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Furto di un pallone
Saggio storico di Mario De Bartolomeis
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Se jechev a Scocc
Alla riscoperta dellantico gioco
2010, anno dellacqua. SantOmero, le limpide acque del Lago dello Zar
La nostra scuola
Intervista al Dirigente Scolastico dellIstituto Comprensivo di SantOmero Teresa Gaspero
La professoressa Teresa Gaspero da otto anni dirige lIstituto Comprensivo di SantOmero. Quotidianamente aronta e cerca di risolvere, con la competenza e il buon senso che la caratterizzano, le problematiche che emergono nelle scuole del nostro territorio. ritenuta una preside seria e rigorosa, soprattutto con se stessa, ma altrettanto attenta alla sfera socio-aettiva degli alunni. Durante lincontro si mostrata disponibile e collaborativa, per questo la ringraziamo e auguriamo a lei, agli alunni, a tutto il personale docente e non che il percorso educativo e formativo dei bambini e ragazzi continui allinsegna dellecacia e dellecienza, ma soprattutto con serenit. Pu quanticarci la popolazione scolastica dellIstituto Comprensivo di SantOmero? La popolazione scolastica conta 551 alunni di cui 176 frequentano la scuola dellinfanzia, 213 la scuola primaria e 162 la scuola secondaria di 1 grado. Vi operano 70 insegnanti. Quali cambiamenti si sono vericati durante gli anni della sua dirigenza? Sono arrivata a SantOmero il 1 settembre 2002, in un Istituto Comprensivo giovane, nato da soli tre anni, in cui tutti, insegnanti, genitori, alunni, istituzioni locali, erano poco abituati a confrontarsi quotidianamente con il Dirigente Scolastico, perch da sempre avevano avuto un direttore didattico e un preside lontani (rispettivamente Tortoreto per la scuola elementare e Nereto per la scuola media), presi dalle problematiche di pi realt territoriali. In questi otto anni ho operato anch venisse riconosciuto da tutti il ruolo del Dirigente Scolastico che sicuramente opera per il bene della scuola, utilizzando al meglio le potenzialit del contesto e le risorse di cui dispone. noto che sia a livello didattico che organizzativo in questi ultimi anni si sono registrate notevoli novit. Quali le pi sostanziali? In questi otto anni di dirigenza la scuola italiana ha vissuto cambiamenti importanti, a volte cos repentini che stato dicile governarli e farli accettare a docenti e genitori. La scuola dellinfanzia non ha avuto modiche rilevanti, sebbene io abbia promosso la didattica laboratoriale e , perch si rispettino i ritmi di crescita e di apprendimento di ciascun bambino, abbia favorito la composizione di sezioni eterogenee per et. Certo, questa scelta organizzativa pi impegnativa per la scuola, ma pi rispettosa del bambino che in questa fase pu vivere momenti di stasi seguiti da accelerazioni improvvise della crescita. La scuola si deve porre in un atteggiamento di rispetto nei confronti dellalunno, evitando qualsiasi forzatura in questo delicato periodo della sua crescita. la scuola primaria, ex scuola elementare, ad aver subito le trasformazioni pi importanti che vanno dallorario scolastico allorganizzazione alla didattica. Costretti ad abbandonare il team (tre insegnanti su due classi), i docenti hanno fatto molta fatica a rinunciare agli indubbi vantaggi che a livello didattico quel tipo di organizzazione comporta: dalla specializzazione dei docenti in una specica area di insegnamento alla possibilit di percorsi fortemente individualizzati e, di conseguenza, al recupero di lacune e dicolt di apprendimento grazie alla possibilit di alcune ore di compresenza dei docenti nella classe nella settimana. Inizialmente i docenti hanno stentato ad accettare il ruolo di insegnante prevalente a cui sono adate in genere tutte le discipline, tranne matematica, inglese e religione. Oggi comunque questo modello organizzativo ben consolidato e se ne apprezzano gli aspetti positivi che comunque ha evidenziato, a partire da una didattica fondata fortemente sullinterdisciplinarite e dallaver permesso allinsegnante prevalente di diventare un punto do riferimento forte per la classe. La scuola secondaria di 1 grado invece ha subito una contrazione di orario scolastico con la diminuzione delle ore di insegnamento per lettere, tecnica e francese; questo comporta necessariamente un disagio per i docenti e gli alunni che non riescono ad avere tempi distesi per lapprendimento di queste discipline.
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I Bruti
Intervista ai fab four
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La nostra scuola
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Marzo 2010
La presenza di alunni non italiani un osta- livello organizzativo e didattico, stata mossa colo allapprendimento? dallesigenza di contenere la spesa del settore Gli alunni non italiani del nostro Istituto sono formativo-scolastico, quindi la prima consecirca il 18% della popolazione scolastica. guenza labbiamo vissuta nel momento in cui una percentuale abbastanza alta rispetto alla abbiamo assistito alla riduzione del tempo media provinciale, ma non possiamo con- scuola e al taglio degli organici (numero dei siderare gli alunni non italiani un ostacolo docenti assegnato allIstituto. Ma la dicolt allapprendimento; vanno invece considerati pi rilevante con cui dobbiamo fare i conti una risorsa perch certo che ogni giorno il problema delle la societ si va connotando supplenze: ci sono state disposempre pi come multietnica, sizioni molto rigide in questo quindi ogni alunno, italiano settore, perci non possiamo e non, va educato al rispetto nominare supplenti se non in dellaltro e alla convivenza situazioni particolari e, concon laltro. La nuova scuola temporaneamente, sono state ha attivato dei percorsi di aleliminate quasi completamente fabetizzazione linguistica, in le ore di compresenza di insegcollaborazione con lUnione nanti alla primaria e a dispodei Comuni Val Vibrata e con sizione alla scuola media. Ne la Provincia di Teramo, assicuconsegue che si fa grande fatica rando nella scuola la presenza La dirigente scolastica Teresa Gaspero nellassicurare le sostituzioni di mediatori linguistici. Sono inoltre attivati quando un insegnante si assenta. Devo per percorsi di recupero. evidenziare che ho incontrato una grande diI tagli nanziari, di cui tanto si parla, pe- sponibilit dei docenti nel sostituirsi per rinalizzano la qualit della scuola e quindi durre al minimo il disagio della scuola e non la formazione dei futuri cittadini. In che penalizzare i loro studenti. modo? Gli Enti Locali, le famiglie e le associazioni Stiamo purtroppo vivendo un momento di sono collaborativi? dicolt perch le risorse nanziarie diminui- Il nostro Istituto si sempre aperto a recepire le scono di anno in anno e questo non pu non proposte provenienti dal territorio ed ha potuavere ripercussioni sulla formazione dei nostri to sopperire, in parte, alla riduzione dei nanragazzi. ormai acclarato che anche la riforma ziamenti grazie alla collaborazione degli Enti della scuola, con i conseguenti cambiamenti a Locali (Comune, Citt Territorio, Provincia e
Regione) e delle Associazioni Locali (Pro Loco di SantOmero e Garrufo, Protezione Civile) che hanno reso possibile larricchimento del curricolo dellIstituto attraverso progetti educativo-didattici molto validi. Pieno sostegno si avuto dai genitori ogni volta che si loro richiesto di collaborare per la riuscita di uniniziativa e, attraverso la partecipazione agli organi collegiali, non fanno mancare il loro contributi di idee, di proposte e, soprattutto, di riessione critica sui percorsi educativo-didattici attuati con lintento di rendere sempre pi ecace lazione della scuola. Quali progetti formativi si attuano nel corrente anno scolastico? Il curricolo del nostro Istituto si caratterizza per una particolare attenzione dedicata allaccoglienza degli alunni in modo particolare nel momento del passaggio da un ordine di scuola allaltro, alleducazione ad un concetto sano dello sport, alla valorizzazione dei diversi tipi di linguaggi (musicale, mimico-gestuale), alla prevenzione della dispersione scolastica, al rispetto della diversit intesa come risorsa, allinteriorizzazzione di comportamenti ecologici, rispettosi dellambiente. Da questi indirizzi scaturiscono i progetti: il Progetto accoglienza, il progetto lettura Un libro per amico, il progetto di animazione alla lettura, il progetto di
musica, il progetto teatro, il progetto Gioco e sport, il progetto Archeopark: ambiente e storia, il progetto Nessuno resti indietro. Tutti nascono con la nalit di formare la persona, il futuro cittadino, attraverso attivit fortemente motivanti, fondate su una didattica laboratoriale che rende lalunno protagonista del suo percorso di apprendimento. Si registrano carenze strutturali o spaziali nelledilizia scolastica? Per ledilizia scolastica necessita una stretta collaborazione tra la scuola e lEnte Locale, il Comune, dei cui locali noi siamo ospiti. Con il nuovo Sindaco e lAssessore alla Pubblica Istruzione ho avuto diversi incontri nei quali sono state segnalate le urgenze. Tra queste sicuramente la realizzazione di alcune aule nel plesso della scuola primaria di SantOmero dove tutti gli spazi disponibili sono stati utilizzati per le classi che si sono formate nel corrente anno scolastico, con il risultato che non si dispone di alcun laboratorio e di alcune aule, pur rispettando i parametri per la sicurezza, sono veramente anguste. Condo molto nella sensibilit degli Amministratori verso la scuola per la soluzione delle problematiche pi urgenti. Vera Cristofori
... acque
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Il missionario cattolico padre Alex Zanotelli scrive [www.acquabenecomune.org] che il 2010 lanno dellacqua, lanno in cui noi italiani dobbiamo decidere se lacqua sar merce o diritto fondamentale umano. Il 19 novembre 2009, il governo ha votato la legge Ronchi, che privatizza i rubinetti dItalia. E la scontta della politica, la vittoria dei potentati economico-nanziari. la vittoria del mercato, la mercicazione della creatura pi sacra che abbiamo: sorella acqua. Il Forum italiano dei Movimenti per lacqua pubblica, ha lanciato il 22 marzo giornata mondiale dellacqua un referendum abrogativo della legge. Si dovranno raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila rme. Sar una consultazione popolare su un tema molto chiaro: la privatizzazione dellacqua o il suo adamento ad un soggetto di diritto pubblico. Gli organizzatori aermano: dobbiamo e possiamo vincere. Ce lha fatta Parigi (la patria delle grandi multinazionali dellacqua, che stanno mettendo le mani sullacqua italiana) a ritornare alla gestione pubblica. Ce la possiamo fare anche noi. Chiare, fresche e dolci acque.
si prospetta la cessione ai privati, i quali per la legge naturale del protto, non brilleranno in quella che si richiama al bene comune. In Abruzzo, non lasciano certamente un buon ricordo nella sanit. Esiste unaltra soluzione, peggiore della precedente: lospedale verrebbe riconvertito in luogo di cura per lungodegenti. E il modo misticatorio per chiudere lunica struttura sanitaria della vallata che, da quasi un secolo, assicura lassistenza sanitaria a quelle popolazioni. In tutto questo, avvilente e sconcertante, si appalesa il comportamento di alcuni politici indigeni, ieri marciatori inarrestabili e rivoluzionari al grido lospedale non si tocca oggi allineati con chi prospetta la sua ne nel nome di interessi politici territoriali.
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3 giugno Festa del Santo Patrono
Il Comitato Festa Santo Patrono e Associazione Culturale Universitas Sancti Homeri, in occasione della ricorrenza del 3 giugno, organizzano anche questanno levento che apre le porte allestate santomerese. Il Comitato stato costituito nel 2000 per volont del nostro parroco Don Luigi Consorti, che ricopre la carica di Presidente, del Vice Presidente Alfredo Di Addezio, del Segretario Serano Viscioni e dei Consiglieri Paolo Di Serano, Renato Fan, Ernesto Azzari, Rosolino Di Sabatino, Guido Ippoliti, Arduino Di Pasquale, Gloria Di Pierdomenico, Gianluca Ippoliti, Leo Galli e Gianni Andrenacci. Lobiettivo principale stato ridare vita alla Festa del Patrono, tenutasi lultima volta nel 1988, che riunisce per tre giorni tutta la comunit locale attorno al centro del paese ed ora riconosciuta in tutta la Val Vibrata un ore allocchiello dal punto di vista organizzativo e ricreativo. Gli eventi cardine della festa sono la gara ciclistica categoria juniores (trofeo Federico Lamona, medaglia doro Mario Tulli, memorial Benedetto Coccia), il concerto bandistico con le famosissime bande pugliesi da giro come quelle di Conversano, Francavilla Fontana e Squinzano, che si esibiscono nella bellissima cassa armonica, la maratonina, alla quale partecipano giovani e meno giovani del paese con premi oerti da artigiani e commercianti locali, il concerto nale che ha visto approdare a SantOmero cantanti come Ron, Matia Bazar, Enrico Ruggieri, Michele Zarrillo, Stadio, Massimo Di Cataldo, Drupi, Audio 2, Paola Turci, Arisa e inne il fantastico spettacolo pirotecnico che chiude la tre giorni di festa. come ogni anno le voci si rincorrono, ma per il momento il nome dellartista che salir sul palco di Piazza Roma top secret! Condiamo poi nella clemenza economica del famoso impresario Gelindo al quale il comitato rimasto fedele negli anni. componenti del Comitato sono gi attivi per la tradizionale raccolta fondi che avviene casa per casa. Ucialmente inizier dopo Pasqua ma chi potr gi avvisato di mettere mano alle tasche. Consapevoli delle difcolt, condiamo sempre nella generosit che ogni anno i santomeresi e gli operatori economici locali ci dimostrano, dice Paolo Di Serano, non facile riuscire a mettere insieme le risorse necessarie. Finora ce labbiamo sempre fatta, grazie al preziosissimo lavoro di tutto il Comitato ma anche di persone che contribuiscono volontariamente alla questua. Speriamo poi nel bel tempo. Il meteo non stato sempre dalla nostra parte. Lo scorso anno, ad esempio, abbiamo dovuto posticipare il concerto di Arisa alla sera successiva e, per fortuna, andata poi benissimo in termini di presenze. Quindi, ancora una volta, per la riuscita della festa, non ci rimane che condare in Lui, nostro caro patrono, operatore di mille prodigi e gran pastore della comunit, SantOmero o, aettuosamente per i santomeresi, Sand Sandmir! Antonio De Ascaniis
SantOmero dolomitica
Grande successo della II settimana bianca organizzata dalla Pro Loco SantOmero a San Martino di Castrozza. Una folta partecipazione di santomeresi appassionati di montagna e di sci ha caratterizzato la vacanza alle Dolomiti. Sono state ben 62 le persone partite il 3 gennaio dalla piazza di SantOmero, che hanno goduto il fascino del comprensorio sciistico di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi. Molte giovani famiglie con bimbi al seguito hanno colto loccasione di trascorrere una vacanza in compagnia dei paesani, allinsegna dello sport e del divertimento. Diversi sono stati gli episodi divertenti che hanno caratterizzato la settimana. Si narra di una gara di slalom parallelo tra Nino Algenii ed Elia De Bartolomeiis. I giudici di gara erano Riccardo Loddo, Sandro Di Addezio e addirittura due Guardie Forestali. Senza possibilit di appello hanno squalicato Elia a causa di un tutore che gli consentiva prestazioni straordinarie che non rispettavano i parametri del regolamento di gara. Pertanto il diploma di campione di slalom parallelo stato consegnato al velocissimo Nino Algenii. Da sottolineare, inoltre, la lievitazione degli incassi della sig.ra Antonietta, titolare parsimoniosa della grapperia pi cara di San Martino di Castrozza. Solo alla ne della settimana abbiamo avuto lonore di degustare una grappa oerta dalla ditta. Memorabile stata anche la cena alla baita Malga Fratazza raggiungibile solo in motoslitta da 9 posti. Dopo esserci deliziati di pietanze e bevande tipiche, parampampoli su tutte, il ritorno notturno in slittino stato davvero delirante con tamponamenti e relativi cappottamenti dei piloti. Ringraziamo ancora la Pro Loco per averci fatto trascorrere una settimana spensierata in compagnia e attendiamo con ansia la proposta per lanno prossimo. Antonio De Ascaniis
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Giacobbe Mattaneri, contadino, si presenta il 26 ottobre davanti al sindaco di Mosciano Francesco Antonio Rossi denunciando [] che ieri sera circa una mezzora di notte vide cadere sopra il terreno del Sig. Ferdinando Derossi un pallone aereostatico (sic!), and a raccoglierlo, e se lo riportava in sua casa, allorch si vide sopraatto da Domenico di Luigi Ippoliti armato di fucile, che appena giunto lo ingrill contro il Mattaneri, e da Luciano di Paolo Cardi alias Magnone, e da Pietro di Emidio Spada; il primo pagano, e gli altri due Legionari tutti domiciliati nel Comune di Poggio Morello. Questi per vie di fatto ed usando delle violenze si presero il pallone di ragione del Comune di Corropoli, e particolarmente larmato di fucile tir delle puntate al Mattaneri, e con una di queste colp la di lui glia Lucia Mattaneri. Benedetto Maraessa soccio di Ciafardoni, e Domenico Mastellarini di Montone, e Luigi di Geremia di Fabio, e Pasquale gliastro di Micone di Poggio Morello, che accorsero al tumulto, procurarono di sedarlo, opponendosi aglinsulti dei denunciati, i quali proferirono mille parole ingiuriose contro il Mattaneri. Del che se n formato il presente processo verbale rmato da noi, mentre il denunciante ha detto di non saper scrivere []. Firmato dal sindaco Rossi, contrormato dal cancelliere archiviario Pistilli, il documento in questione viene inoltrato lo stesso 26 ottobre al Giudice di Pace del Circondario. Anch il titolo dellarticolo non faccia pensare ad una fresca notizia giornalistica, dico subito che il fatto1) risale al 1812, quindi allepoca napoleonica. A coloro cui perci dovessero sorgere interrogativi o riaorare fumosi ricordi scolasti devo qui precisazioni noiose ma necessarie. Com noto, Napoleone si era fatto incoronare re dItalia a Milano il 26 maggio 1805 trasformando in Regno la precedente Repubblica e, qualche mese dopo, aveva sbaragliato la terza coalizione antifrancese cui aderivano anche i Borboni di Napoli. Dopo la pace di Presburgo (Bratislava) del 26 dicembre che ne era seguita, Bonaparte, sentenziando in un bollettino del giorno 27 che [] la dinastia di Napoli ha nito di regnare, la sua esistenza incompatibile con la pace dellEuropa e con lonore della mia corona [], il 28 aveva ordinato al generale Massena dinvadere il regno di Napoli, cosa puntualmente avvenuta con lentrata dei francesi in Napoli il 14 febbraio 1806 e seguita dal decreto imperiale del 30 marzo che insediava sul trono di Napoli Giuseppe Bonaparte. Nellintento di ammodernare lantiquata struttura dello stato napoletano il nuovo re aveva subito dato inizio ad una intensa attivit legislativa, ed aveva in questottica emanato l8 agosto la legge 132 sulla divisione ed amministrazione delle provincie del regno2) la quale al Titolo IV, avente per oggetto le universit (comuni), attribuiva al sindaco coadiuvato da due eletti anche poteri di polizia. Ora comprendiamo certo meglio perch a ricevere la denuncia del Mattaneri sia semplicemente stato il sindaco Rossi di Mosciano e non un diverso organo di polizia. Il giudice di pace di Giulia, nellevidente intento di meglio formulare laccusa, sollecita in seguito al sindaco Rossi una [] relazione dei Ociali di Sanit per la ricognizione che dovea farsi [] sul denunciante. Il d 1 novembre il primo eletto di Mosciano, Eusebio Caravelli, comunica che non la si rimette poich il Mattaneri fu [] oeso verbalmente. La di costui glia per, per nome Anna Lucia, venne minacciata da un tal Magnone del Poggio Morello di una puntata di fucile di che costui andava armato, ricoverandosi dietro di un piede di oliva per cui rimase illesa dal colpo di gi vibrato, come ho risaputo dallIstessa Oesa, che ho chiamata avanti di me, di unita al Padre, il quale ha deposto, che essendo il fatto accaduto in tempo di notte, non aveva saputo distinguere se la sua glia fosse stata o no colpita.[] Viene da chiedersi come sia mai possibile non avvedersi allistante di una ferita da arma da fuoco. Va perci notato come alcuni punti della denuncia del Mattaneri risulti di riesso eccessiva. Ad ogni modo, il 5 novembre, il P.M. supplente Cervoni formula latto daccusa. Biagio de Bartolomei, supplente il giudice di pace [] per impedimento dello stesso [], il 9 novembre emette latto di comparizione alludienza ssata alle ore 14 del giorno 20 dello stesso mese per il denunciante e la di lui glia, per gli imputati e per i testimoni gi prodotti, con invito ad esibire nota di eventuali ulteriori testimoni a discarico [] dentro 24 ore []; nota fatta sicuramente pervenire poich il 15 novembre il giudice Torquato Mezzucelli chiama a comparire anche i poggesi Francesco Farinelli e Vincenzo di Damiano. Alle ore 14 della data ssata ha luogo a Giulia la causa correzionale. Poich limiti imposti dallo spazio non consentono di riportare lintero verbale mi limiter a citarne dei passi. Davanti al giudice i denuncianti ribadiscono quanto risulta dallatto daccusa del P.M. I Legionari Cardi e Spada, da parte loro, adducono a giusticazione [] chessendosi essi condotti ad esigere dordine del Percettore del Comune di Bellante la Fondiaria nelle masserie di Sabatino Cicconi e di Giuseppe Violino del Poggio Morello [] vedessero perci in tale occasione circa le ore ventiquattro [] di andare per aria un pallone aereostatico: che spinti dalla curiosit [] gli andassero perci dietro tanto pi che osservarono che andava gi ad abbassarsi per essere quasi intieramente cessato il fuoco, chera nella padella: che camin facendo [] venissero sopraggiunti da Domenico Ippoliti e da altri []: che avanzandosi la notte si sperdessero di vista il pallone: che incontratosi perci con Pasquale Cardone di loro paesano, ed avendo allo stesso domandato se lo avea veduto, questi dicesse loro di volercelo insegnare, e di volerlo quindi ritogliere a chiunque lavesse preso: che [] proseguendo tutti uniti il camino [] trovassero essi, che il pallone restava innanzi la casa rurale di abitazione de Denuncianti []: che pretendessero essi di dividersi il pallone []: che li nominati Mattaneri si opponessero, e che [] prendendo essi da una parte il pallone, mentre che poi dallaltra era mantenuto dai Denuncianti nel tirare che essi facevano rimanesse esso lacerato []: che lacerato dunque il pallone nel modo da essi indicato si prendessero tutti i pezzi, e quindi se ne andassero via.[]. Laltro imputato, Domenico Ippoliti, conferma la deposizione di Cardi e Spada ma aggiunge [] di non essere aatto vero, chegli minacciasse con il fucile, che portava, e che si apparteneva al Legionario Spada, dappoiche come esso giunse nel locale dove era il pallone, dopo esservi arrivati gli altri suoi compagni, pass istantaneamente a restituire il fucile medesimo al nominato Spada.[]. I testimoni, a carico o a discarico in successione chiamati, forniscono in sostanza una versione che, con lievi varianti, esclude luso violento del fucile per cui il giudice, udito il P.M., avverte che [] gli atti saranno rimessi nel Tribunale Correzionale della Provincia[] e invitando gli imputati a far presentare [] una malleveria per evitare la detenzione [] esprime parere [] che gli accusati siano colpevoli della sola violenta appropriazione del pallone []. Considerando che il delitto in questione non era contemplato dal Codice Penale il giudice ritiene applicabile lart.72 della Legge Correzionale che [] punisce ogni violento attentato colla detenzione[] ed auspica [] che gli accusati siano condannati ad un mese di prigionia, ed alle spese del giudizio []. In merito alle indicazioni orarie diusamente menzionate nel fascicolo e, pi dettagliatamente nel verbale del processo, va specicato che trattasi
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Corso legalit Bilancio 2009
La redazione del giornale S@antomero e la Pro-Loco in collaborazione con la Cattedra di Sociologia dei gruppi dellUniversit G. DAnnunzio di Chieti-Pescara organizza: Scuola di formazione civica e di educazione alla legalit Programma incontri luned 12 aprile 2010 - Diritto e societ Prof. F. Ferzetti, docente di Principi e fondamenti del Servizio Sociale Universit DAnnunzio luned 19 aprile 2010 - Senso civico e incivilities. Non soltanto una scelta di sicurezza urbana - Dott. D. Ferrante, dottorando di ricerca in Scienze Sociali presso la Scuola di Alta Formazione DAnnunzio luned 26 aprile 2010 - Un modello di intervento per il contrasto alla violenza sulle donne e lempowerment femminile Dr.ssa R. Pellegrino, dottore di ricerca in S. Sociali, presidente Associazione Ananke, coordinatrice Reti Antiviolenza Abruzzo luned 3 maggio 2010 - Pedolia e internet - Prof. G. Cifaldi, docente di Criminologia nellUniversit degli Studi DAnnunzio Gli incontri inizieranno alle ore 20,15 e si svolgeranno presso la sede dellAssociazione Pro-loco in via De Curtis, 4 a SantOmero Cordinamento scientico prof. G. Di Francesco Facolt di Scienze Sociali Universit G. DAnnunzio, Chieti-Pescara
1806, pagg. 269-280. 3)Tratta dellargomento Giuseppe Brusa, Lemblema di Hora Origine e sviluppi del computo delle ore allitaliana, in La voce di Hora, N 1, dicembre 1995, pagg. 3-17. 4)Nessuno tra gli interrogati dal giudice vale a dire denuncianti, accusati e testimoni in grado di sottoscrivere la propria deposizione se non con un segno di croce. Da ci si evince il grado quasi nullo di alfabetizzazione allepoca ancora imperante nella nostra zona, e non solo nei ceti pi bassi. Per alcuni comuni lIntendente (il nostro odierno Prefetto) incontrava non poche dicolt nella nomina del consiglio decurionale da cui, tra laltro, si eleggeva il sindaco. Tale organo (che prevedeva dieci membri per i comuni no a 3000 abitanti), oltre che di elementi abbienti graditi al governo ed aventi un reddito minimo di 24 ducati annui, doveva anche constare per almeno 1/3 di persone che sapessero leggere e scrivere, e lalto numero di illetterati ne rendeva a volte ardua la costituzione.
Violenta appropriazione...
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ed Ippoliti, che allultimo si accorse di detto pallone in pezzi, non pu elevarsi ad unazione furtiva, perch manca lidea del furto, e lanimo del lucro [] Considerando, chesclusa lidea del furto non rimane applicabile niuno degli Articoli richiamati [] La Corte a voti unanimi ha deciso, e decide, che nella presente causa non vi sia luogo a procedimento, ed in conseguenza a dichiarazione di competenza []. Per concludere, dunque, tanto chiasso per nulla. Ed il tutto che nisce in una bolla di sapone enorme, come un pallone. Note
1)Archivio di Stato di Teramo (AST), Tribunale Criminale, fasc. 612, busta 58, anno 1812. Lintero iter processuale si compone di 23 carte scritte. 2)Collezione degli Editti, Determinazioni, Decreti, e Leggi di S.M. Napoli, Stamperia Simoniana,
Bilancio consuntivo Pro-Loco 2009 Parte I Entrate Saldo iniziale 23.055,47 Totale Titolo I 4.200,00
Tributarie
Totale Titolo II
Extra tributarie
Totale entrate
Totale Titolo II
16.419,72 61,37
Si dichiara che il presente bilancio stato approvato dallAssemblea dei Soci in data 25/03/2009 Il presidente (rmato) Il segretario (rmato) Il presidente del collegio dei revisori (rmato)
Se jechev a scocc
Tutti sanno che a Pasqua i cristiani celebrano la risurrezione di Ges, ma parecchi cristiani non sanno n perch ci si scambino le uova n come viene stabilita la domenica di Pasqua, infatti essa non cade sempre nello stesso giorno dellanno. La celebrazione di questa importante festa cristiana stabilita nella domenica immediatamente successiva alla prima luna piena che si presenti in cielo dopo lequinozio di primavera (21 Marzo). Di questo periodo erano anche celebrazioni pagane per festeggiare la primavera, celebrazioni che prevedevano lo scambio di uova colorate o di legno intagliate, simbolo di fecondit della terra e del riorire della natura, usanza assorbita dalla cristianit per lovvio accostamento alla risurrezione di Ges Cristo. Tutto questo forse non era noto a mio zio (Faustino Flor), tuttavia il giorno che precedeva la Pasqua passava il suo tempo alla cernita scrupolosa delle uova per il giorno seguente, giorno in cui si sarebbe disputato il tanto atteso gioco dello scocc. Questo fantastico gioco dei tempi che furono (perch oggigiorno scomparso, tranne qualche sporadico revival) si disputava per le strade di SantOmero : di fronte al bar Monti (dascelte e ritenute abbastanza dure da resistere ai fendenti avversari. Zio riconosceva luovo giusto battendolo su li dint de nanz (incisivi) infatti quando questi gli caddero per la vecchiaia, decise di smettere di giocare. A quei tempi, trentanni fa (ma forse sono di pi) si aspettava con fremito il giorno di Pasqua anche per giocare a scocc, era giocato come gi detto, per tutto SantOmero, erano parecchi i giocatori ed era tanto lagonismo che cera anche chi frchev da come mi racconta mio padre (Peppin lu falegnam). - Ma come- gli chiedo- si poteva barare in questo gioco? Alla mia domanda si fa una risata e mi racconta un aneddoto che coinvolse mio zio. La gara imperversava e zio incallito giocatore di scocc inizia a giocare conquistando parecchie uova, forte delle sue, scelte con tanta cura. Si trova davanti lennesimo avversario, pone luovo di testa, lo sdante batte e luovo di zio si rompe, prima occhiata fra i due e si continua. Si gira luovo d chl, lavversario batte e anche questa volta luovo di mio zio ha la peggio. Un attimo di stupore, unocchiata arcigna e zio sicuro del suo uovo, con un gesto di rabbia, ma con la sicurzza che lha sempre guidato strappa dalle mani dellavversario luovo e lo scaraventa a terra. Luovo era pieno di cera e mio zio laveva capito e dimostrato spaccandolo a terra...questo era il metodo che si usava per barare : riempire luovo di cera o di pece. Ma ormai le uniche uova che si rompono a Pasqua sono quelle di cioccolato e se si sente parlare di scocc solo quello che serve per chiudere la confezione. Belle le feste di una volta, in cui bastava un uovo in mano per dare vita a una giornata di puro divertimento, bello che ancora si abbia memoria di questi giorni perch chiss qualcuno pu anche farsi un uovo sodo e sdare il proprio glio dopo che gli ha raccontato come si passava la Pasqua un tempo. Buona Pasqua a tutti, dunque e ricordate : chi di uovo ferisce di uovo perisce! Gianluca Flor
vanti alla chiesa parrocchiale), davanti a Rosolino, io li piane, alle case alte ed era una sda uomo contro uomo allultimo uovo. Le regole sono semplici, ognuno portava due o tre uova precedentemente fatte sode e ne stringeva nella mano uno, la sda era nel battere le uova avversarie una sullaltra, quella che si rompeva decretava la scontta e doveva essere ceduta al vincitore. La scelta delluovo giusto quindi, era importantissima ed era unoperazione meticolosa in quanto da nu cst di uova solo due o tre venivano
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Chiedi chi erano I Bruti
Chi di voi ha meno di trenta anni probabilmente non saprebbe rispondere a questa domanda. Per i santomeresi con qualche anno in pi il nome I Bruti invece rievoca ricordi di serate fatte di tanta musica, divertimento e spensieratezza. Alberto, Febo, Jonni, Rolando, unico gruppo di cover band santomerese che la storia ricordi, si sono riuniti e ci parlano della loro avventura, della SantOmero di un tempo, di come oggi, grazie ai Bruti, sono ancora un gruppo. Volevo imparare a suonare la chitarra ci dice Febo, Dai 10 ai 12 anni mia nonna mi dava 200 lire al giorno per comprare la pizzetta. Li risparmiai per riuscire a comprarla.. Rolando:Fin da piccolo avevo la passione della batteria. Mia madre impazziva perch suonavo le casseruole della cucina!. Febo:Quando ci ritrovavamo insieme io e Rolando, che eravamo molto amici, parlavamo spesso dellidea di fare un gruppo e dopo poco, si aggiunse anche Jonni! Alberto invece fu scelto dopo un ballottaggio in un provino. Alberto: Mi ricordo che mi chiamarono e mi chiesero di suonare il basso. Io ci provai ma ero del tutto incapace. Probabilmente gli altri in ballottaggio (Oscar Di Ubaldo e Fulvio Lentini) lo erano pi me e cos scelsero il meno peggio. Jonni: Era la ne del 1984. Io avevo circa 14 anni e gi strimpellavo un pochino la tastiera. Io e Febo eravamo gli unici a suonare uno strumento. Il cantante ero io, anche se allinizio facevamo solo pezzi strumentali. Cantavo anche in inglese anche se con un accento improbabile. Febo: Rolando e Alberto partirono da zero. Feci io ad Alberto le prime lezioni e la cosa incredibile che nonostante la loro impreparazione il gruppo funzionava. Alberto: Io mi impegnavo molto e per suonare imparavo tutte le canzoni a memoria. Tutte! Se sbagliavo una nota andavo nel panico. Non riuscivo a suonare a orecchio. Rolando: Suonavamo tutto quello che ci piaceva. Limportante era suonare. Febo: Jonni, fan di Venditti, era il pi melodico-romantico del gruppo. Io e Rolando eravamo pi rockettari e ci piaceva Vasco. Alberto, invece, era un grande fan dei Toto. Memorabili sono alcuni aneddoti emersi dai ricordi con i nostri visibilmente emozionati nel raccontarli. Febo: Il nome Bruti non fu scelto da noi. Prima del nostro primo concerto dovevamo registraci alla SIAE. Al posto nostro andarono i nostri manager Claudio Durbano e mio padre Enrico. Il Funzionario chiese loro il nome del gruppo e i due, guardandosi un p spiazzati, non trovarono di meglio del nome I Bruti. Jonni: Riuscimmo ad avere gli strumenti a rate. Pagavamo i bollettini risparmiando sulle paghette settimanali. Oggi sembrerebbe impossibile, ma allora il rivenditore ci fece credito dando ducia a dei ragazzini! Altri tempi!. Rolando: Ai nostri concerti vendevamo anche le bevande, oggi vietato ma allora era una fonte di remunerazione molto sostanziosa. Alberto: Quando suonavamo Hells Bells degli AC/ DC per imitare il suono della campana iniziale percuotevamo una bombola del gas!. Jonni: Stavamo suonando Notte prima degli esami di Venditti e sulla strofa Si accendono le luci qui sul palco... il nostro tecnico, Gianni Mastr, doveva in quel preciso istante, collegare a mano la presa delle luci del palco. Preso dallemozione del momento non ci riusc e rischi di bruciare tutto limpianto, non prima
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Craxi driver
per di aver imprecato vicino al microfono con gli spettatori divisi tra inorriditi e divertiti!. Molti erano scettici ma dopo il primissimo concerto in poco tempo attorno a loro nacque un seguito di fan fedelissimi tant che dovettero aggiungere due elementi nel gruppo, Luigi Camaioni, sarmonicista e Renzo Riccioni, chitarrista e saxofonista; arrivarono a dover addirittura cambiare nome per una serata importante a Garrufo scegliendo The Blizzard (La tempesta). Alberto: Cambiammo nome perch iniziammo a fare serate anche fuori da SantOmero e il nome Bruti non ci sembrava indicato anche perch dov cazz iaem cu llu nom, brut.... Chiediamo se nei loro progetti prevista una reunion. Rolando: Anche subito. Alberto: Certo! Sono emozionato. Ero nel gruppo per
amicizia, ho suonato con loro per amicizia e ritrovare ancora oggi quello spirito elettrizzante!. Jonni: Poter condividere ancora oggi i ricordi e le emozioni di quei momenti con Febo, Alberto e Rolando con lo stesso immutato spirito di allora uno dei pi bei traguardi raggiunti a 40 anni! Certo che vorrei che tornassimo a suonare. Anche adesso!. Febo: Quella dei Bruti una storia di amicizia, nata per amicizia e continuata no ad oggi per amicizia anche perch se parliamo di qualit musicale... (risata collettiva). Lidea di riprovarci c, vediamo! Ma se sar, non lo far pi da professionista o per soldi, ma per pura passione, per il piacere di suonare e di farlo ancora nel mio paese. Preparatevi, I Bruti stanno tornando! Fabrizio Cardelli
Avviso ai collaboratori Si invitano quanti inviano articoli per la pubblicazione a non superare una cartella di testo (max 20-24 righe, corpo 14, spaziatura singola). La redazione si riserva comunque di ridurre o sintetizzare gli scritti inviati per adattarli allo spazio disponibile.
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20 anni
Il 6 febbraio, si celebrato il ventennale della fondazione del gruppo Cani sciolti (la frangia pi calda e variopinta del tifo santomerese). Linvito stato raccolto con entusiasmo da tutti: tifosi, dirigenti, vecchie glorie del SantOmero Calcio, nonch da un numero considerevole di concittadini, incuriositi e contagiati dallatmosfera festosa che si respirava. LHotel Davide stato il teatro di un compleanno sui generis davvero indimenticabile. Protagonista assoluto della serata stato il divertimento, quello sano, caratterizzato da uno spirito goliardico emerso man mano che si sono succedute le varie iniziative di contorno. Dalla consegna delle maglie con il logo Cani sciolti stato un crescendo di momenti emozionanti: la proiezione di lmati depoca; la consegna di targhe ricordo agli ex presidenti del sodalizio biancazzurro; la premiazione del cannoniere principe di ogni tempo, Luciano Buoni e quella del presidente ad honorem del club, Paolo Di Serano. Il resto stata pura e semplice allegria, fatta di brindisi, fuochi pirotecnici e balli sfrenati. Questanno la squadra sta disputando un campionato di alto livello e si sta attestando nelle zone alte della classica con una striscia di ben nove risultati utili consecutivi (la pi lunga di sempre!). Complimenti ragazzi e ancora auguri Cani Sciolti! Danilo Camaioni
Confessioni di un campione
Paolo Ciavatta, ciclista neoprofessionista nella prestigiosa Acqua e Sapone
Questanno, dopo essere stato plurivittorioso tra i dilettanti, ti attende il mondo dei professionisti. Come ti stai preparando ad affrontarlo? Mi sto preparando come gli anni passati, con il solito impegno e la solita dedizione, ma con ancora pi grinta e voglia di fare. Da un punto di vista tecnico sto lavorando sul fondo perch le gare dei professionisti sono molto lunghe. Com nata la tua passione per la bicicletta? La mia passione per la bici nata guardando in tv le imprese di Marco Pantani e poi anche grazie a mio padre in quanto stato un ex dilettante. Qual la vittoria che ricordi con pi piacere? La vittoria che ricordo con pi piacere quella di Mercatale Valdarno in Toscana. Come procede il tuo inserimento nellattuale squadra e con quale compagno ti trovi meglio? Devo dire che nellAcqua e Sapone mi sono inserito subito molto bene. Qui ho trovato un ottimo ambiente e ottimi compagni di squadra. Mi trovo bene con tutti e ho un ottimo rapporto soprattutto con i tre fratelli Masciarelli con Palumbo e con Miholjevic. Ho un ottimo rapporto anche con il capitano della squadra, Stefano Garzelli il quale mi d molti consigli. Quali sono i programmi per la stagione? In questo inizio di stagione ho gi disputato il Giro della Calabria, il G.P. costa degli Etruschi a Donoratico, il Tour del Mediterraneo in Francia, il Giro del Friuli e lEroica strade bianche. I prossimi impegni saranno due brevi corse a tappe: la settimana Coppi e Bartali e la settimana Lombarda, quindi la Freccia Vallone in Belgio. La giornata tipo di un ciclista professionista? Sveglia alle 7.30 circa , ricca colazione e alle 9 si esce in bici per lallenamento, che dura da un minimo di 3 ore a un massimo di 7-8 ore in base ai lavori da svolgere. Nel pomeriggio mi riposo e verso le 20 ceno e alle 22 a letto. Velocista, passista o scalatore? Passista scalatore. Un corridore a cui ti ispiri o di cui vorresti ripercorrere le tappe. Armstrong per la grinta e la determinazione. Quale corsa reputi pi competitiva ed aascinante? Il Giro dItalia per me la corsa pi aascinante che esista, perch viene seguita anche da chi non appassionato di ciclismo. La tua opinione su coloro che pensano che la diusione del doping trovi terreno fertile nel ciclismo attuale. Devo dire che il ciclismo negli ultimi anni sta facendo una lotta spietata al doping ed giusto cos. Quindi posso dire che dicile riuscire a farla franca, i controlli ci sono e funzionano. Noi dellAcqua e Sapone, ad esempio, abbiamo aderito allADAMS che un sistema mondiale al quale devi sempre comunicare dove ti trovi, per poter essere sottoposto ad eventuali controlli antidoping a sorpresa, anche fuori competizione. Il tuo sogno nel cassetto. Il mio sogno nel cassetto vincere il Giro dItalia o la Liegi Bastogne Liegi. Cosa ti piace fare nel tempo libero? Nel tempo libero mi piace stare con la mia famiglia e uscire con la mia ragazza. Un consiglio ai tanti cicloamatori che desidererebbero diventare come te. Il consiglio che posso dare a quelli pi o meno giovani di me quello di fare sport in base alle proprie possibilit e di farlo con sacricio e con il massimo dellimpegno. Danilo Camaioni
Via Renato Rascel, 4 64027 SantOmero (TE) Telefono e fax 0861 88068 - 3383031124 - E-mail: prolocosantomero@hotmail.it
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Corso di cucina: un successo!
ristiche in base alle quali si sarebbe assegnato il punteggio (armonia di sapori, gusto, presentazione). Come da prassi i componenti della giuria, dopo una lunga consultazione e riessione, hanno assegnato il primo posto. A dire il vero tutti i quasi cuochi si sono sentiti vincitori in quanto ognuno ha arricchito le proprie conoscenze culinarie, messe in pratica e vericate sia durante il corso che nelle proprie cucine per deliziare il palato di parenti e amici.
Marzo 2010
Ricetta
Arrotolato dagnello tartufato
Ingredienti per 6 persone: una coscia di agnello di circa 1,2 Kg; un tartufo nero piuttosto grosso, in mancanza va bene un vasetto di buona crema di tartufo; 3 salsicce di carne; 4 uova; 50g di grana; 1 bicchiere di buon vino bianco; brodo q.b.; prezzemolo, noce moscata; rosmarino, 2/3 spicchi daglio,olio. sale e pepe.
Dialettezze
Lemmi cetr = s.m. = plur. cetr = pronuncia: lu ctr, li ctr = articoli: lu, li = cocomero. cunseprile = s.m. = pron.: cunspril = invariato al plurale = articoli: lu, li = consobrino, cugino in secondo grado, in italiano anche cugini gli di due sorelle. scerpa, scerpe = s.f. = pronuncia: scerpa, scerp = articolo sing. la = plurale li scirp = serpe, serpente. Verbo mangiare, passato remoto ji magnivi = Io mangiai tu magniste = tu mangiasti isse/sse magn/magntt = egli, ella mangi nu magnmme = noi mangiammo vu magnste = voi mangiaste isch/sch magn/magntt = essi, esse mangiarono Modi di dire Ardhuaj = v.t. = rigovernare, sistemare la cucina, mettere in ordine Ual = v.t. pareggiare, livellare. Ha hualte = ha pareggiato; la nve ha gualite = la neve ha pareggiato i dislivelli del terreno, dei tetti Sci ccise! = imperativo singolare e plurale = espressione volgare = vai/andate a morire ammazzato/ammazzati jssafanchl / jessafanchl = imperativo singolare e plurale = espressione volgare = che andasse/andassero a quel paese
La sera del 19 dicembre era particolarmente fredda. Pochi avrebbero osato percorrere le vie del paese. Ma qualcosa accadde poco prima dellora di cena. Fin dal pomeriggio qualcuno si aannava ai fornelli per preparare prelibatezze da sottoporre al giudizio di una giuria di qualit, che avrebbe decretato i vincitori della gara culinaria da disputarsi quella sera. A conclusione del corso di cucina di I livello, organizzato dalla Pro Loco, i settanta allievi, si stavano cimentando nella realizzazione di alcune ricette. I piatti in gara hanno avuto uno strepitoso successo e non poteva essere altrimenti visto che tutti i corsisti avevano seguito con attenzione e interesse costante gli insegnamenti dello chef, Maurizio De Renzis, insegnante dellalberghiero di San Benedetto del Tronto. Oltre che dalla giuria le pietanze sono state molto apprezzate dagli ospiti che hanno partecipato alla cena. I giurati hanno trovato grande dicolt a decretare i vincitori, poich tutti i piatti rispondevano alle caratte-
Ora nelle case dei settanta ex allievi in bella mostra il diploma conseguito e con ansia si attende la ne del II CORSO DI CUCINA iniziato i primi di marzo che vede protagonista il PESCE, come insistentemente richiesto da tantissimi alla Pro Loco. Sar un replica di successo? Visti le premesse, i precedenti e i risultati non ci sono dubbi! Vera Cristofori
A Pasqua, sulle tavole non pu mancare un piatto dagnello. Dalle nostre parti, allabbacchio romano che un agnellino di 30-40 giorni nutrito solo a latte, si preferisce lagnellone, un giovane animale di 4-5 mesi. Questanno, portiamolo in tavola elaborando una ricetta pi ranata. Preparare una frittata con le uova sbattute, il prezzemolo tritato, il grana, la noce moscata, un po di tartufo tritato, sale, aggiungere anche 1 o 2 cucchiai dacqua, la render gona e morbida. Disossare la coscia dagnello; batterla allargandola sul tagliere, farcirla con la frittata, la salsiccia spellata e a pezzetti e il resto del tartufo a fettine. Arrotolare bene, legare con uno spago per alimenti e metterla in un tegame con olio, aglio, rosmarino, sale e pepe. Farla rosolare ben bene da ogni parte, aggiungere il vino bianco, il brodo e continuare la cottura in forno per 1 ora e mezza circa. Tolto dal forno, tagliare a fettine, servitelo caldo con la sua salsina e insieme ad un buon contorno.
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