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ANTROPOSOFIA

RIVISTA MENSILE DI SCIENZA DELLO SPIRITO


INDICE: R. STEINE, Parole di verit, pag. 321; R. SEN,
L'uomo ta la mrte e la nuva nacta (conerena), pag. 322;
G. SAAMAIA, Novembre (poesia), pag. 341; A. MEFFE,
Criminalit gimanile, pag. 342; H. GERERT
,
cc Mon Faust
di Paul V ary, pag. 344; H. KAUER
,
L'eergia atomia e
l'avvenire dell'umait, pag. 34.
ANNO X N. 11 NOVEMRE 1959
L'EDITRICE SCIEN TIFICA . MILANO
AVVERTENZA
Lo scopo di questa rivista di. fa conoscere in Italia
c che la scienza dello spirito, i cui centro di studi la
libera Universit di Dornach (Basilea), ha da dire intorno
all'uomo e alla sua evoluzione nel cosmo.
Come qualsiasi altra scienza, l'antroposofa usa un lin
guaggio tecnico, la cui chiave si trova nelle due opere fn
damentali di R. Steiner: Teosofa (L'Editrice Scientifca) e
L sdenza occulta (Laterza).
NORME PER L'ASSOCIAZIONE ALLA RIVISTA
L'abbonamento a 12 fascicoli mensili di 32 pagine cia
scuno costa, per l'interno, L. 2000 (per l'estero L. 2500).
Ogni fascicolo separato posto in vendita a L. 200.
Le annate precedenti, che ofono allo studioso di an
troposofa un complesso di oltre tremila pagine di repertorio
sempre valido, fra cu pi di un centinaio di conferenze
-inedite di Rudolf Steiner, molti dei suoi sagg critici, tutte
le sue Massime, gan parte delle Parole di" vert ed i Ca
lendario dell'anima, si possono acquistare a L. 3000 ciascuna.
L'annata 1946 esurita.
I versamenti si eseguono presso L'Editce Scienuca,
Via Ariberto 20, Milano, tel. 850.274. Chi non abbia ancora
provveduto al rnnovamento dell'associazione, pregato di
farlo per assicurasi 17 regolae i'nvio dela r.
ANTROPOSOFIA
RIVISTA MENSILE DI SCIENZA DELLO SPIITO
ANNO XV - N. 11
Rudolf Stn
PAROLE DI VERITA
Contempla oltre la morte,
e apprendera
che cosa l'uomo.
Dolore supeato
nel'avvenire
sa una perezione ..
NOVMBR 1959
Rudolf Stener'
L'OMO TRA LA MORTE E LA NVA NASCTA
Conferenza tenuta a Londra il 19novemre191 (*)
Ogg vorrei dare una certa conclusione alle considera
zioni iniziate qui negli utm tempi ( **). Iazi tutto vor
rei ricordarvi che voi g. conoscete quale sia i deto del
l'uomo subito dopo la morte. I primo luogo l'uomo depone
il proprio corpo fsico, e si tova in una condizione i cui
di solito, durante la vita terena, non gli dato di essee
con la sua coscienza abituale. Egli ha con s i suo io, il
suo corpo astrale, ed i suo cot eterico. Qesto corpo eteri
co normalmente, durante tutto il periodo fa la nascita e
la morte, resta congiunto col corpo fsico; e durante il sonno
l'uomo sta fuori del corpo fsico solo con l'io e col corp
astrale, e non anche con l'eterico. Quado dunque dop la
morte l'uomo ha ancora con s per breve. tempo (solo per
pochi gior) i suo corpo eterico, i suo corpo di frze pla
smatrici, allora egli i gado di guardare indietro a
tutto i corso della sua vta terrena. I corso della sua vita
ter ena proprio contenuto i questo corpo eterico. E anche
nelle mie conferenze pubbliche ho detto che se, merc l'ini
ziazione, 1'1omo riesce a liberare il proprio corpo eterico,
alora egli pu contemplare tutto i corso della sua vita
terra.
Ma dopo la morte l'uomo non pu conservare con s
il corpo eterico per lungo tempo, perch queto coro eterico
efettvamente connesso ton l'intero cosmo e tende sempre
a efesi nel cosmo. Se nella vt noi prdesio pr
un momento i nostro corpo fsico, allora i corpo eterico
() Da uno stenogramma non riveduto dal conferenzier.
("} Confronta: Antro
p
osofa, settembre e ottobre 1959.
L'umo ta la morte e la nuva nascta 323
acquisteebbe immediatamente la tendenza a dissolversi nd
cosmo itero, come pe una frza elastica. E solo i virt
del corpo fsico, ento i. quale il corpo eterco resta sempre,
quest'ultimo vien tenuto inieme durante la vita. Quando
non si ha pi la frza vinolate del corpo .sico, alora i
corpo eterico comincia ad espandersi; e dopq acuni giorni,
a causa della sua grande espansione, per noi non esiste pi .
Voi sapete che, se prendete una gocciolina d'acqua, allora
essa c'; ma se voi la scaldate, essa si estende a poco a poco
i tutte. le direzioni, e allora non c' pi. Non potete pi
vederla. Cos dopo la morte il corpo eterico si dilata, e dop
pchi gorni efettivamente non esiste pi.
La saggezza iniziatica ci mostra che questo processo
dura soltanto pochi gori. Merc la saggezza iniziatica si
perviene i certo modo g nella vita terrena ad usare arti
fcialmete i corpo eterico; quest'ultimo allora prmane
dento a corpo .sico, ma viene adoperato i quanto non
si tiee afatto conto del corpo .sico; e allora si pu avere
lo sguardo retrospettivo sulla propria vita terrea. Si ha
pero allora a tempo stesso nel corpo eterico anche un lumi
noso rifesso dell'universo intero. Nel corpo eteico con
tenuto anche l'intero cielo stellare. Non si pu guardare
il corpo eterico separatamente dal fico, senza ch'ess<
mostri dappertutto il mondo stellare, i pinet e le stelle
.sse. E questi pianeti e queste stele fsse accolgono i
ne il corpo eterico. E avviene proprio quello che la scienza
dell'iniziazione ci mostra, ossia che te immgini che s
hanno in tal modo . nel corpo eterico si possono trat
tenere al massimo tre o quattro gori; poi svaniscono. E
se si vuol conservare i genere con esse un rapporo, bisoga
prima ritorare nel propro corpo .sico, a fne di tenere
insiee i corpo eterco. Questo dunque si dissolve pochi
gor dopo la morte. In ta modo pr l'uomo penetra
sempre pi ento i mondo stelle.
Dopo aver deposto il corpo eterico, dappima c si S(nte
degli estranei entro i mondo stellare. Quello che p cos
dire ci appre noto de mondo stellare, sono solo le fore
lunari. La Luna ci si presenta da u lato come un'immagine
324
Antroposofa
ddla sua fgura fsica. A tempo stesso per apprendiam
con maggior esattezza quali frze spirtuali siano connesse
con la Luna. Impariamo efettivamente a conoscere che con
la Luna connessa la f
o
rza jahvetica dell'universo, come
ho descrito l'ultma volta. Per coloro che sono .. passati at
traveso la prta della morte, la Luna si trasforma per cosl
<e i ua colona d entit spirituali, la cui guida
Jahve. Ed ora imparamo a conoscere dopo la morte ci di
cui la scienza dell'iniziazione pu palare, appunto in quan
to ne ottene delle immagni gi nella vita terrena. Appren
diamo che cosa signifchi che l'uomo sulla terra muoia. lm
pariamo a conoscere i signifcato della morte, appunto at
taverso le frze lunari, le forze di J ah ve.
Qando osserviamo la more sulla terra, essa ci si pre-

senta i modo che i corpo fsico di un uomo perde la vita,
e ce tuto quanto d animico.spirituale e di eterico aveva
pervaso il corpo fsico, scompare da questo. Il corpo fsico
allora viene assunto dalle forze terrestri, dagli elementi ter
resti, sia dalle forze della tera e dell'acqua se vien sot
terato, sia da qudle del fuoco e dell'aria se vien cremato.
L forze terrestri s'impossessano dunque del corpo fsico
umano. Queto vien deposto dall'essere umano. Ma che cosa
sigifca i fondo che i corpo fsico venga deposto dall'es
-sere umano, e che passi ad uno stato di disfacimeo? Ve
dete: quando l'uomo nasce e ha in s le forze inantili
dell crescita, ed anche quando acor prima dela nascita
l'uomo sta in condizione embrionale, pur appartenendo gi
corporalmente alla terra entro il corpo matero, allora al
1 'edifcazione di questo corpo fsico cooperano dele forze
che sono le medesime che ci si fanno incontro nella morte
come f
o
rze distruttrici, le medesime che nela morte ab
bandonano il corpo fsico umano, che dunque ci si pre .
sentano nella morte i quanto il corpo fsico decade. L'uo
mo, attraverso le sue esperienze del'etere e poi attraverso le
_-sue esprienze astrali, passa ad un mondo spituale; ma
qui sulla terra qualcosa si libera parimenti dal suo tarpo
fico, qualcosa che appare come spirituale, he in certo
modo esce dal corpo umano. Si Ptrebbe dire che da una
L'uomo ta la morte e la 1va nact 325
pate va l'uomo reale, e da quest'alta parte esce dalPuomo
un alto essere cos: i corpo fsico dell'uomo con la
morte gace, l'uomo stesso lo abbandona; ma anche un altro
essere lo abbatdona. Questo altro essere fatto appunto delle
forze lunari che vivono anche sula tera. Ch le forze luari
sono bens, per cos dire, concentrate nella luna cosmica,
ma estendono la loro attivit molto olte. Ci si rende evi
dente sulla terra nelle forze della morte. Queste forze della
morte sono al tempo stesso anche le forze della nascita. Sono
esse a introdurre l'uomo nella vita, e ad apparire quando
l'uomo esce dalla vita. In tal modo ci si f un'idea del
rapport fra nascita e morte. E se si prendono tutti gli u
mini che muoiono uno dopo l'altro, si vede che, per cos
dire, da ogni uomo esce la fgra della morte la quale
si congunge di nuovo con la sfera spirituale che circonda
la terra come un'atmosfera, come un'atmosfera conteente
qualcosa che prodotto dalla morte e che viene accolto su
bito di nuovo dalla nascita. Dalle forze che per cos dire
salgono su dai cadaveri degli uomini, nascono di nuovo
gli uomini. S, le nostre forze di crecita sono spirtualmente
proprio intimamente connesse con quanto delle forze di
morte, delle forze che compaiono con la morte, circonda
la terra.
Ed ora osservate questo : queste forze della morte, che
sono anche le forze della nascta, sono forze lunari. In
queste forze lunari mescolato tutto ci che di valori morli
l'uomo ha accumulato dalla nascita fno alla morte. Se per
qualche rigardo siamo stati buoni, allora in questa sfera
delle frze lunari della morte dimora p cos dire un essere
nostro che contiene in s' una forza rimasta dalla nostra buo
na condotta. Questo' essere ha i s ache tutto ci che r
masto dalla nostra cattiva condota. E mentre viviamo sulla
terra, noi andiamo formando questo essere. La coscienza nor
male non ne sa nula, ma lo portiamo in noi. Lo portiamo
in noi in modo da lasciarlo ogni notte, quando ci addormen
riamo. Quando usciamo dal nostro corpo fsico, questo essee
rimane entro i corpo fsico. Vi ho g det che i sentment
morali e i sentimenti religiosi vengono lasciati, durante i
326 Antroposofa
sonno, nel corpo fsico e
"
nell'terco. E vi viene ache la-;
sciato u essere reale, che noi formiamo duante la nostra.
vita terrena come portatore del nostro karma. Questo essere
per permane in rapporto con noi, fnch siamo nella sfera
delle frze lunari. E poich questo essere c trattiene ento le
forze lunari, ossia nelle vicinanze della terra, nel periodo im
mediatamente successivo alla morte noi restiamo congiunti
on queste frze lunari e col nostro karma i modo tale, da
dover realmente rivivere a ritroso tutte le azioni che abbiamo
compiuto sulla terra fra la nascita e la morte, da doverle rivi
vere i fora spirituae, con una velocit tre volte maggiore
di quella con cui le abbiamo vissute qui sull terra. Ma dob
biamo rivivele, a ritroso; e in tal modo noi percorriamo
dopo la morte u periodo i cui restiamo congiunti con le
forze lunari della morte non pi, vero, mediante il corpo
fsico che abbiamo deposto, ia i quanto, come esseri ani
mico:spirituali, dobbiamo compiere azioni che sono in intimo
rapporto con le. nostre azioni terrene. Noi percorriamo dun
que a ritroso ancora un volta la nostra vita, ed in tal modo
a maggior ragone il nostro karma ci viene a coscienza.
E dobbiamo anche trattare quello che di natura spi
rituale in modo spiritale. Se sulla terra avete avuta cara una
persona, che ora morta, voi forse potete avere il senso :, a,
ora, dopo la morte, essa deve rivivere tutto ci che di mal
vagio, di imperfetto essa magari ha fatto! E allora, dal vostro
stato terrestre-fsico, voi passate ad una certa compassione per
c che ora quel a persona deve passare. Ma se voi domandaste
a colui che passato per la porta della morte se anch'egli
giudica la cosa cosi. egli vi direbbe : no. Vi direbbe : io non
vorrei che in questa vita dopo la morte le cose andassero al
trimenti; io voglio proprio sperimentare di nuovo tutto ci
col giudizio che mi proprio ora, in quanto essere animico
spirituale, afnch ci s'imprima bene nella mia vera entit
animica. Infatti, se ho commesso un'azione da cui risulta
quant? imperetto io sia, e se non la sperimentassi di nuovo
in me cast io non riceverei l'impulso a ripararla. I non ni
libererei da questa mia imperfeione. Proprio rivivendo an
cora una' volta quest'azione in forma animico-spirituale, io
L'uomo tra la mrte e la nva nsct
327
ritevo l'impulso a superarla mediante un'azione prftta. I
morto non vorrebbe a nessun prezo rinunciare a questo;
perch ci gli d la frza di consegire iteramente la sua
umat. Dovete per rendevi charamente conto che come
vediamo la terra diversamente da una valle e dalla cima di
u monte, cos la vita ci appare diversa da qui, d mondo
fsico, e dall'al di l. E cos dobbia! o riconoscere che in ge
nere non si giudicano rettamente i rappori fra la vita ter
rena e la vita soprafsica, ossia la vita dopo la morte.
Facciamo un altro caso. Supponiamo che voi siate de
buoni antroposof che siate entusiasti dell'antroposofa, e
che con voi abiti qualcuno, con cui siete strettamente legati,
il quale odia l'antroposofa come i suo peggior nemico. Ora
voi potreste mag dire che vi rincresce immensamente di
dare a quel tale un gran dolore aderendo voi stessi all'an
troposofa, mentre egli appunto la odia. Dal puno di vista
dlla vita terrena questo pu essere forse un giusto giudizio.
Ma dall'al di l speso la cosa si presenta in modo che a
quela tal persona semplicemente non stato concesso per
karma di potersi accostare all'antroposofa, a causa degli
ostacoli derivati da una sua vita precedete, i quali fanno s
che col suo capo egli odi l'antroposofa. Il suo capa non pu
avvicinarsi all'antroposofa. Se ascolta anche solo qualcosa
dell'antroposofa, egli subito s'inquieta. subito si agta. Ma
non detto che anche il suo cuore sia alieno dall'antroposofa.
E quando quel tale muore, pu anche avvenire che dopo la
morte egli aspiri intensissimamente all'antroposofa. Cosic
ch pot darsi che voi facciate una cosa gusta, se, moreno
qualcuno che qui nella vita ha odiato l'antoposofa, dopo
la sua morte voi vi rivolgrete a lui per ofrirgli dei
pensieri tratti appunto dall'antroposofa.
Sebbene strano e paradossale ci possa sembrare, si pu
duc : molt membri di u famiglia che si sono teribil
mente infuriati perch u atro membro diventato ato
posofo, dopo la loro morte sono diventati i segaci pi
fervidi dell'antroposofa. Dovete dunque anche a questo pro
posito riconoscere che dall'al di l si giudica la vita del ttto
.iversamente che a qui.
328 Antropo1ofa
Cos potete vedere che l'uomo si trasforma iteramete.
Dovete pensare che qui nella vita terrena fsica voi avete nella
vostra scatola cranica il cervelo, u poco pi in basso i pol
moni, poi gli altri orgai, e alla superfcie i sensi. Voi per
cepite i mondo esterno mediante tutto ci che contenuto
etro la vost pelle. Ed ora, con la morte, voi uscite fuori.
Dapprima le stele splendono solo entro i vostro corpo
eterico; ma quado anche questo stato deposto, voi stessi
vi identifcate con le stelle. Prima avevate dentro di voi
il cervello; ora accoglete in voi l'entit spiritale di
Venere e Mercurio, del Sole, ecc. Ora potete dire : come
sulla terra io ho in me polmon, cuore, reni, ecc., cos ora
ne mio intero ci sono Luna, Mercurio, Sole, ecc. Nel
vostro intero voi vi idetifcate con l'universo. Credete
forse che l'universo vi conservi lo stesso intelletto che i vostro
cervello? Ora i mondo ha tutto u altro aspetto; quando si
guarda dal sole sulla terra, questa h un alto aspetto da qua .
do dalla terra si guarda sul sole.
Cos, restando in connessione con Luna, Mercurio e
Venere, si attraversa realmente questa esperenza a ritoso.
Durante questo periodo, il rapporto coi pianeti pi lon
tan, con Giove, Mare, Saturo, si esplica debolmente, e a
maggor ragione si esplica debolmente quello con le stelle
fsse.
Dopo avere i tal modo ripercorso a ritroso le proprie
azioni fo alla nascita, tali azioni vengono gudicate d1
punto di vista stellare. E non si ottiene su se stessi soltato
u giudizio retrospettvo, ma u giudizio che allude al
l'avvenire: t devi far questo, per compensare quest'azio
ne; quest'altro t devi farlo per riparare quest'alta azione.
Ci dura per circa venti o trent'anni dopo la morte,
a seconda dell'et che si raggunta; dura circa un terzo
della vita. I bambini tascorrono questo periodo rapidamen
te. Nei bambini piccolissimi di queto periodo non i caso
di parare, come potete dedurre dalle mie considerazioni. In
ta modo efettvamente si rivive ritoso la propria vita
ancora ua volta, perch si ancora in un rapporto animico
spirituale col proprio elemento terrestre. E quando si giun-
L'uomo ta la mrte e la nuova nascta 32
ge alla nascita, allora di tutto ci resta soltanto un ricordo.
Poi come se di nuovo noi depnessimo un corpo. Si dice
che deponiamo il corpo astrale. Ma quello che in reat
avviene che la viva attivit in cui prima eravamo immersi,
si trasfrma ora in un'immagine di pensiero; solo che ora
tuta u'alt. ra coscienza, una coscienza stellare quella che
pensa, mentre qui sulla terra era una coscienza terrena que
la che pensava.
Ed ora avanzate nella vostra ;ulteriore via entro il mon
do spirituale, in quanto dovete vivere con quegli esseri i tui
rifessi fsici sono il sole, l luna e le stelle. Ora dovete con
tinuare a vivere con gJi spiriti dele stelle. E qui voi intro
ducete i ricordo del karma che prima avete deposto insieme
col vosto corpo astrale. Averlo deposto non signifca altro,
per, che ttto ci i cui prima eravate immersi attivamente,
ora appunto un ricordo che avete in quanto siete uomini
cosmici. Ora entrate in un mondo puramente spirituale,
caricati del ricordo di quanto vi rimasto della vostra vita
terrena.
Finch l'uomo percorre a ritroso quell'esperienza della
passata vita terrena, egli sta efettivamente nella sfera dei
pianeti. Si pu dire: quando l'uomo progredisce dale forze
spirituali lunari alle forze di Venere, Mercurio, Sole, Marte,
Giove, fno ale forze di Saturno, fch dunque egli fra la
sfera della Luna e quella di Saturo, fnch - in altre pa
role - sente in s i cosmo plaetario, egli si trova immerso
nel percorso a ritroso della sua vita terrena passata.
Vi ho gi detto prima che le frze lunari e le forze sa
turnie agiscono in contrapposizione. La Luna contiene quelle
forze che portano l'uomo in terra e che sempre di nuovo
tedono a trattenervelo. Saturno vorrebbe portarlo fuori
nell'universo stellare, ma in modo che quando l'uomo fra
la morte e la nuova nascita entra in questo universo stellare,
non veda i riflesso fsico delle stelle, bens viva con gli es
seri che appartengono alle rispettive stelle.
Quando dunque dopo la nostra morte passiamo per la .
sfera di Saturno, noi diventiamo maturi per l'esperienza del
mondo puramente spirituale. Nel mio libro Teosofa ho de-
330
Antroposofa
scrtto questo tapasso come il trapasso dal mondo animico
alla regione delo spirito. Questo trapasso l'uomo non p1
compierlo per forza propria, perch ancora impigliato
nel rcordo dell'ultma vita terrena. Gl occorre u aiuto nel
mondo spituale.
. .
Ora ho g richiamato la vostra attezione sta natura
d questo aiuto. Nei tempi precedenti al mistero del Golgta,
gli iniziat dei misteri potevao dire a loro discepoli: se
avrete ftto ascendee giustamente al mondo spirituale le
vostre forze sacrifcali, allora voi potrete trovare l'alto essere.
solare che vi accompagner quando avrete lasciato la sfera
solare, l'alto essere che, nella sua entit spirituale, vi accom
pager dall'altra parte l dove il sole splende i certo modo
siritalmente nello spazio ceeste, cos come splede fsica
mente gi sulla terra. Questo alto essere solare vi accompa
wer, vi porter fo alla sfera di Saturo, e poi olte fno
ala sfera dele stele. Il sole spiritale risplender, per _co
dire, pe voi, cosicch potrete passare dal mondo animico alla
regione dello spirto.
Mec : mistero del Golgota questo essere solare di
steso sulla terra e ha preso corpo nell'uomo Ges d Nazaret.
E se sulla tera. l'uomo rivolge l'animo suo e i suoi senti-
menti al Cristo. e al mistero de Glgota, allora g qui
sulla tera_ egli riceve la forza per poter entrare, oltre la sfera
solre e la sfera saturnia, nella regione dello spirito, ossf
ne mondo dell stelle. Questa la condizion che gl si
presenta, quando avanza uleriormente fra la morte e una
nuova nascita. E. per potervi descrivere. questa condizion.e che
ora, dopo il. mistero del Golgota, l'uomo pu atraversare in
virt della forza del Cristo che egli ha accolto, dovr dirvi
quanto segue. Inanzitutto dovr. farvi notare che cosa si
gifchi propriamente, quando si l fori nel mondo_ delle
stdle, ndla regione ddlo spirto, avere il ritardo della vita
terren. Cercher di rendervelo comprensibile. _

Quado si oltrepassa la sfera di Saturno, si enta ella
regone che .le antiche concezioni hanno sempre chiamato
Z(dtaco. L Zodiaco. solo un'espressione per i cielo
dele stele fsse, ossia in genre per la regione dello spirito.
L'umo tra la mrte e la nuova nc 33I
Ma appunto prendedo nel loro insieme le singole stelle che
costituiscono lo Zodiaco, si ottiene la via che l'uomo ha da
percorrere. Questa via l'uomo la percorre per poter edifcare
insieme alle entit spiritali delle gerarchie, ricavandolo dal
cosmo itero, i germe spirite del suo fturo corpo fsico M
Se voi diceste: qui sulla terra noi abbiamo un
.
lavoro
interessante, possiamo promuovere la civilt, possiamo lavo
rare per gli uomi, e molte altre cose; deve essere invece
assai monotono il lavoro che efettuiamo quando dobbiamo!
creare il nostro proprio corpo; se cosl voi diceste, vi sba
gliereste di molto. Perch tutto qudlo che voi potete com
piere sulla terra, non ha afatto la gradiosit e la vaiet
di ci che efettuate quando dal mondo stellare date forma
al corpo umano, al tempio degli di. Questo u lavoro as-
sai pi vario e assai pi grandioso. E non solo voi date forma
al vostro corpo, ma lo formate, come vedrete presto, in modo
che questo corpo apparenga efettivamente a tutta l'umani
t; infatti, a seconda che il vostro karma v ha fatto in
contrare questa o quella persona, voi frmate il vostro nu
vo corpo in modo che riceva la tendenza a riincontrarsi nel
gusto modo con quelle persone e a pareggare con loro i
karma. Os voi lavorate per tutta l'umanit in misura assai
maggiore di quanto non possiate frlo qui sulla terra. E come
lavorate?. Ve lo descriver nei particolari; vi prego soltanto
di tener conto che, quando parlo di questi mondi sublimi;
devo esprimermi simbolicamente, come ho gi detto l'ultima
volta; i : concetti umani infatti oggi non sono frmati in
modo che consenta di poter esp!imers in proposito senza
immagni.
Efettivamente voi dovete edifcare i germe spirituale
di tutto il vostro corpo fsico. Esso viene edifcato coi singoli
lenti dell'universo. Mentre per esempiO sperimentate le
entit
.
spirituali il ci riflesso fsico. la costellaziore del-
1' Arete, voi collaborate con le gerarchie dell'Ariete all for-
mazione del vostro fturo capo, i quale efettivamente
tutto 'w cosmo, e solo poi si contae entro' il corpo fsico
a nel capo _voi portate in voi il cosmo intero, visto dall' Arie
te. Mentre per voi collaborate con le gerarchi stardo sula
332 Antroposofa
scena dell'Aiete, i pianeti appaiono spirtualmmte dall'altra
parte, similmente a come appaiono gi sulla terra. Supponia
mo per esempio che voi passiate dalla costellazione dell'Ariete
alla costelazione del Toro. Mentre nella costellazione del Toro
voi collaborate con le gerarchie, si crea i voi la connessione
fra la regme della vostra laringe e quella dei vostri polmoni.
Se ora Marte dalla sfera dei pianeti si presenta lass nella
sfera del Toro, nel suo movimento si manifesta tutto ci
che sulla terra voi avete compiuto di gusto o di errato me
diante lo strumento del linguaggio. Ogni menzogna che
l'uomo h detto, Marte gliela illumina spiritalmente nella
sfera del Toro qqando l'uomo si apre il varco attraverso que
sta sfera. I tal modo potete farvi un'idea che cosa sia que
sto rcordo che noi abbiamo delle nostre proprie aziont Do
po la morte noi troviamo che questo ricordo inscritto nel
l'universo, e dal'universo, in quanto Logos, parla perfno,
dall'altr parte. Cosich per quanto riguarda questa re
gione dello strumento del linguaggio, noi dobbiamo lavorare
al nostro corpo futuro, distubati o aiutati, a seconda che
abbiamo detto la verit o abbiamo mentito.
Similmente avviene quando per esempio attraversiamo
la costellazione de Leone. L ci vengono illuminate dal Sole
tutte le nostre imperfezioni, tutte le imperfezioni che abbia
mo commesso a causa della superfcialit profndit del
nostro cuore, tutte le simpatie ed antipatie che sono con
nsse sulla terra col nostro temperamento, con la circolazio
ne del nostro sang. Cosicch noi lavoriamo al nostro f
turo corpo in modo che ttta la nostra vita precedente risuoni
nelo spazio universale come un linguaggio di pianeti.
Per quanto singolare ci appi dal punto di vista della
terra, quando noi gardiamo da l fuor ai movimenti dei
pianeti (per esempio a come Marte eseguisce i suoi movi
ment in direzione della costellazione del Toro), questi mo
vimenti formano una scrittura che al tempo stesso risuona,
e questa la scrittura stellare delle nostre stesse azioni, iscrit
ta nello spazio cosmico. Nessuna meraviglia dunque se, quan
ao poi rtorniamo indietro, noi prepariamo- quello che dovr
appartenerci, i modo corrispondente al nostro karma. Pos-
L'uomo tra la morte e la nuova nct
333
amO Dmtt gtcQatatc i DOttO tumtO cOtgO hcO, OO
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LO nO c QgamO atttaVctO a tc_ODc Qttuac,
guca tc_ODc gutu8c gct cu Qcc_tuamO ttO g a
uD_O guaDtO ma__Otc i taggOttO tta a dutata dca cO-
cOZ8 dca nOtta Vta tcttcDa, c a dutata di gucatta
cOccDZa Obc aVcVamO da DamDD, QuaDdO VVcVamO aDcOta
OttuamcDtc. ctcbc Ota DO amO D uDa cOccDZa cbc tta-
ccDdc a DOtta cOccDZa tcttOa e Dca cOccDZa tcttcDa
DO amO, da adut, D UDa tOma d cOccDZa chc ttaccDdc
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Vctato a cOccDZa DtaDtc d O_DO hDO a cDQuc 8DD,
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Vta tcttcDa. LOccbc tacc cOmgtcDdcc : gUaDdO muOtc
un bamDDO, a ua Vta tta a mOttc c uDa nuOVa natcta
ttaOtdnatamcDtc DtcVc QuaDtO Q a uD_O UOmO VVc,
tmtO Q tcmgO c_ dcVc tracOttctc Dcl mODdO Qutuac.
ctcbc QuaDtO g Ocutata, Qu ua tctta, a cOccDZa
OQtatcttcuc chc c_ ba atttaVctatO dOQO 1a ua gtcccdcntc
mOttc, taDtO Q a uDgO c_ ba da aVOtatc Qct tchatata
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QuaDdO cDuamO tOtamcDtc ncda ucc, a!Ota ubcDtta
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OtaDtO c ttOtDOa dI DuOVO ua tctta.
334
Antroposofa
Allora comincia la tendenza, comincia I 'impulso a di
sced(re di nuovo sulla terra, a decidersi per cos dire fra
Saturno e Luna. D nuovo alora si seguono le frze lunai
albeggianti per poter trovare la via del ritoro sula terra;
e. per ch nella vita precedente era diventato un uomo adulto.
ci avene dopo secoli.
.
E quato pi noi di nuovo ci avviciniamo alla sfera dei
pianeti, e in particolare perveniamo alla sfera di Mercurio,
Venere e Luna, tanto pi svanisce per noi la coscienza che
avevamo della .nostra comuanza con gli esseri spirituali delle
gerarchie superior. Ci signifca che ora acquistiamo una
-coscienza che contene soltanto le manifestazioni di queste
entt spirituali. Prima noi ci sentivamo i mezzo a queste
entit spirituali. Quando preparavamo per la prossima vita
i nostro capo 'umano, allora sentivat di lavorare insieme
con le entit spirituali. Ora le entit spirituali ci appaiono
come i immagine. In cambio per comincia ad agre in noi
l'azione delle forze lunari. Noi ci sentamo di nuovo per cos
dire come un essere che1 dovrebbe propriamente vivere in se
-tesso. Non siamo bens ancora in u corpo fsico, ma abbia
mo il presentimento di una vita entro noi stessi, di un nostro
nuovo estraniarci dal cosmo. Non abbiamo pi la visione
delle entit spirituali, cos come esse sono, ma abbiamo le
loro immagini.
E mentre passiamo attraverso a queste immagni, sem
pre pi quello che abbiamo edifcato come germe spirituale
del nostro organismo fsico va scomparendo per noi, e dob
biamo constatare: questo germe spirituale dell'organismo f-
-sico d sfggito, ed ora disceso gi presso una coppia
fsic di genitori e si esplica sul piano fsico nelle frze del-
1 'ereditariet. Veramente come se quello che noi prepariamo
mme nostro corpo ico si contraesse e cadesse nelle correnti
riproduttive di una coppia fsica di genitor. E noi siamo
lasciat indietro, come un essere animico-spirtuale che sente
di appartenere a ci che gli sfuggito laggi, ma non pu
congiungervisi direttamente. P congungervisi soltanto se
in questa condizione attrae a s le forze eteriche di tutto il
cosmo, per costituire il proprio corp eterico. E dopoh l
L'uom ta la 1rte e la nuova nct 335
germe spirituale del corpo fsico. c sfuggto, e prepara lag
g entro i corpo materno i nostro corp fico, noi adu
niamo le forze p formare i nostro corpo eterico. E con
questo corpo eterico noi ci congungamo dopch i ge.me
umano stato g un certo tempo n corpo dela madre.
Questo i processo del ritoro ad un'esistenza terrena.
E avendo in noi solo ormai le immagni degli esseri spiri
tuali, noi ora possiamo attrarre soltanto ci che proviene dal
le forze lunari, ci che il ricordo del karma. Questo ora
lo inseriamo i noi d nuovo come una vera forza. Noi l'ac
cogliamo nel corpo eterico, noi ve lo incorporiamo. Perci
sulla terra noi pi diventiamo atti ad esplicare il nosto de
stino, i nostro karma. Drante u passaggio attaverso le
forze lunari, noi generiamo la nostalga per l'esplicazione del
nostro karma sulla terra.
Questo , vedete, i circuito che l'uomo percorre dalla
morte alla nascita; l'ascesa fo alla sua coscienza autonoma
nella sfera spirituale, e poi di nuovo l'ofscameto di que
-ta coscienza quando la sfera dello spirito c presente solo in
immagne. Quando della sfera dello spirito ha solo ormai
un'immagine, allora l'uomo accoglie nel suo karma, accoglie
in s la volont; e ritora sulla terra pr continuare ad ope
rare nel corpo fsico, fch poi, attraverso una successione di
vite terrene, giuge veramente al punto di pote iniziare una
nuova forma di esistenza.
Veete, per il periodo attuale dell'evoluzione della ter
ra l'uomo, quando discende dalle sfere stellari, ha i ricordo
della sua vita terrena precedente e si ricollega con questo
-icordo. Si prepra d s n.elle sfere stellari i suo corpo f
:ico, e si congiunge poi con esso quando discende. Ma oggi
noi siamo i un periodo importantissimo dell'esistenza della
terra. E l'importanza di questo periodo dell'evoluzione ter
restre noi possiamo comprenderla solo se sappiamo che siamo
noi stessi ad eaborare e a preparare nelle sfere stelari il
nostro corpo fsico, per poi rivestircene quando discendiamo
-ulla terra. In questo momento del'evoluzione, proprio nella
nostra epoca, si sta per preparando qualcosa di essenziale di
-ui ora dovr parlarvi.
336
Antroposofa
Gi altre volte ho richiamato l'attenzione su ftto che
nel'utmo terzo de se< olo X sono subentrati dei cam
biamenti, pe quanto riguarda il mondo spiituale, i ttto
i divenie della vita terrena umana. Ho rchiamato l'atten
zone sul fatto che i ceo modo la porta della conoscenza
del mondo spiritale stata aperta, e che, se noi stessi fac
ciamo ci che necessario, possiamo efettivamente penetra
re nel mondo spirituale, cosa che per molt secoli, durante lo
sviluppo della conoscenza materale, non stata possibile. Il
mutamento avvenuto ne mondo spirituale i quanto, al
posto dele preceenti etit, subentrata ora come guida
quel'entit che per le sue qualit, simii a quelle dell'essere
a cui la tradizione d il nome di Michee, pu esse ap
pUto chiamato anche con questo nome. E si pu dire: Mi
chele ha assunto la gida spituale dell'umant. Sulla terra
ti signica che Michele penetra nella vita animica e spir
tuale dell'umanit; signifca che u numero sempre mag
gore di uomini sar conscio della realt che l'uomo qui non
sta solo i rapporto, mediante i suo 'corpo fsico, coi regi
della terra, ma sta i contiuo rapporto, mediante il suo ani
mico-spirituale, col mondo spirituale.
L svluppo della conosceza spirituale dunque uo
degli aspetti connessi con la signora di Michele. Ma l'altro
aspetto quello che deriva per l'anima umana, per il cuore
dell'uomo, d vero e sincero compenetrarsi con la scienza
dello spirito : ce efettivamente, difndendosi la luce di
queta scienza spirituale, questa luce non rester solo ua
teoria, ma flui entro i sentire umano e sal presente come
amore umano che si espande via via sempre pi.
Ci che stato accumulato negli ultimi seoli ha efet
tivamente con l'uomo solo i rapporto di un sapere limitato
ala testa, d u sapere limitato al cervello, che non s'irragga,
che non fluisce nell'uomo intero.
S, questo come u tumore dell'anima, qualcosa che
a poco a poco s'indurisce, perch non riceve le giuste forze
dal restante organismo. Se noi diventiamo sempre pi in
tdligenti solo nella testa, e se dal restante orgaismo il ne
cessario sentimento non pervade questa intellignza, allora
. L'uomo tra la morte e la nuova nscu 337
noi diventamo degli esseri che hanno efttivamente come
un canco animicospirituale. E la testa non pu certo pro
sperare spiritualmente, se il resto dell'uomo non esplica l' mo
re, e ci che amiamo non vogliamo ache attuarlo nel mondo .
Quello che la signoria di Michele vuole nell'uomo, l'uo
mo lo comprender solo se con le sue proprie qualit .andra
incontro a questa signoria di Micele. E pu andarle incon
tro solo se. sar spiritualmente illuminato, e colmo d un
amore umao universale, frutto appunto dell'illumiazione
spiritale. Allora si comprender. via via sempre pi che osa
signifca questa reggenza di Michee.
Vedete, anche i popolo del'Atico Testamento parlava
di una reggenza di Michele, e con ci intendeva dire che al
lora Michele era servo di J ahve. Ossia Michele agiva allora
entro le forze ce sono le frze jhvetiche. Egli era servo di
J ahve. Claborava a combattere tutto quato c da combattersi
nelle potenze arimaniche, come vi ho detto l'ultima volta.
Nella nostra epoca Michele c destnato sempre pi a diven
tare un'entit che serve il Cristo. Cosicch il die che la reg
genza di Michele comincia a mettere ordine nei desti uma
ni, signifca al tempo stesso dire che deve avverarsi la parola :
la sigoria del Cristo deve difondersi sulla terra. Michele
porta per cos dire davanti la luce della conoscenza spiri
tuale. Dietro, i Cristo porta l'esigenza dell'amore umano
universale. In tal modo per si cambia qualcosa non solo
pr la terra, ma anche per la vita ce l'uomo attraversa fra
la morte ed una nuova nascita. dagli antichi tempi dell'evo
luzione della terra che l'uomo prepara il proprio corpo fico
in quanto germe spiritale, come ho descritto, e ne prende
possesso quando entra nella vita terrena. Ma da quando ha
avuto inizio la sigoria di Cristo-Michee, l'uomo sar posto
sempre pi nella condizione di prendere una risoluzione pri
ma di discendere sulla terra. Ogg si trata ancora di pochi
uomini, ma diventeranno sempre pi. La luce della cono
scenza spiritale risplende infatti in modo da illuminare. a
tempo stesso la nosta tera e i regno sopra.sico. Csitch
l'omo,in virt della signoria di Michele, quando ha g
preso su di s il suo karma nel corpo eterico, e si dispone
338
Antroposofa
. prendere la via del suo corpo fsico, in virt d Michee
impara a prendere una isoluzione. E se sulla terra si dif
fonder sempre pi la conoscenza spirituale, se l'uomo sem
pre pi sperimenter in s l'amore umano universale, allora
-ll'umanit futura, prima della discesa nella vita terrena,
si presenter la seguente possibilit. L'uomo sa in grado
di dirsi : io ho preparato questo mio corpo; ma quando
.l'ho mandato gi sulla terra ed ho assunto nel mio

corpo
eterico il mio karma, questo mio ka mi consente d ve-
dere che, a causa di quanto ho commesso i vite precedent,
ho gavemente danneggato questo o quell'altro uomo.
Noi siamo sempre esposti al pericolo, a causa di quanto
-efettuiamo, di danneggiare altri uomini. Ora, proprio nel
momento i cui stiamo ancora nel solo corpo eterico e in
cui non ci siamo ancora rvestiti del corpo fsico, proprio i

quel momento il giudizio su ci che abbiamo fato ad u'al


tra persona ci si presenta in modo particolarmente chiao.
Ma allora la luce di Michele e l'amore del Cristo agiscono
per l'avvenire. E veniamo messi in condizione di cambiare
la nostra decisione, di cedere ad un altro il corpo che ab
biamo preparato per noi, e di prendere noi stessi quel
cor che stato preparato d colui che abbiamo particol
mente danneggiato. Questo il poderoso mutamento che ha
luogo, a cominciare dall'epoca nostra, nella vita spirituale
-degli uomini.
Noi saremo in gado di entrare in un corpo che ha do-
vuto essere preparato da un uomo che abbiamo in parico
iar modo danneggato. Cos quanto noi compiremo sulla
terra potr pareggiari karmicamente i modo ben diverso
-da solito. In quanto uomini noi saremo in certo modo in
. condizione d poterci scambiare i nostri corpi fsici.
L terra non potrebbe mai raggungere la sua mta se ci
non avesse luogo; n mai l'umanit potrebbe diventare sul
1a terra un tutto. Come preparazione per le future incarna
. zioni planetarie della terra, deve venire per l'evoluzione ter
restre un tempo i cui sia impossibile al singolo uomo d go
. dere qualcosa sulla terra a spese dell'altro. Poprio come -
:parlado fguratamente -- la singola foglia o il singlo
*
L'uomo tra la mort e la nuova nascita 339
petalo di una pianta si sentono membri della pianta intera,
e provano gioia e dolore unitamente ala pianta, cos dovr
venire per la terra un futuro in cui i singolo non potr avere
nessuna goia a spese della comunit umana e si sentir come
un membro di tuta l 'umit. Ma ci ha il suo equivalente
spirituale nel fatto che noi impariamo a preparare il coro
fsico per gli altri.
.
In quanto uomini noi usciamo dunque da un'ra in cu
ognuno possedeva per cos dire, per quanto rigarda il corpo
fsico, una continuit; ed entriamo in un'ra, inaugrata d
Michele, in cui noi elaboreremo i germi spirituali fsici dei
corpi umani in modo che uno potr farlo per l'altro. E nel
corso delle incarnazioni terrene, merc questo lavoro reci
proco nello spirituale, noi prepareremo un futuo ancor pi
remoto; se se ne parla, ci appare oggi assolutamente pa
radossale, sebbene sia proprio cos: un futuro in cui gli uo
mini, anche sulla terra, potranno entrare con le loro anime
entro i corpi di coloro che sono stati da loro particolarmente
danneggiati, e potranno prenderne nei loro propri corpi le
anime. Ci avverr quando la terra stessa sar passata ad
un'altra condizione. Ma questo che ogg vi ho comuicato
come un fatto reale che ha luogo nel mondo spirituale i
virt della reggenza di Michele, questo ne sar la prepara
zione
Proprio da u tale eempio voi potrete farvi una giusta
idea sula natura della maga ideale. Se qui sulla tFrra fate
agire su di voi l'illuminazione che viene dalla scienza dello
spirito, voi favorite la reggeza di Michele. Favorite quelle
forze -alle quali dovuto che gli uomii vivano gli uni per
gli altri in misura tal da poter decidere quale corpo fsico
essi si vogliano prendere, solo in base a massimo bene di
tutta l'umanit. Conforme a questo meglio, l'uomo si decide
a scegliere i proprio corpo fsico. Preparando ci sulla terra
merc la conoscenza umana e l'amore umano, voi attuate
qualcosa che nel mondo spirituale ha una realt. Questa c la
vera magia ideale. Questa quella the negli antchi tempi
si chiamava la vera magia bianca. Ecco ci a cui I 'umanit
deve pervenire.
340
Antroposo;
. Ho voluto richiamare la vostra attenzione sull'impor
tante tappa che coll'epoca attuale si inaugurata nell'evolu
zione ddl'umanit. Non dobbiamo scoraggiarci e arretrare
spaventati, quando si tratta di scoprire quali eventi del mon
do spirituale abbiano parte nella vita umana. Perch l'avve
nire del'umanit dipende dal fatto che l'uomo impari a
vivere col mondo spirituale altrettanto quanto .qui sulla terra
vive col mondo fsico. E noi favoriremo l'avvene dell'uma
nit solo se u cero modo, i quanto umanit, ci senti
remo di nuovo a casa nostra nel mondo .spiituale, come ci
si sentiva l'umanit delle origini, solo se comprenderemo giu
stamente le parole del Cristo: il mo regno non di qusto
mondo. Comprendere nel loro gusto senso queste parole del
Cristo, signifca per comprendere che egli discesp sulla
terra, che si congunto con l'umanit. In realt non inten
deva egli dire : il mio regno d questo mondo? Non lo
ha detto perch egli voleva a poco a poco far qui della
terra un regno che non sfociasse nel terrestre, ma approdasse
ad una condizione spirituale. Il suo regno non come era
prima del mistero del Golgota, e come contiuato anche
poi, nel suo divenire ulteriore, quasi per frza d'inerzia. Nel
regno del Cristo, qu sulla terra deve dominae lo spiito. E
ci avverr quando la signoria di Michele sar compresa
gustamente dall'umanit. Ma lo sar soltanto se gli uomini
cercheranno, come ho indicato, l'illuminazione spirituale e
l'amore cristiano.
Giuliano Santmara
NOVEMBRE
Ai deunt
Foglie ingiallite su nebbioso sfondo,
lividi veli, luce afevolita :
come quando u vecchio moribondo
esala la sua vita.
Ora, senza pi afnno e senza ardore,
un ritmo rarefatto l'ha placata;
nello sguardo s' spento ogni bagliore :
conchiusa la gornata.
Ma come il morto anela a veste nuova
e per tessere i fi al cielo ascende,
cosi il seme radici in terra trova
e primavera attende.
Albe Stef en
CRIMINALIT A GIOVANILE (*)
La criminalit dei giovani in aumento : cos si legge
su tutti i giornali. I pulpiti e le cattedre falliscono. Ad essi,
di recente, si afancata la sedia elettrica, su cui si seduto
ultimamente u assassino quindicenne.
Vana per la speranza di poter migliorare la situazione
del mondo con u insprimento della giurisdizione. Pma, do
vrebbe avvenire una radicale trasformazione dell'
educazione;
la .quale potrebbe procedere solo da una difsa conoscenza
della natura umana, fondata non soltanto sulla scienza e sulla
psicologia tradizionali, psicoanalisi compresa, bens su una
scienza dello spirto che le integi. Questa dovrebbe assurgere
ad impulso universale di civilt. Altrimenti si riuscir s in
singoli casi ad otenere dei successi, ma non a arginae la
piaga mondiale della criminalit govanile che coinvolge ogni
nazione e razza.
Contro di essa il singolo individuo impotente. Ci non
signifca per a atto che egli debba disperare. Se trasforma se
stesso, in lui si trasforma i mondo. Egli pur portatore
entro di s del cosmo itero e di tutta la storia e dell'uma
nit in quanto tale ; e su questa di rifesso egli infuisce, a
seconda della propria trasformazione. In paticolare egli in
fluisce sulla giovent, che nel primo settennio segue l 'istinto

dell'imitazione, nel secondo sollecita l'autorit, nel terzo
cerca di sviluppare il senso della verit (**). Oggi pr essa.
non trova adulti che educhio se stessi a diventare educatori.
L'educazione non mai possibile senza autoeducazione.
Ci vale non solo per i maestr, ma anche per i genitori, .
per i fratelli, per gli amici, per chiunque sta coi bambini,..
ossia in fndo per tutti gli uomini.
L'autoeducazione non ha nulla a che vedere con le pre-
( ) Da Goetheanum, 6 settembre 1959.
(") Cnfroma i corsi di pedaggia di Rudolf Stcincr.
Crmnl govanile 343
dchc mOtalI. Ln ccmgO Van ttblc cta un _tand-
mO mOtata.
1autOcducaZOnc cOmuca cOn la lbctt dcll io c cOn
amOtc gct u tu. QuandO c__amO lc tattchc uaumcn-
tO dca ctmnalt _IOVanuc, cntamO cOmc una nuVOlz
ncta ncOmbctc UllUmant. L cmbta d cctc gatalZZat.
LtcdamO d nOn QOtct at nulla. LQQUtc VOttcmmO autatc.
LctchIamO d cOndctatc la dQctaZOnc cOmc ttantOta, c
gctC d caccata . 1Otc anchc c tIUcamO, mmcnO pe
un ccttO tcmgO, a ccOnda dcl nOttO tcmgctamcntO, mgtc-
candO, tdcndO, gtcndcndO una taZZa d tc, andandO a tca-
ttO gct Vcdctc u gcZZO u _IOVan tcQQt c accndOc tta-
cnatc da_l aggaU, Qctchc n OndO amO nO tc Qtc-
dgOt al tggmO. Ln macttO m cOncaVa chc, dOgO
una taggtccBtaZOnc d cu nOn VO_IO nOmnatc laUtOtc,
aVcVa _UatdatO uO COlat cncamcntc.
bcnZa cducaZOnc _cnctc UmanO c gctdutO. I gatt-
cOatc c ncccatO - cOmc _ ctc l 1cn_ nttO-
dutt ncllcducaZOnc dca dclc tgctUtc Vtc tcttcnc. L_@
nOu cIc g cdUcaZIOnc cnZa Un ulctOtc VIuQQO chC
gtcnda c mOc dalluOmO UgtIOtc . QuctO VIluQQO cOn-
tc ncl tamtZamcntO dcl acOt gcnantc c ncl Ugcta-
mcntO dcla Vta untVa. L gOtta aa cOnOccnZa dclc
__ dcl Katma c dcla tcncatnaZOnc.
.
ct taggtccntant dca cultuta n Lccdcntc c in
Ltcntc, c mgOtta OtO QUacOa dcaVVcntc dcla tctta,
atcbbc un dOVctc OccuQat d Quct gtOblcm ncI OtO mOt
cOn_tc. bOlO a cdclt alO dclUmant, chc O_unO
gOtta gct O g ncOncIamcntc In c, gOtt tcnct tcta
a mOttO dcuOmO d maa : se tutto cae, nulla cae, c
QtcctVatc a Occt umana da nchlmO.
bVancc alOta a uubc dI tttcZZa dclUOmO In_OO,
gtcannUZantc OVna.
Hildegard Gerber
f MON FAUST DI PAU VALY (*)
Paul Var (181-1945), il quale descrisse nel suo
Monseu Teste le esperienze della sua coscienza, tentando
di estendere le facolt oltre i limiti abituali, pubblic nei
suoi ultimi an un libriccio intitolato Mon Fast, che
contiene due pezzi teatrali icompiuti.
Nella Prefazione egli scrive che le fgre di Faust e di
Mefstofele furono da Goethe create cos1 vive, da recare i
s la possibilit di sempre nuove reincarazioni. Valry si
sent tentato di trasferirle nei nostri giori. Ora, un certo
gioro del 1940, mi sorresi a parlare a me stesso a due voci
e mi lasciai andare a scrivere quel che veniva. Cs1 ho du
que schizzato molto rapidamente e, lo confesso, senza uno
schema, senza preoccuparmi n di azioni, n di dimensioni,
gli atti di due drammi assai diferenti, ammesso che siano
proprio dei drammi . L cos nacque u vago piano di un
Faust II, che avrebbe dovuto consistere di una serie di dram
mi, commedie, tragedie, fantasmagorie.
Mon Fast non produsse una frte impressione i suoi
framment rimasero incompiuti. Tuttavia alcuni motivi di
queste scene sono degni d'interesse.
Il primo dramma una commedia : Lust, la demosele
de ctl. La signorina Lust la segretaria alla quale Faust
detta le proprie. memorie e le proprie opere. Faust non pi
l'uomo anelante senza tregua, fno alla pi tarda et, u crea
tore . instancabile. membro dell' Atcademia delle scienze
morte , ( eroe di parecchie stimate opere letterarie e musi
cali ; e partecipa i abito di gala, decorato di diversi ordii,
al banchetto oferto dal Ministro dello spirito . La govane
Lut sembra diventare una tentazione per Faust. Mefstofele,
il quale ten d'occhio ogni moto dell'anima di Faust, soprag-
() Da Goetheanum, 21 giugno 1959.
M on Faut di V aly 345
giunge, u veste di elegante uomo di mondo, a pungolare la
nascente simpatia. Faust per gli mosta ch' gunto il mo
mento i cui 1 ui stesso pu rendere un servizio a Mefstofele,
il cui prestgio in declino presso gli uomini, poich i suoi
metodi sono invecchiati. Infatti, gli uomini si sono spint
avanti, fno alla subnatra (les dessous de la cration). Han
no trovato nell'intimo dei corpi e per cos dire al di qu
della loro realt, l'antico Caos . ..
Mefstofele : Il Caos .. . Quello che io conobbi ? . .. Non
'bil r poss1 e . . ..
Faust : Questo, si potr mostrartelo ...
Mefstofele : Il Caos ...
Faust : S. Il Caos, il vecchio Caos, il disordine primor
diae nelle cui inefabili contraddizioni spazio, tempo, luce,
possibilit, virtualit si trovavano allo stato fturo ...
Mefstofele : Hanno ritrovato i Caos... Io ero Arcan
gelof ...
E Faust mostra a Mefstofele che ogg l'anima, un tem
po valore incomparabile e indistruttibile, divenuta priva
di valore. L'individuo si perde nella massa, entro la quale
vizio e virt si distinguono a stento. La morte non ha pit
che un siifcato statistico per quello che si chiama mate
rale umano : essa ha perduto la sua dignit e il suo sigif
cato e con ci l'immortalit. Gli uomini peccano senza sa
perlo e senza attibuirvi importanza, e non hanno pi alcun
concetto dell'immortalit.
Faust si ofre come guida a Mefstofele, per insegnargli
a onoscere questa nuova umanit, al fne di aggiornare i
suoi metodi.
Nel secondo atto appare il Discepolo, c.he rimane deluso
da Faust stanco del mondo, mentre Mefstofele lo attira a s;
nel frattempo, Faust e Lust passeggiano nel giardino, du
rante i crepuscolo serale.
Nel terzo atto troviamo il Discepolo nella biblioteca c
Faust, addormentato sopra un grosso volume. Intoro a lui
si agitano i tre servitori di Mefstofele : Astaroth che tutto
corrode; Belial che tuto abbassa e insudicia e Gungna che
seduce : tutti e tre pieni di odio per l'uomo, il quale possiede
346 Antroposofa
d ch' loro negato : i sonno e l'amore. Appare Mefstofele
che adesso,

durante la notte, il padrone di casa e alla
fnciulla Lust, che viene a prendere u libro, suggerisce :
<< Ama te stessa. Ama te stessa. Ama tutti i tuoi desideri .
Egli vuole tentarla con i l Discepolo. Ma essa trova nel pro
prio cuore qualcosa da opporgli che egli non comprende,
poich non conosce la musica, n la tenerezza umana. L
fanciulla salvata dal sopraggiungere del servitore pastic
done che, con tutta la sua stoltezza, sente bene la presenza
del diavolo.
Ora Mefstofele si mette alle costole del Dscepolo che
stenta molto a riconoscerlo, ma ugualmente resiste alle sue
promesse, perch vuole essere debitore di ogni cosa solo a
5e stesso e si rende conto della ftilit della ricchezza, della
gloria, della scienza morta e sepolta nei libri innumerevoli.
Mefstofele sparice, ma l'eco replica il suo arrivederdf ;
e quando appare Lust si destano in lui i sentimenti che
Mefstofele aveva infusi nel suo sogno. La fanciulla per si
avvede di quella origine e lo respinge.
Valr non lasci nessuna indicazione su come la com
media avrebbe dovuto svilupparsi. Invece le f seguire una
Ferie dramatique : I solit o.

Sopra un'alta vetta, nel freddo pi rigido, tra rocce e


ghiaccio. sotto l e stelle, Faust trova i Solitario, che tutto
nega, che grida in viso all'universo il suo. Tu non sei nulla,
nulla! )>, e che ha pure rinunciato al pensare. Il suo spirito,
dice, vive gi in bass, nella stalla, coi suoi maiali che di
scendono da quelli di Circe. Per il furore d'essere stato di
sturbato, egli scaglia Faust nel fndo dell'abisso. L Fate
(in lieve parodia della scena di Ariele. all'inizio del Secondo
Faus di Gethe) lo risvegliano a coscieza di s e vogliono
riimmergerlo nelle forze della sua fnciullezza. L'arte sot
tile delle mie sorelle, Tessitrici del Cso, sa sciogliere i nodi
intrecciati dalla durata e riprendere al passato ci ch'esso si
appropriato ... La sua anima che errava ebbra del Nulla
ai confni dell'esistenza dovr rdiventare nuova; govane, in
forma di re. egli dovr ricomparire sulla terra. nella pienezza
di tutte le forze. Ma Fau
_
st rifuta : nulla pu ormai tentare
Mon Faust di Val
y
347
la sua volont. Egli oppone a tute le possibilit il suo no.
interessante come ndlo spirito rimuginante di Valr
emergano le fgure di Faust e d Mefstofele, in modo da
esprmere ci ch'egli pensa della situazione del'anima uma
na ai giori nostri. Valr ha creato alcuni motivi efcaci :
notevole la scena in cui Mefstofele apprende che gli uo
mini hanno ritrovato i suo Caos. Immagini come qudla del
Discepolo addormentato sul gosso volume, mentre i mali
spiiti si agtano intoro a lui ; o quella della scssione del
l'uomo in u solitario negatore rfugato sulle vette e in
uno spirito che vive coi maiali, mettono in evidenza certi
pericoli per l'anima nel nostro tempo. Tuttavia, seguendo il
Valry ci si ritrova senza via d'uscita. I suo Faust ripudia
ogni nuova possibilit. Tanto pi luminosa ci appare, nel
confronto, la vitalit spirituale che nel Faust goethiano schiu
de le vie dell'avvenire. Nel compiere la prima parte e nel
creare la seconda, Goethe and acquistando una visione sem
pi alta dei rapporti fra l' anima umana e il mondo spiri
tuale, con le potenze ausiliatrici che in esso operano. Dal pro-
1ogo in cielo, attraverso la scena della notte di Pasqua, e
fo all'ascesa di Faust nelle sfere superiori, agiscono benel
Camente entro i suo operare la provvidenza divina, la divina
frza di resurrezione e la divina grazia dello spirito, in modo
.che i suo io possa congiungersi, ad onta di tutti gli errori,
in modo afermativo con le forze del divenire universale.
Helmt Knaue
L'ENERGIA ATOMICA
E L'AVENIRE DELL'UANITA (*)
Tra la scoperta della fsione dell'uranio nd 1938 (da
parte di Hahn e Strassmann) e la prma esplosione d'tna
bomba atomica nel Nuovo Messico ( 1945) itercorre u pe
riodo di soli sette anni. Questo rapido sviluppo stato assai
favorito dalla guerra, poich si trattava di applicare la nuova_
energa per la distruzione dell'avversario. Menzioneremo pi_
avant l'entit dei mezzi che furono necessari per quell'i-
presa. Normalmente occorrono tempi ben pi lunghi perch
una scoperta di laboratorio maturi fno all'applicazione e allo
sfruttamento tecnico. Prendiamo ad esempio la scoperta della_
induzione elettrica (Faraday, 1831) e la costruzione della.
dinamo (Siemens, 187) e troviamo che occorsero ben 36 ann.
Queste due scoperte mostrano anche con evidenza qual
cos'altro. Nel caso dele forze elettriche non risulta tanto
evidente alla coscienza dell'umanit che esse aprono la via
alla tecnica e a quello che Rudolf Steiner chiam la sub-na
tura. L fssione radioattiva con le sue radiazioni mostra im
mediatamente i pericoli per la terra e per l'uomo. Fa parte
della sua stessa essenZa il fatto che essa sbocchi i una
tecnica distruttrice, qualora non sia presente un contrappeso
morale.
Nel subcosciente si era alla ricerca delle frze che al
bergano i s morte e distruzione. Che poi in quei processi
si liberassero, come dono al'umanit, insospettate energie ca-
lorifche, non lo si era afatto previsto. La sovraproduzione
industriale portava a un rapido consumo delle fnti naturali
di materie prime, come il petrolio o il carbone. Gi nd
1914, ancor prima della prima guerra mondiale, Rudolf
Steiner parl dei terribili cancri sociali, la cui formazione
() Das Goetheanum, 3 agosto 1959.
L'ee atomca e l'avvenire del'umnit 349
si andava annunciando in ogni campo della vita sociale.
Molti fsici stavano collaborando a scoprire frze subfsiche,
senza riconoscere la reale natura. E non un caso che u
bito dopo la scoperta di Hahn queste energie appena trovat
siano sfociate nella tecnica distruttiva.
E certo non neppura un caso che i centro di gravit
dello sfruttamento delle forze nucleari si sia spostato verso
l'America. Fu come u risucchio quelo che attir negli
Stati Uniti numerosi fra i migliori scienziati atomici. Sap
piamo da Rudolf Steiner sin dal 1917 che in quel paese l'elet
tricit e i magnetismo, come forze sotterranee, agiscono pi
intensamente che in altre regioni della terra e infuenzano
la costituzione spirituale e psichica degli uomini che col
vivono.
Da questo punto di vista straordinariamente interes
sante leggere la descrizione degli eventi fatta da u fsico
americano, il Cmpton, nel suo recente libro lo e la bomba
ato. Il Compton partecip in modo importante alla spe
rimentazione che condusse alla reazione a catena e alla bom
ba atomica. Egli descrive efcacemente come, per efetto so
prattutto della guerra (nella quale gli Stat Uniti entrarono
nel 1941 ), i lavori per la realizzazione di una reazione a
catena e poi di ua bomba atomica si moltiplicassero verti
ginosa.mente. Quella parte fra i pi eminenti scienziati ato
mici europei che era incline all 'occidente si u agli ame
ricani, contribuendo a intensifcare ed acelerare le ricerche.
Ancor prima dell'inizio dell guerra, Lisa Meitner, la
collaboratrice di Otto Hahn, aveva comunicato a Kopenhagen
a Niels Bohr, i quale stava partendo per gli Stti Uniti per
partecipare a u congresso di fsici. i risultati degli esperi
menti sulla scissione dell'uranio. Essa aveva calcolato, i
collaborazione con suo nipote Oto Frisch, le energe che si
liberano nella scissione dell'uranio in bario e crpto. Tro
varono un valore ch'era di cento milioni di volte superiore
a quello generato dala combustione dela stesa quantt di
idrogeno. Niels Bohr ebbe occasione di rendere nota imme
diatamente quella scoperta al congesso dei fsici, difonden
done cos rapidamente la nozione.
350
Antroposoa
Fermi, che aveva consegito i Premio Nobel per j
suoi lavori sui neutroni let, emigr negli Stat Uniti
ed ottenne una cattedra alla Columbia Universit. Tutta
via il Cmpton, profssore a Chicago, f uo degli ele
menti pi attivi e decisivi i quel campo. Dopo che nuovi
eperimeti di Fermi ebbero diostrato che nela scissione
del'uranio, i certe condizioni, era possibile una reazione a
catena, capace di moltplicare smiuratamente l'energia, il
C9mpton cre a Chicago u laboratorio di ricerche sulla e
nerga nucleare, che, a fe di mascherare i lavori che vi si
compivano, vene chiamato laboratorio metallurgico . La
pubblicazione dei risutat non f pi concessa.
Il laboratorio si ampli ben presto, dopo che il governo
ebbe dato iizio a important contributi fnanziari, fo a
comprendere 70 guppi di ricerca, in cui lavoravano circa
5000 pesone. Il primo importantissimo risultato, quello di
provocare una reazione a catena, f raggiunto il 2 dicembre
1942 e precisamente i gran parte da Fermi. A partire da
quel momento, si trattava solo di produrre quantitativi suf
cienti di materiale fssile, come l'uranio 25 e i plutonio. A
questo scopo sorsero, sopra aree di ZS.000 chilometri quadrati,
delle fbbriche che nel gugno 1945 produssero la prima bom
ba atomica. In poch anni il numero delle persone addete
agli esperimenti nucleari era salito a mezzo milione.
Dal nostro punto di vista ora impanante di appren
dere quale sia l'atteggamento, nei rigardi del problema
della bomba atomica come mezzo di distuzione, di uno scien
ziato dela qualit di Compton. Per lui si tratta di u gave
problema di coscienza. Egli ritiene che, per porre fe ala
seconda gerra mondiale, l'aver fatto esplodere una bomba
atomica su Hiroscima e su Nagasaki sia stato necessario :
altrimenti la progettata invasione del Giappone avrebbe co
stato la vta di un milione di militari americani e d' altret
tanti giapponesi, senza contare gli innumerevoli - morti fra
la popolazione civile, per efetto di combattimenti aerei. Per
l'avvenire, poi, il sqlo fatto del possesso di bombe atomiche
da parte dei due blocchi avversar, i oriente e in occidente,
potr impedire nuove gerre.
L'enrga atomc e l'avvenire del'umanit 351
I Compton per vede pure che la paura di
'
uno ster
minio generale non l 'unico mezzo di impedire le guerre.
La collaborazione, la cultura, i comuni ideali, i rispetto dei
vaori innat negli uomini rappresentao per l'uomo libero
la premessa pe poter domiare a tecnica, cio ache le ter
ribili potenze del'energa nucleare. Con bdle espressioni
egli dice che solo per mezzo del cstanesimo questa meta
pu venire raggunta. Egli riconosce nel Cristo Ges il Fi
glio di Dio e i Figlio dell'uomo, capace di operae vivente
i uomini e donne e che per mezzo loro forma il mondo .
Solo : i ristansito rende possibile la libet nel mondo ..
Pe quanto sia vero ci che scrive i Compton, eminente
fsico americano, questi pensieri debbono venire completati
i parecch punt essenziali, per creare la premessa d un
vero rinnovamento scientifco e morale. indispensabile una
radicale trasformazione del pensare, f dentro l'indagine
dela natura. Le concezioni della fsica odiera cnsentono
solo di comprendere il meccanismo degli eventi, senza sa
perlo inserire ordinatamente nella complessiva struttura viva
della terra e ddl'uomo. A questo fne occorre anche la cono
scenza delle forze sub-fiche che, senza una sufciente ar
matura spirituale, cercano di attirare I 'uomo nella loro sfera.
Se una tale conoscena fosse esistta, quell'arma non sarebbe
mai stata prodota e tanto meno usata. Anche le bombe spe- ,
rimentali che sono state fatte esplodere dopo la guerra m
nacciano d inquiare la terra.
Ogg non si pu pi ignorare l'indagne spirituale. NeI
suo scritto Problemi scottanti, un ugente, squassante appel
lo a coloro che porano le responsabilit, Abert Ste.en chie
de : Chi responabile? Bacone, Newton, i loro successori ?
Essi seguirono il loro innato impulso di ricerca, coi mezzi
esati dela scienza empica. Essi non conoscevano cora
una scenza dello spiito gnoseologicamente fndata con s
.curezza. Ma gli, scienziati d'ogg .sono tenut a imparare a
conoscerla. Diventa sempre pi evidente che coloro i quali
ancora cercaro un senso nell'esistenza, non riescono pi ad
orientarsi in se :tessi, se non accolgono in s le conoscenze
e monCi soprasensibili .
352
Anroposofa
Non pi possibile oggi, prosegue Albert Stefen, vi
vere in modo degno dell'uomo, se nell'universo si ammet
tono solo leggi .siche, chimiche o matematiche, o se si crede
che l'uomo discenda dal'aniale. L'uomo possiede una in
dividualit imperitura eh si reincara sempre di nuovo. La
consapevolezza d poter ritornare sulla terra entro u popolo
che ogg egli combatte, lo tratterr dal voler annientare quel
popolo.
Mos comand al poplo d'Israele d amare il suo pros
simo come se stessi. Cristo esort tutti gli uomini ad amare
non solo il prossimo, ma anche i nemici : poich anche in
loro vive l'eterna entelechia che procede da una morte a
una nuova nascita, trasformandosi sempre. Egli pone i sin
golo entro un'umanit complessiva che appartiene alla terra
intera, sulla quale l'azione ceatice del Padre f sorgere il
sole su ttti, sui cattvi come sui buoni. (Vangelo d Mat
teo, 5, 44-5).
SILVI ScHARZ CoLoRr, Dr. resp.
Direzione e amministrz. : presso L'Editrce Scentifca, Via Aribro Z, Milano
Te. 85.02.74
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Autorizzazione Reg. Cane. Tribunale Milano n . .07 - 27 dicembr 155
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