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giovedì 29 ottobre 2009

NAPOLI METROPOLI 11

ISCHIA OCCUPATO IL TELESE. REPLICA LA PRESIDE SAN GIUSEPPE VESUVIANO. A BREVE L’INSTALLAZIONE NEI PUNTI “CALDI” DELLA CITTÀ
Studenti in rivolta all’Alberghiero
La protesta “scritta” in 13 punti Rifiuti, telecamere contro lo sversamento illegale
ISCHIA. Gli studenti dell'istituto alberghiero “Telese” di Ischia da ieri mat- SAN GIUSEPPE VESUVIANO. Via libera alle telecamere per la video- vece che avviare il regolare smaltimento tramite la raccolta differen-
tina sono in agitazione e, dopo un'occupazione hanno stazionato all'esterno sorveglianza. Serviranno a scoraggiare lo sversamento selvaggio dei ri- ziata. Centinaia di buste di immondizia domestica inondano la perife-
dell'istituto. Gli studenti hanno elencato su un documento in 13 punti, oggetto fiuti ma anche a controllare il territorio comunale conto la delinquenza ria, soprattutto nella parte che confina con Poggiomarino e Striano. Pe-
della protesta, e tra questi, evidenziati la “poca tolleranza nel ritardo per l'ini- quotidiana o altri episodi di illegalità. Da qualche giorno i tecnici in- raltro, la presenza di tali rifiuti sono anche concausa di incendi sempre
zio delle lezioni”, l'impossibilità di “svolgere assemblee di istituto”, un “uso caricati stanno montando telecamere in via Vasca al Pianillo all’altez- più frequenti. La vicenda, tuttora irrisolta, ha provocato non poche po-
del parcheggio utilizzato solo ed esclusivamente dai docenti”, per poi rap- za dell’incrocio con via Sommesi e sotto il ponte della Strada statale lemiche ed anche delle richieste di intervento con varie segnalazioni al-
presentare al tredicesimo punto la richiesta di “chiusura della scuola perchè 268. Sono in tutto quattro e fanno parte di un primo lotto di circa 32 te- l'Amministrazione comunale. Ora, dalle parole si dovrebbe passare ai
registrati almeno tre casi di influenza suina di cui una grave”. La preside, lecamere che dovranno coprire le aree critiche del Comune vesuviano. fatti: l’installazione delle telecamere per la sorveglianza del territorio
Giuliana D'Avino, replica: «tramite gli organi collegiali abbiamo deciso la L’obbiettivo di questa installazione dovrebbe essere quello di arginare dovrebbe consentire ai vigili urbani, ai quali è affidato il servizio, di te-
puntualità negli orari perché questo è uno degli obiettivi degli educatori del- l’odiosa pratica di molti cittadini, sangiuseppesi ma anche di altri Co- nere sotto controllo le aree a rischio e di poter intervenire qualora ve-
la scuola. Chiunque voglia comunicare internamente alla scuola può farlo at- muni limitrofi, di disfarsi dei loro rifiuti in modo illegale. L'attenzione nissero ravvisati degli episodi di illegalità. Allo stesso tempo, la sola
traverso quegli spazi previsti dalla legge, avvalendosi dei rappresentanti e degli amministratori comunali è puntata, dunque, sulle zone periferi- presenza dell’occhio elettronico dovrebbe scoraggiare i vandali a de-
consigli di classe e di istituto. Infine, il pubblico servizio non può essere chiu- che, considerate sempre più sporche e oggetto delle attenzioni di per- positare i rifiuti in periferia.
so da parte di nessuno perché non si può impedire il diritto allo studio». sone che ad ogni ora del giorno e della notte vanno a gettare i rifiuti in- Giuseppe D’Amore

CASTELLAMMARE CATELLO ROMANO, IL 19ENNE ISCRITTO AL PD, IN ATTESA DI INTERROGATORIO. PROSEGUONO LE INDAGINI SULL’OMICIDIO DEL CONSIGLIERE

Tommasino, il killer non collabora


di Dario Sautto
CASTELLAMMARE DISAGI PER RESIDENTI
CASTELLAMMARE DI STABIA. Catello Romano non vuole collaborare. Sa-
rà interrogato nelle prossime ore, probabilmente domani, e potrebbe av-
valersi della facoltà di non rispondere. Ormai è chiara la scelta di uno dei
componenti del commando che ha ucciso, lo scorso 3 febbraio, il consi-
gliere del Pd di Castellammare di Stabia Gino Tommasino. Diplomato, 19
anni, il più piccolo di tre figli, per gli inquirenti Catello Romano è entrato
Via Brin, ripartono
nelle fila del clan D’Alessandro lo scorso anno, dopo essersi iscritto al Par-
tito Democratico. Forse, quel tesseramento serviva per studiare meglio
quella che sarebbe stata una delle vittime della cosca del rione Scanzano.
Era finito in manette nel blitz del 10 ottobre, quando furono fermati tutti i
lavori e proteste
componenti del commando che ammazzò il consigliere stabiese. Durante CASTELLAMMARE DI
la movimentata notte, Romano deciso di collaborare con la magistratura per STABIA. Ripartono i lavori
far luce anche sugli altri omicidi di camorra partiti, per gli inquirenti, tut- in via Brin (nella foto),
ti da Scanzano. Decisione, questa, che però ha lasciato tanti dubbi nella ripartono le proteste dei
mente del 19enne che appena 24 ore dopo, mentre si trovava in una camera cittadini del centro antico
d’albergo a Brindisi in attesa di essere affidato al programma di protezio- di Castellammare. Già nei
ne riservato ai pentiti, decise di fuggire, calandosi dal secondo piano con mesi scorsi, infatti, circa
due lenzuola. Una fuga che, a quanto pare, sarebbe stata “consigliata” dal- un centinaio di persone
la famiglia di Romano. Troppa paura di possibili ritorsioni da parte del clan residenti nella zona
retto da Vincenzo D’Alessandro. A questo punto, meglio qualche anno di avevano manifestato nei
galera, con i pentimenti e le rivelazioni affidati a Raffaele Polito, 27 anni, Catello Romano al momento dellʼarresto
confronti del Comune di
auto-accusatosi di essere l’esecutore materiale del delitto del consigliere Castellammare a causa dei
comunale Gino Tommasino. In silenzio, in carcere, restano il cugino di lavori lasciati in sospeso,
D’Alessandro junior, ovvero Salvatore Belviso, 26enne, considerato il brac- CASORIA SCOPERTO UN ALLEVAMENTO ILLEGALE del materiale di risulta
cio destro dell’attuale reggente del clan, e il già detenuto . Renato Cava- accatastato negli angoli e
liere, 37 anni, uno degli uomini di esperienza ai quali Vincenzo D’Ales-
sandro si era affidato per il rinnovamento del clan. Il mancato pentimento
di Romano, però, lascia un vuoto che i pm Pierpaolo Filippelli e Claudio
Sequestrate 130 tartarughe dell’asportazione degli storici basoli in pietra vesuviana che
originariamente si trovavano in via Brin. Ieri mattina, quindi, un
gruppo di cittadini è sceso in strada per ottenere rassicurazioni
Siragusa, coordinati dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo della Pro- CASORIA. Nei giorni scorsi, attraverso la col- dall’amministrazione comunale circa la riuscita di questa seconda
cura di Napoli, stanno cercando di colmare grazie alle intercettazioni am- laborazione sinergica tra nucleo operativo Ci- tranche di lavori, visti gli enormi disagi sopportati negli ultimi mesi.
bientali effettuate sul posto dagli agenti del commissariato di polizia di tes del porto di Napoli e servizio territoriale La polvere, i rifiuti e il traffico in ogni ora del giorno non hanno
Castellammare, agli ordini del primo dirigente Luigi Petrillo e del vice- Cites di Napoli, personale del corpo Foresta- fatto dormire sonni tranquilli ai cittadini del centro antico della città
questore Stefania Grasso, in collaborazione con i colleghi della squadra le dello Stato ha scoperto nel Comune di Ca- per tutta la stagione estiva. Nelle prossime ore dovrebbe partire
mobile di Napoli, diretta dal vicequestore Vittorio Pisani. Proprio la stret- soria un allevatore che deteneva illegalmen- anche una raccolta firme tra i residenti. Bisogna ricordare che i
ta collaborazione è stata l’arma in più che ha permesso di scovare Roma- te nella propria abitazione, su di un ampio ter- lavori di riqualificazione nella zona dell’Acqua della Madonna sono
no prima a Torino nei giorni scorsi, poi nel centro commerciale di Tevero- razzo ed all’interno di aiuole, centotrenta tar- ripartiti martedì 27 ottobre, con via Brin che dovrà rimanere chiusa
la (Caserta), dove è stato arrestato martedì sera, incastrato da una telefo- tarughe terrestri della specie Testudo her- fino alla conclusione dell’intervento. Per consentire la circolazione
nata ai parenti partita da una cabina telefonica. Intanto, le indagini sul- manni di varie dimensioni. stradale è istituito il doppio senso di marcia su via Caio Duilio.
l’omicidio Tommasino proseguono senza sosta. Le ultime rivelazioni par- Gli esemplari erano detenuti senza la neces- Scusandosi preventivamente per i disagi, l’amministrazione
lano di vincoli amicali tra il consigliere del Pd e Pasquale D’Alessandro, saria documentazione che ne giustificasse il possesso e la provenienza. comunale e la Polizia Municipale hanno invitato tutti gli
fratello del ras Vincenzo: tutto ciò, però, continua a contrastare con le pa- Trattandosi di animali protetti da norme internazionali (Convenzione di automobilisti a rispettare il nuovo dispositivo di traffico.
role della famiglia Tommasino. Per loro, la storia della tangente da 30 mi- Washington) e da norme nazionali, perché a rischio di estinzione, sono L’intervento di riqualificazione di via Brin e via Duilio prevede la
la euro non versata al clan non è affatto credibile, anche se al momento stati quindi sequestrati dal personale operante. L’allevatore è stato de- riqualificazione dei marciapiedi, il rifacimento del sistema fognario
continua ad essere il motivo intorno al quale girano le indagini. ferito all’autorità giudiziaria. e la pubblica illuminazione. Francesco Ferrigno

CAPRI NEI GUAI UN SICILIANO E UN LAZIALE CASTELLAMMARE IN PRIMO GRADO 167 ANNI DI RECLUSIONE A LUIGI D’ALESSANDRO E 7 AFFILIATI
Tentano di truffare una donna
attraverso la rete, scoperti Chalet, chiesta conferma delle pene
CAPRI. Frode telematica ai danni di una di Vincenzo Sbrizzi lotta, ventun anni di carcere, considerato in-
caprese, in due finiscono nei guai. Due sieme ad Antonio Caccia, condannato a di-
uomini, uno laziale, l’altro siciliano, CASTELLAMMARE DI STABIA. Arriva in ap- ciannove anni, i tramiti per le forniture di dro-
hanno tentato di truffare una donna di pello il processo al clan D'Alessandro sopran- ga provenienti da Napoli tramite il loro con-
Capri effettuando acquisti a suo nome e nominato Chalet dal nome dell'operazione che tatto in loco Catello D’Apice.
con i suoi dati su internet. Il reato non è sgominò l'organizzazione di Castellammare di Diciannove anni disposti anche ai danni di
stato consumato grazie al pronto Stabia. Dinanzi alla settima sezione della Cor- colui che coordinava i narcotraffici sul cam-
intervento della polizia che, ricevuta la te d'Appello del tribunale di Napoli si è svolta po, Augusto Bellarosa, investito dell’incari-
denuncia della vittima del raggiro, ha ieri la prima udienza delle due dedicate alle di- co direttamente da “Luigino” in carcere con
immediatamente avviato indagini scussioni finali. A prendere la parola è stato il l’avallo di Elefante. Stessa pena per Adriana
riuscendo a risalire agli autori dell’azione truffaldina che sono stati rappresentante della pubblica accusa che ha Rotondale, anch’ella coinvolta nell’attività di
bloccati e denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria. chiesto la conferma di tutte le condanne inflit- spaccio sul territorio stabiese. Dopo le ri-
Devono rispondere del reato di frode informatica tentata in concorso te in primo grado dal tribunale di Torre An- chieste del pg la parola è passata subito al
tra loro un 47enne di Frosinone e un 68enne di Messina, ritenuti gli nunziata. La seconda sezione penale inflisse un collegio difensivo che ha iniziato la lunga se-
autori del tentativo di frode informatica ai danni di una donna di totale di centosessantacinque anni di carcere ai rie di arringhe. Ad aprire le discussioni è sta-
Capri di 46 anni. Il laziale e il siciliano sono accusati di essersi danni di Luigi D'Alessandro e altri sette affilia- to il professore e penalista Gaito che ha in-
appropriati, in maniera truffaldina, delle credenziali della caprese ti. Ieri il sostituto procuratore generale ha chiesto la conferma di tutte le centrato la sua argomentazione sulla contraddittorietà della prova prin-
dopo averne violato i codici di accesso al proprio account di “E-Bay”, condanne ad eccezione di Ettore Spagnuolo per cui ha chiesto un ag- cipe contro Luigi D'Alessandro. Si tratta dell'intercettazione all'interno
il famoso portale specializzato negli acquisti e nelle vendite on line. gravamento della pena come scritto nei motivi d'appello presentati dal del carcere di Lecce del colloquio con Augusto Bellarosa all'interno del-
I due sono riusciti, con un’azione tipica degli hacker, a cambiare la pm della Dda Carmine Esposito. la quale veniva pronunciata la contestata frase “noi dobbiamo prender-
password e l’indirizzo email abbinato all’account della donna e con i Quantificata in anni di carcere l'aggravamento è pari a sei anni e sei ci tutta Castellammare” secondo l'interpretazione di un perito del tri-
nuovi dati, fingendo di essere la 46enne, hanno provato a mesi di reclusione che andrebbero cumulati ai dieci anni già inflitti in bunale e del trio giudicante stesso, intesa diversamente dal primo peri-
partecipare a diverse aste su internet. La donna si è accorta quasi primo grado. Il pg ha, inoltre, chiesto l'accoglimento dei motivi di ap- to chiamato a deporre dal tribunale stesso. La parola è poi passata al-
subito di essere finita vittima dei truffatori: quando ha scoperto che pello ai danni di Giovanni Lucarelli anche se risulta quasi certo il riget- l'avvocato Alfonso Piscino che ha discusso le posizioni di Lucarelli, Spa-
i suoi dati erano stati violati dai truffatopri non ha perso tempo e si to della corte vista l'intempestività della presentazione del ricorso. Per gnuolo, Bellarosa e Elefante. Al centro anche di questa discussione l'uso
è recata al commissariato di polizia di Capri per denunciare Lucarelli è stata comunque chiesta, come per tutti gli altri, la conferma colpevolista di alcuni sprazzi di intercettazioni o delle dichiarazioni ri-
l’accaduto. I poliziotti, agli ordini del vice-questore Stefano Iuorio, della condanna di primo grado a diciassette anni di carcere. Conferma tenute inattendibili del pentito. A finire la discussione dell'avvocato Ste-
hanno avviato accertamenti riuscendo a risalire, al termine anche per coloro che vengono ritenuti i due capoclan, Luigi D'Alessan- fano Sorrentino per Elefante e D'Alessandro d'accordo con i colleghi sul
dell’attività investigativa, agli autori della tentata frode informatica dro e Antonio Elefante. Per entrambi la condanna inflitta in primo gra- fatto che le prove principe ai danni dei suoi clienti siano viziate proce-
che sono stati quindi denunciati. Le indagini proseguono per risalire do dal collegio presieduta da Assunta Musella fu di trenta anni di re- duralmente. Prossima udienza, riservata alle altre arringhe difensive e al
a eventuali complici. Giuseppe Catuogno clusione. Una condanna gravissima come quella inflitta a Gianluca Bi- dispositivo di sentenza, è stata fissata per fine gennaio.

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