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SABATO 24 LUGLIO 2004

LA REPUBBLICA 31

DIARIO
DI

DALLA BIBBIA A INTERNET, STORIA DI UN TEMIBILE SEDUTTORE


I recenti episodi di satanismo lo hanno reso attuale Paure e tentazioni riti e simboli di un angelo caduto
L'arcangelo Gabriele scaccia il demonio

el libro di Giobbe il Signore disse al satana: Da dove vieni?. Il satana rispose al Signore: Dal percorrere la Terra dopo averla girata. La Bibbia ammetteva dunque la presenza diabolica tra gli umani, ci che tanto ci sconvolge quando la cronaca ci rivela le gesta di adoratori del demonio. Eppure levocazione del diavolo ossessiva, a diversi livelli. Il satana quotidiano ci appare in forme diverse: affascinanti o ridicole. Il riferimento diretto o subliminale. Leffetto, immediato o mascherato. C sempre una facciata dietro la facciata e il processo di disvelamento di questa orgiastica apparizione necessariamente complesso, per cui occorre procedere per gradi e sequenze, sottraendo numeri e significati, arrivando infine alla possibile individuazione della natura, questa s, diabolica del piano. Anzitutto limmagine. Quella martellante, come una campagna pubblicitaria. Ed esiste, in effetti, il satana da spot, che, in mantella al bancone, ordina un analcolico. C un satana filmico che assume le istrioniche sembianze di Al Pacino e confessa in un affolato convoglio della metropolitana di sentirsi pi a suo agio sottoterra, circondato da anime in pena (in Lavvocato del diavolo) o quelle di Robert De Niro e lento inghiotte simboliche uova (in Angel heart-Ascensore per linferno). C un satana letterarioepistolare che scrive 35 lettere, tutte a Andr Frossard (raccolte nel libro Il diavolo forse-35 prove della sua esistenza), rivelando di aver inventato, tra laltro, laborto, la psicanalisi e la filosofia di Hegel. C un satana da stadio, stemma di una squadra di calcio il cui attuale proprietario si dice al tempo stesso unto dal Signore e demonizzato dai critici. Ci sono un satana da videogioco, uno da cd (Kid loco canta Il diavolo venuto/a trovarmi in cucina/il Signore due volte/nella mia camerina) e uno da Internet (con tanto di top ten aggiornata dei dieci migliori siti dedicati e di Radio Free Satan che trasmette on line senza sosta, da qui alleternit). C un satana da teoria del complotto, le cui sembianze si sarebbero delineate tra il fumo esalato dalle macerie delle Twin Towers l11 settembre 2001. C un satana televisivo, diabolicamente finto come in un servizio taroccato e smascherato andato in onda anni fa sulla Rai o fintamente diabolico come nelle comparsate dei satanisti ai talk show con i loro ineluttabili pizzetti neri (molto pi inquietanti le facce degli studiosi laici che li confutano, smaccatamente sedotti dalla materia che avversano). In questo troppo apparire lessere si debilita, il volto si fa caricatura, il timore che incuteva si trasforma in liberatorio dileggio. Ma il demonio ha, come davanti a Giobbe, un piano di riserva. Si organizza, in senso stretto. Se quella da subculture giovanili e da rappresentazione cinetelevisiva

La modernit del male


GABRIELE ROMAGNOLI
la sua presenza dilatata, trasparente e perdente, bisogna invece fare i conti con quella strutturata. E qui che entrano in gioco bande, sette e congregazioni, di cui, con dosato raccapriccio a mezzo stampa, scopriamo usi e scostumatezze. Sulla quantit e qualit del fenomeno non v certezza. I numeri, anzitutto. C chi li d, letteralmente. E ha le sue ragioni, poich capeggia contro-movimenti anti-satanisti, come Overcomers Victorious, secondo il quale ogni anno si celebrano cinquantamila sacrifici umani e se non troviamo altrettanti cadaveri perch poi vengono bruciati e sepolti o fatti a pezzi e divorati. Stime pi attendibili parlano di dieci casi del genere, a stare larghi. E i movimenti stessi sono centinaia per i cult cops, agenti anti sette, quando in realt, fatta la tara ai satanisti di coppia (meglio noti come amanti diabolici) i gruppi veri e propri sono una dozzina e solo due superano il migliaio di aderenti: la Chiesa di Satana e il Tempio di Set. La biografia dei loro leader non si apre con luciferine rivolte al cospetto del potere supremo, bens con ramazzate sulla pista di sabbia lordata dai leoni (nel caso di Anton La Vey, leader della Chiesa di Satana, prima inserviente di circo, poi domatore, infine ipnotizzatore). Il suo scismatico rivale Michael Aquino, che guida il Tempio di Set, era invece ufficiale nel controspionaggio. A New York i seguaci della Chiesa di Liberazione satanica si riuniscono nella libreria posseduta da un uomo conosciuto come Herman lorribile. E questo, daltronde, il vero mistero del capo di una setta: il suo passaggio da nullit a riverita autorit. Per supplire a questa deludente incarnazione del satana, i teorici della sua rischiosa immanenza alludono a un livello ulteriore e nascosto, una cupola di insospettabili che trama nelloscurit, collega e dirige tutte le piccole organizzazioni, esigendo omicidi rituali e abusi di minori. Segnalato con insistenza soprattutto in Belgio, questo network segreto corrisponde pi probabilmente alla definizione che ne ha dato Sherril Mulhern: una leggen-

DIAVOLO
MIKHAIL BULGAKOV

IL povero Ivan aveva cercato di dimostrare che il diavolo non esiste. Ed era per lappunto questo inesistente che sedeva sul letto. Due occhi si affissarono sul volto di Margherita. Il destro con una scintilla dorata nel fondo, che avrebbe penetrato fin nellintimo qualsiasi anima, il sinistro vuoto e nero, una specie di stretta cruna angolare, un orifizio nel pozzo senza fondo di tutte le tenebre e le ombre. La faccia di Woland era storta da un lato, langolo destro della bocca tirato in gi, sulla fronte alta e stempiata erano incise rughe profonde parallele alle sopracciglia appuntite. La pelle del viso di Woland era come se un sole ardente lavesse abbronzata per sempre. Margherita distinse anche sul petto scoperto e glabro di Woland, uno scarabeo artisticamente intagliato in una pietra scura, appeso a una catenella doro e con geroglifici sul piccolo dorso. A fianco di Woland, sopra su un pesante piedestallo, poggiava un globo strano, che sembrava vivo, illuminato dal sole da un lato soltanto.

DIAVOLO.

da in cerca di Inquisizione. Che cosa realmente facciano gli adepti di queste associazioni un altro argomento di discussione. Gli omicidi a sfondo satanico esistono, ma sono pi quelli commessi dai singoli, come Richard Ramirez (che impose alle sue 13 vittime di convertirsi al demonio prima di morire e accolse la condanna al grido Heil Satan!), che dai gruppi. Lo stesso vale per violenze e abusi sessuali. Che la sessualit sia per una delle scintille che accende il fuoco della passione demoniaca Lo evidenzia, scontato. con rara trasparenza, la setta, scovata a Catanzaro Lido dal professor Giuseppe Cosco, denominata Ordine del Triangolo Nero. Lingenuit dei fondatori di queste conventicole emerge al momento del nero battesimo: unaltra si chiama I Figli di Iod, che vorrebbe essere un offensivo Dio al contrario, ma fa pi leffetto di un complessino Anni Sessanta, la cui esibizione al Cantagiro era confinata tra i Delirium e I Profeti. Saranno costoro capaci di (nera) magia? E che cosa dobbiamo intendere per magia? Non forse accettabile la definizione che il grande mago Carter ne d nella romanzata biografia di Glen David Gold (Carter e il diavolo): la magia un modo per tenere lontane le tenebre, anzich richiamarle? Non saranno, questi bricoleur dellocculto, piuttosto e spesso, esaltati di una parte politica, come i filonazisti dellOrdine del Lupo Mannaro? La suggestione conduce al terzo stadio di evocazione del satana quotidiano: quello a sostegno di una particolare visione della societ e di un progetto di dominio a presunto fin di bene che specularmente richiede un fin di male nellavversario. Ecco allora il Grande Satana (gli Stati Uniti visti dagli ayatollah) lImpero del Male (lUrss vista dallAmerica reaganiana) e, in generale tutti i tentativi di connotare le caratteristiche dei modelli alternativi a quello che si vuole imporre. La corrente islamica fondamentalista del wahabismo (ovviamente satanica per alcuni suoi critici) definisce ispirati del demonio tutti gli atteggiamenti che bandisce per meglio esercitare il controllo. Se liconografia fosse concessa sceglierebbe il poster di un bikini per effigiare il diavolo. Lo scadimento della sua natura evidente: da sovrano delloscurit a figurante sovraesposto, da mito a idolo per circensi, da volont maligna a pretesto. Precipita non agli inferi, ma nella banalit. Qui sta lestrema risorsa: nella caduta rischia di trascinare con s anche il suo opposto. Solo Giobbe ebbe la forza di replicare alla moglie che, come Richard Ramirez alle sue vittime, intimava Maledici Dio e muori!, Se da Dio accettiamo il bene perch non dovremmo accettare anche il male?. Solo unumanit pi consapevole avr il coraggio di riportare sulla terra le radici dei due concetti, che sono umane, troppo umane.

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DIARIO

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LE TAPPE PRINCIPALI

I LIBRI DI ENOCH III-II SEC A.C. Vi si racconta la rivolta di alcuni angeli a Dio. Semihazaz, Azazel, Belial, Mastema, Satanael, Sammael, vinti dalla bellezza delle donne si uniscono ad esse e danno vita alla stirpe malefica dei giganti

I VANGELI Menzionano il diavolo 188 volte (62 come demonio, 36 come Satana, 33 diavolo, 37 bestia, 13 drago, 7 come Beelzebub). Cristo tentato dal diavolo nel deserto, nellApocalisse Satana la Bestia 666

LE PRIME ERESIE I-II SEC Molti testi gnostici ritengono il mondo creato da un angelo caduto e lumanit opera di un demiurgo cattivo, riconosciuto da Dio. I Padri della Chiesa giudicheranno eretiche queste teorie

LUCIFERO TRA DISQUISIZIONI TEOLOGALI E METAFORA DELLE NOSTRE VITE

IL LATO NERISSIMO DELLANIMO UMANO


FRANCO CORDERO

I LIBRI
JEFFREY BURTON RUSSELL Il diavolo nel Medioevo, Laterza 1999 Il diavolo nel mondo antico, Laterza 1989 Il diavolo nel mondo moderno, Laterza 1988 ANDR FROSSARD Il diavolo forse, SEI Frontiere 2004 CARLO GINZBURG Storia notturna, Einaudi 1998 BRIAN P. LEVACK La caccia alle streghe in Europa agli inizi dellet moderna, Laterza 2003 ARRIGO COLOMBO Il diavolo, Dedalo 1999 MARIO PRAZ La carne la morte e il diavolo nella letteratura romantica, Sansoni 1996 DIONIGI TETTAMANZI Il grande tentatore, PIemme 2001 ELEMIRE ZOLLA Minuetto allinferno, Aragno 2004 PIERRE KLOSSOWSKI Il Bafometto, ES 1994 JOS BERGAMIN Frontiere infernali della poesia, Medusa 2001 GABRIELE AMORTH MARCO TOSATTI Inchiesta sul demonio, Piemme 2003

ellAntico Testamento Iddio ha lati sinistri. Ad esempio, infesta Saul: ecce, spiritus Dei malus agitat te, diagnosticano i servi, sul cui consiglio viene a corte affinch suoni e canti, un giovane pastore, Davide, abile citaredo, fulvo o forse biondo, bello, parlatore prudente, forte guerriero (con la fionda abbatter Golia, gigante filisteo); la terapia musicale porta sollievo al re furioso finch, imperversando pi del solito lo spiritus Domini malus, scaglia una lancia sul cantore (Primo libro dei Re, 16.14s. e 23; 18.10; 19.9). Saul finisce malissimo. Gli succede Davide, al quale lo stesso spirito funesto inocula lidea dun censimento: numera Israel et Iudam; raccolti i numeri, rispettivamente 800 e 500 mila uomini atti alle armi, scopre davere peccato dorgoglio; chiede perdono; loffeso, nonch istigatore, manda una pestilenza; gli aveva offerto la scelta nella terna dei possibili castighi; e morti in 3 giorni 70 mila uomini, misericordiosamente stabilisce che bastino (Secondo libro dei Re, 24.1-16). Questi scherzi segnalano residui denergia demonica. Con una lieve variante li ritroviamo nel Terzo libro dei Re, 22.19-23, quando Dominus rovina i due re Achab (Israele) e Iosaphat (Giuda), persuadendoli alla guerra con la Siria. Stavolta adopera un emissario. Michea lha visto sul trono, davanti allintera corte celeste. Chi inganner Achab affinch salga su Ramoth Galaad e vi resti ucciso? I presenti discutono. Viene fuori un volontario, io. Come? Insufflando menzogne nei 400 profeti regi, uno pi uno meno. Bene, agisca. I due re danno battaglia, perdono, muoiono. Iosaphat, notiamolo, era pio. Lo spirito falsario non aveva nome. Lha invece chi perseguita Giobbe. Tra i figli del Signore viene a corte Satana (mai nominato prima). Unde venis?. Dal periplo intorno alla terra. Avr notato servum meum Iob, cos simplex, rectus, timens Deum (1.6-12; 2.1-7). Lebraico satan viene dal verbo omofono, contraddire, opporsi, insidiare: e diventa nome proprio; finissimo provocatore questo famiglio celeste nel quale lautore disloca fondi sinistri della figura divina. Dopo lesilio babilonese (587-539 a. C.) prosegue il tentativo daffinamento morale. Il Primo libro dei paralipomeni narra avvenimenti omessi nelle storie anteriori: riappare quel censimento punito con lepidemia; stavolta listigatore Satana (21.1). Il nome ormai appartiene alla lingua biblica. I Settanta (versione greca databile sulla met del III secolo a. C.) traducono dibolos: diabol significa accusa o anche calunnia, avversione, insidia; e in Zaccaria, 3.1s., Satana funge da pubblico ministero perdente contro il sacerdote Iesus. Ha un rango istituzionale, rammentato ancora dallApocalisse, 12.9s.: vinto il drago, quel serpente antico chiamato diavolo, Satana; giorno e notte accusava i nostri fratelli ante conspectum Dei. Nel Nuovo Testamento non frequenta pi la corte divina: caduto dal cielo sicut fulgur (Luca, 10.18); ai suoi ordini lavorano spiriti infestanti dascendenza presumibilmente persiana. Quanto potere abbia, consta da come tenta dacquisire Ges: se l portato in volo sulla punta duna montagna altissima; e

POLITICA

Ogni dominio ha qualche fondale diabolico, percepito nel pessimismo teologale paolino-luterano: viviamo sotto potenze infernali

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indicando tutti i regni del mondo, glieli offre; sono roba sua (ivi, 4.4ss.). Nellordinamento cosmico impersona unautorit maligna subalterna al creatore: dio del secolo (Seconda ai Corinti, 4.4), esercita una potestas tenebrarum (Ai Colossesi, 1.13); comanda le potenze dellaria (Agli Efesini, 2.2); vantava diritti sul genere umano, riscattato dal redentore. LApocalisse lo identifica nel drago rosso con sette teste e dieci corna, la cui coda rovescia un terzo delle stelle (12.3s.). Qui finiscono le fonti bibliche. Il resto invenzione teologale, in qualche misura recepita nelle formule dogmatiche: che i diavoli vengano sulla scena ante mundum, puri spiriti; Iddio li crei buoni; decadano peccando volontariamente, condannati allinferno, luogo deterno dolore; Satana, loro

capo, sia nemico delluomo; istighi la protocoppia a violare il tab alimentare; e finch dura il mondo, usi poteri nefasti col permesso del sovrano. Ha delle falle questo pastiche. Lassioma monoteistico esclude lautentico antidio: due antagonisti equipotenti, con le rispettive insegne e schiere; guerra incerta, dagli abissi alle sfere siderali, dove glindifferenti guardano e chi vuole prende partito giocandosi le sorti future; un bellum civile su scala cosmica, mentre Silla, Mario, Pompeo, i triumviri occupavano spazi stretti. Che io sappia, lidea dualistica non assume mai forme estreme: Zoroastro considera Arimane sicuro perdente; alla fine regna Mazda. Nelluniverso cristiano Satana era langelo luminoso, Lucifero: sconta

la colpa dessersi sentito autonomo; dallinferno conduce una guerriglia persa. Ma la caduta era nei piani: gli spiriti fedeli risultano tali grazie al particolare soccorso del quale godevano: amplius adiuti (battuta agostiniana su cui i commentatori sorvolano); gli altri devano e subiscono la metamorfosi degenerativa perch Lui laveva stabilito. La conclusione cambierebbe poco se quel peccato fosse una loro scelta sovrana (ipotesi non formulabile nellunica sintassi della quale disponiamo: ogni avvenimento, volizioni incluse, presuppone delle cause; santAgostino le individua al negativo, notando come aglinfelici mancasse lamplius adiutorium concesso ai confratelli benvoluti). Lonnisciente sa come opteranno e creandoli combina una spaventosa fabbrica del male. Affare suo: svuoti linferno (lo far, secondo Origene, campione deretico umanesimo cristiano); o almeno annienti le povere cavie, diavoli e dannati, anzich tormentarli in saecula saeculorum. Satana, insomma, impersona ancora il lato sinistro del monarca: ministro della collera divina, dicono ogni tanto i dottori; al posto loro schiverei largomento. Vi battono a gran voce i quaresimalisti. Paolo Sarpi Societatis Iesu, ad esempio (16241694), i cui sermoni dopo tre secoli sono dei longseller, canta dal pulpito loscena festa in paradiso alla vista dei tormenti infernali: tripudiano santi, sante, angeli tutti; Dio stesso ne ride, li burla e se ne prende dal suo maestevole trono un piacere altissimo (predica XIV, gioved dopo la seconda domenica, p. 303, ed. Silvestri, Milano 1827). Lasciamo da parte le fantasmagorie teologali. Visto nei fatti umani e naturali dei quali metafora, il diavolo configura una fogna dellanima: in lingua clinica, ipertrofia dellIo,

SATANASSO
Qui sopra, Antoniazzo Romano Satanasso. A fianco da sinistra, Un Basphomet e un Mefistofele tratti da un libro di magia occulta del XIX secolo

tanto pi velenosamente gonfio quanto meno vale chi se lo cova; morbo specificamente umano; da l pullulano invidia, cattiveria disinteressata, odio delle qualit eminenti altrui (sindrome Salieri-Mozart), stupidit ingorda, menzogna, ossequio servile a chiunque sia forte. Ogni dominio politico ha qualche fondale diabolico, percepito nel pessimismo teologale paolino-luterano: viviamo sotto potenze infernali e Dio vi appare coinvolto; infatti, castiga i disubbidienti. Corrono tempi favorevoli al diavolo, e non alludo alle conventicole sataniste, fenomeno duna stupida delinquenza psicotica: fioriscono varianti nientaffatto macabre, molto moderne, en plein air; n servono gli esorcismi, se assatanato ed esorcista appartengono allo stesso genus.

J. W. GOETHE

MA LA VERA OSSESSIONE SI EBBE NEL RINASCIMENTO

I diavoli si misero a tossire, tutti insieme a sfiatare in alto e in basso; / lInferno si gonfi di acidi e fetori / e presto la crosta piatta della terra / scoppi
Faust 1832

STATO IL MEDIOEVO A PRENDERLO SUL SERIO


FRANCO CARDINI
nzitutto, si dovrebbe sfatare un luogo comune: non stato certo il medioevo il periodo della nostra storia pi ossessionato dal demonio. Il luminoso Rinascimento stato il tempo nel quale demonologia e demonomania hanno impazzato alla grande: non a caso, roghi, streghe e inquisitori ( e anche dotti trattati di demonologia e modesti prontuari su come convocar i diavoli per soddisfare i propri capricci amorosi o farsi aiutare a trovar tesori) hanno avuto la loro et doro fra XVI e XVII secolo. Poi si dovrebbe parlare dei molti revivals demonolatrici fra Settecento, Ottocento romantico e Novecento materialista ed esoterico. Il medioevo semmai il periodo nel quale il diavolo stato preso pi sul serio: e trattato lo si voglia o no in modo pi razionale e ragionevole. Anche con molto rispetto, come

E.M. CIORAN

Il demonio il delegato del demiurgo, di cui quaggi gestisce gli affari Non che un angelo preposto a un lavoro di basso rango, la storia
Il demiurgo cattivo 1969

certamente merita. La Bibbia ebraica aveva trasmesso al mondo latino, celtico, germanico, slavo, illirico, baltico, un patrimonio di conoscenze e di credenze chera estraneo a quelle genti, in un modo o nellaltro tutte politeistiche e abituate pertanto a relativizzare lo stesso concetto di Male, a venerare di buoni e divinit terribili e pericolose. Verano, nei vari paganesimi antichi, entit demoniche: le quali venivano situate in un mondo semidivino, abitavano le forze del cosmo e della natura e cerano infinite tecniche rituali per tenerle a bada. La Bibbia proponeva viceversa unentit complessa: il serpente tentatore dellEden, lo spirito giudicante e accusatore chera anche ministro di Dio (lo shatan del Libro di Giobbe), il serafino spirito angelico altissimo ribelle a Dio, il Dragone Rosso dellApocalisse.

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DIARIO

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LE STREGHE XIV-XVI SEC La Chiesa scatena la caccia al diavolo. Le streghe sono condannate al rogo. La prima volta in Irlanda, dove nel 1325 Alice Kyteler viene accusata di aver costituito una setta satanica

IL MITO PROFANO XVI-XVIII SEC Il diavolo si secolarizza. Nel Paradiso perduto di John Milton (1667) Lucifero un seduttore, nobile e fiero, nel Faust di Goethe (1808) Mefistofele, senza coda n corna, consacrato come mito letterario

IL SATANISMO XX SEC Fra i padri del satanismo linglese Alaister Crowley, fondatore nel 1912 dellOrdine del Tempio Moderno. Dalla setta proviene anche Charles Manson, che nel 1969 ammazza Sharon Tate

I NOMI CHE GLI VENGONO DATI E LIMPRESA DI OPPORSI ALLE SUE TENTAZIONI

LA GUERRA DEL MALE E LE ARMI DEI VANGELI


ENZO BIANCHI
mpresa ardua parlare del diavolo, eppure compito paradossalmente pi facile che non quello di parlare di Dio. Dio, infatti, non lo si sente, alla sua esistenza occorre credere senza sperimentarlo, mentre non c bisogno di credere al diavolo perch ciascuno lo conosce attraverso la tentazione: tutti sappiamo cosa significhi essere tentati, anche se non diamo il nome di diavolo al protagonista di questa prova, a quella forza oscura di cui facciamo esperienza nella nostra vita. Ma, appunto, che nomi d la Bibbia a questa presenza cangiante eppur sempre in agguato? Viene chiamato demonio (cio forza), diavolo (divisore), satana (oppositore), ma anche Beelzebul (Signore delle dimore): tutti termini di portata non precisata eppure sempre tragica, negativa, mortifera. Una presenza che emerge con chiarezza fin dalle pagine iniziali della Scrittura, pagine che sono prime non cronologicamente ma ontologicamente: quando si narra il rapporto tra lessere umano uomo e donna e le altre creature, il diavolo gi l, sinuoso come un serpente che appare allimprovviso e aggredisce con tutta la forza della seduzione. La Bibbia non dice che stato creato da Dio, ma ne constata la presenza nellin principio della creazione: il diavolo l e spinge luomo verso il male come un istinto, una pulsione, una passione prepotente. Cos la sua origine resta oscura, enigmatica mentre ne viene descritta la forza, lefficacia, la capacit di causare il male. Alla Bibbia basta affermare che quando luomo sceglie di compiere il male non ne ha in s la fonte: essa esterna a lui e, quindi, pu essere domata, imbrigliata, sconfitta. Non un caso, allora, che i Vangeli facciano precedere linizio della missione di Ges dallepisodio delle tentazioni nel deserto: da subito Ges confrontato dram-

APOCALISSE

Nel libro che chiude il Nuovo Testamento il demonio raffigurato da un drago che perseguita il Messia e combatte con i suoi servi

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GLI AUTORI
Enzo Bianchi priore del monastero di Bose. Il suo ultimo libro Lessico della vita interiore (Rizzoli). Il testo del Sillabario di Mikhail Bulgakov tratto da Il maestro e margherita, nella traduzione pubblicata da Einaudi e nei Libri di Repubblica. Franco Cardini, uno dei pi noti medievisti italiani, insegna a Firenze. Recentemente Sansoni ha ripubblicato Alle radici della cavalleria medievale. Franco Cordero, giurista e massimo esperto della procedura penale, anche autore di libri in cui ricorre la figura del diavolo. Il suo libro pi recente Nere lune dItalia (Garzanti)

maticamente con quella presenza che affascina e sconvolge il cuore delluomo e tutto il seguito della sua vita pubblica sar unincessante lotta contro quel potere malvagio che vuole ridurre in schiavit ogni essere umano. Nel giudaismo contemporaneo a Ges, infatti, il diavolo era letto come una realt ben concreta e dotata di grande potere: le malattie fisiche come quelle mentali erano opera sua, lui era il signore della morte. La tradizione testimoniata dal pi tardivo dei quattro Vangeli, quello di Giovanni, definisce il diavolo come principe di questo mondo (Gv 12,31), omicida fin da principio e padre della menzogna (Gv 8,44), autentica forza che ostacola il piano di salvezza di Dio. Nei tre Vangeli sinottici si sottolinea piut-

TENTATORE
La donna tentata dal diavolo a commettere il peccato di vanit vede il diavolo nello specchio, xilografia del XVI secolo

FDOR M. DOSTOEVSKIJ
Larcano maggiore Il Diavolo, carta dei tarocchi bolognesi stampati da Viassone di Torino alla fine del XIX secolo

Il diavolo coi reumi? E perch no? Incarnandomi ne accetto anche le conseguenze. Satana sum et nihil humani a me alienum puto
I fratelli Karamazov 1880

Fu lunga e paziente opera dei teologi medievali, a cominciare da Agostino, quella tesa a far convergere tutte queste figure e queste caratteristiche in ununica immagine, quella di un disperato antagonista di Dio che eternamente desidera il male delluomo perch ne invidia la libert e la possibilit di redimersi; un diavolo che a sua volta a capo dinfinite coorti di demoni minori le stelle cadute dellApocalisse ma che al tempo stesso assume talvolta limmagine degli di falsi e bugiardi dellantichit o dei loro piccoli, mostruosi ac-

coliti. In questo modo il diavolo che tenta Ges nel deserto, e che i Padri della Chiesa immaginavano come uno spirito dalle sembianze grosso modo umane (magari leggermente scuro in volto, come i nomadi del deserto egiziano), si carica sempre pi di attributi orridi o grotteschi, ereditati dalle varie ricche demonologie pagane: i due elementi esteriormente tipici dellimmaginario diabolico nel medioevo sono una belva, il rettile, e una figura umano-ferina, il capro erede del Pan dei greci. La gente del medioevo aveva paura del diavolo: sapeva che egli poteva rubargli lanima e la vita eterna. Non aveva granch paura della morte: cominci ad averne sempre pi a partire dal trecento, e non solo perch le grandi epidemie lavevano resa pi presente e tremenda, ma anche perch gli uomini avevano cominciato a vivere meglio e ad amare di pi la vita.

GUIDO CERONETTI

I giornali stampano, sul diavolo, dichiarazioni di fiducia e di ripudio, di deplorazione e di encomio. Tutti sanno, perci tutti spiegano, spiegano
La carta stanca 2000

tosto il moltiplicarsi delle potenze demoniache: sono spiriti immondi presenti e operanti nelle persone che Ges incontra sul suo cammino. E lattivit di Ges sar una lotta contro il demonio per farlo arretrare, per togliergli terreno, per liberare luomo dalla schiavit del male fisico, psichico, spirituale che ne mina lesistenza. Dal canto loro i demoni riconoscono Ges, sanno chi il santo, linviato da Dio e lo apostrofano con i titoli che la comunit cristiana primitiva user per indicare il suo Signore. Per i Vangeli il diavolo sta dietro a ogni epifania del male: lui che getta lepilettico nellacqua e nel fuoco, lui che si manifesta come legione, moltitudine nella mente del dissociato psichico, lui che scacciato dalluomo insano si rifugia nel branco di porci e si getta in mare, sar ancora lui a porre nel cuore di Giuda il pensiero di consegnare Ges. Non sorprende allora che il compito dato da Ges ai suoi discepoli sar precisamente quello di scacciare i demoni avendo ricevuto a loro volta potere sugli spiriti immondi (Mt 10,1). Il linguaggio di queste pagine bibliche certamente da decodificare con intelligenza, per non trasformare lazione di Ges in opere magiche o in diavolerie: se non si coglie lintento degli evangelisti, che quello di affermare la vittoria definitiva riportata da Ges su queste forze demoniache, si finisce per fare dei demoni una presenza ossessiva che oscura la signoria di Dio e di Cristo. Nella conclusione apocrifa cio recepita come non autentica dalla chiesa dei primi secoli del Vangelo di Marco, Ges risorto avrebbe detto ai suoi discepoli questo mondo di iniquit e di incredulit sotto il dominio di Satana, il quale non permette che chi sta sotto il giogo degli spiriti impuri concepisca la verit e la potenza di Dio. Abbiamo qui uneco degli ambienti in cui fiorita la letteratura apocrifa, permeata di idee gnostiche che radicalizzavano il dualismo tra bene e male, tra mondo della luce e mondo delle tenebre, finendo per demonizzare il cosmo intero in una sorta di nichilismo ante litteram. Ma questa dimensione di battaglia escatologica, finale, risolutiva si ritrova anche nel libro che chiude il Nuovo Testamento, lApocalisse: l il demonio, raffigurato da un drago, perseguita il Messia e combatte con i suoi servi contro larcangelo Michele e i suoi angeli ed esce sconfitto: il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra fu precipitato sulla terra pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo (Ap 12,9.12). S, la Bibbia si chiude su una lotta ancora aperta ma di cui si conosce lesito finale: questa presenza estranea alluomo eppure cos potente su di lui non avr lultima parola, perch la vittoria definitiva non sar della morte ma della vita. Infatti, sempre lApocalisse (20,10.14) profetizza che il diavolo, il grande seduttore, sar gettato nella fossa di fuoco insieme alla morte e allinferno ed essi, come realt distrutte, non avranno pi potere sullumanit che abiter la Gerusalemme celeste.

I FILM
FAUST di F. W. Murnau, 1926 Mefistofele si presenta al vecchio mago Faust per tentarlo LOCCHIO DEL DIAVOLO di Ingmar Bergman, 1959 Il diavolo manda sulla terra Don Giovanni perch seduca una fanciulla casta, ma lui si innamora SIMON DEL DESERTO di Luis Buuel, 1965 Il diavolo trasporta il monaco stilita Simone dal V al XX secolo ROSEMARYS BABY di Roman Polanski, 1968 A New York, una donna attende il figlio del demonio LESORCISTA di William Friedkin, 1973 Due sacerdoti tentano di salvare una dodicenne posseduta dal diavolo LAVVOCATO DEL DIAVOLO di Taylor Hackford, 1997 Un avvocato in carriera si accorge di aver venduto lanima al diavolo TOT AL GIRO DITALIA di Mario Mattoli, 1948 Tot vende lanima al diavolo per vincere il Giro dItalia

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