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La corrispondenza e la relazione tra gli studi sulla traduzione, pi comunemente conosciuti come Translation Studies, e gli studi culturali

pi evidente di quanto si possa immaginare. Gli studi sulla traduzione nascono come disciplina intorno al 1976, quando Andr Le evere, uno dei pi eminenti teorici della traduzione del nostro secolo, accolse la proposta di c!iamare Translation Studies quell"am#ito di studi c!e riguarda i pro#lemi derivanti dalla produzione e dalla descrizione delle traduzioni $Le evere 197%&. 'i precisamente, il termine venne per la prima volta usato da (ames )olmes nel suo saggio The Name and the Nature of Translation del 197*, in cui )olmes considera la de inizione translation studies appropriata per una disciplina c!e si pone due o#iettivi+ descrivere il enomeno della traduzione secondo l"esperienza personale $descriptive translation studies&, e sta#ilire i principi generali attraverso cui detti enomeni possono essere spiegati $ theoretical translation studies&. ,a qui prese le mosse l"iniziativa di Le evere e dei successivi teorici, il cui scopo era quello di riconoscere a questo campo di studi e di ricerca, c!e ino ad allora era rimasto per lo pi oscurato o comunque relegato ad una #ranca minore degli studi di letteratura comparata o ad una speci ica area della linguistica, una posizione c!e gli permettesse di assurgere a disciplina degna di igurare accanto a quelle gi- ormalizzate. .on c!e ino ad allora la traduzione non osse stata oggetto di teorizzazione+ negli anni /essanta, vale la pena menzionare la scuola di 0el Aviv e i suoi due massimi esponenti, Gideon 0our1 e 2tmar 3ven45o!ar. 6uest"ultimo coni7 la de inizione di Polysystem Theory per ri erirsi alla rete di sistemi correlati in un rapporto dialettico all"interno del quale egli inserisce anc!e il sistema della letteratura tradotta $8esc!i 199%, p. 6&. /econdo 3ven45o!ar, la letteratura non c!e un elemento di quel complesso di sistemi integranti c!e si de inisce cultura. ,eterminanti diventano attori sociali, culturali, ideologici, oltre c!e letterari e linguistici. La traduzione, in questa cornice, dunque vista sempre pi come enomeno di comunicazione interculturale e sociale $3ven45o!ar 1999&. Le teorie di 3ven45o!ar e 0our1 prendono, tra l"altro, spunto dalle considerazioni di (uri :. Lotman $19**4199;& per il quale <il testo in generale non esiste in se stesso, esso inevita#ilmente incluso in un contesto storicamente determinato o convenzionale= $Lotman 1999, pp. %%4%9&. > del 197* l"opera cui si deve la prima trattazione sistematica del pro#lema della traduzione+ After Babel di George /teiner, in cui vengono esposte in maniera dettagliata le teorie dei pi grandi scrittori c!e si sono occupati di traduzione dall"antic!it- ad oggi, dedicando particolare attenzione alla relazione tra traduzione e multilinguismo. ?ino agli anni /ettanta si tratt7, comunque, di interventi isolati c!e non riuscirono a tras ormare questo campo di studi in una vera e propria scienza. @oloro c!e pi avanti si mossero all"interno dei Translation Studies rivolgeranno le loro attenzioni non tanto al prodotto quanto al processo, al ine di c!iarire cosa determina le scelte del traduttore. A questa ase di riconoscimento contri#uA in modo decisivo la pu##licazione in quegli stessi anni di Translation Studies $19%B& di /usan Cassnett,

c!e consolid7 vari aspetti del campo degli studi sulla traduzione, intesa come disciplina autonoma. ,opo una prima parte in cui si analizzano le questioni centrali della traduzione $per es. il pro#lema dell"equivalenza o il concetto di traducibilt e intraducibilit& la Cassnett ci o re un"esauriente storia dell"evoluzione della teoria della traduzione, dai romani ai giorni nostri, per inire con un"analisi dei pro#lemi speci ici legati alla traduzione letteraria $di poesia, di prosa e di opere teatrali&, dimostrando come la teoria della traduzione e l"analisi comparativa possano essere utili anc!e ai ini della pratica. 6uesto testo divenne, a ragione, una vera e propria icona degli studi sulla traduzione, soprattutto perc! per la prima volta le questioni ad essa legate venivano a rontate in modo sistematico e completo. ,a questo momento in poi l"opera tradotta non venne pi considerata secondaria rispetto all"originale, #ensA opera assolutamente autonoma. 2l passo successivo si compA nel 19%9 con la pu##licazione di The Manipulation of Literature di 0!eo )ermans, un"antologia di saggi c!e guardano alla traduzione come un genere letterario primario c!e le istituzioni sociali !anno a disposizione per manipolare una data societ- al ine di costruire il tipo di cultura desiderata. La tesi della manipolazione quella c!e poi evolver- nella ase successiva c!e si pu7 de inire di costruzione culturale. L"antologia di )ermans contiene anc!e saggi dei gi- citati teorici Cassnett e Le evere, i protagonisti, potremmo dire, della seconda ase. 0ra gli interventi di Le evere in questa antologia vale la pena citare, Why aste our Time on !e rites" The Trouble ith the !ole of !e ritin# in an Alternative Paradi#m, in cui viene per la prima volta introdotto il termine e il concetto di riscrittura $re ritin#&, c!e si ri erisce a quei processi, inclusa la traduzione, in cui il testo originale viene reinterpretato, alterato o manipolato. /econdo questa teoria, i criteri della riscrittura sono dettati dalla ideologia del traduttore $a volte anc!e inconsapevole& e dalla poetica predominante dell"epoca. > andando verso questa nuova prospettiva di ricerca c!e la relazione con gli studi culturali si a sempre pi evidente. .egli ultimi venti anni del secolo scorso i due teorici Cassnett e Le evere !anno continuato a colla#orare al ine di individuare le relazioni interdisciplinari tra gli studi sulla traduzione e gli altri campi di studio. .el 199B i due teorici suggerirono una svolta nell"am#ito degli studi sulla traduzione, la cosiddetta cultural turn, svolta culturale, c!e prese appunto come ri erimento gli studi culturali. 2l testo c!e si ece portatore di questa svolta Translation$ %istory$ and &ulture, dove l"aspetto innovativo, c!e ci riguarda pi da vicino, l"attenzione data alla relazione tra le due discipline. La svolta culturale, c!e caratterizza da questo momento in poi l"approccio alla traduzione, vede la cultura non pi come un"unit- sta#ile, ma come un processo dinamico c!e implica di erenze e incompletezza e c!e ric!iede alla ine una negoziazione, di cui la traduzione si a portatrice. 2l cosiddetto gruppo dei manipolatori $ manipulation #roup& !a posto proprio l"accento sulle implicazioni ideologic!e della traduzione, a partire da interrogativi quali+ c!e tipo di testi si traducono in un dato sistema letterarioD come e perc! vengono tradotti questi testiD. > ormai superata l"era in cui alla traduzione veniva riconosciuta una posizione in eriore nell"orizzonte culturale, e in cui la linea di demarcazione tra la traduzione e gli altri campi di ricerca letteraria e linguistica era ancora molto netta. Eggi la relazione tra la traduzione e gli altri campi di studio pi c!e mai evidente. L"attenzione verso l"alterit- e il diverso, ad esempio, quanto accomuna gli studi sulla traduzione ad am#iti di ricerca, quali l"etnogra ia o gli studi $post&coloniali. @on questi ultimi gli studi sulla traduzione condividono la critica all"antico dominio del source te't in quanto testo ori#inale. La scuola #rasiliana di studi sulla traduzione, ad esempio, de inita cannibalistica e diretta dai ratelli de @ampus, esempli ica un nuovo approccio in tal senso, poic! studia la questione della rappresentazione dell"originale attraverso una nuova cultura liberata con meta ore di canni#alismo e di tras ormazione dia#olica.

A partire dalla seconda met- degli anni Ettanta, la traduzione cominci7 a rapportarsi a questioni quali quelle del #ender( La /cuola @anadese, ad esempio, !a usato la teoria emminista per analizzare la condizione di inbet eness della traduzione, attraverso il ri iuto della #ipolarit- tra testo di partenza e testo d"arrivo, c!e ric!iama il ri iuto dell"opposizione #inaria da parte dei modi di di erenziazione tipic!e degli studi sul #ender. Gli interventi sulla scia della svolta culturale degli studiosi Cassnett e Le evere non si ermarono al 199B. .el 199* Le evere pu##lic7 #en tre testi sulla traduzione, rispettivamente, Translation$ !e ritin#$ and the Manipulation of Literary )ame , Translation*%istory*&ulture+ A Sourceboo, e Translatin# Literature, testi pu##licati presso note case editrici, quali la Foutledge e la :LA 'ress, aspetto questo c!e documenta il prestigio dell"emergente disciplina. ,i lA a poco vennero anc!e ondate delle riviste dedicate agli studi sulla traduzione, quali The Translator e Tar#et. > il periodo in cui si di ondono enciclopedie sul tema e gli studi sulla traduzione entrano anc!e nelle accademie sotto orma di master e dottorati. 2 Translation Studies, insomma, conoscono in quegli anni il loro periodo d"oro. @i si rende conto c!e la traduzione necessaria all"interazione ra le culture e quest"ultimo aspetto avvicina sempre pi gli studi sulla traduzione agli studi culturali. 2l testo rappresentativo di questa relazione ancora una volta un testo curato da Cassnett e Le evere, &onstructin# &ulture del 199%. /i tratta di una raccolta di saggi c!e presentano gli sviluppi pi recenti nel campo della teoria, della ricerca e dell"insegnamento della traduzione. 2l saggio inale, scritto dalla Cassnett e intitolato The Translation Turn in &ultural Studies annuncia una nuova era nella ricerca interdisciplinare. 8ale la pena analizzarlo in modo pi dettagliato. @ome a erma la Cassnett le due discipline sem#rano gi- condividere la natura i#rida della loro entrata in scena, quel loro essere a met- tra gli studi letterari e la linguistica per gli studi sulla traduzione e gli studi letterari e la sociologia per gli studi culturali. 'er entram#e gli anni /ettanta rappresentano un periodo di passaggio, di riconoscimento di interdisciplinariet-. /i anno sempre pi evidenti i parallelismi, soprattutto nel tentativo comune di ampliare lo studio della letteratura inserendo, ad esempio, lo studio delle unzioni c!e un testo svolge in un dato contesto. L"aspetto interessante del saggio della Cassnett l"individuazione di tre asi evolutive nella storia delle due discipline c!e sem#rano corrispondere. 'artendo dall"evoluzione storica degli studi culturali, tracciata da Ant!on1 3ast!ope nel suo saggio But hat is &ultural Studies" la Cassnett ci in orma c!e la prima ase conosciuta dagli studi culturali quella del 196B de inita culturalista $caratterizzata dall"ampliamento del concetto di cultura&G a questa segue una ase strutturalista nel 197B $caratterizzata dall"analisi della relazione tra testualited egemonia&, cui per inire segue una terza ed ultima ase, quella post-strutturalista del 19%B $caratterizzata dal riconoscimento del pluralismo culturale&. 6ueste tre tappe rappresentano un"evoluzione nel riconoscimento degli studi culturali in quanto disciplina autonoma. La stessa tripartizione viene applicata dalla Cassnett agli studi sulla traduzione. /i individua una ase culturalista nei lavori di studiosi quali .ida, .eHmarI, @at ord e Georges :ounin, i quali gi- pensano in termini culturalisti anc!e se rimangono ancora troppo sconnessi dalla storia. La ase strutturalista sovrapponi#ile J secondo la ricostruzione della Cassnett J alla ase cosiddetta polisistemica di 3ven45o!ar, caratterizzata da sistemi e strutture. La ase poststrutturalista, in ine, c!e vede gli studi culturali spostare i propri con ini geogra ici dall"2ng!ilterra ai paesi d"oltreoceano, quali gli /tati Kniti, il @anada e l"Australia, e c!e

soprattutto rivolge l"attenzione a questioni quali l"identit- culturale, il multiculturalismo e il pluralismo linguistico, individua#ile anc!e nell"am#ito degli studi sulla traduzione, c!e, in questa ase, rivolge l"attenzione alla sociologia, all"etnogra ia e alla storia nel tentativo di appro ondire i metodi di analisi dei testi in quel processo di transfer interculturale c!e la traduzione. 2l vero punto di incontro dunque tra le due discipline risale agli anni .ovanta, quando gli studi culturali conoscono una dimensione comparativa necessaria ad un"analisi interculturale, e gli studi sulla traduzione spostano la loro attenzione da una nozione antropolo#ica di cultura ad una di culture al plurale. 3ntram#i i campi di studio prendono coscienza cio di un contesto internazionale. Gli studi sulla traduzione a##andonano i di#attiti attorno a temi quali l"equivalenza $concetto considerato ino ad allora universalmente applica#ile&, per concentrarsi pi sui attori c!e interessano la produzione dei testi nell"attraversamento dei limiti linguistici, mentre gli studi culturali a##andonano la loro posizione di opposizione ai tradizionali studi letterari per concentrarsi pi sulla questione delle relazioni egemonic!e nella produzione dei testi. /ia gli studi culturali c!e gli studi sulla traduzione riconoscono l"importanza di comprendere i processi di manipolazione c!e avvengono nella produzione dei testi, poic! ogni scrittore il prodotto di una particolare cultura, di una speci ica epoca, e le opere ri lettono attori quali la razza, il genere, l"et-, la classe, cosA come le caratteristic!e stilistic!e e individuali. 2l traduttore dunque non pu7 pi limitarsi ad una mera analisi linguistica del testo da tradurre, deve anc!e essere a conoscenza delle relazioni tra quel testo e il sistema. Alla luce di quanto detto evidente quanto a ini siano le questioni poste e a rontate dalle due discipline. @ome a erma la Cassnett, lo studio della traduzione, cosA come lo studio della cultura, necessita una pluralit- di voci. 3, allo stesso modo, lo studio della cultura ric!iede sempre un esame dei processi di codi icazione e decodi icazione c!e comprendono la traduzione $Cassnett 199%&. Figuardo la ricaduta italiana degli studi sulla traduzione non possi#ile tracciare un"evoluzione altrettanto costante ed intensa pari a quella inglese, ma i contri#uti non sono mancati. 2l ventesimo secolo si a testimone di un crescente interesse per quest"am#ito di studi. 3merge la igura del traduttore pro essionista commissionato dalla stessa casa editrice e la traduzione conosce un periodo di intensa attivit-. > doveroso segnalare il contri#uto di studiosi quali Cenvenuto 0erracini $1%%64196%& e Gian ranco ?olena $19*B4199L&, i quali si #asarono su una visione pi dinamica del enomeno della traduzione piuttosto c!e su una contrapposizione statica di principi, en atizzando soprattutto la tensione cui sottoposto il lavoro del traduttore e il valore aggiunto c!e deriva dalle di icolt- incontrate. .el 19%9 stato istituito presso l"Kniversit- @attolica di Lovanio il @30FA $&entre for Translation$ &ommunication and &ulture& c!e annovera (os Lam#ert ra i suoi ondatori. 2l centro attivo nella ricerca all"interno della 3/0 $.uropean Society for Translation Studies &. > utile altresA indicare l"esistenza di alcune riviste legate alla traduzione in 2talia quali /l Traduttore Nuovo, pu##licazione della A202 $Associazione 2taliana 0raduttori ed 2nterpreti& o Testo a fronte, semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria. Eggi diversi studiosi italiani continuano ad interessarsi ai vari aspetti della traduzione. > d"uopo menzionare il recentissimo contri#uto di Km#erto 3co e del suo li#ro 0ire 1uasi la stessa cosa $*BB;&, in cui la traduzione questione centrale. 2l li#ro nasce da una serie di con erenze e seminari sulla traduzione tenuti a 0oronto, a EM ord e all"Kniversit- di Cologna negli ultimi vent"anni e pi c!e proporsi l"ela#orazione di una

teoria generale della traduzione, cerca piuttosto, come tiene a precisare lo stesso 3co, di <mantenere il tono di conversazione $...&= prendendo le mosse <da esperienze concrete e personali= essendo egli stesso traduttore e autore tradotto $3co *BB;, p. 1*&. .on a caso 3co parla di traduzione in termini di ne#oziazione $processo J sottolinea 3co J preceduto da un atto di interpretazione&, in cui il traduttore si pone come ne#oziatore tra una cultura di partenza e una d"arrivo. 0raduzione, dunque, come pratica c!e pone al centro non semplicemente il sistema linguistico ma l"intera enciclopedia culturale.

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