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La Filastrocca

Anna Pietra Ferraro

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Anna Pietra Ferraro

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La filastrocca: le origini

"C'era una volta un re seduto sul sof che disse alla sua serva raccontami una storia e la storia incominci" La storia che stiamo per raccontarvi riguarda la nascita della filastrocca. La parola filastrocca, che deriva dal termine popolare toscano filastroccola. Si comprendono sotto questo nome canzonette e formule cadenzate (dialogate, interrogative, narrative, ecc.) recitate dai fanciulli o dagli adulti per divertire i bambini. Sono ordinariamente un'accozzaglia di sillabe, di parole, di frasi, che talvolta riproducono indefinitamente lo stesso motivo. Ricorrono, di solito, nei giochi rappresentativi delle dita, delle mani o dei piedi, oppure accompagnano il gioco del sorteggio in cui uno dei fanciulli canticchia la formula toccando a ogni sillaba o cadenza una parte del corpo o del viso dei compagni, i quali escono dal cerchio o si ritirano per subire la penitenza. Prevalgono nelle filastrocche i metri brevi, su ritmo celere conforme all'allegria predominante nei giochi infantili.

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Come scrivere una filastrocca Come scrivere una filastrocca


Ecco quattro semplici regole che possono aiutarti a scrivere una filastrocca: 1- Pensa il nome di una persona o di un animale o di una cosa. (es.: cavallino) 2 - Cerca ora delle parole in rima con questa. (es.: bambino, carino, birichino, giardino, formaggino, panino) 3 - Costruisci un verso in rima, che dica cosa fa o come appare l'oggetto che hai pensato (devi cercare di esprimere un'immagine nuova, simpatica o strana) Un esempio:

Cavalluccio cavallino, sulla groppa c' un bambino un bambino birichino che mangia il formaggino... 4 - Per fare la filastrocca pi lunga devi continuare, magari variando le rime finali ogni due o quattro versi (creando nuove rime in ere, era, one, oni, allo, alla, etto, etta, ente, ecc...).

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Le filastrocche di Gianni Rodari


Gianni Rodari Una selezione di storie e di filastrocche di Gianni Rodari dedicate ai mestieri delluomo. Nel panorama di una letteratura per linfanzia che parlava ai bambini con toni e temi bamboleggianti e leziosi, Gianni Rodari stato il primo rivolgersi a quel pubblico proponendo argomenti pi seri, dimostrando cos il valore che egli stesso dava alle capacit dei bambini di affrontare e comprendere il mondo degli adulti. Nel caleidoscopio di stagnini, pompieri, muratori, portinaie e bidelli, Rodari racconta il vero volto di chi lavora, di chi si impegna nel suo mestiere, di chi d ogni giorno il suo contributo anche piccolo affinch le cose funzionino, affinch tutti possano godere di un bene comune. Anche il pi semplice dei lavori ha la sua dignit e la sua importanza, questo il messaggio che Rodari trasmette con le sue parole. Io so i colori dei mestieri: sono bianchi i panettieri, salzan prima degli uccelli e han la farina nei capelli; sono neri gli spazzacamini, di sette colori son glimbianchini; gli operai dellofficina hanno una bella tuta azzurrina, hanno le mani sporche di grasso; i fannulloni vanno a spasso, non si sporcano nemmeno un dito ma il loro mestiere non pulito. Gianni Rodari

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Filastrocca di Pinocchio di Gianni Rodari e Raul Verdini


Le avventure di Pinocchio scritto nel 1881 da Collodi(Pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini) consideratouno dei capolavori della letteratura per ragazzi. Cos un grande della letteratura infantile come Gianni Rodari, insieme ad un amico illustratore, Raul Verdini, un giorno ha deciso di tradurre la storia di Pinocchio in filastrocca! Gli autori hanno pubblicato questa versione del celebre Pinocchio a puntate, tra il 1954 e il 1955, sul giornale per ragazzi Pioniere. In seguito il testo stato pubblicato sotto forma di libro (dopo averne riadattato leggermente i testi). Questa divertente filastrocca non vuole essere altro che una fedele traduzione in immagini e poesia del famoso racconto collodiano. Una semplice interpretazione, un omaggio a Collodi (e in alcuni versi anche un omaggio al signor Bonaventura!).

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La filastrocca di Pinocchio: 01 La prima fuga La filastrocca di Pinocchio: 01 La prima fuga


Testo di Gianni Rodari - Illustrazioni di Raul Verdini Qui comincia, aprite locchio, lavventura di Pinocchio,

burattino famosissimo per il naso arcilunghissimo. Lo intagli Mastro Geppetto, falegname di concetto ma pi taglia strano caso! e pi lungo cresce il naso. Lavorando poi di fino
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fa le mani il burattino che issofato dalla zucca gli rapina la parrucca. Anche i piedi fa al monello il paziente vecchierello e schivando i colpi bassi gli insegnava i primi passi. Ma Pinocchio infila luscio - Salve, strilla, io me la sguscio! e Geppetto invan minaccia: - Torna subito birbaccia! Per disdetta in mezzo al vicolo sta un gendarme a perpendicolo che pel naso te lo acciuffa e severo lo rabbuffa. Per salvarsi quello inventa che il patrigno lo tormenta: Son scappato, gente buona, perch il brutto mi bastona! La bugia fa un triste effetto: in prigion ci va Geppetto, accusato l per l di sevizie e cudelt.

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Sitografia
http://web.tiscalinet.it/lapiccolaape/come_scrivere_filastrocca.htm http://www.filastrocche.it/storia.asp http://www.filastrocche.it/filastrocca-di-pinocchio-di-gianni-rodari-e-raul-verdini/

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