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caissini' cn questo qua|ta do anna d pubbf icazione puntaneftto deL 'g1, e' m)rnelo' L giornaLno g aL seeonprlno ap-
o porgo a uo augur
la speranza che giunga senpre g.?adto helLe DostPe case iI d. ttFraternitt'. In quest i gio\ni etenti aL nediorientali: deLle Eiano un Pot tutt dsorentat
a causa degli
pensal1a che La gue?ta orna appartenesse snL't generazion da rpetersi e' p ad Lte e non dotesse essere dttualc' ditL-
rieot"do
su di ta
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e iolenza' possana
"Pe"ch?" a che
cristani
t?\)are nella
Ld viPosta
Perch po?tata
pienanente
solo neL nond futura. La causa profonda a tutt gustzia, dello ;conoLg nento delle PeLaziani ulane
abbandonato Dto e le sue woposte d li anore, Le sole che garantiscona che caft na
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La pace. La cauaa l agn ftale sta dentro L peccato ha rifutata l'a conunione
L cuore dell'uono,
cn Do e con fral:elli;
Crista
sala
accettandD
Ge6, povt.ltoPe
di
pace,
possiaho
linnova|e
na Ete7si e i nosl:" rappoxt con gL altri. IteLLa nostra ps|ano nostro no Da fare cotteta situazione per ode?na, perc, gL eoenti' se nateralnente possana' d pace, anzi non
nulLa di
fet'nare
c"istian,
esere eost"utto!1
scambieDolmente cone da Do
Ge6 ed ecclesiaLe,
sa Io
La
nostra
flza
nel
na'tro
npegno
perenale
o sono icino
can La preghieta
e con La ptesenza
sia " cio assemblea convocata dal Signore Partecipafe quindiallaeucanstiadomenicaie non soltanIo assorvere precello un rmposto dallachiesa,n semplicmente un praticarele proprie devozionipersonali, ma una assembtea rcdunatadalto SpL rllo Sarlo nellaquaie si condividonogioie e soferenze ci s scambia la pace e ci si melle in ascollo di Dio che parta Nellascoo delta parola la comunil ricordai grandilall compiutida Dio nella Storia deglruominl, gli insegnamentl di Cristo. la lestimonianza dei profeti e degliapostoli. Non soroun ncordodi falli lontan nel lempo, raa Parola vlva ed eflicace che opera anche ogg ci che annuncia. oualche cosache d a queslo ' ,l , vengono portati al a! qlofno 0l leSt? sio'no terona,ir resra: Ouindi dela pane il tare ed il vino come seaobramo d,menl,calo cheaue gno del lavoro di tui e il sasla il giornoche il Signore ha ( fpesro rr oronrrro /atlo.Lurl'hafattoper;oi afiin- cefdole, a nome di tutti, eieva di lode e che nor possiamo rikovare I I{I9_qAL SIGNOBE, in al Padrela preghiera ringraziamenlo di perch pace, noi \>{i5$iT,gtl esso Ia ir senso oeha possramo pane lcevere // del/a Cos canta la lilurgiainneg- noslravita, la comunione con i giando al giorno di Pasquae noslri iratellie il rapportocon vila che ci rendeunilie ci aiuta cos ripele nel giorni che gli colui che ci ha creati.Percapi- a viverecome ligli della risur- Dles do- re tutto questo abbiamo biso- rezione. antichi chiamavano minica", cio giorn del Si- gno di fermarci,di lare silenOuesla la lonle vera dalla gnore. zio: ecco tr vero senso del ri- quale scaturiscela gioia che Per mo,ti oqoi ,a domentca poso dome4icare ll lermarcl pervadequestogiomo e tu i l dellanoskavita sotouna paia oa soht im. da e oslre a Ml quodrane giofni dove aiulare a rlscoprrre la pegnidr ravoro e d' stLdo, una Dall'Eucaristia la comunit pausaper riassarsi. lareun o;- gralulladella nosravila: ac_ mandalaa risanare il mondo ro con la famiglia.ritrovart i corgerci che il mondo esiste spezzando te catenedellingiuvecchiamici,rirnanere attaccali anche senza la noslra altivii; stizia e condividendoil pane al lelevisore, oppureluffarsinei flscopflreche esso dono di con i lialelli pi bisognosi p sfre, uro. rilmi del divertimenlo giorno quindi, Questo invaso naloper'll,ovarsallasera, piu E ;l g,Orno d, /eStA dell.intera dallagioiadel Sgnore risorto, slancnre vuol cFemar. per cui 4essuno corFunil. de_ dMenlasegno di unit in un Per le persone in difiicott, ve senlirsiesclusoo soto. Ec- mondo e segno di .disgregalo poi,queslo gjorno rischia didi- co perchal centrodi questo speranza ed allesa del grande vela,e il grornodela sohtudi- grornovi la cetebazion;e det. giorno che Dio da sempre ha ne, della malinconiae della / eucalisra. ll Oopolodi Dio preparalo per tuti gii uomini noia. chiamalo a divenire - Eccle-
R iscop ri a m oA#:"J"ru:,:,".,13,[T""?:,
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lo gitttinezza S e costruiretno all'uortto 9i nelriqteltodellaviroc ncll'oltenzione r!'cloisrttot ii,, ru',r,rr,\n,tnloto S' tliont,nc. tt'.rtintttrtirtn:n rlarctrtt, :; S c,
r ' I t ) l c n z t t , . s o l l t ' ( Do t ((tt t J t : l r ( r ' ((
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lc tttattirln' S,.rr1rrr,,r, rirrtltot'rrrci $ dtvantial nnle. al dolore,alla di.spcrozione: ( sorenlo, conleMaria,presenza anca e discrcto (i chesi donagratltito.n'rente. S , nlrr,ro il coraggiodi dire t fatttigli". [: nello saroln.rrogli atnici chcCristo Iu rcrtezza: saledellntcrra. q snranut
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TA P A GINA
DEI GIOVAII
l',ln s e c ' u l l D l o c t e c t H A c R E A r tE c H E s r p R E N D E
cuRA Dt Not, LEGITf 40 P E N S A R Ec H E N o N c t LAscl AL BUIO SU SE STESSO E N O NC I L A S C I C E R C A R L A O fENTONI. NA LASCIAO INFATTI UN RICORDO PERENNEI LA BIBB]A.
E r u r n a nn ee l f i o N D D o ELLA B r g s r n c o E E N T R A R E u N AG R A N rN
D E F O R E S I A , D O V E C ' T A N T OD A E S P L O R A R E i LBERI SECOLARI A E GIOVANI, UN I1ONDO DI COSECHE APPARENGON O A L PASSAIO E A L P R E S E N I E . S I P A N I I I N F A I T I D I A V V E N I M E N I IP A S S A T ID A
La Brgsle DUNouE L A s o R r A u t l A N AE S P I R I I U A L E D I U N p 0 p 0 L 0 c H E v l v E N E L L FR E G I o N T F E R T T Lo I e L L a p a L e s t r t t nr cHE RAppRESENT LA sroRrA Dt ruTt GLI uomINt, Ln paRLA DELL,uMANTTA Slcna Scnlltuna cosl ct ,E L L A D
S U A O R I G I N E E D E L S U O D E S T I N OE L E V I C E N D EN A R R A T E RAP-
pRESENTAN 0 t 4 0 D E L Lp uN oE R o G N t u o t . t o cHE DIo cularn oeer s u o u A L s r A s t S R A D AD E L t 4 o N D o , I r _ l E s r o B t B L rc0 p E R L'uNtcA Bnsr R t s p o N D E RA EG L I t N T E R R o G A f t v tI oGNr D u o r 4 0 :c H s o r u o ? oe oove vEneo?
BARONE IIZIANA
fa vifa
appuntamento per la vita i.l pi sgnificativo La gio.nata a favore 'iepopolari, religiose e culturali annuafe per iniziative quella .l.a vita umana. La prima dmensione della vita da coltlvare da Dio' il La vita umana un "DONo", creata e.edenta spirituale. e nel DONARE' Solo se si apprezza nef ricevere cul valore e nel dono, viene spesa frutlruosamente e divissuta nella gratuit Affidata aLl'uomo la sua venta moneta buona, che acquista valore. pre/ os E sLo potere. apparLiene e non per in vi ta g]i pi vissuta di essere renderla sempre degna Proteggerla e e fragile. nella natura del1'uomo. E servendo la vi!a si compto iscritto diventa consapevoll del bene della vita. : comprto iscritro ne.la nLJra de-t.l uono. Si v.iv.i per servrrc la vita de1l'uomo. E servendo la vita si diventa consapevoli del oene della vita. la per primo e da far riscop:'ire 1l luogo da animare I'FAMIGLIA CHE SEI" ne1la condivisirie DIVENTA CIo' famiglia. dialogo, riservati al tempi e degli spazi dei indispensabile nel perdono, specialmen_ reciproca e nel1a gratuit, nell'accoglienza te nell essere scuola dr preL e di preghiera. Serv-re la vrta -rn pazienza, riflessone, volont, si t.a:impegno esigente e .ichiede, di Dio sull'uomo. Ser\rre ammaestrare da]la verit ta di lasclarsi per alimentare il dono della vita, per la vlta azione. S vivi e nel promuovefe nuove accoglienze verso operare dunque concretanente verso le famiglie con persone handicappate o i bambini e i minori, verso famglie in sofferenza, a cui e disabili' infeflne, o anziani Ch porta segni non si pu rispondere innalzando barriere di difesa' prima che di tutto, penosi di attende ' sofferenza e di norte si nasconde i] volto di di ]u si abbia cura. Sotto questi volti CRISTO, cominciando unani si costruiscono pazientemente, I rapport E' facile altrui. i diritti a riconoscere e rispttare anzitutto 1i rispetiino: e pretendere che gli altri i nostri diritti il drritto di essere conpresi, il di essere ascoltati, il diritto per dritti gli noi e tanti altri abbiano tempo diritto che sono degli altri riconoscere che i dirltti ancora.Pi dificile paltra. volte fa per E' dura stretta che a noi. strada e doveri Suante volte ci viene la tentazione di chluderci a riccio nel nostro guscio e far da soli! E invece da] gorno del nostro concepirnento e ]a luce, noi dipendiamo da da] romento in cui abbiamo visto siamo debitori di gesti e di sentimenti che rendoaftri e verso tutti vita. Per vlvere e crescere g1i uoTrini hanno no pi -Lieta la bisogno di conoscersi e di lavorare inslelne, di amare e di essere che pure segnano le L'odio, la violenza, le guerre, rianatr. tappe della storia unana, non possono distruggere la profonda aspirauomlnr che spnge gli fraternit e alla solidariet, zione alta a incontrarsi (1 parte) e a colfaborare. MARISA DI DEO
Af\lIwffi *ffiflFfl)
Preglli era di Raoul !'ollerau
Nelmondo mancano milioni di nedicr: ispira iTuoi fig a curarer nelmondo mancano nrilioni di maestri: ispira i T oi figliad insegnarei la fame lormelta itre quarli de]la terra ispira iTuoi figlia sentinare: dacent annigli uorini hanno fatl0 quasi guere: cento insegna aj Tuo!figliadamarsi. Perch. Siglore. nonvi amore senza il Tuoamore. Facheognigiorno. e pertuttala vita. gioia. nella neldolore. noisiamo lratelli. fratellisenza frontiere. Allorai nostriospedali saranno anche le Tuecattedrali e i nostrilaboratori 'l i testimoni della uagrandezza. Neicuorideiproscritti di un tempo n4r i fittmi in^!,i!!4+i ,,rqu,,,o1,... risplenderanno i Tuoitabernacoli. Perdono Allora. nonaccettand0 altre tiranlie perla bomba atomica. chequella della Tuaboni. il lavoro a catena. la nostra civilt martoriata odio. la macchira chedivora l'uomo dalla violenza e daldenaro. e Iebestenmie coniro lamore. rifiorir pace giusiizia. nella e nella Noisappiamo chel'u ci amie che Come l alba diventa aurora. a questo amore. noidobbiaro la vjta. e polgrorno. Strappaci dall'asfissia deicuori voglia il TuoAnore e deicorpi, chei lglidellanro duentila. piu deturpati nascano Cheinostrigiorni nonsian0 lella speranza. dallinvidia e dallirgratitudiIle. pace, crescano nella (lalle terribili schiavitu delpolere. si esli|lguano infine nella Donaci la felici{ di arnare perritrorarti. Signore. 'l'u il nostro dovere. cleseiIa Vita.
Tempo di paura o primarera d aruore? Atomo; t onfo dell uomo o patibolo dell umanit? aiutaci!' Signore Detentorj ormai di unaparticella 'l della uapoieuza, eccoci daraDti a Te.deboli. fragili, pir.r poveri che nai, vergognosi delle nostre rattOppate c0scinze e deinostri cuori a brandelli. piet Signore. abbi di noil Noiabbiamo costruito clliese. mala nostra storia unaguerra senza fhe: noiabbiamo costruito ospedali. manoi. peri nostri iratelli, abbiamo accettato la fame. Perdono, Signore, perla natura calpestata. perle foreste assassinate.
A4,qttt'txt Uaru.otlatu.t
bellae aoche liera.Saonoraccontare comemai si I'esigenza senrita di fare il viaggiodi nozzea Ro. ma e di pregare insieme un'Ave Maria in S. Maria per Maggiore i figl che sarebbero venud: un modo per anesareche si vorrebbeviveresullestrade di Dio. Srandoa mvolainsieme, Denue si condivide il pane si cordivide pure la vira e si respira r{voha unarassicuanre almonia Sonoquesri momenri che possonodissipare le nuvole grevi dell'incomprensionee aiuranoa vincere le paureche rendonoinceno il caqnino. Divenu allora possibilefar nascere !egli animi dei pi giovani una lieta generosit,di' sposra a farsi avanriper accogliere Ia voce del Signote cre cnral]ta, Per questo imponante che le famiglie difendanoi momenddello srareinsieme. Divenraessen zialeresistere all'invadenza delia televisione, agl.isfo' ghi di un newosmoesaspenlo prcprio chefensce le personepir) amare,dominare i desideri di rivalsa pesamisilenzi.Iasommal'ane del laccbegenerano conto ha bisognodell'ane di saperriposaree di saPer Perdonare. Ven po il giomo in cui si porr con grazia e pone la domandasul futuro, perchrocdiscrezione cher ai giovani conrinuarela storia. Sarebbebello che discutendo della scuolada scegliereo di come mette! su casa,o comrnquedi chc fare ndla vita, poi un rDomentoper dire un'Ave Maria, dmanesse perchsi sia aiutari, olne i calcoli e i progeni, a fare la volont di Dio. ]. IL DODICESIMO COMPLEANNO
porrebbeesinvece, ll giomo del compleanno, per accorgeniche urt figlio sla davsele I'occasione vero divenmndo uomo e una figlia su diventando donna: e forse quando gli amici se ne sono andari ed finiro lo "fmbio,degl augurie dei ringraziamenu.prop o la seradel gromoin cui si compiono i dodici anni pu esseleil monenlo per ceicale urt dialogo piir serio e gettare uno sguardo sul futuro: e pregareu!t, poco insieoe, perch venga il Regno di Dio e siafana Ia volonrdd Padre. Gesr a dodici anni provoc la medirazionedi suamadrerestandonel rempio e dichiaraldo la sua obbedienza a Dio; il programma ddla suavira era gi decisoin quellasconcename parola:"Non sapevatecbeio devo occupanni dellecosedel Padre mio?"(Lc.2.19). E mohi dei pred che si spendonoa serviziodella Chiesadi Milano cordano che a dodicr anm erano g in cammino. Del resro.ancheogg! ur piccolo . di ragazzi guppo - Eoppo piccoJo nel Seminario di Masnagoe nelle scuolevocazionalidi Lecco e di Saronno,consentedi ribadire che possibilea docuq anru accog[ele un lnvno pe! un progeto coraggiosoe uovare la forza per i necessad disracchi. Mi pare di indoviaareta i genitori che semono di quesddiscorsiuna meraviglia vicina all'increduli. qualeaiuto sia pcr una gioDobbiaao per pensare vane libelr I'accompagnamento attento e ricco di proposre che viene offeno nel Seoinario a chi desidera seriaroenteconsiderareuna ploposu vocaaonale Mohi genirori si prendono cura che i figii comincno presto a, imparare I'infese. perch potr loro seMre quando saannograndi ed bene studiare anchepianofone,muoverepassidi danzae aodare agli allenamentidella squadra di calcio:aicuni cohivaoo il sogno inconfessaroe iroprobabile di averein casaun campione. lnvece gli inviri a un ascohopirartento alla Parola, a una pi seariflessionesul lerla vocazionale inconuano spessoindifferenza,se non proprio diffideoza. Sembrainsommache ci sia piir fiducia nelI'allenatoredella squadradi calcio che velso Ia !4per i gio' premua della Chiesaroianese dizionaie vaoissiml per Non raro che il fruno di tante anenzioni dotare i eiovani di lutri i mezziurili ad affronrarela a cui stap data la Persone vira sia la delusione. e non toperose possibilfua di. fsJe ruo vegerano cosa lare qualche dovebbeto sannoperche abirao a essere Il mondodi domanicontinuer roi in mezzo a se oggi e la Chiesaci sarancora impariaoo a fare allegiovanigenerazioni ProPosle del Vangeloe sei ragaza le esigenze che rispecchino prestoa cohivaleil desidecominciano e Ie ragazze perchhannomolteragioni grandi, rio di diventare cheIi ha inudli il Signore per sperare di non essere loro su di allaviraconta chiamari
I I
il terzo compleanno del priQuando si festeggia oo fig.lio,i genirori procurano un dolce specialee forse persino radunano i piccoli amici e i parend pi vicini Pensanoin cuor loro: "sembra ieri che nato ed gi grande!...". Quando si festeggianoi dodici anni la festa pii: chiassosa e i regali piir cosrosiI genirorisi senolto gi un poco degli iacusi lla i giochi scatenad dei ngazi Pr-rre " ancora ia cuor loro pensano: un barobino". Succedepenaato che una festa di compleaano e un momenoper consumarc pasliccini e accumuIaresofisdcari passateopi un giomo in cui i genitori concedono rutto e non chiedono niente. Qualche volta, perfioo, sembralegittimo il s_ spetto che in fondo i genitorivorrebero rinchir:. dere,nell'infanzra_ il figlio o la fig.lia:che rimangano baobini, cosbelli.cosisimparici, cosconfidenti. C' sempre la sorile rentazione della sm.rmen_ taJjzzazione: un bambbo rieupie la casae la vira, ur lunedio per tanresolirudini e frusrazionichela vira di coppia non risparmia: e sembraancheal ri_ . palo, trncheresra bambino. dallemrnaccrose insidie or urtasocier malata.
LA MISERICORDIA DI DIO
- (Un tale dt una citt dell'Abruzzo, che da vivo si burlava di religione, di preti, di paradlso, di inferno e che non conosceva com'era fatta la sua chiesa, diceva di voler morre da cane come lo accusavano di vivere alcunl, Lui, uomo superiore ridicolizzava tutto e metteva con molta soddisfazione I'accento su quella parola "cane", come se fosse una decorazione al merito dell'incredulit. Un giorno sl seppe che non era uscito di casa, che non poteva pi uscire perch I'aveva colpito la paralisi. Era una parallsi pro gressiva. Giunse a non muoversi pitr, neppure la testa. Solo le labbra si muovevano a stento, Era I'ultimo richiamo della mise, ricordia di Dio. Ma lui se ne serviva per allontanare da s preti e monache e quanti amici e conoscenti gli accennavanoch'era meglio pentirsi, perch non si sa mai. Ma lul a ripetere quello che aveva sempre detto, che voleva nrorre da cane come era vissuto, E che se c'era I'inferno, voleva andare a vedere come era fatto, Sarebbe venuto a dirlo ai suoi paesani. Non ce ne fu bisogno percb un giorno si sentlrono urla d disperazlonee di spavento usclre da quella stanza,Erano urla raccapriccianti accompagnate da mille bestemmie. Accorsero viclni e passanti, L'uomo paralizzato, che da mesi non muoveva un braccio, non girava la testa e le gambe erano di' ventate due pezzi di legno, l'uomo era in piedi, rltto, gli occhl fuori dalle orbite, le mani piegate ad artlgll, la bocca storta in ghigno rabbioso di fiera. I presenti si fermarono spaventati. Poi si udi un rimbombo di catene per Ie scale e una forte scossalnsleme a un latrato continuo e impressionante, che caratterizzarono gli ultimi momenti di vita di quell'uomo che stravolto si accascigridando: "No, no: Piet"". Quella morte spaventosa di qualche decennio fa e alcuni testimoni vivono ancora.
istiruiLi
da
ces
Cristo
dr.rranle
fa
sua
vita
Dio
con noi.
il
piu
grande amico, perch Gli amici partecipano Perci Ges nei fino
dala
Sac-ranenro un segno d: quesra amicizia ed amicizia nostre di Crisro necessadi iducia, che iede s.r
tenerezza le
disposizioni di
riconoscenza, fede. Un
albandono, senza
Saclamento
ripetuto fare
nul.La-.
Se il-
Signore
a fondo
come Pietro,
che pletendeva
Sacramnci
aiuLano
senza Muoie
sacramenti
rinunciasse
fisico.
sua onnipotenza
^^n; .^^-,
di
a.r vuoie
Lestamento siano
sta
scrittc':
-Dio
sicura I
cristo,
Sacramenti
sono la
ANTONELLA DI
NARDO
i''.
QUARESIMA
Cornunenente detto Tempo di tenpo (40 giorni) in preparazione affa Pasqua' converslone, di penitenza e di santificazione impegni che la periodo Chiesa, attraverso digiuno, intensficata. la liturgia' opere buone, Tre sono i principali ci propone in questo quafesiinale: preglera. IL DIGIITNOun si Il verc digiuno non si .innovato di litnita a una pratica esteriore, it
Digiunando
atteggiatnento
rinnovanento Cristo
cuore, Si
vita
risuscitato.
1a vi:a
giorno
con un cuore
- L'aDore
condivisione il dovere
beni'
nettere oltrepassa
a disposizione te
necessit i1
quanto
considerare
povero
Cristo
venuto a condividere
e 1a vita
dei pi tniseri".
PRECHIBA senza te
speranza,
cristiano
proprie
attiwit Ia civiI.
terrene
impegni
deve sforzrsj
.ostruire In la
de.I-'amoresecondo i.I p-ano di Dio. in questo tenpo, del nattino a non tralasciare e della ci sera. mai
inpegnanoci, e le
preghiere
Basta un o cl
solo
nostro
detto sentirci
attentamente pi buoni
quando umili.
alziamo
e pi
tutti
secondo
eccezione:
granili
piccoli,
ricchi
CONSUETA SARCHESE
APPARI ECONOMICI
Da mofLi anni ne11a nostra comunit Parrocchiae per interessav reperire i commissione che si compleLare i Iavori deila chiesa. D qLrandc staro
c'era una fondi e prescric| ^ ^-'^^ri n:r.^^.h,: ,rr nnrcialin per 9l ] d e l l a chiesa, che cur anmjn:sLraztone econo[ici, ffari anche nefa nostra comun.it si forrato questo consigf.io, - ^^ :r ne-f-- rnor: h: c-- vecchia g u e s r i d u e c h e i c o m p o n e n r d l cons.iD e v o o r ' r e commjssione. q n ^ dli err mmbri oreziosi defa nostr comual servizio -; '; .--i,i'^ i <^rr^ ,,t t i i n,,n_ : rl: vicr: nr l . ' i - m p e 9 n or coliaborazione la disponibilit e a preziosa Ia seriet, Ho ri flettuto anni hanno sempre dimoscrato. che in tanti
h,i*: i; c^ .r:r d.rc: -l.r ^4-<:d' i ^ non vj
h^t14
ho ascoftato nascondor che anche se con un cerIc d]soiacere, o-ne che pi ,i srJgger;renri dei nosLro Vesco\'c ch{ c:ce: qi se:r'izio alla comunit" persone facciano quesLa esperieiza :1 qjr a-"^i h ; > , : 1 I / I ? , I q q aJ h^ e-i,, ^ l _rio per - . F .<.; .d _ l a i a c e v a f a c e rca, s i a c o m m i s s i o : : e c : 1 e economici 9i afari formato un spazio ale nuove leve. to !etci dando cos pei. gli affari econo:::c: :::Lr da giovani, unico consigiic' ques:l che la mia quida in :an-"i anni cresciuti sotLo e sono i SigE. r:: CfRI F I O R E N Z Ovivo in fi\ezza a voi R O C C O- D l D E O P A O L O - F I N : Z : C g N Z O - I U R I S C I DE FRANCESCO DARIO - VERNA FRANCO- s.e:c senz'e1+-ro DESIDERIO - SARCHESE
.h Fh^h .^-n^ronii .lI dr.c- iJa::r
dre a me un prezioso aiuto e a1l comuni: uaa ae:la :es::foro irnpegno e del1a o::o ils_oonibii:. monianza del DA.I REGISTRI PARROCCHIALT
Elv r.r:.r:-" c;dn^r ttAnCO e O SOrl.idono nej:e Cu__: t-er-e
- uccELLI CHIARAdi
vtsRNA LUANA O:
Mauro e di
Di Giuiio
iaria Matrimonio:
Ue franCCSCO
d-d lorc \.ira teirena: DI NARDOPIERINO a. 69 - PANICO ANTONIO . J4 _ IEZZI - FLACCO CAMILLO a.2? - MASCIARELLI M. FELICIA a.78 ^ cf i /if,'nr i I a n^er r hradhi/i ,l: .r,ffrdi
NICOLETTA
4!!u!T44E!T1
2 Febbrai. - Presentazione del signore - candefora - ore f9 s.Messa 3 Febbra.io - S. Biagio - Af termine delle S. Messe benedizione defla gola. 13 Febbrai.. - Le Ceneri - ore 2O S. Messa e imposizione deffe cene!i Tutli Ci Quaresima alle ore 20 V-ia Crucis Venerdi I \ 4 a R Z o o r e 8 20,30 V C.ucis per V:1.r" De( e Pnro l O M A R Z O- S . Q U A R A N T O R-E o r e 1 8 A d o r a z i o n e c o m u n i t a r i a , Benedi d e l l e S . e conclusione zione Eucaristica Quarantore. da vifla Ir.riisci 5 M A R Z O- o r e 2 0 , 3 0 v i a C r u c i s a p a r t i r e fincaV-lCarore.
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c r e s i m e, M a r r i m o n i , F u n e r a - i Benedizioni defle case Questue in chisa Questue straordina-r.ie Artivir pastoral i Candeline votive
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6 7 2. 2 a A .678. 400. L. L,
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Entrale e sttaord.
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Manutenzione ordinaria
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P ar r o c o
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spese var ie
Totale Us c i t e
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1 3. 2 4 ' 7 . 8 6 2. 1 2. 2 6 r . 5 4 6 . 946.276.-
Per le varie giornate MISSIONARIA, S. INFANZIA, LDBBROSI, IJNIVERSITA', PUARESIMA E AWENO DI CARITA', LUOGHI SANTI, ecc., L. l.4O8.OOO.- che sono state versate a1la Curia e-&-&=&=&==ri=6-& RESOCONTO BUSTE OTFERTE
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buste, a tutt'oggi ne sono sate riconsegnate in parrocchia un vrvo n" 11, per un rmgorto complessrvo or L. J.J9/./oo. r r1i- dr'qr .-r dcarsamente e
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materiali spontaneamente hanno conlribuito alfe necessit ce].ia loro Chiesa, i1 Signore li ricompensi fargamene con i suoi aiuti e fe sue benedizioni. l{ancano per 78 buste, vogfio sperare che queste persone, che probabilmente si sono dimenticate, non Lardino a compiele i1 d..vere ci conLribu.ire afle necessiL defla chiesa.
11 giorno 21 ottobre, abbimo avuto fra noi if nostro Vescovo t a che ha amminisLrato Cresima a 15 giovani de1la nostra parrocchia: BORGHETTI MICAELA, CENTOFAryTISABRINA, DI DEO ALDO, D I N A R D OG I O V I N A , D T N A R D OL U ] S A , F I N I Z I O M A R I A L A T J R A ,F I N I _ ZIO TOMI4ASO, MARIANI M. CONCETTA, MARTA.NI EZIO, MARTNELLI ANNARTTA, MARINELLI MIRKO, SARCHESE LORENZO, SARCHESE ANNA RITA. ROBERTA. TIBERIO CARLA. Vi TiCOrdO ChE 1a SA.RCHESE cresima non i1 sacramento delf--ADDIo-, ogni l5 giorni al ginved.i, ai le ore 19, c' -L caLechcsi per coloro che gia. tropp.) hannr) fatlo la Creslma. di saperne Non pensate g r a v e e r r o re... un fede, sarebbe alia vostra riguardo
30 24.. 26
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62 43 { llErird rhbrrrcr. - c a r o .p e r c h o g n r\ o l i a c n er r c n r e _ "Conrc drdefrnrLrnrsg.r" ! n a s o m d a i s e m P r . d o d e s o l d im j di e!\ ur Pr( ai frl piccola:he la tiderel "\lrci x uio ma tamenre - Perch a m e P j a c . e d . r i d b u o ' u.nn!llr
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PALLINE FESTOSE Assomigliano queste a coriandoli palline. allegre Eccons la ri cplla:sballete in un'insalatiera 100gr di mascarpone. 50 gr di p un tuorlo bu'r0,100gr d' Tucchero a velo d'uovo. Lavorate perun quarl0 d o16,p0iunite 60 grdi cacao, on biccherio di maraschino e 133gr di bisco ; secchi lipo lllarie od oswego sbriciolati conl'aiuto di unaho iqlia che, adope,ara In s e rn qiir,fardeibiscolti unag'anutosa larina. 0 e cteun impa stossai denso col quale formsrte palline delle che, a na a uq ruzzolerel nellaoraneila c0lorata. La roverete dai dr0ghieri e in tuti iSupennarket. fenetele palline in lrigoprima
FUNGHEr| . sr. 50O d l!.na . gr 100 d buro ' gr. 150 di zuc_ chsro - 1 ovo r.re.o - i cccnrarc d cac30 Bolland .PANEAN' G E ! l ' - 1 b u s t i n a d ; L t ! i t v n 1 9 l r ! o. P A N E d e g l i A N G E L I " I biic. luovo F a t e u n i m p a s r oo h o a e : . a a . i n r e . o l b u c c r e - o r a i r u , o r Ec iz r- i:-.ie e. ii ne hcomorale il lie! a : a e : r . n . a 9 9 r u n g e l eu n v i t o . D i v i d e r er o a s i a r : : ! . ; a r :r: orver scJra, ed Jno iar. oele DaLlrne con ra padl zuccnero Coi Jr: c!_ oar.a con un oastonona la_ sla blanca oe basio..,. ,'!renett 1. un tgame rmDU._ cendo la ioma o ur i!.,cc ..i:r ralo e clocete a icm. r..eia.
sUcrEDr CARNEVALE gT,500di l8rina bianca gr. 50 dl bro . 4 ccchj6idi zucchero. 1 u o v oi n l e r o e 2 l u o l i - 1 b i c c h i e r i nd oi v i n ob i e n c 1 b s t l n a d i v a n i l l i n a ( P A N E A N G E L I " 1 cucchia d i r h m s c o E a d l l m o n e . u n p i z z i c od i s a l e . f , 2 b u s t n ad l t i e v i t o V a n i g l i a l o " P A N E d e q r i a N G E L I 2 b u s t i n e d i Z u c c h e r ov a n i q l i n a r o" P A N E A N G E I I " . S c o g l e l e l o z u c c h e r on e l v i n o e a g g i u n q e l es a l e . r h u h e v a n i l i n a D i s p o n l el a , a n a a a r o n l a n ae v e r s a l e v i e u o v a , I b u r o i o s o . l a m i s c e l a p r e c e d e n l e ed in fine il levlo Lavfare b e n e e p o i l i f a l e l a p a s i a p i u n o s t o s o l l i l e e . . o o l a p p o s i l a r o l e l L a l,a l e d e l l e s l f l s c e c h e D c n l r . c l a l e a n a s l r i .a n o d i a p i a c e f .F r i g g e l e i n a b b o n d a n l eo l o d s e m l . F a l e r a l l r e d d a r e Sporverale c o n z u c c h e r ov a n l 9 l i n a l o
TORTA ALL'ARANCIA
rNcf,EDlr,lllA, 400iarna - gf 300zlccheo qr 100buro - 4 lova r o'cch'efe di rat - iscco ra scrza ravar _ epraruAardr duaranc i busnna u.vlro v.higlin'|o BEATOLINI dosr/. kq diraDcofaronera Diacere)r buslnaZlcch.ro vanigin.ro BERrOLtftr- qr. s0 I n u n al e r n a m e s c o a r e o z u c c h e r o c o n i l u o r l id u o v oe d i b u r o l olefall e keddo. ago ungere il succo e a s.orza de le arance. ta tanna d aire a prccoe porz.. tavofanrjo bene lmoasl Untre te chrare sbaui a neve, alte quali e stato Drecedenremenre aoaruntoil ' a r Fo a ? o i F l o p e . a z or ed .. " 't Lrevtro V a n r q h n a tA o F l O r , d dislibrlo unilormemenre Vefsare 'r reg ra mburara e spolvefaia d tann6 e passare subtro In 'iehpo o c o l l u f a 5 5 h n l l i a t e n p e r a l u r am o d e f a r as e n z a a p r r e r o spe c ascrar r a l o r a r t o r r o s p e n t o .a n c o f a p e ' 5 m n u 1 appen. srornara cosDarpenad zcchero vaniqtinato tEF.toLtNt e
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Penlcincrociale
12) 6) Prmi principl; Lavoi archeologioi Oizzantali:1) -Ihal 14)Tappeierai T3) L odierna andia; Sronoidella leggero; 18)Peso conle nocchei 1O Colpetto to-verde; P! es22) Risposla sgradila; ci; 21) T9lFerrliraicam 24) N4oderomano 23) Storcopalazzo seieconlesso; dl V 27)Concttadino 26)N4alerai na:2$ Cadenzalo; 31)Gergo.rngl 29) Nell'orloi 28) N4alvagrai spasiano Caponongoo 35rE delWe$ 33J se 32)Buliaio Bodr; 37) Bagna Voci asinine; 36) idrocarburi; deoli 40)\one oi 16rede' tgno r'')Bdq d o$,a, Casula corres9.2l Procesgond senza t,,,crr.lr Neoo,,io d'Ala' 4) | santodi un balo: 5) lvlogle bener 3l Voluto Pisa 9) pislola d 8) Centro automatcal 7) Una mante: ir 11)Vitesenza Al dl qua 10)Citle portolrancese; a b!io; sempre 16)Agisce romana; 15)Stazione ne...: 23) Si Sud'Ovest; 20)SLrd allaooppa...; 19)Sl aacca 28) verdlanai 26) Luisa latina 25)Cosa loro li colloi se;a 'emissarioi 32)Sugge 30) S sfogacon Lin;e scritle: sulseii38)Duenulht. iL 36)Vallone amorosir 34)Dentfo
e 3 ra drsec-nl
Dottore,
aerc<he(ado' ... rramksilivganti, alldeiva e (hi no e etelliri 3paziali la ov pirta n4tta rella?
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a I colma oet un prcle? - Mongiote il palla.. allo a ll colpa pet un pescoaAvete uno naghe sao e
1t C:3iiClt E NoiiE gl i oni pi soti no : Dormj l\l -t l D - j s . e n d e n z a .d . .a i " N a t i s t a n c h i , , A b i : a n r ei n . . C a s aC j R i p o s o ,V i a Q u elerna. t ' : = E : ; i o n e . . . 5 d n n ullo n e , e c j u c c i a - c l e ara nel C3e-li: pelatoi ilonhanno a v u t o l a f orz cr e s c e r e . 0 c : : i : c h i u s i ( a o r j r l i c o s t a t r o p p af N a s c :c o l c a n d e l c t t oc h e s c e n d e 0 r e a : ri e : a n i d o d ' a o e . Bc!:a: apertasolo per dire: ',Che s t a n c h e z z aN ! o nn e p 0 s s o oos s o p i . S e c i : D a . t i c o a r i : s e d e r eo u a o r a ! o ,o s s j a a p p i a t t i t o . D e s c e r ,p i a r t i c o l a r i ? l J n o :! L a s c i a t e r niin p a c e l , ,
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a Mia podrc lavaro do 4A onni e nessun cliente si e moilomenlola di lui - Oh. bene! E che mestiete Fobbca cosseo moia.
a llcolmo pet una gollina? e nan sopet sc vete. a Due ftoli cappuccini muaiana in un incidente e volana subita in Porcida Bussono ollo Pao, oPrc un Angela, lj vede, e onnuncio o Son Pielrc.poca distonte: - Ci sana due cappuccl^i oto pono Ah, si?E chiliho otdinoti,
Vo"nkca Lle,a^c Bene, e poi- Poi lc,nnd,,1a c aa,5c. E nel pctnc'"+g 9ic l
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