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NAPOLI METROPOLI 11
ISCHIA OCCUPATO IL TELESE. REPLICA LA PRESIDE SAN GIUSEPPE VESUVIANO. A BREVE L’INSTALLAZIONE NEI PUNTI “CALDI” DELLA CITTÀ
Studenti in rivolta all’Alberghiero
La protesta “scritta” in 13 punti Rifiuti, telecamere contro lo sversamento illegale
ISCHIA. Gli studenti dell'istituto alberghiero “Telese” di Ischia da ieri mat- SAN GIUSEPPE VESUVIANO. Via libera alle telecamere per la video- vece che avviare il regolare smaltimento tramite la raccolta differen-
tina sono in agitazione e, dopo un'occupazione hanno stazionato all'esterno sorveglianza. Serviranno a scoraggiare lo sversamento selvaggio dei ri- ziata. Centinaia di buste di immondizia domestica inondano la perife-
dell'istituto. Gli studenti hanno elencato su un documento in 13 punti, oggetto fiuti ma anche a controllare il territorio comunale conto la delinquenza ria, soprattutto nella parte che confina con Poggiomarino e Striano. Pe-
della protesta, e tra questi, evidenziati la “poca tolleranza nel ritardo per l'ini- quotidiana o altri episodi di illegalità. Da qualche giorno i tecnici in- raltro, la presenza di tali rifiuti sono anche concausa di incendi sempre
zio delle lezioni”, l'impossibilità di “svolgere assemblee di istituto”, un “uso caricati stanno montando telecamere in via Vasca al Pianillo all’altez- più frequenti. La vicenda, tuttora irrisolta, ha provocato non poche po-
del parcheggio utilizzato solo ed esclusivamente dai docenti”, per poi rap- za dell’incrocio con via Sommesi e sotto il ponte della Strada statale lemiche ed anche delle richieste di intervento con varie segnalazioni al-
presentare al tredicesimo punto la richiesta di “chiusura della scuola perchè 268. Sono in tutto quattro e fanno parte di un primo lotto di circa 32 te- l'Amministrazione comunale. Ora, dalle parole si dovrebbe passare ai
registrati almeno tre casi di influenza suina di cui una grave”. La preside, lecamere che dovranno coprire le aree critiche del Comune vesuviano. fatti: l’installazione delle telecamere per la sorveglianza del territorio
Giuliana D'Avino, replica: «tramite gli organi collegiali abbiamo deciso la L’obbiettivo di questa installazione dovrebbe essere quello di arginare dovrebbe consentire ai vigili urbani, ai quali è affidato il servizio, di te-
puntualità negli orari perché questo è uno degli obiettivi degli educatori del- l’odiosa pratica di molti cittadini, sangiuseppesi ma anche di altri Co- nere sotto controllo le aree a rischio e di poter intervenire qualora ve-
la scuola. Chiunque voglia comunicare internamente alla scuola può farlo at- muni limitrofi, di disfarsi dei loro rifiuti in modo illegale. L'attenzione nissero ravvisati degli episodi di illegalità. Allo stesso tempo, la sola
traverso quegli spazi previsti dalla legge, avvalendosi dei rappresentanti e degli amministratori comunali è puntata, dunque, sulle zone periferi- presenza dell’occhio elettronico dovrebbe scoraggiare i vandali a de-
consigli di classe e di istituto. Infine, il pubblico servizio non può essere chiu- che, considerate sempre più sporche e oggetto delle attenzioni di per- positare i rifiuti in periferia.
so da parte di nessuno perché non si può impedire il diritto allo studio». sone che ad ogni ora del giorno e della notte vanno a gettare i rifiuti in- Giuseppe D’Amore
CASTELLAMMARE CATELLO ROMANO, IL 19ENNE ISCRITTO AL PD, IN ATTESA DI INTERROGATORIO. PROSEGUONO LE INDAGINI SULL’OMICIDIO DEL CONSIGLIERE
CAPRI NEI GUAI UN SICILIANO E UN LAZIALE CASTELLAMMARE IN PRIMO GRADO 167 ANNI DI RECLUSIONE A LUIGI D’ALESSANDRO E 7 AFFILIATI
Tentano di truffare una donna
attraverso la rete, scoperti Chalet, chiesta conferma delle pene
CAPRI. Frode telematica ai danni di una di Vincenzo Sbrizzi lotta, ventun anni di carcere, considerato in-
caprese, in due finiscono nei guai. Due sieme ad Antonio Caccia, condannato a di-
uomini, uno laziale, l’altro siciliano, CASTELLAMMARE DI STABIA. Arriva in ap- ciannove anni, i tramiti per le forniture di dro-
hanno tentato di truffare una donna di pello il processo al clan D'Alessandro sopran- ga provenienti da Napoli tramite il loro con-
Capri effettuando acquisti a suo nome e nominato Chalet dal nome dell'operazione che tatto in loco Catello D’Apice.
con i suoi dati su internet. Il reato non è sgominò l'organizzazione di Castellammare di Diciannove anni disposti anche ai danni di
stato consumato grazie al pronto Stabia. Dinanzi alla settima sezione della Cor- colui che coordinava i narcotraffici sul cam-
intervento della polizia che, ricevuta la te d'Appello del tribunale di Napoli si è svolta po, Augusto Bellarosa, investito dell’incari-
denuncia della vittima del raggiro, ha ieri la prima udienza delle due dedicate alle di- co direttamente da “Luigino” in carcere con
immediatamente avviato indagini scussioni finali. A prendere la parola è stato il l’avallo di Elefante. Stessa pena per Adriana
riuscendo a risalire agli autori dell’azione truffaldina che sono stati rappresentante della pubblica accusa che ha Rotondale, anch’ella coinvolta nell’attività di
bloccati e denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria. chiesto la conferma di tutte le condanne inflit- spaccio sul territorio stabiese. Dopo le ri-
Devono rispondere del reato di frode informatica tentata in concorso te in primo grado dal tribunale di Torre An- chieste del pg la parola è passata subito al
tra loro un 47enne di Frosinone e un 68enne di Messina, ritenuti gli nunziata. La seconda sezione penale inflisse un collegio difensivo che ha iniziato la lunga se-
autori del tentativo di frode informatica ai danni di una donna di totale di centosessantacinque anni di carcere ai rie di arringhe. Ad aprire le discussioni è sta-
Capri di 46 anni. Il laziale e il siciliano sono accusati di essersi danni di Luigi D'Alessandro e altri sette affilia- to il professore e penalista Gaito che ha in-
appropriati, in maniera truffaldina, delle credenziali della caprese ti. Ieri il sostituto procuratore generale ha chiesto la conferma di tutte le centrato la sua argomentazione sulla contraddittorietà della prova prin-
dopo averne violato i codici di accesso al proprio account di “E-Bay”, condanne ad eccezione di Ettore Spagnuolo per cui ha chiesto un ag- cipe contro Luigi D'Alessandro. Si tratta dell'intercettazione all'interno
il famoso portale specializzato negli acquisti e nelle vendite on line. gravamento della pena come scritto nei motivi d'appello presentati dal del carcere di Lecce del colloquio con Augusto Bellarosa all'interno del-
I due sono riusciti, con un’azione tipica degli hacker, a cambiare la pm della Dda Carmine Esposito. la quale veniva pronunciata la contestata frase “noi dobbiamo prender-
password e l’indirizzo email abbinato all’account della donna e con i Quantificata in anni di carcere l'aggravamento è pari a sei anni e sei ci tutta Castellammare” secondo l'interpretazione di un perito del tri-
nuovi dati, fingendo di essere la 46enne, hanno provato a mesi di reclusione che andrebbero cumulati ai dieci anni già inflitti in bunale e del trio giudicante stesso, intesa diversamente dal primo peri-
partecipare a diverse aste su internet. La donna si è accorta quasi primo grado. Il pg ha, inoltre, chiesto l'accoglimento dei motivi di ap- to chiamato a deporre dal tribunale stesso. La parola è poi passata al-
subito di essere finita vittima dei truffatori: quando ha scoperto che pello ai danni di Giovanni Lucarelli anche se risulta quasi certo il riget- l'avvocato Alfonso Piscino che ha discusso le posizioni di Lucarelli, Spa-
i suoi dati erano stati violati dai truffatopri non ha perso tempo e si to della corte vista l'intempestività della presentazione del ricorso. Per gnuolo, Bellarosa e Elefante. Al centro anche di questa discussione l'uso
è recata al commissariato di polizia di Capri per denunciare Lucarelli è stata comunque chiesta, come per tutti gli altri, la conferma colpevolista di alcuni sprazzi di intercettazioni o delle dichiarazioni ri-
l’accaduto. I poliziotti, agli ordini del vice-questore Stefano Iuorio, della condanna di primo grado a diciassette anni di carcere. Conferma tenute inattendibili del pentito. A finire la discussione dell'avvocato Ste-
hanno avviato accertamenti riuscendo a risalire, al termine anche per coloro che vengono ritenuti i due capoclan, Luigi D'Alessan- fano Sorrentino per Elefante e D'Alessandro d'accordo con i colleghi sul
dell’attività investigativa, agli autori della tentata frode informatica dro e Antonio Elefante. Per entrambi la condanna inflitta in primo gra- fatto che le prove principe ai danni dei suoi clienti siano viziate proce-
che sono stati quindi denunciati. Le indagini proseguono per risalire do dal collegio presieduta da Assunta Musella fu di trenta anni di re- duralmente. Prossima udienza, riservata alle altre arringhe difensive e al
a eventuali complici. Giuseppe Catuogno clusione. Una condanna gravissima come quella inflitta a Gianluca Bi- dispositivo di sentenza, è stata fissata per fine gennaio.