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Corso di Fondamenti di Geotecnica

Prof. Ing. M.Grisolia

Esercitazione N8 Opere di sostegno


Esercizio 8.1 Verifica di stabilit di un muro di sostegno in zona sismica

Effettuare le verifiche di stabilit del muro di sostegno (verifica allo scorrimento, verifica al ribaltamento e verifica di stabilit della fondazione) riportato in figura secondo le indicazioni prescritte dalla Normativa Vigente (DM08). Il terreno sulla soletta di fondazione da intendere come un carico permanente, mentre il sovraccarico q pari a 20 kPa un carico accidentale. Dallanalisi di pericolosit sismica, il valore di accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido pari a ag = 0.155 g (SLC). Ipotizzando i seguenti dati sulla costruzione: Classe d'uso: 2 Vita Nominale: 50 anni Coefficiente d'uso: 1.0 Vita di riferimento: 50 anni Probabilit di superamento nella vita di riferimento: 0.050 (SLC) Periodo di ritorno: 974.7 (anni); e assumendo un coefficiente di amplificazione stratigrafica SS = 1.15, topografica ST=1.0, un valore di m pari ad 1.0, e non considerando lazione dovuta al sovraccarico accidentale in condizioni sismiche, effettuare la verifica sismica agli stati limite di collasso (SLC) secondo le indicazioni del nuovo Testo Unico DM08.

Figura 1- Schema geometrico e profilo geotecnico del sito

* : nel caso di fondazione in calcestruzzo gettata direttamente sulla terra, l'angolo di attrito fondazione terreno pari a = 2/3

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Verifica della capacit portante con il Testo Unico DM08 Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) Le verifiche eseguite mediante analisi di interazione terreno-struttura o con metodi semplificati devono sempre rispettare le condizioni di equilibrio e congruenza e la compatibilit con i criteri di resistenza del terreno. E necessario inoltre portare in conto la dipendenza della spinta dei terreni dallo spostamento dellopera. Nelle verifiche di sicurezza devono essere presi in considerazione tutti i meccanismi di stato limite ultimo, sia a breve sia a lungo termine. Gli stati limite ultimi delle opere di sostegno si riferiscono allo sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione della resistenza del terreno, e al raggiungimento della resistenza degli elementi strutturali che compongono le opere stesse. Per ogni stato limite ultimo deve essere rispettata la condizione Rd Ed dove Ed il valore di progetto dellazione o delleffetto dellazione

X Ed = E F Fk ; k ; ad M
e Rd il valore di progetto della resistenza del sistema geotecnico:

Rd =

X R F Fk ; k ; ad R M 1

Gli effetti delle azioni e la resistenza Ed sono espressi in funzione delle azioni di progetto FFk , dei parametri geotecnici di progetto Xk / M e della geometria di progetto ad . Nella formulazione della resistenza Rd, compare esplicitamente un coefficiente R che opera direttamente sulla resistenza del sistema. La verifica della condizione Rd Ed deve essere effettuata impiegando diverse combinazioni di gruppi di coefficienti parziali, rispettivamente definiti per le azioni (A1 e A2), per i parametri geotecnici (M1 e M2) e per le resistenze (R1, R2 e R3). Opere di sostegno: muri Per le opere di sostegno devono essere effettuate le verifiche con riferimento almeno ai seguenti stati limite: SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU) stabilit globale del complesso opera di sostegno-terreno; scorrimento sul piano di posa; collasso per carico limite dellinsieme fondazione-terreno; ribaltamento;

La verifica di stabilit globale del complesso opera di sostegno-terreno deve essere effettuata secondo lApproccio 1: Combinazione 2: (A2+M2+R2)

tenendo conto dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 1 e 2 per le azioni e i parametri geotecnici.

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Coefficienti parziali relativi alle azioni per verifiche DM08 f EQU Permanente favorevole Permanente sfavorevole Permanenti portati favorevoli Permanenti portati sfavorevoli Variabile favorevole Variabile sfavorevole G G2 Q Tabella 1
(1) Nel caso in cui i carichi permanenti non strutturali (ad es. i carichi permanenti portati) siano compiutamente definiti, si potranno adottare gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti.

0.9 1.1 0.0 1.5 0.0 1.5

A1 STR 1.0 1.3 0.0 1.5 0.0 1.5

A2 GEO 1.0 1.0 0.0 1.3 0.0 1.3

Coefficienti parziali per i parametri del terreno m M1 Granulare tan('k) c'k cuk Tabella 2 Le rimanenti verifiche (scorrimento, ribaltamento e capacit portante) devono essere effettuate secondo almeno uno dei seguenti approcci: Approccio 1: Combinazione 1: (A1+M1+R1) Combinazione 2: (A2+M2+R2) Combinazione 1: (A1+M 1 +R3) 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 M2 1,25 1,25 1,0 1,4 1,0

Coesivo

Approccio 2: Nellapproccio 1 devono essere verificate due combinazioni di carico, la prima (A1+M1+R1) in cui si applicano coefficienti di amplificazione alle sole azioni (permanenti o variabili, strutturali o geotecniche) e la seconda (A2+M2+R2) in cui si applicano coefficienti di amplificazione alle azioni strutturali variabili e coefficienti di riduzione ai parametri che esprimono le propriet meccaniche del terreno. Lapproccio 3 prevede una sola combinazione di carico (A1+M1+R3), in cui sono amplificate le azioni e imposto un coefficiente di sicurezza globale R maggiore. Nellambito di ciascun approccio si calcolano in questo modo lazione di progetto Ed e la resistenza di progetto Rd, che sono gi affette dai coefficienti di sicurezza parziali, per cui la verifica impone semplicemente che sia soddisfatta la disuguaglianza Rd Ed.

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Il valore di progetto delle azioni Ed nei due approcci calcolata considerando i seguenti coefficienti parziali f (Tabella 1): Ed = G G + Q Q I coefficienti parziali interessano i carichi permanenti (strutturali), i carichi permanenti portati (non strutturali, terreno e acqua, per i quali, se compiutamente definiti e non variabili nel tempo, si possono adottare i medesimi coefficienti dei carichi permanenti strutturali), e i carichi variabili, definiti favorevoli e sfavorevoli ai fini della verifica di stabilit da eseguire. Per il calcolo della resistenza di progetto Rd i corrispondenti valori di progetto delle propriet del terreno Xd devono essere ricavati dai "valori caratteristici Xk" mediante la: Xd = Xk /m dove m il coefficiente parziale (Tabella 2). I coefficienti parziali R che operano direttamente sulla resistenza del sistema sono definiti in Tabella 3.

Coefficienti parziali relativi alle azioni per verifiche DM08 Verifica R1 R2 R = 1,0 R = 1,0 Capacit portante della fondazione R = 1,0 R = 1,0 Scorrimento R = 1,0 R = 1,0 Resistenza terreno a valle Tabella 3

R3 R = 1,4 R = 1,1 R = 1,4

Lo stato limite di ribaltamento non prevede la mobilitazione della resistenza del terreno di fondazione e deve essere trattato come uno stato limite di equilibrio come corpo rigido (EQU), utilizzando i coefficienti parziali sulle azioni della tabella 1 e adoperando coefficienti parziali del gruppo (M2) per il calcolo delle spinte.
In generale, le ipotesi di calcolo delle spinte devono essere giustificate sulla base dei prevedibili spostamenti relativi manufatto-terreno, ovvero determinate con unanalisi dellinterazione terrenostruttura. Le spinte devono tenere conto del sovraccarico e dellinclinazione del piano campagna, dellinclinazione del paramento rispetto alla verticale, delle pressioni interstiziali e degli effetti della filtrazione nel terreno. Nel calcolo della spinta si pu tenere conto dellattrito che si sviluppa fra parete e terreno. I valori assunti per il relativo coefficiente di attrito devono essere giustificati in base alla natura dei materiali a contatto e alleffettivo grado di mobilitazione. Ai fini della verifica alla traslazione sul piano di posa di muri di sostegno con fondazioni superficiali, non si deve in generale considerare il contributo della resistenza passiva del terreno antistante il muro. In casi particolari, da giustificare con considerazioni relative alle caratteristiche meccaniche dei terreni e alle modalit costruttive, la presa in conto di unaliquota (comunque non superiore al 50%) di tale resistenza subordinata allassunzione di effettiva permanenza di tale contributo, nonch alla verifica che gli spostamenti necessari alla mobilitazione di tale aliquota siano compatibili con le prestazioni attese dellopera.

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Traccia della soluzione

Si consideri il muro di sostegno di lunghezza infinita (L>>B) Per lo studio e le verifiche si pu quindi fare riferimento ad un tratto di lunghezza unitaria cosi come illustrato in figura 2:

Figura 2 Schema geometrico per il calcolo delle spinte per metro di lunghezza del muro

Il Testo unitario DM08 prevede per i muri di sostegno lesecuzione di quattro verifiche di stabilit relativi ai possibili stati limite: stabilit globale del complesso opera di sostegno-terreno; scorrimento sul piano di posa; collasso per carico limite dellinsieme fondazione-terreno; ribaltamento;

In questa esercitazione la verifica di stabilit globale del complesso opera di sostegno-terreno non dovr essere effettuata. Verifica allo scorrimento e della capacit portante Il Testo unitario DM08 richiede di verificare lo scorrimento e la capacit portante del sistema terrenofondazione utilizzando una dei due approcci che prevedono le seguenti combinazioni di carico: Approccio 1 Combinazione 1: A1+M1+R1 Combinazione 2: A2+M2+R2 Approccio 2 Combinazione: A1+M1+R3 Nella prima dellapproccio 1 (A1+M1) si applicano coefficienti di amplificazione alle sole azioni (permanenti o variabili, strutturali o geotecniche) lasciando invariati i valori dei parametri caratteristici geotecnici; nella seconda (A2+M2) si applicano coefficienti di amplificazione alle azioni strutturali variabili e coefficienti di riduzione ai parametri che esprimono le propriet meccaniche del terreno; Nellapproccio 2 si applicano coefficienti di amplificazione alle sole azioni (permanenti o variabili, strutturali o geotecniche) lasciando invariati i valori dei parametri caratteristici geotecnici.

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a)

Verifica allo scorrimento

Nella verifica allo scorrimento le azioni sono le forze agenti parallelamente al piano di posa della fondazione, mentre le resistenze sono rappresentate dalla risultante delle tensioni tangenziali limite sullo stesso piano. Nel caso di un muro a mensola, lazione data dalla componente orizzontale della spinta del terreno Ph . Questa si ottiene integrando su tutta l'altezza del muro la tensione orizzontale h (con h = ka v) e moltiplicando per il cos; per il calcolo della tensione verticale v si tenga conto anche del contributo del terreno e del contributo del sovraccarico q, ossia v = z + q. Per il calcolo del coefficiente di spinta attiva della terra ka, si pu fare riferimento alla soluzione della teoria di Coulomb (1773), con le convenzioni di cui alla figura 3;

ka =

sen 2 ( + ') sen( '+ )sen( ' ) sen sen( )1 + sen( )sen( + )
2 2

Figura 3 - Convenzione sugli angoli

Come e possibile osservare in figura 3, il diagramma della spinta del terreno ha un andamento triangolare, per cui la spinta St sara applicata nel baricentro del triangolo (ad 1/3H dalla base); analogamente, il diagramma della spinta dovuta al sovraccarico q ha un andamento rettangolare, per cui, per il calcolo del momento, la spinta Sq sara applicata nel baricentro del rettangolo (ad 1/2H dalla base).

Figura 3 - Diagramma di spinta del terreno sull'opera

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Il coefficiente di spinta attiva ka dipende da vari parametri tra cui anche langolo di resistenza al taglio e langolo di attrito fondazione-terreno , che pari a = 2/3 . Dunque nelle verifiche bisogna tener conto del valore di ka di calcolo, che sar diverso a seconda della combinazione M1 o M2 adottata. Le resistenze sono date dal prodotto:

Pv + (Wm + Wt ) tg
dove: W = peso del muro Wm + peso del terreno Wt sovrastante la soletta di fondazione (a vantaggio della sicurezza non si considera il contributo del carico verticale accidentale sulla soletta interna); Pv = componente verticale della spinta del terreno (che pu anche essere trascurata); Il peso del terreno sulla soletta di fondazione pu essere ragionevolmente considerato alla stessa maniera del peso del muro come una azione permanente favorevole strutturale. Una volta calcolata la resistenza di progetto Rd utilizzando il parametri geotecnici ottenuti nelle varie combinazioni (M1, M2), a questa si applica un coefficiente parziale R che opera direttamente sulla resistenza del sistema definito in Tabella 3, in funzione del tipo di verifica e della combinazione (R1, R2 o R3). b) Verifica della capacit portante

Nel caso della verifica della capacit portante del sistema terreno-muro di sostegno, il Testo unitario DM08 richiede di verificare la capacit portante del sistema terreno-fondazione utilizzando almeno uno dei due approcci (1 e 2). Nellambito di ciascun approccio si calcolano in questo modo lazione di progetto Ed e la resistenza di progetto Rd, che sono gi affette dai coefficienti di sicurezza parziali, per cui la verifica impone semplicemente che sia soddisfatta la disuguaglianza Rd Ed. Il valore di progetto delle azioni Ed nei due approcci calcolata considerando i seguenti coefficienti parziali f (Tabella 1): Ed = G G + Q Q In questo caso, i coefficienti parziali interessano il peso del muro e il peso del terreno sovrastante la soletta di fondazione, entrambi da considerare come una azione permanente sfavorevole strutturale. Una volta calcolata la resistenza di progetto Rd con la formula di Brinch Hansen utilizzando il parametri geotecnici ottenuti nelle varie combinazioni (M1, M2), a questa si applica un coefficiente parziale R che opera direttamente sulla resistenza del sistema definito in Tabella 3, in funzione del tipo di verifica e naturalmente della combinazione (R1, R2 o R3). La verifica impone semplicemente che sia soddisfatta la disuguaglianza Rd Ed.

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Calcolo della capacit portante Per il calcolo della qlim, si faccia riferimento alla formula di Brinch-Hansen (1970): qlim = c ' N c s c d c i c b c g c + q N q s q d q i q b q g q + 1 / 2 B N s i b g dove: Nc , Nq , N = fattori di capacit portante dipendenti dall'angolo di attrito '; sc , sq , s = fattori di forma della fondazione; ic , iq , i = fattori correttivi che tengono conto dell'inclinazione del carico; bc , bq , b = fattori correttivi che tengono conto dell'inclinazione della base della fondazione; gc , gq , g = fattori correttivi che tengono conto dell'inclinazione del piano campagna; dc , dq = fattori correttivi che dipendono dalla profondit del piano di posa. In essa si dovr tener conto dell'eccentricit "e" della risultante dei carichi; per far ci valore della larghezza B da introdurre nell'equazione di Brinch Hansen quello corrispondente all'area effettiva equivalente (Meyerhof, 1953), ossia alla minima superficie ridotta rispetto alla quale la risultante risulta centrata. Nel caso di fondazioni quadrate o rettangolari, il valore da assumere (in tutte le formule) per la base della fondazione e dato da B* = B-2eb, dove B il valore della dimensione della fondazione reale ed eb =M/N costituisce l'eccentricit. In essa: M = risultante dei momenti, calcolati rispetto all'asse della fondazione (punto C di figura 1), di tulle le forze agenti (peso del muro, peso del terreno sovrastante la soletta di fondazione, carico verticale accidentale sulla soletta interna, spinta orizzontale del terreno, spinta orizzontale dovuta al contributo del sovraccarico q); N = risultante dei carichi verticali (peso del terreno + peso del terreno sovrastante la fondazione + sovraccarico accidentale sulla soletta). Si ricorda che, a seconda dellapproccio scelto, le varie combinazioni A1-M1 e A2-M2 prevedono valori delle azioni di progetto di calcolo diversi, per cui si otterranno diversi valori delleccentricit eb di calcolo: (1) eb (A1-M1) =M(A1-M1) / N(A1-M1) (2) eb (A2-M2) =M(A2-M2) / N(A2-M2) I fattori di capacit portante Nc, Nq, e N possono essere ricavati, in funzione dell'angolo di attrito, dalle seguenti espressioni:

' N q = e tg ' tg 2 45 + 2

Nc =

(N

tan ( ')

1)

(Prandtl, 1921 e Reissner, 1924)

N = 2(N q + 1) tan ( ')

(Vesic, 1970)

I fattori di forma della fondazione (sc , sq , s), di inclinazione della base della fondazione (bc , bq , b) e quelli di inclinazione del piano campagna (gc , gq , g), non essendoci tali condizioni, sono tutu unitari.

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fattori

di

inclinazione

del

carico

possono

essere

calcolati

con

le

seguenti

espressioni

(Meyerhof Vesic, 1975): ic = iq = (1-/90)2 ed i = (1-/')2 dove e l'angolo tra la risultante dei carichi e la componente verticale, cosi come illustrato in figura 5:

H V H = P sen V = P cos

Figura 5 Convenzione sugli angoli

I fattori di profondit possono essere ricavati dalle espressioni (Brinch Hansen, 1970):

d c = 1 + 0.4k d q = 1 + 2k tan '(1 sen ') d = 1


con k = D/B per D/B 1 k = 1/tan(D/B) per D/B > 1 (D = profondit del piano di posa della fondazione) Verifica al ribaltamento Secondo il DM08, lo stato limite di ribaltamento non prevede la mobilitazione della resistenza del terreno di fondazione e deve essere trattato come uno stato limite di equilibrio come corpo rigido (EQU), utilizzando i coefficienti parziali sulle azioni della tabella 1 e adoperando coefficienti parziali del gruppo (M2) per il calcolo delle spinte. Nella verifica al ribaltamento le azioni sono espresse dai momenti ribaltanti, dovuti alla componente orizzontale della spinta del terreno e dell'azione del sovraccarico q. Il momento e quindi dato dal prodotto della forza the si sta considerando (applicata nel baricentro del diagramma di spinta) per il braccio, calcolato rispetto al centro istantaneo di rotazione (punto A di figura 1). Le resistenze sono i momenti stabilizzanti, dovuti al peso del muro e al peso del terreno sovrastante la soletta di fondazione (analogamente a quanto detto per la verifica allo scorrimento, a vantaggio di sicurezza si trascura il contributo dovuto alla componente verticale della spinta del terreno e del carico accidentale sulla soletta interna). Il peso del terreno sulla soletta di fondazione pu essere ragionevolmente considerato alla stessa maniera del peso del muro come una azione permanente favorevole strutturale.
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Una volta calcolata la resistenza di progetto Rd utilizzando i coefficienti parziali sulle azioni della tabella 1 nellipotesi di stato limite di equilibrio come corpo rigido (EQU), le azioni di progetto Ed, cio le spinte, sono calcolate utilizzando i parametri geotecnici ottenuti nella combinazione M2. La verifica al ribaltamento soddisfatta se il rapporto tra momenti stabilizzanti (Rd) e momenti ribaltanti (Ed) maggiore di 1:

Rd = Ed
Verifica sismica

M M

stabilizzanti ribaltanti

1 .0

Sotto leffetto dellazione sismica di progetto le opere e i sistemi geotecnici devono rispettare gli stati limite ultimi e di esercizio definiti precedentemente. A meno di analisi dinamiche avanzate, lanalisi della sicurezza dei muri di sostegno in condizioni sismiche pu essere eseguita con il metodo pseudostatico, mediante i metodi dellequilibrio limite. Il modello di calcolo deve comprendere lopera di sostegno, il cuneo di terreno a tergo dellopera, che si suppone in stato di equilibrio limite attivo (se la struttura pu spostarsi), e gli eventuali sovraccarichi agenti sul cuneo suddetto. Le azioni da considerare nelle analisi di sicurezza delle fondazioni sono fornite dalla spinta esercitata dal terrapieno, dalle azioni gravitazionali permanenti e dalle azioni inerziali agenti nel muro, nel terreno e negli eventuali sovraccarichi. Rispetto al caso statico, le verifiche agli stati limite ultimi devono essere effettuate ponendo pari allunit i coefficienti parziali sulle azioni e impiegando i parametri geotecnici e le resistenze di progetto, con i valori dei coefficienti parziali indicati nella verifica in condizioni statiche. In aggiunta allanalisi della sicurezza nei confronti dello stato limite ultimo, devono essere condotte verifiche nei confronti dello stato limite di danno. In particolare, gli spostamenti permanenti indotti dal sisma devono essere compatibili con la funzionalit dellopera e con quella di eventuali strutture o infrastrutture interagenti con essa. Nellanalisi pseudostatica, lazione sismica rappresentata da una forza statica equivalente pari al prodotto delle forze di gravit per un opportuno coefficiente sismico. Nelle verifiche allo stato limite ultimo, i valori dei coefficienti sismici orizzontale k h e verticale k v possono essere valutati mediante le espressioni: kh =m (amax/g) kv = 0,5 kh dove am a x = accelerazione orizzontale massima attesa al sito; g = accelerazione di gravit.

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In assenza di analisi specifiche della risposta sismica locale, laccelerazione massima pu essere valutata con la relazione amax= S ag =SS ST ag dove S= coefficiente che comprende leffetto dellamplificazione stratigrafica (SS) e dellamplificazione topografica (ST); ag = accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido. Nella precedente espressione, il coefficiente m assume i valori riportati nella Tabella 4. Categoria di sottosuolo A m 0,2 < ag(g) 0,4 0,1 < ag(g) 0,2 ag(g)0,1 Tabella 4 Per muri che non siano in grado di subire spostamenti relativi rispetto al terreno, il coefficiente assume valore unitario. Nel caso di muri di sostegno liberi di traslare o di ruotare intorno al piede, si pu assumere che lincremento di spinta dovuta al sisma agisca nello stesso punto di quella statica. Negli altri casi, in assenza di specifici studi si deve assumere che tale incremento sia applicato a met altezza del muro. Spinte di calcolo del terreno e dell'acqua La forza di calcolo Ed da considerare come la risultante delle spinte statiche e dinamiche del terreno. In assenza di uno studio pi dettagliato che prenda in considerazione la rigidezza relativa, il tipo di movimento e la massa dell'opera di sostegno, si deve assumere che la forza dovuta alla spinta dinamica del terreno sia applicata a met altezza del muro. Si deve assumere che la distribuzione lungo il muro delle pressioni dovute ad azioni statiche e dinamiche agisca con un'inclinazione rispetto alla normale al muro non superiore a (2/3) ', per lo stato di spinta attiva, ed uguale a zero per lo stato di spinta passiva. La spinta totale di progetto Ed esercitata dal terrapieno ed agente sull'opera di sostegno, data da: 0,31 0,29 0,20 B, C, D, E m 0,31 0,24 0,18

Ed =
dove H l'altezza del muro; Ews la spinta idrostatica;

1 * (1 kv )KH 2 + Ews 2

* il peso specifico del terreno (definito ai punti seguenti); K il coefficiente di spinta del terreno (statico + dinamico).

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Il primo termine di Ed rappresenta la spinta dello scheletro solido del terreno, in cui il coefficiente K calcolato mediante la formula di Mononobe e Okabe. e assume differenti valori per le diverse definizioni della tangente dellangolo , specificate in funzione della presenza o meno dellacqua di porosit e del comportamento di questultima in presenza dellazione sismica. Il coefficiente di spinta del terreno pu essere calcolato per stati di spinta attiva:

' : K =

sen 2 ( + ' ) sen( '+ )sen( ' ) cossen 2sen( )1 + sen( )sen( + )

> ' : K =

sen 2 ( + ' ) cossen 2sen( )

Nelle precedenti equazioni vengono usate le seguenti notazioni: il valore di calcolo dell'angolo di resistenza a taglio del terreno in condizioni di sforzo efficace; , l'angolo di inclinazione rispetto all'orizzontale rispettivamente della parete del muro rivolta a monte e della superficie del terrapieno; il valore di calcolo dell'angolo di resistenza a taglio tra terreno e muro;

l'angolo definito nei punti 1 e 2.

La scelta del peso dellunit di volume del terreno * condizionata, cos come langolo , dalla presenza e dal comportamento dellacqua. I casi previsti sono: 1) Livello di falda al di sotto del muro di sostegno Valgono le seguenti definizioni e relazioni: * = peso specifico del terreno

tan =

kh 1 kv

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2)Terreno impermeabile in condizioni dinamiche al di sotto del livello di falda Valgono le seguenti definizioni e relazioni:

* = w kh tan = w 1 kv
dove: = peso specifico del terreno saturo w= peso specifico dellacqua.

Nel caso di falda assente, * coincide con il peso dellunit di volume naturale del terreno . Langolo quello relativo a forze dinerzia proporzionali, sia in direzione orizzontale sia in direzione verticale, al peso . Procedimento Nell'analisi pseudo-statica prevista nel DM08, l'azione sismica rappresentata da un insieme di forze statiche orizzontali e verticali date dal prodotto delle forze di gravit per un coefficiente sismico. I coefficienti sismici orizzontale (kh) e verticale (kv) che interessano tutte le masse sono funzione di amax, laccelerazione orizzontale massima attesa al sito. Questa a sua volta data dal valore dellaccelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido ag moltiplicata per un coefficiente SS, dipendente dalle caratteristiche stratigrafiche dei terreni, e un coefficiente ST in funzione delle caratteristiche topografiche. Le azioni sismiche di progetto, in questo caso il valore di ag, in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite considerati, si definiscono a partire dalla pericolosit sismica di base del sito di costruzione. Ipotizzando una vita nominale VN dellopera di 50 anni ed un coefficiente duso CU pari a 1.0 corrispondente ad un normale affollamento, il periodo di riferimento VR 50 anni. Le probabilit di superamento nel periodo di riferimento, PVR, alle quali bisogna riferirsi per individuare lazione sismica agente in ciascuno degli stati limite considerati, sono riportate nella successiva Tabella 5 pari rispettivamente a: 63% per stato limite di danno 5 % per stato limite di collasso

Il periodo di ritorno TR di riferimento pari a:

TR =

VR ln (1 PVR )

Se tale periodo di ritorno non rientra nei valori gabellati nellallegato delle norme tecniche bisogna effettuare una interpolazione nel dominio del tempo per calcolare il valore di ag da considerare nelle verifiche. Quindi a partire dai valori di ag presenti in corrispondenza dei quattro vertici del reticolo (reticolo di riferimento) in cui il territorio italiano stato schematizzato, possibile calcolare con una semplice interpolazione i valori necessari per la determinazione delle azioni sismiche per il sito considerato. Nel caso in esame, dallanalisi di pericolosit sismica scaturito un valore di accelerazione orizzontale massima attesa su sito di riferimento rigido pari a ag = 0.1555 g (SLC).

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Assumendo un coefficiente di amplificazione stratigrafica SS = 1.15, topografica ST=1.0, ed un valore di m pari ad 1.0, possibile calcolare il valore dei coefficienti sismici kH e kV. Verifica allo scorrimento e della capacit portante in condizioni sismiche Analogamente al caso statico, le verifiche allo scorrimento e della capacit portante del sistema terrenofondazione in condizione sismica deve essere effettuato utilizzando una dei due approcci che prevedono le seguenti combinazioni di carico: Approccio 1 Combinazione 1: A1+M1+R1 Combinazione 2: A2+M2+R2 Approccio 2 Combinazione: A1+M1+R3 Rispetto al caso statico, i valori dei coefficienti parziali sulle azioni G e Q sono pari ad 1.0, mentre per quanto riguarda i parametri geotecnici e le resistenze di progetto, essi, analogamente al caso statico, devono essere modificati con i valori dei coefficienti parziali indicati in tabella 2 in funzione della combinazione di carico scelta. a) Verifica allo scorrimento La spinta totale di progetto Ed esercitata dal terrapieno agente sull'opera di sostegno la risultante delle spinte statiche e dinamiche del terreno, funzione del coefficiente K=K(, , ) che calcolato mediante la formula di Mononobe e Okabe e assume differenti valori per le diverse definizioni della tangente dellangolo .

La componente dinamica di spinta P=Ed - PA applicata a 0,5 H del muro, mentre la componente statica PA a 1/3H.

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Le azioni di calcolo da considerare nel caso sismico sono date dalla spinta statica applicata ad H/3, dallincremento di spinta sismica applicata ad H/2, e dalle forze di inerzia orizzontali kHW agenti direttamente sul muro e sul terrapieno applicate nel loro baricentro. La spinta dovuta al sovraccarico non viene considerata in condizioni sismiche. Le resistenze sono date dal prodotto:

Pv + (1 kV )(Wm + Wt ) tg
dove: W = peso del muro Wm + peso del terreno Wt sovrastante la soletta di fondazione (a vantaggio della sicurezza non si considera il contributo del carico verticale accidentale sulla soletta interna); kVW componente verticale delle forze di inerzia agenti verso l'alto e verso il basso, in modo da produrre gli effetti pi sfavorevoli. Pv = componente verticale della spinta del terreno (che pu anche essere trascurata); Anche in questo caso il peso del terreno sulla soletta di fondazione pu essere ragionevolmente considerato alla stessa maniera del peso del muro come una azione permanente favorevole strutturale.

Sisma verso lalto

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Sisma verso il basso

Una volta calcolata la resistenza di progetto Rd utilizzando il parametri geotecnici ottenuti nelle varie combinazioni (M1, M2), a questa si applica un coefficiente parziale R che opera direttamente sulla resistenza del sistema definito in Tabella 3, in funzione del tipo di verifica e della combinazione (R1, R2 o R3). b) Verifica della capacit portante

Si procede analogamente al caso statico, tenendo presente che i coefficienti parziali sulle azioni sono unitari, e che il peso del terreno sovrastante la soletta di fondazione, considerato unazione permanente sfavorevole, da considerare moltiplicata per (1kv). Una volta calcolata la resistenza di progetto Rd con la formula di Brinch Hansen utilizzando il parametri geotecnici ottenuti nelle varie combinazioni (M1, M2), a questa si applica un coefficiente parziale R che opera direttamente sulla resistenza del sistema definito in Tabella 3, in funzione del tipo di verifica e naturalmente della combinazione (R1, R2 o R3). La spinta dovuta al sovraccarico non viene considerata in condizioni sismiche. La verifica impone che sia soddisfatta la disuguaglianza Rd Ed. Verifica al ribaltamento Analogamente al caso statico, lo stato limite di ribaltamento non prevede la mobilitazione della resistenza del terreno di fondazione e deve essere trattato come uno stato limite di equilibrio come corpo rigido (EQU), utilizzando i coefficienti parziali del gruppo (M2) per il calcolo delle spinte. Nella verifica al ribaltamento le azioni sono espresse dai momenti ribaltanti, dovuti alla componente orizzontale della spinta del terreno, lincremento della spinta dovuta al sisma, sismiche. e le forze di inerzia orizzontali. Il momento data dalla spinta dovuta al sovraccarico non viene considerata in condizioni

Esercitazione n8 Opere di sostegno

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Corso di Fondamenti di Geotecnica


Prof. Ing. M.Grisolia

Il momento e quindi dato dal prodotto della forza the si sta considerando (applicata nel baricentro del diagramma di spinta) per il braccio, calcolato rispetto al centro istantaneo di rotazione (punto A di figura 1). Le resistenze sono i momenti stabilizzanti, dovuti al peso del muro e al peso del terreno sovrastante la soletta di fondazione (analogamente a quanto detto per la verifica allo scorrimento, a vantaggio di sicurezza si trascura il contributo dovuto alla componente verticale della spinta del terreno e del carico accidentale sulla soletta interna). Si tenga presente che il peso del terreno sovrastante la soletta di fondazione, considerato unazione permanente favorevole, da considerare moltiplicata per (1kv), Una volta calcolata la resistenza di progetto Rd considerando i coefficienti parziali sulle azioni pari ad 1.0, le azioni di progetto Ed, cio le spinte, sono calcolate utilizzando i parametri geotecnici ottenuti nella combinazione M2. La verifica al ribaltamento soddisfatta se il rapporto tra momenti stabilizzanti (Rd) e momenti ribaltanti (Ed) maggiore di 1:

Rd = Ed

M M

stabilizzanti ribaltanti

1 .0

Esercitazione n8 Opere di sostegno

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