Sie sind auf Seite 1von 9

www.libertasicilia.com e mail info@libertasicilia.

com QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA


FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA CRONACA
a pagina sei
sabato 17 marzo 2012 anno XXV n. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICIT: Poligrafca S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 0,50 marted 10 giugno 2014 anno XXVii n. 140 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICIT: Poligrafca S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 0,50
Pretendeva
piccole dazioni
Condannato
Era stato sorpreso in pos-
sesso di marijuana dagli
agenti della Squadra Mo-
bile della Questura.
.
A pagine sette
Marijuana
in camper
Patteggia
CRONACA
A pagina tre
Roberto
Bruno
stravince
a Pachino
ELEZIONI
Aveva mezzo chilo
di coca: ciondannato
a 4 anni e 8 mesi
CRONACA
i
A pagina sette
Aveva nel borsello la somma di 24 mila euro della
quale non ha saputo dare risposta. Un uomo stato,
cos, arrestato dopo avere forzato un posto di controllo
dei carabinieri. Protagonista della vicenda Salvatore
Mazzarelli, catanese di 57 anni, da tempo residente a
Moncalieri in provincia di Torino, ritenuto responsabile
di resistenza a pubblico uffciale e ricettazione.
Forza posto blocco
con 24 mila euro
A pagina sei
Cronaca
Un appello forte all'Am-
ministrazione affnch
faccia sentire la sua voce
sui temi dell'immigrazio-
ne e della riserva di Capo
Murro di porco. Questo
il messaggio lanciato dal
consiglio comunale in
adunanza aperta tenuto
ieri mattina.
A pagina cinque
Immigrati
Appello
al Prefetto
POLITICA
Un autocompattatore dellIgm in famme
Racket pi agguerrito
nel mirino altre aziende
Sul tema della riserva
di Capo Murro di Porco,
Francesco Pappalardo ha
chiesto all'Amministrazio-
ne di partecipare ai lavori,
al via oggi della Com-
missione regionale per la
protezione del patrimonio
naturalistico soprattutto
per la defnizione del peri-
metro della zona protetta.
Ha preso la parola anche
in sindaco Garozzo. Su
un punto ha detto sia-
mo tutti d'accordo: quella
vasta area, candidata a
diventare un bacino tu-
ristico per Siracusa, non
pu restare cos com', per
cui dalla Regione ci aspet-
tiamo non solo vincoli ma
anche risorse e strumenti
per la sua fruizione.
Riserva
Murro
Si discute
Sono in corso le indagi-
ni per verifcare la causa
dellincendio che ha dan-
neggiato la notte scorsa
un mezzo di propriet
dellIgm. Una squadra
dei Vigili del Fuoco del-
la sede centrale inter-
venuta, alle ore 1.45, in
contrada Bondif, a Me-
lilli, per lincendio spri-
gionatosi da un autocom-
pattatore parcheggiato
allinterno dellautoparco
dellazienda che gestisce
la raccolta dei rifuti a
Siracusa; dopo aver reci-
so la catena di sicurezza.
A pagina tredici
A pagina quattro
AMBIENTE
SIRACUSA
e-mail info@libertasicilia.com Cronaca di Siracusa online nel mondo 10 GIUGNO 2014, MARTED 3
Roberto Bruno eletto
sindaco di Pachino
La certezza del risultato pervenuta poco dopo due ore
dalla chiusura dei ventiquattro seggi. 2.471 i voti riportati
La certezza uffcia-
le dellaffermazione
giunta poco dopo
le ore 17, quando
dalluffcio elettora-
le della Prefettura di
Siracusa pervenu-
to ed stato, quindi,
diffuso il dato def-
nitivo sul responso
delle urne. Roberto
Bruno il nuovo
sindaco di Pachi-
no. Il risultato non
mai stato messo in
discussione e, man
mano che lo spoglio
andava avanti, ha as-
sunto le proporzioni
dai contorni plebisci-
tari.
Il candidato del cen-
tro sinistra (con lap-
poggio del nuovo
centro destra) il
nuovo sindaco di Pa-
chino e il risultato va
ben oltre le aspettati-
ve della vigilia. Sin
dalle prime battute
dello spoglio laffer-
mazione di Bruno
sembrata netta ed
inequivocabile.
Lesponente del par-
tito democratico, al-
leato con il Nuovo
centro destra, con il
centro democratico e
con altre liste civiche
su 24 sezioni su 24 si
attestato al 75,03%
con 7423 preferenze.
Lo sfdante Andrea
Ferrara si fermato
al 24,98% con 2471
consensi.
Il candidato del Pd
a nove sezioni su 24
era gi al 75,5 per
cento. Su Twitter il
sindaco di Siracusa
Giancarlo Garozzo
si congratulato con
lui per il netto suc-
cesso. Stessa cosa su
FB anche per la par-
lamentare regionale
Marika Cirone Di
Marco, che ha fatto
Il Nuovo Centro
Destra, ha dichia-
rato il responsabile
provinciale del Par-
tito, Vinciullo, che,
in coerenza col Go-
notare come con Pa-
chino passano a 160
i comuni a guida Pd
in Italia.
Gli assessori indi-
cati dal successore
ciante vittoria di
Roberto Bruno a Pa-
chino, si conclude
la tornata delle am-
ministrative in pro-
vincia di Siracusa.
Il grafco dellandamento del voto a Pachino. In alto, Roberto Bruno.
Netta laffermazione del candidato della sinistra e del Nuovo centro destra
di Paolo Bonaiuto
composta da An-
drea Rabito, Carme-
lo Piccione, Andrea
Nicastro e Gisella
Cal. Con la schiac-
Le operazioni di voto a Pachino sono state carat-
terizzate nella giornata di domenica da un episo-
dio di cronaca avvenuto in uno dei seggi, dove
un votante stato sorpreso a fotografare con
il telefonino la
scheda appena
barrata. Sono
dovuti interve-
nire gli agenti
del Commissa-
riato di pubbli-
ca sicurezza di
Pachino, su se-
gnalazione del
presidente del
seggio, i quali
hanno denun-
ciato in stato di libert un uomo di 37 anni re-
sidente in Pachino. Secondo quanto ricostruito
dagli investigatori, lelettore avrebbe introdotto
un telefonino cellulare, dotato di fotocamera,
allinterno della cabina elettorale. E stato tradito
dallo scatto, sentito distintamente dal presidente e
dagli altri componenti del seggio. In sostanza, avreb-
be scattato la fotografa per testimoniare di avere
votato secondo le
indicazioni ricevu-
te poco prima e per
aver scattato una
fotografa.
Il telefonino stato
posto sotto seque-
stro come elemento
di prova. Episodio
che rimasto iso-
lato ma che rende
lidea del clima che
spesso si respira du-
rante le elezioni amministrative. Sar la Procura
della Repubblica di Siracusa adesso a stabilire se e
per conto di chi lindagato abbia agito in quel modo,
violando la legge.
CronaCa
Fotografa la scheda votata
col telefonino: denunciato
verno nazionale, si
presentato insieme
al PD alle elezioni,
ha contribuito alla
vittoria sia a Pachi-
no che a Portopalo.
A Portopalo il Nuo-
vo Centro Destra ha
conquistato 3 consi-
glieri comunali che,
insieme, hanno rag-
giunto i 600 voti. A
Pachino, con i suoi 3
consiglieri comunali,
Il nuovo centro de-
stra il secondo par-
tito della coalizione.
Sono particolar-
mente soddisfatto
- ha concluso - per-
ch alla prima espe-
rienza elettorale di
natura amministrati-
va il Nuovo Centro
Destra dimostra di
essere presente nel
territorio e di poter
aspirare ad avere un
futuro ricco di suc-
cessi.
2 10 GIUGNO 2014, MARTED
di Arturo Messina
Le Rappresentazioni Clas-
siche, di cui questanno si
sta celebrando il centenario,
ci hanno fatto riemergere
alla memoria larticolo che
scrisse linsigne prof. Mu-
sumarra sulla terza pagina
del quotidiano La Sicilia il
marted 16 giugno 1998, con
il titolo Rappresentazioni
poco classiche.
Egli, per avvalorare la sua
affermazione, si avvalse
della solenne e caustica
affermazione del siracusano
Elio Vittorini: Di classico,
a dire il vero, non siamo
riusciti a scovare traccia
veruna, n sulle piste della
traduzione romagnolesca,
n tenendo dietro alla in-
terpretazione degli attori,
n tampoco ammirando le
scene del Cambellotti, e ci
riesce curiosissimo pensare
come si sia potuta scarnire
siffattamente la tragedia gre-
ca da farne opera moderna e
addirittura novecentesca
Cosa dire di queste rappre-
sentazioni, a cominciare
da quella con cui si
inaugurato il centenario,
leschilea trilogia, a partire
dallAgamennone? Hanno
smentito oppure confermato
lopinione dun personaggio
siracusano di tal calibro, cos
autorevole e cosi asettico
che fu Elio Vittorini?
Generalmente suole dirsi
ai posteri lardua sen-
tenza!. Noi, per quanto
riguarda il dare un giudizio
sullargomento, preferiamo
raccogliere quello degli
spettatori; esso non si allon-
tana da quello del Vittorini,
che fu gi cos negativo,
caustico, anzi laggrava
ulteriormente: Esembrato
di assistere ad uno dei tanti
drammi moderni e non dei
migliori: almeno in questi
c pi naturalezza, c un
commento musicale effetti-
vamente funzionale, valido;
in questo lelemento poetico
scade nel discorso quotidia-
no; la musica, quel poco di
musica, non affdata al coro
come nellopera classica,
quando ne costituiva uno dei
componenti pi importanti,
se non il pi importante e di
cui oggi nulla sentiamo, ma
Giova davvero tanto modernismo?
non per questo possiamo
farne ameno quasi in senso
assoluto, riducendo seria-
mente la validit del testo!
Del testo?! E come viene
reso nella traduzione che se
ne fa oggi?
Diciamo oggi perch,
anche in questo, c testo
e testo, traduzione poetica
(veramente poetica) e tra-
duzione in prosa, cos come
pu fare un bravo giovane
studente di terzo liceo classi-
co, non diciamo una grecista
come la siracusana prof.ssa
Rosa Peluso, che tanta prova
ne ha dato , traducendo gli
stessi testi per i suoi allievi
del liceo Classico Tommaso
Gargallo tante volte, per il
Teatro Classico dei Giova-
ni al teatro del cielo di
Palazzolo e dove si sono
esibiti, come in quello di
Mamertina.
Diciamo oggi anche per-
ch, se si sta accennando
alla traduzione riferendoci
a quella in prosa e alla non
adeguata musica dellAga-
mennone, cui gli spettatori
in questi giorni stanno as-
sistendo, ci viene subito in
mente quella che nel 1980
fece, pubblic e rappresent
nella stessa cavea del colle di
Temente lindimenticabile
e inimitabile prof. Renato
Randazzo e che ci sarem-
mo aspettati fosse adottata
per il centenari: labbiamo
proposta, ma esigenze?
Quali? Vogliamo augurarci
non politiche
Innanzi tutto riguardo
alla musica egli nella pre-
fazione della sua opera
scrisseRispetto allAga-
mennone le tragedie pri-
mitive erano di alquanto
breve durataben poca
cosa in confronto ai mille
e seicentocinquanta e pi
dellAgamennone. Esse
erano cantate e danzate
(n.d.a.: e come ci teneva
alla musica, ai canti, alle
danze, nellaffdare tale ar-
duo compito al sottoscritto,
egli che era un appassionato
di musica e come coreo-
grafa nel 1952 e nel 1953
aveva avuto il piacere della
collaborazione di Maria
Camentina Cumani Quasi-
modo ( la moglie del Premio
Nobel e nel 1980-proprio
per la messinscena del suo
Agamennone- quella del
celeberrimo baritono Lino
Puglisi al quale, prima anco-
ra dellentrata della Vedetta,
fece cantare Com duro
il lavoro di campagna!,
brano che aveva premes-
so egli stesso, come alla
Baccanti nel 1978 aveva
aggiunto, sempre come
stupendo e inatteso canto
iniziale, O beato, chi i di-
vini misteri coltivando)
e solo pi tardi fu introdotta
la recitazione o meglio la
narrazione di un fatto, che
il coro commentava in for-
ma melico-orchestica. Un
siffatto carattere melico-
orchestico rimase costante
nella tragedia greca.
Nello stesso Agamennone
la musica la fa un po da
padrone, per la presenza
dei commi oltre che per gli
stasimi (pagg.IX e X)
Semplice prosa- ci hanno
fatto notare i tanti che hanno
assistito allAgamennone in
questi giorni e che abbiamo
intervistato- che ovviamen-
te fa abbassare il livello
artistico del tutto, assieme
alla non musica nella stessa
tragedia.
Si fguri che la tragedia co-
mincia con una scena muta
di parecchi minuti: quattro
minuti e 40 secondi, per
lesattezza! Scena muta e
incomprensibile, prima che
la Vedetta compaia e arrivi
al suo giaciglio, che poi
non un punto di osserva-
zione, a declamare la prima
frase, dopo la quale dice:
<Ho visto le costellazioni
degli astri di tutte le notti
.>.Non pi esatto dire gli
astri delle costellazioni? E
perch dice di tutte le notti,
come se le stelle si vedessero
tutte le notti? E cos che si
trova scritto in Eschilo?
Non abbiamo potuto, l per
l, rispondere. Siano andati
per a vedere come si trova
quella frase nella traduzione
poetica di Randazzo: <De-
gli astri a fondo conosco
le notturne/ raccolte, lo
spegnersi e il risorgere,/ e
quando e quali, luminose
in cielo/ sfavillando, lin-
verno ai mortali/ e lestate
portano .
Lopinione di quasi tutti
quelli cui abbiamo fatto del-
le interviste fash stata: Il
primo centenario si poteva
celebrare meglio!...Speria-
mo meglio il prossimo!...
S!- abbiamo risposto noi-
Se camperemo quanto Ma-
tusalemme!.. Non sembri
strano quanto, poi, hanno
detto: La migliore stata
la commedia di Aristofane:
almeno quella ci ha fatto
rideresul serio!
Nella cavea del colle di Temenite, il pi importante teatro del mondo
per la fama delle sue rappresentazioni classiche, continuano gli spettacoli
4 10 GIUGNO 2014, MARTED
Riserva Capo Murro di Porco
Oggi i lavori in commissione
Il consigliere Impallomeni ha parlato di un colpo di mano perch
a suo giudizio si sta sottraendo al pubblico unarea di 577 ettari
Il Consiglio comunale ha sollecitato lamministrazione comunale a parteciparvi
Sul tema della riserva di Capo
Murro di Porco, Francesco Pap-
palardo ha chiesto all'Ammini-
strazione di partecipare ai lavori,
al via oggi della Commissione re-
gionale per la protezione del pa-
trimonio naturalistico soprattutto
per la defnizione del perimetro
della zona protetta.
Ha preso la parola anche in sin-
daco Garozzo. Su un punto
ha detto siamo tutti d'accordo:
quella vasta area, candidata a
diventare un bacino turistico per
Siracusa, non pu restare cos
com', per cui dalla Regione ci
aspettiamo non solo vincoli ma
anche risorse e strumenti per la
sua fruizione.
Per la riserva di Capo Murro di
porco Impallomeni ha parlato
di colpi di mano perch si sta
privando un'area di 577 ettari
alla pubblica fruizione. La pe-
rimetrazione era gi scaduta ma
stata prorogata, caso unico, per
altri due anni. Una riserva, ha ag-
giunto, vuol dire limitare la pre-
senza degli uomini e delle attivit
economiche, il tutto per tutelare
la palma nana, il mirto, il coni-
glio, la volpe e, come fauna non
autoctona, la tortora e la quaglia.
Impallomeni ha evidenziato che
nella zona ci sono gi 6 vincoli
ed vietata la caccia. Invece si ri-
schia colpire attivit economiche
gi esistenti e di bloccare inizia-
tive che potrebbero dare ampio
ristoro alla popolazione ammini-
strata.
Su questo tema si innestato an-
che l'intervento di Cetty Vinci,
per la quale la tutela del territorio
prioritaria ma va armonizza-
ta con gli investimenti che sono
gi stati proposti con le dovute
compensazioni. Vinci ha fatto
riferimento in particolare ad un
investimento alberghiero di alto
livello, che pu portare occupa-
zione e per il quale sono state
fornite garanzie in termini di tu-
tela. Per Edy Bandiera, il tema in
discussione concerne la pi vasta
questione delle scelte per il ter-
ritorio, invitando la politica e le
istituzioni a recuperare il ruolo di
camera di compensazione degli
interessi legittimi, quelli pubbli-
ci, che sono prioritari, e quelli
privati.
Di parere opposto Alessandro
Acquaviva per quale la riserva
favorisce la fruizione. Il territorio
La spiaggetta della Pillirina.
tutelato da norme ben precise e,
nel caso di Capo Murro di porco,
sottoposto al piano paesaggi-
stico. Ma mentre le sole norme
mummifcano la aree sottoposte
a vincoli, le riserve favoriscono
la corretta fruizione attraverso
una gestione attenta delle zone
interessate. Marika Cirone Di
Marco ha respinto l'idea che sia
stato compiuto un colpo di mano
perch sono state rispettate le
norme e le procedure previste.
Allo stesso modo, ha bocciato la
chiave di lettura secondo la qua-
le ci sarebbe una separazione tra
chi vuole favorire lo sviluppo e
l'occupazione e chi invece blocca
tutto questo solo perch pone l'ac-
cento sulla tutela del territorio.
Per Francesco Pappalardo, la que-
stione va affrontata dal punto di
vista tecnico e bisogna uscire da
posizioni populistiche come quel-
la che pone in primo piano la que-
stione occupazionale. Pappalardo
ha chiesto che l'Amministrazione
sia ascoltata dalla Commissio-
ne regionale per la protezione
del patrimonio naturalistico, che
da domani affronta il tema della
perimetrazione della riserva, per
non subire scelte fatte altrove.
Girolamo Ferla, di Confagricol-
tura, ha lamentato la mancanza
di coinvolgimento degli impren-
ditori agricoli nelle decisioni del-
la riserva. Per Marina Zappulla
la citt ha bisogno di recuperare
decoro e qualit della vita; ha in-
vitato l'Amministrazione a pren-
dere a cuore la questione dello
sviluppo turistico, evidenziando
come tutela dell'ambiente e tutela
dell'uomo coincidano.
Secondo Giuseppe Patti, dei Ver-
di, bisogna aspettare con serenit
il lavoro della Commissione per
la protezione del patrimonio na-
turalistico, dichiarandosi aperto
alla tutela delle attivit agricole
che si conciliano con la riser-
va. Tanino Firenze ha invitato il
sindaco, Giancarlo Garozzo, ha
prendere in mano la questione in-
formando il Consiglio e portando
gli interessi della citt in commis-
sione regionale.
Giuseppe Magr, consigliere di
Confcommercio, Alberto Pale-
stro e Sandro Romano, presidente
provinciale della Confcommer-
cio, hanno evidenziato le impor-
tanti ricadute occupazionali ed
economiche che si possono rea-
lizzare con l'investimento alber-
ghiero, anche in termini di oneri
di urbanizzazione che fniranno
nelle casse del Comune. Per il
rappresentante della Federcolti-
vatori, Antonino Gozzo, giunto
il momento di cambiare le regole
che, cos come sono, mummifca-
no il territorio, mentre per Stefa-
no Zito il problema non va posto
solo in termini di posti di lavoro
perch il tema vero quello del
modello di sviluppo che si vuole
adottare.
Infne, per Carmen Castelluccio
qualsiasi decisione deve restare
nell'ambito della varianti della
bellezza votate dal precedente
consiglio comunale e che sono
state confermate dal sindaco nella
campagna elettorale del 2013.
Soccorsi otto migranti disidratati
Il ricovero durgenza in ospedale di un immigrato e di altri sette che
accusavano malori di varia natura, stato effettuato nella giornata di
ieri grazie allintervento del personale della Marina Militare in ser-
vizio alla Capitaneria di porto di Siracusa. I migranti si trovavano
a bordo delle navi Diciotti della Guardia costiera ed Etna della
Marina Militari, che li avevano soccorsi il giorno primo insieme con
altre centinaia di migranti, poi sbarcati ad Augusta. Il trasbordo stato
necessario perch proprio mentre le unit navali transitavano a lar-
go del porto di Siracusa, uno dei migranti manifestava malori dovuti
alla disidratazione. E stato, quindi, trasportato al molo SantAntonio,
10 GIUGNO 2014, MARTED 5
Emergenza immigrazione
Appello allamministrazione
Pressioni su Prefetto e Questore perch si adottino le necessarie
contromisure al massiccio arrivo di immigrati extracomiunitari
Un appello forte all'Ammini-
strazione affnch faccia sentire
la sua voce sui temi dell'immi-
grazione e della riserva di Capo
Murro di porco. Questo il mes-
saggio lanciato dal consiglio co-
munale in adunanza aperta tenuto
ieri mattina e che ha affrontato
due dei tre punti all'ordine del
giorno, entrambi proposti dal vice
presidente, Giuseppe Impallome-
ni. Slitta di una settimana, a cau-
sa del prolungarsi del dibattito, la
discussione sulla riqualifcazione
dell'area del parcheggio Talete,
argomento proposto da Simona
Princiotta.
Tra i parlamentari convocati han-
no risposto all'appello Marika
Cirone Di Marco, Edy Bandiera,
Pippo Zappulla e Stefano Zito.
Sia sull'immigrazione che sulla
riserva, Impallomeni ha chiesto
all'Amministrazione di interve-
nire sulle autorit competenti: sul
prefetto e sul questore affnch si
adottino le necessarie contromi-
sure per affrontare i rischi con-
nessi a una massiccia presenza di
stranieri per effetto degli sbarchi;
sull'assessore regionale al Terri-
torio allo scopo bloccare l'istitu-
zione di una riserva che avrebbe
conseguenze sull'intera area della
penisola Maddalena e che gi
sottoposta a sei vincoli diversi.
Differenti, invece, sono state le
voci dai banchi del Pd. Sul primo
argomento, Castelluccio ha pro-
posto di intervenire a livello isti-
tuzionale perch l'Europa svolga
il suo ruolo, cominciando a mo-
difcare il protocollo di Dublino,
e affnch si migliori il coordi-
namento sul tema dei minori non
accompagnati; sul piano locale,
ha sottolineato la necessit di un
confronto ampio con tutte le for-
za in campo e le associazioni de-
gli immigrati.
Nel merito del dibattito sull'im-
migrazione, Impallomeni ha po-
sto l'accento sull'aspetto della
sicurezza complessiva ci alle
luce ha sostenuto di episodi
che sempre pi spesso vedono
coinvolti cittadini extracomuni-
tari e non. Inoltre, Impallome-
ni ha evidenziato la presenza di
migranti nei posteggi, nei su-
permercati, presso i semafori e
le abitazioni per chiedere denaro
con atteggiamenti a volte anche
minacciosi. Il consigliere per
ha voluto precisare che gli im-
Del problema si discusso ieri mattina in occasione del civico consesso aperto
Immigrazione.
migrati sono nostri amici. Noi
non siamo contro nessuno ma sia-
mo preoccupati per la sicurezza
dei cittadini siracusani. Impallo-
meni ha fatto riferimento anche ai
casi di scabbia, malaria e Tbc re-
gistrati seppur in misura minima.
Infne ha proposto il suo atto di
indirizzo che impegna l'Ammini-
strazione a farsi portavoce verso
il prefetto e il questore delle pre-
occupazioni manifestate. Anche
Impallomeni che stigmatizzato la
scarsa presenza di rappresentanti
istituzionali, che sempre si regi-
stra quando vengono trattati temi
scottanti.
A Impallomeni ha fatto subito di
contraltare Carmen Castelluccio.
La consigliera ha contestato l'im-
postazione del dibattito rivolto
essenzialmente verso il proble-
ma della sicurezza, lasciando in
secondo piano la vera questio-
ne, cio l'accoglienza di profu-
ghi, spesso bambini e donne, che
fuggono da guerre e violenza. Si
tratta, secondo Castelluccio, di
un problema sollevato in maniera
strumentale perch le preoccupa-
zioni illustrare non rappresentano
oggi un'emergenza in nessu-
no dei documenti prodotti dalle
istituzioni impegnate sul fronte
dell'immigrazione. Invece in cit-
t si registrano esempi di buone
pratiche nel mondo del volonta-
riato che non vengono evidenziati
nella giusta misura.
Nel dibattito sono subito interve-
nuti Cetty Vinci e Simona Prin-
ciotta che ha invitato ha condurre
il problema alla reale portata e
senza allarmismi, mentre Sonia
D'Amico ha posto l'accento sul
dramma rappresentato dai mi-
granti minori non accompagnati.
Per Alberto Palestro, l'allarme
di Impallomeni stato frainteso,
perch il senso del dibattito di
evidenziare i rischi di un fenome-
no che il nostro sistema non pu
reggere a lungo, anche perch
non numericamente dotato delle
giuste risorse fnanziarie e umane
per gestire l'arrivo e l'accoglien-
za.
Tra i parlamentari, Marika Ci-
rone Di Marco, dopo avere illu-
strato le iniziative adottate dalla
Regione, si detta disponibile a
un confronto con le commissioni
consiliari competenti, compresa
la consulta degli immigrati. Per
Pippo Zappulla, la questione va
affrontata in un contesto pi com-
plessivo perch gli strumenti eu-
ropei non sono adeguati all'entit
del fenomeno cos come quelli
dello Stato italiano. Per Zappulla,
attualmente ci si affda troppo alle
strutture di volontariato. Da Edy
Bandiera partito il messaggio di
unit della comunit siracusana
nell'affrontare l'emergenza con
gli strumenti della solidariet, per
bloccare sul nascere il rischio di
fenomeni razziali. Per Stefano
Zito il punto che queste persone
vanno aiutate ma bisogna uscire
dalla logica dell'emergenza orga-
nizzando un sistema strutturato
dell'accoglienza.
Nelle conclusioni, Impallomeni
si detto soddisfatto del dibat-
tito perch gli interlocutori isti-
tuzionali hanno colto l'entit del
problema e le criticit dell'attuale
sistema su cui si deve intervenire.
Art.4: Tasi un vero pasticcio
Dopo il pasticcio con la Tares del 2013, che ha visto i siracusani
costretti a subire non solo un aumento spropositato della tariffa di rac-
colta dei rifuti, temiamo che lassessore al bilancio Santi Pane voglia
purtroppo ripetersi con la Tasi. Lo sostengono i consiglieri di Art.4
che proseguono: Prima si lanciato addirittura nella promessa di una
riduzione delle tasse comunali (e le famiglie siracusane si renderanno
prestissimo conto di quanto questa promessa sia stata mantenuta!),
poi, con una procedura frettolosa seguita solo da un Comune italiano
su 4 e da noi contrastata, Pane ha voluto il pagamento della Tasi entro
il 16 giugno e ora, incredibilmente, a pochissimi giorni dalla scaden-
za, parla di una possibile proroga di 30 giorni. Ancora una volta i
contribuenti siracusani devono assistere ad un balletto di cifre e di
date che rendono ancora pi diffcile la situazione.
In tre circostanze aveva preteso piccole dazio-
ni di denaro per aiutare gli amici che stanno
dentro. Alla terza occasione, quando le pre-
tese si sono fatte insistenti e cominciavano a
lievitare, scattata la denuncia da parte della
vittima.
A distanza di set-
te anni dai fatti,
il tribunale pena-
le di Siracusa ha
emesso sentenza
di condanna a
carico di un ca-
tanese, France-
sco Motta di 48
anni, allo stato
irreperibile, che
dovr scontare
la condanna a 3
anni e mezzo di
reclusione oltre
al pagamento di 300 euro di multa. Il pubbli-
co ministero, a conclusione della requisitoria,
aveva invocato a carico dellimputato la con-
danna a 4 anni di reclusione. La vicenda risale
Pretendeva piccole somme
di denaro: condannato a 4 anni
a sette anni fa quando, nel febbraio del 2007, il
Motta, insieme con altre persone rimaste non
identifcate, pretese dal titolare di un negozio di
giardinaggio di via Elorina la somma di 10 euro
a fronte di due paia di calzini. Sarebbe poi tor-
nato alla carica il 14 marzo dello stesso anno. In
questa circostan-
za aveva preteso
la somma di 20
euro a fronte di
tre paia di calzini.
Lultimo episodio
risale allagosto
dello stesso anno,
quando, a fronte
di alcune magliet-
te, luomo avrebbe
preteso dal titolare
del negozio la som-
ma di 40 euro. A
quel punto, la vitti-
ma si recata in Questura per denunciare lac-
caduto. Scattate le indagini, dal riconoscimento
fotografco stato possibile risalire allautore
dellestorsione.
CronaCa
6 10 GIUGNO 2014, MARTED
Forza un posto di controllo
catanese con 24 mila euro
Luomo gi denunciato a piede libero per favoreggiamento personale
perch sorpreso a gennaio con 20 mila euro da recapitare a Cianchino
Sono stati i carabinieri ad arrestarlo dopo un breve inseguimento in automobile
Aveva nel borsello la somma di
24 mila euro della quale non ha
saputo dare risposta. Un uomo
stato, cos, arrestato dopo avere
forzato un posto di controllo dei
carabinieri. Protagonista della
vicenda Salvatore Mazzarelli,
catanese di 57 anni, da tempo re-
sidente a Moncalieri in provincia
di Torino, ritenuto responsabile
di resistenza a pubblico uffciale
e ricettazione. Luomo, alla gui-
da di una Opel Corsa, alla vista
di una pattuglia dellArma che gli
intimava lalt, ha forzato il posto
di controllo per eludere le verif-
che. Dopo un inseguimento dura-
to un paio di chilometri, i Carabi-
nieri sono riusciti ad arrestare la
marcia del veicolo e a fermare il
fuggitivo.
Gi durante linseguimento i mi-
litari dellArma si erano accorti
che il Mazzarelli aveva provato
a disfarsi di un borsello di co-
lore nero, cercando di gettarlo
fuori dal fnestrino con la mano
sinistra, ma non riuscendovi pro-
babilmente a causa della conci-
tazione. E quando i Carabinieri
di Siracusa hanno scoperto che
allinterno vi erano ben 24 mila
euro in banconote di taglio 50 e
100.
La vettura ed il denaro sono stati
sottoposti a sequestro; larrestato,
al termine delle formalit di rito,
stato associato presso il carce-
re di Cavadonna. Alla domanda
circa la provenienza dellingente
somma il Mazzarelli non ha for-
nito alcuna risposta plausibile.
Luomo lo stesso che nei pri-
mi giorni di gennaio scorso fu
denunciato per favoreggiamento
personale poich trovato in pos-
sesso di 20.500 euro che sareb-
bero verosimilmente serviti alla
latitanza del siracusano Michele
Cianchino, arrestato dai Carabi-
nieri di Siracusa a Nichelino in
provincia di Torino dopo che si
era dato alla fuga durante lopera-
zione Bianco Natale che port
allarresto di quattro persone per
spaccio ed al sequestro di mezzo
chilo di cocaina pura.
Lindagato, che ha affdato la di-
fesa allavvocato Giorgio DAn-
gelo, comparir questa mattina al
cospetto del Gip del tribunale di
Siracusa, Vincenzo Panebianco,
per ludienza di convalida e per
linterrogatorio di garanzia.
R.L.
In foto, Salvatore Mazzarelli.
In foto, Michele Cianchino
Era stato sorpreso
in possesso di ma-
rijuana dagli agenti
della Squadra Mo-
bile della Questu-
ra di Siracusa, nel
corso di servizi f-
nalizzati al contra-
sto del consumo e
dello spaccio di so-
stanze stupefacen-
ti. Antonio Rubera
(45 anni), siracu-
sano, gi noto alle
forze di polizia,
ricorso al rito del
patteggiamento per
chiudere la partita
con la Giustizia. Ha
rimediato la con-
danna a 1 anno e 4
mesi di reclusione
oltre al pagamento
di 4 mila euro di
multa. La pena
stata applcata dal
Gup Alessandra
Gigli. Ribera, di-
feso dagli avvocati
Ruaro e Troia,ha
subito il 25 giugno
dello scorso anno,
una perquisizio-
ne in un camper
parcheggiato nelle
adiacenze della sua
abitazione e dove
lo stesso era sta-
to visto entrare ed
uscire pi volte, ol-
tre un chilogrammo
di marijuana.
Marijuana
in camper
Patteggia
10 GIUGNO 2014, MARTED 7
Aveva mezzo chilo di coca
Patteggia 4 anni e 89 mesi
Era sfuggito alla cattura nel blitz del Natale scorso nella
sua abitazione, poi scoperto e arrestato a Nichelino (TO)
Michele Cianchino si era addossato tutta la responsabilit della detenzione
E ricorso al rito
del patteggiamento
Michele Cianchino,
il 32enne siracusano,
ritenuto un esponente
del clan Bottaro-At-
tanasio, che doveva
rispondere in questa
circostanza del pos-
sesso a fni di spac-
cio di mezzo chilo
di cocaina, scoperta
dagli investigatori
dellArma dei cara-
binieri di Siracusa, la
sera di Natale scorso
a casa dello stesso
Cianchino, e di inot-
temperanza allobbli-
go della sorveglianza
speciale a cui era stato
sottoposto.
La posizione di Cian-
chino, che ha affdato
la sua difesa agli
avvocati Sebastiano
Troia e Luca Ruaro,
stata affrontata nel
corso delludienza
preliminare di ieri
mattina al cospetto
del Gup del tribunale,
Alessandra Gigli, al
termine della quale ha
applicato la condanna
a 4 anni e 8 mesi di
reclusione oltre al pa-
gamento di una multa
pari a 18 mila euro.
Michele Cianchino
alla fne di gennaio
scorso, dopo essere
stato catturato a Ni-
chelino, in provincia
di Torino, dove si era
recato durante la sua
breve latitanza, si
presentato dinan-
zi al Gip Michele
Consiglio al quale
ha confessato las-
soluta ed esclusiva
responsabilit del
possesso dellingente
quantitativo di droga.
Il giudice ha ritenuto
conducenti le sue
dichiarazioni ed ha
disposto la revoca
della misura cautelare
degli arresti domi-
ciliari nei confronti
del fratello Stefano
Cianchino, di Alan
Michael Rosa, di
Silvio Ingallina e di
Marialaura Miraglia
Al Gip, Michele Cian-
chino aveva riferito
di avere acquista-
to la droga per poi
spacciarla, avendo
bisogno di soldi dopo
il venir meno della
sua attivit di colla-
boratore presso un
bar del capoluogo, a
seguito del suo arre-
sto per estorsione ai
danni del rivenditore
di automobili Marco
Montoneri
Pur essendo stato
poi scarcerato dal
tribunale del Riesa-
me di Catania che ha
annullato l'ordinanza
custodiale, Cianchino
a riferito di non essere
stato pi in grado di
fare fronte alle esi-
genze della famiglia e
quindi di essere cadu-
to nella tentazione di
acquistare una partita
di cocaina con l'inten-
zione di rivenderla
al dettaglio. Quanto
alla presenza nella sua
abitazione del fratello
e degli altri tre amici,
Cianchino ha detto
che si trovavano l
soltanto per lo scam-
bio di auguri natalizi.
Lapplicazione della
pena a Cianchino
arriva il giorno dopo
larresto del catanese
Salvatore Mazzarelli
(vedi articolo in al-
tra pagina), luomo,
che, secondo quanto
ricostruito dagli in-
vestigatori, si sarebbe
preso la briga di fare
pervenire al Cian-
chino la somma di
circa 20 mila euro,
che sarebbe servita
a garantirgli la lati-
tanza, dopo essere
sfuggito alla cattura la
sera di Natale scorso
in occasione del blitz
dei carabinieri nella
sua abitazione.
F.N.
8 10 GIUGNO 2014, MARTED
Festa, schiamazzi
e giostrine: che caos
Per tre giorni le strade attorno
alla chiesa del Sacro Cuore, nel
centralissimo viale Zecchino,
sono state trasformate in una
vera casbah. La tradizionale fera
che ogni anno nel mese di giugno
richiama nella zona ambulanti e
commercianti, con ogni genere
di merce, i furgoni dei paninari,
oltre alle "giostre" per la gioia di
giovani e bambini; stavolta non
stata una festa. Le strade sono
state, di fatto, assediate, occupa-
te, in maniera selvaggia da fur-
goni e bancarelle, e da mostruo-
si camion che trasportano gli
impianti del Luna Park. Giostre
che quest'anno sono aumentate
di ben quattro, unit rispetto agli
anni passati e forse questo spie-
gherebbe l'occupazione quasi to-
tale delle strade all'interno della
zona.
I residenti hanno lamentato forte-
mente lo stato del disagio, patito
e sofferto fno all'inverosimile.
Infatti, le bancarelle non hanno
avuto una sistematica e ordinata
collocazione. Urla e schiamazzi
fn dal venerd 6 giugno, per ope-
ra di tanti intervenuti ambulanti
anche da Catania, hanno dato il
cos il via ai "festeggiamenti"
in maniera plateale, con violen-
ti scontri per l'assegnazione dei
posti. Solo dopo l'intervento dei
Vigili Urbani tornata la quasi
normalit. Una festa all'insegna
del marasma assoluto e del di-
sordine regnante. I luoghi sono
diventati terra di nessuno per
tre lungi giorni. La disperazione
della gente aveva una logica e sa-
crosanta verit. Ecco una sintesi
di quello che hanno vissuto i re-
sidenti, con tanto di documenta-
zione fotografca, tra le vie Gia-
como Serpotta, Andrea Palma,
Antonello Da Messina e un tratto
del Viale Zecchino: sporcizia e
sudiciume a iosa, gigantesche
giostre che a pendolo sforavano
i balconi delle case, una musica
assordante a pochi metri dalle
case anche a notte fonda, gruppi
elettrogeni che vomitavano mo-
nossido di carbonio di continuo
fno a saturare l'aria, che diven-
tava ogni sera irrespirabile, una
puzza irresistibile provocata da
alimenti in cottura, con carne
cruda in bella vista e in mezzo
allo smog e pronta per essere
cotta e mangiata, cavi elettrici
in mezzo alla pubblica via dove
la gente passeggiava e i bambini
giocavano, molti gli allacci abu-
sivi alla rete elettrica pubblica in
bella vista con un calo di tensio-
ne denunciata dai residenti della
zona domenica sera con danni
a utenze, fli elettrici penden-
ti che alimentavano baracche e
bancarelle, le strade bloccate da
enormi camion che chiudevano
l'entrata e l'uscita dei residenti, la
mancanza totale di bagni chimici
(anche se i giostrai, per la verit,
confermano che i bagni chimici
c'erano nel numero di quattro,
NONSOLOCRONACA. Critiche a margine delliniziativa
La chiesa del Sacro cuore.
ma non erano forse in bella vi-
sta), che costringevano ambulan-
ti e giostrai a urinare nelle bot-
tiglie e fare i bisogni nelle buste
di plastica. Il tutto abbandonato
nella pubblica via. Una situazio-
ne a dir poco drammatica, sia dal
punto di vista igienico sanitario,
sia della sicurezza degli impianti,
nonch della disposizione delle
giostre troppo vicine alle case,
costringendo gli abitanti a slog-
giare poich gli appartamenti
erano diventati invivibili. I vigili
Urbani hanno fatto il possibile,
anche quando la sera del sabato
7 giugno le strade erano chiu-
se al traffco per la tradizionale
processione religiosa e una lun-
ga fla di automobili si snodava
dalla Via Antonello da Messina
fno ad arrivare al Viale Tica, con
una cappa di gas proveniente dai
motori delle auto a bassa velocit
che rendevano l'aria irrespirabile
e la pazienza degli automobilisti
al massimo.
Gi la situazione descritta da sola
basta e avanza per capire chi ci
amministra e per un'indagine
dai risvolti giudiziari. Una storia
paradossale, che il Comune di
Siracusa e i vertici del Quartiere,
non possono davvero aver avalla-
to, dimenticando che esistono in
questa nostra societ le norme di
sicurezza per la tutela della vita
umana e quelle della prevenzione
in favore della Sanit pubblica.
Ma forse ci piace essere trattati
cos, come nel Terzo Mondo, noi
che siamo stati la culla di antiche
culture, oggi ridotti quasi all'in-
civilt. L'inquinamento provoca-
to contro la salute pubblica e la
vendita di prodotti alimentari in
balia a polveri e veleni, punito
dalle norme di legge che regolano
la materia, e chi ha il compito di
vigilare responsabile insieme al
commerciante. Il mancato rispet-
to di precise norme rispecchia la
leggerezza con cui il Palazzo ha
trattato tutta questa squallida vi-
cenda, legata a una semplice tra-
dizione popolare; ma le feste non
possono colpire i cittadini per il
solo abitare in quella zona. I vi-
gili del fuoco e la commissione
addetta sono stati chiamati, come
per legge, asseriscono alcuni gio-
strai, per il controllo della sicu-
rezza pubblica degli impianti e la
loro collocazione, ma le giostre
erano in mezzo ai palazzi chiu-
dendo strade altrimenti destinati
alla viabilit e alla sosta delle
auto dei residenti, chi ha con-
trollato licenze e permessi non
si accorto che gli abusivi notati
erano copiosi, come nella norma.
Gli impianti delle giostre forma-
vano un unico blocco con le pa-
lazzine popolari che insistono in
quelle strade, ostruendo la visua-
le e il passaggio a volte anche dei
pedoni. Il sindaco, i dirigenti di
settore e il comandante dei vigili
urbani e dei vigili del fuoco, sono
a conoscenza di quello che suc-
cesso davvero in questo spicchio
di terra, che per tre giorni stata
abbandonata dalla mano pubbli-
ca?
"In pi di vent'anni, dice un an-
ziano abitante, non ho mai visto
una situazione simile. Nemme-
no nell'Africa succedono queste
cose. Siamo davvero arrivati alla
fne. Stavolta non hanno saputo
organizzare una semplice festa".
Tutto stato improvvisato senza
un programma prestabilito".
"Forse il caso di ripensare per
il prossimo anno a una festa pi
sobria e pi civile". Magari con
la sola processione religiosa, che
poi l'anima di questa tradizio-
nale ricorrenza - dice un'anziana
signora uscendo dalla Chiesa del
Sacro Cuore cui dice, di essere
devota fn da ragazza -".
Intanto molti residenti hanno an-
nunciato di voler denunciare i
fatti accaduti a chi spetta, insie-
me alla richiesta popolare di an-
nullamento della manifestazione
al Comune per il futuro e di voler
chiamare in causa la Circoscri-
zione competente.
davvero auspicabile da parte
del Palazzo un colpo d'ala forte e
decisa per riprendere in mano la
guida dell'amministrazione, che
pare essergli scappata davvero di
mano. Questi atteggiamenti sono
e rimarranno sempre "traccheg-
gi" con equilibri virtuali della
falsa politica. I bisogni della gen-
te devono essere disposte a tutto
campo e al primo posto. Tentare
di gettar ancora fumo negli occhi
ormai acqua passata. Il silenzio
complicit, morte politica. Aver
incassato tanti euro per l'uso del
suolo pubblico a pi non posso
e in barba a regolamenti e leggi
per far cassa, anche in presenza
di una riconosciuta crisi econo-
mica, non giustifca tanto sacrif-
co della povera gente e nemmeno
il fatto di far fnta di non sapere
quello che succede nella citt che
si vuole amministrare.
Concetto Alota
Non paga il conto in albergo
Siracusano condannato a 6 mesi
Se ne sarebbe andato senza pagare il conto in albergo. La Giu-
stizia arrivata dopo quattro anni. Il giudice monocratico del
tribunale di Siracusa ha condannato un siracusano a 6 mesi di
reclusione. Protagonista della vicenda A.C. di 52 anni, residente
a Tortona in provincia di Alessandria. Secondo quanto ricostrui-
to, luomo era stato ospite presso lhotel Morfeo residence dal
primo al 16 aprile 2010 ricevendo i servizi di pernottamento e di
prima colazione. Nel giorno in cui avrebbe dovuto saldare il con-
to, per, sparito nottetempo. E scattata la denuncia da parte
del titolare della struttura alberghiera che ha accusato un danno
complessivo pari a 900 euro.
vita di Quartiere
10 GIUGNO 2014, MARTED 9
Ortigia:
fondamentale
per il futuro
aziendale
la scelta
della forma
societaria
La scelta della forma
giuridica rappresenta
un momento fonda-
mentale nella vita di
unimpresa ed il primo
ostacolo che laspirante
imprenditore si trova a
dover affrontare. Trat-
tandosi di una decisio-
ne dalla quale dipendo-
no successivi risvolti di
natura giuridica, fsca-
le, organizzativa e di
responsabilit, neces-
sario conoscere le di-
verse possibilit messe
a disposizione dal no-
stro ordinamento, le ca-
ratteristiche, i vantaggi
e gli svantaggi di ognu-
na di esse. Gli elementi
da prendere in consi-
derazione sono infatti
molteplici: la responsa-
bilit patrimoniale, che
a seconda della forma
giuridica pu essere li-
mitata al capitale socia-
le o estendersi all'intero
patrimonio personale
dell'imprenditore; la
convenienza fscale,
legata sia alle diverse
modalit di tassazione
del reddito dimpresa,
che alla scelta del regi-
me contabile adottabile
a seconda della forma
giuridica assunta; lin-
dipendenza decisio-
nale, legata in primis
alla scelta tra la forma
individuale e la forma
collettiva; il capitale
disponibile, inteso sia
come capitale minimo
prescritto per alcune
forma giuridiche, sia
dal punto di vista delle
spese di costituzione,
variabili a seconda del-
la forma giuridica. Ai
giovani imprenditori
occorre dunque dotarsi
delle nozioni essenzia-
li per poter affrontare
questo primo passo,
andando ad analizzare
le varie forme giuridi-
che che pu assumere
limpresa che intendo-
no promuovere.
Ortigia: pienone di aspiranti
giovani imprenditori alla CCIAA
Grande attenzione delle nuove generazioni della citt verso la sessione
promossa dalla consulta fra i titolari dazienda anagrafcamente Verdi
Ha fatto il pienone
lincontro promos-
so dalla Consulta dei
Giovani Imprendi-
tori della Camera di
Commercio per lIn-
dustria e lArtigianato
di Siracusa, un semi-
nario di approfondi-
mento sulle principali
forme di agevolazione
per la creazione dim-
presa e per incentivare
loccupazione giova-
nile.
Ad illustrare i sistemi
di aiuto e la struttura
dei bandi, in rappre-
sentanza degli enti
coinvolti, gli esperti
a cominciare da Gio-
vanni Sarri delluf-
fcio di gabinetto
dellAssessore Regio-
nale allIstruzione e
Formazione Profes-
sionale che ha illu-
strato i contenuti del
Piano Giovani della
Regione siciliana in-
dicando le risorse di-
sponibili per le varie
linee che compren-
deranno agevolazioni
per giovani con et
compresa tra i 18 ed
i 35 anni per lattiva-
zione di tirocini for-
mativi presso aziende
e studi professionali,
bonus occupazionali
differenziati a secon-
da della tipologia di
assunzione prevista
con beneft fno a 6
mila euro.
Il Piano Giovani
prevede poi una li-
nea di agevolazione
specifca per la crea-
zione dimpresa con
un contributo a fondo
perduto pari a 20 mila
euro per proposta pro-
gettuale, cifra elevabi-
le a 60 mila se lidea
legata ad unazienda
(in forma societaria)
con almeno tre giova-
ni proponenti. Alla re-
lazione della Regione
seguito lintervento
dello stesso Uffcio
Provinciale del La-
voro con le relazioni
di Enrico Tamburella
(resp. Politiche attive
per il lavoro) e di Pa-
trizia Caudullo (Italia
Lavoro).
Oggetto di questi in-
terventi la presenta-
zione dello strumento
europeo Garanzia
Giovani, partito gi
dal primo aggio ultimo
scorso che prevede, in
unottica di sinergia
con il Piano Giovani
siciliano, incentivi
per tirocini formativi,
bonus occupaziona-
li di entit rapportata
alla tipologia di as-
sunzione, incentivi
alla autoimprendito-
rialit fno a 25 mila
euro bandi specifci
per il servizio civile,
per la mobilit degli
aspiranti giovani im-
prenditori allestero,
per lorientamento e la
riqualifcazione pro-
fessionale fno allap-
prendistato. Infne una
relazione di Giuseppe
Glorioso (Sviluppo
Italia Sicilia) e Massi-
mo Calzoni (Invitalia)
che hanno illustrato
gli strumenti gestiti
da Invitalia per il so-
stegno alla creazione
dimpresa, dal lavoro
autonomo che pre-
vede incentivi fno a
25 mila, 823 euro per
la creazione di im-
prese individuali alla
microimpresa, per la
creazione di societ di
persone con agevola-
zioni fno a 129 mila,
119 euro.
Un passaggio specif-
co stato rivolto alle
somme destinate ai
cosiddetti attrattori
culturali, agevolazio-
ni per territori a voca-
zione culturale e turi-
stica in cui ricadono
parecchi comuni della
provincia.
Un intervento speci-
fco sugli strumenti
sviluppati dalla Ca-
mera di Commercio di
Siracusa stato fatto
da Pippo Gianninoto
vice-presidente che
ha illustrato i bandi
per il sostegno allac-
cesso al credito ed il
bando con contributi
una tantum di mille
euro per le spese di
costituzione delle im-
prese per i giovani.
Tutti noi pensiamo
fondamentalmente a
questi incontri ha
affermato Gianpaolo
Miceli presidente del-
la Consulta dei Gio-
vani - come momenti
necessari per favorire
la grande vitalit mo-
strata dai giovani si-
racusani, giovani che
fanno impresa con co-
raggio e vanno soste-
nuti con ogni mezzo
perch da loro che
pu ripartire un terri-
torio cos competitivo
come il nostro.
Lincidenza delle gio-
vani imprese sulle
totali a Siracusa pi
alta che in Italia, di
contro abbiamo una
disoccupazione gio-
vanile paurosa..abbia-
mo dunque il dovere
di dare libero sfogo a
chi, nonostante tutto,
crede e vuole investire
nel proprio territorio.
LIstituto nazionale del Dram-
ma Antico avrebbe dovuto il 16
maggio ricordare il suo debutto
festeggiato 100 anni fa al Teatro
Greco con lAgamennone, se-
nonch leggo su La Sicilia del
5 maggio, a frma della vostra
corrispondente, Laura Valvo, che
il festeggiamento non avr luogo,
perch in corso una vasta in-
chiesta sulla gestione dellIstituto
per beghe politiche e guerre
intestine di tipo amministrati-
vo che non onorano certamente
il passato dellInda. Da siracu-
sano doc, divenuto catanese di
adozione, sento il dovere (nella
qualit anche di storico del tea-
tro) di unirmi al mondo culturale
e particolarmente a quello are-
tuseo, in difesa dellAccademia
intitolata a Giusto Monaco, visto
e considerato che lavvenimento
offende lo spirito culturale e
drammatico dellantico Teatro
siracusano come dice la giorna-
lista. Che aggiunge: Si rotta
ogni seria prospettiva di ricerca
nellambito della drammaturgia
antica, con il mondo degli studi
e con la rifessione critica. Da
siracusano verace, credo che
mi tocchi (anche in questa mia
venerabile et di 96 anni com-
piuti) prendere la parola per il
fatto che in questi giorni circola
nel capoluogo aretuseo un mio
intervento in difesa del diritto
che hanno i nuovi commediograf
locali di essere sostenuti nel loro
sforzo di ripristinare il teatro
popolare amatoriale, cominciato
ante Christo da siracusani anti-
chi veraci: Teocrito, Epicarmo,
Rintone, Eronda, autori del
Teatro mimiambo, mimetico,
realista, umorista, del tipo di cui
la vicina Catania inonda la cul-
tura teatrale amatoriale, nei suoi
molti teatri. Purtroppo a Siracusa
e in provincia mancano appunto
questi palcoscenici amatoriali,
ma non certo gli autori. Alla
Fita siracusana, cui aderiscono
gli amatoriali, sono scritte 14
associazioni e si contano gi i
nomi di rilievo negli spettacoli
che no proft riescono a fare
in parrocchia, in luoghi ovunque
c la disponibilit civile o an-
che militare. Premia sempre la
loro fatica attorale,la volont e la
passione di salire il palcoscenico,
con la direzione artistica di chi
conta gi come anche autore: si
citano Paolo Albano, Aldo For-
mosa, Tony Fazzina, Giuseppe
La Delfa, Agostino La Fata,
Ciccio Abela. (articolo tratto da
un quotidiano regionale).
Ne parla anche la stampa regionale
10 10 GIUGNO 2014, MARTED 10 GIUGNO 2014, MARTED 11
Citt: Accade a Siracusa e al suo teatro
Lappassionata difesa della fondazione INDA formulata dallintellettuale Giuseppe La Delfa
Nel desiderio vivo dei siracusani veraci il ripristino del contenitore teatrale ante Christum nato
Ricorrenze: 74 anni fa lItalia in guerra
Che sta accadendo a
Siracusa a proposito
del suo teatro? Lisola
di Ortigia , la parte pi
antica di Siracusa, sta
vivendo una primave-
ra teatrale per se stessa
storica perch riguarda
lIstituto del Dramma
Antico e il desiderio
dei siracusani veraci
di ripristinare lantico
teatro ante Cristo. Il
16 aprile di questanno
avrebbe dovuto aver
luogo in citt il festeg-
giamento dei 100 anni
dellInda, a ricordo del
suo spettacolo inau-
gurale avvenuto il 16
aprile del 1914 con la
messa in scena al Te-
atro greco dellopera
Agamennone , prima
tragedia della trilogia
Orestea di Eschilo. Pur-
troppo avvenuta ed
in corso allIstituto
una crisi inattesa che la
giornalista siracusana
Laura Valvo ha indicato
sul quotidiano La Sici-
lia dovuta a beghe po-
litiche e guerre intesti-
ne amministrative che
certamente non onorano
il passato dellAccade-
mia intitolata allo stori-
co prof. Giusto Monaco
: la conseguenza in-
fatti , che come scrive
la Valvo ha interrotta
ogni seria prospettiva
di ricerca nellambito
della drammaturgia an-
tica, con il mondo degli
studi e con la rifessio-
ne critica . Quando al
passato storico del tea-
tro siracusano ante Cri-
sto cui accenno sopra
, da qualche mese e
in parte , pi in questo
aprile, che giovani si-
racusani doc hanno in
studio di ripristinare (
cominciare da Ortigia)
il teatro popolare,
amatoriale, comincia-
to appunto nellisola
di Teocrito, Epicarmo,
Rintone , Eronda, dei
quali purtroppo restano
in biblioteca stralci del-
le loro commediole , del
loro teatro mimiambico
, mimetico, umorista,
popolare.
A Siracusa vige solo Te-
atro classico. Da secoli
manca il teatro ama-
toriale, ma non perch
manchino commedian-
ti, commediograf: Anzi
alcuni gi quotati. E
che i politici hanno altri
interessi da curare, che
sostenere gli sforzi che
fanno ( nei cortili , nel-
le caserme, alla caritas)
per fare uno spettacolo.
La cultura teatrale ob-
bliga Siracusa di avere
oltre il teatro classico
greco-latino, un teatro
popolare amatoriale lo-
cale oltre quello sicilia-
no. Piuttosto , che non
si cancelli il nome di
Epicarmo al Teatro co-
munale , fniti i lavori di
restauro.
Giuseppe La Delfa
Il 10 giugno anche il duce scese
in campo contro gli Alleati. Nella
dichiarazione di guerra alla Francia
e allInghilterra, Mussolini cerc
di dare un signifcato pi ampio
allintervento, come si evince da un
estratto del discorso pronunciato il
10 giugno: Scendiamo in campo
contro le democrazie plutocratiche
e reazionarie dell'Occidente, che,
in ogni tempo, hanno ostacolato la
marcia, e spesso insidiato l'esisten-
za medesima del popolo italiano.
Questa lotta gigantesca non che
una fase dello sviluppo logico del-
la nostra rivoluzione; la lotta dei
popoli poveri e numerosi di braccia
contro gli affamatori che detengo-
no ferocemente il monopolio di tut-
te le ricchezze e di tutto l'oro della
terra; la lotta dei popoli fecondi e
giovani contro i popoli insteriliti e
italiane non riuscirono a sfondare
le linee nemiche, favorite dall'im-
pervio terreno alpino. Gli italiani
subirono perdite maggiori e dimo-
strarono scarsa organizzazione, ar-
retratezza tattica e mediocre mora-
le. Al termine della battaglia delle
Alpi Occidentali a favore dell'Italia
ci sarebbero stati solo alcuni mode-
sti aggiustamenti territoriali (Men-
tone) e la smilitarizzazione della
fascia di confne; svanirono subito,
dopo i colloqui Hitler-Mussolini di
Monaco, i grandiosi progetti del
Duce di spartizione della Francia
(linea del Rodano e Corsica), e di
acquisizione dell'Impero coloniale
africano francese. Infne, l'Italia si
arrese agli alleati , frmando l'ar-
mistizio il 3 settembre, esso venne
reso poi pubblico l'8 settembre suc-
cessivo.
volgenti al tramonto, la lotta tra
due secoli e due idee. nonostante
la rotta generale dell'esercito fran-
cese di fronte ai tedeschi, le truppe
Un momento formale ma che ebbe grosse ripercussioni nella vicenda successiva del paese e del territorio
In foto, casamatta a 2 livelli presso Motta S. Anastasia.
Neapolis: Ripristinare il teatro
popolare nella cavea
La proposta dellintellettuale Giuseppe La Delfa nella constatazione che esso vi manca
muovendo anche da autori antichi appartenenti al mondo classico quali Teocrito.
A seguito di quanto il
giornalista e commedio-
grafo Giuseppe La Delfa
ha scritto su queste pagine
della crisi che travaglia il
teatro a Siracusa, sia con-
sentito (da autore anche
chi iscrive del rinnovamen-
to in Ortigia) esprimere il
consenso a ripristinarvi il
teatro, in quanto vi manca
quello popolare provincia-
le, cominciato da Teocrito.
I siracusani ne lamentano
il bisogno di provvedervi ,
per il prevalere del teatro
classico diretto dallInda e
per fnirla al teatro greco
di allestire spettacoli revi-
sionati allattualit, nel ri-
spetto che si deve alla let-
terariet dei suoi spettacoli
storico-tragici. A proposito
della fame che i siracusani
doggi hanno di avere un
loro teatro stabile e popo-
lare, lo storico Giuseppe
Guarraci li vede nelle sue
cronache protagonisti di
un sogno che nemmeno
in questa epoca riusciran-
no ad avere e che dovrebbe
durare tanto quanto il loro
Teatro classico antico. A
leggere il suo ponderoso
volume Quarantanni di
Storie, Cronache, Perso-
naggi del Teatro siracusa-
no si resta impressionati
dello stragrande numero di
attori registi e politici in-
teressati a dare a Siracusa
un teatro solido. Eppure
non sono riusciti dal 1960
a dare a Ortigia un Teatro
solido, civile per recitarvi
commedie, in cui spec-
chiarvi lattualit, la quo-
tidianit, laffanno di oggi
a vivere socialmente ,in
famiglia , nel rapporto la-
vorativo.
I commedianti non dispon-
gono nemmeno di un ora-
torio dove impratichirsi
a larte di recitare, salvo
accettare il benefcio di
una cantina dismessa o di
un salone pubblico disat-
tivato, per cui non viene
nemmeno ai talentuosi di
montare un palcoscenico
allaperto. il gruppo La
Comarca, del valente com-
mediografo, attore, regista
Tony Fazzina, si vede co-
stretto ad ogni suo spetta-
colo a farsi ospitare a pa-
gamento nel cinema locale
, per il numeroso pubbli-
co che lo segue . A dare a
Siracusa un solido teatrino
- a onta della inettitudine
della politica locale a prov-
vedervi fu un certo Ciccio
Puzzo , di famiglia pupara,
che ne fabbric uno in via
delle Maestranze, intito-
lato lEldorado . Se dur
poco, fu perch la Chiesa
non gli sopport la vis co-
mica grossolana , tendente
alla satira politica e sociale
. Effettivamente vi aveva
recitato in fescennino, ge-
nere di teatro parlato dal
194 ante Cristo in Etruria ,
tra lArno e il Ticino. Co-
munque non se ne dolse,
perch frattanto in Sicilia
nasceva il Teatro dialetta-
le, di cui si appropriarono
tutte le regioni dItalia ,
tranne Siracusa , che non
abiur al teatro di Teocrito
, perch divertente , popo-
lare. Aldo Formosa , che
da professionista si affer-
m in virt del suo teatro
immaginifico,surreale,
perseverante nella ricerca
di un riscatto morale della
umanit ha pure fatto teatro
amatoriale con il suo Don
Ciccio basarocco e con
La fortuna na fmmina
bedda. Riconobbe cio il
teatro dialettale e popolare
indispensabile strumento
di cultura, al servizio del-
la collettivit. Dalle storie
patrie Siracusa sarebbe na
provincia babba, intesa
inattiva, sciocca, sempli-
ciona.
A leggere per il teatrino
dei siracusani doc, Teocri-
to, Eronda , si ride fn dai ti-
toli del loro teatrino , come
ne Le siracusane lamore
coniugale un lamento tra
donne contro i propri ma-
riti: le mogli ne lamentano
le stranezze, la diffcolt di
viverci accanto, tutta una
vita . Gli autori. I diversi
autori teatrali del tempo
scrivevano alcuni in dia-
letto , altri in forbita lingua
classica, come nel teatrino
Patron di bordello , il le-
none , il magnaccia, vanta
con orgoglioso tronfo, il
suo lavoro, di essere un da-
tore di lavoro , nel mercato
pi antico del mondo. Ci si
divertiva alle commediole
La conversazione intima
tra le ragazze , o se in sce-
na erano I segretucci fem-
minili . Nello spettacolo
Il Maestro si recitava di
madri obbligate a portare a
scuola il fglio scapestrato,
perch spettava allinse-
gnante educarlo a nerbate,
tante quanto grave era la
sua colpa.
In foto, momento del Prometeo rappresentato al teatro greco di Siracusa.
LIstituto nazionale del Dram-
ma Antico avrebbe dovuto il 16
maggio ricordare il suo debutto
festeggiato 100 anni fa al Teatro
Greco con lAgamennone, se-
nonch leggo su La Sicilia del
5 maggio, a frma della vostra
corrispondente, Laura Valvo, che
il festeggiamento non avr luogo,
perch in corso una vasta in-
chiesta sulla gestione dellIstituto
per beghe politiche e guerre
intestine di tipo amministrati-
vo che non onorano certamente
il passato dellInda. Da siracu-
sano doc, divenuto catanese di
adozione, sento il dovere (nella
qualit anche di storico del tea-
tro) di unirmi al mondo culturale
e particolarmente a quello are-
tuseo, in difesa dellAccademia
intitolata a Giusto Monaco, visto
e considerato che lavvenimento
offende lo spirito culturale e
drammatico dellantico Teatro
siracusano come dice la giorna-
lista. Che aggiunge: Si rotta
ogni seria prospettiva di ricerca
nellambito della drammaturgia
antica, con il mondo degli studi
e con la rifessione critica. Da
siracusano verace, credo che
mi tocchi (anche in questa mia
venerabile et di 96 anni com-
piuti) prendere la parola per il
fatto che in questi giorni circola
nel capoluogo aretuseo un mio
intervento in difesa del diritto
che hanno i nuovi commediograf
locali di essere sostenuti nel loro
sforzo di ripristinare il teatro
popolare amatoriale, cominciato
ante Christo da siracusani anti-
chi veraci: Teocrito, Epicarmo,
Rintone, Eronda, autori del
Teatro mimiambo, mimetico,
realista, umorista, del tipo di cui
la vicina Catania inonda la cul-
tura teatrale amatoriale, nei suoi
molti teatri. Purtroppo a Siracusa
e in provincia mancano appunto
questi palcoscenici amatoriali,
ma non certo gli autori. Alla
Fita siracusana, cui aderiscono
gli amatoriali, sono scritte 14
associazioni e si contano gi i
nomi di rilievo negli spettacoli
che no proft riescono a fare
in parrocchia, in luoghi ovunque
c la disponibilit civile o an-
che militare. Premia sempre la
loro fatica attorale,la volont e la
passione di salire il palcoscenico,
con la direzione artistica di chi
conta gi come anche autore: si
citano Paolo Albano, Aldo For-
mosa, Tony Fazzina, Giuseppe
La Delfa, Agostino La Fata,
Ciccio Abela. (articolo tratto da
un quotidiano regionale).
Ne parla anche la stampa regionale
10 10 GIUGNO 2014, MARTED 10 GIUGNO 2014, MARTED 11
Citt: Accade a Siracusa e al suo teatro
Lappassionata difesa della fondazione INDA formulata dallintellettuale Giuseppe La Delfa
Nel desiderio vivo dei siracusani veraci il ripristino del contenitore teatrale ante Christum nato
Ricorrenze: 74 anni fa lItalia in guerra
Che sta accadendo a
Siracusa a proposito
del suo teatro? Lisola
di Ortigia , la parte pi
antica di Siracusa, sta
vivendo una primave-
ra teatrale per se stessa
storica perch riguarda
lIstituto del Dramma
Antico e il desiderio
dei siracusani veraci
di ripristinare lantico
teatro ante Cristo. Il
16 aprile di questanno
avrebbe dovuto aver
luogo in citt il festeg-
giamento dei 100 anni
dellInda, a ricordo del
suo spettacolo inau-
gurale avvenuto il 16
aprile del 1914 con la
messa in scena al Te-
atro greco dellopera
Agamennone , prima
tragedia della trilogia
Orestea di Eschilo. Pur-
troppo avvenuta ed
in corso allIstituto
una crisi inattesa che la
giornalista siracusana
Laura Valvo ha indicato
sul quotidiano La Sici-
lia dovuta a beghe po-
litiche e guerre intesti-
ne amministrative che
certamente non onorano
il passato dellAccade-
mia intitolata allo stori-
co prof. Giusto Monaco
: la conseguenza in-
fatti , che come scrive
la Valvo ha interrotta
ogni seria prospettiva
di ricerca nellambito
della drammaturgia an-
tica, con il mondo degli
studi e con la rifessio-
ne critica . Quando al
passato storico del tea-
tro siracusano ante Cri-
sto cui accenno sopra
, da qualche mese e
in parte , pi in questo
aprile, che giovani si-
racusani doc hanno in
studio di ripristinare (
cominciare da Ortigia)
il teatro popolare,
amatoriale, comincia-
to appunto nellisola
di Teocrito, Epicarmo,
Rintone , Eronda, dei
quali purtroppo restano
in biblioteca stralci del-
le loro commediole , del
loro teatro mimiambico
, mimetico, umorista,
popolare.
A Siracusa vige solo Te-
atro classico. Da secoli
manca il teatro ama-
toriale, ma non perch
manchino commedian-
ti, commediograf: Anzi
alcuni gi quotati. E
che i politici hanno altri
interessi da curare, che
sostenere gli sforzi che
fanno ( nei cortili , nel-
le caserme, alla caritas)
per fare uno spettacolo.
La cultura teatrale ob-
bliga Siracusa di avere
oltre il teatro classico
greco-latino, un teatro
popolare amatoriale lo-
cale oltre quello sicilia-
no. Piuttosto , che non
si cancelli il nome di
Epicarmo al Teatro co-
munale , fniti i lavori di
restauro.
Giuseppe La Delfa
Il 10 giugno anche il duce scese
in campo contro gli Alleati. Nella
dichiarazione di guerra alla Francia
e allInghilterra, Mussolini cerc
di dare un signifcato pi ampio
allintervento, come si evince da un
estratto del discorso pronunciato il
10 giugno: Scendiamo in campo
contro le democrazie plutocratiche
e reazionarie dell'Occidente, che,
in ogni tempo, hanno ostacolato la
marcia, e spesso insidiato l'esisten-
za medesima del popolo italiano.
Questa lotta gigantesca non che
una fase dello sviluppo logico del-
la nostra rivoluzione; la lotta dei
popoli poveri e numerosi di braccia
contro gli affamatori che detengo-
no ferocemente il monopolio di tut-
te le ricchezze e di tutto l'oro della
terra; la lotta dei popoli fecondi e
giovani contro i popoli insteriliti e
italiane non riuscirono a sfondare
le linee nemiche, favorite dall'im-
pervio terreno alpino. Gli italiani
subirono perdite maggiori e dimo-
strarono scarsa organizzazione, ar-
retratezza tattica e mediocre mora-
le. Al termine della battaglia delle
Alpi Occidentali a favore dell'Italia
ci sarebbero stati solo alcuni mode-
sti aggiustamenti territoriali (Men-
tone) e la smilitarizzazione della
fascia di confne; svanirono subito,
dopo i colloqui Hitler-Mussolini di
Monaco, i grandiosi progetti del
Duce di spartizione della Francia
(linea del Rodano e Corsica), e di
acquisizione dell'Impero coloniale
africano francese. Infne, l'Italia si
arrese agli alleati , frmando l'ar-
mistizio il 3 settembre, esso venne
reso poi pubblico l'8 settembre suc-
cessivo.
volgenti al tramonto, la lotta tra
due secoli e due idee. nonostante
la rotta generale dell'esercito fran-
cese di fronte ai tedeschi, le truppe
Un momento formale ma che ebbe grosse ripercussioni nella vicenda successiva del paese e del territorio
In foto, casamatta a 2 livelli presso Motta S. Anastasia.
Neapolis: Ripristinare il teatro
popolare nella cavea
La proposta dellintellettuale Giuseppe La Delfa nella constatazione che esso vi manca
muovendo anche da autori antichi appartenenti al mondo classico quali Teocrito.
A seguito di quanto il
giornalista e commedio-
grafo Giuseppe La Delfa
ha scritto su queste pagine
della crisi che travaglia il
teatro a Siracusa, sia con-
sentito (da autore anche
chi iscrive del rinnovamen-
to in Ortigia) esprimere il
consenso a ripristinarvi il
teatro, in quanto vi manca
quello popolare provincia-
le, cominciato da Teocrito.
I siracusani ne lamentano
il bisogno di provvedervi ,
per il prevalere del teatro
classico diretto dallInda e
per fnirla al teatro greco
di allestire spettacoli revi-
sionati allattualit, nel ri-
spetto che si deve alla let-
terariet dei suoi spettacoli
storico-tragici. A proposito
della fame che i siracusani
doggi hanno di avere un
loro teatro stabile e popo-
lare, lo storico Giuseppe
Guarraci li vede nelle sue
cronache protagonisti di
un sogno che nemmeno
in questa epoca riusciran-
no ad avere e che dovrebbe
durare tanto quanto il loro
Teatro classico antico. A
leggere il suo ponderoso
volume Quarantanni di
Storie, Cronache, Perso-
naggi del Teatro siracusa-
no si resta impressionati
dello stragrande numero di
attori registi e politici in-
teressati a dare a Siracusa
un teatro solido. Eppure
non sono riusciti dal 1960
a dare a Ortigia un Teatro
solido, civile per recitarvi
commedie, in cui spec-
chiarvi lattualit, la quo-
tidianit, laffanno di oggi
a vivere socialmente ,in
famiglia , nel rapporto la-
vorativo.
I commedianti non dispon-
gono nemmeno di un ora-
torio dove impratichirsi
a larte di recitare, salvo
accettare il benefcio di
una cantina dismessa o di
un salone pubblico disat-
tivato, per cui non viene
nemmeno ai talentuosi di
montare un palcoscenico
allaperto. il gruppo La
Comarca, del valente com-
mediografo, attore, regista
Tony Fazzina, si vede co-
stretto ad ogni suo spetta-
colo a farsi ospitare a pa-
gamento nel cinema locale
, per il numeroso pubbli-
co che lo segue . A dare a
Siracusa un solido teatrino
- a onta della inettitudine
della politica locale a prov-
vedervi fu un certo Ciccio
Puzzo , di famiglia pupara,
che ne fabbric uno in via
delle Maestranze, intito-
lato lEldorado . Se dur
poco, fu perch la Chiesa
non gli sopport la vis co-
mica grossolana , tendente
alla satira politica e sociale
. Effettivamente vi aveva
recitato in fescennino, ge-
nere di teatro parlato dal
194 ante Cristo in Etruria ,
tra lArno e il Ticino. Co-
munque non se ne dolse,
perch frattanto in Sicilia
nasceva il Teatro dialetta-
le, di cui si appropriarono
tutte le regioni dItalia ,
tranne Siracusa , che non
abiur al teatro di Teocrito
, perch divertente , popo-
lare. Aldo Formosa , che
da professionista si affer-
m in virt del suo teatro
immaginifico,surreale,
perseverante nella ricerca
di un riscatto morale della
umanit ha pure fatto teatro
amatoriale con il suo Don
Ciccio basarocco e con
La fortuna na fmmina
bedda. Riconobbe cio il
teatro dialettale e popolare
indispensabile strumento
di cultura, al servizio del-
la collettivit. Dalle storie
patrie Siracusa sarebbe na
provincia babba, intesa
inattiva, sciocca, sempli-
ciona.
A leggere per il teatrino
dei siracusani doc, Teocri-
to, Eronda , si ride fn dai ti-
toli del loro teatrino , come
ne Le siracusane lamore
coniugale un lamento tra
donne contro i propri ma-
riti: le mogli ne lamentano
le stranezze, la diffcolt di
viverci accanto, tutta una
vita . Gli autori. I diversi
autori teatrali del tempo
scrivevano alcuni in dia-
letto , altri in forbita lingua
classica, come nel teatrino
Patron di bordello , il le-
none , il magnaccia, vanta
con orgoglioso tronfo, il
suo lavoro, di essere un da-
tore di lavoro , nel mercato
pi antico del mondo. Ci si
divertiva alle commediole
La conversazione intima
tra le ragazze , o se in sce-
na erano I segretucci fem-
minili . Nello spettacolo
Il Maestro si recitava di
madri obbligate a portare a
scuola il fglio scapestrato,
perch spettava allinse-
gnante educarlo a nerbate,
tante quanto grave era la
sua colpa.
In foto, momento del Prometeo rappresentato al teatro greco di Siracusa.
12 10 GIUGNO 2014, MARTED
Etica di Cristo Ges: quando la fede
comportamento e stile di vita
di Roberto Tondelli
Quando ci si chiede in che
cosa consista letica di
Cristo, va ricordato che lE-
vangelo esorta i cristiani a
comportarsi in modo degno
della chiamata che Dio ha
rivolto loro tramite la Sua
Parola. LEvangelo viene
infatti annunciato ogni
volta che si parla di Cristo
Ges morto-e-risorto per
tutti e specialmente ogni
volta che i credenti pren-
dono assieme la Cena del
Signore, nel primo giorno
della settimana (domeni-
ca). Questo comportamen-
to degno caratterizzato
da: umilt, mansuetudine,
tolleranza, mutua soppor-
tazione, sforzo di conserva-
re lunit spirituale con il
legame della pace in Cristo.
Il discepolo ravveduto che
per fede stato immerso
in Cristo chiede a Dio la
forza di comportarsi in
modo degno di Dio. Ac-
quisisce cos una regalit,
una nobilt danimo e di
comportamento che gli
permettono di crescere
spiritualmente verso la
statura perfetta di Cristo,
Maestro e esempio ottimo
di fede, sempre presente
fra i Suoi discepoli: Cristo
infatti non ha sostituti che
possano prenderne il posto.
Il cristiano bandisce la
menzogna, perch Dio non
mente mai. Il credente evita
sotterfugi e mezze verit,
agisce e parla con veracit,
perch segue Ges Cristo
che personifcazione della
verit.
Il cristiano perci non si
comporta mai in maniera
bassa, egoistica. Anzi tiene
un atteggiamento nobile
verso persone e cose. Il
discepolo di Cristo consa-
pevole di non essere un iso-
lato nella societ, ma ha un
forte senso di appartenenza
alla comunit di cristiani
come pure al suo prossi-
mo che egli ama come se
stesso. Questo amore non
flantropia o simpatia o
capacit di accattivarsi le
simpatie della gente con
qualche battuta ad effetto.
invece un amore alto,
mosso dallamore verso
Dio stesso.
Il cristiano saggio non fa
posto a satana. Si corregge
per tempo, e quando deve
ravvedersi lo fa presto,
attuando subito frutti degni
del pentimento. Purtrop-
po infatti col passare del
tempo si tende a trovare
sempre nuove ragioni
per i propri comportamenti
sbagliati. Cos si fa posto
al male e si chiude la porta
a Cristo Ges.
Il vero credente, invece,
realmente un imitatore del
Padre celeste.
Lui il solo e unico Padre
di tutti. Cos la fede diviene
per il cristiano il suo modo
di vivere. La correzione
frutto nobile di disciplina
amorevole. Chi non ama
essere corretto uno stolto,
dice la Bibbia. La fede in
Cristo non n unastra-
zione n un modo per in-
superbirsi verso gli altri. Al
contrario, la fducia in Dio
ha a che fare con lumilt
profonda.
Il cristiano non usa mai
parole cattive verso gli
altri: calunnie, maldicenze,
invenzioni vere e proprie,
giudizi sommari e privi di
fondamento sono indegni
del credente che imita Dio.
La gente abituata a gridare
per aver ragione, a sfornare
versetti della Bibbia pen-
sando di evangelizzare,
a parlare alle spalle altrui
o a danneggiare gli altri
con la calunnia per cercare
di innalzare se stessi e la
propria causa, ecco queste
persone non possono dire
di seguire letica di Cristo.
Esse sono tristi parodie
teatrali del cristianesimo. Il
cristiano maturo non solo
non usa la calunnia, ma
neppure la ascolta n le d
credito, perch indegna
di Dio e dei fgli di Dio.
Ricordiamo: la parola
Dio. Usarla male colpire
Dio stesso. Ecco perch il
credente evita amarezze,
crucci, parole offensive,
malignit: egli dice un
deciso no a tutto questo.
Piuttosto ricerca e pratica
benignit, misericordia,
rendimento di grazie: e
dice un deciso s a queste
cose degne.
Il cristiano non per la
fornicazione in nessun
caso. Anche se tutta la
societ umana accettas-
se la fornicazione come
stile di vita (forse ci sta
accadendo anche oggi?),
il discepolo e la discepola
di Cristo si comportano
in modo diverso. Perch?
Perch sono imitatori del
Padre celeste. Il cristiano
evita avarizia, egoismo,
disonest, superfcialit,
banalit, cose sconvenienti
che creano imbarazzo e
guai a s e agli altri. A
tali cose il cristiano e la
cristiana non partecipano
in nessun modo. Anzi le
rimproverano. Per i cri-
stiani disonesto perfno
ripetere tali cose. La luce di
Cristo evidenzia e rimpro-
vera queste cose negative
e pu risvegliare i morti
nel peccato alla luce del
ravvedimento.
I cristiani non possono
essere disavveduti, stolti,
testardi, superfciali. Deb-
bono capire bene la volont
del Signore.
Non si scambia il Bene
eterno con Dio per un
falso bene momentaneo di
quaggi. La fede in Cristo
non semplice religione,
ma anzitutto uno stile di
vita: la vita eterna (= con
Dio) inizia qui-e-ora con
un modo di vivere degno
di fgli amatissimi di Dio
che imitano Dio. Questa
la vera dottrina (= inse-
gnamento) di Dio. Qui sta
la Vita in Cristo. Il resto
fnzione, furberia, morte.
Letica di Ges Cristo
amore e vita e verit.
Questa la pratica e questo
linsegnamento della Sua
chiesa (via Modica, 3 di
fronte allingresso dellI-
stituto Insolera - conversa-
zioni bibliche settimanali:
mercoled ore 20 e culto
al Signore domenica ore
10.30 - info: 093124639
- 3404809173 - email:
chiesadicristo@alice.it).


SPORT Siracusa
10 GIUGNO 2014, MARTED 15
A Siracusa, come al-
trove del resto, chiss
perch quando si parla
di tifosi, si allude solo
ai frequentatori delle
curve, dimenticando
tutti coloro che ama-
no seguire invece la
squadra del cuore dalla
gradinata o dalla tribu-
na, considerati proba-
bilmente dei semplici
passanti domenicali,
capitati per caso dal-
le parti di via Piave ed
entrati allo stadio per
semplice curiosit.
E vero che diffcil-
mente, specialmente
in tribuna, appaio-
no striscioni o si im-
provvisano cori, ma
al di l di quello che
pu sembrare un tifo
allacqua di rose, non
raro imbattersi in
casi da libro Cuore
come quello del fglio
che col suo primo sti-
pendio ha regalato al
padre, appassionato
tifoso, ma pensionato
al minimo, un abbona-
I tifosi non sono solo quelli!
presenti nella buona
e nella cattiva sor-
te. Gente che non ha
mai chiesto e che non
chieder mai entrate
di favore , che ritiene
invece doveroso pas-
sare dal botteghino,
gente normale che non
usa slogan, che non
colleziona diffde, che
non distoglie dai com-
piti istituzionali i tutori
dellordine, e che pro-
prio per questa diver-
sit e per questo attac-
camento pi riservato,
ma comunque sempre
caloroso e spontaneo,
meriterebbe maggiore
considerazione.
A cominciare dai gio-
catori. Chiamati ad
estendere, per par con-
dicio e per doveroso
rispetto, agli spettatori
di gradinate e alle tri-
bune, quella sorta di
inchino che, riser-
vato com solo alle
curve, sa tanto di piag-
gera e di sudditanza.
Armando Galea
Sottovalutato e ignorato invece il sostegno che arriva dalle tribune e dalle gradinate
ca si arrampica a fa-
tica sui gradoni della
tribuna per godersi il
suo Siracusa e che una
volta guadagnata la so-
lita posizione esclama
esausto ma trionfante
anche oggi ce lho
fatta. O come quel
ragazzino che improv-
visandosi telecronista,
dal suo cellulare ag-
giornava il pap, fuori
sede per lavoro, sulle
sorti dellincontro che
si stava disputando
al De Simone. Ma il
pre-partita e gli inter-
valli in tribuna o in
gradinata sono vissuti
anche sullonda dei
ricordi. Memorie di
epiche, incancellabili
gesta, di incontri acca-
niti, di vittorie sudate,
di sconftte patite, di
campionati condotti
alla grande e di altri
fniti male. Ma anche
memorie di vecchi,
assidui frequentatori,
la cui schiera di anno
in anno si assottiglia
drammaticamente per
quella legge di natu-
ra che non fa sconti
neanche ai tifosi doc
come quelli che, per
quel che possono,
sono e continueran-
no ad essere sempre
mento alle partite del
Siracusa e alla madre
il corrispettivo della
spesa settimanale.
O come quello dellul-
trasettantenne che
quasi non si regge in
piedi, che la domeni-
Equitazione. Al Memorial Ivan
Romano trionfa Red Jo
Mister Vincenzo Caruso il dominatore del Mediterra-
neo. Il giovane allenatore siracusano, grazie ai suoi Red
Jo e Pontalibre, conquista il podio del X Memorial Ivan
Romano, che ha ricorda il fantino siracusano scomparso
tragicamente in un incidente stradale e che per il premio
Ester Phillips ha impegnato i migliori 3 anni e oltre sul-
la distanza dei 1500 metri di pista piccola.
Si raccontato in cronaca di una arrivo combattuto tra
i fantini Giuseppe Ercegovic e Carmelo Zappulla, en-
trambi non disposti a mollare la presa. A uscire vittorio-
so dal duello il primo, che in sella a Red Jo, stravolge
ogni pronostico e alza al cielo la coppa offerta dalla fa-
miglia Romano.
Ma c bagarre anche nelle retrovie dove Vittoria day
sfda Notte dei Desideri e riesca strappargli la terza mo-
neta. Plauso al trainer Caruso che replica a distanza di
un anno, quando Dr Planet lo fece salire nella stessa
occasione sul carro del vincitore.
Per il contorno, non delude Piccolo Bazar che, con in
regia Giuseppe Gentilesca, fa bene il suo dovere al con-
fronto di una categoria alla sua portata. lui a trovare
la soluzione vincente del qualitativo discendente sullo
sprint in pista sabbia, che ha mandato i pista ancora i tre
anni e oltre al via, assegnando il posto donore al getto-
natissimo Class Life e la terza piazza al favorito Excel
Pride. Tutto come da pronostico.
Seguendo la moda nazionale, anche a Siracusa il tifo esclusiva delle curve
Semi-contact. Il guerriero dagli occhi di ghiaccio
Massimo Romano, si aggiudica il titolo mondiale
Dopo i tre titoli ita-
liani consecutivi, il
guerriero dagli oc-
chi di ghiaccio Mas-
simo Romano, torna
da Verona con una
grandissima vittoria
ottenuta alla 4 edi-
zione dei Campiona-
ti Mondiali Kombat
League, nella disci-
plina dei semi-con-
tact categoria -85Kg.
Oltre 2.000 atleti
pi di 50 paesi par-
tecipanti provenienti
da cinque continenti
, 150 arbitri e giudi-
ci ,30 aree di gare in
12.000 metri quadrati
di superfce di gara,
questi sono i nume-
ri di una manifesta-
zione unica nel suo
genere. Round dopo
round, incontro dopo
incontro, il guerriero
aretuseo riuscito ad
eliminare, come il pi
noto rappresentante
di questo sport Jean
Claude Van Damme
nel flm Senza esclu-
sione di colpi tutti i
suoi avversari prove-
nienti da ogni parte
del mondo, nei tata-
mi allestiti per loc-
casione nella fera di
Verona. A differenza
del full contact. l'in-
contro viene fermato
dall'arbitro ogni qual
volta una tecnica vie-
ne portata a punto e
questa la differenza
che la contraddistin-
gue di pi dalle altre
specialit. Il vincito-
re dell'incontro co-
lui che, al termine del
tempo prestabilito ha
accumulato pi punti
dell'altro. In caso di
pareggio, si effettue-
r in alcuni casi un ul-
teriore round supple-
mentare di due minuti
e se il risultato doves-
se rimanere ancora
in parit si andr alla
"prima tecnica", dove
vince l'avversario che
riesce a portare a se-
gno la prima tecnica
pulita .I punti vanno
da uno a tre a secon-
do della tecnica usata
16 10 GIUGNO 2014, MARTED
e del bersaglio colpi-
to. Tutte le tecniche
portate a segno con
le braccia valgono un
punto, mentre le tec-
niche di gamba val-
gono un punto porta-
te a segno sul corpo
(dal petto alla cintura
escluse le braccia e
la schiena), due punti
se colpiscono il ca-
schetto (ogni parte
della testa compresa
la nuca) e un punto
in pi se la tecnica
saltata (quando viene
portata a punto senza
appoggio sul tatami
da parte di entrambe
le gambe). Massimo
Romano ha dovuto
fare affdamento alle
sue qualit tecniche
individuali ed all
esperienza maturata
in questi anni per ri-
uscire a contenere gli
avversari. Nella fna-
le, tutta italiana, dopo
una partenza in salita,
riuscito a superare
lavversario con de-
gli ottimi blitz piaz-
zando dei hook kick a
corpo e chiudendo un
match combattutissi-
mo con il punteggio
fnale di 9-11 . Sono
molto contento-ha
dichiarato Massimo
Romano- i miei sacri-
fci e quelli di coloro
che mi stanno vicino
hanno contribuito a
coronare il mio sogno
mondiale. La fnale
stata durissima e lo
dimostrano i nume-
rosi colpi ricevuti e
portati a segno duran-
te la fnale. Adesso un
meritato riposo e poi
chiss.
Salvatore Cavallaro
Buona la prima in casa Ortigia,
che porta a casa un successo, sen-
za alcun diritto di replica contro
il Quinto, nella prima sfda di se-
mifnale promozione. Alla Calda-
rella i ragazzi di Gino Leone si
impongono col punteggio di 8-2,
al termine di una gara non bella,
ma ricca di agonismo. Da segna-
lare le pessime prove di entrambe
le squadre nelle realizzazioni con
luomo in pi, 1/8 per i padroni
di casa, solo 1/11 per la banda di
mister Paganuzzi.
Adesso si vola in Liguria con la
consapevolezza di poter centrare
la fnale e con la tranquillit di una
eventuale bella nuovamente tra
le mura amiche della Caldarella.
S.C.
Pallanuoto A2/M.Buona la prima
per i biancoverdi di mister Leone

Das könnte Ihnen auch gefallen