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Rimproveri e richiami Ma solo per amore(avvenire)

Dobbiamo partire da una domanda di fondo, affatto scontata: perch ammonire i peccatori? E poi: come fa ad essere unopera di misericordia quella che appare e viene considerata piuttosto come una ione ne!ativa verso una persona? "a nostra !enera ione si premura piuttosto che lindividuo assecondi la sua volont# e pensa peccato quello che lindividuo sente come tale$ %i sentiamo in diritto di consi!liare, eventualmente, su!!erire, ma non di ammonire qualcuno$ "o facciamo solo di fronte ad una patente viola ione del pensare comune, come se lasciare soli sia rispetto o restare indifferenti si!nifichi comprensione dellaltro& "a vera re!ola ' quella dellindividualismo$ "a convin ione diffusa ' che il sin!olo sia lunico !iudice di se stesso e che nessuno pu( intervenire nella vita dellaltro, soprattutto se non richiesto$ )n realt# chi non ammonisce !iudica e non si prende responsabilit#, osserva ma non dice nulla per banale quieto vivere, per pi!ri ia, per indifferen a, per non avere problemi$ *utti cerchiamo, a volte con dispera ione e in modi contraddittori, consi!li, parole, percorsi terapeutici, da cui finiamo per dipendere, proprio per essere ammoniti e quindi, aiutati$ "individuo da solo non ' in !rado di orientarsi, di ritrovarsi, di capire& +bbiamo sempre biso!no dellaltro& Davvero luomo non ' unisola& ,o!liamo, per(, conservare, per paura, lalibi, e forse lillusione, di non avere dipenden e, le!ami forti, insomma che sono sempre io a decidere, che posso farlo quando vo!lio e che comunque io sono il padrone pienamente consapevole di me stesso$ -ualcuno che mi ammonisce e, quindi anche io che ammonisco un altro, tras!redisce la finta coscien a dellindividualismo, appare come una intromissione nella sacralit# della persona, richiede una responsabilit# che non ci sentiamo di prenderci e una preoccupa ione per laltro tale da violare il confine dellio$ )nsomma chiedere aiuto o accettare lintervento di un altro sono !iudicati una sconfitta per una !enera ione il cui .noi/ ' evanescente, can!iante, spesso solo virtuale e cos0 la vera le!!e imposta ' quella disumana dellautosufficien a$ 1apa 2enedetto, con profonda sapien a umana ed evan!elica, diceva: ."uomo pu( accettare se stesso solo se ' accettato da qualcun altro$ 3a biso!no dellesserci dellaltro che !li dice, non soltanto a parole: ' bene che tu ci sia$ 4olo a partire da un 5tu5, l5io5 pu( trovare se stesso$ %hi non ' amato non pu( neppure amare se stesso$ -uesto essere accolto viene an itutto dallaltra persona/$ (2enedetto 6,), 77$6)))$ E!li aveva dedicato la lettera pastorale della -uaresima 7897 proprio a spie!are il senso della corre ione fraterna, cos0 desueta in epoca di imperante individualismo pi: attenta a cercare asettici percorsi formativi piuttosto che appassionate avventure umane e spirituali$ ;nepoca di benessere spirituale so!!ettivo piuttosto che di vita fraterna comunitaria e di amici ia$ 1revale la paura di farsi carico luno dellaltro, cio' di vero amore reciproco$ )nfatti, ammonire non ' liberarsi dellaltro con un !iudi io, ma le!arsi a lui, aiutarlo$ %hi ammonisce deve voler!li ancora pi: bene& "ammonimento per essere credibile richiede insisten a e fedelt#, non ' un !esto di impulso per mettersi a posto la coscien a& 4olo un amore cos0 permette di cambiare e di comprendere il nostro peccato& 1apa 2enedetto, partendo proprio dalla fraternit# come motiva ione principale della corre ione$ .)l !rande comandamento dell<amore del prossimo esi!e e sollecita la consapevole a di avere una responsabilit# verso chi, come me, ' creatura e fi!lio di Dio: lessere fratelli in umanit# e, in molti casi, anche nella fede, deve portarci a vedere nell<altro un vero alter e!o, amato in modo infinito dal 4i!nore$ 4e coltiviamo questo s!uardo di fraternit#, la solidariet#, la !iusti ia, cos0 come la misericordia e la compassione, scaturiranno naturalmente dal nostro cuore$ )l 4ervo di Dio 1aolo ,) affermava che il mondo soffre o!!i soprattutto di una mancan a di fraternit#$ "a cultura contemporanea sembra aver smarrito il senso del bene e del male, mentre occorre ribadire con for a che il bene esiste e vince, perch Dio ' =buono e fa il bene> ( Sal 99?,@A)$ "a responsabilit# verso il prossimo si!nifica allora volere e fare il bene dell<altro, desiderando che anch<e!li si apra alla lo!ica del beneB interessarsi al fratello vuol dire aprire !li occhi sulle sue necessit#/$ 2enedetto 6,) metteva in !uardia da una /anestesia spirituale/$ /1restare atten ione/ al fratello comprende altres0 la premura per il suo bene spirituale$ .Cella 4acra 4crittura le!!iamo: =Rimprovera il sa!!io ed e!li ti sar# !rato$ D# consi!li al sa!!io e diventer# ancora pi: sa!!ioB istruisci il !iusto ed e!li aumenter# il sapere> ( Pr ?,As)$ %risto stesso comanda di riprendere il fratello che sta commettendo un peccato (cfr Mt 9A,9D)$ )l verbo usato per definire la corre ione fraterna E elenchein E ' il medesimo che indica la missione profetica di denuncia propria dei cristiani verso una !enera ione che indul!e al male (cfr Ef D,99)$ "a tradi ione della %hiesa ha annoverato tra le opere di misericordia spirituale quella di =ammonire i peccatori>$ E importante recuperare questa dimensione della carit# cristiana$ Con biso!na tacere di fronte al male$ 1enso qui allatte!!iamento di quei cristiani che, per rispetto umano o per semplice comodit#, si ade!uano alla mentalit# comune, piuttosto che mettere in !uardia i propri fratelli dai modi di pensare e di a!ire che contraddicono la verit# e non se!uono la via del bene/$ Con tacere per amore, ammonire, ' vera carit# e non farlo non ' rispetto, ma indifferen a$ "a corre ione certamente non ' attraente, n per chi la esercita n per chi la subisce$ E tale solo se esercitata e vissuta nellamore& +!!iun!e 1apa 2enedetto: .)l rimprovero cristiano, per(, non ' mai animato da spirito di condanna o recrimina ioneB ' mosso sempre dallamore e dalla misericordia e s!or!a da vera sollecitudine per il bene del fratello$ "apostolo 1aolo afferma: =4e uno viene sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo 4pirito corre!!etelo con spirito di dolce a$ E tu vi!ila su te stesso, per non essere tentato anche tu> ( Gal @,9)$ Cel nostro mondo impre!nato di individualismo, ' necessario riscoprire limportan a della corre ione fraterna, per camminare insieme verso la santit#$ 1ersino =il !iusto cade sette volte> ( Pr 7F,9@), dice la 4crittura, e noi tutti siamo deboli e manchevoli (cfr1Gv 9,A)$ E un !rande servi io quindi aiutare e lasciarsi aiutare a le!!ere con verit# se stessi, per mi!liorare la propria vita e camminare pi: rettamente nella via del 4i!nore$ %' sempre biso!no di uno s!uardo che ama e corre!!e, che conosce e riconosce, che discerne e perdona (cfr Lc 77,@9), come ha fatto e fa Dio con ciascuno di noi/$ +mmonire ' !esto di carit# e tutti ne abbiamo biso!no$ E aiutare a comprendere le conse!uen e delle mie scelte, che spesso non sa valutare o a cui non credo, deformato dallillusione che posso sempre cambiare quando vo!lio io o che lunico !iudi io ' il mio$ -uante sofferen e si potrebbero evitare se sapessimo ammonire con vera carit#& )n alcuni casi lammonimento ' evidente, condiviso, forte$ +d esempio, durante il suo via!!io a +!ri!ento, Giovanni 1aolo )) si rivolse cos0 ai mafiosi: .Cel nome di %risto, mi rivol!o ai responsabili: convertitevi& ;n !iorno verr# il !iudi io di Dio&5$ Ed in tante occasioni ha ammonito con vi!ore coloro che si macchiavano di evidente e pubblico peccato$ %os0 1apa 2enedetto ha sti!mati ato, ad esempio, il carrierismo, luso privatistico della %hiesa, il dare scandalo ai piccoli$ -uesta chiare a, per(, deve aiutare tutti i cristiani ad ammonire con u!uale for a i mafiosi o chi vive in situa ione di evidente peccato e farlo sempre nella speran a di strapparli dalla complicit# con il male$ Ges: afferma che (Gv 9D,7) .o!ni tralcio che porta frutto, lo pota perch porti pi: frutto/$ )l tralcio lasciato a se stesso diventa sterile, come accade facilmente con la presun ione, la facile convin ione di potere fare da soli, lor!o!liosa o rasse!nata convin ione di fare abbastan a, di credersi padroni di se stessi e dei frutti$ "amore di colui che pota ' speran a che i frutti possano essere pi: abbondanti, anche quando, come per la vite, ta!liare sembra dure a, perdita, sacrificio inutile di quello che abbiamo se !iudichiamo solo nel presente$ 1otare non ' limitare il tralcio, quanto piuttosto aiutarlo a essere forte& %ome per la vite: per ta!liare dobbiamo desiderare dia tanti frutti e sapere vedere la primavera quando ancora siamo in inverno& +ltrimenti la lasciamo com', si inselvatichisce, diventa sterile$ +mmonire, quindi, non ' affatto mancan a di rispetto o offesa allindividuo, come pu( su!!erire una mentalit# piena di paure, catturata dal presente, alla ricerca di un benessere immediato, debole nella speran a& Ges: ama la persona, da valore unico allindividuo, a cominciare da quei .sen a volto/, cio' sen a .io/ che erano !li schiavi$ 4e amo qualcuno vo!lio sia protetto dal male& E!li stesso si fa schiavo per liberare dalla condanna pe!!iore, quella del non avere valore, del non esistere per laltro, dal non essere e dal non avere prossimo$ Ges: ama perch vuole che tutti abbiano un nome, un volto, siano una persona, un corpo, da amare, rispettare, anche quando ' allontanato le!almente come il lebbroso, ' considerato insi!nificante, come i bambini o le vedove, quando viene evitato perch un pericolo come un lebbroso o uno sconosciuto, come luomo me o morto che torna alla vita solo per la compassione del samaritano$ )l ,an!elo ' proprio una storia di nomi, cio' di persone, che acquistano importan a, ori!inalit#, fisionomia, carattere, proprio perch amati e custoditi da "ui$ E non diventano affatto u!uali, ma, questo s0, le!ati luno allaltro, tanto da arrivare ad essere .un cuore solo e unanima sola/$ 4e stessi, ma insiemeB io e noi, sin!olarit# e comunione, amore per se e amore per !li altri, aiuto reciproco$ %os0 lindividuo ' davvero se stesso& 4e ' amato& Ges: non si sostituisce affatto alla decisione della persona, non umilia la nostra volont#, an i, questa ' talmente e sempre decisiva, tanto da essere il suo vero limite allamore$ "ui resta alla porta e bussa finch noi non !li apriamo$ "ui cerca una donna strappandola allanonimato della folla e vuole riconoscere proprio lei perch il suo rapporto non ' mai anonimo, impersonale e perch vuole re!alarle quel bellissimo riconoscimento, reali a ione e piena consapevole a dellio: .la tua fede ti ha salvata/$ Ges: non vuole che la !ente lo se!ua per i miracoli che compie e in molti episodi sembra quasi sconsi!liare la folla di venir!li dietro facilmente chiedendo a tutti di avere fame del pane che dura in eterno, perch non di solo pane vive luomo$ Coi spesso, purtroppo, crediamo che lindividualismo sia la !aran ia per la nostra persona, mentre ' solo motivo di solitudine, che ci fa credere padroni di noi stessi quando ci trasforma banalmente in isole, vulnerabili, questo s0, al pensiero comune$ %he per(, siccome ' comune, di tutti e non ha un volto, non ' una persona concreta da amare ed a cui le!arsi, appare, a noi che abbiamo paura di un amore vero e quindi personale, pi: rassicurante e facile& Ges: ' molto diverso dai maestri del suo e di o!ni tempo, che ammoniscono, sti!mati ano, condannano, !iudicano con ri!ore e intransi!en a, maestri che sanno riconoscere la pa!liu a e caricano su!li altri pesi insopportabili che loro stessi non vo!liono sollevare nemmeno con un dito$ Madelein Delbrel li descrive .!ente che, sempre, parla di servirti con laria da capitano, di conoscerti con aria da professore, di ra!!iun!erti con re!ole sportive, di amarti come ci si ama in un matrimonio invecchiato/$ E quanti !uasti creano cristiani cos0, tanto da rendere antipatico il bellissimo annuncio del ,an!elo, da ridurlo a le!!e, facendo credere in diritto di !uardare con antipatia e sufficien a il fratello, ammonendo sen a amare$ Essi certificano il peccato con le loro senten e, ma non sanno e non vo!liono aiutare a cambiare, non hanno interesse che questo avven!a& Con desiderano !uada!nare un fratello (Mt 9A,9D), abbracciarlo perch ' tornato in vitaB non credono che la pecora smarrita posa essere ricondotta allovile, che un uomo vecchio diventi nuovo$ -uesta, ', invece, la speran a di Ges:$ ) farisei di o!ni tempo e !enera ione amano la le!!e non luomo, perch questo scombina i nostri calcoli, chiede misericordia e non sacrifici, coinvol!e nellimprevedibile le!ame dellamore e di un destino unico$ 1robabilmente sono essi stessi attraversati da dubbi, ma li nascondono come se il bianco del sepolcro potesse risolvere la morte o lipocrisia fosse una medicina$ )l contrario della !iusti ia dei farisei, pri!ioniera del peccato e delle re!ole, non ', per(, non dire niente, lasciare, ipocriticamente, ciascuno cos0 com' e in fondo solo& Ges: parla, e quindi, se necessario, ammonisce, perch ama$ E curioso che ammonisce per lo pi: i !iusti perch non sanno vedere il loro peccato, coloro che si credono a posto$ +l contrario verso i peccatori ha parole di comprensione, di soste!no, di tenere a, di speran a irra!ionevole secondo la le!!e, di amore in!enuo per il pessimismo cinico di chi crede di conoscere luomo& .,a e dora in poi non peccare pi:/, su!!erisce alla donna adultera$ +mmonimento e speran a$ Con assiste con indifferen a al peccato, attento solo a esserne protetto lui& Con dispre a sentendosi buono, come quel fariseo che sale al tempio$ "+bb 1ierre diceva: ."inferno il momento di chiare a, di luce piena in cui o!nuno si vede cos0 com fatto: in comunione o bastante a se stessoB in altre parole, amante de!li altri o adorante di se stesso$ )o& "a mia carriera& )l mio successo& "a mia fortuna& H3ai detto di bastare a te stesso? 4oddisfati& -uella sar# la danna ione$ "inferno non altro$ E essere votati a !uardarsi nello specchio cos0 come si per leternit#/$ 1otremmo dire: linferno ' conse!uen a di un uomo che fu!!e da qualsiasi ammoni ione, convinto cos0 di essere se stesso, di affermare il suo valore perch nessuno !li pu( dire nulla e finisce per restare disperatamente cos0 com'& "inferno ' anche frutto dellipocrita indifferen a di non dire nulla$ .I!ni volta che luomo ne!a la propria miseria e impoten a e pretende di bastare a se stesso, e!li uccide lamore perch ama se stesso$ %on lamici ia biso!na che finisca, che si spe i, questaria di sufficien a, reale o apparente, che o!nuno, nelle rela ioni con !li altri, si sfor a di mostrare per prote!!ersi$ Con vi possibilit# di amici ia, come di amore autentico, se non l# dove ci sia povert# di spirito secondo la formula evan!elica, ovvero profonda .non sufficien a/, a!!iun!eva l+bb 1ierre$ Ges: ammonisce ma non umilia$ E!li rivela alla donna samaritana .tutto quello che ha fatto/, ma sempre con speran a e misericordia, tanto da liberarla dalla sua dolorosa e difficile storia di tradimenti e solitudine$ Ges: rivol!e parole dure ai !iusti nella speran a possano vedere e sentire$ .Guai a voi/ ' lestremo tentativo per rendere consapevole, chi, al

contrario, diffida, si chiude, pensa che il male sia fuori di s$ .Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perch pulite l<esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d<intemperan a/ (Mt 7J,7D)$ .Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perch siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d<ossa di morti e d<o!ni immondi ia/$ (Lc @,7FE7@): .Guai a voi, ricchi, perch avete !i# la vostra consola ione$ Guai a voi che ora siete sa i, perch avrete fame$ Guai a voi che ora ridete, perch sarete afflitti e pian!erete$ Guai a voi quando tutti !li uomini diranno bene di voi, perch i padri loro facevano lo stesso con i falsi profeti/$ Dovremmo prendere sul serio queste ammoni ioni cos0 chiare di Ges: e soprattutto comprenderle come lestremo tentativo di farci rientrare in noi stessi e di metterci di fronte alle conse!uen e delle nostre scelte$ Con sono minacce, ma ammonimenti perch non pian!iamo e restiamo sen a nulla& E noi dobbiamo anche aiutarlo a toccare il cuore di chi si crede !iusto perch ha le mani pulite anche se, come i sepolcri imbiancati, nasconde la morte dentro$ ) !iusti si difendono, credono che il problema non siano loro ma Ges:$ Eppure Ges: non si stanca di parlare loro proprio per liberarli dalla pri!ione della diffiden a, che li porta a credersi a posto perch occupano i primi posti, mentre sono lontani dalla !ioia vera$ Ges: ammonisce come un fratello, un padre, un vero amico e non come un maestro che asse!na i compiti o esamina lalunno& %i vuole liberi dal male$ 4olo un amore forte e appassionato sa riconoscere il male ed ' capace di scio!liere da questo$ Gli uomini, invece, amano sentirsi e fare da maestri: ammoniscono sen a misericordia, incutono paura per ottenere rispetto e obbedien a$ Ges: parla perch ha misericordia, perch ' pi: intimo a noi di noi stessi$ 1er lui nessuno ' mai il suo peccato e spera, anche contro noi stessi, che possiamo essere diversi$ Ges: libera dalla paura i peccatori e !enera invece il timore, ini io dellamore, via necessaria per cambiare e comprendere se stessi e la !ra ia$ -uando lammonimento non nasce dallamore e non lo trasmette ' insopportabile, appare in!iusto, quasi unoffesa alla mia reali a ione& Ges: ammonisce anche 1ietro, con parole dure, dirette, sen a finti formalismi, con la libert#, appunto dellamore$ 1ietro lo tentava ra!ionando, sen a accor!ersene, con la mentalit# del mondo, quella per cui la vittoria ' nella for a e non nella debole a$ (Mt 9@,7J) .Ma Ges:, voltatosi, disse a 1ietro: =,attene via da me, 4atana& *u mi sei di scandalo$ *u non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose de!li uomini/$ 1arole forti, che devono aiutare lui e tutti noi a non ra!ionare secondo la le!!e del salvare se stessi, motivo dello scandalo della croce$ +mmonisce 1ietro anche quando, con sicure a, dichiarava (Mc 9F, 7?) .-uand<anche tutti fossero scandali ati, io per( non lo sar(&/$/)n verit# ti dico che tu, o!!i, in questa stessa notte, prima che il !allo abbia cantato due volte, mi rinne!herai tre volte/$ +mmonisce il suo peccato e con questa sua parola !li re!ala lini io di una vita pi: umile, pi: vera, sen a paura della propria debole a$ )l ,an!elo ci mette in !uardia perch non cerchiamo la felicit# dove possiamo trovarla e per questo ' pieno di ammoni ioni$ .Ma io vi dico/, afferma Ges: nel discorso della monta!na, per rimarcare la differen a dalla !iusti ia dei farisei e dei pa!ani$ Con basta pi: lequilibrata e !iusta re!ola dellocchio per occhio, dente per dente, occorre amare il nostro nemico$ +mmonisce a non cercare la nostra ricompensa, a non volere sapere e ricordare cosa faccia la destra e la sinistra per donare, solo per donare$ +mmonisce tutti noi a non essere !randi come i capi di questo mondo, ma a esserlo facendoci !randi nel servi io !li uni de!li altri, perch il pi: !rande ' colui che serve$ )l peccato non ' brutta fi!ura, cosa che, invece, ci sembra imperdonabile, che temiamo e per la quali soffriamo tantissimo& Ges: vede nel profondo perch ama il cuore e vuole la !ioia vera& Ed il peccato non ' certo un problema formale, ma complicit# con il male$ 4pesso il peccato appare .innocuo/: non !enera immediatamente nessun !iudi io ne!ativo ne!li altri e nessun cambiamento del nostro ruolo$ + volte, an i, ' peccato quello che pu( offrire importan a, ruolo, come il lusso, lesteriorit#, la for a, la furbi ia, luso dellaltro per nutrire il proprio io$ E facile non accor!ersi delle conse!uen e delle nostre scelte$ 1referiamo interpretare il nostro peccato, farne o!!etto di discussione, anche pubblica, come tanti aspetti della nostra vita, come fosse carattere, una manifesta ione di come siamo fatti, qualcosa da capire, con un certo !usto di narcisismo cos0 diffuso verso quello che ci appartiene$ -ualcosa da capire e basta, perch il problema sono io ed il mio benessere personale$ Ma allanima, in realt#, questo non basta& 1er paura dellamore fu!!iamo lammonimento su di noi& )nvece capiamo il peccato proprio quando ci confrontiamo finalmente non pi: e non solo con noi stessi ma con un oltre, ci mettiamo di fronte a Dio, al suo !iudi io$ 4olo specchiarci in lui ci fa capire davvero chi siamo, anche nel nostro peccato, perch illumina anche le parti pi: buie della nostra anima, ma sempre con una luce che ' amore, luce della quale non dobbiamo avere paura& %erto, sappiamo quanto sia facile sentirsi . a posto/, assecondare la suadente voce del nostro or!o!lio, listintiva difesa del nostro io, intenerirsi per le nostre difficolt#, sentirsi vittime$ )n realt# ' un uomo che soffre, proprio perch si !iudica da solo& E facile non permettere a!li altri di ammonire, anticipando con la!!ressivit#, difendendosi con le !iustifica ioni, chiudendosi nel silen io$ )n realt# non soltanto non dobbiamo subire ma cercare laiuto fraterno con docilit#, riconoscendolo cos0 necessario per cambiare$ )l %ardinale Daneels con acute a scriveva: .4pesso, per i nostri contemporanei, libert# vuol dire unicamente essere libero da, essere liberato da tutti i le!ami che parali ano$ Ma a che serve essere liberi da se non si sa per che cosa uno libero? 4en a un pro!etto di vita che abbia senso, che entusiasmi, la libert# forse qualcosaltro di un vicolo cieco? -uanto alla belle a essa non libera pi: , pie!ata com al narcisismo$ Gli uomini cercano un Dio$ Ma questo Dio deve parlare$ Ma, si sente dire ancora, c davvero posto per due? % posto per Dio e per me? 4e lui esiste, non sono uno schiavo? 4e re!na, che ne della mia libert#? 4trano, un diamante non andr# mai a chiedere al sole: .4metti di brillare& *u mi schiacci&/$ Con dir# piuttosto: illuminami, perch pi: vivi sono i tuoi ra!!i, pi: io scintillo e pi: posso essere diamante& 1roprio perch tu ci sei, io sono pienamente me stesso/$ )n realt# ' proprio la paura dellamore che ci fa scappare da ci( di cui abbiamo pi: biso!no$ "a vera fraternit# ' in fondo la causa e anche il frutto dellammonimento$ )l peccato, infatti, ' ci( che ci divide dallaltro, che ci fa vivere per noi stessi, che ci deforma con lor!o!lio di bastare a noi stessi$ 5E< il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cos0 importante$ *u diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato$ *u sei responsabile della tua rosaK5$ (+ntoine de 4aintEELuprM)$ E tutti noi, in realt#, abbiamo biso!no di un padre, un fratello, una madre, una sorella che ci addomestica con il suo amore e non ci ver!o!niamo di farlo nel comandamento reciproco dellamore$ Dio !iudica, perch non indifferente& "ammonimento si motiva con questo !iudi io, cui ten!o e, che mi aiuta a fermarmi e cambiare$ Coi crediamo poco al !iudi io di Dio, deformati come siamo dalal convin ione che io sono il solo che pu( !iudicare me stesso& %assiano, monaco sa!!io che inse!nava ad uomini ro i a volersi bene e a vivere assieme scriveva: =4e qualcuno, per aver commesso una qualsiasi colpa viene sospeso dalla pre!hiera, nessuno abbia il permesso di pre!are con lui prima che, prostratosi e!li a terra per peniten a, l<abate non conceda il perdono a lui che supplica davanti a tutti i fratelli$ %olui, infatti, che avr# la presun ione di unirsi a lui nella pre!hiera o in una conversa ione prima che e!li sia riaccolto da chi presiede, riceva un<analo!a puni ione, poich si ' conse!nato volontariamente a 4atana, al quale l<altro, secondo le parole dell+postolo, era stato destinato in vista della corre ione del suo peccato$ %hi si unisce a lui pecca molto !ravemente, poich offrendo!li consola ione fa s0 che il suo cuore si indurisca ancora di pi:, e non permette che que!li rifletta sulla sua conversione e sulla necessit# di chiedere perdono per ci( per cui ' stato escluso dalla pre!hieraB an i, comportandosi cos0 e!li alimenta leccita ione dellor!o!lio e lostina ione del peccatore, inducendolo a una condi ione ancora pe!!iore/$ -uanto ' vero che il buonismo non ' affatto bont# e che assecondare non ' amare, ma illudere e lasciare soli con se stessi$ +mmonire i peccatori ' possibile, per(, solo se liberiamo il nostro cuore dal peccato$ )l consi!lio di to!liere la trave nel proprio occhio non ' soltanto per smettere di !iudicare !li altri ed ini iare finalmente a !uardare se stessi, ma anche perch possiamo vedere il prossimo, riconoscere il fratello, la sorella e non la pa!liu a& )nvita 4ant+!ostino (Discorso JAN) .Dovremmo dunque tacere e non muovere rimproveri a nessuno? Co, dobbiamo sen a dubbio rimproverare, ma prima rimproverare noi stessi$ ,olete rimproverare il vostro prossimo? 1erch cercare chi ' lontano? )l prossimo che vi ' pi: vicino, che avete davanti a voi, siete voi stessi$ 4e uno non ama se stesso, non pu( amare neanche il suo prossimo$ "a re!ola dell<amore del prossimo la ricevete da voi stessi$ 4e uno mi dice che ama il suo prossimo, io !li rispondo di amare prima se stesso e di rivol!ere a s i rimproveri/$ 4i ammonisce non per una perfe ione astratta, ma per liberare dal male& "a perfe ione di Ges: ' molto diversa da quella, davvero disumana, dei farisei& 1er Ges: la perfe ione non ' un modello sen a errori, come delle mani pure ma non sporche della vita$ "a perfe ione ' lamore e quindi la misericordia& 1erfetto non ' chi si crede sen a peccato, qualcuno cui non si pu( dire niente, chi non ha sba!liato ma nemmeno amato, ma ' il pubblicano e la prostituta che passano avanti ai !iusti nel Re!no dei cieli$ Essi hanno sba!liato tanto, ma sono perfetti perch hanno pianto e si sono abbandonati come bambini, sen a nessun merito, ad un amore tanto pi: !rande di loro$ 1erfetto ' chi ha visto un uomo affamato e !li ha semplicemente dato da man!iare$ 4en a ricompense$ 4olo per amore$ %he triste a uomini (ed anche comunit#, come ha ricordato papa Orancesco) cui non si pu( dire nulla, piene di difese e di paure, chiuse, lontane dalla vita, sen a .incidenti/ ma anche sen a prossimo& Giobbe esclama: ( Gb D,9N): .Oelice l<uomo, che ' corretto da Dio/$ Oelice non ' chi pu( fare da solo, ma chi si lascia amare& "autore della "ettera a!li Ebrei a!!iun!e: (Eb 97,99): .%erto, o!ni corre ione, sul momento, non sembra causa di !ioia, ma di triste aB dopo per( arreca un frutto di pace e di !iusti ia a quelli che per suo me o sono stati addestrati/$ Ges: ammonisce perch ama e perch vuole che la ( Gv 9D,99) la sua !ioia sia in noi e la nostra !ioia sia piena$ Dobbiamo anche ricordarci il limite stesso del nostro ammonire$ Con dipende tutto da noi (qualche volta per poca fede, per troppa convin ione su noi stessi e sulle nostre opere finiamo per crederlo e diventiamo, cos0, farisei&)$ Coi seminiamo amore, aiutiamo a comprendere, cerchiamo di aiutarci reciprocamente, ma sempre affidandoci alla !ra ia del 4i!nore, unico maestro e vero seminatore di amore nel cuore de!li uomini$ 4ant+!ostino afferma: ."<uomo, dunque, corre!!a con misericordia ci( che pu(B ci( che invece non pu( corre!!ere, lo sopporti con pa ien a, e pian!a e !ema con amore/$ 4empre 4ant+!ostino a proposito della corre ione riprende il famoso ama e fa ci( che vuoi: (Discorso 9@JP2): .Oratelli, qualora uno ven!a sorpreso in qualche colpa, voi, !li spirituali, corre!!etelo in questa maniera, con mite a$ 4ia che incora!!i, che ti mostri paterno, che rimproveri, che sia severo, ama e, tutto ci( che vuoi, fallo pure$ )l padre infatti non odia il fi!lio, eppure il padre, se ' necessario, percuote il fi!lio, apporta dolore per prote!!erne la salute$ -uesto vuol dire quindi: con mite a$ 4e infatti uno ven!a sorpreso in qualche colpa e dirai: Con mi ri!uardaB ed io ti dir(: 1er quale ra!ione non ti ri!uarda? 4e avrai trascurato la pia!a di lui, renderai un conto ne!ativo del peccato della tua ne!li!en a/$ +mmonisce, allora, non un distaccato maestro o un freddo !iudice ma un padre e un fratello& Con ' vero che ammonisce chi non ha interesse per laltro& +n i& -uante ammoni ioni non dette hanno lasciato solo il fratello e non lo hanno aiutato a rendersi conto& +scoltiamo sempre 4ant+!ostino: (Discorso JAN) .4ta scritto: %hi dispre a la corre ione ' infelice$ 4i pu( rettamente a!!iun!ere a questa massima: come chi dispre a la corre ione ' infelice, cos0 chi ricusa di dare la corre ione ' crudele$ %hi ferisce ' misericordioso, chi risparmia ' crudele$ ,i pon!o un esempio dinan i a!li occhi$ )l padre anche quando ferisce ama$ E non vuole che il fi!lio perisca$ Con bada al suo sentimento paterno, pensa a ci( che ' utile al fi!lio$ 1erch? 1erch ' padre, perch prepara l<erede, perch educa il suo successore$ Ecco: colpendo, il padre si mostra buono, colpendo si mostra misericordioso$ 4e il fi!lio, che ' inesperto e non viene corretto, vive in maniera da perire, e se il padre fa finta di niente, se il padre lascia correre, se il padre teme di urtare il fi!lio traviato con la severit# della corre ione, risparmiandolo non si mostra crudele? )" problema, allora, non ' chi sono io per dire qualcosa allaltro, ma prendersi la responsabilit# e la libert# dellamore$ E anche accettarla per s& 4olo lamore ci libera dalla paura e ci fa trovare le parole che possono toccare il cuore$ 4an Orancesco nella sua re!ola (%apitolo ,) invitava o!ni frate e custodire se stesso ma anche il fratello$ .Cessun frate faccia del male o dica del male a un altro an i per carit# di spirito volentieri si servano e si obbediscano vicendevolmente$ E questa ' la vera e santa obbedien a del 4i!nore nostro Ges: %risto/ )l suo amore esi!ente aiutava i frati ad essere mi!liori, diversi$ .JA7 Con era solito blandire i vi i, ma sfer arli con ferme aB non cercava scuse per la vita dei peccatori, ma li percuoteva con aspri rimproveri, dal momento che aveva pie!ato prima di tutto se stesso a fare ci( che inculcava a!li altri$ Con temendo quindi d<esser trovato incoerente, predicava la verit# con franche a/$ Orancesco ammonisce perch vive quello che chiede a!li altri e sa che lui stessa ha biso!no di essere ammonito$ +mmoniva e si lasciava ammonire perch fratello e padre$ .9F7 Con soltanto con i ma!!iori di lui si mostrava umile il servo di Dio, ma anche con i pari e !li inferiori, pi: disposto ad essere ammonito e corretto, che ad ammonire !li altri$ ;n !iorno, montato su un asinello, perch debole e infermo non poteva andare a piedi, attraversava il campo di un contadino, che stava lavorando$ -uesti !li corse incontro e !li chiese premuroso se fosse frate Orancesco$ +vendo!li risposto umilmente che era proprio lui quello che cercava: =Guarda EEdisse il contadino EE di essere tanto buono quanto tutti dicono che tu sia, perch molti hanno fiducia in te$ 1er questo ti esorto a non comportarti mai diversamente da quanto si spera >$ Orancesco, a queste parole, scese dall<asino e, prostratosi, davanti al contadino, pi: volte !li baci( i piedi umilmente rin!ra iandolo che si era de!nato di ammonirlo/$ Del resto e!li soleva dire: (N@J) che ' dovere del superiore, padre e non tiranno, prevenire l<occasione della colpa e non permettere che cada chi poi difficilmente potrebbe rial arsi, una volta caduto/$ -uesto ' il senso vero dellammonire il peccatore$ E quando

non lo facciamo che amara soddisfa ione, purtroppo, nel vedere il fratello cadere, ma!ari per !iudicarlo o per sentirsi mi!liori& Orancesco, che era !eniale nella carit#, ci ricorda che ammonire non avviene soltanto con le parole, ma anche e soprattutto con la nostra vita e con lesempio$ (9N8J) .;n ministro dei frati si era recato da Orancesco, per celebrare con lui la solennit# del Catale, nel luo!o di Rieti$ E i frati, per feste!!iare il ministro e la ricorren a, prepararono le mense in maniera alquanto distinta e ricercata il !iorno di Catale, stendendo belle tova!lie con vasellame di vetro$ 4cendendo Orancesco dalla cella per desinare, vide che erano state poste mense pi: elevate e preparate con cura$ *osto si allontan( nascostamente, prese il bastone e il cappello di un povero venuto col# quel !iorno e, chiamato sottovoce uno dei suoi compa!ni, usc0 fuori dalla porta del luo!o, a insaputa dei frati$ )l compa!no rest( dentro, vicino alla porta$ )ntanto i frati entrarono alla mensa, poich Orancesco aveva ordinato che non lo aspettassero, quando non fosse !iunto all<ora della refe ione$ Rimasto fuori un po< di tempo, buss( alla porta e il suo compa!no tosto !li apr0B il 4anto, avan ando col cappello sul dorso e il bastone in mano, and( all<uscio della stan a in cui i frati desinavano$ E come un pelle!rino e povero implorava: =1er amore del 4i!nore Dio, fate l<elemosina a questo pelle!rino povero e malato& >$ )l ministro e !li altri lo riconobbero subito$ )l ministro !li rispose: = +nche noi siamo poveri, fratello, e poich siamo in molti le elemosine che abbiamo sono sufficienti al nostro biso!no$ Ma per amore di quel Dio, che hai nominato, entra nella stan a e divideremo con te le elemosine donateci da Dio >$ Entr( Orancesco e si ferm( in piedi davanti alla tavola dei fratiB il ministro !li diede la scodella in cui man!iava e del pane$ E!li li prese umilmente, sedette vicino al fuoco, di fronte ai fratelli seduti a tavola, e sospirando disse loro: .,edendo una mensa apprestata con tanta ele!an a e ricercate a, ho pensato che non fosse la tavola di reli!iosi poveri che o!ni !iorno vanno a carit# di porta in porta$ + noi, miei cari, si addice se!uire l<esempio della umilt# e povert# di %risto pi: che a!li altri reli!iosi, poich a questo siamo chiamati e questo abbiamo promesso davanti a Dio e a!li uomini$ +desso s0 mi sembra di star seduto come si conviene a un frate minore, poich le solennit# del 4i!nore sono pi: onorate con l<indi!en a e la povert#, per me o della quale i santi si !uada!narono il cielo, an ich con la raffinate a e la ricerca del superfluo, a causa delle quali l<anima si allontana dal cielo/$ Di ci( arrossirono i fratelli, considerando ch<e!li parlava la purissima verit#$ E alcuni cominciarono a pian!ere forte, vedendo Orancesco seduto per terra, e come puramente e santamente aveva voluto corre!!erli e ammaestrarli$ +mmoniva invero i frati ad avere mense basse e semplici, in modo che i secolari ne traessero edifica ione, e se qualche povero sopra!!iun!esse invitato dai frati, potesse sedersi alla pari e vicino a loro, non il povero per terra e i frati pi: in alto/$ Ecco, tutti piansero e capirono$ Q il frutto dellammoni ione$ Ritrovare la piene a della fraternit#, sen a paure, sen a ver!o!ne$ 40, davvero ' felice colui cui ' rimessa la colpa$ Con c' !ioia da soli e non ci si salva da soli$ *riste luomo cui non si pu( dire nulla& Con abbiamo paura di ammonire e di farci ammonire, per trovare la !ioia vera che il peccato ruba e nasconde$ 4empre con la libert# dellamore$ +nche nellammonire i peccatori .ama e fa ci( che vuoi/$ Qualunque parola offensiva pronunciata contro i poveri lo feriva al cuore, e non poteva soffrire che qualcuno insultasse o maledicesse qualunque creatura di Dio !n "iorno ud# un frate fare una insinua$ione ad un poveretto che supplicava l%elemosina& '(on vorrei che tu fossi ricco e ti fin"essi biso"noso)* +ome l%ud# il padre dei poveri, san ,rancesco, rimprover- molto duramente il frate che aveva pronunciato quelle parole, e "li ordin- di spo"liarsi davanti al mendicante e di chieder"li perdono, baciando"li i piedi Era solito dire& '+hi tratta male un povero fa in"iuria a +risto, di cui quello porta la nobile divisa, e che per noi si fece povero in questo mondo*./+or 0,12 Spesso perci-, incontrando qualche povero con carichi di le"na o altri pesi, prendeva sulle sue spalle quei pesi, sebbene fosse assai debole3 Matteo Maria Zuppi

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