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DISCORSO CONGRESSO PROVINCIALE SINISTRA ECOLOGIA E LIBERT Il futuro ipotecato 09/10/2010 La domanda che mi sono fatta : per quale

motivo la cultura dovrebbe essere un tema importante da trattare proprio oggi che stiamo portando a compimento la trasformazione di un progetto come quello si Sinistra Ecologia e Libert in un vero e proprio soggetto politico. Cosa centra con la politica la cultura? La risposta che mi sono data che, oggi pi che mai, la scuola, la ricerca, la cultura sono forse dei punti dai quali partire, delle basi sulle quali costruire unidea innovativa di societ e di relazioni, in fin dei conti una nuova idea di fare politica. In Europa si gi capito che questa non una crisi qualunque e non se ne esce seguendo percorsi convenzionali, occorre individuare nuove opportunit e darsi nuovi obiettivi. Innanzitutto la crisi che viviamo in Italia anche una crisi culturale la cui storia viene da lontano. Alcuni numeri raccontano di unItalia agli ultimi posti in molte classifiche che riguardano largomento cultura. In Europa la media del Pil investito in cultura attorno all'1,5%. In Italia, dopo l'ultima manovra finanziaria siamo allo 0,21%. In questa cifra si tiene conto della cultura in senso stretto ma prenderei in considerazione anche l'istruzione e la ricerca nel mio ragionamento. Lo Stato europeo che investe una maggiore percentuale di PIL per listruzione la Danimarca che si attesta sull8,28%, lItalia ferma al 4,74%. Le statistiche dimostrano che questo dato fortemente legato ad un altro indicatore ovvero la percentuale di giovani tra i 20 e i 24 anni che hanno un titolo di studi secondari superiori: ai primi posti ci sono una serie di paesi dellest, tra cui primeggia il 91,8 della Slovacchia, noi siamo sestultimi al 73,6%. Cito questo dato perch labbandono scolastico un tema che bisognerebbe affrontare con pi seriet. Non possiamo pensare che un giovane su quattro affronti il mercato del lavoro di oggi con la licenza media. Accenno soltanto al fatto che siamo messi male anche per gli investimenti in ricerca: appare del tutto evidente che il nostro tristissimo 1,10% del PIL non ci permette di confrontarci con Paesi come la Svezia che al primo posto in classifica, dedica alla ricerca il 3,86% del suo PIL. L'Italia all'ultimo posto in molte classifiche, perch dovremmo spendere energie per risalire proprio queste? Perch un partito politico come il nostro dovrebbe affrontare questi argomenti?

La mia opinione che la politica dovrebbe avere la capacit di innescare un circolo virtuoso affinch a partire dalla scuola sia generato un valore culturale che possa trasformarsi anche in un valore sociale (integrazione, colmare divario di genere!) che poi si tradurrebbe in un valore economico che liberando nuove risorse farebbe ripartire il circolo. Forse risalire questa classifica ci potrebbe dare gli strumenti per risalire anche le altre.

I tagli sulla scuola, contro i quali in molti hanno protestato ieri in tutta Italia, sono inaccettabili perch stanno mettendo un'ipoteca sul nostro futuro. La scuola dei tagli quella in cui non si riuscir a fornire ai giovani gli strumenti adeguati per affrontare le sfide di domani. un rischio che non possiamo correre. una scuola in cui agli insegnanti non riconosciuta alcuna autorevolezza, in definitiva una scuola che non pu assolvere all'importante compito che le spetta in tempi di crisi. E terminato il percorso scolastico? Non mi soffermo sull'assurdit di formare intelligenze che dopo la laurea volano all'estero, ma dopo la scuola, presto o tardi uno finisca cosa c' fuori? Sostanzialmente un Paese fermo, che va indietro. I giovani che iniziano il loro percorso lavorativo dovrebbero portare con s una capacit di immaginare scenari diversi, trovare percorsi nuovi, sviluppare idee innovative invece il labirinto del precariato costringe molti della mia generazione ad arrabattarsi senza una speranza di poter progettare la propria esistenza. Le statistiche ci dicono che non ci sono giovani sfiduciati come quelli italiani. Mi ha colpito molto un'intervista messa in onda quest'estate alla sceneggiatrice e intellettuale SUSO Cecchi DAmico. L'intervistatrice che credo fosse la nipote le chiedeva cosa pu il mondo degli adulti consigliare ai giovani affinch rinasca quel senso civico, spirito di lottare per una societ pi giusta e lei sorprendentemente suggeriva a questa generazione senza futuro di andare al cinema, a teatro, leggere un bel libro. L per l questa risposta mi ha lasciata un perplessa. Ma probabilmente proprio cos. Posto che la cultura possa rappresentare uno strumento per migliorare la nostra societ: Come pu la cultura generare un valore economico? Ci sono ormai molti articoli che parlano del legame tra cultura ed economia. Ma in tempi di crisi forse si iniziato a prendere queste teorie sempre pi seriamente. 2

Il Tafterjournal parla della cultura come risorsa collettiva che contribuisce a: - Aumentare la creativit, - Stimolare linnovazione - Accrescere la qualit del capitale umano In Italia poi abbiamo un altro problema culturale da risolvere e attenzione! Arrivare a una soluzione di questo peso sociale libererebbe risorse economiche considerevoli. Sto parlando del tema della disuguaglianza di genere. Sapete che il fatto che una donna smetta di lavorare dopo una gravidanza lo paghiamo tutti in termini di perdita di PIL. La Prof. della Bocconi Daniela Del Boca ci dice che chiudere il divario significherebbe per il nostro Paese un aumento del PIL di ben 22 punti. Su questo nata una vera e propria disciplina womenomics. In conclusione la politica deve guardare al mondo della cultura con pi rispetto e attenzione di quanto si sia fatto in passato perch con la crisi economica c da risolvere anche una discreta crisi della politica. In Sel mi aspetto di trovare un luogo in cui individuare forme e tematiche per ricominciare ad immaginare una societ, un mondo, delle relazioni diverse. Dobbiamo recuperare la capacit di immaginare scenari futuri, vedere lobiettivo ultimo e mettersi in camino. Buon lavoro a tutti.

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