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Agli ini:i aella conversione ai san Francesco troviamo tre incontri significativi.
quello con il lebbroso. quello con il Crocifisso ai san Damiano e quello con il
Jangelo. In questo primo articolo ci fermiamo riflettere sullincontro con il
Crocifisso ai san Damiano. avvenuto proprio 800 anni fa.

Nella Basilica Superiore di san Francesco in Assisi possiamo ammirare una serie di episodi della
vita del Serafico Padre, tratti dalla Leggenda Maggiore di san Bonaventura e magistralmente
affrescati da Giotto. Tra questi troviamo lepisodio del colloquio con il Crocifisso di san Damiano.
La chiesetta raffigurata come semidiroccata, il giovane Francesco in preghiera davanti al
Crocifisso collocato proprio sopra laltare. Latteggiamento estatico, come di chi sta accogliendo
una parola speciale, una parola di chiamata.

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Che cosa avvenne realmente nellautunno del 1205 o nella primavere del 1206 a san Damiano, fuori
le mura di Assisi, davanti a quel Crocifisso? I biografi ci raccontano quellincontro e quella
chiamata collocandola al centro di altri due incontri, attraverso i quali si fa pi chiaro nel cuore e
nella mente di Francesco quale sia il senso profondo della sua vita e quale sia la proposta che l
altissimo, glorioso Dio gli sta facendo. Con un linguaggio asciutto e privo di commenti la
Leggenda dei tre compagni (FF 1407-1409) racconta anzitutto la vittoria del giovane sul proprio
egoismo e sulle proprie paure. la vittoria che avviene quando davanti al lebbroso, il giovane
Francesco anzich scappare come di consueto si ferma, lo accoglie come persona, lo abbraccia
iniziando una frequentazione che lo porter al superamento dellegoismo e a un profondo
cambiamento interiore. Nel suo Testamento Francesco ricorder quellincontro come lincontro
decisivo, lincontro della conversione, lincontro che gli ha cambiato la vita (FF 110).

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Subito dopo lautore della Tre Compagni racconta lincontro con il Crocifisso di san Damiano (FF
1410-1411). un incontro che avviene in un clima di preghiera. Possiamo immaginare questo
giovane poco pi che ventenne, in ginocchio, proprio come ce lo raffigura Giotto, mentre
interiormente ripete: Altissimo, glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core mio. Una preghiera
che sgorga dal cuore e che affiora sulle labbra, ripetuta con insistenza e con fiducia profonda, nella
certezza che una luce dallAltissimo verr. Una luce che illuminer non solo il suo cuore ma tutta la
sua vita, offrendogli un orientamento e una direzione sicura. Quanto dur quella preghiera? Non ci
dato saperlo. Sappiamo per che fu ascoltata e il Crocifisso gli apr gli occhi e gli orecchi del
cuore: Francesco, non vedi che la mia casa sta crollando? Va dunque e restaurala per me. La
risposta di Francesco fu pronta: Lo far volentieri, Signore. Annota lautore della Leggenda che il
giovane per quelle parole fu colmato di tanta gioia e inondato da tanta luce, che egli sent
nellanima che era stato veramente il Cristo crocifisso a parlare con lui (FF 1411). Questo incontro
col Crocifisso non verr ricordato da Francesco nel Testamento, vi far invece allusione Chiara (FF
2826), che davanti a quel Crocifisso trascorrer la propria vita, contemplandone il mistero e
attingendovi luce e amore fino allultimo respiro. Quellincontro sar comunque importante per il
giovane Francesco per iniziare a comprendere il senso della propria vita dentro il colloquio col
Cristo che per amore nostro s donato interamente. E sar importante per scoprire la chiamata di
Dio come una realt costruttiva e progressiva. Cominciando con il fare quel che aveva capito vale
a dire restaurare materialmente alcune chiese tra il deteriorato e il diroccato Francesco pian piano
capir quel che realmente era chiamato a fare: dare il proprio contributo al rinnovamento della
Chiesa.

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Ed ecco allora il terzo incontro di capitale importanza, quello decisivo: lincontro col Vangelo,
durante la Messa alla Porziuncola (FF 1427-1428). Dopo aver ascoltato le parole di Ges che invia i
suoi discepoli ad annunciare il Vangelo, Francesco si immedesimer in quelle parole: proprio
quello che bramo realizzare con tutte le mie forze!. Sar quel vangelo a chiarirgli come dovr
riparare la Chiesa voluta dal Crocifisso, nata da quel costato trafitto, nata da quellessersi fatto servo
per riconciliare con Dio, nel proprio sangue, lintero universo. Francesco diventer perci uomo di
Vangelo e Vangelo vivente: povero come il Cristo e la madre sua poverella e gli apostoli,
annunciatore di pace in opere e parole, costruttore di relazioni fraterne che nascono da un cuore
riconciliato e dal lasciarsi attrarre dallunico Signore, desiderando di piacere solo a Lui.

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Nel corso di questanno cercheremo di entrare sempre pi nel mistero di quellincontro avvenuto
otto secoli fa, cercheremo di cogliere anche i contenuti spirituali di quel Crocifisso che ha cos
amabilmente colloquiato con Francesco. Cercheremo inoltre di metterci anche noi davanti a quel
Crocifisso, con la stessa insistente preghiera: Altissimo glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core
mio. Con la stessa disponibilit a fare volentieri quel poco o quel tanto che il Crocifisso ci dar di
comprendere! Un passo alla volta: per arrivare lontano, per trovare il nostro posto nel cuore di Dio,
per dare il nostro contributo a riparare oggi la Chiesa in cui viviamo, per scoprire quello che il
Crocifisso chiede a ciascuno di noi.



Ogni giorno ritagliati qualche minuto di preghiera silenziosa davanti
allimmagine del Crocifisso di san Damiano e prega con fede:

Altissimo glorioso Dio.
illumina le tenebre ae lo core mio
e aamme feae retta. speran:a certa e carita perfetta.
senno e conoscimento. Signore.
che io faccia lo tuo santo e verace comanaamento.

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