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Tibor Szab

DEL NOCE, LUKCS E LA FILOSOFIA DELL'ESISTENZA 1. Criteri di metodo per unindagine scientifica Se vogliamo fare delle ricerche ben fondate su qualunque pensatore del XX. secolo cos complesso com bisogna scegliere bene i criteri sui quali svolgere le indagini. Il primo elemento da tenere sempre presente e situare esattamente le diverse teorie nel processo della storia delle idee e nello stesso tempo nel processo della storia stessa. Naturalmente, ci valido anche per Del Noce e Lukcs. Se distacchiamo dalla realt italiana, dallo sviluppo del pensiero cattolico, la sua fervida fede nei valori del cristianesimo sarebbe poco spiegabile il pensiero di Del Noce. Nello stesso modo, se distacchiamo Lukcs dal contesto dellImpero Austro-Ungarico, poi dalla realt del comunismo in questa zona dEuropa dove lui viveva, sarebbe inspiegabile la sua adesione al marxismo e al movimento comunista. Questo criterio fondamentale anche per il pensatore stesso che valuta lopera di un altro pensatore. Un altro elemento importante dellindagine dovrebbe essere la considerazione dello sviluppo intellettuale del pensatore. Non bisogna mai considerare la concezione di un teorico, come qualcosa di rigido, ma sempre in evoluzione. Esiste una certa differenza fra il giovane Del Noce e il tardo Del Noce, cos come fra il giovane Lukcs e il tardo Lukcs. Questo vuol dire che dobbiamo dare un peso simile alle opere grandi e alle opere piccole, di meno importanza dei pensatori. Ma ci non vuol dire affatto che tutte le loro opere siano della stessa importanza: anzi, ci sono opere molto importanti e altre che come diceva Gramsci muoiono con la giornata. Molti articoli, scritti di Del Noce e di Lukcs appartengono a questa categoria. Soprattutto quei riguardanti le polemiche fra atei e non-atei, cio cristiani (in questo caso). Resta, per, il problema metafisico dell'esistenza o meno del Dio che sar sempre attuale. Un altro elemento per valutare la portata scientifica e sociale di un teorico sarebbe la distinzione tra la prassi del movimento e il pensiero. Perch molti movimenti sociali o politici derivano da un certo tipo di pensiero, di un certo sistema filosofico, ma il movimento pu essere anche diverso dal pensiero originale. Questo e valido in maggior o minor misura per tutti gli ismi (come freudismo, tomismo, marxismo ecc.). finalmente un criterio concreto, fondamentale, per dare un giudizio su Del Noce e

Lukcs: bisogna sempre prendere in considerazione le somiglianze e le differenze una alla volta. Forse sarebbe un compito difficile trovare due pensatori cos diversi del XX. secolo: luno cristiano, laltro ateo, luno anti-comunista laltro comunista ecc. Ma esiste fra di essi una uguaglianza: e cio che nel tempo del postmoderno tutti i due sono considerati moderni. E come pensatori moderni sono considerati dai teorici del postmoderno di oggi come inattuali, rappresentanti del discorso dellassoluto che ormai un periodo finito della storia. In un certo senso, al livello del fenomeno, questo pu essere anche vero. Nessuno vuol negare, per esempio, linattualit del discorso contro o per il totalitarianismo dopo il 1989. Ma per quanto riguarda lessenza delle cose, il ragionamento del postmodernismo inaccettabile per noi. E qui sta linteresse di vedere che oltre le differenze enorme che esistono fra Del Noce e Lukcs quali sono gli elementi che tuttora sono validi nelle opere delluno e dellaltro.

2. Le differenze fra Del Noce e Lukcs Fra i due pensatori della modernit ci sono punti significativi di divergenza. Prima di tutto sul piano della teoria. Del Noce partendo da Cartesio, Pascal, Malebranche per arrivare a Rosmini e al neotomismo ortodosso appartiene al filone della filosofia di ispirazione cristiana. Tutte le scelte da lui fatte rispecchia questa sua orientazione presa gi da giovane. Ci determina la sua posizione contro ogni tipo di ideologia e anche teoria contrarie alla sua convinzione, ivi compreso marxismo, liberalismo, fascismo che per, sono diversi fra di loro anchessi. Lukcs, al contrario, dopo un periodo importante di cui parleremo piu tardi, passo al marxismo e ci rimane fedele per tutta la vita. Questa sua convinzione teorica e pratica alla volta stata discussa e criticata dalle correnti opposte alle sue: cio dallesistenzialismo, dallidealismo, dal fascismo, dal comunismo ortodosso ecc. Qui, la teoria strettamente connessa con la loro convinzione e scelte politiche. Esiste una differenza fra il periodo storico vissuto dai due filosofi. Del Noce cominci la sua carriera quando Lukcs era gi conosciuto nellambito degli intellettuali europei, a partire da Thomas Mann fino a Sartre ed altri. Cos, non avevano le stesse esperienze storiche: Lukcs ha gi vissuto un periodo monarchico e un'altro bolscevico seguito da una ondata di repressione per cui doveva emigrare dalla patria in diversi paesi. Del Noce, per, aveva davanti a s il fascismo di Mussolini che grazie anche all'attivit politico-culturale di Giovanni Gentile tollerava certe tendenze filosofiche e letterarie anche contrarie al fascismo. In questi anni Lukcs viveva nell'Unione Sovietica dove la repressione stata totale

negli anni trenta, quaranta. E Del Noce aveva ragione dicendo che Lukcs seguendo le tracce di Lenin era convinto che di fronte al fascismo c' soltanto una sola alternativa: quella sovietica. Essendo ebreo chi avrebbe potuto dire altrimenti? Un'altra differenza fu la totale adesione da parte di Del Noce al cristianesimo, mentre Lukcs stato come dice Del Noce con una parola alquanto semplicista ateo. Io direi piuttosto laico, perch Lukcs si occupava molto del posto della religione nella societ e non ha scritto neanche un opuscolo contro la religione cristiana. Basta consultare la sua famosa Estetica degli anni sessanta, dove parla della religione in chiavi laiche per rendersi conto della sua lealt verso ogni tipo di fede. Del Noce per, convinto della sua ragione, era per tutta la vita un fervide oppositore dell'ateismo che lo port qualche volta a valutazioni unilaterali. Anzi, diventata la sua idea fissa di combattere il comunismo ateo. Queste tre divergenze fondamentali fra Del Noce e Lukcs determinavano le altre che derivavano gi da quelle essenziali. Tali divergenze erano cos profonde da creare un vero abisso tra i due filosofi. 3. L'immagine di Lukcs nelle opere di Del Noce Essendo pi giovane, Del Noce poteva reagire a quello che Lukcs aveva scritto, mentre Lukcs non menziona nemmeno il nome di Del Noce. Vediamo che immagine si formato di Lukcs il filosofo italiano e come si rispecchiano le differenze teoriche e politiche fra di loro? Prima di tutto, se leggiamo le opere di Del Noce, ci rendiamo conto che formulava la sua opinione sulla conoscenza abbastanza vasta delle opere di Lukcs. Conosceva L'anima e le forme del 1911, Il giovane Hegel degli anni trenta, ma non cita mai le grandi opere estetiche, soprattutto la grande Estetica del 1964. Per Del Noce, per, due opere di Lukcs erano fondamentali: La storia e coscienza di classe del 1923 e La distruzione della ragione del 1954. Tutte e due sono di carattere ideologico, mentre le altre opere non citate o solo menzionate sono opere filosofiche o estetiche. Per quanto riguarda la periodizzazione dell'attivita teorica di Lukcs, il filosofo italiano parla del primo Lukcs e indende La storia e coscienza di classe. Per, sa benissimo che il periodo marxista di Lukcs che comincia solo nel 1918 stato preceduto da un altro periodo, non meno importante che alcuni interpretatori chiamano "premarxismo" altri invece, pi giustamente, intendono questo primo periodo che va dal 1904 fino al 1918 addirittura non marxismo del giovane Lukcs. Anzi, oggi, quando si parla del giovane

Lukcs, si parla proprio del Lukcs non-marxista. E qui sta un elemento molto importante della nostra interpretazione: il giovane Lukcs (prima del 1918) stato vicinissimo all'esistenzialismo come ricorda in passim anche Del Noce, quando parla del preesistenzialismo de L'Anima e le forme. (Riv, Ris, Trad, p. 203.) I due filosofi cos diversi, all'inizio della loro carriera, partivano da momenti ideali abbastanza vicini gli uni agli altri. E per quanto riguarda il periodo del tardo Lukcs, si pu vedere che Del Noce non conosce le opere di Lukcs dopo la svolta politica e teorica del 1956. In quest'ultimo periodo della vita di Lukcs scrisse le opere filosofiche forse pi importanti della sua attivit: l'Estetica e poi L'ontologia dell'essere sociale, pubblicato postumo nel 1973. In queste opere Del Noce avrebbe potuto conoscere un altro Lukcs. Quando Del Noce parla di Lukcs, a dire la verit: abbastanza spesso, lo colloca nell'ambito del marxismo creativo che giustissimo. Soprattutto il primo Lukcs, cio l'autore dell'ultima grande opera del marxismo teorico, Storia e coscienza di classe del 1924 1 . Dice chiaramente che dopo la rivoluzione russa il marxismo teorico ha prodotto una sola opera filosofica di grande portata, Storia e coscienza di classe del Lukcs 2 . Ma secondo lui, al primo Lukcs segue un secondo Lukcs tanto meno interessante, o interessante soltanto in quanto riprende velatamente i motivi del primo. (PA, 160.) Un'altra opera di Lukcs spesso citata da Del Noce e proprio La distruzione della Ragione del 1954 libro scritto contro l'irrazionalismo filosofico. Per, a giudicare il valore di quest'opera Del Noce e pi cauto gi che si capisce bene, perch veramente discutibile la tesi fondamentale di Lukcs. Il filosofo italiano descrive cos l'essenza del libro: il Lukcs ha tracciato una storia dell'irrazionalismo da Schelling a Hitler per cui tutte le forme del pensiero tedesco non marxista si sarebbero formate in opposizione al passaggio da Hegel a Marx e tutte si disporrebbero in un processo irreversibile di decadenza che avrebbe trovato il suo sbocco definitivo nella barbarie. (RRT. 194.) Secondo il giudizio di Del Noce, questa la tesi di Lenin, secondo cui l'umanit si troverebbe davanti a una scelta obbligata tra comunismo e barbarie radicale. Noi diremmo che questa piuttosto una tesi di Nietzsche che con bermensch voleva proprio un rinnovamento dell'uomo e della societ, altrimenti l'umanit caderebbe secondo Nietzsche in barbarie. Per, per Del Noce il filosofo ungherese rimane fedele alla concezione di Lenin che lo conduce a Stalin. Cos si potrebbe secondo Del Noce
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A. Del Noce: Il problema dell'ateismo, Bologna, 1990, Il Mulino, p. 160. (Nel testo: PA.) A. Del Noce: Il Vaticano e la Russia, in: Rivoluzione, Risorgimento, Tradizione, Milano, 1993. Giuffr ed. p.

488. (Nel testo: RRT.)

parlare della sua adesione allo stalinismo. (RRT. 490.) tutto da verificare, perch noi pensiamo come dice giustamente Tito Perlini che Lukcs ha fatto delle compromissioni anche pesanti con lo stalinismo, pur non essendo mai stato propriamente stalinista 3 . Del Noce riteneva Lukcs uno dei critici del marxismo che per il filosofo italiano era stato molto simpatico. Ma quando Lukcs pass al marxismo e secondo Del Noce al comunismo e allo stalinismo (che poi non sono le stesse cose), lo critica pi severamente, come fa con Antonio Gramsci, il grande intellettuale di sinistra del Novecento. Polemizza soprattutto con la Prefazione del 1967 all'edizione italiana della Storia e coscienza di classe che - secondo lui - senz'altro la cosa peggiore che egli abbia mai scritto, e in cui di fatto ha rinnegato tutto ci che di rigorosamente critico vi era nell'edizione originaria. (RRT.490.) La ragione ne sarebbe che Lukcs aveva scelto per il partito. Bisogna, per, dire che Lukcs all'interno del suo partito era stato sempre considerato uno straniero, uno che aveva sempre cercato altre vie e non quelle ufficiali. Per questo parla a partire dagli anni Cinquanta del tertium datur come di una strada che supera nella teoria filosofica e nella pratica del movimento operaio. 4. Del Noce e l'esistenzialismo religioso Oltre le differenze teoriche e ideologiche, possiamo vedere se analizziamo concretamente le loro opere che all'inizio della loro carriera filosofica si occupavano di correnti filosofiche dell'esistenza. Per quanto riguarda Del Noce, questo voleva dire un orientamento non solo verso Cartesio, ma prima di tutto verso la filosofia di Pascal. La filosofia cristiana di Pascal, per, vista gi attraverso il tomismo. Si occup del nesso tra filosofia e teologia, senza per, come osserva R. Buttiglione, il tentativo di pensare filosoficamente tipici temi cristiani 4 . Secondo Del Noce, la filosofia pon l'uomo di fronte alla costitutiva drammaticita della sua esistenza da cui scaturisce un bisogno di salvezza. Da qui per, derivano anche temi della filosofia della religione nella sua opera. Nei primi anni Quaranta il suo interesse si rivolge verso il filosofo russo, Scestov. Come ha dimostrato Giuseppe Riconda, la simpatia di Del Noce verso Scestov era molto
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Tito Perlini: Esistenzialismo religioso e teologia civile nella visuale filosofico-politica di Augusto Del Noce, in:

Bailamme, il 7 giugno 1990 p. 193.


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Rocco Buttiglione: Del Noce, Maestro di filosofia, in: Augusto del Noce. Il problema della modernit, Roma,

1995. ed. Studium, p. 22.

grande e nello stesso tempo polemizzava contro Heidegger che secondo Del Noce con la mondanizzazione della filosofia dell'esistenza arriva alla perdita del componente religioso 5 . Nutriva meno interesse per Berdiaiev. Nel suo orizzonte filosofico si trovarono altri esitenzialisti di meno importanza come Lequier, Spir ed altri. Senza entrare nel merito del rapporto di Del Noce con i filosofi dell'esistenza, possiamo vedere il suo grande interesse soprattutto per il pensiero russo-sovietico. vero che nel primo periodo del Novecento erano proprio loro a fecondare la filosofia occidentale e a darne indirizzi tutto nuovi. Cos successo anche con Del Noce che pur trasformando il loro pensiero rimase sotto la loro influenza. Un'altra cosa ancora: di questi filosofi si interessa ovviamente della loro metafisica (come dei temi della rivelazione, del peccato, del buono, dell'esistenza di Dio che sar la base del suo ontologismo ecc.), ma gi qui si pu osservare la sua vocazione di ideologo che oltre ai problemi della storia, della politica si orienta maggiormente alla morale di questi filosofi. 5. Lukcs e la filosofia dell'esistenza Pochi sanno e Del Noce non faceva parte di loro che Lukcs pu essere considerato anche uno dei primi esistenzialisti nel Novecento. La sua opera del 1911, intitolata L'anima e le forme contiene dei saggi di indirizzo esistenzialistico, come La metafisica della tragedia ed altri. Lukcs espone in questi articoli i suoi punti di vista sull'esistenza umana, sull'anima, sui problemi della morale. In altri saggi del giovane Lukcs si trovano altri scritti sul dramma moderno, sui romanzieri scandinavi (Ibsen, Maeterlinck) dove analizza la tragica e drammatica sorte dell'uomo e della donna nella societ moderna. In questo periodo Lukcs scrive poco o press'a poco niente su Scestov, Berdiaiev e altri pensatori russi. Conosce e cita in varie occasioni l'opera di Berdiaiev intitolata Dialectique existentielle de Dieu et de Humain. Scrive pi su argomenti storici e sociali a proposito di Solovjov. Il suo orientamento stato influenzato prima di tutto da Kierkegaard che imitava anche nel modo di vivere: ha sedotto e ha lasciato una donna. Questo suo comportamento condusse la sua amica, Irma Seidler a siucidarsi. 6. Del Noce e Lukcs su Kierkegaard e Nietzsche

Giuseppe Riconda: Del Noce e l'esistenzialismo religioso, in: Augusto Del Noce, idem, p. 57.

Noi riteniamo che il problema cruciale nella formazione filosofica di Del Noce e di Lukcs pu essere identificato nell'analisi da parte loro delle opere di Kierkegaard e di Nietzsche. Per Del Noce la filosofia di Kierkegaard stata interessante dal punto di vista di storia della filosofia. Del Noce parla di Kierkegaard a proposito della riscoperta in Italia delle opere del filosofo danese negli anni Trenta e Quaranta. Lo interpreta insieme a Pascal e mette in evidenza il suo anti-hegelianismo. La critica del razionalismo hegeliano porta Kierkegaard all'irrazionalismo afferma Del Noce 6 . Per il suo anti-protestantismo, Del Noce lo classifica fra i fondatori dell'esistenzialismo ateo: quanto all'esistenzialismo ateo, la sua linea e Feuerbach-Stirner-Kierkegaard-Husserl... (PA.144.) Il giovane Lukcs si occupa molto di pi di Kierkegaard. Dice che il filosofo danese non ha potuto amare Regina Olsen, perch sapeva bene: l'amore assoluto deve a Dio, non a una persona. La sua tragedia stata: che voleva vivere quella vita che non si pu vivere 7 . Molto pi tardi, ne La distruzione della Ragione Lukcs parla di Kierkegaard come fa Del Noce, cio come di un pensatore irrazionale. Anche lui pone Kierkegaard nel processo di dissoluzione del hegelismo, riconoscendo per l'onesta del suo pensiero. Critica prima di tutto la negazione, liquidazione da parte sua della dialettica che lo conduce al rifiuto della filosofia della storia di Hegel che sarebbe secondo Kierkegaard solo una forma cortese dell'ateismo 8 . L'esperienza fondamentale della vita in Kierkegaard sarebbe secondo Lukcs il pessimismo, la disperazione, il relativismo. Quanto alla fede personale di Kierkegaard, Lukcs parla di un ateismo religioso che sarebbe la combinazione della fede e della delusione nella fede dei fedeli. Per questo dice che il cristianesimo appartiene al passato, non al futuro. Per quanto riguarda Nietzsche, sia Del Noce, sia Lukcs lo criticano, ma d un punto di vista diverso. Del Noce fa l'analisi dell'opera di Nietzsche da molti punti di vista. Come profeta dell'Anticristo non pu, certo, essere simpatico per il nostro filosofo. L'ateismo di Nietzsche troppo ovvio per un rifiuto totale da parte di Del Noce della concezione della morte di Dio. In questo contesto Del Noce si serve dell'interpretazione di Scestov su Nietzsche e
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A. Del Noce: Da Cartesio a Rosmini, MIlano, 1992. Giuffr ed. p. 214. . Gy. Lukcs: Ifjkori rsok, Budapest, 1977. Magvet ed. p. 301. Gy. Lukcs: Az sz trnfosztsa, Budapest, 1974. Akadmiai ed. p. 203.

Dostoievski per spiegare come giunse il filosofo tedesco fino all'irrazionalismo. Ma l'analisi di Del Noce ci pare abbastanza equilibrata, anche se discutibile la sua tesi secondo cui Nietzsche fosse stato per il nazismo quello che Marx era per lo stalinismo. E proprio questo l'altro aspetto su cui Del Noce analizza l'opera di Nietzsche. E qui lo interpreta contro la concezione (anche discutibile) di Lukcs. Del Noce dice che non si pu concepire Nietzsche solo "in funzione di precursore del nazismo" come, aggiungiamo, fa Lukcs non solo ne La distruzione della Ragione, ma gi a partire dei primi anni Trenta , e continua cosi: spiegare il nazismo con Nietzsche anzich con il contraccolpo dello stalinismo, e, almeno sotto un rapporto, il massimo dei controsensi. (PA. 180.) Questa una delle tesi fondamentali di Del Noce che pu e potr ancora suscitare polemiche da tutte le parti. Quello che non viene messo tanto in rilievo da Del Noce proprio l'aspetto morale dell'opera di Nietzsche. Certo che non pu accettare l'immoralismo professato dal primo immoralista del mondo. Le tesi di Lukcs su Nietzsche sono troppo conosciute per dover esporle qui, in questa sede. Una cosa sembra essere certo che sia Del Noce sia Lukcs commettono lo stesso errore: lo giudicano responsabile per i fatti storici del futuro. Come sarebbe strano di mettere la responsabilit sulle spalle di Marx per i delitti commessi da Stalin, cos e per Nietzsche per quanto riguarda la sua responsabilit verso il nazismo e il fascismo che sono fenomeni molto pi complessi. Ma noi pensiamo che dietro il rifiuto di Nietzsche da parte di Lukcs stanno anche motivi morali. 7. Del Noce e Lukcs come filosofi morali Noi condividiamo completamente l'interpretazione di Claudio Vasale su Del Noce, data in un suo articolo, dicendo che in fondo a tutte le osservazioni - sia teoriche, sia religiose, sia politiche - di Del Noce st la sua convinzione per un miglioramento della morale. Del Noce e...filosofo morale (nel senso pi profondo ed anche esistenziale: anzi, per la precisione: filosofo morale a radice religiosa). 9 Qui st una somiglianza e una differenza con Lukcs. Somiglianza nel senso che il filosofo ungherese voleva sempre scrivere una Etica che alla fine non riusc a realizzare, ma la sua intenzione e i principi di questa etica si possono gi ritrovare nelle sue opere degli anni Sessanta. Lukcs polemizzava contro l'irrazionalismo della

Claudio Vasale: Il problema di Augusto Del Noce come "problema Del Noce, in udium, 1992. n. 3.

filosofia dell'esistenza, e della filosofia della vita proprio in questa chiave morale. Non poteva accettare il deperimento dei valori morali del capitalismo come secondo noi anche Del Noce. La differenza st alla base: cio che Lukcs stato sempre laico, mentre Del Noce pensava su basi e valori del Cattolicesimo. E qui st una conclusione finale molto importante. Secondo noi, malgrado ogni differenza, qualche volta addirittura opposizione nemica, oggi, dopo la svolta politico-sociale del 1989 in Europa dell'Est, Del Noce e Lukcs si sono ritrovati magari a malavoglia sullo stesso piano. La filosofia del postmoderno li considera tutti i due come inattuali, come appartenenti alla grande discorso del passato. La ragione ne sarebbe proprio che loro cercavano sempre l'Assoluto, la soluzione assoluta nel campo della vita quotidiana o trascendentale. S, vero. Del Noce e Lukcs cercavano magari a loro modo i valori eterni, i valori umani assoluti nel senso che la morale deve avere un significato per tutti noi e non si pu accettare la completa relativizzazione dei termini, regole, ideali e valori morali. Qui sta la loro attualit di oggi.

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