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LIBRO IX

1 Nel corso dell'anno successivo ci fu la pace di Caudio, rimasta celebre per la disfatta subita dai Romani, durante il consolato di Tito Veturio Calvino e Spurio Postumio. Quell'anno il comandante in capo dei Sabini era Gaio Ponzio fi lio di !rennio, fi lio di un padre c"e eccelleva in sa ezza, e lui stesso uerriero e strate a di prim'ordine. Quando li ambasciatori inviati a c"iedere soddisfazione rientrarono senza aver concluso la pace, Gaio Ponzio disse# $Non crediate c"e %uesta ambasceria non abbia avuto esito alcuno, perc"& con essa abbiamo espiato l'ira de li d'i sorta nei nostri confronti per aver violato i patti. Qualun%ue sia stato il dio c"e "a voluto farci sottostare all'obbli o di restituire ci( c"e ci era stato ric"iesto in base alle clausole del trattato, sono sicuro c"e %uesto stesso dio non "a radito c"e i Romani abbiano respinto con tanta arro anza la nostra riparazione per l'avvenuta rottura dei patti. )a c"e cos'altro si sarebbe potuto fare per placare li d'i e rabbonire li uomini, pi* di %uello c"e i+ abbiamo fatto, Quel c"e ' stato tolto ai nemici come bottino, e c"e secondo le le i di uerra avrebbe i+ potuto dirsi a buon diritto nostro, l'abbiamo restituito. - responsabili della uerra li abbiamo riconse nati morti, visto c"e non ci ' stato possibile conse narli vivi. .e loro cose, per evitare c"e ci rimanesse addosso %ualcosa c"e potesse far ricadere la colpa su di noi, le abbiamo portate a Roma. Cos'altro devo a voi, o Romani, cosa ai trattati, e a li d'i testimoni dei trattati, C"i vi devo proporre a iudice della vostra rabbia e della nostra pena, Non vo lio sottrarmi al iudizio di nessuna popolazione e di nessun privato cittadino. Se infatti il pi* forte non concede al pi* debole alcun diritto umano, allora mi rivol er( a li d'i c"e si vendicano de li eccessi di superbia, e li implorer( di rivol ere le loro ire contro %uanti non "anno ritenuto sufficiente la restituzione delle proprie cose n& l'a iunta delle altrui, contro %uanti la cui ferocia non ' stata saziata dalla morte dei colpevoli, n& dalla conse na dei cadaveri n& dai beni c"e accompa navano la resa dei loro le ittimi proprietari, contro %uanti non potranno mai essere placati se noi non offriremo loro il nostro san ue da succ"iare e le nostre membra da sbranare. .a uerra, o Sanniti, ' iusta per coloro ai %uali risulta necessaria, e il ricorso alle armi ' sacrosanto per %uelli cui non restano altre speranze se non nelle armi. /i conse uenza, se nelle imprese de li uomini ' una cosa di assoluta importanza avere li d'i dalla propria parte piuttosto c"e contro, state pur certi c"e le uerre del passato le abbiamo condotte pi* contro li d'i c"e contro li uomini, mentre %uesta c"e ' ormai alle porte la condurremo a li ordini de li d'i in persona0. 2 /opo aver rivolto ai Sanniti %ueste profetic"e parole non meno vere c"e di buon au urio, si mise alla testa dell'esercito andando ad accamparsi nei pressi di Caudio con la ma ior se retezza possibile. /i l1 invi( dieci soldati travestiti da pastori a Calazia, dove li era iunta voce si trovassero i+ il console e l'accampamento romani, e ordin( loro di pascolare il bestiame vicino alle uarni ioni armate dei Romani, a distanza l'uno dall'altro. Nel caso si fossero poi imbattuti in predatori nemici, avrebbero dovuto riferire tutti la stessa storia, e cio' c"e li eserciti sanniti si trovavano in 2pulia, c"e erano impe nati ad assediare .uceria con tutte le forze e ormai stavano per prenderla d'assalto. Questo tipo di voci, messe in circolo a bella posta in precedenza, era i+ arrivato alle orecc"ie dei Romani, e la loro attendibilit+ venne incrementata dalle deposizioni dei pri ionieri, c"e, e ci( ebbe un peso determinante, collimavano tutte tra di loro. Non c'era dubbio c"e i Romani erano c"iamati a portare aiuto a li abitanti di .uceria, alleati valorosi e fedeli, anc"e per evitare c"e l'2pulia defezionasse in blocco di fronte alla minaccia incombente dei Sanniti. Si discusse soltanto sul percorso da compiere. .e strade c"e portavano a .uceria erano due# una lun o la costa adriatica, aperta e s ombra, ma tanto pi* lun a %uanto pi* sicura, l'altra attraverso le 3orc"e Caudine, pi* rapida. Si tratta per( di un luo o con %uesto tipo di conformazione# due ole profonde, strette e coperte di bosc"i, colle ate da una catena ininterrotta di monta ne. -n mezzo a %ueste monta ne si apre una pianura abbastanza ampia, ricca di ac%ue e di pascoli, e ta liata da una strada. 4ra, per accedervi ' necessario attraversare la prima ola, mentre per uscire si deve o tornare sui propri passi per la strada fatta all'andata, oppure 5 %ualora si vo lia procedere 5 attraversare una ola ancora pi* stretta e impervia della prima. .'esercito romano, dopo aver ra iunto %uella pianura attraverso uno dei passa i incassati nella roccia, stava marciando verso la seconda ola, %uando la trov( ostruita da una barriera di tronc"i abbattuti e di rossi massi. !ra c"iaro c"e si trattava di un a uato nemico# infatti avvistarono sulla cima della ola un manipolo di armati. Cercarono %uindi, senza perdere un attimo, di ritornare indietro per il passa io attraverso il %uale erano arrivati, ma trovarono sbarrato anc"e %uesto da ostacoli naturali e da uomini armati. 2llora, senza c"e nessuno lo avesse loro ordinato, si bloccarono, attoniti, le membra incapaci di muoversi. ! uardandosi in faccia l'un l'altro, ciascuno nella speranza c"e il compa no avesse ma iore lucidit+ e potesse prendere una %ualc"e decisione, rimasero a lun o in silenzio. Poi, %uando videro c"e si stavano piantando le tende dei consoli, e c"e %ualcuno cominciava a preparare il materiale per allestire l'accampamento, pur rendendosi conto c"e costruire fortificazioni in una situazione pressoc"& irreparabile e disperata avrebbe suscitato il riso del nemico, ci( non ostante, per non a iun ere la propria responsabilit+ alla dis razia, tutti 5 senza c"e nessuno li esortasse a farlo o lo ordinasse loro 5 si misero di propria iniziativa a costruire dei dispositivi di difesa, scavando una trincea intorno al campo nei pressi dell'ac%ua di un ruscello# e ironizzavano amaramente, %uasi non bastassero le insolenti frecciate dei nemici, sull'inutilit+ delle opere allestite e della fatica sostenuta. 2ttorno ai consoli tristi, c"e non convocavano nemmeno il consi lio di uerra 6visto c"e non c'era consi lio o aiuto c"e potessero

valere7, si vennero a racco liere di loro spontanea volont+ i luo otenenti e i tribuni, mentre i soldati, irandosi verso il pretorio, c"iedevano a li ufficiali %uel soste no c"e a malapena li d'i avrebbero potuto offrire. 3 .a notte li sorprese mentre pi* c"e consultarsi si stavano lamentando del proprio destino, e o nuno di essi rea iva secondo il proprio carattere. 8no diceva# $2vanziamo attraverso le barriere lun o la strada, su per le pendici dei monti, attraverso i bosc"i, dovun%ue potremo portare le armi# cos1 c"e almeno si riesca ad arrivare fino al nemico, sul %uale da %uasi trent'anni abbiamo la me lio. Tutto sar+ facile e a evole per dei soldati romani c"e combattono contro perfidi Sanniti0. 8n altro ribatteva# $/ove e per dove dovremmo andare, Non vo liamo per caso spostare i monti dalle loro sedi naturali, 3inc"& avremo %ueste cime sopra la testa, per %uale via si potr+ ra iun ere il nemico, 2rmati o inermi, cora iosi o vi liacc"i, siamo tutti u ualmente pri ionieri e vinti9 il nemico non ci offrir+ nemmeno una spada perc"& possiamo morire in maniera loriosa# vincer+ la uerra senza muovere un dito0. .a notte trascorse tra battute di %uesto enere# nessuno pens( a riposare o a man iare. )a nemmeno i Sanniti, pur trovandosi in una con iuntura tanto favorevole, sapevano c"e cosa convenisse fare. ! per %uesto decisero all'unanimit+ di inviare un messa io a !rennio Ponzio, padre del comandante in capo, per averne un consi lio. Quest'ultimo, avanti ne li anni com'era, si era i+ ritirato non solo dall'attivit+ militare, ma anc"e dalla vita politica. Ci( non ostante, nel suo corpo malato era ancora vivo il vi ore dell'animo e dell'intelletto. Quando venne a sapere c"e li eserciti romani erano stati sc"iacciati alle 3orc"e Caudine tra due ole, essendo li stato c"iesto un consi lio dal messa ero inviato dal fi lio, propose di lasciarli andare al pi* presto tutti senza colpirli. )a siccome %uesto consi lio non venne messo in pratica, inviato una seconda volta lo stesso messa ero col c:mpito di consultarlo, e li propose di ucciderli tutti dal primo all'ultimo. .e risposte contrastavano tanto da sembrare il responso di un oracolo ambi uo# e il fi lio 5 pur pensando c"e ormai anc"e la mente del padre avesse perso lucidit+ nel corpo malato 5, ci( non ostante si lasci( convincere dalle insistenze di tutto l'esercito a convocare il enitore di persona nell'assemblea. Stando a %uanto si racconta, il vecc"io non avrebbe fatto difficolt+ a lasciarsi portare su un carro all'accampamento, e una volta introdotto nell'assemblea si sarebbe espresso all'incirca in %uesti termini, senza modificare in nulla il proprio parere, ma limitandosi a c"iarirne i motivi# sce liendo la prima strada, c"e lui riteneva la pi* valida, ci si sarebbe assicurata una pace duratura e l'amicizia con un popolo potentissimo9 optando invece per la seconda, si sarebbe evitata la uerra per molti anni, perc"& dopo la perdita di %uei due eserciti per i Romani non sarebbe stato facile ra iun ere di nuovo la potenza di un tempo9 una terza via non esisteva. )a siccome il fi lio e li altri alti ufficiali insistevano a c"iedere c"e cosa pensasse di una soluzione di compromesso 5 permettere cio' ai Romani di andarsene sani e salvi, ma imporre loro, in %uanto vinti, il diritto di uerra 5, l'uomo rispose# $Questa soluzione ' tale c"e non vi ac%uister+ de li amici n& vi liberer+ dai nemici. Salvate pure la vita a uomini c"e avete esasperato con un trattamento umiliante# la caratteristica del popolo romano ' %uella di non sapersi rasse nare alla condizione di vinto. Nei loro cuori sar+ sempre vivo il marc"io di infamia del caso presente, e %uesto non dar+ loro pace fino a %uando non vi avranno ripa ato con pene molte volte pi* dure0. 8na volta respinte entrambe le sue proposte, !rennio venne ricondotto dall'accampamento in patria. 4 3rattanto, nell'accampamento romano, falliti parecc"i tentativi di fare breccia nell'accerc"iamento, e mancando ormai o ni cosa, nella morsa de li eventi si decise di inviare ambasciatori a c"iedere una pace a parit+ di condizioni# se non l'avessero ottenuta, avrebbero sfidato il nemico in batta lia. 2lla dele azione Ponzio replic( c"e la uerra era ormai stata decisa, e siccome neppure da sconfitti e da pri ionieri erano in rado di ammettere la propria sorte, li avrebbe fatti passare sotto il io o privi di armi e con una sola veste per ciascuno. -l resto delle condizioni sarebbero state e%ue per vincitori e vinti# se i Romani abbandonavano il territorio sannita e ritiravano le colonie fondate, allora Romani e Sanniti in futuro sarebbero vissuti attenendosi alle loro le i in base a un patto di alleanza alla pari. !rano %ueste le condizioni alle %uali e li era pronto a scendere a patti coi consoli. Se %ualcuna di %ueste clausole non era di loro radimento, allora vietava a li ambasciatori di ripresentarsi al suo cospetto. Quando venne riferito l'esito dell'ambasceria, il lamento levatosi immediatamente da tutto l'esercito fu cos1 profondo e li animi vennero invasi da un tale sconforto, c"e il dolore non sarebbe stato pi* rande se fosse iunta la notizia c"e tutti erano destinati a morire in %uello stesso luo o. Restarono a lun o in silenzio, e i consoli non riuscivano ad aprire bocca n& per difendere un accordo cos1 infamante, n& per respin ere un patto tanto necessario, %uando .ucio .entulo, c"e tra li ambasciatori inviati era allora il pi* autorevole per valore e per caric"e ricoperte, disse# $Ricordo, o consoli, di aver spesso sentito mio padre raccontare di essere stato il solo, nel senato sul Campido lio, a sconsi liare di riscattare Roma dai Galli pa andola a peso d'oro, perc"& i Romani non erano stati circondati n& con una trincea n& con un fossato da %uel nemico %uanto mai indolente e poco portato ai lavori di fortificazione, ed erano in rado di tentare una sortita, pur risc"iando moltissimo, ma senza andare incontro a un disastro sicuro. ! se, come %uelli erano stati in rado di lanciarsi dal Campido lio armati contro il nemico, nel modo spesso utilizzato da li assediati per tentare una sortita contro li assedianti, venisse anc"e a noi concessa l'opportunit+ di combattere 6in posizione favorevole o meno7, certo non mi manc"erebbe lo spirito di mio padre nel uidarvi. )orire per la patria, lo ammetto, ' cosa loriosa, e sono pronto a offrire la mia vita per il popolo e per l'esercito romano o a ettarmi nel mezzo dei nemici. )a ' %ui c"e vedo la patria, %ui tutto %uel c"e resta delle le ioni romane, le %uali, a meno c"e vo liano correre incontro alla morte per difendere se stesse, c"e cosa possono salvare con il loro sacrificio, ;.e case della citt+,; dir+ %ualcuno, ;le mura e la ente rimasta a Roma;. )a, per !rcole, ' proprio se %uesto esercito verr+ annientato c"e tutto ci( andr+ perduto e non salvato< C"i, infatti, potr+ difenderlo, 3orse la massa imbelle e senz'armi, $!sattamente come le difese, per !rcole, da li assalti dei Galli0. )a potr+ forse invocare l'arrivo da Veio di un esercito con Camillo alla testa, .e nostre speranze e le nostre risorse le abbiamo tutte %ui# se le salviamo, salviamo la patria, se invece le conse niamo alla morte, abbandoniamo la patria al suo destino. ;.a

resa ' per( cosa disonorevole e infamante;. )a proprio %uesto ' vero amor di patria# salvarla, %ualora ve ne sia biso no, a prezzo tanto del disonore %uanto della morte. Vediamo %uindi di subire %uesto marc"io di infamia, per %uanto indelebile esso possa essere, e pie "iamoci alla fatalit+, c"e neppure li d'i possono superare. 2ndate, o consoli, e riscattate con le armi la citt+ c"e i vostri antenati "anno riscattato con l'oro0. 5 - consoli, essendo venuti a collo%uio con Ponzio, mentre il vincitore voleva stipulare un trattato di pace, replicarono c"e il trattato non poteva essere stipulato senza il consenso del popolo, senza i feziali e il resto del consueto rituale. Per %uesto la pace di Caudio non fu stipulata con re olare trattato 5 come abitualmente si crede e come anc"e scrive Claudio 5, ma tramite una aranzia personale. -nfatti c"e biso no ci sarebbe stato, per un trattato, di aranti e di osta i, visto c"e in %uel caso l'accordo ' stipulato dall'invocazione c"e Giove colpisca %uel popolo venuto meno alle condizioni sancite, cos1 come il maiale viene colpito dai feziali, Garanti si fecero i consoli, i luo otenenti, i %uestori, i tribuni militari, e ci restano i nomi di tutti coloro c"e sottoscrissero l'impe no 6mentre rimarrebbero solo i nomi dei due feziali, nel caso fosse stato stipulato un vero e proprio trattato7. -noltre, per l'inevitabile rinvio del trattato, fu imposta la conse na di =>> cavalieri in %ualit+ di osta i, destinati a pa are con la propria vita se i patti venivano violati. 3u poi fissato il termine per conse nare li osta i e per lasciare libero l'esercito disarmato. -l rientro dei consoli rinnov( il dolore all'interno del5l'accampamento, e i soldati si trattennero a stento dallo sca liarsi addosso a %uanti, per la loro imprudenza, li avevano trascinati in %uel luo o# per la cui i navia erano adesso costretti a uscirne in maniera ancora pi* infamante di come vi erano entrati9 non erano ricorsi a una uida pratica della zona, n& avevano effettuato rico nizioni, lasciandosi spin ere alla cieca dentro una fossa come tante bestie selvatic"e. Si uardavano li uni con li altri, osservavano le armi c"e presto avrebbero dovuto conse nare, le mani destinate a essere disarmate, i corpi so etti alla volont+ del nemico# avevano i+ di fronte a li occ"i il io o nemico, la derisione, li s uardi arro anti dei vincitori, il passa io senza armi in mezzo a uomini armati e ancora la mesta marcia dell'esercito disonorato attraverso le citt+ alleate, il ritorno dai enitori in patria, l+ dove spesso essi stessi e i loro antenati erano rientrati in trionfo. Solo loro erano stati sconfitti senza subire ferite, senza armi, senza combattere9 a loro non era stato concesso n& di s uainare le spade n& di scontrarsi in batta lia col nemico9 a loro era stato infuso invano il cora io. )entre mormoravano %ueste cose, arriv( l'ora fatale dell'i nominia, destinata a rendere tutto, alla prova dei fatti, ancora pi* doloroso di %uanto non avessero imma inato. -n un primo tempo ricevettero disposizione di uscire dalla trincea senza armi, con addosso un'unica veste. - primi a essere conse nati e incarcerati furono li osta i. Poi fu in iunto ai littori di scostarsi dai consoli, cui fu invece tolta la mantella da enerali# spettacolo %uesto c"e suscit( cos1 rande compassione anc"e tra %uanti poco prima si erano sca liati contro i consoli proponendo di conse narli al nemico e di farli a pezzi, c"e ciascuno dei presenti, dimentico della propria sorte, distolse lo s uardo da %uella profanazione di una simile autorit+, come dalla vista di %ualcosa di abominevole. 6 - consoli furono i primi a esser fatti passare seminudi sotto il io o9 poi, in ordine di rado, tutti li ufficiali vennero esposti all'infamia, e alla fine le sin ole le ioni una dopo l'altra. - nemici stavano intorno con le armi in pu no, lanciando insulti e dile iando i Romani. )olti vennero minacciati con le spade, e alcuni furono anc"e feriti e uccisi, se l'espressione troppo risentita dei loro volti a causa di %uell'oltra io offendeva il vincitore. Cos1 furono fatti passare sotto il io o, e 5 cosa %uesta %uasi ancora pi* penosa 5 proprio sotto li occ"i dei nemici. 8na volta usciti dalla ola, pur sembrando loro di vedere per la prima volta la luce come se fossero emersi da li inferi, ci( non ostante la luce in s& e per s& fu pi* dolorosa di o ni tipo di morte, al vedere una sc"iera ridotta in %uello stato. ! cos1, anc"e se avrebbero potuto ra iun ere Capua prima di notte, dubitando dell'affidabilit+ de li alleati e trattenuti dalla ver o na, lun o la strada c"e porta alla citt+ abbandonarono a terra i loro corpi ormai biso nosi di tutto. Quando a Capua arriv( la notizia del ver o noso episodio, l'arro anza con enita dei Campani venne meno di fronte alla naturale compassione nei confronti de li alleati. -nviarono immediatamente ai consoli le inse ne della loro carica9 ai soldati offrirono invece armi, cavalli, vestiti e cibo, e al loro arrivo si fecero loro incontro tutto il senato e il popolo, adempiendo cos1 a o ni tipo di obbli o formale in materia di ospitalit+ pubblica e privata. )a n& l'umanit+ de li alleati n& la benevolenza dei volti poterono strappare una parola ai Romani, c"e nemmeno sollevavano li occ"i da terra per rivol ere uno s uardo a li amici c"e si sforzavano di consolarli. 2 tal punto la ver o na, ancor pi* dell'amarezza, li spin eva a evitare la conversazione e la compa nia de li esseri umani. -l iorno dopo alcuni iovani esponenti della nobilt+ vennero inviati col c:mpito di scortare fino al confine della Campania %uelli c"e stavano partendo9 al rientro, convocati in senato, rispondendo alle domande de li anziani, riferirono c"e i Romani avevano dato l'impressione di essere ancora pi* avviliti e mesti, tanto silenziosamente camminavano, come fossero diventati muti. -l fiero carattere romano era prostrato, e insieme alle armi aveva perso anc"e il cora io. Nessuno aveva avuto la forza di ricambiare il saluto, di rispondere, di aprir bocca per lo s omento, come se portassero ancora al collo il io o sotto il %uale erano stati fatti passare. .a vittoria ottenuta dai Sanniti non era stata soltanto clamorosa, ma anc"e duratura nel tempo, perc"& avevano privato il nemico non tanto di Roma 6come in passato i Galli7, %uanto piuttosto della virt* e dell'or o lio romano, e %uesto dimostrava ancor di pi* il loro valore. 7 )entre si dicevano e si sentivano %ueste cose, e nell'assemblea dei fedeli alleati la potenza romana veniva %uasi pianta come se fosse stata annientata, pare c"e 2ulo Calavio, fi lio di 4vio, uomo famoso per nascita e per esta compiute, e in %uel periodo reso ancora pi* rispettabile dall'et+, avesse sostenuto c"e le cose stavano in tutt'altra maniera# %uel silenzio ostinato, li occ"i fissi a terra, le orecc"ie sorde a o ni tipo di conforto e l'imbarazzo di dover uardare la luce erano i se nali di un animo c"e nell'intimo covava un'enorme rabbia. Se non conosceva male il

carattere dei Romani, di l1 a poco %uel silenzio avrebbe suscitato tra i Sanniti rida piene di emiti e dolore, e il ricordo della pace di Caudio sarrebbe stato molto pi* pesante per i Sanniti c"e per i Romani. Perc"& dovun%ue si fossero scontrati nei iorni a venire, o nuno di essi avrebbe avuto la rinta di sempre, mentre per i Sanniti non ci sarebbero state dappertutto le 3orc"e Caudine. .a notizia della rave disfatta era i+ arrivata anc"e a Roma. -n un primo tempo si era venuti a sapere c"e erano stati circondati. Poi, ben pi* doloroso di %uello relativo al pericolo corso, era arrivato l'annuncio della ver o nosa pace. 2lla notizia dell'accerc"iamento, erano state avviate le pratic"e della leva militare. Quando per( si venne a sapere c"e era stata stipulata una pace tanto infamante, venne interrotto l'allestimento di rinforzi. ! s*bito, senza aspettare alcuna decisione ufficiale, il popolo tutto si era abbandonato a o ni forma di lutto. - ne ozi intorno al foro vennero c"iusi, sospesi spontaneamente i pubblici affari prima ancora c"e arrivasse l'ordine relativo. Vennero deposte le to "e orlate di porpora e li anelli d'oro. - cittadini erano %uasi pi* addolorati dello stesso esercito9 il loro risentimento non toccava soltanto i comandanti e i responsabili e aranti della pace, ma anc"e li innocenti soldati# sostenevano c"e non li si dovesse acco liere in citt+ n& all'interno delle case. -l rancore venne per( pie ato dall'arrivo dell'esercito, c"e suscit( compassione anc"e ne li animi pi* esacerbati. !ntrati infatti in citt+ a tarda sera, non come uomini c"e tornavano sani e salvi in patria contro o ni speranza, ma con l'aspetto e l'espressione di pri ionieri, si rinc"iusero nelle loro case e nessuno di essi volle vedere il foro o la pubblica via, n& l'indomani n& i iorni successivi. - consoli, nascosti nelle loro abitazioni, non compirono alcun esto pertinente alla carica, tranne %uanto prescritto da un decreto del senato, e cio' la nomina di un dittatore cui far presiedere le elezioni. .a scelta cadde su Quinto 3abio 2mbusto, mentre maestro di cavalleria venne eletto Publio !lio Peto. )a essendosi verificata una %ualc"e irre olarit+ in %uesta nomina, i due vennero rimpiazzati dal dittatore )arco !milio Papo e dal maestro di cavalleria .ucio Valerio 3lacco. Neppure %uesti, tuttavia, riuscirono a presiedere le elezioni, e siccome il popolo si dimostrava insofferente nei confronti di tutti i ma istrati di %uell'anno, si ebbe un interre no. -nterr& furono Quinto 3abio )assimo e )arco Valerio Corvo, il %uale proclam( consoli Quinto Publilio 3ilone e .ucio Papirio Cursore per la seconda volta, c"e vennero eletti all'unanimit+ dalla cittadinanza perc"& erano i enerali pi* in vista del periodo. 8 !ssi entrarono in carica lo stesso iorno in cui erano stati eletti 6%uesta la decisione del senato7 e, dopo aver portato a compimento i decreti ordinari del senato, misero all'ordine del iorno il dibattito sulla pace di Caudio. Publilio, cui %uel iorno toccava il potere, disse# $Parla, o Spurio Postumio0. Questi si alz( in piedi e, con la stessa espressione con la %uale era andato sotto il io o, disse# $Non i noro, o consoli, di esser stato c"iamato e invitato a parlare per primo non in se no di onore ma a titolo di infamia, e non certo in %ualit+ di senatore, ma come responsabile di una uerra sventurata e di una pace infamante. Tuttavia, dato c"e non avete messo all'ordine del iorno la discussione relativa alla nostra colpevolezza e neppure alla pena da infli erci, tralasciando di difendermi 6cosa c"e non sarebbe troppo difficile di fronte a uomini non certo i nari dei casi e delle vicissitudini umane7, esprimer( in poc"e parole la mia opinione sulla %uestione da voi posta all'ordine del iorno. ! sar+ la mia opinione a testimoniare se io abbia voluto salvare me stesso o piuttosto le vostre le ioni, %uando mi sono impe nato dando una aranzia tanto i nominiosa %uanto necessaria. Nei confronti di %uesta il popolo romano non "a alcun tipo di vincolo, poic"& essa ' stata offerta senza il suo consenso, e in virt* di essa ai Sanniti non ' dovuto nulla se non le nostre persone. Conse nateci nudi e le ati tramite i feziali# liberiamo dall'obbli o reli ioso il popolo, se lo abbiamo vincolato in %ualc"e modo, affinc"& non vi sia alcuno scrupolo divino o umano c"e impedisca di ricominciare da capo una uerra iusta e sacrosanta. Propon o c"e nel frattempo i consoli arruolino un nuovo esercito, lo armino e lo uidino fuori dalla citt+, senza entrare per( in territorio nemico prima c"e siano state messe in pratica tutte le operazioni necessarie per la nostra conse na. -o invoco e supplico voi, o d'i immortali# se non avete voluto c"e i consoli Spurio Postumio e Tito Veturio conducessero con successo la uerra contro i Sanniti, almeno accontentatevi di averci visti andare sotto il io o, di averci visti vincolati da una promessa umiliante, conse nati nudi e le ati al nemico, pronti a ricevere sui nostri corpi tutta l'ira dei nemici. 3ate s1 c"e i nuovi consoli e le le ioni romane combattano la uerra contro i Sanniti nello stesso modo in cui sono state combattute tutte le uerre precedenti al nostro consolato0. Non appena ebbe pronunciato %ueste parole, i presenti furono presi, insieme, da una tale ammirazione e compassione verso %uell'uomo, c"e da una parte stentavano a convincersi c"e e li fosse %uello stesso Spurio Postumio c"e aveva firmato una pace tanto ver o nosa, e dall'altra provavano pena al pensiero c"e una simile personalit+ dovesse sopportare il pi* crudele supplizio da parte dei nemici risentiti per la rottura della pace. )entre l'intera assemblea non aveva c"e parole di elo io per %uell'eroe e ne approvava la proposta, tentarono per %ualc"e tempo di porre il proprio veto i tribuni della plebe .ucio .ivio e Quinto )elio, i %uali sostenevano c"e la conse na dei due e? consoli non poteva liberare il popolo dall'obbli o reli ioso, a meno c"e ai Sanniti non venisse restituita o ni cosa nello stato in cui si trovava a Caudio. 2 iun evano di non meritare alcuna pena per il fatto di aver salvato l'esercito del popolo romano offrendo le proprie persone come aranzia alla pace, e infine di non poter essere conse nati ai nemici n& sottoposti a violenza, vista la loro caratteristica di inviolabilit+. 9 2llora Postumio disse# $-ntanto cominciate col restituire noi c"e non siamo sacri, ci( c"e potete fare, senza violare i principi della reli ione. Poi conse nerete anc"e costoro c"e sono inviolabili, non appena avranno esaurito il loro mandato. Se per( mi ascoltate, prima di restituirli, fateli bastonare %ui nell'assemblea, in modo tale c"e pa "ino l'interesse dovuto per il ritardo con cui viene loro inflitta la pena. Perc"& la loro tesi 5 e cio' c"e con la nostra conse na il popolo non sar+ liberato dai vincoli della reli ione 5 essi la sosten ono pi* per non essere conse nati c"e per la reale situazione in atto# c"i infatti "a cos1 poca esperienza in materia di diritto feziale, da non rendersene conto, -o non vo lio

ne are, o senatori, c"e tanto le aranzie %uanto i trattati sono ritenuti sacri da c"i rispetta la parola come un sacro vincolo reli ioso. Ne o per( c"e senza l'autorizzazione del popolo sia possibile sancire alcun atto c"e vincoli il popolo stesso. )a se i Sanniti ci avessero costretti a pronunciare la formula di rito per la conse na della citt+ con la stessa violenza con la %uale ci "anno estorto %uesta promessa, voi, o tribuni, direste c"e il popolo romano si ' rimesso nelle mani dei nemici e c"e %uesta citt+, i templi, i santuari, i campi e le ac%ue sono di propriet+ dei Sanniti, .asciamo pure da parte la %uestione della resa, visto c"e si tratta di una aranzia personale# ma c"e dire se avessimo arantito c"e il popolo romano avrebbe abbandonato %uesta citt+, C"e l'avrebbe incendiata, C"e non avrebbe pi* oduto di ma istrati, di un senato e di le i, C"e si sarebbe pie ata a una monarc"ia, ;C"e li d'i ten ano lontano da noi cose di %uel enere;, direte voi. !ppure non ' l'enormit+ delle condizioni poste c"e pu( eliminare il vincolo della aranzia# se esiste %ualcosa cui un popolo pu( essere vincolato, allora lo sar+ per %ualun%ue cosa. )a nemmeno %uesto ar omento 5 c"e forse potrebbe toccare la sensibilit+ di %ualcuno 5 "a un %ualc"e peso# e cio' c"e a offrire la aranzia sia stato un console, un dittatore oppure un pretore. 2nc"e i Sanniti "anno iudicato in %uesto modo, visto c"e non si sono accontentati dell'idea c"e a fare da aranti fossero solo i consoli, ma "anno costretto a prestare aranzia anc"e i luo otenenti, i %uestori e i tribuni militari. C"e adesso nessuno mi ven a a c"iedere perc"& "o offerto %uesta aranzia, visto c"e la cosa non rientrava nelle competenze del console, n& io potevo arantire ai nemici una pace c"e non dipendesse dalla mia volont+, e tanto meno a nome vostro, siccome non mi avevate affidato alcun tipo di incarico. 2 Caudio nulla ' dipeso dalle decisioni de li uomini# sono stati li d'i a privare del senno i vostri enerali e %uelli del nemico. Se noi non ci siamo cautelati a dovere in %uella uerra, loro invece "anno sperperato in malo modo una vittoria ottenuta malamente, ora fidandosi poco del luo o razie al %uale avevano avuto la me lio, ora lasciandosi prendere dalla fretta di disarmare a %ualun%ue costo de li uomini nati per le armi. )a se fossero stati assennati, sarebbe forse stato difficile per loro 5 mentre convocavano dalla patria li anziani per averne un parere 5 inviare ambasciatori a Roma e trattare della pace e delle relative condizioni col senato e col popolo, 2 inviati veloci sarebbero bastati tre iorni di marcia, mentre nel frattempo si sarebbe potuta fissare una tre ua, nell'attesa c"e rientrassero da Roma li ambasciatori ad annunciare la vittoria sicura o la pace. Questa s1 c"e sarebbe stata una aranzia, %uella c"e noi avessimo arantito su mandato del popolo. )a una pace cos1 n& voi l'avreste accettata, n& noi l'avremmo arantita, ed ' stato per volere del cielo c"e le cose non sono andate diversamente# e cio' c"e i Sanniti si lasciassero in annare da un so no troppo bello perc"& le loro menti arrivassero a rendersene conto, c"e il nostro esercito venisse salvato da %uella stessa sorte c"e prima l'aveva avversato, c"e una vittoria vana fosse vanificata da una pace ancora pi* vana, e c"e venisse offerta una aranzia c"e non vincolava nessuno tranne c"i se n'era fatto arante. ! infatti, o senatori, cos'' stato trattato con voi, cosa col popolo romano, C"i pu( c"iamarvi in causa, c"i pu( sostenere di essere stato in annato da voi, - nemici o i concittadini, 2i nemici non avete arantito nulla, n& avete ordinato ad alcun cittadino di offrire una aranzia a nome vostro. Per %uesto non avete alcun tipo di obbli o n& verso di noi, cui non avete ordinato nulla, n& verso i Sanniti, con i %uali non avete trattato nulla. /i fronte ai Sanniti i aranti siamo noi, responsabili e nella posizione di poter offrire soddisfazione per %uel c"e siamo in rado di offrire, ovvero i nostri corpi e le nostre menti# ' contro di %uesti c"e devono infierire, contro di %uesti c"e devono rivol ere le loro spade e la loro rabbia. Per %uel c"e poi concerne i tribuni, stabilite voi se la loro conse na si possa effettuare s*bito, o la si debba differire ad altra data. Nel frattempo noi, o Tito Veturio e voi altri, offriamo %ueste nostre povere persone come soddisfazione della aranzia data, e liberiamo le armi romane con la pena inflittaci0. 10 2 convincere i senatori furono sia la validit+ de li ar omenti portati, sia l'autorevolezza della persona in %uestione. ! non soltanto si persuasero tutti li altri, ma anc"e i tribuni, al punto di dic"iararsi disposti ad assecondare l'autorit+ del senato. Perci( rinunciarono immediatamente alla carica e vennero affidati ai feziali insieme a li altri per essere condotti a Caudio. 8na volta presa %uesta decisione da parte del senato, sembr( c"e su Roma risplendesse una nuova luce. Postumio era sulla bocca di tutti# lo innalzavano al cielo a forza di elo i, mentre il suo esto veniva para onato al sacrificio del console Publio /ecio e ad altre imprese di va lio# la ente sosteneva c"e Roma si era sottratta a una pace umiliante razie al suo acume e al suo operato. Si offriva spontaneamente alle vessazioni e al risentimento dei nemici, immolandosi come capro espiatorio per il popolo romano. Tutti pensavano solo alle armi e alla uerra# non sarebbe %uindi mai arrivata l'occasione di affrontare i Sanniti con le armi in pu no, Nella citt+ infiammata dalla rabbia e dal risentimento venne arruolato un esercito composto %uasi esclusivamente di volontari. Con li stessi effettivi di prima vennero messe insieme nuove le ioni, e l'esercito fu condotto nei pressi di Caudio. - feziali vennero mandati avanti# una volta arrivati alle porte, ordinarono c"e i aranti della pace venissero spo liati e c"e fossero loro le ate le mani dietro la sc"iena. /ato c"e un attendente, per il rispetto nei confronti del presti io di Postumio, lo le ava in maniera troppo fiacca, %uesti disse# $C"e aspetti a strin ere la corda, cos1 c"e la conse na sia re olare,0. Quando poi iunsero di fronte alla folla dei Sanniti e alla tribuna di Ponzio, il feziale 2ulo Cornelio 2rvina pronunci( %ueste parole# $Siccome %uesti uomini "anno arantito la conclusione di un trattato pur non avendo l'autorizzazione del popolo romano dei Quiriti, e proprio per %uesto si sono macc"iati di una colpa, di conse uenza, perc"& il popolo romano sia libero da una colpa scellerata, io vi conse no %uesti uomini0. )entre il feziale pronunciava %ueste parole, Postumio col inocc"io li colp1 la amba il pi* forte possibile, e ad alta voce rid( di essere cittadino sannita e di aver offeso %uell'ambasciatore feziale contro il diritto delle enti# per %uesto i Romani avrebbero avuto un pi* iusto motivo per fare uerra. 11 2llora Ponzio disse# $N& io accetter( %uesta conse na, n& i Sanniti la riterranno valida. Perc"& tu, Spurio Postumio, se credi c"e li d'i esistano, non consideri nullo l'intero accordo, oppure non ti attieni ai patti, 2l popolo

sannita vanno conse nati %uelli c"e sono stati in suo potere, o al posto loro va riconosciuta la pace. )a perc"& dovrei rivol ermi a te, c"e ti conse ni nelle mani del vincitore, mantenendo, per %uel c"e ' in tuo potere, la parola data, @ al popolo romano c"e mi appello# se ' pentito della promessa fatta alle 3orc"e Caudine, allora deve riconse narci le le ioni all'interno della ola dove sono state accerc"iate. C"e nessuno abbia in annato nessuno# c"e o ni cosa sia considerata come non avvenuta9 riprendano le armi conse nate a norma dei patti, e si ten ano tutto %uello c"e avevano prima di avviare le consultazioni# e allora decidano pure per la uerra e per le maniere forti, e allora soltanto ripudino la aranzia e la pace. Noi la uerra la facciamo attenendoci a %uelle condizioni e attestandoci in %uelle posizioni nelle %uali ci trovavamo prima di affrontare l'ar omento della pace9 il popolo romano non si metta %uindi a criticare la aranzia data dai consoli, e noi evitiamo di lamentarci della mancanza di lealt+ dimostrata dal popolo romano. Potr+ mai mancarvi un pretesto per non attenervi ai patti dopo una sconfitta, 2vete conse nato de li osta i a Porsenna, e ve li siete ripresi con l'in anno. Roma l'avete riscattata dai Galli a peso d'oro, per poi massacrarli mentre ricevevano l'oro. Con noi avete concordato la pace affinc"& vi restituissimo le le ioni cadute pri ioniere, e adesso %uella pace la ritenete priva di valore. ! rivestite sempre l'in anno con un velo di apparente le alit+. 2l popolo romano non sta bene c"e l'esercito si sia salvato razie a una pace infamante, )a c"e allora si ten a la pace e restituisca al vincitore le le ioni c"e avevamo catturato# %uesto s1 c"e sarebbe in accordo con la lealt+, con i patti e coi riti sacri dei feziali. )a c"e tu otten a %uanto "ai c"iesto nei patti 5 ovvero la salvezza di tanti cittadini 5, e c"e io non abbia invece %uella pace c"e "o concordato in cambio del rilascio di %uesti uomini, tutto %uesto tu, o 2ulo Cornelio, e voi, o feziali, lo ritenete conforme al diritto delle enti, -o non accetto n& considero conse nati %uesti soldati c"e voi fin ete di conse nare, e non impedisco loro di rientrare nella citt+ vincolata dall'adempimento della aranzia, lasciando c"e ad accompa narli sia la rabbia de li d'i tutti, della cui divinit+ vi fate beffe. /ic"iarateci pure uerra, col pretesto c"e un attimo fa Spurio Postumio "a percosso col inocc"io un ambasciatore feziale# cos1 li d'i penseranno c"e Postumio sia cittadino sannita e non romano, c"e l'ambasciatore romano sia stato offeso da un sannita, e c"e di conse uenza sia iusta la uerra c"e ci avete dic"iarato< Possibile c"e non proviate ver o na a inscenare %uesta farsa della reli ione, c"e uomini avanti con li anni, i+ consoli, debbano tentare l'in anno con trucc"i de ni a malapena di bambini, .ittore, procedi# to li le corde ai Romani, c"e nessuno impedisca loro di andare dove preferiscono0. ! cos1 i Romani, liberati probabilmente anc"e del vincolo di natura pubblica 6visto c"e dalla promessa personale lo erano i+ di certo7, rientrarono da Caudio all'accampamento romano senza c"e nessuno li sfiorasse. 12 - Sanniti, c"e al posto di una pace imposta con arro anza vedevano rinascere una uerra minacciosa, avevano non solo nell'animo ma %uasi di fronte a li occ"i il presentimento di %uello c"e poi accadde. !d elo iavano tardi e invano entrambi i su erimenti dell'anziano Ponzio, perc"&, caduti com'erano a met+ tra l'uno e l'altro, avevano barattato il possesso della vittoria con una pace priva di aranzie. Perduta cos1 l'occasione di danne iare il nemico o di arrecar li un beneficio, avrebbero dovuto misurarsi con %ue li uomini c"e sarebbe stato loro possibile eliminare una volta per tutte come nemici o rendersi amici per sempre. ! anc"e se non c'era ancora stata una batta lia in cui una delle due parti avesse avuto il sopravvento, dopo la pace di Caudio la condizione psicolo ica era cos1 cambiata, c"e tra i Romani Postumio si era uada nato pi* loria dall'essersi conse nato ai nemici, di %uanta non ne fosse toccata a Ponzio tra i Sanniti per la vittoria ottenuta senza spar imento di san ue. Per i Romani era i+ una vittoria sicura poter fare la uerra, mentre i Sanniti ritenevano c"e la ripresa della uerra fosse per i nemici come aver i+ avuto la me lio. Nel frattempo li abitanti di Satrico passarono dalla parte dei Sanniti, e la colonia di 3re elle venne occupata dai Sanniti durante la notte con un'azione a sorpresa 6a %uanto pare assieme a loro c'erano anc"e dei Satricani7. Cos1 fu il timore reciproco a mantenere tran%uille entrambe le parti fino all'alba. -l sor ere del iorno se n( l'inizio dello scontro, sostenuto per parecc"io tempo alla pari da li abitanti di 3re elle, c"e combattevano per i propri altari e focolari9 anc"e la popolazione inerme collaborava, dai tetti delle case. .a batta lia venne poi decisa da un trabocc"etto, %uando i Sanniti lasciarono risuonare la voce di un araldo c"e proclamava l'incolumit+ per c"i avesse deposto le armi. Questa speranza smorz( ne li animi la vo lia di combattere, e da o ni parte iniziarono a ettare a terra le armi. - pi* ostinati si aprirono la strada con le armi attraverso la porta di fronte al nemico, e per loro l'audacia fu pi* sicura di %uanto non fosse stata la paura per li altri c"e si erano incautamente fidati, e c"e, invocando invano li d'i e il rispetto della parola data, vennero avvolti dalle fiamme e bruciati vivi dai Sanniti. - consoli si divisero le zone di operazione ricorrendo alla sorte# Papirio part1 per l'2pulia alla volta di .uceria 6dove erano impri ionati i cavalieri romani dati in osta io a Caudio7, mentre Publio si ferm( nel Sannio per fronte iare le le ioni di Caudio. Questa mossa tenne in allarme i Sanniti, c"e non avevano il cora io di spin ersi fino a .uceria per paura c"e i nemici li inse uissero alle spalle, n& di rimanere l1 fermi, nel timore c"e .uceria finisse nel frattempo in mano ai Romani. .'ipotesi pi* praticabile sembr( %uella di tentare la fortuna e di scontrarsi in campo aperto con Publilio. Per %uesto sc"ierarono l'esercito in ordine di batta lia. 13 Quando ormai era sul punto di attaccare batta lia, il console Publilio, pensando fosse opportuno rivol ere un appello ai suoi uomini, fece convocare l'assemblea. ! tutti accorsero in massa con rande entusiasmo presso il pretorio, col risultato c"e il trambusto imped1 ai soldati di sentire le parole del comandante# ciascuno era i+ esortato dalla propria coscienza, memore dell'umiliazione subita. ! cos1 si ettarono nella misc"ia sollecitando i portainse ne e, per non rallentare il combattimento lanciando prima i iavellotti e poi s uainando le spade, come avessero ricevuto un ordine in proposito, deposero a terra i iavellotti, e con le spade in pu no si lanciarono di corsa contro il nemico. -n %uella circostanza non ebbe alcuna incidenza la perizia strate ica del comandante nel disporre i manipoli e le truppe di

riserva, perc"& tutto fece con impeto %uasi folle la rabbia dei soldati. Cos1 i nemici non soltanto furono sbara liati, ma non avendo il cora io di porre fine alla fu a nemmeno all'interno dell'accampamento, si diressero in disordine verso l'2pulia. Ci( non ostante arrivarono a .uceria con l'esercito di nuovo in%uadrato e compatto. .a stessa rabbia c"e aveva spinto i Romani in mezzo alle fila nemic"e li trascin( anc"e all'interno dell'accampamento. .1 ci furono san ue e massacri pi* ancora c"e nel pieno dello scontro, e la ma ior parte del bottino and( distrutta in una misc"ia rabbiosa. .'altro esercito alla uida di Papirio era arrivato fino ad 2rpi se uendo la costa, dopo esser stato accolto in maniera pacifica da tutte le popolazioni incontrate lun o la strada 6pi* per le violenze subite da parte dei Sanniti e per il risentimento nei loro confronti c"e per aver ricevuto un %ualc"e beneficio dal popolo romano7. -nfatti i Sanniti, da %uel popolo di montanari e contadini c"e erano, visto c"e in %uel tempo abitavano in villa i sui monti, disprezzavano li abitanti delle pianure in %uanto pi* molli e, come di solito succede, simili alle terre nelle %uali vivevano. Cos1 molto spesso mettevano a ferro e fuoco le zone della pianura e %uelle lun o la costa. Se %uesta area fosse rimasta fedele ai Sanniti, l'esercito romano non sarebbe stato in rado di arrivare ad 2rpi, oppure 5 impedito di rifornirsi 5 sarebbe stato messo in inocc"io dalla mancanza di viveri. !ppure, anc"e cos1, una volta partiti da 2rpi alla volta di .uceria, tanto li assedianti %uanto li assediati furono afflitti dalla carestia. 2i Romani veniva fornita o ni cosa da 2rpi, per( soltanto in %uantit+ molto ridotta# i cavalieri c"e dalla citt+ portavano all'accampamento il frumento in sacc"etti ai soldati impe nati nei servizi di uardia e di vi ilanza e nei lavori di fortificazione, a volte, %uando si imbattevano nel nemico, erano costretti ad abbandonare i viveri per combattere. Gli assediati invece, prima c"e arrivasse l'altro console con l'esercito vincitore, ricevevano vettova lie e rinforzi dai monti del Sannio. )a l'arrivo di Publilio rese tutto pi* difficile, perc"& 5 dopo aver lasciato al colle a il c:mpito di occuparsi dell'assedio ed essendo libero di irare per le campa ne 5 il console sbarr( tutti li accessi ai rifornimenti dei nemici. ! cos1, siccome li assediati non avevano alcuna speranza di resistere pi* a lun o alla fame, i Sanniti accampati presso .uceria, dopo aver raccolto forze da o ni parte, furono costretti a scontrarsi in campo aperto con Papirio. 14 -n %uel momento, mentre i due sc"ieramenti si preparavano allo scontro, da Taranto arrivarono de li ambasciatori c"e intimarono a Romani e Sanniti di rinunciare alla uerra# %ualun%ue delle due parti si fosse opposta alla cessazione delle ostilit+ avrebbe dovuto combattere contro i Tarentini, sc"ierati a fianco dell'altra. 8dite le parole de li inviati, Papirio, fin endo di esserne rimasto turbato, rispose c"e si sarebbe consultato con il colle a. /opo averlo fatto convocare, avendo trascorso con lui tutto il tempo nei preparativi della batta lia e aver passato in esame con lui una cosa i+ decisa, diede il se nale di batta lia. )entre i consoli erano impe nati nei sacrifici e nei preparativi c"e di solito precedono uno scontro campale, li ambasciatori di Taranto si fecero loro incontro aspettando una risposta. Papirio replic( con %ueste parole# $4 Tarentini, l'addetto ai polli ci fa sapere c"e li auspici sono favorevoli. ! poi, i sacrifici sono stati propizi. Come potete ben vedere, ci buttiamo nella misc"ia sotto la uida de li d'i0. /iede cos1 ordine di avanzare e si mise alla testa delle truppe, biasimando la superficialit+ di %uelle enti c"e, incapaci com'erano di overnarsi a causa delle discordie e dei sommovimenti interni, avevano l'ardire di dettare le e a li altri in materia di uerra e di pace. /alla parte opposta i Sanniti, c"e avevano tralasciato o ni preparativo bellico 5 vuoi perc"& davvero volevano la pace, vuoi perc"& conveniva loro il fin erlo per assicurarsi l'appo io dei Tarentini 5, %uando videro c"e i Romani si erano sc"ierati in tutta fretta pronti a dare batta lia, urlarono di voler restare a li ordini dei Tarentini e di non avere intenzione di scendere in campo n& di portare le armi al di l+ della trincea# anc"e se ra irati, avrebbero sopportato %ualun%ue tipo di scia ura, pur di non dare l'impressione di disprezzare le proposte di pace dei Tarentini. - consoli dissero di acco liere %uelle dic"iarazioni come un au urio, e di pre are li d'i affinc"& ispirassero ai nemici il proposito di non difendere nemmeno la trincea. /opo essersi divisi le truppe tra di loro, si avvicinano ai dispositivi di difesa del nemico e li assal ono contemporaneamente da o ni punto# e mentre alcuni riempivano il fossato e altri sradicavano la trincea fortificata ettandola nel fossato, poic"& non solo il valore innato ma anc"e il risentimento stimolava li animi esacerbati dall'umiliazione, i Romani irruppero all'interno del campo nemico. Ciascuno ricordava di non avere di fronte a s& n& le 3orc"e n& le ole impraticabili di Caudio, dove cio' l'in anno aveva avuto superbamente la me lio sull'errore, ma solo il valore romano c"e n& la trincea n& il fossato riuscivano a trattenere# massacrarono senza distinzione c"i opponeva resistenza e c"i si dava alla fu a, inermi e armati, sc"iavi e liberi, bambini e adolescenti, uomini e bestie. ! non sarebbe sopravvissuto nessun essere vivente, se i consoli non avessero fatto suonare la ritirata, e non avessero spinto via a forza, con ordini caric"i di minacce, li uomini assetati di san ue. ! ai soldati inferociti per l'interruzione imposta al piacere della vendetta i consoli tennero immediatamente un discorso, per ricordare loro c"e essi non erano n& sarebbero stati secondi a nessuno dei soldati %uanto a odio nei confronti dei nemici# anzi, come li avevano uidati in uerra, cos1 li avrebbero portati a una vendetta senza piet+, se il pensiero dei =>> cavalieri tenuti in osta io a .uceria non avesse frenato la loro animosit+, per paura c"e i nemici, non avendo pi* speranze di poter essere perdonati, si lasciassero trascinare ciecamente a uccidere i pri ionieri, sce liendo cos1 di annientare prima di essere annientati. soldati salutarono %ueste parole con un applauso, soddisfatti c"e i loro animi impetuosi avessero trovato un freno, e si dissero pronti ad affrontare %ualun%ue tipo di sofferenza, pur di evitare c"e venisse compromessa la salvezza di tanti nobili iovani romani. 15 Tolta l'assemblea, venne convocato un consi lio per stabilire se si dovesse a redire .uceria con tutte le forze, oppure inviare nei dintorni uno de li eserciti consolari col comandante al fine di sondare le intenzioni de li 2puli, la cui posizione era ancora incerta. -l console Publilio, partito per una missione di perlustrazione attraverso l'2pulia, con una sola spedizione sottomise alcune popolazioni con l'uso della forza, mentre altre le accolse con patti all'interno della

coalizione romana. 2nc"e per Papirio, c"e si era fermato ad assediare .uceria, l'esito de li eventi fu in breve commisurato alle speranze. -nfatti, dato c"e tutte le strade attraverso le %uali arrivavano i rifornimenti dal Sannio erano bloccate, i Sanniti c"e erano di uarni ione a .uceria, vinti dalla fame, inviarono de li ambasciatori al console romano, invitandolo ad abbandonare l'assedio, una volta riavuti i cavalieri c"e erano la causa del conflitto. Papirio rispose loro c"e, circa il trattamento da riservarsi a li sconfitti, avrebbero dovuto andare a consultarsi con Ponzio fi lio di !rennio, l'uomo c"e li aveva convinti a far passare i Romani sotto il io o. )a visto c"e preferivano farsi imporre delle condizioni iuste dai nemici piuttosto c"e proporne essi stessi, ordin( di comunicare a .uceria c"e venissero lasciati all'interno delle mura le armi, i ba a li, le bestie da trasporto e l'intera popolazione civile. Quanto ai soldati, li avrebbe fatti passare sotto il io o con un solo indumento addosso, pi* per vendicare l'umiliazione subita c"e per infli erne una nuova. Non venne respinta alcuna delle condizioni. 2 passare sotto il io o furono in A.>>> soldati, mentre a .uceria venne rastrellato un in ente bottino. Tutte le inse ne e le armi perdute a Caudio vennero riprese , e 5 ioia %uesta superiore a o ni altra 5 furono recuperati i cavalieri conse nati dai Sanniti affinc"& venissero custoditi a .uceria come pe no di pace. Con %uell'improvviso ribaltamento di fatti, nessuna vittoria del popolo romano fu pi* splendida, e ancor di pi* se poi ' vero %uanto "o trovato presso alcuni annalisti, e cio' c"e Ponzio fi lio di !rennio, comandante in capo dei Sanniti, venne fatto passare sotto il io o insieme a li altri, affinc"& espiasse l'umiliazione inflitta ai consoli. -l fatto c"e non sia certo se anc"e il comandante nemico sia stato conse nato e fatto passare sotto il io o non mi sorprende troppo# ' molto strano invece c"e persistano incertezze se %uella campa na a Caudio e %uindi a .uceria l'abbia condotta il dittatore .ucio Cornelio con .ucio Papirio Cursore in %ualit+ di maestro di cavalleria, e .ucio Cornelio abbia trionfato, unico vendicatore dell'i nominia inflitta ai Romani, con il trionfo c"e riten o probabilmente il pi* iusto fino a %uei iorni dai tempi di 3urio Camillo, oppure se %uell'onore sia da ascrivere ai consoli e in particolare a Papirio. )a a %uesto dubbio ne tiene dietro un altro# se cio' nelle successive elezioni sia stato eletto console per la terza volta Papirio Cursore 6insieme a Quinto 2ulo Cerretano console per la seconda volta7, a s& uito di un rinnovamento della carica per la vittoria ottenuta a .uceria, oppure .ucio Papirio )u illano, e l'errore si sia verificato nella trascrizione del nome. 16 -n s& uito ci si trov( d'accordo nell'affermare c"e le restanti operazioni bellic"e erano state portate a compimento dai consoli. Con la vittoria in un'unica batta lia, 2ulo pose fine alla uerra coi 3erentani e accett( la resa della loro citt+, dove era andato a rifu iarsi l'esercito sbara liato, imponendo la conse na di osta i. Stessa sorte ebbe la campa na condotta dall'altro console contro i Satricani, i %uali, non ostante fossero cittadini romani, dopo la disfatta di Caudio erano passati dalla parte dei Sanniti, e ne avevano accolto un presidio armato in citt+. Quando l'esercito arriv( nei pressi delle mura di Satrico, dalla citt+ arrivarono de li ambasciatori con supplic"evoli ric"ieste di pace. -l console per( rispose con durezza c"e non tornassero da lui se non dopo aver fatto a pezzi o conse nato il presidio dei Sanniti. Queste parole spaventarono i coloni pi* di un attacco armato. Perci( li ambasciatori tornarono immediatamente dal console per c"ieder li in c"e modo ritenesse c"e loro, deboli e sparuti com'erano, avrebbero potuto sopraffare un presidio tanto forte e armato. 2llora il console in iunse loro di andare a farsi consi liare da %uelle stesse persone c"e li avevano spinti ad accettare il presidio in citt+. Poi, dopo aver a malapena ottenuto di poter consultare il senato sulla %uestione e %uindi di riferire la risposta al console, si con edarono rientrando in citt+. 2ll'interno del senato c'erano due opposte fazioni# alla testa di una di esse c'erano %uanti avevano su erito la defezione da Roma, a capo dell'altra c'erano invece i cittadini rimasti fedeli. Ci( non ostante, pur di tornare alla pace, entrambi li sc"ieramenti fecero a ara nel dimostrarsi premurosi verso il console. Siccome il presidio sannita aveva intenzione di uscire nel corso della notte successiva 6non essendo in rado di sostenere un assedio7, una delle due fazioni non fece altro c"e informare il console a %uale ora della notte e per %uale porta e strada il nemico sarebbe uscito. .'altro partito invece 5 %uello c"e si era opposto alla defezione dalla parte dei Sanniti 5, nel corso della stessa notte apr1 le porte al console e, senza farsi accor ere dal nemico, accolse in citt+ i soldati romani. Cos1, razie a %uesto doppio tradimento, il presidio armato dei Sanniti fu sorpreso e sopraffatto dai Romani c"e si erano andati ad appostare in una fitta macc"ia lun o la strada, mentre in citt+ si alz( alto il rido dei soldati c"e vi erano penetrati. Nell'arco di un'ora i Sanniti furono sbara liati e Satrico occupata, e o ni cosa fin1 in potere del console# istruita un'inc"iesta sulle responsabilit+ dell'ammutinamento, fece frustare e decapitare %uanti vennero riconosciuti colpevoli e, dopo aver imposto una forte uarni ione armata in citt+, fece disarmare i Sanniti. Gli autori c"e sosten ono c"e .uceria venne ricon%uistata e i Sanniti fatti passare sotto il io o da Papirio Cursore, riportano c"e dopo %uei fatti Papirio rientr( a Roma per celebrarvi il trionfo. Papirio fu uomo de no di o ni elo io sul piano militare, eccezionale non solo per la tempra interiore, ma anc"e per la prestanza fisica. !ra straordinariamente veloce di ambe, %ualit+ %uesta c"e li valse il soprannome di Cursore, e si dice c"e ai suoi tempi nessuno riuscisse a superarlo nella corsa, sia per la rande forza fisica, sia per il notevole allenamento. 4ltre a %uesta caratteristica, era un man iatore e un bevitore formidabile. /urante il suo mandato, tanto per i fanti %uanto per i cavalieri il servizio militare era duro come non lo era mai stato a li ordini di nessun altro, visto c"e e li stesso aveva un fisico contro il %uale nulla poteva la fatica# ad alcuni cavalieri c"e un iorno avevano avuto il cora io di c"ieder li l'esenzione da un servizio come ricompensa a un'azione ben condotta, rispose# $Perc"& non possiate dire c"e non vi abbia esentati da alcunc"&, vi esimo dall'accarezzare il dorso dei cavalli %uando scenderete di sella0. -l suo presti io era randissimo sia presso li alleati sia presso i concittadini. 8na volta il comandante del contin ente di Preneste aveva per paura tardato a portare i suoi uomini dalle retrovie alla prima linea# il console, passe iando di fronte alla sua tenda, lo fece c"iamare fuori e poi diede ordine al littore di sle are la scure. Siccome il prenestino, sentendo %ueste parole, era

mezzo morto dallo spavento, Papirio disse# $2vanti, o littore, ta lia %uesta radice c"e d+ fastidio a c"i passe ia0, e %uindi lasci( libero l'ufficiale alleato c"e era in preda al panico per paura di una condanna a morte, non andando al di l+ dell'imposizione di un'ammenda in denaro. ! senza dubbio in %uel periodo, c"e fu ricco di valori pi* di o ni altro, non c'era nessun altro uomo su cui la potenza di Roma potesse po iare in maniera pi* sicura. 2lcuni sosten ono addirittura c"e Papirio sarebbe stato un enerale de no di tenere testa ad 2lessandro )a no, se solo %uest'ultimo, una volta sottomessa l'2sia, avesse rivolto i suoi eserciti contro l'!uropa. 17 Si potrebbe rilevare c"e sin dall'inizio di %uest'opera non "o cercato di evitare niente con tanta attenzione %uanto il discostarmi da una trattazione ordinata de li eventi, e il cercare motivi di piacevole sva o per i lettori e un po' di riposo per la mia mente infarcendo %uesta ricerca storica con amene di ressioni. Ci( non ostante, l'aver menzionato un re e un enerale tanto rande, mi riporta a considerazioni c"e tante volte "o fatto tra me e me, e non mi spiace ora valutare %uale sarebbe stata la sorte della potenza romana se si fosse scontrata con 2lessandro. -n uerra li elementi c"e sembrano avere ma ior peso sono il numero de li effettivi e il loro valore, il talento dei enerali, e la sorte, il cui potere ' randissimo nelle cose de li uomini, e soprattutto nelle uerre. !saminando %uesti fattori 5 presi sia uno per uno sia nella loro lobalit+ 5, emer e con evidente c"iarezza c"e Roma, come non fu sottomessa da altri re e da altri popoli, allo stesso modo non lo sarebbe stata nemmeno da %uesto monarca. -nnanzitutto, partendo da un confronto tra i due enerali, non posso certo ne are c"e 2lessandro sia stato un rande condottiero. )a la sua loria ' ulteriormente accresciuta dal fatto di essere stato da solo al comando, e di essere morto iovane, nel momento culminante della sua potenza, senza aver ancora sperimentato i rovesci del destino. Tralasciando altri celebri sovrani e enerali 6illustri esempi dei casi umani7, c"e cosa fece s1 c"e fossero in balia della sorte Ciro, tanto celebrato dai Greci, e di recente Pompeo )a no se non la loro lun a vita, /ovrei elencare i enerali romani 6e non tutti %uelli di o ni epoca7, ma soltanto %uelli, dittatori o consoli, contro i %uali avrebbe potuto combattere 2lessandro, e cio' )arco Valerio Corvo, Gaio )arcio Rutilo, Gaio Sulpicio, Tito )anlio Tor%uato, Quinto Publilio 3ilone, .ucio Papirio Cursore, Quinto 3abio )assimo, i due /eci, .ucio Volumnio, )anio Curio, 2 %uesti uomini ne se uirebbero altri famosi, se solo 2lessandro avesse anteposto la uerra contro Carta ine a %uella contro Roma, e fosse passato in -talia una volta ra iunta un'et+ pi* avanzata. Ciascuno di %uesti uomini era naturalmente dotato di cora io e di capacit+ pari ad 2lessandro, inoltre tutti avevano una competenza militare trasmessa di mano in mano fin dalle ori ini di Roma, e iunta a essere una scienza re olata da norme fisse. Cos1 i re avevano combattuto le loro uerre, e cos1 %uelli c"e li avevano cacciati, i Giunii e i Valerii, cos1 in s& uito i 3abii, i Quinzi e i Cornelii, cos1 3urio Camillo, c"e era i+ avanti ne li anni a li occ"i di %ue li uomini c"e, nel pieno della loro iovinezza, avrebbero avuto in sorte il c:mpito di affrontare 2lessandro. Per %uel c"e concerne le capacit+ dimostrate da 2lessandro nell'affrontare il combattimento 6caratteristica %uesta c"e accresce ancor di pi* il suo presti io7, se mai avessero dovuto affrontarlo in duello, avrebbero di conse uenza avuto la pe io )anlio Tor%uato o Valerio Corvo, famosi prima ancora come uerrieri c"e come enerali, avrebbero avuto la pe io i /eci c"e, avendo offerto in voto i propri corpi, si lanciarono nel fitto delle file nemic"e, avrebbe avuto la pe io Papirio Cursore, forte nel fisico e nello spirito com'era, Per non fare i nomi a uno a uno, la sa ezza di un solo iovane avrebbe pie ato %uel senato la cui essenza fu colta dall'uomo c"e lo defin1 composto di re, Questa ' la sola cosa c"e si sarebbe dovuta temere# cio' c"e 2lessandro fosse in rado di sce liere, con ma iore accortezza di uno %ualsiasi dei persona i sopramenzionati, il punto in cui piazzare il campo, come preparare i rifornimenti, come evitare li a uati, come sce liere il momento opportuno per attaccare batta lia, come sc"ierare le truppe e come consolidarne la struttura con li uomini di riserva< 2vrebbe detto di non aver pi* a c"e fare con /ario c"e, trascinandosi dietro un esercito fatto di donne e di enuc"i, appesantito dall'oro e dalla porpora 6se ni tan ibili della sua condizione7, pi* vicino allo stato di preda c"e non a %uello di nemico, era stato vinto senza spar imento di san ue, e senza c"e 2lessandro avesse alcun altro merito se non il cora io di trattare con disprezzo tutta %uella vana ostentazione. .'-talia li avrebbe fatto un'impressione del tutto diversa dall'-ndia, attraverso la %uale avanz( tra una crapula e l'altra con un esercito di avvinazzati, non appena avesse visto i passi dell'2pulia e le monta ne della .ucania e le tracce della recente disfatta subita in fami lia, nel punto in cui poco tempo prima aveva trovato la morte lo zio materno, 2lessandro re dell'!piro. 18 ! stiamo parlando di un 2lessandro non ancora sommerso dall'eccesso di fortuna, c"e mai nessuno seppe re ere in maniera meno decisa di lui. Se poi ci mettiamo a iudicarlo per il comportamento tenuto nella nuova sorte e per il nuovo modo di essere di cui, per cos1 dire, si rivest1 dopo aver trionfato, se ne pu( dedurre c"e in -talia sarebbe arrivato pi* simile a /ario c"e ad 2lessandro, trascinando un esercito c"e ormai non aveva pi* memoria della )acedonia ed era precipitato nella de enerazione morale dei Persiani. /ispiace dover menzionare in un sovrano tanto rande l'arro ante trasformazione di costumi e modi di vita e la volont+ di farsi adulare dai sudditi in inocc"io 6cosa %uesta difficile da tollerare per dei vinti, fi urarsi poi per i )acedoni reduci da tanti trionfi7, le ver o nose condanne a morte e le uccisioni di amici nel pieno della sbronza durante i banc"etti, e il vezzo di attribuirsi falsi alberi enealo ici. ! cosa dire poi della passione per il bere c"e iorno dopo iorno cresceva sempre di pi*, ! della sua ira truce e cieca 6e %ui non sto certo a parlare di cose c"e siano in dubbio tra li storici7, Biso na forse pensare c"e tutti %uesti difetti non danne ino le %ualit+ di un enerale, -l pericolo era proprio %uesto 5 come pi* volte ripetono li storici reci meno affidabili, loro c"e arrivano a esaltare il valore dei Parti per odio verso Roma 5, e cio' c"e il popolo romano non fosse in rado di sostenere l'altisonante nome di 2lessandro 6c"e in realt+ "o l'impressione non conoscessero neppure per sentito dire7, e c"e l'uomo contro il %uale li 2teniesi avevano avuto il cora io di parlare a viso aperto in assemblea, come

risulta dalle orazioni, non ostante si trovassero in una citt+ pie ata dalle armi macedoni, e c"e proprio in %uel momento vedeva %uasi ancora fumare le rovine di Tebe, possibile c"e nessuno di tutti %ue li illustri uomini politici romani avrebbe osato attaccarlo verbalmente in piena libert+, Per %uanto rande possa a noi sembrare la statura di %uell'uomo, ci( non ostante la sua sar+ pur sempre la randezza di un unico individuo, concentrata in poco pi* di dieci anni di buona sorte. Quanti la esaltano, sostenendo c"e il popolo romano, pur non avendo perduto alcuna uerra, ' stato tuttavia vinto in molte batta lie, l+ dove invece per 2lessandro nessuna batta lia ebbe esito sfortunato, non si rendono conto di confrontare le imprese di un solo individuo 6per di pi* iovane7 con %uelle di un popolo c"e uerre ne combatte da ormai ottocento anni. /ovremmo forse stupirci se, essendo da una parte il numero delle enerazioni superiore a li anni dell'altra, ci siano stati pi* rivol imenti del destino in uno spazio di tempo tanto lun o c"e nell'arco di tredici anni, Perc"& mai non mettere a confronto la fortuna di un individuo con %uella di un altro individuo, di un enerale con %uella di un altro enerale, Quanti comandanti romani potrei menzionare, per i %uali l'esito della batta lia non fu mai sfavorevole, Basta scorrere li annali e i fasti dei ma istrati per trovare i nomi di consoli e di dittatori dotati di capacit+ e con successi ottenuti dei %uali il popolo romano non dovette mai dispiacersi. !, ci( c"e li rende pi* apprezzabili di 2lessandro o di %ualsiasi altro sovrano, il fatto c"e alcuni di essi detennero la dittatura per dieci o venti iorni, e nessuno il consolato per un periodo pi* lun o di un anno. tribuni della plebe ostacolavano l'esecuzione delle leve militari, ed essi dovevano partire per il fronte in ritardo, e venivano ric"iamati prima del mandato per presiedere le elezioni. .'anno di carica scadeva esattamente nel momento di massimo sforzo, e spesso l'imprudenza del colle a o la sua cattiva disposizione erano di ostacolo, arrivando a produrre anc"e danni. 2vevano il c:mpito di condurre una campa na avviata malamente da altri, e si ritrovavano con un esercito di reclute o di soldati privi di disciplina. -nvece, per !rcole, i re non sono soltanto liberi da %ualun%ue condizionamento ma, padroni de li eventi e del proprio tempo, non vanno dietro passivamente alle cose c"e accadono, ma le overnano pie andole alle loro idee. /i conse uenza 2lessandro si sarebbe scontrato con dei enerali c"e non avevano conosciuto la sconfitta, mettendo sulla bilancia le stesse aranzie del destino. 2nzi, avrebbe risc"iato di pi*, per il fatto c"e i )acedoni avevano un solo 2lessandro, c"e non era solamente esposto a molteplici pericoli ma vi si esponeva spontaneamente, mentre tra i Romani erano molti li uomini pari ad 2lessandro per loria e imprese, e ciascuno di essi avrebbe potuto, a seconda del proprio destino, vivere o morire senza esporre lo Stato ad alcun risc"io. 19 Restano da confrontare le forze messe in campo dalle due parti# il numero e la %ualit+ de li uomini, l'entit+ dei contin enti ausiliari. Nei censimenti di %uell'epoca i cittadini romani ammontavano a CD>.>>> unit+# di conse uenza, anc"e nell'eventualit+ c"e tutti li alleati latini si fossero dissociati in massa, la sola leva dei cittadini romani avrebbe permesso l'arruolamento di dieci le ioni. -n %ue li anni spesso accadeva c"e partissero per il fronte %uattro o cin%ue eserciti per volta, in !truria, in 8mbria 6dove ai nemici si erano a iunti i Galli7, nel Sannio e in .ucania. -n s& uito, in tutto il .azio, con i Sabini, i Volsci, li !%ui, nell'intera Campania, in parte dell'8mbria e dell'!truria, tra i Piceni, i )arsi, i Peli ni, i Vestini e li 2puli, e lun o tutta la costa tirrenica abitata da Greci, da Turi fino a Napoli e Cuma e di l1 fino ad 2nzio e 4stia, 2lessandro avrebbe trovato validi alleati oppure nemici i+ sconfitti in uerra. Quanto a lui, avrebbe attraversato il mare coi veterani macedoni 6non pi* di E>.>>> uomini7 e con F.>>> cavalieri, provenienti per buona parte dalla Tessa lia. !ra infatti %uesto il me lio delle sue truppe. Se invece avesse portato con s& anc"e i Persiani, li abitanti dell'-ndia e altre popolazioni, si sarebbe trascinato dietro un fastidio pi* c"e un valido supporto. Si a iun a poi a tutto ci( il fatto c"e i Romani avevano a portata di mano dei riservisti da ric"iamare in servizio, mentre 2lessandro, combattendo in territorio nemico, avrebbe subito la stessa sorte toccata in s& uito ad 2nnibale, cio' il pro ressivo indebolimento dell'esercito col passare del tempo. Passiamo, ora, alle armi# i )acedoni avevano il clipeo e la sarissa 6ovvero l'asta79 i Romani lo scudo rettan olare, c"e prote eva me lio la fi ura, e il iavellotto, ovvero un'arma da lancio capace di colpire con pi* precisione dell'asta. !rano entrambi, )acedone e Romano, soldati di posizione, abituati a mantenere il proprio posto nello sc"ieramento, ma la falan e macedone era poco mobile e compatta, mentre la le ione romana risultava pi* articolata, composta di varie parti e non aveva difficolt+ a doversi eventualmente dividere o ricomporre a seconda del biso no. ! poi, c"i era il soldato c"e potesse stare alla pari col Romano nel campo dei lavori di fortificazione, C"i era pi* adatto a sopportare le fatic"e, Se 2lessandro fosse stato sconfitto in un'unica batta lia, avrebbe perso la uerra# %uale armata avrebbe potuto pie are i Romani, c"e non erano stati annientati da li eventi di Caudio o di Canne, Se avesse riportato delle vittorie anc"e solo all'inizio, avrebbe rimpianto le spedizioni contro i Persiani, li -ndiani e l'imbelle 2sia, e avrebbe affermato di aver combattuto fino a %uel momento contro delle femminucce 6come pare abbia detto 2lessandro re dell'!piro, ferito a morte, para onando i successi nelle uerre combattute dal iovane re con le sue7. 2 dir la verit+, %uando penso c"e nel corso della prima uerra punica i Romani combatterono venti%uattro anni di batta lie navali contro i Carta inesi, mi sembra c"e la vita di 2lessandro sarebbe bastata a stento per portare a termine %uella sola uerra. ! siccome Carta ine era unita a Roma da un antico trattato di alleanza, ' probabile c"e il timore avrebbe portato a prendere insieme le armi contro il comune nemico le due citt+ pi* potenti per armamenti e per uomini, e 2lessandro sarebbe stato sc"iacciato dalle forze con iunte dei Carta inesi e dei Romani. 2nc"e se i )acedoni non erano pi* sotto la uida di 2lessandro e se la loro forza non era pi* inte ra, i Romani ebbero ci( non ostante l'opportunit+ di sperimentare le armi macedoni nei conflitti contro 2ntioco, 3ilippo e Perseo, non solo senza mai subire sconfitte, ma senza mai correre alcun pericolo. Possano le mie parole non essere fraintese e tacciano le uerre civili# noi Romani non siamo mai stati messi in difficolt+ da nemici a cavallo o a piedi, in campo aperto, a parit+ di posizioni, e tanto meno in zone a noi favorevoli. .a nostra fanteria pesante pu( temere la cavalleria, le frecce, li avvallamenti del

terreno, i punti dove i rifornimenti risultino difficili, ma ' perfettamente in rado di respin ere 5 e sempre lo sar+ 5 mi liaia di eserciti pi* imponenti di %uello dei )acedoni e di 2lessandro, a patto per( c"e duri per sempre l'amore per %uesta pace nella %uale adesso viviamo e la preoccupazione per l'armonia nei rapporti tra i cittadini. 20 Vennero in s& uito eletti consoli )arco 3olio 3laccina e .ucio Plauzio Venoce. Nel corso dell'anno numerose popolazioni sannite inviarono ambasciatori per rinnovare il trattato di alleanza. Riuscirono a commuovere il senato in inocc"iandosi a terra, ma, rinviati al cospetto del popolo, le loro pre "iere non risultarono u ualmente efficaci. /i conse uenza venne loro ne ato il rinnovo# dopo essersi sciolti in supplic"e ai sin oli cittadini, per diversi iorni, ottennero la concessione di una tre ua biennale. -n 2pulia anc"e li abitanti di Teano e di Canusio, ridotti allo stremo dalle devastazioni, si arresero al console .ucio Plauzio, accettando di conse nar li osta i. Nello stesso anno, a Capua, vennero per la prima volta nominati dei prefetti, in base a norme stabilite dal pretore .ucio 3urio 5 avevano fatto ric"iesta dell'uno e dell'altro provvedimento li abitanti stessi di Capua, per rimediare alle discordie interne alla citt+ 5. 2 Roma vennero a iunte due nuove trib*, la 8fentina e la 3alerna. .a situazione in 2pulia venne decisa una volta per tutte in favore dei Romani, e li 2puli di Teano si presentarono dai nuovi consoli Gaio Giunio Bubulco e Quinto !milio Barbula, con la ric"iesta di un trattato di alleanza, arantendo al popolo romano il mantenimento della pace nell'2pulia intera. /ato c"e offrivano %uesta cora iosa aranzia, ottennero un trattato di alleanza, le cui condizioni non furono per( paritarie, ma contemplavano la sovranit+ del popolo romano. Sottomessa l'intera 2pulia 5 Giunio si era infatti impossessato anc"e di 3orento, citt+ molto ben fortificata 5, si prose u1 in direzione della .ucania. .1 l'arrivo improvviso del console !milio permise di prendere con la forza la citt+ di Nerulo. Quando tra li alleati si diffuse la notizia c"e a Capua la situazione era tornata alla normalit+ razie all'intervento dei Romani, anc"e li abitanti di 2nzio, i %uali si lamentavano di esser costretti a overnarsi senza le i sicure e ma istrati, ottennero dal senato l'invio di patroni col c:mpito di promul are le i per la colonia stessa. 4rmai non erano solo le armi di Roma, ma anc"e le sue le i ad affermarsi in lun o e in lar o. 21 2lla fine dell'anno i consoli Gaio Giunio Bubulco e Quinto !milio Barbula conse narono le le ioni non nelle mani dei consoli c"e essi stessi avevano proclamati eletti, e cio' Spurio Nauzio e )arco Popilio, bens1 al dittatore .ucio !milio. Quest'ultimo, accintosi insieme al maestro di cavalleria .ucio 3ulvio ad attaccare Saticula, offr1 ai Sanniti un motivo pretestuoso per riaprire le ostilit+. Per i Romani ne conse u1 %uindi una doppia minaccia# mentre da una parte i Sanniti, dopo aver raccolto un rosso esercito, si erano andati ad accampare non lontano dai Romani, nell'intento di liberare li alleati dall'assedio, dall'altra li abitanti di Saticula, aperte all'improvviso le porte, attaccarono violentemente i posti di uardia nemici. Cos1 l'una e l'altra parte, confidando pi* ne li aiuti altrui c"e nelle proprie forze, diedero immediato inizio alle ostilit+ e misero in difficolt+ i Romani. )a pur avendo un impe no su due fronti, il dittatore riusciva a tenere duro da entrambe le parti, perc"& aveva scelto una posizione difficile da accerc"iare, e aveva distribuito i suoi manipoli in diverse direzioni. -l rosso delle forze lo concentr( per( contro li assediati c"e avevano dato vita alla sortita, e riusc1 a ricacciarli tra le mura dopo una lotta non priva di durezze. Poi rivolse tutte le sue forze contro i Sanniti. -n %uel settore la batta lia fu pi* accanita. .a vittoria arriv( tardi, ma non fu n& incerta n& limitata. ! i Sanniti, dopo essersi rifu iati in disordine all'interno dell'accampamento, spenti i fuoc"i in piena notte, si ritirarono in silenzio, e, avendo perso o ni speranza di difendere Saticula, si misero ad assediare Plistica, citt+ alleata dei Romani, per restituire al nemico un colpo di u uale portata. 22 2 fine anno, la uerra fu poi prose uita dal dittatore Quinto 3abio. - nuovi consoli, cos1 come i loro predecessori, rimasero a Roma. 3abio arriv( a Saticula con rinforzi per prendere in conse na l'esercito da !milio. Sanniti, infatti, non erano rimasti nei dintorni di Plistica ma, fatte arrivare dalla patria delle nuove forze e confidando nella loro superiorit+ numerica, si erano accampati nella stessa posizione di prima, e cercavano di disto liere i Romani dall'assedio provocandoli allo scontro. ! il dittatore, rivoltosi con impeto ancora ma iore contro le mura nemic"e, convinto c"e la vera uerra fosse soltanto %uella c"e aveva come meta ultima l'espu nazione della citt+, non dava troppo peso ai Sanniti, opponendosi alle loro sortite solo con presidi armati a uardia dell'accampamento, per premunirsi di fronte a un'eventuale incursione nemica. Per %uesto i Sanniti cavalcavano tanto pi* baldanzosi davanti alla trincea, senza concedersi un attimo di tre ua. ! poic"& il nemico era ormai %uasi alle porte del campo, il maestro di cavalleria Quinto 2ulio Cerretano, senza ric"iedere il parere del dittatore, utilizzando tutti li s%uadroni di cavalleria, or anizz( un'impetuosa sortita e respinse i Sanniti. -n %uel fran ente, in un combattimento c"e di solito non vede mai troppa determinazione, la sorte esercit( il suo potere al punto da mietere stra i in entrambi li sc"ieramenti e causare la morte loriosa dei comandanti stessi. -l capo dei Sanniti per primo, non accettando l'eventualit+ di essere sconfitto e messo in fu a da posizioni occupate con tanta ostinazione, pre ( e incit( i suoi cavalieri a rituffarsi nella misc"ia. Contro di lui, c"e si distin ueva tra i suoi nel rinnovare la batta lia, il maestro di cavalleria romano, la lancia spianata, spron( il cavallo con tanta furia da sbalzarlo esanime di sella al primo colpo. .e truppe, contrariamente al solito, non furono scora iate dalla caduta del loro comandante# anzi, si infiammarono. - Sanniti in massa sca liarono le loro frecce contro 2ulio, c"e si era spinto imprudentemente in mezzo a li s%uadroni nemici. 3u soprattutto al fratello c"e li d'i concessero la loria di vendicarsi del comandante sannita caduto# dopo aver trascinato i* dal cavallo il maestro di cavalleria vincitore, lo massacr( col cuore onfio di rabbia e di dolore, e poco manc( c"e i Sanniti si impossessassero anc"e della salma, finita tra li s%uadroni nemici. )a i Romani scesero immediatamente da cavallo e si misero a combattere da fanti, costrin endo i Sanniti a fare altrettanto. .'improvvisata fanteria inizi( il combattimento intorno ai cadaveri dei comandanti. - Romani ebbero la me lio, rientrando cos1 in possesso del corpo di 2ulio, c"e riportarono vittoriosi all'accampamento, divisi tra il dolore e la ioia. - Sanniti, perso il comandante, stremati dalla batta lia a

cavallo, abbandonarono Saticula, c"e ormai sembrava inutile difendere, e tornarono all'assedio di Plistica. Cos1, nell'arco di poc"i iorni, i Romani presero Saticula c"e si arrese spontaneamente, mentre i Sanniti con%uistarono Plistica con il ricorso alla forza. 23 -n s& uito il teatro delle operazioni cambi(# dal Sannio e dall'2pulia li eserciti vennero trasferiti a Sora, citt+ passata ai Sanniti dopo c"e i coloni romani ivi residenti erano stati uccisi. Siccome l'esercito romano vi era arrivato per primo a marce forzate nell'intento di vendicare l'uccisione dei concittadini e riappropriarsi della colonia, li osservatori disseminati lun o le strade tornarono uno dopo l'altro riferendo c"e le truppe sannite se uivano da presso e si trovavano ormai non troppo lontane. - Romani andarono allora incontro al nemico, e a .autule si combatt& una batta lia dall'esito incerto. 2 separare i contendenti non furono n& le perdite patite, n& la fu a di una delle parti in causa, %uanto piuttosto la notte, c"e lasci( li uni e li altri nel dubbio di essere vincitori o vinti. Presso alcuni autori "o trovato c"e l'esito di %uella batta lia fu sfavorevole ai Romani e c"e in essa perse la vita il maestro di cavalleria Quinto 2ulio. Per rimpiazzare il defunto, da Roma iunse con un nuovo esercito il maestro di cavalleria Gaio 3abio, il %uale mand( avanti messa eri per c"iedere al dittatore un consi lio sul luo o appropriato per fermarsi, nonc"& sul momento e sulla direzione dalla %uale il nemico avrebbe dovuto essere attaccato. 4ttenute tutte le informazioni sul piano di batta lia, si attest( in un punto nascosto. -l dittatore, dopo aver trattenuto per alcuni iorni dopo la batta lia i suoi uomini all'interno della trincea 6cos1 da farli sembrare pi* assediati c"e assedianti7, diede all'improvviso il se nale di batta lia, e pensando c"e il pi* rosso stimolo per li animi di uomini valorosi fosse riporre o ni speranza esclusivamente in se stessi, non rivel( loro l'arrivo imminente del maestro di cavalleria insieme al nuovo esercito. Come se %uella sortita fosse l'unica speranza di salvezza, disse# $4 soldati, siamo intrappolati in un luo o c"iuso, e non abbiamo altra via d'uscita se non %uella c"e ci potremo aprire con la vittoria. -l nostro accampamento ' ben protetto dalle fortificazioni, ma esposto alla mancanza di viveri# infatti tutti i paesi dei dintorni c"e ci potevano far pervenire dei rifornimenti si sono ribellati, e se anc"e potessimo trovare aiuto ne li esseri umani, a esserci avversi sono i luo "i. Per %uesto io non "o alcuna intenzione di in annarvi lasciando l'accampamento %ui, dove vi potreste rifu iare nel caso non vi dovesse arridere la vittoria, come successo nei iorni scorsi. .e fortificazioni devono essere protette dalle armi, e non le armi dalle fortificazioni. 8n accampamento lo ten ano e vi cerc"ino scampo %uelli c"e "anno interesse a tirare la uerra per le lun "e# noi non dobbiamo considerare altro scampo se non nella vittoria. Gettatevi all'assalto del nemico# %uando le truppe avranno superato la trincea, diano fuoco alle strutture %uelli cui sar+ stato dato ordine di farlo. Soldati, il danno c"e subirete sar+ ricompensato dal bottino strappato a tutte le popolazioni dei dintorni c"e ci "anno tradito0. - soldati si lanciarono contro i nemici infiammati dal discorso del dittatore, c"e aveva se nalato la ravit+ estrema del fran ente9 e anc"e lo scor ere dietro le spalle li accampamenti in fiamme 6benc"& per ordine del dittatore il fuoco fosse stato appiccato soltanto alle tende pi* vicine7 fu motivo di forte incitamento. .anciatisi in avanti come forsennati, travolsero al primo urto le file nemic"e, e al momento opportuno il maestro di cavalleria, %uando vide da lontano levarsi le fiamme dall'accampamento 6era %uesto il se nale convenuto7, assal1 il nemico alle spalle. Cos1, presi tra due fronti, i Sanniti si diedero alla fu a sparpa liandosi dove me lio ciascuno riusciva, in tutte le direzioni. 8na rande %uantit+ di nemici, c"e in preda al terrore si erano asserra liati in cerc"io e nella calca enerale si intralciavano a vicenda nei movimenti, venne fatta a pezzi sul posto. .'accampamento nemico venne preso e sacc"e iato. -l dittatore riport( nel campo romano i soldati caric"i di bottino, felici sia per la vittoria conse uita sia per aver ritrovato intatte le tende contro o ni speranza 6fatta eccezione per una piccola area danne iata dall'incendio7. 24 Si ritorn( poi all'assedio di Sora. ! i nuovi consoli )arco Petelio e Gaio Sulpicio ricevettero dal dittatore 3abio il comando dell'esercito, licenziando ran parte de li effettivi avanti con li anni e a iun endo al loro posto nuove coorti. )a poic"& per la difficile posizione naturale della citt+ non si riusciva a trovare un sistema abbastanza sicuro per espu narla, e la vittoria sembrava restare o troppo in l+ nel tempo o esposta a risc"i eccessivi, un disertore di Sora uscito di nascosto dalla citt+ e arrivato fino ai posti di uardia romani si fece immediatamente portare al cospetto dei consoli, ai %uali promise di conse nare la sua citt+ nelle loro mani. 2lle ric"ieste dei consoli c"e cercavano di sapere in c"e modo avrebbe potuto arantire l'impresa l'uomo replic( con risposte c"e non lasciavano dubbi9 cos1 sembr( c"e le sue ar omentazioni non fossero vane parole, e il disertore convinse i Romani a spostare di sei mi lia dalla citt+ l'accampamento, c"e adesso era invece %uasi attaccato alle mura# di iorno la vi ilanza delle sentinelle si sarebbe cos1 allentata. .ui stesso poi, nel corso della notte successiva, dopo c"e ad alcune coorti venne data disposizione di attestarsi in un bosco sotto la citt+, attraverso sentieri impervi e %uasi inaccessibili port( con s& dieci soldati romani sulla rocca, dove aveva raccolto un numero di aste di ran lun a superiore alle necessit+ di %uel manipolo. C'erano anc"e parecc"i sassi, parte dei %uali si trovavano l1 per ra ioni naturali 6come sempre nei luo "i dirupati7, mentre parte erano stati ammucc"iati intenzionalmente da li assediati, nell'intento di rendere pi* sicura la postazione. .'uomo port( in %uel punto i Romani, e indicando loro un sentiero stretto e scosceso c"e dalla citt+ saliva fin sulla rocca disse# $Basterebbero anc"e solo tre uomini armati per impedire la salita all'esercito pi* massiccio# voi siete in dieci e 5 ci( c"e pi* conta 5 siete Romani, e tra i Romani siete anc"e i uerrieri pi* forti. /alla vostra parte avrete la posizione e la notte, c"e nell'incertezza fa apparire pi* rosso %ualun%ue pericolo a c"i i+ sia spaventato. -o adesso far( in modo di seminare il panico ovun%ue# voi limitatevi a tenere saldamente la rocca0. /etto %uesto, si lanci( i* di corsa ridando con %uanta pi* voce aveva dentro# $2llarmi< Cittadini, aiuto, la rocca ' in mano ai nemici< Presto, correte a difenderla<0. Cos1 ridava di fronte alle dimore dei capi, a c"i incontrava e alla ente c"e si riversava terrorizzata nelle strade. Per tutta la citt+ si diffuse il panico suscitato da un solo individuo. - ma istrati affannosamente mandarono

soldati in avanscoperta alla rocca e %uando si sentirono riferire c"e essa era occupata da uomini 6il cui numero venne esa erato7 con le armi in pu no, abbandonarono o ni speranza di poterla ricon%uistare. 3u allora una fu a enerale e precipitosa, e le porte furono sfondate dalla folla %uasi del tutto inerme e appena alzatasi dal letto. 2ttirato dalle rida, il contin ente romano irruppe attraverso uno de li in ressi massacrando la ente c"e correva terrorizzata per le strade. Sora era i+ con%uistata, %uando all'alba arrivarono i consoli c"e accettarono la resa di %uanti per motivi contin enti erano rimasti in citt+ dopo la stra e notturna e la fu a. Ne vennero condotti a Roma in catene CCD, %uelli cio' c"e l'opinione pubblica additava come primi responsabili dell'infausto massacro di coloni e della defezione. -l resto della popolazione fu lasciato incolume a Sora, dove venne insediato un presidio armato. Gli uomini deportati a Roma furono bastonati e decapitati in pieno 3oro con rande ioia della plebe, cui premeva la sicurezza dei cittadini inviati nelle colonie. 25 Partiti da Sora, i consoli trasferirono la uerra nelle campa ne e nelle citt+ de li 2usoni. .'arrivo dei Sanniti in concomitanza con la batta lia di .autule aveva infatti favorito un'insurrezione enerale, e in molte zone della Campania erano stati or anizzati complotti contro Roma, tanto c"e neppure Capua rest( esente da sospetti 6anzi, l'inc"iesta arriv( addirittura fino a Roma e ad alcuni dei cittadini pi* in vista7. Per altro i Romani iunsero ad avere il controllo del popolo de li 2usoni a s& uito di un tradimento, come i+ successo a Sora. /odici nobili iovani provenienti dalle citt+ di 2usona, )inturno e Vescia, dopo aver deciso di conse nare le proprie citt+ in mano ai Romani, si presentarono ai consoli e li informarono c"e i loro concittadini speravano i+ da tempo nell'arrivo dei Sanniti e, non appena erano venuti a conoscenza dell'esito della batta lia di .autule, considerando ormai sconfitti i Romani, avevano offerto un supporto ai Sanniti inviando uomini e armi. ! adesso c"e i Sanniti erano stati sbara liati e messi in fu a, si mantenevano in un rapporto di pace ambi ua, e non c"iudevano le porte in faccia ai Romani solo per evitare lo scoppio di un conflitto9 se per( l'esercito romano si fosse avvicinato, erano pi* c"e decisi a c"iuderle. -n una simile incertezza, sarebbe stato facile averne la me lio co liendoli di sorpresa. Se uendo i loro su erimenti, i Romani avvicinarono l'accampamento, e nel contempo inviarono nei dintorni delle tre citt+ uomini armati, con l'ordine di rimanere nascosti nei pressi delle mura, e altri in abiti civili, con le spade nascoste sotto la veste e col c:mpito di entrare in citt+ all'alba attraverso le porte aperte. 3urono %uesti ultimi c"e iniziarono a eliminare le sentinelle e contemporaneamente a dare il se nale ai compa ni armati, perc"& uscissero in fretta dai loro nascondi li. Cos1 vennero occupate le porte e nello stesso istante anc"e le tre citt+ furono catturate, con il medesimo espediente. )a poic"& l'assalto non avvenne alla presenza dei capi, non vi fu freno al massacro, e li 2usoni vennero decimati per un'accusa di tradimento poco affidabile, come se si fosse trattato di una uerra all'ultimo san ue. 26 Nel corso dello stesso anno .uceria pass( dalla parte dei Sanniti dopo aver conse nato in mano nemica il presidio armato romano. )a il tradimento non tard( a essere punito# l'esercito romano si trovava nella zona e la citt+, in aperta pianura, venne catturata al primo assalto. Gli abitanti di .uceria e i Sanniti furono passati per le armi e la rabbia arriv( a un punto tale c"e, %uando a Roma si discusse in senato circa l'invio di una colonia a .uceria, molti espressero l'avviso di radere al suolo la citt+. 2 prescindere dal risentimento 5 fuor di misura nei confronti di un popolo sottomesso i+ due volte 5, l'idea di inviare cittadini in una zona cos1 lontana dalla patria e in mezzo a enti tanto ostili era in s& poco accetta. Ci( non ostante prevalse il parere di mandare coloni, in numero di C.D>>. Nello stesso anno, mentre per i Romani la situazione era ovun%ue difficile, anc"e a Capua i membri pi* eminenti della citt+ or anizzarono in se reto una con iura. 2l senato iunse notizia della cosa, e la voce non fu affatto trascurata# venne anzi aperta un'inc"iesta e si decise di ele ere un dittatore c"e se ne occupasse. .'incarico tocc( a Gaio )enio, c"e scelse )arco 3olio in %ualit+ di maestro di cavalleria. Quella ma istratura metteva in randissima so ezione# perci(, spinti dalla paura o dalla consapevolezza della propria colpa, i Calavii 4vio e Novio, i ma iori responsabili della con iura, prima ancora di comparire di fronte al dittatore, evitarono il processo to liendosi la vita 6non vi fu dubbio c"e si trattasse di suicidio7. Venuta meno la materia di inda ine in Campania, l'inc"iesta si spost( a Roma, dove la si interpret( nel senso c"e il senato avesse dato disposizione di inda are non solo sui responsabili del complotto di Capua, ma pi* in enerale su tutte %uelle persone c"e, in %ualun%ue parte, avessero preso de li accordi privati o con iurato contro lo Stato 6di conse uenza anc"e le coalizioni realizzate per ottenere incaric"i politici risultavano ai danni dello Stato7. .'inda ine era destinata a estendersi in relazione sia ai fatti inda ati sia a li in%uisiti, e il dittatore non faceva nulla per impedire c"e il suo diritto di inc"iesta risultasse illimitato. Vennero cos1 incriminati alcuni esponenti del patriziato, il cui appello ai tribuni risult( vano perc"& nessuno di essi volle intervenire contro le denunce a loro carico. ! allora l'intero corpo nobiliare 5 e non solo coloro contro cui erano dirette le accuse 5 sostenne c"e %uelle accuse non dovevano essere rivolte ai patrizi 6per i %uali la via alle caric"e non avrebbe avuto ostacoli se le cose si fossero svolte senza bro li7, ma a li uomini nuovi# %uanto al dittatore e al maestro di cavalleria, in relazione al reato in%uisito erano loro stessi pi* de ni di fare da imputati c"e da in%uisitori, e se ne sarebbero resi conto non appena il loro mandato fosse scaduto. )enio allora, preoccupandosi pi* della propria rispettabilit+ c"e non della carica detenuta, prese la parola di fronte all'assemblea e pronunci( %uesto discorso# $Voi tutti siete al corrente dei miei trascorsi, Quiriti, e %uesta stessa carica c"e mi ' stata conferita ' la prova inconfutabile della mia onest+. -nfatti per portare avanti un'inc"iesta avete dovuto ricorrere, per avere un dittatore, non a c"i si fosse ma iormente distinto per valori militari 6come in altri casi in cui le esi enze del paese rendevano necessaria una scelta di %uel enere7, bens1 a c"i avesse trascorso i suoi iorni il pi* lontano possibile da %uelle conventicole. )a siccome alcuni esponenti della nobilt+ "anno prima cercato con o ni mezzo di mandare a monte l'inc"iesta 5 preferisco c"e il motivo lo iudic"iate voi, piuttosto c"e ad affermare una cosa

non provata sia io nella mia %ualit+ di ma istrato 5, successivamente, non essendo riusciti nei propri intenti, e volendo evitare di comparire in iudizio per difendersi, si sono ridotti all'arma difensiva propria de li avversari, e cio' l'appello al popolo e il veto dei tribuni. ! alla fine, poic"& anc"e in %uella direzione la via era sbarrata, o ni altra soluzione ' sembrata loro pi* sicura c"e provare la propria innocenza, al punto da lanciarsi addosso a noi, senza nemmeno ver o narsi, da privati cittadini %uali sono, di pretendere c"e sul banco de li imputati sal a il dittatore. ! io, perc"& tutti, uomini e d'i, sappiano c"e essi tentano anc"e l'impossibile, pur di non dover rendere conto della propria condotta di vita, e c"e non mi oppon o all'accusa e mi offro ai nemici in %ualit+ di imputato, rinuncio alla dittatura. Vi pre o, consoli, se il senato vi affider+ l'incarico di portare avanti l'inc"iesta contro di me innanzitutto e contro )arco 3olio, di fare in modo c"e risulti in maniera evidente c"e a tutelarci dalle accuse rivolte da %ueste persone non ' stato il rispetto per la carica c"e ricopriamo, bens1 la nostra innocenza0. Poi rinunci( alla dittatura, e dopo di lui fu 3olio a deporre s*bito la carica di maestro di cavalleria. ! dopo esser stati sottoposti a processo per primi dai consoli 6ai %uali il senato aveva affidato l'inc"iesta7, furono assolti in maniera onorevole, non ostante le testimonianze contrarie dei nobili. 2nc"e Publilio 3ilone, c"e in passato aveva pi* volte ricoperto le pi* alte caric"e per essersi distinto in pace e in uerra, ma non aveva il favore della nobilt+, venne processato e assolto. )a come spesso accade, l'inc"iesta relativa alle personalit+ di ma iore spicco non and( oltre le fasi iniziali, spostandosi poi tra li strati subalterni della popolazione, fino a esser messa a tacere da li ambienti e dai circoli contro cui era stata istruita. 27 .a notizia di %uesti eventi, ma pi* ancora la speranza di una defezione della Campania 6e il complotto era stato ordito in %uesta direzione7, fece di nuovo conver ere su Caudio i Sanniti diretti verso l'2pulia9 si proponevano cos1 di essere pi* vicini a Capua e di tentare di strapparla ai Romani, nel caso in cui %ualc"e contrasto interno ne avesse offerto l'occasione. - consoli si diressero in %uella zona con un forte esercito. -n un primo tempo i due sc"ieramenti indu iarono in prossimit+ delle ole, perc"& era un risc"io per entrambi marciare dritti contro il nemico. Poi i Sanniti, dopo una lieve diversione in zone aperte, scesero verso la pianura, nelle terre campane, dove in un primo tempo collocarono l'accampamento in vista del nemico, per poi mettere reciprocamente alla prova le rispettive forze in scaramucce di poco conto, pi* spesso in a iate dalla fanteria c"e dalla cavalleria. 2i Romani non dispiaceva n& l'esito di %ueste sc"erma lie n& c"e la uerra andasse per le lun "e. 2i comandanti sanniti sembrava invece c"e le loro forze venissero ridotte dalle perdite %uotidiane, c"e si lo orassero per il protrarsi del conflitto. Per %uesto uscirono allo scoperto sc"ierandosi in ordine di batta lia, e divisero la cavalleria disponendola sulle due ali, con l'ordine di badare all'accampamento alle spalle piuttosto c"e alla batta lia in corso 6per evitare appunto un assalto nemico in %uella direzione7. Per arantire saldezza al fronte avanzato dello sc"ieramento sarebbe bastata la fanteria. /ei due consoli, Sulpicio occup( l'ala destra, Petelio la sinistra. Sulla destra i contin enti vennero sc"ierati con intervalli pi* ampi, perc"& anc"e i Sanniti avevano disposto in %uel settore i loro reparti in ordine pi* rado, vuoi per a irare il nemico, vuoi per non essere a irati a loro volta. 2 sinistra, oltre al fatto c"e le file erano i+ di per s& pi* serrate, il console Petelio decise all'improvviso di a iun ere nuovi contin enti, mandando s*bito in prima linea le coorti dei riservisti, c"e di norma venivano mantenute inte re per eventuali prolun amenti dello scontro. -mpie ando tutte le forze a disposizione, al primo urto, costrinse il nemico a indietre iare. Vedendo c"e le linee della fanteria stavano vacillando, i cavalieri sanniti si fecero avanti subentrando nello scontro. Contro di loro c"e avanzavano dai fianc"i fra le due prime linee si lanci( la cavalleria romana, seminando lo scompi lio tra i reparti e le file di fanti e cavalieri, fino a mettere in rotta da %uella parte l'intero fronte sannita. 2ll'ala sinistra era venuto a incitare le truppe non soltanto Petelio, ma, udito l'urlo levatosi per primo da %uella parte, anc"e Sulpicio, c"e aveva lasciato i suoi uomini ancora inattivi. Quando constat( c"e in %uel settore la vittoria era ormai sicura, torn( verso la sua ala con G.C>> uomini. .1 per( trov( una situazione molto diversa, perc"& i Romani erano stati costretti a indietre iare e i nemici vittoriosi incalzavano i suoi ormai allo sbando. )a all'improvviso le cose cambiarono radicalmente con l'arrivo del console# vedendo infatti il loro comandante, i soldati ripresero cora io, e poi il validissimo contin ente arrivato con lui costitu1 un supporto ben pi* massiccio di %uanto il suo numero non facesse prevedere. ! %uando infine udirono 5 e videro coi loro occ"i 5 c"e l'altra ala aveva avuto la me lio, rimisero in piedi le sorti dello scontro. 4rmai i Romani stavano prevalendo su tutta la linea e i Sanniti, smesso il combattimento, vennero uccisi o fatti pri ionieri, fatta eccezione per %uelli c"e ripararono a )alevento, la citt+ c"e o i si c"iama Benevento. Stando alla tradizione, E>.>>> Sanniti sarebbero stati uccisi o fatti pri ionieri. 28 /opo %uella splendida vittoria, i consoli uidarono s*bito l'esercito all'assedio di Boviano, dove si accamparono per l'inverno, fino a %uando assunse il comando delle truppe il dittatore Gaio Petelio, eletto dai consoli .ucio Papirio Cursore e Gaio Giunio Bubulco 6rispettivamente al %uinto e al secondo mandato7, con )arco 3olio in %ualit+ di maestro di cavalleria. Venuto a sapere c"e la rocca di 3re elle era stata occupata dai Sanniti, il dittatore lasci( Boviano e si mosse rapidamente in %uella direzione. - Sanniti avevano abbandonato la citt+ nel corso della notte, e 3re elle fu ripresa senza scontro9 lasciatovi un forte presidio, il dittatore torn( in Campania, determinato a riprendere Nola con le armi. Con l'avvicinarsi del dittatore, tutti i Sanniti e li abitanti della campa na di Nola si erano rifu iati all'interno delle mura cittadine. -l dittatore, esaminata la posizione della citt+, per avere pi* libero accesso alle fortificazioni, fece incendiare tutti li edifici c"e si trovavano addossati all'esterno delle mura e nei %uali vivevano moltissime persone. Nola fu presa in poco tempo# secondo alcuni autori dal dittatore Petelio, secondo altri dal console Gaio Giunio. Quelli c"e attribuiscono al console il merito della con%uista di Nola a iun ono c"e anc"e 2tina e Calazia furono catturate dalla stessa persona, e c"e a s& uito di una pestilenza Petelio venne nominato dittatore con il c:mpito di piantare un c"iodo.

Nello stesso anno vennero fondate le colonie di Suessa e di Ponzia. Suessa prima dipendeva da li 2urunci, mentre Ponzia, un'isola in vista della costa, era abitata da Volsci. 8n decreto del senato stabil1 la deduzione di una colonia anc"e a -nteramna Sucasina. Per( la nomina dei triumviri preposti e l'invio di F.>>> coloni furono opera dei consoli dell'anno successivo, e cio' )arco Valerio e Publio /ecio. 29 )entre la uerra con i Sanniti era ormai avviata alla conclusione, prima ancora c"e il senato si fosse liberato di %uel pensiero, cominci( a circolare la voce di una uerra scatenata da li !trusc"i. Galli a parte, in %uel tempo non c'era nessun popolo le cui armi facessero pi* paura, sia per la prossimit+ sia per il numero. ! cos1, mentre l'altro console portava a termine le ultime operazioni bellic"e nel Sannio, Publio /ecio, rimasto a Roma perc"& seriamente ammalato, su proposta del senato nomin( dittatore Gaio Giunio Bubulco. Quest'ultimo, poic"& la situazione era cos1 critica da renderlo necessario, band1 una leva militare di tutti i iovani, e provvide con estrema cura alle armi e alle altre necessit+ del momento. Pur confortato da %uesta rande disponibilit+ di mezzi, il dittatore non aveva l'intenzione di muovere uerra per primo, ma, senza dubbio, di attendere c"e li !trusc"i prendessero l'iniziativa. Senonc"& anc"e li !trusc"i si comportarono nella stessa maniera, facendo rossi preparativi bellici ma rinunciando a scatenarla. /i conse uenza nessuna delle due parti in causa usc1 dal proprio territorio. -n %uell'anno fu memorabile la censura di 2ppio Claudio e Gaio Plauzio, anc"e se dei due il nome c"e rimase pi* a lun o presso i posteri fu %uello di 2ppio, in %uanto fece costruire una strada e l'ac%uedotto c"e porta l'ac%ua a Roma9 %ueste opere le port( a termine da solo, perc"& il colle a, per colpa di una revisione della lista dei senatori c"e aveva attirato dure critic"e e risentimento contro i censori, aveva ceduto alla ver o na rinunciando alla carica. 2ppio allora, c"e da li antenati aveva ereditato l'ostinazione tipica della fami lia, esercit( la censura da solo. Per iniziativa dello stesso 2ppio, la gens Potizia 5 cui in passato era riservato il culto dell'ara massima di !rcole 5 aveva istituito servi pubblici per affidare loro l'incombenza dei riti di %uel culto. Stando a %uanto si racconta, a s& uito di %uesta decisione si verific( un fatto prodi ioso c"e arriv( a creare scrupoli reli iosi in %uanti avessero voluto inserire delle innovazioni nei riti sacri# mentre in %uel periodo le fami lie facenti capo alla gens Potizia erano dodici e comprendevano circa trenta uomini in et+ adulta, prima della fine dell'anno tutti i suoi membri con la relativa discendenza morirono. ! non solo spar1 il nome dei Potizi, ma alcuni anni dopo anc"e il censore 2ppio venne privato della vista da li d'i, memori di %uel fatto. 30 ! cos1 i consoli dell'anno successivo, Gaio Giunio Bubulco per la terza volta e Quinto !milio Barbula per la seconda, appena entrati in carica si lamentarono di fronte al popolo del fatto c"e il corpo dei senatori fosse stato deformato dalla pessima scelta operata, in virt* della %uale erano stati esclusi parecc"i individui mi liori di %uelli eletti, e si rifiutarono di arantire validit+ alla lista dei nuovi membri del senato, dicendo c"e era stata stilata in base al capriccio e alle amicizie personali, senza distinzione tra buoni e cattivi9 cos1 convocarono immediatamente il senato attenendosi all'elenco in vi ore prima della censura di 2ppio Claudio e Gaio Plauzio. Quell'anno vennero attribuite in base al voto del popolo due caric"e di natura militare# il primo provvedimento stabiliva l'elezione da parte del popolo di sedici tribuni militari per %uattro le ioni, mentre in precedenza i posti riservati ai candidati di nomina popolare erano poc"i, e l'asse nazione della carica era appanna io %uasi esclusivo di dittatori e consoli. .a proposta venne presentata dai tribuni della plebe .ucio 2tilio e Gaio )arcio. -l secondo provvedimento stabiliva invece c"e spettasse al popolo nominare anc"e i duumviri navali, il cui c:mpito era %uello di allestire la flotta e di or anizzarne la manutenzione. .'iniziativa di %uesto plebiscito fu del tribuno della plebe )arco /ecio. -n %uel medesimo anno si verific( un episodio di cui non parlerei perc"& privo di importanza, se non fosse c"e sembr( toccare la sfera reli iosa. - flautisti, indi nati perc"& li ultimi censori avevano loro vietato di celebrare il tradizionale banc"etto nel tempio di Giove 6usanza tramandata fin dai tempi antic"i7, si recarono in massa a Tivoli, sicc"& a Roma non rimase nessuno in rado di accompa nare con la musica i riti sacrificali. -l senato uar5d( alla cosa come a un'irre olarit+ di natura reli iosa, e invi( a Tivoli de li ambasciatori con il c:mpito di fare tutto il possibile per ricondurre a Roma i suonatori. - Tiburtini arantirono il loro interessamento# in un primo tempo convocarono i flautisti nella curia e li invitarono a rientrare a Roma9 ma poi, vedendo c"e non riuscivano a convincerli, li in annarono ricorrendo a un espediente del tutto appropriato alla natura di %uelle persone. -n un iorno di festa i cittadini, c"i in un modo c"i in un altro, invitarono i flautisti nelle loro case con il pretesto di ralle rare il banc"etto con la musica, e li fecero bere 5 i flautisti sono solitamente molto amanti del vino 5, finc"& si addormentarono. Cos1, immersi nel sonno com'erano, li misero su dei carri e li riportarono a Roma. - flautisti non si accorsero di nulla, se non %uando la luce del iorno li sorprese ancora in preda ai fumi dell'ebbrezza, sui carri abbandonati nel 3oro. .'afflusso di popolo c"e ci fu li convinse a rimanere. 3u loro concesso di andare in iro per la citt+, tre iorni all'anno, suonando ornati a festa, abbandonandosi a %uel tipo di baldoria c"e ' in uso ancora o i, e venne di nuovo assicurato il diritto di celebrare il banc"etto nel tempio di Giove a %uanti accompa navano i riti sacri con la musica. Tutto %uesto avveniva nel pieno della preoccupazione per due randi uerre. 31 - consoli si divisero li incaric"i# a Giunio tocc( in sorte la spedizione contro i Sanniti, mentre a !milio la nuova uerra contro li !trusc"i. Nel Sannio la uarni ione romana di Cluvie, dopo aver respinto un attacco nemico, poic"& non era stato possibile prenderla con la forza, una volta sottoposta ad assedio aveva dovuto arrendersi per fame ai Sanniti9 %uesti massacrarono a bastonate e trucidarono i soldati i+ arresisi. -ndi nato per %uesta crudelt+, e ormai convinto c"e l'attacco contro Cluvie fosse la pi* ur ente delle cose da farsi, %uello stesso iorno Giunio assal1 le mura della citt+ e la cattur( uccidendo tutti li adulti. /i l1 l'esercito vittorioso venne trasferito a Boviano, capitale dei Sanniti Pentri e citt+ ricc"issima, anc"e di armi e di uomini. Non essendoci motivo di particolare risentimento, i soldati si

impossessarono della citt+ per la speranza di razziare del bottino. 3u per %uesto c"e infierirono meno sui nemici, portando via per( un bottino %uasi pi* cospicuo di %uanto non ne avessero rastrellato in tutto il Sannio9 il console enerosamente lo concesse tutto a li uomini. Poic"& allo strapotere militare dei Romani non riuscivano a resistere n& li eserciti, n& li accampamenti fortificati, n& le citt+, i pensieri di tutti i comandanti sanniti si concentrarono a individuare un punto propizio per un a uato, se per caso fossero riusciti a sorprendere l'esercito romano intento alle sue razzie. 2lcuni contadini c"e avevano disertato o erano stati fatti pri ionieri, iunti tra i Romani in parte per puro caso e in parte per una precisa scelta, si trovarono d'accordo nel riferire al console 6e per altro la cosa corrispondeva a verit+7 c"e una rande %uantit+ di bestiame era stata concentrata in un impervio passo sulle monta ne, e cos1 convinsero il console a portate in %uel punto le le ioni armate alla le era, nell'intento di fare del bottino. .1, in prossimit+ dei sentieri, si era andato a nascondere un forte contin ente nemico c"e, sbucando fuori %uando vide i Romani entrare nel passo, li assal1 all'improvviso con urla e rande frastuono. Sulle prime la sorpresa semin( il panico fra i Romani, c"e afferravano le armi e accatastavano i ba a li nel mezzo della strada. Poi per(, mano a mano c"e ciascun uomo si liberava del carico e si armava, da o ni parte i soldati accorrevano alle proprie inse ne e l'esercito, senza biso no di ordini, prese a sc"ierarsi secondo l'ordine ben noto per la lun a esperienza di uerra. ! il console, precipitatosi nel punto in cui la batta lia era pi* accesa, salt( i* da cavallo e c"iam( Giove, )arte e li altri d'i a testimoni di essere venuto su %uel passo non tanto per cercare loria individuale, %uanto bottino per li uomini, e di non poter essere biasimato di nient'altro se non dell'eccessivo desiderio di fare arricc"ire i soldati romani ai danni del nemico. )a in %uel momento la sola cosa c"e lo potesse salvare dal disonore era il valore delle truppe. C"e dun%ue si unissero tutti in uno sforzo comune per ettarsi su un nemico i+ superato sul campo di batta lia, i+ privato del suo accampamento, delle citt+, e c"e tentava il tutto per tutto con %uell'inde no espediente, affidandosi al luo o e non certo alle armi. )a %uale luo o, ormai, era inespu nabile per il valore romano, Bastava ricordare le rocc"e di 3re elle e di Sora, e tutti i successi ottenuti in zone sfavorevoli. !saltati da %ueste parole, li uomini 5 dimentic"i di tutte le difficolt+ 5 si riversarono sulla sc"iera nemica c"e si trovava in posizione sopraelevata. Sulle prime dovettero faticare molto per risalire la c"ina. )a poi, non appena i primi manipoli ebbero ra iunto la sommit+ del crinale e l'esercito si sent1 saldamente piazzato su un'area piane iante, la paura si rivolse s*bito contro i responsabili dell'a uato i %uali, liberandosi delle armi e fu endo in tutte le direzioni, cercarono scampo in %ue li stessi anfratti c"e prima erano loro serviti da nascondi li. )a la conformazione accidentata del terreno, scelta apposta per creare problemi al nemico, andava adesso a loro discapito, impedendone i movimenti. /i conse uenza furono poc"i %uelli c"e riuscirono a salvarsi# vennero uccisi circa C>.>>> uomini, e i Romani reduci dal trionfo si sparsero nei dintorni a fare razzia del bestiame offerto loro dal nemico in persona. 32 )entre nel Sannio succedevano %ueste cose, ormai tutti i popoli dell'!truria 5 fatta eccezione per li abitanti di 2rezzo 5 erano corsi alle armi, scatenando, con l'assedio di Sutri, citt+ alleata dei Romani e sorta di in resso dell'!truria, una uerra di rosse proporzioni. -l console !milio con un esercito si mosse in %uella direzione per liberare li alleati dall'assedio. 2ll'arrivo dei Romani, li abitanti di Sutri portarono una rande %uantit+ di vettova lie nell'accampamento davanti alla citt+. Gli !trusc"i spesero il primo iorno discutendo se accelerare o tirare in lun o la uerra. 2ll'alba del iorno successivo, visto c"e i comandanti avevano deciso di optare per la soluzione pi* rapida anzic"& per la pi* sicura, diedero il se nale di batta lia e, armatisi, scesero in campo. -nformato, il console fece immediatamente diffondere tra li uomini l'ordine di man iare, e di armarsi s*bito dopo essersi rimessi in forze. 8na volta ese uiti li ordini, il console, non appena li vide pronti e con le armi in pu no, fece uscire l'esercito fuori dalla trincea e lo sc"ier( in ordine di batta lia non lontano dai nemici. Per %ualc"e tempo entrambe le parti si studiarono, nell'attesa c"e l'avversario alzasse per primo il rido di uerra e desse inizio alla batta lia. )a mezzo iorno pass( senza c"e da una parte e dall'altra venisse lanciata una sola freccia. Poi li !trusc"i, per non doversi ritirare senza risultato, levarono il rido di batta lia e si lanciarono all'assalto al suono delle trombe. )a anc"e i Romani si ettarono nella misc"ia con non minore determinazione. Si scontrarono con estrema animosit+# se i nemici erano numericamente superiori, i Romani sopravanzavano per cora io, e l'incertezza dello scontro fece molte vittime da entrambe le parti9 caddero tutti i pi* forti in campo. .a situazione rimase in bilico finc"& la seconda linea romana non diede il cambio alla prima, con li uomini fresc"i al posto di %uelli ormai provati. Gli !trusc"i, poic"& non avevano a disposizione riservisti fresc"i a supporto della prima linea, caddero in massa davanti e intorno alle loro inse ne. -n nessun'altra batta lia la stra e sarebbe stata pi* impressionante e pi* esi uo il numero dei fu iasc"i, se il buio non avesse protetto li !trusc"i, la cui ostinazione a combattere era tanta c"e i vincitori abbandonarono la batta lia prima dei vinti. /opo il tramonto venne dato il se nale della ritirata, e nella notte i due eserciti fecero rientro ai rispettivi accampamenti. Nella parte residua dell'anno, presso Sutri non accadde nulla c"e fosse de no di essere ricordato, perc"& l'intera prima linea dell'armata nemica era stata distrutta in %uell'unica batta lia, e a li !trusc"i rimanevano solo i riservisti, appena sufficienti per difendere l'accampamento. )a anc"e da parte romana i feriti furono molti, al punto c"e i morti a s& uito di ferite contratte furono pi* numerosi dei caduti in batta lia. 33 Quinto 3abio, console l'anno successivo, assunse il comando delle operazioni sotto Sutri. Suo colle a fu Gaio )arcio Rutilo. 3abio port( anc"e rinforzi da Roma, mentre per li !trusc"i arriv( un nuovo esercito dalle loro terre. !ra i+ da molti anni c"e tra ma istrati patrizi e tribuni della plebe non c'erano motivi di contrasto, %uand'ecco c"e un attrito venne causato dalla fami lia cui sembrava fosse toccato in sorte il destino di essere in perenne lite con i tribuni e con la plebe. -l censore 2ppio Claudio, a diciotto mesi di distanza dalla fine del suo mandato 6era l'arco di tempo previsto dalla le e !milia7, benc"& il suo colle a Gaio Plauzio avesse rinunciato alla ma istratura, non si lasci(

convincere da alcun tipo di pressione a fare altrettanto. Tribuno della plebe era Publio Sempronio, il %uale aveva intrapreso un'azione le ale per far s1 c"e alla censura venisse posto termine entro il limite cronolo ico previsto dalla norma, azione non meno popolare c"e iusta, e non meno radita al popolo c"e ai patrizi. -l tribuno, dopo aver letto e riletto la le e !milia e aver elo iato il dittatore )amerco !milio c"e l'aveva presentata, perc"& aveva ridotto a diciotto mesi il limite della censura prima %uin%uennale, diminuendo cos1 l'eccesso di potere c"e la lun a durata conferiva a %uella ma istratura, cos1 parl(# $!bbene, 2ppio Claudio, dimmi c"e cosa avresti fatto se tu fossi stato censore %uando lo furono Gaio 3urio e )arco Ge anio,0. 2ppio rispose c"e la domanda del tribuno non aveva troppa pertinenza col suo caso# infatti anc"e se la le e !milia aveva colpito i censori durante il cui mandato essa era stata promul ata, poic"& il popolo aveva approvato la le e dopo l'elezione di %uei censori 6e la volont+ espressa dal popolo "a valore di le e7, ci( non ostante n& lui n& c"iun%ue altro fosse stato nominato censore dopo l'approvazione di %uella le e poteva esser tenuto a rispettarla. 34 )entre 2ppio Claudio ricorreva a %uesti cavilli, senza tuttavia trovare alcuno c"e lo sostenesse, Sempronio disse# $!cco a voi, Quiriti, un discendente di %uell'2ppio c"e, eletto decemviro per un anno, l'anno successivo si nomin( da solo, e nel corso del terzo anno 5 pur non essendo stato nominato n& da se stesso n& da alcun altro 5 mantenne le inse ne del potere anc"e come privato cittadino, e abbandon( la carica soltanto %uando fu travolto da un potere male ac%uisito, mal estito e mal conserva5to. Questa ' la stessa fami lia c"e a forza di violenze e di soprusi vi spinse, esuli dalla terra natia, a ritirarvi sul monte Sacro. .a stessa contro la %uale voi vi siete tutelati creando l'intercessione dei tribuni. .a stessa per colpa della %uale due vostri eserciti sono andati ad accamparsi sull'2ventino, la stessa c"e si ' sempre sc"ierata contro le le i sul tasso di interesse e le le i a rarie. @ stata %uesta fami lia a opporsi ai matrimoni tra patrizi e plebei, e a sbarrare alla plebe la strada alle ma istrature curuli# per la vostra libert+ %uesto ' un nome molto pi* pericoloso di %uello dei Tar%uini. /un%ue, 2ppio Claudio, pur essendo i+ trascorsi cento anni dalla dittatura di )amerco !milio, dei tanti censori c"e ci sono stati 5 uomini tra i pi* nobili e validi 5, possibile c"e nessuno di loro abbia letto le H-- tavole, C"e nessuno di loro fosse al corrente c"e l'ultima deliberazione presa dal popolo "a valore di le e, 2 essere sinceri lo sapevano tutti, e proprio per %uesto "anno obbedito alla le e !milia piuttosto c"e a %uella in virt* della %uale vennero nominati i primi censori, perc"& era %uesta l'ultima approvata dal popolo, e poi perc"&, nel caso di due le i in contrasto, ' sempre la nuova ad abro are la vecc"ia. 4ppure sostieni, o 2ppio, c"e il popolo non ' tenuto a rispettare la le e !milia, 4 c"e il popolo ' tenuto a farlo, mentre tu sei il solo a esserne esentato, .a le e !milia vincol( %uei censori violenti, Gaio 3urio e )arco Ge anio, i %uali dimostrarono %uale sia il danno potenzialmente arrecabile allo Stato da %uella ma istratura, nel momento in cui, volendosi vendicare della limitazione imposta alla loro autorit+, retrocedettero nell'ultima classe )amerco !milio, l'uomo mi liore del suo tempo in pace e in uerra. Quella le e "a poi vincolato cento anni di censori, e adesso ' un vincolo per il tuo colle a Gaio Plauzio, eletto in base ai tuoi stessi auspici e dotato dei tuoi stessi diritti. 4ppure il popolo non lo "a eletto censore con pieni diritti, Sei tu la sola eccezione, e vale soltanto per te %uesto bizzarro e unico privile io, )a allora %uale re dei sacrifici nomineresti, Visto c"e "a il nome di re, potr+ credere di essere nominato re di Roma con pieni diritti, 2 c"i pensi c"e baster+ una dittatura di sei mesi o un interre no di cin%ue iorni, C"i avrai il cora io di ele ere dittatore solo per piantare un c"iodo o per far svol ere i ioc"i, Come devono sembrare stupidi e insensati a %uest'uomo coloro c"e, compiute esta memorabili, rinunciarono alla dittatura a venti iorni dalla nomina, o %uelli c"e rinunciarono all'incarico per essere stati eletti in maniera irre olare< )a perc"& andare a fru are nel passato, /i recente, circa dieci anni or sono, il dittatore Gaio )enio, mentre stava conducendo un'inc"iesta con un ri ore eccessivo per la sicurezza di taluni potenti, accusato dai propri nemici dello stesso reato sul %uale stava inda ando, rinunci( alla dittatura per poter affrontare l'accusa nelle vesti di privato cittadino. /a te non pretendo certo una simile misura, ma non vo lio nemmeno c"e tu finisca per trali nare da una fami lia superba e arro ante %uanto nessun'altra# non abbandonare la tua carica un solo iorno e una sola ora prima del dovuto, l1mitati soltanto a non superare il termine previsto. Ti ' sufficiente a iun ere alla censura un iorno o un mese, ;Terr( la censura; replic"i tu ;tre anni e sei mesi pi* del limite concesso dalla le e !milia, e lo far( da solo;. )a %uesto s1 c"e ' come essere re< 4ppure nominerai al posto di Plauzio un altro colle a, %uando non ' consentito sostituire nemmeno un censore defunto, Non ti rimorde, o meticoloso censore pieno di scrupoli, di aver sottratto un rito antic"issimo 5 il solo istituito di persona dal dio in onore del %uale viene celebrato 5 ai nobilissimi sacerdoti di %uel culto, per affidarlo a servi dello Stato, e di vedere una fami lia pi* antica delle ori ini di %uesta citt+, sacra per aver offerto ospitalit+ a li d'i immortali, estin uersi sin nelle radici nell'arco di un anno e solo per colpa tua e della tua censura, No, tu vuoi contaminare la repubblica tutta con %uell'istinto criminoso c"e la mia mente inorridisce anc"e solo a nominare< Roma fin1 in mano nemica in %uel lustro durante il %uale, morto il censore Gaio Giulio, il colle a .ucio Papirio Cursore, per non rinunciare alla carica, nomin( al suo posto )arco Cornelio )alu inense. ! %uanto pi* misurata fu la sua ambizione, 2ppio< -nfatti .ucio Papirio non detenne la censura da solo n& oltre i termini consentiti dalla le e. !ppure non trov( nessuno c"e in s& uito si uniformasse alla sua iniziativa# col passare del tempo, tutti i censori rinunciarono alla carica dopo la morte del colle a. Tu non ti fai trattenere n& dalla scadenza del termine prefissato per la censura, n& dalle dimissioni del colle a e neppure dalla le e e dalla ver o na. Tu ritieni c"e l'arro anza sia una virt*, e cos1 la sfrontatezza e il disprezzo de li d'i e de li uomini. Per la maest+ e il rispetto dovuto alla ma istratura c"e "ai detenuto, 2ppio Claudio, vorrei non solo evitare di arrivare alla violenza, ma anc"e di rivol erti una sola parola meno c"e ri uardosa. .a tua caparbiet+ e la tua arro anza

mi "anno per( costretto a usare le parole c"e "ai appena sentito, e se non ti atterrai alla le e !milia, dar( ordine di farti arrestare. ! siccome i nostri avi "anno stabilito c"e, nelle elezioni a censore, se due candidati non "anno ra iunto il tetto di voti previsto dalla le e, si ripeta la votazione, senza per( nominare censore il solo candidato c"e abbia ra iunto il tetto di voti previsto, dato c"e tu non puoi nominarti censore da solo, adesso io non permetter( c"e tu eserciti da solo la censura0. Pronunciato %uesto discorso, ordin( di arrestare e impri ionare 2ppio. )entre sei dei tribuni approvarono l'azione proposta dal colle a, furono in tre a intercedere per 2ppio il %uale aveva fatto ricorso all'appello. ! cos1 e li tenne da solo la censura, tra il disprezzo di tutte le classi di cittadini. 35 )entre a Roma si verificavano %uesti fatti, Sutri era stretta d'assedio da li !trusc"i, e il console 3abio, c"e stava uidando l'esercito lun o le pendici dei monti Cimini per portare aiuto a li alleati e attaccare i dispositivi di difesa dei nemici, se avesse trovato %ualc"e passa io praticabile, si imbatt& nell'esercito etrusco sc"ierato in ordine di batta lia. .'ampia pianura sottostante li permetteva di constatare c"e le forze del nemico erano cospicue, e cercando di sopperire all'inferiorit+ numerica dei suoi con la posizione occupata, fece loro deviare le ermente la marcia, in modo tale da farli risalire lun o il declivio 6c"e era scosceso e coperto di massi79 %uindi rivolse il fronte contro il nemico. ! li !trusc"i, non pensando ad altro c"e alla loro superiorit+ numerica, nella %uale avevano una cieca fiducia, si buttarono nella misc"ia con una fo a e una impazienza tali c"e, per arrivare il pi* in fretta possibile al corpo a corpo, ettarono a terra le aste e avanzarono contro li avversari con le spade s uainate. - Romani, invece, non smettevano di sca liare verso il basso tanto i loro iavellotti %uanto i sassi, arma %uesta offerta in abbondanza dal luo o. Pertanto per li !trusc"i non era facile arrivare al corpo a corpo perc"&, anc"e %uando non venivano feriti, rimanevano storditi dai colpi c"e piovevano su li elmi e su li scudi, e non avevano armi da lancio con le %uali affrontare il combattimento a distanza. ! mentre restavano fermi, esposti ai colpi, senza c"e ormai nulla li potesse pi* prote ere, e alcuni cominciavano a ritornare sui propri passi, li hastati e i principes, levando di nuovo il rido di batta lia, si lanciarono con le spade in pu no contro %uella massa instabile e onde iante. Gli !trusc"i non ressero l'urto, e voltate le spalle fu irono disordinatamente in direzione dell'accampamento. )a i cavalieri romani attraversarono la pianura in dia onale, andando a sbarrare la strada ai fu itivi, c"e, rinunciando a ra iun ere l'accampamento, ripie arono verso i monti. /i l1, %uasi disarmati e ridotti a mal partito dalle ferite, si rifu iarono nella selva Ciminia. - Romani, dopo aver massacrato parecc"ie mi liaia di !trusc"i e aver loro sottratto trentotto inse ne militari, si impadronirono anc"e dell'accampamento nemico, racco liendovi un rosso bottino. 3u allora c"e si inizi( a pensare al modo di dare la caccia al nemico. 36 -n %uel tempo la selva Ciminia era pi* impervia e spaventosa di %uanto non siano di recente sembrate le foreste della Germania, e fino ad allora non l'aveva mai attraversata nessuno, nemmeno dei mercanti. ! %uasi nessuno, fatta eccezione per il comandante in persona, aveva il cora io di addentrarvisi# in tutti li altri era ancora vivo il ricordo della disfatta di Caudio. 2llora, tra i presenti, il fratello del console )arco 3abio 6altri sosten ono si c"iamasse Cesone, altri ancora Gaio Claudio, indicandolo come fratello del console soltanto per parte di madre7 disse c"e sarebbe andato in avanscoperta e c"e di l1 a poco avrebbe riportato notizie sicure. Cresciuto a Cere presso suoi ospiti, aveva avuto un'istruzione a base di lettere etrusc"e e parlava bene l'etrusco. Secondo alcuni autori, come adesso si "a l'abitudine di istruire i ra azzi romani nelle lettere rec"e, allo stesso modo in %uel tempo li si istruiva in %uelle etrusc"e. )a ' pi* vicino alla verit+ il fatto c"e l'uomo c"e and( a mescolarsi tra i nemici con una messinscena tanto temeraria avesse i+ avuto %ualc"e esperienza in tal senso. 2 %uanto sembra fu accompa nato soltanto da uno sc"iavo, c"e era cresciuto con lui e %uindi aveva una certa competenza in %uella stessa lin ua. Prima di partire, dell'area in cui stavano per addentrarsi non avevano alcuna co nizione, se non %ualc"e sommario ra ua lio circa la natura del luo o e i nomi dei capi delle varie popolazioni, sui %uali avevano preso informazioni per evitare di essere smasc"erati da esitazioni su fatti risaputi. Partirono vestiti da pastori, con addosso armi da campa na, una falce e due spiedi a testa. )a a prote erli non furono tanto la conoscenza della lin ua n& il tipo di armi o di vesti, %uanto piuttosto il fatto c"e nessuno si potesse imma inare uno straniero addentratosi nella selva Ciminia. Pare siano arrivati fino a li 8mbri Camerti. .1 3abio ebbe il cora io di rivelare la loro identit+ e, introdotto nel senato locale, a nome del console propose di stipulare un trattato di amicizia e di alleanza. Gli riservarono una enerosa ospitalit+, e lo pre arono di riferire ai Romani c"e, se il loro esercito si fosse spinto in %uella zona, avrebbe avuto a disposizione cibo per trenta iorni, e c"e la iovent* de li 8mbri Camerti sarebbe stata pronta a prendere le armi a li ordini dei Romani. Quando %ueste cose vennero riferite al console, alle prime luci della sera, mandati avanti li uomini con i ba a li, diede ordine alla fanteria di se uirli. ! li rimase fermo con la cavalleria e alle prime luci del iorno successivo pass( a cavallo di fronte ai posti di uardia nemici collocati al di fuori del bosco. /opo aver impe nato per %ualc"e tempo i nemici, rientr( all'accampamento e uscendo dalla porta opposta ra iunse la fanteria prima del buio. 2ll'alba del iorno dopo aveva i+ ra iunto le cime dei monti Cimini. ! dopo aver contemplato da %uel punto le ricc"e terre d'!truria, invi( i suoi uomini a metterle a ferro e fuoco. ! i Romani avevano i+ raccolto un bel bottino, %uando si trovarono di fronte s%uadre racco liticce di contadini etrusc"i formate in tutta fretta dai capi della zona, ma in maniera cos1 disordinata, c"e %uanti erano venuti a riprendersi la preda per poco non finirono essi stessi o etto di preda. /opo aver eliminato o messo in fu a i nemici, e dopo aver razziato in lun o e in lar o le campa ne, i Romani rientrarono al campo in trionfo e caric"i di o ni avere. .1 erano arrivati casualmente cin%ue dele ati e due tribuni della plebe per comunicare a 3abio l'ordine del senato di non attraversare la selva Ciminia. 3elicitatisi per essere arrivati troppo tardi per impedire lo scoppio della uerra, rientrarono a Roma ad annunciare la vittoria. 37 -nvece di porre termine alla uerra, %uesta spedizione del console ne aveva ampliato il ra io# infatti le enti c"e abitavano ai piedi dei monti Cimini erano state ravemente danne iate dalle incursioni romane, e avevano

conta iato con il loro risentimento non solo i popoli dell'!truria, ma anc"e %uelli confinanti dell'8mbria. Per %uesto motivo misero insieme nei pressi di Sutri un esercito pi* numeroso di %uanto non avessero mai fatto prima, e non si limitarono soltanto a trasferire l'accampamento al di l+ della selva ma, per l'impazienza di arrivare allo scontro, portarono anc"e l'esercito nella pianura. Poi, sc"ieratisi in ordine di batta lia, in un primo tempo rimasero fermi sulle loro posizioni, lasciando ai Romani lo spazio necessario per disporsi di fronte. Vedendo per( c"e i nemici si rifiutavano di venire a batta lia, si presentarono sotto la trincea. Quando poi si resero conto c"e anc"e le postazioni pi* avanzate erano state ritirate all'interno delle fortificazioni, si lev( s*bito dalle file un urlo rivolto ai comandanti, col %uale c"iedevano venissero loro portati dall'accampamento i viveri per %uel iorno. Sarebbero rimasti l1 con le armi in pu no, e nel corso della notte 5 o, al pi* tardi, alle prime luci del iorno 5 avrebbero attaccato il campo nemico. .'esercito romano, pur essendo certo non meno impaziente, venne trattenuto sul posto dalle disposizioni del comandante. !rano pi* o meno le %uattro del pomeri io, %uando il console ordin( ai soldati di consumare il rancio, e li avvis( di farsi trovare armati, in %ualun%ue ora del iorno o della notte e li avesse dato il se nale di attacco. Rivolse un breve discorso alle truppe, esaltando le uerre contro i Sanniti, sminuendo li !trusc"i, e sostenendo c"e i due nemici non erano da mettere sullo stesso piano n& per valore n& per numero di effettivi. 2 iunse poi c"e vi era un'altra arma se reta c"e avrebbero conosciuto a tempo debito, ma c"e per il momento era necessario rimanesse nascosta. Con %uesti accenni sibillini voleva alludere al fatto c"e i nemici erano minacciati alle spalle, e lo faceva per confortare il morale dei soldati, spaventati dalla rande %uantit+ dei nemici. .a messinscena era resa pi* verosimile dal fatto c"e il nemico aveva preso posizione senza per( costruire dispositivi di difesa. /opo aver ridato vi ore ai corpi col rancio, si lasciarono andare al sonno. 3urono sve liati verso le %uattro del mattino e presero le armi senza fare rumore. 2i portatori vennero distribuite le asce per abbattere il terrapieno e riempire le fosse. .'esercito venne sc"ierato al di %ua delle fortificazioni, mentre le coorti scelte furono piazzate alle uscite delle porte. 2vendo poi ricevuto il se nale poco prima dell'alba 5 ovvero l'ora c"e nelle notti d'estate ' pi* propizia al sonno intenso 5, l'esercito abbatt& il terrapieno e salt( fuori, assalendo i nemici coricati in maniera disordinata. .a morte ne sorprese alcuni del tutto immobili, altri mezzo addormentati nei loro iaci li, e la ma ior parte mentre cercava affannosamente di prendere le armi. Soltanto a poc"i venne lasciato il tempo di armarsi# ma anc"e %uesti, non avendo inse ne da se uire e comandanti cui obbedire, vennero sbara liati, messi in fu a e inse uiti. /isseminati in tutte le direzioni, tentarono di ra iun ere l'accampamento o il fitto della bosca lia. ! furono proprio le selve a offrire un rifu io pi* sicuro, perc"& l'accampamento situato in aperta campa na venne catturato nel corso di %uello stesso iorno. .'ordine fu di conse nare oro e ar ento al console, mentre tutto il resto venne lasciato ai soldati. Quel iorno furono uccisi o fatti pri ionieri =>.>>> nemici. 2lcuni autori sosten ono c"e %uesta batta lia tanto loriosa fu combattuta al di l+ della selva Ciminia nei pressi di Peru ia, e c"e a Roma si stette in rande ansia, per paura c"e l'esercito ta liato fuori da %uel bosco impraticabile c"e faceva da barriera venisse sopraffatto da li !trusc"i e da li 8mbri insorti da o ni parte. )a in %ualun%ue punto sia avvenuta la batta lia, ' certo c"e a vincere furono i Romani. /a Peru ia, Cortona e 2rezzo, c"e a %uell'epoca erano le citt+ pi* in vista di tutto il mondo etrusco, arrivarono ambasciatori con ric"ieste di pace e alleanza rivolte ai Romani. Venne loro concessa una tre ua di trent'anni. 38 )entre in !truria erano in corso %uesti avvenimenti, l'altro console Gaio )arcio Rutilo strapp( ai Sanniti la citt+ di 2life con%uistandola con la forza. )olte altre fortezze e villa i vennero con%uistati e distrutti oppure finirono in mano ai Romani ancora del tutto inte ri. Nel contempo la flotta romana, pilotata verso la Campania da Publio Cornelio, cui il senato aveva affidato il c:mpito di vi ilare sulle coste, sbarc( a Pompei, e di l1 i contin enti della marina forniti da li alleati puntarono su Nocera per sacc"e iarne il territorio. /opo fulminee razzie nelle zone dei dintorni, da dove era pi* facile rientrare alle navi, attirati 5 come spesso accade 5 dalla sete di fare bottino, si spinsero troppo nell'interno, attirandosi addosso i nemici. Per tutto il tempo c"e rimasero disseminati per la campa na, dove avrebbero potuto essere fatti a pezzi dal primo all'ultimo, per fortuna non si imbatterono in nessuno. -nvece, proprio mentre tornavano sui loro passi marciando senza alcuna precauzione, vennero ra iunti non lontano dalle navi dai villici della zona c"e si ripresero il bottino, uccidendone anc"e un certo numero. -l manipolo disordinato dei superstiti si rifu i( sulle navi in preda al panico. .a notizia c"e Quinto 3abio si era addentrato nella selva Ciminia, cos1 come aveva tenuto Roma in apprensione, allo stesso modo era stata motivo di tripudio per i Sanniti, per i %uali era come se l'esercito romano, ta liato fuori dalla patria, si trovasse in stato d'assedio# per i Romani si profilava una disfatta pari a %uella delle 3orc"e Caudine. Quella ente, perennemente avida di nuove con%uiste, era stata spinta dalla temerariet+ di sempre in %uelle re ioni inospitali, dove adesso era circondata dall'impraticabilit+ dei luo "i pi* c"e dalle armi nemic"e. )a la ioia si mescolava i+ con una certa %uale invidia, perc"& la sorte aveva trasferito dai Sanniti a li !trusc"i l'onore della uerra contro Roma. Per %uesto, dopo aver raccolto uomini e armi, si misero in movimento per sc"iacciare il console Gaio )arcio, e se %uest'ultimo non avesse accettato di dare batta lia, avevano intenzione di trasferirsi immediatamente in !truria passando attraverso i territori dei )arsi e dei Sabini. -l console li and( ad affrontare, e lo scontro dall'esito incerto c"e ne se u1 fu durissimo. Benc"& entrambe le parti avessero avuto perdite u ualmente ravi, tuttavia la voce comune attribu1 ai Romani la sconfitta, perc"& avevano perso de li uomini di ran o e%uestre, alcuni tribuni militari, un luo otenente e 5 ci( c"e aveva suscitato ma iore scalpore 5 era rimasto ferito addirittura il console. Poic"& le voci avevano in i antito la sconfitta, come sempre succede, i senatori vennero presi dal panico al punto da voler nominare un dittatore, e nessuno aveva dubbi sul fatto c"e la scelta sarebbe caduta su Papirio Cursore,

considerato il mi lior enerale del suo tempo. Per( non si era sicuri di poter fare arrivare la notizia nel Sannio, dato c"e tutta la re ione pullulava di nemici, n& si era al corrente se il console )arcio fosse ancora vivo. .'altro console, poi, era un nemico personale di Papirio. Per evitare c"e %uesto attrito andasse a discapito de li interessi dello Stato, il senato decise di mandare a 3abio una dele azione composta di e? consoli, i %uali, avvalendosi del proprio presti io personale, oltre c"e dell'autorit+ conferita loro dallo Stato, lo convincessero a dimenticare la rivalit+ di un tempo in nome del bene della patria. Quando li ambasciatori arrivati al cospetto di 3abio li ebbero comunicato la decisione del senato, descrivendola con parole all'altezza dell'incarico ricevuto, il console abbass( li occ"i a terra e si allontan( silenzioso dai dele ati, c"e non avevano idea di c"e decisione avrebbe potuto prendere. Poi, nel silenzio della notte 6come tradizione vuole7, nomin( dittatore .ucio Papirio. Quando li inviati lo rin raziarono per aver pie ato al me lio la propria disposizione d'animo, 3abio rimase ostinatamente in silenzio, e senza fornire risposta o commenti al suo esto, licenzi( li inviati, perc"& fosse c"iaro c"e rande dolore il suo animo stesse soffocando. Papirio scelse come maestro di cavalleria Gaio Giunio Bubulco. )entre era impe nato a presentare ai comizi curiati la le e c"e li conferiva l'autorit+, venne costretto a rimandare il rituale da un presa io di cattivo au urio. .a votazione, infatti, era iniziata dalla curia 3aucia, celebre per due disastri, e cio' la presa di Roma e la pace di Caudio# ora, in entrambi li anni in cui %uei fatti si erano verificati, la sorte aveva affidato alla stessa curia il c:mpito di avviare la votazione. .icinio )acro a iun e c"e %uella curia era di cattivo au urio anc"e per una terza disfatta, ovvero %uella subita nei pressi del Cremera. 39 -l iorno successivo, rinnovati li auspici, il dittatore fece approvare la le e. Partito da Roma con le le ioni appena arruolate sull'onda del panico enerato dalla notizia c"e l'esercito aveva superato la selva Ciminia, iunse nei pressi di .on ula. Ricevute dal console )arcio le le ioni i+ in servizio, sc"ier( i suoi in ordine di batta lia. ! i nemici non parvero riluttanti all'idea di combattere. Quando le due parti erano i+ sc"ierate e con le armi in pu no, senza per( c"e nessuna delle due volesse iniziare il combattimento, vennero sorprese dal calar della notte. Rimasti inattivi per %ualc"e tempo da %uel momento in poi, pur non mancando di fiducia nei propri mezzi n& sottovalutando il nemico, i due contendenti collocarono i rispettivi accampamenti fissi a breve distanza l'uno dall'altro. 2nc"e contro li 8mbri i Romani si misurarono in campo aperto# i nemici furono messi in fu a, subendo per( poc"e perdite, perc"& non resistettero a lun o allo scontro, nel %uale si erano lanciati con estremo accanimento. 2nc"e li !trusc"i, arruolato con una le e sacrata un esercito, nel %uale o ni uomo si sce lieva un altro uomo, si scontrarono presso il la o di Vadimone, con uno spie amento di forze e un accanimento mai visti in passato. .a batta lia venne combattuta con un furore tale, c"e nessuno dei due contendenti arriv( a sca liare le armi da lancio. .o scontro iniziato con le spade divenne via via sempre pi* acre, mantenendosi a lun o nell'incertezza, al punto c"e i Romani non avevano l'impressione di combattere contro li !trusc"i i+ sconfitti tante altre volte, ma contro %ualc"e popolo nuovo. Nessuna delle due parti accennava alla fu a# li uomini della prima linea crollarono e, per evitare c"e i reparti restassero privi di copertura, la seconda fila rimpiazz( la prima. Poi vennero c"iamati allo scontro anc"e li ultimi riservisti. ! la situazione arriv( a essere talmente critica, c"e i cavalieri romani, scendendo da cavallo, ra iunsero le prime file di fanti avanzando tra le armi e i corpi dei caduti. !ntrati in campo, come un esercito fresco, in mezzo a uomini stanc"i, ettarono lo scompi lio tra le linee etrusc"e. Se uendo poi il loro slancio, il resto delle truppe, pur allo stremo delle forze, riusc1 finalmente a prevalere sullo sc"ieramento nemico. 2llora la tenacia de li !trusc"i cominci( a cedere e alcuni manipoli presero a indietre iare, dandosi ine%uivocabilmente alla fu a non appena ebbero voltato le spalle. Quel iorno venne spezzata per la prima volta la potenza etrusca, in au e dai tempi antic"i. -l fiore delle loro truppe venne massacrato sul campo, e con %uello stesso attacco i Romani ne catturarono l'accampamento sacc"e iandolo. 40 Poco tempo dopo i Romani corsero un pericolo analo o, riportando per( un successo altrettanto netto contro i Sanniti i %uali, oltre a li altri preparativi militari, avevano fatto s1 c"e le loro armate fossero pi* splendenti razie a una nuova e brillante armatura. Gli eserciti erano due# uno aveva lo scudo cesellato in oro, l'altro in ar ento. .a forma dello scudo era %uesta# pi* lar o in alto per coprire il petto e le spalle, il bordo livellato e, sul fondo, fatto a cuneo per renderlo pi* mane evole. 2 protezione del torace avevano una corazza spu nosa, mentre per la amba sinistra c'era uno sc"iniere. Gli elmi erano dotati di cresta, per accrescere l'imponenza delle persone. .e tunic"e dei soldati provvisti di scudo dorato erano di varie tinte, mentre %uelle dei soldati con lo scudo d'ar ento erano di lino bianc"issimo. 2i primi venne affidata l'ala sinistra, ai secondi la destra. )a i Romani erano i+ stati informati di %uell'armatura splendente, e i comandanti avevano ricordato loro c"e il soldato deve avere un aspetto rude, non avere addosso armi cesellate d'oro e d'ar ento, ma confidare nella propria spada e nel proprio valore. 2 essere sinceri, non armi erano %uelle, ma futuro bottino# brillanti prima dello scontro, se no di infamia tra il san ue e le ferite. -l valore era l'ornamento dei soldati# tutto %uel prezioso splendore sarebbe stato il s& uito della vittoria, e un nemico ricco era il premio del vincitore, per %uanto povero %uesti potesse essere. Risollevati i suoi uomini con %ueste parole, Cursore li uid( in batta lia. ! li and( ad occupare l'ala destra, mentre alla sinistra colloc( il maestro di cavalleria. 2ll'inizio dello scontro la lotta col nemico fu accesa, e non meno viva la competizione tra il dittatore e il maestro di cavalleria per stabilire c"i avesse dato il via per primo alla vittoria. -l destino volle c"e Giunio fosse il primo a far indietre iare i nemici, attaccando con l'ala sinistra il fianco destro del nemico 6composto di uomini votatisi a li d'i, secondo la tradizione sannita, e per %uesto vestiti tutti di bianco7. Proclamando c"e avrebbe immolato i nemici all'4rco, Giunio si lanci( all'attacco e ne scompi li( le file, costrin endo il fronte a indietre iare sensibilmente dalla sua linea. Quando il dittatore se ne accorse, disse# $2llora la vittoria inizier+ dall'ala sinistra, e l'ala destra, con le truppe del dittatore, star+ a uardare le sorti del combattimento altrui, non far+ la

parte del leone nella vittoria,0. Con %uesto intervento infiamm( li animi dei suoi soldati, e i cavalieri non furono da meno dei fanti %uanto a valore dimostrato, cos1 come i luo otenenti non lo furono rispetto ai comandanti. )arco Valerio all'ala destra, Publio /ecio a sinistra 6entrambi e? consoli7, si lanciarono dalla parte dei cavalieri sc"ierati alle due ali, esortandoli a con%uistarsi la loro parte di loria. Poi andarono all'assalto in dia onale contro i fianc"i del nemico. Poic"& %uesta nuova minaccia si era abbattuta sullo sc"ieramento avversario da entrambe le parti, e la fanteria romana, vedendo i Sanniti in preda al panico, aveva di nuovo levato il rido di batta lia prendendo ad avanzare, i Sanniti cominciarono a fu ire. .e campa ne i+ erano in ombre di cumuli di cadaveri e armi luccicanti. -n un primo momento i Sanniti, terrorizzati, si andarono a rifu iare nell'accampamento9 poi per( non riuscirono a tenere nemmeno %uesto, c"e prima del calar della notte venne con%uistato, sacc"e iato e dato alle fiamme. Su decreto del senato il dittatore ottenne il trionfo, il cui pi* splendido ornamento furono le armi strappate ai Sanniti. Sembrarono cos1 straordinarie, c"e li scudi dorati furono conse nati ai banc"ieri, affinc"& fun essero da addobbo per il 3oro. Si dice c"e di l1 sia nato l'uso de li edili di adornare il 3oro per le processioni solenni sui carri. )entre i Romani utilizzarono le armi dei nemici per rendere oma io a li d'i, i Campani, per sfrontatezza e risentimento verso i Sanniti, dotarono con %uelle armature i ladiatori c"e si esibivano durante i banc"etti, e diedero loro il nome di Sanniti. Nello stesso anno il console 3abio combatt& contro i resti dell'esercito etrusco nei pressi di Peru ia, c"e aveva violato la tre ua, e conse u1 una vittoria facile e netta. ! avrebbe anc"e espu nato con la forza la citt+ 5 alle cui mura si stava i+ avvicinando dopo la vittoria 5, se non ne fossero usciti ambasciatori a offrire la resa. .asciata una uarni ione armata a Peru ia, il console mand( avanti in senato, a Roma, li ambasciatori etrusc"i con la ric"iesta di un trattato di amicizia, ed entr( poi in citt+ in trionfo, dopo aver conse uito una vittoria ancora pi* memorabile di %uella del dittatore. 2 dir la verit+, ran parte del merito della sconfitta inflitta ai Sanniti venne attribuito ai luo otenenti Publio /ecio e )arco Valerio, i %uali, nel corso delle successive elezioni, vennero nominati con ampia ma ioranza console il primo e pretore il secondo. 41 Come premio per la brillante sottomissione dell'!truria 3abio ottenne il prolun amento del consolato, avendo /ecio come colle a. Valerio venne eletto pretore per la %uarta volta. - consoli si divisero tra loro li incaric"i# a /ecio tocc( in sorte l'!truria, mentre a 3abio and( il Sannio. Partito alla volta di Nocera 2lfaterna, 3abio, dopo aver respinto la ric"iesta di pace fatta da %uella citt+ 6perc"& non aveva voluto accettarla %uando essa era stata offerta dai Romani7, la attacc( costrin endola alla resa incondizionata. 2ffront( poi in campo aperto i Sanniti, sconfi endoli senza eccessivo impe no. /i %uesta batta lia non ne sarebbe rimasta notizia, se nell'occasione i )arsi non avessero combattuto per la prima volta contro i Romani. 2lla defezione dei )arsi se u1 %uella dei Peli ni, c"e andarono incontro allo stesso destino. .a uerra ebbe esito positivo anc"e per l'altro console, /ecio, il %uale spavent( i Tar%uiniensi al punto tale da costrin erli a fornire frumento all'esercito e a c"iedere una tre ua %uarantennale. Prese poi con la forza alcune roccaforti de li abitanti di Volsinii, distru endone una parte, per evitare c"e offrissero rifu io ai nemici. Scorrazzando e devastando in lun o e in lar o la zona, semin( un panico tale da portare l'intera ente etrusca a c"iedere al console un trattato di pace. -l trattato fu ne ato, mentre venne concessa una tre ua di un anno, il cui prezzo fu il pa amento all'esercito romano dello stipendio di %uell'anno in corso, e la fornitura di due tunic"e a o ni soldato. 2 turbare la situazione ormai sotto controllo in !truria fu la sollevazione de li 8mbri, popolo c"e non aveva avuto ancora contatti con i disastri della uerra, salvo il fatto di aver subito da parte dei Romani devastazioni delle campa ne. C"iamati alle armi tutti i loro iovani e sobillata ran parte de li !trusc"i a ricominciare la uerra, li 8mbri raccolsero un esercito tanto massiccio c"e, lasciatisi alle spalle /ecio in !truria, nutrivano il baldanzoso pro etto di porre l'assedio a Roma, e nei loro discorsi mostravano rande fiducia nei propri mezzi e disprezzo per i Romani. Quando la notizia dei loro movimenti arriv( alle orecc"ie del console /ecio, %uesti a marce forzate si diresse dall'!truria a Roma, fermandosi nella re ione di Pupinia, in attesa di notizie sul nemico. 2 Roma la uerra contro li 8mbri non veniva trascurata, e i+ soltanto le minacce lanciate dal nemico avevano spaventato la ente, c"e in occasione del disastro causato dai Galli avevano i+ avuto modo di sa iare %uanto fosse insicura la posizione della citt+. ! proprio per %uesto inviarono una dele azione al console 3abio con l'ordine di portare immediatamente l'esercito in 8mbria, se solo la uerra contro i Sanniti li avesse lasciato un attimo di tre ua. -l console obbed1, e si diresse a marce forzate verso )evania, dove in %uel momento si trovavano le forze de li 8mbri. .'arrivo improvviso del console, c"e i nemici credevano fosse lontano dall'8mbria alle prese con un altro conflitto nel Sannio, li terrorizz( a tal punto c"e c'era c"i proponeva di barricarsi all'interno delle mura, c"i invece di lasciar perdere la uerra. 8na sola popolazione 5 da loro c"iamata )aterina 5 non si limit( soltanto a convincere le altre a rimanere in armi, ma le trascin( s*bito allo scontro. 2ssalirono 3abio mentre era impe nato a fortificare il campo. ! il console, %uando li vide riversarsi in massa contro le difese, ric"iam( i soldati dalle loro occupazioni e li sc"ier( come la conformazione del terreno e le circostanze li permettevano. .i esort( ricordando con parole accorate i randi riconoscimenti militari ottenuti combattendo sia in !truria sia nel Sannio, e li invit( a porre fine a %uella ridicola appendice della uerra con li !trusc"i, e a far scontare a li 8mbri le loro scellerate dic"iarazioni, c"e minacciavano un attacco a Roma. .e sue parole suscitarono un entusiasmo tale ne li uomini da portarli a levare un urlo spontaneo col %uale interruppero il discorso del comandante. Prima ancora di ricevere l'ordine, prima c"e i corni e le trombe si mettessero a suonare, si lanciarono contro il nemico correndo col cuore in ola. Si ettarono come se li altri non fossero uerrieri, %uasi non indossassero le armi. ! 5 cosa %uesta ben pi* difficile a credersi 5 cominciarono a strappare

di mano le inse ne a li alfieri, per poi trascinare addirittura li alfieri di fronte al console, spin ere tra le linee romane i soldati nemici con ancora le armi in pu no e, l+ dove la lotta infuriava, servirsi pi* de li scudi c"e delle spade, scaraventando a terra li avversari con la punta dello scudo o con una spallata. -l numero dei pri ionieri super( %uello dei caduti, mentre per tutto il campo si sentiva soltanto una voce, ovvero %uella dei vincitori c"e li invitavano a deporre le armi. 3u cos1 c"e, nel mezzo dello scontro, si arresero proprio %uelli c"e avevano scatenato la uerra. .'indomani e i iorni successivi si arresero anc"e le altre trib* di 8mbri# a li abitanti di 4cricoli venne per( formalmente promesso c"e sarebbero stati accolti tra li amici di Roma. 42 3abio, trionfatore in una uerra destinata dalla sorte al comando di altri, riport( l'esercito nella zona di sua competenza. Perci(, a s& uito di %uelle imprese tanto fortunate, come l'anno prima il popolo li aveva concesso di ripetere il consolato, cos1 adesso il senato 6non ostante l'opposizione soprattutto di 2ppio7 li proro ( il comando delle operazioni per l'anno successivo, durante il %uale furono eletti consoli 2ppio Claudio e .ucio Volumnio. -n alcuni annali "o trovato c"e 2ppio aveva presentato la sua candidatura al consolato %uand'era ancora censore, e c"e il tribuno della plebe .ucio 3urio aveva opposto il proprio veto a tale elezione, fino a %uando non avesse rinunciato alla censura. Nominato console, mentre al colle a venne affidata una nuova uerra 6contro i Sallentini7, 2ppio rimase a Roma, per incrementare il proprio potere con attivit+ civili, dato c"e la loria in campo militare era appanna io di altri. Volumnio non ebbe motivo di dispiacersi dell'incarico toccato li, perc"& ebbe la me lio in parecc"i scontri e prese con la forza numerose citt+ nemic"e. !ra molto eneroso in materia di bottino, e tale munificit+ i+ di per s& radita era impreziosita dalla sua affabilit+# %ueste doti avevano spinto i suoi uomini ad affrontare fatic"e e pericoli. Quinto 3abio, col rado di proconsole, affront( in campo aperto l'esercito sannita nei pressi della citt+ di 2life. .a vittoria non present( mar ini di incertezza# i nemici vennero travolti e costretti a rientrare al campo. ! non sarebbe loro rimasta neppure %uesta possibilit+, se il iorno non fosse stato ormai alla fine. Ci( non ostante vennero circondati prima del buio, e uardati a vista durante la notte, per evitare c"e %ualcuno fu isse. 2ll'alba i Sanniti cominciarono a trattare la resa, ottenendo come condizioni c"e ciascuno di loro fosse liberato e fatto passare sotto il io o con addosso un solo indumento. - loro alleati non ebbero alcun tipo di aranzia# furono venduti all'asta in numero di A.>>>. Quanti invece avevano dic"iarato di essere cittadini ernici, vennero separati e custoditi a parte, per poi essere inviati in massa da 3abio di fronte al senato di Roma. .1 venne loro c"iesto se avessero combattuto come volontari oppure fossero stati arruolati con una re olare leva militare9 poi furono affidati alle varie enti latine col c:mpito di sorve liarli. - consoli neoeletti, ovvero Publio Cornelio 2rvina e Quinto )arcio Tremulo nominati poco tempo prima, ricevettero disposizione di aprire un'inc"iesta sull'intera faccenda e di riferirne al senato. Gli !rnici si risentirono# e poic"& la ente di 2na ni aveva convocato l'assemblea plenaria di tutta la ente ernica nel circo o i c"iamato )arittimo, tutto il popolo ernico, con la sola eccezione di 2latri, 3erentino e Veroli, dic"iar( uerra a Roma. 43 Poic"& 3abio aveva lasciato la zona, anc"e nel Sannio ripresero le ostilit+. - Sanniti espu narono Calazia e Sora con i presidi romani c"e vi si trovavano, e infierirono barbaramente sui pri ionieri. Per %uesto Publio Cornelio venne mandato l+ con un esercito. 2 )arcio venne invece affidata la spedizione contro i nemici recenti, visto c"e a li 2na nini e al resto de li !rnici era i+ stata dic"iarata uerra. -n una prima fase i nemici occuparono tutti i punti strate ici tra li accampamenti dei due consoli, cos1 c"e non poteva passare nemmeno un messa ero disarmato, e per parecc"i iorni i consoli rimasero senza notizie preoccupandosi l'uno e l'altro delle sorti del colle a. .'apprensione conta i( anc"e Roma, al punto c"e tutti i iovani vennero c"iamati alle armi9 furono formati cos1 due eserciti completi per affrontare li imprevisti del caso. )a la uerra contro li !rnici non corrispose alle paure c"e aveva suscitato n& alla loria militare c"e %uel popolo aveva dimostrato in passato. Non presero mai, da nessuna parte, alcuna iniziativa de na di essere menzionata# persi tre accampamenti nel iro di poc"i iorni, scesero a patti ottenendo una tre ua di trenta iorni, in maniera da poter inviare una dele azione al senato di Roma9 la condizione fu c"e pa assero lo stipendio all'esercito, e fornissero i viveri per due mesi e una veste per o ni soldato. -l senato li indirizz( a )arcio, cui confer1 con un proprio decreto pieni poteri circa le condizioni da imporre a li !rnici. !d e li ne accett( la resa. Nel Sannio l'altro console, pur avendo la superiorit+ numerica, era in difficolt+ per la natura impervia dei luo "i. - nemici avevano sbarrato tutte le vie di comunicazione, occupando i passi praticabili per impedire i rifornimenti. ! il console, pur sc"ierando o ni iorno il suo esercito in ordine di batta lia, non riusciva a trascinare i Sanniti allo scontro, ed era evidente c"e n& i Sanniti avevano intenzione per il momento di accettare batta lia, n& i Romani di sopportare c"e la uerra venisse tirata per le lun "e. .'arrivo di )arcio, accorso in aiuto del colle a dopo aver sottomesso li !rnici, tolse per( ai nemici la possibilit+ di evitare ancora lo scontro. -nfatti, siccome i+ prima non si ritenevano in rado di affrontare in campo aperto un solo esercito, adesso erano convinti di non avere pi* alcuna speranza, nel caso in cui avessero permesso ai due eserciti consolari di riunirsi. ! per %uesto piombarono sulle truppe di )arcio c"e si stavano avvicinando in formazione poco compatta. -l console fece s*bito abbandonare a terra i ba a li e sc"ier( i suoi come il caso li permetteva. -n un primo tempo arriv( al campo il frastuono delle urla, poi il polverone alzato in lontananza dest( rande apprensione nell'accampamento dell'altro console. Questi immediatamente diede ordine di armarsi e, dopo aver tempestivamente sc"ierato i suoi in ordine di batta lia, assal1 il fianco delle truppe nemic"e, i+ impe nate in un altro scontro, urlando c"e sarebbe stata una rossa umiliazione se avessero lasciato all'altro esercito l'onore di entrambe le vittorie, senza rivendicare per se stessi la loria nella uerra toccata loro. Sfondarono l+ dove avevano attaccato e, attraversate le linee avversarie, avanzarono fino all'accampamento nemico, c"e presero e diedero alle fiamme perc"& completamente s uarnito. Quando i soldati di )arcio videro le fiamme e anc"e i

nemici si voltarono a uardare, i Sanniti cominciarono a darsi alla fu a da una parte e dall'altra# ovun%ue per( furono ra iunti dal massacro, senza trovare scampo in alcuna direzione. /opo c"e i+ E>.>>> nemici erano stati uccisi, il console fece suonare la ritirata. Stavano i+ racco liendo le truppe complimentandosi a vicenda, %uando all'improvviso apparvero all'orizzonte nuovi contin enti nemici 6erano ausiliari inviati a soste no7# cos1 la stra e fu completa. Senza nemmeno aspettare l'ordine dei consoli n& il se nale di batta lia, i vincitori si riversarono loro addosso, urlando c"e i Sanniti avrebbero dovuto iniziare la loro ferma con un duro tirocinio. - consoli non si opposero allo slancio delle le ioni, consapevoli del fatto c"e le iovani reclute nemic"e, mescolate ai veterani in rotta, non avrebbero neppure avuto il cora io di tentare il combattimento. -l loro ra ionamento non si dimostr( sba liato# tutte le forze sannite, vecc"ie e nuove, fu irono verso i monti circostanti. )a anc"e l'esercito romano si diresse da %uella parte, e non c'era pi* un punto c"e fosse sicuro per li sconfitti, scacciati anc"e dalle alture c"e avevano occupato. 4rmai c"iedevano la pace a una voce sola. /opo aver subito l'onere di fornire il rano per tre mesi, pa are lo stipendio per un anno e dotare o ni soldato di una tunica, i Sanniti inviarono al senato una dele azione per c"iedere la pace. Cornelio rimase nel Sannio. )arcio ritorn( a Roma, dove entr( in trionfo per la vittoria su li !rnici, e li venne decretata una statua e%uestre nel 3oro, c"e fu collocata di fronte al tempio di Castore. 2lle tre citt+ ernic"e di 2latri, Veroli e 3erentino vennero lasciate le loro le i, perc"& avevano preferito %uesta condizione alla cittadinanza romana, e fu loro concesso il diritto di contrarre matrimonio misto 6diritto %uesto c"e essi furono i soli tra li !rnici a conservare a lun o7. 2 li abitanti di 2na ni e al resto delle enti c"e avevano preso le armi contro Roma fu concessa la cittadinanza romana senza diritto di voto, venne revocato il diritto di libera assemblea e di matrimonio misto, e fu loro vietato di avere dei ma istrati propri, fatta eccezione per %uelli c"e si occupavano del culto. Nello stesso anno il censore Gaio Giunio Bubulco appalt( la costruzione del tempio della Salute da lui promesso in voto %uand'era console durante la uerra contro i Sanniti. .o stesso Giunio insieme al colle a )arco Valerio )assimo fece costruire a spese dello stato una rete di strade c"e attraversava le campa ne. ! ancora in %uell'anno venne rinnovato per la terza volta il trattato con Carta ine, e li ambasciatori venuti a Roma per %uesto scopo ricevettero doni e un trattamento di rande cortesia. 44 .o stesso anno ebbe come dittatore Publio Cornelio Scipione, e Publio /ecio )ure in %ualit+ di maestro di cavalleria. - due presiedettero le elezioni consolari 6c:mpito per il %uale erano stati nominati, in %uanto nessuno dei due consoli aveva potuto allontanarsi dal fronte7. Vennero eletti consoli .ucio Postumio e Tiberio )inucio. Questi consoli per Pisone se uono a Quinto 3abio e a Publio /ecio, saltando per( il biennio durante il %uale abbiamo riferito c"e i consoli furono Claudio con Volumnio e Cornelio con )arcio. Non ' c"iaro se Pisone li abbia dimenticati nel redi ere li annali, oppure se abbia omesso di proposito i due consolati, ritenendoli privi di fondamento. Nel corso dello stesso anno ci furono incursioni da parte dei Sanniti nella pianura Stellate in Campania. !ntrambi i consoli vennero inviati nel Sannio, diri endosi per( in zone diverse, Postumio a Tiferno e )inucio a Boviano. -l primo scontro avvenne a Tiferno, a li ordini di Postumio# alcuni autori sosten ono c"e i Sanniti vennero sconfitti in maniera netta e c"e furono fatti C>.>>> pri ionieri9 altri invece c"e le parti si allontanarono dopo una batta lia dall'esito rimasto incerto, c"e Postumio, fin endo di aver paura, marciando di notte and( a nascondere le sue truppe sui monti, e c"e i nemici li tennero dietro, accampandosi a due mi lia di distanza da lui in una posizione ben protetta. -l console, volendo dare l'impressione di aver scelto %uella zona per porre l'accampamento fisso, in %uanto sicura e ricca 6come in effetti era7, in un primo tempo fece dotare il campo di difese, attrezzandolo con o ni tipo di materiale. /opo avervi lasciato una massiccia uarni ione armata, nel pieno della notte uid( lun o il percorso pi* breve possibile le sue truppe e%uipa iate alla le era fino a ra iun ere il colle a, accampato di fronte a un altro esercito nemico. .1, su consi lio di Postumio, )inucio attacc( batta lia, e poic"& lo scontro and( avanti nell'incertezza fino a iorno inoltrato Postumio a red1 all'improvviso con le sue forze ancora fresc"e i nemici ormai stremati. ! cos1, visto c"e i Sanniti non riuscivano a fu ire per la stanc"ezza e le ferite riportate, furono uccisi tutti dal primo all'ultimo, mentre i Romani catturarono ventuno inse ne, diri endosi poi verso l'accampamento di Postumio. Qui i due eserciti vincitori, ettandosi sui nemici demoralizzati per le notizie ricevute, li travolsero costrin endoli alla fu a e catturando ventisei inse ne militari, pi* il comandante dei Sanniti Stazio Gellio, molti altri uomini ed entrambi li accampamenti. -l iorno successivo venne iniziato l'assedio di Boviano, catturata anc"'essa in breve tempo, e i due consoli c"e tanta loria avevano con%uistato con %uelle imprese celebrarono il trionfo. 2lcuni autori sosten ono c"e il console )inucio, riportato nell'accampamento con una ferita molto rave, mor1 sul posto, e c"e per sostituirlo venne nominato console )arco 3ulvio il %uale, subentrando a )inucio nel comando del suo esercito, avrebbe con%uistato Boviano. Nel corso di %uell'anno Sora, 2rpino e Cesennia vennero nuovamente strappate ai Sanniti, mentre una rande statua di !rcole venne collocata in Campido lio e l1 consacrata. 45 /urante il consolato di Publio Sulpicio Saverrione e di Publio Sempronio Sofro, i Sanniti 5 nel desiderio di porre fine alla uerra o di ottenere una tre ua 5 inviarono a Roma ambasciatori per discutere la pace. 2lle loro supplic"e venne replicato c"e, se i Sanniti non avessero di fre%uente ric"iesto la pace continuando in realt+ a preparare la uerra, si sarebbe potuto stipulare un trattato di pace con una semplice discussione tra le due parti in causa. )a ora c"e le parole a tale ri uardo si erano dimostrate vane, era necessario starsene ai fatti. -l console Publio Sempronio si sarebbe recato di l1 a poco nel Sannio con un esercito, e non li sarebbe certo potuto sfu ire c"e intenzioni avessero i Sanniti, se bellicose o pacific"e. C"iarito o ni aspetto, avrebbe riferito al senato. C"e %uindi i dele ati se uissero il console al suo rientro dal Sannio. Quell'anno, poic"& un esercito romano c"e l'aveva percorso in lun o e in lar o aveva trovato il

Sannio in condizioni pacific"e ed era stato enerosamente rifornito dalle enti del posto, ai Sanniti venne di nuovo concesso il trattato di pace di una volta. .e armi di Roma si rivolsero poi contro li !%ui, antic"i nemici, c"e per anni non avevano dato fastidi, sotto le apparenze di una pace di cui non ci si poteva fidare, ma c"e prima della disfatta inflitta a li !rnici avevano con %uesti ripetutamente inviato aiuti ai Sanniti, e c"e dopo la sottomissione de li !rnici erano passati %uasi in massa dalla parte del nemico senza c"e venisse nascosta l'ufficialit+ di tale decisione. ! %uando poi 5 conclusa a Roma la pace coi Sanniti 5 erano arrivati i feziali a c"iedere soddisfazione, li !%ui avevano sostenuto trattarsi di una manovra fatta dai Romani per convincerli ad accettare la cittadinanza romana forzandoli con lo spauracc"io di una uerra. )a %uanto la cosa fosse desiderabile, erano stati loro !rnici a mostrarlo, sce liendo, %uando ne venne data l'opportunit+, le proprie le i in luo o della cittadinanza romana. Quanti invece non avevano avuto l'opportunit+ di sce liere la soluzione preferita avevano dovuto loro mal rado accettare la cittadinanza romana come un casti o. Siccome i discorsi c"e si tenevano nelle assemblee erano in enere di %uesto tenore, il popolo romano ordin( di fare uerra a li !%ui. ! i due consoli, partiti alla volta del nuovo conflitto, si attestarono a %uattro mi lia dal campo nemico. .'esercito de li !%ui, c"e non combattevano pi* uerre per conto proprio da moltissimi anni, costituito com'era da truppe racco liticce, prive di comandanti e di precise autorit+ interne, era in rave affanno. ! mentre alcuni proponevano di uscire allo scoperto e altri di difendere l'accampamento, la ma ior parte fremeva al pensiero delle campa ne devastate e delle citt+ distrutte, essendo rimaste prive di uarni ioni armate. ! cos1, %uando tra le molte proposte se ne sent1 una c"e lasciava da parte la causa comune invitando i sin oli a preoccuparsi del proprio interesse particolare 6e cio' a uscire, col calar della notte, dall'accampamento e portar via o ni cosa, rientrando nelle rispettive citt+ per mettersi al riparo delle mura7, venne accolta da un rande applauso collettivo. Quando i nemici si erano i+ sparsi per le campa ne, all'alba i Romani si sc"ierarono in ordine di batta lia. )a dato c"e nessuno si faceva avanti, si diressero s*bito verso l'accampamento nemico. Quando videro c"e l1 non c'erano sentinelle alle porte n& ente di uardia dietro la trincea, e c"e non si sentiva il brusio tipico de li accampamenti, preoccupati da %uel silenzio anomalo si fermarono per paura di finire in un'imboscata. Scavalcata poi la trincea e avendo trovato tutto deserto, cercarono di mettersi sulle tracce dei nemici. )a le orme c"e portavano in tutte le direzioni 6come sempre succede nel corso delle ritirate inconsulte7, in un primo tempo sviarono i Romani. Quando poi vennero a sapere da informatori le vere intenzioni dei nemi5ci, cominciarono ad attaccare le citt+ una dopo l'altra. -n cin%uanta iorni ne espu narono trentuno fortificate, la ma ior parte delle %uali venne rasa al suolo e data alle fiamme, mentre %uasi l'intera etnia de li !%ui and( distrutta. Per il successo su li !%ui venne celebrato il trionfo. -l loro annientamento serv1 da esempio ai )arrucini, ai )arsi, ai Peli ni e ai 3rentani, c"e inviarono a Roma dele ati per c"iedere pace e amicizia. ! a %uesti popoli c"e ne facevano ric"iesta venne concesso un trattato di alleanza. 46 Nello stesso anno, lo scrivano Gneo 3lavio, fi lio di un liberto 6uomo per altro in amba e ottimo parlatore7 e di condizione molto umile, venne eletto edile curule. -n alcuni annali "o trovato c"e, %uando faceva ancora lo scrivano al servizio de li edili, vedendo c"e le trib* lo stavano desi nando edile ma c"e il suo nome non era tenuto in considerazione per la sua occupazione, depose la tavoletta iurando c"e non avrebbe mai pi* fatto %uel lavoro. )a .icinio )acro sostiene c"e 3lavio doveva aver smesso molto prima di fare lo scrivano, perc"& era i+ stato tribuno della plebe e triumviro per due volte, la prima addetto alla vi ilanza notturna, la seconda alla deduzione di una colonia. @ comun%ue assodato c"e lott( con rande fermezza contro i nobili i %uali ne disprezzavano le umili ori ini. Rese di pubblico dominio le formule del diritto civile, custodite ne li arc"ivi se reti dei pontefici, e fece affi ere nel 3oro il calendario dei iorni fasti, perc"& tutti fossero al corrente dei iorni nei %uali potevano adire le vie le ali. Consacr( il tempio della Concordia nell'area di Vulcano, suscitando rande indi nazione tra i nobili, perc"& in %uell'occasione il pontefice massimo Cornelio Barbato fu costretto dal consenso unanime del popolo a su erir li le formule del rituale, non ostante continuasse a ripetere c"e per tradizione i soli autorizzati a consacrare un tempio erano il console o il comandante in capo delle forze armate. -n s& uito a %uell'episodio, su proposta del senato, venne presentata al popolo una le e in virt* della %uale nessuno poteva consacrare un tempio o un altare senza l'autorizzazione del senato o della ma ioranza dei tribuni della plebe. Riferir( poi un episodio c"e di per s& non avrebbe alcuna importanza, ma c"e risulta essere una prova tan ibile del senso di libert+ della plebe davanti alla tracotanza nobiliare. Poic"& 3lavio era andato a fare visita a un colle a malato, e i iovani nobili seduti intorno non si erano alzati di proposito al suo arrivo, e li fece portare la i* la sedia curule e dall'alto di %uel simbolo della sua autorit+ rimase a uardare i suoi avversari c"e si consumavano di rabbia. 2 ele ere 3lavio era stata la fazione del 3oro, divenuta potente razie alla censura di 2ppio Claudio, c"e era stato il primo a contaminare la purezza del senato immettendovi fi li di liberti. )a poic"& nessuno aveva considerato valida %uella scelta ed e li non era riuscito a ottenere in senato %uel potere politico c"e intendeva ra iun ere, divise fra tutte le trib* i cittadini di pi* umile estrazione, corrompendo cos1 il 3oro e il Campo )arzio. ! l'elezione di 3lavio suscit( un tale sde no, c"e la ma ior parte dei nobili abbandon( l'anello d'oro e il meda lione da cavalieri. /a %uel momento la citt+ risult( divisa in due partiti# da un lato la parte di popolo c"e non era ancora corrotta e c"e sosteneva e rispettava i cittadini di estrazione pi* elevata, mentre dall'altro c'era la feccia del 3oro, fino a %uando vennero nominati censori Quinto 3abio e Publio /ecio, e 3abio 5 vuoi per evitare c"e i comizi finissero in mano alla cana lia pi* abietta, vuoi per ristabilire la concordia 5 separ( tutta la pleba lia del 3oro, concentrandola in %uattro trib* cui diede il nome di ;urbane;. 2 %uanto si racconta i cittadini avrebbero avuto per lui una ratitudine tale da attribuir li, in relazione a %uesto assennato riordinamento delle classi, il soprannome di )assimo, c"e non era riuscito a ottenere

pur con tutte le vittorie sul campo. Sembra c"e sia stato ancora 3abio ad avere introdotto l'usanza di passare in rasse na i cavalieri alle idi di lu lio. LIBRO X

1 /urante il consolato di .ucio Genucio e di Servio Cornelio la tre ua da uerre esterne fu %uasi completa. Vennero fondate le colonie di Sora e di 2lba. 2d 2lba, c"e si trovava nel territorio de li !%ui, furono inviati =.>>> coloni. Sora aveva fatto in passato parte del territorio dei Volsci, per poi essere occupata dai Sanniti. .1 vennero inviati F.>>> uomini. Nel corso de li stessi anni venne concessa la cittadinanza romana a li abitanti di 2rpino e di Trebula. Gli abitanti di 3rusino furono invece condannati alla perdita di un terzo del loro territorio, perc"& emerse c"e avevano spinto li !rnici a ribellarsi# dopo un'inc"iesta condotta dai consoli su incarico del senato, i capi del complotto furono frustati e decapitati. Ci( non ostante, a far s1 c"e l'anno non trascorresse del tutto senza episodi militari, ci fu una modesta spedizione in 8mbria9 era infatti iunta notizia di una banda armata c"e, partendo da una caverna, compiva scorrerie per le campa ne. Truppe romane ra iunsero la caverna, ma per l'oscurit+ sulle prime subirono molte ferite, fino a %uando non scoprirono un altro accesso percorribile in entrambe le direzioni, e appiccarono il fuoco a cataste di le na alle due imboccature. ! cos1 i C.>>> uomini circa c"e si trovavano all'interno della rotta, costretti a ettarsi attraverso le fiamme, alla fine morirono soffocati dal fumo e dal calore nel tentativo di uscire. /urante il consolato di )arco .ivio /entre e di )arco !milio riprese la uerra contro li !%ui. Poic"& non accettavano la colonia romana, %uasi una roccaforte di Roma all'interno del loro territorio, li !%ui tentarono con o ni mezzo di espu narla, venendo per( respinti dai coloni stessi. )a a Roma la cosa cre( una tale apprensione 5 sembrava impossibile c"e li !%ui, nel loro misero stato, avessero affrontato la uerra basandosi soltanto sulle proprie forze 5, c"e per far fronte a %uell'insurrezione venne nominato dittatore Gaio Giunio Bubulco. Questi, partito col maestro di cavalleria )arco Titinio, al primo scontro ebbe la me lio su li !%ui e, rientrato a Roma in trionfo dopo otto iorni, inau ur( come dittatore il tempio alla Salute c"e aveva promesso in voto %uand'era console e la cui costruzione aveva dato in appalto al tempo della sua censura. 2 Nello stesso anno una flotta reca a li ordini dello spartano Cleonimo approd( sulle coste italic"e, andando a occupare la citt+ di Turie nel territorio dei Sallentini. 3u inviato ad affrontarlo il console !milio, c"e mise in fu a Cleonimo con un'unica batta lia, costrin endolo a trovare riparo sulle navi. Turie venne cos1 restituita ai suoi cittadini, e nel territorio sallentino ritorn( la pace. -n alcuni annali "o trovato c"e a essere inviato tra i Sallentini fu il dittatore Giunio Bubulco, e c"e Cleonimo lasci( l'-talia prima ancora c"e lo scontro coi Romani diventasse inevitabile. /opo aver doppiato il capo di Brindisi ed esser stati spinti dai venti in mezzo all'2driatico, temendo sulla sinistra le coste italic"e prive di porti e sulla destra la presenza di -lliri, .iburni e -stri 6popoli bellicosi e di pessima fama perc"& dediti alla pirateria7, avanzarono fino alle coste abitate dai Veneti. .1 Cleonimo, dopo aver sbarcato alcuni uomini col c:mpito di esplorare la zona, ricevette %ueste informazioni# c"e c'era una sottile striscia di terra oltre la %uale si aprivano la une alimentate dall'ac%ua del mare9 c"e si vedevano l1 vicino campa ne piane ianti e, poco oltre, colline9 c"e inoltre avevano individuato la foce di un fiume molto profondo dov'era possibile orme iare le navi in maniera sicura 6il fiume era il Brenta7. 2llora Cleonimo ordin( di trasferire la flotta in %uella zona risalendo la corrente. Poic"& il letto del fiume non permetteva il passa io delle navi pi* pesanti, la massa de li uomini armati si trasfer1 sulle imbarcazioni pi* le ere e arriv( in una zona molto abitata, dov'erano stanziate tre trib* marittime di Patavini. Sbarcati in %uel punto, dopo aver lasciato una piccola uarni ione di presidio alle navi, espu narono i villa i, incendiarono le abitazioni, portarono via uomini e animali, allontanandosi sempre pi* dalle navi nella prospettiva di ulteriore bottino. Quando a Padova arriv( la notizia di ci( c"e stava succedendo, li abitanti, costretti a un perenne allarme dalla minaccia dei Galli, divisero le proprie forze in due contin enti. -l primo si port( nella zona in cui erano stati se nalate le incursioni nemic"e, l'altro, se uendo un percorso diverso per non incontrare li avversari, si diresse invece verso il punto in cui erano ancorate le navi, a %uattordici mi lia dalla citt+. !liminati li uomini di uardia con un attacco di sorpresa, si riversarono sulle navi, costrin endo i marinai a spostarle sulla sponda opposta del fiume. 2nc"e lo scontro sulla terraferma contro li autori dei sacc"e i ebbe esito positivo. ! mentre i Greci cercavano scampo in direzione delle navi, vennero affrontati dall'altro contin ente di Veneti, c"e li accerc"i( e massacr(. 2lcuni pri ionieri rivelarono c"e la flotta col re Cleonimo si trovava a tre mi lia di distanza. Cos1, dopo aver lasciato i pri ionieri in un villa io dei dintorni perc"& fossero sorve liati, i Patavini, imbarcandosi parte su battelli da fiume costruiti apposta col fondo piatto per affrontare i bassi fondali delle la une, e parte invece sulle imbarcazioni sottratte ai Greci, ra iunsero la flotta nemica, circondandone le navi rimaste immobili per paura del fondale sconosciuto pi* c"e del nemico. ! mentre i Greci fu ivano verso il lar o senza nemmeno cercare di opporre resistenza, i Patavini li inse uirono fino alla foce del fiume, e dopo aver strappato loro e incendiato alcune delle navi finite, nella rande confusione, sui banc"i di sabbia, rientrarono vincitori. Cleonimo se ne part1 con soltanto un %uinto della flotta intatto, senza aver raccolto alcun risultato in nessuna parte dell'2driatico. 2 Padova ci sono ancora o i molte persone c"e "anno visto i rostri delle navi e le spo lie spartane appese nel vecc"io santuario di Giunone. 2 ricordo di %uella batta lia fluviale, nel iorno in cui essa fu combattuta si ten ono o i solenni are di navi lun o il fiume c"e scorre attraverso la citt+.

3 Nello stesso anno a Roma venne stipulato un trattato con li abitanti di Vesta iunti con una ric"iesta di amicizia. Ci furono poi numerose ra ioni di allarme. 2rriv( la notizia c"e l'!truria si stava ribellando a s& uito di un'insurrezione scoppiata ad 2rezzo, dove l'influente fami lia dei Cilni, odiata da li 2retini per le ricc"ezze c"e possedeva, stava per essere scacciata con la forza dalla citt+. Nel contempo fu annunciato c"e i )arsi stavano difendendo con vi ore la terra sulla %uale era stata fondata la colonia di Carseoli, costituita da F.>>> uomini. Per far fronte a %uesti disordini, venne nominato dittatore )arco Valerio )assimo, c"e scelse come maestro di cavalleria )arco !milio Paolo. Personalmente preferisco %uesta versione dei fatti a %uella secondo la %uale Quinto 3abio, non ostante l'et+ e le molte caric"e ricoperte, sarebbe stato subordinato a Valerio. /'altra parte sarei portato a credere c"e l'errore sia dovuto alla confusione creata dal soprannome Massimo. 8scito da Roma alla uida dell'esercito, il dittatore sbara li( i )arsi con un'unica batta lia. /opo averli costretti a barricarsi all'interno delle loro citt+ fortificate, nel iro di poc"i iorni con%uist( )ilionia, Plestina e 3resilia. Condann( poi i )arsi alla perdita di parte del territorio, rinnovando per( il trattato di alleanza con loro. Teatro delle operazioni fu in s& uito l'!truria. )entre il dittatore si era recato a Roma per il rinnovo de li auspici, il maestro di cavalleria cadde in un'imboscata mentre usciva allo scoperto per cercare rifornimenti# perse alcune inse ne, venne risospinto nell'accampamento, dopo un orribile massacro e la fu a ver o nosa dei suoi uomini. Questa reazione terrorizzata non pu( essere attribuita a 3abio, e non solo perc"& se %ualc"e altra dote pi* di altre li valse il soprannome di )assimo %uesta fu certo la perizia strate ica in uerra, ma anc"e perc"& non si sarebbe mai lasciato trascinare allo scontro senza un preciso ordine del dittatore, memore com'era della severit+ di Papirio. 4 Quando la sconfitta venne annunciata a Roma, la reazione fu un panico sproporzionato alla realt+ dei fatti. Come se l'esercito fosse stato fatto a pezzi, venne proclamata la sospensione delle attivit+ iudiziarie, vennero piazzate sentinelle alle porte e fissati turni di vi ilanza nei vari %uartieri, mentre lun o il perimetro delle mura furono accumulati armi e proiettili. /opo aver costretto tutti i iovani a prestare iuramento militare, il dittatore ra iunse l'esercito e trov( c"e la situazione era meno preoccupante di %uanto non si aspettasse, e c"e il maestro di cavalleria aveva curato di rimettere tutto a posto# il campo era stato trasferito in un punto pi* sicuro, le coorti c"e avevano perduto le inse ne erano state collocate al di l+ della trincea e non avevano tende, mentre l'esercito era impaziente di ettarsi nella misc"ia per riscattare %uanto prima l'onta subita. -l dittatore fece pertanto spostare il campo pi* avanti, nel territorio di Ruselle. nemici lo se uirono e, pur nutrendo dopo la vittoria rosse speranze di avere la me lio anc"e in un confronto in campo aperto, ci( non ostante ricorsero di nuovo alla tecnica dell'imboscata, di cui i+ si erano avvalsi con successo. Non lontano dall'accampamento romano c'erano le case diroccate di un villa io messo a ferro e fuoco nel corso dei sacc"e i alle campa ne. - soldati nemici vi si andarono a nascondere, spin endo del bestiame di fronte a un presidio romano comandato dal luo otenente Gneo 3ulvio. Poic"& dalla postazione romana nessuno si lasciava attirare dall'esca, uno dei pastori arriv( fin sotto i dispositivi di difesa romani e ridando domand( ai compa ni impe nati a sospin ere con rande esitazione il bestiame fuori dai ruderi del villa io c"e cosa avessero mai da aspettare, dato c"e potevano tran%uillamente far passare li animali attraverso l'accampamento romano. 2lcuni soldati provenienti da Cere tradussero %ueste parole al luo otenente suscitando rande sde no nei soldati di tutti i reparti, i %uali per( non osavano prendere alcuna iniziativa senza l'ordine del comandante9 %uest'ultimo ordin( allora a li interpreti di prestare attenzione se la lin ua parlata da %uei pastori fosse pi* simile a %uella delle campa ne o a %uella di citt+. Quando li venne riferito c"e l'inflessione della parlata, l'aspetto esteriore e la carna ione erano troppo raffinati per dei pastori, e li disse# $2ndate, dite pure c"e rivelino il tranello c"e "anno cercato invano di nascondere# ormai i Romani sono al corrente di tutto, e in annarli ' difficile %uanto superarli con le armi0. Quando i sedicenti pastori sentirono %ueste parole e le andarono a riferire a li uomini pronti all'imboscata, i nemici saltarono immediatamente fuori dai nascondi li, e avanzarono in assetto da uerra verso la pianura c"e si apriva alla vista nella sua estensione. .'esercito sc"ierato diede al luo otenente l'impressione di essere troppo massiccio perc"& il suo presidio fosse in rado di affrontarlo. Per %uesto mand( in fretta a c"iedere aiuti al dittatore, sostenendo nel frattempo da solo l'urto dei nemici. 5 Quando il dittatore ricevette il messa io, ordin( ai soldati di uscire dall'accampamento e di se uirlo con le armi in pu no. 4ccorse meno tempo ad ese uire li ordini c"e a impartirli. Gli uomini afferrarono in un attimo armi e inse ne, e non era facile impedire c"e partissero immediatamente di corsa. 2 pun olarli erano tanto la rabbia per la sconfitta subita %uanto il frastuono c"e arrivava sempre pi* forte dal campo di batta lia a misura c"e lo scontro aumentava di intensit+. Cos1 si incitavano l'uno con l'altro, esortando li alfieri ad accelerare l'andatura. )a il dittatore, pi* li vedeva impazienti, pi* era risoluto nell'ordinar loro di rallentare la marcia e di procedere lentamente. /al canto loro li !trusc"i si erano ettati nella misc"ia impie ando s*bito tutte le loro forze. 8n messa ero dopo l'altro arrivavano a riferire al dittatore c"e tutte le le ioni etrusc"e stavano prendendo parte alla batta lia e c"e il presidio romano non era pi* in rado di resistere. ! li stesso pot& vedere da un'altura in %uali difficolt+ si dibattessero i suoi. Confidando per( nel fatto c"e il luo otenente fosse ancora in rado di re ere lo scontro, pur essendo i+ cos1 vicino da poter accorrere in aiuto in caso di pericolo, volle c"e il nemico si sfiancasse il pi* possibile, in modo da poterlo a redire con le truppe fresc"e %uando ormai fosse allo stremo delle forze. Pur avanzando molto lentamente, restava ora poco spazio per lanciare la carica, specialmente per i cavalieri. -n testa marciavano le inse ne della fanteria, per evitare c"e il nemico avesse a sospettare mosse a sorpresa o tranelli. )a il dittatore aveva lasciato intervalli tra le file di fanti, in modo c"e ci fosse spazio a sufficienza per far caricare i cavalli. Non appena si lev( il rido di batta lia, i cavalieri si lanciarono a bri lia sciolta contro i nemici c"e, impreparati a resistere all'urto imperioso della cavalleria, vennero colti da un attacco improvviso di panico. Cos1, anc"e se l'aiuto per poco non arrivava troppo tardi a li uomini c"e stavano

per essere sopraffatti, ora poterono finalmente riposarsi per bene. -nfatti subentrarono nel combattimento i soldati fresc"i, e lo scontro non fu pi* n& incerto n& si trascin( per le lun "e. Travolti, i nemici puntarono verso l'accampamento, e cedendo ai Romani c"e stavano i+ facendo breccia si andarono ad ammassare sul lato opposto del campo. - fu itivi restarono intrappolati ne li stretti passa i delle porte# molti salivano sulla trincea e sul terrapieno, sperando di difendersi me lio da %uella posizione elevata o di scavalcarne il perimetro in %ualc"e punto e scappare. )a per puro caso avvenne c"e il terrapieno, non essendosi ancora rassodato per bene, a causa del peso dei soldati c"e vi si trovavano al di sopra fran( in un punto sbriciolandosi nel fossato sottostante# sfruttando %uella breccia i nemici 5 pi* numerosi %uelli disarmati c"e %uelli armati 5 si precipitarono fuori urlando c"e li d'i avevano voluto aprire loro una via di fu a. Quella batta lia fu la seconda occasione in cui la potenza etrusca venne sopraffatta, e il dittatore concesse a li sconfitti di mandare ambasciatori a Roma per discutere la pace, a patto c"e pa assero lo stipendio di un anno all'esercito e lo rifornissero di viveri per due mesi. .a pace fu ne ata, mentre venne concessa una tre ua di due anni. -l dittatore torn( a Roma in trionfo. 2lcuni autori riferiscono c"e il dittatore riport( la pace in !truria senza dover combattere batta lie de ne di menzione, limitandosi a soffocare l'insurrezione de li 2retini razie a una riconciliazione della plebe con la fami lia dei Cilni. /opo la dittatura, )arco Valerio venne eletto console. Secondo alcune fonti e li venne eletto pur non avendo presentato la candidatura e per di pi* restando assente, e a presiedere %uelle elezioni fu un interr&. Ci( su cui tutti si trovano d'accordo, ' c"e e li detenne il consolato insieme ad 2puleio Pansa. 6 /urante il consolato di )arco Valerio e di Quinto 2puleio la situazione all'estero si mantenne relativamente pacifica. .a sconfitta patita e la tre ua concordata costrin evano li !trusc"i a rimanere inattivi9 i Sanniti, provati dalle perdite di molti anni di uerra, per il momento non erano scontenti del nuovo trattato9 e anc"e a Roma la partenza di una cospicua %uantit+ di persone verso le colonie aveva reso la plebe pi* tran%uilla liberandola di molti oneri. !ppure, per far s1 c"e non tutto fosse calmo, i tribuni Quinto e Gneo 4 ulnio aprirono una controversia tra le fami lie pi* in vista del patriziato e della plebe. /opo aver tentato con o ni mezzo di mettere in cattiva luce i patrizi a li occ"i della plebe, i due tribuni, avendo visto fallire altri tentativi, si fecero carico di un'iniziativa rivolta non tanto alla parte pi* bassa della plebe, %uanto piuttosto alle sue personalit+ e emoni, cio' %uei plebei c"e erano stati consoli riportando trionfi, ai %uali 5 tra le tante caric"e ricoperte 5 mancavano ormai soltanto %uelle di natura reli iosa, c"e non erano ancora aperte alla plebe. Proposero %uindi una le e in base alla %uale venissero a iunti ai %uattro pontefici e ai %uattro +u uri i+ esistenti %uattro pontefici e cin%ue +u uri eletti all'interno della plebe. Non "o trovato alcuna spie azione al fatto c"e in %uel periodo il colle io de li +u uri si fosse ridotto a contare su %uattro membri, a meno c"e ne fossero deceduti due. @ noto infatti c"e il numero de li +u uri dev'essere dispari, in maniera tale c"e le tre antic"e trib* di Ramnensi, Tiziensi e .uceri abbiano un +u ure a testa, oppure, %ualora si renda necessario un numero pi* alto di officianti, i sacerdoti siano sempre moltiplicati in proporzioni pari, come successe %uando, a iun endone cin%ue ai %uattro esistenti, si ra iunse il numero di nove, ovvero tre per o ni trib*. -l fatto c"e si avessero +u uri scelti all'interno della plebe suscit( nei patrizi un'indi nazione pari a %uella provata vedendo il consolato divenire accessibile alle masse. /avanti all'opinione pubblica fin evano c"e la cosa ri uardasse pi* li d'i c"e loro stessi# li d'i avrebbero fatto in modo di evitare c"e i riti sacri subissero contaminazioni, ed essi si au uravano soltanto c"e non si abbattesse %ualc"e calamit+ sul paese. Tuttavia non si opposero con rande accanimento, abituati ormai ad avere la pe io in confronti politici di %uel tipo. Vedevano infatti c"e i loro avversari ormai non si limitavano soltanto pi* ad aspirare alle caric"e di ma iore presti io 5 caric"e c"e in passato avevano sperato a stento di ottenere 5, ma avevano ra iunto i+ tutti i tra uardi per i %uali la lotta era stata ben pi* incerta, e cio' consolati, censure e trionfi in rande %uantit+. Tuttavia si apr1 il dibattito tra i fautori e li oppositori della le e, e in particolare fra 2ppio Claudio e Publio /ecio )ure. /opo essersi confrontati discutendo sui diritti del patriziato e della plebe, e ricorrendo pi* o meno a li stessi ar omenti usati ai tempi della le e .icinia, proprio nel momento in cui veniva c"iesta l'ammissione della plebe al consolato, pare c"e /ecio abbia rievocato la fi ura del padre, %uale molti dei presenti avevano avuto modo di vedere in carne e ossa, %uando aveva offerto in voto la propria vita per il popolo e per l'esercito romano, con i piedi sulla lancia e indosso la to a portata alla maniera di Gabi. /iceva c"e in %uel momento il console Publio /ecio era parso pio e puro a li d'i immortali, allo stesso modo in cui sarebbe apparso il suo colle a Tito )anlio nel caso in cui si fosse lui offerto in voto. 3orse c"e %uello stesso Publio /ecio non avrebbe potuto essere re olarmente scelto per celebrare i riti sacri del popolo romano, C'era forse il risc"io c"e li d'i non ascoltassero le sue pre "iere come %uelle di 2ppio Claudio, 3orse 2ppio era pi* devoto nella pratica dei culti privata e onorava li d'i in maniera pi* conforme al rito di %uanto non facesse lui, C"i si era mai lamentato dei voti pronunciati a nome dello Stato da tanti consoli e da tanti dittatori plebei prima di partire per la uerra e durante la uerra, C"e andassero a passare in rasse na i comandanti di %ue li anni, da %uando cio' le uerre avevano cominciato a essere affidate al comando e a li auspici dei plebei. C"e andassero a contare i trionfi ottenuti# ormai i plebei non dovevano pi* lamentarsi nemmeno di essere inferiori %uanto a nobilt+ di san ue. /ecio era sicuro c"e, se fosse scoppiata una uerra sul momento, il senato e il popolo romano non avrebbero fatto affidamento sui comandanti patrizi pi* c"e sui plebei. $! visto c"e le cose stanno in %uesti termini0, a iunse, $c"i tra li uomini e li d'i pu( considerare inde no il fatto c"e le inse ne di +u uri e pontefici ven ano attribuite a %uei entiluomini c"e voi avete insi nito delle sedie curuli, della to a pretesta, della tunica palmata, della to a ricamata, della corona trionfale e dell'alloro, le cui case avete adornato con le spo lie nemic"e appese alle pareti, .'uomo c"e "a attraversato la citt+ sul cocc"io dorato ed ' salito fin sul Campido lio con indosso la veste onorata di Giove 4ttimo )assimo non potr+ forse farsi vedere con la coppa e il

lituo, %uando uccider+ le vittime col capo coperto dal velo e prender+ li auspici dall'alto della cittadella, Se nell'iscrizione ai piedi del busto voi le ete senza rimanere sconvolti la menzione del consolato, della censura e del trionfo, pensate c"e i vostri occ"i non sopporteranno di vedervi a iunta %uella dell'au urato e del pontificato, 2 essere sincero 5 e possano li d'i acco liere bene le mie parole 5 sono fermamente convinto c"e noi, razie al popolo romano, ci troviamo ormai in una posizione tale da arantire alle caric"e sacerdotali, in virt* dei meriti ac%uisiti, non minor presti io di %uanto esse ne riceveranno da noi, e da poter c"iedere, nell'interesse de li d'i pi* c"e nel nostro, di celebrare il culto pubblico di %uelle divinit+ c"e noi veneriamo in privato. 8 )a perc"&, fino a %uesto punto, mi sono espresso come se i patrizi continuassero ad avere privile i assoluti in materia di caric"e sacerdotali, e noi non avessimo i+ il controllo di una di esse, e per di pi* molto importante, Sappiamo c"e sono plebei i decemviri addetti alle cose sacre, interpreti delle profezie della Sibilla e del destino di %uesta ente, e inoltre custodi del tempio di 2pollo e depositari di altri riti. ! come i patrizi non "anno subito alcun torto %uando il numero dei duumviri addetti alle cose sacre ' stato aumentato per far posto ai plebei, allo stesso modo un tribuno forte e intraprendente "a adesso a iunto %uattro caric"e pontificali e cin%ue au urali riservate ai plebei, non certo per scalzarvi dai vostri posti, 2ppio, ma perc"& li esponenti della plebe operino al vostro fianco anc"e nell'esercizio delle funzioni divine, come i+ fanno in %uelle umane per %uanto sta in loro potere. Non ver o narti, 2ppio, di avere come colle a nel sacerdozio c"i pu( esserlo stato nella censura o nel consolato, o potrebbe essere dittatore mentre tu sei maestro di cavalleria o ancora maestro di cavalleria mentre tu eserciti la dittatura. - patrizi di un tempo accolsero tra loro uno straniero venuto dalla Sabina, capostipite della vostra nobile stirpe, l'uomo c"e voi c"iamate 2ttio Clauso o 2ppio Claudio# di conse uenza non disde nare di ammetterci nel numero dei sacerdoti. Portiamo con noi molti titoli di presti io, anzi %uelli stessi c"e vi "anno resi arro anti. .ucio Sestio fu il primo console plebeo, Gaio .icinio Stolone il primo maestro di cavalleria, Gaio )arcio Rutilo il primo dittatore e il primo censore, Quinto Publilio 3ilone il primo pretore. /a voi abbiamo sempre sentito le stesse ar omentazioni# c"e li auspici apparten ono a voi, c"e voi soli avete san ue nobile, voi soli il potere le ittimo nonc"& il diritto di prendere li auspici in pace e in uerra. )a fino a o i il comando affidato ai patrizi e %uello affidato ai plebei "anno fatto re istrare li stessi risultati, e sempre sar+ cos1 ne li anni a venire. )a non avete mai sentito dire c"e in ori ine a essere c"iamati patrizi non furono esseri scesi dal cielo, ma piuttosto %uelli c"e potevano c"iamare il padre, o pi* semplicemente %uanti erano nati liberi, -o posso ormai c"iamare padre un console, e mio fi lio potr+ c"iamare console suo nonno. Quindi, Quiriti, %ui null'altro ' in causa se non il fatto c"e ci ven a concesso %uanto ci era prima ne ato. .a sola cosa c"e i patrizi cercano ' il confronto politico, senza preoccuparsi dell'esito. -o sono dell'idea c"e %uesta le e dovrebbe essere approvata cos1 com'' stata presentata, e c"e ci( possa essere motivo di prosperit+ per voi e per il paese0. 9 -l popolo voleva c"e venissero immediatamente c"iamate a votare le trib*, e sembrava c"e la le e fosse sul punto di essere approvata. )a %uel iorno la decisione venne rimandata perc"& alcuni tribuni opposero il proprio veto. -l iorno successivo, per(, i tribuni cambiarono parere, la le e venne approvata a rande ma ioranza. 3urono eletti pontefici Publio /ecio )ure, l'uomo cio& c"e aveva presentato la le e, Publio Sempronio Sofo, Gaio )arcio Rutilio, e )arco .ivio /entre. - cin%ue +u uri u ualmente plebei furono Gaio Genucio, Publio !lio Peto, )arco )inucio 3eso, Gaio )arcio e Tito Publilio. Venne cos1 ra iunto il numero di otto pontefici e nove +u uri. Nello stesso anno )arco Valerio present( una le e relativa al diritto di appello al popolo, c"e ne sanciva i termini in maniera pi* ri orosa. 3u %uesta la terza le e presentata sul medesimo ar omento dal tempo della cacciata dei re, e sempre su iniziativa della stessa fami lia. -o penso c"e essa fosse stata riproposta in pi* occasioni soltanto per il fatto c"e lo strapotere economico di poc"i valeva pi* della libert+ della plebe. Tuttavia sembra c"e soltanto la le e Porcia, stabilendo una pena cospicua per c"i avesse frustato o ucciso un cittadino romano, sia stata presentata al fine di prote ere l'incolumit+ dei cittadini. .a le e Valeria, invece, pur vietando di frustare e decapitare un cittadino c"e avesse fatto appello al popolo, non stabiliva alcuna pena per c"i l'avesse violata, salvo il fatto di iudicare tale violazione un'azione $mal fatta0. )a secondo me, in %uel tempo la moralit+ della ente era cos1 solida da far sembrare %uel monito un incentivo sufficiente al rispetto della le e. 4 i nessuno rivol erebbe un simile monito parlando seriamente. .o stesso console uid( una spedizione di modesta importanza contro li !%ui c"e si erano ribellati, anc"e se della loro fortuna di un tempo non avevano conservato nient'altro c"e la fierezza interiore. .'altro console, 2puleio, era impe nato nell'assedio della citt+ di Ne%uino in 8mbria# %uesta citt+, corrispondente all'attuale Narnia, si trovava in una posizione sopraelevata e ripida da uno dei versanti, e non era %uindi possibile prenderla con la forza n& col ricorso a dispositivi d'assedio. Perci( i nuovi consoli in carica, )arco 3ulvio Peto e Tito )anlio Tor%uato ricevettero in eredit+ l'impresa ancora incompiuta. .icinio )acro e Tuberone riferiscono %uesta notizia# siccome tutte le centurie stavano per ele ere console per %uell'anno Quinto 3abio pur non avendo %uest'ultimo presentato la propria candidatura, fu lui stesso a differire il suo consolato a un anno caratterizzato da un numero superiore di uerre. Per %uell'anno sarebbe stato invece pi* utile al paese nell'esercizio di una ma istratura di carattere urbano. Cos1, pur non essendosi presentato candidato, ma non avendo nascosto le proprie preferenze, sarebbe stato nominato edile curule insieme con .ucio Papirio Cursore. C"i mi porta a mettere in dubbio %uesta notizia ' Pisone, autore pi* antico, il %uale riferisce c"e li edili curuli di %uell'anno furono Gneo /omizio Calvino fi lio di Gneo e Spurio Carvilio )assimo fi lio di )assimo. Io l'impressione c"e a far nascere l'errore sia stato il soprannome di %uest'ultimo persona io, e c"e di l1 derivi la storia, in piena sintonia con l'errore c"e mescola le elezioni de li edili a %uelle dei consoli. Nel corso di %uell'anno fu anc"e tenuto il censimento dai

censori Publio Sempronio Sofo e Publio Sulpicio Savarrone, e vennero a iunte due nuove trib*, la 2niense e la Teretina. Questo %uanto avvenne a Roma. 10 Nel frattempo, mentre attorno alla fortezza di Ne%uino il tempo si trascinava in un lento assedio, due cittadini le cui abitazioni si trovavano a ridosso delle mura scavarono un cunicolo e arrivarono di nascosto ai posti di uardia romani9 condotti al cospetto del console asserirono di poter far entrare un manipolo armato all'interno delle mura. .a proposta non sembr( da trascurare, ma nemmeno cos1 rassicurante da fidarsene ciecamente. 8no dei due disertori venne trattenuto in osta io, e due esploratori vennero inviati con l'altro attraverso il cunicolo sotterraneo. Quando le loro informazioni confermarono la praticabilit+ del pro etto, E>> soldati alla uida del Ne%uinate entrarono in citt+ nel cuore della notte e occuparono la porta pi* vicina. /opo averla abbattuta, il console e l'esercito romano penetrarono in citt+ senza dover alzare un dito. Cos1 Ne%uino fin1 in mano dei Romani. .a colonia c"e vi venne inviata nell'intento di fronte iare li 8mbri prese il nome di Narnia da %uello del fiume c"e la attraversava# %uanto all'esercito, venne riportato a Roma carico di bottino. Nello stesso anno li !trusc"i fecero preparativi di uerra, contravvenendo alla tre ua stipulata. )a mentre erano impe nati in %ueste faccende, un rosso contin ente di Galli fece in resso nel loro territorio, disto liendoli per %ualc"e tempo dai loro pro etti. Ricorrendo al denaro, di cui disponevano in rande %uantit+, cercarono di trasformare i Galli da nemici in amici, in maniera da poter affrontare la uerra con Roma contando sul loro appo io militare. barbari non ne arono l'alleanza, limitandosi a trattare sul prezzo. /opo aver ne oziato e ricevuto %uanto ric"iesto, %uando ormai tutto era pronto per la uerra e li !trusc"i li invitavano a se uirli, i Galli ne arono di aver pattuito il compenso per fare uerra ai Romani, sostenendo invece c"e la somma era stata riscossa per non sacc"e iare il territorio etrusco e non tormentarne li abitanti col ricorso alle armi. -n o ni caso, se proprio li !trusc"i insistevano, i Galli avrebbero partecipato alla uerra, ma solo a patto di ottenere parte del territorio etrusco, in modo da potersi finalmente stanziare in una sede sicura. - popoli dell'!truria or anizzarono parecc"ie assemblee per prendere una decisione in proposito, senza per( arrivare a risultati concreti, e non tanto perc"& non si sentissero di accettare una riduzione del loro territorio, %uanto perc"& tutti inorridivano all'idea di avere come vicini un popolo tanto feroce. - Galli vennero cos1 con edati, con una rossa somma di denaro con%uistata senza correre risc"i e senza fatica alcuna. 2 Roma la notizia dell'allarme da parte dei Galli alleati a li !trusc"i semin( il panico. 3u per %uesto c"e col popolo dei Piceni venne stipulato un trattato in tempi ancora pi* brevi. 11 .a campa na in !truria tocc( in sorte al console Tito )anlio. ! li, appena entrato in territorio nemico, mentre era impe nato in un'esercitazione insieme ai cavalieri, venne sbalzato di sella nell'atto di far invertire la marcia al cavallo, e per poco non mor1 sul colpo. Spir( due iorni dopo. -nterpretando la cosa come un au urio positivo su li esiti del conflitto, li !trusc"i imbaldanzirono, sia per la scomparsa di un uomo di %uella levatura, sia per le difficolt+ contin enti c"e ne derivavano ai Romani. -l senato si astenne dal nominare un dittatore soltanto perc"& dalle elezioni consolari usc1 il nome calde iato dai capi della citt+# infatti tutti i voti e tutte le centurie desi narono in %ualit+ di console )arco Valerio, c"e il senato si proponeva di nominare dittatore. ! li ricevette s*bito la disposizione di partire per l'!truria, per assumervi il comando dell'esercito. -l suo arrivo fren( li !trusc"i, al punto c"e nessun uomo osava pi* uscire fuori dai dispositivi di difesa, e la paura li aveva resi simili a tanti assediati. -l nuovo console non riusc1 a trascinarli in batta lia nemmeno mettendo a ferro e fuoco le campa ne e incendiando le case, anc"e se da o ni parte si alzava il fumo de li incendi, non solo dalle fattorie, ma anc"e da popolosi villa i. )entre la uerra si trascinava pi* lentamente del previsto, i Piceni, i nuovi alleati, vennero a informare il senato di un'altra uerra, c"e non a torto incuteva timore, per i numerosi rovesci c"e entrambe le parti avevano subito. Sanniti stavano compiendo preparativi per riprendere le ostilit+, e avevano cercato di sobillare li stessi Piceni. -l senato, rin raziati li alleati, si concentr( %uasi inte ralmente sul Sannio, disto liendo l'attenzione dall'!truria. Nel corso dell'anno la citt+ venne afflitta anc"e da una carestia, e si sarebbe arrivati al massimo di disa io, se 5 come sosten ono li autori secondo cui 3abio )assimo sarebbe stato edile della plebe in %uell'anno 5 nel distribuire i viveri e nel procacciare rano %uest'uomo non avesse dimostrato lo stesso attaccamento alla causa c"e in molti fran enti aveva dimostrato in uerra. Quell'anno si ebbe un interre no, di cui per( non ' stata tramandata la causa. Gli interr& furono 2ppio Claudio e %uindi Publio Sulpicio. Questi presiedette le elezioni consolari, proclamando eletti .ucio Cornelio Scipione e Gneo 3ulvio. 2ll'inizio dell'anno i due nuovi consoli ricevettero una dele azione di .ucani venuti a lamentarsi del fatto c"e i Sanniti, non essendo riusciti a convincerli per via diplomatica a stipulare un trattato di alleanza, erano entrati nel loro territorio con un esercito in assetto da uerra, e lo stavano mettendo a ferro e fuoco nella speranza appunto di indurli alla uerra. -n passato il popolo lucano aveva i+ commesso troppi errori# ora erano assolutamente convinti c"e fosse preferibile sopportare %ualsiasi difficolt+ piuttosto c"e irritare di nuovo i Romani. Pre avano il senato sia di prendere i .ucani sotto la protezione di Roma, sia di liberarli dalla violenza e dalla prepotenza dei Sanniti. /a parte loro, pur avendo i+ fornito una prova di sicura lealt+ scendendo in campo contro i Sanniti, erano comun%ue disposti a conse nare de li osta i. 12 .a discussione in senato fu breve# tutti si dic"iararono d'accordo nello strin ere un patto di alleanza con i .ucani e nel c"iedere riparazione ai Sanniti. 2i .ucani venne data risposta positiva e fu stipulato un trattato. 2i Sanniti furono invece inviati i feziali con l'ordine perentorio di allontanarsi dal territorio de li alleati e di ritirare l'esercito dai confini della .ucania. )a sulla strada vennero loro incontro de li inviati di parte sannita, i %uali dic"iararono c"e,

%ualora fossero comparsi di fronte a un'assemblea nel Sannio, non ne sarebbero usciti illesi. Quando la cosa si venne a sapere a Roma, il senato propose di dic"iarare uerra ai Sanniti e il popolo avall( la proposta. - consoli si divisero li incaric"i# a Scipione tocc( l'!truria, a 3ulvio il Sannio, e ciascuno part1 per il fronte c"e li era stato asse nato. Scipione, c"e pro ettava una campa na blanda, sul tenore di %uella dell'anno precedente, venne affrontato presso Volterra dai nemici sc"ierati in ordine di batta lia. .o scontro prose u1 per %uasi tutto il iorno, ed entrambe le parti subirono forti perdite. .a notte sopra iunse senza c"e si potesse capire a c"i fosse andata la vittoria. )a la luce del iorno successivo mise in c"iaro c"i fosse il vincitore e c"i il vinto# li !trusc"i, infatti, avevano abbandonato l'accampamento durante la notte. - Romani scesi in batta lia, vedendo c"e la partenza del nemico aveva conse nato loro in mano la vittoria, si avvicinarono all'accampamento# lo trovarono deserto e se ne impadronirono racco liendo un bottino ricc"issimo 6era infatti un campo fisso abbandonato in fretta e furia7. -l console riport( poi le truppe nel territorio dei 3alisci. .asciati i carria i a 3aleri insieme con una uarni ione di modeste proporzioni, si diede a sacc"e iare il territorio nemico con li uomini liberi da pesi. Tutto venne messo a ferro e fuoco, e dovun%ue si rastrell( del bottino. ! non si limitarono a devastare le campa ne, ma incendiarono anc"e posizioni fortificate e villa i. -l console evit( comun%ue di attaccare la citt+, dove il panico aveva costretto li !trusc"i a cercare rifu io. 8na celebre batta lia nei pressi di Boviano, nel Sannio, fece re istrare una netta vittoria del console Gneo 3ulvio c"e, avendo assalito Boviano e poco dopo anc"e 2ufidena, le prese entrambe con la forza. 13 Nello stesso anno fu fondata una colonia a Carseoli, nel territorio de li !%uicoli. -l console 3ulvio celebr( il trionfo sui Sanniti. Quando le elezioni dei consoli erano ormai alle porte, cominci( a circolare la voce c"e !trusc"i e Sanniti stavano allestendo rossi eserciti. Si diceva c"e in tutte le assemblee i capi etrusc"i venivano attaccati senza mezzi termini per non essere riusciti a trascinare in nessun modo i Galli in uerra, i ma istrati sanniti per aver ettato allo sbara lio contro i Romani l'esercito c"e era stato raccolto contro i .ucani. ! cos1 i nemici, unendo le proprie forze a %uelle de li alleati, stavano per sollevarsi in uerra, e i Romani dovevano affrontare uno scontro impari. Questo stato di rande allarme fece s1 c"e, pur aspirando al consolato dei candidati di valore, tutti votarono Quinto 3abio )assimo, c"e in un primo tempo non aveva nemmeno presentato la propria candidatura, e c"e poi, vedendo l'orientamento de li elettori, continuava a rifiutare la carica. C"iedeva perc"& mai continuassero a rivol ersi a lui, vecc"io com'era e dopo tutte le fatic"e sostenute e i riconoscimenti avuti in cambio delle sue fatic"e. /iceva c"e il fisico e la mente non erano pi* nelle condizioni di un tempo, e aveva paura c"e a %ualc"e dio sembrasse eccessiva la fortuna toccata li, e pi* costante di %uanto non fosse lecito alla natura umana. !ra salito fino alla loria dei pi* anziani, e adesso sarebbe stato un piacere vedere altri assur ere alla sua loria. ! a Roma non mancavano certo n& alti riconoscimenti per uomini di valore, n& uomini di valore all'altezza di tali riconoscimenti. Con una modestia simile non faceva c"e incrementare il pi* c"e iusto entusiasmo del popolo# pensando allora di poterne vincere la resistenza con un ric"iamo al rispetto delle le i, pre ( di le ere ad alta voce la le e in virt* della %uale nessuno poteva essere rieletto console prima del termine di dieci anni. )a il frastuono era tale c"e la le e si ud1 a malapena9 per iunta i tribuni della plebe ripetevano c"e essa non avrebbe rappresentato affatto un ostacolo# si impe navano a presentare al popolo una le e c"e dispensasse 3abio dall'obbli o di rispettare la normativa precedente. 3abio insisteva nel rifiutare, domandando c"e senso avesse fare delle le i se poi a violarle per primi erano li stessi c"e le proponevano. )a anc"e cos1 il popolo inizi( a votare, e o ni centuria convocata all'interno non aveva esitazioni a desi nare console 3abio. 3u allora c"e 3abio, vinto infine dal consenso di un'intera citt+, disse# $Possano li d'i approvare, Quiriti, %uello c"e fate e c"e siete sul punto di fare. )a dato c"e di me finirete per fare ci( c"e volete voi, almeno accontentatemi nella nomina del colle a# vi pre o di nominare console con me Publio /ecio, uomo de no di voi e del padre# di lui "o potuto sperimentare le %ualit+ durante un consolato retto in perfetto accordo0. .a raccomandazione sembr( iusta. Tutte le centurie residue nominarono consoli Quinto 3abio e Publio /ecio. Quell'anno molti cittadini vennero citati in iudizio da li edili, perc"& possedevano pi* terreno di %uanto fosse consentito dalla le e. Quasi nessuno venne assolto, il c"e pose un forte freno a li eccessi di cupidi ia. 14 - nuovi consoli, Quinto 3abio )assimo per la %uarta volta e Publio /ecio )ure per la terza, dovevano sce liere il proprio campo di operazione, contro i Sanniti l'uno, contro li !trusc"i l'altro. )entre discutevano %uante forze fossero necessarie per ciascun fronte, e c"i dei due fosse pi* indicato a estire l'una o l'altra campa na, arrivarono ambasciatori da Sutri, Nepi e 3aleri ad annunciare c"e i popoli dell'!truria stavano tenendo assemblee apposite sulla ric"iesta di pace. Perci( tutti li sforzi bellici vennero concentrati sull'obiettivo sannita. Partiti da Roma, i consoli uidarono li eserciti nel Sannio se uendo percorsi diversi, per far s1 c"e l'approvvi ionamento di viveri fosse pi* facile e il nemico avesse ma iori incertezze sulla direzione dell'attacco. 3abio pass( attraverso il territorio di Sora, /ecio attraverso %uello dei Sidicini. 2rrivati al confine, entrambi avanzarono in ordine sparso dedicandosi al sacc"e io, spin endosi per( ad esplorare aree pi* lontane di %uelle sacc"e iate. Per %uesto non sfu 1 loro c"e i nemici si erano concentrati in una valle nascosta presso Tiferno, con il proposito di a redire i Romani da un punto sopraelevato %uando fossero entrati nella valle. .asciati i carria i in un luo o sicuro, con un modesto presidio, 3abio avvert1 li uomini dell'imminenza del combattimento, e si avvicin( in formazione a colonne affiancate al nascondi lio dei nemici. - Sanniti, persa la speranza della sorpresa, poic"& prima o poi si doveva pure arrivare allo scontro aperto, preferirono uscire allo scoperto sc"ierandosi anc"'essi in ordine di batta lia. Cos1 scesero a valle, affidandosi alla sorte pi* con la forza del cora io c"e con %uella della speranza. Ci( non ostante, sia perc"& avevano messo insieme il me lio de li uomini di tutte le enti sannite, sia perc"& uno scontro la cui posta era tanto elevata ne accresceva l'ardore, anc"e in campo aperto restarono per %ualc"e tempo avversari capaci di incutere timore.

3abio, vedendo c"e il nemico non cedeva in nessun punto, ordin( ai tribuni militari )assimo, suo fi lio, e )arco Valerio, col %uale si era spinto fino in prima fila, di avvicinarsi ai cavalieri e di esortarli, nel ricordo di altre occasioni in cui l'intervento della cavalleria aveva aiutato la repubblica, a fare di tutto %uel iorno per mantenere intatta la reputazione del loro ordine. Nell'urto con la fanteria, i nemici erano rimasti sulle proprie posizioni, e ormai o ni speranza era affidata alla carica dei cavalieri. Poi, rivol endosi in particolare ai due iovani con lo stesso affetto, li copr1 di lodi e di promesse. Qualora per( anc"e %uel tentativo di sfondamento non avesse avuto successo, convinto di dover ricorrere all'astuzia ove la forza non fosse stata sufficiente, 3abio ordin( al luo otenente Scipione di ritirare dallo scontro li astati della prima le ione e di portarli verso i monti vicini, a endo nella maniera meno evidente possibile, e poi, attraverso un percorso non in vista, di far salire il suo manipolo fin sulla cima, sbucando all'improvviso alle spalle del nemico. ! i cavalieri, con alla testa i tribuni spintisi tutt'a un tratto in prima linea, crearono scompi lio tra i nemici non meno c"e tra li stessi compa ni. -l fronte sannita tenne duro contro la carica della cavalleria, senza indietre iare o aprirsi in alcun punto. - cavalieri, poic"& il loro assalto non aveva avuto successo, si ritirarono alle spalle della fanteria abbandonando il combattimento. Quell'episodio fece crescere l'ardore dei nemici, e la prima linea non avrebbe potuto re ere un urto protratto tanto a lun o, se il console non avesse ordinato alla seconda di prenderne il posto. 3u allora c"e le forze fresc"e fermarono i Sanniti i+ in procinto di avanzare, mentre la vista de li uomini armati comparsi all'improvviso sulle cime delle alture, e le urla da essi levate spaventarono i nemici al punto da far loro temere un pericolo superiore alle sue reali proporzioni. 3abio infatti rid( c"e il colle a /ecio si stava avvicinando, e allora o ni soldato romano esult(, urlando al colmo dell'eccitazione c"e stava arrivando l'altro console con le sue le ioni. Quest'errata interpretazione, un vero vanta io per i Romani, divent( per i Sanniti motivo di s omento e incentivo alla fu a# i+ stremati, avevano il terrore di essere sopraffatti da %uell'altro esercito in forze e ancora intatto. !rano fu iti disordinatamente in varie direzioni, e il massacro c"e se u1 non e ua li( per proporzioni la vittoria. .e vittime tra i nemici furono E.F>>, i pri ionieri JE>, ventitr& le inse ne con%uistate. 15 Prima della batta lia, ai Sanniti si sarebbero uniti li 2puli, se solo il console Publio /ecio non si fosse accampato di fronte a loro a )alevento, e non li avesse attirati a combattere e duramente sconfitti. 2nc"e in %uesto caso la fu a fu pi* rossa del massacro# vennero uccisi C.>>> 2puli. .asciando poi da parte %uel nemico, /ecio uid( le sue le ioni nel Sannio. .1 i due eserciti consolari, sparpa liandosi in zone diverse, in cin%ue mesi misero a ferro e fuoco tutta la re ione. /ecio si accamp( in %uarantacin%ue punti diversi del Sannio, l'altro console in ottantasei. ! non rimasero soltanto le tracce della trincea e del terrapieno, ma in tutte le re ioni sacc"e iate i se ni delle devastazioni furono ben pi* evidenti. 3abio espu n( anc"e la citt+ di Cimetra, dove vennero fatti pri ionieri C.K>> soldati e uccisi circa KE> nemici nello scontro. 3abio and( poi a Roma per presiedere le elezioni, compiendo rapidamente le operazioni connesse. Poic"& le prime centurie c"iamate al voto desi navano tutte Quinto 3abio come console, 2ppio Claudio, candidato alla carica, ener ico e ambizioso com'era, impie ( tutte le proprie risorse e %uelle dell'intero patriziato per farsi nominare console assieme a Quinto 3abio, non tanto perc"& li premesse la carica, %uanto piuttosto perc"& i patrizi si riappropriassero dei due posti di console. Sulle prime 3abio rifiutava l'incarico, con li stessi ar omenti dell'anno precedente. 3u allora c"e l'intera nobilt+ si avvicin( al suo scranno, pre andolo di tirare fuori il consolato dal fan o plebeo, e di restituire la nobilt+ di un tempo sia alla carica sia alle fami lie patrizie. -mposto il silenzio, 3abio con un discorso molto e%uilibrato plac( l'animosit+ delle parti in causa. /isse infatti c"e avrebbe accettato come validi i nomi dei due patrizi, se solo avessero eletto console una persona c"e non fosse lui. Non avrebbe per( ritenuta valida la propria elezione, per il cattivo esempio c"e sarebbe venuto da una violazione della le e. Cos1, assieme ad 2ppio Claudio venne eletto console il plebeo .ucio Volumnio 6i due si erano i+ trovati a fianco in un precedente consolato7. - nobili accusarono 3abio di aver voluto evitare un colle a come 2ppio Claudio c"e li sarebbe senza dubbio stato superiore per capacit+ oratorie e per doti politic"e. 16 Concluse le elezioni, ai consoli uscenti venne data disposizione di prose uire la uerra nel Sannio, con la concessione di sei mesi di proro a al loro incarico. ! cos1 anc"e l'anno successivo, durante il consolato di .ucio Volumnio e 2ppio Claudio, Publio /ecio 5 lasciato dal colle a nel Sannio in %ualit+ di console 5 continu( come proconsole a sacc"e iare senza tre ua le campa ne, fino a %uando riusc1 finalmente a espellere l'esercito sannita, c"e non aveva mai avuto il cora io di affidarsi allo scontro aperto. - Sanniti respinti si diressero in !truria# pensando con %uell'esercito tanto massiccio, mescolando pre "iere e minacce, di poter me lio ra iun ere lo scopo pi* volte vanamente inse uito per vie diplomatic"e, c"iesero c"e venisse convocata un'assemblea dei capi !trusc"i. 8na volta riuniti, ricordarono a li !trusc"i per %uanti anni avessero combattuto contro i Romani in difesa della loro libert+# avevano tentato o ni via, pur di riuscire a sostenere soltanto con le proprie forze una uerra tanto onerosa, arrivando perfino a c"iedere il soste no 6a dire il vero ben poco efficace7 dei popoli circostanti. 2vevano c"iesto al popolo romano di ottenere la pace, %uando non erano pi* in rado di sostenere la uerra. 2vevano ricominciato a combattere, perc"& una pace da servi era ben pi* pesante di una uerra da liberi. .a sola speranza residua era riposta ne li !trusc"i. Sapevano c"e era la ente pi* ricca d'-talia %uanto ad armi, uomini e denaro, e c"e come vicini avevano i Galli, un popolo nato tra il ferro e le armi, i+ disposto alla uerra per la sua stessa natura, e in particolare nei confronti dei Romani, c"e essi ricordavano, certo senza vana millanteria, di aver sottomesso e obbli ato a un riscatto a peso d'oro. Se solo ne li !trusc"i alber ava ancora lo spirito c"e in passato aveva animato Porsenna e i suoi antenati, non mancava nulla perc"& essi, cacciati i Romani da tutta la terra al di %ua del Tevere, li costrin essero a lottare per la propria salvezza, invece c"e per un insopportabile dominio sull'-talia. .'esercito sannita era l1, pronto per loro, con armi e

denaro per pa are i soldati, disposto a se uirli su due piedi, anc"e se avessero voluto portarlo ad assediare addirittura Roma. 17 )entre i Sanniti andavano a itando e macc"inando %uesti propositi, la uerra portata dai Romani stava devastando il loro paese. -nfatti Publio /ecio, %uando venne a sapere tramite li informatori c"e l'esercito sannita si era messo in marcia, convoc( il consi lio di uerra e disse# $Perc"& restiamo a va are per le campa ne, portando la uerra da un villa io all'altro, Perc"& non attacc"iamo le mura delle citt+, -l Sannio ormai non ' pi* presidiato da nessun esercito# ritirandosi dalle loro terre, si sono inflitti da soli l'esilio0. Poic"& tutti approvavano la sua proposta, uid( l'esercito all'assalto di )ur anzia, una citt+ ben fortificata. ! l'entusiasmo dei soldati fu tanto, sia per l'attaccamento alla persona del comandante, sia per la speranza di poter racco liere un bottino pi* cospicuo di %uello ricavato dalle incursioni nelle campa ne, c"e la citt+ venne espu nata in un solo iorno. - soldati sanniti sopraffatti e catturati furono C.G>>, e si a iunse altro bottino in rande %uantit+. Per evitare c"e l'eccessivo peso della preda rallentasse la marcia dell'esercito, /ecio convoc( i soldati e disse loro# $Volete accontentarvi di %uest'unica vittoria e di %uest'unico bottino, Volete coltivare so ni all'altezza dei vostri meriti, Tutte le citt+ del Sannio e le fortune rimaste nelle citt+ sono vostre, perc"& finalmente avete cacciato via dal Sannio le loro le ioni sconfitte in cos1 numerose batta lie. Vendete %uesti beni e attirate i mercanti a se uire la marcia dell'esercito a itando ai loro occ"i la prospettiva di lauti uada ni# io vi procurer( sempre nuovo bottino da vendere. Partiamo per Romulea, dove vi aspettano non ma iore fatica e ma iore uada no0. Venduto il bottino, furono i soldati stessi a sollecitare il comandante, e si part1 alla volta di Romulea. 2nc"e l1, senza dover ricorrere ad assedi e macc"ine da lancio, appena le truppe si avvicinarono alla citt+, non ci fu forza c"e riuscisse a contenerne l'urto# accostarono s*bito le scale alle mura nei punti c"e si trovavano pi* vicino a o ni soldato, e ne ra iunsero in un attimo la sommit+. .a citt+ fu presa e sacc"e iata. Gli uomini uccisi furono circa C.E>>, i pri ionieri =.>>>. - soldati romani si impadronirono di un cospicuo bottino, c"e misero in vendita, come i+ %uello precedente. /i l1 vennero portati a 3erentino, sempre sostenuti dall'entusiasmo, non ostante non fosse stato loro concesso alcun riposo. -n %uella citt+ le difficolt+ e i risc"i furono ma iori# le mura erano difese con estremo accanimento, e la posizione era protetta da fortificazioni e dalla conformazione stessa del luo o. )a li uomini, abituati a far bottino, riuscirono a superare o ni ostacolo. Circa E.>>> nemici vennero uccisi attorno alle mura, mentre la preda venne lasciata ai soldati. Secondo alcuni annalisti, il merito ma iore della cattura di %ueste citt+ fu di )assimo# riferiscono c"e )ur anzia sarebbe stata espu nata da /ecio, 3erentino e Romulea invece da 3abio. C'' poi c"i attribuisce %uest'impresa ai nuovi consoli. 2ltri ancora non a entrambi, ma al solo .ucio Volumnio, cui sarebbe stato affidato il comando della spedizione nel Sannio. 18 )entre nel Sannio venivano compiute %ueste imprese 6non importa sotto il comando e li auspici di c"i7, in !truria molti popoli stavano preparando una rossa uerra contro i Romani9 la mente dell'operazione era il sannita Gellio ! nazio. Quasi tutti li !trusc"i avevano deciso di prendere parte a %uel conflitto, c"e aveva conta iato le popolazioni della vicina 8mbria, e anc"e truppe ausiliarie formate da Galli attirati dai soldi. Tutta %uesta ente si stava radunando presso l'accampamento dei Sanniti. Quando la notizia dell'improvvisa sollevazione arriv( a Roma 5 dato c"e il console .ucio Volumnio era i+ partito alla volta del Sannio con la seconda e la terza le ione e con GD.>>> alleati 5, si decise c"e 2ppio Claudio partisse %uanto prima per l'!truria. .o se uivano due le ioni, la prima e la %uarta, e GC.>>> alleati. .'accampamento venne posto non lontano dal nemico. .'arrivo del console serv1 pi* perc"& iunse opportunamente a trattenere con la sola paura del nome di Roma alcune popolazioni dell'!truria c"e avevano i+ intenzione di entrare in uerra, c"e perc"& sotto il suo comando fosse stata realizzata %ualc"e abile o riuscita operazione. )olti scontri si svolsero in punti e momenti sfavorevoli, e i nemici, fiduciosi com'erano nelle proprie forze, diventavano iorno dopo iorno sempre pi* temibili. 4rmai si era i+ %uasi arrivati al punto c"e i soldati romani non avevano fiducia nel comandante, n& il comandante nei soldati. -n tre diversi annalisti "o trovato c"e 2ppio avrebbe inviato al colle a un messa io col %uale lo ric"iamava dal Sannio. Tuttavia non mi sento di accettare come vera la notizia, perc"& i due consoli romani 5 c"e ricoprivano %uella stessa carica i+ per la seconda volta 5 si trovarono in disaccordo sullo svol imento dei fatti# 2ppio ne ava di aver mandato il messa io, mentre Volumnio sosteneva di esser stato convocato da una lettera di 2ppio. Volumnio aveva i+ espu nato nel Sannio tre piazzeforti, uccidendovi circa E.>>> nemici e facendone pri ionieri G.D>>. -n .ucania c'era poi stata un'insurrezione or anizzata da plebei e indi enti# a sedarla, con rande soddisfazione de li ottimati, era stato Quinto 3abio, spedito in %uella zona come proconsole, con il vecc"io esercito. Volumnio lasci( al colle a l'incarico di mettere a ferro e fuoco il territorio nemico, e part1 coi suoi uomini per l'!truria, per ra iun ervi il colle a. -l suo arrivo venne salutato con entusiasmo da tutti. )a 2ppio c"e, imma ino, in base alla sua coscienza avrebbe dovuto o sentirsi a buon diritto in collera 6nel caso non avesse scritto nulla7, oppure dimostrarsi in iusto e in rato 6%ualora stesse cercando di nascondere la cosa pur avendo c"iesto soccorso7, li and( incontro senza ricambiare il saluto e disse# $Come va, .ucio Volumnio, ! la situazione nel Sannio, Cosa ti "a spinto ad abbandonare il fronte di uerra c"e ti ' stato asse nato,0. Volumnio replic( c"e le cose nel Sannio procedevano bene, e a iunse di essersi presentato perc"& convocato da un suo messa io. Se per( si trattava di un falso allarme, e non c'era biso no di lui in !truria, allora sarebbe immediatamente ripartito. $Vai pure, allora0, replic( 2ppio, $nessuno ti trattiene# non "a senso c"e tu, c"e sei a malapena in rado di fronte iare la tua campa na, ti debba vantare di esser venuto a portare aiuto a li altri0. 2u urandosi c"e !rcole potesse fare andare tutto per il me lio, Volumnio disse c"e preferiva aver perduto tempo invano, piuttosto c"e fosse successo %ualcosa per cui in !truria un solo esercito consolare non fosse sufficiente.

19 )entre erano i+ sul punto di con edarsi, i due consoli vennero circondati dai luo otenenti e dai tribuni dell'esercito di 2ppio. 2lcuni di essi imploravano il loro comandante di non respin ere l'aiuto offerto spontaneamente dal colle a 6aiuto c"e sarebbe stato necessario ric"iedere79 la ma ior parte, attorniando Volumnio in atto di partire, lo supplicava di non tradire il paese per un'insulsa rivalit+ col colle a# se solo ci fosse stato %ualc"e disastro, la responsabilit+ sarebbe stata addossata pi* su c"i aveva abbandonato l'altro c"e su c"i era stato abbandonato. .a situazione era tale, c"e ormai tutto il merito di un successo o il disonore di un insuccesso sarebbero toccati a .ucio Volumnio. Nessuno si sarebbe preoccupato di sapere %uali fossero state le parole di 2ppio, ma solo %uale sorte fosse toccata all'esercito. 2ppio lo aveva con edato, ma a trattenerlo erano la repubblica e l'esercito# bastava solo mettesse alla prova la volont+ dei soldati. Con %ueste parole di monito e %ueste supplic"e essi riuscirono a trascinare nell'assemblea i due consoli riluttanti. .1 vennero pronunciati dei discorsi pi* ar omentati, ma identici nella sostanza a %uelli i+ pronunciati nella discussione ristretta. ! poic"& Volumnio, il %uale aveva ma iori ra ioni, %uanto a doti oratorie non sembrava meno dotato del brillante colle a, 2ppio disse ironicamente c"e i soldati li dovevano ratitudine, se ora avevano un console elo%uente, da muto e senza lin ua c"'era prima# nel corso del precedente consolato, non era mai riuscito ad aprire bocca, mentre adesso teneva discorsi c"e con%uistavano il favore delle masse. Volumnio allora ribatt&# $Come preferirei c"e tu avessi imparato da me ad a ire con decisione, piuttosto c"e io da te a esprimermi in maniera raffinata<0. Poi propose di stabilire in %uesto modo c"i dei due fosse non tanto il mi lior oratore 6non di %uesto aveva biso no lo Stato7, %uanto il mi lior enerale# poic"& le zone di operazione erano l'!truria e il Sannio, 2ppio sce liesse pure %uella c"e preferiva. .ui, Volumnio, con il suo esercito avrebbe condotto la campa na indifferentemente sia in !truria c"e nel Sannio. 2llora i soldati cominciarono a ridare c"e la uerra contro li !trusc"i doveva essere condotta colle ialmente da entrambi. ! Volumnio, vedendo c"e tutti erano di %uesto avviso, disse# $Poic"& "o sba liato nell'interpretare le intenzioni del colle a, non lascer( c"e restino dubbi circa le vostre# fatemi capire col vostro rido se preferite c"e io resti oppure c"e me ne vada0. .'urlo c"e allora si lev( fu cos1 potente, c"e i nemici uscirono dalle tende e presero le armi andandosi a sc"ierare in campo. 2nc"e Volumnio fece dare il se nale di batta lia e ordin( di uscire dall'accampamento. Pare c"e 2ppio abbia avuto un attimo di esitazione, constatando c"e la vittoria sarebbe stata merito del colle a, c"e e li intervenisse nel combattimento o no. Poi, temendo c"e le sue le ioni se uissero Volumnio, diede anc"'e li il se nale di batta lia ai suoi c"e lo stavano c"iedendo con impazienza. - due eserciti non avevano potuto sc"ierarsi in maniera ordinata. -nfatti da una parte il comandante dei Sanniti si era allontanato con alcune coorti per andare alla ricerca di rifornimenti e i soldati si ettavano nella misc"ia se uendo pi* l'stinto c"e li ordini e la uida di un comandante9 dall'altra, li eserciti romani non erano stati portati in linea di combattimento nello stesso istante e non c'era stato nemmeno il tempo sufficiente perc"& le forze venissero sc"ierate. Volumnio si scontr( col nemico prima dell'arrivo di 2ppio, e cos1 nel fronte di combattimento non ci fu continuit+. ! poi, come se il destino avesse voluto invertire i nemici di sempre, li !trusc"i andarono a fronte iare Volumnio, mentre i Sanniti, dopo un attimo di esitazione per l'assenza del loro comandante, si presentarono nella zona di 2ppio. Pare c"e nel pieno dello scontro 2ppio lev( le mani al cielo tra le prime file 6in modo c"e tutti lo vedessero7, pronunciando %uesta pre "iera# $4 Bellona, se o i ci arantisci la vittoria, prometto di dedicarti un tempio0. /opo aver rivolto %uesta pre "iera, %uasi lo sospin esse la dea, e ua li( il colle a in atti di valore, e i suoi uomini furono pari al enerale. - comandanti fecero il loro dovere, mentre i soldati si impe narono al massimo perc"& la vittoria non avesse inizio dall'altra parte dell'esercito. Cos1 travolsero e misero in fu a i nemici, c"e non potevano re ere l'urto di forze superiori a %uelle con cui di solito combattevano in passato. -ncalzandoli %uando cominciavano a cedere e poi inse uendoli mentre fu ivano disordinatamente, li ricacciarono verso l'accampamento. .1 l'arrivo di Gellio e delle coorti sannite fece s1 c"e la batta lia si riaccendesse per un po' di tempo. )a anc"e %ueste nuove forze vennero in breve sopraffatte, e i vincitori si lanciarono all'assalto dell'accampamento. )entre Volumnio in persona spin eva le sue truppe contro la porta, e 2ppio infiammava li animi dei suoi soldati continuando ad acclamare Bellona vincitrice, fecero breccia attraverso il terrapieno e il fossato. .'accampamento fu preso e sacc"e iato. -l bottino prelevato fu cospicuo e venne lasciato ai soldati. 3urono uccisi A.J>> nemici, fatti pri ionieri C.GC>. 20 )entre entrambi i consoli e tutte le forze romane erano impe nati sul fronte della uerra etrusca, i Sanniti, allestito un nuovo esercito, cominciarono a mettere a ferro e fuoco i territori so etti al dominio romano# scesi in Campania e nell'a ro 3alerno attraverso il territorio dei Vescini, colsero un in ente bottino. )entre Volumnio stava rientrando nel Sannio a marce forzate 5 per 3abio e /ecio si stava i+ infatti avvicinando il termine della proro a dell'incarico 5, le notizie relative all'esercito sannita e alle devastazioni nel territorio campano lo fecero deviare per andare a prote ere li alleati. Non appena iunse nella zona di Cale, vide coi propri occ"i i se ni dei recenti disastri, e venne informato dai Caleni c"e il nemico stava trascinando un carico tale di bottino da riuscire a stento a mantenere l'ordine di marcia9 per %uesto i comandanti sanniti affermavano senza remore c"e si doveva rientrare %uanto prima nel Sannio per scaricarvi il bottino, e non risc"iare lo scontro con un esercito tanto appesantito. 2nc"e se %ueste informazioni erano verisimili, il console volle saperne di pi* e mand( in iro dei cavalieri col c:mpito di intercettare i predatori sparsi per le campa ne. /opo averli interro ati, venne a sapere c"e il nemico era accampato nei pressi del fiume Volturno e c"e aveva intenzione di partire di l1 a mezzanotte, con direzione il Sannio. Verificate le informazioni, si mise in marcia andandosi a fermare a una distanza dai nemici tale c"e, per la prossimit+, non potessero rendersi conto del suo arrivo e li si potesse sorprendere mentre uscivano dall'accampamento. Poco prima dell'alba si avvicin( all'accampamento e invi( de li uomini c"e parlavano la lin ua osca a esplorare i

movimenti del nemico. !d essendosi mescolati a li avversari 5 cosa c"e non fu difficile nella confusione della notte 5, essi vennero a sapere c"e li sparuti reparti armati erano i+ usciti, e c"e adesso stavano uscendo %uelli incaricati di vi ilare sul bottino, ovvero una sc"iera statica, in cui ciascuno pensava soltanto alle proprie cose, senza c"e ci fossero una volont+ comune e un comando ben definito. Sembr( %uello il momento pi* indicato per l'attacco. Poic"& era infatti i+ %uasi c"iaro, il console fece dare il se nale e si rivers( sulla formazione nemica. 2ppesantiti dal bottino, i Sanniti, poc"i dei %uali erano armati, cercarono in parte di accelerare il passo spin endo avanti il carico del bottino, e in parte invece si fermarono, non sapendo se fosse pi* sicuro procedere o rientrare al campo. )entre esitavano, furono sopraffatti. - Romani avevano i+ superato la trincea, ettando lo scompi lio e mietendo vittime nell'accampamento. 2 sconvol ere la colonna dei Sanniti era stata, oltre al repentino attacco nemico, anc"e l'improvvisa sollevazione dei pri ionieri, c"e essendosi in parte i+ liberati to lievano i lacci ai compa ni, mentre in parte afferravano le armi le ate ai basti e, mescolandosi alla colonna, contribuivano a rendere la situazione pi* caotica della batta lia stessa. Poi per( realizzarono un'impresa eccezionale# assalito il comandante Staio )inacio c"e si a irava tra i suoi cercando di incitarli, dispersero i cavalieri del suo s& uito, lo circondarono, e fattolo pri ioniero in sella al suo cavallo lo trascinarono di fronte al console romano. .a prima linea sannita torn( indietro ric"iamata da %uel frastuono, e la batta lia c"e sembrava i+ decisa riprese, anc"e se i nemici non riuscirono a re ere a lun o. Vennero uccisi circa in =.>>>, mentre C.D>> furono fatti pri ionieri 6tra di loro anc"e %uattro tribuni militari7, trenta inse ne con%uistate, e 5 motivo di ioia ancor pi* rande per i vincitori 5 furono liberati A.F>> pri ionieri e ricon%uistato il rosso bottino strappato a li alleati. - le ittimi proprietari vennero convocati con un editto a riconoscere le proprie cose e a riprenderle entro un termine preciso. Gli o etti c"e nessuno si present( a reclamare furono lasciati ai soldati, c"e vennero obbli ati a vendere la preda, per evitare c"e si concentrassero su %ualcosa di diverso delle armi. 21 .a spedizione nell'a ro campano aveva suscitato rande trepidazione a Roma. -noltre, proprio in %uei iorni, dall'!truria era arrivata la notizia c"e dopo la partenza dell'esercito di Volumnio li !trusc"i erano corsi alle armi, e c"e Gellio ! nazio, comandante dei Sanniti, cercava non solo di spin ere li 8mbri alla ribellione ma anc"e di allettare i Galli con la promessa di una rossa ricompensa. Preoccupato da %ueste notizie il senato ordin( la sospensione delle pubblic"e attivit+ e band1 la leva enerale de li uomini di o ni classe sociale. 2d essere arruolati non furono solo li uomini liberi e i pi* iovani, ma vennero formate anc"e coorti di veterani, e i liberti furono in%uadrati in centurie. -noltre fu predisposto anc"e un piano di difesa per Roma, e a capo della citt+ venne posto il pretore Publio Sempronio. )a a liberare il senato di parte delle sue preoccupazioni iunse una lettera con la %uale il console .ucio Volumnio riferiva c"e i predoni della Campania erano stati fatti a pezzi e dispersi. Pertanto i senatori, a nome del console, decretarono pubblici rin raziamenti a li d'i per l'esito favorevole dell'impresa, e revocarono la sospensione dei pubblici affari, durata diciotto iorni. ! venne celebrato il rito della supplica. Si inizi( poi a discutere circa il modo di prote ere la re ione devastata dai Sanniti, e venne deciso di fondare due colonie nei territori di Vescia e di 3alerno, una presso la foce del .iri 6alla %uale and( il nome di )inturno7, l'altra sulle alture di Vescia, vicino al territorio di 3alerno, dove si dice si trovasse la citt+ reca di Sinope, c"iamata poi dai coloni romani Sinuessa. - tribuni ricevettero l'incarico di presentare all'approvazione del popolo un decreto in base al %uale il pretore Publio Sempronio avrebbe nominato tre ma istrati col c:mpito di presiedere alla fondazione di %uelle colonie. Tuttavia non era facile trovare la ente da iscrivere# dominava l'impressione di essere spediti non in una colonia a ricola, ma come a un avamposto permanente in una zona minacciata dai nemici. 2 disto liere il senato da %uesti problemi furono la uerra in !truria, c"e stava diventando sempre pi* preoccupante, e i fre%uenti messa i di 2ppio c"e consi liava con insistenza di non trascurare i moti di %uella re ione# %uattro popoli 5 !trusc"i, Sanniti, 8mbri e Galli 5 stavano unendo le proprie forze, e avevano i+ posto due accampamenti distinti, perc"& un unico campo non era in rado di contenere tutta %uella massa di armati. Per %uesto motivo, e anc"e per presiedere le elezioni 6la data era i+ alle porte7, venne ric"iamato a Roma il console .ucio Volumnio. Questi, prima di c"iamare le centurie al voto, dopo aver convocato l'assemblea enerale, pronunci( un lun o discorso sulla ravit+ della uerra in !truria. /isse c"e fino a %uel momento, fino a %uando cio' aveva estito insieme al colle a la campa na in !truria, la uerra era stata cos1 dura, c"e per sostenerla non erano stati sufficienti un unico comandante e un unico esercito. -n s& uito, stando a %uanto si diceva, si erano a iunti li 8mbri e i Galli con un rosso esercito. Tenessero bene a mente, %uindi, c"e %uel iorno venivano scelti i consoli destinati a fronte iare %uei %uattro popoli. Personalmente, se non fosse stato convinto c"e il voto del popolo stava per desi nare al consolato l'uomo c"e in %uel momento era iudicato senza alcun dubbio il mi lior enerale a disposizione, lo avrebbe nominato immediatamente dittatore. 22 Nessuno dubitava c"e 3abio sarebbe stato eletto all'unanimit+ per la %uinta volta# e infatti le centurie prero ative e %uelle c"iamate al voto per prime lo avevano nominato console insieme a .ucio Volumnio. ! 3abio pronunci( un discorso simile a %uello di due anni prima. Poi, visto c"e nulla poteva contro il volere unanime del popolo, c"iese infine c"e li fosse asse nato come colle a Publio /ecio# sarebbe stato un soste no per la sua vecc"iaia. Nella censura e in due consolati condotti insieme aveva avuto modo di sperimentare come nulla fosse pi* utile a li interessi dello Stato c"e l'armonia tra i colle "i. -l suo temperamento di vecc"io avrebbe fatto fatica ad abituarsi a un nuovo compa no di comando. Con una persona i+ nota sarebbe stato invece pi* facile concordare le strate ie di uerra. -l console si dic"iar( d'accordo con le parole di 3abio, elo iando Publio /ecio per i suoi effettivi meriti, insistendo sui vanta i c"e derivano dall'armonia tra i consoli nella estione delle campa ne militari e sui danni c"e nascono dal loro disaccordo, e ancora ricordando come poco tempo prima si fosse iunti a un passo dal disastro proprio per la diver enza

di vedute tra lui e il colle a. /ecio e 3abio avevano invece un solo cuore e una sola mente, e poi erano uomini nati per la vita militare, randi nell'azione e poco portati a li scontri a base di lin ua e parole. Queste s1 erano personalit+ ta liate per la carica di console# i furbi e li scaltri, li esperti di diritto e di elo%uenza, come 2ppio Claudio, biso nava tenerli per il overno della citt+ e per la vita pubblica, per l'elezione dei pretori deputati all'amministrazione della iustizia. .'intera iornata trascorse in %uesti discorsi. -l iorno successivo le elezioni di consoli e pretori si tennero secondo le disposizioni del console# pur essendo tutti assenti, vennero eletti consoli Quinto 3abio e Publio /ecio, pretore 2ppio Claudio. -n base a un decreto del senato e a una deliberazione della plebe, a .ucio Volumnio venne proro ato il comando delle truppe per un anno. 23 Nel corso dell'anno si verificarono molti prodi i. Per evitarne le possibili conse uenze, il senato decret( due iorni di supplic"e# vennero offerti a spese dell'erario vino e incenso, mentre uomini e donne andarono in massa a supplicare li d'i. Quella supplica rimase nelle cronac"e per una lite scoppiata tra le matrone all'interno del santuario della Pudicizia patrizia, situato nel foro Boario in prossimit+ del tempio rotondo di !rcole. .e matrone avevano escluso dalla partecipazione ai riti sacri Vir inia, fi lia di 2ulo, una patrizia mo lie di un plebeo, il console .ucio Volumnio, perc"&, celebrato il matrimonio, non faceva pi* parte del patriziato. Ne nac%ue un breve screzio c"e, per colpa dell'irascibilit+ tipica delle donne, si trasform( in una violenta lite# Vir inia a buon diritto si vantava di essere entrata da patrizia e casta nel santuario della Pudicizia patrizia, in %uanto sposata a un solo uomo in casa del %uale era stata condotta ancor ver ine, e di non aver alcun motivo di ver o narsi del marito, n& della sua carriera e n& dei suoi successi in campo militare. 2 %ueste parole piene di or o lio fece se uire un esto bizzarro# nel suo palazzo di via .un a 5 dove abitava 5, fece ricavare uno spazio sufficiente alla costruzione di un tempietto, vi colloc( un altare e, convocate le matrone plebee, lamentandosi dell'affronto subito dalle matrone patrizie, disse# $Consacro %uest'altare alla Pudicizia plebea e vi esorto affinc"& alla competizione di valori c"e in %uesta citt+ tiene impe nati li uomini corrisponda, tra le donne, un confronto in materia di pudicizia, e vi invito a impe narvi a fondo perc"& %uesto altare ven a onorato in maniera pi* conforme alla reli ione e da donne pi* caste, se ' mai possibile, di %uello patrizio0. .'altare venne in s& uito venerato pi* o meno con lo stesso rituale di %uello pi* antico, e non aveva diritto di compiervi sacrifici nessuna matrona c"e non fosse di specc"iata castit+ e avesse contratto pi* di un matrimonio. Col tempo il culto fu allar ato anc"e alle donne c"e avevano perduto la castit+, e non soltanto alle matrone, ma anc"e alle donne di o ni classe, fino a %uando non cadde in disuso. .o stesso anno li edili curuli Gneo e Quinto 4 ulnio citarono in iudizio alcuni usurai, condannati poi alla confisca di parte del patrimonio. Col denaro c"e le casse dello Stato ricavarono vennero costruite le porte di bronzo del tempio di Giove Capitolino, le suppellettili d'ar ento di tre mense nella cella di Giove, il rilievo di Giove con le %uadri "e sul frontone del tempio, nonc"& la statua dei emelli fondatori di Roma sotto le mammelle della lupa, collocata nei pressi del fico Ruminale. Venne inoltre lastricato con massi %uadrati il marciapiede tra la porta Capena e il tempio di )arte. 2nc"e li edili plebei .ucio !lio Peto e Gaio 3ulvio Curvo, utilizzando fondi costituiti con ammende comminate a persone c"e avevano appaltato terreni sotto vincolo, fecero allestire dei ioc"i e porre piatti d'oro nel tempio di Cerere. 24 !ntrarono poi in carica Quinto 3abio 6console per la %uinta volta7 e Publio /ecio 6per la %uarta7, c"e erano i+ stati colle "i in tre consolati e nella censura, celebri per l'armonia di rapporti pi* ancora c"e per la loria militare, per altro ra uardevole. )a a impedire c"e il clima di armonia durasse in perpetuo fu una diver enza di vedute, dovuta 5 a mio parere 5 pi* c"e a loro stessi alle rispettive classi sociali di provenienza# mentre i patrizi premevano perc"& a 3abio venisse asse nato il comando in !truria con un provvedimento straordinario, i plebei spin evano /ecio a esi ere il sorte io. Se ne discusse in senato e, %uando fu c"iaro c"e in %uel contesto 3abio avrebbe avuto la me lio, si fin1 col ricorrere al iudizio del popolo. /i fronte all'assemblea, cos1 come si addiceva a uomini d'armi abituati pi* ai fatti c"e alle parole, i consoli pronunciarono due brevi discorsi. 3abio sosteneva non fosse iusto c"e altri racco liesse i frutti dall'albero c"e lui aveva piantato# era stato lui a inau urare la selva Ciminia e ad aprire la strada a li eserciti romani attraverso %ue li scoscesi dirupi. Perc"& andarlo tanto a sollecitare, se poi intendevano estire la uerra con un altro comandante, Si rimproverava di aver scelto un avversario, non un compa no nell'esercizio del comando, e rinfacciava a /ecio di aver tradito lo spirito di concordia col %uale essi avevano insieme condotto tre consolati. Concluse dicendo di non volere altro se non di essere inviato su %uel fronte di uerra, %ualora per( lo ritenessero de no del comando. Quanto a se stesso, si sarebbe rimesso alla volont+ del popolo, cos1 come si era rimesso a %uella del senato. Publio /ecio si lamentava dell'affronto subito da parte del senato, sostenendo c"e i patrizi si erano sforzati, finc"& era in loro potere, di impedire ai plebei l'accesso alle ma istrature pi* importanti. )a poi, da %uando i valori morali erano riusciti da soli a superare i pre iudizi sociali, li ottimati cercavano il modo di eludere non solo il voto del popolo, ma anc"e le decisioni della sorte, vincolandola alla volont+ arbitraria di poc"i individui. Tutti i consoli c"e li avevano preceduti si erano divisi le zone di operazioni ricorrendo al sorte io# adesso il senato affidava a 3abio il comando della campa na senza alcun sorte io. Se ci( era dovuto a un atto di onore nei suoi confronti, i meriti di %uell'uomo nei ri uardi dello Stato e di lui stesso erano cos1 randi, da essere pronto a favorirne la loria, purc"& non risplendesse a spese del suo disonore. -nfatti, %uando ci si trovava di fronte a una uerra dura e difficile e la si affidava a uno dei due consoli senza il sorte io, a c"i poteva non venire in mente c"e l'altro console era considerato inutile e di troppo, 3abio vantava imprese compiute in !truria# anc"e Publio /ecio voleva avere la possibilit+ di loriarsene. ! forse avrebbe spento lui il fuoco c"e %uell'altro aveva lasciato acceso sotto la cenere, e c"e tante volte sarebbe potuto divampare, all'improvviso, in un nuovo incendio.

Per concludere, avrebbe lasciato al colle a premi e riconoscimenti per il rispetto dovuto all'et+ e alla di nit+ della persona# %uando per( si fosse trattato di andare incontro al pericolo o di ettarsi nella misc"ia, non si sarebbe tirato indietro di sua volont+, n& lo avrebbe fatto in s& uito. ! se non avesse ottenuto nient'altro da %uel confronto, avrebbe almeno ricavato %uesto# e cio' c"e fosse il popolo a ordinare ci( c"e spettava al popolo di decidere, piuttosto c"e a concederlo, come un loro favore, fossero i patrizi. Pre ava Giove 4ttimo )assimo e li d'i immortali di conceder li col sorte io opportunit+ pari a %uelle del colle a, ma c"e insieme li concedessero lo stesso valor militare e la stessa buona stella nella conduzione delle operazioni. !ra certo naturale ed esemplare e in sintonia con la fama del popolo romano c"e i consoli avessero una personalit+ tale da permetter loro di condurre con esiti positivi la campa na in !truria, a c"iun%ue dei due toccasse il comando in capo. 3abio, rivolta al popolo un'unica pre "iera prima c"e le trib* venissero c"iamate al voto 5 e cio' di ascoltare i rapporti inviati dall'!truria dal pretore 2ppio Claudio 5, lasci( l'assemblea. -l comando delle operazioni venne affidato a 3abio senza sorte io, con un consenso del popolo non inferiore a %uello del senato. 25 Tutti i iovani si presentarono di corsa al console, arruolandosi ciascuno di sua spontanea volont+, tanto rande era il desiderio di prestare servizio militare a li ordini di %uel enerale. Circondato da %uesta massa di iovani, 3abio disse# $Io intenzione di arruolare soltanto F.>>> fanti e =>> cavalieri. Porter( con me %uanti daranno i loro nomi tra o i e domani. 2 me preme pi* riportarvi in patria ricc"i dal primo all'ultimo, piuttosto c"e fare la uerra con molti soldati0. Partito con un esercito adatto alle esi enze del momento e formato da uomini c"e erano tanto pi* fiduciosi e sicuri per il fatto c"e non era stata ric"iesta una rande %uantit+ di uomini, si diresse in fretta al campo del pretore 2ppio, nei pressi della citt+ di 2arna, c"e non distava molto dalle posizioni nemic"e. 2 poc"e mi lia da %uel punto si imbatt& in alcuni soldati usciti per far le na con una scorta armata. Quando %uesti si videro venire incontro i littori e vennero a sapere c"e il console era 3abio, ne furono felicissimi e rin raziarono li d'i e il popolo romano per aver mandato loro %uel comandante. )entre poi si accalcavano intorno al console per salutarlo, 3abio c"iese loro dove fossero diretti e, sentendo c"e andavano a racco liere le na, disse loro# $! allora, -l vostro campo non ' forse circondato da una palizzata,0. Quelli risposero all'unisono c"e il campo era s1 circondato da una doppia palizzata e da una doppia trincea, ma c"e ci( non ostante vivevano nel terrore. 3abio disse# $/un%ue le na ne avete a iosa# tornatevene indietro e abbattete la palizzata0. Quelli rientrarono all'accampamento e si misero ad abbattere la palizzata, suscitando s omento tra li uomini rimasti nel campo e 2ppio stesso, fino a %uando, passandosi parola l'uno con l'altro, fecero sapere di a ire su ordine del console Quinto 3abio. -l iorno dopo il campo venne spostato e il pretore 2ppio fu rispedito a Roma. /a %uel momento i Romani non posero un campo stabile da nessuna parte# l'idea di 3abio era c"e a nessun esercito iovasse lo star fermo, e c"e anzi le marce e i cambiamenti di zona facessero ac%uistare in mobilit+ e in salute. .e marce, tuttavia, duravano %uanto lo permetteva l'inverno non ancora concluso. 2ll'inizio della primavera 3abio lasci( la seconda le ione a C"iusi 5 un tempo c"iamata Camars 5 e, affidato l'accampamento a .ucio Scipione coi radi di propretore, rientr( a Roma per tenervi un consi lio di uerra. Questo sia c"e vi si fosse recato di sua spontanea volont+ dopo aver constatato di persona c"e la uerra era pi* delicata di %uanto non lasciassero intuire le notizie arrivate dal fronte, sia c"e fosse stato convocato da un decreto del senato# le fonti riferiscono entrambe le versioni dei fatti. Secondo alcune a farlo convocare sarebbe stato il pretore 2ppio Claudio, c"e di fronte al senato e al popolo esa er( la ravit+ del conflitto in !truria, come per altro aveva sempre fatto nelle sue relazioni dal fronte# sosteneva c"e per tener testa a %uattro popoli non sarebbero bastati un unico enerale e un unico esercito. Sia c"e essi avessero fatto pressione con le forze con iunte, sia c"e avessero estito la uerra separatamente, c'era il risc"io c"e un unico comandante non riuscisse a far fronte contemporaneamente a tutti. ! li aveva lasciato la i* due le ioni romane, e a li ordini di 3abio erano arrivati meno di D.>>> tra fanti e cavalieri. .a sua idea era c"e il console Publio /ecio ra iun esse %uanto prima il colle a in !truria, e c"e le operazioni nel Sannio venissero affidate a .ucio Volumnio. Se il console preferiva recarsi sul fronte asse nato li, allora era me lio c"e Volumnio partisse per l'!truria e ra iun esse il console con una re olare formazione consolare. 2 %uanto pare, mentre il discorso del pretore aveva convinto la ma ior parte de li uomini, Publio /ecio propose invece di lasciare piena libert+ operativa e strate ica a 3abio, fino al iorno in cui si fosse presentato di persona a Roma 6%ualora fosse stato in rado di farlo senza danne iare il paese7, oppure avesse inviato uno dei suoi luo otenenti, tramite il %uale il senato avrebbe potuto rendersi conto dell'effettiva ravit+ della uerra in !truria e di %uanti uomini e %uanti comandanti fossero necessari per condurla. 26 Non appena 3abio arriv( a Roma, tanto in senato %uanto di fronte al popolo in assemblea non si sbilanci( nei discorsi c"e tenne, in maniera da dare l'impressione di non in randire n& diminuire le proporzioni del conflitto e, nel caso in cui avesse associato al comando un altro enerale, di farlo pi* per assecondare le paure altrui c"e evitare a se stesso e al paese una situazione di pericolo. ! poi, se davvero volevano asse nar li un aiuto per la uerra e un compa no da associare al comando, come avrebbe potuto dimenticare il console Publio /ecio, c"e aveva sperimentato come colle a in tante ma istrature condotte insieme, /i tutti non c'era nessuno c"e preferisse avere a fianco# con /ecio le truppe sarebbero state sufficienti e i nemici non sarebbero mai stati troppi. Se per( il colle a aveva altre preferenze, li asse nassero allora come collaboratore .ucio Volumnio. Tanto il popolo %uanto il senato e lo stesso colle a lasciarono o ni decisione finale a 3abio# e poic"& /ecio si era detto pronto a partire sia per il Sannio sia per l'!truria, la ioia e il compiacimento enerale furono tali, c"e i+ la ente pre ustava la ioia della vittoria, e si aveva l'impressione c"e ai consoli non fosse stata affidata la uerra ma decretato il trionfo. -n alcuni autori "o trovato c"e 3abio e /ecio partirono alla volta dell'!truria s*bito dopo essere entrati in carica, senza per( alcun accenno al sorte io delle zone di operazione e ai dissapori tra i colle "i di cui "o i+ parlato.

2ltri invece non soltanto riferiscono di %uesti scontri verbali, ma parlano anc"e di accuse mosse da 2ppio di fronte al popolo contro la persona di 3abio 6c"e al momento era assente7, e di una tenace ostilit+ da parte del pretore verso il console %uando %uesti rientr( a Roma, e di altri contrasti tra i colle "i, dovuti al fatto c"e /ecio pretendeva c"e ciascuno rispettasse li esiti del sorte io nell'asse nazione delle campa ne. .e versioni cominciano a coincidere dal momento in cui entrambi i consoli si trovano al fronte. )a prima c"e i consoli arrivassero in !truria, nei pressi di C"iusi comparve una massa di Galli Senoni, le cui intenzioni erano di attaccare l'esercito e l'accampamento romani. Scipione, c"e aveva il comando del campo, volendo sopperire all'inferiorit+ numerica con il favore della posizione, fece salire l'esercito su un'altura c"e si trovava tra la citt+ e l'accampamento. )a dato c"e nella fretta non aveva potuto fare controllare il percorso, ra iunse una cima c"e era i+ stata occupata dal nemico, salito dalla parte opposta. Cos1 la le ione, sc"iacciata da o ni parte dai nemici, fu presa alle spalle e sopraffatta. 2lcuni autori sosten ono c"e %uel contin ente fu completamente annientato, al punto c"e non rimase in vita un solo soldato in rado di riferire la notizia della disfatta, e c"e i consoli, essendo ormai nei pressi di C"iusi, non ricevettero alcuna informazione su %uel disastro fino al momento in cui non videro coi propri occ"i i cavalieri dei Galli c"e portavano le teste dei romani uccisi appese al petto dei cavalli e conficcate sulle lance, e si esibivano nei loro caratteristici canti di trionfo. Stando ad altri autori, i nemici sarebbero stati 8mbri e non Galli, e la sconfitta avrebbe avuto altre proporzioni# a rimanere circondato sarebbe stato un reparto di soldati addetti al fora iamento a li ordini del luo otenente .ucio )anlio Tor%uato, e il propretore Scipione sarebbe intervenuto con rinforzi dall'accampamento, e dopo aver rie%uilibrato le sorti della batta lia avrebbe pie ato li 8mbri i+ vincitori, to liendo di nuovo dalle loro mani i pri ionieri e il bottino. Tuttavia ' pi* aderente alla verit+ dei fatti c"e a infli ere %uesta disfatta ai Romani siano stati i Galli e non li 8mbri, perc"& 5 come i+ successo molte altre volte in passato 5 anc"e %uell'anno Roma venne invasa da un'ondata di panico dovuto alla minaccia allica. Cos1, mentre entrambi i consoli erano i+ partiti alla volta del fronte con %uattro le ioni, un massiccio contin ente di cavalleria romana, G.>>> cavalieri campani forniti per %uel conflitto, e un esercito di alleati e di .atini numericamente superiore a %uello romano, non lontano da Roma altri due eserciti vennero collocati di fronte all'!truria, uno nel territorio dei 3alisci, l'altro nell'a ro Vaticano. - propretori Gneo 3ulvio e .ucio Postumio ricevettero la disposizione di accamparsi stabilmente in %uelle zone. 27 Valicato l'2ppennino, i consoli ra iunsero i nemici nel territorio di Sentino, e si accamparono a circa %uattro mi lia da loro. Tra i nemici ci furono %uindi riunioni, nelle %uali venne deciso di non mescolarsi in un unico accampamento e di non dare batta lia tutti insieme. - Galli vennero a re ati ai Sanniti, li 8mbri a li !trusc"i. 3u stabilita la data della batta lia, e lo scontro fu affidato ai Sanniti e ai Galli. Gli !trusc"i e li 8mbri ebbero invece l'ordine di attaccare l'accampamento romano nel corso della batta lia. Questi piani li mandarono a monte tre disertori di C"iusi, i %uali di notte si presentarono in se reto al cospetto del console 3abio e lo informarono dei pro etti messi a punto dal nemico. /opo averli ricompensati, 3abio li con ed(, rimanendo d'accordo con loro c"e si sarebbero informati accuratamente su o ni nuova iniziativa e sarebbero poi venuti a riferir li. - consoli inviarono una lettera rispettivamente a 3ulvio e a Postumio# le disposizioni erano di abbandonare la zona di 3aleri e l'a ro Vaticano, e di portare i loro eserciti a C"iusi, mettendo a ferro e fuoco con la massima violenza il territorio nemico. .a notizia di %ueste incursioni costrinse li !trusc"i a lasciare la zona di Sentino per andare a prote ere il proprio paese. 3u allora c"e i consoli cercarono in o ni modo di arrivare allo scontro, sfruttando la loro assenza. Per due iorni isti arono i nemici a venire alle armi, ma in %uell'arco di tempo non si re istrarono operazioni de ne di nota. /a entrambe le parti ci furono poc"e perdite, e li animi dei combattenti furono spinti ad affrontare una batta lia campale, senza per( c"e si arrivasse mai allo scontro decisivo. -l terzo iorno i due eserciti scesero in campo dispie ando tutte le forze in loro possesso. )entre erano sc"ierati in ordine di batta lia, dalle alture scese di corsa una cerva inse uita da un lupo, andando ad attraversare nella sua fu a il pianoro c"e si apriva tra i due opposti sc"ieramenti. /i l1 i due animali rivolsero la loro corsa in direzioni opposte, la cerva verso i Galli, il lupo verso i Romani. -l lupo ebbe via libera tra le file, mentre la cerva venne trafitta dai Galli. 2llora un soldato romano dell'avan uardia disse# $.a fu a e il massacro sono avvenuti l+ dove ora vedete a terra l'animale sacro a /iana. /a %uesta parte il lupo vincitore caro a )arte, sano e salvo, ci "a ric"iamato alla memoria la nostra discendenza da )arte e il nostro fondatore0. - Galli andarono ad occupare l'ala destra, i Sanniti la sinistra. /i fronte ai Sanniti, all'ala destra romana, Quinto 3abio sc"ier( la prima e la terza le ione, mentre contro i Galli alla sinistra /ecio sc"ier( la %uinta e la sesta. .a seconda e la %uarta, a li ordini del proconsole .ucio Volumnio, erano utilizzate nella spedizione contro il Sannio. 2l primo scontro l'e%uilibrio tra le forse opposte fu tale, c"e se solo fossero intervenuti li !trusc"i e li 8mbri rivol endo le proprie truppe in una %ualun%ue delle direzioni 5 o verso l'accampamento o sul campo di batta lia 5, per i Romani la disfatta sarebbe stata inevitabile. 28 /'altra parte, pur essendo incerto l'esito dello scontro, e non ostante la fortuna non avesse ancora fatto capire verso %uale delle due parti avrebbe inclinato la sua bilancia, tuttavia all'ala destra e all'ala sinistra il combattimento non aveva affatto la stessa intensit+. /alla parte di 3abio i Romani difendevano pi* c"e attaccare, e lo scontro si stava trascinando fino alle ultime luci del iorno, perc"& il console era fermamente convinto c"e i Sanniti e i Galli erano irruenti al primo urto, ma c"e poi era sufficiente resistervi# se la batta lia si protraeva, a poco a poco l'ardore dei Sanniti veniva meno, e il fisico dei Galli, incapaci pi* di o ni altro popolo di sopportare fatica e calura, perdeva vi ore col passare delle ore, e mentre all'inizio dello scontro erano %ualcosa pi* c"e de li uomini, alla fine risultavano essere meno c"e donne. Per %uesto e li cercava di conservare intatte %uanto pi* a lun o possibile le ener ie dei suoi, fino a %uando il

nemico cominciava a dare se ni di cedimento. /ecio, pi* irruente per l'et+ c"e per temperamento, impie ( s*bito nel primo scontro tutte le forze c"e aveva. ! poic"& l'azione della fanteria li sembrava eccessivamente statica, butt( nella misc"ia la cavalleria, e mescolatosi lui stesso a %uella sc"iera di iovani valorosi incit( il fiore della iovent* a lanciarsi con lui all'assalto del nemico# la loro loria sarebbe stata doppia, se i primi se ni della vittoria fossero arrivati dall'ala sinistra e dalla cavalleria. Per due volte costrinsero la cavalleria allica a indietre iare9 la seconda si spinsero pi* avanti, mentre stavano i+ combattendo in mezzo alle sc"iere di fanti, e rimasero sconcertati da un tipo di batta lia mai vista prima# arrivarono nemici armati in piedi su cocc"i e carri, con un rande frastuono di ruote e cavalli c"e terrorizz( i cavalli dei Romani non abituati a %uel rumore. Cos1 la cavalleria romana, c"e aveva i+ la vittoria in pu no, venne dispersa dal panico, con cavalli e uomini c"e rovinavano a terra in una fu a precipitosa. Pertanto anc"e le linee della fanteria risentirono dello sbandamento, e molti uomini delle prime linee vennero travolti dall'impeto dei cavalli e dei carri lanciati in mezzo alle file. Non appena la fanteria dei Galli comprese c"e i nemici erano in preda al panico, si fece sotto senza lasciar loro il tempo di riprendere fiato e di rimettersi in sesto. /ecio c"iedeva urlando dove stessero fu endo e c"e cosa sperassero nella fu a# si parava di fronte ai fu itivi e ric"iamava %uelli i+ dispersi. Poi, rendendosi conto di non essere in rado di mantenere uniti i suoi uomini ormai allo sbando, invocando per nome il padre Publio /ecio, disse# $Perc"& ritardo il destino della mia fami lia, @ %uesta la sorte data alla nostra stirpe, di esser vittime espiatorie nei pericoli dello Stato. 4ra offrir( con me le le ioni nemic"e in sacrificio alla Terra e a li d'i )ani<0. Pronunciate %ueste parole, ordin( al pontefice )arco .ivio, al %uale aveva in iunto di non allontarsi da lui mentre scendevano in campo, di recitar li la formula con cui offrire in sacrificio se stesso e le le ioni nemic"e per l'esercito del popolo romano dei Quiriti. Si consacr( in voto recitando la stessa pre "iera, indossando lo stesso abbi liamento con cui presso il fiume Veseri si era consacrato il padre Publio /ecio durante la uerra contro i .atini, e avendo a iunto alla formula di rito la propria intenzione di ettare di fronte a s& la paura, la fu a, il massacro, il san ue, il risentimento de li d'i celesti e di %uelli infernali, e %uella di funestare con imprecazioni di morte le inse ne, le armi e le difese dei nemici, e a iun endo ancora c"e lo stesso luo o avrebbe unito la sua rovina e %uella di Galli e Sanniti 5 lanciate dun%ue tutte %ueste maledizioni sulla propria persona e sui nemici, spron( il cavallo l+ dove vedeva c"e le sc"iere dei Galli erano pi* compatte, e trov( la morte offrendo il proprio corpo alle frecce nemic"e. 29 /a %uel momento in poi sembr( c"e la batta lia non dipendesse troppo da forze umane. - Romani, perso il proprio comandante 5 ci( c"e di solito in altri casi crea scompi lio 5, riuscirono a bloccare la fu a e cercarono di rie%uilibrare le sorti della batta lia. - Galli, in particolar modo %uella parte di essi c"e stava intorno al cadavere del console, tiravano frecce a caso e fuori bersa lio, come avessero perso l'uso della ra ione. 2lcuni erano come paralizzati e non riuscivano a concentrarsi n& sul combattimento n& sulla fu a. /alla parte opposta il pontefice .ivio, cui /ecio aveva affidato i littori dando li disposizione di sostituirlo nel comando, urlava c"e i Romani avevano vinto, perc"& con la morte del console si erano liberati del debito nei confronti de li d'i# i Galli e i Sanniti appartenevano ormai alla madre Terra e a li d'i )ani, /ecio trascinava con s& ric"iamandolo l'esercito c"e aveva votato in sacrificio con la propria persona, e i nemici erano in preda al panico e alle furie. Poi, mentre i+ %uelli stavano rie%uilibrando la batta lia, dalle retrovie arrivarono con rinforzi .ucio Cornelio Scipione e Gaio )arcio, inviati dal console Quinto 3abio in aiuto al colle a. .1 essi appresero la fine di Publio /ecio, c"e era un rande incitamento a osare %ualun%ue tipo di azione in nome dello Stato. Poi, visto c"e i Galli serravano i ran "i tenendo li scudi attaccati al corpo per prote ersi, e il corpo a corpo non sembrava facilmente praticabile, i luo otenenti ordinarono di racco liere le aste c"e si trovavano al suolo in mezzo ai due sc"ieramenti, e di sca liarle contro la formazione a testu ine dei nemici. .a ma ior parte delle aste andarono a conficcarsi ne li scudi e solo poc"e punte trafissero la carne, ma la formazione nemica perdette compattezza, perc"& molti, pur non avendo ricevuto un raffio, stramazzarono a terra storditi. 2ll'ala sinistra romana furono %ueste le alterne vicende c"e si verificarono. 2lla destra 3abio 5 come i+ detto in precedenza 5 tempore iando era riuscito a protrarre lo scontro. Quando ebbe l'impressione c"e sia le urla e l'animosit+ dei nemici sia i loro colpi non avessero pi* la stessa intensit+, ordin( ai prefetti della cavalleria di uidare le ali ai fianc"i dei nemici, per assalirli di lato con il ma ior impeto possibile al se nale convenuto. 2i fanti ordin( invece di avanzare per radi, stanando il nemico dalle posizioni in cui era attestato. Quando si rese conto c"e li avversari non opponevano resistenza e c"e davano evidenti se ni di spossatezza, raccolti tutti i riservisti 6tenuti in serbo per %uel preciso momento7, lanci( la fanteria all'assalto e diede ai cavalieri il se nale della carica contro il nemico. - Sanniti non ressero l'urto# superato nella fo a della ritirata lo sc"ieramento dei Galli, abbandonarono li alleati nella misc"ia, correndo a perdifiato verso l'accampamento. - Galli, da parte loro, riformarono la testu ine, e non si disunirono. 3u allora c"e 3abio, saputo della morte del colle a, ordin( ai D>> cavalieri c"e formavano l'ala campana di abbandonare la linea del combattimento e di a irare lo sc"ieramento dei Galli per prenderli alle spalle. 2i principes della terza le ione ordin( di se uirli, e, l+ dove si fossero imbattuti in reparti nemici scompi liati dall'assalto della cavalleria, di incalzarli massacrandoli mentre erano in preda al panico. ! li poi, promesso in voto un tempio e le spo lie nemic"e a Giove Vincitore, si diresse verso l'accampamento sannita, dove stava conver endo tutta la massa sbandata. Proprio sotto la trincea, poic"& le porte non erano ampie abbastanza per far passare una tale %uantit+ di armati, li uomini rimasti c"iusi fuori cercarono ancora una volta di ricorrere alla batta lia# l1 cadde Gello ! nazio, il comandante in capo delle forze sannite. - Sanniti vennero poi ricacciati al di l+ della trincea, e dopo un brevissimo scontro l'accampamento venne con%uistato e i Galli ra iunti alle spalle. -n %uella iornata vennero uccisi CD.>>> nemici, mentre i pri ionieri catturati ammontarono a J.>>>. )a la vittoria non fu certo priva di perdite, visto c"e tra li uomini di /ecio vi furono A.>>> caduti, tra %uelli di 3abio pi* di G.A>>. Questi fece cercare il corpo del colle a, e bruci( in onore di Giove Vincitore una

catasta fatta con le spo lie dei nemici. Per %uel iorno non si riusc1 a trovare il corpo del console, perc"& iaceva sepolto sotto i cumuli di Galli ammassati l'uno sull'altro. 3u rinvenuto il iorno successivo e riportato indietro accompa nato dalle lacrime copiose dei soldati. 3abio, lasciando da parte o ni altra incombenza, rese li onori funebri al colle a, c"e onor( in o ni modo e cui rivolse un meritato elo io. 30 -n %ue li stessi iorni, anc"e in !truria il propretore Gneo 3abio condusse la campa na attenendosi ai piani convenuti, e oltre a danne iare il nemico devastandone le campa ne, combatt& pure con successo, uccidendo pi* di E.>>> Peru ini e abitanti di C"iusi e catturando circa venti inse ne militari. )entre erano in fu a attraverso il territorio dei Peli ni, le truppe sannite furono circondate dai Peli ni stessi, e dei D.>>> ori inari ne vennero uccisi rosso modo G.>>>. 2nc"e per c"i non si discosta dalla realt+ dei fatti, la loria di %uella iornata in cui ebbe luo o lo scontro di Sentino ' randissima. )a alcuni autori, a forza di esa erazioni, "anno superato i limiti del credibile, arrivando a scrivere c"e tra le file nemic"e vi erano EE>.>>> fanti, F=.>>> cavalieri e G.>>> carri 6ivi inclusi 8mbri ed !trusc"i, c"e a loro detta avrebbero preso parte anc"'essi alla batta lia7. Per poi aumentare pure le forze romane, ai consoli associano come comandante il proconsole .ucio Volumnio, unendo alle le ioni consolari l'esercito di %uest'ultimo. Nella ma ior parte de li annali, per(, la vittoria viene attribuita soltanto ai due consoli# nel frattempo Volumnio era occupato nella spedizione nel Sannio e, dopo aver costretto l'esercito sannita a riparare sul monte Tiferno, lo travol eva costrin endolo alla fu a, senza lasciarsi mettere in so ezione dalla natura impervia del terreno. Quinto 3abio, lasciato a /ecio il c:mpito di presidiare l'!truria col proprio esercito, riport( a Roma le sue le ioni e ottenne il trionfo su Galli, !trusc"i e Sanniti. - soldati lo se uivano nella sfilata, e nei rozzi canti militari la valorosa morte di /ecio venne celebrata non meno della vittoria di 3abio, e tra le lodi rivolte al fi lio venne ric"iamata la memoria del padre, il cui sacrificio e i cui successi in campo pubblico erano stati adesso e ua liati. /al bottino raccolto in uerra o ni soldato ricevette ottantadue assi di rame, un mantello e una tunica, c"e in %uel tempo erano riconoscimenti militari non certo disprezzabili. 31 Pur avendo conse uito %uesti successi, n& in !truria n& nel Sannio c'era ancora la pace# infatti, dopo il ritiro dell'esercito voluto dal console, i Peru ini avevano riaperto le ostilit+ e i Sanniti erano scesi a compiere sacc"e i in parte nel territorio di Vescia e di 3ormia, e in parte nella zona di -sernia e nella valle del Volturno. 2 fronte iarli venne inviato il pretore 2ppio Claudio con l'esercito di /ecio. 3abio, ritornato in !truria per il riaccendersi delle ostilit+, uccise F.D>> Peru ini e ne cattur( circa G.AF>, c"e vennero riscattati al prezzo di EG> assi a testa# il resto del bottino raccolto venne lasciato ai soldati. .e truppe sannite, delle %uali una parte aveva alle calca na il pretore 2ppio Claudio mentre l'altra .ucio Volumnio, ra iunsero l'a ro Stellate9 l1 si accamparono nei pressi di Caiazia le forze sannite riunite, mentre 2ppio e Volumnio allestirono un unico accampamento. Si combatt& con estremo accanimento, perc"& i Romani erano spinti dal risentimento per un popolo c"e si era i+ tante volte ribellato, mentre i Sanniti si battevano ormai per salvare le poc"e speranze residue. Vennero uccisi G=.E>> Sanniti, e C.A>> fatti pri ionieri. Tra i Romani i caduti furono C.A>>. Se %uell'anno fu fortunato per i successi in campo militare, a funestarlo e a turbarne la serenit+ furono una pestilenza e una serie di prodi i. 2rriv( infatti la notizia c"e in molti luo "i era piovuta terra e c"e numerosi soldati dell'esercito di 2ppio Claudio erano stati colpiti da fulmini# per %ueste ra ioni vennero consultati i libri sibillini. Quell'anno Quinto 3abio Gur ite, fi lio del console, condann( al pa amento di un'ammenda alcune matrone riconosciute colpevoli, al cospetto del popolo, del reato di adulterio, e col denaro ricavato fece edificare il santuario di Venere c"e sor e accanto al Circo )assimo. !rano ancora in corso le uerre contro i popoli del Sannio, delle %uali stiamo parlando i+ da %uattro libri e per la durata di %uarantasei anni, a partire dal consolato di )arco Valerio e 2ulo Cornelio, c"e furono i primi a uidare le le ioni nel Sannio. ! per non passare in rasse na le disfatte subite da una parte e dall'altra e i disa i sopportati 5 c"e per( non riuscirono a fiaccare %uei temperamenti tenaci 5, baster+ ricordare c"e nel corso dell'ultimo anno i Sanniti erano stati sconfitti a Sentino, nel territorio dei Peli ni, sul Tiferno e nell'a ro Stellate, o da soli o insieme con altri popoli, ad opera di %uattro eserciti e %uattro comandanti romani9 c"e avevano perso il loro comandante pi* capace, c"e vedevano !trusc"i, 8mbri e Galli, i loro alleati, ridotti nelle stesse condizioni in cui essi stessi versavano9 c"e ormai non erano in rado di sostenersi n& con le proprie forze n& con %uelle de li altri. !ppure non volevano rinunciare allo scontro. Tanto lontani erano dal rinunciare a difendere la propria libert+, anc"e se con scarso successo, e preferivano uscire battuti piuttosto c"e abbandonare un tentativo di successo. C"i mai potrebbe stancarsi, scrivendone o le endone, della lun "ezza di %uelle uerre, c"e non riuscirono a stancare li uomini c"e le combatterono, 32 2 Quinto 3abio e Publio /ecio se uirono come consoli .ucio Postumio )e ello e )arco 2tilio Re olo. Vennero entrambi inviati nel Sannio, perc"& correva voce c"e i nemici avessero arruolato tre eserciti, e cio' uno per ritornare in !truria, uno per riprendere a devastare le terre della Campania e uno per difendere il proprio territorio. Postumio venne trattenuto a Roma da una malattia. 2tilio, li io alle decisioni prese dal senato, part1 invece immediatamente per pie are la resistenza dei nemici prima c"e uscissero dal Sannio. Quasi ci fosse stato un accordo preliminare, i Romani incontrarono i nemici in un punto in cui era loro sbarrato l'accesso in territorio sannita, ma nel %uale impedivano ai Sanniti di scendere verso le zone asso ettate e nei territori de li alleati del popolo romano. 2ccampatisi li uni a ridosso de li altri, i Sanniti ebbero il cora io di mettere in pratica 5 %uesto ' il rado di temerariet+ cui spin e la disperazione< 5 ci( c"e avrebbero a malapena osato i Romani i+ tante volte vincitori, cio' un attacco all'accampamento nemico. ! un'iniziativa tanto audace, pur non avendo ra iunto li scopi prefissati, tuttavia

non fu del tutto priva di efficacia. 3ino a iorno inoltrato ci fu una nebbia cos1 spessa da rendere %uasi nulla la visibilit+, impedendo di vedere non soltanto ci( c"e avveniva al di l+ della trincea, ma anc"e %uelli c"e poco pi* in l+ vi si avvicinavano procedendo li uni accanto a li altri. - Sanniti, sfruttando %uesta nebbia come una copertura alla loro imboscata, alle prime e incerte luci dell'alba 6per di pi* offuscata dalla cali ine7, arrivarono nei pressi della aritta dove la sentinella vi ilava con scarsa attenzione la porta. Sorpresi dall'attacco improvviso, i Romani non ebbero n& la prontezza di riflessi n& la forza sufficienti per opporre resistenza. 2lle loro spalle ci fu un'irruzione attraverso la porta decumana, c"e port( cos1 alla cattura della tenda del %uestore e all'uccisione del %uestore stesso, .ucio 4pimio Pansa. 3u allora c"e venne dato l'allarme. 33 Sve liato dalle rida, il console ordin( a due coorti di alleati 5 una composta di .ucani e l'altra di Suessani 5 c"e casualmente erano le pi* vicine, di difendere il pretorio, e si mise a capo dei manipoli delle le ioni sulla via principale. /opo aver cinto in %ualc"e modo le armi, li uomini si in%uadrarono nei reparti, riconoscendo i nemici pi* con l'udito c"e con la vista, senza c"e fosse possibile valutarne la consistenza numerica. Sulle prime indietre iarono, non riuscendo a rendersi conto di %uanto stava succedendo, e lasciarono c"e il nemico penetrasse fino al centro dell'accampamento. )a poi, siccome il console ridando c"iedeva se aspettassero di farsi cacciare dalla trincea per poi espu nare %uello c"e era il loro accampamento, dopo aver levato il rido di batta lia, profondendo il massimo delle sforzo riuscirono sulle prime a resistere, poi ad avanzare e premere il nemico. 8na volta respintolo, senza lasciar li il tempo di riprendersi dalla sorpresa, lo risospinsero fuori della porta e della trincea. Poi, mancando loro il cora io di ettarsi all'inse uimento, dato c"e la mancanza di visibilit+ faceva temere il risc"io di un a uato nei pressi, soddisfatti di aver liberato l'accampamento, si ritirarono all'interno della trincea. 2vevano ucciso circa E>> nemici. .e perdite romane ammontarono a circa AE> unit+, fra li uomini del primo posto di uardia e %uelli sorpresi intorno alla tenda del %uestore. Questo episodio non certo privo di efficacia ridiede cora io ai Sanniti, c"e non solo impedirono ai Romani di avanzare, ma anc"e di andare a rifornirsi di viveri nel loro territorio# li uomini addetti al vettova liamento erano costretti a tornare indietro nella zona asso ettata di Sora. .a notizia dell'episodio, descritto a Roma in termini pi* allarmanti di %uanto in realt+ non fosse, spinse il console .ucio Postumio appena uscito dalla malattia a partire dalla citt+. Comun%ue, prima di mettersi in marcia, dopo aver dato ordine ai soldati di concentrarsi a Sora, inau ur( il tempio della Vittoria, c"e aveva fatto edificare in %ualit+ di edile curule usando il denaro ricavato dalle ammende. Ricon iuntosi poi con l'esercito a Sora, di l1 ra iunse il campo del colle a nel Sannio. - Sanniti allora si ritirarono, non avendo pi* speranze di poter fronte iare con successo i due eserciti, e i consoli si misero in marcia in direzioni diverse con l'intento di mettere a ferro e fuoco le campa ne e di attaccare i centri abitati. 34 Postumio cerc( in un primo tempo di impossessarsi con la forza di )ilionia. Poi, vedendo c"e %uesta tattica non dava rossi risultati, ricorse a dispositivi d'assedio e alla fine riusc1 a con%uistarla appo iando vi ne alle mura. .1, non ostante la citt+ fosse i+ occupata, si continu( a combattere in tutti i settori dalle dieci fino %uasi alle due del pomeri io, e l'esito fu a lun o incerto9 ma alla fine i Romani si impadronirono della cittadella. - Sanniti uccisi furono E.C>>, %uelli fatti pri ionieri F.A>>9 venne raccolto altro bottino. .'esercito fu poi condotto a 3eritro, i cui abitanti erano usciti di nascosto nel cuore della notte attraverso la porta opposta, portando con s& %uanto poteva essere trasportato. /i conse uenza il console, non appena arriv( nei pressi della citt+, cominci( ad avvicinarsi con l'esercito sc"ierato e pronto a sostenere una batta lia simile a %uella affrontata a )ilionia. -n un secondo tempo, notando c"e in citt+ re nava un profondo silenzio e vedendo c"e sulle torri e sulle mura non c'erano n& armi n& uomini, per non cadere incautamente in un tranello, trattenne i soldati c"e non vedevano l'ora di scalare le mura deserte, e ordin( a due s%uadroni di cavalieri latini di esplorare accuratamente tutta la cinta muraria. cavalieri videro spalancate una porta e l1 accanto un'altra nella stessa zona, e sulle vie c"e le attraversavano riconobbero le tracce della fu a notturna dei nemici. Cavalcarono poi con prudenza attraverso le porte, e si resero conto c"e le vie cittadine si potevano percorrere in assoluta tran%uillit+. Riferirono al console c"e la citt+ era stata abbandonata, come era evidente dall'assenza di abitanti, dalle tracce recenti della fu a e dai cumuli di o etti abbandonati alla rinfusa nel trambusto della notte. 2scoltato %uesto rapporto, il console uid( l'esercito verso la zona dove erano entrati i cavalieri latini. 3atte fermare le truppe non lontano dalla porta, ordin( a cin%ue cavalieri di entrare in citt+, predisponendo c"e dopo una limitata perlustrazione all'interno tre rimanessero in %uello stesso punto 6se tutto sembrava tran%uillo7, e due tornassero a riferire l'esito della missione. Quando i cin%ue rientrarono riferendo di essere arrivati fino a un punto da dove si poteva spin ere lo s uardo in tutte le direzioni e di aver di l1 ovun%ue constatato solitudine e silenzio, il console ordin( s*bito ai reparti armati alla le era di entrare in citt+, dando nel frattempo a li altri disposizione di fortificare l'accampamento. !ntrati in citt+ e abbattute le porte delle abitazioni, i soldati trovarono soltanto poc"i vecc"i e invalidi, insieme con le sole cose c"e, essendo troppo difficili da trasportare, erano state abbandonate. Se ne impossessarono, e dai pri ionieri vennero a sapere c"e in molte citt+ dei dintorni era stato deciso per volont+ comune l'evacuazione dei residenti9 c"e i loro concittadini erano partiti nel cuore della notte, e c"e probabilmente avrebbero trovato lo stesso deserto anc"e in molti altri centri. Si prest( fede alle parole dei pri ionieri, e il console occup( le citt+ deserte. 35 Per l'altro console, )arco 2tilio, la campa na non fu certo altrettanto facile. )entre era alla uida delle le ioni sulla strada per .uceria 5 c"e aveva saputo attaccata dai Sanniti 5, li si par( innanzi il nemico ai confini del territorio di .uceria. 3u la rabbia a rendere pari le forze in campo# la batta lia si svolse nell'incertezza e a fasi alterne, ma il verdetto finale fu pi* pesante per i Romani, sia perc"& non erano abituati alla sconfitta, sia perc"& all'atto di allontanarsi dal campo, pi* ancora c"e nel pieno dello scontro, si accorsero %uanto fossero numericamente superiori le loro perdite e i

loro feriti. Perci( tra i soldati al rientro al campo ci fu una tale ondata di sconforto, c"e se solo li avesse colti nel corso della batta lia li avrebbe portati a una pesante sconfitta. .a notte fu u ualmente carica di tensioni, perc"& i Romani erano convinti c"e i Sanniti attaccassero di l1 a poco l'accampamento, o c"e altrimenti alle prime luci del iorno si dovesse ricominciare a combattere col nemico reduce dalla vittoria. Gli avversari avevano subito perdite minori, anc"e se non potevano contare su un morale pi* alto. Non appena fu iorno, volevano andarsene senza combattere, ma c'era una sola strada e passava proprio vicino al nemico. Cos1, essendosi messi in marcia attraverso %uella via, diedero ai Romani l'impressione di essere diretti ad attaccare l'accampamento. -l console diede disposizione a li uomini di armarsi e di se uirlo al di l+ della trincea, e ordin( ai luo otenenti, ai tribuni e ai prefetti alleati ci( c"e ciascuno di essi avrebbe dovuto fare. Tutti si dissero pronti a ese uire o ni ordine, ma rilevarono c"e i soldati erano demoralizzati, dopo aver passato una notte insonne tra le ferite e i lamenti dei moribondi. Se i nemici si fossero avvicinati all'accampamento romano prima del sor ere del sole, la paura sarebbe stata cos1 rande da far abbandonare a li uomini i posti di combattimento. 2l momento a trattenerli dalla fu a era solo la ver o na, ma per il resto erano come de li sconfitti. Quando il console ud1 %ueste parole, decise di andare in iro di persona a parlare ai soldati, e appena arrivava presso i vari reparti rimproverava s*bito %uelli c"e indu iavano a vestire le armi, e domandava %uale fosse il motivo di tutti %uei tentennamenti e %uelle esitazioni. /iceva c"e i nemici sarebbero entrati nell'accampamento, se essi non ne fossero usciti, e c"e si sarebbero trovati a combattere di fronte alle proprie tende, se non volevano andare a combattere al di l+ della trincea# la vittoria 5 ricordava 5 ' s1 incerta per c"i prende le armi e va a combattere, ma %uelli c"e attendono il nemico disarmati e senza difendersi sono destinati alla sc"iavit* o alla morte. /i fronte a %ueste aspre rampo ne, li uomini replicavano di essere stremati per la batta lia del iorno prima, di non avere pi* a disposizione n& forze n& san ue, e di aver l'impressione c"e il numero dei nemici fosse ancora superiore rispetto alla iornata precedente. Nel frattempo l'esercito nemico si stava avvicinando, e %uando lo si pot& distin uere per il diminuire della distanza, li uomini cominciarono a dire c"e i Sanniti avevano con s& i paletti per la trincea, e c"e avrebbero certamente circondato l'accampamento con una palizzata. 2llora il console rid( c"e era inde no accettare una simile ver o nosa umiliazione da un nemico vile pi* di o ni altro, e a iunse# $/un%ue ci lasceremo assediare anc"e all'interno dell'accampamento, e moriremo di fame con i nominia, piuttosto c"e valorosamente 5 se sar+ necessario 5 a colpi di spada,0. Ciascuno si re olasse nel modo c"e li sembrava pi* de no di s& 6e c"e li d'i lo aiutassero7# il console )arco 2tilio, se nessun altro lo voleva se uire, avrebbe marciato contro il nemico anc"e da solo cadendo in mezzo alle inse ne dei Sanniti, piuttosto c"e vedere l'accampamento romano circondato da una palizzata. - luo otenenti, i tribuni, tutti li s%uadroni di cavalleria e i centurioni dei reparti scelti salutarono con un applauso le parole del console. 2llora i soldati, toccati nell'onore, si armarono contro vo lia, uscirono contro vo lia dal campo sc"ierati in una fila lun a e rarefatta, e con l'aria di c"i era i+ battuto marciarono contro il nemico c"e non aveva certo n& il morale pi* alto n& ma iori speranze di vittoria. ! cos1, non appena i Sanniti videro le inse ne romane, dalle prime file alle ultime cominci( s*bito a correre voce c"e i Romani 5 come essi temevano 5 stavano uscendo dall'accampamento per impedire loro il passa io. Quindi non c'era pi* alcuno sbocco aperto nemmeno per la fu a, ed era inevitabile cadere l1 o uscire vivi passando sui corpi dei nemici stesi a terra. 36 2ccatastati i ba a li nel mezzo, si armarono e si disposero in ordine di batta lia nei rispettivi reparti. .o spazio tra i due eserciti era ormai molto ridotto, ed entrambi erano fermi nell'attesa c"e i nemici levassero il rido di batta lia e si lanciassero all'assalto. )a da una parte e dall'altra non c'era alcuna inclinazione allo scontro, e si sarebbero allontanati in direzioni opposte intatti e illesi, se solo non avessero temuto c"e il nemico si avventasse su %uanti si stavano ritirando. 3ra %uei soldati poco ispirati e incerti la batta lia inizi( meccanicamente e in sordina, con un rido n& unanime n& convinto, e con nessuno c"e si muovesse dal proprio posto. 2llora il console romano, per suscitare le ener ie, sped1 fuori dalle file alcuni s%uadroni di cavalleria. )a poic"& buona parte di essi vennero sbalzati da cavallo e altri ettati nello scompi lio, dallo sc"ieramento sannita ci fu c"i accorse per finire i cavalieri caduti, e dalla parte romana intervennero in aiuto dei compa ni. .a batta lia prese allora vi ore. )a i Sanniti erano accorsi pi* numerosi e con ma iore determinazione, e i cavalieri romani trascinati dai cavalli imbizzarriti calpestavano %ue li stessi compa ni arrivati in loro soccorso. /a %uel momento cominci( la fu a, c"e coinvolse l'intero sc"ieramento romano. ! i Sanniti stavano i+ attaccando alle spalle i fu itivi, %uando il console and( a cavallo di fronte alla porta dell'accampamento, vi lasci( una uarni ione di cavalieri cui diede il c:mpito di trattare da nemici c"iun%ue 5 romano o sannita 5 si fosse avvicinato alla trincea, e %uindi and( anc"'e li a sbarrare la strada ai suoi uomini c"e stavano cercando di ra iun ere disordinatamente l'accampamento, rivol endo loro parole minacciose# $/ove andate, soldati, 2nc"e l1 vi troverete di fronte armi e uomini, e finc"& il vostro console sar+ vivo, non entrerete nell'accampamento se non da vincitori# sce liete se preferite scontrarvi con dei concittadini o con dei nemici0. )entre il console pronunciava %ueste parole, i cavalieri circondarono i fanti brandendo le lance, e in iunsero loro di tornare a combattere. 2 venire in aiuto non fu solo il valore del console, ma anc"e il destino, perc"& i nemici non affondarono l'inse uimento, e ci fu cos1 il tempo per voltare le inse ne e per rivol ere il fronte dall'accampamento al nemico. - Romani si misero allora a incitarsi l'uno con l'altro e a ri ettarsi nella misc"ia# i centurioni strappavano le inse ne a li alfieri e le portavano avanti, ridando ai compa ni c"e i nemici erano poc"i e venivano allo sbara lio con i reparti allo sbando. Nel frattempo il console, levando le mani al cielo e alzando la voce in modo c"e tutti lo potessero sentire, promise in voto un tempio a Giove Statore, se l'esercito romano avesse smesso di fu ire e si fosse lanciato nella misc"ia travol endo le le ioni sannite. -n o ni parte dello sc"ieramento tutti fecero %uanto era nelle loro

possibilit+ per rie%uilibrare le sorti della batta lia 5 comandanti, soldati semplici, fanti e cavalieri. Si ebbe l'impressione c"e a fianco dei Romani intervenisse anc"e una volont+ divina, tanto facilmente venne capovolta la situazione# i nemici furono allontanati dall'accampamento e immediatamente risospinti verso il punto in cui la batta lia era iniziata. .1 furono costretti a fermarsi perc"& la strada era sbarrata dai ba a li accatastati nel mezzo# allora, per impedire c"e i Romani vi mettessero mano, formarono un cerc"io di uomini armati intorno ai ba a li stessi. )a davanti erano pressati dalla fanteria, e alle spalle avevano i cavalieri. Cos1, presi nel mezzo, furono uccisi o fatti pri ionieri. - pri ionieri ammontarono a A.J>>, c"e vennero spo liati dal primo all'ultimo e fatti passare sotto il io o. - caduti toccarono il numero di F.J>>. )a anc"e per i Romani %uella vittoria non fu una festa# %uando infatti il console fece contare i soldati c"e mancavano all'appello dopo %uei due iorni di scontri, li venne riferito c"e le perdite ra iun evano le A.J>> unit+. )entre in 2pulia si verificavano %uesti eventi, l'altro esercito dei Sanniti tent( di con%uistare -nteramna, una colonia romana situata sulla via .atina, ma non riusc1 nell'impresa. 2llora il nemico mise a ferro e fuoco le campa ne. )entre per( i Sanniti stavano trascinando via li uomini 5 tra i %uali c'erano dei coloni fatti pri ionieri 5 e le bestie rastrellate, si imbatterono nel console c"e tornava vincitore da .uceria, e non si limitarono a perdere il bottino, ma finirono per essere massacrati perc"& procedevano in una formazione lun a e sfilacciata. -l console fece proclamare un bando col %uale venivano convocati a -nteramna i le ittimi proprietari per riconoscere e riprendersi le rispettive cose, e lasciando l1 l'esercito si spost( a Roma per presiedere le elezioni. Ric"iese il trionfo ma non li fu accordato, perc"& aveva perduto tutte %uelle mi liaia di uomini, e perc"& aveva fatto passare i pri ionieri sotto il io o, senza per( porre delle condizioni. 37 Postumio, l'altro console, visto c"e nel Sannio non aveva pi* materia di uerra, uid( il suo esercito in !truria, e in un primo tempo mise a ferro e fuoco il territorio dei Volsinii. Poi, a breve distanza dalle mura, si scontr( coi nemici usciti in campo aperto per difendere le proprie terre. Vennero uccisi C.J>> !trusc"i9 li altri scamparono razie alle citt+ c"e si trovavano nei dintorni. .'esercito venne poi portato nel territorio di Ruselle, e l1 non ci si limit( a sacc"e iare le campa ne, ma venne anc"e espu nata la citt+. Pi* di C.>>> uomini vennero fatti pri ionieri, mentre di poco inferiori per numero furono %uelli uccisi lun o le mura. Ci( non ostante la pace ottenuta in !truria fu ma iore motivo di loria e pi* determinante rispetto alla uerra portata %uell'anno# tre citt+ potentissime, tra le pi* in vista dell'!truria 5 ossia Volsinii, Peru ia e 2rezzo 5, c"iesero la pace, e dopo essersi accordate col console nel arantire vestiti e viveri all'esercito purc"& fosse loro concesso di inviare ambasciatori a Roma, ottenero una tre ua %uarantennale. 2 ciascuna venne comminata un'ammenda di D>>.>>> assi, da pa are in contanti. Poic"& il console, pi* per abitudine c"e per speranza di ottenerlo, aveva c"iesto al senato il trionfo per %uesti successi, vedendo c"e alcuni erano propensi a non conceder lielo perc"& aveva impie ato troppo tempo a uscire dalla citt+, mentre altri si opponevano perc"& si era trasferito dal Sannio in !truria senza la relativa autorizzazione del senato 5 e si trattava o di suoi nemici o di amici del colle a decisi a consolarlo con un identico rifiuto 5, disse# $-o non sar(, o senatori, tanto rispettoso della vostra autorit+, da scordarmi della mia carica di console. -n virt* della stessa autorit+ con la %uale "o condotto le uerre, portandole a termine con esito positivo, dopo aver sottomesso il Sannio e l'!truria, e aver ottenuto la vittoria e la pace, celebrer( il trionfo0. ! dopo aver pronunciato %ueste parole, abbandon( il senato. Ne nac%ue una controversia tra i tribuni della plebe# alcuni sostenevano c"e avrebbero posto il veto, per evitare c"e %uel suo trionfo venisse a costituire un pericoloso precedente, mentre altri dic"iararono c"e avrebbero fatto ricorso al diritto di intercessione in favore del trionfatore contro i loro colle "i. .a %uestione venne sottoposta al iudizio del popolo e fu c"iamato il console# %uesti, dopo aver ricordato c"e i consoli )arco 4razio e .ucio Valerio, e poco tempo prima Gaio )arcio Rutulo, padre del censore in carica, avevano trionfato per volere del popolo e non per decreto del senato, dic"iar( c"e anc"e lui avrebbe presentato la cosa al iudizio del popolo, se solo non avesse saputo c"e certi tribuni della plebe al servizio de li ottimati si sarebbero opposti alla proposta. Per lui, in %uel preciso momento e per i iorni a venire, la volont+ e il favore del consenso popolare avrebbero contato pi* di %ualun%ue decreto. -l iorno successivo, con il soste no di tre tribuni della plebe contro il veto di sette e la volont+ del senato, il console celebr( il proprio trionfo con un rande concorso di popolo. 2nc"e sulle vicende di %uell'anno la tradizione storica non ' concorde. Claudio sostiene c"e Postumio, con%uistate alcune citt+ del Sannio, venne poi sconfitto e sbara liato in 2pulia, e costretto a rifu iarsi ferito e con poc"i uomini a .uceria. 2 condurre la campa na in !truria sarebbe stato 2tilio c"e avrebbe riportato il trionfo. 3abio scrive invece c"e entrambi i consoli combatterono nel Sannio e presso .uceria, e c"e l'esercito venne poi portato in !truria, senza per( specificare da %uale dei due consoli9 c"e presso .uceria le perdite furono ravi da entrambe le parti, e c"e il tempio a Giove Statore venne promesso in voto durante %uella batta lia. -l tempio l'aveva promesso i+ Romolo in passato, ma fino a %uel momento era stato consacrato solo lo spazio sui cui doveva sor ere il sacrario# %uell'anno finalmente il senato, i+ vincolato per la seconda volta dallo stesso voto e preso come fu da uno scrupolo di natura reli iosa, decret( c"e il tempio venisse effettivamente edificato. 38 .'anno c"e se u1 ebbe un console, .ucio Papirio Cursore, famoso sia per la loria con%uistata dal padre sia per %uella personale, nonc"& una rossa uerra e una vittoria sui Sanniti %uale nessuno fino a %uei iorni 5 salvo .ucio Papirio, padre appunto del console 5 aveva mai riportato. ! il caso volle c"e i nemici preparassero la uerra con lo stesso sforzo e lo stesso spie amento di mezzi, arricc"endo le truppe di armi pi* sfarzose e ricc"e c"e mai. ! avevano cercato anc"e il soste no de li d'i, iniziando, per cos1 dire, i soldati con un antico rito sacramentale# in tutto il Sannio venne bandita la leva militare con una le e inusitata, in virt* della %uale %ualun%ue iovane in et+ non si fosse presentato alla c"iamata dei comandanti o avesse lasciato il paese senza autorizzazione sarebbe stato maledetto e

consacrato a Giove. .a convocazione per tutti li effettivi venne fissata ad 2%uilonia, dove convennero circa F>.>>> soldati, c"e rappresentavano il me lio di tutte le forze sannite. .1, al centro dell'accampamento, venne tracciato un recinto delimitato da picc"etti e assicelle e ricoperto con una tela di lino, c"e misurava circa duecento piedi tanto in lun "ezza %uanto in lar "ezza. 2ll'interno del recinto celebr( i sacrifici attenendosi alle indicazioni di un antico libro rile ato in lino il sacerdote 4vio Paccio, un uomo molto avanti con li anni, c"e sosteneva di aver desunto %uel rito da un'antica usanza sannita, praticata un tempo da li antenati %uando avevano concepito il pro etto di strappare Capua a li !trusc"i. Concluso il sacrificio, il comandante in capo ordin( a un banditore di convocare li uomini pi* in vista per ascendenti e valore, facendoli venire uno per volta. .'intero apparato della cerimonia era allestito in modo da suscitare ne li animi timore reli ioso# contribuivano a %uesto effetto soprattutto li altari al centro del recinto inte ralmente coperto, le vittime s ozzate intorno a li altari e i centurioni in cerc"io con le spade in pu no. - convocati venivano fatti avvicinare a li altari, pi* come vittima c"e come effettivo partecipante al sacrificio, e dovevano iurare di non rivelare %uanto avevano visto o sentito in %uel punto. )ediante una formula intimidatoria venivano costretti a iurare c"e sarebbero state maledette le loro persone, la fami lia e la stirpe, %ualora non fossero scesi in campo l+ dove i comandanti li uidavano, o avessero abbandonato il campo di batta lia, o ancora vedendo %ualcuno darsi alla fu a non lo avessero ucciso su due piedi. 2ll'inizio alcuni c"e non accettavano di prestare %uesto iuramento vennero passati per le armi davanti a li altari, e i loro cadaveri distesi tra le vittime servirono poi da monito a li altri affinc"& non si tirassero indietro. Quando poi i nobili sanniti si furono vincolati con %uesto iuramento, il comandante fece i nomi di dieci di loro e ordin( c"e ciascuno di essi sce liesse un altro uomo, e %uesti un altro ancora fino a ra iun ere la cifra di G=.>>>. Quella le ione, dalla copertura del recinto all'interno del %uale la nobilt+ aveva consacrato se stessa, venne c"iamata linteata. 2 %uanti ne facevano parte vennero conse nate armi sfavillanti ed elmi crestati, in modo da distin uerli in mezzo a tutti li altri. -l resto dell'esercito ammontava a poco pi* di C>.>>> uomini c"e, %uanto a forza fisica, valore militare e armamento, non erano inferiori alla le ione linteata. Tutti %uesti effettivi, il me lio delle forze del Sannio, si accamparono nei pressi di 2%uilonia. 39 - consoli partirono da Roma# il primo fu Spurio Carvilio, cui erano state asse nate le vecc"ie le ioni, lasciate l'anno prima dal console )arco 2tilio nella zona di -nteramna. )arciando alla volta del Sannio alla testa di %ueste le ioni, mentre i nemici tenevano riunioni se rete impe nati nelle loro pratic"e di iniziazione, con%uist( con la forza la citt+ di 2miterno to liendola ai Sanniti. -n %uel luo o caddero C.J>> uomini, i pri ionieri furono F.CA>. 2rruolato un nuovo esercito come era stato stabilito, Papirio espu n( la citt+ di /uronia. Cattur( meno uomini del colle a, uccidendone per( un numero pi* alto. -n entrambe le zone venne con%uistato un ricco bottino. - due consoli poi, dopo aver effettuato scorrerie ad ampio ra io nel Sannio, e devastato in particolar modo la zona di 2tina, arrivarono Carvilio a Cominio, e Papirio ad 2%uilonia, dove si era concentrato il rosso delle truppe sannite. .1, per alcuni iorni, le due parti, pur senza astenersi del tutto da azioni militari, non arrivarono mai per( a uno scontro vero e proprio# provocavano il nemico se era inattivo, tornavano sui propri passi se opponeva resistenza, e in annavano il tempo rendendosi minacciosi pi* c"e attaccando batta lia. Qualun%ue fosse l'operazione intrapresa o sospesa, o ni decisione in merito, anc"e la pi* insi nificante, veniva rinviata da un iorno all'altro. .'altro esercito romano, c"e si trovava a venti mi lia di distanza, e il colle a lontano partecipavano col pensiero alla estione di tutte le operazioni, e Carvilio era pi* concentrato su 2%uilonia di %uanto non lo fosse Cominio c"e la stava assediando. .ucio Papirio, preparata ormai o ni cosa per il combattimento, invi( un messa ero al colle a per dir li c"e era sua intenzione, se li auspici fossero stati favorevoli, di attaccare batta lia il iorno successivo# era necessario c"e anc"e Carvilio attaccasse Cominio con la ma ior forza d'urto possibile, perc"& i Sanniti non avessero pi* modo di inviare dei rinforzi ad 2%uilonia. -l messa ero ebbe un iorno di tempo per compiere il tra itto# ritorn( nella notte riferendo c"e il colle a approvava il piano. -nviato il messa ero, Papirio aveva s*bito convocato un'assemblea, durante la %uale tenne un lun o discorso sull'arte di estire le uerre in enerale, e in particolare sulle attrezzature c"e al presente i nemici potevano vantare, e c"e risultavano pi* belle a vedersi di %uanto non fossero efficaci all'atto pratico# infatti non erano certo i cimieri a procurare le ferite e il iavellotto romano era in rado di trapassare anc"e li scudi colorati e caric"i d'oro, e %uell'esercito sfavillante per il candore delle tunic"e si sarebbe sporcato di san ue, %uando fossero entrate in azione le spade. -n passato suo padre aveva fatto a pezzi un altro esercito sannita tutto oro e ar ento, e %uelle spo lie aveva arantito ma iore rinomanza al nemico vittorioso c"e ai Sanniti stessi. 3orse era destino c"e la sua gens e il suo nome si opponessero a li sforzi ma iori dei Sanniti, e riportassero %uelle spo lie c"e rappresentavano uno straordinario ornamento anc"e per i luo "i pubblici. Gli d'i immortali erano dalla parte dei Romani, dopo c"e i patti tante volte ric"iesti erano stati altrettante volte violati. ! se era mai possibile penetrare nei dise ni della mente divina, li d'i non erano mai stati tanto avversi a nessun esercito %uanto a %uello c"e, dopo essersi macc"iato con un rito sacrile o in cui il san ue umano era stato mescolato a %uello delle bestie, avviato a una duplice ira divina, temendo da una parte l'ira de li d'i testimoni dei patti conclusi coi Romani, e dall'altra le maledizioni le ate al iuramento pronunciato, aveva iurato contro la propria volont+, odiava il iuramento, ed era intimorito contemporaneamente da li d'i, dai concittadini e dai nemici. 40 !sposte %ueste cose 5 di cui era venuto a conoscenza tramite le rivelazioni dei disertori 5 di fronte a uomini i+ infiammati dal risentimento, %uesti ultimi, pieni di speranze sia ne li d'i sia ne li uomini, c"iesero all'unisono batta lia, rammaricandosi c"e lo scontro fosse rinviato al iorno successivo e trovando intollerabile il ritardo di un iorno e di una notte. Passata la mezzanotte, %uando li venne riferita la risposta del colle a, Papirio si alz( in silenzio e ordin( all'aruspice addetto ai polli di trarre li auspici. Nel campo non c'era un solo uomo c"e non ardesse dal desiderio di

combattere, e dai radi pi* alti a %uelli pi* subalterni tutti avevano dentro la stessa fiamma# il comandante uardava alla determinazione dei soldati, i soldati a %uella del comandante. Questo diffuso spirito venne trasmesso anc"e a %uanti stavano passando in rasse na li auspici# infatti, anc"e se i polli non stavano affatto man iando, l'aruspice iunse a falsare l'auspicio e annunci( al console un pasto %uanto mai favorevole. 3elicissimo il console rifer1 ai suoi c"e li auspici erano eccellenti e c"e avrebbero combattuto col favore de li d'i9 diede cos1 il se nale di batta lia. )entre stava i+ per uscire dall'accampamento, un disertore rifer1 c"e venti coorti sannite di circa F>> uomini l'una erano partite alla volta di Cominio. -l console invi( s*bito un messa io al colle a per informarlo della cosa9 ordin( poi di accelerare le operazioni. /istribu1 i riservisti nelle posizioni pi* adatte e asse n( loro i rispettivi ufficiali. 2 capo dell'ala destra piazz( .ucio Volumnio, alla sinistra .ucio Scipione, affidando la cavalleria ad altri luo otenenti, Gaio Cedicio e Tito Trebonio. 2 Spurio Nauzio diede disposizione di far to liere i basti ai muli e di portarli in fretta, insieme ad alcune coorti di ausiliarii, su un'altura ben visibile9 li ordin( di farsi notare, a combattimento iniziato, alzando un polverone %uanto pi* fitto possibile. )entre il comandante sbri ava %ueste disposizioni operative, tra li aruspici sorse una controversia circa li auspici tratti %uel iorno, e la lite arriv( alle orecc"ie di alcuni cavalieri romani c"e, pensando non fosse una %uestione priva di rilievo, ne riferirono a Spurio Papirio, fi lio del fratello del console, dicendo li c"e erano sorte contestazioni su li auspici. Quel iovane, nato prima della dottrina c"e inse na a disprezzare li d'i, si inform( sui fatti, per evitare di riferire solo dicerie prive di fondamento, poi riport( la cosa al console. Questi li rispose cos1# $4nore alla tua virt* e al tuo zelo. Per(, se %uanti tra ono li auspici d+nno falsi annunci, essi attirano su di s& la maledizione divina. 2 me ' stato annunciato un pasto consumato con rande voracit+, ci( c"e rappresenta un ottimo auspicio per l'esercito e il popolo romano0. 4rdin( cos1 ai centurioni di sc"ierare li aruspici nelle prime file. 2nc"e i Sanniti fecero avanzare le loro inse ne, se uite da li uomini con le loro armature splendenti, uno spettacolo straordinario anc"e per i nemici. Prima dell'urlo di uerra e dell'inizio delle ostilit+, l'aruspice addetto ai polli, colpito da un iavellotto lanciato a caso, cadde nelle prime file. Quando la cosa venne riferita al console, %uesti comment( cos1# $Gli d'i sono presenti sul campo di batta lia# il colpevole ' stato punito0. )entre il console pronunciava %ueste parole, un corv( racc"i( ad alta voce l1 davanti a lui. 3elice per %uesto se no benea urante, il console ordin( di suonare il se nale di attacco e di alzare il rido di uerra, affermando c"e mai in passato li d'i erano intervenuti con ma ior tempestivit+ nelle vicende umane. 41 .a batta lia venne combattuta con estremo accanimento, anc"e se lo spirito con cui i contendenti la affrontarono era di ran lun a differente# a trascinare in batta lia i Romani, assetati di san ue nemico, erano la rabbia, la speranza e la determinazione9 buona parte dei Sanniti, costretti dalla necessit+ e dalle fobie reli iose pi* a resistere c"e ad attaccare, combatteva invece contro vo lia. ! certo non avrebbero retto al primo rido di uerra e al primo assalto dei Romani 5 abituati com'erano alla sconfitta da ormai molti anni 5, se a trattenerli dalla fu a non fosse stata un'altra pi* forte paura, rele ata nel loro intimo. 2vevano infatti ancora davanti a li occ"i tutto l'apparato di %uel rito se reto 5 i sacerdoti armati, cadaveri di uomini e bestie ammassati alla rinfusa, li altari lordi di san ue pio ed empio, la terribile professione di fede e l'invocazione delle furie, a maledire la stirpe e la fami lia. !rano %uesti li ostacoli c"e impedivano la fu a ai Sanniti, intimoriti pi* dalla loro ente c"e dai nemici. .a pressione dei Romani si esercitava sia sulle due ali sia sul centro, portandoli a seminare la stra e tra i nemici attoniti per il timore de li d'i e de li uomini. Resistevano senza troppa convinzione, come uomini cui soltanto la codardia impedisca di darsi alla fu a. -l massacro era i+ arrivato %uasi alle inse ne, %uando da un lato si alz( un ran polverone, come di solito succede per il passa io di un esercito in marcia. !ra Spurio Nauzio 6anc"e se alcuni autori sosten ono si trattasse di 4ttavio )ecio7, a capo delle coorti ausiliarie. -l polverone c"e sollevavano era molto pi* consistente di %uanto non comportasse il loro numero, perc"& li uomini in roppa ai muli trascinavano rami frondosi. /avanti, attraverso l'aria resa torbida dal polverone, si scor evano le inse ne e le armi# poco pi* dietro il pulviscolo pi* spesso e denso faceva pensare c"e a c"iudere la marcia fosse la cavalleria, e il trucco non in ann( soltanto i Sanniti ma anc"e i Romani. -l console diede consistenza all'errata interpretazione, ridando ad alta voce nelle prime file 5 in modo c"e le sue parole arrivassero anc"e ai Sanniti 5 c"e Cominio era stata presa, e c"e il colle a reduce dalla vittoria si stava avvicinando# %uindi si impe nassero a fondo per la vittoria prima c"e il merito toccasse interamente all'altro esercito. Grid( %ueste parole dritto sul cavallo, poi diede ordine ai tribuni e ai centurioni di aprire il passa io per la cavalleria 6in precedenza aveva i+ avvisato Trebonio e Cedicio c"e, non appena lo avessero visto vibrare l'asta in alto, lanciassero i cavalieri a caricare il nemico con la ma iore violenza possibile7. 2l se nale convenuto tutto si svolse come era stato concertato# tra le file della fanteria venne lasciato libero il passa io, i cavalieri si lanciarono avanti e caricarono lancia in resta le sc"iere nemic"e, sfondandone i ran "i dovun%ue irrompevano. Volumnio e Scipione incalzavano seminando la morte tra i nemici in ritirata. 3u allora c"e, non potendo pi* nulla la minaccia de li d'i e de li uomini, le coorti linteate vennero travolte, senza distinzione tra %uanti avevano prestato iuramento o meno, non temendo pi* nient'altro se non il nemico. - fanti scampati alla batta lia ripararono nell'accampamento o ad 2%uilonia, mentre i nobili e i cavalieri fu irono a Boviano. cavalieri romani inse uirono la cavalleria, i fanti la fanteria. .e due ali si mossero in direzioni differenti# la destra verso l'accampamento sannita, la sinistra verso la citt+. Volumnio prese l'accampamento molto prima, mentre dalle parti della citt+ Scipione incontr( ma iore resistenza, non certo perc"& li sconfitti avessero pi* cora io, %uanto perc"& una cinta muraria ' certo pi* indicata di una trincea a respin ere un assalto armato. ! li assediati, sca liando pietre dalle mura, tenevano lontani i nemici. Scipione, convinto c"e se non si fosse iunti a una soluzione rapida 5 prima c"e li animi si riprendesso dalla sorpresa 5, l'assedio di %uella citt+ fortificata sarebbe andato troppo per le lun "e, c"iese ai

soldati se accettavano di buon rado di essere ricacciati dalle porte della citt+, pur avendo vinto la batta lia, mentre l'altra ala si era impossessata dell'accampamento. Tutti protestarono a ran voce9 allora Scipione, sollevato lo scudo sopra la testa, si avvi( per primo verso la porta. Gli altri si in%uadrarono a testu ine e irruppero in citt+. Cacciarono i Sanniti occupando la cinta nei pressi della porta, senza per( avere il cora io di addentrarsi ulteriormente, visto il numero esi uo della loro formazione. 42 -l console in un primo tempo non era al corrente di %uesti avvenimenti ed era impe nato a c"iamare a raccolta li uomini, perc"& il sole stava ormai per tramontare e l'imminente oscurit+ rendeva tutto insidioso e pieno di pericoli, anc"e per il vincitore. Spintosi un po' pi* avanti, vide sulla sua destra c"e l'accampamemnto nemico era stato occupato, mentre dalla sinistra sent1 arrivare dalla citt+ un boato misto di urla di batta lia e rida di terrore. Proprio in %uel momento infuriava la batta lia presso la porta. 2vvicinatosi in sella al cavallo, non appena vide i suoi uomini sulle mura e si rese conto di non avere pi* la situazione sotto controllo, perc"& l'imprudenza di poc"i li offriva il destro per portare a termine una rande impresa, diede ordine di ric"iamare le truppe i+ raccolte, e in iunse loro di avanzare verso la citt+. !ntrati dalla parte pi* vicina, vi si fermarono perc"& stava calando la notte. Nel corso della notte i nemici si ritirarono. -n %uella iornata furono uccisi, nella zona di 2%uilonia, C>.EF> Sanniti, E.JA> furono fatti pri ionieri e vennero catturate novantasette inse ne militari. Stando a %uanto ' stato tramandato, pare c"e non si fosse mai visto un comandante tanto alle ro nel corso di una batta lia, sia per la sua naturale disposizione di carattere, sia per la fiducia c"e aveva nel successo dell'impresa. -n virt* di %uesta determinazione, non riusc1 a trattenerlo dall'attaccare batta lia nemmeno l'auspicio controverso, e proprio nel pieno dello scontro, %uando di solito si promettono in voto i templi a li d'i, e li promise a Giove Vincitore c"e in caso di vittoria sull'esercito nemico li avrebbe offerto un bicc"ierino di vino al miele, dopo un'abbondante liba ione personale di vino puro. .a promessa and( a enio a li d'i, c"e rivolsero in bene li auspici. 43 .a stessa fortuna ebbe l'altro console nelle operazioni intorno a Cominio. 2lle prime luci del iorno, avvicinate le truppe alle mura, circond( l'intero perimetro della citt+ e fece rinforzare le uarni ioni intorno alle porte, per evitare o ni enere di sortita. Stava i+ per dare il se nale di batta lia, %uando arriv( trafelato il messa ero inviato li dal colle a con l'annuncio c"e le venti coorti nemic"e si stavano avvicinando. .a notizia lo trattenne dal lanciarsi all'assalto, costrin endolo a ric"iamare parte delle truppe i+ sc"ierate e pronte ad attaccare la citt+. 2l luo otenente /ecimo Bruto Scevola diede ordine di sca liarsi contro i rinforzi nemici con la prima le ione, dieci coorti e la cavalleria# doveva bloccarli e trattenerli dovun%ue vi si fosse imbattuto, arrivando a scendere in batta lia se le circostanze lo ric"iedevano, in maniera tale c"e %uelle forze non ra iun essero Cominio. Personalmente fece %uindi accostare le scale alle mura in o ni settore della citt+, avvicinandosi alle porte dopo aver in%uadrato i suoi in formazione a testu ine# nello stesso istante vennero abbattute le porte e scalate le mura. - Sanniti, se prima di vedere sulle mura dei soldati con le armi in pu no mantennero il cora io necessario per fronte iare i Romani, ora c"e lo scontro non avveniva pi* a distanza n& con armi da lancio, ma corpo a corpo, e i Romani, saliti a fatica sulle mura, una volta superato lo svanta io naturale della posizione 6era %uesto c"e temevano di pi*7, combattevano in scioltezza e a parit+ di condizioni con un nemico inferiore, abbandonarono le torri e le mura, e si andarono ad ammassare tutti nel foro, dove per %ualc"e tempo diedero vita a un estremo tentativo di risollevare le sorti della batta lia. 2lla fine deposero per( le armi, arrendendosi senza condizioni al console in numero di circa GG.F>>. - caduti erano stati invece circa F.JJ>. 3u %uesto l'andamento delle operazioni a Cominio e ad 2%uilonia. Nella zona tra le due citt+, dove si prevedeva ci sarebbe stata una terza batta lia, non ci si imbatt& nei nemici# ric"iamati indietro dai compa ni %uando erano a sette mi lia da Cominio, non parteciparono a nessuna delle due batta lie. Stava %uasi per calare la notte, e mentre vedevano i+ sia l'accampamento sia 2%uilonia, il frastuono c"e iun eva da entrambe le parti li fece fermare. Poi la vista delle fiamme, se nale ine%uivocabile della disfatta, c"e si levavano per lar o tratto dall'accampamento incendiato dai Romani, li trattenne dall'avanzare ulteriormente. /opo essersi stesi disordinatamente a terra l+ dove si trovavano, con le armi indosso, trascorsero nell'an oscia l'intera nottata, attendendo terrorizzati la luce del iorno. 2ll'alba, %uando non sapevano da c"e parte diri ersi, avvistati dai cavalieri, c"e sulle tracce dei Sanniti usciti nottettempo dalla citt+ avevano individuato una massa di uomini sprovvista di protezioni difensive e di uarni ioni armate, si diedero immediatamente alla fu a. Quel ruppo di soldati era stato avvistato anc"e dalle mura di 2%uilonia, nonc"& da reparti di fanteria messisi sulle loro tracce. - fanti non riuscirono per( a ra iun ere i fu iasc"i, mentre i cavalieri eliminarono circa CJ> uomini della retro uardia. Nel panico i nemici abbandonarono molte delle armi e diciotto inse ne militari. -l resto della sc"iera arriv( sano e salvo a Boviano, per %uanto fu possibile in tutta %uella confusione. 44 .a ioia di ciascuno dei due eserciti romani aument( per il successo ottenuto dall'altro. /opo essersi consultati tra loro, i consoli permisero c"e le due citt+ fossero sacc"e iate dai soldati, facendovi appiccare il fuoco una volta svuotate da cima a fondo. 2%uilonia e Cominio vennero distrutte dalle fiamme lo stesso iorno, e i consoli unirono i due accampamenti, tra l'entusiasmo e le reciproc"e felicitazioni delle le ioni e dei comandanti stessi. /i fronte ai due eserciti Carvilio copr1 di elo i i suoi uomini per i meriti dei sin oli, mentre Papirio, sotto il cui comando si era combattuto in pi* punti diversi 5 sul campo di batta lia, nei pressi dell'accampamento nemico e in citt+ 5, diede in premio dei braccialetti e delle corone d'oro a Spurio Nauzio, il nipote di Spurio Papirio, a %uattro centurioni e a un manipolo di hastati# a Nauzio per l'azione con cui aveva seminato il panico tra i nemici dando l'impressione c"e ci fosse un rosso esercito in marcia9 al iovane Papirio per %uanto aveva fatto con la cavalleria sia durante la batta lia sia nel

corso della notte, disturbando la fu a dei Sanniti usciti da 2%uilonia di nascosto9 ai centurioni e ai soldati perc"& avevano occupato per primi la porta e le mura di 2%uilonia. 2 tutti i cavalieri, per l'opera valorosa prestata in diversi punti del fronte, venne conse nato un distintivo onorifico da mettere sull'elmo e un braccialetto d'ar ento. Ci fu poi una riunione per decidere se fosse i+ arrivato il momento di ritirare i due eserciti, o almeno uno di essi, dal Sannio. .a cosa mi liore sembr( per( %uella di insistere portando fino in fondo ci( c"e restava delle operazioni militari con tanto pi* ostinata determinazione %uanto ma iore era l'indebolimento della potenza sannita, in modo tale c"e ai consoli dell'anno a venire si potesse conse nare il Sannio interamente domato. Poic"& non c'era pi* un esercito nemico apparentemente in rado di poter affrontare una batta lia in campo aperto, l'unica forma di uerra c"e restava era l'espu nazione delle citt+, la cui distruzione poteva arantire ai soldati un arricc"imento, e l'annientamento definitivo del nemico c"e lottava ormai soltanto per sopravvivere. Cos1, inviato al senato e al popolo romano un rapporto detta liato sulle operazioni portate a termine, i consoli uidarono le le ioni in diverse direzioni# Papirio si rivolse verso Sepino, mentre Carvilio punt( su Velia. 45 .a lettura del rapporto trasmesso dai consoli fu motivo di rande entusiasmo in senato e nell'assemblea del popolo, e l'esultanza enerale venne resa solenne da %uattro iorni di festosi rin raziamenti, c"e videro una rande partecipazione di popolo. Per i cittadini romani %uesta vittoria non fu soltanto di rande presti io, ma arriv( anc"e al momento pi* adatto, perc"& proprio in %uel momento iunse la notizia c"e li !trusc"i avevano riaperto le ostilit+. 4ccorreva pensare a come si potesse sostenere il peso di una uerra contro l'!truria se le cose nel Sannio non fossero andate per il me lio, visto c"e l'!truria, imbaldanzita dall'insurrezione enerale nel Sannio, vedendo i due consoli e tutte le forze impe nate sul fronte sannita, aveva pensato c"e %uesta fosse un'occasione propizia per riprendere le armi. Gli alleati inviarono ambasciatori, c"e furono introdotti in senato dal pretore )arco 2tilio9 lamentavano c"e le loro campa ne venissero devastate e incendiate da li !trusc"i, solo perc"& essi non avevano voluto staccarsi dai Romani, e per %uesto scon iuravano i senatori di prote erli dalla tracotanza e dalle offese dei nemici comuni. 2 li ambasciatori venne risposto c"e il senato avrebbe fatto il possibile perc"& li alleati non dovessero pentirsi della propria fedelt+# presto a li !trusc"i sarebbe toccata la stessa sorte dei Sanniti. !ppure la campa na contro li !trusc"i non sarebbe stata condotta con la stessa determinazione, se non fosse iunta la notizia c"e i 3alisci, da lun o tempo amici dei Romani, avevano unito le proprie forze a li !trusc"i. .a vicinanza di %uesta popolazione aument( la preoccupazione del senato, c"e decise di inviare i feziali a c"iedere soddisfazione dell'accaduto. .a ric"iesta fu respinta, e cos1 su proposta del senato, approvata dal popolo, venne dic"iarata uerra ai 3alisci, e i consoli ricevettero disposizione di sorte iare c"i dei due avrebbe dovuto trasferirsi dal Sannio in !truria. Carvilio aveva i+ con%uistato le citt+ sannite di Velia, Palombino ed !rcolaneo# Velia nel iro di poc"i iorni, Palombino lo stesso in cui si era presentato sotto le mura. 2 !rcolaneo dovette invece affrontare una batta lia in campo aperto dall'esito incerto, subendo pi* perdite di %uelle inflitte ai nemici. /opo essersi accampato, costrinse il nemico a trincerarsi all'interno delle mura, e la citt+ venne con%uistata con la forza. -n %uesti tre centri vennero catturati o uccisi circa G>.>>> uomini 6il numero dei pri ionieri super( di poco %uello dei morti7. -l sorte io tra i due consoli destin( l'!truria a Carvilio, com'era nei desideri dei soldati, c"e ormai non re evano pi* il ri ido freddo del Sannio. Nei pressi di Sepino i Sanniti opposero ma iore resistenza a Papirio# a pi* riprese, o in campo aperto, o durante la marcia, o ancora nei pressi della citt+, e li dovette rintuzzare le sortite dei nemici. Pi* c"e un assedio era una uerra vera e propria, perc"& i Sanniti non erano protetti dalle mura pi* di %uanto le mura non lo fossero dalle armi e dai soldati. )a alla fine, a forza di combattere, il console costrinse i nemici a subire un assedio in piena re ola, concludendolo con l'espu nazione della citt+, con%uistata con il ricorso a macc"ine da uerra. Presa la citt+, la tensione port( a un massacro ancora pi* san uinoso# li uccisi ammontarono a A.F>>, mentre i pri ionieri furono meno di E.>>>. -l bottino raccolto, ricc"issimo perc"& i Sanniti avevano concentrato le loro cose in poc"e citt+, fu lasciato ai soldati. 46 .a neve aveva ormai coperto tutto il paese, e fuori dalle abitazioni non era possibile resistere al freddo. Per %uesto il console ritir( le truppe dal Sannio. 2l suo rientro a Roma il consenso unanime del popolo li fece tributare il trionfo. .o celebr( mentre era ancora in carica, in maniera fastosa per le abitudini dei tempi. - cavalieri e i fanti procedevano e cavalcavano con indosso le decorazioni ottenute# si vedevano anc"e molte corone civic"e, vallari e murali. 4 etto di rande ammirazione erano le spo lie sannite, para onate per splendore e bellezza a %uelle riportate dal padre, c"e avevano un aspetto familiare perc"& ornavano molti luo "i pubblici. Nel corteo dei pri ionieri vi erano membri dell'aristocrazia sannita, famosi per le imprese compiute da loro o dai loro padri. Sfilarono C.DE>.>>> assi di rame da una libbra 5 si diceva fosse la somma ricavata dalla vendita dei pri ionieri di uerra 5, e GJE> libbre d'ar ento razziate nelle citt+. Tutto il rame e l'ar ento vennero versati nell'erario, senza c"e ai soldati venisse concesso alcunc"& del bottino. Questa decisione accrebbe il malcontento della plebe, perc"& in a iunta venne imposto un tributo per pa are li stipendi ai soldati, l+ dove, rinunciando al nobile esto di versare nell'erario il denaro ricavato dal bottino di uerra, sarebbe stato possibile concedere ai soldati parte della preda e utilizzarne parte per pa are la diaria ai militari. -l console inau ur( il tempio di Quirino 5 anc"e se in nessun autore "o trovato c"e e li lo avesse promesso in voto durante la uerra, n& per !rcole avrebbe mai potuto portarne a termine la costruzione in un tempo cos1 esi uo 5 promesso in voto dal padre dittatore, ornandolo con le spo lie nemic"e, c"e erano tanto ricc"e da permettere non solo di decorare il tempio e il 3oro, ma di essere anc"e distribuite a li alleati e alle colonie circostanti perc"& le utilizzassero per abbellire templi e luo "i pubblici. /opo il trionfo Papirio port( l'esercito a trascorrere l'inverno nella zona di Vescia, infestata dai Sanniti.

Nel frattempo in !truria il console Carvilio si prepar( a espu nare Troilo, e dopo aver concesso a F>> tra i cittadini pi* ricc"i di uscirne dietro pa amento di una rossa somma di denaro, ebbe la me lio con la forza del resto della popolazione e della citt+ stessa. !spu n( poi cin%ue villa i fortificati c"e si trovavano in posizioni ben protette, e vi uccise C.F>> nemici, facendo meno di C.>>> pri ionieri. 2i 3alisci c"e si presentarono a c"iedere la pace e li concesse un anno di tre ua, a condizione c"e pa assero G>>.>>> assi pesanti e le diarie militari di %uell'anno. Portate a termine %ueste operazioni, part1 per celebrare il trionfo, c"e fu meno fastoso di %uello del colle a sul versante sannita, ma lo e ua li( con le vittorie con%uistate in !truria. Vers( nell'erario EJ>.>>> assi pesanti, e col resto del ricavato dalla vendita del bottino diede in appalto la costruzione del tempio della 3orte 3ortuna, situato accanto al santuario di %uella stessa dea consacrato dal re Servio Tullio. 2i suoi uomini asse n( G>C assi a testa presi dal bottino, mentre per i centurioni e i cavalieri la somma fu doppia, e la donazione risult( ancora pi* radita perc"& messa a confronto con la rettezza del colle a. -l favore del console serv1 a arantire la protezione del popolo al suo luo otenente .ucio Postumio c"e, citato in iudizio dal tribuno )arco Scanzio, riusc1 a sottrarsi al iudizio del popolo 5 come dicevano le voci 5 razie alla sua carica di luo otenente9 e cos1 l'accusa nei suoi confronti venne soltanto presentata, senza per( aver s& uito. 47 2lla fine dell'anno erano entrati in carica i nuovi tribuni della plebe. Solo c"e per irre olarit+ intercorse nella nomina cin%ue iorni dopo vennero sostituiti con altri. Nel corso dell'anno i censori Publio Cornelio 2rvina e Gaio )arcio Rutilio tennero il censimento# furono censiti C=C.ECG cittadini. - censori erano i ventiseiesimi entrati in carica da %uando era iniziata la censura, e %uello fu il diciannovesimo censimento. .o stesso anno, per la prima volta, li uomini c"e avevano ricevuto delle decorazioni militari nelle campa ne poterono assistere ai ioc"i romani con la corona sul capo, e u ualmente per la prima volta venne concessa ai vincitori la palma del trionfo, secondo un'usanza introdotta dalla Grecia. 2ncora in %uell'anno li stessi edili curuli c"e avevano or anizzato i ioc"i, servendosi del denaro ricavato dalle ammende inflitte ad alcuni appaltatori di pascoli, fecero lastricare la strada del tempio di )arte fino a Boville. .ucio Papirio presiedette le elezioni consolari, e proclam( eletti Quinto 3abio Gur ite fi lio di )assimo e /ecimo Giunio Bruto Sceva. Papirio stesso ottenne la nomina a pretore. - molti eventi positivi di %uell'anno bastarono appena per consolare li animi di un'unica scia ura, un'epidemia c"e prostr( sia le citt+ sia le campa ne. ! poic"& la calamit+ era il se no di una volont+ soprannaturale, vennero consultati i libri sibillini, per conoscere %uale fossero la fine o l'eventuale rimedio concessi da li d'i a %uella scia ura. /alla consultazione emerse c"e era necessario far venire !sculapio da !pidauro a Roma. )a per %uell'anno non si fece nulla, perc"& i consoli erano impe nati nella uerra, e ci si limit( a offrire a !sculapio una iornata di supplic"e.

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