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lunedì 2 novembre 2009

NAPOLI METROPOLI 5

POZZUOLI CIMITERO, INIZIATIVA DEL DIRETTORE PER GARANTIRE SICUREZZA. AVVISI AFFISSI SU 250 NICCHIE: DOPO 30 GIORNI SI PERDE IL POSSESSO

Loculi “abbandonati”, parte l’ultimatum ai concessionari


POZZUOLI. Sgradita sorpresa per diversi puteolani che, ieri e oggi, si sono lonne di questo giornale: «Ci sono diverse cappelle abbandonate, che ver- za e solo grazie all’ abnegazione del personale addetto riesce ogni volta ad
recati a trovare i propri defunti nel civico cimitero di via Luciano. Su circa sano anch’esse in precarie condizioni di sicurezza, così anche per le molte arginare le diverse problematiche che si presentano. Pertanto, sarebbe in-
250 loculi è stato apposto a firma del dirigente, Alfredo Tovecci, il seguente nicchie, risalenti alla fine dell’800 o primi del ‘900, completamente dimenti- derogabile la creazione di un’altra struttura cimiteriale in questo grande co-
avviso: “Atteso lo stato di abbandono in cui versa il loculo. Vista l’impossi- cate in quanto le relative famiglie si sono estinte o non dimorano più a Poz- mune, la cui popolazione negli ultimi anni è cresciuta a dismisura.
bilità di individuare il concessionario del citato loculo; visti gli art. 41 – 5° zuoli. In questi casi si dovrebbe applicare il regolamento cimiteriale che re- Da anni si parla di crearne un altro a Monterusciello, quartiere della rico-
comma, 42, 48 – 6° - 7° e 9° comma, si dispone l’affissione del presente av- gola le concessioni, ma quando e chi si sentirà di porvi mano?». Infatti, sem- struzione in seguito all’emergenza bradisismica degli anni ottanta, che con-
viso sul loculo in parola nonché l’affissione dell’elenco dei loculi disusi al- bra che sia arrivato proprio il momento. Come ci comunica la stessa diri- ta oltre trentacinquemila abitanti, ma resta ancora tutto fermo sulla carta
l’albo cimiteriale, si avverte che decorso il termine di giorni 30 dalla data di genza del cimitero, questi avvisi finora hanno allertato circa il trenta per poiché non è stata effettuata nemmeno la variazione di destinazione urba-
affissione del presente senza che venga rivendicato il diritto successorio de- cento dell’utenza interessata, si spera che in questi giorni di grande affluenza nistica dell’area, in quanto ci sono “impasse” con la sovrintendenza per i
bitamente comprovato da certificazioni anagrafiche storiche, saranno atti- ai luoghi di pietà, possano smuovere altri concessionari di loculi e nicchie fu- beni archeologici. Intanto i lavori di “Ampliamento del Civico Cimitero –se-
vate le procedure di decadenza con seguente acquisizione del loculo nella nerarie a chiedere l’aggiornamento della concessione che da diverso tempo condo stralcio funzionale- Zona B2”- (lavori in autofinanziamento) che da-
disponibilità dell’Ente”. Queste procedure non sono nuove al cimitero di via viene sollecitato dalla stessa dirigenza cimiteriale. rebbero un po’ di ossigeno –ma solo per qualche anno- al sovraffollato e sa-
Luciano; nell’intento di reperire nuovi posti e spazi, già erano state attivate Quello di via Luciano è un cimitero che letteralmente scoppia per il sovraf- turo camposanto di via Luciano, con la costruzione di 1780 loculi e di 300
oltre un anno fa per alcune cappelle in precarie condizioni di sicurezza. In- follamento, con oltre 500 interri all’anno. Questo civico cimitero monumen- cappelle, sono al momento fermi per ragioni che riguardano l’impresa co-
fatti in quell’occasione già avemmo modo di scrivere dalle medesime co- tale, sorto nel 1843, è attualmente in sovrautilizzo rispetto alla sua ampiez- struttrice. Gaetano Lombardi

CASALNUOVO COMMISSIONE AL LAVORO: 20 QUELLE GIUDICATE IN REGOLA. “SPUNTANO” I PRIMI MANIFESTI, PARTITA LA CAMPAGNA ELETTORALE

Comune, escluse 2 liste: ricorsi


di Lucia Allocca PROCIDA «ABBIAMO PAGATO IL CONDONO»
CASALNUOVO. Entra nel vivo la campagna elettorale. Il giorno dopo la
presentazione delle liste, con i nomi dei candidati in corsa per la poltrona
di sindaco, in città si riprende a respirare “aria politica”. Passate al se-
Ruspe in arrivo, appello
taccio negli uffici della casa comunale per l’intera giornata di ieri, dalla
commissione preposta, tutte le liste presentate sabato mattina. Delle 21
liste presentate, due sarebbero fuori dalla competizione. Si tratta de La
di due famiglie isolane
Destra, a sostegno del candidato sindaco Pietro De Luca (Pdl) e Uniti per PROCIDA. «In nome di Dio bloccate l’abbattimento: questa è la prima
Casalnuovo, a sostegno di Antonio Peluso. Il condizionale è d’obbligo in ed unica casa che abbiamo»: a chiederlo sono due famiglie procidane, le
Pietro De Luca Antonio Peluso Geremia Romano
quanto i partiti hanno già annunciato di voler presentare ricorso. L’esclu- prime ad essere cadute nel vortice degli abbattimenti accelerati
sione sarebbe stata motivata dalla commissione preposta per irregolarità dall’inizio dell’anno dalla Procura di Napoli per lanciare un messaggio
nelle certificazioni presentate sabato mattina. Si riduce, quindi, l’eserci- contro gli speculatori del mattone. Ma le famiglie Riccio e Scotto di
to dei candidati consiglieri circa 600 in appoggio ai 9 aspiranti sindaci. Clemente non ci stanno. In un’accorata lettera con la quale chiedono
Intanto, come da copione, il giorno dopo l’ufficializzazione dei nomi e del- “solennemente la grazia di sospendere l’abbattimento” al Presidente
le liste, fanno capolino i primi manifesti con la scritta “vota” che comin- della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai presidenti
ciano ad asfissiare ogni angolo disponibile della città anche in assenza di Regione e Provincia, al sindaco di Procida e al cardinale di Napoli,
delle regolari plance previste da regolamento. Ma i volti sui manifesti pren- spiegano le loro motivazioni. «L’azione della Procura in corso in questi
dono vita e noti personaggi del panorama politico locale scomparsi da ben giorni – scrivono le due famiglie - purtroppo è molto selettiva, colpisce
due anni perché travolti dallo scioglimento del consiglio comunale per in- gruppi isolati, unendo sotto il titolo di “lotta all’abusivismo” casi
filtrazione camorristica, tornano in strada a macinare voti. Stessa attività totalmente diversi, un’azione che non funge neanche da deterrente
anche per le nuove proposte. Cittadini catapultati per la prima volta in perché oggi, nel 2009, c’è chi continua ancora a costruire o, meglio, a
Giuseppe Catauro Biagio Cusati Gerardo Giannone
questo ambiente e pertanto scortati a vista da vecchi politici ormai lega- speculare. Poi la Procura si fermerà. Mentre a noi resteranno le
ti al passato che li seguono in questa difficile corsa al potere. Adrenalina macerie». Le costruzioni risalgono al 1998 ed al 2000. Costruite e subito
pura, invece, all’interno delle sedi dei partiti o dei comitati elettorali dove occupate vista l’urgenza abitativa. Nella prima casa vi abitano due
ormai da tempo, e da ieri più che mai fervono i preparativi per mettere in anziani coniugi di 75 e 71 anni, di cui uno invalido al 100%, che avevano
campo l’asso vincente. Riunioni, strategie, programmi, ricerca affannosa un unico desiderio: un piccolo orticello da coltivare, dopo che il marito
di contatti e potenziali elettori disposti a scrivere il nome di quel candidato navigante per 40 anni era andato in pensione. Nell’altra casa vive una
piuttosto che di un altro. Insomma tutto ciò che da sempre ruota intorno giovane coppia con due figli minorenni che, dopo un lungo peregrinare
alla politica quando essa entra nel vivo. Ma a Casalnuovo tutto sembra di sfratti, ha tentato di crearsi una stabilità abitativa, mentre il marito
essere amplificato. Troppa, probabilmente è la volontà di porre fine al pe- viaggia lontano sul mare. Entrambe le costruzioni sono prime case,
riodo di commissariamento rimettendo la città nelle mani dei politici. edificate in zone interne, lontane dalla costa e da montagne franose,
Nove, quindi, gli aspiranti sindaco che si confronteranno su programmi in- rispettose della macchia mediterranea circostante. A pagare, come al
centrati sul rilancio della città. Cinque i candidati che si presentano con solito, i vizi del sistema politico-istituzionale sono i più deboli: sull’isola
Antonio Marfella Giovanni Romano Pietro DʼAlisa
il sostegno di una sola lista. Sono: Giuseppe Catauro (Mpa), Pietro D’Ali- da decenni non si costruiscono più case popolari ed è ancora vigente un
sa (Rinfondazione Comunista e Comunisti italiani), Gerardo Giannone piano paesistico risalente agli anni ‘70 che punisce come abuso anche il
(Classe Operaia), Antonio Marfella (Per il bene comune) e Geremia Ro- nascita casalnuovese - Lista Peluso Il Cavallo) e Giovanni Romano (Udc, semplice allargamento di una finestra di una casa in giardino o la
mano (Pd). Quattro, invece, gli aspiranti primi cittadini che possono van- Lista Giovanni Romano e Repubblicani Democratici). La campagna elet- costruzione di un muretto per una doccia dentro casa. In Italia le norme
tare l’appoggio di più partiti. Pietro De Luca (Pdl e La Destra), Biagio Cu- torale in città è, quindi, iniziata per “catturare” i voti dei 37.355 cittadini edilizie sono contenute in 5 libri, in Germania in un solo foglio. E le due
sati (Casalnuovo Futura, Dc, Il Faro, Socialisti per Casalnuovo Psi, Per Ca- che il 29 e 30 novembre saranno chiamati alle urne per eleggere sindaco famiglie lamentano ancora: «Lo Stato ha incassato totalmente le
salnuovo, Udeur Popolari), Antonio Peluso (Popolari, Uniti per Casalnuo- e consiglio comunale. L’eventuale ballottaggio è previsto per il 13 e 14 di- oblazioni del condono che abbiamo pagato con duri sacrifici, ma, al
vo, Sinistra e Libertà, Movimento popolare casalnuovese-La stella e Ri- cembre. momento, nessuno ci ha restituito niente». Alessandro Borgogna

ISCHIA PARLA IL CAPOGRUPPO DE SIANO (PDL) QUARTO INTERVENTI “LUMACA” DEL COMUNE IN UN ALLOGGIO ABITATO DA UN DISABILE

«La Regione è responsabile Infiltrazioni d’acqua, Sos dal rione 219


delle carenze degli ospedali» QUARTO. Si tratterà pure di quartiere popolare ma di servizi per il popolo
nemmeno l’ombra. Chissà cosa intendono le autorità nel riferirsi a queste
ISCHIA. «È la Regione Campania ad essere responsabile delle zone composte di “scatoloni” abitativi al limite della decenza, ma se pro-
gravissime carenze dell'ospedale Rizzoli di Ischia. Le gravissime vassero a farci un giretto si schiarirebbero ben presto le idee, se proprio ne
denunce delle forze sindacali, degli utenti e dei sindaci di Lacco avessero bisogno. In questo caso particolare ci riferiamo al rione 219 di
Ameno e di Forio evidenziano una situazione intollerabile Quarto, dove tra l’abbandono totale è singolare che faccia notizia una per-
all'ospedale Rizzoli sull'isola d'Ischia». Lo afferma il capogruppo del dita idrica, ma la storia è molto più complicata.
PdL nel consiglio provinciale di Napoli, Domenico De Siano che Al numero civico 9, di via De Gasperi (nella foto), che attraversa il quar-
individua nella Regione Campania e per essa nell'assessorato alla tiere popolare quartese, nell’ex fabbricato 1 della scala D, “sopravvivono”
Sanità pesanti responsabilità che andranno immediatamente i coniugi Anna Corcione e Michele Caiazzo, entrambi sulla cinquantina.
accertate e sanzionate in ossequio al diritto fondamentale alla vita e Dopo circa un mese di proteste presso il Comune, cui i Caiazzo chiede-
alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione. Le competenze vano un intervento per le infiltrazioni d’acqua che interessavano i servizi
in materia di sanità - spiega Domenico De Siano - che pertengono igienici dell’appartamento ma si erano estese in tutta la casa (tra l’altro il
alla Regione non consentono di indugiare oltre da parte nostra come sospetto è che le infiltrazioni siano state causate da lavori di manutenzio-
comunità isolana, e riferimenti politici territoriali, per denunciare ne straordinaria disposti proprio dal Comune e realizzati più di tre mesi
uno stato di vivo allarme sulle tutele sanitarie specie in un fa), il Comune richiede una lettera pro-
momento come questo dove l'influenza A rappresenta motivo di tocollata presso l’Ufficio Tecnico, che
moderata ma vigile preoccupazione». Quando lo stesso comitato di viene prontamente effettuata il giorno e il figlio di Michele, un bambino di 11 anni con tutte le esigenze di que-
lotta del Rizzoli denuncia che «non siamo in grado, nonostante i 13 ottobre. Soltanto il 28 ottobre si pre- st’età. Per fortuna con loro c’è ovviamente Anna, donna forte ma stanca del-
nostri sforzi, di garantire un'assistenza sufficiente per mancanza di senta un tecnico che prende visione del- le difficoltà quotidiane.
personale sanitario» e che «in tutti i settori di comparto, quasi 30 la situazione e cerca di risolvere il pro- La casa a un primo sguardo non sembra avere particolari problemi e ciò è
persone hanno lasciato il servizio per svariati motivi senza essere blema. Fin qui sembrerebbe la solita sto- dovuto soprattutto al clima clemente di questi giorni. Con un minimo di at-
sostituiti, alimentando il già insufficiente numero di addetti ria, il solito disagio, il solito ritardo de- tenzione infatti, cominci a scorgere le macchie di umidità che si espandono
all'assistenza». A questo punto, dice, «è lecito chiedere gli enti pubblici e non ce ne vorranno le su soffitto e pareti (a lato una evidente infiltrazione d’acqua), concentran-
immediatamente una indagine amministrativa sulla funzionalità decine di famiglie che in qualche modo dosi dietro gli armadi dove vengono pericolosamente a contatto con i fili
complessiva del Rizzoli e per appurare se esso sia oggi in grado di hanno vissuto o vivono la stessa situa- della corrente; persino le porte sono umide, nonostante il sole caldo. L’in-
assicurare in modo ottimale i servizi cui è stato destinato. Lo stato di zione ma che non per questo trovano tero impianto idrico e rappezzato e lo scarico rumoreggia incessante.
agitazione del personale impone un intervento "ad horas" spazio sui giornali. La scorsa settimana i Vigili del Fuoco sono intervenuti dalla cantina, che
dell'assessore regionale per verificare i fatti di cui la stampa si sta Il fatto è che Michele Caiazzo è un sog- allora era allagata e hanno dichiarato la pericolosità dello stabile.
occupando in modo continuo. Il blocco degli interventi di elezione e getto disabile; cieco e con gravi diffi- Quando facciamo visita ai coniugi Caiazzo Michele è ancora a letto sotto
l'impossibilità di accertamenti diagnostici sono solo la spia di un più coltà di deambulazione che può muo- un piumone che cerca di proteggere le sue fragili ossa dall’umidità.Il Co-
vasto e preoccupante problema Rizzoli che va immediatamente versi soltanto grazie all’ausilio di sedia a rotelle, staffe di sostegno e mac- mune annuncia che si sta provvedendo, ma l’inverno arriva più veloce-
analizzato per erogare i servizi mancanti e rafforzare quelli chinari che gli concedono di fare le scale. Nella casa vivono la suocera di mente di quanto non volino via le solite parole…parole.
insufficienti». Michele, gentile vecchina tanto gracile che sembra spezzarsi a guardarla Salvio Di Lorenzo

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