Dittatura del PIL, Cultura e governanti in-(el)etti ovvero come i Civico-Democratici aggrediscono la spesa pubblica La Giannini, segretario di Scelta Civica nonch ministra della Pubblica Istruzione, docet: Il ministero dellIstruzione serve a tagliare la spesa pubblica secondo una logica di aggressione orientata al medesimo scopo. In questo paese, guidato da una logica sovvertita e da Governi non pi eletti dai cittadini bens nominati in congressi di partito, un diritto pubblico diviene aggredibile per esigenze di cassa e di rientro dal deficit. Probabilmente sottrarre 200 milioni di al MIUR (ma non si sa ancora), nella mente della neo-ministra e del suo satiro ispiratore Renzi, risolver il problema annoso del rapporto deficit/PIL italiano, enormemente sbilanciato, e permetter allo Stato di contenere il deficit, giunto ormai a 2.200 miliardi di . Infatti, questi 200 milioni di tagli costituiranno, in percentuale, ben lo 0,1 % del debito pubblico dellintera nazione, giustificando in pieno la logica di tagli pressoch lineari ideato dai governanti in-(el)etti pro tempore. Uscendo dalla logica binaria Twitter-iana e da Ballar, programma dalle quali sono state tratte le precedenti citazioni colte, la formazione culturale e la ricerca, invece di costituire la prima fonte energetica della comunit Italia, divengono invece strumenti di contenimento della spesa secondo una logica liberista tutta italiana e pienamente Democratica, anzi, Civico-Democratica. Martha Nissbaum, famosa docente americana che in Italia godrebbe dellappellativo di oltranzista e populista, osa invece affermare: Se il PIL di un determinato paese cresce, ma diminuisce il numero di persone deprivate del diritto allistruzione []possiamo dire che quel paese progredisce?. La risposta, affermativa, che i nostri attuali politici al potere potrebbe dare per scontata, viene smentita dalle ricerche di Jean Drze e Amartya Sen (nobel prize per Economia). Il premio Nobel (?) ha infatti scoperto che, da studi comparati sugli stati indiani, la crescita economica non migliora automaticamente la qualit della vita in settori cruciali come la sanit e listruzione (Nissbaum, 2011, p. 52). Recidiva ma non contenta, lAmericana aggiunge in unaltra opera che unistruzione finalizzata soltanto alla crescita economica, innanzi tutto, non potr che disprezzare le Lettere e le Arti nella formazione dei giovani, perch apparentemente non servono al successo economico, personale o nazionale che sia. In attesa di sapere se lItalia debba subire un ulteriore taglio dei fondi alla pubblica istruzione, continuer a cibarmi di cultura.
LAGGRESSIONE DELLA SPESA PUBBLICA 2
Bibliografia Nissbaum, M. (2011) Creare capacit. Liberarsi dalla dittatura del PIL. Societ Editrice Il Mulino, Bologna