitto convoc
Tolomeo, e Cleopatra,
che temeva di cader
vittima di un agguato
del fratello gli chiese
protezione. Divennero
amanti quello stesso
giorno. Dalla loro
relazione nacque un
figlio, Tolomeo Cesare
detto Cesarione.
46 a. C. Cleopatra
and a Roma con il
figlio appena nato e vi
rimase fino alla morte
di Cesare, nel 44 a.C.
42 a.C. Marco Antonio,
uno dei triumviri che
governavano Roma
dopo la morte di
Cesare, chiese a
Cleopatra di incontrarlo
a Tarso. Antonio poi la
segu ad Alessandria,
dove rimase fino
allanno successivo.
Dalla loro unione,
nacquero due gemelli
Cleopatra Selene e
Alessandro Helios.
37 a.C. Nacque il terzo
figlio, Tolomeo
Filadelfo.
31 a.C. Le navi romane
si scontrarono con
quelle di Antonio e
Cleopatra nella
battaglia di Anzio.
30 a.C. Dopo il suicidio
di Antonio, Cleopatra
mor, secondo la
leggenda, avvelenata
da un serpente
La vita
Simboli
A sinistra, Cleopatra di J.L.
Grme (1866); a destra, il
Nilo in un affresco di Pompei
e una feluca sul fiume
di ANNAMELDOLESI
struzione della diga di Assuan
dice Farinelli : la diga
nata come protezione per la
popolazione circostante, in
quanto le inondazioni del Nilo
erano imprevedibili e poten-
zialmente mortali. Per, al
tempo stesso, stato come im-
Lungo 6.671 chilometri,
il Nilo il secondo fiume pi
lungo del mondo dopo il Rio
delle Amazzoni. Attraversa
sette paesi africani e percorre
1500 km in Egitto prima
di sfociare nel Mediterraneo
I numeri
36
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Idee&opinioni
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LA REAZIONE ALLE TRAGEDIE DEL MARE
Quei migranti sbarcati a Lampedusa
e il rischio che naufraghi lemozione
di MAUROMAGATTI
A
quante sollecitazioni estreme, co-
me la morte in presa diretta di mi-
gliaia di uomini, donne e bambini,
pu reggere la nostra coscienza
morale? E che cosa potranno lascia-
re dietro di loro quelle vite naufragate in mez-
zo al Mediterraneo, in un impossibile viaggio
verso la speranza di una vita degna di questo
nome?
Nel prossimo vertice Ue, il tema dei migranti
sar (finalmente) allordine del giorno. E
questo certamente un successo del governo
italiano. Ed probabile che, dietro la spinta
dellemozione di questi giorni, lUnione
europea si muova, se non altro per non
perdere completamente la faccia. Ma se anche
ci accadesse, potremmo considerarci
sollevati, in qualche modo esentati, dalla
provocazione a cui, attraverso i media, siamo
esposti in questi giorni?
Noi sappiamo che lempatia cio la capacit
umana di mettersi nei panni dellaltro un
meccanismo capace di attivare la nostra
coscienza morale. Di fronte al dolore altrui,
noi ci commuoviamo, nel senso che
letteralmente siamo spinti a muoverci, a darci
da fare.
Tuttavia, questo meccanismo psico-fisiologico
ha due gravi limitazioni. La prima che la sua
intensit si attenua quanto pi cresce la
distanza (fisica e/ affettiva) dallaltro e dal suo
dolore. Cosicch, mentre avvertiamo senza
filtri la sofferenza di un famigliare, restiamo
indifferenti a quanto capita ad uno
sconosciuto. Lempatia tende sempre a
ripiegarsi, a chiudersi nel proprio gruppo di
riferimento.
La seconda limitazione riguarda la quantit di
sofferenza che possiamo sostenere: quanto
pi la dimensione del male cresce, tanto pi ci
sentiamo sovrastati al punto da dismettere la
nostra sensibilit. Di fronte allillimitato,
diventiamo indifferenti.
Come contemporanei, noi siamo
continuamente esposti, attraverso immagini
in diretta, al dolore degli altri. Di migliaia di
altri. Come in questi giorni, con i profughi
africani. Una tale esposizione in grado di
commuoverci: guardando la Tv, ci sentiamo
coinvolti e non possiamo che avvertire piet
umana. Ma, al tempo stesso, noi siamo
semplici spettatori, cio siamo lontani dalla
scena in cui il dramma si svolge, e per questo,
impotenti. Cos limpulso empatico rimane
sospeso nel vuoto e, sommerso dalla velocit
della vita, velocemente si disperde. Quello che
ci rimane un vago senso di condivisione
associato a una presa datto della nostra
estraneit.
Se c una globalizzazione della indifferenza,
essa si radica in questi meccanismi psicologici
le cui conseguenze sulla qualit umana e
morale delle democrazie avanzate sono per
molto serie. Tutto, alla fine, passa, tutto scorre
senza lasciare traccia. Al punto che tutto
finisce per essere accettabile.
Cosa possiamo fare, dunque, con noi stessi,
con i nostri figli, con le nostre istituzioni?
Come possiamo evitare di crogiolarci
nellemozione del momento lasciando cos
deteriorare la qualit della nostra vita
personale e collettiva?
La domanda tuttaltro che retorica perch
tocca profondamente la nostra condizione di
uomini e donne liberi.
Ci sono due modi per porsi sensatamente
vorrei dire umanamente in questa
situazione.
Il primo consiste in una mobilitazione a
sostegno di ci che in grado di rimuovere le
cause di questi episodi. Questa risposta
comincia nel momento in cui accettiamo di
andare almeno un passo al di l del puro
coinvolgimento emozionale, provando ad
informarci e a discutere con altri per arrivare
ad una valutazione un po pi distaccata e
qualificata e, soprattutto, a capire che cosa ci
sta dietro, chi e come sta intervenendo, e che
cosa si pu fare per prevenire. Questa prima
risposta pu concretamente tradursi nella
partecipazione alle tante forme attraverso cui
lopinione pubblica pu oggi esprimersi, con
lo scopo di creare un contesto pi favorevole
alla decisione delle istituzioni politiche.
Oppure pu prendere la via di un impegno,
diretto o indiretto, con le organizzazioni che
operano per affrontare e risolvere le cause del
problema.
Il secondo modo, invece, quello di
partecipare attivamente, attraverso le reti
esistenti, a una particolare vicenda umana.
Nella serena consapevolezza che chi salva un
uomo, salva il mondo. E dunque, entrare in
rapporto con le organizzazioni che gestiranno,
nei prossimi mesi, i tanti profughi e le loro
vite, mettendo a disposizione tempo e risorse
economiche o immobiliari, per trovare la
soluzione positiva ad un caso concreto.
Che si prenda una strada o laltra ciascuna
con i suoi limiti non importa. Importa per
che come cittadini ci sentiamo interpellati da
questi fatti che sono la storia del nostro
tempo. capitato a tutti, studiando i fatti del
passato, di chiedersi come sia stato possibile
che anche le tragedie pi scandalose siano
passate sotto silenzio, con la colpevole
complicit di chi ha accettato il ruolo passivo
dello spettatore. Oggi, comunque la pensiamo,
la Storia passa dal nostro mare, dai nostri
schermi, dalle nostre citt. Anche per noi, che
siamo nella fortunata condizione di godere
della libert, la realt continua a essere una
domanda aperta, anche se spesso espressa,
come scrive Rilke, in lingua straniera.
RIPRODUZIONE RISERVATA
LETTERA APERTA AL PREMIER
Il governo eviti nuovi tagli ai Comuni
C
aro Presidente Enrico Letta, con un
doppio stato danimo di preoccupa-
zione e di speranza che i sindaci ita-
liani guardano al consiglio dei Mini-
stri che nelle prossime ore dovr vara-
re il disegno di legge per la stabilit economica
finanziaria.
Preoccupazione perch lesperienza insegna
che ogniqualvolta si mette mano alla finanza
pubblica, i Comuni ne escono pesantemente
penalizzati nelle risorse e mortificati nellauto-
nomia. Speranza perch vogliamo credere che
questo governo come lei, Presidente, ha au-
torevolmente dichiarato il 7 agosto incontran-
do lAnci davvero inauguri una stagione
nuova nel rapporto tra Stato e Comuni.
Non ignoriamo naturalmente le criticit fi-
nanziarie con cui deve misurarsi il governo e la
difficolt di attendere a tutte le esigenze. E,
dunque, giusto che ognuno anche gli Enti
locali siano chiamati allassunzione delle
proprie responsabilit. Il punto che citt e
Comuni la loro parte lhanno fatta e la fanno,
stante che sono pi di dieci anni che subiscono
anno dopo anno costanti e continue ri-
duzioni di trasferimenti. Dal 2007 al 2013 i Co-
muni italiani hanno dato un contributo di 16
miliardi: 8 miliardi con il patto di Stabilit e al-
tri 8 di tagli nei trasferimenti dello Stato. Uno
sforzo grande che non ha avuto e non ha analo-
go riscontro negli altri livelli istituzionali, a
partire dallo Stato e dalle sue amministrazioni
a cui non sono stati chiesti n i tagli, n i sacri-
fici imposti ai Comuni.
Fino a oggi i Comuni sono riusciti a mante-
nere i servizi essenziali erogati ai cittadini,
riorganizzando le loro macchine comunali, ra-
zionalizzando e riducendo la spesa corrente,
rinegoziando contratti di servizio e appalti,
contrattando con i nostri dipendenti riduzioni
di istituti salariali accessori, alienando beni
immobiliari e aprendo ai privati le nostre so-
ciet di servizi.
Oggi siamo al punto limite. Unulteriore ri-
duzione delle nostre risorse significa compro-
mettere la erogazione di servizi fondamentali
per la vita dei cittadini. S perch bene ricor-
dare che i Comuni non sono centri di spesa
parassitari. Quando spendono, le nostre am-
ministrazioni lo fanno per assicurare asili ni-
do, scuole materne, assistenza domiciliare agli
anziani, sostegno ai disabili, trasporto locale,
tutela ambientale, promozione culturale e tu-
ristica. Tutte cose essenziali per persone, fami-
glie, imprese e necessarie per contrastare la
crisi e rimettere in movimento la crescita.
Da queste considerazioni derivano le scelte,
per noi irrinunciabili, che ci attendiamo essere
assunte dal Governo. La prima la certezza che
nel 2014 non ci siano ulteriori tagli di risorse
(tenuto conto che in ogni caso 250 milioni di
trasferimenti in meno sono gi previsti per
lanno prossimo dalla spending review plu-
riennale).
La seconda nostra aspettativa che venga al-
lentato il patto di Stabilit, sopprimendo lap-
plicazione del Patto ai Comuni con meno di
5.000 abitanti e allentando il peso del Patto per
gli altri Comuni, condizione essenziale per li-
berare risorse, consentendo la immediata ri-
presa e in tutto il Paese di investimenti
oggi del tutto bloccati.
Ci attendiamo poi che la service tax sia con
noi condivisa visto che sar tributo di com-
petenza dei Comuni e sia configurata secon-
do criteri di equit e di sostenibilit, tali da as-
sicurare che le famiglie siano gravate di un
onere inferiore a ci che hanno pagato som-
mando Imu e Tares.
E, infine, ricordo che i Comuni sono in atte-
sa dellerogazione dellequivalente della secon-
da rata Imu. Sappiamo che compiere queste
scelte non facile. Ma non si dimentichi che
oggi, in un panorama di generale sfiducia del-
lopinione pubblica verso la politica e le istitu-
zioni, i sindaci sono lunica figura istituzionale
a cui i cittadini guardano ancora con fiducia.
Mortificarli e impedire di assolvere ai loro
compiti un danno non solo per i Comuni, ma
per la credibilit della democrazia e delle sue
istituzioni.
Presidente Anci, sindaco di Torino
RIPRODUZIONE RISERVATA
C
O
N
C
di PIEROFASSINO

chiaro che in una fase come


questa, dove non si sa quando si
voter e quali saranno le offerte definitive
che i partiti presenteranno agli elettori,
analizzare i sondaggi serve solo a fornire
materiale alla riflessione di politologi e
sociologi. Fatta questa doverosa premes-
sa interessante ragionare sulla tenuta
del centrodestra testimoniata dallultimo
sondaggi o Swg con un
35,4% che sopravanza di
un paio di punti lo schie-
ramento avverso. L im-
pressione che a questo
punt o i l cent r odes t r a
mantenga le sue posizioni
ol t re Si l vi o, ovvero
scontando i suoi moltepli-
ci errori e limpossibilit
che possa riscendere il
campo. Nonostante la ge-
stione politico-manageriale del centro-
destra, lofferta, sia tutta da ridisegnare
il consenso di base del quale gode non
sembra essere stato intaccato. Per dirla in
breve la pancia del Paese non si spo-
stata. Silvio Berlusconi e Umberto Bossi le
avevano permesso di scalare la politica
nazionale, ma il tramonto dei due leader
non sembra rimettere in discussione la
collocazione nel centrodestra di amplis-
simi settori di ceto medio che quasi an-
tropologicamente si riconoscono in quel
campo e non sono disposti a trasmigrare.
Nemmeno la Grande Crisi con il suo stra-
ordinario e tremendo impatto socio-eco-
nomico sembra aver inciso: gli orienta-
menti culturali di fondo si rivelano grani-
tici come attestano rilevazioni specifiche
realizzate di recente sui temi dellimmi-
grazione e dellamnistia. Assai probabil-
mente neanche la questione del Nord
stata derubricata e conserva invece la sua
forza identitaria e aggre-
gativa.
Tutto ci non vuol dire
che il centrosinistra non
possa vincere ma come
gi accaduto in passato
pu farlo, per ora, solo
usufruendo di alcune fine-
stre temporali e lucrando
sulla difficolt del centro-
destra a riconfigurare lof-
ferta. Per continuare a mo-
nitorare questo fenomeno bisogner ana-
lizzare le due (relative) novit, Beppe Gril-
l o e Mat teo Renzi . I l pr i mo ha gi
dimostrato in alcune aree territoriali di
riuscire a parlare allanima anarchica e
anti-statalista di un pezzo di elettorato
del centrodestra, per testare il secondo
occorrer vedere come riuscir a mixare
discontinuit e tutela delle constituency
tradizionali del centrosinistra.
Dario Di Vico
dariodivico
RIPRODUZIONE RISERVATA
IL TESTAMENTO DI PRIEBKE HA UN MERITO
RICORDARCI LORRORE DEI BOIA NAZISTI

Grazie, Erich Priebke. Sia chiaro,


questo un grazie chiaramente
paradossale, tanto quanto sincero. Gra-
zie per lintervista testamento che lei,
Erich Priebke, ha lasciato morendo. Gra-
zie perch non ci accadr mai pi di poter
rileggere, da uomini contemporanei e a
ormai quasi settantanni dal crollo del na-
zismo e dal suicidio di Hitler, un testo
scritto nei nostri giorni da un protagoni-
sta di quei tempi ancora vivo, soprattutto
intellettualmente e moralmente immuta-
to. Ci che da tempo Storia, in quelle ri-
ghe diventa tragedia del nostro Nuovo Se-
colo.
Grazie per averci ricordato, se mai fos-
se stato necessario, lorrore della farneti-
cante ideologia nazista, la sua intrinseca
vilt, il folle antisemitismo che nutriva le
sue radici. Per averci indicato lorribile
fonte di quel negazionismo che continua
a sgorgare in mezzo mondo.
Grazie perch leggere oggi, nel 2013,
che le camere a gas dei campi di stermi-
nio nazisti sono una falsificazione ver-
gognosa, che lOlocausto propaganda
attuata dai vincitori della Seconda guerra
mondiale per coprire i loro crimini, che
gli ebrei avevano accumulato immensi
capitali mentre la maggioranza del popo-
lo tedesco viveva in forte povert signifi-
ca poter consegnare ai nostri figli e ai no-
stri nipoti un identikit straordinariamen-
te attuale di chi credette strenuamente
nel disegno nazista e di quale immonda e
immorale materia fosse composto il suo
credo distruttivo.
Soprattutto grazie per aver spiegato co-
me e perch un boia nazista resta sempre
un boia nazista, anche a centanni e persi-
no a un passo dalla morte: La fedelt al
proprio passato qualche cosa che ha an-
che a che fare con le nostre convinzioni.
Si tratta del mio modo di vedere il mon-
do, i miei ideali, quello che per noi tede-
schi fu la Weltanschauung ed ancora ha a
che fare con il senso dellamor proprio e
dellonore.
Grazie perch una sua frase in partico-
lare (le nuove generazioni sono state sot-
toposte, a cominciare dalla scuola, al la-
vaggio del cervello) ci rafforza nella con-
vinzione di quanto sia importante coltiva-
re la Memoria, renderla viva agli occhi
delle nuove generazioni, portare le nostre
scolaresche nei campi di concentramento
nazisti. Questo s, Erich Priebke, un mo-
tivo per noi di amor proprio e di onore.
Paolo Conti
RIPRODUZIONE RISERVATA
CENTRODESTRA AVANTI NEI SONDAGGI
SE IL CETO MEDIO NON CAMBIA IDEA
CASO ALITALIA, TRA STATO E IMPRESE
TORNANO LE RELAZIONI DISPENDIOSE
SEGUE DALLA PRIMA
Non si trattato di un miracolo, bens
della degenerazione di un rapporto tra
Stato e imprenditori privati che in Italia ha
radici lontane. Ricordando la figura di Al-
berto Beneduce, primo presidente dellIri
(lIstituto per la ricostruzione industriale),
Marcello De Cecco scrive (Leconomia di
Lucignolo, Donzelli, 2000): Circondando
le banche e i grandi gruppi industriali che
da esse dipendevano di un cordone sanita-
rio rappresentato dagli istituti di credito
speciale, riusc a Beneduce di spegnere le
fiamme del grande incendio dei primi an-
ni Trenta operando una riforma delle no-
stre strutture finanziarie che ha dominato
la vita economica per i sessantanni suc-
cessivi. Si cre cos un sistema assai simile
a quello dei Paesi del socialismo reale. Alla
finanza basata sul rischio si sostitu quella
basata sulla garanzia statale. Per decenni,
quando un privato falliva comprava lo Sta-
to, solo di rado un concorrente estero. Ma
soprattutto lo Stato non interferiva con le
regole del mercato in cui si scambiano la
propriet e il controllo delle aziende, ri-
nunciando a imporvi maggiore trasparen-
za e concorrenza.
La vicenda Alitalia lennesima pessima
prova del nostro capitalismo. Ancora una
volta ha prevalso il rapporto malsano fra
politica e imprese. Una concezione che
considera lo Stato un prestatore di ultima
istanza cui rivolgersi prima del fallimento
e della catastrofe. Ancora una volta viene
meno il principio di responsabilit cui ci si
dovrebbe attenere in un Paese civile.
Speriamo solo di non dover ripetere que-
ste parole amare fra qualche settimana,
commentando lacquisto da parte dello Sta-
to della parte pi rilevante di Telecom Italia
(la rete fissa), unimpresa che successive ge-
nerazioni di imprenditori e di banche (in
alcuni casi gli stessi della vicenda Alitalia)
hanno solamente caricato di debiti.
Francesco Giavazzi
RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
37
Lettereal Corriere
Le lettere, firmate con nome, cognome e citt, vanno inviate a:
Lettere al Corriere Corriere della Sera
via Solferino, 28 20121 Milano - Fax al numero: 02-62.82.75.79
@
E-mail: lettere@corriere.it
oppure: www.corriere.it
oppure: sromano@rcs.it
Risponde
Sergio Romano
I SEPOYCONTROSUAMAEST
TRAPATRIOTTISMOEFANATISMO
Ho letto la sua risposta sui
contemporanei in tribunale
per le colpe del passato. Mi
ha incuriosito la sua
citazione della rivolta dei
sepoy indiani. Francamente
non avevo mai sentito il
nome di quella trib. Dove
risiedevano e che cosa
successe nel 1857?
Marta Melato
Roma
Cara Signora,
S
epoy la versione inglese
di un parola dorigine
persiana. Significa sem-
plicemente soldato ed era
quella comunemente usata
per definire il militare indige-
no arruolato nelle file del-
lesercito che presidiava i ter-
ritori indiani in nome della
britannica Compagna delle In-
die orientali. La Gran Bretagna
praticava allora, per le sua
principale colonia, una sorta
di outsourcing (appalto).
Gli ufficiali e i sottufficiali
provenivano spesso dai ranghi
delle forze armate del Regno
Unito, ma formavano, insieme
a 300.000 sepoy, una milizia
semi-privata. Non tutti i pote-
ri, daltra canto, erano eserci-
tati dalla casa madre. La Gran
Bretagna aveva progressiva-
mente conquistato un enorme
Stato feudale, ma aveva lascia-
to sopravvivere, pragmatica-
mente, le sue numerose ba-
ronie svuotandole, alloccor-
renza, dei loro poteri.
Lammutinamento dei se-
poy scoppi nella primavera
del 1857 e fu apparentemente
il risultato di un grottesco
scontro di civilt. La Compa-
gnia aveva distribuito ai suoi
sepoy lultima versione di un
glorioso fucile inglese (En-
field) che sparava pallottole
rinchiuse in un involucro d
carta. Il manuale dellarma
prescriveva che il soldato, nel
calore della battaglia, strap-
passe linvolucro coi denti, ma
le pallottole erano coperte con
un grasso che, secondo il tam
tamdelle caserme, era di bue o
di maiale: un sacrilegio per gli
ind nel primo caso e per i
musulmani nel secondo. Co-
minci da quel momento un
inarrestabile dramma dellas-
surdo. I sepoy rifiutavano le
munizioni, gli ufficiali puni-
vano i disobbedienti con qual-
che giornata di rigore nelle
celle delle caserme, qualche
testa calda fra i rivoltosi co-
minci a sparare e i coman-
danti a punire con maggiore
severit, le corti marziali pro-
nunciarono condanne a morte
e, infine, circa duecento ostag-
gi europei (quasi tutti donne e
bambini) vennero massacrati
a Kanpur nellestate del 1857.
La rivolta, nel frattempo, si
allargava e singrossava attra-
endo nella mischia chiunque
avesse interessi da difendere o
ambizioni da soddisfare. In
Gran Bretagna tutto fu gene-
ralmente percepito come una
manifestazione di fanatica
barbarie indigena. In India gli
avvenimenti furono interpre-
tati come una legittima rivolta
nazionale e religiosa. Pi re-
centemente, in occasione delle
commemorazione del suo
centocinquantesimo anniver-
sario, lammutinamento di-
ventato la prima guerra in-
diana dindipendenza.
La rivolta mise fine alla pra-
tica delloutsourcing. Da al-
lora la Compagna delle Indie
orientali usc di scena e lam-
ministrazione dellIndia di-
venne una diretta responsabi-
lit del governo britannico.
Quasi ventanni dopo, un Pri-
mo ministro, Benjamin Disra-
eli, avrebbe trasformato il
possesso dellIndia in un Im-
pero e offerto alla regina Vitto-
ria una corona dimperatrice.
Lammutinamento merita di
essere ricordato per un altro
motivo. Nella fase finale del
conflitto giunse in India Wil-
liam Howard Russell. Era cor-
rispondente del Times, veniva
dai campi di battaglia della
Crimea e avrebbe raccontato
per il suoi lettori la riconquista
della citt di Lucknow . Rus-
sell ricordato nella storia del
giornalismo come primo cor-
rispondente di guerra.
RIPRODUZIONE RISERVATA
SHUTDOWN
Compiti della Fed
Caro Romano, non riesco a
capire un elemento dopo la
sua spiegazione sul
cosiddetto shutdown.
Perch il governo federale non
riesce a pagare gli stipendi
pur stampando 85 miliardi di
nuovi dollari al mese? Per lo
stesso motivo, perch si
profila un rischio di default
sui titoli di Stato, non
possono ripagarli con i soldi
che stampano?
Carlo Persano
cp@sedisp.com
Con una politica definita
quantitative easing (alleg-
gerimento quantitativo o al-
lentamento monetario), la
Federal Reserve stampa dena-
ro per comperare, a bassi tassi
dinteresse, le obbligazioni
emesse da banche commer-
ciali ed enti finanziari privati.
E questi, a loro volta, si servo-
no del denaro ricevuto dalla
Fed per impiegarlo nel mer-
cato e stimolare leconomia.
Questa operazione non pu
che aumentare il debito pub-
blico americano, ma ha avuto
per effetto la diminuzione
della disoccupazione e linde-
bolimento del dollaro sui
mercati valutari, migliorando
in tal modo la bilancia com-
merciale americana.
TRAGEDIE DEL MARE / 1
Errori del nostro Paese
Gi 40 anni fa dovevamo dire
che lItalia un Paese
sovrappopolato con tanti
disoccupati, con 7 milioni di
persone che vivono al disotto
della soglia di povert e con
circa 3 milioni che vivono in
miseria. Non abbiamo avuto
il coraggio di dire le cose
come stavano (e come
stanno) e purtroppo, a questo
mondo, esistono anche gli
errori irrimediabili. E chi
sbaglia paga. Al punto in cui
siamo non ci resta che andare
a prendere i migranti nei
porti libici con le nostre navi:
solo cosi eviteremmo le
tragedie del mare.
Mario Scrawls
San Donato Milanese
TRAGEDIE DEL MARE / 2
Pi rispetto per i morti
Era necessario che dei
camion da cantiere e una gru
fossero utilizzati per caricare
le bare dal molo di
Lampedusa sulla nave che le
porter in continente? Quei
corpi non dovevano almeno
in questa occasione, godere
di pi rispetto? Credo che in
una situazione demergenza,
quella che Lampedusa sta
vivendo, il nostra Paese, il
settimo Paese pi avanzato
del mondo, dovrebbe rendere
dignit a queste vite spezzate
anche in questa estrema ed
ultima occasione.
Luca Soldi, Prato
SALVATAGGIO ALITALIA
Laiuto di Poste Italiane
Non ho ben capito
losservazione
dellamministratore delegato
delle Poste quando assicura
che per risanare Alitalia (o
meglio per pagare i suoi
debiti), non saranno toccati i
soldi dei risparmiatori
postali. Non credo che egli
parlasse di 75 milioni di euro
propri, e pertanto si tratta di
soldi della societ Poste
Italiane spa, di propriet
dello Stato. Ossia, stiamo
parlando di soldi di tutti,
compresi, ma non solo, dei
risparmiatori italiani. Non
sfuggir allad di Poste
Italiane che tale somma non
piccola; e vorrei che
riflettesse sul fatto che in
questi stessi giorni si
starebbe per alimentare la
social card, ossia laiuto
minimo mensile per i pi
poveri, di soli 35 milioni .
Luigi Lavorgna, Roma
NAPOLI
Domanda al sindaco
Vorrei porre una semplice
domanda al sindaco di
Napoli, Luigi De Magistris. I
quartieri di periferia della
citt,da Pianura a Miano,da
Bagnoli a Scampia, versano
in uno stato di pauroso
abbandono e spesso non
possibile neanche potersi
avventurare a piedi. Viene da
chiedersi che cosa
lamministrazione in carica
da due anni abbia fatto
finora per combattere questo
degrado. Oforse che De
Magistris pensa che Napoli
sia costituita essenzialmente
dal Vomero, dove abita, e dai
quartieri borghesi?
Vittorio Gennarini, Napoli
La tua opinione su
sonar.corriere.it
Il ministro Annamaria
Cancellieri: amnistia e
indulto non
riguarderanno
Berlusconi. Giusto?
SUL WEB Risposte alle 19 di ieri La domanda
di oggi
Paolo Giachini, legale
di Erich Priebke: lui era
credente, ha diritto ai
funerali in chiesa.
Siete daccordo?
Interventi & Repliche
Ebrei: la pratica della circoncisione
Dobbiamo chiederci se in Europa ci sia ancora
posto per ebrei e musulmani o se ci troviamo
su un piano inclinato che arrivi a proibire due
pratiche centrali per ebraismo e Islam. Polonia,
Norvegia, Svizzera, Islanda hanno vietato la
macellazione rituale. LAssemblea
parlamentare del Consiglio dEuropa ha chiesto
di fatto la proibizione della circoncisione. Il
Corriere ha affrontato il tema il 5 ottobre, ma
data la posta in gioco qualcosa va
puntualizzato. La circoncisione nulla ha a che
fare con le mutilazioni genitali femminili, dal
momento che nessuna funzione fisiologica
viene limitata. Semmai, come sottolineato nel
2012 dallAmerican Academy of Pediatrics, dal
punto di vista medico, i rischi sono superati dai
vantaggi (come una minor probabilit di
contrarre Hiv, Papilloma virus, Herpes genitale
e sifilide). Una conseguenza positiva del
dibattito potrebbe essere una pi ampia
consapevolezza della necessit di controllare la
coagulazione prima dellintervento riducendo i
rischi di emorragie. invece una richiesta da
respingere quella di spostare let della
circoncisione affinch il bambino possa
esprimere il consenso. Innanzitutto per il
bambino stesso, perch tale intervento
minimo se fatto da piccoli, mentre diventa
impegnativo, sotto ogni aspetto medico e
psicologico, se affrontato da grandi. Si
tratterebbe poi di una richiesta discriminatoria:
il consenso del bambino non viene preteso per
altre pratiche mediche (come le doverose
vaccinazioni) o sociali (come i fori nelle
orecchie). Ma il dibattito deve anche essere
serio e non pu esserci reato senza pena.
facile prevedere che, in seguito al divieto, ai
bambini verrebbero diagnosticate
malformazioni urogenitali tali da necessitare la
circoncisione, oppure i neonati verrebbero
portati allestero per rientrare circoncisi. Per un
reato in cui non vi danno, verrebbero arrestati
i genitori o i figli affidati ai servizi sociali?
evidente che tali iniziative nascano dalla paura
suscitata da immigrazione e fondamentalismo
islamico, ma la paura cattiva consigliera. Il
rischio che lOccidente non faccia tesoro della
propria storia, lastricata di falliti ma terribili
tentativi di limitare i diritti delle minoranze, a
cominciare proprio dagli ebrei, o di eliminare del
tutto il fenomeno religioso, come nellUnione
Sovietica. Dobbiamo tutti vigilare perch non si
abbandoni la difesa della libert religiosa a
favore della conquista di una, inquietante
poich obbligatoria, libert dalla religione.
Yasha Reibman
gi Portavoce e Vicepresidente
della Comunit ebraica di Milano
LOcse e la disoccupazione giovanile
il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha
dichiarato che gli italiani sono poco occupabili
(Corriere, 9 ottobre), anche se viene citato
lOcse, un altro organismo europeo che
pontifica senza indicare soluzioni. Ancora una
volta si dimostra che i cosiddetti tecnici, invece
dimpegnarsi per trovare soluzioni, fanno solo
affermazioni campate in aria. Il problema
delloccupazione in Italia riguarda in gran parte i
giovani magari diplomati o laureati , ma la
favoletta che la scuola non prepara al lavoro
non una giustificazione. Ad ogni modo,
aspettiamo le soluzioni, magari con
lorganizzazione dei corsi di aggiornamento,
visto che non si capisce a che cosa servano i
Centri per limpiego, se non per i dati statistici.
Giovanni Attin
giovanniattina@tiscali.it
Il sondaggio Swg
In merito al sondaggio pubblicato ieri a pagina
8 (Gi sparito leffetto crisi: centrodestra di
nuovo avanti, Pd in calo di oltre 4 punti)
precisiamo che stato realizzato da Swg con
metodo Cawi su un campione di 1000 soggetti
maggiorenni. Rilevazione effettuata l8 e il 9
ottobre.
S 52 No 48
Pi o Meno
di Danilo Taino Statistical Editor
La nuova economia
della longevit
N
on seppellite gli anziani. Sono ancora giovani. Contando
solo gli over-50 che vivono negli Stati Uniti, stanno co-
struendo uneconomia per dimensione inferiore solo a
quelle americana e cinese. che lallungamento della vita
occorso nellultimo secolo 30 anni ha provocato una
rivoluzione quantitativa ma anche qualitativa. La societ di analisi
Oxford Economics in collaborazione con la Aarp unassociazione
americana rivolta a persone di oltre 50 anni ha calcolato che negli
Stati Uniti coloro che hanno superato il mezzo secolo di et spendo-
no direttamente 4.600 miliardi di dollari ogni anno, che salgono a
7.100 miliardi se si considera leffetto moltiplicatore sul totale del-
leconomia: si tratta del 46% del Prodotto interno lordo (Pil) degli
Usa. Secondo le proiezioni dello studio, la cifra quasi raddoppier
entro il 2032, a 13.500 miliardi, che a quel punto sar pi di met del
Pil (52%).
Gi oggi, si tratta di uneconomia responsabile per cento milioni
di posti di lavoro, 4.500 miliardi in salari, 1.750 miliardi in tasse fe-
derali e locali. Gli over50 americani spendono tremila miliardi in
prodotti e servizi non legati alla salute, quasi met di quanto spen-
dono tutti coloro che hanno pi di 25 anni. Per la salute, spendono
gi oggi 1.600 miliardi ogni anno, che saliranno a quattromila en-
tro il 2032. Oxford Economics chiama questa realt Longevity Eco-
nomy, economia della longevit: lanalisi sullAmerica ma la ten-
denza la stessa in tutto lOcciden-
te (pi il Giappone). La cosa straor-
dinaria che non si tratta solo di
persone spesso a buon reddito
controllano quasi l80% della ric-
chezza americana che spendo-
no. Lallungamento della vita ha
provocato cambiamenti profondi:
con la creazione di prodotti e servi-
zi destinati a chi avanti negli anni;
ma anche perch si formata una
nuova categoria di lavoratori e di
imprenditori che quando la vita era
pi breve non esisteva.
Non solo gli over50 vanno in pensione pi tardi perch sono
pi sani. Ormai hanno uno spirito diniziativa non diverso da quello
delle altre fasce det. Gli ultimi ventanni hanno visto un cambia-
mento straordinario, da questo punto di vista. Nel 1996, solo il 14%
dei nuovi imprenditori aveva pi di 50 anni e si confrontava con co-
loro che avevano tra i 20 e i 34 anni che erano il 35%. Oggi, il 26% dei
nuovi imprenditori ha tra i 20 e i 34 anni, il 24% tra i 35 e i 44, un
altro 26% nella fascia 45-54 e gli oltre 50 sono il 23%. L85% di co-
loro tra i 50 e i 65 anni naviga in Internet e spende 650 miliardi di
dollari lanno in tecnologia. La Longevity Economy insomma in
crescita e dinamica. Questo gruppo sostiene Adrian Cooper,
amministratore delegato di Oxford Economics sta anche creando
innovazione e nuovi business eccitanti in tutti i settori, dai pelapata-
te alle auto sportive.
La tendenza non va sottovalutata. Che opportunit sia per chi
mette prodotti e servizi sul mercato evidente. Ma crea anche rischi.
Le persone con pi anni, infatti, hanno anche pi denaro, pi potere
e di solito votano di pi dei giovani. Tendono a modificare la societ
a loro immagine ed esigenza. Problema vero per politici seri.
danilotaino
RIPRODUZ ONE RISERVATA
Negli Usa gli
ultracinquantenni
spendono 4.600
miliardi di dollari
ogni anno
PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 19,50 (recargo envio al interior $ 1,50); Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD
3,50; CH Fr. 3,00; CH Tic. Fr. 3,00; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; CZ Czk. 64; Egitto e 2,00; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e
2,00; Malta e 2,00; Monaco P. e 2,00; Olanda e 2,00; Portogallo/Isole e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Hong Kong HK$ 45;
Thailandia THB 190; UK Lg. 1,80; Ungheria Huf. 600; U.S.A. USD 4,00. ABBONAMENTI: Per informazioni sugli abbonamenti nazionali e per l'estero tel.
0039-02-63.79.85.20 fax 02-62.82.81.41 (per gli Stati Uniti tel. 001-718-3610815 fax 001-718-3610815; per il Brasile Numero Verde 0800-558503 solo per San Paolo e
00xx11-36410991 per tutte le altre localit). ARRETRATI: Tel. 02-99.04.99.70. SERVIZIO CLIENTI: 02-63797510 (prodotti collaterali e promozioni).
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Soi Sukhumvit, 62 Sukhumvit Road, Bang Chark, Phrakhanong - Bangkok 10260 - Thailan-
dia S Milkro Digital Hellas LTD - 51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia
PREZZI: * Non acquistabili separati, il venerd Corriere della Sera + Sette e 1,80 (Corriere
e 1,30 + Sette e 0,50); il saba o Corriere della Sera + IoDonna e 1,80 (Corriere e 1,30 +
IoDonna e 0,50) . A Como e prov., non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + Cor.
Como e 1,10 + e 0,20; ven. Corsera + Sette + Cor. Como e 1,10 + e 0,50 + e 0,20; sab.
Corsera + IoDonna + Cor. Como e 1,10 + e 0,50 + e 0,20. In Campania, Puglia, Matera e
prov., non acquistabili separati: lun. Corsera + CorrierEconomia del CorMez. e 0,87 + e
0,43; m/m/g/d Corsera + CorMez. e 0,87 + e 0,43; ven. Corsera + Sette + CorMez. e 0,87
+ e 0,50 + e 0,43; sab. Corsera + IoDonna + CorMez. e 0,87 + e 0,50 + e 0,43. In Veneto,
non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorVen. e 0,90 + e 0,40; ven. Corsera +
Sette + CorVen. e 0,90 + e 0,50 + e 0,40; sab. Corsera + IoDonna + CorVen. e 0,90 + e 0,50
+ e 0,40. In Trentino Alto Adige, non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + Cor-
Trent. o CorAltoAd. e 0,90 + e 0,40; ven. Corsera + Sette + CorTrent. o CorAltoAd. e 0,90 +
e 0,50 + e 0,40; sab. Corsera + IoDonna + CorTrent. o CorAltoAd. e 0,90 + e 0,50 + e 0,40.
A Bologna e prov. non acquis abili separati: m/m/g/d Corsera + CorBo e 0,63 + e 0,67;
ven. Corsera + Sette + CorBo e 0,63 + e 0,50 + e 0,67; sab. Corsera + Io Donna + CorBo e
0,63 + e 0,50 + e 0,67. A Firenze e prov. non acquistabili separati: l/m/m/g/d Corsera +
CorFi e 0,63 + e 0,67; ven. Corsera + Sette + CorFi e 0,63 + e 0,50 + e 0,67; sab. Corsera +
Io Donna + CorFi e 0,63 + e 0,50 + e 0,67.
ISSN 1120-4982 - Certificato ADS n. 7336 del 14-12-2011
La tiratura di sabato 12 ottobre stata di 454.729 copie
FONDATO NEL 1876
DIRETTORE RESPONSABILE
Ferruccio de Bortoli
CONDIRETTORE
Luciano Fontana
VICEDIRETTORI
Antonio Macaluso
Daniele Manca
Giangiacomo Schiavi
Barbara Stefanelli
4
* Con "Sette" e 2,80; con "Io Donna" e 2,80; con "Style Magazine" e 3,30; con "Living" e 4,80; con "Patricia Highsmith" e 8,20; con "Carosello" e 11,29; con "Il grande alpinismo" e 12,29; con "Io sono Malala" e 14,20; con "Vajont. Orazione civile" e 12,20; con "I classici della letteratura. Grandi autrici" e 9,20; con "Piano Classica" e 7,20; con "Twin stories" e 4,20; con "Il Cosmo" e 12,20; con "I dolci di Benedetta" e 9,29; con "Il grande libro dello scudetto" e 11,20; con "I
grandi romanzi storici" e 9,20; con "Classici dellAvventura" e 8,20; con "I Libri del Festival della Mente" e 7,20; con "Francesco Guccini. Storie di libert" e 11,20; con "Zucchero Collection" e 11,29; con "Passione Tango" e 9,20; con "Holly e Benji" e 11,29; con "Le cose cambiano" e 9,20; con "Il commissario Montalbano" e 11,29; con "Francesco. La rivoluzione della tenerezza" e 8,20; con "Riccardo Muti. Il mio Verdi" e 14,20; con "Il Mondo" e 4,30
37
38
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Krystian
Zimerman
pianoforte
Programma da definire
Le Concert des
Nations
Jordi Savall
direttore
Bach I sei Concerti
Brandeburghesi
Andrs Schiff
pianoforte
Sonateper pianoforte
di Beethoven - IV
Quartetto
Lyskamm
Schubert, Mozart, Verdi
Andrs Schiff
pianoforte
Sonateper pianoforte
di Beethoven - V
Basilica di San Marco
Amsterdam
Baroque
Orchestra
& Choir
Ton Koopman
direttore
Hndel -The Messiah
Con il sostegno dellAmbasciata e del
Consolato Generale dei Paesi Bassi
Andrs Schiff
pianoforte
Sonateper pianoforte
di Beethoven - VI
Sentieri selvaggi
Carlo Boccadoro
direttore
Cristina Zavalloni
soprano
Ghedini, Gentilucci, Einaudi,
Boccadoro, Berio
Con il sostegno di
Fondazione Dragoni
Enrico Dindo
violoncello
Suiteper violoncellosolo
di Bach I
Leonidas
Kavakos
violino
Enrico Pace
pianoforte
Beethoven, Debussy, Ravel,
Respighi
Quartetto
di Cremona
Quartetti per archi
di Beethoven- IV
Trio di Parma
Schubert
Andrs Schiff
pianoforte
Sonateper pianoforte
di Beethoven-VII
Quartetto
di Cremona
Quartetti per archi
di Beethoven- V
Orchestre des
Champs-lyses
Collegium
Vocale Gent
Philippe
Herreweghe
direttore
Haydn - Die Schpfung
Andrea
Lucchesini
pianoforte
Mozart, Schubert, Brahms, Strauss
Quartetto Ebne
Mozart, Schumann,
Jazz & Crossover
Quartetto
di Cremona
Quartetti per archi di
Beethoven- VI
Jan Lisiecki
pianoforte
Chopin
Enrico Dindo
violoncello
Suiteper violoncellosolo
di Bach II
Sharon Kam
clarinetto
Isabelle van Keulen
violino
Ulrike-A. Math
violino
Volker Jacobsen
viola
Gustav Rivinius
violoncello
Brahms, Mozart
GIOVED 29 MAGGIO
PIANISTI AL QUARTETTO
21
22 OTTOBRE
BAROCCO E OLTRE
1
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
12 NOVEMBRE
2
MUSICA DA CAMERA
26 NOVEMBRE
3
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
3 DICEMBRE 4
BAROCCO E OLTRE
10 DICEMBRE
Porte aperte
alla citt
al Conservatorio
In collaborazione
con Conservatorio di Milano
29 GIUGNO2014
5
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
14 GENNAIO2014
6
MUSICA DA CAMERA
21 GENNAIO
7
BAROCCO E OLTRE
28 GENNAIO
8
MUSICA DA CAMERA
MUSICA DA CAMERA
4 FEBBRAIO
9
18 FEBBRAIO 10
MUSICA DA CAMERA
BEETHOVEN
MUSICA DA CAMERA
25 FEBBRAIO 11
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
4 MARZO 12
11 MARZO 13
MUSICA DA CAMERA
BEETHOVEN
BAROCCO E OLTRE
18 MARZO 14
PIANISTI AL QUARTETTO
1 APRILE 15
MUSICA DA CAMERA
8 APRILE 16
MUSICA DA CAMERA
15 APRILE 17
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
6 MAGGIO 18
BAROCCO E OLTRE
13 MAGGIO 19
MUSICA DA CAMERA
MUSICA DA CAMERA
20 MAGGIO
20
A N N I
Tutti i concerti si terranno nella
Sala Verdi
del Conservatorio
via Conservatorio, 12
il marted alle ore 20.30
(gioved il concerto n. 21)
ad eccezione del concerto del
10 dicembre
che si terr nella
Basilica di San Marco
G
&
R
A
s
s
o
c
ia
t
i
+
A
.
H
.
D
a
n
d
r
e
s
Sponsor Ciclo Beethoven Con il patrocinio di
Soggetto di
rilevanza regionale
Con il sostegno di Con il patrocinio e il contributo di Sponsor istituzionali
Stagione 2013-2014
Con il patrocinio di
Incontri con gli interpreti
dei concerti del 22/10, 26/11,
21/01, 1/04, 15/04, 13/05,
condotti da Oreste Bossini,
riservati a studenti e Soci.
Sala Verdi
del Conservatorio
Si ringrazia il Fondo Morosini
Prove aperte
Informazioni
Societ del Quartetto di Milano
via Durini 24 - 20122 Milano
Tel. 02.795.393
info@quartettomilano.it
www.quartettomilano.it
Associazioni
e abbonamenti
fino a marted 22 ottobre:
ore 10 - 17.30 (orario continuato)
e da mercoled 23 ottobre: ore 13.30 - 17.30
Intera stagione
(21 concerti) 490
Posto fisso numerato 600
Giovani fino a 26 anni 80
Ridotto oltre 70 anni 450
Pianisti al Quartetto
(7 concerti) 210
Musica da camera
(11concerti) 250
Beethoven
(7 concerti) 200
Barocco e oltre
(5 concerti) 150
In collaborazione con
Media partner
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
39
#
Spettacoli
Nelle radio
Cambia-menti, Vasco torna conunbrano ecologico
Vasco Rossi promette una svolta ecologica
con il nuovo brano Cambia-menti,
da marted nelle radio. Cambiare macchina
molto facile. Cambiare donna un p pi
difficile. Cambiare vita quasi impossibile,
recitano i primi versi della nuova canzone
(registrata a Los Angeles) e anticipati dal
rocker su Facebook.
Direttrici dorchestra Julia Jones, Susanna Mlkki, Keri-Lynn Wilson: protagoniste di una sfida (difficile) nel mondo della classica
Il talento delle donne sul podio
Plasticit e grazia, la nostra forza
Festival al femminile. Nonci vedonopicomeastronaute
Wilson
Canadese,
Keri-Lynn
Wilson (46)
ha debut-
tato come
direttore
dorchestra
nel 1990,
allet di
23 anni
Zhang Xian
Nata a Dan-
dong, in Ci-
na, nel
1973, la
prima don-
na a dirigere
una sinfoni-
ca italiana,
la Verdi di
Milano
Mlkki
Susanna
Mlkki, 44
anni, nata
a Helsinki:
nel 2011 ha
diretto
Quartett
di France-
sconi alla
Scala
Jones
Linglese
Julia Jones
(52 anni)
diriger
lAida nel
prossimo
Festival di
Macerata
dedicato al-
le donne
Alsop
Nata a New
York, Marin
Alsop (57
anni) sta-
ta la prima
donna a
dirigere
una grande
orchestra
Usa
I
l podio lultimo baluardo del
dominio maschile. Ma questa
verit storica, in un futuro non
molto lontano, potrebbe cam-
biare. Speranza Scappucci di mestie-
re faceva il maestro collaboratore,
ovvero preparava al pianoforte (per
Muti, Mehta, Domingo e Levine), i
cantanti, ripassava con loro lo sparti-
to, insegnava il ritmo, la pronuncia,
lo stile, era il tramite tra i solisti e il
podio. il lavoro oscuro, dietro le
quinte, che faceva Antonio Pappano
prima di diventare direttore dorche-
stra. Ora il passo lo fa questa romana
dai capelli rossi: dopo lesordio in
Usa alla Yale Opera, marted 15 apre
col Don Giovanni la Royal Scottish
Opera e nel prossimo luglio sar una
delle tre protagoniste al Festival di
Macerata, in unedizione intitolata
Lopera donna, tutta al femmini-
le: Scappucci per La Traviata, lin-
glese Julia Jones per Aida, la coreana
Eun Sun Kim per Tosca.
Lopera dice il direttore arti-
stico della rassegna Fran-
cesco Micheli ha rac-
contato e imposto allat-
tenzione degli spettatori
figure di donne forti, in-
dipendenti, rivoluziona-
rie, anche se immanca-
bilmente sfortunate. Ne-
gli ultimi anni c stato
lingresso nelle professioni, nelle ar-
ti, nella politica di molte donne qua-
lificate e capaci che per sono rima-
ste escluse dai ruoli di comando. Il
podio uno dei simboli pi forti del
potere, e finora del potere maschile.
La nostra una scelta di campo a fa-
vore delle pari opportunit ma an-
che una scelta artistica che prende
atto di una trasformazione sempre
pi evidente. Ci sono sempre pi ta-
lenti femminili sul podio.
Gi. Ma chi sono, e quali sfide de-
vono ancora combattere? Anzitutto,
viaggiano quasi tutte sulla quaranti-
na. Gianna Fratta sta studiando il te-
desco per poter dirigere Wagner:
Quando ho detto ai miei genitori di
voler intraprendere questo mestiere,
mi hanno vista come unastronauta.
Ci sono ancora molti pregiudizi.
Dicono che si costrette a pagare un
sovrapprezzo, dimostrandosi pi ca-
paci di un collega maschio; spiegano
che in altre professioni la gerarchia
pi mediata, qui ogni volta una
prova di forza: non si dice forse co-
mandare a bacchetta? Insomma il
podio rimanda a unidea di virilit.
C chi, come la canadese Keri-
Lynn Wilson, si trov a lavorare con i
Wiener in qualit di assistente di Ab-
bado quando non si accettavano
donne in orchestra, e furono tutti
estremamente gentili nei miei con-
fronti, e chi, come Speranza Scap-
pucci, al tempo in cui era maestro
collaboratore con i Filarmonici di
Vienna, ebbe un impatto terribile,
non mi guardavano nemmeno, n
un saluto n un buongiorno, come
se fossi trasparente. Alla fine delle
prove per fortuna le cose cambiaro-
no.
Una Signora del podio che ebbe
buona fama fu Nadia Boulanger, ma
faceva tante altre cose, compositrice,
organista, insegnante... Non c mai
stata una donna alla guida di un
grande teatro lirico, e nella griglia
delle stelle la quota rosa assente.
Mancando labitudine non sanno
bene nemmeno loro, le donne sul
podio, come bisogna chiamarle: ma-
estra, direttrice, o resta la declina-
zione al maschile? Alla Scala nel 2011
si rotto un tab, affidando Quar-
tett, novit di Luca Francesconi, al-
la finlandese Susanna Mlkki. Fu un
successo. Ma siamo nel piccolo
mondo della musica contempora-
nea. Il giorno in cui in un paese che
vive di eventi il 7 dicembre scaligero,
o unaltra prima prestigiosa, sar
in mani femminili, allora si potr
parlare di rivoluzione sul podio.
La cinese Zhang Xian molto quo-
tata: dal 2009 alla guida della Verdi
di Milano, la prima donna direttore
stabile di unorchestra sinfonica ita-
liana. Al Conservatorio di Pechino le
dicevano di avere le mani troppo pic-
cole per diventare pianista, rivendica
con orgoglio la sua statura minuta
(poco pi di un metro e mezzo, ma
quando salgo sul podio non se ne ac-
corge nessuno), e il fatto di aver di-
retto Shhrazade di Rimsky-Kor-
sakov incinta di sette mesi, riceven-
do dal ventre dei calcetti. Altrettanto
apprezzate, lamericana Marin Alsop
(prima a debuttare alla Filarmonica
della Scala, reduce dal successo ai
Proms di Londra), litaliana Nicolet-
ta Conti, la barocchista Emmanuelle
Ham, Alondra de la Parra, messica-
na cresciuta in Usa molto presente
sul web anche per la sua avvenenza.
In passato Silvia Casarin Rizzolo
(cresciuta sotto le ali di Abbado e
Mehta) proclam una sorta di filoso-
fia da maestro sui tacchi a spillo:
Non ho intenzione di scimmiottare
figure maschili, preferisco far leva
sui punti di forza di una donna, la
plasticit e la grazia rendono pi
morbido il movimento. Il maschili-
smo poggia su barriere storiche, nel
600 le donne potevano suonare solo
in contesti privati e amatoriali, per
rompere questa barriera due secoli
dopo furono create orchestre al fem-
minile, dalla Vienna Ladies Orche-
stra alla Fadette Womens Orchestra,
fino alla Clara Schumann Orchester.
Nel 1940 il direttore inglese Thomas
Beecham disse di non volere donne
in orchestra, perch se sono belle
mi distraggono, ma se sono brutte
non posso guardarle.
Per far affiorare il talento, devono
cessare i pregiudizi. Una composi-
trice vera nascer il giorno in cui an-
che luomo potr avere un bambi-
no. Sapete chi pronunci questa
frase, sotto il suo aspetto mite, la sua
barba paterna? Johannes Brahms.
Oggi le compositrici trovano posto
nella societ musicale: nel 2000 Sali-
sburgo ospit con Lamour de loin di
Kaija Saariaho la prima opera di una
donna al festival. Ma le donne, sul
podio, sono ancora viste come una
nota eccentrica.
P.S. Susanna Mlkki, alla Scala,
indoss i pantaloni.
Valerio Cappelli
RIPRODUZIONE RISERVATA
La storica rivista
Appello della musica
per salvare Amadeus
Abbado, Muti, Pollini, Gatti, Pappano.
Sono solo alcuni dei nomi della musica
che hanno aderito allappello lanciato
sul web, Salviamo Amadeus, perch
non venga chiusa la rivista Amadeus
che dal 1989 rappresenta un punto di
riferimento per gli appassionati di
musica. La testata in vendita, ma se le
trattative non andranno a buon fine
rischia la chiusura a fine anno. Tra le
molte dichiarazioni a sostegno della
rivista, anche quella di Riccardo
Chailly, che ha detto: Nella vita
musicale di un paese linformazione e
la critica svolgono un ruolo
divulgativo importante. Il mio augurio
che la rivista possa continuare a
vivere e ad informare.
Lesordioin Europa
La romana Speranza Scappucci
debutta in Scozia e sar una delle tre
ospiti della rassegna di Macerata
Capelli rossi
Speranza Scap-
pucci (39 anni),
romana,
apre marted 15
ottobre con
Don Giovanni
la stagione della
Royal Scottish
Opera
Su La7 In tv solo la serata finale. Attacchi talebani. Le partecipanti non saranno pi un numero, le chiameremo con il loro nome
Ghini condurr Miss Italia: nel nostro Dna, basta ipocrisie
MILANO Miss La7. Cancel-
lato dalla Rai, attaccato dal pre-
sidente della Camera Boldrini,
snobbato da Mediaset, il concor-
so di bellezza nato nel 1939 co-
me Miss 5000 lire per un sorriso
(per sponsorizzare un dentifri-
cio) approda a La7. Finale il 27
ottobre da Jesolo, ununica sera-
ta condotta da Massimo Ghini e
Cesare Bocci, affiancati da Fran-
cesca Chillemi (Miss Italia 2003).
Tutti in fuga da Miss Italia. Si
dice: le ragazze sono usate come
semplici appendiabiti per gli
sponsor, uno svilimento della
figura della donna: Vedere Miss
Italia nellottica di sfruttamento
della donna mi sembra vera-
mente eccessivo spiega Mas-
simo Ghini, seriamente sornio-
ne, sornionamente serio .
un concorso nella tradizione, se
vogliamo anche da strapaese, in
cui rientra pure Sanremo, una
fiaba pagana che nel nostro
dna. Alle selezioni regionali le
piazze si riempiono, si respira
questaria ancora provinciale ri-
spetto a quello che cresciuto
dopo, penso ai talent e ai reality
che trovo terribili. In giuria sono
passati Mastroianni, Sordi e De
Sica, da l sono partite Mangano,
Lollobrigida, Loren, ma arrivan-
do a tempi pi recenti penso a
Francesca Chillemi che fa fiction
importanti, a Miriam Leone che
una presentatrice Rai.
Ghini ha deciso di metterci la
sua faccia dattore. Perch? Per
il gusto della sfida. Sono stato
sempre al centro di qualche po-
lemica perch forse prima di al-
tri ho sperimentato sulla mia
carne. Traduco. Sono passato
dal teatro al cinema quando
cera ancora una sorta di divisio-
ne sacrale tra i due campi. Poi
dal cinema alla tv per uscire da
quellangolo in cui il cinema ave-
va spinto la mia carriera meravi-
gliosa di splendido emergente,
ma da emergente volevo diven-
tare al meno gal l eggiante. . .
Quando sono passato ai film di
Natal e, sembravo Gi ul i ano
lApostatata.
Argomenta ancora: Questo
accanimento nei confronti di
Miss Italia lho visto come il soli-
to atteggiamento talebano, ipo-
critamente bigotto che ogni tan-
to scatta nel nostro Paese. C
tantissima roba che dovrebbe
essere rivista e vietata: i delitti
con i modellini, i pomeriggi in-
teri a parlare di assassini. Non
che ora, tolta Miss Italia, si im-
provvisamente iniziato a parlare
di Proust. Enrico Mentana
stato critico con La7 (Lidentit
di rete una cosa seria). Ghini
svicola: Il suo un ragiona-
mento interno, tutto editoriale.
Lattore ha gi in mente come
preparare la serata: Penso a
uno spettacolo vero, senza pren-
dersi troppo sul serio. Bypassato
il pensiero che vogliono tutte la
pace nel mondo, elimineremo i
numeri e le faremo sfilare con il
nome; al gruppo ristretto delle
finaliste chiederemo di dimo-
strare quello che sanno fare:
cantare, recitare, ballare. Con
una serata unica non credo fare-
mo male a nessuno. Sono ragaz-
ze che cercano unoccasione nel
campo dello spettacolo, non di-
verse dalle adolescenti che in tv
guardano Glee.
Una frecciata alle edizioni
passate, di cui pure, e non lo rin-
nega, stato ospite: La linea di
confine sempre quella della
morbosit, se tieni 200 ragazze
per cinque giorni in costume da
bagno, capisco che diventa una
sorta di mercato orrendo. Per:
In tutti i Paesi del mondo conti-
nua a esserci questa manifesta-
zione: solo un gioco in cui chi
vince Cenerentola che invece
della scarpina ha la coroncina.
Cosa c di cos drammatico?.
Renato Franco
RIPRODUZIONE RISERVATA 2003 La Cardinale incorona Francesca Chillemi (conduttrice con Ghini)
Versatilit
Massimo Ghini, romano, 59
anni compiuti ieri, ha recitato
in teatro per Zeffirelli, Strehler,
Patroni Griffi e Lavia. Al
cinema apparso in ruoli
drammatici (per Virz, DAlatri,
Lizzani) e leggeri (nei
cosiddetti cinepanettoni)
La carriera
40
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
a cura di RCS MediaGroup Pubblicit
Viaggi Vacanze
Bella, affascinante e misteriosa come una vera star
del cinema. Questa Venezia. Una citt unica al
mondo, uno scenario incantato dove possibile ri-
vivere i luoghi e le avventure dei personaggi di film
che hanno fatto storia. E lautunno la stagione mi-
gliore per visitarla, un modo diverso per goderne le
meraviglie insieme ai veneziani. Palazzo Barbarigo
un punto di partenza privilegiato per perdersi
nella magia delle calli, per scoprire arte e cultura
millenarie. Posizionato direttamente sul canal
Grande, vicinissimo alle mete di maggior interes-
se artistico La Fenice, Palazzo Grassi, museo
Guggenheim e Piazza San Marco - Palazzo Barba-
rigo un elegante hotel dove convivono armonio-
samente stili ed epoche diverse. Laccoglienza per-
sonalizzata e il servi-
zio curato nei pi pic-
coli dettagli sono il
passaporto per rendere
il soggiorno a Venezia
unesperienza di viag-
gio indimenticabile.
Proprio per la sua uni-
cit Palazzo Barbarigo
stato scelto da Mr & Mrs Smith, sito di viaggi in-
glese diventato un punto di riferimento per i viag-
giatori che amano i boutique hotel pi belli nel
mondo, per il premio Best Smith Hotel 2013 - Ho-
neymoon Hotspot. Per questo autunno Palazzo
Barbarigo offre ai propri ospiti delle tariffe speciali.
Durante la settimana, 220 euro per la camera dop-
pia classica (inclusa prima colazione); nel week
end per medesima sistemazione la tariffa parte da
240 euro (inclusa prima colazione).
Informazioni: 041.740172; www.palazzobarbari-
go.com; palazzobarbarigo@hotelphilosophy.com
Palazzo Barbarigo: Venezia,
come in un setin Autunno
A Slden, prima neve con
Bode Miller e Marc Girardelli
Ecco un appuntamento da segnare in agenda per gli
appassionati dello sci. Dal 16 al 20 ottobre Das Cen-
tral Alpine Luxury Life Hotel propone un soggior-
no esclusivo sulle nevi austriache di Slden, a pochi
passi dallItalia, insieme ai plurititolati Bode Miller e
Marc Giradelli. Un inizio di stagione emozionante,
sotto la guida di due maestri deccezione che appro-
fondiranno dal vivo la tecnica e la precisione sugli
sci. Pi che lezioni, emozioni pure. Il programma
sportivo si apre con il training sciistico di Marc Gira-
delli (15-16 ottobre), integrato dallanalisi delle tec-
niche di slalom, gigante e carving attraverso riprese
video e successiva valutazione della propria perfor-
mance. A seguire, il 17 ottobre, il Bode Miller Day,
una giornata insieme al campione statunitense sul
ghiacciaio di Slden. Sono previsti uno skisafari lun-
go le piste del Rettenbach e del Tiefenbach, e una
gara di sci che per molti rester indimenticabile.
Mentre i due atleti pensano alla parte sportiva, il Das
Central pensa al resto, dal wellness al gourmet. La
struttura alberghiera a 5 stelle coniuga il lusso alla
calda ospitalit della valle alpina delltztal. Il gran-
de centro SPA, uno dei punti di forza dellhotel. La
residenza del benessere, creata secondo i principi
feng shui specializzata in trattamenti alpini, utiliz-
zando principi attivi e oli essenziali della tradizione
locale. Da questestate il centro wellness si arric-
chito di una nuova sauna panoramica, una sauna al-
le erbe alpine, un nuovo hamam e una grotta del sa-
le a raggi infrarossi. Tra i must del Das Central la cu-
cina gourmet di Gottfried Prantl, considerato uno
tra i migliori chef dAustria. Quale modo migliore
per recuperare le energie? Il pacchetto Prima neve
da campioni prevede un soggiorno di 5 giorni (4
pernottamenti con mezza pensione gourmet) con
prezzi da 2200 euro a persona. I posti sono limitati
(max 20 persone), meglio prenotare subito.
Info: Das Central Alpine. Luxury. Life; info@cen-
tral-soelden.at; www.central-soelden.at
Acquaworld: da ottobre
Il pi grande Centro di Acquafitness in Italia
Acquaworld, il primo parco acquatico coperto in
Italia si presenta all'appuntamento dell'autunno
con grandi novit.
Forte della sua avveniristica struttura composta da
11.000 mq di tecnostrutture di acciaio legno e TFT,
11 piscine coperte e riscaldate, con un clima inter-
no costante a 30 gradi, da met ottobre si propone
al pubblico come il pi grande centro in Italia de-
dicato a tutte le pi avanzate discipline di Acquafit-
ness. Acquapilates, Acquazumba, Deep Water, Fit
&Tone, GymRelax, Acquayoga, sono moltissime le
attivit proposte nella struttura di Concorezzo, alle
porte di Milano, che si rivolgono ad ogni tipo di
pubblico: giovani, adulti, bambini, senior, gestanti
e perfino i neonati con i corsi di prima acquaticit.
Dopo due anni di attivit e oltre mezzo milione di
presenze, Acquaworld si evolve verso il tipo di atti-
vit fisica pi di moda in questo momento. Grazie
infatti alla minore gravit, tutte le attivit fisiche in
acqua risultano meno traumatiche per le articola-
zioni rispetto a quelle praticate in palestra e lascia-
no pi spazio al divertimento e ad uno stile "social"
di concepire le attivit di Fitness.
Da luned al venerd, dunque, ad Aquaworld ci si
mantiene in forma con l'acqua, mentre nei week
end lo spazio interamente dedicato ai giovani, al-
le famiglie e a tutti coloro che cercano divertimen-
to, benessere e relax.
Oggi dalle ore 9.00 alle ore 18.00 Open day con
sessioni dimostrative delle diverse attivit in pro-
gramma con entrata al prezzo speciale di 10 euro.
Dalle 18.00 alle 24.00 Water Fitness Party con
Dj set e tanto divertimento!
Acquaworld: via G. La Pira 16, Concorezzo.
www.acquaworld.it
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Spettacoli 41
Il personaggio Lo scrittore francese, autore de Il paradiso degli orchi, andr in tour con lo spettacolo Locchio del lupo
Pennac: le mie recite a teatro
antidoto contro la solitudine
Attore inItalia. Sugli schermi la saga di Malaussne
I
l teatro? Il mio antidoto alla
solitudine dello scrivere
assicura Daniel Pennac . A
teatro non si mai soli. Si fa
squadra con persone che hanno espe-
rienze diverse dalle tue, dal regista allo
scenografo, dagli interpreti ai macchi-
nisti. Cos, come ogni scrittore che si
rispetti, anche lui da tempo pratica
una seconda vita: Mr. Hide alla scriva-
nia a battagliare con nevrosi e fanta-
smi, dr. Jekyll sulle tavole di un palco-
scenico a volte come autore, altre per-
sino come attore. Una dimensione
che mi costringe a mettermi in gioco
con le emozioni e il corpo. Mi piace
molto. Sempre di pi.
Difatti in questi giorni si sentepar-
ticolarmente felice. Perch in Italia,
al Funaro di Pistoia, centro culturale
dove lui di casa da un paio danni. Qui
sono nati spettacoli tratti da suoi testi
come Il sesto continente e Storia di un
corpo, a febbraio in tourne in Italia
con Pennac anche protagonista.
Adesso si sta provando Locchio del
lupo, dal 26 ottobre in prima nazionale
al Teatro Manzoni di Pistoia, regia di
Clara Bauer, con Vincent Berger e Ha-
bib Dembl nei ruoli di un vecchio lu-
po orbo di un occhio e di un ragazzino
africano che, vagando per uno zoo, ne
incrocia lo sguardo. Separati dalle
sbarre, i due si fissano: prima ostili,
poi attratti da quella segreta affinit
che scatta tra esiliati. Finch il lupo
racconta la sua storia al bambino, anzi
gliela fa rivivere per immagini lascian-
dolo entrare nel suo unico occhio. E il
ragazzo ricambia, narrandogli la sua
odissea di immigrato. Un doppio tuffo
a capofitto nella vita dellaltro attraver-
so lo sguardo.
Qualcosa del genere mi capitato
davvero svela Pennac . Anni fa
abitavo a Parigi vicino a uno zoo. Ad at-
trarre la mia attenzione fu una gabbia
con dentro una coppia di lupi. Un gior-
no vidi che ne era rimasto uno solo, la
femmina era morta. Lanimale non
mangiava pi, continuava ad andare
avanti e indietro nella sua prigione. Mi
fermavo a guardarlo e mi chiedevo chi
mai poteva raccontare quel dolore.
Non io. Ci voleva qualcuno pi simile
per destino e infelicit. Cos nato il
personaggio del piccolo africano.
Intanto, pochi giorni dopo la pice
teatrale, a met novembre uscir nelle
nostre sale Il paradiso degli orchi, de-
butto sul grande schermo di quella sa-
ga di Malaussne che ha reso famoso
Pennac in tutto il mondo. Nel cast:
Raphael Personnaz, Brnice Bejo,
Emir Kusturica. Il titolo avverte
strizza locchio a un celebre romanzo
di Zola, Al paradiso delle signore, quei
grandi magazzini di fine Ottocento dal
fascino irresistibile. Oggi offuscato da
un consumismo sempre pi omologa-
to. Cos, se quella che compare nel
film di Nicola Bary la facciata della
storica La Samaritaine, tempio Art
Dco della moda, gli interni somiglia-
no piuttosto a uno dei tanti centri
commerciali. In quellinferno il mio
Malaussne pagato per fare il capro
espiatorio di ogni isteria e lamentela
dei clienti, che lui deve provare a im-
pietosire per sventarne i reclami.
E al Funaro, dove il 26 verr presen-
tato anche il libro di Maria Fedi, Lar-
chivio Andres Neumann, Pennac trova
anche il tempo di inserire un semina-
rio su largomento che pi gli sta a
cuore: la lettura creativa. Un modo
per condividere la gioia del leggere.
Esercizio oggi fuori moda, perch qua-
si nessuno legge ad alta voce. Anzi,
non si legge quasi pi perch la lettura
viene proposta e imposta come dovere
morale o pratica pedagogica. Mentre
anzitutto un piacere. E anche una tra-
sgressione. Da ragazzo sono stato sette
anni in collegio, dove gli unici libri
ammessi erano quelli di testo. E io ave-
vo scoperto Dumas e di nascosto, di
notte, lo divoravo. Il vero lettore clan-
destino e la lettura stata per me una
forma di resistenza e di libert. Vorrei
trasmettere ai ragazzi di oggi tutto
questo Far capire loro che la lettura
vera paradossale. E evasione dellim-
maginazione e allo stesso tempo in-
carnazione del reale. Un mlange ma-
gico. Proprio come il teatro.
Giuseppina Manin
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il filmRaphal Personnaz (Malaussne) in Il paradiso degli orchi
Il chitarrista
The Killers
distrutti
dai concerti
Dave Keuning (foto), il
chitarrista di The Killers
ha ammesso in unintervista
con la rivista Nme che la
band distrutta dai troppi
concerti in giro per il
mondo. I tour li avrebbero
stressati al punto da fargli
dire che la fine vicina. Lo
sfogo arrivato dietro le
quinte del recente concerto a
Shanghai, spettacolo
disertato dal bassista Mark
Stoermer per motivi
personali. Sono stufo di
questo girare per il mondo.
Sfinito. Alcune persone
potrebbero dire: Perch ti
lamenti?. Ma non possono
capire se non lhanno
vissuta sulla loro pelle.
Anche Brandon Flowers e il
batterista Ronnie Vannucci,
commentando lassenza di
Stoermer ai concerti asiatici
del gruppo, hanno fatto
sapere: Non vogliamo
infierire, ma far parte di
questa macchina sia
fisicamente che
mentalmente estenuante.
Alla domanda se la band
continuer ad esistere anche
se Stoermer dovesse lasciare,
Vannucci ha risposto: Lo
spero. Ma non sarebbe la
stessa band. (r.s.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Chi
Lo scrittore
Daniel Pennac (foto
sotto) nato a
Casablanca il primo
dicembre del 1944,
ed uno scrittore
francese. Tra i suoi
titoli pi celebri,
Come un
romanzo, Il sesto
continente e
Storia di un
corpo. Sempre pi
spesso Pennac si
diverte a recitare a
teatro
Il film
Il 17 novembre
uscir nei cinema
italiani ll paradiso
degli orchi, debutto
sul grande schermo
di quella saga di
Malaussne (il
personaggio che di
professione capro
espiatorio) che ha
reso famoso Pennac
in tutto il mondo.
Nel cast: Raphael
Personnaz, Brnice
Bejo, Emir
Kusturica

Il messaggio ai ragazzi
La lettura paradossale
come il palcoscenico:
evasione delle idee
e incarnazione del reale
42
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
#
Sport
Serie B: pari
per il Brescia
Cade lEmpoli
Serie B. Ieri: Reggina-Empoli 2-1;
Spezia-Brescia 2-2. Oggi (12.30):
Cittadella-Padova. Ore 15: Bari-
Crotone; Carpi-Novara; Juve Stabia-
Cesena; Latina-Modena; Siena-
Avellino; Varese-Trapani; V. Lanciano
-Ternana. Ore 20.30: Palermo-
Pescara. Class.: Lanciano 18; Empoli
17; Avellino 15; Varese e Cesena 14;
Crotone e Spezia 13; Palermo e
Modena 11; Novara e Cittadella 10;
Trapani, Brescia e Reggina 9; Siena,
Pescara, Bari e Latina 8; Carpi 7;
Ternana 6; J. Stabia 5; Padova 4.
Il c.t. Prandelli ha affermato che da qui ai Mondiali non
si pu prevedere cosa succeder, e anche Balotelli non
indispensabile. Secondo voi il tecnico ha ragione (A)
o la nazionale non pu fare a meno di SuperMario (B)?
il sondaggio
Vota con uno squillo. Chiamata gratuita
A +39 029 296 6261 B +39 029 296 6260
Lincontro
Il tecnico, che ha
appena lasciato
lIrlanda, dopo
cinque anni,
racconta speranze
e obiettivi: Per
farmi smettere mi
devono prendere
a bastonate
Il vulcano
Trapattoni
Non penso alla pensione
ma a vincere lo scudetto
per battere Happel e Mou

La mia Irlanda
Con Tardelli e lo staff
abbiamo fatto un buon
lavoro e i giocatori me
lhanno riconosciuto

I campioni e gli schemi


La squadra importante
ma la differenza la fa
sempre il campione,
come nel caso di Pirlo

Rocco e i giocatori
Rocco non era un pirla
e diceva che prima del
giocatore vanno scelte
le qualit delluomo

Le qualit di Prandelli
Prandelli sempre
stato intelligente,
sereno, educato, capace
di farsi trovare pronto
MILANO In questi giorni di autun-
no incattivito Villa Paola, una costruzio-
ne in stile liberty protetta dai tigli a Cu-
sano Milanino, hinterland milanese, pa-
re una sede periferica dellOnu. Chiama-
no dagli Usa e dalla Libia. Ma Giovanni
Trapattoni, il pi vincente degli allena-
tori vincenti, per ora tira avanti curando
il giardino. Dopo la separazione consen-
suale dallIrlanda non pu permettersi di
sbagliare scelta. Perch evidente che, a
74 anni suonati, il Trap non ha alcuna in-
tenzione di finire in quiescenza. Grazie
a Dio, penso di essere ancora fresco di te-
sta e in buone condizioni atletiche. Anni
fa un generale mi ha regalato un libro
con le cento battute del secolo. Una dice:
lopportunit delluomo nel futuro. La
voglia quella di quando ero giovane. In
pi c lesperienza di tutti questi anni,
che fondamentale. Questa la prima
vera pausa della mia carriera, la pi lun-
ga. E posso dire di non aver mai visto, ri-
visto e analizzato tante partite e tanti
spezzoni come in questi giorni. Nel cal-
cio di oggi sono i particolari che ti fanno
vincere o perdere le partite.
Forse lavventura irlandese poteva
finire meglio...
Avrei chiuso comunque a giugno,
perch dopo cinque anni era venuto il
momento di cambiare. Per loro e per me.
Mi dispiaciuto il modo in cui siamo
usciti di scena. Una serie di incidenti di
percorso, cominciato a Dublino, contro
lAustria, il 26 marzo al 9237: eravamo
in vantaggio 2-1, un risultato che ci
avrebbe consentito di allungare il tempo
e la speranza dei playoff. Invece uninge-
nuit ci costata carissimo. Finch cam-
po mi ricorder quei numeri: 92 e 37.
Bilancio di questi cinque anni?
Il ranking migliorato, la squadra
cresciuta e si rinnovata, siamo andati
allEuropeo e non succedeva da tanto.
Non voglio tornare su come abbiamo
perso a Parigi la qualificazione al Mon-
diale 2010, anche se non lho dimentica-
to. Che il bilancio sia positivo lo dimo-
stra il telefono pieno dei messaggi di ra-
gazzi che non giocavano nemmeno nella
serie B inglese e a cui io ho dato fiducia.
Mi hanno commosso. Non mi ritengo un
genio della tattica, ma vedermi ricono-
sciuta la correttezza va oltre ogni cosa.
C anche dellamarezza in questi ri-
cordi. Eppure lei vive gli eventi con il
solito equilibrio. Come fa?
Mi hanno aiutato gli anni in cui ero
giocatore, ho capito che il calcio ha mo-
ment i negat ivi ma t i regala sempre
unopportunit per ripartire. Se perdi, e a
me capitato, dormi male la notte, ma
poi al mattino dopo si riparte. E con lo
stesso spirito ho affrontato le vittorie.
Mai volare troppo alto, perch il pallone
pieno daria.
Sembra ieri che vinceva il primo
scudetto con la Juve e invece sono tra-
scorsi 36 anni. Il tempo passa e lei co-
me si adegua?
Non vero che il tempo passa, il
tempo vola e noi dobbiamo volare con il
tempo. inutile pensare sempre al pas-
sato, quello serve come esperienza, ma
dobbiamo restare al passo con il mondo.
Guardare avanti, aggiornarsi; se ora ci
sono i computer, inutile rimpiangere i
tempi in cui si scriveva a mano.
Alla fine chi corre pi veloce tra lei e
il tempo?
Forse la mia qualit migliore sem-
pre stata quella di anticipare. Non ero un
grande giocatore, ma intuivo. Il calcio
una cosa semplice. Semplice, ma biso-
gna applicarsi perch oggi tutto accele-
rato. La gestione dei calciatori pi diffi-
cile rispetto a una volta. Oggi con i cal-
ciatori devi usare i guanti: hanno il ma-
nager, chi ne cura l immagine, fanno
pubblicit.
In questo calcio geneticamente mo-
dificato i campioni di una volta sareb-
bero campioni anche oggi?
C unorganizzazione di squadra,
che la base, ma sempre il campione
che fa la differenza. Penso a Pirlo: la sua
capacit di fare certe giocate di prima,
spiazza l avversario. Nel preparare le
partite, ho sempre cercato di avere la
massima attenzione per i migliori uomi-
ni della squadra avversaria, perch sono
quelli che ti castigano. I moduli sono tut-
ti buoni, per poi la creativit del sin-
golo che cambia lo scenario. Per questo
ai giovani colleghi mi sento di dire: non
siate prigionieri dei numeri.
Che oggi invece sono al centro di tut-
ti i dibattiti.
Ma non c un solo modo di giocare.
come nella pittura: ci sono Leonardo o
Raffaello, ma c anche Picasso. Resto del
parere di Rocco, che considero un po il
mio maestro. Rocco era mica un pirla,
aveva fatto luniversit e sosteneva che
prima del giocatore bisogna scegliere
luomo. Ci sono qualit morali, senza le
quali non si arriva in alto. Penso al grup-
po che avevo nella mia prima Juve: erano
tutti straordinari. Per questo hanno vin-
to tanto.
In quel gruppo figurava pure tale
Cesare Prandelli.
Un ragazzo estremamente intelli-
gente. Non era titolare perch avevo Tar-
delli e Furino che era un bel rompiscato-
le, ma era sempre sereno, pronto al mo-
mento giusto, educato.
Ma non le ancora venuta la nausea
del calcio?
No, anzi. Non c niente di pi bello
che plasmare i giocatori, migliorarli, farli
crescere, trasformarli in una squadra e
vederla funzionare. Quando sono andato
via dalla Juve nel 1986, lavvocato Agnelli
mi aveva detto: resti con noi, in futuro
diventer dirigente, potr ripercorrere la
strada di Boniperti. Io lavevo ringraziato
e gli avevo spiegato che mi sentivo un
uomo di campo. Non ho cambiato idea,
la panchina sempre il massimo, anche
se si soffre.
Sua moglie che dice? Se continua co-
s difficilmente la vedremo in pensione
prima degli 80 anni...
La squadra del giorno Torna al Mondiale dopo 12 anni con un gruppo di grandi talenti
Giovane, spettacolare e multietnico
Il Belgio rinato unito e ora punta in alto
La sofferenza del Belgio fi-
nita, i Diavoli rossi sono tornati,
il popolo fiammingo e vallone
riempie le piazze e gli altri stu-
diano con ammiraz ione un
gruppo di giovani talenti mul-
tietnici che si qualifica al Mon-
diale dopo 12 anni di assenza,
riuscendo anche a inserirsi nel-
la griglia delle teste di serie.
La nazionale dellex capitano
Marc Wilmots, la squadra co-
pertina: un mix di classe, pro-
get t ualit , int egraz ione ed
energia che nel piccolo paese
ha gi spinto a paragoni so-
gnanti con la squadra che ne
1986 in Messico raggiunse le
s em i f i n al i . Con Haz ard e
Lukaku, autore della doppietta
decisiva venerd in Croazia, con
Dembele e Vertonghen, con
Company e Fellaini, il Premier
Belgium (in 16 giocano in In-
ghilterra) ha terminato la tra-
versata del deserto, passando
dal 54 posto del ranking Fifa al
6 attuale, con la migliore dife-
sa della qualificazioni (3 gol su-
biti) assieme alla Spagna.
Merito della personalit del
c.t. vallone che ha conquistato i
fiamminghi e dato un motivo di
gioia comune a due comunit
divise: Non andiamo in Brasi-
le per fare i turisti. solo lini-
zio ha detto Wilmots rientran-
do da Zagabria. Merito soprat-
tutto di un lavoro di ristruttura-
zione che ha rivoluzionato le
fondamenta del calcio belga.
Perch facile guardare il
prodotto f inito: quasi tutti i
giocatori della nazionale gioca-
no nei grandi campionati dEu-
ropa, in Italia abbiamo Mertens
del Napoli e Nainggollan del
Cagliari. Ma il fuoriclasse che
ha riportato in alto la buona
tradizione locale un signore
col doppio mento e i capelli
bianchi. Michel Sablon il di-
rettore tecnico della federazio-
ne e dopo leliminazione al pri-
mo turno nellEuropeo in casa
nel 2000, ha riscritto la fisiono-
mia del nuovo Belgio.
Le nazionali giovanili erano
messe male. Siamo andati in
Francia, in Germania e in Olan- Stella Romelu Lukaku, 2 gol alla Croazia (Ap)
Giovanni Trapattoni
nato a Cusano Milani-
no il 17 marzo 1939.
Sposato, 2 figli, ex cal-
ciatore di Milan e Vare-
se, in carriera ha vinto
10 scudetti (6 con la
Juve, 1 con lInter, 1 con
il Bayern, 1 con il Ben-
fica e 1 con il Salisbur-
go) e 12 coppe (nazio-
nali e internazionali)
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Sport 43
#
Calcio e doping
Basket, via
allaserieA
Milanofavorita
Serie A di basket, comincia oggi la
stagione numero 92 con la caccia a
Siena, che da sette stagioni di fila
detiene lo scudetto. Milano,
principale favorita, guida le
inseguitrici. Programma (18.15):
Pall. Cant-Giorgio Tesi Pt; Sutor
Montegranaro-Acea Roma;
Montepaschi Si-Vanoli Cr; Enel Br-
EA7 Mi; Cimberio Va-Grissin Bon Re
(c.n. Casale M.); Sidigas Av-Victoria
Libertas Pesaro; Pasta Reggia Ce-
Umana Ve; Granarolo Bo-Banco
Sardegna Ss (20.30. Raisport1).
Ciclismo
Ulissi domina
il Giro dEmilia
Diego Ulissi ha vinto la 96
a
edizione del Giro dellEmilia,
classica di fine stagione. Dopo il
successo nella Milano-Torino e
nella Coppa Sabatini, Ulissi ha
staccato Scarponi, Pellizzotti e
Pozzovivo sulla salita di San Luca,
coronando cos un finale di
stagione da assoluto dominatore.
VELA Con una partecipazione
record di 1.561 barche, salpa
stamane a Trieste la 45
a
Barcolana.
Il rugbista Lo Cicero imbarcato su
Meno Male, skipper De Angelis.
Mia moglie? Cerco di convincerla
che una cosa inevitabile. Voglio essere
un vulcano in attivit, non un vulcano
addormentato. Mi devono cacciare a ba-
stonate.
Non teme di essere ricordato pi per
le sue colorite battute, tipo non dire
gatto se non lhai nel sacco, che per i
suoi successi?
Le parole se le porta via il vento, i fat-
ti rimangono. Mi interessa quello che fa-
r domani, non quello che ho fatto ieri,
anche se essere ricordato per le mie frasi
sarebbe riduttivo. Come se di Rocco ci si
ricordasse soltanto perch diceva ciao
mona.
Lei un giorno confid di essersi tro-
vato davanti a vari passaggi a livello
nella vita e di avere trovato la sbarra
sempre alzata. Quale sar il prossimo
passaggio a livello?
Vorrei vincere lo scudetto in un Pae-
se dove non ho mai allenato. Sarebbe il
quinto in cinque nazioni diverse e mi da-
rebbe la possibilit di superare due mo-
stri come Happel e Mourinho. Ma sareb-
be interessante anche guidare unaltra
nazionale.
Conferma di non avere alcuna inten-
zione di tornare a lavorare in Italia?
Confermo. Dopo due pareggi sareb-
be la solita musica: ancora lui, porca mi-
seria, un difensivista.
Alberto Costa
Fabio Monti
RIPRODUZIONE RISERVATA
da per conf rontarci coi loro
modelli e poi ci siamo seduti
attorno a un tavolo per creare
una connessione tra campiona-
to, nazionale e tecnici di base. A
tutte le squadre abbiamo chie-
sto di giocare con il 4-3-3 nei
settori giovanili: il 95% ci ha se-
guito. Ci abbiamo messo cin-
que o sei anni, ma nel 2007
lUnder 17 arrivata quarta al-
lEuropeo e abbiamo capito che
la strada era giusta. La maggior
parte dei ragazzi di oggi gioca
assieme dallOlimpiade di Pe-
chino in cui arrivammo quarti
(eliminando lItalia, ndr). Molti
sono dei talenti individuali ma
siamo convinti che il nostro si-
stema li abbia aiutati a cresce-
re.
Fino a diventare la terza na-
zionale pi costosa del pianeta,
in base ai valori di mercato, do-
po Brasile e Portogallo: una ve-
ra generazione d oro con dei
buoni ricambi, vista la qualit
dellUnder 21 che domani af-
f ront a l It alia di Di Biagio a
Genk, dopo averla sconfitta al-
landata.
Il f at tore et nico e s oc iale
French-style ha contribuito a
un ulteriore salto di qualit sia
atletico (coi giganti Fellaini e
Lukaku o il tuttofare Kompany)
che culturale, smussando an-
che le storiche divisioni interne
al gruppo. L immers ione in
Premier ha fatto il resto, co-
struendo forse il primo model-
lo di nazionale davvero euro-
pea nel senso pi competo del
termine. Sentiamo che dietro
abbiamo tutto il Paese sotto-
linea il veterano Vermaelen,
27 anni e sappiamo bene che
non sempre stato cos. Dopo
il Mondiale 86 il 15% in pi di
fiamminghi dichiar di sentirsi
belga. Ne riparliamo tra nove
mesi: a Bruxelles potrebbe dav-
vero nascere qualcosa di davve-
ro importante.
Paolo Tomaselli
RIPRODUZIONE RISERVATA
La storia
La nazionale belga gioc la
prima partita l1 maggio
1904, contro la Francia.
LOlimpiade di Anversa fu la
sua prima competizione
ufficiale, conclusa con la
conquista della medaglia
doro
Al Mondiale
Undici sono le partecipazioni
del Belgio alla fase finale dei
Mondiali. Il miglior risultato
un quarto posto, ottenuto in
Messico nel 1986, lultima
partecipazione risale al
Mondiale di Giappone-Corea
del 2002
Agli Europei
Il Belgio vanta due podi agli
Europei: un terzo posto nel 72
e un secondo nell80, in Italia,
quando venne sconfitta 2-1
in finale dalla Germania Ovest
I rossoneri
Milan, oggi lamichevole con il Caen
Un test per Niang e Saponara
MILANO (a. rav.) Oggi il
protagonista sar lui, la terza cresta,
Mbaye Niang ( foto), che torna a Caen,
la citt dove cresciuto
calcisticamente. Il Milan dei superstiti
agli infortuni e alle nazionali (su 19
convocati 8 sono della Primavera)
impegnato in unamichevole in
Normandia (ore 17, Milan Channel).
Una buona occasione per il francese
per riconquistare il cuore di Allegri.
Mentalmente sto crescendo ha detto Niang a Sky . Spero
di segnare pi dellanno scorso, lavoro ogni giorno per cercare il
gol. Voglio diventare il pi grande di tutti. Il Milan? da primi
tre posti. Il test sar significativo anche per Riccardo Saponara,
che, dopo una serie infinita di infortuni, pu finalmente giocare
una partita dallinizio. Se il difensore centrale Adil Rami ieri ha
effettuato le visite mediche (oggi test a Milanello) e arriver a
gennaio, il giapponese Honda ora pi a rischio: pare lo voglia
anche il Tottenham. Spazio a uniniziativa di solidariet: ieri
Filippo Galli, responsabile del settore giovanile, ha partecipato al
Trofeo della Pace a San Vittore, premiando la squadra vincitrice.
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Ho conquistato
il campionato
in quattro Paesi
diversi, ora
voglio il quinto:
un record

Verso lArmenia Febbre e nausea, ma Prandelli spera di averlo marted


Balotelli non sta bene
ma resta in ritiro
scombussolato
E Mario non piindispensabile
DAL NOSTRO INVIATO
FIRENZE Chi ha giocato
contro la Danimarca riposa, gli
altri si danno battaglia sotto il
sole pallido di Coverciano in
una mini partitella. Ma tutto,
proprio tutto, ruota intorno a
Mario Balotelli. scombusso-
lato, racconta il professor Ca-
stellacci che trascorre il pome-
riggio facendo la spola tra il
campo dallenamento e lalber-
go che ospita la squadra allin-
terno del centro federale: prima
in compagnia di Prandelli, poi
con lo stesso Balotelli, che si av-
via mestamente verso la pale-
stra per una breve seduta di
cyclette e un po di corsa lenta
sul campo principale. Un giro,
due giri, al terzo Mario si ferma,
fiato corto e mani sulle ginoc-
chia. Sembra a pezzi. Resta in
ritiro o torna a casa? Linterro-
gativo consuma rapido il po-
meriggio e si trasforma nel so-
lito tormentone. Tutto fa noti-
zia quando di mezzo c lui.
Resta, spiega Castellacci alle
sette della sera, nella speranza
che lattaccante pi importante
e problematico della nazionale
possa giocare contro lArmenia,
marted sera a Napoli.
Per adesso una speranza,
poco di pi. Balotelli non si al-
lena da quattro giorni e negli
ultimi nove lo ha fatto una volta
soltanto. Prima stato fermato
da un affaticamento muscolare
alladduttore sinistro che in
via di risoluzione, dice ancora
Castellacci, ma che non anco-
ra completamente risolto. Ora,
per, il problema la gastroen-
terite. Una forma virale, spie-
ga il medico degli azzurri. Par-
ticolarmente violenta. Vomito e
diarrea. Per questo rimasto
tappato in albergo venerd
sera ment re gli azzurri
giocavano contro la Da-
nimarca e per lo stesso
motivo, appena sbarcato
a Pisa di ritorno da Cope-
naghen, ha costretto il pull-
man della nazionale a una
sosta forzata in aeroporto.
Non solo: ieri sera, mentre gli
azzurri si sono concessi qual-
che ora di libert, Mario rima-
sto in albergo a curarsi.
Al Milan seguono la vicenda
con occhio preoccupato. Balo-
telli sabato prossimo dovrebbe
guidare la squadra contro lUdi-
nese, una partita che i rossoneri
non possono sbagliare. Pran-
delli, invece, spera che sia in
campo contro lArmenia. Il c.t.
lo aspetta questa mattina sul
campo per verificarne le condi-
zioni. Ma anche se non dovesse
recuperare, lattaccante rester
in gruppo. Il ritiro doveva esse-
re rieducativo e, al momento,
non c la volont di liberarlo in
anticipo. Oggi pomeriggio Balo
partir per Napoli insieme ai
suoi compagni e domani matti-
na sar a Quarto, dalla squadra
anticamorra, parallelo striden-
te con la visita a Scampia che
tanti guai gli ha procurato. In-
tanto lui come sta reagendo alle
disavventure? Non pu essere
allegro, osserva Castellacci.
Per la verit non sembra cos
abbattuto e pi che allArmenia
pensa alla fidanzata. Lamore,
almeno, va a gonfie vele, tanto
che a met pomeriggio arriva
limmancabile twe-
et: Ringra-
z io t ut t i
c o l o r o
c h e m i
h a n n o
c ap it o. Un
abbraccio e chi
non mi rispetter o
non rispetter Fanny sar
un nemico. Ti amo amore
mio.
Tornando al calcio, il pro-
blema va oltre la presenza del
campione nella prossima
partita, lultima del girone di
qualificazione, quella che
dovrebbe regalare allItalia
la certezza di essere testa di
serie al Mondiale. Linter-
rogativo, oggi, sullindi-
spensabilit di Balotelli. Si-
nora il contributo non
stato pari alle sue qualit.
Sotto la gestione Prandelli,
con cui ha esordito in na-
zionale, Super Mario ha
giocato 26 partite (con 11
gol) su 47, poco pi del
50%. E il viaggio in Brasile
se lo deve ancora conqui-
stare. Non posso sapere
cosa succeder a maggio,
ha spiegato l allenatore
dopo la partita con la Dani-
marca. Balo importante,
ma deve cambiare registro: in
campo, giocando pi per la
squadra ed evitando di cadere
nelle provocazioni e fuori, con
comportamenti da ragazzo ma-
turo. Altrimenti lItalia di Balo-
telli sar lItalia di qualche altro.
Ciascuno di noi ha unalterna-
tiva. Io spero in Giuseppe Ros-
si, uno che mi fa impazzire e
che pu farci fare un salto di
qualit, il pensiero di Chielli-
ni. Nel gruppo degli intoccabili,
non c traccia di Super Mario.
Alessandro Bocci
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il 50%di presenze
Ha giocato solo 26
partite su 47. Chiellini:
Ciascuno di noi
ha unalternativa
Tommasi: Test
da approfondire
I controlli antidoping nel calcio
sono numerosi, per forse non sono
fatti nel momento giusto:
andrebbero approfonditi. Lo ha
detto Damiano Tommasi, presidente
dellAssocalciatori, al convegno
Sport e doping. Ricordo le
positivit al nandrolone: secondo
me sono stati scoperti solo i pi
sprovveduti. Secondo Tommasi il
problema etico. Bisogna avere il
coraggio di demolire certi miti
costruiti su illusioni.
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Il parere
Macch progresso
un passo indietro
legittimare loffesa
di MARIOSCONCERTI
V
a benissimo che il Milan giochi con lUdinese a
stadio aperto. In tanti anni di argomenti simili
sono sempre stato perch gli abbonamenti e i bi-
glietti acquistati dalla gente non potessero essere
cancellati dalle sciocchezze di poche decine di per-
sone. Ma temo non ci si sia resi conto che in tre
giorni di grande comunicazione abbiamo cancellato
un piccolo caposaldo del diritto sportivo di frontie-
ra. Una quindicina di anni fa furono messe queste
ed altre regole di civilt negli stadi sotto la stessa
spinta dei media che invocavano ordine e normali-
t. Si cominci dalle offese agli arbitri, assoluta-
mente non ammesse, tanto che Collina a Genova, in
una partita della Samp, sospese la gara per far
togliere uno striscione contro Casarin, allora capo
degli arbitri. Per anni abbiamo preteso cio di eli-
minare le offese gravi dagli stadi. E la discrimina-
zione territoriale appunto questo, unoffesa. Ora
siamo quasi orgogliosi di toglierla perch un grande
club ci cascato. Non successo niente di pi gra-
ve, siamo rimasti alle offese, ma ci siamo detti che
le offese non sono arginabili. Quindi non punibili.
bene capire che stiamo compiendo molti passi in-
dietro, non affermiamo il progresso. La giustizia
che aveva portato per gradi a punizioni estreme era
stata voluta con orgoglio da tutta lopinione pubbli-
ca, la stessa che ora la definisce insopportabile.
Quindi libert di offese concesse in sole tre giorni,
meno del tempo che ci volle per giudicare colpevole
la Juventus nel 2006. Ma se la valutazione del pec-
cato pu essere quasi accettabile, offendersi in uno
stadio rientra a quanto pare nei diritti dello spetta-
colo, inaccettabile la motivazione della Federcal-
cio. Per fermare la giustizia di tutti i giorni chiede
un approfondimento. Ma di cosa se non di quello
che hanno gi denunciato gli stessi commissari
federali, i quali hanno scritto di tre trasgressioni,
tre ondate di offese di milanisti a napoletani prima
della partita con la Juve,
al 6 e al 43 del secondo
tempo. Ora, se un com-
missario ha sentito tre
volte, il peccato si deve
per forza presumere
commesso. Tutto sta a
come giudicarlo. Per la
prima volta la Federcal-
cio cambia il metro di
giudizio senza per sapere come. Per questo chiede
approfondimenti. Ma a chi, se i testimoni sono gi
loro inviati, loro dipendenti. bastata una dura
battaglia del Milan lunga tre giorni per eliminare
una regola voluta da tutti quindici anni fa, quando
non cera ancora razzismo e quando ci si offendeva
lo si faceva ad uso interno, citt contro citt. Sape-
vamo tutto anche allora: il pericolo di mettere il
calcio in mano ai coristi indisciplinati (e infatti
personalmente mi dissociai), oltre che di tentare
una battaglia cavalleresca contro avversari barba-
ri. Ma era sempre stata questa la regola. Cos cam-
biato adesso oltre il fatto che a pagarne il prezzo
pi alto stato il Milan? Eravamo tutti orgogliosi di
punire con la fine dello spettacolo una partita piena
di volgarit. Oggi si dice che insostenibile. Pu
darsi sia giusto il traguardo ma senzaltro sba-
gliata la corsa. A cosa rinunciamo rinunciando alla
regola? A punire il razzismo interno, quello tra nord
e sud. Non possiamo anzi che renderlo legittimo.
Che conquista ? Volevamo spaventare gli incivili e
ci siamo spaventati noi. Davvero una vittoria? E
sarebbe stata affrontata la diversit se non fosse
stato il Milan al centro della guerra? Che dibattito
? E che fine faranno quelli che dovranno ammettere
di aver sbagliato legge, resteranno ai loro posti?
Non essendo stato deciso niente, ma solo rinviato
per approfondimenti che gi cerano, cosa succede-
r nelle prossime domeniche, accetteremo gli insul-
ti, la daremo vinta agli incivili? Non ho una soluzio-
ne giusta, ma nemmeno questa lo . Cera una rego-
la e cerano commissari inviati per farla rispettare.
Applicandola sono stati giudicati scandalosi i giu-
dici. Arrendersi una possibilit della battaglia,
ma questa molto di pi. una resa bugiarda per-
ch non c da approfondire niente. La Federcalcio
aveva ragione, ma ne aveva troppa. E non ha retto
le conseguenze. Possibile le basti per rimanere in
sella e cambiare come se nulla fosse una regola che
stata per anni buona per tutte le altre squadre?
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La paura
Con gli stadi chiusi si
voleva spaventare
gli incivili ma poi ci
siamo spaventati noi
44 Sport
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Il caso Il colpo dellestate gioca col contagocce e le voci impazzano
Bale, cento milioni di dubbi
per colpa di unernia del disco
Il Real smentisce la malattia: Sta benissimo
Bale marca visita? O Marca
marca male? Ruota tutto attor-
no a Marca lo strano caso di
mister mercato. Secondo il
quotidiano sportivo spagnolo
il calciatore pi pagato della
storia del pallone avrebbe
unernia al disco e non si po-
trebbe escludere il ricorso a un
intervento chirurgico. Ovvia-
mente con relativa latitanza
dai campi di gioco che in un
caso analogo quello del col-
lega Higuain sta-
ta di quattro mesi.
I m m e d i a t a l a
smentita del Real Ma-
drid: Gareth Bale sta
benissimo, o quasi.
False le indiscrezio-
ni di Marca, che da
parte sua insiste: il gal-
lese arrivato dal Tot-
tenham su un tappeto
di quattrini e accompa-
gnato da uno tsunami di di-
chiarazioni, commenti, com-
piacimenti e critiche, soffri-
rebbe pure di una protrusione
tra altre due vertebre, anche se
il problema non gli procure-
rebbe dolore e non gli impedi-
rebbe di giocare.
A parte la salute, insomma,
tutto bene. E lo staff medico
della squadra? Avrebbe rileva-
to il fatto nel giorno della pre-
sentazione, sostiene il quoti-
diano. I servizi medici del Re-
al garantisce invece la so-
ciet hanno chiarito che
Gareth non ha nessuna ernia,
ma una lieve protrusione di-
scale cronica, frequente tra i
calciatori e che non impedisce
in alcun caso il normale svol-
gimento dellattivit. E la co-
sa concludono stizziti
sarebbe stata pure ben spiega-
ta .
Allora: affarone o bidone?
Bale, 24 anni, stato il colpo
clamoroso del mercato estivo:
pagato 100 milioni ha giocato
nel Real 133 minuti in tre par-
tite segnando un gol. Poco me-
no di un milione al minuto, fi-
nora. E adesso milioni di ipo-
tesi e di interrogativi, uno su
tutti: ma valeva la pena?
Il gallese, gi si sapeva,
tanto forte quanto delicato.
Nella sua carriera ha segnato
61 reti in 251 presenze e al Real
arrivato spinto dai 55 gol ina-
nellati con il Tottenham in sei
stagioni e 203 gare, 26 solo nel
campionato 2012-13. Ma chi lo
segue (perch lo ama e diver-
samente, lo si ammetta, non si
pu fare) conosce anche il suo
calvario di infortuni. La rottura
dei legamenti nel 2007-08, i
problemi col ginocchio lanno
successivo, poi la schiena nel
2011 e ancora, anno maledet-
to, di nuovo i legamenti. Nel
2012 infortunio alla coscia con
recidiva e nel magnifico, sotto
altri aspetti, 2013 gli stop do-
vuti alla caviglia, al menisco, al
piede e ai problemi muscolari.
E finalmente il sogno di una
vita: Real. A Madrid dopo una
tribolata trattativa e unestate
resa caldissima dai riflettori
della stampa internazionale. A
Madrid dove, per, il campio-
nissimo ha dato forfait per in-
fortunio 4 volte e ha giocato
due partite, una da titolare e in
unaltra entrando a gara in cor-
so, mettendo assieme 105 mi-
nuti di fatica e un gol in tutto. E
nella Champions una presenza
di 27 minuti. Non facendo
mancare per, in un mese e 12
giorni di madridismo poco
spinto, il solito infortunio e
qualche rompicapo al tecnico
Ancelotti, che lo vorrebbe ve-
dere correre sulla fascia destra
del campo mentre Gareth da
sempre preferisce la sinistra o
il centro dove, per, incrocia
un certo Ronaldo. E come
chiedere spazio al divino
Cr7?
Un quiz da cento milioni.
Una casella da aprire che na-
sconde talento, tattica, con-
fronto, contrattempi fisici. E
ora anche il fantasma di uner-
nia. Il giallo dei Blancos.
Piergiorgio Lucioni
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Locarno battuto 3-0
Inter, si ferma Palacio
Contro il Torino
allarme attaccanti
MILANO Dopo Milito, Palacio. AllInter non possono
non essere in apprensione anche perch Alvarez ha una
distorsione alla caviglia sinistra e Mazzari corre il rischio di
ritrovarsi per la trasferta contro il Toro solo con due
attaccanti (Icardi e Belfodil) a disposizione. Dunque
Palacio, dopo aver segnato uno dei 3 gol rifilati dall
Argentina al Per, stato sostituito a 9 minuti dalla fine da
Lamela. Diagnosi in arrivo dal ritiro della sua nazionale:
lieve contrattura al muscolo ischio tibiale della gamba
sinistra. Niente di particolarmente grave, ma abbastanza
per generare ansia in una squadra che, in questa settimana,
ha gi perso Milito per almeno un mese. Per ora lunica
certezza che Palacio non giocher contro l Uruguay, in
compenso il citt Sabella intenzionato a sostituirlo con
Icardi e a mandare in campo
pure Campagnaro che lInter
non aveva fatto giocare
contro il Cagliari e la Roma
per una fascite plantare.
A Mazzarri, insomma, non
resta che toccare ferro in
attesa di riavere tutti i
nazionali alla Pinetina dove
ieri pomeriggio lInter ha
affrontato in amichevole il
Locarno. Sotto lo sguardo
attento di Massimo Moratti,
che si intrattenuto a
parlare a lungo con Zanetti,
hanno segnato Belfodil su rigore, Olsen e Samuel. Buone
notizie sul conto del difensore argentino, come ha
sottolineato alla fine pure Mazzarri. stato un buon
allenamento: 90 minuti importanti nelle gambe di quelli
che sinora hanno giocato meno. Abbiamo bisogno di tutti:
Samuel inizia a stare bene davvero e pure Mudingayiy sta
recuperando la migliore condizione fisica. Prima di
iniziare a pensare alla prossima partita col Torino il tecnico
interista ha voluto tornare per un attimo alla partita con la
Roma. Ho rivisto diverse volte quella sfida: sappiamo tutti
come finita, per abbiamo giocato bene. La strada del
gioco e dellorganizzazione, dunque, quella giusta, ora
resta da limitare meglio certe ripartenze degli avversari.
Franco Fiocchini
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Gallese
Gareth Bale nasce a
Cardiff, Galles, il 16-7-
89. Cresciuto nel
Southampton, passa al
Tottenham nel 2007. In
sei stagioni con gli
Speroni gioca 146
partite e segna 42 gol
La parola ai medici
Secondo i medici della
societ spagnola
si tratta solo di una
protrusione discale
Sorpreso Gareth Bale, 24 anni. A sinistra, la prima pagina di Marca Stop Palacio, 31 anni
Centenario
In estate passa al Real
Madrid per 100 milioni
diventando il giocatore
pi caro nella storia del
calcio
Nazionale
Dopo aver percorso tutta
la trafila delle squadre
giovanili, Bale esordisce
con la maglia del Galles
il 27 maggio 2006, a 17
anni, contro Trinidad e
Tobago. Finora ha
collezionato 42 gare e
11 gol
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Sport 45
MotoGp
A Sepang
Rossi insegue
il solito M arquez
La Ferrari adesso si concentra sul piano B: battere la M ercedes
(f.van.) Con un minuto di silenzio
in memoria di Maria de Villota, la
33enne ex test driver della Marussia
trovata morta in un hotel di
Siviglia, scatta il Gp del Giappone
(ore 8 italiane). La quintultima
prova del Mondiale di Formula 1 ha
interrotto la sequenza di pole
consecutive di Sebastian Vettel: il
tedesco si fermato a tre di fila, a
Suzuka il suo compagno di
squadra Mark Webber a partire al
palo approfittando di un problema
al kers che ha condizionato il
tedesco nel primo tentativo del Q3.
Alle spalle del duo della Red Bull,
Lewis Hamilton con la Mercedes e
Romain Grosjean con la Lotus.
Quinto tempo e terza fila per Felipe
Massa con la prima delle Ferrari,
ben pi veloce di Fernando Alonso
che invece parte solo dallottavo
posto. Ricordiamo che Suzuka offre
gi a Vettel una chance per
conquistare il quarto titolo iridato
consecutivo: la combinazione si
basa sul successo del tedesco e su
un piazzamento contemporaneo di
Alonso peggiore dellottavo posto.
Ma anche se la gara giapponese
mantenesse ancora a galla la
Ferrari, sembra proprio che al
Cavallino stiano ripiegando
sullobiettivo B dellannata (oltre,
ovviamente, a dirottare gli sforzi
sulla monoposto del 2014): il
traguardo alternativo da centrare
il secondo posto nel Mondiale
costruttori e Alonso lo sottolinea.
Vettel vincer comunque il titolo
piloti: la nostra priorit diventa
cos conquistare il maggior numero
di punti possibile per tenerci alle
spalle la Mercedes sono le parole,
decisamente rassegnate,
dellasturiano. Intanto, se il
mercato piloti ha ancora poco da
definire (il pezzo pi pregiato da
sistemare Hulkenberg), quello dei
tecnici sempre vivo. Ottimo il
colpo della McLaren, che si
assicurata Peter Prodromou,
braccio destro di Adrian Newey alla
Red Bull: sar da lui che il team di
Woking, incappato in una stagione
deludente, programmer il rilancio.
RIPRODUZ ONE RISERVATA
Formula 1
In pole Mark Webber (E. Colombo)
Alle 8 su Raiuno e Sky
La griglia di partenza a Suzuka
Questa la griglia di partenza (migliori
posizioni) del Gp del Giappone a
Suzuka, 15 atto del Mondiale di F1
Prima fila
Webber (Red Bull)-Vettel (Red Bull)
Seconda fila
Hamilton (Mercedes)-Grosjean (Lotus)
Terza fila
Massa (Ferrari)-Rosberg (Mercedes)
Quarta fila
Hlkenberg (Sauber)-Alonso (Ferrari)
Quinta fila
Raikkonen (Lotus)-Button (McLaren)
Ippica Il Lotteria ad Agnano con la sfilata di Varenne
C il Gran Criterium
Fanoulpifer corre
sulle orme dello zio
Il purosangue favorito a San Siro
MILANO Alla nascita, due
anni fa, lhanno chiamato Fa-
noulpifer, cio non fare il piffe-
ro nel senso di non fare lo
sciocchino nel dialetto milane-
se con il quale il mobiliere brian-
zolo Luciano Salice usa battezza-
re tutti i cavalli della sua scuderia
Rencati, affinch gi il suo nome
in pista evocasse il legame di
sangue con lavo materno Fal-
brav (fai il bravo sempre in
dialetto): cio con il purosangue
indigeno capace nel 2002-2003
di centrare 8 Gran Premi inter-
nazionali di gruppo 1 in Italia,
Francia, Gran Bretagna, Giappo-
ne e Hong Kong, perdendo negli
Stati Uniti per appena un muso
la Breederss Cup e vincendo
in carriera 6 milioni di euro pri-
ma di essere venduto come stal-
lone in Giappone al magnate Te-
ruya Yoshida. E oggi pomeriggio
Fanoulpifer, orfanello di mam-
ma Furbeseta, appunto la nipote
di Falbrav, chiamato a tenere
alto il blasone di famiglia nel
Gran Criterium di gruppo 1
per puledri di due anni di ogni
Paese, che si corre a San Siro dal
1888 (come Criterium Interna-
zionale) e nel quale affronter 6
avversari per 264.000 euro sui
1500 metri.
Sinora Fanoulpifer, il cui pap
High Chaparral laureato nel
2002 del Derby sia inglese sia ir-
landese, con il fantino Dario Var-
giu non ha lesinato promesse,
dilagando nelle tre corse sinora
disputate con un totale di 18 lun-
ghezze di distacco inflitte ai se-
condi arrivati. Ma stavolta non
sar scontato liquidare con la
stessa disinvoltura un lottatore
come Arpinati, alfiere della fa-
miglia Botti e cavallo pure lui or-
fano (del l o stal l one Lucky
Story), pagato appena 12.000 eu-
ro alle aste inglesi, ma tutto di-
verso per caratteristiche, che in-
fatti lhanno visto battere i vari
avversari sempre (anche nel-
limportante Premio Primi Pas-
si) con distacchi contenuti ma
sempre anche con sicurezza nel-
lassecondare il jockey Mario
Esposito in aspri duelli. Come in
un match di pugilato, dopo oggi
uno dei due imbattuti non potr
pi esibire questo titolo.
Mina vagante resta per Cris-
solo, esponente della prima ge-
nerazione di quel Red Rocks
(vincitore nel 2006 della Bree-
derss Cup Turf e delle Man
OWar Stakes a spese del crack
statunitense Curlin) che ora fa lo
stallone per met anno a Torino
al Centro Equino Arcadia e per
met invece in Cile: al debutto
primaverile, infatti, il portacolo-
ri della scuderia Casa Paola aveva
disperso i rivali lasciandoli a 15
lunghezze, poi per ha accusato
problemi di salute ed crollato
allultima apparizione, abban-
donando sogni di gloria in Fran-
cia. E mentre in gara ci sar an-
che un altro figlio di Red Rocks,
il grigio di nome e di fatto Grey
Greezly, insidioso si annuncia
pure il lanciato Priore Philip, che
salir da Roma con 5 vittorie
consecutive e per il quale rien-
trer dalla Francia il fantino Um-
berto Rispoli.
Al trotto, invece, Napoli fe-
steggia oggi (con la sfilata di Va-
renne) la riapertura dellippo-
dromo recuperando il solita-
mente primaverile Gran Pre-
mio Lotteria di Agnano in tre
eliminatorie e finale, nelle quali
lo svedese primatista europeo
Commander Crowe (1.08.9 al
km) gareggia per la prima volta
in Italia e misura l indigeno
Mack Grace Sm, specialista pro-
prio delle corse a batterie che in
Italia ha vinto tutte.
Luigi Ferrarella
lferrarella@corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA
La tragedia I medici dellospedale di Gainesville negli Usa hanno dichiarato la morte cerebrale dellingegnere-rugbista di Parma
Un mistero dietro il dramma di Cigarini
Galoppo Il purosangue della scuderia Rencati Fanoulpifer (www.galoppoecharme.it)
Le Quote Snai
Gran Criterium-Trofeo
Corriere della Sera
Corsa di Gruppo 1, distanza
1500 metri, Montepremi
264.000 euro: tra i partenti
spiccano i nomi di Arpinati,
Fanoulpifer, lo svizzero Filou,
Priore Philip e la mina vagante
Crissolo
Le quote Snai
1. Arpinati (M. Esposito) 2,80
2. Crissolo (Convertino) 13
3. Fanoulpifer (Vargiu) 2,00
4. Filou (Ling Rafael) 16
5. Grey Greezly (Branca) 13
6. Priore Philip (Rispoli) 5,50
7. Sentimentodarcadia (Rossi)
101
Televisione
Tutte le corse in programma
oggi a Milano a San Siro
saranno trasmesse a partire
dalle ore 14.25, da UnireSat per
la prima volta tutte in Hd sul
canale 219 di Sky, oltre che sul
tradizionale canale 220 e da
Unire Tv.
Il Gran Criterium-Trofeo Corriere
della Sera diretta da parte di
Sky sport 24 (canale 200 di
Sky) a partire dalle ore 16.50
264
mila euro
il premio per il
vincitore del Gran
Criterium, gara sulla
distanza di 1500 metri
Imbattuto
Il due anni della
scuderia Rencati ha
finora sempre vinto
Attaccato a una macchina nel-
lospedale di Gainesville, Florida,
senza pi un segno di vita, una spe-
ranza, un guizzo di quelli che sapeva
fare cos bene intorno alla mischia
per evitare lultimo, definitivo, plac-
caggio. I medici hanno dichiarato la
morte cerebrale per Alberto Cigari-
ni, 25 anni, ingegnere civile di Par-
ma e rugbista, professione e diverti-
mento che nella sua vita hanno
camminato insieme, confondendosi
una nellaltro, fino a determinare
lultima spietata convergenza paral-
lela. Perch Alberto questanno al-
linizio della preparazione aveva av-
visato i suoi compagni del Rugby
Reggio, campionato di Eccellenza
ovale, che per almeno sei mesi a gui-
dare la mischia avrebbero dovuto
trovare un sostituto. E cos da 3 set-
timane era volato negli States per
frequentare un master in ingegneria
alla Florida University. Siccome di
giocare a rugby non poteva fare a
meno, appena sbarcato negli States
aveva trovato una squadra amato-
riale, i Gainesville Hogs (i Cinghiali
di Gainesville) per tenersi in forma,
continuare ad alimentare una pas-
sione che era sbocciata nella sua
Parma e fiorita nellAmatori, prima
di portarlo a diventare un puntello
della nazionale Seven, quel surroga-
to del rugby che sbarcher allOlim-
piade di Rio e si gioca in 7 su un
campo regolamentare, tutto velocit
e fantasia: palla indietro e pedalare.
Come piaceva a Cigarini.
Marted sera il dramma confuso
dalla distanza, da un oceano di mez-
zo, scolpito nel tam tam drammati-
co dei social network: Alberto Ciga-
rini in ospedale in gravi condizio-
ni, crollato a terra durante lallena-
mento dei suoi Hogs e mai pi
risvegliatosi. Ci che successo
ancora difficile da decifrare, Gage
Miller, il presidente della squadra, si
trincerato dietro un americanissi-
mo inviolabile rispetto della privacy
e non ha voluto fornire versioni, sul-
la home page del sito della squadra
si parla di Stroke, (ictus) per il no-
stro amico e compagno di squadra
Alberto un ragazzo italiano che ha
avuto un enorme impatto sulla vita
del nostro club, non tanto per le sue
eccellenti qualit tecniche, ma so-
prattutto per il suo carisma e la sua
presenza fuori dal campo. Il bollet-
tino medico stato subito impieto-
so: morte cerebrale per rottura della
carotide e conseguente emorragia,
motivo per cui c chi ha ipotizzato
un colpo alla carotide durante lalle-
namento, anche se altri amici via
web hanno raccontato di averlo vi-
sto accasciarsi durante il riscalda-
mento. Elaborato il dolore ci sar il
tempo di capire come sono andate le
cose in quel maledetto marted sera
su un campo da rugby amatoriale, l
dove il rugby passatempo di pochi
e Alberto Cigarini, lingegnere rug-
bista di Parma, voleva solo coltivare
la sua grande passione.
Valerio Vecchiarelli
RIPRODUZIONE RISERVATA
Baster il miglior sabato
dellanno per tornare alla
gloria? Valentino a Sepang
sogna e per una volta,
finalmente, il sogno pare
lecito. Dietro Marc Marquez
alla quarta pole position
consecutiva (lottava in 15
gare) c infatti Rossi, nel
2013 mai cos veloce in
qualifica e, soprattutto, mai
cos consistente. Merito di un
giro veloce e intelligente
(sfruttamento finale della scia
di Dovizioso, poi sorpassato
in bello stile allultima curva)
che lo ha tenuto a 325
millesimi da MM e 23 davanti
a Crutchlow, il terzo inquilino
di una prima fila
sorprendente. Lorenzo e
Pedrosa infatti non la abitano,
luno quarto e laltro quinto al
termine di una sessione
confusa e selvaggia, resa
ancora pi infida dallasfalto
bagnato a chiazze dopo il
solito scroscio alla malese,
breve e inopportuno.
Dietro lepisodio c per di
pi: il percorso di crescita
iniziato a Misano e tuttora in
atto. Gi l avevo gi fatto un
bel miglioramento,
proseguito nei test dopo il Gp
racconta Rossi . Ad
Aragon ero veloce ma ho
sbagliato la gomma. Ora
manca lultimo passo. Guido
molto meglio, grazie a un
assetto pi efficace.
Questanno ero gi partito in
prima fila (Sachsenring e
Misano, ndr), ma questo
secondo posto ha un altro
valore. Un passo in avanti
importante. Le incognite
della corsa restano tante e lo
stesso Vale smorza ogni
entusiasmo preventivo:
presto per esultare. Pedrosa e
Lorenzo hanno infatti un
buon passo (E poi anche a
Brno partivano dietro e dopo
una curva erano davanti);
Marquez Marquez; linsolito
orario di partenza locale (le
16, le 10 italiane) rende
ancora pi incontrollabili le
previsioni meteo; infine, il
caldo malese un avversario
in pi per un 34enne come
Valentino: Qui si fa una
grande fatica fisica, dopo tre
giri vedevo San Pietro Per la
prima volta mi sento vecchio,
anche se poi prima della gara
entri in una dimensione
differente. Sotto le palme di
Sepang successo tante volte:
9 su 13 per salire sul podio in
top class, con sei vittorie.
Anche se gli spagnoli volano,
la settima non sembra
impossibile.
Alessandro Pasini
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Italia 1 ore 10
I migliori in qualifica
1. Marquez (Esp) Honda
200011; 2. Rossi (Ita)
Yamaha 200336; 3.
Crutchlow (Gbr) Yamaha
200359; 4. Lorenzo (Esp)
Yamaha 200578
Cos oggi in Malesia
Ore 7 classe Moto3
Ore 8.30 classe Moto2
Ore 10 classe MotoGp
In tv
Diretta di tutte le gare su Italia 1
Mediano di mischia Alberto Cigarini, nato 25 anni fa a Parma
46
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
w bo i i e IN LIBRERIA E IN EBOOK BOMP AN
UMBERTO
ECO
STORIA
dEllE TERRE
E dEI lUOGHI
lEGGEndARI
Dove era i l Paradiso Terrestre?
E i l Sa cro Gra al ? E lEl dorado?
Le utopi e, l e chi mere, l e i l l usi oni
che hanno ali mentato l a fantasi a
e l a ri cerca di ogni tempo

L
e
o
n
a
r
d
o
C
e
n
d
a
m
o
Negli ultimi vent'anni in Italia il nume-
ro di parti plurimi ha avuto un incremen-
to di circa il 25%. Le cause? Laumento
dell'et delle neomamme e delle gravidan-
ze da procreazione medicalmente assisti-
ta. A scattare la fotografia gli esperti del
Registro nazionale gemelli dellIstituto
superiore di sanit al quale sono iscritti
25 mila gemelli.
Secondo i dati
del ministero del-
l a Sal ut e c he
emergono dal
rapporto Certifi-
cato di assisten-
za al parto (Ce-
dap). Analisi del-
levento nascita -
anno 2010, pub-
blicato a settem-
bre 2013, il numero di parti plurimi in Ita-
lia di 8.550 lanno e rappresenta l'1,6%
del totale dei parti (545.493 nel 2010). La
frequenza dei parti plurimi risulta pi
elevata fra le madri con pi di 40 anni
(2,4%), e sale considerevolmente nelle
gravidanze da procreazione medicalmen-
te assistita (19,8%). Il Registro nazionale
gemelli entrer ora nel progetto Heals,
attraverso il quale saranno osservati fin
dalla nascita 1.500 gemelli neonati in 10
Paesi europei. Si tratter di un approccio
integrato che valuter il ruolo delle espo-
sizioni ambientali e della variabilit epi-
genetica, dal concepimento in poi.
Psicologia
O
gni giorno almeno 2 milioni di italiani
prendono una dose di antibiotici.
un'enormit, rispetto ai paesi del nord
dellEuropa, dove se ne consumano la met,
ma soprattutto rispetto alle reali necessit.
Secondo l'Agenzia del farmaco (Aifa), almeno il 20% delle
assunzioni di antibiotici ingiustificato, ma la stima forse
ottimista: ogni anno in gennaio e febbraio i consumi si
impennano, in corrispondenza del picco di influenza e di
raffreddori, malattie causate da virus contro cui gli
antibiotici non servono a nulla. Quest'abuso da qualche
anno sta calando, ma troppo lentamente. Non preoccupa
tanto lo spreco di denaro, anche se il costo per le casse
dello Stato si aggira sui 2 miliardi e mezzo l'anno (quasi un
punto dell'Iva), dei quali almeno 500 milioni buttati al
vento. Il vero danno per la nostra salute, perch i germi
che ci circondano stanno diventando sempre pi
resistenti, e chi ha davvero
bisogno di antibiotici per
un grave infezione si trova
disarmato e rischia la pelle.
Che fare? Le campagne
nazionali di spot televisivi e
manifesti qualcosa hanno
prodotto, ma sono care, e
in tempi di vacche magre
non si fanno. In Emilia
Romagna hanno provato un
approccio "low cost", che
punta sui medici e pediatri
di famiglia, cercando di
rinsaldarli nella loro capacit di far fronte alle richieste
spesso incongrue degli assistiti. I risultati del lavoro
condotto a Modena e Parma da Giulio Formoso e
collaboratori non sono clamorosi, ma sufficienti ad attirare
l'attenzione internazionale, con la pubblicazione sul British
Medical Journal. Lo slogan scelto, Soluzione o problema?,
sottolinea che gli antibiotici sono anzitutto una soluzione,
ma possono diventare un problema e perdere il loro potere
se usati male. Sulla base di questo slogan sono state
realizzate locandine e brochure da esporre/distribuire negli
ambulatori e nelle farmacie, con una possibile
intermediazione dei professionisti sanitari. Il costo
delliniziativa (meno di 100 mila euro) si ripaga
abbondantemente coi risparmi sugli sprechi, e la riduzione
dei consumi tutta salute per la popolazione delle Asl
interessate. Un bel modello da esportare, in altri contesti
italiani e che forse ci copieranno anche all'estero.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Medicina Storia
a pagina 52 a pagina 53 a pagina 55 a pagina 51
Cresce let delle neomamme
In aumento i parti gemellari
UN (GIUSTO) TAGLIO
AGLI ANTIBIOTICI
Il successo
di uniniziativa
a basso costo
che ha coinvolto
i medici di famiglia
Per saperne di pi
Istituto Superiore di Sanit
www.iss.it/gemelli
CorriereSalute
Il numero
di ROBERTO SATOLLI

)
Psicanalisi
fra terapia
e cultura
Migliora
la sopravvivenza
ai tumori
Litaliano
che invent
la Tac
Medicina
www.corriere.it/salute
(
Stiramento,
contrattura
o strappo?
Buona colazione
Servizi di Daniela Natali
ed Elena Meli alle pagine 48-50
il numero di parti plurimi
in Italia allanno, secondo
i dati 2010 forniti dal
Ministero della Salute.
Sono 25 mila i gemelli
iscritti al Registro
Nazionale dellISS
LE PAGINE DEL VIVERE BENE
8.550
Al mattino, i motivi per non limitarsi a un caff e via
sono tanti. Si riduce il rischio di diabete,
si proteggono cuore e vasi, si perde peso
pi facilmente. E ci si garantisce una mente brillante
47
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
48 Salute
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Prima colazione
Perch non si deve
mai saltarla
e quale fa per noi
C
he fare colazione fac-
cia bene lo sappia-
mo ormai tutti: aiu-
ta a rimettere in mo-
to il cervello, a non
abbuffarsi ai pasti successivi e
quindi a non ingrassare (ridu-
cendo i rischi di tutte le patolo-
gie legate al sovrappeso, dal
diabete ai problemi cardiova-
scolari) nonch a raggiungere
pi facilmente il corretto ap-
porto di vitamine e minerali.
Stando a un primo dato,
sembra che la lezione sia stata
recepita nei fatti: risultati di in-
dagini che si sono confermati
uguali negli anni, dicono che
ben il 90 per cento degli italia-
ni fa abitualmente colazione,
ma e qui arriva la nota do-
lente a causa della fretta,
della mancanza di appetito e
del fatto che le cattive abitudi-
ni sono le pi difficili da perde-
re, solo il 30 per cento di noi fa
una colazione adeguata, sia
per qualit sia per quantit.
Vale allora la pena di chiari-
re che cosa si intende per
quantit e qualit. Sulla quan-
tit, intesa come calorie da in-
trodurre, si confermano le in-
dicazioni di sempre: la colazio-
ne dovrebbe fornire tra il 15 e
il 20 per cento del fabbisogno
calorico giornaliero. Immagi-
nando una persona che deve
raggiungere le 2.000 calorie al
giorno, al mattino gliene spet-
tano tra le 350 e le 400. Per
esempio: 200 ml di latte o di
yogurt, 50 grammi di biscotti
secchi e un bicchiere di spre-
muta.
Sulla qualit le indicazioni
si sono invece fatte meno uni-
voche rispetto al passato. Non
c un modello di colazione
unico o ideale, come non esi-
ste un paradigma assoluto di
pasto o di cena. La prima cola-
zione sottolinea Andrea Po-
li, di Nutrition Foundation of
Italy per diventare una buo-
na abitudine deve essere
"CVERP", sigla dove la C sta
per completa, nel senso che de-
ve comprendere latte o deriva-
ti (yogurt), prodotti a base di
cereali (pane, fette biscottate,
cereali pronti per la prima cola-
zione, biscotti o prodotti da
forno) e frutta (fresca o sotto
forma di spremuta e di succo,
o ancora di marmellate o com-
poste). La V sta per varia: co-
me gli altri pasti principali del-
la giornata sono caratterizzati
da una grande gamma di scel-
te, cos la colazione non deve
essere monotona, e deve ri-
spettare gusti e preferenze.
La E sta per equilibrata
prosegue Poli , come si dice-
va, e secondo le Linee guida
italiane per una sana alimenta-
zione, la prima colazione deve
apportare circa il 15-20 per
cento delle calorie giornaliere
(il 15 per cento se si fa uno
spuntino a met mattina, altri-
menti il 20 per cento). Ma la
quota calorica variabile in re-
lazione al fabbisogno energeti-
co individuale e quindi in base
a sesso, et, peso e stile di vita
(sedentario o attivo). La R cor-
risponde a regolare: la colazio-
ne, cio, va fatta tutti i giorni.
E a questo proposito, vale la
pena sottolineare i risultati di
uno studio, condotto in Sve-
zia, che dimostra come il salta-
re la colazione, anche solo al-
cuni giorni la settimana, dimi-
nuisca di molto i vantaggi che
questo primo pasto comporta
per la nostra salute.
Infine, dice Poli c la
P, che indica piacevole, perch
alla gratificazione, del gusto e
della vista, va associato un
contesto gratificante: la prima
colazione va consumata in se-
renit.
Ma vediamo ora, pi in det-
taglio, perch bisogna fare la
prima colazione. Al termine
del digiuno notturno come
si legge in un Documento di
consenso sul ruolo della prima
colazione firmato da alcuni
dei pi autorevoli esperti ita-
liani in materia la prima co-
lazione ha innanzitutto la fun-
zione di fornire la disponibili-
t energetica necessaria per af-
frontare le attivit della matti-
na e dellintera giornata. Una
prima colazione adeguata as-
sociata a un miglioramento
della capacit di memorizza-
zione, del livello di attenzione,
della capacit di risoluzione di
problemi matematici e della
comprensione durante la lettu-
ra e lascolto.
Il miglioramento di questi
parametri di performance non
riguarda solo il periodo imme-
diatamente successivo alla co-
lazione, sottolineano gli
esperti ma si estende alle
ore successive e si osserva tan-
to nelladulto quanto nel bam-
bino. Sono due i meccanismi
che spiegano perch la prima
colazione agisce sul funziona-
mento cerebrale chiarisce
Poli . Innanzitutto, questo
pasto ci rifornisce di zuccheri,
i nutrienti indispensabili per il
sistema nervoso centrale e, a
lungo termine, migliora lap-
porto nutrizionale complessi-
vo della dieta. Questo, a sua
volta, gioca un ruolo importan-
te sullefficienza dei processi
cognitivi.
Ma la colazione non solo ci
aiuta a "pensare": farla abitual-
mente, ci dicono sempre gli
esperti, migliora molti parame-
tri metabolici, correlati soprat-
tutto al rischio cardiovascola-
re e allo stato di salute e benes-
sere generale dellindividuo. A
che cosa sono dovuti tutti que-
sti benefici?
Il consumo regolare della
prima colazione si associa, co-
me hanno dimostrato moltissi-
mi studi, spiega Poli alla
riduzione dei livelli nel san-
gue del colesterolo che abitual-
mente defi ni amo catti vo
(Ldl), e dei trigliceridi. Unazio-
ne dovuta a molti fattori, ma
soprattutto al fatto che, da un
lato la dieta di chi fa colazione
di solito pi equilibrata, e
dallaltro che leffetto saziante
della prima colazione riduce la
ricerca, nei pasti successivi
(specie a pranzo, ma anche a
cena) di alimenti ricchi di gras-
si e a elevata densit energeti-
ca, che tendono a peggiorare il
profilo della colesterolemia e
della trigliceridemia.
In particolare, la fibra ali-
mentare aggiunge Poli
di cui sono ricchi soprattutto
frutta e cereali, migliora luti-
lizzazione del glucosio e modu-
la la risposta insulinica. Anche
questo contribuisce a dare un
maggiore senso di saziet nel-
la giornata e, quindi, a limita-
re lassunzione di calorie nei
pasti successivi.
Oltre agli zuccheri semplici
della frutta, e a quelli comples-
si dei cereali, appena citati, an-
che le proteine e i lipidi do-
vrebbero essere presenti a co-
lazione? Le proteine devono
essere presenti, e in buona
quantit conferma Poli ,
essenzialmente fornite dal lat-
te e dai suoi derivati e dai cere-
ali. grazie soprattutto a que-
sti componenti, dotati di pro-
vata efficacia nel controllare la
grelina, lormone dellappeti-
to, che leffetto saziante della
prima colazione marcato.
Laggiunta di un uovo, secon-
do alcuni dati, pu ulterior-
mente amplificare questi effet-
ti (anche alla luce dello "sdoga-
namento" del colesterolo con-
tenuto nelle uova, su cui gli
esperti sono ormai daccor-
do). Quanto ai grassi, sono im-
portanti per aumentare la
"palatabilit" della colazione.
Sar tutto vero, per non
facile convincersi che man-
giando di pi, insomma ag-
giungendo un pasto a quelli
che facciamo abitualmente,
sia pi facile tenere sotto con-
trollo il peso... Siccome spes-
so le cifre sono pi convincen-
ti delle parole, ribatte Poli
rispondo citando una ricer-
ca, pubblicata nel 2007 sullEu-
ropean Journal of Clinical Nu-
trition, condotta su studenti
svedesi di 13 e 15 anni. Ebbe-
ne, in questo studio si visto
che il rischio di sovrappeso
era pi che doppio (pi 105
Basta scuse
Sono molti,
e documentati,
i motivi per non
limitarsi a un
caff al risveglio
I vantaggi Rischio diabete ridotto, cuore e vasi pi sani
dossier alimentazione
Errore in partenza
Il 30% delle
persone non
inizia la giornata
in modo giusto
a tavola
49 Salute
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
per cento) in chi non faceva
mai colazione, rispetto a chi la
faceva tutti giorni. In chi la fa-
ceva 5 o 6 volte la settimana, il
rischio di sovrappeso saliva
del 20 per cento. E per chi con-
sumava il breakfast solo 1 o 2
volte ogni 7 giorni, il rischio
di diventare oversize aumenta-
va di poco meno dell80 per
cento.
E se non siete ancora con-
vinti che far colazione conven-
ga anche per restare in forma
continua Poli posso ag-
giungere che, secondo lo stu-
dio svedese citato, labitudine
a saltare regolarmente la pri-
ma colazione influenza il ri-
schio di sovrappeso perfino di
pi del consumo eccessivo di
bevande alcoliche, e perfino
pi dellinattivit fisica. Tra gli
uomini di oltre 46 anni di et
partecipanti allHealth Profes-
sionals Follow-up Study, un ci-
tatissimo e gigantesco studio
della Harvard School of Medi-
cine, iniziato nel 1986 e tutto-
ra in corso, si visto che chi
consumava regolarmente la
prima colazione, assumendo
pi di tre pasti nellarco della
giornata, andava incontro a
un rischio minore di un au-
mento significativo di peso.
Per ottenere questi benefici
effetti, quanti carboidrati pro-
teine e lipidi (ovvero, grassi),
si dovrebbero mangiare a cola-
zione? La prima colazione
pu essere orientativamente
costituita per il 50 per cento
delle calorie da carboidrati (e
cio zuccheri semplici e com-
plessi), per il 30 per cento da
grassi e per il 20 per cento da
proteine, da ricavare soprattut-
to da latte o yogurt. Gli zucche-
ri semplici dei dolci e delle be-
vande zuccherate, ma anche
della frutta, forniscono ener-
gia facilmente disponibile per
cominciare la giornata, men-
tre i carboidrati complessi, a
pi lento assorbimento, conte-
nuti nei cereali, soprattutto in-
tegrali, garantiscono la riserva
energetica anche per le ore suc-
cessive indica lesperto .
Non dimentichiamo poi che
latte e yogurt, oltre ad avere
un forte potere saziante, sono
una preziosa fonte di calcio:
non trascurarli ci consente di
mettere in cassaforte questa
preziosa sostanza; una riserva
che ci accompagner per la vi-
ta.
Comunque, conclude
Poli non insisterei troppo
sulle percentuali delle compo-
nenti della colazione. Se si
"sgarra" si pu facilmente rie-
quilibrare il tutto nei pasti suc-
cessivi. Qualche concessione
al gusto, se aiuta a mantenere
labitudine ad una regolare pri-
ma colazione, benvenuta.
Daniela Natali
RIPRODUZIONE RISERVATA
D
i studi che dimostrino come
chi fa colazione abbia meno
probabilit di essere sovrap-
peso ce sono moltissimi (chi
ha letto larticolo qui a fianco
ne ha visti citati diversi). E sono numero-
se anche le prove a favore del fatto che la
buona abitudine del pasto mattutino ser-
ve anche a chi dopo aver perso peso vuo-
le conservare nel tempo i risultati rag-
giunti, come sottolinea Carla Favaro, nu-
trizionista e divulgatrice scientifica: Ne-
gli Stati Uniti esiste un registro, il Natio-
nal Weight Control Registry, al quale pos-
sono iscriversi solo le persone che sono
riuscite a mantenere il peso raggiunto
dopo una dieta ipocalorica. Tra i tanti da-
ti raccolti, emerge anche quello relativo
alla prima colazione: il 78 per cento degli
iscritti dichiara di fare regolarmente que-
sto pasto.
Questo non vuole dire che tra prima
colazione e mantenimento di un peso ra-
gionevole esista una relazione di cau-
sa-effetto, ma certo le probabilit di non
ingrassare, e di non re-ingrassare, au-
mentano se al mattino non ci si limita a
un caff e via aggiunge lesperta.
Gli effetti dipendono ovviamente an-
che da che cosa si mangia; qual , allora,
la scelta migliore?
Non bisognerebbe farsi mancare una
buona fonte di carboidrati, sotto forma
di cereali in fiocchi, oppure di pane o fet-
te biscottate o biscotti, scegliendo fra
quelli con meno zuccheri aggiunti e di ti-
po integrale (pi ricchi di fibra), accom-
pagnati da una valida fonte di proteine,
come latte o yogurt puntualizza
lesperta . Le proteine, infatti, e la fibra
sono particolarmente importanti anche
ai fini della saziet e questo, com ov-
vio, merita particolare considerazione
quando si tratta di controllare il peso. An-
che mangiare lentamente, masticando
bene, influenza positivamente la saziet
e aiuta ad evitare eccessi: quindi, a tutti i
pasti, colazione compresa, cerchiamo di
farlo, sedendoci a tavola e prendendoci
il tempo necessario.
Nella scelta continua lesperta si
dar la preferenza a prodotti con mode-
sto apporto di grassi; questi ultimi, pu
essere utile ricordarlo, forniscono 9 kcal
per grammo, pi del doppio di quelle for-
nite da proteine e carboidrati (4 kcal per
grammo). Ci pu stare anche un frutto
(che pu essere previsto, invece, per chi
lo preferisce, a met mattina, come spun-
tino), sempre meglio intero da mastica-
re, che sotto forma di spremuta.
Sono utili anche le uova, che danno
anchesse una sensazione di saziet?
Alcuni studi americani e inglesi sug-
geriscono di introdurle nel pasto del mat-
tino risponde la nutrizionista . Per
chi lo volesse fare, pu essere utile ricor-
dare che, come suggeriscono le Linee
guida per una sana alimentazione italia-
na, un consumo accettabile per le perso-
ne sane quello di un uovo, 2-4 volte al-
la settimana, comprese le uova utilizzate
nella preparazione dei piatti. In ogni ca-
so, indipendentemente dal modello di
colazione, importante che questa sia bi-
lanciata, nutriente, saziante e che dia la
giusta "carica" (anche per cogliere tutte
le occasioni per muoversi di pi, compre-
sa labitudine di fare le scale a piedi, ri-
nunciando allascensore) pur con un ap-
porto calorico moderato.
Ma non si sempre detto che per per-
dere peso meglio "abbondare" al matti-
no e stare "leggeri" a cena?
Questa una strategia utile, ma biso-
gna usare il buon senso. In linea genera-
le, si consiglia di introdurre con la cola-
zione il 15-20 per cento delle calorie gior-
naliere e questa percentuale resta valida
anche per chi in sovrappeso precisa
Favaro.
E che dire del caff: vero, come sug-
geriscono alcuni studi, che aiuta a dima-
grire? Il caff, un tempo accusato di tan-
te " malefatte", adesso stato ampiamen-
te sdoganato, tanto che si parla sempre
pi spesso di alcuni suoi possibili effetti
benefici, che possono riguardare, appun-
to, anche il controllo del peso sottoli-
nea lesperta . Al caff, o meglio alla
caffeina, stata riconosciuta, infatti, la
capacit di aumentare, seppure legger-
mente, il dispendio energetico. Perci,
sulla base delle attuali conoscenze, il caf-
f un piacere cui non rinunciare, ovvia-
mente se lo si tollera bene. Attenzione,
per, a mantenersi entro un consumo
moderato (non pi di 3-4 tazzine nellar-
co della giornata) e ad abituarsi a zucche-
rarlo poco (o a non zuccherarlo). Va sot-
tolineato, comunque, che i consumi indi-
cati si riferiscono a persone sane, senza
controindicazioni. In caso di particolari
condizioni fisiologiche (come la gravi-
danza e lallattamento) o patologiche (co-
me per esempio la gastrite e lulcera), ci
si atterr al consiglio del medico.
vero che il tipo di alimenti che si
consumano alla mattina influiscono sul-
le scelte successive?
S, chi mangia "bene" appena alzato
tende poi a fare scelte migliori, sia per
quantit che per qualit, negli altri pasti
della giornata. Anche se, come sempre,
difficile dire se " nato prima luovo o la
gallina": chi pi attento alla propria ali-
mentazione in generale tende a comin-
ciare la giornata con una buona prima co-
lazione, oppure un buon pasto al matti-
no influisce effettivamente sulla scelta
dei cibi nelle ore successive della giorna-
ta? continua Carla Favaro . Forse so-
no vere entrambe le cose. Certo che chi
salta la prima colazione, nellerronea con-
vinzione di "risparmiare" un po di calo-
rie e di dimagrire pi facilmente, ha gros-
se probabilit di trovarsi a met mattina
con un "buco" nello stomaco, che lo in-
durr a mangiare la prima cosa che trove-
r a portata di mano, magari i dolcetti
del distributore automatico. E anche se
chi non fa colazione riuscisse a "reggere"
fino allora di pranzo, sar comunque
pi portato a scegliere piatti ricchi e con-
diti, che favoriscono un consumo ecces-
sivo di cibo.
Ma c un altro elemento da sottoline-
are prosegue lesperta . Quando si
sovrappeso si fa spesso lerrore di ricorre-
re a rimedi drastici (come diete squilibra-
te, "fai da te") che possono essere contro-
producenti per il peso e comportare ri-
schi per la salute. Il problema va, invece,
affrontato chiedendo prima di tutto un
consiglio al medico, anche per stabilire,
sulla base delle condizioni individuali,
quale sia lobiettivo pi appropriato, che
non necessariamente e non sempre il
dimagrimento, ma potrebbe essere, ma-
gari inizialmente, la prevenzione di un
ulteriore aumento di peso. In entrambi i
casi, comunque, lintervento mirer a
correggere gli errori (come quello di non
distribuire opportunamente le calorie
nella giornata) e a modificare permanen-
temente lo stile di vita, in cui lattivit fi-
sica ha un ruolo fondamentale quanto il
tipo di alimentazione.
I cibi light a colazione possono essere
utili nellottica di un "peso ideale"?
Possono essere utili se aiutano davve-
ro a moderare le calorie assunte, ma pos-
sono non esserlo se, pensando che si trat-
ti di alimenti leggeri, o magari perch
gratificano poco il palato, si finisce per
mangiarne di pi precisa Carla Favaro
. Quello della gratificazione, infatti,
un aspetto che non va trascurato: ci pos-
sono essere prodotti simili che, a parit
di calorie, soddisfano di pi (per esem-
pio, un tipo di yogurt o di cereali piutto-
sto che altri); quindi, vale la pena prova-
re scelte diverse.
Riguardo alle calorie, poi, conclu-
de la nutrizionista bisogna tenerne
conto, certo, ma sempre con buon sen-
so. La frutta secca oleosa, per esempio,
un alimento molto calorico, ma pu aiu-
tare a ridurre i picchi glicemici dopo il
pasto e ad aumentare e prolungare il sen-
so di saziet. Allora, se laggiunta di
"qualche" mandorla ai cereali della pri-
ma colazione li rende pi gradevoli e aiu-
ta a sentirsi sazi pi a lungo, ben venga
quellaggiunta golosa, perch potrebbe
rivelarsi utile.
D. N.
RIPRODUZ ONE RISERVATA
Vuoi riuscire a dimagrire?
Aggiungi un pasto a tavola
Per chi sovrappeso Cereali integrali, proteine e pochi grassi
WEB
Chi risparmia calorie al mattino, eccede a pranzo
Lesperto risponde
alle domande dei lettori sui temi
della nutrizione allindirizzo
http.//forum.corriere.it/nutrizione
Il problema opposto
Troppo magri?
Comunque
niente abbuffate
Chi, invece, deve recuperare
peso, pu "esagerare" al
mattino, quando
presumibilmente di buon
appetito dopo il digiuno
notturno? Se si vuole
recuperare peso vale la solita
regola: aumentare le entrate
caloriche rispetto alle uscite
energetiche. Ma questo
aumento va ripartito nellintero
corso della giornata risponde
Anna Tagliabue, professore
associato di Scienza
dellAlimentazione allUniversit
di Pavia e direttore del Centro
Ricerche sui Disturbi del
comportamento Alimentare,
sempre di Pavia . Meglio
aumentare il numero dei pasti,
invece dellintroito calorico del
singolo pasto. Quanto al tipo
di alimenti da preferire, chi
sperava di potersi abbuffare di
dolci si sbaglia. Anche in
questo caso continua, infatti,
Tagliabue la colazione
dovrebbe essere composta da
latte o latticini, cereali e frutta
fresca. Teniamo presente il
rischio che labitudine ai dolci si
radichi, e resti anche quando si
raggiunto un peso corretto.
Per assicurarsi un buon apporto
energetico, meglio allora
puntare sul muesli che contiene
frutta secca (o direttamente
sulla frutta secca), tanto ricca di
principi nutritivi, da mettere
nello yogurt o nel latte. Una
fetta di torta con panna avrebbe
invece un apporto lipidico
troppo alto e un basso
contenuto di fibra. Se non si
vuole rinunciare al dolce meglio
scegliere una fetta di torta di
mele. E ricordiamoci
conclude lesperta che se si
viene da un periodo in cui si
mangiato poco, fare il pieno di
cibo a qualsiasi ora del giorno
non affatto una buona idea: si
deve, invece, aumentare
gradualmente lintroito calorico
complessivo.
La conseguenza
Consolidamento
Un inadeguato
apporto calorico al
mattino, raddoppia
il rischio
di ingrassare
La buona abitudine
del pasto mattutino serve
anche a chi, dopo aver
perso peso, vuole
mantenere i risultati
50 Salute
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
SPECCHIASOL PROPONE
PAUSA NIGHT&DAY
Pausa Night&Day
di Specchiasol
un i ntegratore
alimentare utile
per contrastare i
disturbi della me-
nopausa. a base
di estratti di Soia e
Trifoglio Rosso, che apportano naturalmente
isofavoni, Igname e Cimicifuga, Pycnogenol
(antiossidante) e Magnesio che supporta la
funzionalit del sistema nervoso. Per una ri-
sposta mirata ha una formula per il giorno e
una per la notte. La Formula Giorno, da as-
sumere il mattino, a base di Magnesio, Soia,
Trifogliorosso, Igname e Pycnogenol favorisce
la funzionalit del sistema nervoso e quindi il
controllo di stati di tensione. La Formula Not-
te, da assumere la sera, a base di Cimicifuga,
Soia, Trifoglio rosso, Igname e Pycnogenol
contribuisce a tenere sotto controllo vam-
pate e sudorazioni notturne, spesso causa di
risvegli. I prodotti Specchiasol sono in vendi-
ta in farmacia, parafarmacia ed erboristeria.
VINCERE LA CELLULITE
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proprio nel suo nome: un fenomeno fsico,
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a base di cloruro di sodio e priva di qualsiasi
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drenante che riesce ad estrarre gli accumuli
idrici sottocutanei, un feno-
meno che aiuta a limitare la
cellulite e perfno a bloccarla.
Il cloruro di sodio nelle giuste
concentrazioni, infatti, attiva
losmosi e libera il tessuto
dallacqua in eccesso, favo-
rendo una modellazione della
pelle visibile ad occhio nudo
gi dalle prime settimane di
applicazione. Jovita Osmo-
cell non unge, non lascia re-
sidui, ha una piacevole textu-
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parsa e tra qualche mese sar la volta dellin-
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frontare e combattere gli effetti di questi virus,
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infuenzali in fase acuta e a ridurre la convale-
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tre per lumidifcazione,
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fosse nasali, specialmen-
te in presenza di mucosa
nasale secca e irritata, a causa di condizioni
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nella stagione dei raffreddori da feno, quan-
do le mucose nasali sono irritate. E indicato
anche per la cura della mucosa nasale dei
lattanti e dei bimbi pi piccoli che non pos-
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GRANDE SUCCESSO PER
IL TRAINER CANI EROI SHOW
Si da poco conclu-
so il primo Trainer
Cani Eroi Show,
con grande parte-
cipazione da parte
delle Associazioni
Cinofile, dei me-
dia e del pubbli-
co. Uno scenario progettato affnch, per la
prima volta, le attivit di ricerca dispersi in
superfcie, sotto macerie, salvataggio in ac-
qua e pet-therapy, fossero visibili, ha reso
spettacolare il lavoro di tante unit cinofle.
Perfettamente centrato quindi, lobiettivo
della manifestazione: promuovere limmagi-
ne del cane nella societ umana, attraverso
lesempio delle imprese compiute dalle Unit
Cinofle di Protezione Civile o Pet-Therapy.
Trainer Nova Foods, azienda di petfood, cre-
de fermamente nel Progetto Trainer Cani
Eroi per valorizzare il lavoro, limpegno e le
imprese che vedono protagonisti cani e con-
duttori delle Associazioni di Volontariato e
come strumento educativo per la societ.
scenza nelle patologie infuenzali.
In-Flu-Nam di Named dispo-
nibile, oltre che nella versione
per adulti, nella versione Junior
studiata per i
bambini. In-
Flu-Nam Na-
med in vendi-
ta in farmacia.
www.named.it
G
li ultimi dati del sistema
di sorveglianza Okkio al-
la Salute, promosso da
Ministero della Salute e
Istituto Superiore di Sa-
nit, dicono che il 9% dei bambini
della scuola elementare non fa cola-
zione e il 31% la fa in modo sbaglia-
to. Cos, il 65% poi mangia una me-
renda troppo abbondante, magari a
base di cibi ipercalorici o zeppi di
grassi. I bambini acquisiscono le
abitudini, buone e cattive, dal loro
modello: i genitori puntualizza Gio-
vanni Corsello, presidente della So-
ciet Italiana di Pediatria. La cola-
zione mancata unopportunit per-
sa e non soltanto per la salute in-
terviene Giuseppe Di Mauro, presi-
dente della Societ Italiana di Pedia-
tria Preventiva e Sociale . Il risve-
glio una buona occasione per riu-
nirsi a tavola, a tv spenta: cos non
solo si insegna ai bambini, in "con-
creto", limportanza della colazione,
ma ci si concede un momento in
pi per stare insieme, per "fare fami-
glia". E ricordiamoci di dedicare alla
colazione una buona quantit di
tempo, perch nellinfanzia dal pri-
mo pasto della giornata deve arriva-
re circa il 30% (contro labituale
15-20%) delle calorie quotidiane.
La colazione ha un ruolo essen-
ziale nella prima infanzia e fino al
completo sviluppo, intorno ai 18 an-
ni. Queste sono le fasi in cui lap-
prendimento cognitivo e motorio
maggiore e perch possa avvenire
al meglio necessario fornire ener-
gia allorganismo dopo il risveglio
interviene Claudio Maffeis, do-
cente di pediatria e responsabile
dell'Unit di Diabetologia, Nutrizio-
ne clinica e Obesit in et pediatrica
dell'Universit di Verona . Unin-
dagine condotta dalla nostra Univer-
sit ha dimostrato che saltare la co-
lazione influenza negativamente le
performance cognitive dei bambini
di dieci anni. Peggiorano infatti lat-
tenzione e la memoria visiva, come
pure le prestazioni motorie. Dai 4
mesi di vita in poi, le calorie totali
della giornata vanno divise in tre pa-
sti e due spuntini, ogni tre ore circa.
Questo garantisce un afflusso co-
stante di nutrienti assorbiti dal trat-
to gastrointestinale e un rifornimen-
to continuo di glucosio nel sangue,
utile anche a ottimizzare la funzio-
nalit cerebrale. Quando il glucosio
in circolo scarseggia, come accade
dopo un digiuno prolungato, la ridu-
zione di questa "riserva" promuove
linvio al cervello di segnali che favo-
riscono lappetito. Saltando la cola-
zione, i bambini hanno ben presto
fame e appena possono mangiano
quantit elevate di cibo, magari ric-
co di grassi e zuccheri a rapido as-
sorbimento, che favoriscono laccu-
mulo di peso. Un bimbo in sovrap-
peso ha un rischio elevato di diven-
tare un adulto con problemi di bilan-
cia e patisce gi, fin da piccolo, le
conseguenze dei chili di troppo sul
metabolismo: glicemia, pressione e
grassi nel sangue aumentano, met-
tendo in pericolo, fin da giovanissi-
mi, la salute del sistema cardiova-
scolare.
E, allora, quali sono gli alimenti
ideali per la colazione dei bambini?
Premette Di Mauro: Anche per i
pi grassottelli questo il momen-
to della giornata in cui si pu conce-
dere qualcosa in pi, perch poi vie-
ne "bruciato". I nutrienti fondamen-
tali sono i carboidrati, perch dan-
no energia pronta alluso, ma non
deve mai mancare la frutta perch
contiene vitamine, sali minerali e fi-
bre che favoriscono il transito inte-
stinale: la tazza di latte con i biscotti
non basta. Chi ama il salato pu
mangiare un toast con il prosciutto
aggiunge Corsello . impor-
tante, comunque, assicurarsi della
qualit degli alimenti. Nel caso di
dolci e biscotti, lideale sarebbe pre-
pararli in casa; chi non pu farlo de-
ve leggere le etichette e non farsi at-
trarre dai prodotti arricchiti di cre-
me, cioccolata o altro: se si compra-
no i biscotti, meglio scegliere quelli
pi semplici.
essenziale controllare attenta-
mente qualit e origine dei cibi per
la prima infanzia prosegue Cor-
sello perch i bimbi molto picco-
li sono pi suscettibili ai rischi da
sostanze contaminanti. Fino a 3 o 4
anni, inoltre, essenziale evitare
prodotti con zuccheri e sale aggiun-
ti. Dopo, via libera alla variet. Che
stimola lappetito, anche al mattino.
Elena Meli
RIPRODUZIONE RISERVATA
I
l tempo per fare colazione con
tutta calma lo avrebbero, inve-
ce anche gli anziani spesso sal-
tano il primo posto della gior-
nata: c chi non mastica pi
bene, chi non ha pi voglia di pren-
dersi cura di s, chi a causa della cri-
si risparmia sul cibo e quindi anche
sul numero dei pasti. Negli ultimi
dieci anni diminuito di circa il 6
per cento il numero degli italiani
che fanno colazione e pure fra gli
over 65 si tratta di unabitudine in
calo: ormai sono circa un milione e
quattrocentomila gli anziani che la
saltano spiega Giuseppe Paolis-
so, direttore dellUnit di malattie
dellinvecchiamento e del metaboli-
smo della II Universit di Napoli e
presidente della Societ italiana di
Gerontologia e geriatria.
Negli over 65 il primo pasto
importante come per le altre et del-
la vita: serve a mantenersi in salute
e anche fra gli anziani saltare la cola-
zione aumenta il rischio di sovrap-
peso e obesit sottolinea Niccol
Marchionni, direttore del Diparti-
mento di cardiologia e medicina ge-
riatrica del Policlinico universitario
Careggi di Firenze e presidente della
Societ italiana di cardiologia geria-
trica . Fare colazione, invece, ga-
rantisce allorganismo le energie
perch il cervello sia pi "pronto" e
consente di non arrivare in tarda
mattinata con un calo di zuccheri ta-
le da spingere ad abbuffarsi al pran-
zo di mezzogiorno.
Attenzione per a non esagerare:
la colazione deve fornire circa il 20
per cento di calorie in meno rispet-
to a quelle necessarie per un giova-
ne adulto. Spiega Marchionni: Do-
po i 60 anni il metabolismo basale
diminuisce di circa l8 per cento
ogni decade, per cui anche lappor-
to energetico necessario si riduce.
Fino a circa 75 anni un uomo attivo
ha bisogno di 2000 calorie, una don-
na di 1700; dopo, il fabbisogno cala
a 1800 calorie al giorno per luomo
e 1550-1600 calorie per la donna. Di
queste, il 15 per cento deve derivare
dalla colazione: in un anziano la
maggior parte dellapporto energeti-
co si dovrebbe avere a pranzo, la ce-
na dovrebbe essere invece molto
leggera. Da mantenere, tuttavia, il
modello dei tre pasti e due spuntini,
il pi salutare anche per il benesse-
re della terza et.
Gli anziani hanno abitudini che
rispecchiano leducazione ricevuta
in giovent, quando non cera lat-
tenzione allalimentazione che c
oggi: anche per questo commetto-
no errori riprende Paolisso . I
capisaldi per una buona colazione
nella terza et sono il latte maga-
ri parzialmente scremato per ridur-
re il carico di grassi essenziale
per contrastare il rischio di osteopo-
rosi, soprattutto nelle donne; la frut-
ta, perch fornisce liquidi, vitamine
e sali minerali per migliorare le fun-
zioni cellulari; i carboidrati, per
esempio 20-25 grammi di fette bi-
scottate spalmate con uno o due cuc-
chiaini di marmellata. Le fette forni-
scono carboidrati che vengono uti-
lizzati dallorganismo lentamente,
non aumentano in fretta la glicemia
provocando un picco di insulina e
consentono perci di non arrivare a
pranzo con troppo appetito; gli zuc-
cheri della marmellata, che invece
apporta energia immediata, aiutano
la funzionalit cerebrale. Benissimo
anche il pane, pi digeribile se tosta-
to, meglio ancora nella versione in-
tegrale: gli anziani spesso hanno
lintestino pigro e le fibre di cui so-
no ricchi i prodotti integrali aiutano
a migliorare il transito, proteggen-
do anche parzialmente la mucosa
dallo sviluppo di tumori. Perfetto
per questo scopo uno yogurt ma-
gro, che grazie ai fermenti lattici aiu-
ta una corretta funzione intestinale
e mantiene integra la flora batterica
protettiva. Chi ama il caff pu con-
cedersene una tazzina insieme al re-
sto; no invece al burro sul pane, per-
ch contiene troppi grassi.
Indispensabile introdurre liqui-
di, aggiunge Marchionni ad
esempio attraverso un t o un succo
darancia. Chi apprezza il salato pu
scegliere di mangiare assieme al pa-
ne un po di prosciutto o del formag-
gio semimagro. Perfetto anche luo-
vo alla coque, due o tre volte alla set-
timana, da accompagnare con il pa-
ne: leggero, apporta una buona
quantit di proteine nobili. Inoltre,
non costa tanto e questo in tempi di
crisi economica non guasta.
E. M.
RIPRODUZ ONE RISERVATA
Bambini bravi a scuola
se non escono di casa
con lo stomaco vuoto
Sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione.
questo il tema scelto dalla FAO per la Giornata Mondiale
dellAlimentazione del 2013, che si celebrer il 16 ottobre.
Il logo di questanno (nella foto) un disegno dellartista austriaco
Friedensreich Hundertwasser (1928-2000), che utilizzava colori vivi e forme
organiche per esprimere la riconciliazione degli esseri umani con la natura.
Per le persone anziane
un po di calorie in meno
e scelte pi digeribili
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Nellinfanzia Mangiare in famiglia fa crescere meglio
Giornata Mondiale dellAlimentazione
Nella terza et Nutrirsi al risveglio fa bene alla mente
dossier alimentazione
Rinunce Sviluppo
Sono circa un milione
e quattrocentomila
gli over 65 che non
fanno colazione. Colpa
anche della crisi
Fino ai 18 anni,
lapprendimento
cognitivo e motorio
maggiore: serve
tanta energia
51 Salute
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
L
e lesioni muscolari sono
allordine del giorno in chi
pratica attivit fisica a
qualsiasi livello. Almeno il
25-30% degli infortuni
sportivi sono rappresentati da
contratture, stiramenti o strappi,
cio lesioni delle fibre muscolari,
diverse per lentit del danno.
La contrattura si verifica quando il
tessuto muscolare viene sollecitato
oltre il suo limite di sopportazione
fisiologico, inducendolo cos a
contrarsi involontariamente: le fibre
muscolari non si rompono, ma c solo unalterata
capacit contrattile spiega Gianfranco Beltrami,
medico dello sport, docente del corso di laurea in
Scienze Motorie dellUniversit di Parma . In caso
di stiramenti, invece, il muscolo si allunga in modo
eccessivo, sempre senza lacerarsi. La rottura, pi o
meno estesa, delle fibre muscolari caratterizza infine
lo strappo. Il confine tra stiramento e strappo
labile: lecografia pu aiutare a dirimere i dubbi.
Quali sono i sintomi?
Dolore mal localizzato e irrigidimento muscolare,
anche a distanza, fanno pensare a una contrattura. In
caso di stiramento, il dolore si avverte sempre nel
corso dellattivit e, di solito, si riesce a capire bene il
punto interessato. Nonostante il fastidio, si in
grado di proseguire lattivit e questo un problema
perch cos lo stiramento pu degenerare in strappo.
Lo strappo, infine, causa un dolore acuto molto
violento. Maggiori sono le fibre lacerate, pi
importanti sono i sintomi. Al dolore possono infatti
aggiungersi incapacit e impotenza funzionale ed
ematomi, pi o meno estesi.
Come si deve intervenire?
Se si avverte un dolore muscolare verosimilmente
imputabile a una contrattura o a uno stiramento,
durante (o poco dopo) lattivit fisica, bisogna subito
interrompere lesercizio e stare a riposo. Il ghiaccio
un valido alleato, a patto di usarlo in modo corretto,
il che significa applicarlo sullarea interessata per 3
minuti, toglierlo per 1 minuto, ripetendo queste
manovre per 5 volte, ogni 2 ore. Se il dolore persiste
il medico pu suggerire farmaci antinfiammatori e
miorilassanti. Nel caso di strappi lobiettivo della
terapia limitare le conseguenze per prevenire danni
futuri. Le fibre muscolari hanno scarso potere di
rigenerazione e la riparazione avviene con la
formazione di tessuto cicatriziale, le cui propriet
elastiche sono inferiori a quelle del normale tessuto
muscolare. Per favorire una cicatrizzazione ottimale
bisogna seguire uno schema corretto, pena il rischio
di ricadute future. Per prima cosa bisogna applicare
il metodo REST, ovvero: riposo, ghiaccio,
compressione ed elevazione dellarea interessata.
Passati un paio di giorni, per rendere la cicatrice
elastica e prevenire aderenze, si pu ricorrere ad
alcune terapie fisiche (laserterapia, ultrasuoni e
tecarterapia). Lultimo step consiste nel rinforzare il
muscolo e migliorarne lelasticit con una
riabilitazione adeguata. Solo dopo aver terminato
questa fase si pu riprendere il proprio sport.
Che cosa si pu fare sul piano della prevenzione?
Riscaldarsi e fare stretching prima di iniziare
lattivit sportiva vera e propria; al termine, dedicare
alcuni minuti al defaticamento e quindi concludere
con altri esercizi di allungamento.
RIPRODUZIONE RISERVATA
I video di Corriere.it/salute sui temi
che riguardano ossa e muscoli sono
visibili allindirizzo www.corriere.it/
salute/ video/index.shtml
Gianfranco
Beltrami
Mi spieghi dottore Come capire se contrattura o stiramento?
Lo specialista
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di ANTONELLA SPARVOLI

medicina pratica
Medico sportivo,
docente facolt
Scienze Motorie
Univ. di Parma
Quando il muscolo
si stira il dolore
immediato
e localizzato
Nella contrattura la sofferenza poco
localizzata e si avverte un irrigidimento
muscolare anche a distanza
52 Salute
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
FEASR REGIONE DEL VENETO
O
ggi la psicoanalisi
riflette anche sui
rapporti esistenti
tra libert dellin-
dividuo e rischi
della disumanizzazione che
caratterizzano la societ con-
temporanea, anche in seguito
alla massiccia diffusione del-
la tecnologia.
Un elemento di costrizione
in pi, oltre ai limiti che la so-
ciet pone allindividuo con
regole e leggi, di cui peraltro
nessuno potrebbe pi fare a
meno. Sarebbe un errore de-
monizzare il limite imposto
dalla regola, dalla legge, con-
siderandola come negazione
della libert individuale e del-
lo slancio vitale riconosce
Giorgio Landoni.
La tensione esistente tra li-
bert dellindividuo e regole
necessarie per la convivenza
sociale diventa elemento di
discussione del convegno. E
la psicoanalisi si propone co-
me arena di tale discussione,
consapevole della propria po-
sizione a cavallo tra discipli-
ne umanistiche e scientifi-
che, oltre che fra cultura e te-
rapia.
Pare che negli ambienti
psicanalitici ufficiali si debba
parlare intorno alla psicoana-
lisi solo in termini di cura me-
dica delle psiconevrosi, la co-
siddetta psicoterapia dice
il dottor Antonello Sciacchita-
no, che al convegno di Mila-
no parla nella sezione dedica-
ta a "Norma e legalit, riflessi
sulla formazione" . Ma lo
psicoanalista non n medi-
co n malato, si situa altrove
rispetto alla dicotomia sanita-
ria. Una definizione antime-
dicale dello psicoanalista che
anche una enunciazione di
libert, una volont di pren-
dere le distanze dalle grandi
istituzioni psicoanalitiche, al-
le quale dette inizio lo stesso
Freud. Una visione orizzonta-
le della psicoanalisi da prati-
care singolarmente ma anche
in collettivit. Dice ancora
Sciacchitano: La "psicanalisi
alla Sciacchitano" una delle
forme che la psicanalisi pu
assumere in epoca moderna.
una psicanalisi tra le tante
pensate e praticate in modo li-
bero vorrei dire liberale
fuori da ogni condizionamen-
to magistrale, ma dentro al le-
game sociale con altri anali-
sti. Le psicanalisi sono tante
quante le possibilit di pensa-
re linfinito. Qualcosa di si-
mile scriveva gi Freud nel
1924. difficile praticare la
psicoanalisi isolati; si tratta
di unattivit squisitamente
collettiva. Lo scriveva a quel-
lo strano psicoanalista della
prima ora che era Georg
Groddeck, che rimase sem-
pre orgogliosamente estra-
neo ai circoli psicoanalitici
che si venivano formando.
D. D. D.
RIPRODUZIONE RISERVATA
N
ella psicoanalisi
contemporanea c
un prevalere delle
finalit terapeuti-
che, che hanno fini-
to per annullarne il senso cul-
turale, riducendola a una psico-
terapia come tante? Queste
due anime della psicoanalisi,
quella terapeutica e quella cul-
turale, hanno sempre convissu-
to. Anche perch, se Freud la
utilizz fin dallinizio come tec-
nica terapeutica, la psicoanali-
si in realt nacque e si svilup-
p in un ambiente culturale
molto vivace, eterogeneo e pri-
vo di barriere. Tra fine Ottocen-
to e primi del Novecento a
Vienna si muovevano scienzia-
ti, medici, scrittori e artisti,
che si scambiavano idee e che
partecipavano agli stessi incon-
tri culturali.
Un convegno organizzato il
12 e il 13 ottobre a Milano dal
movimento psicoanalitico "No-
di freudiani" prova a riflettere
su questa doppia natura della
psicoanalisi, si interroga sui
complessi rapporti esistenti
tra psicoanalisi e culture.
Nel meeting, intitolato "Il di-
sagio della cultura nella nostra
modernit" si incontrano, pro-
prio come nella Vienna del se-
colo scorso, letterati, poeti, filo-
sofi, economisti, architetti, mu-
sicisti, pittori, scienziati, giuri-
sti e, naturalmente, psicoanali-
sti, ma appartenenti a scuole
di pensiero diverse, senza vin-
coli di societ e di organizzazio-
ni (lincontro aperto anche al
pubblico). Dice Giorgio Lando-
ni, psicoanalista e organizzato-
re del convegno insieme a Ser-
gio Contardi, anche lui psicoa-
nalista: La medicalizzazione
ha allontanato la psicoanalisi
dalla cultura, sottoponendola
alla legge della societ che re-
gola ogni intervento, quindi re-
gola giustamente anche latto
medico. Da qui nasce lidea di
questo convegno, che vuole ri-
proporre la psicoanalisi come
elemento centrale della cultu-
ra moderna. Aggiunge Sergio
Contardi: Gli studi di Freud, i
romanzi di Schnitzler e di
Joyce, i dipinti di Klimt e poi
dei suoi allievi Kokoschka e
Schiele, quelli di Braque e di
Magritte, le dissonanze armo-
niche di Schoenberg, la fisica
di Einstein e di Heisenberg, la
logica di Gdel, tutte queste ri-
cerche e molte altre ancora pos-
sono essere capite come vie di-
verse di ununica impresa: por-
tare allo scoperto i livelli celati
della realt a partire dal deno-
minatore comune alla multifor-
me ricerca del modernismo
viennese, ossia dalla convinzio-
ne che la mente umana abbia
ampie zone di inconscio e che
questi aspetti possano essere
indagati con lautoanalisi.
Di stampo decisamente filo-
sofico, lintervento di Salvato-
re Natoli, ordinario di Filosofia
teoretica nella Facolt di Scien-
ze della Formazione dellUni-
versit degli Studi di Milano Bi-
cocca. Natoli affronta un tema
centrale per la societ, quello
del dolore, che pu essere inte-
so in due modi: il dolore inflit-
to e il dolore patito. inflitto
quello che gli uomini si arreca-
no reciprocamente per compe-
tizione spietata, per sete di gua-
dagno, di potere, o addirittura
per violenza gratuita dice
Natoli . Questo dolore evi-
tabile, ma per evitarlo bisogna
sradicare gli egoismi, e avere
interesse e preoccupazione per
il bene sociale. Il dolore patito
, invece, quello che viene dal-
la natura e dalle sorte un in-
cidente, una malattia. In tal ca-
so si cerca di prevenirlo e quin-
di di curarlo. Di questo la socie-
t deve farsi carico perch nes-
suno di noi mai a sufficienza
garantito e tutti devono con-
correre a vantaggio del pro-
prio interesse e nellinteresse
collettivo.
Danilo Di Diodoro
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il meeting Identit La cura ha prevaricato il significato culturale
Gli studi di Freud, i romanzi di Schnitzler, i dipinti
di Klimt, possono essere capiti come vie diverse
di ununica impresa: svelare i livelli celati della
realt a partire dalla convinzione che la mente abbia
ampie zone di inconscio indagabili con lautoanalisi
Un incontro
multidisciplinare
sullattualit
delle teorie
di Freud
La psicanalisi
una psicoterapia
come tante altre?
Fra scienza
e umanesimo
Unarena
di discussione sulla
tensione tra libert
dellindividuo
e regole necessarie

Il ruolo Difficile collocazione


La funzione
Per saperne di pi
sui temi che riguardano la psichiatria,
la psicologia e la neurologia
www.corriere.it/salute/neuroscienze
psicologia
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Nel disegno, da sinistra, Sigmund Freud, lo scrittore Arthur Schnitzler e il pittore Gustav Klimt
53 Salute
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
2 milioni e 800
mila italiani
vivono con
una diagnosi
di tumore
Il progetto Non solo laboratori
Progressi
Ottobre il mese dedicato alla prevenzione del cancro al seno. Per loccasione Fondazione
Veronesi ha lanciato il progetto Pink is GOOD, per promuovere la prevenzione e la diagnosi
precoce, indispensabile per individuare la malattia nelle primissime fasi, quando le
possibilit di guarire sfiorano il 90%. Liniziativa poi raccoglie fondi che verranno impiegati a
sostenere 10 ricercatori. Sul sito www.pinkisgood.it si possono trovare informazioni pratiche
per prevenire il tumore, lagenda dei controlli da fare e vari modi per sostenere il progetto.

Il rapporto La pubblicazione I numeri del cancro in Italia 2013 fotografa gli ultimi importanti passi in avanti
La Campagna
Il National
Cancer Institute
analizzer
campioni da 200
sperimentazioni
Occorre
apprendere anche
da quello che
avviene
nelle persone
Cambiate
in misura
significativa
le prospettive
dei pazienti
Le specialiste
La prevenzione in rosa per il seno
Decisivi per la sopravvivenza la diagnosi precoce e i nuovi farmaci
Il pancreas
si pu
proteggere
Per maggiori informazioni
su cure, centri e ricerca sui tumori
Sportello Cancro www.corriere.it/
salute/sportello_cancro
Una strategia diversa Oggetto di studio i malati con i risultati pi brillanti
C
resce il numero di
tumore diagnostica-
ti ogni anno nel no-
stro Paese, ma au-
mentano anche le
guarigioni: oggi sono circa 2
milioni e 800 mila gli italiani
che vivono con una preceden-
te diagnosi di tumore (erano
quasi 1.500.000 nel 1993 e
2.250.000 nel 2006) e le stime
per il 2013 contano circa 366
mila nuove diagnosi di can-
cro (a fronte delle 364 mila
del 2012).
A fotografare la situazione
oncologica nel nostro Paese
la pubblicazione "I numeri
del cancro in Italia 2013", ope-
ra dellAssociazione Italiana
di Oncologia Medica (Aiom)
e dallAssociazione Italiana
Registri Tumori (Airtum),
presentata durante il Congres-
so Nazionale Aiom in corso a
Milano. La sopravvivenza a
cinque anni (indicatore tradi-
zionale per valutare i progres-
si compiuti in oncologia)
cresciuta notevolmente ri-
spetto a quella dei casi dia-
gnosticati nei lustri preceden-
ti sia per gli uomini (57% nel
2004-2007 contro il 39% del
1990-1992) che per le donne
(rispettivamente 63% contro
53%). Merito soprattutto del
miglioramento della soprav-
vivenza per alcune delle sedi
pi frequenti dei tumori, co-
me colon-retto (64%), seno
(87%) e prostata (91%).
La sopravvivenza dopo la
diagnosi di tumore uno dei
principali indicatori che per-
mette di valutare lefficacia
del Sistema sanitario nei con-
fronti della patologia tumora-
le spiega Stefano Cascinu,
presidente Aiom . La so-
pravvivenza fortemente in-
fluenzata da diagnosi precoce
e terapia. La prima d una
maggiore probabilit di esse-
re efficacemente curati (obiet-
tivo che si raggiunge sempre
di pi grazie allampliamento
e alla crescente partecipazio-
ne degli italiani ai program-
mi di screening per seno, co-
lon-retto e cervice uterina).
Ma lincremento della soprav-
vivenza imputabile in gran
parte anche agli sviluppi del-
le cure, soprattutto per alcuni
tipi di tumore.
Oggi, il cancro del co-
lon-retto il pi frequente,
con quasi 55 mila nuove dia-
gnosi annue, seguito da quel-
lo del seno (48 mila), del pol-
mone (38 mila, con sempre
pi casi fra le donne, quasi il
30%) e della prostata (36 mi-
la). Il cancro del polmone si
conferma al primo posto per
mortalit, seguito da colon,
seno, stomaco e pancreas.
Dallesame dei dati dispo-
nibili aggiunge Emanuele
Crocetti, segretario Airtum
appare chiara una riduzio-
ne della mortalit molto si-
gnificativa per la totalit del-
le neoplasie, in entrambi i ses-
si. Inoltre emerge come la
prospettiva di sopravvivere
cambi notevolmente nel cor-
so del tempo trascorso dalla
diagnosi: dopo cinque anni,
rispetto al primo anno, si ha
un aumento di oltre 10 punti
percentuali in entrambi i ses-
si per tutti i tumori. Cos, chi
supera questa soglia ha per
molte sedi tumorali (testico-
lo, utero, melanoma, linfomi
di Hodgkin e, in misura mino-
re, colon-retto) prospettive
di sopravvivenza che si avvici-
nano a quelle di chi non si
mai ammalato. Statistiche e
cifre costantemente aggiorna-
te sono indispensabili per le
istituzioni e tutti gli operatori
impegnati in oncologia, per-
ch forniscono indicazioni
sui risultati delle azioni di pre-
venzione e sulle terapie.
Inoltre i dati sono fonda-
mentali per la programmazio-
ne sanitaria conclude Car-
mine Pinto, segretario nazio-
nale Aiom. Siamo consape-
voli che, in tempi di crisi, la
progressiva contrazione delle
risorse disponibili impone
scelte precise e razionali. I ri-
sparmi devono provenire da
appropriatezza e uso raziona-
le delle risorse, partendo dal-
leffettiva realizzazione delle
reti oncologiche regionali,
non da tagli indiscriminati.
Vera Martinella
RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo il tumore si vive sempre di pi
In costante aumento e
difficile da individuare
in fase iniziale, quello
del pancreas uno dei
tumori pi aggressivi.
Aiom ha deciso
di promuovere
una campagna
di sensibilizzazione
per ricordare che
possibile fare
prevenzione:
i fumatori hanno tra
il doppio e il triplo
delle probabilit
di ammalarsi rispetto
ai non tabagisti. E, per
ridurre il rischio,
bisogna eliminare
obesit e alto
consumo di grassi,
oltre a fare costante
attivit fisica.
O
gni oncologo pu
raccontare la vi-
cenda di qualche
paziente che, con-
tro ogni probabili-
t, ha risposto eccezional-
mente bene alle terapie, a dif-
ferenza di quanto accaduto al-
la maggioranza dei malati nel-
le sue stesse condizioni. Gli
addetti ai lavori li chiamano
super responder, persone che
reagiscono alle cure speri-
mentali in modo tanto favore-
vole quanto inatteso e soprav-
vivono molti anni.
Per lungo tempo non c
stato modo di approfondire il
perch di queste situazioni
straordinarie commenta
dal Congresso Europeo sul
Cancro di Amsterdam Filippo
de Braud, direttore del Dipar-
timento Oncologia Medica al-
lIstituto Nazionale Tumori di
Milano . La ricerca si con-
centrata, specie negli ultimi
anni, sullindividuazione di
quelle mutazioni genetiche
presenti nei tumori che pos-
sono essere considerate la
causa della malattia e dunque
fungere da bersaglio da colpi-
re con nuovi farmaci.
Ora per diversi studiosi
americani hanno iniziato a
raccogliere dati su questi "su-
per pazienti" e alcuni fra i
maggiori Centri di ricerca
stanno pensando di dedicare
loro cliniche e progetti mira-
ti. Uniniziativa del National
Cancer Institute prevede di
raccogliere e analizzare cam-
pioni dei super responder di
almeno 200 trial clinici, per
capire quali sono le mutazio-
ni genetiche che fanno s che
un determinato paziente ri-
sponda in maniera ottimale a
un farmaco e determinare se
tutti i pazienti con questi cam-
biamenti del Dna, anche con
altri tipi di tumore, hanno lo
stesso giovamento dalla stes-
sa terapia.
Il fatto che questi casi ec-
cezionali possono di certo in-
segnare qualcosa (magari
uno o pi geni presenti in
questi pazienti predispongo-
no a una prognosi migliore?
Oli rendono pi recettivi ver-
so un trattamento piuttosto
che un altro?) e, nella miglio-
re delle ipotesi, potrebbero
persino svelare dei segreti uti-
li a curare con maggiore effi-
cacia anche altri malati.
Gli immensi progressi fat-
ti con la tecnologia e le ricer-
che in campo di biologia ge-
netica dopo il sequenziamen-
to del Dna ci hanno portato a
imparare molte pi cose sul
cancro spiega de Braud,
che sta lavorando a un proget-
to simile con ricercatori fran-
cesi dellIstituto Gustave
Roussy . Cos abbiamo im-
parato che esistono centinaia
di tipi di tumore diversi, che
vanno trattati in modo diffe-
rente. E che bisogna che la ri-
cerca, come sta avvenendo di
recente, parta anche dai mala-
ti e non solo dai laboratori,
come dimostrano i super re-
sponder. Se in laboratorio
fondamentale continuare a
studiare i meccanismi di far-
maci e patologie, bisogna an-
che osservare e apprendere
direttamente da quello che av-
viene nelle persone. Solo cos
possiamo trovare risposte ef-
ficaci e davvero "personalizza-
te", in tempi pi rapidi.
Vera Martinella
RIPRODUZIONE RISERVATA
La ricerca ora scandaglia i geni
di chi risponde meglio ai trattamenti
medicina
Relazione con il paziente,
stimolo intellettuale, orgoglio
di poter lottare contro una
patologia impegnativa. Sono
questi i tre punti chiave che
rendono appagante il lavoro per
le oncologhe donne, il cui
numero in crescita e che
rappresentano ormai quasi la
maggioranza fra gli specialisti
del settore. Un dato molto
positivo anche per i pazienti,
sui quali lentusiasmo e la
preparazione del medico si
riflettono in termini di qualit
dellassistenza. A dimostrarlo
lindagine condotta su circa 700
oncologhe, curata dalla Societ
europea di oncologia medica
(Esmo) e presentata ad
Amsterdam nei giorni scorsi:
emerge per che meno
del 15 per cento delle oncologhe
donne detiene un incarico
dirigenziale.
Loncologia ormai
donna
(con poco potere)
54
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
ARTICOLAZIONI
S P E C I A L E
a cura di RCS MediaGroup Pubblicit
graficocreativo
Con labbassarsi delle temperature e il clima pi umido, alcuni disturbi tornano a farsi sentire con pi intensit
D
i gran lunga la pi
frequente fra le ma-
lattie reumatiche,
lartrosi fra le pri-
me cause di invalidit a livel-
lo mondiale. Nel nostro Paese
ne soffrono oltre 4 milioni di
italiani, una delle princi-
pali cause di assenza dal la-
voro, di ricovero in ospedale
e comporta un elevato onere
economico sui bilanci del si-
stema sanitario.
I sintomi provocati dallartro-
si sono tipici e assai ricono-
scibili: dolore intenso quan-
do si muove larticolazione,
rigidit e ridotta mobilit.
Si fanno sentire con pi in-
tensit quando si riprende il
movimento dopo alcune ore
di immobilit e si attenuano
fino a scomparire con il ripo-
so, quando larticolazione non
pi sollecitata. Possono,
inoltre, manifestarsi a tutte le
articolazione anche se ne sono
pi interessate quelle della co-
lonna lombare, della colonna
cervicale, dellanca, del ginoc-
chio, delle dita delle mani e
dei piedi. Lartrosi, infatti,
una malattia degenerativa,
cronica e progressiva a carico
della cartilagine articolare che
lentamente va incontro a del-
le erosioni, a una conseguente
Quando a dar problemi lartrosi
Moltodiffusa, si manifestasempre conforti dolori articolari, rigidite unaridottamobilit
Asoffrirne sono
pile donne
degli uomini,
specialmente dopo
lacinquantina
Da EGEuroGenerici
gli equivalenti per la salute
delle articolazioni
EG Eurogenerici un azienda farmaceutica del
gruppo Stada, una societ fondata nel 1895 a Dresda
in Germania da una cooperativa di farmacisti, che
oggi impiega nel mondo quasi 8.000 dipendenti e
che si qualificata come una delle pi importanti
aziende mondiali nel campo dei farmaci equivalenti.
EG EuroGenerici, che presente dal 2000 nel nostro
Paese, si prende cura della salute degli italiani offrendo
nella propria gamma di prodotti quasi 200 farmaci
equivalenti, tra cui anche quelli utili per il trattamento
delle infiammazioni muscolari e articolari. I farmaci
equivalenti sono una risorsa importante per tutti.
Rispetto al medicinale di marca, infatti, contengono
lo stesso principio attivo nella medesima quantit e
sono uguali anche la forma farmaceutica, il dosaggio,
lefficacia e la sicurezza. Unica differenza il prezzo che
inferiore a quello del farmaco di marca in quanto
il brevetto scaduto. Di conseguenza lazienda che lo
produce non ha dovuto sostenere i costi dello sviluppo
e pu quindi offrire il farmaco con il massimo della
qualit, ma al minor prezzo. La sicurezza, lefficacia e
la qualit dei farmaci equivalenti garantita in quanto
la loro immissione sul mercato autorizzata dallAIFA,
Agenzia Italiana del Farmaco. Visitando il sito www.
eglab.it, sezione sistema muscolo-scheletrico e anti
infiammatori, possibile consultare lelenco completo
delle molecole, contenute nei farmaci equivalenti
prodotti da EG, specifiche per la salute
delle articolazioni.
Per maggiori informazioni: www.eglab.it
Al bando
la sedentariet
Lattivit fisica una terapia eccezionale contro lartrosi
P
er contrastare lartrosi lesercizio fisico
davvero un toccasana, sia come mezzo
terapeutico sia come forma di prevenzione.
Aiuta in modo efficace ad evitare che
larticolazione perda parte della sua capacit di
muoversi ed inoltre e rafforza la muscolatura in
modo che larticolazione rimanga pi stabile.
Inoltre le sollecitazioni dovute allattivit fisica
favoriscono lafflusso di sangue allosso sottostante
la cartilagine. E questo fa s che la cartilagine
possa assorbire un adeguato quantitativo di
sostanze nutritive e di liquidi e per contro liberarsi
dai prodotti di rifiuto, mantenendosi cos in un
buono stato di salute. Per quanto riguarda il tipo
di attivit e programma da seguire, sarebbe buona
regola chiedere un consiglio al proprio medico
dopo un accurata valutazione della salute generale
e di quella delle articolazioni. Generalmente
vanno per sempre bene gli esercizi di ginnastica
cosiddetta dolce e per ottenere dei risultati basta
la regolarit di trenta minuti ogni giorno. Anche se
allinizio la paura di sentire male pu rappresentare
un freno, va superata in quanto con lallenamento il dolore sparisce. Anzi a comprova,
oggi gli esperti raccomandano dopo un attacco acuto di artrosi di cominciare a
muoversi il prima possibile, uno o due giorni dopo, perch restare inattivi quando il
dolore si calma non solo non giova alla salute in generale, ma aggrava lartrosi.
Nellartrosi ha
unruolo scatenante
anche lamancanza
di movimento
perdita di mobilit e a una se-
rie di deformazioni.
Le soLuzioNi ci soNo
Oggi per far fronte allartrosi ci
sono diverse proposte terapeu-
tiche, sia per tenere sottocon-
trollo i sintomi sia per limitare
levoluzione della malattia. In
ogni caso quando il dolore non
troppo intenso e si manifesta
ogni volta per soltanto un paio
di giorni, la soluzione sono, a
tuttoggi, i farmaci antinfiam-
matori non steroidei, FANS.
Sono efficaci in breve tempo
nellalleviare il dolore e nel
diminuire lo stato di infiam-
mazione che presente nella
malattia. per necessario ri-
volgersi al proprio medico per
farsi prescrivere lantinfiamma-
torio pi indicato in base alle
proprie condizioni di salute e
carico dellapparato gastroin-
testinale. Ed sempre neces-
sario rivolgersi nuovamente al
medico quando il dolore persi-
ste ed particolarmente forte,
in modo da valutare quale fra
le terapie disponibili la pi
consigliabile.
BisogNA dArsi dA fAre
Per contrastare lartrosi per
fondamentale anche combat-
tere tre riconosciuti fattori di
rischio modificabili. Sono: il
sovrappeso che costringe le ar-
ticolazioni a uno sforzo conti-
nuo per sorreggere leccesso di
peso; la sedentariet in quanto
i muscoli non stimolati dal mo-
vimento si indeboliscono e si
atrofizzano e questa situazio-
ne porta a una riduzione della
stabilit dellarticolazione e
alla formazione di contratture
muscolari che peggiorano ulte-
riormente il problema e infine
le posture scorrette che provo-
cano un carico squilibrato sulle
articolazioni e una conseguen-
te loro alterazione.
Innovazione
nelle cure
delle patologie
del piede
Negli ultimi anni si
diffuso un modo nuovo
di affrontare le principali
affezioni del piede,
destinato a sostituire
progressivamente quelle
che sono le tradizionali
tecniche nella chirurgia
del piede. Si tratta di
metodiche mini invasive
che permettono di
trattare tutte le patologie
del piede, quali alluce
valgo, piede piatto, meta
tarsalgie, piede paralitico
e distorsioni della
caviglia. In Italia, uno
dei principali chirurghi
in grado di effettuare
queste nuove tecniche
il professor Paolo
Maraton Mossa, autorit
di fama internazionale
nella chirurgia del piede,
direttore dello Studio
pilota di chirurgia del
piede di Milano, nonch
titolare della cattedra di
ortopedia dellUniversit
L.U.de.S. di Lugano.
Il professor Mossa ha
eseguito circa 18.000
interventi in pazienti di
tutte le et e specifica che
il 40% degli interventi
eseguiti recentemente
sono serviti a correggere
disagi in pazienti gi pi
volte operati altrove,
a riprova di quanta
confusione sia presente
intorno a questo tipo di
chirurgia. I vantaggi di
queste nuove tecniche
sono molteplici: scarsa
invasivit, ottimi risultati,
rapidit di esecuzione e
risparmio economico, in
quanto non richiedono
limpiego di mezzi
di sintesi come ad
esempio viti, cambre
etc. come nella chirurgia
tradizionale.
attenersi allindicazione di as-
sumerlo per un tempo limitato
e a stomaco pieno per evitare
eventuali effetti collaterali a
55 Salute
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Conservare per tutta la vita
un piede in perfetta salute e
integrit non signica solo
mantenere un aspetto piacevole,
ma vuol dire potersi muovere
in scioltezza, senza quei
problemi fastidiosi e talvolta
anche drammatici che con
gli anni impediscono a molti
di camminare e di spostarsi
agevolmente. Sono queste
le parole con cui il Professor
Paolo Maraton Mossa, autorit
di fama internazionale nel
campo della chirurgia del piede,
inizia a spiegarci limportanza
delle ultime tecniche per la
correzione dellalluce valgo.
Direttore dello Studio Pilota di
Chirurgia del Piede di Milano,
nonch Titolare della Cattedra
di Ortopedia dellUniversit
L.U.de.S.di Lugano, il Professor
Mossa ha allattivo circa
18.000 interventi sul piede
eseguiti in pazienti di tutte le
et. I pi comuni problemi che
possono interessare la salute
e il benessere del piede sono
lalluce valgo, il piede piatto, il
piede cavo e le metatarsalgie.
Quella dellalluce valgo -
segnala il Professor Mossa -
una deformit molto diffusa
che trova risoluzione solo con
lintervento chirurgico. Esistono
pi di 50 tecniche chirurgiche
differenti per correggerlo. Oggi
possibile anche correggere
e conservare la cartilagine
articolare della falange. Il piede
piatto unalterazione della
volta plantare consistente
in un maggior appoggio
al suolo spesso associato a
calcagno valgo e alterazioni
dellandatura. Non di rado ci si
trova di fronte a un piattismo
con particolari caratteristiche
cliniche e radiologiche, tali da
consigliare una ricostruzione
chirurgica della volta plantare
che avviene mediante
trasposizioni tendinee ed innesti
di osso o posizionamento di
un piccolo cilindro nel seno del
tarso. Il piede cavo invece - ha
continuato Mossa - lopposto
del piede piatto. In questa
affezione il piede appoggia al
suolo con una minore supercie
della volta plantare. Ne consegue
che le zone di appoggio vengono
ad ogni passo sottoposte a un
eccessivo stimolo meccanico.
Nei casi di media gravit,
soprattutto in soggetti giovani,
sar possibile correggere il piede
cavo mediante trasposizioni dei
tendini o distensione chirurgica
della volta plantare. Nei casi pi
gravi il problema pu essere
risolto con una correzione
chirurgica della struttura ossea.
Le metatarsalgie o dolore
sotto la pianta del piede inne
sono dovute per lo pi ad
errata distribuzione del peso
corporeo sullavampiede. Nelle
zone di iperappoggio dove
va a pesare il carico, la cute si
difende con collosit e losso
risponde con dolore. Nei casi pi
gravi si provveder a sollevare
chirurgicamente i metatarsi
interessati. Il Professor
Mossa ci ha quindi spiegato
limportanza della chirurgia
riabilitativa. Il movimento
del piede e della caviglia - ha
affermato - la premessa
essenziale per la deambulazione.
Indipendentemente dalla causa
che ha scatenato il danno
neurologico, il recupero nel
tempo del paziente avverr
solamente se lo stesso sar nelle
condizioni di utilizzare gli arti
inferiori. La chirurgia riabilitativa
si propone di ripristinare
movimenti essenziali per la
deambulazione a scapito di
movimenti non indispensabili per
una buona vita di relazione.
Studio Pilota di Chirurgia del Piede
Milano - Corso Lodi n. 47
Tel. 02.55.15.093
Segreteria e Amministrazione
Tel. 02.51.22.63 fax. 02.51.41.91
e-mail: paolomossa@piedeweb.com
sito: www.piedeweb.com
Il dolore del piede
e sue difcolt interpretative
il titolo di un testo scritto dal Prof. Paolo Maraton Mossa,
Chirurgo Ortopedico del piede e della caviglia
Prof. Paolo Maraton Mossa
a cura di Omnia di S. Cucchiarini - Tel. +39 02 30468562 - info@omniaeditoria.it IP
Esempio di trasposizione del ten-
dine tibiale-posteriore sul tendine
tibiale-anteriore per permettere la
dorsoessione del piede.
Correzione di alluce valgo con
conservazione della cartilagine
Alessandro Vallebona Il medico genovese gi nel 1930
aveva posto le basi di quella che sarebbe diventata
una delle tecniche fondamentali per la moderna diagnostica
O
ggi la diagnostica per im-
magini terreno di con-
fronto industriale plane-
tario tra colossi come Ge-
neral Electric, Philips,
Siemens, Fujitsu e Samsung, con
uno spazio crescente di mercato an-
che per litaliana Esaote. Ma i suoi al-
bori sono stati segnati dalle scoperte
e dalle invenzioni di scienziati euro-
pei e italiani. Alessandro Vallebona
a cui Genova ha appena intitolato
la strada che porta al Parco scientifi-
co e tecnologico degli Erzelli
uno di questi precursori. Il celebre ra-
diologo, morto nel 1987 a 88 anni
nella citt della Lanterna, dovera na-
to e vissuto, il grande clinico e tec-
nologo a cui si deve linvenzione del-
la stratigrafia, progenitrice dellattua-
le tomografia computerizzata.
La sua storia interessante e attua-
lissima, antesignana di un modo al
tempo stesso concreto e visionario
di intendere i rapporti tra luniversi-
t e lindustria. Ordinario di radiolo-
gia medica allUniversit di Genova
dal 1950 al 1969, nel 1930, sul nume-
ro 4 della rivista La Liguria Medica,
propone "una nuova metodica radio-
diagnostica". La definisce, pi esatta-
mente, "una modalit tecnica per la
dissociazione radiografica delle om-
bre". Pi avanti, nel 1934, riprender
largomento in una nuova comunica-
zione al Congresso di Zurigo e chia-
mer il suo metodo "stratigrafia".
Che cos la stratigrafia lo spiega
Giorgio Cosmacini. La regione del
corpo studiata stratigraficamente
dice il celebre storico della medicina
(e lui stesso radiologo) come un
libro chiuso del quale la radiografia
ci d unimmagine a tutto spessore
con sovrapposizione di parti che so-
lo la stratigrafia ci permette di sfo-
gliare pagina dopo pagina e di legge-
re nelle parti pi interessanti. In so-
stanza: immaginando di avere un li-
bro stampato su carta trasparente e
di osservarlo, chiuso, di fronte a una
sorgente luminosa, vedremmo
unimmagine confusa, come unom-
bra di cui non potremmo riconosce-
re i caratteri di stampa. Invece, osser-
vando una pagina per volta, potrem-
mo riconoscere i diversi caratteri e
leggerne il contenuto. La formidabi-
le invenzione di Vallebona stata
quella di passare da una visione sin-
tetica (il libro intero) a una analitica
(le singole pagine). A partire dalla fi-
ne dellOttocento, racconta Cosmaci-
ni, dalla Germania di Wilhelm Con-
rad Rntgen, che scopre i raggi X nel
1895 e riceve il premio Nobel per la
fisica nel 1901, la radiologia si diffon-
de in tuttEuropa. A lanciarla, in Ita-
lia, sono alcuni pionieri come Vitto-
rio Maragliano a Genova, Felice Pe-
russia a Milano, Mario Bertolotti a
Torino, Aristide Busi a Bologna e
Massimiliano Gortan nella Trieste ir-
redenta. Il loro contributo stato ri-
cordato durante il congresso della So-
ciet italiana di radiologia medica
(Sirm) il 5 ottobre a Milano, in occa-
sione del suo centenario. Vallebo-
na, che di Vittorio Maragliano allie-
vo e successore in cattedra, appartie-
ne alla "seconda generazione di stu-
diosi", quando la disciplina ormai
consolidata e perfezionata. Ed uno
dei grandi innovatori di questa fase.
Per esempio dice Cosmacini
intuisce, gi negli anni Cinquanta,
che il futuro riuscir a superare la
bidimensionalit della stratigrafia
per approdare alla visione tridimen-
sionale. E se non riesce a mettere in
pratica la sua intuizione soltanto
per linsufficienza dei mezzi tecnici:
linformatica al tempo ancora di l
da venire.
C
hi ha conosciuto Vallebo-
na lo descrive come elegan-
te, signorile, limmancabi-
le sigaro allangolo della
bocca come in una delle fo-
to pi iconiche. Dice Cosmacini:
Era baronale, certo, ma molto me-
no di altri. Ostentava il sapere, non il
potere. E se non prese mai il Nobel,
per il quale fu proposto nel 1960, fu
per la tradizione di privilegiare la
scienza teorica rispetto a quella appli-
cata e per la forte concorrenza del-
lolandese Bernard George Ziedses
des Plantes. Conferma Giacomo
Garlaschi, ordinario di diagnostica
per immagini allUniversit di Geno-
va, suo allievo: Con noi giovani era
paterno, ci incoraggiava, unattitudi-
ne che molti predicano ma pochi san-
no davvero praticare. Forse replicava
verso di noi quellatteggiamento
aperto che lui stesso aveva trovato
nel suo maestro, Vittorio Maraglia-
no. Questultimo era stato il titolare
della prima cattedra di Radiologia,
che allora si chiamava Elettroterapia
fisica e radiologia, a partire dal 1912:
di fatto il fondatore di quella che
chiamiamo la scuola genovese.
Vallebona un personaggio di af-
fascinante complessit. DellOttocen-
to, di cui figlio, conserva la visione
romantica della scienza. Del Nove-
cento, di cui condivide totalmente le
inquietudini, un pragmatismo capa-
ce di guardare avanti. I cambiamen-
ti in medicina, diceva, ricorda Gar-
laschi devono essere rivolti al be-
ne del paziente, non a quello del me-
dico. Tant vero che non fece brevet-
tare la sua invenzione e dunque non
si arricch.
Oggi pu far sorridere luso della
parola "missione" applicata alla ricer-
ca e alla medicina, talmente forte la
retorica dellantiretorica.
Non un caso che quel termine,
senza timore del ridicolo, venga inve-
ce impudentemente usato, e pi
spesso abusato, per parlare di busi-
ness: la missione aziendale, la missio-
ne del manager, la missione del presi-
dente, che tutto sono fuorch missio-
nari.
Lepoca di Vallebona non aveva
questi problemi lessicali.
Ma proprio qui sta la modernit
dello scienziato. Perch se, da una
parte, lui il medico che crede nella
missione della medicina, dallaltra
linventore di talento, il creatore di
tecnologia nella pi attuale e fresca
delle accezioni. Fosse vissuto nella Si-
licon Valley, Vallebona avrebbe avu-
to maggiori opportunit. E tuttavia
nato in una buona "culla". La sua Ge-
nova stata infatti, in epoca meccani-
ca e oggi ancora e ancor pi vuo-
le tornare ad essere in tempi digitali
una capitale della tecnologia. Ed
stata, per usare la definizione conia-
ta negli Anni 60 dal professor Albert
Geerts, radiologo anchegli, una mec-
ca della radiologia.
In questo habitat, lavorando alla
costruzione degli stratigrafi con
aziende private come la Meschia e la
Zuder, che oggi chiameremmo star-
tup, il clinico-tecnologo stato tra i
primi a mettere in pratica la collabo-
razione tra Universit e impresa Cali-
fornia-style: quella cooperazione che
oggi viene invocata come rimedio
fondamentale per potenziare la
competitivit dellindustria italiana.
E che proprio in Esaote, oggi tra i die-
ci big mondiali dellimaging diagno-
stico, ha trovato un campo abituale
di applicazione. Lo stesso direttore
della ricerca e sviluppo, Luigi Satra-
gno, viene dalluniversit. E ricorda
come le convenzioni con gli ospedali
e con luniversit abbiano accompa-
gnato lazienda fin dagli esordi. Tra il
mondo di Vallebona e limpegno di
Esaote c un filo rosso. Anzi, oggi,
c una strada.
twitter@SegantiniE
Non riusc a mettere in pratica
la sua intuizione solo
per linsufficienza dei mezzi
tecnici. Linformatica era
ancora molto di l da venire
Commenta Potete inviare la vostra
opinione sui temi trattati in questa
pagina allindirizzo Internet
www.corriere.it/salute
Fu proposto
per il premio
Nobel nel
1960, ma pat
la tradizione
di privilegiare
la scienza
teorica
rispetto
a quella
applicata

la storia

Litaliano che invent la Tac
Precursore
Propose una
modalit per la
dissociazione
radiografica
delle ombre
Il nostro Paese secondo solo agli Stati Uniti
nella ricerca in campo radiologico
di EDOARDO SEGANTINI
La classifica dellAmerican Journal of Roentgenology
N
el numero di settembre
2013, lAmerican Journal of
Roentgenology, una delle
due pi importanti riviste di
Radiologia del mondo, ha
pubblicato un articolo in cui sono stati
individuati e classificati in ordine
decrescente i cento articoli della
letteratura radiologica mondiale che
dal 1945 al 2012 hanno ricevuto il
maggior numero di citazioni
(il numero di citazioni, citation index,
uno dei parametri pi significativi
per valutare limportanza di una
pubblicazione scientifica). La classifica
vede al primo posto la ricerca
dellinglese Godfrey Hounsfield
sullinvenzione della TAC (che gli valse
il premio Nobel per la medicina nel
1979). Questo, se da una lato lascia
lamaro in bocca per il mancato
riconoscimento dellAccademia
Svedese ad Alessandro Vallebona,
daltra parte conferma limportanza del
suo lavoro. Ma larticolo dellAmerican
Journal of Roentgenology rende
comunque giustizia alla tradizione
radiologica italiana, visto che nella
classifica delle citazioni per nazioni
lItalia figura al secondo posto, dopo
gli Stati Uniti, e che, nella classifica per
autori, quello che ha il maggior
numero di presenze fra i cento articoli
pi citati al mondo un italiano, Tito
Livraghi dellOspedale di Vimercate
(Milano), il secondo un altro italiano,
Luigi Solbiati, dellOspedale Civile di
Busto Arsizio (Varese) e settima
Tiziana Ierace (sempre dellOspedale
Civile di Busto Arsizio).
L. R.
RIPRODUZIONE RISERVATA
56
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
vie respiratorie
S P E C I A L E
a cura di rCs MediaGroup pubblicit
graficocreativo
il momento giusto per giocare danticipo in modo da contrastare i tipici malanni della stagione fredda
C
on il ritorno dellau-
tunno, mal di gola,
tosse e raffreddore si
ripresentano puntual-
mente allappuntamento. Ne
sono responsabili alcuni vi-
rus e batteri che attaccano
le vie respiratorie e che in
questo periodo sono presenti
in maggior quantit nellaria
degli ambienti sia esterni,
sia interni.
Durante i mesi autunnali, come
durante linverno, la prolifera-
zione di virus e batteri respon-
sabili dei tanti malanni alle vie
respiratorie, facilitata dallal-
to livello di umidit dellaria
negli ambienti esterni e dalla
mancanza di una sufficiente
aerazione e dalla promiscuit
negli ambienti chiusi. Aumenta
inoltre il rischio di essere vit-
time di questi microrganismi,
una minore efficienza del siste-
ma immunitario provocata dai
continui sbalzi di temperatura
a cui si sottopone lorganismo
passando dagli ambienti riscal-
dati quelli aperti, e l elevato
tasso di inquinamento atmo-
sferico che crea uno stato di
irritazione e infiammazione
delle mucose respiratorie.
SoNo Sempre i pi diffuSi
I disturbi in assoluto pi fre-
Agire per tempo per stare bene in inverno
quenti sono il raffreddore se-
guito dal mal di gola. Il primo
provocato da oltre cento
diversi rhinovirus che tramite
le goccioline di saliva degli
starnuti riescono a passare in
modo diretto da una persona
allaltra. Ma il raffreddore si
pu trasmettere anche in modo
indiretto, per esempio dando
la mano o toccando oggetti
contaminati. Per prevenirlo
una buona regola lavarsi
con cura le mani pi volte al
giorno, non toccarsi il viso,
non avvicinarsi troppo a chi
raffreddato e preferire i faz-
zoletti usa e getta. Quando
a dare problemi invece la
gola, che si tratti di faringite,
tracheite o laringite, per pre-
venire queste forme si devono
evitare gli sbalzi di tempe-
ratura, non rimanere a lungo
in luoghi affollati e chiusi,
cambiare frequentemente aria
nei locali dove si soggiorna
e, infine, rispettare la valida
indicazione di lavarsi spesso
le mani.
uNa preveNzioNe diverSa
Una soluzione valida per pre-
venire e curare queste malattie
respiratorie legate alla stagione
fredda, sono le terapie inalato-
rie. Consistono nel far pervenire
nellapparatorespiratoriolacqua
termale in finissime particelle e
gli eventuali gas che contiene.
Queste cure hanno unazione
In questo periodo raffreddori e mal di gola ricominciano nuovamente a colpire con maggior frequenza
U
n ambiente alpino-la-
custre incontaminato
con un clima grade-
vole e temperato anche in
autunno: qui che si trova-
no le Terme di Levico e Ve-
triolo, circondate dai laghi
di Levico e Caldonazzo, e
dalle vasti e inesplorate
vette del Lagorai.
Gi note nel Medioevo,
uniche in Italia e rare in
Europa, queste acque
sgorgano a oltre 1500 m
di altezza dalle rocce do-
lomitiche, a una temperatu-
ra di 9C con un pH molto
acido.
Sono acque solfato-arse-
nicali-ferruginose per la
presenza di arsenico e un
elevato contenuto di ferro,
grande amico della salute.
Le loro propriet antinfiam-
matorie e antibatteriche,
grazie alla significativa
presenza di ione solfato
e ione ferroso, le rendono
efficaci per la cura delle
affezioni delle alte e basse
vie respiratorie, anche dei
pi piccoli.
ormai noto che limpatto
dellinquinamento atmo-
sferico nellaria provoca
bronchite acuta nei bam-
bini, ricoveri ospedalieri
per malattie respiratorie e
cardiovascolari, attacchi di
broncospasmo.
Secondo recenti studi le
cure inalatorie con lacqua
TERME DI LEVICO E VETRIOLO
Toccasana naturale
per le vie vespiratorie
Benessere
termale
Le Terme di Levico
offrono una nuova
area wellness,
arricchita da un
percorso kneipp
ideale per i disturbi
circolatori, e
da una piscina
riscaldata dotata di
quattro postazioni
idromassaggio,
di una di nuoto
controcorrente
e di un geyser,
ideale per piacevoli
momenti di relax
e consigliato
anche a chi soffre
di contratture
allapparato
muscolo-scheletrico.
Vengono inoltre
proposte attivit
quali postural
Pilates, aquawalk
e BAZ, consigliate
a quanti soffrono
di dolori e rigidit
alla schiena.
A
r
c
h
i
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p
o
locale dovuta alleffetto decon-
gestionante sulle mucose e una
generale provocata dal poten-
ziamento delle difese dellorga-
nismo. E la gamma delle terapie
davvero vasta, dalle inalazioni
caldo-umide a getto di vapore
agli humage, agli aerosol con
acqua termale nebulizzata, per
citarne solo alcune.
Previeni e cura i malanni invernali delle vie aeree con una vacanza alle terme
delle Terme di Levico incre-
mentano le difese immuni-
tarie, riducendo in modo
significativo, riniti, adeno-
tonsilliti, otiti e bronchiti e,
di conseguenza, il ricorso
ad antibiotici. Lo studio ha
evidenziato infatti una signi-
ficativa diminuzione della
concentrazione batterica
a livello di mucosa nasale,
sia per laumento indotto
dallacqua delle difese lo-
cali del soggetto, sia per la
spiccata attivit battericida
delle acque arsenicali fer-
ruginose.
Le Terme di Levico propon-
gonounefficaciacampagna
di prevenzione e cura delle
vie respiratorie molto adatta
anche ai bambini piccoli.
Nel nuovissimo reparto di
cure inalatorie (con area
specificatamente dedicata
ai bambini) si effettuano
docce nasali, docce micro-
nizzate, inalazioni caldo
umide, aerosol sonico, ae-
rosol ionico, ventilazioni
polmonari.
Si tratta di terapie che aiu-
tano a incrementare le dife-
se immunitarie delle prime
vie respiratorie favorendo
un effetto decongestionan-
te, antibatterico e antin-
fiammatorio.
Le cure si possono fare
anche con il Servizio Sani-
tario Nazionale, venendo
alle terme con la sola ricetta
del medico di base, debita-
mente compilata.
INFO
Terme di Levico
e Vetriolo
Tel. 0461 706077
www.termedilevico.it
Terme del Trentino:
luoghi della salute, del benessere, del relax
Cinque centri termali per una terra dove lacqua alleata dello star bene e aiuto
concreto per ritrovare salute e bellezza. Da milioni di anni scorrono negli strati
pi profondi delle rocce trentine e nel percorso si arricchiscono di minerali ed
elementi naturali preziosi. Sono le acque termali del Trentino che grazie ai loro
principi curativi, in certi casi unici in Italia, offrono cure naturali in incantevoli
location fra montagne e laghi alpini. Curarsi con le terme curarsi in maniera
naturale, in accordo con i rimedi offerti direttamente dalla natura, e stando nella
natura, rispettando lequilibrio fra corpo e mente.
Lo sapevano bene gli antichi romani: niente di meglio dellacqua termale per
rigenerare il corpo e la mente. Trascorrere qualche giorno in uno dei centri ter-
mali del Trentino la scelta ideale per dedicarsi alla propria salute, alla propria
bellezza e al riposo.
Nelle Terme del Trentino - Comano, Dolomia, Levico, Pejo e Rabbi - grazie alle
differenti variet di acque, si curanoconsuccessomalattie artroreumatiche, della
pelle, delle vie respiratorie, della circolazione venosa, dellapparatogastroenterico
e dei reni.
Un circuito della salute che ha come comune denominatore la naturalit delle
cure, prive di effetti collaterali e comprovate da autorevoli ricerche mediche, oltre
che convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
INFO: www.visittrentino.it/terme
Ogni autunno
sono milioni
gli italiani
bloccati aletto
da raffreddori
e mal di gola
57 Salute
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
Segnalato da voi
Neurologo, Dir. medico Centro
Parkinson Ist. Clin. Perfezionamento, Mi
Roberto Cilia
Episodi di delirio
nel morbo di Parkinson
Colpa dei farmaci?
Mio padre in cura per il morbo di Parkinson dal 2001. Nel 2008 abbiamo
sospeso i dopamino-agonisti dopo episodi di allucinazioni e da allora pap
prende anche un antipsicotico (quetiapina). Dopo vari aggiustamenti della cura
ora assume levodopa pi entacapone, rasagilina, quetiapina 100 mg. Da mesi
soffre di ipersalivazione e insonnia e da un po di tempo ha episodi serali di
confusione e delirio che il giorno dopo non ricorda. Poich un aumento di
quetiapina fino 250 mg non ha avuto effetto, si pensato a un antipsicotico pi
forte (clozapina), che ne pensa? Pap (per un disturbo ematologico) in cura
con cortisone. Concludendo: i deliri dipendono dalle medicine o dalla malattia?
Risponde
Inviate le vostre segnalazioni,
i vostri quesiti, i vostri dubbi,
allindirizzo di posta elettronica
Gli episodi di confusione e disorienta-
mento possono complicare la malattia
di Parkinson, soprattutto in presenza di
determinati fattori di rischio. Tra questi:
let, le co-morbidit (come il disturbo
ematologico di suo padre), la terapia far-
macologica concomitante e la malattia
in fase avanzata. In generale, gli episodi
di disorientamento associati o meno
a psicosi sono un campanello dallar-
me di un incipiente deterioramento co-
gnitivo. Spesso tendono a presentarsi
pi frequentemente la sera e di notte per-
ch una delle aree pi vulnerabili del cer-
vello dei parkinsoniani la corteccia po-
steriore dove risiedono le "aree visuo-as-
sociative," in cui le immagini proiettate
dalla retina vengono interpretate. Capita
spesso che le ombre serali vengano
scambiate per animali o persone. Per noi
neurologi molto importante sapere se
il paziente si convince che quello che
vede non reale, oppure no: la man-
canza di critica (il cosiddetto insight)
infatti spesso un indicatore di deteriora-
mento cognitivo.
Pu anche capitare che tali episodi si
presentino solo al risveglio, siano di bre-
vissima durata (1-2 secondi) e siano
non tanto allucinazioni, quanto le cosid-
dette intrusioni R.E.M., ovvero una
transitoria prosecuzione del sogno nella
vita reale.
La regolarit con cui si presentano
questi episodi di agitazione in suo padre
potrebbe per effettivamente far pensa-
re a un effetto "paradosso" della terapia
con quetiapina. Tuttavia, bisogna anche
considerare che i sintomi sono presenti
da poco e non si sono avuti in passato
anche con dosaggi elevati di questo far-
maco. Inoltre lassunzione concomitan-
te del cortisone pu dare agitazione e, a
volte, anche sintomi psicotici.
Infine, sarebbe importante sapere se
suo padre si idrata adeguatamente an-
che in considerazione del fatto che ha
un disturbo ematologico. La disidratazio-
ne nei soggetti con Parkinson pu porta-
re a un peggioramento temporaneo sia
dei sintomi motori, sia delle funzioni co-
gnitive e comportamentali, interferendo
con lassorbimento e la normale attivit
dei farmaci dopaminergici, come ad
esempio la levodopa soprattutto se asso-
ciata a farmaci che ne potenziano lazio-
ne come lentacapone e la rasagilina. Le
consiglio di controllare lidratazione di
suo padre (deve bere almeno 1,5 litri di
acqua al giorno) e la pressione arteriosa
durante il giorno (la massima non deve
scendere sotto 100 mmHg e la minima
sotto 60 mmHg). Lassunzione di cortiso-
ne deve avvenire al mattino.
Proverei temporaneamente a ridurre
la quetiapina. Inoltre, consiglio di effet-
tuare una valutazione delle funzioni co-
gnitive per determinare se effettivamen-
te questi sintomi siano la spia di un ini-
ziale deterioramento cognitivo.
In tal caso, si potrebbe prendere in
considerazione lassociazione di farmaci
che agiscano in maniera mirata sulle fun-
zioni cognitive, come gli inibitori delle
colinesterasi.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Jack Thomas Andraka ha ricevuto il Gran
premio della Intel International Science
Fair per sviluppare la sua invenzione: un
nuovo metodo, rapido e poco costoso,
per rilevare laumento di una proteina che
segnala linizio di tumore al pancreas, ma
che funziona anche per ovaio e polmone
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alle domande dei lettori in 50 forum
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Ogni anno nel nostro Paese si verificano
circa 28 mila nuovi casi di infezioni
ossee. Il sito dell'Associazione nazionale
per le infezioni osteo-articolari
www.anio.it fornisce informazioni
e supporto alle persone colpite. Nella
sezione Osteomielite si trovano notizie
su diagnosi e terapie di una delle pi
gravi infezioni della struttura scheletrica
che di solito si contrae in seguito a una
grave frattura, mentre unarea specifica
dedicata al Piede diabetico.
In Chi siamo, cliccando su Storie
di osteomielite si possono condividere
le esperienze di altri pazienti e inviare
la propria testimonianza. Nell'area
Orientamento paziente possibile
richiedere informazioni su ospedali
e Centri di riabilitazione, su ricoveri
e rimborsi o su come avere un supporto
legale, oppure consultare leggi e decreti:
dallelenco di patologie che danno diritto
all'esenzione a come avere accesso
ad ausili e protesi, al riconoscimento
dellinvalidit civile. Sempre in home
page, cliccando su Trovi il centro pi
vicino alla tua citt si accede all'elenco
delle principali strutture che si occupano
del trattamento delle infezioni
osteo-articolari.
Quali possono essere le cause,
e le relative cure, di problemi alla
schiena nei bambini? Da domani
su Corriere.it/Salute video-intervista
sullargomento con Antonio Memeo,
responsabile dellortopedia pediatrica
allIstituto Gaetano Pini, di Milano
VIVERE CON IL WEB
Informazioni sulle infezioni osteo-articolari
La pi cliccata
I problemi alla
schiena nei bambini
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A 15 anni inventa un test
per scovare i tumori
Il video
a cura di DANIELA NATALI
58
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
59
NUTRIZIONE E PRIMA INFANZIA
S P E C I A L E
a cura di RCS MediaGroup Pubblicit
graficocreativo
Sovrappeso e obesit infantili sono attualmente uno dei principali problemi di salute pubblica
N
on si deve pi ter-
giversare: indi-
spensabile avere
pi attenzioni per
lalimentazione dei propri
figli fin dai loro primi anni
di vita. Secondo lOrganizza-
zione Mondiale della Sanit,
infatti, la diffusione del so-
vrappeso e dellobesit in-
fantile sta crescendo negli
ultimi anni e il problema
ha raggiunto dimensioni
globali.
I numeri sono realmente pre-
occupanti. Riguardo allEuro-
pa, uno studio che ha coin-
volto 12 paesi ha dimostrato
che la diffusione del sovrap-
peso tra i bambini va dal 20%
al 49% e tra le bambine dal
18% al 42%. I dati in Italia
possono essere assimilati a
quanto osservato in Europa.
Lo studio Okkio alla Salute,
promosso dal Ministero della
salute e riguardante i bambi-
ni tra gli 8 e 9 anni, mostra
una diffusione del sovrappeso
attorno al 22% e di obesit
attorno al 10% con un netto
divario nord-sud. E che i chi-
li di troppo siano anche nei
bambini un rischio per la loro
salute oramai ampiamente
dimostrato. Infatti i bimbi
Una corretta alimentazione per crescere sani
Conladieta
quotidiana
i bambini
dovrebbero
assumere
alimenti specifici
per laloro et
in sovrappeso, per esempio,
hanno in media una pressio-
ne arteriosa maggiore di 6-8
mmHg rispetto a quella dei
coetanei magri, livelli pi
elevati di trigliceridi e di co-
lesterolo cattivo e una gli-
cemia pi alta con un rischio
pi elevato di andare incon-
tro nel loro futuro al diabete
e ai disturbi cardiovascolari.
facile
Sbagliare
Ad avere un ruolo importante
nel determinare sovrappeso
ed obesit infantile sono,
nella maggior parte dei casi,
leccesso di energia accumu-
lata e lo stile di vita seden-
tario. La prevenzione delle
abitudini alimentari scorret-
te dunque fondamentale
per limitare la diffusione di
sovrappeso ed obesit, ed
Unalimentazione
sana
edequilibrata
nei primi anni
di vitacreale basi
dellasalute futura
dimostrato che risulta tanto
pi efficace quanto prima
eseguita. Attualmente, inve-
ce, gli errori nutrizionali sono
comuni e iniziano fin dalle
primissime pappe quando ai
piccoli vengono proposti re-
gimi alimentari con troppe
proteine, molte calorie, spe-
cialmente fornite dagli zuc-
cheri semplici, e per contro
carenti di vitamine e minerali
fra cui lindispensabile ferro.
E proprio questo tipo di die-
ta correlata allaumento del
rischio di sovrappeso, obesit
e ipertensione nel breve pe-
riodo e in et adulta.
cOStruire
la Salute futura
Per garantire al proprio figlio
una crescita equilibrata delle
sue facolt fisiche e intellet-
tive e contrastare il sovrappe-
so, mamme e pap dovrebbero
iniziare allora, fin da subito,
ad impostare unalimentazio-
ne corretta ed equilibrata in
modo che il bambino appren-
da e consolidi durante i suoi
primi anni di vita delle sane
abitudini alimentari. A rac-
comandarlo anche la teoria
del Nutrional Programming
che descrive come il regime
alimentare giusto e lequili-
brio nutrizionale siano fon-
damentali per la salute pre-
sente e futura del bambino,
gi fin dalla gravidanza e in
alcuni periodi critici come
lallattamento e lo svezza-
mento. Ad esempio, durante
la vita fetale la malnutrizione
e lalterazione dellequilibrio
endocrino della madre sareb-
bero in grado di modificare
il metabolismo del bimbo,
predisponendolo al futuro
sviluppo di patologie come
il diabete e/o lipertensione.
le fineStre
di OppOrtunit
Come spiega la teoria, i pe-
riodi dellallattamento, dello
svezzamento e della prima in-
fanzia sono per delle fine-
stre di opportunit durante
le quali i genitori possono
mettere in atto interventi nu-
trizionali che favoriscano il
mantenimento di un ottimale
equilibrio metabolico e aiu-
tino a prevenire linsorgenza
di future malattie.
Ecco al l ora l importanza
dell allattamento materno
nei primi sei mesi di vita,
che assicura benefici indi-
scussi: sicuro, bilanciato
nei suoi nutrienti, lapporto
proteico ottimale, ricco in
acidi grassi polinsaturi e in
altre preziose sostanze, come
fattori di crescita cellulare,
anticorpi, ormoni e molecole
in grado di favorire la regola-
zione del senso di fame e sa-
ziet del lattante, non causa
intolleranze.
Per quanto poi riguarda lo
svezzamento e la prima in-
fanzia, il bambino andrebbe
abituato subito, giorno dopo
giorno, a seguire una dieta
varia ed equilibrata che ri-
sponda in maniera ottimale
alle esigenze nutrizionali
delle diverse fasi della sua
crescita e gli garantisca
uno sviluppo corretto fisico
e psichico. In particolare i
genitori dovrebbero prestare
particolare cura a non pro-
porre porzioni eccessive per i
fabbisogni energetici del pic-
colo, ad assicurare un giusto
equilibrio tra macronutrienti
e micronutrienti, con parti-
colare attenzione al carico
proteico che non deve essere
eccessivo, e a non eccede-
re con lapporto di zuccheri
semplici a scapito di quelli
complessi e a basso indice
glicemico.
Per farlo crescere insalute e conunpeso forma, il bambino va abituato a seguire ogni giorno una dieta sana e bilanciata
Come mangiano
i bambini italiani
Lo studio Nutrintake rivela le reali abitudini
alimentari dei bambini da 6 a 36 mesi.
stato condotto dal Professor Gianvincenzo
Zuccotti, Direttore della Clinica Pediatrica
L. Sacco di Milano, Universit degli Studi di Milano,
e realizzato su un campione di oltre 400 bambini
italiani dai 6 ai 36 mesi, da un teamscientifico
composto da esperti di nutrizione, pediatri di
famiglia, dietologi appartenenti allAssociazione
Nazionale Dietisti Italiani e ingegneri informatici.
Lo studio stato suddiviso in tre fasi: lintervista
alla famiglia, svolta tramite il lavoro di dietisti ed
esperti di nutrizione, la valutazione antropometrica,
la valutazione delle abitudini alimentari, effettuata
utilizzando il diario alimentare compilato dalla
mamma con le indicazioni di cibi e bevande
consumati dal bimbo in sette giorni. Dai primi
risultati emersi, la dieta dei bambini italiani ha forti
squilibri nutrizionali tra cui, in primis, eccesso di
proteine. Un eccessivo apporto proteico significa
un aumentato rischio di sovrappeso e obesit, da
bambini e, successivamente, in et adulta
spiega il Professor Zuccotti. Il ferro risulta invece
il grande assente sulle loro tavole: la maggior parte
dei bambini nei primi 12 mesi non raggiunge
il fabbisogno raccomandato, mentre superato
lanno il deficit riguarda 8 bambini su 10.
Sappiamo quanto importante garantire
un adeguato apporto di ferro non solo per
la regolare crescita del bambino, ma anche
per supportare adeguatamente il suo sviluppo
neurologico e le sue performance intellettive
ricorda il Professor Zuccotti.
Limportanza
del ferro
per la crescita
Il ferro un elemento
indispensabile per
la crescita sana del
bambino, perch
necessario al
corretto sviluppo di
differenti funzioni
biologiche. In primis,
il ferro contribuisce
allo sviluppo
cognitivo, che risulta
strettamente legato ai
processi che vedono
attivamente coinvolte
le cellule cerebrali
e che comportano
linstaurazione di nuove
connessioni. Il ferro
inoltre necessario
allemoglobina dei
globuli rossi per
trasportare lossigeno,
e al sistema nervoso
perch contribuisce
alla formazione della
mielina, che consente
maggiore rapidit
di conduzione degli
impulsi nervosi,
permettendo alle cellule
di comunicare tra loro.
anche un
fondamentale alleato per
combattere le infezioni
perch, insieme allo
zinco, stimola le difese
immunitarie.
Il primo fondamentale
alimento che garantisce
ladeguato apporto di
ferro al bambino il latte
materno. In alternativa,
se il latte materno
manca, sentito il parere
del pediatra dopo lanno
possibile ricorrere al
latte di crescita, che,
allinterno di una dieta
varia ed equilibrata, oltre
a garantire un ridotto
apporto di proteine, offre
la necessaria quantit
di ferro, di zinco,
di vitamine e di acidi
grassi essenziali.
60
Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
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Necrologie: 1,90
Adesioni al lutto: 3,70
Solo anniversari, trigesimi
e ringraziamenti: 540,00
Diritto di trasmissione:
pagamento anticipato 1,67 - pagamento differito 5,00
Laccettazione delle adesioni
subordinata al pagamento
con carta di credito
Solo anniversari, trigesimi
e ringraziamenti: 258,00
Corriere della Sera
Gazzetta dello Sport
PER PAROLA:
A MODULO:
RCS MediaGroup S.p.A. - Via Rizzoli,8 - 20132 Milano
PER PAROLA:
A MODULO:
Un male crudele ha sottratto all'amore dei suoi
cari
RosannaPratesi
Aguzzi de Villeneuve
Lo annunciano con infinito dolore il marito Ro-
berto con i figli Renato e Carlo con Malu e Jaco-
po.- I funerali si terranno luned 14 ottobre alle
ore 14.45 presso la chiesa di San Bartolomeo in
Milano, via Moscova 6.- La famiglia ringrazia di
cuore i medici, gli infermieri e tutti coloro che la
hanno curata ed assistita con grande professio-
nalit e dedizione. - Milano, 12 ottobre 2013.
Partecipano al lutto:
Margherita e Bruno.
Gloria e Marcello Acerbi.
Franco e Grazia Muzio.
Derio e Gabriella Zoncada.
Marnie
sarai sempre nei nostri cuori.- Carlo e Renato.
- Milano, 12 ottobre 2013.
Jacopo porter sempre nel cuore la sua mera-
vigliosa
nonnaRosanna
- Milano, 12 ottobre 2013.
Rino e Nali, Emilio e Laura con Carlo, Ludovica,
Cecilia e Carlotta sono affettuosamente vicini a
Roberto, Renato e Carlo con Mal e Jacopo per
la scomparsa dell'amata dolcissima
Rosanna
- Milano, 12 ottobre 2013.
Un grande abbraccio alla nostra cara
Rosanna
Il tuo bellissimo sorriso rimarr sempre con noi.-
I tuoi cugini Carlo e Alessandra con Filippo e
Francesco. - Milano, 12 ottobre 2013.
Addio
Rosanna
Ci mancherai.- Donata e Anna.
- Milano, 12 ottobre 2013.
Laura, Baby ed Alberto sono vicini con affetto
al dolore di Emilio e della famiglia tutta per la
scomparsa della cara sorella
RosannaPratesi
Aguzzi de Villeneuve
- Milano, 12 ottobre 2013.
Maurizio e Maria Pia partecipano con affetto al
lutto della famiglia per la scomparsa della caris-
sima
Rosanna
e porgono sentite condoglianze.
- Milano, 12 ottobre 2013.
Carlo e Gabriella, Silvana, Alberto e France-
sca, Filippo e Orietta, Gianni e Paola, Vito e Rina,
Romolo Titti e Laura, partecipano con affetto al
dolore di Emilio e Laura per la perdita della cara
Rosanna
- Milano, 12 ottobre 2013.
Ugo Sandra Paola Gigi Marialuisa Nali Pupa
piangono la cara amica di una vita
Rosanna
e sono vicini con tanto affetto a Roberto Carlo
Renato Emilio Rino. - Milano, 12 ottobre 2013.
Gianni e Carla abbracciano addolorati Roberto
e famiglia e non dimenticheranno
Rosanna
- Milano, 13 ottobre 2013.
Con rimpianto, tenerezza e tanta nostalgia ab-
bracciamo Roberto, Carlo, Renato e famiglia tut-
ta nel ricordo della cara, indimenticabile
Rosanna
compagna di tante ore felici.- Fausta con Alby,
Graziella e Mirco, Marina e Franco, Riccetti e
Jean, Riri e figli. - Milano, 12 ottobre 2013.
Peppino e Vittoria Daveri commossi partecipa-
no con affetto al grande dolore di Emilio e Laura
e loro familiari per la perdita della carissima
Rosanna
- Milano, 12 ottobre 2013.
Giovanni e Alessandra, Maria sono vicini a Ro-
berto e famiglia ricordando con grande affetto la
cara
Rosanna
- Milano, 12 ottobre 2013.
Partecipano al lutto:
Paola Beltracchini e figli.
Filippo, Giacomo e Susi Crivelli, con Giulia e
Martina, con Matteo e bambini, sempre ricorde-
ranno
RosannaPratesi Aguzzi
nel suo giardino d'estate.
- Milano, 13 ottobre 2013.
Francesco e Nicoletta con i figli nel ricordo del-
la cara indimenticabile
Rosanna
partecipano commossi al dolore di Roberto e del-
la famiglia e si uniscono a loro nella preghiera.
- Milano, 13 ottobre 2013.
Rosario e Annamaria Alessandrello sono affet-
tuosamente vicini a Roberto e famiglia nel ricor-
do di
RosannaPratesi
- Milano, 12 ottobre 2013.
Franco e Pupa con Roby Lollo e Paolo si strin-
gono a Roberto Carlo e Renato piangendo la pre-
matura scomparsa della loro adorata
Rosanna
Un abbraccio affettuoso ai parenti tutti.
- Milano, 12 ottobre 2013.
Partecipano al lutto:
Toto e Renata Garrassino.
Giovanna Belli.
Silvio Baba e Antonella Anselmi.
Vittorio e Vanda Cocca e Marco Dodo e Car-
la.
RosannaPratesi Aguzzi
Cara Rosanna, rimpiangeremo la tua generosa
amicizia e vivrai sempre nei nostri cuori.- Anna
Brianna Arturo Egidio.
- Milano, 12 ottobre 2013.
I condomini, i consiglieri e l'amministratore del
condominio Moscova - Ca' Brutta - Milano sono
vicini all'Ingegner Pratesi e figli nel ricordo della
signora
RosannaAguzzi
de Villeneuve Pratesi
- Milano, 12 ottobre 2013.
Liana Lampertico e Stefano Ruschetta piango-
no
Sandro
uomo di grandi valori umani e culturali nonch
di tenero supporto affettivo per Monica e Malvi-
na. - Milano, 11 ottobre 2013.
Massimo Turchetta e la casa editrice Rizzoli si
stringono a Monica e a Malvina nel dolore per la
scomparsa di
Sandro d'Alessandro
- Milano, 12 ottobre 2013.
Federico Laura Massimo e Lidia abbracciano
con tanto affetto Monica nel ricordo di
Sandro
- Milano, 12 ottobre 2013.
Un abbraccio a
Sandro
e a Monica.- Agnese Grieco.
- Berlino, 12 ottobre 2013.
Fabio Malcovati con Annapaola ricorda con
grandissimo affetto l'amico
Sandro d'Alessandro
e quel suo modo gentile d'essere intellettuale;
abbraccia Monica e le sue figlie.
- Milano, 12 ottobre 2013.
Siamo vicini a Monica, Caterina, Lorenza e
Malvina con tutto il nostro affetto in questo mo-
mento di grande dolore per la perdita di
Sandro d'Alessandro
Alessandra, Roberto, Albertine.
- Milano, 12 ottobre 2013.
Sandro Mariotti d'Alessandro
Partecipa al lutto:
Leonella Prato Caruso.
Alfio e Cesira Noto sentitamente partecipi con
sentimenti vivo cordoglio sono vicini a Gianluigi
e famiglia per la scomparsa della mamma
GiovannaMilla
- Milano, 12 ottobre 2013.
Sergio Benatti, Paolo Pessina, Lorella Barbarini
e tutti i collaboratori dello Studio Benatti parteci-
pano al lutto della famiglia Milla per la scompar-
sa della mamma signora
Giovanna
- Milano, 12 ottobre 2013.
Giorgio Upiglio
amico del cuore, compagno e maestro nella vita
e nell'arte.- Nel ricordo indelebile dei tuoi doni.-
Roberto Ciaccio. - Milano, 12 ottobre 2013.
Caro
Giorgio
affettuosamente ti saluto come sempre con un: a
presto.- Cristiana. - Milano, 12 ottobre 2013.
Ermanno e Rosy Milieri sono addolorati per la
perdita del loro caro grande amico
Giorgio Upiglio
- Milano, 12 ottobre 2013.
Letizia Tedeschi e Rolando Bellini partecipano
commossi al cordoglio per la scomparsa di
Giorgio Upiglio
Con lui se ne va un grande amico.
- Milano, 12 ottobre 2013.
L'Archivio del Moderno di Mendrisio partecipa
al cordoglio della cultura italiana per la scompar-
sa del grande stampatore d'arte
Giorgio Upiglio
e si impegna a rinnovare l'indelebile memoria
storica, costituita da incontri capitali con i prota-
gonisti dell'arte del Novecento.
- Mendrisio, 12 ottobre 2013.
Giorgio Upiglio
Partecipano al lutto:
Enrico Della Torre.
Marcello Simonetta.
Agostino Aromando
alla soglia dei 100 anni ci ha lasciati.- Ne danno
il triste annuncio i figli Sergio, Maria Gabriella e
Liliana con le rispettive famiglie.- Si ringraziano
in particolare Bibiana ed Ewin che lo hanno as-
sistito amorevolmente.- Per l'orario dei funerali
t el ef onare al l o 02. 33602828 oppure
02.33610739. - Milano, 12 ottobre 2013.
Cara Lilli, tuo pap
Agostino Aromando
andato in Cielo.- Noi, Falzoni tutti, che ti vo-
gliamo bene, col cuore siamo vicini a te e ai tuoi
cari. - Milano, 13 ottobre 2013.
Jole e Alberto Lazzarini, con Carlo e Paola,
Chiara, Anna e Daniele sono affettuosamente vi-
cini a Giovanna, Enrico e ai familiari per la scom-
parsa della signora
NemesiaMostes Caccia
- Legnano, 12 ottobre 2013.
Partecipano al lutto:
I collaboratori dello Studio Lazzarini Profes-
sionisti Associati.
Sopra Group Italia piange sconsolata la repen-
tina scomparsa dell'
Ing. Carlo Ramella
suo prezioso e valido collaboratore.
- Assago, 12 ottobre 2013.
Partecipano al lutto:
Mauro Fiorilli.
Fabio Arrigoni.
Francesco Maderna.
Circondato dall'affetto dei suoi cari, venuto a
mancare
Antonio Cinel
Ne danno il triste annuncio, le figlie Elena e Gio-
vanna, i nipoti Matilda ed Elias e Maria Teresa.-
I funerali avranno luogo luned 14 ottobre 2013,
ore 15.30 a Callabrigo - TV.
- Treviso, 12 ottobre 2013.
Il 10 ottobre mancata la
Dott.ssaAnnamariaBorgoni
Ne danno il triste annuncio Raffaella con Giorgio,
Mario, Valeria con Federico e i bimbi Camilla e
Bartolomeo.- Le esequie si terrano in San Pietro
in Sala (piazza Wagner) marted 15 alle ore
14.45. - Milano, 12 ottobre 2013.
Gilda Corvaja Barbarito con i figli Luca con
Francesca e Mariacarla con Tot sono fraterna-
mente vicini a Paolo, Sergio e le loro famiglie nel
triste momento della perdita della loro cara
mamma
JolandaColombini Manzoni
- Milano, 12 ottobre 2013.
Ci stringiamo ad Arnaldo e Daniele nel ricordo
di
SoniaBagnagatti
amica di una vita.- Silvia, Christine, Mariangela,
Giovanna. - Milano, 12 ottobre 2013.
Mariarosa Mocchetti con Lucia, Carla e Primo
ricorda con affetto la cara
Lore Tirinnanzi
e partecipano al dolore della famiglia.
- San Vittore Olona, 13 ottobre 2013.
2011 - 2013
Generale
Paolo Scaramucci
Sei sempre nei nostri cuori.- Laura, Antonella ed
Elena. - Roma, 13 ottobre 2013.
13 ottobre 2005 - 13 ottobre 2013
Sempre intensamente amato
Maurizio Aymonino
Claudia Terenzi Aymonino.
- Roma, 13 ottobre 2013.
Nel quarantaquattresimo anniversario della
scomparsa i figli Piero e Renato ricordano con im-
mutato affetto il
Dott. Pasquale Mancini
- Pola - Valdagno - Varese, 13 ottobre 2013.
Commendatore
Emanuele Cattaneo
Ieri trentatre anni fa l'ultino sguardo.- Pierange-
la. - Milano, 13 ottobre 2013.
13 ottobre 2005 - 13 ottobre 2013
Luciano Crugnola
ti ricordo.- Rosi. - Milano, 13 ottobre 2013.
61
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
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Ai 5 stella: nessuno
Ai 4 stella: 25.013,00
Ai 3 stella: 1.318,00
Ai 2 stella: 100,00
Agli 1 stella: 10,00
Agli 0 stella: 5,00
Jackpot indicativo prossimo concorso: 18.300.000,00
23 numero Superstar
4
Joker
37 26
46 numero Jolly
87
19 18 4 7
Tecnologia
App per dimagrire
Bracciali contapassi per fare
10 mila passi al giorno: in un
mese due chili in meno. Video
Musica
Sfida tra due miti
Secondo lex Fab Four Paul
McCartney, furono i Rolling
Stones a copiare i Beatles
Sport
Gareth Bale ha lernia
Smentita del Real ma Bale,
comprato per 100 milioni,
soffre di ernia del disco
85 39 20 19 10
6 2 8 5 4 1 3 7 9
4 7 9 6 8 3 2 1 5
3 5 1 9 2 7 6 4 8
7 3 2 1 9 4 5 8 6
9 8 4 3 5 6 1 2 7
5 1 6 2 7 8 4 9 3
2 9 3 8 1 5 7 6 4
8 4 5 7 6 2 9 3 1
1 6 7 4 3 9 8 5 2
4 6 7 8
7 8 4
9 6
2 8 5
3 2
1 5 8
7 2
6 3 5
3 9 7 1
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Il blog di Grillo attacca Il Fatto Quotidiano:
Falsi amici, sobillano i nostri deputati
BARI 87 53 78 24 13
CAGLIARI 25 74 66 27 52
FIRENZE 34 13 73 63 66
GENOVA 50 65 13 68 78
MILANO 36 73 11 23 33
NAPOLI 22 8 20 3 86
PALERMO 9 77 19 26 46
ROMA 53 90 70 21 82
TORINO 6 71 67 55 60
VENEZIA 55 88 9 56 53
NAZIONALE 75 67 64 3 55
Via al Gp del
Giappone con
Webber in pole
seguito da
Vettel. Alonso,
dietro Massa,
all8 posto
Il Tempo
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Gp decisivo
LA SOLUZIONE DI IERI
Sudoku Diabolico
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Cogne, Taormina fa causa alla Franzoni:
770 mila euro di spese legali non pagate
Dramma nel rugby: morte cerebrale per
Alberto Cigarini dopo un colpo in allenamento
I pi letti
Priebke, i funerali marted a Roma. Il
Vicariato: Nessuna celebrazione in chiesa
3
Gi sparito leffetto crisi: centrodestra di
nuovo avanti al Pd. M5Stelle intorno al 20%
Come si gioca
Bisogna riempire la
griglia in modo che
ogni riga, colonna e
riquadro contengano
una sola volta i
numeri da 1 a 9
F1, Giappone
Sole Nuvolo Coperto Pioggia Rovesci Temporali Neve Nebbia Debole Moderato Forte Molto forte Calmo Mosso Agitato
MARE
Nuova Ultimo quarto Primo quarto Piena
S ll

OGGI
LE PRE
IL SOLE LA LUNA
LE TEMP
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IN EUROPA
ASIA AUSTRALIA
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de Janeiro
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Delhi
Pechino
Tokyo
Shanghai
Bangkok
Giacarta
Sydney
Seul
NORD AMERICA SUD AMERICA AFRICA
DOMANI
Aosta
Torino
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Trento
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Trieste
LE TEMPERATURE DI IERI IN ITALIA
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Genova
Imperia
LAquila
Lecce
Messina
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Olbia
Palermo
Parma
Perugia
Pescara
Pisa
Potenza
R. Calabria
Rimini
Roma
Torino
Trento
Trieste
Udine
Venezia
Verona
min max min max min max
S = Sereno P = Pioggia N= Nuvoloso T = Temporale C= Coperto V = Neve R = Rovesci B = Nebbia


Fronte
Caldo
Fronte
Freddo
Fronte
Occluso
Bassa
Pressione
L
Alta
Pressione
H
Edimburgo
Dublino
Londra
Amsterdam
Parigi
Praga
Oslo
Copenaghen
Stoccolma
Helsinki
Varsavia
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Vienna
Berlino
Lisbona
Tirana
Atene
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Belgrado
Bucarest
Madrid
Milano
Roma
Tunisi
Aosta
Milano
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Genova
Bologna
Trento
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Ancona
Perugia
LAquila
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Campobasso
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Potenza
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Catanzaro
Palermo
Cagliari
a cura di
MARTED MERCOLED GIOVED
4 ott. 12 ott. 19 ott. 27 ott.
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Un circoscritto ma
profondo vortice di
bassa pressione in
azione sullo Stretto
della Manica apportando
maltempo diffuso tra le
aree meridionali del
Regno Unito, Stretto
della Manica stesso, i
Paesi Bassi e il Nord
della Francia. Locali
piogge anche sul Golfo
di Biscaglia e rovesci
diffusi fino al Nordest
della Germania e alla
Danimarca. Prevale l'alta
pressione altrove con
pi sole.

Il tempo migliora, oggi, sull'Italia, con precipitazioni quasi assenti salvo qualche pioggia debole al Nord, specie tra Liguria e Ovest Alpi, e maggiore ampio
soleggiamento un po' su tutto il territorio. Domani, giunge da Ovest un'altra perturbazione verso il Nord con nuove piogge diffuse, specie sulle medie e
basse pianure, su Emilia Romagna e verso il Nordest, sempre asciutto e pi soleggiato altrove; meglio con pi sole ovunque in settimana.
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Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera
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20.00 TELEGIORNALE.
20.35 RAI TG SPORT.
Rubrica sportiva
20.40 AFFARI TUOI - BUON
COMPLEANNO!
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21.30 ALTRI TEMPI.
Miniserie. Con
Vittoria Puccini,
Valentina Corti
20.30 TG 2 20.30.
21.10 N.C.I.S. Telefilm. Con
Mark Harmon,
Michael Weatherly,
Pauley Perrette
22.40 LA DOMENICA
SPORTIVA. Rubrica
sportiva. Con Paola
Ferrari
0.30 TG 2 .
20.10 CHE TEMPO CHE FA.
Talk show. Con
Fabio Fazio. Con
Filippa Lagerback,
Luciana Littizzetto,
Luca Mercalli
22.45 TG3.
22.55 TG REGIONE.
23.00 SOSTIENE BOLLANI.
Musicale
21.30 TEMPESTA DAMORE.
Soap Opera. Con
Mona Seefried,
Simone Ritscher,
Erich Altenkopf
23.20 I BELLISSIMI DI RETE
4. Attualit
23.25 FILM IL SENSO DI
SMILLA PER LA
NEVE.
20.00 TG 5.
20.40 PAPERISSIMA
SPRINT. Variet
21.30 IO CANTO. Variet.
Con Gerry Scotti
0.20 SMASH. Telefilm.
Con Debra Messing,
Jack Davenport,
Christian Borle
1.20 TG 5 - NOTTE.
19.35 FILM RUSH HOUR -
DUE MINE VAGANTI.
21.30 LUCIGNOLO 2.0.
Attualit. Con
Mauro Trombini
1.00 CALIFORNICATION.
Telefilm
1.35 SPORT MEDIASET.
2.00 STUDIO APERTO - LA
GIORNATA.
20.00 TG LA7.
20.30 LINEA GIALLA.
Attualit
21.00 GREYS ANATOMY.
Telefilm. Con
Patrick Dempsey,
Katherine Heigl,
Sandra Oh
23.45 SAVING HOPE.
Telefilm
15.20 FRIENDZONE: AMICI
O FIDANZATI?
Variet
16.00 GINNASTE - VITE
PARALLELE. Variet
18.10 CALCIATORI -
GIOVANI SPERANZE.
Variet
19.10 GANDIA SHORE.
Variet
21.10 FILM BAD BOYS II.
(Azione, Usa, 2003).
Regia di Michael
Bay. Con Martin
Lawrence, Will
Smith, Jordi Moll.
23.50 IL TESTIMONE.
Reportage
0.50 GANDIA SHORE.
Variet
SERA
15.00 LE STRADE DI MAX
2. Serie
16.00 OCCUPY DEEJAY -
BEST OF. Musicale
17.00 DEEJAY HITS.
Musicale
18.00 FINO ALLA FINE DEL
MONDO. Doc.
19.00 DAY BREAK. Telefilm
20.00 BEST OF LOREM
IPSUM. Musicale
20.30 MICROONDE - BEST
OF. Variet
21.00 FILM IL BACIO DEL
DRAGONE.
23.00 DEEJAY CHIAMA
ITALIA REMIX.
Variet
Deejay TV
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Storia
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8.30 BABYLON. Serie
9.15 BATTLESTAR
GALACTICA. Serie
9.55 BATTLESTAR
GALACTICA. Serie
10.40 FILM I RACCONTI DI
TERRAMARE.
12.35 PERSONA
SCONOSCIUTA. Serie
13.20 PERSONA
SCONOSCIUTA. Serie
14.05 FILM FARGO.
15.45 MAINSTREAM.
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16.10 ONCE UPON A TIME.
Serie
17.45 RAI NEWS - GIORNO.
17.50 FILM STAR TREK II -
LIRA DI KHAN.
19.40 HAVEN. Serie
20.25 HAVEN. Serie
21.10 DEXTER. Serie
22.55 MAINSTREAM.
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23.20 FILM NEMICO
PUBBLICO N.1 -
LORA DELLA FUGA.
(Azione). Regia di
Jean-Franois
Richet.
20.40 ROMA LA STORIA
DELLARTE. Doc.
21.15 LA GRANDE
BARRIERA
CORALLINA.
Documentario
22.20 EARTH LA POTENZA
DEL PIANETA.
Documentario
23.15 MUSICULTURA.
Musica
18.30 ECO DELLA STORIA.
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20.00 IERI E OGGI.
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21.00 RES GESTAE FATTI.
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21.30 ERA SOLO UN GIOCO
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22.30 I-VARIET -
DOMENICA IN.
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19.10 PARTY PLANNERS. Att.
20.10 CERCO CASA...
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21.10 NUDE E BELLE. Att.
22.10 BREAKING AMISH:
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OSSESSIONE.
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CURE. Cartoni
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Serie
23.25 GULP CINEMA
2013/2014. Attualit
14.20 SPECIALE CLASS
LIFE 7. Attualit
15.00 TV MODA. Attualit
16.00 CAPITAL. LA SFIDA.
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22.30 TV MODA. Attualit
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18.40 AFFARE FATTO! Doc.
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CLASSE.
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SILENZIO. Religione
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23.55 SWEET SARDINIA.
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0.45 THE TASTE. Quiz
Cielo
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18.45 X FACTOR 2013 - LE
AUDIZIONI. Variet
20.40 AFFARI DI FAMIGLIA.
Variet
21.15 VIVI PER MIRACOLO.
Variet
23.00 FILM IL FUNERALE
SERVITO. (Comm.,
Usa, 2010). Regia di
Neil LaBute. Con
Chris Rock
Iris
iris.mediaset.it
17.15 FILM IN FUGA COL
MALLOPPO.
19.01 FILM SOUTH
KENSINGTON.
21.08 FILM TUTTA COLPA
DELLA MUSICA.
22.55 FILM RADIOFRECCIA.
0.55 CIAKNEWS.
0.59 FILM CHI HA UCCISO
LA SIGNORA
DEARLY?
6.00 RAI PARLAMENTO .
6.30 UNOMATTINA IN
FAMIGLIA. Variet
7.15 GRAN PREMIO DEL
GIAPPONE DI
FORMULA 1.
Automobilismo
10.30 A SUA IMMAGINE.
Attualit. Con
Rosario Carello. Nel
programma: Santa
Messa dalla Chiesa
San Michele in
Roncole Verdi
(Parma); Recita
dellAngelus da
piazza San Pietro
12.20 LINEA VERDE.
Documenti
13.30 TELEGIORNALE.
14.00 LARENA. Variet
CHE TEMPO FA.
16.30 TG 1.
16.35 DOMENICA IN.
Variet. Con Mara
Venier
18.50 LEREDIT. Quiz. Con
Carlo Conti
7.00 CARTOON FLAKES
WEEKEND. Ragazzi
9.35 INSIDE THE WORLD.
Attualit
10.10 RAGAZZI C
VOYAGER! Ragazzi
10.50 A COME AVVENTURA.
Documenti
11.30 MEZZOGIORNO IN
FAMIGLIA. Variet
13.00 TG 2 GIORNO.
13.30 TG 2 MOTORI.
Attualit
13.45 FILM LA VERIT NON
PU ASPETTARE.
15.10 FILM IL MISTERO
DELLA PORTA
ACCANTO.
16.40 FILM IL DESTINO DEI
KISSELS.
18.00 TG 2 L.I.S.
METEO 2.
18.05 90 MINUTO. Rubrica
19.30 SINTESI GRAN
PREMIO DEL
GIAPPONE DI
FORMULA 1.
Automobilismo
7.05 LA GRANDE VALLATA.
Telefilm
7.55 FILM ERCOLE
LINVINCIBILE.
9.20 NEW YORK NEW
YORK. Telefilm
10.10 RITRATTI. Documenti
10.45 TELECAMERE
SALUTE. Attualit
11.10 TGR ESTOVEST. Att.
11.30 TGR REGIONEUROPA.
Attualit
12.00 TG 3.
12.25 TGR MEDITERRANEO.
Reportage
12.55 PRIMA DELLA
PRIMA. Musica
13.25 PASSEPARTOUT.
Attualit
14.00 TG REGIONE.
TG REGIONE METEO.
14.15 TG 3.
14.30 IN 1/2 ORA. Attualit
15.00 TG3 L.I.S.
15.05 KILIMANGIARO. Att.
19.00 TG 3.
19.30 TG REGIONE.
20.00 BLOB. Attualit
7.25 TG 4 NIGHT NEWS.
8.15 VITA DA STREGA.
Serie
9.20 VAJONT 1963.
Documentario
10.00 SANTA MESSA.
Religione
11.00 PIANETA MARE.
Attualit
11.30 TG 4 - TELEGIORNALE.
12.00 PIANETA MARE.
Attualit
13.00 I VIAGGI DI LIFE.
Attualit
14.00 TG 4 - TELEGIORNALE.
14.40 DONNAVVENTURA.
Attualit
15.30 FILM A CASA DOPO
LURAGANO.
(Drammatico, Usa,
1960). Regia di
Vincente Minnelli.
Con Eleanor Parker,
Robert Mitchum,
George Peppard
18.55 TG 4 - TELEGIORNALE.
19.35 IL COMANDANTE
FLORENT. Telefilm
6.00 TG 5 PRIMA PAGINA.
Attualit
8.00 TG 5 MATTINA.
8.45 LE FRONTIERE DELLO
SPIRITO. Attualit
9.35 CHEF - SCELGO E
CREO IN CUCINA -
SPECIALE. Reality
10.00 THE CHEF - SCELGO
E CREO IN CUCINA.
Reality
11.25 TGCOM.
11.30 LE STORIE DI
MELAVERDE.
Attualit
12.00 MELAVERDE.
Attualit
13.00 TG 5. Nel
programma: Meteo.it
13.40 LARCA DI NO.
Attualit
14.00 DOMENICA LIVE.
Attualit. Con
Barbara DUrso
18.50 AVANTI UN ALTRO!
Quiz. Con Paolo
Bonolis, Luca
Laurenti
6.25 SUMMER CRUSH.
Telefilm
6.45 GRAND PRIX -
MOTOMONDIALE
GARE: G.P. Malesia
Moto3 - Moto2 -
Moto Gp.
Motociclismo
11.00 FUORI GIRI. Rubrica
11.50 LIFE BITES - PILLOLE
DI VITA. Serie
11.55 MIKE & MOLLY.
Telefilm
12.25 STUDIO APERTO.
13.05 SPORT MEDIASET.
13.40 GRAND PRIX -
MOTOMONDIALE
GARE: G.P. Malesia
MotoGp.
Motociclismo
14.40 FILM MR. CROCODILE
DUNDEE.
16.35 FILM MR. BEAN -
LULTIMA
CATASTROFE.
18.30 STUDIO APERTO.
19.00 COS FAN TUTTE 2.
Serie
6.00 TG LA7.
6.55 MOVIE FLASH.
Attualit
7.00 OMNIBUS -
RASSEGNA STAMPA.
Attualit
7.30 TG LA7.
7.50 OMNIBUS METEO.
Attualit
7.55 OMNIBUS. Attualit
10.45 FILM CORTO
CIRCUITO.
12.35 CUORE DAFRICA.
Telefilm
13.30 TG LA7.
14.00 TG LA7 CRONACHE.
Attualit
14.40 FILM JOE BASS
LIMPLACABILE.
16.30 THE DISTRICT.
Telefilm. Con Craig
T. Nelson, Jonathan
LaPaglia
18.15 COMMISSARIO
CORDIER. Telefilm.
Con Pierre Mondy,
Bruno Madinier,
Antonella Lualdi
23.30 SPECIALE TG1.
Attualit
0.35 S FATTA NOTTE.
Talk show. Con
Maurizio Costanzo,
Enrico Vaime
0.50 PROTESTANTESIMO.
Attualit
1.20 IL CLOWN. Telefilm.
Con Sven Martinek,
Diana Frank
METEO 2.
0.15 TG3.
METEO 3.
0.25 TELECAMERE
SALUTE. Attualit
1.15 PARIGI TOURS.
Ciclismo
2.15 MUSIC LINE -
SPECIALE. Musicale
3.30 FILM LO SCUGNIZZO.
(Drammatico, Italia,
1979). Regia di
Alfonso Brescia
1.50 PAPERISSIMA
SPRINT. Variet
2.25 FILM RADIOFRECCIA.
(Drammatico, Italia,
1998). Regia di
Luciano Ligabue
2.30 FILM MIDDLE OF
NOWHERE. (Thriller,
Australia/Francia/
Gb/Usa, 2006).
Regia di Ringan
Ledwidge
1.35 TG LA7 SPORT.
1.55 FILMGIOVANNI
FALCONE. (Dramm.,
Italia, 1993). Regia
di Giuseppe Ferrara.
Con Michele Placido
DATI DI PROGRAMMAZIONE
FORNITI DA COMPUTIME
18.10 SHAUN VITA DA
PECORA. Cartoni
18.30 LA PIMPA. Cartoni
19.00 CUCCIOLI. Cartoni
19.30 BARBAPAP. Cartoni
20.00 CARTONI DELLO
ZECCHINO. Cartoni
20.10 PEPPA PIG. Cartoni
21.45 BUONANOTTE CON LE
FAVOLE DI YO YO.
Attualit
16.15 TUTTI PAZZI PER
AMORE. Serie
17.10 RAI NEWS - GIORNO.
17.15 ATELIER FONTANA -
LE SORELLE DELLA
MODA. Miniserie
19.30 LA DONNA CHE
RITORNA. Miniserie
21.15 TALE E QUALE SHOW.
Variet
24.00 LISOLA. Serie
class.it
Class
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Premium
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Movie
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17.00 SOUNDTREK. Att.
17.25 RAI NEWS - GIORNO.
17.30 FILM LA FORTUNA DI
COOKIE.
19.30 FILM MIDNIGHT
CLEAR.
21.15 FILM SPECIE
MORTALE.
23.00 FILM HARLEY
DAVIDSON &
MARLBORO MAN.
Teleraccomando
di Maria Volpe
Film e programmi
PER DISTRARSI
Vittoria Puccini
prostituta anni 50
Vittoria Puccini ( foto)
Maddalena, protagonista
della miniserie al via stasera.
Un viaggio nellItalia degli
anni 50, nel mondo delle case
chiuse e della battaglia della
senatrice Merlin per la loro
abolizione che si realizzata
nel 1958. Dieci anni di lotte.
Ma come hanno vissuto la
chiusure delle case di
tolleranza le dirette
interessate? Lo racconta
Maddalena, prostituta che
mostra come si viveva l. Nei
panni della Merlin, unintensa
Benedetta Buccellato e
Stefania Rocca, nel ruolo di
Duchessa, la prostituta che
insegna i trucchi del mestiere
a Maddalena.
Altri tempi
Rai1, ore 21.30
PER CAPIRE
Giordano indaga
il mondo dei giovani
Torna il settimanale di
approfondimento che
racconta il mondo dei
giovani. Indagheremo
senza pregiudizi il mondo di
chi ha 20 anni, spiega il
direttore di Videonews
Mario Giordano ( foto). Il
programma sar in diretta
per poter consentire una
vera interazione col pubblico
che potr addirittura
indirizzare la puntata. Tra
le novit Fabrizio Pisu, il
ragazzo-rivelazione dei
video web fatti in casa; e
linchiesta maratona: un
giornalista presidia per 24 la
piazza di una citt italiana,
filmando in presa diretta
tutto quello che succede.
Lucignolo 2.0
Italia 1, ore 21.15
Crisi di mezzaet
perRickyTognazzi
Due amici di lunga data,
Giuseppe (Marco Messeri) e
Napoleone (Ricky Tognazzi,
anche regista, nella foto con
Messeri), sono alle prese con
le rispettive crisi di mezzet.
Tutta colpa della musica
Iris, ore 21
Grossi problemi
perKevinMcKidd
Debutta in chiaro la nona
stagione della serie. Owen
(Kevin McKidd, foto) affronta le
prime conseguenze della causa
legale contro lospedale e si
sente responsabile.
Greys Anatomy
La7, ore 21
LiciaColriparte
dal SudAfrica
Torna la nuova edizione del
programma di Licia Col con
Dario Vergassola. Tra le mete
di oggi, il Sud Africa, la
Polinesia, ma anche Shanghai,
Stoccarda e Marsiglia.
Kilimangiaro
Rai3, ore 15.05
Il mondopericoloso
del giocodazzardo
Edoardo Camurri in questa
puntata porta gli spettatori
dentro il mondo del gioco: in
Italia ormai si spende pi per
giocare dazzardo che per le
cure mediche.
Viaggio nellItalia che cambia
Rai Storia, ore 21.30
Corriere della Sera Domenica 13 Ottobre 2013
63
Pay
Tv
Film
e programmi
Taddiaricomincia
daCcileKyenge
Un viaggio per scoprire levoluzione
della specie, con Federico Taddia e il
filosofo della scienza Telmo Pievani.
Apre la stagione, unintervista con
la ministra Ccile Kyenge (foto con
Taddia).
Big Bang! Un viaggio nellevo...
DeAKids (Sky, 601), ore 18.50
Sfidaapoker
perDaniel Craig
James Bond (Daniel Craig, foto
con Eva Green) deve vedersela
con Le Chiffre (Mads Mikkelsen),
un faccendiere che finanzia il
terrorismo: la vita della spia
contro una partita di poker.
Casino Royale
Sky Cinema 007, ore 21.10
SarandoneDavis
amicheontheroad
Thelma e Louise (Geena Davis e
Susan Sarandon, foto), stanche
del mnage familiare, decidono
di fare una vacanza. Partono on
the road, ma un omicidio
cambia tutto.
Thelma & Louise
Sky Cinema Cult, ore 21
Musical di Broadway
Cruisefalarockstar
Adattamento dellomonimo musical
di Broadway, il film intreccia le vita
di unaspirante cantante (Julianne
Hough) e di Drew (Diego Boneta)
che ne condivide i sogni. Tom Cruise
la rock star Stacee Jaxx.
Rock of Ages
Premium Cinema, ore 21.15
17.45 MADAGASCAR 3 - RICERCATI IN
EUROPA Alex, Marty, Gloria e
Melman sono determinati a tornare
nel loro Zoo di Central Park. Lasciata
lAfrica si ritrovano per in Europa!
Sky Cinema Family
18.45 007 SKYFALL Il quartier generale
dellMI6 viene messo sotto assedio.
James Bond deve scovare e
distruggere la minaccia a qualsiasi
costo. Sky Cinema 007 HD
18.55 SIN CITY Dallomonimo fumetto
ideato da Frank Miller, la versione
cinematografica diretta da R.
Rodriguez, con un cast imponente.
Sky Cinema Max HD
MARIGOLD HOTEL Un gruppo di
anziani decide di trascorrere gli anni
della pensione in India. LHotel
Marigold dovrebbe essere la risposta
alle loro richieste! Sky Cinema
Passion HD
19.10 IL GIORNO DELLA CIVETTA Il film
di D. Damiani - tratto da L. Sciascia -
quando usc nel 1967 fu vietato ai
minori di 18 anni. Splendida C.
Cardinale. Sky Cinema Classics
GATTACA - LA PORTA
DELLUNIVERSO Set galeotto tra i
protagonisti della pellicola, E. Hawke
e U. Thurman, ambientata nel futuro.
Nomination agli Oscar.
Sky Cinema Cult
19.20 RALPH SPACCATUTTO Un celebre
personaggio dei videogame del
passato stanco del suo ruolo e
vuole dimostrare a tutti le sue qualit
di eroe buono. Sky Cinema 1 HD
19.25 BIG DADDY - UN PAP SPECIALE
Da D. Dugan, regista di Piccola
Peste, una commedia su misura per
il giovane attore comico A. Sandler.
Enorme successo negli Usa.
Sky Cinema Family
19.30 SPYMATE Rai Gulp
19.45 TOM & JERRY E LANELLO
INCANTATO Boomerang
21.00 GOODBYE & AMEN Lagente della
Cia Dhannay sta organizzando
unoperazione in un paese africano
ma deve fronteggiare parecchi
imprevisti. Sky Cinema Classics
THELMA & LOUISE Film on the
road tutto al femminile, con S.
Sarandon e G. Davis in fuga verso il
Messico. Dirige R. Scott, nel cast un
giovanissimo B. Pitt.
Sky Cinema Cult
WILL Solo lamore per il calcio aiuta
Will ad affrontare la sua difficile
infanzia in un collegio a Sud
dellInghilterra. Sky Cinema Family
CODICE DONORE Un soldato
rimane ucciso durante una punizione
esemplare nel campo militare di
Guantanamo, a Cuba. Nel cast T.
Cruise. Sky Cinema Max HD
Cinema Sport
15.35 JESSIE Disney Channel
16.30 LAW & ORDER: CRIMINAL INTENT
Fox Crime HD
17.45 AUSTIN & ALLY Disney Channel
THE CARRIE DIARIES Fox Life
18.35 JESSIE Disney Channel
THE BIG BANG THEORY Fox HD
19.30 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids
20.35 I SIMPSON Fox HD
21.00 AVVOCATI A NEW YORK Fox
Crime HD
I SIMPSON Fox HD
DEVIOUS MAIDS - PANNI
SPORCHI A BEVERLY HILLS Fox
Life
21.20 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids
21.25 I SIMPSON Fox HD
21.55 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids
AVVOCATI A NEW YORK Fox
14.50 SOL GABETTA E HLNE
GRIMAUD IN CONCERTO Classica
16.40 S.O.S. TATA Fox Life
HELLS KITCHEN Sky Uno
19.15 X FACTOR 2013 - BOOT CAMP
Sky Uno
19.30 PAUSA PRANZO Fox Life
20.05 CUCINE DA INCUBO Fox Life
20.40 INVITO A CENA CON VAMPIRO
Disney Channel
21.00 LOVESTRUCK: THE MUSICAL Sky
Cinema Passion HD
21.10 MASTERCHEF USA Sky Uno
21.55 MASTERCHEF USA Sky Uno
22.00 I ROBINSON K2
ARTISTE PER CASA LEI
22.30 PRANK PATROL Rai Gulp
22.55 I SEMPREVERDI LEI
PRANK PATROL Rai Gulp
19.10 TEENAGE MUTANT NINJA
TURTLES Nickelodeon
19.50 ADVENTURE TIME Cartoon
Network
19.55 REKKIT RABBIT K2
20.20 REKKIT RABBIT K2
20.30 LE NUOVE AVVENTURE DI PETER
PAN DeAkids
SPONGEBOB Nickelodeon
20.55 LE NUOVE
AVVENTURE DI PETER PAN
DeAkids
ROCKET MONKEYS Nickelodeon
21.00 SCUOLA DI VAMPIRI Rai Gulp
21.10 OGGY E I MALEDETTI
SCARAFAGGI K2
21.15 SCOOBY-DOO MYSTERY INC.
Boomerang
WINX CLUB Rai Gulp
16.15 AFFARI A QUATTRO RUOTE
Discovery Channel HD
17.10 TOP GEAR USA Discovery
Channel HD
18.20 AFFARI AL BUIO History Channel
19.15 AFFARI DI FAMIGLIA History
Channel
ACCUMULATORI SERIALI LEI
20.00 MARCHIO DI FABBRICA Discovery
Channel HD
21.00 MARCHIO DI FABBRICA Discovery
Channel HD
LE VERIT DI ANGELI E DEMONI
History Channel
LA SECONDA CASA NON SI
SCORDA MAI LEI
21.25 COSA TI DICE IL CERVELLO?
National Geographic
21.30 MARCHIO DI FABBRICA Discovery
Channel HD
Serie Tv Intrattenimento Ragazzi Documentari
21.10 CASINO ROYALE Primo James Bond
interpretato da D. Craig. Nel cast
internazionale anche G. Giannini.
Sky Cinema 007 HD
VICINI DEL TERZO TIPO La
cittadina di Glenview infestata
dagli alieni, ma il problema pi
grande sono i quattro uomini che si
sono uniti per salvarla.
Sky Cinema 1 HD
22.35 LA RICERCA DELLA FELICIT
Prima pellicola diretta ad Hollywood
per G. Muccino. W. Smith un padre
in cerca di riscatto. Sky Cinema
Passion HD
22.50 HOOK - CAPITAN UNCINO
Lavvocato Peter (R. Williams) si
catapulta nellIsola che non c per
recuperare i suoi figli rapiti da
Capitan Uncino (D. Hoffman).
Sky Cinema Family
22.55 PROMETHEUS Un viaggio attraverso
cui alcuni scienziati si troveranno in
un mondo che riveler loro le
risposte che lessere umano cerca
da sempre. Sky Cinema 1 HD
LA TENDA ROSSA Candidato al
Golden Globe come miglior film
straniero, vede Sean Connery tra i
protagonisti. Sky Cinema Classics
23.15 EASY RIDER Il road movie Easy
Rider il ritratto di uno spirito
generazionale. D. Hopper dirige se
stesso e P. Fonda; due Nominations
agli Oscar. Sky Cinema Cult
8.45 CICLISMO: YANQING -
QIANDIAJIAN KM 176 Giro di
Pechino. Diretta Eurosport
10.15 TENNIS: SKY STUDIO Diretta Sky
Sport 2 HD
10.30 TENNIS: FINALE ATP World Tour
Masters 1000 Shanghai. Diretta Sky
Sport 2 HD
13.15 CALCIO: DANIMARCA - ITALIA
Qualificazioni Mondiali RaiSport 1
13.30 TENNIS: SKY STUDIO Diretta Sky
Sport 2 HD
14.00 TENNIS: FINALE Torneo WTA di
Linz. Diretta Eurosport
15.15 PALLAVOLO: DIATEC TRENTINO -
CUCINE LUBE BANCA MARCHE
MACERATA Supercoppa Italiana
Maschile 2013 RaiSport 1
17.30 CALCIO: PRE PARTITA Diretta
Sport Italia
17.55 IPPICA: G. P. AGNANO RaiSport 1
18.00 BASKET: VERONA - CASALE
MONFERRATO DNA Gold. Diretta
Sport Italia
20.00 FRECCETTE: FINALE Winmau
Masters. Diretta Eurosport
SURF: SWATCH GIRLS PRO Yacht
& Sail
20.20 BASKET: BASKET RaiSport 1
20.30 CALCIO: PALERMO - PESCARA
Serie B. Diretta Sky Sport 1 HD
21.00 RUGBY: RACING METRO -
CLERMONT AUVERGNE Heineken
Cup. Diretta Sky Sport 2 HD
Sky
13.37 PSYCH. Telefilm JOI
14.01 IL RITORNO DELLA CASA SULLA
COLLINA. Film Tv Premium
Cinema
14.08 DESPERATE HOUSEWIVES. Telefilm
MYA
14.10 SEX MOVIE IN 4D. Film Studio
Universal
14.22 ROYAL PAINS. Telefilm JOI
14.56 NIPN TUCK. Telefilm MYA
15.12 ROYAL PAINS. Telefilm JOI
15.23 SPY KIDS: ALL THE TIME IN THE
WORLD. Film Premium Cinema
15.51 NIPN TUCK. Telefilm MYA
16.00 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION.
Telefilm JOI
16.05 QUALCOSA CAMBIATO. Film
Studio Universal
16.42 MYA MAG. Rubrica MYA
16.45 RED CARPET. Rubrica Premium C.
16.52 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION.
Telefilm JOI
16.55 BASTA CHE FUNZIONI. Film
Premium Cinema
16.57 GOSSIP GIRL. Telefilm MYA
17.48 GOSSIP GIRL. Telefilm MYA
18.30 CLOSE UP. Documentario Studio
Universal
18.37 AMERICAN GANGSTER. Film
Premium Cinema
18.40 GOSSIP GIRL. Telefilm MYA
19.00 UNA STREGA CHIAMATA ELVIRA.
Film Studio Universal
19.02 THE MIDDLE. Telefilm JOI
19.30 GOSSIP GIRL. Telefilm MYA
19.34 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION.
Telefilm JOI
20.23 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION.
Telefilm JOI
20.23 GOSSIP GIRL. Telefilm MYA
20.45 CHI TI CREDI DI ESSERE?.
Documentario Studio Universal
21.15 ROCK OF AGES. Film Premium
Cinema
21.15 ER-MEDICI IN PRIMA LINEA.
Telefilm MYA
21.15 RITORNO A COLD MOUNTAIN. Film
Studio Universal
22.07 ER-MEDICI IN PRIMA LINEA.
Telefilm MYA
22.52 JOI BEST. Show JOI
22.57 PARENTHOOD. Telefilm MYA
23.06 PSYCH. Telefilm JOI
23.24 STEP UP 3D. Film Premium
Cinema
23.41 PARENTHOOD. Telefilm MYA
23.50 SPY KIDS 2 - LISOLA DEI SOGNI
PERDUTI. Film Studio Universal
23.51 PSYCH. Telefilm JOI
0.27 HART OF DIXIE. Telefilm MYA
Mediaset Premium
La televisione
in numeri
La strategia Mediaset
e levento Morandi
L
a settimana appena trascorsa dimostra che levento
, sempre pi, lo specifico della televisione generali-
sta. La novit pi importante consiste nel fatto che
ormai anche Mediaset minacciata dalla fram-
mentazione dei consumi e dalla crescita delle picco-
le tv native digitali in grado di fare concorrenza alla Rai
sul terreno dellistituzionalit ed credibilmente capace di
organizzare grandi eventi nazional-popolari. Lo ha fatto con
Adriano Celentano e il suo Rock Economy (oltre nove mi-
lioni di spettatori medi giu-
sto un anno fa) e si ripetu-
ta ora col Gianni Morandi
Live in Arena, che ha con-
quistato 5.932.000 spettato-
ri per le due puntate, con
una medi a di share del
23,7%. Pur nella differenza
di grandezze (Celentano ha
un terzo di spettatori in pi
di Morandi), la fisionomia
del pubbl i co dei grandi
show musicali piuttosto
simile.
Trasversalit ovviamen-
te la parola chiave, perch
un evento deve superare le
specificit dei gusti e riunire
spettatori diversi. Uomini e
donne in primo luogo: e qui
Celentano decisamente
pi trasversale, mentre Mo-
randi resta il beniamino del
pubblico femminile (oltre il
27% di share, contro il 19%
sul target maschile). Perso-
naggi cos popolari riescono
inoltre a superare le diffe-
renze generazionali, ed
questo il segreto del loro
successo: Celentano racco-
glie ad esempio uno dei mi-
gl i or i r i s ul t a t i s ui 25-
34enni, mentre per Morandi
let si alza un po, con share
sopra il 25% fra 45 e 64 anni.
Infine, i livelli distruzione dei due show si assomigliano
molto: il grosso del pubblico fatto da spettatori con istru-
zione elementare o medio inferiore, ma diplomati e laureati
seppur in numero minore dimostrano di apprezzare
questi eventi. Sar anche questo un inedito terreno di scon-
tro fra Rai e Mediaset.
In collaborazione con Massimo Scaglioni,
elaborazione Geca Italia su dati Auditel
RIPRODUZIONE RISERVATA
Top & Flop
Danimarca Italia (II tempo)
7.054.000 spettatori,
25,46% di share. Rai1,
venerd 11 ottobre, ore 21.17.
Minuto picco prime time:
7.726.000 spettatori, fine
della partita con gli Azzurri
di Prandelli (ore 22.04)
Radio Belva, 670.000
spettatori, 2,79% di share.
Rete4, mercoled 9 ottobre,
ore 21.14. Minuto picco
negativo: 419.000 spettatori,
in onda il programma con
Giuseppe Cruciani e David
Parenzo (ore 22.06)
Danimarca - Italia
In campo il mister Prandelli
Radio Belva
Lo show di Cruciani e Parenzo
In pprima tv LLA7 la nuuova staggione In pprima tv LLA7 la nuuova staggione
di Grreys Anattomy. di Grreys Anattomy.
Stasera alle 21.00, la nona stagione.
www.la7.it

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Domenica 13 Ottobre 2013 Corriere della Sera

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