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com QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA
FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA CRONACA a pagina sei sabato 17 marzo 2012 anno XXV n. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICIT: Poligrafca S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 0,50 marted 10 giugno 2014 anno XXVii n. 140 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICIT: Poligrafca S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 0,50 Pretendeva piccole dazioni Condannato Era stato sorpreso in pos- sesso di marijuana dagli agenti della Squadra Mo- bile della Questura. . A pagine sette Marijuana in camper Patteggia CRONACA A pagina tre Roberto Bruno stravince a Pachino ELEZIONI Aveva mezzo chilo di coca: ciondannato a 4 anni e 8 mesi CRONACA i A pagina sette Aveva nel borsello la somma di 24 mila euro della quale non ha saputo dare risposta. Un uomo stato, cos, arrestato dopo avere forzato un posto di controllo dei carabinieri. Protagonista della vicenda Salvatore Mazzarelli, catanese di 57 anni, da tempo residente a Moncalieri in provincia di Torino, ritenuto responsabile di resistenza a pubblico uffciale e ricettazione. Forza posto blocco con 24 mila euro A pagina sei Cronaca Un appello forte all'Am- ministrazione affnch faccia sentire la sua voce sui temi dell'immigrazio- ne e della riserva di Capo Murro di porco. Questo il messaggio lanciato dal consiglio comunale in adunanza aperta tenuto ieri mattina. A pagina cinque Immigrati Appello al Prefetto POLITICA Un autocompattatore dellIgm in famme Racket pi agguerrito nel mirino altre aziende Sul tema della riserva di Capo Murro di Porco, Francesco Pappalardo ha chiesto all'Amministrazio- ne di partecipare ai lavori, al via oggi della Com- missione regionale per la protezione del patrimonio naturalistico soprattutto per la defnizione del peri- metro della zona protetta. Ha preso la parola anche in sindaco Garozzo. Su un punto ha detto sia- mo tutti d'accordo: quella vasta area, candidata a diventare un bacino tu- ristico per Siracusa, non pu restare cos com', per cui dalla Regione ci aspet- tiamo non solo vincoli ma anche risorse e strumenti per la sua fruizione. Riserva Murro Si discute Sono in corso le indagi- ni per verifcare la causa dellincendio che ha dan- neggiato la notte scorsa un mezzo di propriet dellIgm. Una squadra dei Vigili del Fuoco del- la sede centrale inter- venuta, alle ore 1.45, in contrada Bondif, a Me- lilli, per lincendio spri- gionatosi da un autocom- pattatore parcheggiato allinterno dellautoparco dellazienda che gestisce la raccolta dei rifuti a Siracusa; dopo aver reci- so la catena di sicurezza. A pagina tredici A pagina quattro AMBIENTE SIRACUSA e-mail info@libertasicilia.com Cronaca di Siracusa online nel mondo 10 GIUGNO 2014, MARTED 3 Roberto Bruno eletto sindaco di Pachino La certezza del risultato pervenuta poco dopo due ore dalla chiusura dei ventiquattro seggi. 2.471 i voti riportati La certezza uffcia- le dellaffermazione giunta poco dopo le ore 17, quando dalluffcio elettora- le della Prefettura di Siracusa pervenu- to ed stato, quindi, diffuso il dato def- nitivo sul responso delle urne. Roberto Bruno il nuovo sindaco di Pachi- no. Il risultato non mai stato messo in discussione e, man mano che lo spoglio andava avanti, ha as- sunto le proporzioni dai contorni plebisci- tari. Il candidato del cen- tro sinistra (con lap- poggio del nuovo centro destra) il nuovo sindaco di Pa- chino e il risultato va ben oltre le aspettati- ve della vigilia. Sin dalle prime battute dello spoglio laffer- mazione di Bruno sembrata netta ed inequivocabile. Lesponente del par- tito democratico, al- leato con il Nuovo centro destra, con il centro democratico e con altre liste civiche su 24 sezioni su 24 si attestato al 75,03% con 7423 preferenze. Lo sfdante Andrea Ferrara si fermato al 24,98% con 2471 consensi. Il candidato del Pd a nove sezioni su 24 era gi al 75,5 per cento. Su Twitter il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo si congratulato con lui per il netto suc- cesso. Stessa cosa su FB anche per la par- lamentare regionale Marika Cirone Di Marco, che ha fatto Il Nuovo Centro Destra, ha dichia- rato il responsabile provinciale del Par- tito, Vinciullo, che, in coerenza col Go- notare come con Pa- chino passano a 160 i comuni a guida Pd in Italia. Gli assessori indi- cati dal successore ciante vittoria di Roberto Bruno a Pa- chino, si conclude la tornata delle am- ministrative in pro- vincia di Siracusa. Il grafco dellandamento del voto a Pachino. In alto, Roberto Bruno. Netta laffermazione del candidato della sinistra e del Nuovo centro destra di Paolo Bonaiuto composta da An- drea Rabito, Carme- lo Piccione, Andrea Nicastro e Gisella Cal. Con la schiac- Le operazioni di voto a Pachino sono state carat- terizzate nella giornata di domenica da un episo- dio di cronaca avvenuto in uno dei seggi, dove un votante stato sorpreso a fotografare con il telefonino la scheda appena barrata. Sono dovuti interve- nire gli agenti del Commissa- riato di pubbli- ca sicurezza di Pachino, su se- gnalazione del presidente del seggio, i quali hanno denun- ciato in stato di libert un uomo di 37 anni re- sidente in Pachino. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, lelettore avrebbe introdotto un telefonino cellulare, dotato di fotocamera, allinterno della cabina elettorale. E stato tradito dallo scatto, sentito distintamente dal presidente e dagli altri componenti del seggio. In sostanza, avreb- be scattato la fotografa per testimoniare di avere votato secondo le indicazioni ricevu- te poco prima e per aver scattato una fotografa. Il telefonino stato posto sotto seque- stro come elemento di prova. Episodio che rimasto iso- lato ma che rende lidea del clima che spesso si respira du- rante le elezioni amministrative. Sar la Procura della Repubblica di Siracusa adesso a stabilire se e per conto di chi lindagato abbia agito in quel modo, violando la legge. CronaCa Fotografa la scheda votata col telefonino: denunciato verno nazionale, si presentato insieme al PD alle elezioni, ha contribuito alla vittoria sia a Pachi- no che a Portopalo. A Portopalo il Nuo- vo Centro Destra ha conquistato 3 consi- glieri comunali che, insieme, hanno rag- giunto i 600 voti. A Pachino, con i suoi 3 consiglieri comunali, Il nuovo centro de- stra il secondo par- tito della coalizione. Sono particolar- mente soddisfatto - ha concluso - per- ch alla prima espe- rienza elettorale di natura amministrati- va il Nuovo Centro Destra dimostra di essere presente nel territorio e di poter aspirare ad avere un futuro ricco di suc- cessi. 2 10 GIUGNO 2014, MARTED di Arturo Messina Le Rappresentazioni Clas- siche, di cui questanno si sta celebrando il centenario, ci hanno fatto riemergere alla memoria larticolo che scrisse linsigne prof. Mu- sumarra sulla terza pagina del quotidiano La Sicilia il marted 16 giugno 1998, con il titolo Rappresentazioni poco classiche. Egli, per avvalorare la sua affermazione, si avvalse della solenne e caustica affermazione del siracusano Elio Vittorini: Di classico, a dire il vero, non siamo riusciti a scovare traccia veruna, n sulle piste della traduzione romagnolesca, n tenendo dietro alla in- terpretazione degli attori, n tampoco ammirando le scene del Cambellotti, e ci riesce curiosissimo pensare come si sia potuta scarnire siffattamente la tragedia gre- ca da farne opera moderna e addirittura novecentesca Cosa dire di queste rappre- sentazioni, a cominciare da quella con cui si inaugurato il centenario, leschilea trilogia, a partire dallAgamennone? Hanno smentito oppure confermato lopinione dun personaggio siracusano di tal calibro, cos autorevole e cosi asettico che fu Elio Vittorini? Generalmente suole dirsi ai posteri lardua sen- tenza!. Noi, per quanto riguarda il dare un giudizio sullargomento, preferiamo raccogliere quello degli spettatori; esso non si allon- tana da quello del Vittorini, che fu gi cos negativo, caustico, anzi laggrava ulteriormente: Esembrato di assistere ad uno dei tanti drammi moderni e non dei migliori: almeno in questi c pi naturalezza, c un commento musicale effetti- vamente funzionale, valido; in questo lelemento poetico scade nel discorso quotidia- no; la musica, quel poco di musica, non affdata al coro come nellopera classica, quando ne costituiva uno dei componenti pi importanti, se non il pi importante e di cui oggi nulla sentiamo, ma Giova davvero tanto modernismo? non per questo possiamo farne ameno quasi in senso assoluto, riducendo seria- mente la validit del testo! Del testo?! E come viene reso nella traduzione che se ne fa oggi? Diciamo oggi perch, anche in questo, c testo e testo, traduzione poetica (veramente poetica) e tra- duzione in prosa, cos come pu fare un bravo giovane studente di terzo liceo classi- co, non diciamo una grecista come la siracusana prof.ssa Rosa Peluso, che tanta prova ne ha dato , traducendo gli stessi testi per i suoi allievi del liceo Classico Tommaso Gargallo tante volte, per il Teatro Classico dei Giova- ni al teatro del cielo di Palazzolo e dove si sono esibiti, come in quello di Mamertina. Diciamo oggi anche per- ch, se si sta accennando alla traduzione riferendoci a quella in prosa e alla non adeguata musica dellAga- mennone, cui gli spettatori in questi giorni stanno as- sistendo, ci viene subito in mente quella che nel 1980 fece, pubblic e rappresent nella stessa cavea del colle di Temente lindimenticabile e inimitabile prof. Renato Randazzo e che ci sarem- mo aspettati fosse adottata per il centenari: labbiamo proposta, ma esigenze? Quali? Vogliamo augurarci non politiche Innanzi tutto riguardo alla musica egli nella pre- fazione della sua opera scrisseRispetto allAga- mennone le tragedie pri- mitive erano di alquanto breve durataben poca cosa in confronto ai mille e seicentocinquanta e pi dellAgamennone. Esse erano cantate e danzate (n.d.a.: e come ci teneva alla musica, ai canti, alle danze, nellaffdare tale ar- duo compito al sottoscritto, egli che era un appassionato di musica e come coreo- grafa nel 1952 e nel 1953 aveva avuto il piacere della collaborazione di Maria Camentina Cumani Quasi- modo ( la moglie del Premio Nobel e nel 1980-proprio per la messinscena del suo Agamennone- quella del celeberrimo baritono Lino Puglisi al quale, prima anco- ra dellentrata della Vedetta, fece cantare Com duro il lavoro di campagna!, brano che aveva premes- so egli stesso, come alla Baccanti nel 1978 aveva aggiunto, sempre come stupendo e inatteso canto iniziale, O beato, chi i di- vini misteri coltivando) e solo pi tardi fu introdotta la recitazione o meglio la narrazione di un fatto, che il coro commentava in for- ma melico-orchestica. Un siffatto carattere melico- orchestico rimase costante nella tragedia greca. Nello stesso Agamennone la musica la fa un po da padrone, per la presenza dei commi oltre che per gli stasimi (pagg.IX e X) Semplice prosa- ci hanno fatto notare i tanti che hanno assistito allAgamennone in questi giorni e che abbiamo intervistato- che ovviamen- te fa abbassare il livello artistico del tutto, assieme alla non musica nella stessa tragedia. Si fguri che la tragedia co- mincia con una scena muta di parecchi minuti: quattro minuti e 40 secondi, per lesattezza! Scena muta e incomprensibile, prima che la Vedetta compaia e arrivi al suo giaciglio, che poi non un punto di osserva- zione, a declamare la prima frase, dopo la quale dice: <Ho visto le costellazioni degli astri di tutte le notti .>.Non pi esatto dire gli astri delle costellazioni? E perch dice di tutte le notti, come se le stelle si vedessero tutte le notti? E cos che si trova scritto in Eschilo? Non abbiamo potuto, l per l, rispondere. Siano andati per a vedere come si trova quella frase nella traduzione poetica di Randazzo: <De- gli astri a fondo conosco le notturne/ raccolte, lo spegnersi e il risorgere,/ e quando e quali, luminose in cielo/ sfavillando, lin- verno ai mortali/ e lestate portano . Lopinione di quasi tutti quelli cui abbiamo fatto del- le interviste fash stata: Il primo centenario si poteva celebrare meglio!...Speria- mo meglio il prossimo!... S!- abbiamo risposto noi- Se camperemo quanto Ma- tusalemme!.. Non sembri strano quanto, poi, hanno detto: La migliore stata la commedia di Aristofane: almeno quella ci ha fatto rideresul serio! Nella cavea del colle di Temenite, il pi importante teatro del mondo per la fama delle sue rappresentazioni classiche, continuano gli spettacoli 4 10 GIUGNO 2014, MARTED Riserva Capo Murro di Porco Oggi i lavori in commissione Il consigliere Impallomeni ha parlato di un colpo di mano perch a suo giudizio si sta sottraendo al pubblico unarea di 577 ettari Il Consiglio comunale ha sollecitato lamministrazione comunale a parteciparvi Sul tema della riserva di Capo Murro di Porco, Francesco Pap- palardo ha chiesto all'Ammini- strazione di partecipare ai lavori, al via oggi della Commissione re- gionale per la protezione del pa- trimonio naturalistico soprattutto per la defnizione del perimetro della zona protetta. Ha preso la parola anche in sin- daco Garozzo. Su un punto ha detto siamo tutti d'accordo: quella vasta area, candidata a diventare un bacino turistico per Siracusa, non pu restare cos com', per cui dalla Regione ci aspettiamo non solo vincoli ma anche risorse e strumenti per la sua fruizione. Per la riserva di Capo Murro di porco Impallomeni ha parlato di colpi di mano perch si sta privando un'area di 577 ettari alla pubblica fruizione. La pe- rimetrazione era gi scaduta ma stata prorogata, caso unico, per altri due anni. Una riserva, ha ag- giunto, vuol dire limitare la pre- senza degli uomini e delle attivit economiche, il tutto per tutelare la palma nana, il mirto, il coni- glio, la volpe e, come fauna non autoctona, la tortora e la quaglia. Impallomeni ha evidenziato che nella zona ci sono gi 6 vincoli ed vietata la caccia. Invece si ri- schia colpire attivit economiche gi esistenti e di bloccare inizia- tive che potrebbero dare ampio ristoro alla popolazione ammini- strata. Su questo tema si innestato an- che l'intervento di Cetty Vinci, per la quale la tutela del territorio prioritaria ma va armonizza- ta con gli investimenti che sono gi stati proposti con le dovute compensazioni. Vinci ha fatto riferimento in particolare ad un investimento alberghiero di alto livello, che pu portare occupa- zione e per il quale sono state fornite garanzie in termini di tu- tela. Per Edy Bandiera, il tema in discussione concerne la pi vasta questione delle scelte per il ter- ritorio, invitando la politica e le istituzioni a recuperare il ruolo di camera di compensazione degli interessi legittimi, quelli pubbli- ci, che sono prioritari, e quelli privati. Di parere opposto Alessandro Acquaviva per quale la riserva favorisce la fruizione. Il territorio La spiaggetta della Pillirina. tutelato da norme ben precise e, nel caso di Capo Murro di porco, sottoposto al piano paesaggi- stico. Ma mentre le sole norme mummifcano la aree sottoposte a vincoli, le riserve favoriscono la corretta fruizione attraverso una gestione attenta delle zone interessate. Marika Cirone Di Marco ha respinto l'idea che sia stato compiuto un colpo di mano perch sono state rispettate le norme e le procedure previste. Allo stesso modo, ha bocciato la chiave di lettura secondo la qua- le ci sarebbe una separazione tra chi vuole favorire lo sviluppo e l'occupazione e chi invece blocca tutto questo solo perch pone l'ac- cento sulla tutela del territorio. Per Francesco Pappalardo, la que- stione va affrontata dal punto di vista tecnico e bisogna uscire da posizioni populistiche come quel- la che pone in primo piano la que- stione occupazionale. Pappalardo ha chiesto che l'Amministrazione sia ascoltata dalla Commissio- ne regionale per la protezione del patrimonio naturalistico, che da domani affronta il tema della perimetrazione della riserva, per non subire scelte fatte altrove. Girolamo Ferla, di Confagricol- tura, ha lamentato la mancanza di coinvolgimento degli impren- ditori agricoli nelle decisioni del- la riserva. Per Marina Zappulla la citt ha bisogno di recuperare decoro e qualit della vita; ha in- vitato l'Amministrazione a pren- dere a cuore la questione dello sviluppo turistico, evidenziando come tutela dell'ambiente e tutela dell'uomo coincidano. Secondo Giuseppe Patti, dei Ver- di, bisogna aspettare con serenit il lavoro della Commissione per la protezione del patrimonio na- turalistico, dichiarandosi aperto alla tutela delle attivit agricole che si conciliano con la riser- va. Tanino Firenze ha invitato il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha prendere in mano la questione in- formando il Consiglio e portando gli interessi della citt in commis- sione regionale. Giuseppe Magr, consigliere di Confcommercio, Alberto Pale- stro e Sandro Romano, presidente provinciale della Confcommer- cio, hanno evidenziato le impor- tanti ricadute occupazionali ed economiche che si possono rea- lizzare con l'investimento alber- ghiero, anche in termini di oneri di urbanizzazione che fniranno nelle casse del Comune. Per il rappresentante della Federcolti- vatori, Antonino Gozzo, giunto il momento di cambiare le regole che, cos come sono, mummifca- no il territorio, mentre per Stefa- no Zito il problema non va posto solo in termini di posti di lavoro perch il tema vero quello del modello di sviluppo che si vuole adottare. Infne, per Carmen Castelluccio qualsiasi decisione deve restare nell'ambito della varianti della bellezza votate dal precedente consiglio comunale e che sono state confermate dal sindaco nella campagna elettorale del 2013. Soccorsi otto migranti disidratati Il ricovero durgenza in ospedale di un immigrato e di altri sette che accusavano malori di varia natura, stato effettuato nella giornata di ieri grazie allintervento del personale della Marina Militare in ser- vizio alla Capitaneria di porto di Siracusa. I migranti si trovavano a bordo delle navi Diciotti della Guardia costiera ed Etna della Marina Militari, che li avevano soccorsi il giorno primo insieme con altre centinaia di migranti, poi sbarcati ad Augusta. Il trasbordo stato necessario perch proprio mentre le unit navali transitavano a lar- go del porto di Siracusa, uno dei migranti manifestava malori dovuti alla disidratazione. E stato, quindi, trasportato al molo SantAntonio, 10 GIUGNO 2014, MARTED 5 Emergenza immigrazione Appello allamministrazione Pressioni su Prefetto e Questore perch si adottino le necessarie contromisure al massiccio arrivo di immigrati extracomiunitari Un appello forte all'Ammini- strazione affnch faccia sentire la sua voce sui temi dell'immi- grazione e della riserva di Capo Murro di porco. Questo il mes- saggio lanciato dal consiglio co- munale in adunanza aperta tenuto ieri mattina e che ha affrontato due dei tre punti all'ordine del giorno, entrambi proposti dal vice presidente, Giuseppe Impallome- ni. Slitta di una settimana, a cau- sa del prolungarsi del dibattito, la discussione sulla riqualifcazione dell'area del parcheggio Talete, argomento proposto da Simona Princiotta. Tra i parlamentari convocati han- no risposto all'appello Marika Cirone Di Marco, Edy Bandiera, Pippo Zappulla e Stefano Zito. Sia sull'immigrazione che sulla riserva, Impallomeni ha chiesto all'Amministrazione di interve- nire sulle autorit competenti: sul prefetto e sul questore affnch si adottino le necessarie contromi- sure per affrontare i rischi con- nessi a una massiccia presenza di stranieri per effetto degli sbarchi; sull'assessore regionale al Terri- torio allo scopo bloccare l'istitu- zione di una riserva che avrebbe conseguenze sull'intera area della penisola Maddalena e che gi sottoposta a sei vincoli diversi. Differenti, invece, sono state le voci dai banchi del Pd. Sul primo argomento, Castelluccio ha pro- posto di intervenire a livello isti- tuzionale perch l'Europa svolga il suo ruolo, cominciando a mo- difcare il protocollo di Dublino, e affnch si migliori il coordi- namento sul tema dei minori non accompagnati; sul piano locale, ha sottolineato la necessit di un confronto ampio con tutte le for- za in campo e le associazioni de- gli immigrati. Nel merito del dibattito sull'im- migrazione, Impallomeni ha po- sto l'accento sull'aspetto della sicurezza complessiva ci alle luce ha sostenuto di episodi che sempre pi spesso vedono coinvolti cittadini extracomuni- tari e non. Inoltre, Impallome- ni ha evidenziato la presenza di migranti nei posteggi, nei su- permercati, presso i semafori e le abitazioni per chiedere denaro con atteggiamenti a volte anche minacciosi. Il consigliere per ha voluto precisare che gli im- Del problema si discusso ieri mattina in occasione del civico consesso aperto Immigrazione. migrati sono nostri amici. Noi non siamo contro nessuno ma sia- mo preoccupati per la sicurezza dei cittadini siracusani. Impallo- meni ha fatto riferimento anche ai casi di scabbia, malaria e Tbc re- gistrati seppur in misura minima. Infne ha proposto il suo atto di indirizzo che impegna l'Ammini- strazione a farsi portavoce verso il prefetto e il questore delle pre- occupazioni manifestate. Anche Impallomeni che stigmatizzato la scarsa presenza di rappresentanti istituzionali, che sempre si regi- stra quando vengono trattati temi scottanti. A Impallomeni ha fatto subito di contraltare Carmen Castelluccio. La consigliera ha contestato l'im- postazione del dibattito rivolto essenzialmente verso il proble- ma della sicurezza, lasciando in secondo piano la vera questio- ne, cio l'accoglienza di profu- ghi, spesso bambini e donne, che fuggono da guerre e violenza. Si tratta, secondo Castelluccio, di un problema sollevato in maniera strumentale perch le preoccupa- zioni illustrare non rappresentano oggi un'emergenza in nessu- no dei documenti prodotti dalle istituzioni impegnate sul fronte dell'immigrazione. Invece in cit- t si registrano esempi di buone pratiche nel mondo del volonta- riato che non vengono evidenziati nella giusta misura. Nel dibattito sono subito interve- nuti Cetty Vinci e Simona Prin- ciotta che ha invitato ha condurre il problema alla reale portata e senza allarmismi, mentre Sonia D'Amico ha posto l'accento sul dramma rappresentato dai mi- granti minori non accompagnati. Per Alberto Palestro, l'allarme di Impallomeni stato frainteso, perch il senso del dibattito di evidenziare i rischi di un fenome- no che il nostro sistema non pu reggere a lungo, anche perch non numericamente dotato delle giuste risorse fnanziarie e umane per gestire l'arrivo e l'accoglien- za. Tra i parlamentari, Marika Ci- rone Di Marco, dopo avere illu- strato le iniziative adottate dalla Regione, si detta disponibile a un confronto con le commissioni consiliari competenti, compresa la consulta degli immigrati. Per Pippo Zappulla, la questione va affrontata in un contesto pi com- plessivo perch gli strumenti eu- ropei non sono adeguati all'entit del fenomeno cos come quelli dello Stato italiano. Per Zappulla, attualmente ci si affda troppo alle strutture di volontariato. Da Edy Bandiera partito il messaggio di unit della comunit siracusana nell'affrontare l'emergenza con gli strumenti della solidariet, per bloccare sul nascere il rischio di fenomeni razziali. Per Stefano Zito il punto che queste persone vanno aiutate ma bisogna uscire dalla logica dell'emergenza orga- nizzando un sistema strutturato dell'accoglienza. Nelle conclusioni, Impallomeni si detto soddisfatto del dibat- tito perch gli interlocutori isti- tuzionali hanno colto l'entit del problema e le criticit dell'attuale sistema su cui si deve intervenire. Art.4: Tasi un vero pasticcio Dopo il pasticcio con la Tares del 2013, che ha visto i siracusani costretti a subire non solo un aumento spropositato della tariffa di rac- colta dei rifuti, temiamo che lassessore al bilancio Santi Pane voglia purtroppo ripetersi con la Tasi. Lo sostengono i consiglieri di Art.4 che proseguono: Prima si lanciato addirittura nella promessa di una riduzione delle tasse comunali (e le famiglie siracusane si renderanno prestissimo conto di quanto questa promessa sia stata mantenuta!), poi, con una procedura frettolosa seguita solo da un Comune italiano su 4 e da noi contrastata, Pane ha voluto il pagamento della Tasi entro il 16 giugno e ora, incredibilmente, a pochissimi giorni dalla scaden- za, parla di una possibile proroga di 30 giorni. Ancora una volta i contribuenti siracusani devono assistere ad un balletto di cifre e di date che rendono ancora pi diffcile la situazione. In tre circostanze aveva preteso piccole dazio- ni di denaro per aiutare gli amici che stanno dentro. Alla terza occasione, quando le pre- tese si sono fatte insistenti e cominciavano a lievitare, scattata la denuncia da parte della vittima. A distanza di set- te anni dai fatti, il tribunale pena- le di Siracusa ha emesso sentenza di condanna a carico di un ca- tanese, France- sco Motta di 48 anni, allo stato irreperibile, che dovr scontare la condanna a 3 anni e mezzo di reclusione oltre al pagamento di 300 euro di multa. Il pubbli- co ministero, a conclusione della requisitoria, aveva invocato a carico dellimputato la con- danna a 4 anni di reclusione. La vicenda risale Pretendeva piccole somme di denaro: condannato a 4 anni a sette anni fa quando, nel febbraio del 2007, il Motta, insieme con altre persone rimaste non identifcate, pretese dal titolare di un negozio di giardinaggio di via Elorina la somma di 10 euro a fronte di due paia di calzini. Sarebbe poi tor- nato alla carica il 14 marzo dello stesso anno. In questa circostan- za aveva preteso la somma di 20 euro a fronte di tre paia di calzini. Lultimo episodio risale allagosto dello stesso anno, quando, a fronte di alcune magliet- te, luomo avrebbe preteso dal titolare del negozio la som- ma di 40 euro. A quel punto, la vitti- ma si recata in Questura per denunciare lac- caduto. Scattate le indagini, dal riconoscimento fotografco stato possibile risalire allautore dellestorsione. CronaCa 6 10 GIUGNO 2014, MARTED Forza un posto di controllo catanese con 24 mila euro Luomo gi denunciato a piede libero per favoreggiamento personale perch sorpreso a gennaio con 20 mila euro da recapitare a Cianchino Sono stati i carabinieri ad arrestarlo dopo un breve inseguimento in automobile Aveva nel borsello la somma di 24 mila euro della quale non ha saputo dare risposta. Un uomo stato, cos, arrestato dopo avere forzato un posto di controllo dei carabinieri. Protagonista della vicenda Salvatore Mazzarelli, catanese di 57 anni, da tempo re- sidente a Moncalieri in provincia di Torino, ritenuto responsabile di resistenza a pubblico uffciale e ricettazione. Luomo, alla gui- da di una Opel Corsa, alla vista di una pattuglia dellArma che gli intimava lalt, ha forzato il posto di controllo per eludere le verif- che. Dopo un inseguimento dura- to un paio di chilometri, i Carabi- nieri sono riusciti ad arrestare la marcia del veicolo e a fermare il fuggitivo. Gi durante linseguimento i mi- litari dellArma si erano accorti che il Mazzarelli aveva provato a disfarsi di un borsello di co- lore nero, cercando di gettarlo fuori dal fnestrino con la mano sinistra, ma non riuscendovi pro- babilmente a causa della conci- tazione. E quando i Carabinieri di Siracusa hanno scoperto che allinterno vi erano ben 24 mila euro in banconote di taglio 50 e 100. La vettura ed il denaro sono stati sottoposti a sequestro; larrestato, al termine delle formalit di rito, stato associato presso il carce- re di Cavadonna. Alla domanda circa la provenienza dellingente somma il Mazzarelli non ha for- nito alcuna risposta plausibile. Luomo lo stesso che nei pri- mi giorni di gennaio scorso fu denunciato per favoreggiamento personale poich trovato in pos- sesso di 20.500 euro che sareb- bero verosimilmente serviti alla latitanza del siracusano Michele Cianchino, arrestato dai Carabi- nieri di Siracusa a Nichelino in provincia di Torino dopo che si era dato alla fuga durante lopera- zione Bianco Natale che port allarresto di quattro persone per spaccio ed al sequestro di mezzo chilo di cocaina pura. Lindagato, che ha affdato la di- fesa allavvocato Giorgio DAn- gelo, comparir questa mattina al cospetto del Gip del tribunale di Siracusa, Vincenzo Panebianco, per ludienza di convalida e per linterrogatorio di garanzia. R.L. In foto, Salvatore Mazzarelli. In foto, Michele Cianchino Era stato sorpreso in possesso di ma- rijuana dagli agenti della Squadra Mo- bile della Questu- ra di Siracusa, nel corso di servizi f- nalizzati al contra- sto del consumo e dello spaccio di so- stanze stupefacen- ti. Antonio Rubera (45 anni), siracu- sano, gi noto alle forze di polizia, ricorso al rito del patteggiamento per chiudere la partita con la Giustizia. Ha rimediato la con- danna a 1 anno e 4 mesi di reclusione oltre al pagamento di 4 mila euro di multa. La pena stata applcata dal Gup Alessandra Gigli. Ribera, di- feso dagli avvocati Ruaro e Troia,ha subito il 25 giugno dello scorso anno, una perquisizio- ne in un camper parcheggiato nelle adiacenze della sua abitazione e dove lo stesso era sta- to visto entrare ed uscire pi volte, ol- tre un chilogrammo di marijuana. Marijuana in camper Patteggia 10 GIUGNO 2014, MARTED 7 Aveva mezzo chilo di coca Patteggia 4 anni e 89 mesi Era sfuggito alla cattura nel blitz del Natale scorso nella sua abitazione, poi scoperto e arrestato a Nichelino (TO) Michele Cianchino si era addossato tutta la responsabilit della detenzione E ricorso al rito del patteggiamento Michele Cianchino, il 32enne siracusano, ritenuto un esponente del clan Bottaro-At- tanasio, che doveva rispondere in questa circostanza del pos- sesso a fni di spac- cio di mezzo chilo di cocaina, scoperta dagli investigatori dellArma dei cara- binieri di Siracusa, la sera di Natale scorso a casa dello stesso Cianchino, e di inot- temperanza allobbli- go della sorveglianza speciale a cui era stato sottoposto. La posizione di Cian- chino, che ha affdato la sua difesa agli avvocati Sebastiano Troia e Luca Ruaro, stata affrontata nel corso delludienza preliminare di ieri mattina al cospetto del Gup del tribunale, Alessandra Gigli, al termine della quale ha applicato la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione oltre al pa- gamento di una multa pari a 18 mila euro. Michele Cianchino alla fne di gennaio scorso, dopo essere stato catturato a Ni- chelino, in provincia di Torino, dove si era recato durante la sua breve latitanza, si presentato dinan- zi al Gip Michele Consiglio al quale ha confessato las- soluta ed esclusiva responsabilit del possesso dellingente quantitativo di droga. Il giudice ha ritenuto conducenti le sue dichiarazioni ed ha disposto la revoca della misura cautelare degli arresti domi- ciliari nei confronti del fratello Stefano Cianchino, di Alan Michael Rosa, di Silvio Ingallina e di Marialaura Miraglia Al Gip, Michele Cian- chino aveva riferito di avere acquista- to la droga per poi spacciarla, avendo bisogno di soldi dopo il venir meno della sua attivit di colla- boratore presso un bar del capoluogo, a seguito del suo arre- sto per estorsione ai danni del rivenditore di automobili Marco Montoneri Pur essendo stato poi scarcerato dal tribunale del Riesa- me di Catania che ha annullato l'ordinanza custodiale, Cianchino a riferito di non essere stato pi in grado di fare fronte alle esi- genze della famiglia e quindi di essere cadu- to nella tentazione di acquistare una partita di cocaina con l'inten- zione di rivenderla al dettaglio. Quanto alla presenza nella sua abitazione del fratello e degli altri tre amici, Cianchino ha detto che si trovavano l soltanto per lo scam- bio di auguri natalizi. Lapplicazione della pena a Cianchino arriva il giorno dopo larresto del catanese Salvatore Mazzarelli (vedi articolo in al- tra pagina), luomo, che, secondo quanto ricostruito dagli in- vestigatori, si sarebbe preso la briga di fare pervenire al Cian- chino la somma di circa 20 mila euro, che sarebbe servita a garantirgli la lati- tanza, dopo essere sfuggito alla cattura la sera di Natale scorso in occasione del blitz dei carabinieri nella sua abitazione. F.N. 8 10 GIUGNO 2014, MARTED Festa, schiamazzi e giostrine: che caos Per tre giorni le strade attorno alla chiesa del Sacro Cuore, nel centralissimo viale Zecchino, sono state trasformate in una vera casbah. La tradizionale fera che ogni anno nel mese di giugno richiama nella zona ambulanti e commercianti, con ogni genere di merce, i furgoni dei paninari, oltre alle "giostre" per la gioia di giovani e bambini; stavolta non stata una festa. Le strade sono state, di fatto, assediate, occupa- te, in maniera selvaggia da fur- goni e bancarelle, e da mostruo- si camion che trasportano gli impianti del Luna Park. Giostre che quest'anno sono aumentate di ben quattro, unit rispetto agli anni passati e forse questo spie- gherebbe l'occupazione quasi to- tale delle strade all'interno della zona. I residenti hanno lamentato forte- mente lo stato del disagio, patito e sofferto fno all'inverosimile. Infatti, le bancarelle non hanno avuto una sistematica e ordinata collocazione. Urla e schiamazzi fn dal venerd 6 giugno, per ope- ra di tanti intervenuti ambulanti anche da Catania, hanno dato il cos il via ai "festeggiamenti" in maniera plateale, con violen- ti scontri per l'assegnazione dei posti. Solo dopo l'intervento dei Vigili Urbani tornata la quasi normalit. Una festa all'insegna del marasma assoluto e del di- sordine regnante. I luoghi sono diventati terra di nessuno per tre lungi giorni. La disperazione della gente aveva una logica e sa- crosanta verit. Ecco una sintesi di quello che hanno vissuto i re- sidenti, con tanto di documenta- zione fotografca, tra le vie Gia- como Serpotta, Andrea Palma, Antonello Da Messina e un tratto del Viale Zecchino: sporcizia e sudiciume a iosa, gigantesche giostre che a pendolo sforavano i balconi delle case, una musica assordante a pochi metri dalle case anche a notte fonda, gruppi elettrogeni che vomitavano mo- nossido di carbonio di continuo fno a saturare l'aria, che diven- tava ogni sera irrespirabile, una puzza irresistibile provocata da alimenti in cottura, con carne cruda in bella vista e in mezzo allo smog e pronta per essere cotta e mangiata, cavi elettrici in mezzo alla pubblica via dove la gente passeggiava e i bambini giocavano, molti gli allacci abu- sivi alla rete elettrica pubblica in bella vista con un calo di tensio- ne denunciata dai residenti della zona domenica sera con danni a utenze, fli elettrici penden- ti che alimentavano baracche e bancarelle, le strade bloccate da enormi camion che chiudevano l'entrata e l'uscita dei residenti, la mancanza totale di bagni chimici (anche se i giostrai, per la verit, confermano che i bagni chimici c'erano nel numero di quattro, NONSOLOCRONACA. Critiche a margine delliniziativa La chiesa del Sacro cuore. ma non erano forse in bella vi- sta), che costringevano ambulan- ti e giostrai a urinare nelle bot- tiglie e fare i bisogni nelle buste di plastica. Il tutto abbandonato nella pubblica via. Una situazio- ne a dir poco drammatica, sia dal punto di vista igienico sanitario, sia della sicurezza degli impianti, nonch della disposizione delle giostre troppo vicine alle case, costringendo gli abitanti a slog- giare poich gli appartamenti erano diventati invivibili. I vigili Urbani hanno fatto il possibile, anche quando la sera del sabato 7 giugno le strade erano chiu- se al traffco per la tradizionale processione religiosa e una lun- ga fla di automobili si snodava dalla Via Antonello da Messina fno ad arrivare al Viale Tica, con una cappa di gas proveniente dai motori delle auto a bassa velocit che rendevano l'aria irrespirabile e la pazienza degli automobilisti al massimo. Gi la situazione descritta da sola basta e avanza per capire chi ci amministra e per un'indagine dai risvolti giudiziari. Una storia paradossale, che il Comune di Siracusa e i vertici del Quartiere, non possono davvero aver avalla- to, dimenticando che esistono in questa nostra societ le norme di sicurezza per la tutela della vita umana e quelle della prevenzione in favore della Sanit pubblica. Ma forse ci piace essere trattati cos, come nel Terzo Mondo, noi che siamo stati la culla di antiche culture, oggi ridotti quasi all'in- civilt. L'inquinamento provoca- to contro la salute pubblica e la vendita di prodotti alimentari in balia a polveri e veleni, punito dalle norme di legge che regolano la materia, e chi ha il compito di vigilare responsabile insieme al commerciante. Il mancato rispet- to di precise norme rispecchia la leggerezza con cui il Palazzo ha trattato tutta questa squallida vi- cenda, legata a una semplice tra- dizione popolare; ma le feste non possono colpire i cittadini per il solo abitare in quella zona. I vi- gili del fuoco e la commissione addetta sono stati chiamati, come per legge, asseriscono alcuni gio- strai, per il controllo della sicu- rezza pubblica degli impianti e la loro collocazione, ma le giostre erano in mezzo ai palazzi chiu- dendo strade altrimenti destinati alla viabilit e alla sosta delle auto dei residenti, chi ha con- trollato licenze e permessi non si accorto che gli abusivi notati erano copiosi, come nella norma. Gli impianti delle giostre forma- vano un unico blocco con le pa- lazzine popolari che insistono in quelle strade, ostruendo la visua- le e il passaggio a volte anche dei pedoni. Il sindaco, i dirigenti di settore e il comandante dei vigili urbani e dei vigili del fuoco, sono a conoscenza di quello che suc- cesso davvero in questo spicchio di terra, che per tre giorni stata abbandonata dalla mano pubbli- ca? "In pi di vent'anni, dice un an- ziano abitante, non ho mai visto una situazione simile. Nemme- no nell'Africa succedono queste cose. Siamo davvero arrivati alla fne. Stavolta non hanno saputo organizzare una semplice festa". Tutto stato improvvisato senza un programma prestabilito". "Forse il caso di ripensare per il prossimo anno a una festa pi sobria e pi civile". Magari con la sola processione religiosa, che poi l'anima di questa tradizio- nale ricorrenza - dice un'anziana signora uscendo dalla Chiesa del Sacro Cuore cui dice, di essere devota fn da ragazza -". Intanto molti residenti hanno an- nunciato di voler denunciare i fatti accaduti a chi spetta, insie- me alla richiesta popolare di an- nullamento della manifestazione al Comune per il futuro e di voler chiamare in causa la Circoscri- zione competente. davvero auspicabile da parte del Palazzo un colpo d'ala forte e decisa per riprendere in mano la guida dell'amministrazione, che pare essergli scappata davvero di mano. Questi atteggiamenti sono e rimarranno sempre "traccheg- gi" con equilibri virtuali della falsa politica. I bisogni della gen- te devono essere disposte a tutto campo e al primo posto. Tentare di gettar ancora fumo negli occhi ormai acqua passata. Il silenzio complicit, morte politica. Aver incassato tanti euro per l'uso del suolo pubblico a pi non posso e in barba a regolamenti e leggi per far cassa, anche in presenza di una riconosciuta crisi econo- mica, non giustifca tanto sacrif- co della povera gente e nemmeno il fatto di far fnta di non sapere quello che succede nella citt che si vuole amministrare. Concetto Alota Non paga il conto in albergo Siracusano condannato a 6 mesi Se ne sarebbe andato senza pagare il conto in albergo. La Giu- stizia arrivata dopo quattro anni. Il giudice monocratico del tribunale di Siracusa ha condannato un siracusano a 6 mesi di reclusione. Protagonista della vicenda A.C. di 52 anni, residente a Tortona in provincia di Alessandria. Secondo quanto ricostrui- to, luomo era stato ospite presso lhotel Morfeo residence dal primo al 16 aprile 2010 ricevendo i servizi di pernottamento e di prima colazione. Nel giorno in cui avrebbe dovuto saldare il con- to, per, sparito nottetempo. E scattata la denuncia da parte del titolare della struttura alberghiera che ha accusato un danno complessivo pari a 900 euro. vita di Quartiere 10 GIUGNO 2014, MARTED 9 Ortigia: fondamentale per il futuro aziendale la scelta della forma societaria La scelta della forma giuridica rappresenta un momento fonda- mentale nella vita di unimpresa ed il primo ostacolo che laspirante imprenditore si trova a dover affrontare. Trat- tandosi di una decisio- ne dalla quale dipendo- no successivi risvolti di natura giuridica, fsca- le, organizzativa e di responsabilit, neces- sario conoscere le di- verse possibilit messe a disposizione dal no- stro ordinamento, le ca- ratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi di ognu- na di esse. Gli elementi da prendere in consi- derazione sono infatti molteplici: la responsa- bilit patrimoniale, che a seconda della forma giuridica pu essere li- mitata al capitale socia- le o estendersi all'intero patrimonio personale dell'imprenditore; la convenienza fscale, legata sia alle diverse modalit di tassazione del reddito dimpresa, che alla scelta del regi- me contabile adottabile a seconda della forma giuridica assunta; lin- dipendenza decisio- nale, legata in primis alla scelta tra la forma individuale e la forma collettiva; il capitale disponibile, inteso sia come capitale minimo prescritto per alcune forma giuridiche, sia dal punto di vista delle spese di costituzione, variabili a seconda del- la forma giuridica. Ai giovani imprenditori occorre dunque dotarsi delle nozioni essenzia- li per poter affrontare questo primo passo, andando ad analizzare le varie forme giuridi- che che pu assumere limpresa che intendo- no promuovere. Ortigia: pienone di aspiranti giovani imprenditori alla CCIAA Grande attenzione delle nuove generazioni della citt verso la sessione promossa dalla consulta fra i titolari dazienda anagrafcamente Verdi Ha fatto il pienone lincontro promos- so dalla Consulta dei Giovani Imprendi- tori della Camera di Commercio per lIn- dustria e lArtigianato di Siracusa, un semi- nario di approfondi- mento sulle principali forme di agevolazione per la creazione dim- presa e per incentivare loccupazione giova- nile. Ad illustrare i sistemi di aiuto e la struttura dei bandi, in rappre- sentanza degli enti coinvolti, gli esperti a cominciare da Gio- vanni Sarri delluf- fcio di gabinetto dellAssessore Regio- nale allIstruzione e Formazione Profes- sionale che ha illu- strato i contenuti del Piano Giovani della Regione siciliana in- dicando le risorse di- sponibili per le varie linee che compren- deranno agevolazioni per giovani con et compresa tra i 18 ed i 35 anni per lattiva- zione di tirocini for- mativi presso aziende e studi professionali, bonus occupazionali differenziati a secon- da della tipologia di assunzione prevista con beneft fno a 6 mila euro. Il Piano Giovani prevede poi una li- nea di agevolazione specifca per la crea- zione dimpresa con un contributo a fondo perduto pari a 20 mila euro per proposta pro- gettuale, cifra elevabi- le a 60 mila se lidea legata ad unazienda (in forma societaria) con almeno tre giova- ni proponenti. Alla re- lazione della Regione seguito lintervento dello stesso Uffcio Provinciale del La- voro con le relazioni di Enrico Tamburella (resp. Politiche attive per il lavoro) e di Pa- trizia Caudullo (Italia Lavoro). Oggetto di questi in- terventi la presenta- zione dello strumento europeo Garanzia Giovani, partito gi dal primo aggio ultimo scorso che prevede, in unottica di sinergia con il Piano Giovani siciliano, incentivi per tirocini formativi, bonus occupaziona- li di entit rapportata alla tipologia di as- sunzione, incentivi alla autoimprendito- rialit fno a 25 mila euro bandi specifci per il servizio civile, per la mobilit degli aspiranti giovani im- prenditori allestero, per lorientamento e la riqualifcazione pro- fessionale fno allap- prendistato. Infne una relazione di Giuseppe Glorioso (Sviluppo Italia Sicilia) e Massi- mo Calzoni (Invitalia) che hanno illustrato gli strumenti gestiti da Invitalia per il so- stegno alla creazione dimpresa, dal lavoro autonomo che pre- vede incentivi fno a 25 mila, 823 euro per la creazione di im- prese individuali alla microimpresa, per la creazione di societ di persone con agevola- zioni fno a 129 mila, 119 euro. Un passaggio specif- co stato rivolto alle somme destinate ai cosiddetti attrattori culturali, agevolazio- ni per territori a voca- zione culturale e turi- stica in cui ricadono parecchi comuni della provincia. Un intervento speci- fco sugli strumenti sviluppati dalla Ca- mera di Commercio di Siracusa stato fatto da Pippo Gianninoto vice-presidente che ha illustrato i bandi per il sostegno allac- cesso al credito ed il bando con contributi una tantum di mille euro per le spese di costituzione delle im- prese per i giovani. Tutti noi pensiamo fondamentalmente a questi incontri ha affermato Gianpaolo Miceli presidente del- la Consulta dei Gio- vani - come momenti necessari per favorire la grande vitalit mo- strata dai giovani si- racusani, giovani che fanno impresa con co- raggio e vanno soste- nuti con ogni mezzo perch da loro che pu ripartire un terri- torio cos competitivo come il nostro. Lincidenza delle gio- vani imprese sulle totali a Siracusa pi alta che in Italia, di contro abbiamo una disoccupazione gio- vanile paurosa..abbia- mo dunque il dovere di dare libero sfogo a chi, nonostante tutto, crede e vuole investire nel proprio territorio. LIstituto nazionale del Dram- ma Antico avrebbe dovuto il 16 maggio ricordare il suo debutto festeggiato 100 anni fa al Teatro Greco con lAgamennone, se- nonch leggo su La Sicilia del 5 maggio, a frma della vostra corrispondente, Laura Valvo, che il festeggiamento non avr luogo, perch in corso una vasta in- chiesta sulla gestione dellIstituto per beghe politiche e guerre intestine di tipo amministrati- vo che non onorano certamente il passato dellInda. Da siracu- sano doc, divenuto catanese di adozione, sento il dovere (nella qualit anche di storico del tea- tro) di unirmi al mondo culturale e particolarmente a quello are- tuseo, in difesa dellAccademia intitolata a Giusto Monaco, visto e considerato che lavvenimento offende lo spirito culturale e drammatico dellantico Teatro siracusano come dice la giorna- lista. Che aggiunge: Si rotta ogni seria prospettiva di ricerca nellambito della drammaturgia antica, con il mondo degli studi e con la rifessione critica. Da siracusano verace, credo che mi tocchi (anche in questa mia venerabile et di 96 anni com- piuti) prendere la parola per il fatto che in questi giorni circola nel capoluogo aretuseo un mio intervento in difesa del diritto che hanno i nuovi commediograf locali di essere sostenuti nel loro sforzo di ripristinare il teatro popolare amatoriale, cominciato ante Christo da siracusani anti- chi veraci: Teocrito, Epicarmo, Rintone, Eronda, autori del Teatro mimiambo, mimetico, realista, umorista, del tipo di cui la vicina Catania inonda la cul- tura teatrale amatoriale, nei suoi molti teatri. Purtroppo a Siracusa e in provincia mancano appunto questi palcoscenici amatoriali, ma non certo gli autori. Alla Fita siracusana, cui aderiscono gli amatoriali, sono scritte 14 associazioni e si contano gi i nomi di rilievo negli spettacoli che no proft riescono a fare in parrocchia, in luoghi ovunque c la disponibilit civile o an- che militare. Premia sempre la loro fatica attorale,la volont e la passione di salire il palcoscenico, con la direzione artistica di chi conta gi come anche autore: si citano Paolo Albano, Aldo For- mosa, Tony Fazzina, Giuseppe La Delfa, Agostino La Fata, Ciccio Abela. (articolo tratto da un quotidiano regionale). Ne parla anche la stampa regionale 10 10 GIUGNO 2014, MARTED 10 GIUGNO 2014, MARTED 11 Citt: Accade a Siracusa e al suo teatro Lappassionata difesa della fondazione INDA formulata dallintellettuale Giuseppe La Delfa Nel desiderio vivo dei siracusani veraci il ripristino del contenitore teatrale ante Christum nato Ricorrenze: 74 anni fa lItalia in guerra Che sta accadendo a Siracusa a proposito del suo teatro? Lisola di Ortigia , la parte pi antica di Siracusa, sta vivendo una primave- ra teatrale per se stessa storica perch riguarda lIstituto del Dramma Antico e il desiderio dei siracusani veraci di ripristinare lantico teatro ante Cristo. Il 16 aprile di questanno avrebbe dovuto aver luogo in citt il festeg- giamento dei 100 anni dellInda, a ricordo del suo spettacolo inau- gurale avvenuto il 16 aprile del 1914 con la messa in scena al Te- atro greco dellopera Agamennone , prima tragedia della trilogia Orestea di Eschilo. Pur- troppo avvenuta ed in corso allIstituto una crisi inattesa che la giornalista siracusana Laura Valvo ha indicato sul quotidiano La Sici- lia dovuta a beghe po- litiche e guerre intesti- ne amministrative che certamente non onorano il passato dellAccade- mia intitolata allo stori- co prof. Giusto Monaco : la conseguenza in- fatti , che come scrive la Valvo ha interrotta ogni seria prospettiva di ricerca nellambito della drammaturgia an- tica, con il mondo degli studi e con la rifessio- ne critica . Quando al passato storico del tea- tro siracusano ante Cri- sto cui accenno sopra , da qualche mese e in parte , pi in questo aprile, che giovani si- racusani doc hanno in studio di ripristinare ( cominciare da Ortigia) il teatro popolare, amatoriale, comincia- to appunto nellisola di Teocrito, Epicarmo, Rintone , Eronda, dei quali purtroppo restano in biblioteca stralci del- le loro commediole , del loro teatro mimiambico , mimetico, umorista, popolare. A Siracusa vige solo Te- atro classico. Da secoli manca il teatro ama- toriale, ma non perch manchino commedian- ti, commediograf: Anzi alcuni gi quotati. E che i politici hanno altri interessi da curare, che sostenere gli sforzi che fanno ( nei cortili , nel- le caserme, alla caritas) per fare uno spettacolo. La cultura teatrale ob- bliga Siracusa di avere oltre il teatro classico greco-latino, un teatro popolare amatoriale lo- cale oltre quello sicilia- no. Piuttosto , che non si cancelli il nome di Epicarmo al Teatro co- munale , fniti i lavori di restauro. Giuseppe La Delfa Il 10 giugno anche il duce scese in campo contro gli Alleati. Nella dichiarazione di guerra alla Francia e allInghilterra, Mussolini cerc di dare un signifcato pi ampio allintervento, come si evince da un estratto del discorso pronunciato il 10 giugno: Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esisten- za medesima del popolo italiano. Questa lotta gigantesca non che una fase dello sviluppo logico del- la nostra rivoluzione; la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengo- no ferocemente il monopolio di tut- te le ricchezze e di tutto l'oro della terra; la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli insteriliti e italiane non riuscirono a sfondare le linee nemiche, favorite dall'im- pervio terreno alpino. Gli italiani subirono perdite maggiori e dimo- strarono scarsa organizzazione, ar- retratezza tattica e mediocre mora- le. Al termine della battaglia delle Alpi Occidentali a favore dell'Italia ci sarebbero stati solo alcuni mode- sti aggiustamenti territoriali (Men- tone) e la smilitarizzazione della fascia di confne; svanirono subito, dopo i colloqui Hitler-Mussolini di Monaco, i grandiosi progetti del Duce di spartizione della Francia (linea del Rodano e Corsica), e di acquisizione dell'Impero coloniale africano francese. Infne, l'Italia si arrese agli alleati , frmando l'ar- mistizio il 3 settembre, esso venne reso poi pubblico l'8 settembre suc- cessivo. volgenti al tramonto, la lotta tra due secoli e due idee. nonostante la rotta generale dell'esercito fran- cese di fronte ai tedeschi, le truppe Un momento formale ma che ebbe grosse ripercussioni nella vicenda successiva del paese e del territorio In foto, casamatta a 2 livelli presso Motta S. Anastasia. Neapolis: Ripristinare il teatro popolare nella cavea La proposta dellintellettuale Giuseppe La Delfa nella constatazione che esso vi manca muovendo anche da autori antichi appartenenti al mondo classico quali Teocrito. A seguito di quanto il giornalista e commedio- grafo Giuseppe La Delfa ha scritto su queste pagine della crisi che travaglia il teatro a Siracusa, sia con- sentito (da autore anche chi iscrive del rinnovamen- to in Ortigia) esprimere il consenso a ripristinarvi il teatro, in quanto vi manca quello popolare provincia- le, cominciato da Teocrito. I siracusani ne lamentano il bisogno di provvedervi , per il prevalere del teatro classico diretto dallInda e per fnirla al teatro greco di allestire spettacoli revi- sionati allattualit, nel ri- spetto che si deve alla let- terariet dei suoi spettacoli storico-tragici. A proposito della fame che i siracusani doggi hanno di avere un loro teatro stabile e popo- lare, lo storico Giuseppe Guarraci li vede nelle sue cronache protagonisti di un sogno che nemmeno in questa epoca riusciran- no ad avere e che dovrebbe durare tanto quanto il loro Teatro classico antico. A leggere il suo ponderoso volume Quarantanni di Storie, Cronache, Perso- naggi del Teatro siracusa- no si resta impressionati dello stragrande numero di attori registi e politici in- teressati a dare a Siracusa un teatro solido. Eppure non sono riusciti dal 1960 a dare a Ortigia un Teatro solido, civile per recitarvi commedie, in cui spec- chiarvi lattualit, la quo- tidianit, laffanno di oggi a vivere socialmente ,in famiglia , nel rapporto la- vorativo. I commedianti non dispon- gono nemmeno di un ora- torio dove impratichirsi a larte di recitare, salvo accettare il benefcio di una cantina dismessa o di un salone pubblico disat- tivato, per cui non viene nemmeno ai talentuosi di montare un palcoscenico allaperto. il gruppo La Comarca, del valente com- mediografo, attore, regista Tony Fazzina, si vede co- stretto ad ogni suo spetta- colo a farsi ospitare a pa- gamento nel cinema locale , per il numeroso pubbli- co che lo segue . A dare a Siracusa un solido teatrino - a onta della inettitudine della politica locale a prov- vedervi fu un certo Ciccio Puzzo , di famiglia pupara, che ne fabbric uno in via delle Maestranze, intito- lato lEldorado . Se dur poco, fu perch la Chiesa non gli sopport la vis co- mica grossolana , tendente alla satira politica e sociale . Effettivamente vi aveva recitato in fescennino, ge- nere di teatro parlato dal 194 ante Cristo in Etruria , tra lArno e il Ticino. Co- munque non se ne dolse, perch frattanto in Sicilia nasceva il Teatro dialetta- le, di cui si appropriarono tutte le regioni dItalia , tranne Siracusa , che non abiur al teatro di Teocrito , perch divertente , popo- lare. Aldo Formosa , che da professionista si affer- m in virt del suo teatro immaginifico,surreale, perseverante nella ricerca di un riscatto morale della umanit ha pure fatto teatro amatoriale con il suo Don Ciccio basarocco e con La fortuna na fmmina bedda. Riconobbe cio il teatro dialettale e popolare indispensabile strumento di cultura, al servizio del- la collettivit. Dalle storie patrie Siracusa sarebbe na provincia babba, intesa inattiva, sciocca, sempli- ciona. A leggere per il teatrino dei siracusani doc, Teocri- to, Eronda , si ride fn dai ti- toli del loro teatrino , come ne Le siracusane lamore coniugale un lamento tra donne contro i propri ma- riti: le mogli ne lamentano le stranezze, la diffcolt di viverci accanto, tutta una vita . Gli autori. I diversi autori teatrali del tempo scrivevano alcuni in dia- letto , altri in forbita lingua classica, come nel teatrino Patron di bordello , il le- none , il magnaccia, vanta con orgoglioso tronfo, il suo lavoro, di essere un da- tore di lavoro , nel mercato pi antico del mondo. Ci si divertiva alle commediole La conversazione intima tra le ragazze , o se in sce- na erano I segretucci fem- minili . Nello spettacolo Il Maestro si recitava di madri obbligate a portare a scuola il fglio scapestrato, perch spettava allinse- gnante educarlo a nerbate, tante quanto grave era la sua colpa. In foto, momento del Prometeo rappresentato al teatro greco di Siracusa. LIstituto nazionale del Dram- ma Antico avrebbe dovuto il 16 maggio ricordare il suo debutto festeggiato 100 anni fa al Teatro Greco con lAgamennone, se- nonch leggo su La Sicilia del 5 maggio, a frma della vostra corrispondente, Laura Valvo, che il festeggiamento non avr luogo, perch in corso una vasta in- chiesta sulla gestione dellIstituto per beghe politiche e guerre intestine di tipo amministrati- vo che non onorano certamente il passato dellInda. Da siracu- sano doc, divenuto catanese di adozione, sento il dovere (nella qualit anche di storico del tea- tro) di unirmi al mondo culturale e particolarmente a quello are- tuseo, in difesa dellAccademia intitolata a Giusto Monaco, visto e considerato che lavvenimento offende lo spirito culturale e drammatico dellantico Teatro siracusano come dice la giorna- lista. Che aggiunge: Si rotta ogni seria prospettiva di ricerca nellambito della drammaturgia antica, con il mondo degli studi e con la rifessione critica. Da siracusano verace, credo che mi tocchi (anche in questa mia venerabile et di 96 anni com- piuti) prendere la parola per il fatto che in questi giorni circola nel capoluogo aretuseo un mio intervento in difesa del diritto che hanno i nuovi commediograf locali di essere sostenuti nel loro sforzo di ripristinare il teatro popolare amatoriale, cominciato ante Christo da siracusani anti- chi veraci: Teocrito, Epicarmo, Rintone, Eronda, autori del Teatro mimiambo, mimetico, realista, umorista, del tipo di cui la vicina Catania inonda la cul- tura teatrale amatoriale, nei suoi molti teatri. Purtroppo a Siracusa e in provincia mancano appunto questi palcoscenici amatoriali, ma non certo gli autori. Alla Fita siracusana, cui aderiscono gli amatoriali, sono scritte 14 associazioni e si contano gi i nomi di rilievo negli spettacoli che no proft riescono a fare in parrocchia, in luoghi ovunque c la disponibilit civile o an- che militare. Premia sempre la loro fatica attorale,la volont e la passione di salire il palcoscenico, con la direzione artistica di chi conta gi come anche autore: si citano Paolo Albano, Aldo For- mosa, Tony Fazzina, Giuseppe La Delfa, Agostino La Fata, Ciccio Abela. (articolo tratto da un quotidiano regionale). Ne parla anche la stampa regionale 10 10 GIUGNO 2014, MARTED 10 GIUGNO 2014, MARTED 11 Citt: Accade a Siracusa e al suo teatro Lappassionata difesa della fondazione INDA formulata dallintellettuale Giuseppe La Delfa Nel desiderio vivo dei siracusani veraci il ripristino del contenitore teatrale ante Christum nato Ricorrenze: 74 anni fa lItalia in guerra Che sta accadendo a Siracusa a proposito del suo teatro? Lisola di Ortigia , la parte pi antica di Siracusa, sta vivendo una primave- ra teatrale per se stessa storica perch riguarda lIstituto del Dramma Antico e il desiderio dei siracusani veraci di ripristinare lantico teatro ante Cristo. Il 16 aprile di questanno avrebbe dovuto aver luogo in citt il festeg- giamento dei 100 anni dellInda, a ricordo del suo spettacolo inau- gurale avvenuto il 16 aprile del 1914 con la messa in scena al Te- atro greco dellopera Agamennone , prima tragedia della trilogia Orestea di Eschilo. Pur- troppo avvenuta ed in corso allIstituto una crisi inattesa che la giornalista siracusana Laura Valvo ha indicato sul quotidiano La Sici- lia dovuta a beghe po- litiche e guerre intesti- ne amministrative che certamente non onorano il passato dellAccade- mia intitolata allo stori- co prof. Giusto Monaco : la conseguenza in- fatti , che come scrive la Valvo ha interrotta ogni seria prospettiva di ricerca nellambito della drammaturgia an- tica, con il mondo degli studi e con la rifessio- ne critica . Quando al passato storico del tea- tro siracusano ante Cri- sto cui accenno sopra , da qualche mese e in parte , pi in questo aprile, che giovani si- racusani doc hanno in studio di ripristinare ( cominciare da Ortigia) il teatro popolare, amatoriale, comincia- to appunto nellisola di Teocrito, Epicarmo, Rintone , Eronda, dei quali purtroppo restano in biblioteca stralci del- le loro commediole , del loro teatro mimiambico , mimetico, umorista, popolare. A Siracusa vige solo Te- atro classico. Da secoli manca il teatro ama- toriale, ma non perch manchino commedian- ti, commediograf: Anzi alcuni gi quotati. E che i politici hanno altri interessi da curare, che sostenere gli sforzi che fanno ( nei cortili , nel- le caserme, alla caritas) per fare uno spettacolo. La cultura teatrale ob- bliga Siracusa di avere oltre il teatro classico greco-latino, un teatro popolare amatoriale lo- cale oltre quello sicilia- no. Piuttosto , che non si cancelli il nome di Epicarmo al Teatro co- munale , fniti i lavori di restauro. Giuseppe La Delfa Il 10 giugno anche il duce scese in campo contro gli Alleati. Nella dichiarazione di guerra alla Francia e allInghilterra, Mussolini cerc di dare un signifcato pi ampio allintervento, come si evince da un estratto del discorso pronunciato il 10 giugno: Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esisten- za medesima del popolo italiano. Questa lotta gigantesca non che una fase dello sviluppo logico del- la nostra rivoluzione; la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengo- no ferocemente il monopolio di tut- te le ricchezze e di tutto l'oro della terra; la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli insteriliti e italiane non riuscirono a sfondare le linee nemiche, favorite dall'im- pervio terreno alpino. Gli italiani subirono perdite maggiori e dimo- strarono scarsa organizzazione, ar- retratezza tattica e mediocre mora- le. Al termine della battaglia delle Alpi Occidentali a favore dell'Italia ci sarebbero stati solo alcuni mode- sti aggiustamenti territoriali (Men- tone) e la smilitarizzazione della fascia di confne; svanirono subito, dopo i colloqui Hitler-Mussolini di Monaco, i grandiosi progetti del Duce di spartizione della Francia (linea del Rodano e Corsica), e di acquisizione dell'Impero coloniale africano francese. Infne, l'Italia si arrese agli alleati , frmando l'ar- mistizio il 3 settembre, esso venne reso poi pubblico l'8 settembre suc- cessivo. volgenti al tramonto, la lotta tra due secoli e due idee. nonostante la rotta generale dell'esercito fran- cese di fronte ai tedeschi, le truppe Un momento formale ma che ebbe grosse ripercussioni nella vicenda successiva del paese e del territorio In foto, casamatta a 2 livelli presso Motta S. Anastasia. Neapolis: Ripristinare il teatro popolare nella cavea La proposta dellintellettuale Giuseppe La Delfa nella constatazione che esso vi manca muovendo anche da autori antichi appartenenti al mondo classico quali Teocrito. A seguito di quanto il giornalista e commedio- grafo Giuseppe La Delfa ha scritto su queste pagine della crisi che travaglia il teatro a Siracusa, sia con- sentito (da autore anche chi iscrive del rinnovamen- to in Ortigia) esprimere il consenso a ripristinarvi il teatro, in quanto vi manca quello popolare provincia- le, cominciato da Teocrito. I siracusani ne lamentano il bisogno di provvedervi , per il prevalere del teatro classico diretto dallInda e per fnirla al teatro greco di allestire spettacoli revi- sionati allattualit, nel ri- spetto che si deve alla let- terariet dei suoi spettacoli storico-tragici. A proposito della fame che i siracusani doggi hanno di avere un loro teatro stabile e popo- lare, lo storico Giuseppe Guarraci li vede nelle sue cronache protagonisti di un sogno che nemmeno in questa epoca riusciran- no ad avere e che dovrebbe durare tanto quanto il loro Teatro classico antico. A leggere il suo ponderoso volume Quarantanni di Storie, Cronache, Perso- naggi del Teatro siracusa- no si resta impressionati dello stragrande numero di attori registi e politici in- teressati a dare a Siracusa un teatro solido. Eppure non sono riusciti dal 1960 a dare a Ortigia un Teatro solido, civile per recitarvi commedie, in cui spec- chiarvi lattualit, la quo- tidianit, laffanno di oggi a vivere socialmente ,in famiglia , nel rapporto la- vorativo. I commedianti non dispon- gono nemmeno di un ora- torio dove impratichirsi a larte di recitare, salvo accettare il benefcio di una cantina dismessa o di un salone pubblico disat- tivato, per cui non viene nemmeno ai talentuosi di montare un palcoscenico allaperto. il gruppo La Comarca, del valente com- mediografo, attore, regista Tony Fazzina, si vede co- stretto ad ogni suo spetta- colo a farsi ospitare a pa- gamento nel cinema locale , per il numeroso pubbli- co che lo segue . A dare a Siracusa un solido teatrino - a onta della inettitudine della politica locale a prov- vedervi fu un certo Ciccio Puzzo , di famiglia pupara, che ne fabbric uno in via delle Maestranze, intito- lato lEldorado . Se dur poco, fu perch la Chiesa non gli sopport la vis co- mica grossolana , tendente alla satira politica e sociale . Effettivamente vi aveva recitato in fescennino, ge- nere di teatro parlato dal 194 ante Cristo in Etruria , tra lArno e il Ticino. Co- munque non se ne dolse, perch frattanto in Sicilia nasceva il Teatro dialetta- le, di cui si appropriarono tutte le regioni dItalia , tranne Siracusa , che non abiur al teatro di Teocrito , perch divertente , popo- lare. Aldo Formosa , che da professionista si affer- m in virt del suo teatro immaginifico,surreale, perseverante nella ricerca di un riscatto morale della umanit ha pure fatto teatro amatoriale con il suo Don Ciccio basarocco e con La fortuna na fmmina bedda. Riconobbe cio il teatro dialettale e popolare indispensabile strumento di cultura, al servizio del- la collettivit. Dalle storie patrie Siracusa sarebbe na provincia babba, intesa inattiva, sciocca, sempli- ciona. A leggere per il teatrino dei siracusani doc, Teocri- to, Eronda , si ride fn dai ti- toli del loro teatrino , come ne Le siracusane lamore coniugale un lamento tra donne contro i propri ma- riti: le mogli ne lamentano le stranezze, la diffcolt di viverci accanto, tutta una vita . Gli autori. I diversi autori teatrali del tempo scrivevano alcuni in dia- letto , altri in forbita lingua classica, come nel teatrino Patron di bordello , il le- none , il magnaccia, vanta con orgoglioso tronfo, il suo lavoro, di essere un da- tore di lavoro , nel mercato pi antico del mondo. Ci si divertiva alle commediole La conversazione intima tra le ragazze , o se in sce- na erano I segretucci fem- minili . Nello spettacolo Il Maestro si recitava di madri obbligate a portare a scuola il fglio scapestrato, perch spettava allinse- gnante educarlo a nerbate, tante quanto grave era la sua colpa. In foto, momento del Prometeo rappresentato al teatro greco di Siracusa. 12 10 GIUGNO 2014, MARTED Etica di Cristo Ges: quando la fede comportamento e stile di vita di Roberto Tondelli Quando ci si chiede in che cosa consista letica di Cristo, va ricordato che lE- vangelo esorta i cristiani a comportarsi in modo degno della chiamata che Dio ha rivolto loro tramite la Sua Parola. LEvangelo viene infatti annunciato ogni volta che si parla di Cristo Ges morto-e-risorto per tutti e specialmente ogni volta che i credenti pren- dono assieme la Cena del Signore, nel primo giorno della settimana (domeni- ca). Questo comportamen- to degno caratterizzato da: umilt, mansuetudine, tolleranza, mutua soppor- tazione, sforzo di conserva- re lunit spirituale con il legame della pace in Cristo. Il discepolo ravveduto che per fede stato immerso in Cristo chiede a Dio la forza di comportarsi in modo degno di Dio. Ac- quisisce cos una regalit, una nobilt danimo e di comportamento che gli permettono di crescere spiritualmente verso la statura perfetta di Cristo, Maestro e esempio ottimo di fede, sempre presente fra i Suoi discepoli: Cristo infatti non ha sostituti che possano prenderne il posto. Il cristiano bandisce la menzogna, perch Dio non mente mai. Il credente evita sotterfugi e mezze verit, agisce e parla con veracit, perch segue Ges Cristo che personifcazione della verit. Il cristiano perci non si comporta mai in maniera bassa, egoistica. Anzi tiene un atteggiamento nobile verso persone e cose. Il discepolo di Cristo consa- pevole di non essere un iso- lato nella societ, ma ha un forte senso di appartenenza alla comunit di cristiani come pure al suo prossi- mo che egli ama come se stesso. Questo amore non flantropia o simpatia o capacit di accattivarsi le simpatie della gente con qualche battuta ad effetto. invece un amore alto, mosso dallamore verso Dio stesso. Il cristiano saggio non fa posto a satana. Si corregge per tempo, e quando deve ravvedersi lo fa presto, attuando subito frutti degni del pentimento. Purtrop- po infatti col passare del tempo si tende a trovare sempre nuove ragioni per i propri comportamenti sbagliati. Cos si fa posto al male e si chiude la porta a Cristo Ges. Il vero credente, invece, realmente un imitatore del Padre celeste. Lui il solo e unico Padre di tutti. Cos la fede diviene per il cristiano il suo modo di vivere. La correzione frutto nobile di disciplina amorevole. Chi non ama essere corretto uno stolto, dice la Bibbia. La fede in Cristo non n unastra- zione n un modo per in- superbirsi verso gli altri. Al contrario, la fducia in Dio ha a che fare con lumilt profonda. Il cristiano non usa mai parole cattive verso gli altri: calunnie, maldicenze, invenzioni vere e proprie, giudizi sommari e privi di fondamento sono indegni del credente che imita Dio. La gente abituata a gridare per aver ragione, a sfornare versetti della Bibbia pen- sando di evangelizzare, a parlare alle spalle altrui o a danneggiare gli altri con la calunnia per cercare di innalzare se stessi e la propria causa, ecco queste persone non possono dire di seguire letica di Cristo. Esse sono tristi parodie teatrali del cristianesimo. Il cristiano maturo non solo non usa la calunnia, ma neppure la ascolta n le d credito, perch indegna di Dio e dei fgli di Dio. Ricordiamo: la parola Dio. Usarla male colpire Dio stesso. Ecco perch il credente evita amarezze, crucci, parole offensive, malignit: egli dice un deciso no a tutto questo. Piuttosto ricerca e pratica benignit, misericordia, rendimento di grazie: e dice un deciso s a queste cose degne. Il cristiano non per la fornicazione in nessun caso. Anche se tutta la societ umana accettas- se la fornicazione come stile di vita (forse ci sta accadendo anche oggi?), il discepolo e la discepola di Cristo si comportano in modo diverso. Perch? Perch sono imitatori del Padre celeste. Il cristiano evita avarizia, egoismo, disonest, superfcialit, banalit, cose sconvenienti che creano imbarazzo e guai a s e agli altri. A tali cose il cristiano e la cristiana non partecipano in nessun modo. Anzi le rimproverano. Per i cri- stiani disonesto perfno ripetere tali cose. La luce di Cristo evidenzia e rimpro- vera queste cose negative e pu risvegliare i morti nel peccato alla luce del ravvedimento. I cristiani non possono essere disavveduti, stolti, testardi, superfciali. Deb- bono capire bene la volont del Signore. Non si scambia il Bene eterno con Dio per un falso bene momentaneo di quaggi. La fede in Cristo non semplice religione, ma anzitutto uno stile di vita: la vita eterna (= con Dio) inizia qui-e-ora con un modo di vivere degno di fgli amatissimi di Dio che imitano Dio. Questa la vera dottrina (= inse- gnamento) di Dio. Qui sta la Vita in Cristo. Il resto fnzione, furberia, morte. Letica di Ges Cristo amore e vita e verit. Questa la pratica e questo linsegnamento della Sua chiesa (via Modica, 3 di fronte allingresso dellI- stituto Insolera - conversa- zioni bibliche settimanali: mercoled ore 20 e culto al Signore domenica ore 10.30 - info: 093124639 - 3404809173 - email: chiesadicristo@alice.it).
SPORT Siracusa 10 GIUGNO 2014, MARTED 15 A Siracusa, come al- trove del resto, chiss perch quando si parla di tifosi, si allude solo ai frequentatori delle curve, dimenticando tutti coloro che ama- no seguire invece la squadra del cuore dalla gradinata o dalla tribu- na, considerati proba- bilmente dei semplici passanti domenicali, capitati per caso dal- le parti di via Piave ed entrati allo stadio per semplice curiosit. E vero che diffcil- mente, specialmente in tribuna, appaio- no striscioni o si im- provvisano cori, ma al di l di quello che pu sembrare un tifo allacqua di rose, non raro imbattersi in casi da libro Cuore come quello del fglio che col suo primo sti- pendio ha regalato al padre, appassionato tifoso, ma pensionato al minimo, un abbona- I tifosi non sono solo quelli! presenti nella buona e nella cattiva sor- te. Gente che non ha mai chiesto e che non chieder mai entrate di favore , che ritiene invece doveroso pas- sare dal botteghino, gente normale che non usa slogan, che non colleziona diffde, che non distoglie dai com- piti istituzionali i tutori dellordine, e che pro- prio per questa diver- sit e per questo attac- camento pi riservato, ma comunque sempre caloroso e spontaneo, meriterebbe maggiore considerazione. A cominciare dai gio- catori. Chiamati ad estendere, per par con- dicio e per doveroso rispetto, agli spettatori di gradinate e alle tri- bune, quella sorta di inchino che, riser- vato com solo alle curve, sa tanto di piag- gera e di sudditanza. Armando Galea Sottovalutato e ignorato invece il sostegno che arriva dalle tribune e dalle gradinate ca si arrampica a fa- tica sui gradoni della tribuna per godersi il suo Siracusa e che una volta guadagnata la so- lita posizione esclama esausto ma trionfante anche oggi ce lho fatta. O come quel ragazzino che improv- visandosi telecronista, dal suo cellulare ag- giornava il pap, fuori sede per lavoro, sulle sorti dellincontro che si stava disputando al De Simone. Ma il pre-partita e gli inter- valli in tribuna o in gradinata sono vissuti anche sullonda dei ricordi. Memorie di epiche, incancellabili gesta, di incontri acca- niti, di vittorie sudate, di sconftte patite, di campionati condotti alla grande e di altri fniti male. Ma anche memorie di vecchi, assidui frequentatori, la cui schiera di anno in anno si assottiglia drammaticamente per quella legge di natu- ra che non fa sconti neanche ai tifosi doc come quelli che, per quel che possono, sono e continueran- no ad essere sempre mento alle partite del Siracusa e alla madre il corrispettivo della spesa settimanale. O come quello dellul- trasettantenne che quasi non si regge in piedi, che la domeni- Equitazione. Al Memorial Ivan Romano trionfa Red Jo Mister Vincenzo Caruso il dominatore del Mediterra- neo. Il giovane allenatore siracusano, grazie ai suoi Red Jo e Pontalibre, conquista il podio del X Memorial Ivan Romano, che ha ricorda il fantino siracusano scomparso tragicamente in un incidente stradale e che per il premio Ester Phillips ha impegnato i migliori 3 anni e oltre sul- la distanza dei 1500 metri di pista piccola. Si raccontato in cronaca di una arrivo combattuto tra i fantini Giuseppe Ercegovic e Carmelo Zappulla, en- trambi non disposti a mollare la presa. A uscire vittorio- so dal duello il primo, che in sella a Red Jo, stravolge ogni pronostico e alza al cielo la coppa offerta dalla fa- miglia Romano. Ma c bagarre anche nelle retrovie dove Vittoria day sfda Notte dei Desideri e riesca strappargli la terza mo- neta. Plauso al trainer Caruso che replica a distanza di un anno, quando Dr Planet lo fece salire nella stessa occasione sul carro del vincitore. Per il contorno, non delude Piccolo Bazar che, con in regia Giuseppe Gentilesca, fa bene il suo dovere al con- fronto di una categoria alla sua portata. lui a trovare la soluzione vincente del qualitativo discendente sullo sprint in pista sabbia, che ha mandato i pista ancora i tre anni e oltre al via, assegnando il posto donore al getto- natissimo Class Life e la terza piazza al favorito Excel Pride. Tutto come da pronostico. Seguendo la moda nazionale, anche a Siracusa il tifo esclusiva delle curve Semi-contact. Il guerriero dagli occhi di ghiaccio Massimo Romano, si aggiudica il titolo mondiale Dopo i tre titoli ita- liani consecutivi, il guerriero dagli oc- chi di ghiaccio Mas- simo Romano, torna da Verona con una grandissima vittoria ottenuta alla 4 edi- zione dei Campiona- ti Mondiali Kombat League, nella disci- plina dei semi-con- tact categoria -85Kg. Oltre 2.000 atleti pi di 50 paesi par- tecipanti provenienti da cinque continenti , 150 arbitri e giudi- ci ,30 aree di gare in 12.000 metri quadrati di superfce di gara, questi sono i nume- ri di una manifesta- zione unica nel suo genere. Round dopo round, incontro dopo incontro, il guerriero aretuseo riuscito ad eliminare, come il pi noto rappresentante di questo sport Jean Claude Van Damme nel flm Senza esclu- sione di colpi tutti i suoi avversari prove- nienti da ogni parte del mondo, nei tata- mi allestiti per loc- casione nella fera di Verona. A differenza del full contact. l'in- contro viene fermato dall'arbitro ogni qual volta una tecnica vie- ne portata a punto e questa la differenza che la contraddistin- gue di pi dalle altre specialit. Il vincito- re dell'incontro co- lui che, al termine del tempo prestabilito ha accumulato pi punti dell'altro. In caso di pareggio, si effettue- r in alcuni casi un ul- teriore round supple- mentare di due minuti e se il risultato doves- se rimanere ancora in parit si andr alla "prima tecnica", dove vince l'avversario che riesce a portare a se- gno la prima tecnica pulita .I punti vanno da uno a tre a secon- do della tecnica usata 16 10 GIUGNO 2014, MARTED e del bersaglio colpi- to. Tutte le tecniche portate a segno con le braccia valgono un punto, mentre le tec- niche di gamba val- gono un punto porta- te a segno sul corpo (dal petto alla cintura escluse le braccia e la schiena), due punti se colpiscono il ca- schetto (ogni parte della testa compresa la nuca) e un punto in pi se la tecnica saltata (quando viene portata a punto senza appoggio sul tatami da parte di entrambe le gambe). Massimo Romano ha dovuto fare affdamento alle sue qualit tecniche individuali ed all esperienza maturata in questi anni per ri- uscire a contenere gli avversari. Nella fna- le, tutta italiana, dopo una partenza in salita, riuscito a superare lavversario con de- gli ottimi blitz piaz- zando dei hook kick a corpo e chiudendo un match combattutissi- mo con il punteggio fnale di 9-11 . Sono molto contento-ha dichiarato Massimo Romano- i miei sacri- fci e quelli di coloro che mi stanno vicino hanno contribuito a coronare il mio sogno mondiale. La fnale stata durissima e lo dimostrano i nume- rosi colpi ricevuti e portati a segno duran- te la fnale. Adesso un meritato riposo e poi chiss. Salvatore Cavallaro Buona la prima in casa Ortigia, che porta a casa un successo, sen- za alcun diritto di replica contro il Quinto, nella prima sfda di se- mifnale promozione. Alla Calda- rella i ragazzi di Gino Leone si impongono col punteggio di 8-2, al termine di una gara non bella, ma ricca di agonismo. Da segna- lare le pessime prove di entrambe le squadre nelle realizzazioni con luomo in pi, 1/8 per i padroni di casa, solo 1/11 per la banda di mister Paganuzzi. Adesso si vola in Liguria con la consapevolezza di poter centrare la fnale e con la tranquillit di una eventuale bella nuovamente tra le mura amiche della Caldarella. S.C. Pallanuoto A2/M.Buona la prima per i biancoverdi di mister Leone