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8 maggio 2014
anno XLVII (nuova serie)
numero 18
euro 1,20
18
Poste Italiane spa
Sped. abb. postale
DL 353/2003
(conv. in L.
27/02/2004 n. 46)
art. 1, DCB Forl
Redazione:
via del Seminario, 85
47521 Cesena
tel. 0547 300258
fax 0547 328812
Attualit 11
Senigallia
allagata, aiuti
e solidariet
Speciale 8-9
Una riflessione
su I giovani
e la Madonna
I
l messaggio che il ve-
scovo Douglas ha scrit-
to in occasione della festa
della Madonna del Popo-
lo un invito a meditare
L
a testimonianza del di-
rettore del settimanale
La Voce Misena. Due le
vittime dellalluvione. Pe-
santissimi i danni
Sale parrocchiali
ed elezioni
Chiarimenti
Diocesi 7
U
na nota della dioce-
si ribadisce i con-
cetti espressi nel 2010
dai vescovi dellEmilia
Romagna
Chiesa 10
A Parma
la Festa regionale
della famiglia
S
i svolte dal 14 al 18 mag-
gio nella citt emiliana.
Trentotto le associazioni
coinvolte per rilanciarne il
valore sociale
Cesena 14
SantEgidio,
70 pellegrini
a Roma
Valle Savio 17
Bcc Sarsina
in assemblea
con segni pi
Cesena 12-13
Elezioni
Candidati sindaco
a confronto
Sport Csi 22
Finale
internazionale
a Martorano
Preti contenti
Domenica 11 maggio la 51esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
FOTO ARCHIVIO SIR
Editoriale
Ripartire dalla famiglia
di Francesco Zanotti
L
e situazioni cambiano, le circostanze
mutano, ma per il cristiano
limperativo resta: hai visto, hai
ascoltato, hai incontrato il Signore, non puoi
tenerlo per te stesso, devi dire, devi parlare, non
puoi tacere. Cos si espresso il vescovo
Douglas nellomelia della Messa in Cattedrale,
la sera del primo maggio, in occasione del
pellegrinaggio alla Madonna del Popolo,
patrona della Diocesi.
Monsignor Regattieri ha poi proseguito
ricordando i bambini uccisi nel seno materno,
la corruzione degli amministratori pubblici,
lidolatria del denaro, la persecuzione religiosa e
il pericolo del relativismo che si manifesta con
la caduta rovinosa del valore della verit. Di
fronte a tutte queste evidenze, ha ricordato
ancora il presule, siamo obbligati a non
nasconderci dietro a un comodo perbenismo e
a non tacere (cfr. pagina 7).
Davanti abbiamo la scadenza elettorale del 25
maggio. In molti comuni del nostro territorio i
cittadini avranno in mano due schede: una per
le Europee e una per il rinnovo delle
amministrazioni locali. Un appuntamento
importante che vede, per, troppe persone assai
distratte. La politica, sia quella nazionale sia
quella che si gioca sotto casa, non appassiona
pi come un tempo, i giovani soprattutto.
unammissione amara, ma resta la
constatazione di un dato di fatto. Un ventennio
di forti contrapposizioni non ha creato il terreno
adatto per la crescita di una nuova classe
dirigente. Gli slogan da stadio adottati anche da
chi calca i banchi del Parlamento non hanno
favorito il ricambio generazionale. Le continue
e reciproche scomuniche fra schieramenti
opposti hanno alimentato il sospetto e la
demonizzazione dellavversario, quasi sempre
delegittimato come nemico.
Occorre un recupero, inutile negarlo,
soprattutto tra i credenti impegnati in politica.
Lo ha ribadito nei giorni scorsi anche il
segretario della Cei, monsignor Nunzio
Galantino, intervenendo in vista
dellappuntamento con le urne. Noi cristiani
sacerdoti e laici dobbiamo dare un forte
contributo per evitare gli eccessi, le divisioni, i
rancori, nelle nostre comunit e tra le famiglie.
triste e crea scandalo dover registrare prese di
posizioni pubbliche che contribuiscono a
separare piuttosto che a unire.
Stare uniti sui valori: ecco ci che conta
realmente. Facile da scrivere, difcilissimo da
realizzare. In gioco c il bene di noi tutti, a partire
dagli ultimi, dai pi deboli e indifesi (i bambini
non ancora nati), dai poveri, gli emarginati, i
disoccupati, i giovani in cerca di prima
occupazione, i migranti, e soprattutto la famiglia
con gli, la vera cenerentola di questi anni
caratterizzati da un esasperato individualismo.
Apriti alla verit. Porterai la vita il tema della Giornata delle voca-
zioni, celebrata in tutto il mondo. In Cattedrale a Cesena, sabato 10
maggio alle 21, il vescovo Douglas presieder una veglia di preghiera
durante la quale il seminarista Simone Farina verr istituito Lettore.
Tra poco pi di un mese, la nostra diocesi avr tre nuovi sacerdoti: ri-
ceveranno lordine sacro sabato 28 giugno, per le mani di monsignor
Regattieri, i diaconi Filippo Cappelli, Alessandro Forte e Michael Gio-
vannini.
In tre interviste, i prossimi preti raccontano della loro vita, della bellezza
del percorso vocazionale, delle preziose testimonianze di sacerdoti loro
punti di riferimento, di progetti e speranze.
Primo Piano alle pagine 4 e 5
Gioved 8 maggio 2014 3 Opinioni
Laici in uscita
Il tempo favorevole
i sono tre verbi - rimanere, andare, gioire - che sono
entrati dal 3 maggio nel vocabolario di
unassociazione di laici impegnata a ricucire con il
filo robusto delle relazioni il tessuto umano di un
territorio, di un Paese e del mondo. Una passione le cui
radici e ali sono in una fede pensata, vissuta e comunicata.
I tre verbi sono di papa Francesco e si affiancano a quelli
della Evangelii gaudium. Lassociazione lAzione
Cattolica Italiana che ha appena concluso la sua assemblea
nazionale elettiva ravvivata da un fitto dialogo tra
generazioni attorno ai problemi, alle ansie e alle attese di
questo tempo.
Rimanere significa sostare con lo Sconosciuto di Emmaus
e riconoscerlo dal gesto che compie. Andare significa
accompagnare il passo degli altri viandanti sulla strada
della vita. Gioire significa cantare lo stupore nellincrociare
oggi il proprio sguardo con quello dello Sconosciuto.
Intanto camminare, andare e uscire - ricorda il Papa -
anche il sostare ha un suo profondo significato.
il tempo dellincontro, del riconoscimento, della
comunicazione tra i volti e il Volto e non certo il tempo
dellindugio, della paura, della chiusura.
Cos lappello di Francesco rivolto ai laici a uscire non
risuona come un improvviso squillo di tromba ma
lincipit di un atto di amore che nasce dalla
consapevolezza che uscire da se stessi e andare
allincontro con lAltro e agli incontri con gli altri il passo
imprescindibile per ritrovare pienamente se stessi.
Significa mettere in luce la grandezza missionaria della
parola laicit e ricordare che in uscita vuol dire abitare
il mondo non in retroguardie impaurite ma in posti
avanzati dove scorgere e segnalare la luce di una speranza
e di una gioia non effimere. In questa prospettiva prende
sostanza lappello, ripetuto pi volte allassemblea di Ac, a
passare dal tempo delle analisi al tempo di unazione
efficace perch pensata e condivisa.
Ed questa una strada da intraprendere anche oggi per
evitare la deriva del clericalismo.
Su questo rischio il 22 marzo scorso si era soffermato il
C
Assemblea di Azione Cattolica e Papa
La fotograa
Papa nellincontro con Corallo, lassociazione che riunisce le emittenti radiotv
cattoliche italiane. Il laico - aveva detto a braccio - deve essere laico, battezzato,
ha la forza che viene dal suo Battesimo. E perch pi importante il diacono, il
prete del laico? No! questo lo sbaglio. un buon laico? Che continui cos e che
cresca cos. Perch ne va dellappartenenza cristiana, l. Per me il clericalismo
impedisce la crescita del laico. Ma... non ci sarebbe il clericalismo se non ci
fossero laici che vogliono essere clericalizzati.
Il monito chiaro perch una laicit dimezzata o svuotata impoverisce la Chiesa
e indebolisce, se non svuota, lannuncio del Vangelo.
Non a caso, allora, unassociazione di laici pone il valore della corresponsabilit
a fondamento del suo essere al servizio della Chiesa e della Citt.
Anche dalla consapevolezza che essere corresponsabili e non solo collaboratori
prende il via quella conversione pastorale che il Papa indica e auspica con le
immagini di una Chiesa in uscita, una Chiesa ospedale da campo, una Chiesa
madre di tutti, una Chiesa senza frontiere.
Questo un tempo favorevole per un laicato in uscita, per un laicato che non
ha bisogno di aggettivi ma di sostantivi, cio di gesti, di volti e pensieri, per
essere testimone e comunicatore di una speranza e di una gioia che non hanno
confini di tempo e di spazio.
Paolo Bustaffa
San Giovanni Paolo II
in uno scatto
di Giulio Fantini.
Il Papa stato
immortalato a Cesena,
in occasione
della visita
in Romagna
del maggio 1986
e poi autograf la foto
con benedizione
Chiamati a votare. Pensando Europa
i avvicinano le elezioni per il rinnovo del Parlamento della Unione Europea.
Tutti convocati alle urne, domenica 25 maggio. Per tanti comuni, unitamente
alle elezioni amministrative.
Mentre le elezioni comunali registrano un forte e acceso dibattito che attraversa
lopinione pubblica (a volte anche in forma sbracata!), lappuntamento per le
europee vissuto con molta indifferenza, riecheggiando spesso voci di non
fondato e motivato scetticismo.
Certamente, la devastante crisi socio-economica causata dal delirante progetto di
fare affari e moltiplicare le risorse finanziarie, a prescindere da quelle fondamenta
etiche che, sole, garantiscono un solido progresso e danno speranza per il futuro,
una ingordigia delle lobby internazionali che devastano il Creato anzich essere
custodi del disegno di Dio iscritto nella natura, dovendo constatare inoltre il
mortificante e irresponsabile comportamento di tanti che hanno rivestito
pubbliche responsabilit, aggiungendo, talvolta, le miopi scelte politiche
dellUnione Europea, non depongono a favore di una entusiasta partecipazione
alla costruzione della grande casa comune.
necessario tuttavia e urgente un richiamo soprattutto per le nuove generazioni
che stanno portando il peso del mancato impegno di tanti adulti, a recuperare la
memoria storica di quando, allindomani del tragico fallimento delle ideologie
totalitarie al potere che avevano tentato di dare un nuovo volto allantico
continente, avviarono il cantiere della ricostruzione ponendo a fondamento quei
valori e quelle stagioni storiche che avevano forgiato la nostra identit.
S
A suo tempo (lo scrivo per gli amici
delledera) il richiamo ci veniva anche
da Giuseppe Mazzini che organizz con
la Giovane Italia anche la Giovane
Europa.
Dopo i primi richiami dei padri
fondatori che avevano sofferto sulla
loro pelle le piaghe delle ideologie che
negavano e censuravano le antiche
radici e i buoni frutti che ne erano
scaturiti lungo i secoli, ben presto
sembrato prevalere quellistinto
consumista che tutto distrugge e azzera.
Torna il richiamo di Primo Levi:
Considerate se questo un uomo!.
Quanti saranno eletti a formare il
Parlamento della Unione Europea non
potranno (ma quanto assenteismo nella
passata legislatura!) andare a Bruxelles
semplicemente per scaldare gli scranni
della grande aula che li accoglier.
Non ci sar futuro se ci si preoccuper
soltanto di definire misure economico-
finanziarie magari seguendo le pretese
dei pi forti sulla scena, o
semplicemente (seppure
doverosamente) stabilire parametri e
indicazioni per il libero transito delle
merci e dei capitali necessario un
supplemento danima, desideroso di ri-
fondare un umanesimo che guarda con
stupore e quindi si pone al servizio della
dignit delluomo e delle sue fondative
relazioni, in primis la famiglia, per
costruire e ricostruire la casa comune.
Nel segno della sussidiariet: lobiettivo
non la costituzione di un super-
stato, ma una ben compaginata
federazione di Stati che hanno dato
forma politica alle nazioni, ai popoli che
hanno vissuto (a volte anche
drammaticamente) la storia dEuropa.
Nel segno della solidariet, a partire dai
pi deboli (tali, forse, anche per propria
responsabilit) dai pi penalizzati dalla
prepotenza di alcuni; disponibili
allaccoglienza dei nuovi flussi
migratori. Immigrazione irreversibile
che dovr integrarsi nella nostra storia
(ricevendo e donando!), che potr,
tuttavia, essere allentata o quasi
arrestata con una politica estera (fino a
oggi senza voce!) che pone rimedio in
loco alle cause che inducono a fuggire.
Dopo tutto si tratta di restituire il troppo
che le potenze europee hanno
depredato con le loro conquiste
coloniali, che hanno favorito, spesso, il
formarsi di una classe dirigente
indigena, pi attenta agli interessi degli
antichi padroni che al vero sviluppo dei
loro popoli, aprendoli alle novit del
progresso tecnico senza tuttavia
censurare quei valori che avevano
animato e sostenuto la loro storia.
A qualche lettore potranno sembrare
riflessioni campate sopra le nuvole
Guai per a non prenderle in seria
considerazione.
Piero Altieri
(FOTO ARCHIVIO SIR)
Gioved 8 maggio 2014 4 Primo piano
SABATO 10 MAGGIO VEGLIA DI PREGHIERA
IN CATTEDRALE A CESENA
Il vescovo Douglas Regattieri presieder la Veglia di preghiera che si
terr in Cattedrale a Cesena sabato 10 maggio alle 21, vigilia della
51esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Durante la
Veglia il seminarista SIMONE FARINA verr istituito Lettore. Originario
della parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa di Boschetto di
Cesenatico, Simone studente al Terzo anno di Teologia presso il
seminario regionale di Bologna. Presta servizio nella parrocchia di Case
Finali di Cesena.
"Apriti alla Verit, che Cristo e la
tua vita acquister senso pieno".
E questo il nucleo del messaggio
che papa Francesco ha lanciato
al mondo in occasione della
prossima Giornata di preghiera
per le vocazioni. Il Concilio
Vaticano II aveva a suo tempo
affermato con forza: solo in
Cristo, che via, verit e vita (Cfr
Gv 14,6), trova pienezza di
significato ogni esistenza umana
(Cfr GS, 22).
Nei prossimi mesi vivremo
alcune tappe importanti
riguardanti diversi nostri
seminaristi. Saranno occasioni di
riflessione e di preghiera non
solo per loro, ma anche per noi e
per tutta la nostra Chiesa.
La vigilia della Giornata
mondiale di preghiera per le
vocazioni, sabato 10 maggio, in
Cattedrale, durante la veglia
organizzata dallUfficio
diocesano Vocazioni, istituiremo
lettore il nostro seminarista
Simone Farina. Levento
significativo: per Simone,
anzitutto, perch dopo essere
stato ammesso tra i candidati al
presbiterato, ricever lincarico di
proclamare la Parola
nellassemblea liturgica e di
insegnarla nei diversi percorsi
catechistici. Sar
anche per noi
unoccasione per
comprendere ancora
meglio che senza la
Parola non c crescita
spirituale. Apriamoci
alla Verit mettendoci
sotto la luce e la forza
della Parola.
Sabato 7 giugno,
durante la veglia
diocesana di
Pentecoste, i
seminaristi Dennis
Faedi e Michele
Galassi saranno
ammessi tra i
candidati al
presbiterato. E per
loro un momento
decisivo nel
discernimento della
loro chiamata. Pregheremo
perch tutti ci apriamo alla Verit
e il nostro cammino riceva luce.
La Vigilia dei santi Pietro e Paolo,
sabato 28 giugno, i diaconi
Alessandro Forte, Filippo
Cappelli e Michael Giovannini
saranno ordinati presbiteri. Sar
un momento di forte crescita
spirituale per la vita della nostra
Chiesa. Solo lobbedienza alla
Verit, che Ges, consentir ai
futuri presbiteri di svolgere
con dedizione e amore il
servizio pastorale a cui sono
chiamati.
Il messaggio per tutti:
apriamoci alla Verit ed essa ci
abbraccer, ci avvolger con
la sua luce e la sua pace. Come
scrisse san Tommaso: tu non
possiedi la Verit, ma la
Verit che possiede te.
Giornata vocazioniAlessandro Forte, 42enne di Montiano, sar ordinato sacerdote il 28 giugno
"Non vero che solo la gente
ha bisogno del prete" dice
Forte. La sua una vocazione
adulta. Per tanti anni
ha lavorato in una ditta
di distribuzione alimentare
Barbara Baronio
l pastore deve avere lodore
delle pecore": cos risponde
Alessandro Forte, 42enne
diacono cesenate, alla
domanda su che tipo di prete vorr
diventare. "E arrivato il momento di
scardinare una convinzione comune:
non vero che solo la gente ha bisogno
del prete. Anzi, il prete ad aver bisogno
delle persone per confermare ogni
I "
"E il prete ad aver bisogno
della gente"
giorno la sua scelta in Cristo. Quando
mi penso prete, mi vedo come uno dei
quei sacerdoti che possono far a meno
dellufficio parrocchiale perch
continuamente fuori, in cerca del suo
gregge".
Alessandro Forte ha avuto quella che
viene definita dalla Chiesa una
vocazione adulta. "Lamore di Dio non
si merita, si accoglie". Forte ha trascorso
la sua giovinezza a Montiano. Si
diplomato al liceo scientifico Righi di
Cesena e successivamente ha lavorato
per tredici anni in una ditta di
distribuzione alimentare. Nel 2000, in
concomitanza con il trasferimento a
Cesenatico e lincontro con don
Giampiero Casadei, arciprete della
parrocchia di San Giacomo Apostolo, ha
iniziato il suo percorso di verifica.
"Dio parla nella storia e noi dobbiamo
riconoscere quello che Lui ci ha
comunicato. Sono stato aiutato a
leggere quello che Dio mi ha voluto dire.
Nella mia storia attraverso la sofferenza
di mia madre, le tante persone che mi
hanno dato conforto in quel momento
difficile della vita, ho capito che poteva
esserci altro. Che si poteva essere felici
anche demolendo tutto quello che la
mentalit dominante ti abitua a pensare
per il tuo futuro. Dio non mi ha lasciato
unevidenza razionale, perch se cos
fosse stato probabilmente mi sarei
sposato con la fidanzata che avevo e
avrei condotto la vita che tutti
pensavano fosse normale che arrivassi a
vivere. E invece - continua - attraverso
pieghe pi o meno sconvolgenti della
mia vita ho cominciato a pormi delle
domande e ho dato adito a
unintuizione che poteva essere
unipotesi vera per la mia vita: ossia la
scelta della vita consacrata. E stato un
cammino di grande pazienza. Perch
mentre mi sentivo chiamato, allo stesso
tempo la realt della malattia di mia
madre mi imponeva di non
allontanarmi. E cos ho vissuto tanti
anni in attesa, stemperando
lentusiasmo e lemotivit che sta dietro
a un grande cambiamento e allet di 33
anni sono entrato in seminario. Tutto
avvenuto ben 5 anni dopo aver
maturato lidea. Sono certo che la fede
autentica non teme gli ostacoli del
cammino. Questa mia scelta stata
senza dubbio favorita da altre vocazioni
straordinarie: un mio amico medico che
improvvisamente ha scelto di entrare
nella Compagnia di Ges e anche quella
di Serena Riguzzi che ha incontrato la
clausura e la preghiera entrando
nellordine delle Benedettine. Scelte che
escono dallordinario, ma che
testimoniano la presenza di Dio e quel
"di pi" che c nel seguire Ges".
Per Forte la sofferenza che ha imparato
a leggere con occhi nuovi e la
quotidianit sono stati elementi
fondamentali di questo cammino. "Se ci
pensiamo, Ges, prima dei suoi tre anni
di attivit pubblica, ha compiuto 30
anni di vita sottomesso alla famiglia.
Passava le giornate a fare sgabelli e
conduceva una vita molto normale e
tipica per i ragazzi del suo tempo. La
quotidianit e labitudine educano alla
pazienza e servono a maturare.
Benedetto XVI dice che la fede non ha
bisogno solo di momenti
entusiasmanti, ma di una quotidianit
in cui si rinnova la scelta di Cristo".
Oggi Alessandro, dopo il servizio
pastorale nelle parrocchie di Santa
Maria del Rosario (Sala) e di Santa
Maria Goretti (Cesenatico), svolge il suo
ministero diaconale nella parrocchia di
Gambettola, sotto la guida del parroco
don Claudio Turci. Dal 26 settembre
2013 cura il commento al Vangelo
pubblicato ogni settimana a pagina 6
del Corriere Cesenate, sotto il titolo "Il
Giorno del Signore".
"Don Claudio mi ha affidato la
catechesi di giovani e adulti - conclude-.
E unattivit in cui mi ritrovo molto.
Durante i miei studi ho scoperto la
centralit della Parola di Dio e i miracoli
che pu fare. Unadeguata teologia dal
basso, come indica papa Francesco,
rende accessibile a tutti la buona notizia
del Vangelo e mostra il volto
misericordioso del Padre che ama
luomo".
Fedeli in cattedrale
a Cesena (foto archivio)
Nel riquadro,
Alessandro Forte
Vocazioni: il messaggio del vescovo Douglas Regattieri
"Apriamoci alla Verit"
Gioved 8 maggio 2014 5 Primo piano
Verso lordinazione del 28 giugnoFilippo Cappelli, dal giornalismo alla tonaca
Ha 38 anni e insegna
religione. Attualmente
presta servizio
diaconale presso
la parrocchia di SantEgidio,
a Cesena
utto cambi una sera destate.
"Dio mi venne a cercare nel mio
luogo di lavoro e mi trov che
guardavo le stelle. Lui mi cercava e
io per tanto tempo non mi ero lasciato
trovare". Nove anni dopo quella
chiamata, "una cosa misteriosa perch
avviene allombra della fede", Filippo
Cappelli sta per dire il suo s a
unesistenza proiettata al servizio della
Chiesa, quale ministro di Dio.
Trentotto anni, diacono attualmente in
aiuto alla parrocchia di SantEgidio e
insegnante di religione allAgraria e alla
Media numero 7 a Cesena, originario
della parrocchia di Madonna del Fuoco,
poi trasferitosi a Ponte Pietra. Alle spalle,
una vita intensa, intrisa di interessi e
passioni. Dopo il liceo scientifico si
laureato al Dams a Bologna e ha
frequentato a Roma il Centro
sperimentale di cinematografia, dove si
diplomato in regia. Parallelamente ha
lavorato come giornalista: ha iniziato al
Corriere Cesenate (a cui deve la sua
formazione), dove cura tuttora la rubrica
cinematografica, approdato poi nelle
redazioni di Cesena dei quotidiani
Corriere Romagna e Il Resto del
Carlino. "La storia della mia vocazione
la storia della mia vita - riflette -. Alla
domanda Perch proprio io, Signore?, la
risposta la lascio nel cuore di Dio, perch
non mia. Non sarebbe giusto
pretenderla, non sarebbe onesto
supporla. Sono solo un cercatore: ho
incontrato Dio e proprio non mi riesce di
smettere di seguirlo. Sono entrato nel
T
"Una sera destate
tutto cambi..."
seminario maggiore di Bologna a 29 anni
sotto il consiglio del mio padre spirituale
don Marcello Palazzi e laiuto dei miei
parroci, don Primo Venturi e don Sante
Fabbri. Ai piedi del Cristo si apprende ci
che Platone non pot insegnare e ci che
Socrate non impar mai. Non sono
mancati momenti in cui ho messo in
dubbio questa scelta, ma ogni volta
arrivata da Dio quella carezza che mi ha
spinto ad andare avanti". Nel periodo del
seminario si laureato in Sacra teologia e
ha fatto numerose esperienze formative,
tra cui quella nella comunit di recupero
Papa Giovanni XXIII a Balignano.
Una vocazione sbocciata alla soglia dei
trentanni (" il Signore che conosce i
tempi"), che si rivelata una ricchezza
nella relazione, in particolare, con i pi
giovani. "A scuola si continuamente
messi alla prova. Con i ragazzi molto
importante la testimonianza - spiega -.
Le mie passioni per la musica e il cinema
sono state utili per farmi capire con chi
stavo entrando in contatto e quale sia la
forma migliore per comunicare lamore
di Dio". E ora, che sacerdote vorrebbe
diventare? "So cosa vorrebbe Ges: un
sacerdote che se non si tiene vicino alla
fiamma del tabernacolo non pu fare
scintille dal pulpito - risponde -. Mi
piacerebbe essere un prete che comunica
lamore del Signore, con umilt. Un prete
comunicatore, facendo mie tre cose: la
parola, la vista e il tatto. Pi importante
di tutte la Parola, quella di Dio, che
viene meditata nel cuore e trasmessa".
Nel cammino di Filippo trova posto
anche limpegno nello studio, per
conseguire la laurea in Psicologia (la
quarta dopo quella in Filosofia), e per
mettere in piedi a livello diocesano una
commissione ad hoc dedicata al cinema
e ai nuovi media. "Vorrei approfondire la
teologia della comunicazione - afferma -.
E una sorta di nuova primavera per la
Chiesa, che sta calcando lacceleratore
sui nuovi strumenti per diffondere la
fede. Anche in questo, papa Francesco
insegna".
Francesca Siroli
Giovannini, lingegnere
diventer sacerdote
a laurea in ingegneria
aerospaziale lha appesa al
chiodo per "vivere la
Chiesa oggi": a 31 anni
Michael Giovannini diventer
uno dei preti pi giovani della
diocesi di Cesena-Sarsina.
Completato il percorso teologico
e la formazione spirituale e
pastorale durati otto anni, dopo
lordinazione diaconale nel 2013 attualmente in
forza alla parrocchia di San Giacomo a Cesenatico.
"Mi attende una grande responsabilit. Spero che
presto altri si aggiungano a rinforzare e
ringiovanire le file dei sacerdoti della nostra
Diocesi, ormai ridotti allosso", lauspicio di
Michael.
Fin da giovanissimo ha cominciato a interrogarsi
sul proprio futuro. "Di grande importanza per il
mio cammino vocazionale stato lincontro,
durante un campo scuola a cui partecipai a 11
anni, con un anziano sacerdote di cui mi colp il
racconto entusiastico della sua vita come
presbitero. La gioia di quel sacerdote risuon nel
mio cuore. Ero solo un bambino, ma il fuoco era
stato acceso", racconta il giovane diacono,
originario della parrocchia di Crocetta di Longiano.
Durante gli anni delle scuole medie Michael ha
L
frequentato il gruppo Samuel guidato dal
vicerettore del seminario don Marcello Palazzi, che
mensilmente organizzava incontri sul tema
vocazionale e a 14 anni ha intrapreso lesperienza
del seminario minore, che lha accompagnato per
tutti gli anni delle superiori.
La passione per la tecnologia e la fisica per hanno
avuto la meglio, almeno per qualche tempo, e si
iscritto alluniversit. "Il Signore non demorde, e
dopo tre anni di studio ho scelto la mia strada -
prosegue -. Lui mi chiedeva di essere
compagno di viaggio e di affidarmi
completamente, promettendomi unesistenza
impregnata di amore e gioia, una vita a sua
disposizione a servizio degli altri, una vita sanata
dallegoismo e donata per amore Una strada
intrapresa grazie anche ai tanti incontri che ho
fatto nella mia vita, come quelli con i miei
compagni universitari: con loro ho stretto delle
belle amicizie che continuano tuttora, anche se
abbiamo fatto scelte diverse". Michael stato
impegnato anche nella parrocchia di SantAntonio
di Savena a Bologna, e in quella di Case Finali a
Cesena ed stato, per un anno, docente di
religione nella scuola media di Longiano.
E un giovane futuro sacerdote che vuole
focalizzare la sua missione pastorale su pochi ma
chiari pilastri.
"Prendo a modello il mio parroco dellinfanzia, don
Sisto Magnani, morto qualche anno fa: mi ha
insegnato a stare vicino concretamente alle
persone, con semplicit e mitezza, nella
quotidianit.
E poi prestare a molta attenzione ai poveri, come
insegna la Chiesa", conclude.
Fs
Michael: "Mio esempio don Sisto"
Insieme ad Alessandro
Forte e a Filippo
Cappelli sar ordinato
il 28 giugno
in cattedrale a Cesena
Recente foto di gruppo dei
seminaristi
Seconda da destra,
il rettore del seminario
don Marcello Palazzi
WWW.CORRIERECESENATE.IT
Ogni giorno dal territorio
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Gioved 8 maggio 2014 6 Vita della Diocesi
Messe feriali
a Cesena
7.00 Cattedrale, Cappuccine,
Cappella dellospedale
7.30 Basilica del Monte
7.35 Chiesa Benedettine
8.00 Cattedrale, San Paolo,
Santuario dellAddolorata,
Villachiaviche
8.30 Madonna delle Rose,
San Domenico, San Rocco,
Santo Stefano, Case Finali,
Cappella cimitero
9.00 Suffragio, Addolorata
9.30 Osservanza
10.00 Cattedrale
17.00 cappella del cimitero
Istituto Lugaresi
18.00 Cattedrale, Madonna
delle Rose, San Domenico,
San Paolo, San Rocco,
Osservanza,San Mauro in V.
18.30 San Pietro, Santa Maria
della Speranza, Cappuccini,
SantEgidio, San Bartolo
(al sabato alle 8,30)
20.00 San Giovanni Bono (Ponte
Abbadesse), San Pio X,
Torre del Moro
20.30 Villachiaviche, Gattolino
Messe festive
7.00 Cattedrale
7.30 Santuario dellAddolorata,
Cappuccine, cappella
dellospedale Bufalini,
Calabrina, Ponte Pietra,
Villachiaviche
8.00 Basilica del Monte,
San Pietro, Santa Maria
della Speranza, San Pio X,
San Mauro in Valle,
San Giovanni Bono,
SantEgidio, Calisese,
Torre del Moro, Gattolino,
Madonna del Fuoco,
Macerone, Capannaguzzo,
Ronta, Borello
8.30 Cattedrale, San Rocco,
Case Finali, Martorano,
Cappella del cimitero,
Tipano, San Cristoforo,
Roversano
9.00 Istituto San Giuseppe
(corso U. Comandini)
Santo Stefano,
San Bartolo, San Paolo,
San Domenico, Diegaro,
Pievesestina, Ponte
Pietra, chiesa Benedettine,
Santa Maria Nuova,
Bulgaria, San Vittore,
San Carlo, Ruffio, Bagnile,
Diolaguardia, Valleripa
9.15 San Martino in Fiume
9.30 cappella del cimitero,
Santuario dellAddolorata,
Madonna delle Rose,
Osservanza, Villachiaviche,
SantEgidio, Montereale,
San Tomaso
9.45 Bulgarn
10.00 Cattedrale,
San Pietro, Case Finali,
San Rocco, Cappella del
cimitero, Santa Maria
della Speranza, Torre del
Moro, San Pio X,
Cappuccini, SantAndrea
in Bagnolo, Carpineta
10.30 Santuario del Suffragio,
Casalbono
10.45 Ronta, Capannaguzzo
11.00 Basilica del Monte,
Addolorata, Santo
Stefano, San Paolo,
San Bartolo, SantEgidio,
San Giovanni Bono,
Villachiaviche,
San Domenico, Calabrina,
Calisese, Gattolino,
Madonna del Fuoco,
San Giorgio, Martorano,
San Demetrio, Bulgaria,
San Mauro in Valle,
Pievesestina, Pioppa,
Ponte Pietra, Santa Maria
Nuova, San Martino in
Fiume, Borello, San Carlo,
San Vittore, Tipano,
Macerone
11.10 Torre del Moro
11.15 Diegaro, Madonna delle
Rose, Sorrivoli
11.30 Cattedrale, San Pietro,
San Rocco, Istituto
Lugaresi, Osservanza,
Case Finali, San Pio X
18.00 Cattedrale, San Domenico
18.30 San Rocco, San Pietro,
Cappuccini
19.00 Osservanza
20.00 San Bartolo, Villachiaviche
Sabato
e vigilie
15.30 Macerone (Casa Lieto
Soggiorno)
15.00 Formignano
17.00 cappella del cimitero,
Luzzena (primo sabato
del mese)
17.30 Santuario del Suffragio,
Santuario Addolorata,
Istituto Lugaresi
18.00 Cattedrale, San Domenico,
Santo Stefano, San Paolo,
Diegaro, Madonna delle
Rose, San Mauro in Valle,
Torre del Moro, San
Vittore, Borello
18.30 San Pietro, Case Finali,
SantEgidio, San Rocco,
Cappuccini, Santa Maria
della Speranza
19.00 Osservanza, San Giorgio,
Villachiaviche
19.30 Bulgarn
20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,
Ponte Pietra,
Pievesestina, Tipano
20.30 San Pio X, San Giovanni
Bono, Gattolino, Calisese
Comuni del
comprensorio
Cesenatico
Sabato: ore 16 Villamarina,
San Giuseppe;
17,30 Conv. Cappuccini,
Santa Maria Goretti
18 Gatteo a Mare
20,30 Sala, Villalta
Festivi: 8 Bagnarola, San
Giacomo, Santa Maria
Goretti, Gatteo a Mare;
8,30 Sala, Boschetto; 9
Cappuccini;
9,15 San Pietro;
9,45 Cannucceto;
10 Valverde, Villamarina,
Villalta; 10,30 Cappuccini,
San Giuseppe; 11 San
Giacomo, Sala; 11,15
Bagnarola, Gatteo a Mare,
Santa Maria Goretti,
Boschetto;
17,30 Cappuccini;
18 San Giacomo
Longiano
Sabato: 18 Santuario
SS. Crocifisso; 19 Crocetta
20,30 Budrio
Festivi: ore 7,30 Santuario
SS. Crocifisso;
8 Budrio;
8.45 Longiano-
Parrocchia; 9,30 Budrio,
Santuario SS. Crocifisso;
10 Badia, Balignano;
10 Montilgallo;
11 Budrio,
Longiano-Parrocchia,
San Lorenzo in Scanno;
11,15 Crocetta;
18 Santuario Santissimo
Crocifisso
Gatteo
ore 20 (sabato);
9 / 11,15 / 18
SantAngelo: 20 (sabato);
8, 45 Casa di riposo, 9,30
- 11.
Istituto don Ghinelli:
18,30 (sabato), 7,30
Gambettola
chiesa SantEgidio abate:
8,30 / 10 / 11,15 / 18.
Consolata: 19 (sabato);
7,30 / 9,30
Montiano
ore 20,30 (sabato);
9 / 11. Montenovo:
ore 20,30 (sabato,
chiesina del castello), 11
Mercato Saraceno
10.00; San Romano: 11;
Taibo: 10;
Pieve di San Damiano
11,30; Montejottone:
8.30; Montecastello: 11;
Montepetra: 8.30;
Linaro: 18 (sabato), 11;
Piavola: prefestiva sabato
ore 18 (chiesa San
Giuseppe);
9,30 (chiesa
parrocchiale);
Ciola: 8,30
Sarsina
Casa di Riposo: ore 16
(sabato).
Concattedrale: 7 / 9 /
11 / 18; Tavolicci: 16
(sabato); Ranchio: 20
(sabato), 11;
Sorbano: 9.30;
Turrito: 17 (sabato), 10;
San Martino: 9,30;
Quarto: 10,30;
Pieve di Rivoschio: 15,30;
Romagnano: 11,15;
Pagno: 16 (seconda
domenica del mese,
salvo variazioni);
Corneto: 11; Pereto: 10
Civitella di Romagna
Giaggiolo 16 (sabato),
9,30; Civorio 9
San Piero in Bagno
chiesa parrocchiale
ore 18 (sabato);
8,30 / 11 / 18.
Chiesa San Francesco:
10 / 15,30
Ospedale Angioloni:
ore 16 (sabato)
Selvapiana: 11,15
(20 sabato);
Acquapartita:
domenica 9,30
(sabato alle 17)
Valgianna: 10
(sabato alle 16)
Bagno di Romagna
ore 18,30 (sabato);
8/ 11.15 / 18,30;
Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /
17.30;
Riofreddo: 10
Verghereto
ore 16 (sabato), 9,15
(domenica);
Balze (chiesa
Apparizione): 8,15 /
11,15 / 18;
Montecoronaro: 9,45;
Villa di Montecoronaro (al
sabato) 18;
Trappola: 9,30;
Capanne: 11
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Tiratura del numero 17 dell1 maggio 2014: 7.742 copie
Questo numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 17 di marted 6 maggio 2014
Domenica 11 maggio
Quarta domenica di Pasqua - Anno A
At 2,14a.36-41;
Salmo 22;
1Pt 2,20b-25;
Gv 10,1-10
S
ono tante, infinite le voci che
affollano la nostra vita. Ogni
giorno ascoltiamo mille pareri,
mille punti di vista. E se apriamo un
giornale, o se guardiamo un
telegiornale o - ancor di pi - se
navighiamo su internet, veniamo
sommersi dalle voci pi disparate;
tanto che ci rassegniamo a sfogliare, o
fare zapping, o a cliccare qua e l, con
distrazione, senza il gusto di un
sincero approfondimento. Ci
sentiamo indecisi, disorientati,
confusi, in bala delle tanti voci che si
insinuano, pi o meno velatamente,
come verit assolute. In un clima cos
caotico che confonde la verit con
lopinione, non facile scegliere a chi
dare credito. Non a caso il Vangelo si
apre con unimmagine paurosa:
quella dei ladri che di nascosto fanno
irruzione nel gregge. Anzi, la figura si
ripete, con termini diversi: quella del
ladro (che ruba le cose), quella del
brigante (che maltratta le persone)
e infine quella dellestraneo (che
vive al di fuori di una relazione
umana autentica). Certamente si
tratta di figure di contrasto, che
servono a risaltare limmagine del
buon pastore. estranea alla logica di
Ges lidea di soggiogare le persone
facendo leva sulle loro paure. Sui
nostri timori nascosti e inconfessati
fanno invece leva ampiamente altre
voci: la pubblicit e la politica. Dalla
paura di non entrare nel giro che
conta se non indossi quella
determinata griffe, fino alla paura di
perdere il posto di lavoro, o di
ritrovarsi invasi dagli stranieri, sono
molti i messaggi che ci martellano,
stuzzicando le nostre angosce,
offrendoci facili soluzioni. Meno male
che Ges non sfrutta le nostre paure;
s, perch lui non ha bisogno di
terrorizzarci per costringerci a
seguirlo. Forse in un mondo
globalizzato come il nostro, dove si
mescolano razze, culture, idee e
religioni diverse, la pretesa di Ges di
essere lunica porta pu sembrare
pericolosa, perch contraria al
principio di tolleranza. In realt
molto pi pericoloso chi inganna, chi
si nasconde dietro vesti di agnello,
chi si ammanta di rispetto, solidariet
e promesse, e poi guarda al proprio
interesse, o lavora nellombra. No,
Ges non obbliga e non seduce
nessuno, e la sua croce ce lo ricorda
con disarmante evidenza.
Alessandro Forte
IL GIORNO
DEL
SIGNORE
Ges, il Buon Pastore, non obbliga nessuno
luned 12 maggio
santi Nereo e Achilleo
At 11,1-18;
Salmo 41 e 42;
Gv 10,11-18
marted 13
Madonna di Fatima
Is 61,9-11;
Sal,o 44;
Lc 11,27-28
mercoled 14
san Mattia apostolo
At 1,15-17.20-26;
Sal 112;
Gv 15,9-17
gioved 15
san Torquato,
san Severino
At 13,13-25; Sal 88;
Gv 13,16-20
venerd 16
san Giovanni
Nepomuceno
At 13,26-33
Salmo 2; Gv 14,1-6
sabato 17
san Pasquale
At 13,44-52
Sal 97; Gv 14,7-14
La Parola
di ogni giorno
NOTIZIARIO DIOCESANO
Mese di maggio, gli appuntamenti al Monte di Cesena
- gioved 15 maggio: giornata di ritiro spirituale di Pasqua per i
sacerdoti. Dopo la celebrazione dellOra Media (ore 9,15),
meditazione del vescovo emerito di Reggio Emilia-Guastalla
monsignor Adriano Caprioli su Spiritualit del tempo liturgico
della Pasqua-Pentecoste. Conclusioni del vescovo e pranzo.
- sabato 17 maggio: Pellegrinaggio alla Madonna del Monte dei
fanciulli del catechismo accompagnati dal vescovo Douglas.
Ritrovo alle 14,45 allincrocio tra via del Monte e via dei Pini (ogni
bambino invitato a portare un fiore che doner a Maria al
termine della processione).
- Domenica 18 maggio alle 15: Consiglio pastorale diocesano.
- Gioved 29 maggio alle 18: incontro Uffici del Centro Pastorale.
- Sabato 31 maggio, alle 20,30: tradizionale pellegrinaggio
diocesano al Santuario della Madonna del Monte. In
processione con le reliquie di santa Bernadette Soubirous.
CHIESA INFORMA
Convegno Maria Cristina di Savoia
Luned 12 maggio alle 16 alla Banca Popolare Emilia Romagna
Nellambito delle attivit culturali e religiose del convegno Maria
Cristina di Savoia, luned 12 maggio alle 16 si terr la conferenza
della professoressa Wilmen Di Renzo Vianello che parler di
Linquietudine dellarmonia, ossia lamore attraverso il Cantico
dei Cantici e la favola di Amore e Psiche. Lincontro, aperto a
tutti, si terr nella sala Einaudi della Banca Popolare dellEmilia
Romagna in corso Sozzi, a Cesena.
Familiari del Clero, pellegrinaggio regionale
Mercoled 14 maggio alla Basilica di Santa Maria del Monte
I Familiari del Clero della regione si ritroveranno al Santuario di
Santa Maria del Monte, a Cesena, mercoled 14 maggio per un
pellegrinaggio mariano. Alle 9,45, dopo la preghiera iniziale,
relazione di don Erio Cstellucci su Familiari del clero in una
Chiesa dal volto di famiglia. Dopo alcune testimonianze, alle
11,30 la Messa presieduta dal vescovo di Cesena-Sarsina
monsignor Douglas Regattieri. Alle 13 pranzo nella foresteria
dellAbbazia.
Gioved 8 maggio 2014 7 Vita della Diocesi
Sorelle dei Poveri
In festa con madre Savina
Mercoled 14 maggio alle 16 il vescovo Douglas presieder la Messa
in ricordo della fondatrice della congregazione religiosa. A Cesena le
suore hanno in cura la Casa di Riposo in corso Ubaldo Comandini
hi ha modo di accedere alla Casa di
Riposo delle Sorelle dei Poveri di Santa
Caterina da Siena, in corso Ubaldo
Comandini a Cesena, viene subito accolto
dalla cara immagine della beata Savina Petrilli
(1851-1923) fondatrice della omonima
congregazione religiosa (nella foto).
Desiderosa di dedicarsi completamente a Dio
e al comandamento della carit, a soli 22 anni,
Savina ha chiesto e ottenuto dal vescovo di
Siena di intraprendere con alcune amiche
C
unesperienza di vita comunitaria,
imperniata sulla preghiera e sul servizio ai
fratelli bisognosi.
Il piccolo seme impiantato a Siena si poi
diffuso in Italia e nel mondo a testimoniare
come il Cristianesimo possa essere
unesperienza da vivere in ogni
circostanza: sia per chi vive nella
sofferenza sia per chi si impegna ad
alleviare la sofferenza.
Lesempio di madre Savina fa toccare con
mano che la fede vive e vivifica mediante le
opere di carit. Tutta la sua opera dimostra
come Dio risponda alle attese delluomo
anche nella sofferenza e come nellaffanno
e nel dolore Dio non manchi di consolare.
Nella sua donazione a Dio e ai poveri
madre Savina ha testimoniato una santit
che la Chiesa ha riconosciuto e che
propone a tutto il popolo di Dio.
Le Sorelle dei Poveri sono presenti a
Cesena fin dal 1938. Hanno cominciato il
loro apostolato unendosi alle socie della
pia unione di San Camillo De Lellis nel
visitare i malati poveri a domicilio e nel
portarsi nelle loro case con viveri e per
prestazioni infermieristiche. A stretto giro
di tempo hanno proseguito con
lallestimento di un ambulatorio medico e
con lavvio, mediante laccoglienza di
alcune anziane, di una prima casa famiglia.
Nel 1956 stata aperta la casa di riposo che
oggi conta quarantaquattro ospiti. Con la
partecipazione della comunit civile e
diocesana stato recentemente celebrato il
75esimo della loro presenza e del loro
servizio in diocesi.
Per le 16 di mercoled 14 maggio le Sorelle
dei Poveri, con le loro collaboratrici e
ospiti, invitano autorit, parenti e amici
alla festa liturgica della loro cara
fondatrice. In ringraziamento a Dio Padre
per tanto dono presieder la
concelebrazione eucaristica il vescovo
Douglas Regattieri.
Far seguito una breve relazione storica
sulla presenza delle figlie di madre Savina a
Cesena con la presentazione del libro
Umili, nascoste, ma vive! Le Sorelle dei
Poveri a Cesena (1938-2013). Concluder il
pomeriggio un momento di festa insieme.
Claudio Riva
Alla El luce la festa del lavoro| Messa presieduta dal vescovo Douglas
Si svolta nel pomeriggio di sabato 3 maggio,
nella sede della Elfi luce a Case Castagnoli di Ce-
sena, la celebrazione della festa diocesana del lavoro.
Il vescovo Douglas Regattieri ha presieduto
la Messa; con lui hanno concelebrato il parroco
di Madonna del Fuoco don Lawrence Arakkathara,
don Egidio Zoffoli e monsignor Silvano Ridolfi.
Siamo nel tunnel - ha sottolineato il vescovo nel-
lomelia -. Mi riferisco alla grave situazione sociale ed
economica in cui ci troviamo. Oggi siamo qui in un
luogo di lavoro. Idealmente possiamo collocarci in tutti
i luoghi di lavoro della diocesi. E constatiamo:
siamo nel tunnel. E io sempre ripeto, perch ci credo:
dopo il tunnel, la luce. Non perch da politico
o da economista o da sociologo abbia la soluzione in
tasca, ma per la fede nel Risorto, capace di illuminare
anche le ombre del tunnel pi buio.
Nella Lumen fidei papa Francesco ha scritto:
La fede illumina anche i rapporti tra gli uomini, perch
nasce dallamore e segue la dinamica dellamore
di Dio. Il Dio affidabile dona agli uomini una citt affi-
dabile. Il cristiano che lavora vive questa esperienza,
sempre, illuminata da una luce superiore che non
manca mai.
Fotoservizio Pier Giorgio Marini.
FOTOGALLERY SU WWW.CORRIERECESENATE.IT
Il cristiano che ha visto il Signore
deve parlare. Non pu tacere
ubblichiamo ampi stralci dellomelia che il vescovo
Douglas ha pronunciato gioved primo maggio
nella messa del pellegrinaggio diocesano in
Cattedrale alla Madonna del Popolo, patrona della
Diocesi.
Il testo integrale disponibile su
www.corrierecesenate.it, nella sezione Parole di vita -
Interventi ed omelie del vescovo di Cesena-Sarsina.
Non possiamo tacere anche oggi
Le situazioni cambiano, le circostante mutano, ma per il
cristiano limperativo resta: hai visto, hai ascoltato, hai
incontrato il Signore, non puoi tenerlo per te stesso, devi
dire, devi parlare, non puoi tacere.
Di fronte allo sfaldamento e alla banalizzazione del patto
coniugale e della famiglia, non possiamo tacere:
dobbiamo parlare. Ha detto papa Francesco e qui mi
faccio eco della sua parola: La famiglia attraversa una
crisi culturale profonda (), la fragilit dei legami diventa
particolarmente grave perch si tratta della cellula
fondamentale della societ. () Il matrimonio tende a
essere visto come una mera forma di gratificazione
affettiva che pu costituirsi in qualsiasi modo e
modificarsi secondo la sensibilit di ognuno (EG, 66).
Di fronte ai diritti lesi dei bambini, uccisi nel seno
materno, privati di una paternit, non possiamo tacere.
Per il bene della societ dobbiamo riaffermare il valore
della vita, sempre: dal suo inizio fino al suo naturale
compimento.
Di fronte alla corruzione degli amministratori pubblici,
non possiamo tacere. sempre papa Francesco che ci
sollecita: Non possiamo ignorare che nelle citt
P
facilmente sincrementano il traffico di droga e di
persone, labuso e lo sfruttamento di minori, labbandono
di anziani e malati, varie forme di corruzione e di
criminalit. () Il senso unitario e completo della vita
umana che il Vangelo propone il miglior rimedio ai mali
della citt (EG, 75).
Ha gridato un giorno (9 maggio 1993), nella valle dei
templi, san Giovanni Paolo II verso i malavitosi: Una
volta verr il giudizio di Dio!. E io lo ripeto, nel mio
piccolo, verso chi opprime il povero, verso chi guadagna a
dispetto dei poveri, verso chi sfrutta la giovent
favorendo e incentivando la prostituzione, la diffusione
della droga, la pornografia e lalcolismo.
Di fronte allidolatria del denaro, non possiamo tacere. Ha
scritto papa Francesco: Una riforma finanziaria che non
ignori letica richiederebbe un vigoroso cambio di
atteggiamento da parte dei dirigenti politici (). Il denaro
deve servire e non governare! Il Papa ama tutti, ricchi e
poveri, ma ha lobbligo, in nome di Cristo, di ricordare
che i ricchi devono aiutare i poveri, rispettarli e
promuoverli. Vi esorto alla solidariet disinteressata e ad
un ritorno delleconomia e della finanza ad unetica in
favore dellessere umano (EG, 58).
Di fronte alla persecuzione religiosa, non possiamo
tacere. NellEvangelii gaudium scritto: Evangelizziamo
anche quando cerchiamo di affrontare le diverse sfide che
possano presentarsi. A volte queste si manifestano in
autentici attacchi alla libert religiosa o in nuove
situazioni di persecuzione dei cristiani, le quali, in alcuni
Paesi, hanno raggiunto livelli allarmanti di odio e di
violenza. In molti luoghi si tratta piuttosto di una diffusa
indifferenza relativista (EG, 61).
Di fronte alla caduta rovinosa del valore della verit, cio
di fronte al pericolo del relativismo, non possiamo tacere.
Bene legge la realt il nostro papa quando afferma: Il
processo di secolarizzazione tende a ridurre la fede e la
Chiesa allambito privato e intimo. Inoltre, con la
negazione di ogni trascendenza, ha prodotto una
crescente deformazione etica, un indebolimento del
senso del peccato personale e sociale e un progressivo
aumento del relativismo, che danno luogo a un
disorientamento generalizzato, specialmente nella fase
delladolescenza e della giovinezza, tanto vulnerabile dai
cambiamenti (EG, 64).
Questi i motivi, fratelli carissimi - forse non gli unici - per
me, ma anche per voi, che ci obbligano a non nascondersi
dietro un comodo perbenismo e a non tacere!
Pellegrinaggio diocesano alla Madonna del Popolo, ampi stralci dellomelia del vescovo Douglas
Di fronte allo sfaldamento e alla banalizzazione
del patto coniugale e della famiglia non
possiamo stare zitti. dovere di ogni credente
NOTA DIOCESANA
Ambienti parrocchiali ed elezioni
Chiarimenti necessari
arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Cafarra,
nel 2006 scrisse una nota in merito alle elezioni. Lo
stesso documento venne ripreso dallo stesso arcivescovo
nel 2008 e nel 2010 tutti i vescovi dellEmilia Romagna
stilarono un testo che ricalcava quanto gi afermato dal
cardinale di Bologna nel 2006.
La Diocesi di Cesena-Sarsina, in vista della tornata
elettorale del 25 maggio, ribadisce i medesimi concetti,
anche in merito allutilizzo di locali parrocchiali per
manifestazioni elettorali.
" pertanto proibito dare in uso locali di propriet della
parrocchia o di altri enti ecclesiastici a rappresentanti di
qualsiasi partito o raggruppamento politico, anche per
incontri/dibattiti in cui siano parimenti rappresentate
tutte le parti politiche. ugualmente proibito dare in uso
locali di propriet della parrocchia o di altri enti ecclesia-
stici a persone aventi incarichi istituzionali, ma che ne
facessero richiesta per sostenere la campagna elettorale
di una precisa parte politica".
Sul sito www.corrierecesenate.it disponibile la nota
difusa dalla Diocesi sabato scorso in cui vengono riproposti
parte del testo del cardinale Carlo Cafarra del 2006 e quello
integrale dei vescovi della regione difuso nel 2010.
L
Gioved 8 maggio 2014 8 Speciale
Carissimi
fratelli e sorelle,
La festa della Madonna del Popolo loccasione che mi
offerta per rivolgermi ancora una volta alla comunit
diocesana.
In questa circostanza vorrei riprendere il tema dei
giovani perch costituisce loggetto principale del
nostro impegno pastorale di questanno. La figura
della nostra Madre celeste, Maria, che il popolo venera
come Madonna del Popolo, ci invita a intensificare il
nostro impegno pastorale nei loro confronti.
Giovane, cosa cerchi?
Anchio ho cercato
In questo anno nel quale stiamo riflettendo sui giovani,
il mese di maggio pu essere una bella occasione per
continuare ad approfondire il tema. Ritorno sul titolo
delle linee pastorali: Giovane, cosa cerchi? Potrebbe
essere la domanda posta sulle labbra di Maria e rivolta
ai giovani di oggi. Maria chiede loro: cosa cercate?
Perch anchio ho cercatoe ho trovato.
Possiamo allora immaginare un ipotetico dialogo tra
Maria e i giovani.
Siamo saliti a Gerusalemme, come ogni anno, per la
Pasqua. Appena usciti dalla citt, dopo la festa per fare
ritorno a Nazareth, ci accorgemmo che nostro figlio
non cera. Lo cercammo tra i parenti e gli amici,
pensando che fosse con loro. Niente. Un po
preoccupati decidemmo di ritornare sui nostri passi e
rientrare in citt. Labbiamo cercato. Abbiamo vissuto,
io e Giuseppe, giorni di angoscia e di trepidazione.
Dopo tre giorni lo trovammo nel tempio.
Attorniato dai dottori, lo vedemmo, con nostra
meraviglia, mentre parlava e persino poneva loro
domande. Il nostro cuore si riemp di gioia, anche se
mi sfugg dalla bocca un piccolo rimprovero: Perch ci
hai fatto cos? La gioia del ritrovamento fu grande, ma
la sua risposta innesc in me e in Giuseppe una nuova
ricerca. Mi sembrava di stare per perderlo sempre
piE mi accorsi che la ricerca non era finita. Non
avevo capito la sua risposta. Io e suo padre ci
confrontammo nel ritorno. Ma non capimmo.
Lavevamo ritrovato, s, fisicamente, ma sentimmo che
la ricerca continuava. Mi ritornavano alla mente le sue
parole: Non sapevate che devo occuparmi delle cose
del Padre mio?
I Vangeli non registrano la mia presenza sulla strada
della croce. Ma cero. Lo seguivo un po da lontano, a
distanza. Come potevo starmene chiusa in casa in
quellora? Ma quando lo crocifissero e lo appesero al
legno mi feci forza e con altre donne riuscimmo a
tracciare un varco tra la folla e giungere fin sotto la
croce. Cera anche Giovanni. Furono ore di agonia
anche per me. Mi ritornarono alla mente le parole di
Simeone: Una spada trafigger il tuo cuore. Cercai di
farmi una ragione di quella passione, di quellingiusto
dolore. Ma non trovai risposta. Fu quando mi rivolse il
suo ultimo sguardo e la sua flebile parola: Ecco ti affido
i miei figli..., che un po compresi del perch Lui e io
stavamo tanto soffrendo. In quel momento infatti stava
avvenendo una gestazione. Stava nascendo la sua
famiglia, nel dolore, come ogni nascita. E la sua
famiglia aveva bisogno di una madre. Intuii l sotto il
suo patibolo la mia nuova vocazione: essere la madre
dei suoi figli.
Liconografia ha abbondantemente raffigurato il
momento in cui accolsi tra le mie braccia il suo corpo
senza vita. Poterlo riabbracciare fu per me una gioia
grande tale da attenuare, in parte, il dolore lancinante
della sua morte. Lo strinsi a me, come tante volte avevo
fatto nei lunghi anni trascorsi a Nazareth, nel silenzio e
nel nascondimento della nostra casa e della nostra
bottega. Poi vennero i giorni luminosi dellannuncio
della sua risurrezione. Mi tenevo a distanza. Avevo
quasi paura di avvicinarmi a Lui risorto.
Ma, fedele al mandato ricevuto sotto la croce, non
abbandonai i suoi discepoli, fui per loro madre e
sorella. Li accompagnai. Nel cenacolo stavo con loro e
pregavo. Fu anche quella una preghiera di ricerca. Il
desiderio di vederlo, di incontrarlo, di toccarlo era
sempre forte. Ma oramai lui era andato al Padre,
facendo la sua volont, come mi rispose quel giorno
nel tempio dopo la nostra affannosa ricerca. Ma la sua
era una nuova presenza. E anche questo esigeva una
ricerca nuova di lui. Mi risuonavano nel cuore le parole
del Cantico e spesso le ripetevo: Cercai lamore
dellanima mia, lo cercai senza trovarlotrovai
lamore dellanima mialho trovato e non lo lascer
mai. Ho cercato e ho trovato. Anche voi, giovani,
cercatelo! Lo troverete (Maria di Nazareth).
Il Sinodo
dei giovani
La scorsa domenica 9 marzo ai giovani, convenuti
nella Basilica del Monte per un pomeriggio di
preghiera, ho comunicato lintenzione di celebrare un
Sinodo dei giovani nellanno pastorale 2014-2015. Ho
ritenuto opportuno e significativo farlo dalla casa di
Maria. Perci affidiamo alla sua materna protezione
questa iniziativa, specialmente con la recita del Santo
Rosario che nella sobriet dei suoi elementi,
concentra in s la profondit dellintero messaggio
evangelico, di cui quasi un compendio. In esso
riecheggia la preghiera di Maria, il suo perenne
Magnificat per lopera dellIncarnazione redentrice
iniziata nel suo grembo verginale. Con esso il popolo
cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi
introdurre alla contemplazione della bellezza del volto
di Cristo e allesperienza della profondit del suo
amore. Mediante il Rosario il credente attinge
abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani
stesse della Madre del Redentore (Giovanni Paolo II,
Lett. Ap. RosariumVirginis Mariae, 16 ottobre 2002, 1).
In questo mese di maggio, poi, si costituir lassemblea
sinodale. Ho invitato la Consulta diocesana di
pastorale giovanile ad allargare la sua compagine in
modo da coinvolgere pi giovani e pi persone che
lavorano coi giovani.
Nellanno del Sinodo, la Consulta avr il compito di
riflettere, studiare e programmare un rinnovato
progetto diocesano di pastorale giovanile.
Gi da adesso prepariamoci al Sinodo con questa
preghiera:
Padre Santo,
mentre la nostra Chiesa si prepara a celebrare
il Sinodo dei Giovani,
a te si rivolge e invoca la tua benedizione.
Porta a compimento
questa iniziativa
per il bene dei giovani, della comunit cristiana
e della nostra societ.
Signore Ges,
che al giovane ricco hai proposto di seguirti
nella libert e nel generoso dono di s,
fa che i giovani attingano dalla fede
la forza per non cedere alla tentazione
del fascino del piacere immediato
e dellegoismo che chiude il cuore.
Fa che siano generosi, puri e sinceri;
sappiano lottare contro tutte le forme di violenza e di
morte che umiliano lumanit
e siano portatori, nella scuola, nel lavoro e nella
famiglia, della gioia del Vangelo.
Vergine di Nazareth,
che accompagnasti la crescita del giovane Ges
con la tenerezza del tuo materno amore,
sii vicina a tutti i giovani;
conducili a riscoprire il volto di Cristo,
perch con lui, compagno e amico di viaggio,
diffondano nel mondo il Vangelo del tuo Figlio
che vive e regna per sempre.
Amen.
Maggio 1814
Siamo nellanno 1814. Papa PioVII, il cesenate
Chiaramonti in citt, nella sua citt, di ritorno da
Fontainebleau. Narrano le cronache del tempo:
Al primo del corrente Maggio, giorno di Domenica,
ebbe luogo lAugusta cerimonia della Coronazione
della B.V. del Monte, nobile e antico Monastero della
Religione Benedettina []. Alle 10 della mattina del
divisato giorno alcune Guardie a Cavallo facenti le veci
di Battistrada cercarono di ordinare ovunque il Popolo,
che era accorso alla Funzione. Un Corpo della Guardia
Civica precedeva il Corteggio. Era questi seguito da
varie eleganti Carrozze tirate a quattro Cavalli:
Monsignor Crocifero precedeva quella di S.S. tirata
a sei Cavalli, nobilmente guarniti. Altre Carrozze nobili,
che contenevano vari Vescovi, e Prelati addetti al
servizio di N.S. la seguivano; ed un corpo della Guardia
Civica a Cavallo chiudeva il gran corteggio.
In quella forma S.S., attraversando le lunghe strade,
che conducono al Monte, tutte adorne de pi ricchi
tapeti, si tradusse a quella magnifica Chiesa, che oltre
ad essere un capo dopera darchitettura
del celebre Bramante, era di pi abbellita da maestoso
apparato. Col giunto fu accolto dalle Evviva di un
immenso popolo col accorso, e dal suono di
numerosa e ben scielta Banda distromenti.
Il pi alto Clero composto di Arcivescovi, Vescovi,
Prelati accolsero la S.S. che vestita de Sacri Arredi
proced alla Coronazione di quella miracolosa
Immagine, che da Secoli attendeva, che un figlio di
quella stessa Religione, da cui era stata con tanta
venerazione custodita, eseguisse cos augusta
Funzione.
Terminata la Cerimonia fu S.S. introdotta in quel
medesimo Appartamento, chEgli stesso abit, essendo
Abbate di quel Monastero. Il lungo Corridore che dalla
Chiesa si stende fino al suddetto Appartamento
era da entrambi i lati fiancheggiato da Bambini vestiti in
forma dAngioli, tenendo ciascuno in mano differenti
emblemi della Religione.
Dopo pochi momenti di riposo con egual corteggio la S.S.
sincamin alla volta della pubblica Piazza, dove giunto
sal le Scale di quel Palazzo, ed affacciatosi alla Ringhiera
del medesimo diede la Benedizione Papale allimmenso
Popolo, che non solo ingombrava larea della Piazza, ma
le fenestre ancora, ed i tetti.
Di l con egual corteggio si trasfer alla sua residenza
attorniato sempre da un Popolo immenso, che faceva
eccheggiar laria con reiterate voci di Viva PioVII, viva il
Santo Padre, viva la Religione, viva il nostro Sovrano
(da una relazione che si conserva nellArchivio
diocesano).
Non poche iniziative, di carattere culturale e storico, sono
gi state messe in campo per ricordare levento. Il mese di
maggio una bella occasione per raccoglierci intorno alla
Madonna ed esprimerLe devozione e affetto filiale.
Pensando allincoronazione della statua della Madonna
del Monte per mano di PioVII, intendiamo venerarla
come nostra Regina. Il titolo di Regina Le fu attribuito da
Pio XII nellenciclica Ad Coeli Reginamdell11 ottobre
1954, quando ne istitu la festa al 31 maggio:
Largomento principale, su cui si fonda la dignit regale
di Maria, gi evidente nei testi della tradizione antica e
nella sacra liturgia, senza alcun dubbio la sua divina
maternit. Nelle sacre Scritture infatti,
del Figlio, che sar partorito dallaVergine, si afferma:
Sar chiamato Figlio dellAltissimo e il Signore Dio gli
dar il trono di Davide, suo padre; e regner nella casa
di Giacobbe eternamente e il suo regno non avr fine
(Lc 1, 32-33); e inoltre Maria proclamata Madre del
Signore (Lc 1, 43). Ne segue logicamente che ella
stessa Regina, avendo dato la vita a un Figlio; che nel
medesimo istante del concepimento, anche come
uomo, era re e signore di tutte le cose, per lunione
ipostatica della natura umana col Verbo.
San Giovanni Damasceno scrive dunque a buon
diritto: veramente diventata la Signora di tutta la
creazione, nel momento in cui divenne Madre del
Creatore e lo stesso arcangelo Gabriele
pu dirsi il primo araldo della dignit regale di Maria
(Pio XII, Lett. enc. Ad Coeli Reginam, III).
Il mese di maggio sia, pertanto, un canto continuato
che si alza da tutte le parrocchie verso di Lei. Cantiamo
la gloria di Maria. Il rituale dincoronazione di
unimmagine della beataVergine Maria ci fa pregare
cos:
Benedetto sei tu, Signore, Dio del cielo e della terra,
che nella tua giustizia e misericordia
disperdi i superbi ed esalti gli umili.
Di questo tuo meraviglioso disegno
ci hai offerto il modello perfetto
nel Verbo fatto uomo e nella suaVergine Madre.
[] Concedi, o Padre,
che seguendo il loro esempio
anche noi ci consacriamo al tuo servizio
e ci rendiamo disponibili lun laltro nella carit;
[] Fa che siamo lieti di vivere umili e poveri in terra,
per raggiungere un giorno la gloria del cielo,
dove tu stesso darai la corona della vita
ai tuoi servi fedeli.
Maggio 2014
Sono tre le ragioni che rendono veramente speciale
questo maggio 2014. La prima che ricorre,
precisamente il primo maggio, il bicentenario
dellincoronazione della Madonna del Monte. La
seconda che saranno presenti a Cesena le reliquie di
santa Bernardetta Soubirous, una giovane santa legata,
come ben sappiamo, allaVergine Maria. Le sue reliquie
giungeranno venerd 30 maggio a Sarsina, per poi
essere trasferite in Cattedrale a Cesena il 31 maggio.
Con i fedeli che si recheranno in processione al Monte
alla sera, saranno portate in Basilica dove resteranno
per tutta la mattinata di domenica 1 giugno e nel
pomeriggio saranno trasferite a Cesenatico. La terza
che nel mese di maggio si costituir lassemblea in
vista del Sinodo dei Giovani; alla Madonna vogliamo
affidare questa iniziativa che vedr il suo svolgimento
nellanno pastorale 2014-2015.
In sintesi questi gli appuntamenti che ci attendono:
GIOVED 1 MAGGIO: nellanniversario
dellincoronazione della statua della Madonna del
Monte, si terr in Cattedrale, presso la Madonna del
Popolo, il tradizionale Pellegrinaggio
diocesano.
DOMENICA 4 MAGGIO: celebreremo in Cattedrale la
festa della Madonna del Popolo, patrona della Diocesi.
SABATO17 MAGGIO: con i bambini delle nostre
parrocchie (specialmente quelle della Citt) andremo
in pellegrinaggio alla Madonna del Monte portando un
fiore. Sar la fiorita dei bambini in omaggio allaVergine
Santissima. Rivivremo cos la gioia e la festa di quella
fiorita che si comp nel primo centenario della
incoronazione (1914).
SABATO31 MAGGIO: si svolger il consueto
pellegrinaggio mariano alla Madonna del Monte.
Un ultimo appuntamento diocesano suggeller il
programma delle celebrazioni: LUNED 8
SETTEMBRE, alle ore 18, il cardinale Carlo Caffarra,
arcivescovo di Bologna, come il suo predecessore nel
1914, il cardinale Giacomo Della Chiesa, concelebrer,
nella Basilica del Monte, la santa Messa conclusiva del
bicentenario.
Con la mia beneaugurante benedizione.
Il messaggio del vescovo
Douglas Regattieri
alla Chiesa diocesana
in occasione della
Festa della Madonna
del Popolo,
patrona della diocesi
domenica 4 maggio2014
+ Douglas Regattieri
Vescovo di Cesena-Sarsina
Cesena, 20 aprile 2014
Pasqua di Risurrezione
e Maria
Gioved 8 maggio 2014 9 Speciale
I giovani
CENTINAIA DI GIOVANI HANNO PARTECIPATO A UN
POMERIGGIO DI PREGHIERA E RIFLESSIONE AL MONTE
(FOTO RICCARDO FIUMANA)
La scorsa domenica 9 marzo,
ai giovani convenuti
nella Basilica del Monte
per un pomeriggio di preghiera,
ho comunicato lintenzione
di celebrare un Sinodo dei giovani
nellanno pastorale 2014-2015.
Ho ritenuto opportuno
e significativo farlo dalla casa
di Maria. Perci affidiamo
alla sua materna protezione
questa iniziativa,
specialmente con la recita
del Santo Rosario
CAPPELLA
DELLA MADONNA DEL POPOLO,
IN CATTEDRALE A CESENA
IMMAGINE DELLA MADONNA
DEL POPOLO
Gioved 8 maggio 2014 10 Vita della Chiesa
Una festa per rilanciare
il valore sociale della famiglia
n albero che affonda le radici in un cuore con i rami
pi vicini che simboleggiano i pap e le mamme,
quelli pi lontani i nonni, mentre i frutti sono i figli;
in alto qualche nuvoletta ma soprattutto lazzurro del
cielo e il sole splendente.
il logo della Festa della Famiglia dellEmilia Romagna, in
programma a Parma dal 14 al 18 maggio, organizzata da
38 realt che appartengo al Forum delle Associazioni
familiari dellEmilia Romagna e aderiscono alla Consulta
comunale di Parma. La manifestazione ha il patrocinio
della Regione Emilia Romagna e del Comune di Parma e
la collaborazione dei Federazione dei settimanali cattolici
dellEmilia Romagna e del Parma Fc. La societ di calcio
mette a disposizione delle famiglie un biglietto omaggio
valido per genitori, figli e nonni, per assistere a Parma-
Livorno, in programma domenica 18 maggio.
Puntiamo a rilanciare il valore sociale della famiglia in
un mondo per che ogni giorno si mostra sempre pi
ostile a questo istituto - ha sottolineato Pietro Moggi,
presidente del Forum emiliano-romagnolo, nella
conferenza stampa di presentazione -. Anche papa
Francesco di recente ha parlato di famiglia disprezzata e
maltrattata, ma che resta la cellula fondamentale della
societ umana. Vogliamo rimettere in primo piano i diritti
della famiglia indicati da san Giovanni Paolo II nel 1983
nella Carta dei diritti della famiglia, inserita
integralmente nello statuto del Forum nazionale delle
Associazioni familiari. Lo facciamo in un anno in cui si
ricorda il ventennale della Giornata mondiale della
famiglia promossa dallOnu ogni 15 maggio e nel
U
decennale della costituzione della Consulta delle
associazioni che operano a favore della famiglia voluta dal
Comune di Parma.
IL PROGRAMMA
(dettagliato sul sito www.parmafestafamiglia.it)
Mercoled 14 maggio: ore 17, convegno Vita e Famiglia
(organizzato dal Movimento per la Vita).
Gioved 15 maggio: ore 17, Le nostre culture: le famiglie
nel mondo (a cura dellAssociazione LiberaMente). Ore
18: convegno organizzato dal Forum delle Associazioni
familiari Emilia Romagna Famiglia: Speranza e Futuro
per la Societ; relatori: Giorgio Campanini, sociologo,
Lamberto Soliani, demografo, Vera Zamagni, economista,
Francesco Belletti (in videoconferenza), presidente
nazionale Forum delle Associazioni Familiari, luogo: Casa
della Musica, piazzale San Francesco.
Venerd 16 maggio: ore 16,30, mostra Cervelli
Accessibili. Ore 16,30: convegno organizzato da
Associazione Nazionale Famiglie Numerose con il
Comune di Parma: Affido familiare, un percorso di
Accoglienza, introduce Sergio Belardinelli, docente di
Sociologia Universit Bologna, a seguire tavola rotonda
con il segretario del Tavolo nazionale affido, Marco
Giordano, Comunit Papa Giovanni XXIII, modera Maria
Cecilia Scaffardi, direttrice Vita Nuova (settimanale
diocesi di Parma); luogo: Auditorium Toscanini, via
Cuneo 3. Ore 16-19, Open Day al Laboratorio Famiglia
San Martino e San Leonardo. Ore 20,30, I genitori e i
difetti dei figli incontro con lo psicologo Osvaldo Poli.
Sabato 17
maggio: ore 9-
19, stand
associazioni in
piazza
Garibaldi. Ore
16,30, musical a
cura di Professione Danza. Ore 16-18, veglia di preghiera
organizzata dal Rinnovamento nello Spirito Santo. Ore
20,30, serata con genitori su social network: Facebook,
Twitter & Co.: genitori a lezione dai figli, con la
partecipazione di Domenico Delle Foglie (presidente
Copercom - Coordinamento delle associazioni per la
comunicazione) e di agenti della polizia Postale di Parma.
Dalle 14 in poi torneo calcetto Con lAfrica, cena ed
evento sportivo per condividere insieme grandi (a cura di
Amici dAfrica Onlus).
Domenica 18 maggio: ore 9, Messa celebrata dal vescovo
Enrico Solmi nella cripta del Duomo. Dalle 10.30 in piazza
Duono: saluto autorit, animazione per bambini (Scout),
laboratorio scientifico didattico: lasino (associazione
Googol), fattoria didattica Cotti (Coldiretti): Laboratorio I
cereali in quadro, Il dado della Felicit (Famiglie Nuove),
la Costituzione in gioco: come insegnarla ai bimbi, scuola
di Capoeira, Trucca bimbi, attivit di promozione allo
sport (Us Acli). Ore 20,45, Parma-Livorno, partita della 38
e ultima giornata del campionato di serie A di calcio. Le
famiglie (genitori, figlie e nonni) entrano gratis con un
biglietto ad hoc da ritirare, il giorno antecedente la gara,
nello stand del Parma Fc alla Festa.
A Parma, dal 14 al 18 maggio. Trentotto le associazioni coinvolte
Fabio Zavattaro
perare, aprire,
partire. Tre verbi che
possiamo
evidenziare nel
brano di Luca di questa
domenica: i discepoli sulla
strada di Emmaus. Due
erranti perch avevano
perso tutto ci in cui
credevano; il loro cammino
indicava un fallimento, una
delusione. La loro meta un
tornare indietro con
lamarezza nel cuore. In
qualche modo i due sono
anche una proiezione di noi
stessi, delle nostre sfiducie e
stanchezze. Camminiamo
verso una meta, ma
abbiamo difficolt a
cogliere la meta. Cos i due
lungo la strada del ritorno
incontrano il Signore ma lo
chiamano forestiero. Cleopa
racconta gli avvenimenti
accaduti a Gerusalemme,
parla di Ges come profeta
potente in opere e in
parole, e dice: Noi
speravamo che egli fosse
colui che avrebbe liberato
Israele. Reagisce Ges a
questo atteggiamento e
rimprovera i due
chiamandoli stolti e lenti di
cuore a credere. Dice papa
Francesco: Vedendoli cos tristi, egli
dapprima li aiut a capire che la passione
e la morte del Messia erano previste nel
disegno di Dio e preannunciate nelle
Sacre Scritture; e cos riaccese un fuoco di
speranza nei loro cuori.
Nel momento pi triste, quando tutto
sembra perduto, quando anche la
speranza sembra abbandonarli, ecco
lincontro che cambia, lassenza che
diventa presenza. Ma non basta ancora. I
due discepoli ancora non comprendono e
parlano di una persona morta, non
credono al sepolcro vuoto e alle donne
che hanno saputo dagli angeli che vivo.
Non credono, dunque. Ecco la domanda
di fondo: come e dove riconoscere Ges
risorto?
Non lo hanno creduto mentre
camminavano verso Emmaus, ma ne sono
attratti e lo invitano a restare con loro,
mentre Ges finge di abbandonarli e di
proseguire. Ed qui che finalmente i loro
occhi si aprirono: Ges entr con loro in
casa e quando, stando a mensa, benedisse
il pane e lo spezz, essi lo riconobbero, ma
lui spar dalla loro vista, lasciandoli pieni
di stupore. Proprio quando si rendono
conto che quel forestiero il Cristo, colui
che loro pensavano li avesse abbandonati,
Ges sparisce dalla loro vista. Tommaso
ha avuto bisogno di toccare le ferite per
credere; i due discepoli di vederlo
spezzare il pane. La strada di Emmaus la
percorriamo ogni giorno, con le nostre
lentezze, e mancanze; dice il Papa, diventa
simbolo del nostro cammino di fede: le
scritture e leucaristia sono gli elementi
indispensabili per lincontro con il
Signore. Anche noi arriviamo spesso alla
messa domenicale con le nostre
preoccupazioni, le nostre difficolt e
delusioni. La vita a volte ci
ferisce e noi ce ne andiamo
tristi, verso la nostra
Emmaus, voltando le spalle
al disegno di Dio. Ci
allontaniamo da Dio. Ma ci
accoglie la liturgia della
Parola: Ges ci spiega le
scritture e riaccende nei
nostri cuori il calore della
fede e della speranza, e
nella comunione ci d
forza.
Diceva Giorgio La Pira: Se la
risurrezione di Cristo vera,
come lo ; e se vera lintera
rivelazione cristiana antica e
neotestamentaria, come lo
; allora i fatti della storia
umana vanno visti nella
stessa luce nella quale Cristo
li ha veduti quando, sulla
strada di Emmaus, spiegava
le scritture ai discepoli
increduli, rattristati e
disattenti.
allinterno della casa, dopo
la strada percorsa assieme,
che il semplice gesto dello
spezzare il pane diventa
facilmente riconoscibile dai
due discepoli che, come
scrive Luca, da quel
momento si aprirono loro
gli occhi e lo riconobbero.
Come dire, tutto ci che era
avvenuto prima viene riletto
in modo nuovo.
Ed ecco il terzo verbo messo allinizio:
partire. I due hanno sofferto e nella loro
disperazione arrivato il Signore che ha
camminato con loro, fianco a fianco. Lo
hanno riconosciuto dallo spezzare il pane
e ora sono pronti a partire e a tornare a
Gerusalemme. Commenta il Papa:
Hanno accolto la Parola; hanno
condiviso la frazione del pane e da tristi e
sconfitti che si sentivano, sono diventati
gioiosi. Cristo entr per rimanere con
loro, scrive Luca. Perch la Parola di
Dio e lEucaristia che ci riempiono di
gioia.
S
La domenica di papa Francesco. Due erranti avevano perso tutto ci in cui credevano. Il loro cammino indicava un fallimento
Dice papa Bergoglio: Vedendoli cos tristi, egli dapprima li aiut a capire
che la passione e la morte del Messia erano previste nel disegno di Dio e preannunciate
nelle Sacre Scritture; e cos riaccese un fuoco di speranza nei loro cuori
Tutti andiamo verso Emmaus
ROMA, 4 MAGGIO: PAPA FRANCESCO
HA CELEBRATO LA MESSA NELLA CHIESA
DI SAN STANISLAO IN VIA DELLE BOTTEGHE OSCURE
(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)
Gioved 8 maggio 2014 11 Attualit
il Periscopio di Zeta
Invece della finale per la conquista della Coppa Italia
si assistito alle trattative tra Stato e Genny a carogna
AllOlimpico uno spettacolo indecente
Progetti in mostra
Sar aperta nellex chiesa dello Spirito
Santo in via Milani no al primo giugno la
mostra "Collezione philara"
dellarchitetto tedesco Joachim Sieber,
che insegn a Cesena nellanno
accademico 2011-2012. Orari di visita:
dal luned al venerd dalle 16,30 alle
19,30; sabato e domenica anche dalle 10
alle 13.
Candidature al premio
Libro sulleccidio
Si parler delleccidio di
Cesena del 1377 venerd 9
maggio alle 17,15 nellaula
magna della Biblioteca
Malatestiana. Il giornalista
Gabriele Papi intervister Andrea Sirotti
Gaudenzi il cui libro sullargomento giunto
alla seconda edizione.
Cesena
Nuovo romanzo
Presso la libreria Mondadori in viale
Carducci, venerd 9 maggio alle 18,
a cura di "Costantini editore-La
Cesenate" sar presentato il nuovo
romanzo di Donatella Comandini
"Fra sogno e realt".
Longiano
Concerti al Petrella
Protagonisti del concerto "Amore
dautore", gioved 8 maggio alle
21, Lorenzo Kruger e Massimiliano
Rocchetta. Gioved 15 maggio alle
21 si esibir il gruppo
"Khorakhan". Ingresso 12 euro,
ridotto 10.
Gambettola
Il direttore risponde
Mercoled 30 aprile, ore 16,30. Una
grandinata, come raramente (per
fortuna) se ne vedono dalle nostre parti,
ha colpito pesantemente la fascia di
territorio cesenate che va da
Villachiaviche a Gattolino, fino a toccare
San Giorgio e Macerone. Chicchi grossi
e fitti, che mezzora dopo ancora non
erano del tutto sciolti, hanno causato
grossi danni a diverse colture come
fragole, albicocche, mele e pesche.
In carcere da 35 anni, per salutare
le sorelle deve pagarsi il trasferimento
Caro direttore, ci sono vicende che si fa davvero fatica a
credere. Tanto che il primo pensiero che viene che si tratti
di uno scherzo, una burla. Questa mi arrivata in busta
gialla, messa nero su bianco da Mario Trudu (giusto per ri-
cordare, ergastolano, di Arzana (Nuoro), in carcere dal
1978, gli ultimi dieci nella casa di reclusione di Spoleto).
Mario Trudu da molto tempo non vede le sorelle, e i motivi
si possono ben immaginare: il costo del viaggio dalla Sar-
nulla cambiato. Con papa Francesco nella Chiesa si
respira aria nuova, sana e pulita, cos come cerca di
fare Renzi pur con tutti i suoi limiti umani. Il Papa
non me ne voglia, ma in Italia con lui e Renzi nei
rispettivi ruoli, il popolo percepisce anche
fisicamente che sono persone affidabili con cui
guardare con pi speranza nel futuro della Chiesa e
dello Stato per una societ pi giusta e solidale.
Grazie per lattenzione.
Marino Savoia
Carissimo Savoia,
come al solito lei non perde occasione per togliersi
qualche franca. Il suo giudizio su Berlusconi e il
berlusconismo ormai noto a tutti, non solo ai
nostri lettori. Vengo nel merito, dopo la battuta che
credo mi consenta. Il comunismo crollato,
verissimo, ma non sono stati abbattuti tutti i muri
delle ideologie. Anzi, quasi per assurdo, oggi alcuni
fronti (in maniera trasversale, anche se con
posizioni molto diversificate) sono ancora pi
pericolosi. La vicenda delle norme di contrasto
allomofobia, solo per citare un esempio attuale,
mostra con evidenza come sia in pericolo la libert
di opinione. In gioco c anche la libert religiosa,
tante volte invocata da papa Benedetto e da papa
Francesco. Nonostante quel che si possa pensare,
una delle libert pi negate al mondo e i cristiani ne
sono vittima quotidianamente. Nella rubrica
Catholica, il professor Stefano Salvi ne d notizia
con puntualit su queste colonne raccontando di
eventi delittuosi a danno dei credenti in molti
angoli della Terra. Per il futuro del nostro Paese,
spero che le sue sensazioni siano suffragate dai fatti.
Non facile governare uno Stato un po sgangherato
come il nostro. Renzi ci si messo di buona lena. Alle
parole ora devono seguire i provvedimenti
conseguenti che sono cosa ben diversa dai tweet sui
gufi e dalle interviste televisive di questi primi mesi
di governo. Cordialit.
Francesco Zanotti
zanotti@corrierecesenate.it
degna al continente, e quello della permanenza nei
dintorni del carcere per chi ricco non , let ormai
avanzata e la salute che comincia a zoppicare, da
tempo dunque chiede un trasferimento sia pur tem-
poraneo in un carcere sardo per avvicinarsi alla fa-
miglia. Un avvicinamento-colloquio, come si dice.
Uno spiraglio sembrava essersi aperto, qualche mese
fa, e con pazienza Trudu ha aspettato. La pazienza
per chi in carcere da 35 anni si pensa sia cosa infi-
nita Non nascondeva, Mario, lultima volta che
lho incontrato, una tenue contentezza per i segnali
buoni che aveva ricevuto. Dopo tanto tempo e tante vane attese. E la ri-
sposta dal Ministero arrivata, dicendo, in poche parole, che Mario Trudu
sarebbe potuto andare in un carcere in Sardegna, pagandosi il viaggio,
scorta e tutte le spese attinenti al rasferimento. Avete letto bene: il per-
messo pu essere concesso, ma il Ministero lo affianca alla richiesta di
una sorta di concorso in spese, anzi di pi, della copertura totale delle
spese. Questo nel documento arrivato da Roma a Spoleto e che stato
fatto leggere a Trudu. Cifre non ne vengono specificate, ma facendo un
po di calcoli, qualcuno sussurra una cifra che presumibilmente pu arri-
vare, fra andate e ritorni, a circa 10mila euro. La motivazione di questa
stupefacente richiesta? Sembra che lo Stato non abbia i soldi per pagare la
scorta per avvicinare temporaneamente Mario Trudu in un carcere della
Sardegna. () Una notizia buona forse in tutto questo ci sarebbe. Mario
potrebbe dunque essere avvicinato a casa. I motivi che ostano allavvici-
namento al luogo dorigine per chi abbia commesso gravi reati, dopo 35
anni infine sono caduti e allora ancor di pi la condizione che pone il
Ministero non sa solo di beffa, ma suona come violazione di diritto. E
visto che quando tutto manca ci si appella allEuropa, ecco le Regole peni-
tenziarie europee, che stabiliscono che la detenzione, comportando la
privazione della libert, punizione in quanto tale. La condizione e i re-
gimi di detenzione non devono quindi aggravare la sofferenza inerente ad
essa, salvo come circostanza accidentale giustificata dalla necessit del-
lisolamento o dalle esigenze della disciplina. Ma caduta la necessit del-
lisolamento e le esigenze di disciplina ogni sforzo deve essere fatto per
assicurarsi che i regimi degli istituti siano regolati e gestiti in maniera da
mantenere e rafforzare i legami dei detenuti con i membri della loro fami-
glia e con la comunit esterna, al fine di proteggere gli interessi dei dete-
nuti e delle loro famiglie. Gi, gli interessi delle famiglie vittime
dimenticate anchesse se nel nostro ordinamento mancano totalmente gli
strumenti di tutela nei confronti dei familiari. Vittime, anche se non diret-
tamente autori di un reato, se pagano comunque il peso della detenzione
e della distanza. Grazie dellospitalit.
Nadia Bizzotto
Comunit Papa Giovanni XXIII
Gattolino
Casello
di Cesena
C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2014