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Ezio Fornasieri
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Controllo di tenuta
Il controllo di tenuta viene effettuato per immersione, previa pressurizzazione, oppure con spettrometro di massa ad elio
D nom. Tubo 7 mm
Di (mm) 6,95
5/16
8,5
9,1
25 x 21,65
25 x 19
25 x 12,5
25 x 25
3/8
9,4
10,0
25 x 21,65
25 x 19
25 x 12,5
25 x 25
1/2
12,5
13,3
35 x 35
30 x 26
5/8
15,9
16,5
60 x 30
Nota: Di e De sono valori medi dopo lespansione, per lo spessore di parete pi usato pt e pl sono i passi trasversale e longitudinale (rispetto al moto dellaria) Passo alette: 1,5-2,4 mm (senza brinamento), 4-8 mm (in presenza di brina)
Le superfici alettate sono tipicamente usate per equilibrare le resistenze termiche superficiali sui due lati di uno scambiatore, quando i coefficienti di scambio sono molto diversi, come nel caso di aria e liquido. E per illusorio pensare che la superficie estesa aumenti la capacit di scambio in diretta proporzione allincremento di superficie, in quanto il flusso termico entrante allestremit dellaletta viene trasmesso al tubo per conduzione e quindi si crea un gradiente di temperatura che riduce la forza motrice dello scambio termico, man mano che ci si allontana dalla base. In altre parole, la superficie di scambio diventa sempre pi inefficiente, quanto pi ci si allontana dalla base dellaletta e ci tanto pi evidente quanto pi elevato il coefficiente di scambio superficiale e quanto pi ridotto lo spessore dellaletta. Per calcolare in modo semplice le prestazioni di una superficie alettata si introduce il concetto di efficienza dellaletta f, definito come il rapporto tra il flusso termico reale e quello scambiato da unaletta ideale con temperatura uniforme ed uguale a quella della sua base (questa condizione equivalente ad attribuire al metallo dellaletta una conduttivit infinita).
Lefficienza
Ta Tmf Ta Tbf
1 e Se
dove: Ta = temperatura aria; Tbf = temperatura base aletta; Tmf = temperatura media aletta Allora la resistenza termica esterna dellaletta Rte si pu calcolare cos:
Rte =
Tuttavia una superficie alettata composta dalla superficie delle alette e dalla superficie libera dei tubi, che presenta efficienza unitaria. Considerando che la temperatura alla base delle alette la stessa della superficie esterna dei tubi Tbf, il flusso termico globalmente scambiato si pu calcolare cos:
&= Q
Af (Ta Tbf )
s
essendo Af = area aletta ed Atu = area esterna tubi. Analogamente allefficienza f dellaletta, si pu anche definire lefficienza
&= Q
Risulta quindi
Atu + Atot
=1
(1
KS =
1 1 + S i i 1
e s
Se
E da notare che il valore del coefficiente globale di scambio termico K arbitrario, in quanto dipende dallarea considerata come riferimento, individuata con S. In altre parole il dato oggettivo la trasmittanza termica KS e non il coefficiente di scambio K.
Determinazione dei valori locali del coefficiente superficiale di scambio tramite analogia tra scambio termico e scambio di massa
Distribuzione del coefficiente di trasporto di massa (m3/m2h) in unaletta continua con due tubi in linea
Determinazione dellefficienza di una superficie estesa soggetta a scambio termico solo sensibile
Le prestazioni, lato aria, di una batteria alettata sono definite da un coefficiente di scambio ( ) supposto uniforme su tutta la superficie esterna (aletta + tubi)
&= Q
&= Q
Af (Ta Tbf )
*
(A
tu
+ Af )(Ta Tbf ) =
(A
tu
+ Af )(Ta Tbf )
&t = q
cp
sw
(ha
hs )
& = Q t
f ,w
cp
(A
+ Atu )
(h
hbf )
efficienza dellaletta:
ha ha
hmf hbf
Af Af + Atu
s ,w
=1
(1
f ,w
f,w
? Come per il caso di aletta secca, ma con un coefficiente maggiorato per tenere conto dello
*=
cp
s,w
s,f)
efficienza della superficie estesa (dellaletta) con formazione di condensa hs entalpia dellaria satura alla temperatura della superficie fredda
hmf (hbf) entalpia dellaria satura alla temperatura media dellaletta (alla temp. della base dellaletta)
Le superfici intagliate moltiplicano le linee di formazione dello strato limite. Lo spessore dello strato limite laminare piccolo allinizio e cresce finch due strati limite contigui si incontrano ed il moto diventa pienamente sviluppato; il coefficiente locale di scambio tanto pi elevato, quanto minore lo spessore dello strato limite.
Valutazione energetica, lato aria, di geometrie diverse: il criterio Goodness area factor
Sono di uso comune superfici di scambio che intensificano lo scambio termico mediante corrugazioni e/o intagli, con conseguente incremento delle perdite di carico. Per dare un giudizio di merito tra diverse geometrie, sono entrati nelluso criteri che confrontano la trasmittanza termica e la potenza meccanica spesa nei ventilatori, a parit delluno o dellaltro parametro. Il criterio GOODNESS AREA FACTOR caratterizza ogni geometria con una curva che mostra il coefficiente di scambio termico a (in ordinata), in funzione della potenza spesa per unit di superficie (in ascissa). Ovviamente, il confronto favorevole alla geometria la cui curva si trova in posizione superiore allaltra.Da notare che la forma dello scambiatore non influisce sulla potenza di ventilazione, a parit di velocit frontale e a parit di area di scambio.
Applicazione del criterio Goodness area factor nel confronto tra diverse geometrie
Distribuzione del coefficiente di trasporto di massa (m3/m2h) in unaletta continua con due tubi in linea
FINE