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CREMONESE – NOVARA 29 NOVEMBRE 2009

LO SPIRITO LIBERO
O sancta semplicitas! In mezzo a quale strana semplicità, in quale falsità, vive l'uomo! Non si finisce di meravigliarsene quando si è
giunti ad intravedere un tale prodigio. Come abbiamo saputo rendere intorno a noi tutto chiaro e libero e facile e semplice! come
abbiamo saputo concedere ai nostri sensi un passaporto per ogni superficialità, al nostro pensiero uno slancio divino verso i salti
capricciosi e le conclusioni sbagliate! -- come abbiamo saputo fin dall'origine conservarci la nostra ignoranza per godere d'una libertà,
d'una sconsideratezza, d'un' imprevidenza, d'una sicurezza, d'una serenità della vita, appena concepibili ; in breve per godere la vita!
Ed è su queste basi solide ed incrollabili dell'ignoranza che la scienza ha potuto fino ad oggi posarsi, la volontà di sapere sopra la
base d'una volontà ben più potente: la volontà del non sapere, dell'incertezza, della menzogna! Non già come suo contrapposto, ma
piuttosto come un suo raffinamento ! Per quanto il linguaggio, il quale qui, come in altri casi, non sa liberarsi dalla sua goffaggine e
continua a parlarci di contrapposti, dove non c'è che differenza di gradazione e di raffinamento; e l'innata tartuferia della morale, la
quale oramai ci è penetrata irremissibilmente nelle carni e nel sangue ci scambino le parole in bocca! di quando in quando ce ne
accorgiamo e ne ridiamo fra noi al pensiero che la migliore delle scienze cerca di trattenerci in questo mondo Semplificato,
interamente artificiale, scientemente alterato e falsato, e come anch'essa volontariamente od involontariamente ami l'errore perché
anch'essa, la vivente, ama la vita!
Ogni uomo eletto tende istintivamente a cercarsi un nido dove si senta al sicuro dalla massa, dal vulgum pecus; dove possa
dimenticare I' "uomo medio" che é la regola per sentire se stesso quale un'eccezione: - escluso il caso, che da un istinto ancor più
forte venga sospinto direttamente verso quella «regola», come un veggente in senso sublime ed eccezionale. Colui che al contatto
cogli uomini non é passato per tutti i colori della miseria, e diventa volta a volta verde o grigio per la ripugnanza, per la nausea, per la
compassione, per il pessimismo che é frutto della solitudine, non é certamente un uomo di gusti superiori: ma ammesso ch'egli non
prenda sopra di sé volontariamente il pondo e la noia di tutto ciò, che tenti di sottrarvisi con ogni cura, e resti nascosto silenzioso ed
altero nella sua rocca, ebbene, una cosa è certa, ch'egli non é nato, non è predestinato alla conoscenza delle cose. Imperocché, se
così fosse, un bel giorno dovrebbe dirsi "al diavolo il mio buon gusto, la regola è più interessante delle eccezioni - di me, che sono
l'eccezione », e discenderebbe nella folla, anzi vi si spingerebbe ben addentro: lo studio dell'uomo mediocre, studio lungo, serio, che
per esser completo esige molta simulazione, abnegazione, confidenza e cattive compagnie - ogni compagnia che non sia quella dei
suoi pari è cattiva - forma parte integrante della Storia della vita di ogni filosofo, forse la parte più ingrata, la più nauseante, la più ricca
di disinganni.
COME NON ESSERE D’ACCORDO CON QUEL GENIO DI NIETZSCHE, COME
NON SENTIRSI BENE, MEGLIO, LEGGERI, MAGRI E SNELLI, SENZA TUTTO
QUEL PESO DI MARCIO CHE CI OPPRIMEVA SIN DA INIZIO
CAMPIONATO, UNA VOLTA SAPUTO CHE NEL MITICO STADIO DAL NOME
ALTISONANTE, “Goffredo Del Buffa” IN QUEL di Figline Valdarno
CI VOLEVA LA TESSERINA DEL TIFOSO PER ENTRARE… E NOI CHE
SIAMO UN GRUPPO, GENTE CHE NON SI NASCONDE, CHE PAGA I SUOI
ERRORI, LE PROPRIE SCELTE, CHE MAI SI DEFINEREBBE MEDIOCRE, MA
SEMPRE ATTENTO AD IMPARARE, QUELLO SI, NOI CHE SIAMO LA
REGOLA, SIAMO QUELLI CHE QUESTA TESSERA LA ODIAMO CON TUTTO
NOI STESSI, VOLEVATE RESTASSIMO A CASA?
CONSCI DELLE CONSEGUENZE E FIERI DELLE NOSTRE AZIONI.
COSI COME SIAMO FIERI DI PARLARE DI NOI, PERCHE QUESTO E’ UNO
DEI POCHI MEZZI CHE ABBIAMO PER FARCI SENTIRE, PER FARVI CAPIRE
SE VOLETE, PER FARVI PARTECIPI DI QUELLO CHE PROVIAMO, DI
QUELLO CHE SIAMO, COSA DISPREZZIAMO, COME VIVIAMO LA VITA,
COSA CI SCONFORTA E COSA CI RENDE FELICI, NOI, PERCHE DI NOI SI
PARLA E DI NESSUN ALTRO…SPECIE IN QUESTO CASO.

E richiamandoci alla formula pericolosa dell' « al di là del bene e del male » con la quale noi
ci preserviamo dal rischio d'essere scambiati con gli altri, noi ci sentiamo d'esser qualche
cosa di diverso dai « libres perseurs », dai « liberi pensatori », o comunque amino appellarsi
tutti codesti bravi avvocati delle «idee moderne» Siamo padroni, o per lo meno ospiti in molte
ragioni intellettuali; rifuggenti sempre dai cantucci privi d'aria e snervanti nei quali s'affannano
a spingerci le nostre simpatie e i nostri pregiudizi, la gioventù, la nascita, il caso, sia esso
dovuto agli uomini od ai libri e persino la stanchezza d'un lungo pellegrinaggio, pieni di
malignità contro gli allettamenti della dipendenza che si cela negli onori, nei danari, nei
pubblici uffici o nell'esaltazione dei sensi: riconoscienti persino ai bisogni ed alle infermità,
perché ci porsero ogni volta la possibilità di liberarci da qualche regola e dal « pregiudizio »
che le è annesso, riconoscenti a tutti ciò che in noi é Dio e demonio, pecora e verme, curiosi,
sino al vizio, investigatori sino alla crudeltà, con delle dita che tastano l'inafferrabile, dei denti
e degli stomachi che sfidano ogni cibo più indigesto, pronti a qualunque opera, che richieda
sagacità, pronti ad ogni ardimento grazie ad un eccesso di « libero arbitrio », con anime
anteriori e posteriori, di cui nessuno può penetrare le ultime intenzioni, con fondi e doppi
fondi che nessun piede giungerebbe a percorrere sino alla fine, sotto il mantello della luce,
conquistatori, e quantunque ci si possa confondere, con degli eredi e degli scialacquatori,
siamo ordinatori e raccoglitori da mane a sera, avari delle nostre
siamo ordinatori e raccoglitori da mane a sera, avari delle nostre ricchezze e dei nostri scrigni
rigurgitanti, economi nell'apprendere e nel dimenticare, ingegnosi nell'inventar progetti, talora
superbi delle nostre tabelle categoriche, talora pedanti talora gufi notturni del lavoro, anche in
pieno giorno: sì, se fa bisogno, anche spauracchi - ed oggidì ce n'é bisogno; perché noi
siamo gli amici nati, giurati e ardenti della solitudine, della nostra stessa più profonda
solitudine, della mezzanotte e del meriggio - ecco quali uomini siamo noi spiriti liberi! e forse
siete anche voi qualche cosa di tutto ciò, voi che verrete nell'avvenire! voi, i nuovi filosofi?

UNA BUONA PARTE DEL TESTO E’ TRATTO DALL’INCREDIBILE


LAVORO DI NIETZSCHE “Al di là del Bene e del Male”
Morale: la nostra morale logicamente…come potrete fermare il
vento? come ci potrete impedire di esserci in ogni modo e
misura? come salverete il mondo dai terribili ultras lancia slogan?
Come pensate di eliminarci TUTTI? Con la tessera? Con la diffida?
Con le multe per schiamazzi? Con denuncie sempre più assurde e
ridicole?...

SPIRITI LIBERI!!!!
GIORGIO NEL CUORE
AL DI LA DEI NOSTRI RAPPORTI, DI COME ERAVAMO IO E TE, DI COME CI SI CAPIVA AL VOLO, DI TUTTI
I TUOI KM AL SEGUITO DELLA CREMO E DEL MODO IN CUI CI SEI MANCATO…AL DI LA DI QUELLA
PERSONA UNICA CHE ERI.
OGNI TANTO SBUCAVI FUORI, TI VEDEVO IN RIUNIONE, ATTENTO OSSERVATORE DI UN MONDO CHE
PER CERTI VERSI TI ASSOMIGLIAVA, ERI UNO DI NOI AL DI FUORI, MA FORSE ERI PIU ULTRAS TE DI
TANTI CHE LO DICONO…CARO GIORGIO, SONO QUASI 3 ANNI, DOMENICA LA TUA E NOSTRA CREMO SI
GIOCA TANTO, E COME VORREI CHE TU FOSSI LI, IN CAMPO, DIETRO A NON SO QUALE PORTA, CON LA
TUA INSEPARABILE MACCHINA FOTOGRAFICA, PRONTO A FARCI ANCORA PIU BELLI DI COME SIAMO,
PER POI ALLA FINE DEL PRIMO TEMPO ARRIVARE SOTTO LA SUD E DIRMI: GO FAT DELE BELE FOTO, IN
SETTIMANA PASSI ALLA PERGOLA E TE LE PORTI, O LE DO A GIULIO E TE LE GIRA LUI.
UN ABBRACCIO GIORGIO, SEMPRE CON NOI, SEMPRE NEL CUORE…GLI AMICI NON MUOIONO MAI…CON
UN SOLO RAMMARICO, QUELLO DI AVERTI CONOSCIUTO TROPPO TARDI…

3 ANS DE: JULIEN VIVE


LUNEDI 23 NOVEMBRE 2009, TRE ANNI DOPO QUEL COLPO DI PISTOLA SPARATO DA UN POLIZIOTTO
FRANCESE, DURANTE DEGLI SCONTRI FRA TIFOSI A PARIGI.
NOI NON DIMENTICHIAMO E SIAMO VICINI ALLA FAMIGLIA E ALLA TIFOSERIA DEL PSG, OLTRE AL
NOSTRO AMICO LOIC.

Un fortissimo abbraccio al nostro amico GIANFRANCO di Reggio Emilia, GLI SIAMO VICINI PER LA
SCOMPARSA DEL CARO PAPA’.

COMO-CREMONESE ANDIAMO IN PULLMAN, LE ISCRIZIONI SONO GIA APERTE AL BAR PAOLA DI


PERSICHELLO, E LO SARANNO FINO ALLA DOMENICA MATTINA DEL 6 DICEMBRE, DATA DELLA PARTITA
ISCRIZIONI E PARTENZA DAL BAR PAOLA…IL PULLMAN COSTA 8 EURO…PIU PREZZO DEL BIGLIETTO A
PARTE.

ULTRAS CREMONA 1999

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