Sie sind auf Seite 1von 4

MERCOLED 15 SETTEMBRE 2004

LA REPUBBLICA 37

DIARIO
DI

BRIGITTE BARDOT COMPIE SETTANTANNI


Il 28 settembre la diva francese festegger il suo compleanno
na signora dai capelli troppo lunghi e solitamente spettinati, sempre in guerra per proteggere i diritti degli animali, dalle balene ai polli, ovviamente vegetariana e antipellicce, chiusa in una villa di Saint Tropez dove ospita ogni sorta di bestie abbandonate, ultimo matrimonio 12 anni fa con un uomo daffari legato al Fronte Nazionale di Le Pen, condannata pochi mesi fa a pagare una ammenda per incitamento allodio razziale nel suo libro fallaciano intitolato Un grido nel silenzio, compie 70 anni. E allora? Cinquantanni fa non era solo giovane e bellissima, era anche unaltra persona, che gli anni e la vita hanno cambiato, come pu anche non capitare: ma i suoi 70 anni sono speciali perch lei era allora la ragazza pi celebre del mondo, quella a cui tutte le donne avrebbero voluto assomigliare, che tutti gli uomini sognavano di avere: era Brigitte Bardot, era B. B., lindimenticabile. Lindimenticata, colei che riusc a trasformare, nel grigiore chiuso del cinema, della moda, della vita degli anni 50, la donna sigillata nellipocrisia depoca, in un personaggio allora nuovo e dirompente: non la donna giovane ma la giovane donna, non la signora ma la ragazza, colei che toglieva alla femminilit tutta la tradizionale pesantezza, lineluttabile cammino negli angusti sentieri della virt e dellubbidienza, cambiandole il destino, affidandole il compito di far impazzire gli uomini dominandoli. Oggi le adolescenti che portano magliette attillate sui corpi sottili e hanno lo sguardo sfacciato di chi crede di meritare ogni trionfo, vengono da l, pi che da madri o nonne femministe che provarono a liberare la femminilit da ogni impaccio con le ideologie e i cortei: anche lormai scomparsa nelle gioie domestiche Claudia Schiffer, la top model massima degli anni 90, non stata che una veteroimitazione di Brigitte Bardot, quindi opaca e sbiadita, tedesca e senza storia. La ragazzina Bardot di buona famiglia, che aveva studiato dalle suore e a 14 anni aveva cominciato a posare per le foto di moda, era alta, aveva la vita molto sottile e un seno imperioso del tutto naturale, un viso da bambina innocente con labbra perverse, non siliconate: gambe lunghe perfette, una massa di capelli biondi spettinati, nessun problema a spogliarsi, il che sui set morigerati depoca metteva in imbarazzo anche i registi apparentemente pi arditi. La censura la trovava una pubblica disgrazia: in Piace a troppi furono tagliati i quindici minuti in cui, distesa sulla spiaggia con Christian Marquand (nella storia di pescatori, lui era il cognato quindi massimo peccato di adulterio), lui abbracciandola la sveste. Ancora oggi anziani spettatori provano fremiti giovanili ripensando al modo in cui la travolgente Brigitte balla il mambo sotto gli occhi imbambolati di una folla maschile. Veramente dispettosa la censura con La ragazza del peccato, in cui lei, priva di mutande, alza la gonna sopra la vita, davanti al vecchio e probo avvocato Jean Gabin; il Satana della sua morbida nudit vista da dietro fu piamente soppressa. Brigitte si giudicava ignorante ma

Il cinema e gli scandali, gli amori e la politica. Una vita da star


mentre i registi innovatori della Nouvelle Vague giravano i loro capolavori, Cleo dalle 5 alle 7 (Agnes Varda), Jules e Jim (Franois Truffaut), Lanno scorso a Marienbad (Alain Resnais) il pi intellettuale tra loro, Jean-Luc Godard, ne fece la protagonista di Il disprezzo, girato a Roma: Brigitte diventava cos anche una icona della cultura. Adesso anchio faccio parte della nouvelle vague. Godard aveva paura di me e io di lui. Mi veniva a trovare e ci chiamavamo signor Godard e signorina Bardot. Mi guardava servire il t e diceva che doveva imparare a conoscermi per quella che ero veramente. Poi non parlava pi. Massima star del cinema francese, aveva conquistato il mondo ma non con i suoi film, spesso di scarso successo commerciale. Era la sua vita turbolenta e passionale a suscitare riprovazione e ammirazione, a rendere infuocata la sua celebrit. Sposata a 18 anni con il regista Roger Vadim, proprio girando Piace a troppi si innamor riamatissima del marito cinematografico, Jean Louis Trintignant, per poi sposare il pi grande amore della sua vita, lattore Jacques Charrier, da cui ebbe il suo solo figlio, Nicolas, che oggi ha 44 anni. Vita infernale, gelosia e botte, tentativi di suicidio di tutti e due, per lei nessun desiderio di allevare quel bambino poi affidato al padre: Penso di non essere fatta per essere madre. Non so perch, io amo gli animali e i bambini, ma non sono abbastanza adulta per allevare un figlio. Sono io ad aver bisogno che qualcuno si prenda cura di me. Anche con un altro attore, Sami Frey, passione e desiderio di morte, e tra lui e il terzo matrimonio con il miliardario tedesco Gnther Sachs a Las Vegas nel 1966, una serie di amanti di qualche giorno o mese, playboy, arrampicatori, bei ragazzi senza futuro, nelle notti di Saint Tropez che celebrarono gli ultimi fuochi degli anni 60. Prima di compiere 40 anni, Brigitte era di nuovo divorziata e dopo 41 film in 21 anni, si ritir dal cinema: perch la sua meravigliosa immagine infantile invecchiava senza trasformarla in donna, perch la ferocia dei fotografi, dei giornalisti, le aveva rovinato ogni momento della vita, togliendo intimit, senso, rispetto, al dolore e alla felicit. Nella sua bella, sincera autobiografia, scritta senza laiuto di nessuno e uscita nel 1996, ricorda tutto, senza ipocrisia, gli uomini troppo deboli, il piacere, le fughe sue e degli amanti, gli aborti, i tentativi di suicidio, latroce persecuzione della stampa che la obblig a partorire in casa per non affrontare le belve che lattendevano allospedale. In una vecchia intervista la ragazza che rappresentava la libert femminile aveva detto: La mia vita diventata impossibile, la mia anima non mi appartiene pi. Lo star system un universo mostruoso, che mi impedisce di vivere come vorrei. Io esisto solo nellombra. Se in casa mia desidero un po daria, non posso aprire la finestra: c sempre un fotografo sul tetto o in faccia. Io non posso andare a comprarmi un vestito o a mangiare un gelato. Ogni uomo che saluto il giorno dopo sui giornali viene indicato come il mio nuovo amante. I miei amori sono stati bruciati da una inumana bardolatria.

B.B.
NATALIA ASPESI
era intelligente e sapeva capire le ragioni del suo immenso successo: Io corrispondo al tipo di ragazza che personifica la nostra epoca. Oggi un personaggio come Mae West non emozionerebbe nessuno. Io sono come tutte le altre che qualunque uomo potrebbe incontrare. Posso essere solo me stessa, non sono abbastanza brava per interpretare unaltra persona. E per questo che amo i ruoli semplici, sexy e violenti. Ma B. B., con la sua impudente grazia e la sua indipendenza provocante, arriv sugli schermi molto in anticipo rispetto alla rivoluzione sessuale, alla minigonna, ai Beatles, ai movimenti di rivolta: nel maggio del 68, quando i giovani immaginarono di prendere il sopravvento e mandare la fantasia al potere, lei, a 34 anni, stava gi declinando, inghiottita da film scadenti e impopolari. Ma intanto nel 1962,

La bambola che diventata un mito

SIMONE DE BEAUVOIR

BRIGITTE Bardot lesemplare pi completo di queste ambigue ninfe come Lolita. Visto di spalle, il suo corpo di ballerina, minuto, muscoloso, pressoch androgino; la femminilit balza esuberante dal suo busto incantevole; sulle sue spalle scende la lunga e voluttuosa chioma di Melisenda, acconciata per con una negligenza da selvaggia; le sue labbra accennano un broncio puerile e nello stesso tempo invitano a baciare; cammina a piedi nudi, se ne infischia di come vestita, non porta gioielli, non ricorre a busti, non si profuma, non fa uso di nessun artificio, purtuttavia le sue movenze sono lascive, e un santo si dannerebbe soltanto a vederla danzare. Spesso hanno rimproverato al suo volto lincapacit di cambiare espressione e la fissit della sua maschera; il mondo esteriore infatti non vi si riflette e da esso non traspaiono emozioni intime; ma questa indifferenza le si addice; senza memoria, senza passato ella ritrova, grazie alla sua non coscienza, quella perfetta innocenza che si attribuisce miticamente allinfanzia.

B.B.

38 LA REPUBBLICA

DIARIO

MERCOLED 15 SETTEMBRE 2004

LE TAPPE PRINCIPALI

LA FAMIGLIA 1934 Camille Javal, vero nome di Brigitte Bardot, nasce a Parigi il 28 settembre 1934. Il padre, Louis un industriale, la madre, Anne Marie una colta donna borghese

IL MATRIMONIO 1952 Sposa il regista Roger Vadim. Brigitte aveva esordito nel cinema nel 1950, in Le trou normand di Jean Boyer. Nel 49 una foto sulla copertina di Elle aveva inaugurato la sua carriera

LA SEPARAZIONE 1956-1959 Esce Et Dieu cra la femme di Vadim. BB si innamora di Jean-Louis Trintignant e lascia il marito. Nel 1959, sposa Jacques Charrier. Nel 60 nasce Nicolas, il suo unico figlio

DA SEX SYMBOL DEGLI ANNI CINQUANTA E SESSANTA ALLE INVETTIVE CONTRO LISLAM

LA DONNA CHE HA UCCISO LA PROPRIA LEGGENDA


FRANCESCO MERLO

I FILM
TRADITA LA NOTTE DELLE NOZZE 1954, di Mario Bonnard, con Lucia Bos, Pierre Cressoy e Giorgio Albertazzi GRANDI MANOVRE 1955, di Ren Clair, con Grard Philipe e Michle Morgan PIACE A TROPPI 1956, di Roger Vadim, con Jean-Louis Trintignant, Curd Jurgens e Isabelle Corey MIO FIGLIO NERONE 1956, di Steno, con Alberto Sordi e Gloria Swanson ELENA DI TROIA 1956, di Robert Wise, con Rossana Podest, Jacques Sernas, Cedric Hardwicke, Stanley Baker, Niall McGinnis GLI AMANTI DEL CHIARO DI LUNA 1957, di Roger Vadim, con Pepe Nieto, Stephen Boyd, Alida Valli LA RAGAZZA DEL PECCATO 1958, di Claude Autant-Lara, con Jean PierreCassel, Jean Gabin, Nicole Berger e Franco Interlenghi

(segue dalla prima pagina) a capita anche, e forse pi spesso, che a settantanni esplodano i rancori, un grumo di frustrazioni, unacidit ingenua e tenera, senza trucco e senza lifting, ed il caso di Brigitte Bardot che ne compie settanta il 28 settembre ma gi da qualche anno disprezza e odia gli uomini dopo averne frequentati tanti, sposati quattro, Roger Vadim, Jacques Charrier, Gunther Sachs e il lepenista Bernard dOrmale. Li odia dopo averne consumati troppi, ma senza forse averne conosciuto neppure uno, perch bastava conoscerne uno per capire che gli uomini non sono, come dice la settantenne, pi stronzi degli animali, ma sono anchessi animali da salvaguardare o da abbattere, come le foche nane o come gli orsi che mangiano le foche nane che la Bardot protegge, animalista instancabile e disperata. Anche gli uomini sono animali che si mangiano fra di loro ma sono pure angeli, creature del cielo e della terra, delle stelle e degli abissi. A settantanni Brigitte Bardot ha ancora un conto aperto con gli uomini, come il vecchio Casanova di Schnitzler laveva con le donne, ne aveva possedute mille senza mai fraternizzare, familiarizzare, senza mai amarne una sola. Allo stesso modo, nei furori antiislamici della Bardot, nelle sue invettive contro i gay, contro gli adulteri, contro le donne-ministro e soprattutto contro gli extracomunitari clandestini che si infiltrano nella societ civile e contro i musulmani che pisciano dietro gli altari delle nostre chiese, non c la conoscenza sofferta dellaltro, la comprensione del margine che non fatto di trasgressione ma di smarrimento e di solitudine. E ovviamente non c neppure la conoscenza della variet dellodiatissimo Islam, cos come nelle sue invettive contro il maschio non c la conoscenza delluomo, perch i suoi uomini, proprio come fanno alcuni islamici, pisciavano, pure loro, sullaltare delle donne. La Bardot avrebbe ragione se gli uomini fossero ancora e solo quelli che lei attirava e respingeva a Saint Tropez, sempre in preda al desiderio di sfuggirli e di sedurli, bestioni furibondi e vulcani di improperi, uomini in stato di mobilitazione sessuale permanente attorno alla sua Mandrague, la villa simbolo del libertinaggio anni Sessanta, bikini e twist, ninfette e voglia matta, dove Brigitte, speriamo tra centanni, ha detto di volere essere sepolta. Contro quegli uomini assatanati Brigitte, atterrita e addomesticata, perennemente estenuata come disse Vadim, fece alzare sulla spiaggia un muro alto due metri, e contro di loro tent tre volte il suicidio. Tutti infatti hanno voluto plasmarla, ciascuno secondo il proprio pregiudizio, a partire dal padre, un ingegnere parigino, quartiere bene di Passy, che la voleva danzatrice s, ma classica, attrice s, ma di teatro, la voleva di alto rango e non fuori rango, reale super, ma non surreale: Sono nata senza alcuna bellezza. A 12 anni ero addirittura bruttina o almeno credevo di esserlo. Avevo gli occhiali, lapparecchio per i denti. Avevo capelli dritti come spaghetti ed ero piattissima. Mi sono sempre trovata brutta. Non avevo sicurezza interiore.... Ho scoperto tardi di essere nata bellissima e voglio invecchia-

ICONA

Senza la pulsione fisica che circondava la Mangano, la Schiaffino o la Loren , Brigitte Bardot fu una donna inventata dallimmaginazione, un modello castrato, una voglia matta di liberazione, la donna degli intellettuali

,,

re come Dio mi ha fatta. Ora non mi tingo neanche i capelli. Eppure Brigitte, prima di abbandonarsi ai tormenti del risentimento, stata la regina erotica dei fuori rango, il simbolo della femminilit surreale, e forse perch lonanismo diceva Kraus surroga la realt ma viene meglio. E difatti a soli sedici anni fin sulla copertina di Elle e il regista Vadim si invagh della sua foto prima ancora che di lei, proprio come, un po pi tardi, mezzo mondo si sarebbe invaghito delle sue foto e dei fotogrammi di Et Dieu crea la femme (titolo italiano Piace a troppi, 1956), dellinnocente selvaggia che segue i ritmi afrocubani mentre il giovane Trintignant, insaccato in una giacchetta troppo corta, umiliato e inebetito, si abbandona a quella infelicit in-

IN STUDIO
La Bardot in una posa di studio con una autocitazione a fare da sfondo. Nella copertina di questo Diario, una giovanissima B.B. in unimmagine per lepoca scandalosa. Entrambe le foto sono dellagenzia Magnum/Contrasto

teriore che gi in lui e che grazie a una possente trasposizione epocale d vita al personaggio di Brigitte: Io non recitavo, io ero ha confessato la Bardot. E dunque nelle sale cinematografiche piene di maschi, quel mezzo mondo si invagh con Trintignant, liberandosi con una mano sola, come ha mostrato Giuseppe Tornatore in una bellsssima e indimenticabile scena di Nuovo Cinema Paradiso. Insomma Brigitte Bardot, attrice senza talento dattrice, stata uninvenzione dei maschi onanisti, un mito da Azione cattolica, da fratelli lassalliani, da allievi salesiani che innalzarono licona del piacere contro le frustrazioni sessuofobiche della loro epoca. Brigitte Bardot fu limmaturit di una generazione che violentemente

PIER PAOLO PASOLINI

FRANOIS TRUFFAUT

Capisco benissimo i propositi suicidi della Bardot. So cosa significa essere dati in pasto allodio
Le belle bandiere. 15 ottobre 1960

Ho visto lintervista di Brigitte B. Lei divertente, spontanea, ma non chiara n logica


Autoritratto 1989

LOUIS MALLE

ANDY WARHOL

A modo suo, era una pioniera femminista. Non faceva politica, ma aveva deciso di vivere come un uomo
Il mio cinema 1994

Brigitte Bardot stata una delle prime donne a usare in amore gli uomini come oggetti. Mi piace
La filosofia di Andy Warhol 1983

usciva da uneducazione repressa, in unEuropa popolata da preti, monache, suore e miracoli, Fatima e Lourdes, i manifesti dei film strappati dai muri perch giudicati osceni, i monumenti con la foglia di fico applicata ai genitali, le televisioni censurate: La bardolatria mi fa ridere ha detto felicemente la Bardot perch quando facevo il cinema, era tutto un criticare e condannare la mia maniera di recitare, la mia maniera di pettinarmi, la mia maniera di vestirmi e la mia maniera di vivere! Non sapevo che avrei influenzato la moda indossando pantaloncini cortissimi e abiti freschi da collegiale realizzati con il cotone Vichy a quadretti bianchi e rosa o bianchi e blu, oppure raccogliendo i miei lunghi capelli in uno chignon detto a cipolla. Lho fatto senza immaginare il rumore che avrei provocato. Insomma, alla fine degli anni Cinquanta e negli anni Sessanta Brigitte Bardot fu la risposta, anchessa tutta maschile, alle Madonne che piangevano nellItalia di Scelba, nella Spagna di Franco, nel Portogallo di Salazar, nella Francia di De Gaulle... LEuropa dei giovani, della nouvelle vague che rubava baci, lanci Brigitte Bardot contro le Madonne delle lacrime, e fu un eros astratto e intellettuale, come ben capirono Jean Cocteau, Simone de Beauvoir e Marguerite Duras che, senza neppure parlarle, senza mai ascoltarla, la elevarono a simbolo della donna liberata. E tuttavia Brigitte non era Juliettte Greco, era solo un come se. Senza la pulsione fisica che circondava la Mangano, la Schiaffino, la Loren o la Cardinale, Brigitte Bardot fu una donna inventata dallimmaginazione, un modello castrato, una voglia matta di liberazione, la donna degli intellettuali e della intellettualizzazione, un segno e un marchio che rimandava ad altro da s e dalla sua femminilit: la sintesi perfetta della protagonista di Moravia, che infatti Jean-Luc Godard le fece intepretare nel Disprezzo (1963), e della Madonna depoca, linnocenza e il turpiloquio che affascinava e scandalizzava Michel Piccoli. Cosa resta di quel mito? Una condanna del tribunale francesce per incitamento allodio razziale, la Fondazione animalista, qualche libro di memorie irose e insultanti, una centinaio di film che nessuno ha voglia di rivedere, e una donna che ha subito loltraggio della proiezione maschile ma che a settanta anni, con un figlio naturale, Nicolas, che da tanto tempo vive in Norvegia, quattro figli adottivi ormai grandi, tra cani e gatti, peli e piume, restituisce al mondo quelloltraggio. Ma a nessuna ragazza moderna viene in mente di bardotizzarsi, ci sono ancora quelle che si marilynizzano, quelle che ricordano leleganza della Hepburn o la sensualit di Rita Hayworth. Nella societ dei miti la Bardot come naufragata, e la Francia, che aveva il suo volto, adesso con distrazione ne ricorda il compleanno e quasi si vergogna di lei che non stata al gioco, che ha svelato il trucco della bardolatria. Nei pienissmi scaffali dedicati al cinema delle librerie di Parigi c davvero di tutto, ci sono per esempio tantissime monografie su Jeanne Moreau e sulla Denevue ma c poco sulla Bardot, che sicuramente in questo ha vinto, ha voluto autodistruggere un mito che era stato costruito contro di lei, il surrogato maschile di una donna reale.

MERCOLED 15 SETTEMBRE 2004

DIARIO

LA REPUBBLICA 39

IL SUICIDIO 1960 Su France Dimanche rivelata la sua storia damore con Sami Frey, anche lui attore in La verit di HenriGeorges Clouzot. Il 27 settembre tenta il suicidio tagliandosi i polsi

LADDIO AL CINEMA 1973 A 38 anni Brigitte lascia il cinema e dichiara: Io me ne vado. Non c nulla da spiegare. Il mondo girer lo stesso. Il suo ultimo film Colinot lalza sottane di Nina Companeez

GLI ANIMALI 1976 Lasciato il cinema si dedica agli animali maltrattati e crea una fondazione a suo nome. Dal 1978 impegnata in difesa delle foche. Nel 1985 riceve la Legion dOnore

LA LETTERA DELLA FILOSOFA ALLATTRICE

CARA BRIGITTE COS IO TI VEDO


LUCE IRIGARAY
hre Brigitte, Ho pensato che parlare a te, invece di parlare di te, sarebbe meglio per festeggiare il tuo compleanno. Immagino che si parla pi spesso di te che a te, e che questo ti porta talvolta angoscia e infelicit. Infatti ci lascia nella solitudine, ma una solitudine rumorosa che non consente nemmeno di stare bene con se stessa, di riposarsi, di sognare la propria vita. E come se il mondo allo stesso tempo vi attraesse fuori e vi assillasse dentro una situazione non tanto invidiabile... Dunque, al posto di fare qualche nuovo commento a proposito di te che susciter altri commenti, e cos allinfinito , ho scelto di chiacchierare un po con te, di aprire un luogo in cui le parole tentano di rivolgersi a te. Spero che avrai voglia di ascoltarle. Temo che, per molti e molte, sei stata anzitutto unimmagine, anche se una figura ideale di donna della quale appropriarsi, sia per possederla sia per imitarla. Non doveva essere facile sostenere un simile destino! Lei ha scelto il suo destino e per di pi pagata per questo si sono detti. E ti hanno sfruttata senza vergogna, il pi delle volte senza riconoscimento n riconoscenza, al contrario. Ma non sono sicura che tu possa sapere che, per loro, sarebbe normale usarti per il proprio godimento invece di contemplare la tua bellezza, la tua innocenza, la tua vita, senza appropriarsene. Non hanno pensato che non si pu fare uso di una donna come di un oggetto di consumo. Il tempo non era giunto per simile presa di coscienza. Non so se la gente tuttora abbia capito il problema. Spero che sia un po pi avvertita. Ma, per la maggior parte di loro, tutto ci rimane fuori della seriet dei luoghi del lavoro e della politica. Come si articolano le cose fra lo sfruttamento della donna per il proprio piacere e lo sfruttamento nel lavoro e nella politica non stato ancora compreso bene, temo. Il problema che tu non hai mai realmente separato il lavoro dalla tua vita. Mi pare che non sia mai stata solo unimmagine estranea alla tua esistenza. Non sei stata capace di fingere fino a questo punto. Incapace di una simile ipocrisia, si potrebbe dire. Per ci, hai affascinato tanto la gente. Pi che altri-e, eri presente sullo schermo. Non per strategia, anche se certi hanno voluto mettere in scena il tuo personaggio. Ma questo personaggio era una donna viva, non un ruolo. E proprio questo il tuo apporto a una rivoluzione culturale, in particolare nel cinema. Ma non solo. Prima che si chiedesse, per strada o altrove, nel Sessantotto, labolizione dei conformismi, tu lavevi non solo chiesto ma fatto. Prima che le donne rivendicassero il diritto ad essere se stesse, a non conformarsi a modelli imposti, tu avevi di-

LE IMMAGINI
Fotografata migliaia di volte sulla scena, in posa o nelle immagini rubate dai paparazzi B.B. stata unautentica icona degli anni Cinquanta e Sessanta e tra le prime dive a farsi cogliere volentieri nuda dallobiettivo. Forse per reazione a questa sovraesposizione la Bardot, arrivata a quarantanni, decise di scomparire

VIVA B.B.
Sopra, B.B. in una scena del film Viva Maria Sotto, lattrice nel 70

GLI AUTORI
Il testo di Simone De Beavoir che si trova nel Sillabario tratto da Brigitte Bardot, tradotto in italiano nel 1962 dalleditore Lerici e ormai rarissimo. Luce Irigaray, nata in Belgio e attiva in Francia, filosofa e psicanalista, molto vicina al movimento delle donne, la teorica del pensiero della Differenza.

LEZIONE DI BALLO Una Brigitte Bardot ventenne si


esercita nella danza in uno studio londinese

mostrato la forza di un atteggiamento eversivo rispetto a ci che si fa o non si fa. E, pi che in nome di qualche perversit sessuale, era, mi pare, in nome della realt e verit di quella che sei. Il tuo modo di pervertire era di essere semplicemente te stessa. Per la nostra cultura, nulla pi trasgressivo di questo. Ma qualcosa che si paga molto caro! Immagino il numero di pelli che hai perso offrendoti in una nudit che non era solo finta, artificiosa, di circostanza o tecnica, direi. Non mi stupisce che abbia lottato tanto affinch non si togliesse la pelle agli animali. Ma non solo la tua pelle che hai rischiato, tutta la tua vita nella sua carne, nel suo soffio, nella sua anima ammesso che le cose si possano distinguere. Credo che tornare a te dopo aver cos resa pubblica la tua esistenza, senza maschera, artifici n schermo (se mi si consente questo gioco di parole) sia stato molto difficile. A coloro che ti hanno considerato come un po ingenua, si potrebbe proporre di provare a cambiare vita come lhai fatto. Questo non accade senza quella forza di carattere di cui pochi sono capaci. Ma, come hai detto, citando La Rochefoucauld nel tuo primo libro di Memorie: Initiales B. B. (Grasset 1996, traduzione italiana Bompiani) C un tempo per riuscire nella vita, c un tempo per riuscire la propria vita. E a tutti i tuoi spettatori, spesso un po voyeurs, non hai esitato a obiettare, nel secondo volume di queste Memorie (Le carr de Pluton, Grasset, 1999), la parola di Saint-Exupery Non si vede bene che con il cuore; lessenziale rimane invisibile per gli occhi. Da parte tua, come battuta, non male! Dicevano Sia bella, e taccia; gli rispondi, attraverso libri, che sei colta e capace di pensare, anche bella, e che loro non hanno saputo percepire il meglio di te: linvisibile. E vero che questa parte migliore, il tuo cuore, difficilmente ha potuto congiungersi con la bellezza del tuo corpo, con la tua carne. Ci manca ancora una cultura per simile alleanza, eppure necessaria per la nostra felicit. Anche qui e non senza sofferenze, come troppo spesso il caso per noi tutti, sei riuscita a salvare il tuo cuore grazie alla compassione: per i bambini, gli animali, la natura. Quelli che ti hanno testimoniato compassione, ne sono sicura, nei tempi di solitudine e sconforto (leggi il mio testo Animal Compassion in Animal Philosophy, Continuum, 2004). Per aiutarli, hai investito tutte le tue passioni, la tua sincerit, la tua innocenza cosicch puoi presentarti, con le tue richieste per loro, a qualsiasi capo di Stato, di Chiesa o altra personalit. Ormai succede che si ascolta qualcosa della tua anima. Il tuo percorso di vita merita il nostro rispetto per la sua determinazione, la sua perseveranza. Ti auguro di proseguirlo con amore, immaginazione, coraggio. Ti auguro di creare in te stessa abbastanza soffio divino per vivere la tua vita in un modo sempre pi autonomo e felice. LUCE IRIGARAY FINE TESTO

I FILM
LA VERIT 1960, di HenriGeorges Clouzot, con Charles Vanel, Sami Frey UNADORABILE IDIOTA 1963, di Eduard Molinaro, con Grgoire Aslan e Anthony Perkins IL DISPREZZO 1963, di JeanLuc Godard, con Michel Piccoli, Jack Palance e Fritz Lang VIVA MARIA 1965, di Louis Malle, con Jeanne Moreau e George Hamilton IL MASCHIO E LA FEMMINA 1966, di JeanLuc Godard, con JeanPierre Laud e Chantal Goya IO, LAMORE 1966, di Serge Bourguignon, con Laurent Terzieff e Jean Rochefort SHALAKO 1968, di Edward Dmytryk con Sean Connery, Stephen Boyd, Jack Hawkins LES FEMMES 1969, di Jean Aurel, con Maurice Ronet, JeanPierre Marielle UNA DONNA COME ME 1973, di Roger Vadim, con Maurice Ronet, Jane Birkin,

Fondatore Eugenio Scalfari

Direttore Ezio Mauro


(con MALOMBRA 8,80)

9 770390 107009

ALVOHXEBbahaajA CSDEDNDFDT
40915

Anno 29 - Numero 219

0,90 in Italia

mercoled 15 settembre 2004


Danimarca Kr.15; Egitto EP 15,50; Malta Cents 53; Marocco MDH 24; Norvegia Kr. 16; Polonia Pln 8,40; Regno Unito Lst. 1,30; Repubblica Ceca Kc 56; Slovacchia Skk 71; Slovenia Sit. 280; Svezia Kr. 15; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,5 (con il Venerd Fr. 2,80); Tunisia TD 2; Ungheria Ft. 350; U.S.A $ 1.

SEDE: 00185 ROMA, Piazza Indipendenza 11/b, tel. 06/49821, fax 06/49822923. Sped. abb. post., art. 1, legge 46/04 del 27 febbraio 2004 - Roma. Concessionaria di pubblicit: A. MANZONI & C. Milano - via Nervesa 21, tel. 02/574941.

PREZZI DI VENDITA ALLESTERO: Portogallo, Spagna 1,20 (Azzorre, Madeira, Canarie 1,40); Grecia 1,60; Austria, Belgio, Francia (se con D o Il Venerd 2,00), Germania, Lussemburgo, Monaco P., Olanda 1,85; Finlandia, Irlanda 2,00; Albania Lek 280; Canada $1; Costa Rica Col 1.000; Croazia Kn 13;

INTERNET www.repubblica.it

1 2

Autobomba esplode davanti a un posto di polizia: 47 morti, oltre cento feriti. I servizi italiani: in Iraq gli insorti sono 100mila

LE IDEE

Bagdad,unaltromassacro
Rapite, Frattini torna dal Golfo: Ora spero nei risultati
LA POLEMICA

Kamikaze crimine contro lumanit


ADRIANO SOFRI

I SIGNORI DELLA GUERRA


PAOLO GARIMBERTI
A POSTA in gioco altissima, forse decisiva per il futuro dellIraq: il controllo del territorio per consentire, o impedire, lo svolgimento regolare e diffuso delle elezioni a gennaio. A quattro mesi dal voto, i comandi americani hanno iniziato una serie di offensive per riconquistare le aree perdute, da Falluja a Sadr City, a Tal Afar. E i capi della guerriglia - Al Zarqawi, i nostalgici di Saddam, magari i servizi di qualche Paese confinante, nessuno sa individuarli con certezza - rispondono con un crescendo di attentati. Ieri a Bagdad, nella stessa zona degli scontri di domenica, con la strage pi sanguinosa degli ultimi sei mesi, e a Baquba gli obiettivi non potevano essere pi mirati e simbolici. SEGUE A PAGINA 15

La sinistra e i conti con il terrorismo


MIRIAM MAFAI
L RIPOSIZIONAMENTO della sinistra di fronte al problema del terrorismo e al rapporto con gli Stati Uniti un elemento di cui non basta prendere atto, con maggiore o minore soddisfazione. Ne vanno invece approfondite le ragioni e le possibili conseguenze allinterno dello stesso schieramento e sulla scena politica nazionale. Il primo nemico, dice Fassino, il terrorismo, e non esiste alcuna ragione politica, etnica, religiosa che lo giustifichi. Non basta. Per combatterlo fondamentale ricostruire un saldo rapporto tra Usa ed Europa, un rapporto indispensabile anche con lAmerica di Bush. SEGUE A PAGINA 14

Una kamikaze cecena

Il posto di polizia di Bagdad dopo lassalto di ieri mattina

DA PAGINA 2 A PAGINA 7

IL CASO

Firmato laccordo sul piano di ristrutturazione. Previsti risparmi per 52 milioni di euro

Il potere sovietico di Putin


SANDRO VIOLA
REDDO, imperturbabile: questa limmagine di Vladimir Putin cui ci siamo abituati. Ma nei giorni successivi al massacro di Beslan, con i russi sgomenti e una parte della stampa capace finalmente di mettere sotto accusa loperato del governo, Putin non sembrava pi tanto imperturbabile. Il volto che ha mostrato alla televisione era infatti contratto, leloquio incerto. Le nuove misure antiterroristiche che si sforzava dannunciare con tono fermo e rassicurante, suonavano in realt vaghe, confuse. E intanto i ministri e i capi delle varie polizie continuavano a contraddirsi o a mentire: sul numero dei morti, sul numero e la nazionalit dei terroristi, sulle complicit un giorno sostenute e lindomani negate che lo squadrone della morte ceceno avrebbe avuto in Ossezia del Nord. Cera insomma un forte turbamento, al Cremlino, e non soltanto per le centinaia di morti della scuola n 1 o per lennesima prova dinefficienza data dagli apparati di sicurezza russi. A incrinare limperturbabilit di Putin era soprattutto la consapevolezza che dopo Beslan non sarebbe stato possibile tacere. Non era pi possibile fare come allindomani degli altri devastanti attentati del terrorismo ceceno: promettere con due parole la punizione dei colpevoli, quindi far calare il silenzio e lasciare che lepisodio (una strage, nella maggior parte dei casi) finisse negli archivi. Stavolta bisognava parlare, e Putin uno che per carattere, formazione, abitudini di vita, incline a tacere e non a parlare. E oltre che parlare, stavolta bisognava compiere uno o due gesti mai compiuti prima. SEGUE A PAGINA 7 GIAMPAOLO VISETTI A PAGINA 7

Alitalia, i piloti accettano i tagli


Il titolo vola in Borsa: pi 15%.Si tratta con steward e hostess
Una manovra da 30 miliardi tagli e sgravi, niente sanatorie

Maroni frena Siniscalco Decido io sugli assegni familiari


ROBERTO PETRINI A PAGINA 24

ROMA Si sblocca la vertenza Alitalia. Ieri sera i piloti hanno firmato con lazienda un accordo che rivoluziona il contratto, allinsegna di pi ore di volo e meno soldi in busta paga. A questo punto si apre la strada per lintesa anche con gli assistenti di volo e il personale di terra, per i quali le trattative sono proseguite nella notte. Oggi si tenter laffondo finale che potrebbe significare la salvezza per la compagnia di bandiera: allaccordo con i sindacati sui 5000 esuberi, infatti, sono legati il varo del prestito ponte da 400 milioni e la successiva ricapitalizzazione dellazienda. BORRIELLO e LIVINI ALLE PAGINE 8 e 9

In corso lavori di rinnovo del museo grave uno dei ricoverati

Paura a Roma crolla il solaio del Palazzo delle esposizioni feriti 7 operai
LUGLI e MANIA A PAGINA 11

U QUALCHE quotidiano dell11 settembre dell11 settembre si leggeva questa notizia: Si toglie la vita una madre di Beslan. Non cera il nome della donna. Cera appena la circostanza: la madre di un bambino ucciso nel sequestro aveva riconosciuto il corpo del figlio, e subito dopo si suicidata. Nientaltro. Nemmeno il modo. Gli psichiatri moscoviti che hanno ospitato molti fra i sequestrati di Beslan superstiti e fra i loro parenti avvertono che le persone a rischio depressione reattiva, la chiamano sono centinaia. Si era parlato soprattutto del furore di vendetta di gente di Beslan e del resto dOssezia, contro i tradizionali nemici ingusci. Ma anche la vendetta ha bisogno di una ottusa vitalit. Si pu non desiderare pi niente morire, soltanto. Chiss quanti anni aveva la donna che si uccisa, chiss quanti ne aveva il suo bambino, chiss se aveva solo quel figlio, o ne ha lasciati, pensiero pi pietoso, altri. Non sappiamo niente di lei: forse ne sapremo, i giornalisti sono bravi a stanare i sopravvissuti e le storie che spezzano il cuore. Bravi davvero: come col bambino dalla camicia bianca e le mani giunte dietro la nuca, che sembrava gi destinato alla commemorazione senza fine, e invece era salvo, e labbiamo visto parlare alle telecamere, e aveva di nuovo la faccia di un bambino che racconta unavventura. O forse la madre suicida rester senza nome, senza storia, lei e la sua creatura, madre ignota di un bambino ignoto, una di tante, uno di tanti. Ora dir forse una bestemmia, ma la lettura di quel titolo: Si toglie la vita una madre di Beslan, induce a un oscuro, involontario sollievo. un gesto che riconosciamo, che ci permette di riconoscerci. SEGUE A PAGINA 15

DIARIO

E il maschio cre il mito B.B.


La cantante aveva 53 anni da tempo era malata di tumore
FRANCESCO MERLO
SETTANTANNI si pu risorgere com capitato a Vittorio Gassman, come capita a Sofia Loren, si pu diventare settanta volte pi leggeri di una piuma, esserci senza pi la voglia di ingombrare, come chiedendo scusa, e sono bellissimi i sorrisi dei settantenni e delle settantenni che quasi domandano perdono per gli eccessi compiuti nella presunzione degli anni del vigore. Settantanni pu essere let in cui comincia la perfezione, in cui mostri esattamente chi sei, senza sotterfugi, senza furbizie, pronto a dare senza pi chiedere. SEGUE A PAGINA 34 ASPESI e IRIGARAY ALLE PAGINE 33, 34 e 39

CON REPUBBLICA

La musica perde Giuni Russo la bella voce dellestate al mare


CARLO MORETTI A PAGINA 45

In edicola La Storia il 3 volume e la ristampa del 2


A richiesta a soli 12,90 euro in pi in corso anche la ristampa del 1 volume: prenotatela dal vostro edicolante

Das könnte Ihnen auch gefallen