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Edizione 2013
Pubblicazione realizzata da
INAIL Settore Ricerca Dipartimento Processi Organizzativi Servizio Prevenzione e Protezione Edizione settembre 2013 a cura di Raffaele Sabatino INAIL, Dipartimento Processi Organizzativi, SPP Ricerca con la collaborazione di Andrea Cordisco INAIL, Dipartimento Installazioni di Produzione e Insediamenti Antropici
CONTATTI INAIL - Settore Ricerca Dipartimento Processi Organizzativi Servizio Prevenzione e Protezione Via Alessandria, 220/E - 00198 Roma r.spp@inail.it r.dpo@inail.it www.inail.it
2013 INAIL La pubblicazione viene distribuita gratuitamente e ne quindi vietata la vendita nonch la riproduzione con qualsiasi mezzo. consentita solo la citazione con lindicazione della fonte.
ISBN 978-88-7484-361-9
INDICE
LA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA ............................................................................................................................ 6 1.1 LE INTERFERENZE LAVORATIVE NELLEVOLUZIONE DELLA NORMATIVA ...................................................................................... 6 1.2 ALCUNE DEFINIZIONI .............................................................................................................................. ....................... 6 1.3 LART. 26 DEL D.LGS. 81/08 E S.M.I. .............................................................................................................................. 8 1.4 CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE LAVORATIVE ................................................................................................ 10 1.5 LE NOVIT APPORTATE DAL DECRETO DEL FARE ............................................................................................................ 11 1.6 I REQUISITI E I COMPITI DELLINCARICATO ..................................................................................................................... 11 1.7 IL DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ................................................................................. 13 1.8 IL DUVRI E LA DELEGA DI FUNZIONI .............................................................................................................................. . 15
IL DUVRI: QUANDO E COME? .............................................................................................................................. .......... 18 2.1 GLI OBBLIGHI DERIVANTI DALLART. 26 ........................................................................................................................... 2.2 LA STRUTTURAZIONE DEL DUVRI .............................................................................................................................. .... 2.3 IL DIAGRAMMA DI FLUSSO DEL DUVRI ........................................................................................................................... 2.4 IL DUVRI NELLA P.A. .............................................................................................................................. ................... 2.5 IL DUVRI NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI ................................................................................................................ 2.6 LA FORNITURA E LO SCARICO IN CANTIERE DEL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO .................................................................. 18 25 26 30 33 36
I COSTI DELLA SICUREZZA NEL DUVRI ............................................................................................................................ 40 3.1 I COSTI DELLA SICUREZZA (SPECIALI E ORDINARI) ............................................................................................................... 40 3.2 COME COMPUTARE I COSTI DELLA SICUREZZA DA INTERFERENZE ........................................................................................... 42
UN POSSIBILE MODELLO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA .......................................................... 46 4.1 LAPPROCCIO METODOLOGICO .............................................................................................................................. ........ 4.2 UN POSSIBILE MODELLO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ........................................................................... 4.3 I CASI IN CUI NON VA REDATTO IL DUVRI ........................................................................................................................ 4.4 IL MODELLO .............................................................................................................................. ................................ 46 47 48 49
UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ..................................................................................... 70 5.1 IL DUVRI PRELIMINARE (REV. 0) .............................................................................................................................. .... 70 5.2 IL DUVRI DEFINITIVO (REV. 1) .............................................................................................................................. ....... 92 5.3 IL DUVRI (REV. 2) .............................................................................................................................. ....................... 95 5.4 IL DUVRI (REV. 3) .............................................................................................................................. ..................... 116
LEL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterf fere enze
pro odu uttiv va, evid e den nzia ati nel n DUV D VRI. Non N sono risc chi inte erfe eren nti q quelli spec s cific ci prop pri d dellattiv vit de el DLC D C, de elle e Impre ese app palt tatr rici o de ei sing s goli lavora atori au uton nom mi. UVR RI: DU Do ocum mento o un nico o di val luta azio one dei i ris schi i da a int terf fere enza a; il p pian no di d coo c rdin nam men nto dell d le attiv a vit ind dica ante e le mis sure e ad dott tate e pe er elim e mina are o, ove o e no on po oss sibile, ridu r urre e al min nim mo i rischi da int terfe erenze e do ovute a alle e tivit dell'I Imp pres sa ovv o ero o de elle Imp prese coinvo olte ne ell'es sec cuzione e de ei la avo ori. Tal T ed docu ume ento o attes sta ino oltre e att l'av vve enut ta in nforma azio one ne ei co onfr ront ti de ell'Impres sa c circa a i risc r hi s specific ci esist e tenti nell'a amb bien nte in c cui l'Im mpre esa a ste essa a dovr r oper o rare e e sulle m misu ure di pre even nzio one e e di d eme e erge enza a adot ttate e. Va V alleg a gato al a co ontr ratto o. re di d prev p ven nzio one e e pro p otez zion ne: Misur sure e e gli i int terv venti riten nuti ido one ei a ga aran ntire e la a tu utela a della a sa alut te e siicur rezz za dei lav vora ator ri a sono le mis d a valut tazione e dei r risch hi pres p senti nei lu uog ghi di la avo oro. seguito dell osti i relati ivi alla a a sicur rezz za n nel DU UVR RI: Co sono da inte end ders si le e ma agg gior ri sp pese deriv van nti dall'a d ado ozio one di par rtico olar ri misu m re di d p prev venz zion ne e prote ezio one e esse alla a pre esen nza a di rischi da int terfe eren nza a; s ono o fa atti salv s vi i cos sti per p la sicu s urez zza a co onne ess si al lle attiv a vit conne oprie dell' d 'Imp pres sa app a palta atrice. pro
Il DLC D C aff fida lav erviz zi o for rnitu ure ad un Imp pres avorato ore aut tono omo o, nella n a pr ria Azie A end da: DUV D VRI! vori, se sa, o la ropr
1.3 Lart. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i. Lart. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i., nellattuale formulazione della Legge 9 agosto 2013, n. 98, recita: Art. 26. Obblighi connessi ai contratti dappalto o dopera o di somministrazione 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture allImpresa appaltatrice o a lavoratori autonomi allinterno della propria Azienda, o di una singola unit produttiva della stessa, nonch nellambito dellintero ciclo produttivo dellAzienda medesima, sempre che abbia la disponibilit giuridica dei luoghi in cui si svolge lappalto o la prestazione di lavoro autonomo: a) verifica, con le modalit previste dal decreto di cui allarticolo 6, comma 8, lettera g), lidoneit tecnico-professionale delle Imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto dopera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica eseguita attraverso le seguenti modalit: 1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; 2) acquisizione dellautocertificazione dellImpresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneit tecnico professionale, ai sensi dellart. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nellambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attivit. 2. Nellipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) cooperano allattuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sullattivit lavorativa oggetto dellappalto; b) coordinano gli interventi di prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse Imprese coinvolte nellesecuzione dellopera complessiva. 3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ci non possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze ovvero individuando, limitatamente ai settori di attivit a basso rischio di infortuni e malattie professionali di cui allarticolo 29, comma 6-ter (*), con riferimento sia allattivit del datore di lavoro committente sia alle attivit dellImpresa appaltatrice e dei lavoratori autonomi, un proprio incaricato, in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali, adeguate e specifiche in relazione allincarico conferito, nonch di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta dellambiente di lavoro, per sovrintendere a tali cooperazione e coordinamento. In caso di redazione del documento esso allegato al contratto di appalto o di opera e deve essere adeguato in funzione dellevoluzione dei lavori, servizi e forniture. A tali dati accedono il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente pi rappresentative a livello nazionale. Dellindividuazione dellincaricato di cui al primo periodo o della sua sostituzione deve essere data immediata evidenza nel contratto di appalto o di opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dellattivit delle Imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nellambito di applicazione del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, tale documento redatto, ai fini dellaffidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto. 3 bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, lobbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, ai lavori o servizi la cui durata non superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai sensi del decreto del Ministro dellinterno 10 marzo 1998, pubblicato nel supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 1998, o dallo svolgimento di attivit in ambienti confinati, di cui al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 177, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui allallegato XI del presente decreto. Ai fini del presente comma, per
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uomini-giorno si intende lentit presunta dei lavori, servizi e forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie alleffettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento allarco temporale di un anno dallinizio dei lavori. 3 ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui allarticolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dallesecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dellinizio dellesecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui sar espletato lappalto; lintegrazione, sottoscritta per accettazione dallesecutore, integra gli atti contrattuali. 4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilit solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, lImprenditore committente risponde in solido con lAppaltatore, nonch con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dallAppaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dellIstituto nazionale per lassicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dellIstituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dellattivit delle Imprese appaltatrici o subappaltatrici. 5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, debbono essere specificamente indicati a pena di nullit ai sensi dellarticolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ci non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al primo periodo non sono soggetti a ribasso. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro debbono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente pi rappresentative a livello nazionale. 6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dellanomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto allentit e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente pi rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico pi vicino a quello preso in considerazione. 7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da ultimo modificate dallarticolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto. 8. Nellambito dello svolgimento di attivit in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dallImpresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografi a, contenente le generalit del lavoratore e lindicazione del datore di lavoro.
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(*) Co on dec d creto o del Min M istr ro d del lavo oro e delle d e polit p tiche e so ocia ali, da adotta are, , su ulla bas se delle indic caz zion ni de ella a omm miss sion ne consu ultiv va per p rma anen nte pe er la salu s ute e sic cure ezza a sul s lav voro o e pr revia inte esa in se ede e di i Co Co onfe eren nza a pe ermane ente e pe er i rap ppo orti tra lo Sta S ato, le regioni e le prov p vinc ce aut a ono ome e di i Tr rent to e di Bo olza ano, , sono ind divid dua ati s setto ori di attiv a vit a bas sso o ris schi io d di in nfor rtun ni e ma alattie pro ofes ssio ona ali, sull s a base b e di d cr riter ri e aram metr ri ogge ettiv vi, des d unt ti da agli ind dici info ortu unis sticii de ellIN NAI IL e relativ vi alle a ma alatt tie p professionali di set ttor re e pa specif fich he dell d as sing gola a Az zien nda. Il decre eto di d cui c al prim mo per riod do reca r a in n al lleg gato o il mo odello c con n il qua ale, , rmi res stan ndo oi r rela ativi ob bblig ghi, i dato d ori di d lavo oro delle aziend de che c e op pera ano o ne ei s setto ori di attiv a vit a bas sso o fer rischio o in nfor rtun nistico pos ssono dim mos strar re di d aver a r eff ffettuat to la a va alut tazione e de ei risch r hi d di cu ui agli a articoli 17 7 e 28 8 a pres p sen nte articol lo (29). ) R Resta ferm f ma la fac colt delle e az zien nde e di utilizz zare e le e p rocedu ure sta andard dizz zate e e al pre evis ste dai comm mi 5 e 6 de el p pres sent te artic a colo o (29 2 d del d.lg d gs. 81/0 8 08 e s. .m.i i.).
ppare chia aro pe erta anto o ch he, al mo ome ento o, per p r aff ffida ame enti ine ere enti att tivit la avo orati tive cla assifica ate a bas sso o Ap ris schio o, la a fa acolt offe erta a al DL LC di d pote p er proc p cede ere allind divid dua azione del l pro opr rio inca i aricato o, in alt tern nativ va a alla a red daz zion ne del d DUV D VR RI, anch a he s se di d dura d ata sup periore e ai cin nque e uo omi ini-g gior rno, sa ar ope erativa a so olo q qua ando sar em man nato o e pub bblicat to sulla s aG Gazz zett ta Uffic U ciale il de ecre eto app plica ativ vo prev p visto o dall'a art. 29 9 de el d.lgs s. n. n 81/08 e s.m m.i., cu ui si i fa rife erim mento nell n ultima a ve ersio one e de el co omma a 3. In de efini itiva a, allo a o st tato o, in c care enz za del d de ecre eto ap pplic cati ivo no on con c nsen ntito o r ricorrer re all' a i inca aric cato o in n gaz zion ne della d a el labo orazion ne del DU UVR RI. surrog
1.4 4 Cla C ss ific caz ne de ei r isc chi da a in nte rfe ere nze e la avo ora ativ ve zion
er il pro osie eguo o della a tra atta azione si sinte s etiz zzan no i ris a int terfe erenze e lavor rativ ve da d c are: Pe schi da considera
Tip T olo ogia i ris sch hi a di Def izio one fini Fase F alut tazion ne e di va D VRI pre DUV mina are (o r rico ogni itivo o) elim
spec ci cific
risch hi pree p esis nti negl n li am mbi ient ti sten di lavoro o og tto dellap ppalto gget (de esu unti gener ralm men nte d DV dal ale) VR azie a enda risch hi ip potiizza ati dal d DLC C in n re elaz zion ne alla a attiv vit che e sv volg ger lAp ppa altat e ne el prop p prio tore am mbie e di lav voro o ente
s mma som a de hi sp pec cific ci ei risch e de ei ris sch tti pres p sunt ti hi indot risc chi effe e ettiv he lAp l ppaltato ore vi ch introd durr, nelllo svo men nto delle s lgim at ttivit app a palta ella amb bien nte di d ate, ne la avor C ro del d DLC som s mma a de ei r hi spec s cific ci e dei risch rischi ind dotti pr resu unti e indo otti e ettiv vi effe
st tandar rd
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1.5 Le novit apportate dal Decreto del Fare Il cosiddetto Decreto del Fare, Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 (convertito con Legge 9 agosto 2013, n. 98), modifica lart. 26 introducendo ai commi 3 e 3 bis le seguenti innovazioni: 1. Previsione dellincaricato (comma 3): in alternativa al DUVRI, il DLC potr individuarlo, limitatamente ai settori di attivit a basso rischio infortunistico; la Norma ha lobiettivo di tramutare un adempimento spesso meramente formale (il DUVRI) in adempimento sostanziale attraverso lindividuazione di una figura in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali tipiche di un preposto, che conosca e sia presente sul luogo di lavoro e, pertanto, sia in grado di intervenire efficacemente al fine di scongiurare possibili rischi da interferenze, nellazione di cooperazione e coordinamento. 2. Esonero dall'obbligo di redazione del DUVRI o dalla misura alternativa di cui sopra (comma 3 bis): relativamente allaffidamento di servizi di natura intellettuale (es.: consulenti, tecnici interpellati per la redazione di progetti, ecc.), alle mere forniture di materiali o attrezzature (in quanto non generano interferenze da gestire tra attivit lavorative), ai lavori o servizi la cui durata non superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi di incendio di livello elevato o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui allallegato XI del d.lgs. 81/08 e s.m.i.. Per uomini-giorno si intende lentit presunta dei lavori, servizi e forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie alleffettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento allarco temporale di un anno dallinizio dei lavori. In caso di attivit a basso rischio infortunistico il DUVRI potr essere sostituito dallindividuazione dellincaricato; in tali contesti, questi potr quindi sovrintendere anche ad attivit di rilevante importanza, in termini di durata temporale e di lavoratori impegnati, anche se di durata superiore ai cinque uomini-giorno. 1.6 I requisiti e i compiti dellincaricato La figura dellincaricato, come emerge dalla Norma, deve essere in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali, adeguate e specifiche in relazione all'incarico conferito, nonch di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta. Peraltro, nella medesima Norma, non sono state definite le caratteristiche relative a tale esperienza, rimanendo in capo al DLC la responsabilit dellindividuazione della figura idonea. Nellattuale silenzio normativo, che nemmeno rimanda ad una successiva normazione specifica, si presume che la necessaria formazione dell'incaricato debba essere quella prevista dall'Accordo Stato Regioni e quindi, attualmente, quella obbligatoria per i lavoratori (quattro pi quattro ore per rischio basso), quella particolare aggiuntiva per il preposto (di otto ore) e l'aggiornamento quinquennale di sei ore. L'incaricato dovr essere individuato, ai fini probatori, per iscritto e con data certa; seguir quindi accettazione da parte dellinteressato, con modalit analoghe. Il contratto relativo allaffidamento del lavoro/servizio/fornitura, nel quale sar data chiara evidenza allindividuazione dellincaricato, dovr attribuire al medesimo poteri di coordinamento per la sicurezza ampi e ben definiti, analogamente a quanto avviene nel caso del cantiere per il Coordinatore della sicurezza per l'esecuzione dei lavori (CSE), figura che, concettualmente, corrisponde alla nuova figura dell'incaricato. Tali poteri, che pongono in essere altrettanti doveri, consistono essenzialmente in: a) verificare, con opportune azioni di coordinamento e controllo, lapplicazione da parte delle Imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni normative e aziendali di sicurezza del lavoro, dei verbali di coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure; b) organizzare tra i Datori di Lavoro presenti, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attivit e la reciproca informazione; c) segnalare al DLC o al Dirigente, ove allo scopo delegato, previa contestazione scritta alle Imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni di legge, e aziendali, di sicurezza del lavoro, di eventuali verbali di coordinamento e delle relative procedure adottate; d) proporre la sospensione dei lavori, lallontanamento delle Imprese o dei lavoratori autonomi dai luoghi di lavoro, o la risoluzione del contratto; e) sospendere, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle Imprese interessate.
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Si os sser rva im mme edia atam men nte, , nella a prev p visio one e no orm mativ va che offr o re al a DLC D C la p pos ssib bile alt tern nativ va fra a ora azione del l DUVRI e la a prev p visio one e di un n inc car ricat to che c e so orve egli lA Appa alta ator re e monitori i, in n qu ualc che e lelabo odo o i ri isch hi in nter rfere enz ziali, un na prim p ma evid e den nte criticit . mo Ne ellip pote esi dellin ndividuazio one e de ellinca aricato, no on ess sen ndo sta ato ela aborato o il DU UVR RI, i risch hi in nter rfere enz ziali i no on sono s o stati pre eve entiv vam men nte ind divid duati da d ness n sun no! Sareb bbe com me se e in un ca antie ere, si inc caricas sse un n CS SE senza a che si sia a prov p vved duto o ad a individ duare pre eventiv vam ment te i ri isch hi inte erfer renz zial li n nel Pia ano o di i Sic cure ezz za e Co oord dina ame ento (P PSC C), cos sa che c no on a avre ebbe e alcun na logica. . Di pi : men m tre il C CSE E, alme eno o, un sog gge etto pre e-q uali ifica ato, se e no on altro a o da al perc p cors so form f mati ivo spe ecia alist tico o e av ver seg guit to per p Leg gge e, linca arica ato, allo s stato, pu p (po otr ) esse e ere chiunq que e! che deve arica ato al con ntro ollo de ei ris sch hi in nter rfere enz ziali ris schia pert p ant to di d esse ere ma andato o allo sbar s raglio, es ssen ndo o Linca mato o a gestire de ei risch r hi da d lui no on con nos sciu uti, spe ecie e que q lli intr rodo otti da agli op pera ator ri econ e nom mici i chiam ellA Azienda a Com C mmit tten nte, il t tutto o mag m ari con le e at ttivi it con ntra attua ali gi g in ess sere e e se enza a il suppo orto o di un n ne minim mo di d pianifica azio one e de ella sic cure ezza a.
Pro oba abilm mente, sa e st tato o pi oppo o ortu uno pre eve l divid dua azio one de ellin ncarica a giun nta, e non n in n arebbe edere lind ato in agg alt tern nativ va alle a elab azio one e de el DUV D VRI, , e per r tu utti i se ettor ri di at ttivit t (e ( non n solo per p quelli a bas b sso risc chio o di i bora inf fortu uni e di d mala m attie e pr rofe essiona ali); in con nsid dera azio e di contesti nei qu uali, a mag m ggio e, s sare ebb be u utile e one or ragi r ione la pre esen nza a ex x leg u sogg s gett to che c , pe er cont c to d p vvedes sse a ges g stire e i riisch hi in nter rfere enz ziali. ge di d un del DLC D C, prov in n ge enerale e, cons side erat te le e pr robl lem matic che e leg gate UVRI, a li ivello di d comunicaz ne prim p ma e di i ge estio one e Pi e al DU zion po oi, spec cie in real r lt qua e gran ndi P.A P A., si s au usp pica na rimo r odulazione della art. 26 6 al fine e di ve eico olare e la a re egia a q ali le a un de el DUV D VRI per il tramit te del d Respo onsabile del d Se zio Pre eve enzione e e Pr rote ezione (RS SPP P). An nche e perc ch, , erviz il Da lad ddo ove il DLC C n n co oinc cida a con c atore e di d L o at ttua ator re, pu acca a ade ere che una u a co omp prensib bile e non Lavoro ins suff ficie ente e dim mestic chez zza a co on la a ge esti ione e de ei risch nter rfer renz ziali, co on lRS SPP P fu uorii gio oco, po ossa a co ond durr re il l hi in pro oce esso o di valuta one verso un na peric p colo osa a so ottov utaz zion ne. azio valu
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1.7 Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze Il DUVRI deve essere elaborato, nei casi previsti, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture ad un'Impresa esterna, o a dei lavoratori autonomi, all'interno della propria Azienda. Il DUVRI necessario anche nelle fattispecie nelle quali loggetto dellappalto prevede limpianto di cantieri temporanei anche per quella parte, non trascurabile, di lavori non soggetti all'obbligo di designazione del Coordinatore della sicurezza per la progettazione dei lavori (CSP) e relativa stesura del PSC. In tali casi, il DLC corrisponde a quel soggetto che nel Titolo IV Cantieri temporanei o mobili del d.lgs. 81/08 e s.m.i. denominato semplicemente Committente e, come tale, deve fornire allImpresa appaltatrice, e ai lavoratori autonomi, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui essi sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attivit. Al fine di poter attuare questobbligo il Legislatore ha introdotto lobbligo per il DLC di promuovere la cooperazione ed il coordinamento di quei datori di lavoro e subappaltatori che contrattualmente operano allinterno della propria Azienda. Nel documento, infatti, dovranno essere fornite indicazioni operative e gestionali su come superare uno dei maggiori ostacoli alla prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro, ovvero l'interferenza tra attivit lavorative. La redazione del DUVRI, quindi, costituisce onere dell'Azienda Committente, sia essa pubblica o privata. Questa tenuta a contattare il proprio fornitore che deve, prima di iniziare l'attivit oggetto dellappalto, prendere visione dei rischi riportati nel documento in parola e riconsegnarlo al Committente vistato per accettazione. Sono esclusi dal campo di applicazione solo gli interventi esterni configurabili come prestazioni intellettuali, le semplici attivit di consegna di merce o beni e ai lavori o servizi la cui durata non superiore a cinque uomini-giorno secondo le previsioni del comma 3 bis dellart. 26. Il DUVRI deve essere allegato al contratto d'appalto o d'opera e deve essere adeguato, come vedremo pi avanti, dinamicamente, in funzione dellevoluzione dellaffidamento. Si ribadisce che nei contratti rientranti nel campo di applicazione del Titolo IV (art. 90 e segg.), salvo che in cantiere non sia presente ununica Impresa, l'analisi dei rischi da interferenze e la relativa stima dei costi sono contenuti nel PSC e, pertanto, non necessaria la redazione del DUVRI. Riassumendo:
Il DUVRI redatto dal DLC, e non dalle Imprese o lavoratori autonomi, affidatarie del/dei contratto/i d'appalto, d'opera o di somministrazione; questi ultimi dovranno in ogni caso cooperare onde permettere al DLC di evidenziare tutti i possibili rischi da interferenza e fornendo tutti i documenti attestanti l'idoneit tecnico professionale richiesti dallart. 26 Il DUVRI deve essere redatto o aggiornato ogniqualvolta siano posti in essere dei contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione, anche non formalizzati, che implichino la presenza di Imprese operanti all'interno dell'Azienda, anche se non si ravvisano particolari rischi da interferenza: in questo caso il documento dovr evidenziare l'assenza di rischio (contratto cosiddetto non rischioso)
Il DUVRI un documento UNICO per tutti gli appalti e per questo DINAMICO, in quanto deve essere aggiornato in caso si ravvisino nuovi rischi da interferenza, all'ingresso di nuove Imprese, ove si presentino variazioni nella struttura e nella tecnologia delle varie Imprese, in caso di acquisto ed utilizzo di nuove attrezzature da parte dellAzienda, ecc.;
Il DUVRI non va predisposto nel caso di cantieri edili ove vi sia gi un PSC redatto dal CSE ed accettato dalle Imprese; in tal caso le Imprese appaltatrici presenti in cantiere redigono il Piano Operativo della Sicurezza (POS), in quanto i rischi da lavorazioni interferenti sono gi stati contemplati dal PSC stesso
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Prima di entrare, nel prossimo capitolo, nel dettaglio del disposto dell'art. 26, opportuno soffermarsi ancora sulle figure che sono soggette ai diversi obblighi vigenti in quanto, dall'agosto del 2007, da quando cio fu modificato l'art. 7 del d.lgs. n. 626/94 e s.m.i., che alcuni consulenti del lavoro non hanno pienamente colto il senso e il contenuto, dell'art. 7 prima e dell'art. 26 oggi, causando aggravi economici alle Aziende senza, peraltro, condurre ad alcun incremento concreto della sicurezza. L'applicazione standardizzata del DUVRI ha determinato, infatti, una sproporzionata proliferazione di documenti cartacei (spesso in ciclostile) senza produrre alcun effetto sulla sicurezza reale dei lavoratori interessati, spesso del tutto inutili e inutilizzati, predisposti (e poi riposti) al solo fine di una eventuale dimostrazione all'organo di vigilanza. Tuttavia il Legislatore ha esplicitamente individuato i destinatari degli obblighi e gli ambiti di applicazione del DUVRI, ma lerrata prassi comune e, sovente, occorre segnalarlo, il business dei consulenti ne hanno spesso travisato il significato. Nell'art. 26, il Legislatore ha voluto chiaramente esprimere, come gi nel precedente art. 7 del d.lgs. n. 626/94 e s.m.i., determinati obblighi di sicurezza in funzione delle differenti situazioni di lavoro; all'interno dell'art. 26, infatti, ha utilizzato i seguenti termini: a. il Datore di Lavoro (comma 1) b. i Datori di Lavoro (comma 2) c. il Datore di Lavoro Committente (comma 3) che non possono che avere precisi significati, diversi fra di loro, che il Legislatore ha confermato con l'ultima modifica legislativa non avendone modificato la formulazione. Al comma 1, con la dizione Datore di Lavoro si vuole intendere quel soggetto che, all'interno della propria attivit produttiva, intende affidare a terzi determinati lavori o prestazioni ottemperando a determinati obblighi. Al comma 2, invece, tutti i Datori di Lavoro, interessati allappalto che deve essere eseguito, i quali debbono cooperare e coordinarsi fra di loro per informarsi dei rischi che ognuno introdurr nell'ambiente di lavoro, anche al fine di eliminare, con una pianificata programmazione delle proprie attivit, i rischi interferenti per i rispettivi lavoratori. Al comma 3, invece, previsto che il DLC deve promuovere la cooperazione e il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi indicante le misure adottate per eliminare, o per ridurre al minimo, i rischi da interferenza. Risulta evidente che il Legislatore, prima con la modifica dell'art. 7 del d.lgs. n. 626/94 e s.m.i., nell'agosto del 2007, e poi con la conferma delle stesse formulazioni nell'ambito dell'art. 26, abbia costantemente confermato nel tempo una linea ben precisa. palese, di conseguenza, che il DUVRI dovr essere elaborato unicamente quando negli appalti commissionati possa esserci interferenza fra i lavoratori delle Imprese appaltatrici e quelli del DLC (contratto rischioso); infatti, solo quest'ultimo che pu sapere come eliminare i rischi di interferenza fra i propri lavoratori e quelli delle altre Imprese. Se cos non fosse, il comma 2 dellart. 26 non avrebbe pi ragion dessere, in quanto non sarebbe necessaria alcuna cooperazione e alcun coordinamento fra le Imprese esecutrici, dal momento che tale incombenza ricadrebbe esclusivamente sul DLC. Questo non assolutamente vero, considerata la reiterata conferma del Legislatore, e si auspica, pertanto, che, ferma restando la necessit di operare un attento esame delle attivit da appaltare, relazionandole al contesto specifico, il DUVRI venga redatto solamente nei casi ove risulti davvero necessario, nella convinzione che la sicurezza vera si realizzi concretamente con la cooperazione fra le Imprese e non con i pezzi di carta. doveroso segnalare, inoltre, che il DUVRI deve essere elaborato solo laddove sia possibile eliminare o ridurre i rischi da interferenza fra i lavoratori del Committente e quelli delle Imprese affidatarie. Ove questo non risulti possibile, come peraltro pu accadere, il DUVRI consister in una dichiarazione del DLC che formalizzer limpossibilit di eliminare, o ridurre, i rischi da interferenza con le specifiche giustificazioni del caso; in questi casi risulteranno fondamentali, ai fini della sicurezza, le decisioni assunte in sede di riunione di coordinamento fra tutti i Datori di Lavoro interessati, in primis quello Committente.
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1.8 Il DUVRI e la delega di funzioni La redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR) obbligo esclusivo, e non delegabile, del Datore di Lavoro; parallelamente lelaborazione del DUVRI obbligo del DLC, pur potendo questi delegare tale elaborazione a terzi. Il DUVRI, pur essendo una valutazione del rischio, pu quindi essere oggetto di delega di funzioni. Il DUVRI, come peraltro il DVR, debbono essere custoditi presso lunit produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi e sulla quale il DLC ha la disponibilit giuridica dei luoghi in cui si svolge laffidamento. Si ritiene che, laddove il DLC decidesse di delegare un proprio Dirigente, non ricorra in automatico la previsione dellart. 299 d.lgs. 81/08 e s.m.i., inerente la fattispecie dellesercizio di fatto di poteri direttivi, e sia comunque necessaria la delega di cui allart. 16 del citato Decreto. Appare ragionevole infatti, considerata la portata degli obblighi previsti dallart. 26, che questi, per essere trasferiti a terzi, debbano essere specificatamente delegati. Si pensi in unAzienda, ad esempio, a quei soggetti, inquadrati contrattualmente come impiegati, ma che operativamente sono dei fiduciari del Datore di Lavoro, con ampi poteri direttivi (responsabili di linee di produzione, responsabili di area, ecc.) i quali, in assenza di specifica delega, diverrebbero oggetto di gravosi oneri senza, al limite, esserne a conoscenza! Si segnala infine, che lelaborazione del DUVRI non pu diventare onere per lRSPP, a meno che questi non sia stato investito dei poteri di organizzazione, gestione e controllo, autonomia di spesa, ecc. (vedi art. 16).
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LEL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterf fere enze
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LEL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterf fere enze
Pe er ve erif fica de ellid doneit te ecni ico-pro ofes ssio onal le sin nten nde la pro ocedur ra di d verif fica de elle cap pac cit tec cnic che ed d org gan nizz zativ ve che e deb d bon no ess sere e pos p sed dute e, e dim d ostrate e, dall d le Imp pres se e dai la avor rato ori aut tono omi i seleziona ati, in rela r azio one all ogg gett to deg d li in nterv ven nti d da effe e ettua are nei luo ogh hi di lav voro o d el DLC D C. att a di imo ostra azio one e de ella avv venu uta va aluta azio one e de ei risc chi spe ecif fici, si rif feris sce un nica ame ente e alle a tivit t c che e La loper rato ore eco e onomic co ch hiam mato o ad eseg e guir re pres p sso lAz zien nda a Co omm mitt tent te. In ca aso di su uba appa alto o, il D Dato ore di La avo oro de ell'Im mpresa a a affid data aria do ovr veri v fica are l'id doneit te ecn nico o ofes ssio ona ale dell d e Im mpr rese e e/ /o dei d lavo oratori au uton nom mi su uba appa alta ati. pro orta a da al comma a 1, lett t. b) ): Si ripo atore re di d la avo oro om missi is fo orni isce e agli a ste essi so ogg gett ti detta d agli iate e in nform maz zion ni sui s ris schi i sp pec cifici i Il da siste enti ne ella amb bien nte in cui i so ono o de esti inat ti ad a o ope erar re e sulle e misu m ure di pre eve nzione e e di em mer rgen nza a es ad dotta ate in rela r azio one alla a pr ropria atti ivit . uesta fas se il DLC C, tra aend do inf form maz zion ni, spe ecia alme ente, dal DVR D R azie a enda ale fo ornis sce e detta d agli iate e In qu form maz zion ni in rel lazione e ai i ris schi specif fici pre esen nti n neg gli amb a bien nti di d la avor ro ogg o etto o de ella app palto o e sulle mis m ure e inf di pre even nzio one eed di eme e erge enza adot ttate e, e da a ad dott tare e, in n relazi ione e al lla pro p pria a at ttivit t. ale not ta info i ormativ va dov d vr esser re con c nsidera ata in ogn ni fase f e di d attua a azio one e de el c con ntrat tto di appalto, ad d Ta vi di esempio o, ne ella red daz zion ne di d ev ven ntua ali Pian P ni Oper O rativ d Sicurezza (PO OS) ) da a pa arte de ellA Appa alta atore e. form maz zion ni pi p det ttag gliat te p potr rann no ess sere e, eve e entu ualm men nte, ric chie este e alla figu f ura dellev ven ntua ale refe ere ente e Inf aziendale depu utat to alle a atti ivit di coope eraz zion ne e co oordina ament to con c le imp pres se este e erne e. orta a da al comma a 2: Si ripo
Nelli ipot tesi i di cui i al com mm ma 1 1, i dato d ori di d la avo oro, ivi com mpr resi iis suba app palta ator ri: N a co a) oope era ano all latt tuaz zion ne dell le mis m sure e dii pr reve enz zione e pr rote ezio one da ai riisch hi sul s lavo oro o inc cide enti i sul llat ttivit it la avo orat tiva og gget tto dell d lap ppal lto; b co b) oord dina o gli g in nterve enti di pro otez zion ne e pre nzio one e da ai risc r chi cui i so o es spo osti i lavo l orat tori, ano p even ono info form man si recip r procam men nte anche e al l fin e mina are rischi do ovut ti alle int terfe fere enze e tr ra i lav vori i ndos ne di elim del lle dive d erse e Im mpr rese e co oinv volte e nelle ese ecuz ne dell d lopera a co omp ples ssiv va. om sis zion miss a Se ente enz za del d la Cas azione Pe enal le - Sez. S IV el 20.0 2 09.2 200 02 spe ecifica le dif enz ze fra f le azioni i di i La C ssa V de ffere coope eraz zion ne e di oord dina ame ento o: i co ono de efin nite az ni di d coo c oper razi ione e le azio a oni fin naliz zza ate alla a pred p disp pos sizio one a plica azio one de elle e So zion e ed app ne eces ssarie mis sure reve enz zion ne e pr rote ezio one, sia da p te d del DLC che c e da a pa arte el/i Datore e/i di d Lav L oro o e di pr d part e de es secu utor re/i. So ono inv vec ce defin d nite e az zion ni d di coor c rdin nam ment to le a oni fina alizz zate e ad a evita e are dis sac rdi, sovra appo osiz zion ni e azio ccor int tralc ci nelle ese ecuz ne dell d ea attiv vit ogg gett to dell d app to. zion palt
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In relazione alla definizione di interferenza lavorativa si pu far riferimento alla Determinazione n. 3 del 5 Marzo 2008 dell'Autorit per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCPLSF), nella quale precisato che si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del Committente e quello dell'Appaltatore o tra il personale di Imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti. In linea di principio, occorre mettere in relazione i rischi presenti nei luoghi in cui sar espletato il lavoro/servizio/fornitura con i rischi derivanti dall'esecuzione del contratto. Si possono considerare interferenti i seguenti rischi: immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dell'Appaltatore; derivanti da sovrapposizioni di pi attivit svolte da operatori di Appaltatori diversi; esistenti nel luogo di lavoro del Committente, ove previsto che debba operare l'Appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell'attivit propria dell'Appaltatore; derivanti da modalit di esecuzione particolari, richieste esplicitamente dal Committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell'attivit appaltata).
Si possono distinguere inoltre: rischi in entrata: immessi nel luogo di lavoro del Committente dalle lavorazioni dellAppaltatore; rischi in uscita: rischi specifici presenti nella normale attivit del Committente, non presenti normalmente nellattivit dellAppaltatore: rischi da contiguit fisica e di spazio: derivati da sovrapposizioni di pi attivit svolte da diversi Appaltatori; rischi da commissione: derivanti da modalit di esecuzione particolari, richieste esplicitamente dal Committente (a differenza dellordinaria operativit dellAppaltatore).
La Determinazione ha inoltre escluso la possibilit dinterferenze nei seguenti casi: la mera fornitura, senza installazione, salvo i casi in cui siano necessarie attivit o procedure suscettibili di generare interferenza con la fornitura stessa, come per esempio la consegna di materiali e prodotti nei luoghi di lavoro o nei cantieri (con l'esclusione di quelli ove i rischi interferenti sono stati valutati nel PSC, come precisato al paragrafo 2.5); i servizi per i quali non prevista l'esecuzione all'interno della Stazione appaltante (intesa come amministrazione aggiudicatrice e gli altri soggetti di cui al comma 33 dellart. 3 del d.lgs.163/06), intendendo per "interno" tutti i locali/luoghi messi a disposizione dalla stessa per l'espletamento del servizio, anche non sede dei propri uffici; i servizi di natura intellettuale. In definitiva, si ha interferenza quando vi una sovrapposizione di attivit lavorativa tra lavoratori che rispondono a Datori di Lavoro diversi, sia in termini di contiguit fisica e di spazio, sia in termini di condivisione di attivit lavorativa. Sono esaminate le diverse possibili situazioni indicate di seguito ai casi da a) a d) . I casi a) e d) sono pacifici; il caso b) merita invece alcune considerazioni: sovente si osserva che nei documenti in questione si perviene, frettolosamente, a liquidare la questione DUVRI asserendo lassenza di interferenze lavorative, in quanto le varie attivit sono eseguite in fasce orarie diverse, come ad esempio nel caso di unImpresa di pulizie che operi nelle ore precedenti lingresso in sede dei lavoratori del DLC. Tale affermazione, apparentemente del tutto oggettiva, si ritiene comunque meritevole di ulteriore valutazione; nel caso la citata Impresa di pulizie adoperasse prodotti particolarmente persistenti, a livello di percezione sensoriale, un certo tipo di interferenza, seppure differita, potrebbe crearsi, con la conseguente necessit di dover far fronte, almeno in fase di coordinamento, ad obblighi trascurati in prima battuta. Parimenti, in relazione al caso c), linesistenza di interferenza spaziale, di per s non comporta lautomatica assenza di interferenze lavorative; si pensi ad una ristrutturazione edile, magari di una certa consistenza, di un piano sovrastante un altro, nel quale continuano ad operare, in contemporanea, i lavoratori del DLC.
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LEL LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterf fere enze
C Caso o a) ): as ssenza a di inte erfe eren nza spa azia ale e tempora ale
Ca aso b): inte erfe eren nza spa azia ale (ma ( a no on te emp pora ale) )
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Ca aso c): inte erfe eren nza tem mpo orale e (m ma non n spazia ale) )
Ca aso o d): : int terf fere nza a tem mpo oral le e spazia ale
Si seg gna ala che e la ass sazione e pena ale, co on la a sent za n. n 542 5 20/2 2012 2, inte erve enen ndo ateria di sicu s urez zza a a Ca tenz o in ma ne ei lu uoghi di d lavo ei casi di ap ppalti, ha sta abiliito che e la a m mancata elab e bora azio one el DUV D VRI, in n ca aso o di i oro ne e de int terfe eren nze e lav vora ve tra il Co omm mitt tent te e l'A App palta re, gen g nera a co olpa a e res spon nsa abiliit per tram mbi. ator p ent ativ La a mede m esim ma Co e, con c la se ente enza n. n 685 6 57/2 rnito o unu u ulter rior re acc a cezione e delli inte erferen nza: : orte 2012, ha for "L''acc cezione di d in rfer renz za tra Impre esa ap ppal ltan mpre esa ap ppal ltatr rice e no on pu ri idur rsi, ai fini de ella a nter nte ed Im ind divid dua azio one di espo ons sabi ilit co olpo ose e pena alm ent te rilev r van nti, al rife erim men nto alle c osta anze c che e i re e sole s e circo rig guar rdan no con ntat isch hios si tr ra il l pe erso onal le delle d ed pres se, ma a de eve e far re nec n cess io ri iferi ime ento o an nche a tti ri due Imp sari tut tte que q elle att tivit tive e, post te in n esse ere da entram mbe ea ante eced den nti ai a cont tattii ris schi iosi i, de esti inat te, p per r t prev p vent l'ap ppu unto o, a pre eve rli. enirl mment ta, per p altr ro, che c e la val luta azio one dei i ris schii da a int terf fere enza a, in n pa articola are in edifici quali ad ese emp pio, , Si ram dali e scu s ole, de eve e av vven nire e co on rifer r rime ento o no o al pe erso ona ale inte i erno o ed d aii lav vora ator ri delle e Im mpre ese e osped on solo ppaltatr rici, ma a an he agli a ute enti che e, a va ario tito olo, po osso ono o es sser re pres p sent ti presso la stru ra s stes ssa qua ali i ap nch s ttur de egen nti, gli alunni ed i visita ator ri es sterni.
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La a pro oble ematic ca d dei risc chi da inte erfe eren nza a, tr ra lam mbie ente e di lav voro o, i lav vora ator ri de el D DLC C e lat ttivit svo s olta dai i lav vora ator ri de elle e Im mpre ese appalt tatr rici, ass sum me dun nqu ue un u riliev vo e essenz ziale e. A que q esto o sc copo o il com mm ma 3 de ella art. 26 2 molt m to chia c aro: par rla di d u un unic u co doc d ument to p per tutt t i gli i ap ppal lti. Ne e co ons segu ue, autom mati icam men nte, , ch he si s deve d e tr ratta are di uno s strumento o din nam mico oa attra aver rso il q qua ale il D DLC C ind divid dua a e valuta a i ri isch hi da d in nter rfer renz za, gen ner rati allinte erno o de ei prop p pri amb a bien nti di d la avo oro, dalles sec cuzione e di i lav vori/ /serviz zi/fo ornit ture e, ad a oper o ra di d Im mpr rese e ap ppa altat trici i o di d la avo orato ori aut a ono omi. Il DUV D VRI de eve esser re alleg a gato o a tut tti i con ntra atti di d a appalto o e la s sua a ve ersio one e ag ggio orna ata com mun nica ata a tutte t e le e Impre ese app palt tatr rici; in sos s stan nza, , tal le docu d ume ento e evolv ve in fu unz zion ne dei d dive d ersi i co ontr ratti in ess e sere e. In line ea gen g nera ale, il DLC D C elabo ora, , qu uando anc cora a no on con nosce lop pera ator re econ e nom mico o che acq quis sir (il prim mo) ) ppalto, un DU UVR RI prel p limin inar re (DUVR RI re ev. 0) che c e co onte err ir rischi interfer renz zial li st tand dar rd ed e i rela ativ vi co osti i ap de ella sic cure ezza a; e espleta ata la gar ra il DLC co onos sce er lop pera ator re eco e onom mic co e pe erv verr , anc a che sulla sco orta a de ella tecnol logi ia dellA App palt tato ore, al DU D VR RI de efin nitiv vo (D DUV VRI rev. 1). 1 Su ucce ess sivamente e, ap ppa alto dop po app palto, si s av vvie er un pro oce esso o dinam mico:
C Con il cont c tratt to allo a oper rato ore A, il DL LC elab bora e con nse egna a ad d A il DUV D VRI rev. r .1
In seg guit c trat tto allo a operato ore B, il DLC elabor ra e conse egna a ad d A e B il DUV VRI rev v. 2 to, con c n il con
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In I segu s uito o, co on il co ontr ratto o allop pera ator re C, C il DLC elabora a e cons c seg gna ad A, B e C il DU UVR RI re ev. 3
Si po osso ono o re egis strar re del d le i inte erferen nze tra a Im mpre ese e di iver rse no on stre s ettamente e co ollegate agli a am mbie enti di i voro o del d DL LC og gget tto de elle lav vora azio oni da a e eseguire; si pe ensi allu a so prom iscuo di ap ppre esta ame enti i lav ap ppar rten nent ti a du ue Im mprese a appa alta atric ci di i du ue cont c trat tti dive d rsi (sc cale, tra aba attelli, ecc e c.) opp o ure e ad d un nIm mpre esa a che, nell n o svol s gim men nto di d ope o raz zion ni di i ca arico o e scaric co, inib bisc ca tem t por rane eam men nte lac ccesso o a per rsone e/o o ezzi di un n'alt tra Imp pres sa. In qua alch he man m nier ra, anc che e qu uest te s situazio oni, , de ebb bono o es sse ere ges stite e ne el DUV D VRI I me de efini itivo o, in n se ede di coo ordinam men nto fra i diver rsi ope o erat tori, so otto la sup s perv visio one e de el D LC.
Ge esti ione e no on ottim o mal le delle d e interf fere enze e tra a att tivit t la avo orati ive
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2.2 La strutturazione del DUVRI Per quanto evidenziato finora, il DUVRI deve essere: integrato con il Documento di Valutazione dei Rischi aziendali (DVR); indipendente dal Documento di Valutazione dei Rischi aziendali (DVR); finalizzato a gestire i rischi interferenziali; unico per tutti gli appalti che comportano rischi tra loro interferenti.
Il DUVRI non si applica ai rischi specifici propri dellattivit delle singole Imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi; per tutti gli altri rischi, non riferibili alle interferenze, resta infatti immutato lobbligo, per ciascun Datore di Lavoro, di elaborare il proprio documento di valutazione dei rischi (DVR). Allatto della predisposizione della richiesta di offerta o, per i contratti pubblici, della pubblicazione del bando o della lettera di invito, il DLC trasmette a tutti gli Appaltatori informazioni inerenti: lorganizzazione interna dellAzienda; i rischi specifici presenti nelle aree di lavoro e incidenti sulle attivit oggetto dellappalto; le fasi lavorative che dovranno essere eseguite; le modalit di gestione dellemergenza; le modalit di accesso alle aree di lavoro; le modalit duso di sostanze o materiali pericolosi; le linee di energia; ecc.
Quindi, ciascun Appaltatore trasmette al DLC informazioni inerenti: la propria organizzazione; i rischi indotti allinterno dellAzienda dalle lavorazioni oggetto dellappalto; le eventuali proposte di ulteriori misure di prevenzione e protezione da adottare; ecc.
I contenuti minimi del DUVRI debbono riguardare i seguenti punti: prioritaria identificazione dei criteri utilizzati per valutare i rischi (metodologia adoperata); descrizione dellAzienda Committente, delle aree di lavoro, delle attivit svolte presso le aree ed i reparti interessati dalle attivit oggetto dellappalto; descrizione delle attivit svolte dagli Appaltatori; identificazione dei locali a disposizione dellAppaltatore (viabilit, servizi igienici, refettori, ecc.); valutazione dei rischi interferenziali nelle aree di lavoro (previa individuazione dei rischi e delle sovrapposizioni spazio-temporali); cronoprogramma delle attivit che evidenzi: o o o o le attivit oggetto dellappalto; le aree di lavoro nelle quali saranno svolte le attivit; le attivit lavorative omogenee per rischio; gli esecutori delle attivit.
organizzazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare; computo estimativo dei costi della sicurezza; coordinamento delle fasi lavorative.
Lintero procedimento che porta allelaborazione del DUVRI finalizzato ad enfatizzare le situazioni pi pericolose dei rischi interferenti, ad individuare le procedure per le lavorazioni critiche necessarie alla gestione dellappalto, a pianificare preventivamente le sequenze spazio-temporali delle diverse attivit, a valutare tutti i rischi interferenti con una metodologia sistematica, a predisporre le misure di prevenzione e protezione necessarie alla eliminazione/riduzione/gestione dei rischi interferenti ed a fornire chiare informazioni agli Appaltatori su eventuali obblighi previsti nelle aree di lavoro oggetto dellappalto.
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NO
SI
Il DLC promuove lo scambio reciproco delle informazioni tra tutti i soggetti operanti, il coordinamento e la cooperazione
NO
Si eseguono lavori edili o di ingegneria civile che rientrano nellattivit di cantiere? (art. 89 c. 1 lett. a) D.lgs. 81/08) NO SI
Lattivit prevede rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui allallegato XI?
SI
E necessaria lelaborazione del DUVRI (*) NO SI SI Lattivit ha durata superiore ai cinque giorni?
(*)
allo stato, in carenza del decreto applicativo, di cui al comma 3 dellart. 26, non consentito ricorrere all'incaricato in alternativa alla elaborazione del DUVRI.
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NO Essendo presenti pi Imprese, si ricade nel campo di applicazione dellart. 90 e segg. del Titolo IV (Cantieri); pertanto, per tali lavori, si debbono porre in essere gli adempimenti del caso (CSP, CSE, PSC, ecc.); si veda anche il successivo paragrafo 2.5. Lipotesi di presenza di una sola Impresa va sempre nuovamente verificata, a seguito dellindividuazione delloperatore economico affidatario dellappalto. Potrebbe, infatti, essere necessario ricorrere a subappalti che richiederebbero lelaborazione del PSC.
Il DLC interrompe questa procedura, formalizzando latto, e promuove i necessari atti di coordinamento e cooperazione. Il DLC resta in attesa di eventuale riconsiderazione della problematica, individuato l'Appaltatore.
1. fornisce dettagliate informazioni (desunte eventualmente dal DVR aziendale) sui rischi specifici esistenti nellambiente in cui loperatore dovr intervenire e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attivit; 2. esegue la valutazione dei rischi da interferenze, stimando, oltre ai rischi specifici, anche i presumibili rischi indotti a terzi dallAppaltatore; richiede alloperatore economico di segnalare ulteriori rischi introdotti (in aggiunta a quelli valutati come standard); 3. esamina la reale possibilit di sovrapposizione o di contatto tra pi attivit presenti nello stesso ambiente di lavoro durante il medesimo arco temporale; 4. definisce le azioni a proprio carico e di ogni operatore economico, compresi i subappaltatori, individuando le misure idonee ad eliminare, o ridurre, i rischi relativi alle interferenze; 5. richiede i documenti necessari per la verifica dellidoneit tecnico professionale; 6. se ritenuto necessario convoca un sopralluogo preventivo con gli interessati.
Le voci da considerare come costo di sicurezza sono detti costi speciali; vanno tenuti distinti dall'importo a base d'asta e non sono soggetti a ribasso. Non debbono essere computati in tale sede i costi ordinari, connessi con lattivit degli operatori economici. A questo step il DUVRI non ancora compilato ( una rev. 0): contiene solamente i rischi standard (**) e in base a questi stata redatta la stima dei costi da interferenze: il DLC, infatti, ancora non conosce loperatore economico che si aggiudicher lappalto!
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Se la valutazione indica che il contatto a rischio interferenziale nullo, promuove i necessari atti di coordinamento e cooperazione, in attesa di riconsiderare la problematica, individuato l'Appaltatore.
Operatore Economico
1. riceve un documento, dal DLC, recante le informazioni inerenti lappalto e le specifiche degli ambienti di lavoro nel quale andr ad operare; 2. fornisce al DLC i documenti per la verifica dellidoneit tecnico-professionale; 3. effettua, se ritenuto necessario, un sopralluogo preventivo, congiuntamente al DLC, negli ambienti di lavoro in cui dovr operare; 4. sottoscrive il verbale di sopralluogo, valutazione e cooperazione.
1. fornisce dettagliate informazioni sui rischi introdotti dalla propria attivit negli ambienti in cui andr ad operare; 2. accetta il DUVRI rev. 0; 3. formula lofferta per laffidamento del contratto per cui stato interpellato; 4. indica i costi ordinari necessari per l'attuazione, in relazione allappalto, della normativa vigente in materia di sicurezza e di salute.
4. Formulazione dellofferta
1. analizza i documenti ricevuti dagli operatori economici; 2. individua loperatore economico al quale affidare il contratto, vagliata la congruit del prezzo offerto.
5. Scelta delloperatore
1. 2.
3. 4.
Il DLC, prima della stipula del contratto, effettua la valutazione dei rischi da interferenza definitiva elaborando il DUVRI rev. 1: approfondisce lanalisi dei rischi da interferenze in considerazione delle informazioni che loperatore economico individuato ha fornito, valutando gli ulteriori rischi indotti a terzi; definisce le azioni a proprio carico e di ogni operatore economico integrando, eventualmente, le misure pianificate nel DUVRI rev. 0 tenendo conto anche di ogni subappalto, che gli appaltatori principali si impegnano a farsi autorizzare ed a comunicare, al DLC medesimo, in tempo utile; valuta la congruit dei costi ordinari indicati dallAppaltatore in sede di offerta; ove necessario modifica la stima degli oneri della sicurezza da interferenze.
(**)
il DLC elabora, sulla base delle esigenze dellappalto che intende affidare e, ovviamente, ignorando loperatore economico che lo acquisir, un DUVRI preliminare (DUVRI rev. 0) contenente i rischi standard ed i relativi costi della sicurezza da interferenze standard. Tali rischi sono la somma dei rischi specifici esistenti negli ambienti di lavoro e di quelli che il DLC, in via presuntiva, stima poter essere introdotti dall'esecutore delle opere nel proprio ambiente di lavoro. Espletata la gara, il DLC, acquisite le informazioni da parte delloperatore economico individuato inerenti gli eventuali ulteriori rischi indotti che si prevede di introdurre nellambiente oggetto delle opere, potr integrare il DUVRI rev. 0 elaborando il DUVRI rev. 1. necessario pertanto che loperatore economico concorrente prenda visione e firmi per accettazione sia il DUVRI preliminare rev. 0, elaborato in sede di richiesta di offerta, che la successiva integrazione, nella forma del DUVRI definitivo rev. 1, in caso di aggiudicazione.
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7. Coordinamento e cooperazione
Il DLC al fine di promuovere il coordinamento tra i Datori di Lavoro coinvolti, attiva un dialogo sulle misure da adottare; al riguardo: 1. prima della stipula del contratto, mette a disposizione di tutti i soggetti interferenti tra loro o comunque presenti negli stessi ambienti di lavoro, il DUVRI rev. 1; 2. ove lo ritenga necessario, indice una riunione di coordinamento con tutti gli operatori coinvolti nelle fasi di lavoro in esame; 3. modifica il documento sulla base del confronto tra i vari soggetti in sede di coordinamento.
1. 2. 3. 4.
Lappaltatore e gli eventuali subappaltatori coinvolti simpegnano a collaborare con il DLC per la stesura coordinata del DUVRI rev. 1; a tal fine: presentano eventuali proposte di modifica o integrazione al DUVRI rev. 0 per migliorare, ove possibile, la sicurezza sulla base della propria tecnologia ed esperienza; accettano il DUVRI rev. 1; ove unImpresa si rientri per tipologia di lavori nel Titolo IV (Cantieri) redige il POS; cooperano tra loro e con il DLC ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il DLC, in occasione di nuove o modificate attivit, o cessazione di Imprese o lavoratori autonomi a contratto, effettua un aggiornamento della valutazione delle interferenze, ripercorrendo il ciclo delle azioni del presente diagramma. A tal fine, in coordinamento con tutti gli operatori economici interessati, ove necessario: 1. promuove integrazioni o aggiornamenti al DUVRI approvato; 2. convoca una riunione di coordinamento con tutti gli operatori coinvolti nelle fasi di lavoro critiche o, comunque, quando richiesto dalle condizioni del caso; 3. integra o aggiorna il DUVRI individuando le misure migliorative; 4. adegua i contratti interessati, rideterminando i costi della sicurezza; 5. stipula un nuovo contratto, revisiona o modifica il contratto in esecuzione.
Tutti gli operatori economici coinvolti, ove necessario: 1. propongono al DLC integrazioni o aggiornamenti al DUVRI approvato; 2. richiedono una riunione di coordinamento con tutti i soggetti coinvolti in fasi di lavoro critiche o, comunque, quando richiesto dalle condizioni del caso; 3. collaborano con il DLC nellindividuazioni delle misure migliorative; 4. sottoscrivono un nuovo contratto o la modifica del contratto in esecuzione.
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2.4 Il DUVRI nella P.A. Per i contratti redatti dalla P.A., ove trova applicazione il d.lgs. 163/06 e s.m.i., lart. 26 offre, ai comma 3 e 3 ter, alcuni spunti di riflessione: 1. Obbligo di elaborazione del DUVRI in capo al soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto (comma 3): nellambito di applicazione del Codice dei contratti il DUVRI redatto dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto figura, definibile come Committente Appaltante, che frequentemente nelle grandi P.A. e, ad esempio, nel contesto della gestione degli edifici scolastici, difficilmente coincide con il Datore di Lavoro attuatore. 2. DUVRI ricognitivo e DUVRI integrato (comma 3 ter): nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui al comma 34 dellart. 3 del d.lgs. 163/06 e s.m.i. (*), o in tutti i casi in cui il Datore di Lavoro non coincide con il Committente, il soggetto che affida il contratto redige, prima dellaffidamento, il DUVRI recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dallesecuzione del contratto. Successivamente, prima dellesecuzione del contratto, il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, integra il DUVRI riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui sar espletato lappalto; lintegrazione, sottoscritta per accettazione dallesecutore, integra gli atti contrattuali. (*) la centrale di committenza un'amministrazione aggiudicatrice (es.: una centrale acquisti regionale) che acquista forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici o altri enti aggiudicatori (es.: una ASL, un Istituto scolastico, ecc.,) o, per i medesimi soggetti, aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi loro destinati. Ladesione a tale convenzione con la centrale di committenza, da parte delle Amministrazioni contraenti, pu essere facoltativa o, in molti casi, obbligatoria; obiettivi della centrale di committenza sono la razionalizzazione della spesa pubblica e lottimizzazione delle procedure di scelta del contraente. La previsione di una valutazione ricognitiva dei rischi standard (definibile come DUVRI rev. 0) relativi quindi, non alla specifica prestazione oggetto dellappalto ma alla tipologia standard della medesima, sottintende che la centrale di committenza, di default, ignori le Amministrazioni contraenti. Osservato che, in linea generale, la centrale di committenza non ha neanche la disponibilit giuridica dei luoghi in cui si svolger laffidamento, conseguenza rilevante della previsione normativa che la centrale di committenza dovr individuare, esclusivamente sulla base dei rischi standard che potrebbero potenzialmente derivare dallesecuzione del contratto, limporto dei costi della sicurezza da indicare nel bando di gara, avvalendosi di prezziari della sicurezza tipo. Costituir quindi onere dellAmministrazione contraente, prima dellesecuzione del contratto, dover procedere allelaborazione del DUVRI integrato (DUVRI rev. 1) e al computo analitico dei costi relativi alla sicurezza, e per singole voci dei costi relativi alla sicurezza (utilizzando il prezziario della sicurezza tipo precedentemente indicato nel DUVRI ricognitivo rev. 0). Ne discende quindi che la responsabilit della quantificazione di tali costi, come dellindividuazione dei rischi da interferenza e dellindividuazione delle relative misure preventive e protettive, approntate per eliminare o ridurre i suddetti rischi, ricadr sullAmministrazione contraente e non sulla centrale di committenza. Si segnala, peraltro, che allart. 86, commi 3 bis e 3 ter, del d.lgs. 163/06 e s.m.i. specificato che: 3 bis: Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dellanomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto allentit e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture omissis 3 ter: Il costo relativo alla sicurezza non pu essere comunque soggetto a ribasso dasta. Potrebbe peraltro verificarsi lipotesi nella quale unAmministrazione contraente, ipotizzato che la centrale di committenza abbia indicato nel bando di gara un importo unico per i costi della sicurezza, non assoggettabile a ribasso, non riesca ad aderire in quanto non vi sia pi disponibilit sullimporto di tali costi, in quanto interamente utilizzato, in precedenza, da altre Amministrazioni contraenti. Tale criticit non appare risolta dalla Norma e richiede una revisione contrattuale, non sempre agevole.
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Centrale di committenza
individua il soggetto affidatario mediante gara di appalto per lavori, servizi, forniture (dopo aver eseguito una raccolta di fabbisogni)
Amministrazioni contraenti
le diverse Amministrazioni contraenti aderiscono alla convenzione, ciascuna per il proprio luogo di lavoro, mediante lettera dordine e prendono contatto con lAffidatario
Gara di appalto
DUVRI nei contratti redatti dalla P.A. - applicazione del d.lgs. 163/06 e s.m.i.
Ad esempio, il Dirigente Scolastico degli Istituti scolastici considerato Datore di Lavoro (attuatore) della propria scuola e, come tale, tenuto, ai sensi dellart. 26, ad attuare nei confronti delle Imprese appaltatrici le procedure di informazione, cooperazione e coordinamento delle stesse, nonch ad elaborare il DUVRI. Tuttavia questo soggetto non il Datore di Lavoro Committente Gli Istituti scolastici spesso rappresentano la casistica cui fa riferimento il comma 3 ter dellart. 26: il Datore di Lavoro, che nel caso delle scuole coincide con il Dirigente Scolastico, spesso non il Committente dellappalto, che potrebbe essere invece il Comune piuttosto che lEnte proprietario delledificio. Le disposizioni dettate dal Legislatore, nei casi in cui le figure del Committente e del Datore di Lavoro non coincidono, intendono impegnare solidalmente ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro, sia il Committente che il gestore dellAzienda che riceve lAppaltatore, al fine di consentirgli di svolgere le attivit oggetto dellappalto nei luoghi di lavoro di propria competenza. In questo caso il Dirigente Scolastico, in base alla Norma, il garante della sicurezza dei lavoratori (tutti) che operano nellIstituto. Secondo le disposizioni vigenti, lobbligo primario di elaborare il DUVRI rimane a carico del Committente il quale per, in questi casi, generalmente non potr che operare sulla base dellindividuazione di rischi standard, relativi alla tipologia delle prestazioni che sono a sua conoscenza e che potrebbero potenzialmente derivare dalla esecuzione del contratto di appalto. Il Dirigente Scolastico, Datore di Lavoro ricevente, dovr invece, prima dellintervento dellAppaltatore, prendere visione del DUVRI elaborato dal Committente, condividerne il contenuto e dovr soprattutto, ove necessario, integrarlo con le indicazioni relative ad ulteriori rischi interferenziali (specifici se relativi alle attivit aziendali, indotti se introdotti dallAppaltatore) non presi in esame dal Committente, nonch con lindividuazione delle conseguenti misure aggiuntive da adottare per eliminarli o, ove ci non sia possibile, per ridurli al minimo. evidente che lintegrazione apportata dal Datore di Lavoro ricevente, dopo essersi scambiate le informazioni con lAppaltatore sui rischi indotti da questi negli ambienti di lavoro oggetto dellappalto, dovr essere sottoscritta dallo stesso Appaltatore per accettazione e far parte del contratto stipulato fra le parti, come evidente che rimane obbligo dello stesso Datore di Lavoro ricevente sorvegliare che le misure previste contro i rischi interferenziali siano effettivamente adottate. Sar cura del Datore di Lavoro ricevente informare quindi il Committente dellintegrazione apportata al DUVRI e, costituendo la medesima una variazione contrattuale, attenderne la convalida. Si fa presente, per inciso, che al comma 5 lettera d) dellart. 55 del d.lgs. n. 81/08 e s.m.i. fissato a carico del Datore di Lavoro ricevente che risulti inadempiente, la pena dellarresto da due a quattro mesi o dellammenda da 1.500 a 6.000 euro.
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Liter procedurale da seguire per lelaborazione del DUVRI, ad esempio per lappalto del servizio pulizie allinterno della scuola, in tali casi, sar di questo tipo: Lappalto per il servizio pulizie gestito dallEnte Provincia, il quale anche proprietario delledificio scolastico; il DUVRI sar elaborato a seguito della collaborazione con il locale Dirigente Scolastico, che dovr fornire tutte le informazioni utili alla redazione (integrazione del DUVRI ricognitivo rev. 0). LImpresa di pulizie (esterna), aggiudicataria dellappalto, avr il compito di svolgere le attivit di pulizia degli ambienti allinterno delledificio scolastico, secondo le previsioni dellapposito Capitolato dappalto. Occorre considerare che, nel caso di bandi pubblici, il DUVRI deve essere allegato al bando di gara, e viene pertanto elaborato in una fase in cui lImpresa di pulizie affidataria non ancora stata individuata. 1. LEnte Provincia (Committente) elabora una valutazione ricognitiva dei rischi standard DUVRI (rev. 0) come richiesto dal comma 3 ter dellart. 26, con riferimento agli ambienti oggetto dellappalto (aule, corridoi, spazi comuni, zone di passaggio, magazzini, sala mensa, ecc.). 2. In questa valutazione ricognitiva sono evidenziati una serie di rischi intrinsecamente presenti nei luoghi di lavoro in relazione alle attivit ivi eseguite, rischi specifici, (es.: elettrocuzione, incendio, cadute, urti per la presenza di arredi, ecc.) e le relative misure di prevenzione e protezione adottate per ridurli (es.: impianti elettrici a norma, presenza di adeguate uscite di sicurezza e presidi antincendio, ecc.). La valutazione dei rischi di interferenza non riguarder esclusivamente il personale interno alla scuola e i lavoratori delle Imprese esecutrici dellappalto, ma anche gli studenti ed i visitatori. 3. Poich lImpresa di pulizie affidataria in questa fase non ancora stata individuata, lEnte Provincia ipotizza i principali rischi indotti dallattivit dellImpresa di pulizie nella scuola (es.: inciampo, scivolamenti e cadute a livello, investimento durante il carico e scarico merci, ecc.) e propone soluzioni organizzative da adottate per ridurre i rischi dovuti alle interferenze (es.: segnalazione dei pavimenti bagnati dopo il lavaggio, delimitazione con transenne e segnaletica delle aree di carico e scarico, divieto di deposito del materiale sulle vie di fuga e in prossimit delle uscite, ecc.). 4. Tutte queste indicazioni sono trasmesse al Dirigente Scolastico presso il quale deve essere eseguito il contratto, in qualit di Datore di Lavoro ricevente, ed inserite nella prima stesura del DUVRI (rev. 0), in modo da poter informarne le Imprese di pulizie partecipanti alla gara dappalto. 5. LEnte Provincia richiede quindi al Dirigente Scolastico della scuola di fornirgli le ulteriori informazioni utili allelaborazione del DUVRI (es.: organigramma della sicurezza dellIstituto, planimetrie di evacuazione, procedure di emergenza e di primo soccorso, norme comportamentali generali, procedure di accesso del personale esterno, orari delle attivit scolastiche, eventuali attivit particolari svolte da personale della scuola, ecc.). Anche queste indicazioni sono inserite nella prima stesura del DUVRI. 6. Sono infine quantificati i costi necessari per la gestione delle interferenze tra le varie attivit individuate (es.: cavalletto per segnalazione di pavimento bagnato, transenne per delimitare le aree di carico e scarico, tempo per le riunioni di coordinamento tra i soggetti responsabili, ecc.). 7. Il DUVRI condiviso dallEnte Provincia con il Dirigente Scolastico, mediante riunione di coordinamento nella quale si discutono le integrazioni proposte le eventuali osservazioni, ed infine approvato con la firma di entrambi i soggetti responsabili. 8. Il DUVRI approvato a questo punto inserito nel percorso della gara dappalto. 9. Una volta individuata lImpresa di pulizie vincitrice dellappalto, il DUVRI completato includendo i dati anagrafici e prevenzionistici dellImpresa appaltatrice, lelenco del personale impiegato per lo svolgimento delle attivit, ecc.; sono inoltre rivalutati i rischi indotti reali dallattivit lavorativa oggetto dellappalto alla scuola, tenendo stavolta conto della tecnologia e delle specifiche modalit organizzative, temporali ed esecutive proprie dallImpresa esecutrice. 10. Il DUVRI cos integrato e completato (rev. 1), condiviso da tutti e tre i soggetti responsabili, mediante riunione di coordinamento tra Ente Provincia, Dirigente scolastico e Datore di Lavoro dellImpresa di pulizie esecutrice.
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LEL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterf fere enze
ome e ac cce enna ato al par ragr rafo o 1. .7, lar rt. 26 2 si s occu upa, fa acen ndo o so orge ere conse eguent tem ment te deg d gli obbl o ligh hi in n Co capo al DLC D C, anc a he di que q ella con nsid dere evo ole tipo t olog gia di d cont c tratt ti di i ap ppalto (o dop d pera a o di som mm minis stra azione) ) tran no nel n Tito olo IV Can ntie eri te emp por rane ei o mo obil li, in nten nde endo o co ome e C Can ntieri q qua alun nque e lu uogo o in n cu ui si i che rient fettu uan no la avo ori e edili o di d in nge egne eria a civ vile il cui c elen e nco o ripo r ortato nell n 'alle ega ato X del d d d.lg gs. 81/0 8 08 e s. .m.i i.. eff
In relazione e agli a bbli ighi i in nere enti la a sicur rezz za ne el cant c tiere e edil e e occ o corr re far f hiare ezz za in rela azio one e ch ob alla a differen nza esistente e tra a il D DUV VRI e il PSC P C, ov vve e ev ventua ali prob blem mati iche e ch no i inso orge ere e da a ero alle he pos p sson unevent tuale sovr pos sizio one de ei du ue doc d cum ment ti. rapp mm ment ta che c e il PSC si s a appl lica a es sclu usiv vament avo ori e edili i e di gen nio civ vile nei qu uali sia a prev vista a la a Si ram te ai a la ese enza a, anch a he n n co onte emp pora ane ea, di d pi p Imp pres trici. pre non se ese e ecut Il DUV D VRI I e il PSC P C non so ono quindi, asso a olut tam ment o do ocu ume ento o; essi e , pu si ad a asp a petti i ur riferendos n te, lo stesso analo oghi af ffere enti s urez zza a su ul lu uog go di d la avo no rife eriti, , il prim mo, a qu uals mbient te di d lavo oro, , i alla sicu oro son siasi am entr re il l se econ ndo sclu usiv vam mente al a cant tiere e ed dile me o, es e. In alc cuni ca asi la a st a de el PSC C es sone era da qu uella el DUV D VRI, pu ur tutta avia a oc ccorre pre ecis sare e ch he anc a che nel l tesura a de ere ed dile, il PS SC non n s sem mpre e co ostituis sce e il docum men nto un nico o pe er la l pian p nific e della d a sicu s urez zza, , cantie cazione oven ndo o es sser re c munq que e ne ecessa aria lel labo orazione del DU UVR RI. do com Es sisto ono o inf fatti i mo si in n cu ui i doc cum men nti vann v no red datti i en ntramb bi, occu o upa ando osi cia scu uno de ella pre even nzio one e olti cas e prot p tezi ione e da ai risch hi da d in nter rfer renz ze nel n can ntiere. In rea alt al com c mma rt. 9 96 del d d.lg gs. 81/ /08 e s .i. si s af fferm ma che e: a 2 dellar s.m.
acc cett tazi ione e da arte e di i cia ascun dat tore e di lav voro elle e Im mpre ese de el pi iano o di i sic cure za e di coo ord diname ento o L a pa o de ezz di cui i all lart tico olo 100 0, nonc n ch la redaz zion ne del d pia pera ativo o di d si icur rezz za cos stitu cono o, li imit tata ame ente e al l ano op uisc ngolo can ntiere inte eressa ato, ad dem mpim men nto all le disp pos sizio oni di cu ui alla a artic colo 17 a 1, le ette era a), sin 7 com c mma allart ticol lo 26, 2 com ttera a b) ), 2, , 3, e 5, 5 e all lart 2 com mm ma 3. 3 mmi 1, let ticolo 29, q ndi rife erim a ri isch hi sp pec cific ci es sistent ti ne amb bien nte, alla a co oop pera azio one e, aii co osti per r la sicure ezza a e, , Si fa quin mento ai ella finitiva, al DU RI. in def UVR
aro de el re esto esen nza a di pi Im mprese dili, lin nter rfere enz za vad v a pian p nific a, e pre eve enut ta, con n lo o chia o, che c in pre e ed cata rum ment to del d PS , co oord dina ato po oi con c i var v ri P S dei Dat tori di La avoro pre esen e s sar ogge etto o str SC, POS nti, e che pre elim mina arm ment te d atti ivit de el CSP C P e, in cor rso do ra, di d quel q lla del d CS SE. dell oper
eralt tro, al com mm ellart. 9 97 del d d.lg gs. 81/ /08 e s revisto che: Pe ma 2 de s.m.i. pr Gli obbl o ligh hi de eriv d artic colo o 26, 2 fatt f te salv s ve le zion ni di d cu ui all'a a artic colo o 96 a 2, so ono rife eriti i G vanti dall'a e dispo d osiz 6, com c mma an nche e al a dato d re di lavo oro de ell'Im mpr resa a affid a data aria. Per rifica dell d 'ido onei it tec p fess sion nale e si i fa a P la ver cnico prof rife erim men nto alle a e mo alit di cui i all l'alle ega ato XV XVII. oda
33 3
Dallanalisi della Norma si evince chiaramente che nei casi indicati, e limitatamente al singolo cantiere, gli obblighi dellart. 26 (fornire dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente, cooperazione e coordinamento, DUVRI e indicazione dei costi per la sicurezza), sintendono automaticamente assolti. Tale previsione ha fatto erroneamente affermare che nel caso in cui esista il PSC non sia obbligatorio il DUVRI; in realt, non sempre cos. Si ritiene infatti, unanimemente, che la deroga prevista al comma 2 dellart 96 operi esclusivamente nel caso in cui le Imprese interessate svolgano lavori edili per i quali deve essere accettato il PSC e redatto il POS. Quando i rischi di interferenza invece riguardano anche altre Imprese, ed altri lavoratori, che non hanno la possibilit di accettare il PSC e redigere il POS (perch, ad esempio, non svolgono lavori edili), gli obblighi dellart. 26 non risultano automaticamente adempiuti. In tali casi, dunque, si ritiene che lImpresa affidataria debba farsi carico della promozione del coordinamento e della cooperazione tramite la redazione del DUVRI. Ad esempio, se ci trovassimo di fronte ad una situazione in cui un DLC appalti lavori edili all'interno della propria Azienda, lavori svolti da due Imprese affidatarie, oppure si preveda la presenza di lavoratori autonomi in sub affidamento, quale documentazione si dovr produrre? Nel primo caso, si dovr nominare un CSP, che produrr un PSC relativo al cantiere, ed entrambe le Imprese esecutrici avranno quindi l'obbligo di redigere il rispettivo POS. Nel secondo caso, la gestione delle interferenze lavorative, nellambito esclusivo del PSC, risulterebbe impraticabile (alcuni rischi potrebbero infatti esulare dalle competenze e dalla responsabilit del CSP e del CSE) e il Committente dovr, pertanto, preoccuparsi di elaborare un DUVRI allo scopo, ferma restando la necessit del PSC dedicato alle Imprese edili. Rimane da risolvere il problema dell'Azienda del DLC dei lavori (come delle eventuali altre Imprese non edili che operano in appalto) che non abbia possibilit di accettare il PSC n di redigere un POS e, quindi, non potendo invocare la disposizione contenuta del comma 2, art. 96, dovr applicare gli obblighi dellart. 26. A tal proposito sar necessario avere entrambi i documenti di pianificazione della sicurezza: il DUVRI e il PSC e sar quindi opportuno che il DLC e il CSE operino in stretta collaborazione al fine di gestire, nel migliore dei modi, le possibili interferenze lavorative. Esiste, seppur in via teorica, la possibilit di risolvere alla radice il problema separando, almeno temporalmente, lattivit edile da quella non edile cos da evitare rischi di interferenza; tale soluzione risulta tuttavia il pi della volte poco praticabile; si pensi infatti alle aree comuni di accesso e di manovra e a quelle inevitabili interferenze differite di cui si accennato al paragrafo 2.1. Nella tabella seguente sono riportati i principali adempimenti in capo ai vari soggetti coinvolti nellesecuzione di affidamenti allinterno di attivit di pertinenza del DLC, evidenziando la necessit, o meno, della redazione del PSC, del DUVRI o di entrambi i documenti. Datore di Lavoro Committente Tipologia di appalto Unica Impresa Art. 26 Pi Imprese Unica Impresa Unica Titolo Impresa IV Pi Imprese Pi Imprese Legenda:
(*) fuori del campo di applicazione del Titolo IV (Cantieri temporanei e mobili) il calcolo dellentit uomini-giorno per la realizzazione della prestazione non richiesta; (**) il DVR deve contenere le misure preventive e protettive per leliminazione dei rischi propri dellaffidatario in relazione ai lavori appaltati; (***) nei cantieri temporanei o mobili il POS rappresenta assolvimento, per lImpresa affidataria, degli obblighi di redazione del DVR aziendale, limitatamente al cantiere cui fa riferimento; (****) il Pimus va redatto ove sia previsto lutilizzo di ponteggi metallici e in legname.
Calcolo U/gg
Imprese affidatarie
DVR POS PiMUS (**) (***) (****)
Verfica Costi id. Notifica DUVRI della CSP/CSE PSC tecnico preliminare Sicurezza profess.
(*) (*) < 200 > 200 < 200 > 200
SI SI SI SI SI SI
SI SI SI SI NO NO
SI SI SI SI SI SI
NO NO NO SI SI SI
NO NO NO NO SI SI
NO NO NO NO SI SI
SI SI SI SI SI SI
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I due schemi seguenti illustrano le principali casistiche di appalto, extra art. 26, possibili:
CSP
art. 90 c. 3 art. 99 c. 1
SI Presenza di pi Imprese?
NO
art. 26 c. 3 bis?
NO
SI
SI
Cantiere A
Cantiere B
PSC
POS
DUVRI
Cooperazione e Coordinamento
CSP
art. 90 c. 3 art. 99 c. 1
NO
Art. 26
Cantiere A
Altri affidam.
PSC
POS
DUVRI
Art. 26 e Titolo IV
Cooperazione e Coordinamento
Caso 2 - appalti multipli (accorpamento in ununica gara di una serie di forniture e lavori)
35
LEL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterf fere enze
2.6 6 La L for f rnit tur a e lo o s car ric o i n can c ntie ere e de el cal c ce str ruz zzo pr rec on fez zio ona to
el caso o ge ene erale e di d mere m e fo ornit ture e di i mate eriali o att trez zzat ture e, tr rova and do app a plica azio one come es splic citame ente e Ne ind dica ato nel co omm ma 1 bis de ella art. 96 de el d.lgs d s. n n. 81/0 8 08 e s s.m.i. le l disp d posizio oni di cui all lart t. 26, 2 non n ob bblig gato orio o ela abo orar re il DU UVR RI cos c ome e ric chie esto o da al co omm ma 3 dello d o st tess so art. a 26 . co Pe eralt tro, co onsiderato o che le opera azioni di d fo ornitur ra di d calc c cest truz zzo pre econfe ezionat to (e ( di d mat m teria ali edili e att trez zzat ture e in ge enere) sono tra le pi fr requ uen ntem men nte ese egu uite nei ca anti ieri tem mpo oranei o mobili, , si vu uole e esaminare la l ques q stio one pi in det ttag glio. . a de efinizio one di me era forn nitu ura si rifer r risc ce, in sos s stan nza, all la f fattispe ecie e ne ella qu uale e la for rnitu ura di qualsiasi i La ma ater riale e av vvie ene e se enza a ch he i lav vora ator ri de ellImp pres sa fo ornitric ce c cont tribuisc can no alla a rea alizz zaz zion ne d dellope era. . Ne elle esem mpi io dell d la forn nitu ura di ca alcestru uzzo o prec conf feziona ato, , lI Imp pres sa forn nitrice de el calc c cest truz zzo de eve e conse egnare e il CL LS esc clus siva ame ente e con c lo oper rato ore de ella po omp pa, me entr re il te erm mina ale nelle ma ani del l vora ator re dell d Impre esa ese ecu utric ce, cos s com c me la l b ben nna e il s secchio one e no on son no manov vrat ti dallo ope erat tore e lav de ella pom mpa a del C CLS S il quale, in qu uest to mod m do, non n parte p ecip pa a alla a realiz zzaz zion ne del d lop pera a (m mer ra fo ornitura e no on fo ornitura e po osa in ope o era). Ne el caso c o delle e m mere e fo ornit ture e di mate m eriali o at ttrez zza ature e la a N Norm ma, co on il i co omma a 1 bis s de ella art. 96 rin nvia a allapplic cazione e de elle e dispo osiz zion ni di cu ui alla a rt. 26 2 ma a qu uestult timo o, con c il com c mma 3 bis ha in ntro odotto per le e esse e mere m e fo orniture e di mate erial li o attrez zzat ture e le eson nero o dalle d elabor razione e de el DUV D VRI pe er cui, c in def d initi iva, , ste da al co omb bina ato dis sposto de ei ci itati i ar rtico oli 26 2 e 96, e sempre e ch he non n n es sista ano o ris sch i pa artic cola ari, per le e mere e for rnitu ure di mat m teriali e attre ezza atur re non n va red datt to n n il PO OS n il DUV D VRI. . Re esta a ferma a, in n virt del l me ede esim mo com c mma 3 bis s, la app plica azio one e de egli obb blig ghi di d cui c a ai commi 1 e 2 in base b e ai i quali il fo ornitor re d deve e scam s mbiars si co on il suo s com mm mitte ente e (l Imp presa ese ecu utric ce) le iinfo ormazio oni relativ ve a alla a cure ezza a delle d e op per razio oni di for rnitu ura da sv volgere e in ca antie ere (co omm ma 2 lette l era b) , de eve e co oope era are con n lo o sic ste esso o (c com mma a 2 lett tera a a) e f fars si co oord dina are (co omm ma 3). Qu uind di, nel n nostro o ca aso o, lImp pres sa forn f nitrice non n d deve e re edig gere e il PO OS ma a il Datore e di La avo oro del llIm mpre esa a esecu utric ce dev d ve c com muni icar re a al Dato D ore di Lav L voro o de ellIm mpr resa a fo ornitrice i risc chi pre esen nti in cant c tiere e; dura d ante e le e pera azio oni di d gett g to del d CL LS il Da ator re di d Lavo L oro de ellImp pres sa ese e cut trice e, o il pre eposto de ello ste esso o, c che e op de eve ver rificare e le me edes sim me. Se e de esig gnat to, il C CSE E de eve vig gilar re dura d ante e le e fasi d del get tto del d CL LS, ond de acc cert tars si ch he ven v ngan no risp pett tate e le pre escr rizio oni pre te nel n PSC. evist
Lo o sc cam mbio o di i inform maz zion ni, t tra lIm mpr resa a es sec cutr d il fornito ore, po otre ebbe e pors p si in n es sse ere, da a pa arte e di i rice ed quest tultimo o, attra rso linvio di una a do ocume enta azio ativ va a a: aver one rela lora l ario o di acc ces sso al c cantier re; la l com mun azio one de el nom n mina ativ vo dellad ellIm mpr resa a che c pr resenz r alle a e oper razioni di i nica ddetto de zier forn f nitura; le l cara c atte tiche del d me ezzo o di d tr rasp port to d ater riale e al a fine di ver rific care a co omp pati ibilit t con c n la a erist del ma e la viab v bilit e le car ratte eris stich he del d can ntiere; il i pe erco orso he il i mezz m zo di d tr rasp port to dev d e s egu uire e pe er ra aggiunger re la a zo ona a di sca aric co del d m mat teria ale; o ch le l mod m dalit cari ico del ma ater riale e; t di d sc lev l vent tuale nec sit di utilizz zare e gli ap ppa cchi di i so ollev vam men nto del l ca anti ere e pe er le o operazioni di i n ess arec sca s arico o.
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LEL L LAB BOR RAZ ZION NE DEL D L DU UVR RI Va aluta azio one e de ei ris sch hi da a in nterf fere enze
Il Min M iste ero del l La avor ro, per r me ezz zo della d a Com C mmis ssio one co onsu ultiv va perm p man nen nte per r la salute e e la l s sicu urez zza sul l lav voro o, con c Le ettera Circ C cola are de el 10/2/20 011, , ha a fo ornito alle a e Im mpre ese e es sec cutri ici ed e alle e Im mpr rese e fo ornitric ci di i calces stru uzzo o prec conf feziona ato, , ind dica azio oni ope erat tive e in relazio one e alle info orma azio oni da sca amb biar rsi in mat m teria a di i cure ezza a dei lavo orat tori coi invo olti nelle dive d erse e fa asi d di la avo oro ed alle e pr roce edu ure da seg guir re in n ta ali o operaz zion ni, a sic pa artire e da alla a ric chie esta a di forn nitu ura di CLS C S de ellImpres sa esec e cutr rice e, fin no alla a a co onse egn na d del prod p dotto in cant tiere e. Att tene end dosi alla L Lett tera a Ci irco olare e in n pa arola il for rnito ore e lIm l mpre esa ese ecu utric ce ade a emp pion no agli a obb blig ghi rela r ativi i allo o scam s mbi io dell d e informa azio oni che la a Norm N ma, , pu ur preved den ndo leson nero o dalla a e labora azione del DUV D VRI, , aveva a in ogni caso c o la asci iati ina alter rati in cap c po agli a inte eres ssa ati.