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Premessa pag. 3
Introduzione pag. 4
Presentazione pag. 5
- Che cosa è il Piano Sociale di Zona? pag. 5
- A che cosa serve? -------
- Che cosa contiene? -------
- Quali sono gli attori coinvolti? -------
- Come si attua? pag. 7
- Quali sono le risorse per attuarlo? -------
- Cosa sono i Distretti? pag. 8
- Da quali comuni è composto il Distretto Centro Nord? -------
- Livelli e processi del Piano Sociale di Zona? pag. 10
- Che cosa è l’Ufficio di Piano? pag. 11
- Come si realizza l’Integrazione Socio Sanitaria? -------
Progettualità pag. 13
- Area Minori/ Genitorialità pag. 14
- Area Adolescenti/ Giovani pag. 18
- Area Autonomia pag. 21
- Area Domiciliarità pag. 26
- Area Inclusione Sociale pag. 31
Numeri utili del Distretto Centro Nord pag. 35
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SUCC. TORNA
COMUNE DI FERRARA
Città Patrimonio dell’Umanità
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PREC. SUCC. » • INIZIO
Introduzione
Il nostro paese, e con esso l’Emilia-Romagna, si trova continuamente ad
affrontare processi di cambiamento e trasformazione a volte rapidi: quali l’aumento
dei residenti immigrati, l’invecchiamento della popolazione, la domanda di interventi
a sostegno della rete famigliare. Una trasformazione globale, un processo che si è
affermato in modo accelerato, in un arco di tempo piuttosto breve. Queste e altre
ancora sono le questioni che ci troviamo a fronteggiare ogni giorno e la nostre
capacità sta proprio nell’individuazione degli strumenti e dei metodi migliori per
soddisfare questi bisogni.
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PREC. SUCC.» • INIZIO
Presentazione
Che cos’è il Piano Sociale di Zona?
E´ un documento programmatico con il quale i Comuni associati, di intesa
con l´Azienda USL, definiscono le politiche sociali e socio-sanitarie
rivolte alla popolazione dell’ambito territoriale coincidente con il distretto
sanitario.
E´ coerente con il Piano Regionale degli interventi e servizi sociali e la
programmazione Provinciale. Si raccorda con la programmazione
sanitaria, a livello distrettuale.
A cosa serve?
A costruire un sistema integrato di interventi e servizi:
1) Integrato, perché mette in rete le politiche sociali, sanitarie, educative,
formative, del lavoro, culturali, urbanistiche e abitative;
2) Integrato, perché mette in rete i cittadini, soggetti istituzionali e non,
pubblici e privati;
3) Integrato, perché mette in rete i servizi che sono offerti dal territorio
distrettuale, quali: servizi domiciliari, misure economiche, servizi in
strutture, rivolte sia alla singola persona che alla famiglia.
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PREC. SUCC.» • INIZIO
- Prevenzione delle dipendenze;
- Azioni per l´integrazione sociale degli immigrati;
I soggetti istituzionali:
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PREC. SUCC. » • INIZIO
I soggetti sociali:
Come si attua?
Il Piano è un documento programmatico di prospettiva triennale, e
prevede per la sua attuazione due ulteriori strumenti:
1) il Programma attuativo annuale nel quale vengono individuati nel
dettaglio gli interventi e i servizi - sia già presenti, sia da avviare, anche di
tipo sperimentale e innovativo - previsti nella zona per l´anno di
riferimento, e le relative risorse per il loro funzionamento;
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PREC. SUCC. » • INIZIO
- dal Fondo Sociale Nazionale (risorse indistinte e risorse vincolate su
specifici interventi/aree di bisogno);
- dal Fondo Sociale Regionale (risorse indistinte e risorse finalizzate a
specifici Programmi);
- dagli Enti Locali (singoli Comuni, Comuni Associati, Consorzi,
Comunità Montane, Province);
- dalle Aziende USL (specificamente sugli interventi ad integrazione
sociosanitaria);
- da altri Enti non istituzionali: IPAB, Fondazioni, Soggetti del
Terzo settore;
- dalle quote di compartecipazione al costo dei servizi a carico dei
cittadini utenti.
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PREC. SUCC.» • INIZIO
settoriali (educazione, formazione, lavoro, casa); 2) integrare gli
strumenti necessari per produrre cambiamenti nelle politiche sociali e nel
sistema locale di servizi e interventi (Piano Sociale di Zona, Piano per la
Salute e Piano delle attività territoriali) in coerenza con quanto previsto
dalla Regione Emilia Romagna; 3) integrare gli strumenti tecnici di
gestione e di supporto alle funzioni di governo (Nuovo Ufficio di Piano e
Ufficio Comune per l’integrazione Socio- Sanitaria (UCISS); 4)
ricostruire i processi di partecipazione e concertazione a livello locale con
il terzo settore, i sindacati e le famiglie.
Il Comitato di Distretto in questo processo di governance è l’organo
istituzionale che governa la programmazione e la valutazione delle
politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria. Esso è composto da
Sindaci e Assessori del Distretto e stabilisce gli indirizzi e le priorità delle
politiche e definisce i percorsi di programmazione e valutazione del Piano
d i Zona.
Il Comitato di distretto è coordinato dall’Assessore alle Politiche sociali
del Comune di Ferrara e si avvale di un Esecutivo composto dagli
Assessori alle Politiche Sociali dei Comuni di Ferrara e di Copparo, dal
Dirigente degli Interventi Sociali, dal Dirigente del Servizio Sociale dei
Comuni del Copparese e di Ferrara, dal Direttore del Distretto
dell’Azienda AUSL di Ferrara. L’Esecutivo si confronta periodicamente
con le organizzazioni sindacali e del Terzo Settore all’interno di tavoli
appostiti (vedi schema rappresentato nella pagina seguente).
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PREC. SUCC. » • INIZIO
Livelli e processi di lavoro del Piano di Zona del Distretto Centro-Nord
si di lavoro del Piano di Zona del Distretto Centro-Nord
LIVELLO TECNICO
LIVELLO ISTITUZIONALE
Comitato
di Distretto LIVELLO TECNICO
Esecutivo Ufficio di Piano
Nucleo di
coordinamento e
valutazione
Tavolo con
Sindacati
confederali
Ufficio comune
Ufficio di Piano per l’integrazione
LIVELLO SOCIALE socio-sanitaria
Nucleo di
coordinamento e
valutazione
Tavolo di Aree tematiche:
Ufficio comune
MINORI
Concertazione ADOLESCENTI/ GIOVANI
Piano annuale per
per l’integrazione
AUTONOMIA la non-
DOMICILIARITA’ autosufficienza
INCLUSIONE SOCIALE
socio-sanitaria
Aree tematiche:
MINORI
ADOLESCENTI/ GIOVANI
Piano annuale per
AUTONOMIA la non-
DOMICILIARITA’ autosufficienza
INCLUSIONE SOCIALE
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PREC. SUCC.» • INIZIO
mediante la costituzione dell’Ufficio Comune per l’Integrazione socio
Sanitaria, quale ufficio preposto al coordinamento e gestione della
integrazione socio sanitaria sia dal punto di vista istituzionale che dal
punto di vista tecnico/operativo, attraverso momenti di formazione
finalizzati all’acquisizione di un linguaggio comune tra operatori
comunali e sanitari e gestendo congiuntamente il Fondo per la non
Autosufficienza a livello distrettuale.
Nell’anno 2006 ha preso anche avvio un percorso sperimentale di
integrazione strategica della pianificazione di Piani di Promozione della
Salute, Programma delle Attività Territoriali e Piani Sociali di Zona nel
Distretto Centro Nord, individuando il Comune di Ferrara quale ambito
adeguato per un’indagine epidemiologica tesa a definire il Profilo di
salute ed adottare scelte politiche di cambiamento.
E’ stato costituito il “Laboratorio Profilo”: ossia un gruppo di lavoro tra
diversi enti e istituzioni composto da persone con professionalità diversa,
che hanno come compito quello di elaborare, mediante calcoli, analisi
statistiche e ricerche un “Profilo di Salute e Benessere della Popolazione
Ferrarese”, su diversi ambiti (Salute e condizioni di vita degli immigrati,
Salubrità e adeguatezza delle abitazioni, Disoccupazione e precarietà,
Disabilità e qualità della vita, Ambiente e salute, Sicurezza stradale e
mobilità urbana).
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PREC. SUCC.» • INIZIO
Progettualità
I progetti illustrati di seguito sono stati realizzati nei territori dei nove
Comuni del Distretto Centro Nord di Ferrara:
- Comune di Ferrara (Comune capofila del Piano Sociale di Zona)
- Berra
- Copparo
- Formignana
- Jolanda di Savoia
- Ro Ferrarese
- Tresigallo
- Masi Torello
- Voghiera
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PREC. SUCC.» • INIZIO
Le Aree: Finalità, Obiettivi e Azioni
1. Area Minori/Genitorialità
SERVIZI SANITARI
CENTRO SERVIZI ALLA (AZIENDA USL)
PERSONA
FAMIGLIA
TERZO SETTORE
CENTRI PER LE
MINORE FAMIGLIE
(0-14 anni)
QUESTURA
UFFICIO MINORI
MEDIAZIONE
LINGUISTICA E
CULTURALE
CENTRI RESIDENZIALI E
SEMIRESIDENZIALI
CENTRI ESTIVI
RICREATIVI
ISTITUTI
SCOLASTICI
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PREC. SUCC. » • INIZIO
- Garantiti interventi a supporto dell’integrazione scolastica anche con
percorsi formativi per insegnanti per la prevenzione della prepotenza
e del bullismo;
- Garantiti interventi extra scolastici per minori (tra cui il progetto
Campus estivi sportivi e scolastici, CircoscrizionInsieme, Dal fiume al
mare);
- Attivata la costruzione della rete tra i vari soggetti pubblici e privati
che operano nell’ambito dei servizi educativi extrascolastici e degli
interventi di aggregazione (2006/ 2007);
- Attivate delle forme stabili di confronto e programmazione tra Servizi
diversi che si occupano di integrazione scolastica (2006/ 2007);
- Avviato il potenziamento delle forme di accoglienza extra-famigliare
(2006/ 2007);
- Avviata la costruzione di un più ampio sistema integrato di servizi tra
Autonomie Scolastiche e Comune (2006/2007);
- Predisposto il Protocollo per le politiche di cittadinanza dei bambini e
dei ragazzi di Ferrara;
- Realizzato il corso di formazione – ricerca – azione Diritti Umani dei
Minori;
- Attivate azioni per la promozione del benessere e prevenzione del
disagio degli adolescenti;
- Costruito un sistema di laboratori per la qualificazione dell’offerta
formativa.
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PREC. SUCC.» • INIZIO
- Rinforzati e qualificati i servizi informativi e socio-educativi per
genitori e bambini nei primi anni di vita;
- Realizzato il sostegno nelle situazioni di conflitto familiare;
- Realizzati i servizi di mediazione per i genitori;
- Garantito il mantenimento del benessere sociale dei bambini (Città
Bambina);
- Incrementati i servizi per l’accoglienza e interventi di sostegno dei
genitori stranieri con i bimbi piccoli;
- Sviluppate azioni di sostegno e coordinamento di associazionismo e
volontariato.
Referenti d’area:
Cinzia Pagnoni
Presidio territoriale Settore Minori-Centro Servizi alla Persona
Comune di Ferrara
Micaela Cantatore
Scuole d’Infanzia
Comune di Ferrara
Chiara Bottura
Assistente Sociale Area Minori-Gestione Associata dei Servizi Sociali dei
Comuni del Copparese
Rosaria Certosino
Azienda Usl di Ferrara
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PREC. SUCC.» • INIZIO
2. Area adolescenti e giovani
ASCOLTO, SOSTEGNO,
AGGREGAZIONE
PREVENZIONE DEL
CON I CENTRI GIOVANILI
DISAGIO CON PROMECO
(AREA GIOVANI, SONIKA, FAMIGLIA
SKATEPARK E L’URLO)
TERZO SETTORE
SERVIZI CULTURALI
PERSONA E SPORTIVI CON
PALESTRE
AZIENDA USL ADOLESCENTE BIBLIOTECHE
E GIOVANE
(SPAZIO GIOVANI)
INFORMAZIONE CON
L’INFORMAGIOVANI E
IL SITO OCCHIAPERTI
DOCUMENTAZIONE CON
L’OSSERVATORIO
ADOLESCENTI
PROGETTAZIONE
CON UNITA’
ISTITUTI
OPERATIVA A.GIO
SCOLASTICI
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Azioni 2005-2006-2007
- Consolidata l’offerta delle opportunità aggregative;
- Attivate procedure di ampliamento della gamma degli interventi a
sostegno della difficoltà di crescita;
- Attivate azioni necessarie a coordinare, integrare e implementare le
attività di orientamento e prevenzione della dispersione scolastica;
- Realizzati interventi a favore della tutela e contrasto alle forme di
violenza e disagio grave in danno a bambini e adolescenti;
- Garantiti interventi extra scolastici per minori (tra cui il progetto
Campus estivi sportivi e scolastici, CircoscrizionInsieme, Dal Fiume al
mare);
- Attivata la costruzione della rete tra i vari soggetti pubblici e privati
che operano nell’ambito dei servizi educativi extrascolastici e degli
interventi di aggregazione (2006/2007);
- Predisposto il Protocollo per le politiche dei diritti di cittadinanza dei
bambini e dei ragazzi di Ferrara;
- Attivate azioni per la promozione del benessere e prevenzione del
disagio degli adolescenti.
b) Finalità: Giovani:
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PREC. SUCC.» • INIZIO
- Consolidata la rete dei servizi per i giovani: Area Giovani, Spazio
Giovani (es. consultori);
- Costituito il gruppo di lavoro integrato sul tema del disagio
nell’adolescenza;
- Attivate delle strategie per dare una dimensione di multiculturalità ai
Servizi per i Giovani.
Tabella riepilogativa dello azioni effettuate
Referenti d’area:
Sabina Tassinari
Referente Area Giovani, Assessorato Politiche per i giovani
Comune di Ferrara
Germano Rolfini
Referente Area Giovani
Gestione Associata Servizi Sociali Comuni del Copparese
Paola Castagnotto
Azienda Usl di Ferrara
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PREC. SUCC.» • INIZIO
3. Area Autonomia
FAMIGLIA
TERZO SETTORE
SERVIZIO SOCIALE
PROFESSIONALE
SERVIZI SANITARI
(AZIENDA USL)
ASSEGNI DI CURA
ASSEGNI INVALIDI
CENTRI RESIDENZIALI E CIVILI
SEMIRESIDENZIALI
PERSONA CENTRO H
APPARTAMENTI DISABILE
DOMOTIZZATI
SAD
TRASPORTI E
BUONI TAXI
INSERIMENTI
LAVORATIVI
SOSTEGNO SCOLASTICO
LABORATORI ED EXTRASCOLASTICO
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PREC. SUCC.» • INIZIO
b) Finalità: Integrazione scolastica e orientamento:
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PREC. SUCC.» • INIZIO
d) Finalità: Lavoro:
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PREC. SUCC.» • INIZIO
- Sviluppate azioni tendenti al raggiungimento (anche in situazioni di
gravità) dei maggiori livelli possibili di autonomia personale nella
gestione della vita quotidiana;
- Attivate procedure per sostenere ed allargare le esperienze dei gruppi
di auto/muto aiuto e sostegno ai caregivers.
f) Finalità: Trasporti:
Azioni anni 2005-2006-2007:
- Attivate le azioni per facilitare la mobilità per poter usufruire delle
opportunità sociali, lavorative, ricreative, sanitarie del territorio;
- Avviato il Sistema dei Trasporti tramite il Progetto Muoversi.
Referenti d’area:
Sabrina Montanari
Presidio territoriale Settore Adulti-Centro Servizi alla Persona
Comune di Ferrara
Giuliano Fiorini
Unità Operativa Integrazione della Pubblica Istruzione
Comune di Ferrara
Raffaella Bizzi
Assistente Sociale Area adulti-disabili
Gestione Associata dei Servizi Sociali dei Comuni del Copparese
G. Carlo Cocchi
Azienda Usl di Ferrara
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PREC. » •
SUCC. INIZIO
4. Area Domiciliarità
ASSEGNI DI CURA
Per Anziani e Disabili
PERSONA
TELESOCCORSO
GRUPPI APPARTAMENTO
PUBBLICI E PRIVATI
VICINATO
CENTRI DIURNI
CENTRI DIURNI SOCIALI
SOCIO-SANITARI
TRASPORTI E
BUONI TAXI
CIRCOSCRIZIONI
CENTRI SOCIALI
PARROCCHIE AUTOGESTITI
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PREC. SUCC.» • INIZIO
b) Finalità: I servizi non pubblici di aiuto domiciliare:
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PREC. SUCC.» • INIZIO
- Realizzata l’attività di erogazione degli assegni di cura;
- Sono state avviate delle procedure per l’estensione del Protocollo
Dimissioni protette a tutti i reparti dell’ospedale S. Anna, alle Case di
cura e alle Case Protette;
- Attivato il coinvolgimento dell’Università di Ferrara, al fine di
condividere percorsi formativi integrati che garantiscono una
formazione specifica agli operatori che a vario livello si occupano di
geriatria.
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PREC. SUCC.» • INIZIO
- potenziata la collaborazione sociosanitaria con il Centro Esperto del S.
Anna ed il Centro Periferico di Tresigallo.
Referenti d’area:
Marilena Marzola e
Maria Teresa Romanini
Presidio territoriale del Settore Anziani – Centro Servizi alla Persona
Comune di Ferrara
Lori Verri
Casa Protetta
Gestione Associata dei Servizi Sociali dei Comuni del Copparese
G. Carlo Cocchi
Azienda Usl di Ferrara
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PREC. SUCC. » • INIZIO
5. Area Inclusione Sociale
FAMIGLIA
TERZO SETTORE
PROGETTO SERT
“OLTRE LA
STRADA”
A RISCHIO DI
ESCLUSIONE SOCIALE
PROGETTO “LACIO
DROM INSIEME” CENTRO SERVIZI
INTEGRATI
PER L’IMMIGRAZIONE
INSERIMENTI
LAVORATIVI
FORMAZIONE
PROFESSIONALE
ISTITUTI
MONDO DEL LAVORO
SCOLASTICI
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PREC. SUCC.» • INIZIO
tutoraggio, impostando interventi di inserimento che prevedono una
fase preliminare di orientamento, e differenziando percorsi specifici
per le diverse tipologie di persona;
- Attivate azioni di miglioramento del coordinamento tra i soggetti che
operano in questo settore. Un esempio di queste azioni è la messa in
rete di tutti gli sportelli del territorio che si occupano di lavoro;
- Consolidata l’attività di mediazione culturale per detenuti stranieri ed
italiani;
- Attivato un Coordinamento per le attività di Inserimenti Lavorativi
presso l’Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona che tiene conto
del coinvolgimento di tutti gli operatori coinvolti;
- Promossa la cooperazione di tipo sociale e aumentare la committenza
del settore Pubblico, rispetto ai servizi offerti dalle Cooperative di tipo
sociale;
- Previste opportunità di reinserimento sociale e lavorativo per tossico-
alcol dipendenti.
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PREC. SUCC.» • INIZIO
- Prosecuzione del progetto a livello regionale “Riduzione del danno-
Luna Blu” e il progetto a livello provinciale “Uscire dalla Violenza”,
gestiti dall’Associazione Centro Donna Giustizia;
- Avviato il progetto di mediazione interculturale tra AUSL e ASA;
- Avviati percorsi di informazione per le popolazioni straniere per
patologie sanitarie emergenti;
- Realizzate attività di prevenzione e comportamenti a rischio nelle
scuole.
Tabella riepilogativa delle azioni effettuate
Referenti d’area:
Sabrina Montanari e
Annalisa Berti
Presidio Territoriale Settore Adulti – Centro Servizi alla Persona
Comune di Ferrara
Stefania Mattioli
Dirigente Servizi Sociali per la Gestione Associata Servizi Sociali Comuni
del Copparese
Luisa Garofani
Azienda Usl di Ferrara
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PREC. SUCC.» • INIZIO
NUMERI UTILI DISTRETTO CENTRO NORD
I cittadini che desiderano utilizzare le azioni e gli interventi citati nel
presente opuscolo, possono rivolgersi per un primo orientamento
alla rete dei sotto indicati Sportelli Socio Sanitari Informativi del
Servizio:
CENTRO H
Vai Ungarelli, 43 Ferrara
Tel/fax 0532/ 903994
CUP 2000
Solo sportello telefonico
Tel. 800 072110 (numero verde)
U.R.P.- INFORMACITTA’
p.zza del Municipio, 23 - Ferrara
Tel. 0532/ 240342/240263 – Fax 0532/ 419373
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PREC. SUCC.» • INIZIO
SPORTELLO T’INFORMO a COPPARO:
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PREC. SUCC.» • INIZIO
AMBITO TERRITORIALE DI COPPARO
AREA MINORI
Via Oroboni, 42 –Ferrara
Tel. 0532/ 599011 Fax 0532/ 599010
AREA ANZIANI
Via Colomba, 18 – Ferrara
Tel. 0532/ 793751 Fax 0532/ 793757
AREA ADULTI/DISABILI
P.zza Buozzi, 14 – Pontelagoscuro
Tel. =532/ 466993 Fax 0532/ 466997
AREA MINORI
Via Roma, 18 – Copparo
Tel. 0532/ 879872 Fax 0532/ 9879871
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PREC. » •
SUCC. INIZIO
AREA ANZIANI
Via Nenni, 24 – Copparo
Tel. 0532/ 871760 Fax 0532/ 388900
AREA DISABILI
Via Alighieri, 8 – Copparo
Tel. 0532/ 388906 Fax 0532/ 388950
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PREC.
• INIZIO