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HA ORAT()
ALLA REALIZZAZI()fiE DI "FRATERI{ITA' '
DON ZACCAR I M I CHELANGELO
DI DEO RI TA
DI NARDO ANTONELL A
DI DEO I 4AR I SA
SARCHESE CONSUE TA
SARCHESE ANNAR I TA E ROBERTA
E TANTT RAGAZZI E GI OVANI DI BUONA VOLONTA. CHE
SI SONO I MPEGNATI A CONSEGNARLI NELLE FAI I I GLI E.
GRAZI E DI CUORE A AUELLE
OFFERTA CONTRI BUI SCONO
DL GI ORNALI NO.
FAMI GL I E CHE CON. LA LORO
A SOSTENERE LE SPE SE
{rliltllltrtiil tr
,,,1A lvesse E nocA
ci torezl
soNo
Poc.tl I
1
HANNO COLLABORATO, . . . .
LA VOCE DEt PARROCO
LA CRESI MA
DECALOGO DELLA GENTI LEZ ZA.
LA VI TA
PREGARE E' UNA RI CCHEZ ZA
DON BOSCO DI CE: STA E VI CI NI AI GI OVANI
ir, r'uruno DEr NosrRr Frcr,l
I DUE PI ANI DEL CRI STI ANO
L
-
AMTCI ZI A
CHE COS' E' LA G OI A.
APPI'NTAMENTT
DAI REGISTRI PARROCCHIAT,I
VI AGGI O OBBLI GATORI O PER TUTTI
SARO' GI UDI CATO
PASSATEMPI E RI CETTE
BUONUMORE
Caf i ssi ni .
questo
nuovo nunero del glo.:lEo gi6e ne1le
vost.e case rn un momento particolare,
appe--ra lrlt !1 nese di
ottobre, nese che la Chiesa ha dedcato a-tle issro:li e che
per
noi ha segnato la ripresa di tutte 1e attrvit
!r,rocchiatj..
I nessaggi qu
contenuti spero siano pe
tutti rE'occasione di
rl f l essi one
al l ri ni zi o di quest o
nuovo anno past oFaf e: possano
essi infondeie in noi viva energia per
un nuovo c^-iDo di cresci
ta nella fede e
per
un rinnovato
inpegno nelta vita co-,mitari.
Con lraiuto del Signore e con _ta co.tatrorazione
di
persone
di buona voont, abbarno avwiato gti
itinerari catechistici pe.
i banbini, i ragazzj,, i giovani
e gli
adutti, perch
a tutti venga
offerta Ia possibitit
di approondire le ragioni atetla tide
al fine di instau.are nuovi rapporti
con Dio e con i fratetli.
Mi augrro che da11a pa:rtecipazione
a questi
incontri possano
scaturire per
tutti genni
di conveisione personale
e deElderio di
i mpegno eccl esi al e
da
"prot agoni st i
responsabi l i ' , e non da
' ' sper-
t at of i passi vi
ai nai gi ni , , .
Ot t obre, di cevo, anche i l mese ni ssi onf f . i o: ot t re che preni l ere
coaci enza dei
probl emi
e del l e di f f i col t che I a Chi esa i ncont ra
della
evangelizzazione dei lontani e oltre che offrife i1 nostro
aiuto materiale,
ognuno di noi dovrebbe riscop.ire
di essere
perci
' hi ssi onari o. '
ne1l a Chi esa. Ognuno di noi i n
f orza del Bat t esi mo,
dovrebbe sent i rsi chi anat o e i nwi at o a por-
t are Cri st o agl i al t ri : nel l a f ani gl i a,
nel t , ambi ent e di f avor. o.
ne1 a scuof a, nel l a comuni t par. occhi al e.
Mi ssi ona. i ,
i nf at t i , non sono sol o quel t i
i nvi at i nei paesi
lontani
de] Terzo Mondo, ma ogni cristiao irpegnato per
vocazione
a diffondere i1 Vangelo
con ta parota
e con 1e opere,
con l i annunci o
e I a t est i nsni anza concret a.
Dri ma at i t ut t o
nella propria
cornunit.
Pef queat o
sper. o nel l a vost ra presenza,
nel l a vost ra col l abora_
zl one,
nel t a vost ra preghi era:
i t Si gnore posa
f are del t a
ncstra parlocchia
una sola grande
famiglia dei suoi iigli.
A CA' . A
Er A' O r r o^aE ! ,
"'
o"
vi benedico nef Signo.e
Don Mi chel e
rn
CnnsrMA
La Cresi Ea i t seconai o sacranent o nel l rel enco di set t e sacrament i ; _'
,na i. ra1t. esso i1
quarto sacranento che noi riceviano
dopo i i Bat t esi no' a Peni t enza e I ' Eucareat i a.
Con if sacr.oento
clella Confernazione, i battezzati
proseguono ril..
ca,mi.,c Ceil
'
iniziazione cristiana. lnfatti in forza di
que6to
sac.afiio.
essi ricevono l'effusione def,1o Spirito Santo
'
che fu
r|ai::o sugli
Apo6toli nef
giorno di Pentecoste,
per rendere
i :.eti in modo
pi perfetto conforni a Cristo e conunica 1o.o la
i:.za ali rendergli testinonianza. Quindi
con la Confernazione i
iEd.li diventano missonari della vita cristiana, nef sen6o
.-'- nol1 si cristiani soltanto
per
6, na anche
per
i ratelli.
;a
quanto 6i detto
quindi, fisulta ancora
pi incoerente lratteg-
giamento di
quanti, dopo aver ricevuto la Cresi,na abbandonano ogni
ul t eri ore
camni no cat echi st i co, ogni i npegno eccl esi al e, ogni
p. at i ca rel i gi osa.
Nel fito della Confermazione si ha 1a rinnovazione delle
promesse
bat t esi mal i
per
espri nere f o st ret t o l egame con i I Bat t esi no
di cui i] cohpinento. lnfatti il termine Confefinazione si rife_
ri sce al f ' azi one del l o Spi ri t o Sa t o che
pone i 1 6uo si gi l l o
al Battesino e dona la sua forza
per poter mettere in
pratica
i l rapport o di f gl i ol anza con Di o e 1a respnsabi l i t di t est i no-
ni anza nel l a Chi esa.
Possi an o di re che i 1
"cl rorer
del l a Conf ef l nazi one cost i t ui t o
dal t rUnzi one con i I Cri sna, assi eme al f i npo6i zi one del l e nani
da
parte de1 Vescovo o da un suo delegato a cui ri6ervato
quest o compi t o.
L' Unzi one con i f Cri 6ma espri ne l a
perf et t a part eci pazi one def , l
bat t ezzat o al l a ni ssi one acerdot al e,
prof et i ca e regal e di Cr st o.
I nf at t i
"Cri st o"
i n
greco si gni f i ca
runt or.
t ' i t nposi zi one de11e
mani invece esprime contemporaneanente
benedizione, conferinento
del l a rni ssi one di t est i moni anza evangel i ca di f ront e al nondo e
t . asmi ssi one di
pot eri .
Coocl udendo
qui ndi , con a Cresi na, i bat t ezzat o,
per mezzo
del l o Spi ri t o, vi ene abi t i t at o a compi ere nel nondo l a 6t essa
ni ssi one di Ges, ci o a ri vel are e
port are a t ut t i gI uomi ni
5FilRil

TO
3d
SANNC
'
DECALOGO DELLA
GENTILEZZA.CRISTIANA
[ ^- - ! - r r ^r ^ - ^^r ^- ! ^ - , ^t r : . - : - -
Sorridi, alla monotonia del dovere
quotidiano,
per
non rattristare il fratello.
Taci, quando
ti accorgi che
qualcuno
ha
sbagliato,
per
non umiliarlo.
Elogia il fratello che ha operato il bene.
Rendi un servizio a chi ti sottoposto.
Stringi, cordialmente, la mano al fratello
che nella tristezza.
Guarda, con affetto, chi cela un dolore.
Riconosci,
umilmente, il tuo torto,
rammaricandoti
sinceramente
del male fatto.
Saluta affabilmente gli
umili,
quelli
che si
sentono abbandonati.
Parla, con dolcezza, con lievit inoffensiva.
agli impazienti
e agli importuni.
Fa' in modo che tuo fratello
sia semore
contento
di te. **
VJ O UN
COMANAI I EN O
I I JOVO
PRENbETE
I L AI O GI OGO
A.AATLVI
GLI
UNI
GLI
AI-TRI
J; l
, , -\ , , .
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l .j d-ei ,' (i 3)
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E I AI PARAT' A AE
ur r zE r c( - ) oRE
, . - , .
S,$15-\-lr
( Ter za
par t e
)
E' sol o vi vendo
con . Le per sone pi f r ag l i che si
r i esce a capi l : e che f ' amor e non comi nci a co1 f al e
qual cosa per qual cunoi
ma col r i vel ar gl i che h un
! / r l r - h h a l n ^ h n . a r i ^ c - F ' n c r r . d l i
d1 n, o s i f el i ni di es c er e
c on l ui ,
L' amor e una r eal t bel l i ssi na, di r e al l ' a1t r o
.
h ^ F ^ l a - ^ ^ ^ i - c + i
' r l ^
f i , ! ^ i i n . a
t u hdi un
post o nel l a mi a v- i Ea. . r u hai
qual cosa
da
donar e ag i al t . r i . . . E' cos che 1' anor e f a vi vel e.
I
n ^ v ^ r i
I
n r e ^ t i F , , , I i
d l p l l ; . h F h l l ^ n ^ c t r a
soci et sono enar gi nat i
per
i I l ol o cor po, l a l ot . .
psi che, per
I a l or o pos " zi one
soci al e, si sent ono. i
mol t e vol t e scor aggi at i e per dono
l a f i duci a i n se
st essi , a11or a al zano
gr andi
bar r i er e i nt or no al l or o
cuor e
Per ch
sanno che nssuno i vuol e.
Sol o se un' a1t ! a per sona 1i sapt
guar dar e
e ascol t ar e
scopr i r anno i 1 l ol o val ol e, t ut t a 1a vi t a, che hanno
nascost a al ent r o di 10l o,
Ouando
un di scepol o di Ges ne. l pr opr i o
cuor e si r ende
cont o del 1a sua vul ner abi l i t , deI suo f af l i ment o,
de1l a sua i ncapaei t di anare, vdendo l o sguardo
di Ges
posar si
s . r di l ui , a1I or a che RI PRENDE VI TA,
Ouest - o
sguar do di Di o che ci da l a vi t a e ci f a scopr i r e
quant o
bel l o sent i r si amat i , ci da l a f or za di
vi ve-
r e ne- L- Ld gi oi a,
ne- LI a - Li ber L e ncl f a comuni one.
MRI SA DI DEO
$
Tl ADREI ERESA
PREGHI
Pregare

of
una flcchezza
DI CALCUI I A
cI RAccoI . l ANDA
i " Rt poal e-
RA NELLA FAI { I GL I A.
OUESTO
f EL
ESSA SI VI VE
FAI I CA E
, ' L' emt ct zt n
E R I SCOPR I AI , I O
NcEs-
e! ! l qHE'

pRcARE
S I E14E HE TI
ul t l l t " ,
NELLA
REALI A
MoLTo
DI FFI cI L
RALI zzARE
OUESTO
SUGGERI I . I ENTO
DI MADRE
TERSA,
PUR
SI I ZA
cAr l t va
vol oNTA.
oLTE
vol t E
coN Nos ALGt a
Rr -
CORDI AI . I O' I
TEI 1PI
I N CUI
CI SI RI UNI VA
ATI ORNO
AL FOCOLARE
PER PRGARE
I NSI EME.
PURI ROPPO
I
RI I MI
DELLA VI TA
DI
066I SONO DI VERSI
E SOI I O
cAt l BI ATr
ANcH r
, , FocoLAR
I , , !
E I NUTI LE
PENSARE
CON UN PI ZZI CO
DI NOSI ALGI A
AI TEI ' I PI
PASSATI .
NLLE
NOSI RE
FAMI GLI E,
ANCHE
aUELLE v ERAMENt E
c Rr s r t aNE
DI FFTct LE
Rt l RovARs l
I NSI EI I E
PER PREGARE,
DOBBI Ai l O
AI UTARE
LE NOSI RE FAI 4I GLI E
A SCOPRI RE
cHe
' Ln
pnl t n
Cf l I EsA
LA LoRo casA
E rL LUoGo
DELLA
pREsEi r zA
Dl DI o t L LoRo ^ f i oRE,
sE Dr o
cos PRESENI E
NELLE
NosI RE
FAMI GL
I E PERcH
NoN D ALoGAR
cot ' t Lut ? La
pREGHTERA
uN Dt ALoGo
CONFI DNZI ALE,
AI 4I CHVOLE
E DI AI 4ORE
CON
Di o
E LA FAI I GLt A
l L LUoco
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ADAl r o
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FER14
DI
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' AM0RE
.
BLLEZZA
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CONF I DENZA
E , ANCHE
SE
I AI4OC I IJN
PREGARE
I I " I PE GNO
M0l l ENl 0
TNSI EME
E
NLLE
NOSI RE FAI I I GLI E,
CONSUETA
SARCHESE
li
DON
BOSCO
DI CE:
State
vcin
a giovan.
Quanta
e qual e responsabi l i l
hanno i seni tori
sui loro fcl! ll Sipnore slicli h, .f,t.ri"^-.-r.;
sui.loro. figfi! tl Sigriore glieli
tra amaarileicii
essr tr atulino a crescere nella
virtr, nella iede e
e_s.si li aiutno a crscere iella
virtl,,'nella
9::l:,
r.,j
: !:-.-,.1 lni.
rra ccia p i"r..o-"
i,"rL
"ii"
Jil
vanile.
Per
guesro tanro itnii"rtirr"
jii"
,"ro"""i
DUOn eSemDiO
ai siovani: in rece in f.-i-l;- . :-,.^r-
negli ambienti
di
buo.n esempo
ai giovani:
ir .jr", i" f;;i;";;'firi-j:
neglt amDlentl
dt lavoro.
Non lemonttcv: ; ,t^-,^t -..i on lamentatevi
dbmani
ess
faranno,.ci
che voi fate
oggi i, ma cbe a loro
cne vot ral e
oggt, ma che a l oro
proi bi te.
na.nno'Duona
memoria, per
ricordarsene
e riniacciarvi
porquet
tal
gesfo,
o
quella
,tal
oarola, ehp voi .^.
"_-_
poi
'quel
tal gesto.
o
po|quet
tat.gesfo,
o quella
,tal
parola,
che voi non
ave_
vate
controllato,
ma che la loro memoria ha fedetmcnr.
'regislrato'.
memoria
ha fedelmente
nlla
carit,
.
I ragizzi,.specie
se molto giovani,
sono fraqil
e im_
p.ressionabili.
luto li. pu
colpire
"'A"nn"reii;.
onni.
ana mra eta, ticordo
ancora una mala parolJdila
oul"nl
qo-avevo
crca lre. anni.
eueslo
dice quale importnza
p_ossono
avere,. te.i mpressi on,
buone
catti v,
che si
rmpnmono
he[.animo giovanile.
.
l .gi ovani .sono-natural menl e,i mi tatori ,
nel bene e nel
mare.
(.enttori ,-
i nsegnanl i
e assi sl enl i
se l o ri cordi no
.
Non lasciat
mai i giovani
soli.
prevnite
le loro
man_
canze...r grave
dovere, per
chi
4e
ha la responsabilit,
non aDoandonarti
mai a se stessi. E
grande
errre crederli
8ra
capaci.d.i
.tare
giuste
scelte.
euale
importanza
ha la
prescnza
detreducalore
nel
compilo
di sguirli nei loro
'rntenorme-nti'
(pro-gelti)
e guidarli
al bene. alvolta
com_
prono
gestt
che essi slessi poi riprovano.
.
Quanle
volte,
vjsitando
le carceri
d Torino,
mi sono
oeuo:
'se
queslt
giovani
avessero
avulo un amico!,,.
.
Volete
fare
cosa buona? Educate
i
giovani.
V
una cosa
santal [ducate
i
giovani.
Vlete
fare
santi s-si ma?
Educate
i gi ovani .
Vol ete
fare
cosa divinal.[ducate
gvani!
Anzi, quesfa
_
tra le cose divine
-
dvnissima,.
olete
una
t
t
fare
cosil
I
I
,
Caru.o MARrA MRiurNr
IL FUTURO
DEI
NOSTRI FIGLI
7 FARE DEL EENE
L rnino umano ha una orisinaria vocaziooe alla
soli iarieti Essa tale che le mohe sollecirazioni
all'egoismo non riescono a estirparla. Nel ibm di
Dio scdfto per ciasc'rno di noi quel gesto
di carir
e di pazienza che indusse una volta a
passare un'ora
coo I'anziana vicira di cis. che ceirava compagnia
o quel prestarsi per accompagnare un cieco alla fet-
nrata dell'autobus, per consendr a un giovane
sulla
sedia a rotelle di salite le scale
per
vsitare un rnuseo.
Ma ci sono rsgazzi e ragazze ricchi di una pani-
colare sensibilit o toccari
piir
da vicino dal dotore
degli ahri ai
quali non basta il gesto
occnsionale.
Dispongono di pmlungati
rmpi liberi e di esube-
ranti energie e dedicano senza riinpiarti interi po-
'ncdggi e giomi di vac.trza
per
fat compagnia a chi
solo e
prestarc
un sewizio a chi ne ha bisogno.
Quanilo
la
Ccocrosi
spontanca si trasforma in
una sccls di dedizione, vicne accordato il
privilegio
di essere ammessi nei rnondo ignoro a mgl, ur cur
avvengono quotidiani
miracoli di c$ir. E Jato rn-
farri di inconrrare persone anziane e malate che vi-
vono in una rassegnata pazienza,
siovani
invalidi
che sanno cootagiare una gioia invincilq gente
sof
fetente che ha irnparato infinire delicateze
pet ac-
cettirc se stessa e disturbare il meno possibile
Epoi si scoprono istituzioni centenade ch non
si srancano r.li essere all'avaneardia nelle fronri.re
della carh e si osti'ano n
prepararc persone che
slppi.no unir la competenza coo il soniso, che
non contano le ore di lavoro e domandano solo di
spendersi per rutra la vita, nel oome di Gesr.
Trovo strano che l'incontro con religiose e reli-
giosi animari da quesro spiriro posso Lsciare indif-
feren; sono infani una presenza provocaroria cL
inJica a roti
siovani
huoni e inrelligsd la dc.lilonc
rotale come una strada possibile, una strada da molti
esemplarmenre percorsa, senza farsi pubblicit, sen-
za motivo di prestigio o di
profio.
Pongono dunque la domandc per quale motivo
sef1/oro cos? Derch non anch'io?

della
possibile pmcedere
oltre e scoprire la fonte
loro dedinone. Se visirate una conunit di
suore sono qualsiasi
cielq vi mosrrerannq cusrodito
come I'ambiente pir caro, una cappella, minuscola
forse na luminosa e abbellira rli iiori freschi. Po-
ete indovimre che in quella cappella le suore pre-
gano a lungo prinr
del sorgere dcl sole e rraggono
dr
_
gli innumaevoli arri Ji cari'
(h(
rirplcnJnu
n< roro
grcmare
Condotri a questa scoperra i g zzi ele razzze
di osgi
po$sono inruire che il loro cammino di fedc
chiant.rc a frsi carit. Conosco tami
giovani che
sottraggono
qualche ora al loro rempo libero per
servire
h.cena ai pi poveridi
Milanq
e ne conosco
aur che hnnno
rimandato
I'inizio
de ,loro crtiera
per
correre.in qualche
angolo
della tene do,c pru
acuto
rl brsogno.
-convinii
che
jmpossibile
e in-
Srusro
essere lerrc,
da so
Spero dawero
cbe di molt qualcuno
si co"vmca
, lestaNr per
semprq
nel nome
di Ges.r
8. PRETI E SUORE
Per quanto
varie
siano le nosue
esperienzc
e re
nose.storie,
rirnane
nlla lnmori,
d tlti il ricordo
dr qurlche prere
e di qu,lche
suola.
Poi n:ccesso
che si sono percorse
altre strade
e t.lora
moho
_divercc:
l, vita ha condorro
lonrano.
ruo ss.re rnche
che una risposra
sgarbara
o un
rono subtto
abb,a conrribuiro
s esaniae
dslla co.
, .
Piu.spe_sso
-
io penso
.
un indifferenza
che I am.
orente ha trvoriro,
il mutare
di abhudini, it conere
al|alngsotmposro
dai ritmi
di lavoro
e dagli impe.
gnr
dr.tamigti,
e di s.ociet... hanno
limir,t la pre
scnza in chiesm qurlche
occasione
eccelonalc.
La patola
dd
rr/rngelo
si ridotta a
qualche
fmm-
mento passaro
in proverbio;
la predic
e divenuta
srnonnho
dr drscorro
un po'
noioro; pred
e suorc
vrsu da ronrano
sono considetari
forse solo impiegad
I
)
di una irnpresa che
per ceni lspctti mrih
Pi
fidu-
cia di altr, ma nulle
Pi.
Vengoho
pe giomi propizi per una cotsid.m_
zionr
pi
at!nta
della
grazia che la
presenzt di
r" oei.onc
nella Chiesa
Talora un lutto o un
dramma
che si vvc in famigio e conduce-a scoprte
ia verita di antichc
parote di speranza
o il confono
di una sollccitudinc
disinteressata.
Oualche volta I'itinrario
di fede
dei
fieli: il
loro modo di
prepararsi alla Ptima Comunione
aa
Cresimar la ri;ia;he
manifestano
di sentirsi
perdo
ncti- l inclin'zione ad alfidarsi
al Signore
nclla
pte'
gh|cr4,..
Anche
q
adulti
allora, e i fratelli maggioti tie
vocano
emozioni
qursi dimenticare
e rivolSono
un
oensiero craro
alla suora che insegn
le
p me pre
';hir
e i;d di Nat ler e a!
pmte che seppe
un gor'
io tro""r. l"
pa-l" giu"ta
per sbloccarc
un comples
so, vinccre una timidezza, libare da un rimorso
Succede
purc
che i figli risewino
sotpres"cor'
*""",i,i"L
*.rnit.ii
fcde si orienta ben oltre
Ie scadenze
previste
c
guardo lontano
Diventa un
impegno
chi chicde tempo e dedizione
e
promette
di
pi':.
La mamma r il
pap romano in chiesa dopo
anni oer
vcdere
il figlio che s'.rll altare
prestr 'er-
'izioii chierichetro
o ,scohare il coro in cui canta
Ia figlia. E tomaro
all'Oratorio
pr assistete
a un
rot al oangroco.
Ma il giorno ' cui chiedono
al pap d elzarsi
un Do' Drim,
di dornenica
per ponart a t'"
t*tro
voczionale,
comincio
a farsi strada
qualche
perple''
sit. Snbi,
tanro improbabile'
eppure chi s' ?
Quando
poi si fanno aventi pi prccisi progeni
facile cssere scettici di fionte a un ragazzo che
cohivr il desiderio d'entmre in Seminatio a undici
anni facile essere increduli di frontc a una ragazza
che sogna d'essete suorr; facile accumulare argo'
menti per lnoslr re 'improbabilit di
questi
slanci
giovanili
I'a, le dnunce richieste; il sospetto di oc-
clie
pressioni.
Mi domando se non sarebbe
pi giusto conside-
rare con pi
etterzion
quei
segni che talora entrano
inattesi in rma storia familiare chc si ritsqa scontat,.
Ptoprio in nome di quella suora che insegnava i
canti di Natale e di quel prete che assolveva i pec,
cati da ba.nbini, io chiedo ai genitori, anthe a
quelli
.he nutrono
pi profondi
sctticismi sc un
progetto
vocazionale di
questa
seriet non debba essete con-
sideHto una grazia piuttosto
che una perplessit.
L'itinerado di discemimento che fa fate un Se-
minario o un Noviziato cos lunpo e cos atrenro
allq libet che basier da solo , imontare Ie illo'
sioni e a configurare un'immagine pi
tealistica del
ministero del
prete
e della vita religiosa.
Il bene che quasi tutti hanno ;cevuto e ricevono
da
pret e suore, il gusto del lavoro fauo bene e
diqinreressatamente che caratterizza eli ambienti ir
.ui essi lavomnq I{ nostalgia chc abita nci luoghi
c!e essi
lanno
lasciato, possono esserc argomenri
cte convrDcono r
gemtofl
a non essere tfoppo
pre-
venuti il giomo
in cui n ragazzo annuocia in casa:
"voglio entrare in Seminrrio o in Noviziato"; c una
ragazza dice "penserei di farmi suors".
\\'* \
I DUE PIANI DET CBISIANO
ll clstlano per
vtvero da crts ano dsve costrrtre du6
pianlr
ll piano
della vlta umsna e
ptano
detta vtts
.
ta vrta crlstiana
t pu paragonare
ad un
palBzro
dl
.
ll_prlmo plano
qutto
detta vtra umana: piano
che forma |uomo.
ll
prlmo plano
st fabbrics con te vtrtr
hrturall
che rendono
l'uomo gradito
e stmpafico.
Luomo per vtvere
da uomo deve
possedere
te vt
natulall: deve esse.o educato, retto, onsto, slcero. or,
dlnato, p.udente,
giuslo,
fort. temperante. ta scoBeneza.
il dlsordlne. la bugis, t tngtusUzia, I furro, Hnsonno... sono
cmlrsrl alla vlta dll uomo.
ll rcohdo plrno
quello
detla vita ctsttam: tt
pisno
cho forma Il crlsilano. Ousto secondo Dtano st fabbrtca
con le vlrt nstrsll 6le vtrt soprannalralt. Lr vtta
crlstlom poggia
sull virt naturall. Non posstbit
cc
strulr ll secondo piano
se mancr il prlmo.
ll crislano deve essere
pt
educaro det sempltcc uG
mo,
pi
retto, pi
o.dinato,
pli,
onsto, pl puntuals. ptr
slcero, pi prudente, pl
lorte, pl glusto, pl
remparanr.
Tultl I crisllanl dov.ebbero costrulre
questt
due
ptant,
tna In ralta pochl
ll cost.lscoro. A molrt crtsttant manca
ll prlmo pleno.
Al crlstiano che non ha costruiro tl Dribo
piano
si
pu
dhe:
.
Tu non solo non set c.tsttano, m.
non v,vi nemmer|o da uomo,.
Cll scorreltl. t buglardl, gll
Ingannarort, gtt imbrogttont,
I disordlnatl,
I dlsonestl non hanno costrutto tl
oriho
ptano.
Chl non mantlen Ir parola
data. chl nn stncero,
chl non paga
I debiti. cbt
psrla
male, chi scorrotto e
dlsordinato un cattlvo crtsrtano. Deve comtnctare da
capo, mettersi a costri.e ll oflmo Dlano.
A che_vale la preghlera,
la devo2lone se sl tmbroglta
e 3i inganna? Dto.on pu gradl. la preghtere
e l'oferr.
dl chi non eduoato. non retto, non onBsto. non
Prci ll primo
lavoro del c.lsttano devc essore ta
costruzlone del
plmo plano
solldo, bed fondato. Se man-
ca ll prlmo pl6no
non cl
pu
s6ere nemme||o tl secofldo.
Se ll primo piano
debols, ll secondo plano
desttnato
I cristlanl che Don hanro costruito tt
prtmo ptano
sono
ssnza base: sono crlsttnt solo dt nome.
ll cristiano non una
persona
ordlnarta: dt Crtsro,
he scelto Crlsto, dev segulrlo s |mitarlo. Perct dv
essere una
persona
dlsrlnra, ordinata, deve aver le virrir
naturall ln aho grado.
ll cristino, ancha se tosse powro
e
poco
lstrulto,
devo sempre dlstlng{rst per
la borta.
la
sentilzza,
la car|ta.
p6r
l vlrt nstu|all 6 sopran-
It cristlano deve fare onor al suo norns, deve dlf'
foodere venta carlta ed essere,
par la sa condotta
distlnts, una
persona
slmpatica, attraents. ll crlstlsno
una creatura nuova: sl rlnnovata e sl rltnova continua-
moote In Crlsto. Devs
progrdlre,
mlgllorarc
sempre, dl-
ventare
plir
buono,
perfetto.
Per tutto
quasto
sl rlchled brona volon$, forte la-
vofo. accoezua.
.
ll farsl un bon crlstlano na
pro.
fesslone, un'arte, azl I'arte dell6 artl,
perch A l'art dt
L'AMICIZIA
Iih, ch Lt,tico?
E'
coLu che n scegL e,
che dec de di 6t are. &l LLa
n a
parte,
che cana'ce i niei Liniti
e ni aAeetta
cone eono.
CoLui che non ha
paura
di
yitp?oe?atui
quando
neeessa-
rio, ma Lo
fa
cone
pesona
che ni ena e ha
fiducia
in me.
Pez'ch ltaniciza
possibiLe
saLo neL clrpo d.eL bene.
VoLtar,e
dice'a:
"I
nah)agi
hanko soltanto
dei corpl,c,
i gaudenti
de conrpagni d baLdolia.
SoLa gli
uomini
Di"tuosi
hanfto dpgli orncitt.
L
t@iiczid
,e?o catnina?e insaene
ue?so iL Si.gno"e.
E al l ora non c' . da 6t up r. si
se su quest o
v ncoLa. sal -
dissina
,pesso
fio!sce
Ld santt.
Se ogliana
mettele Le basi pez,
una oera @niciza teniamo
p?esente
i segaent punti:
-
EI UN TESORO PREZIOSO CE DTO CI HA DATO.
-
T' UN LEGAME D'AMORE CUE CI UNISCE E CI RENDE P,TU
'
FORU
T SERENI.
-
EI UN DONARC SENZA RISERW
CON LEALTAI,
INTUIZnONE,
UMIL?A
I
T BONTAI.
-
EI UII SENT.TWN?O
UMANO
'CEE
ILLUMNA D GOA LA
VITA, CIIE CI COMPLETA.
-
EI DARSI LA MANO E CAMMINANE S(JLLA STRADA CEE CONDUCE
A DIA.
Anna"ita
So;rche'e
,1",,r
,/\ r'
l
.t
/.
Cos' l a gi oi a:
La goia preghera.
La gioa forza.
La goid amore.
..
Laioa una rele di amorc con cui
Polete
raurare le anme-
Do ama l dalore
goioso.
i
ii
i
D di
p
ch d cn
noia.
ll moo mgliore
di ;oslrare
ta noslra
Eralitudne
a
Dio e alla
fiente
quello di acellare ogni cosa con
\j\:lnorc
siooso
i, sttttrto
nevitable d trn
cuorc ardnte di amorc.
Non De/,nettele
che
nenle vi rempa di trdezza,
no il ounto di farv dmenlicate
la
gioa di Crislo
rsoao,'
^sr/rao
tutli ardenlemenle
at celo, dove c' Dio'
mi oossiamo
essere n Paradiso co.r Lui
8
ora ed
essrc fetci con Lu g n questo stesso
nmfien|o'
Ma essere felic con Lu
'
g ora
-
significa:
amare come Lui ama,
autare come Lui diola,
dare come
Lu d.
servrc come Lui sewe,
redmere come lu redme,
essere con lu ventquatlro
oie su venaiqalallo,
rorcare Lu ne suo-umit t'avestenli.
Madrc r:."sa d cai(utt,lj
.i ri
APPUi l TAMtNTI,i r,;
. 1 r l , j
i-{]l.itr,i I r'.i i / TJovEMBJE : JOi (N. A DEL R TNCRAZ I A| . I ENT ]
if -]vil.i DEI-t 1 l'1M,1c oLATA co
ric
l z I
iltj_i
ol e 8, 30 sant a Messa
or e 10, 4 5 Sant a Messa
A. L Ler mi ne di ogni Messa sor r oci t aLa
a
pr eghi e-
r r Di h d r : r a m n f -
col or o che 1o desi der ano
possono por t ar e cone dono
si nbol i co i f r ut t i del l a t er r a, che sar anno
por t at i
al l ' al t at dur ant f a pr ocessi one of f el t or i al e
-
Dal gi or no 29 Novembr e, t ut t e 1e se e al l e or e f 9,
ci sar 1a Novena e l a S- Messa.
-
si r accomanda un
po' di sacr i f i ci o
e f ar e t ut Lo
i l
possi bi l e per ch ci s. i a una buond
par t eci paz o-
ne di f edel i .
-
D,AI REGISART PARROCCEIAII
Per l a t ua
sr azi a
o si gnol e sor r i dono nal l a cul l a
e hanno r i cevuLo i l Sant o Bat t si mo i pi ccol i :
Ni col a e Pl ananent e
.b
26l I O PANI CO ONI ELE di Adr i ano l 4ar anca Mar i a
27l 10 CASALANGUI DA PAoLo di Cl audi o e
D
- or azi o
PaLr i zi a
cuRTl cATI A di AnLoni o e SLari ni e! i
Anna Mar. i .
s t ef ani a
pi c c ol i l - augur i o di c r es c er e da Buoni
,
ai ui a! i dal l ' es enpi o dei l or o
s eni t or i
s%s=$_-s%s-s%.$-s%s=$:s
27t r o
',,,,ffi
I
cr i st i ani
l I 26 Maggi o, nel l a nos t r a
be I l i ssi ma cer i moni a, e l ar nui ni
c hi es a, c on una
del l a nos t r a
1a pr i ma vol La onuni L si sono accost at i
per
al Banc he t t o Euc ar i s t i c o:
-
DE I URE CONCETTA
.
DE I URE DALI LA
-
DE I URD
LEANO VAI,ENTE DIANA
_
VALENTE GIORDANO
-
ZAZZ I NI ANTONI O
_
a ques t i
c ar i banbi ni 1' auqur i o di c r es c er e s em-
pr e v i c i ni a c es .
$* $x$x$x$x$x
I 1 20 Ot t , obr e, i l nos Lr o Ves c ov o ha anmi n s t r at o
l a c r es i na a 13
gi v ani del l a nos Lr a c onuni t :
DE DONATI S DANI ELA
-
DI DEO RI TA
-
DI LUZI O GNB.
SE
_
DI NARDO ANTONELLA
_
DI NARDO SII4ONETTA
-
FI NI ZI O ASSUNTA
-
FI NI ZI O NI COLA
,
I URI SCI I DA
-
I URTSCI MANUSL
-
MATNO MONI A
_
MELE' I TI VALEN-
TI NA. NI COLI NI NI NA
- .
STI PANI MARGI I ER] TA
-
A qus t i c r es i mat i 1' aus ur i o di es s er e v e! ament e
TESTI MONI di Cr i sLo.
6t =l i P=t P=ne=
si sono uni t i con i l sacr ament o del MATRI MoNI o:
-
L2l 5 ENRI CA DI LUZI O con LUCI ANO ROMANO
-
8/ 6 ASSUNTA ROSELLO con ANGELO I T ARI NUCCI
-
27l 7 ANNA DE I URE con ANTONI O D' ALESSANDRO
-
4/ 8 TI ZI ANA FI NI ZI O con DVI DE- PROFETA
,
13l ] O LUI SA ANGELUCCI CON LEONARDO ORSI NT
-
ques t i nov el l i s pos i l ' augur i o per una
v i t a s er ena e f el ; c e
-
=%=%=%=%=%=
s ono
gi unt i al t er mi ne del 1a l or o v i t a Ler r ena e
hanno f at r , o r i l or no al l a Cas a del Padr e:
15/ 6 SARCHESE Gusr avo, di anni 83
2519 CI AVALI NI UMBERTO, di anni 64
l / O SARCUESE ANGI OI , a, di anni 86
t / l o FI NI ZI o DANI LO, di anni 64
- : :
2/ t o Dr Mscro cucr-rer-ui l re, di anni 89
1o/ ro GENTTLE ANToNro, di anni 7?
28l l o DE FRANcEsco RTNALDo, di anni 66
A qust i def unt i i l nost ro rl cordo nel l a
preghi era.
VIAGGIO
OBBLIGATORIO
PER TrdTTI
COMPAGNIA GENENA.
I,E TERROVIE PEN LA
ETERI\IrTA
TRENO MPIDO
Partenza: a ttte le ore
-
sefza
preawisi.
A$ivo:
quando piace
a
Dio,
BIGLIETII
di sola andala
l' Classe: inrocenza
2' Classe:
preghiera
-
vita cristiana
3' Classe:
penlihento,
confidenza e
penitenza
N. -
NOn esstono llma-
te intrmedie.
ATTENZIONE!
Non si rilasciano biglietti
di ritomo.
Non
permesso
alcun ba-
gaglio
tranne ilbene com-
piuto
e
questo
senza limi-
te di
pso.
A scanso di sorprese, sono
assolutament esclusi: li-
toli, mccomandazioni, ric-
chezze; material setza
valore
per
il regdo deiCie-
l i .
Si
prega
di non insislerc,
non si lanno eccezioni.
I,I,A DOGAN:
Ognuno deve
presentarsi
pefsonalmeote,
munito
dei seguenti documenti:
a) Carta di identit
ptov-
vista del sigillo del Batte-
simo.
b) Libretto di lavoro: con
bone referenze, firmato
dall'Angelo Custode:
pra-
tica doveri religiosi
-
ope-
re buone verso il
prossi-
mo
-
sollerenza soppolta-
ta cristianamente
previa
dichiarazione autenticata
da un sacerdote, colsigillo
di confessione del mat-
rile
proibito.
Non sono
possibili
contraffazioni di docu-
menti. AJfretta$i e rego-
lare diligeritement la
propria p@tica prima
del-
I'anivo del treno,
Non si elfettuano corse
supplementari.
Per informazioni, acco-
starsi al finestdno del con-
fessionale. A richiesta, sa-
ra dato
gratuitamenle
an-
che il Viatico
per
il viag-
gio.
RTCORDANE!!!
un viaggio importantis-
simo e obbligatorio
per
tutti. Non rascurate le
praiiche! Non dimentica-
te,la Stazione di arrivo: il
PARADISO!
Io ltl
precedo
e ti attendo!
(.tarlbulto
a
S, ciseppe Crf$so)
@
o-o
pel l ptt strett
GNO EIC'E!,I
SAR GIUDICATO
.' .:r.:. :
-
De brlllntltl
ufflclall
entrsrono
ur glorno
l una chlera
per
arnmlrarc
le o;rere d'ad.
Nel gllare pa$aono
davanll
a un
conresstoale,
a cul sl accostavrno
verle persone.
Rlaero elle
spalle
dl quet
blgotrt, e tt pt
alleglone
dtsse
"t
compagno:
.
r r pEgo
da ore se anche lu val a confe$srtl.
ll compagro
accelt
la sflda e sl accost
at confesslonale
per
esegulre lo lcherro.
._
ra ll flnto pnttente
e li sacerdote
conlessore
rl svolre qucato
dlalogo:
-
-Son
venuto
a confessarnrl per
bcherzo.
Io me ne rldo
della
contes3tone,
del pretl,
della
rellglone,
dl tutto...
.
Posslblle?
-
Proprlo
cosl...
-
NoD dlscuto
le rostre
oplntod;
solo vl prcgo
dl n favore.
-
Dlca pure.
,
'.
Ec{o, per
la dunta dl uD me3e,
ognl sera, prlma
dl andare a
rerro rtpelerele quesle perole:
lo non credo a nulla,
e me ne rldo.
Tra poco
ench'lo
morlr,
e me ne rldo. Sar gldlcato
e.pondan_
nato per
sempre all'lnfemo,
e me ne rldo.
.L'ufftclale,_un
po'
lmbarazato,
dlede
la sui parol&
d,onore; ,
rltornato
dall'anco
ch
attendeva
curloso,
.ron pol
o"""orrl"re
utr po'
dr- turbamento,
che neppure
la botUglia
dt .pu_;i;
rluscl
a dlsllpafe.
Ls- sera, sndando
e letto,
mantenne
la promess..
Nel poferlre
qulla
pErola
,,me
n rldo,' la voce gll
tremava.
per
na se lma-
na rtpet
| auol
"me re rtdo',,
pol
oon ebbe pl
|,anlmo
dl contl-
nuare e tomt
dal confessore per
farsl
dlslr;.,are.
Questa volta per
sl conlcss
daweto.
Annerite
tutti i settor/ det disegno
contrassegnati
con un puntino.
Che co-
Sono crte aho nssurlo
rli accorgera che sei
sofaa masche!
ItmlUa,
ai. i t' L5etnpi.) d,i un autuae p()ca
intel/-i--
'
gerLfe.
#ffi
L' 4 Lna
Bavo ! Ed ota
dotm
l'eternptt d,
aluni awndl,L nLe&Lg enLL.
ctL MLI1,L
pnot'ct6i-
.ffCETE
Uu--
PANINI ALL'T'VETTA
do*
per
.irc. 20
panini
. 8 ! . J 0 0
. ' : 00
. r 10i)
. ) l m
t -
TORTA DI CIOCCOLATO
ri6.rrEr,
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r bu.E lr. vd.r' r|Erourr -
%
re. d' l,n{
o..d(.t,Ml :!f.te.ul ft
dib
scrrolr
In !m rof,M sbanoro ' r@nl d'Bo @ lo acch.ro. acoung.E,
sad..frnlq
ir buro liqu.rno . r..ddo. lr d,@r6lo. ll lrri6, E ,al-
na, il $rc, 16 chi3r. 3.!r. . tle .. d6 nino, ll loto Vrl|Ilo
l!!'lt0Ll|l, affdo dE dl b.n .Effin . IrNME h l.llis a-
bra 6 s6l6ata dl tam. 6sr. rn lom erdo.
lmpo di ti 50 htrni a rdc..!tura rFdda, $na ip.l6lo
$..rlo:
l.dr l. r@ta, ih ior 6rio, .@B .r 5 niruri.
t!B.r. b 2ucch@ a ro Lsl.ro db zlc.l$ v.Ndrr. acf,-
IOUXT. d rr bro .6rstdho t rd.o|rft @
!l4*.
sFlm a, $m^do.l .ti un @.llo. .lL *odfici. 4r brdi .lra
roia ..nr6dd5r. o
!6t
eur
t
ro.di
tobr
@rpaQr. dr croc@r.lo
i ' hagl j i odl .n| i | | d]Fi qu.l | i l i q| di .
Letate il burto dat
higotileto
cnca uno p.inu
di adope-
rato,
per
Jar
si che s amt ot-
bdisca. Setaeciate sulla spiana-
toi! la
Jaina
unatact e ll lie.
,ito c ad un pi.zco
di sale.
agunEete qu lo .ucchen,
I'ut etta lotata e asciuEata in un
telo
sottie..!ue uova interc
sboxutc e il bufto: nrcscotute
bene tu i
Eli
ingrcrlienti, tulen-
.Jo qualche
cucchiaiata d latte
Per
avcrc una
Eiuste
tnotbidcz'
24. Lavonte poco
I! po90. ik"
d
lomate
.lelle
allitrc ercsse
poco, pi di une noce, depo-
ptacca
inbunata: d lavorc
fi-
nito penncllate
i
Dakiii
con
l tuotlo sbauub. lcttatcl in
lomo
Bi!
cal.l a 200
sad
le
sciant)oli cuocerc 20 ninut
--Y,l
CR
gr.25o dl li.a.9.. l0O rll buro
-
9r.
100 di
ruc.|fro--i6'---l-c..niri di btl.
.
ll2 bu3rl.! dl uevlto v.niollato
.PAr,lE dogll ANGEU'.
P.t L .t.cotdzton 1 binin... 1
Erappolo
d'uvi bia.ca
.
10 lichi
.
mor. .
hagols
q-b.
:
Mettte sul lavolo, a fonlana, la iarina; urltevl tutli
gll
ali ingredienti, com-
preso il liovito, e lavorale lino ad ottenr una fiassa omoqerea che awo
grete in caria oleala 6 farete riposare per
circa un ora nl 'rigorilro. Sten-
dete la
pasta
col mallrllo e rlcoprito una lorliofa
precedenlemenie
imur-
rara e inrarinala rodsrata con c.rta slagnola a riempila di ragioli scqli. In-
fornata a rore noderalo
per
circa 30 minuti. slornat6 lasciare raffrddaf.
Toglisls i tagioli e dscorats in corchi altrni con fetiin di banana, chiccha
d uva, more e kagol 6, al cenl.o, col tioo diviso an
qualtro.
Alla tlne rlcoprit
con
gslallna
di kulla.
rll
dl
T
T I
I I
T I
I I
T T
T
T I
I I
T I
I T
T
CRUCNNBA
Una siSiora ertl! in u negozjo e ilice al
-
Sono venul
{ pagarc
I'ulrimn nrr {lclla
.amzzi.a
del mio blnrbino.
-
Ah...e cone sta it butrtbino?
,
chicdc il
'
Bene!
'
rispondc Ia donna don i si
sPosa.
Nlla giunSl
un se.pcnte core vebce-
hnre d. un le.ne e
8lchicde:
-
rcii, s asno un senentc vetcN$?
-
Nol
-
rkFnde
il l.onc
-
l non sci vr
Per-fonnr!
-
d(porde it serpenre.
Lrop,j
aver raflo un $spirc diso ievo
_
isono
apPna moBicaro I! lnsun!
Orbo.d: 1 . rrt
ltbrrE
irglsa aztrab
-
s. Una vasca con ir am-
po&b
-
ll. r o
grtea rs
-
12. E slDil alla mora
-
13. tlgdsra.
b corndrBrb dti sll3ti
-
14, E nEto conse
-
16. Sono doooie nol
balrfrrE
-
17. Dar wla marD
-
18. Sjla d Venzia
-
19. Un mitologico
putb
arab
-
4. Sog[lo edinribo
-
2l . La Po$ d6lla nzone
-
23.
Cafrals... in brva
'
24. Un
priodo
d6 nco(hre
,
25. ll
pad
di Arian-
na
'
27. !a sslva d6l Oabio
-
2a. Lo la chi sa n6 va!
,
29. ll .rrelio tra i
Fini
-
30. Aossini n res celbr I alsgdio
-
32. ll consnso di Aerh
vg| 33. Un... angolo della Sv|zze
-
34. Suae@ll6nza
-
35. Vrgral
ato.o Le pona
-
36. Vngono dunli i cos.rii
.
37 ll vrnolore di Zma
.
t
3a. Sabua
Vriic.ll: 1 . Un Dino clbre
prcdutto.
cinmatogElico
-
2. MEFA,,_ al
afio
-
3. ll cofiandanr d8ll arca
-
4, L abbrevft2ione didesa
-
5.
Si assgnano agli ailoi
'6.
ll complsso dell vand6 di una kvota lau-
tarnnle pparata
-
7. u sgnale dao dallo srarrer
-
L Una
ferrs
pr
an
flar
-
9, All6v il pciolo Bacco
-
10. Con I accnto nga
-
12. La ma-
donna
ptrarchssca
-
1 4, ll Drotela ch tu inghiotto da una batna
-
15.
Chi r cnvi nl ?- 17. Unaconf i dr s, , i nnma- 18. Unbr anodi posa-
19 Lo sl
giura
6tmo
-
20. Si @nsuma mangiando
-
22, La Sra d'
pa-
riini
-
23. Si dicono cln le crude
-
25. ljn... Dscarore 26, VzEnorni
porini-24.
Lo l@a ilpalombaro.30. ssla. ,
per
Iacquieni
-3t.
Frut-
to a cono
-
33 C
quellod
Anrios.34. L u\imo S veslro
-
35. tn ton-
.'o ar vorci
-
36. Uhms divsro6!.
Tonando a ca$ d niercato, na si8noru
incr@ia un fnrale. Si rema e domanda
a n si8nore che l accamo:
-
Scnsi. chi l norto?
Il signore ci pensa su poi cor lutla s-
-
Crcdo. signora. che il moro sia qello
Ur v'sitarore vedc n guardiano
dello zoo
che piange
di.pentame e. Si dvolge ad
un alIrc
suadiano
chiedc:
-
GIi era ranro .fIeroa|o. eh?
-
No. Eche locca a lui scavarglila fossa.
iliililis'l'll{|
sillill,ll'l'{}
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o.-to
E]
cl
gli
ho detto che
rc: htp, hip,
hur-
ral Benisimo!
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Dunnts |lns a*olsta m
SruPPo
di
f.3699ri
lifo6i di ca,-
cio sla qaoltando ala radio h
cnaca di una para
di calcio. to
iondo alla conie un host6s d,
-
Atllzbnsl I signoi par-
soggen sono
plgBtt
di mn atlar-
mafsi! ll comarane mi co.nun!
ca ch ri8mo pr ps.d.ro
un,a-
-
Non allalmatEa un comot
-
sbotta ndispetdlo uno di dli
-
Ola dovno
siocar
in dici!
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