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4 ANNO 2 - NUMERO 6

Finanza
rosa.
Dieci
donne
che ce
lhanno
fatta
Devono combattere
soprattutto contro
i pregiudizi.
Eppure, allestero,
sono gi a capo
di colossi come il
Banco Banesto e la
Borsa di Londra.
Ecco le italiane che
hanno agguantato
il potere, in banca.
Parola di 1600
maschi
04-11 DONNE 27-12-2005 11:00 Pagina 4
COVER STORY
5 ANNO 2 - NUMERO 6
di Armanda Livi
M
a chi lo dice che le donne non conta-
no. Ana Botn ha trasformato il Banco
Banesto, la pi importante banca com-
merciale spagnola (Gruppo Banco Santander, il
quarto gruppo bancario in Europa), di cui Exe-
cutive Chairman, in una macchina che fa sol-
di, come scrive Fortune. Il prestigioso magazine
colloca Botn allottavo posto nella sua annuale
classifica delle donne (e degli uomini) pi potenti
al mondo: L'anno scorso i profitti sono aumen-
tati del 9% raggiungendo quota 3 miliardi di dol-
lari, quando ha deciso di affidare a Microsoft lo
sviluppo del software per lo small business. Que-
st'anno l'incremento stato maggiore, pari al
20%. Botn la prima delle executive nel setto-
re banca e finanza. Perch, in realt, la numero
uno delle donne che contano Anne Lauvergeon,
francese, a capo di Areva, limpresa transalpina
leader al mondo nel settore nucleare. Unaltra che
macina utili.
Ma con la sola eccezione di Marina Berlusconi
(sesto posto per il presidente di Fininvest), le ma-
nager italiane restano le grandi assenti dalle clas-
sifiche internazionali di fine anno. Classifiche do-
ve francesi, spagnole, canadesi sono ben rappre-
sentate. Daltro canto, che non sia ancora tempo
di primavera per la finanza rosa italiana, non
una sorpresa.
Ma quante italiane ce lhanno fatta? Banking lo
ha chiesto a un campione di 1.600 dirigenti di
banca. Il 10% ha risposto con entusiasmo, pro-
ponendo uno o pi nomi. E cos possibile pro-
clamare per la prima volta La donna pi poten-
te della finanza rosa italiana. E di eleggere con
lei nove numeri due. E un gioco. O qualcosa
di pi. Ma serve soprattutto per portare sotto la
luce dei riflettori volti, esperienze, storie di lavo-
ro che stanno cambiando, nel profondo, la ban-
Dallalto: Marina Tabacco,
direttore area Torino e responsa-
bile coordinamento Piemonte
Sanpaolo IMI; Elisabetta Petrucci,
direttore centrale pianificazione
strategica RAS; Carla Patrizia
Ferrari, capo direzione enti e
aziende pubbliche Banca Opi;
Nella pagina accanto: Patrizia
Zambianchi, CEO GE Money Bank
Le 10 pi potenti, in assoluto
RANKNOME SOCIET INCARICO
1 Anne Lauvergeon Areva Chairman
2 Xie Qihua Shanghai Baosteel Group Chairman
3 Marjorie Scardino Pearson CEO
4 Linda Cook Royal Dutch Shell Executive Director, Gas & Power
5 Tomoyo Nonaka Sanyo Electric Chairman and CEO
6 Marina Berlusconi Fininvest Chairman
7 Nancy McKinstry Wolters Kluwer Chairman and CEO
8 Ana Botn Banco Banesto Executive Chairman
9 Mary Ma Lenovo Chief Financial Officer
10 Fumiko Hayashi Daiei Chairman and CEO
Dalla classifica della rivista Fortune, le donne con incarichi di
maggior prestigio nellindustria, nella finanza e nei servizi. La
numero uno, Anne Lauvergeon, 47 anni, francese, a capo di Areva,
limpresa transalpina leader al mondo nel nucleare
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6 ANNO 2 - NUMERO 6
... E IN ITALIA
Votate dai lettori di Banking
Dalla classifica della rivista Fortune, le 5
manager del settore bancario e finanzia-
rio meglio piazzate in classifica (in
parentesi la posizione).
ANA BOTIN , EXECUTIVE CHAIRMAN
BANCO BANESTO (8)
Botn (foto accanto), 45 anni, a capo
della banca commerciale spagnola pi
importante che fa parte del Gruppo
Banco Santander, il quarto gruppo
bancario in Europa. Le
stato anche chiesto di
entrare nel gruppo
Santander, che ha
acquistato di recente la
inglese Abbey, quando il
padre andato in
pensione, ma ha preferito
occuparsi ancora del
Banco Banesto, che ha
trasformato in una
macchina che fa soldi. L'anno scorso i
profitti sono aumentati del 9% raggiun-
gendo quota 3 miliardi di dollari,
quando ha deciso di affidare a Microsoft
lo sviluppo del software per lo small
business. Quest'anno l'incremento stato
maggiore, pari al 20%.
CLARA FURSE, CEO LONDON STOCK
EXCHANGE (19 )
Furse preferisce un basso profilo, evitando
le attenzioni che inevitabilmente
attraggono gli alti papaveri della City.
Ma riuscita a entrare nelle cronache
perch ha cercato in ogni modo di
rendere la Piazza Affari londinese
indipendente. La 48enne canadese ha
rifiutato una offerta dalla borsa tedesca
cos come da Euronext, proprietaria della
Borsa di Parigi. Adesso sta ponderando
l'offerta della banca australiana
Macquarie: ci si aspetta che che la Furse
rimanga sotto i riflettori.
BARBARA STYMIEST, CEOROYAL BANK
OF CANADA (34)
Stymiest (foto a destra) ha raggiunto il
secondo incarico pi importante nella
prima banca canadese lo scorso gennaio
dopo una corsa di 5 anni di successi come
prima donna CEO della Borsa di Toronto,
che ha resa pubblica e ha incrementato
la capitalizzazione di mercato del 20%.
Oggi la 49enne top manager dovr
correre in modo pi soft alla Royal Bank
con un reddito nel 2004 pari a 14,6
miliardi di dollari che recentemente ha
subito una flessione di 500 milioni di
dollari per gli effti del caso Enron.
AMELIA FAWCETT, VICE CHAIRMAN
MORGAN STANLEY INTERNATIONAL
(43)
Nata a Boston, avvocato con esperienza -
ha lavorato per lo studio Sullivan &
Cromwell prima di approdare alla
LE PI POTENTI ALLESTERO ...
Chi lha detto che non contano
Un campione di 1600 dirigenti bancari ha
segnalato a Banking dove il potere al femmini-
le in Italia. Le schede delle pi votate sono qui
sotto, in rigoroso ordine alfabetico.
LUCIA ARIANO, DIRETTORE CONTROLLO DI GESTIONE
SANPAOLO IMI
Laurea in economia con tesi sulle concentrazioni
bancarie, Lucia Ariano fin dal suo ingresso in
Sanpaolo, nel 1981, si occupata di rendicontazio-
ne e attivit di pianificazione, sia in Italia sia
allestero. La Ariano continua a definire il suo ruolo
amministrativo, pi che operativo. Di fatto, alle
mani di Lucia Ariano sono affidati i delicati equilibri
del controllo della gestione. E nel suo ufficio che si
svolge lintera attivit di programmazione, rendicon-
tazione, controllo e posizionamento competitivo del
Gruppo Sanpaolo IMI, reti commerciali comprese.
TIZIANA BERNARDI, AMMINISTRATORE DELEGATO
UNICREDIT PRODUZIONI ACCENTRATE
Comincia nel 1976 in Banca dAmerica e dItalia
nella filiale estera, in Lussemburgo. Nell89 entra in
Banca Fideuram dove assume la responsabilit
dellorganizzazione amministrativa. E anche
rappresentante nel Comitato dei Principi Contabili
del Gruppo IMI e si occupa anche della fusione con
Banca Malusardi e dello spin off di Fideuram SIM e
dellagenzia di assicurazione. Nel 1996 passa in
Cariverona e arriva in UniCredit nel 1998 come
responsabile del Servizio Organizzazione. Un anno
dopo responsabile del Centro Servizi del Credito
Italiano e dal settembre 1999 amministratore
delegato di UniCredit Produzioni Accentrate, la
societ che fornisce i servizi amministrativi e la
formazione tecnica di base al Gruppo UniCredit
MARIA GIUSEPPINA BRUSTIA, DIRETTORE CENTRALE
FINANZA RASBANK
Novarese (di Gozzano), la 47enne Maria Giuseppina
Brustia diventata direttore centrale finanza di
RasBank, la Banca rete del Gruppo RAS, nel 2002,
dopo essere stata direttore generale di Rasfin Sim.
Con una laurea in economia all'Universit di Pavia,
la Brustia maturata negli USA nel settore del
Corporate Finance e dellEquity Capital Market.
membro del Consiglio di Amministrazione della RAS
Asset Management e di Rasfin Sim.
ANNA CRACCO, DIRETTORE GENERALE BAI
Vicentina (di Montebello Vicentino), 53 anni, coniugata e
con una figlia, Anna Cracco direttore generale della
Banca Artigianato e Industria (Gruppo Creval) dal 2004.
Da sempre legata alla sua citt, dove ha svolto intera-
mente la carriera entrando in banca nel 1976, per
concorso, alla Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e
Belluno (diventata Cariverona) Cracco diventa, nel 1987,
direttore della filiale di Camisano vicentino e quindi
prima donna direttore di filiale del Veneto . Nel 2002, a
seguito della fusione tra Cariverona e UniCredit, assume
l'incarico di condirettore regionale del Veneto centrale
con responsabilit su 120 filiali del vicentino.
MARIA BIANCA FARINA, DIRETTORE GENERALE POSTE
VITA
Il suo nuovo incarico risale alla met del 2004: un raro
esempio di donna manager nel mondo delle assicurazio-
ni e del gruppo Poste Italiane. Ma Maria Bianca Farina
(foto) si era gi affermata ricoprendo la carica di vice
direttore generale della Compagnia di Assicurazioni INA,
conquistando cos un posto nel top-management del
settore. La sua carriera rivela le qualit indispensabili per
dirigere aziende in settori commerciali competitivi e
caratterizzati ancora da una forte impronta maschile.
CARLA PATRIZIA FERRARI, CAPO DIREZIONE ENTI E
AZIENDE PUBBLICHE BANCA OPI
La Banca Opi la societ del Gruppo Sanpaolo IMI
specializzata nel finanziamento e nell'assistenza finan-
ziaria agli enti pubblici e locali, alle public utilities e ai
progetti infrastrutturali. Per questa attivit Carla Patrizia
Ferrari mette a disposizione una esperienza maturata
presso gli uffici di Francoforte del Servizio Studi della
banca. Ricopre incarichi anche in societ esterne:
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Transdev (CDC), Filse, Finpiemonte (di cui Vice Presiden-
te), Finaosta, AEM Torino. Competenza tecnica, abilit
relazionali, vocazione internazionale: quando si tratta di
mettersi in gioco, non si tira mai indietro.
PAOLA MERCANTE, DIRETTORE GENERALE GENIAL-
LOYD RAS
Lunga esperienza nell'area commerciale di grandi gruppi
finanziari internazionali. Grande attenzione, in partico-
lare, ai temi del leasing, dei fondi comuni di investimento
e delle carte di credito, Paola Mercante passata al
settore assicurativo nel 1995. Tra i primi a credere nelle
potenzialit dei nuovi canali di distribuzione, dopo la
creazione e il lancio della compagnia diretta di un
importante gruppo assicurativo, nel 2001 Mercante
approda a Genialloyd, dove ha ricoperto gli incarichi di
vice direttore generale e direttore commerciale.
ELISABETTA PETRUCCI, DIRETTORE CENTRALE
PIANIFICAZIONE STRATEGICA RAS
Con una gavetta fatta alla Andersen Consulting e alla
McKinsey & Co., la 45enne Elisabetta Petrucci appro-
data nel 1994 alla Banca Fideuram. Dove diventa
responsabile direzione sviluppo prodotti. Nel 1997 e fino
al 1998, assume la carica di amministratore delegato di
Fideuram Gestioni Patrimoniali SIM e nel 1998 entra alla
RAS come responsabile direzione rete, coordinando circa
3500 promotori finanziari. Nel 2002, responsabile della
Direzione marketing & private banking seguendo
l'attivit commerciale di supporto ai clienti e alla rete dei
promotori finanziari.
MARTA PICCIOLINI, DIRIGENTE CENTRALE E RESPON-
SABILE DELLA DIVISIONE ICT CONSORZIO OPERATIVO
GRUPPO MPS
Laureata in matematica, la 56enne di San Gimignano,
stata la prima donna ad essere nominata dirigente nel
gruppo Monte Paschi di Siena, nel 1999, dove entrata
nel 1972, da neolaureata. La Picciolini oggi dirige 825
addetti, dislocati in quattro Poli geografici (Mantova,
Firenze, Siena e Lecce), che gestiscono il Sistema Informa-
tivo per tutte le banche del Gruppo attraverso i due CED
di Siena e Firenze.
MARINA TABACCO, DIRETTORE AREA TORINO E
RESPONSABILE COORDINAMENTO TERRITORIALE
PIEMONTE SANPAOLO IMI
Coniugata, 2 figli, la Tabacco uno dei 20 banchieri del
territorio che compongono il modello federale adottato
dal Gruppo Sanpaolo IMI. Manager di esperienza nella
gestione dei progetti per la clientela privata e le famiglie,
siede nel Consiglio di amministrazione di alcune societ
del Gruppo. Rappresentante ABI nel Comitato per
lImprenditoria Femminile della Camera di Commercio di
Torino e presidente della Commissione Regionale ABI del
Piemonte, la Tabacco si adopera da tempo per la
promozione dellimprenditoria femminile, seguendo le
iniziative di microcredito sociale coordinate dalla Banca.
Morgan Stanley nel 1987 - Fawcett, 49
anni, la bancaria pi potente della
City. Come vice chairman della Morgan
Stanley International, ha aiutato la sua
azienda a posizionarsi seconda dietro
solo alla Goldman Sachs in Europa. A
dispetto della sua affollata agenda,
trova ancora il tempo per andare a
pescare alla canna e di divertirsi nella
sua fattoria nel Galles nei fine settimana.
CHANDA KOCHHAR, EXECUTIVE
DIRECTOR ICICI BANK (47)
Le donne sembrano andare forte alla
ICICI Bank, la pi grande banca privata
indiana. Tre su cinque membri del CDA
sono manager rosa e 11 sono tra i top
manager nel businessl. Kochhar, 43
anni, che gestisce un business retail da
1,3 miliardi di dollari la stella che brilla
tra loro. E' riuscita a far crescere il
numero dei clienti a 14 milioni in quattro
anni, rimpiazzando la Citibank come
leader di mercato nelle credit cards. "Ci
crediamo grandi fin dall'inizio,
sostiene.
ca. Alla vincitrice, Patrizia Zambianchi, ammini-
stratore delegato di GE Money Bank, Banking ha
posto alcune domande. Ecco le sue risposte.
Banking: Pochissime donne con potere nelle
banche italiane: cosa ci vuole per cambiare, crea-
re le quote rosa, una donna al top ogni quattro
maschi, come per le parlamentari?
Zambianchi: Non ritengo che le quote rosa rap-
presentino la soluzione allevidente situazione di
disparit in ambito professionale
Banking: E allora?
Zambianchi: Dato che le donne rappresentano
la met del mercato a cui le banche stesse si ri-
volgono, penso che non tarderanno a cambiare
le loro posizioni.
Banking: Mi spieghi meglio?
Zambianchi: Se le banche vorranno essere sem-
pre pi competitive anche nel mercato interna-
zionale e sicure di fornire servizi e prodotti che
rispondano alle reali esigenze di una quota di mer-
cato cos elevata quale quella femminile, do-
vranno contare al loro interno su una maggiore
diversificazione manageriale.
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Paola Mercante,
direttore generale
Genialloyd, RAS. Dopo
una lunga esperienza
nellarea commerciale di
grandi gruppi finanziari
internazionali passata
al settore assicurativo nel
1995 ed entrata in
Genialloyd nel 2001
Nella pagina accanto, in
alto: Anna Cracco,
direttore generale, BAI
(Gruppo Creval).
Vicentina (di Montebel-
lo) , nel 1987 diventa la
prima donna direttore di
filiale nel Veneto
Nella pagina accanto, in
basso: Maria Giuseppina
Brustia, direttore
centrale finanza,
RasBank. Novarese, la
Brustia stata a lungo
negli Usa, dove ha
operato nel settore del
Corporate Finance e
dellEquity Capital
Market.
E membro del consiglio
di amministrazione
della Ras Asset Manage-
ment e di rasfin Sim
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Banking: E la necessit di diversificare che por-
ta con s maggiore apertura
Zambianchi: Penso che la chiave di svolta per
un cambiamento dellattuale situazione di di-
sparit sia la comprensione da parte del sistema
bancario dellimportanza delle donne sia come
manager che come clienti.
Banking: Limpressione che la situazione del-
le donne che lavorano nella finanza sia peggio-
re che nellindustria e nella pubblica ammini-
strazione. I bancari sono i pi cattivi?
Zambianchi: Non credo che i bancari siano pi
cattivi, n che ci siano maggiori difficolt.
Banking: Ma anche nelle classifiche interna-
zionali di Fortune e Forbes le donne non occu-
pano posizioni di rilievo, se si esclude qualche
eccezione come Ana Botn o Clara Furse.
Zambianchi: Le difficolt per una donna che
lavora, a qualsiasi livello, sono rappresentate dal-
la mancanza di unadeguata rete di supporto so-
ciale, di cui gli asili nido sono solo un tassello,
che rendono troppo spesso inconciliabile la rea-
lizzazione professionale e quella familiare.
Banking: E per le banche?
Zambianchi: Per quanto riguarda le banche,
da sempre rappresentano dei centri di potere for-
ti e come tali sono sempre stati molto tutelati,
immagino quindi che si tratti semplicemente di
pochi spazi disponibili. E, come lei stessa dice,
gli uomini proteggono bene il loro potere...
Banking: Lei risultata nel nostro sondaggio,
che ha coinvolto 1600 manager bancari, la pi
votata, la Donna pi potente della finanza ita-
liana. Come ci si sente?
Zambianchi: Sono onorata e ovviamente non
posso che essere gratificata dal risultato di que-
sto sondaggio, ma credo che questa opinione sia
troppo generosa.
Banking: Quali sono le ragioni del successo?
Zambianchi: Ho sempre lavorato con impegno
ZAMBIANCHI
Patrizia Zambianchi, amministratore
delegato di GE Money Bank, e
manager pi votata nel sondaggio di
Banking, laureata a pieni voti
allUniversit Cattolica di Milano in
Economia e Commercio, con indiriz-
zo aziendale e delle imprese. Entra
subito dopo in Deutsche Bank e
contemporaneamente svolge attivit
di assistente presso la cattedra di
Economia Politica ed Economia
Urbana. Grazie alla conoscenza di tre
lingue, frequenta corsi di formazione,
sia tecnica che manageriale in Italia e
allestero. Dopo 4 anni in Deutsche
Bank,approda alla Dun & Bradstreet e
a inizio 2001 entra in Equifax con il
compito di aprire il mercato Italia; le
viene quindi affidata la gestione della
filiale italiana come country manager
e amministratore delegato. Nel 2002
riceve dallALDAC il Premio dellEccel-
lenza Lido Vanni e la sua storia viene
raccontata nel libro di Cinzia Sasso
Donne che amano il lavoro e la vita.
La via femminile al successo, edito
da Sperling & Kupfer.
A fine 2003 entra in GE Consumer
Finance con lobiettivo di costruire la
prima banca di General Electric in
Italia e di entrare nel mercato dei
prestiti garantiti da ipoteca.
Dopo quasi un anno dattivit GE
Money Bank che operativa da
gennaio 2005, commenta Zambian-
chi, posso ritenersi soddisfatta dei
risultati raggiunti. La banca si
distingue sul mercato italiano per
fornire accesso al credito ad un ampio
target: lavoratori dipendenti sia a
tempo indeterminato che a tempo
determinato, autonomi, giovani,
lavoratori stranieri residenti in Italia e
persone che hanno avuto problemi
creditizi ora risolti.
GE Money Bank crea prodotti su
misura. Oltre ad offrire i mutui
tradizionali, a cui da poco si
aggiunto il mutuo al 100% , stata la
prima banca a lanciare sul mercato
italiano il finanziamento per il
consolidamento dei debiti, prodotto
gi ampliamente diffuso negli Stati
Uniti, Gran Bretagna e Spagna e ora
proposto anche con la formula
100% . La nostra filosofia : non un
altro prodotto da vendere, spiega
Zambianchi, ma un nuovo bisogno
da soddisfare.
I dentikit di una Numero Uno
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e passione, mettendo in discussione ogni giorno
i risultati e cercando sempre di migliorarli.
Banking: Dica la verit: le piace il suo lavoro
Zambianchi: S, mi piace. Lo faccio con tena-
cia ma anche con profondo rispetto, per le per-
sone e per l'azienda che rappresento.
Banking: Cosa devono copiarle, le altre donne?
Zambianchi: Pochi consigli perch ognuno de-
ve seguire le proprie attitudini e aspirazioni: ot-
timismo, senso dell'umorismo e una buona dose
di autoironia, innanzitutto...
Banking: Tutto qui ?
Zambianchi: ... non spaventarsi di fronte alle
prime difficolt, non aver paura di sbagliare, non
temere il giudizio degli altri ma ascoltare i con-
sigli e vederli come opportunit di miglioramen-
to e di crescita professionale. Essere consapevoli
che in ogni istante impariamo qualcosa, anche
quando meno ce lo aspettiamo. Insomma esse-
re forti ma allo stesso tempo umili. Ma anche que-
sto non basta.
Banking: Cosa manca?
Zambianchi: E fondamentale investire sulla
propria formazione professionale, dedicando tem-
po allo studio, allaggiornamento, allapprofon-
dimento per essere sempre preparate. E' impor-
tante conoscersi e acquisire padronanza perso-
nale, cos come avere autostima e una visione
di s, per capire dove ci si auto-limita e come tro-
vare l'energia per raggiungere gli obiettivi.
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Fine anno, tempi di bilanci. E di
classifiche. Quella della rivista specializ-
zata The Banker ha premiato Alessandro
Profumo, amministratore delegato di
UniCredit, come il miglior banchiere
dellEuropa centrale e dellest. Il
settimanale BusinessWeek, invece, ha
selezionato i migliori leader del 2005. E
tra i dirigenti dimpresa ha scelto Ken
Thompson, capo di Wachovia. Ecco
come le due autorevoli riviste hanno
motivato i due premi.
SCELTO DA THE BANKER
ALESSANDRO PROFUMO, UNICREDIT
UniCredit, la prima banca italiana per
capitalizzazione, ha avuto nel 2005 un
anno di grandi successi, diventando il
primo player bancario in Europa. Grazie
alla fusione con la tedesca HypoVerein-
sbank, UniCredit rafforzer la sua
posizione leader nei paesi dellEuropa
centrale e dellest, dove gi possiede
banche in Bulgaria, Croazia, Repubblica
Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia e
Turchia. Protagonista stato Alessandro Profumo, CEO
di UniCredit, che oggi insieme con HVB Group, punta
allo sviluppo pi rapido nei paesi dellest Europa dove,
grazie alla forte presenza della banca austriaca
Creditanstalt (BA-CA) del gruppo HVB, pu raggiunge-
re pi di 4 milioni di clienti in 16 paesi. Complessiva-
mente lacquisizione ha ampliato la base di clienti a
28 milioni con 7000 filiali in 19 paesi e un asset di 733
miliardi di euro. UniCredit si realmente trasformata
negli ultimi anni da un gruppo di medio profilo alla
numero uno in Europa per profittabilit ed efficienza.
SCELTO DA BUSINESSWEEK
KEN THOMPSON, WACHOVIA
Quando Ken Thompson prese il timone della First
Union Corp., il servizio al cliente di quella banca si
era deteriorato a tal punto che nel duro mercato di
Filadelfia, le persone si riferivano alla banca solo con
le iniziali. Thompson ha sepolto
quel nome dopo la relativa fusione
con la rivale Wachovia Corp. Ma
ci che ha fatto dopo ancora pi
importante: ha lavorato febbril-
mente per ricostruire un marchio e
una reputazione con i clienti
eliminando le lunghe code agli
sportelli e cancellando tasse e
balzelli che frustrano i consumato-
ri.
Il suo lavoro sta avendo i primi
riscontri: a febbraio, Wachovia ha
registrato il pi elevato livello di
soddisfazione clienti tra tutte le
banche, secondo lindice American
Customer Satisfaction della
Business School della Universit del Michigan. Ovvio
che questo abbia aiutato la Wachovia nellaumenta-
re le proprie entrate del 13% rispetto al 2004, un
anno in cui molte banche hanno lottato con le
minore entrate per laumento dei tassi di interesse.
Avendo aggiunto milioni di clienti, oggi Thompson
sta puntando a distribuire nuovi prodotti a questa
base sempre crescente. Nel 2005, Wachovia
rientrata nel business delle credit card e ha compra-
to Westcorp, una societ per il credito al consumo e
prestiti della California.
I MIGLIORI NEL 2005
Banking: Il nostro sondaggio non coinvolgeva,
per una questione di target, il settore delle societ
di gestione dei patrimoni. Forse qui le donne so-
no pi considerate. C qualcosa che le donne
fanno meglio nellam-
bito della finanza?
Zambianchi: Credo
che dipenda dal tipo di
settore preso in esame,
relativamente giovane e
molto competitivo. Nel-
le societ di gestione pa-
trimoniale c'e' molta di-
namicit dovendo esse
gestire simultaneamen-
te molte variabili e si-
tuazioni complesse, con
una grande attenzione
al profilo dei propri
clienti.
Banking:E qui le don-
ne danno il meglio?
Zambianchi: Eh, s.
Direi di s. In queste
condi zi oni l a donna
mostra la propria attitudine naturale al lavoro co-
siddetto multi-tasking. Ed emergono capacit or-
ganizzative e di gestione di pi situazioni, senza
farsi travolgere dallo stress e senza perderne il
controllo.
Banking: Quali sono, invece, gli errori che le
donne commettono pi di frequente?
Zambi anchi : La scarsa capaci t di fare
networking. Siamo sempre di corsa, nel tentati-
vo di farci carico di tutte le incombenze familia-
ri e professionali.
Banking: E invece
Zambianchi: Invece dobbiamo imparare ad ac-
centrare di meno e a delegare di pi, anche in
ambito familiare, riconoscendo l'importanza di
gestire le relazioni. Inoltre tendiamo a soprav-
valutare i giudizi negativi.
Banking: Cio?
Zambianchi: La passione per il proprio lavoro
un punto di forza, ma se non gestita bene pu
diventare un punto di debolezza.
Banking: In che senso?
Zambianchi: Beh, ad esempio, porta a vivere
singoli insuccessi come veri e propri fallimenti.
Banking: Come concilia il lavoro con il priva-
to, la famiglia?
Zambianchi: Purtroppo ho poco tempo libero.
Banking: Ma riesce a gestire la famiglia?
Zambianchi:Riesco a trovare un adeguato com-
promesso e a non sottrarle troppo tempo, grazie
E i maschi? Ecco il top
La risposta a pagina 54
METTITI ALLA PROVA
Negli a nni 40 Ca riplo pub-
blica va un mensile con Le
Storie di Piero Mettivia , per
promuovere il rispa rmio? E vero?
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I SEGNI DEL POTERE
Un segnale che le manager crescono? Guardate le attenzio-
ni che le dedicano le grandi catene alberghiere.
Le quattro boutique al piano terra, una speciale Spa con
trattamenti idratanti, tonificanti, modellanti, drenanti con
prodotti specifici, ma anche il baby sitting e il dog sitting
( per cani di piccole e medie taglie) fanno degli hotel della
catena Hyatt ( nella foto quello di Milano) la scelta preferita
delle donne top. Ancora oggi la nostra clientela
prevalentemente maschile , spiega Edoardo Officioso,
direttore marketing dell'Hyatt di Milano, ma il numero di
donne vip il rapida crescita . Da qui l'idea del men low
fat per la colazione, pensata per le signore tenendo conto
degli aspetti organolettici. E poi per i baby VIP un piccolo
omaggio in camera e il menu on request. Per il cane,
invece, ci sono giocattoli, biscotti e un
simpatico tappetino. Ma per le vip che
viaggiano di frequente la catena abbina
pacchetti viaggio con prezzi super
scontati.
A Londra Il Grange Hotel ha aperto il
servizio Female Friendly Rooms, stanze,
ristorante, palestra al femminile. I letti
hanno cuscini ipoallergici, i guardaroba
sono illuminati e c il collegamento
Internet a banda larga. A Washington e a
Minneapolis/ St. Paul la catena Hamilton
Crowne Plaza riserva due piani alle signore.
A Vancouver, lHotel Le Soleil propone
personal trainer di yoga e buoni sconto per
lo shopping. E anche cosmetici e calze di
ricambio. Negli Hampton Inn le tende da
doccia sono state eliminate, perch conside-
rate dalle donne poco confortevoli e poco
igieniche, e sostituite con box di vetro.
Secondo una ricerca PricewaterhouseCooper,
le donne executive danno meno importanza
al prezzo e molta alligiene e al comfort.
Oggi negli hotel della catena Marriott and
Renaissance si trovano i
prodotti di aromaterapia
della Bath & Body Works.
Sofitel ha scelto quelli della Roger & Gallet.
Sul web, ( www.journeywoman.com) le
manager possono trovare saggi consigli
scritti da altre donne. Ricca la collezione di
suggerimenti per una vacanza o un periodo
di lavoro a Parigi, Amsterdam, Miami, da
Pechino a Toronto, da Londra a Venezia.
Sempre pi coccolate, nei viaggi per affari
COVER STORY
11 ANNO 2 - NUMERO 6
anche ad una buona organizzazione.
Banking: Come fa?
Zambianchi: Con il prezioso supporto della re-
te familiare, una buona organizzazione serve a
gestire il quotidiano. Ma mi riferisco anche alle
comodit offerte da Internet, dagli strumenti
informatici ed elettronici a disposizione.
Banking: Tutto questo non la travolge?
Zambianchi: Un sano pragmatismo unito a un
pizzico di leggerezza nell'affrontare gli obblighi
quotidiani aiutano a non farsi travolgere.
Banking: E la sua famiglia cosa ne pensa?
Zambianchi: Inutile dirlo: ho una famiglia che
ha sempre accettato e supportato le mie scelte
professionali
A sinistra, Tiziana Bernardi, amministratore delegato di
UniCredit Produzioni Accentrate.
Sopra, Lucia Ariano, Direttore Controllo di Gestione
Sanpaolo IMI
04-11 DONNE 27-12-2005 11:00 Pagina 11

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