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ANNO 2 N 5 - Ottobre 2013 PERIODICO DELLA PICCOLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA DI PISA CON ALCUNI CONTRIBUTI DELLA

CASA COTTOLENGO DI FIRENZE

Cottolengo sotto la Torre


Il
Capitolo VI SI COMINCIA

17 gennaio 1828, dopo tante preghiere e faccende, arriva il giorno dellattuazione. [] Riesce ad affittare qualche stanza in unaltra casa, quasi di fronte alla chiesa; l c un cortiletto detto Volta Rossa, perch larco dellandito dipinto di quel colore: in poche camere, attrezzate da lui come si deve, entrano quel giorno con grandissima gioia i due primi infermi, Margherita Andr e Giuseppe Dana. [] egli intende portare qui quelli che non hanno niente da sperare da nessuno. [] Egli chiama infatti il nuovo luogo: DEPOSITO DEI POVERI INFERMI DEL CORPUS DOMINI, SOTTO LA PROTEZIONE DI S. VINCENZO DE PAOLI. [] Il canonico non perde tempo ad animare lopera di carit: oltre a moltiplicare subito la presenza l, servendo egli per primo gli ammalati, si guarda attorno per trovare chi con lui faccia la stessa cosa. Prima di tutto un medico che occorre [] e, dopo il medico, anche un farmacista. [] Dio aiuta i buoni con i buoni: il Cottolengo se ne accorge con gratitudine sconfinata, di giorno in giorno sempre pi persone vengono, guardano, capiscono, e la carit le attira irresistibile. Il deposito diventa un vero ospedaletto e chi vi passa per essere curato non vorrebbe pi lasciarlo, vi trova bont, unita alla migliore assistenza, alla pulizia, allattenzione precisa. Si cominciato con 14 ammalati e, con il tempo, si arriva a 131. [] Gli altri canonici del Corpus Domini lo hanno capito e assecondato fin dal principio, gli vogliono bene; [] "non stai facendo il passo pi lungo della gamba?" sussurrano. Lui annuisce. Se si trattasse delle sue gambe, sa che sarebbe gi morto e sepolto, ma qui si tratta del cammino della carit, che Dio, e quando cammina Dio[]

UNA CANDELA SEMPRE ACCESA: MORENA


con una Messa lanniversario della sua morte. Un tempo il parroco poteva dedicarsi alla cura delle sue anime, alloratorio dei ragazzi, a tanti problemi locali, avendo una sola parrocchia, ma dietro alle molteplici attivit di Don Moreno cera la presenza discreta ed efficiente della sorella. Ad esempio, i giovani venivano volentieri a giocare nel campo sportivo procurato dal parroco, con tanto di illuminazione serale, ma, dopo le partite, chi era che rimetteva tutto a posto? Ora Morena soffre per la carenza di sacerdoti pi che per le sue difficolt fisiche. Si, qualche volta dice: Le gambe mi sentono sodo sodo. Per non ci insiste. Vengono a visitarla alcune persone affezionate, ma le sue amiche ormai sono vecchie. Per c Don Ettore che da Bientina viene e si occupa di lei, memore della collaborazione con Don Moreno qui a Pisa. Deo Gratias, Morena, per la candela che tieni sempre accesa!

La Piccola Casa fondata e si sostiene unicamente sulla preghiera: cos diceva il nostro santo. Per questo parliamo volentieri di unospite che, nella sua vita ritirata, sembrerebbe non partecipe delle nostre finalit: la vediamo soltanto in Chiesa, la Domenica. Ma, se andiamo a trovarla nella sua camera, dove per motivi di salute, questa piccola donna di 86 anni trascorre la maggior parte del suo tempo, la troviamo intenta alla preghiera. Per la sua porta sempre aperta, come il suo cuore, e spesso si rifugiano le sue compagne di reparto. Morena non si lamenta delle sue sofferenze, che sopporta con una pazienza esemplare (offriamo tutto al Signore!). Morena ama raccontare di quando viveva accanto al fratello sacerdote, al quale ha dedicato tutta la sua vita, aiutandolo con grande spirito di sacrificio nella cura delle parrocchie che ha avuto in vari paesi, come Marciana e Uliveto. Quel bravo sacerdote ha lasciato un buon ricordo: sono passati pi di 50 anni da quando era a Uliveto, tanto per fare un esempio, ma questanno stato celebrato

Maria Luisa

Che festa! Alla luce e al calore di uno splendido sole sono fioriti sul prato centrale del giardino dei giganteschi fiori blu: grandi gazebo che coprivano i tavoli preparati per il pranzo e le viole del pensiero che li adornavano. Da tempo noi ospiti ci eravamo impegnati nei cartelloni e nei cestini che la nostra animatrice Arianna aveva appeso tutto intorno e che davano un senso di allegria coi loro fiocchi colorati, mentre le conchiglie segnaposto ricordavano il mare. Eravamo tanti! Cera anche una fila di tavoli nel passaggio coperto, e gli ospiti erano stati portati gi tutti vestiti a festa, anche molti dei pi disagiati, con grande impegno delle operatrici. Poi cerano i parenti, gli amici, i volontari, i sacerdoti, le suore, i religiosi, che hanno dato un valido contributo, e noi ringraziamo tutti di cuore. Insuperabile stata larte del cuoco e di tutta la sua quipe, che hanno saputo offrire a 160 persone un menu abbondante, vario, squisito! Anche i nostri bravi operai Sergio, Paolo e le donne del polivalente

21 SETTEMBRE: FESTA DI FINE ESTATE

hanno lavorato tanto e bene! Il nostro pi vivo ringraziamento va al direttore, che ha voluto rinnovare questanno la festa dellanno scorso, e che ha rivolto ai parenti un toccante e profondo discorso sulle finalit del Cottolengo, sullo spirito della Piccola Casa. Dopo il pranzo, chi poteva ha partecipato a un pomeriggio di giochi (come il cruciverbone sulle canzoni) e di musica, perch venuto, con nostra grande gioia, lamico Paolo Paoletti, con la sua fisarmonica che ci aveva allietati nel suo soggiorno qui con noi. Il canino Aron era come un allegro folletto, felice di avere anche il suo padroncino Francesco. Grazie, un grazie speciale alle fisioterapiste ed a Arianna, fontana inesauribile e di slancio generoso! Deo gratias!

Maria Luisa

In questi giorni siamo usciti con i volontari a fare una passeggiata in corso Italia a guardare le vetrine e poi ci siamo messe a mangiare la schiacciata davanti la Chiesa del Carmine e poi abbiamo proseguito vicino alla farmacia Petri e poi un altro giorno siamo andate sul viale delle Piagge e abbiamo visto dei cani che passeggiavano con i padroni. Anche noi avevamo con noi il cagnolino Aron, che di molto simpatico.

SETTEMBRE : PASSEGGIANDO PER PISA

2 OTTOBRE: FESTA DEL REPARTO DI S TERESINA


Per festeggiare le ospiti del nucleo di S. Teresina, a noi particolarmente care, ci siamo riuniti nellingresso, dove le operatrici hanno portato quasi tutte le ospiti, anche quelle pi sofferenti. Dopo aver parlato brevemente della vita della Santa, la cui vocazione era lamore, lamore per Ges, abbiamo cantato, mangiato un piccolo rinfresco e raccontato qualcosa di divertente. Abbiamo ricordato anche la festa degli Angeli Custodi del 2 ottobre, che anche la festa dei nonni, poi, con laiuto dei volontari, fra cui Angela, vero angelo custode di questo reparto, e Maria, venuta questanno a trovarci, abbiamo fatto quattro passi in giardino, al sole.

Benita

Maria Luisa

Nella nostra Piccola Casa c' una bella tradizione di volontariato. I primi addirittura sono arrivati a met del secolo scorso, mentre alcuni ci frequentano da ben venti anni continuativi. Grazie a loro noi ospiti abbiamo potuto svolgere molte nuove attivit e, pi che altro, abbiamo potuto conoscere persone esterne e farci conoscere. Alcuni di loro vengono nella Piccola Casa per far camminare ospiti che da soli non ci riescono, altri per imboccare chi ha difficolt, altri ancora per svolgere attivit pi complesse. Nella foto potete vedere la volontaria Annamaria che la mattina fa attivit di Mantenimento, dove facciamo calcoli e scriviamo e a noi sembra di essere di nuovo a scuola. Le altre due volontarie invece sono Laura e Maria Pia che fanno Stencil, cio un modo di pitturare con pennelli pi grossi che a noi piace molto. Approfittiamo di queste righe per rivolgerci alle persone che vorrebbero fare volontariato ma che non hanno ancora preso la decisione: venite con il cuore aperto, vi entreremo nel cuore.

L'ORO DELLA PICCOLA CASA DI FIRENZE

Uno di questi giorni sono rimasta sorpresa di trovare nel nostro laboratorio due specchi, delle creme, pettini e spazzole: sembrava proprio un negozio di pettinatrici. Cerano anche delle piantine fiorite e tante riviste sui tavolini. Queste cose nella scuola non lavevo mai viste. Poi Arianna ci ha spiegato che da questanno noi donne proveremo a passare unora cos, a coccolarci come dice lei a farci curare le mani e il viso con delle buone creme e lo smalto per le unghie, chiacchierando tranquillamente e bevendo anche una tisana. C chi si deve ancora abituare a questa novit A una certa ora poi ci beviamo anche una tisana non zuccherata perch nelle vere beauty farm la danno cos e quindi non tanto buona (ma per belle apparire dobbiamo soffrire!). Come sottofondo abbiamo la musica classica! Io ammiro lattenzione che la nostra Arianna ha per noi e ringrazio tutte le persone che ci procurano le creme e le altre cose.

UNALTRA NOVITA LA BEAUTY FARM

Licia

e t n e m a t . . n e l o t cot

Si cuoce il cavolo nero e si prepara un brodo col ginocchino di maiale. Poi si trita fine fine il ginocchino, con tutta la buona robina che c dentro. Se si vuole, si taglia il pane a fette e si fa la zuppa, oppure si mangia il brodo da solo. E buono anche il giorno dopo.

Zuppa alla Calabrese di Maria Lopez

Quandero giovane, mio padre ammazzava il maiale e si adoperava tutto, non si sprecava niente del maiale!

chiacchierando come al bar ...


60 anni fa, a Gambassi cerano due fiere allanno, il terzo gioved di maggio e il 24 agosto; la mattina cera la fiera del bestiame, i cavalli, i buoi,.. ah! sapete, a Gambassi cerano i barrocciai che caricavano il carbone e lo portavano a Firenze non cera mica il gas!.. la sera poi alla fiera cera pi per il divertimento, cerano i giocattoli quelli che si caricavano a mano,.. Una volta mi ricordo cera uno che vendeva i piatti, li pigliava e li batteva tante volte e diceva guardate che bei piatti!e non si rompevano; le donne che li compravano, arrivate a casa li rompevano subito! Il trucco cera ma non si vedeva! (Danilo). A S. Colomba non cera la fiera perch era un paesino piccino, invece sandava alla fiera a Pontedera.. per i figlioli cerano i calcinculo, le macchinine da cozzo, i brigidini, lo zucchero filante, i palloncini (Lidania). Il 18 maggio, per S. Ubaldo, alle Piagge di Pisa cera e c la fiera delle piante e dei fiori; ci sono uccellini, pulcini (M.Giuseppina). e prodotti di carattere etnico (MariaLuisa) Per S. Ranieri portavo i bimbi sulle giostre! (Carla). A Pontasserchio c lAgrifiera con un sacco di animali e piante.. ci va tanta gente..qualche anno fa candammo con una volontaria, Cesarina, che aveva un bello spillo che luccicava; savvicin ad un asino per farsi una foto con lui e lasino gli strapp lo spillo! Che risate! (Licia). Saranno stati gli anni 50; il babbo una volta mi port sulle macchinine a scontro, ad ogni botta picchiavo il capo nello sterzo, a fine serata cavevo un bernoccolo! quando arrivai a casa quante gliene disse la mia mamma al mio babbo!... Poi una volta mi ricordo in una buca sotterrarono un uomo e per magia, lo fecero risuscitare!.. Unaltra volta vinsi alla lotteria della fiera una bella bambola di carta, ero contenta, ma arrivata a casa la mamma me la mise sullarmadio per bellezza! (Grazia). Alla fiera del paese, vicino Forl, montai per la prima volta sui calcinsella con mia sorella; gira, gira, gira ci sentimmo male tutto il giorno!... in un piccolo circo, cera un contorsionista che si snodava tutto.. io ero piccolina e mi sembrava che si facesse male! (Rosanna). Nel mio paesino della Basilicata, cera la fiera del bestiame, pecore, maiali, asini, e qualche banchetto coi vestiti (Giuseppina). Invece a Cucigliana, per la festa della Madonna del Rosario, cera la fiera della ceramica, ma cera anche tanta roba di rame! (Licia). A Fiume, quandero piccolina arrivava il Circo Medrano: cerano i leoni, lelefante, tutte le bestie. Cerano i pagliacci che facevano i caprioli, cerano i canini che buttavano la palla e saltavano nei cerchi (Benita).

Il Gruppo di conversazione

mi i s s o pr ti n e m nta 17 NOVEMBRE: appu Con i Cavalieri di Malta a GHIZZANO


Tenuta VENEROSI PESCIOLINI 27 NOVEMBRE, ORE 9.00: Festa dei compleanni del mese 30 NOVEMBRE, ORE 10.00 e 15.30: Don Peter presenta il tema pastorale 14 DICEMBRE: a VALLELUNGA ospiti di BRACCI TORSI 21 DICEMBRE, ORE 15.30: Auguri di Natale con lotteria 24 DICEMBRE, ORE 21.00: Messa della notte di Natale 31 DICEMBRE: Si aspetta l'Anno Nuovo con una tombalata 6 GENNAIO: Tombalata dell'Epifania organizzata dai volontari

Locchio del padrone ingrassa la mucca M. Luisa Guardate il saggio com libero e sereno! E luomo meschino com preoccupato e ansioso!

BEN...(E)...DETT O

Ad un tratto ho sentito quanto lunga la vita. Forse la vecchiaia prende tutti alla sprovvista. Non si esauriscono le passioni, ma soltanto le forze.

Lido

Fabiana

Festa di S. Francesco (4 Ottobre)


Dalla Preghiera semplice di san Francesco. O divino Maestro, che io non cerchi tanto di essere consolato, quanto di consolare. Di essere compreso quanto di comprendere. Di essere amato, quanto di amare.

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