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CON PAOLO
Chi sono i «santi» ai quali si rivolge l’Apostolo?
a fede Santità presente e santità futura
L dell’apostolo
Paolo ha radici
profonde nella fede
Nel Nuovo Testamento il plurale “santi” – mentre
al singolare è usato solo per Dio – appare nella
descrizione della risurrezione di Gesù: «Le tombe si
secolare del popolo aprirono e molti corpi dei santi che vi giacevano
d’Israele. Quando ci risuscitarono. Infatti, dopo la risurrezione di lui
si interroga sulla sua uscirono dalle tombe, entrarono nella città santa e
idea di “santità” apparvero a molti» (Mt 27,52-53). E quindi nelle
occorre dunque descrizioni della parusìa: «Il Signore [...] confermi i
ripercorrere, almeno vostri cuori irreprensibili nella santità davanti a Dio
a grandi linee, la nostro Padre, nella venuta del Signore nostro Gesù
strada intrapresa con tutti i suoi santi» (1Ts 3,13), assimilando così i
dall’Apostolo. santi agli angeli, che nella tradizione giudaica fanno
corona al Signore nel giorno della sua venuta
Dio solo (cfr. Zc 14,5). Anche in questo caso la santità è un
è “il Santo” termine di unione tra Dio e gli uomini e tra il
Il comando del mondo presente e quello futuro. Potremmo allora
Signore, introdotto collegare alla santità quella definizione che san
in Levitico 11,44: Tommaso dava della grazia: Gratia nihil aliud est
«Santificatevi e siate quam quaedam inchoatio gloriae in nobis (STh II-II,
santi perché io sono q 24, a 3, ad 3), la grazia è il canale che alimenta
santo» è poi ribadito costantemente la nostra santificazione, fino alla
nel cosiddetto glorificazione in Cristo.
“Codice di santità”:
«Parla a tutta la Paolo “strumento” di santificazione
comunità dei figli d’Israele e di’ loro: Su questi ambiti di santità Paolo innesterà la nuova
Siate santi, perché santo sono io, il situazione che si è venuta a creare per l’umanità con
Signore Dio vostro. Ognuno di voi l’incarnazione del Cristo e con tutti quegli eventi
abbia riverenza per sua madre e suo teantropici – cioè divino-umani – che hanno
padre e osservate i miei sabati. costituito poi il kérygma primitivo. Con
Io sono il Signore Dio vostro» l’incarnazione di Cristo, Dio dice una parola nuova
(Lv 19,2-3). Qualche commentatore sull’umanità, una sorta di “nuova creazione”.
Bozzetti realizzati si trova imbarazzato di fronte a questo particolare La comunità dei “cristiani” (cfr. At 11,26) sarà
da Nazareno ordine (madre, padre, sabato). Forse gli sfugge dunque identificata come comunità di santi.
Cometto per le che nel brano ci sono, ma in ordine crescente, Anania, in dialettica con il Signore circa Saulo,
porte in vetro le tre componenti essenziali della legge di Dio: dice: «Ho udito molti parlare di quest’uomo e di
sabbiato della Dio stesso; il sabato, come spazio cosmico in cui quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme»
cappella delle
gli uomini s’incontrano con Dio; i genitori: (At 9,13). E la stessa espressione sarà usata da Paolo
Figlie di San Paolo
presso il cimitero madre e padre, come datori di vita ed educatori nel suo discorso di difesa di fronte al re Agrippa
di Castagnito (Cn). alla pratica del sabato e dunque al rapporto con (cfr. At 26,10) quando chiamerà in causa il
Dio, e come educatori al rapporto con gli altri compimento della promessa fatta da Dio ai padri
uomini e con la società nella storia. (At 26,6-8) ed evocherà il suo incontro con il
Quella indicata dal codice di Levitico 19 è dunque Cristo (At 26,13) che gli dice: «Ti libererò dal
una santità densa: la santità che viene da Dio e popolo e dai pagani, ai quali io ti mando, per aprire
che Dio chiede al suo popolo, una santità olistica, loro gli occhi perché si convertano dalle tenebre alla
che investe ogni aspetto della vita. luce e [...] ottengano la remissione dei peccati e