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LOSSERVATOREROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Anno CLIII n. 118 (46.362) Citt del Vaticano venerd 24 maggio 2013
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NOSTRE
INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Sua
Eminenza Reverendissima il
Signor Cardinale Reinhard
Marx, Arcivescovo di Mn-
chen und Freising (Repubbli-
ca Federale di Germania), Pre-
sidente della Commissione de-
gli Episcopati della Comunit
Europea (COM.E.C.E.); con i
Vice Presidenti, le Loro Eccel-
lenze Reverendissime i Monsi-
gnori Gianni Ambrosio, Ve-
scovo di Piacenza-Bobbio
(Italia), Virgil Bercea, Vescovo
di Oradea Mare dei Romeni
(Romania) e Jean Kockerols,
Vescovo titolare di Ieper, Au-
siliare di Mechelen-Brussel
(Belgio); e con il Segretario
Generale della medesima
Commissione, il Reverendo
Padre Patrick Daly.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Sua
Eminenza Reverendissima il
Signor Cardinale Angelo Sco-
la, Arcivescovo di Milano (Ita-
lia).
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Sua
Eccellenza il Signor Mauricio
Funes Cartagena, Presidente
della Repubblica di El Salva-
dor, e Seguito.
Continuano gli sforzi diplomatici della comunit internazionale
Nuovo appello
per il dialogo in Siria
Nella Repubblica Democratica del Congo
Trentamila sfollati in fuga dalle violenze
Obama domenica visita la zona colpita dal tornado
Solidariet
e ricostruzione a Oklahoma City
Il disastro a Moore il sobborgo pi colpito di Oklahoma City (Afp)
Una biografia del riformatore e della sua sposa
La donna che stup Lutero
LUCETTA SCARAFFIA A PAGINA 4
Vertice Ue
senza
veri risultati
WASHINGTON, 23. Il gigantesco tornado che luned scorso ha devastato la
periferia meridionale della citt di Oklahoma City, nel centro sud degli
Stati Uniti, spazzando via il sobborgo di Moore, ha provocato danni per
almeno tre miliardi di dollari, secondo le prime stime ufficiali. Le abita-
zioni danneggiate sono circa 2.500. Per gli esperti, potrebbe trattarsi del
tornado pi costoso della storia degli Stati Uniti, ben oltre quello che nel
1999 colp la stessa area. Una nota della Casa Bianca informa che il presi-
dente statunitense, Barack Obama, sar domenica a Oklahoma City per
incontrare le famiglie colpite dal tornado e verificare di persona i danni,
mentre gi tutto pronto per dare il via alla ricostruzione.
PAGINA 6
BRUXELLES, 23. Un impegno for-
male a combattere contro la piaga
dellevasione fiscale: lEuropa non
riesce ad andare oltre le parole e
le cerimonie di rito. Dal vertice
straordinario del Consiglio Ue, te-
nutosi ieri a Bruxelles, non sono
emerse misure concrete per incen-
tivare i controlli e la trasparenza
fiscale, e il confronto sulla disoc-
cupazione giovanile la vera spi-
na nel fianco dellEuropa in que-
sta fase della crisi stato rinvia-
to a giugno. Avrei voluto che
fossero pi espliciti e precisi ha
detto il presidente della Commis-
sione Ue, Jos Manuel Duro
Barroso, esprimendo la propria in-
soddisfazione per i risultati del
summit. I capi di Stato e di Go-
verno hanno invece voluto sottoli-
neare i p ro g re s s i , pur limitati,
sul dossier dellevasione fiscale,
che da anni era bloccato soprat-
tutto dalle resistenze di Austria e
L u s s e m b u rg o .
Alla fine, il vertice Ue ha raccol-
to un ampio consenso sul princi-
pio dello scambio automatico di
informazioni ha spiegato il presi-
dente del Consiglio Ue, Herman
Van Rompuy. Il progresso sulla
carta che per la prima volta an-
che Austria e Lussemburgo hanno
deciso di unirsi al resto dellUe
per combattere levasione attraver-
so nuovi strumenti, come lo scam-
bio automatico tra gli Stati di in-
formazioni sui conti correnti. Vien-
na e il Granducato hanno dato co-
s il proprio consenso a rivedere
entro fine anno la direttiva sulla
tassazione dei risparmi, in vigore
dal 2005 ma che va rivista per
estendere il suo raggio dazione e
tassare cos anche fondi di investi-
mento e pensioni, nuovi strumenti
finanziari e pagamenti effettuati
attraverso trust e fondazioni.
Germania e Francia sono con-
vinte che ormai il Lussemburgo e
lAustria, fino ad oggi strenui di-
fensori della riservatezza sui dati
bancari, abbiano definitivamente
capitolato e abbracciato la lotta
allevasione che lEuropa ha in-
gaggiato anche per recuperare il
consenso dellopinione pubblica.
La direttiva sar adottata entro
fine anno qualunque cosa succe-
da ha detto il presidente france-
se, Franois Hollande. Anche
Austria e Lussemburgo si sono
impegnati ha spiegato il cancel-
liere tedesco, Angela Merkel. Ma
a sentire il premier del Lussem-
burgo, Jean-Claude Juncker, la
partita non sembra affatto chiusa:
lo scambio di informazioni ha
detto sar vincolato ai negoziati
con la Svizzera.
Resta aperta la spinosa questione
del lavoro. stata accolta dai lea-
der Ue la richiesta del Governo ita-
liano di adottare al vertice di giu-
gno misure concrete per combattere
la disoccupazione giovanile.
DAMASCO, 23. La comunit interna-
zionale cerca una soluzione alla crisi
siriana. Il gruppo dei Paesi Amici
della Siria ha lanciato ieri un nuovo
appello per lavvio di trattative tra
Governo e ribelli. Deve finire lo
spargimento di sangue innocente
ha detto il segretario di Stato ameri-
cano, John Kerry. per questo che
siamo qui; non c bisogno di ulte-
riori prove che sia venuto il momen-
to di agire.
Al termine della riunione Kerry,
ha chiesto al presidente siriano,
Bashir Al Assad, di collaborare nel
trovare una soluzione negoziata alla
crisi durante la nuova conferenza di
pace proposta da Stati Uniti e Rus-
sia. In caso contrario Washington,
ha sottolineato, pronta a sostene-
re lopposizione nella sua battaglia.
Un invito stato rivolto anche alle
opposizioni, che non hanno ancora
deciso se partecipare o meno alla
nuova conferenza, continuando a in-
sistere sulluscita di scena del presi-
dente Assad quale precondizione di
qualsiasi dialogo.
Insieme a Kerry hanno partecipa-
to alla riunione i capi delle diploma-
zie di altri dieci Paesi occidentali e
arabi. Era presente anche George
Sabra, presidente ad interim della
Coalizione dellopposizione, che og-
gi si riunisce a Istanbul per eleggere
i nuovi vertici.
Nel corso dei lavori il ministro
degli Esteri britannico, William Ha-
gue, tornato a chiedere apertamen-
te luscita di scena del presidente
Assad. Diversa la posizione di Kerry,
che ha invece seguito una linea pi
prudente. Prima di tutto bisogna
creare un Governo di transizione poi
si decider sulle altre questioni, ma
alla fine il popolo siriano dovr es-
sere libero di scegliere ha detto il
segretario di Stato.
Sulla questione dellembargo delle
armi ai ribelli intervenuto ieri il
premier britannico, David Cameron,
per il quale lUnione europea deve
inviare il segnale che siamo pronti
ad abbandonare questo embargo, a
cambiarlo per mettere pressione su
Assad. Daccordo con questa scelta
anche Parigi, che condivide con
Londra come ha detto il presiden-
te francese, Franois Hollande, in
una conferenza congiunta con
Cameron dopo un colloquio ieri se-
ra allEliseo posizioni e procedu-
re comuni soprattutto in materia di
politica estera.
Dal canto suo, il Governo siriano
sta valutando la partecipazione al-
la conferenza: lo ha annunciato ieri
il vice ministro degli Esteri siriano,
Faisal Muqdad, durante una visita a
Mosca. Muqdad ha ribadito, dopo
un colloquio con il ministro degli
Esteri russo, Serghiei Lavrov, che
Damasco sta apprendendo i detta-
gli della conferenza dai russi e la
decisione finale sar presa al rientro
in Siria al termine della visita, che
continuer anche oggi. Muqdad ha
sottolineato che le autorit siriane
sono in totale accordo con la posi-
zione russa.
Intanto, aumenta la tensione in
Libano: sono almeno undici i morti
in tre giorni di scontri a Tripoli. Og-
gi ampie porzioni della citt si sono
di fatto fermate: chiusi i negozi, ser-
rate scuole e universit, strade deser-
te. Tra le vittime, anche due soldati
dellesercito libanese, a cui le forze
politiche hanno chiesto di scendere
nelle strade per fermare le ostilit.
In Siria i combattimenti tra ribelli
ed esercito proseguono senza tregua:
almeno quaranta soldati delle forze
governative legate ad Assad sono
stati uccisi nella provincia di Idlib,
in prossimit di Neirab, come riferi-
scono gli attivisti.
Udienza del Pontefice
al presidente della Repubblica di El Salvador
Nella mattina di gioved 23 maggio 2013,
Sua Santit Francesco ha ricevuto in udien-
za nel palazzo apostolico Vaticano, il presi-
dente della Repubblica di El Salvador, Car-
los Mauricio Funes Cartagena, il quale suc-
cessivamente si incontrato con il cardinale
Tarcisio Bertone, segretario di Stato, accom-
pagnato dallarcivescovo Dominique Mam-
berti, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Durante i cordiali colloqui, stata espres-
sa soddisfazione per le buone relazioni esi-
stenti fra la Santa Sede e lo Stato salvadore-
gno. In particolare, ci si soffermati sulla
figura del servo di Dio monsignor Oscar
Arnulfo Romero y Galdmez, gi arcivesco-
vo di San Salvador, e sullimportanza della
sua testimonianza per lintera nazione.
Si apprezzato il contributo che la Chie-
sa offre per la riconciliazione e per il conso-
lidamento della pace, come pure nei settori
della carit, delleducazione, dello sradica-
mento della povert e della criminalit orga-
nizzata. Si sono anche toccati alcuni temi
etici quali la difesa della vita umana, del
matrimonio e della famiglia.
La plenaria del dicastero
per i migranti e gli itineranti
La Santa Sede
e le migrazioni forzate
DOMINIQUE MAMBERTI A PAGINA 7
Lucas Cranach il Vecchio, Caterina von Bora (1526, particolare)
Lettera di Papa Francesco
Il cardinale Vallini
confermato
vicario di Roma
Papa Francesco ha confermato il cardinale Agostino Vallini suo vicario
generale per la diocesi di Roma, comunicandogli la decisione in una let-
tera datata 19 maggio. Il porporato, 73 anni, arciprete della basilica papa-
le di San Giovanni in Laterano, era stato chiamato allincarico nel 2008
da Benedetto XVI. Lannuncio della conferma avviene significativamente a
pochi giorni dalla prima visita che il vescovo di Roma compir a una co-
munit parrocchiale della sua diocesi: domenica prossima, 26 maggio, il
Pontefice si recher infatti nella parrocchia dei Santi Elisabetta e Zacca-
ria, nel quartiere di Prima Porta.
PAGINA 8
KINSHASA, 23. Oltre 30.000 persone
sono fuggite dai campi profughi nel-
la tormentata provincia orientale
congolese di Goma, dove da giorni
si stanno scontrando lesercito della
Repubblica Democratica del Congo
e i ribelli del Movimento del 23
marzo (M23). Lo hanno reso noto
fonti dellalto commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati
(Unhcr), mentre in corso nella re-
gione la visita del segretario generale
dellOnu, Ban Ki-moon, che ha
chiesto a entrambe le parti di depor-
re immediatamente le armi.
In una nota, lufficio regionale
dellUnhcr precisa che a Goma il
campo di Mugunga I, dove sono
stati recensiti 55.000 sfollati, si
svuotato del 45 per cento, mentre
quello di Mugunga III, che conta
13.000 persone, vuoto per il 70 per
cento. Dopo sei mesi di tregua, gli
scontri tra esercito e ribelli si stanno
concentrando nei pressi del villaggio
di Mutaho, nel Nord Kivu.
In base allunico bilancio ufficiale
diffuso dal Governo, i combattimen-
ti hanno gi provocato diciannove
morti e un centinaio di feriti.
E il riaccendersi delle violenze sa-
r uno dei temi centrali della visita a
Kinshasa di Ban Ki-moon. Con il
presidente della Repubblica Demo-
cratica del Congo, Joseph Kabila, e
le autorit dei Paesi confinanti coin-
volti nella grave crisi, Ban Ki-moon
valuter lattuazione dellaccordo di
Addis Abeba, firmato lo scorso feb-
braio per ristabilire la pace nellest
congolese, condizione necessaria per
lavorare allo sviluppo economico
della regione.
Il presidente ha donato al Papa un reliquiario con un frammento della veste
che larcivescovo Romero indossava quando stato assassinato
LOSSERVATORE ROMANO pagina 2 venerd 24 maggio 2013
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
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Credito Valtellinese
La peggior perdita in due anni
C ro l l a n o
i listini
alla Borsa di Tokyo
Audizione del presidente della Federal Reserve di fronte alla commissione del Congresso
Leconomia statunitense
ha ancora bisogno di aiuti
WASHINGTON, 23. Bernanke apre a
un possibile rallentamento del piano
di acquisti programmati di titoli di
Stato per sostenere leconomia a
stelle e strisce. Nel corso di unaudi-
zione al Congresso, ieri, il presidente
della Fed ha sottolineato che, certo,
lAmerica ha ancora bisogno di so-
stegno, perch senza una politica
monetaria aggressiva la ripresa sa-
rebbe stata ancora peggiore, ma
giunto il momento di una stretta agli
aiuti, che potrebbe arrivare a giu-
gno. Per Wall Street il segnale sta-
to una doccia fredda: dopo il balzo
davvio, il Dow Jones girato imme-
diatamente in negativo, accantonan-
do le precedenti rassicurazioni del
presidente della Fed.
Davanti alla commissione econo-
mica congiunta del Congresso, Ber-
nanke ha messo in guardia sul fatto
che tutte le politiche comportano
dei rischi, anche quelle che prevedo-
no tassi bassi per un periodo pro-
lungato e che potrebbero dar vita a
eventuali bolle, sulle quali la Fed
monitora. Tuttavia, Bernanke ha av-
vertito che un ritiro prematuro po-
trebbe portare a un aumento tempo-
raneo dei tassi di interesse, a un ral-
lentamento della ripresa o a un suo
stop. Leconomia ha detto ha
ancora bisogno degli aiuti della Fed
perch cresce poco, una lentezza le-
gata ai venti contrari che, comun-
que, sembrano indebolirsi, soprattut-
to quelli che spiravano dallE u ro p a .
Wa s h i n g t o n
e il nodo
della propriet
intellettuale
WASHINGTON, 23. Le violazioni
della propriet intellettuale delle
imprese statunitensi da parte di
gruppi stranieri fa perdere alleco-
nomia americana circa trecento
miliardi dollari ogni anno. Lo ri-
ferisce un rapporto pubblicato
mercoled da una Commissione
governativa. La ricerca sottolinea
che questo costo ammonta allim-
porto del totale delle esportazioni
annuali della Gran Bretagna ver-
so lAsia. Limportanza della
violazione della propriet intellet-
tuale di gruppi americani di oggi,
crediamo, senza precedenti ha
detto uno dei membri della Com-
missione, secondo la quale peral-
tro la Cina responsabile del 50-
80 per cento di queste violazioni.
Questa situazione dicono gli
esperti della Commissione statu-
nitense deriva soprattutto dalla
politica commerciale di Pechino,
che ha focalizzato il suo sviluppo
in gran parte sulle esportazioni.
La Commissione di esperti ha ag-
giunto che le trattative tra
Washington e Pechino sulla pro-
priet intellettuale restano in alto
mare. Ha quindi invitato le auto-
rit statunitensi a prendere misure
pi forti, come ad esempio passa-
re al setaccio latteggiamento del-
le societ estere in materia di pro-
priet intellettuale, quando sono
soggetti a controlli per il fatto di
voler investire negli Stati Uniti.
Ma promuove la politica monetaria
LFmi sprona la Gran Bretagna
a fare di pi
General Motors
richiama
ventisettemila
Cadillac
WASHINGTON, 23. La General Mo-
tors ha richiamato in tutto il mon-
do pi di 27.ooo Cadillac SRX le
cui ruote potrebbero staccarsi a
causa di dadi potenzialmente allen-
tati. GM ha reso noto di non avere
notizia di incidenti o feriti dovuti
al problema e che nessuna ruota si
staccata dal veicolo sportivo, co-
struito su un telaio da auto. La Ge-
neral Motors ha chiesto ai proprie-
tari di portare i veicoli nelle con-
cessionarie, dove i pneumatici sa-
ranno ruotati e i dadi verranno
stretti gratuitamente.
Si registra, intanto, negli Stati
Uniti una ripresa della domanda di
auto, tanto che gi si prevede che
saranno molto brevi le vacanze,
ammesso che ci siano, per i lavora-
tori di alcuni degli impianti delle
tre sorelle di Detroit. Tre stabili-
menti di Chrysler, infatti, non os-
serveranno chiusure estive. Ford ri-
durr le vacanze da due a una set-
timana. Anche General Motors
sembrerebbe orientata a cancellare
parentesi estive. Queste decisioni,
rilevano alcuni analisti citati
dallagenzia Ansa, inviano un se-
gnale forte sul fatto che lindustria
statunitense in salute. Si stima
che le vendite di auto negli Stati
Uniti potrebbero raggiungere que-
stanno quota 15.5 milioni di unit,
il livello maggiore dal 2007.
Secondo Fitch sono a rischio utili e capitali
Tempi duri
per le banche spagnole
LIstat
sul disagio
delle famiglie
in Italia
ROMA, 23. Sono quasi 15 milioni
le persone che in Italia versano
in condizione di deprivazione
o disagio economico, circa il 25
per cento della popolazione
(quaranta per cento al Sud). A
riferirlo lIstat, nel suo Rap-
porto annuale 2013, con dati re-
lativi alla fine del 2012. In grave
disagio sono 8,6 milioni di per-
sone, cio il 14,3 per cento:
unincidenza pi che raddoppia-
ta in due anni (6,9 per cento nel
2010). A ci si aggiunge il fatto
che la pressione fiscale in Italia
ha toccato il 44 per cento.
La principale emergenza ri-
guarda per il lavoro. LItalia
ha la quota pi alta dE u ro p a
di giovani tra i 15 e i 29 anni
che non lavorano n studiano.
Si tratta dei cosiddetti Neet, ar-
rivati a due milioni 250.000 nel
2012, pari al 23,9 per cento del
totale: uno su quattro. In un so-
lo anno sono aumentati di quasi
centomila unit. Il tasso di di-
soccupazione dei giovani tra il
2011 e il 2012 incrementato di
quasi cinque punti percentuali,
dal 20,5 al 25,2 per cento. La di-
stanza tra formazione e lavoro
emerge dal fatto che solo il 57,6
per cento dei giovani laureati o
diplomati italiani (tra 20 e 34
anni) lavora entro tre anni dalla
conclusione del proprio percorso
di formazione.
TOKYO, 23. Dal traguardo dei
16.000 punti alla perdita di 1.143,28
punti: la Borsa di Tokyo ha accusa-
to oggi la peggiore seduta in oltre
due anni, scontando il pacchetto di
fattori combinati che vanno dalle
valutazioni del presidente della
Fed, Ben Bernanke, alle turbolenze
sui tassi a lungo dei titoli di Stato
(che hanno colpito i titoli immobi-
liari), ai deboli dati sulla produzio-
ne in Cina e al calo del dollaro che
ha penalizzato le azioni del com-
parto degli esportatori.
In termini percentuali, il meno
7,32 per cento registrato dai listini
di Tokyo il peggiore dato dal 15
marzo 2011, registrato pochi giorni
dopo il sisma e lo tsunami che col-
pirono il nord est del Giappone,
con la crisi nucleare di Fukushima.
A dare il via alle turbolenze
stato lintervento al Congresso sta-
tunitense di Ben Bernanke. Il nu-
mero uno della Federal Reserve ha
lanciato segnali ambigui sulla exit
strategy dalle politiche monetarie
ultra espansive di fronte alla ripre-
sa delleconomia americana. Lindi-
ce Nikkei, con il rafforzamento del
dollaro a 103 yen, salito a unora
dallavvio di seduta a 15.942,60
punti (pi due per cento), al mas-
simo giornaliero. Poi, i tassi sui ti-
toli di Stato a dieci anni si sono
portati allun per cento, malgrado
lallentamento monetario quantita-
tivo e qualitativo voluto dalla BoJ,
la Banca centrale. In aggiunta, il
deludente dato sulla produzione
industriale in Cina, sceso inaspetta-
tamente sotto quota cinquanta
punti e ai minimi degli ultimi sette
mesi, ha rilanciato i timori sulla te-
nuta delleconomia di Pechino.
La fiducia dei mercati sulle con-
seguenze positive delle politiche
economiche del Governo giappo-
nese sembra dunque venire meno.
Stando agli ultimi dati sullecono-
mia, nel primo trimestre il prodot-
to interno lordo cresciuto al tasso
annualizzato del 3,5 per cento. In
sei mesi il Governo ha implementa-
to un pacchetto di spesa da circa
cento miliardi di euro, mentre lo
yen sceso ai minimi storici sul
dollaro, dopo che la Banca centrale
ha annunciato un ingente program-
ma di acquisto di bond. Il risultato
immediato stato che i consumi e
le esportazioni sono saliti ancora
prima che le manovre avessero un
impatto effettivo. Ma adesso questa
spinta sembra avvievolirsi.
Gli analisti hanno sottolineato
pi volte la pericolosit di una po-
litica economica aggressiva. Se si
guarda al dettaglio della crescita, si
vede chiaramente che met di essa
deriva dalla domanda pubblica, co-
me le opere pubbliche, e i consumi
statali ha dichiarato Takuji
Okubo, capo economista di Japan
Macro Advisors. E questo
preoccupante perch dimostra che
leconomia giapponese ancora non
autosufficiente, ovvero dipende
troppo dagli aiuti statali.
Insomma: non c ancora cresci-
ta propriamente detta. Per questul-
tima gli esperti attendono di vede-
re gli effetti del pacchetto di libera-
lizzazioni e deregulation che faccia
ripartire le imprese e, soprattutto,
gli investimenti delle imprese giap-
ponesi. Questi ultimi, tra gennaio e
marzo di questanno, sono rimasti
in contrazione a meno 0,7 per cen-
to anche a causa degli effetti nega-
tivi della crisi del debito europeo,
che ha colpito duramente lAsia. Il
tutto nonostante leffetto positivo
del cambio: lo yen ha perso il 25
per cento sul dollaro, rendendo pi
competitive le merci giapponesi
allestero e iniettando i profitti nel-
le ultime trimestrali aziendali.
MADRID, 23. Nuova mina in arrivo
per le banche spagnole che potreb-
bero aver bisogno di ulteriori ac-
cantonamenti da dieci miliardi di
euro a causa dei criteri pi rigidi
fissati dal Banco di Spagna sui pre-
stiti ristrutturati. quanto stima
lagenzia di rating Fitch in un rap-
porto, secondo cui una grande
quantit di crediti attualmente clas-
sificata in bilancio come normali
potrebbe dover essere passata sotto
la voce incagli o s o f f e re n z e , e
necessitare di accantonamenti: in
sostanza, alcune banche rischiereb-
bero lazzeramento degli utili e
lerosione di capitale.
Continua nel frattempo il forte
ribasso del mercato immobiliare. Si
stima che nel primo trimestre di
questanno le vendite siano scese
del 21,5 per cento rispetto allo stes-
so periodo del 2012, raggiungendo
le 54.512 unit. Le cifre, in merito,
sono state fornite dalle statistiche
riguardanti le operazioni notarili
registrate dal ministero dello Svi-
luppo. Sono in aumento gli acqui-
renti stranieri, la cui quota ha rag-
giunto il 15 per cento del mercato.
E questa mattina si appreso
che la Spagna ha venduto 4.077
miliardi di euro di titoli di Stato
con scadenza 2016, 2018 e 2026,
ma i tassi sono in rialzo dai recenti
minimi e la domanda risulta in ral-
lentamento rispetto alle aste prece-
denti. Intanto la situazione econo-
mica della Spagna al vaglio della
troika: Fondo monetario interna-
zionale, Banca centrale europea,
Unione europea. Giunti marted a
Madrid, i rappresentanti della troi-
ka sono chiamati a verificare la rea-
lizzazione degli impegni assunti
dal Governo nel quadro del memo-
randum di intesa per il salvataggio
da circa 44 miliardi di euro, accor-
dato nel luglio scorso. A conclusio-
ne della precedente missione, nel
marzo scorso, la troika aveva di-
chiarato che la Spagna sulla
strada giusta.
Il presidente della Fed, Ben Bernanke (LaPresse/Ap)
Il cancelliere dello Scacchiere britannico George Osborne durante la conferenza stampa a conclusione della missione dellFmi (Afp)
LIslanda sospende
i negoziati con lUe
Scontri tra giovani e polizia
nelle periferie di Stoccolma
STO CCOLMA, 23. Quarta notte con-
secutiva di scontri a Stoccolma, do-
ve ormai sono quindici i distretti
periferici investiti dalle violenze,
che stanno assumendo la connota-
zione della protesta contro la crisi
economica e la disoccupazione. Se-
condo lagenzia svedese Tt, anche la
notte scorsa centinaia di giovani in
diversi quartieri hanno dato alle
fiamme auto in sosta, lanciato sassi
contro la polizia e infranto finestre.
A Rgsved, nella zona sud della
capitale, stata data alle fiamme
una stazione della polizia. Ad
Hagstra stata invece attaccata
una pattuglia della polizia. Un
agente rimasto ferito in modo gra-
ve. A Skogs, sempre nella zona
sud, stato incendiato un ristorante
e scontri si sono verificati anche a
Husby, nel nord, da dove domenica
scorsa partita la rivolta.
Le violenze sono iniziate dopo
luccisione, attribuita alla polizia, di
un anziano che brandiva un mache-
te. Altre fonti danno notizia di due
auto date alle fiamme nella citt
meridionale svedese di Malm, epi-
sodio che rilancia lallarme delle au-
torit svedesi su una possibile esten-
sione delle violenze. Il primo mini-
stro svedese, Fredrik Reinfeldt, ha
lanciato un appello alla calma.
REYKJAVK, 23. Il nuovo Governo
dellIslanda ha sospeso i negoziati
per ladesione allUnione europea.
Lo hanno reso noto ieri le due for-
mazioni politiche (il Partito pro-
gressista, di centro, e il Partito per
lindipendenza, di destra, entrambi
tradizionalmente euroscettici) vinci-
trici delle elezioni legislative dello
scorso aprile, precisando di avere
trovato un accordo che prevede un
referendum. Non proseguiremo
nei negoziati di adesione allUnione
europea fino a che non terremo un
referendum ha detto alla stampa
Sigmundur David Gunnlaugsson,
leader del Partito progressista, che
oggi si insedia come premier.
La richiesta di fare parte
dellUnione europea era stata pre-
sentata nel 2009 dal precedente
Esecutivo, una coalizione fra social-
democratici e verdi, mentre il Paese
era nel pieno della grave crisi eco-
nomica causata dal crack delle prin-
cipali banche nazionali. I negoziati
erano stati per sospesi ai primi
dellanno, in attesa dellesito delle
legislative del mese scorso. Recenti
sondaggi hanno indicato che la
maggioranza degli islandesi si op-
pone allingresso nellUe.
LONDRA, 23. Il Fondo monetario in-
ternazionale (Fmi) sprona il Gover-
no britannico a fare di pi per acce-
lerare la ripresa economica. Pur no-
tando e apprezzando segnali inco-
raggianti, lFmi sottolinea che il Re-
gno Unito ancora lontano da una
effettiva ripresa. Queste valutazioni
sono contenute in un rapporto sulla
situazione economica in Gran Breta-
gna che lFmi ha presentato ieri.
Nel dossier si afferma che necessa-
ria una strategia che permetta il
passaggio degli istituti al settore pri-
vato in un modo che valorizzi al
meglio gli interessi dei contribuen-
ti. LFmi sottolinea quindi che il
consolidamento fiscale potrebbe
rappresentare un ostacolo alla cre-
scita del Regno Unito.
A causa della pressione legata alla
riduzione della leva finanziaria in-
terna e alla debole domanda ester-
na, leconomia britannica, prevede il
rapporto, dovrebbe tornare a cresce-
re solo di poco. Nello stesso tempo,
comunque, il Fondo monetario in-
ternazionale elogia il Governo bri-
tannico per la flessibilit mostrata
nel suo programma di bilancio, defi-
nendo adeguata la risposta di po-
litica monetaria della Banca dIn-
ghilterra la quale per oltre a
considerare ulteriori acquisti di titoli
dovrebbe fornire alle famiglie e
agli investitori garanzie sul manteni-
mento di bassi tassi fino a quando
la ripresa non si sar consolidata.
LOSSERVATORE ROMANO venerd 24 maggio 2013 pagina 3
Attentato dinamitardo a Quetta mentre si conclude la visita del premier cinese
Il Pakistan tra violenze
e impegno diplomatico
Secondo Cameron ci sono forti indizi che si tratti di un atto di terrorismo
Brutale assassinio
di un militare a Londra
Cruento attacco
suicida
nel sud
dellAfghanistan
KABUL, 23. Non si ferma la vio-
lenza in Afghanistan: ieri un al-
tro attentatore suicida entrato
in azione nella provincia meridio-
nale di Ghazni, facendosi esplo-
dere vicino a un ristorante. Sette
persone sono morte e altre quin-
dici sono rimaste ferite. Fonti lo-
cali hanno indicato che lattenta-
tore suicida aveva solo diciotto
anni. Il sanguinoso attacco, han-
no poi precisato le stesse fonti,
stato compiuto nella citt di Ma-
qur e aveva come obiettivo
ununit antitalebana attiva nella
provincia di Ghazni.
Sul piano diplomatico, intanto,
si segnala che il presidente
Hamid Karzai ha concluso ieri
una visita di due giorni a New
Delhi. I colloqui che Karzai ha
avuto con il presidente indiano,
Pranab Mukherjee, e con il pre-
mier, Manmohan Singh, hanno
riguardato i problemi della sicu-
rezza regionale, le relazioni com-
merciali e gli investimenti. Si
anche parlato del rafforzamento
dellesercito e del corpo di poli-
zia afghani, soprattutto in riferi-
mento al ritiro del contingente
internazionale entro il 2014.
Prima di imbarcarsi sulla e re o
che doveva riportarlo a Kabul,
Karzai ha confermato che stata
consegnata al Governo indiano
una lista di armamenti che
lAfghanistan avrebbe interesse di
ricevere dallIndia. Nessuna pre-
cisazione sulle voci di questa li-
sta. Ma secondo il sito on line
indiano Firstpost si tratterebbe
oltre che di materiale logistico
per il trasporto di uomini e mez-
zi e di macchinari per la costru-
zione di ponti anche di canno-
ni da 105 millimetri e velivoli leg-
geri multiuso An-32.
India e Afghanistan come ri-
porta lagenzia di stampa italiana
Ansa sono legati da un accor-
do di cooperazione strategica fir-
mato nel 2011, che prevede assi-
stenza da parte di New Delhi
per programmi di addestramen-
to, equipaggiamento e capacit di
crescita per le forze di sicurezza
nazionali afghane.
ISLAMABAD, 23. Dodici persone so-
no morte, oggi, in un attentato a
Quetta. Lattacco avvenuto vicino
al quartiere del Northern Bypass.
Lobiettivo era un veicolo delle for-
ze di sicurezza. Secondo una prima
ricostruzione, lattacco stato com-
piuto con una bomba contenente
cento chilogrammi di esplosivo. Nel
territorio pakistano, dunque, conti-
nuano a registrarsi episodi di violen-
za, che vanno costantemente a mi-
nare gli sforzi diplomatici di un
Paese alla ricerca di un profilo signi-
ficativo sulla scena internazionale. E
ci trova conferma nella visita, ieri e
oggi, del primo ministro cinese, Li
Keqiang. Una missione diretta a ri-
lanciare il ruolo di Pechino nella re-
gione e, nello stesso tempo, a confe-
rire nuovo slancio a Islamabad qua-
le interlocutore strategico.
E lo stesso premier cinese ha defi-
nito il Pakistan un Paese chiave
del sud est asiatico sottolineando i
buoni rapporti che intercorrono tra i
due Paesi. Li Keqiang che ha in-
contrato, tra gli altri, il presidente
pakistano, Asif Ali Zardari, e il pri-
mo ministro Hazar Khan Khoso
ha lodato la reciproca fiducia nelle
questioni politiche e la cooperazio-
ne in ambito economico. Una fidu-
cia che ha portato vantaggi sia a Pe-
chino sia a Islamabad.
Il primo ministro cinese ha tenu-
to quindi a ribadire che Pechino
continuer a sviluppare e a consoli-
dare le relazioni diplomatiche con il
Pakistan a prescindere dai cambia-
menti nella situazione internazionale
o interna al Paese. Il premier ha
aggiunto che la Cina offrir il soste-
gno necessario affinch il Pakistan
possa preservare la propria sovranit
e integrit territoriale.
E le autorit di Islamabad non
sono solo impegnate a promuovere
un rilancio della politica estera.
Lattenzione si concentra anche al
proprio interno. Il Paese, l11 mag-
gio, andato alle urne per le elezio-
ni legislative, e ora limpegno
quello di dare al territorio alla lu-
ce dellesito del voto uno stabile
assetto politico e istituzionale. In
questottica sinquadra lincontro, ie-
ri, tra Asif Ali Zardari e il futuro
premier, Nawaz Sharif, capo della
Lega musulmana del Pakistan (Pml-
N) che ha vinto le elezioni.
Come scrive The Express Tribu-
ne, il presidente ha assicurato a
Sharif la propria collaborazione.
Zardari alla guida del Partito del
popolo pakistano (Ppp), che ha go-
vernato il Paese per cinque anni: ora
la seconda forza politica del Pae-
se. Sharif e il presidente si sono in-
contrati in occasione del pranzo or-
ganizzato per larrivo a Islamabad
del premier cinese.
Sempre The Express Tribune
riferisce che Li Keqiang ha invitato
Nawaz Sharif in Cina. E Sharif,
parlando con i giornalisti, ha dichia-
rato che la nostra amicizia con la
Cina profondamente radicata: e
sulla base di questa amicizia viene
svolto un lavoro comune con
lobiettivo di realizzare numerosi,
importanti progetti, anzitutto nel-
lambito economico. The Express
Tribune segnala, tra laltro, che Li
Keqiang ha espresso apprezzamento
per liniziativa, promossa dalle auto-
rit competenti, di insegnare il cine-
se in Pakistan, e ha quindi auspicato
che tanti connazionali vengano a
studiare in Pakistan: avranno cos
modo, ha detto il premier cinese, di
imparare lu rd u .
Una donna depone fiori sul luogo dellassassinio (Reuter)
Dopo il fallimento delle azioni per neutralizzare i gruppi armati
Nuovo ministro dellInterno in Libia
LONDRA, 23. Il primo ministro britannico, David
Cameron ha presieduto una riunione del Cobra, ovve-
ro il comitato di emergenza composto da responsabili
della sicurezza e membri del Governo, per fare il punto
sugli sviluppi dellagghiacciante episodio di ieri pome-
riggio in cui due uomini entrambi britannici, ma al-
meno uno di origine nigeriana hanno attaccato e uc-
ciso con un machete un militare nel sud est di Londra.
Il brutale assassinio avvenuto sotto gli occhi dei passan-
ti alcuni dei quali sono stati costretti a filmare con i te-
lefonini viene considerato un atto terroristico. Cameron
ha anticipato il rientro a Londra dove giunto nella
tarda serata di ieri da Parigi. E gi in una conferenza
stampa allEliseo aveva affermato che ci sono forti in-
dicazioni che sia un atto legato al terrorismo. Il segre-
tario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha
definito lefferata uccisione di un soldato britannico in
una strada di Londra un crimine barbaro e nausean-
te, sottolineando che questo tipo di attacchi non pos-
sono essere giustificati. Rasmussen ha manifestato soli-
dariet al premier, David Cameron, e a tutto il popolo
britannico.
Rapporto dellAiea
sul programma
nucleare iraniano
VIENNA, 23. Lagenzia internazio-
nale dellenergia atomica (Aiea)
ha reso noto ieri un rapporto in
cui si afferma che lIran ha am-
pliato la sua capacit di arricchi-
mento delluranio accelerando
linstallazione di centrifughe mo-
derne nellimpianto di Natanz. Il
rapporto come riferisce lagen-
zia France Presse precisa che
Teheran ha installato circa 700
centrifughe rispetto alle 180 che
aveva in febbraio e ha prodotto
324 chilogrammi di uranio arric-
chito al venti per cento, di cui cir-
ca 140 chilogrammi sono stati con-
vertiti in combustibile. Tuttavia,
aggiunge il rapporto dellAiea, si
evidenzia una crescita limitata del-
le riserve nucleari iraniane.
Gli Stati Uniti hanno definito
deplorevole per lIran il contenuto
del rapporto dellAiea. Negli ul-
timi dieci anni lIran ha ignorato
le varie risoluzioni dellagenzia sul
fatto che il suo programma di ar-
ricchimento delluranio violava gli
obblighi internazionali ha affer-
mato il portavoce del dipartimen-
to di Stato, Patrick Ventrell, sotto-
lineando che lAmministrazione
americana resta preoccupata per
laumento delle capacit iraniane
per larricchimento delluranio. Il
rappresentante iraniano presso
lAiea, Ali Asghar Soltanieh, ha
detto come riferisce lagenzia
Fars che il rapporto dimostra il
carattere pacifico del programma
nucleare iraniano.
Un miliardo di dollari a sostegno
della regione dei Grandi Laghi
TRIPOLI, 23. Il premier libico, Ali
Zeidan, ha nominato Mohamed
Khalifa Sheikh nuovo ministro
dellInterno dopo le dimissioni di
Achour Chouyil, e ha invitato il
Congresso nazionale ad approvare la
nomina di Sheikh e permettergli di
giurare il prima possibile. Lo riferi-
sce il Libya Herald, spiegando
che Chouyil si sarebbe dimesso do-
po lapprovazione della Political
Isolation Law, che esclude gli ex
membri del regime di Muammar
Gheddafi dalle cariche pubbliche.
Ma al di l delle motivazioni uffi-
cialmente personali, ci sarebbe il fal-
limento dellazione per neutralizzare
le formazioni terrroristiche e i grup-
pi armati che agiscono nel Paese.
Daltra parte la sicurezza uno
dei problemi principali che devono
affrontare le nuove autorit di Tripo-
li. Dopo lassalto al consolato statu-
nitense di Bengasi, l11 settembre
dellanno scorso, in cui mor lamba-
sciatore Chris Stevens e altri tre fun-
zionari americani, si sono susseguiti
tutta una serie di episodi di violenza
in molte citt della Libia. Il 23 aprile
scorso unautobomba esplosa con-
tro lambasciata francese a Tripoli. E
nelle capitale, recentemente, gruppi
armati hanno assediato per diversi
giorni il ministero degli Esteri e del-
la Giustizia, oltre ad altre sedi go-
vernative, per chiedere lallontana-
mento dal potere di tutte le persone
legate al regime di Gheddafi.
Inoltre, a Bengasi negli ultimi me-
si c stato un intensificarsi di episo-
di di violenza con attentati, omicidi
e rapimenti. Ancora nessuna notizia
di Ibrahim Hadayya, il corrispon-
dente algerino da Bengasi dellAfp
rapito da un gruppo di uomini ar-
mati nella citt libica. Luomo stava
facendo una passeggiata in automo-
bile insieme al fratello nel quartiere
di Al Sabiri quando la vettura sta-
ta bloccata da almeno altre due i cui
occupanti, armati, sono scesi circon-
dandola. Secondo quanto scrive
lagenzia libica di informazioni, i se-
questratori si sono presentati come
uomini della sicurezza. Poi hanno
caricato i due fratelli su differenti
vetture, che sono partite in direzioni
opposte. Dopo avere percorso qual-
che chilometro, i rapitori del fratello
di Hadayya hanno fermato la loro
automobile, facendolo scendere e ri-
partendo a tutta velocit.
Nel frattempo, via libera del Con-
siglio europeo alla missione civile
Ue che avr il compito di aiutare le
autorit libiche a controllare meglio
le frontiere terrestri, marittime e ae-
ree del Paese. La missione, battezza-
ta Eubam Libia, stata decisa
nellambito della Pesd, la politica
comune di sicurezza e difesa Ue.
Linvio degli esperti europei avr
inizio a giugno. La missione Euban
ha un mandato iniziale di due anni,
potr contare su uno staff di 100
funzionari a pieno regime e su un
budget annuo di 30 milioni di euro.
Eubam una importante missione
per la Libia e per lintera regione,
ma anche per la sicurezza delle fron-
tiere dellUnione europea, ha detto
lalto rappresentante per la Politica
estera e la sicurezza comune dellUe,
Catherine Ashton.
Kerry in Israele
per rilanciare il processo di pace
TEL AVIV, 23. Il segretario di Stato
americano, John Kerry, in Israele
per il suo quarto viaggio nella re-
gione nel tentativo di rilanciare il
negoziato di pace tra israeliani e
palestinesi. Kerry incontrer il pri-
mo ministro israeliano, Benjamin
Netanyahu, e poi si recher a Ra-
mallah, dove vedr il presidente
dellAutorit palestinese, Abu Ma-
zen. Il volo di Kerry decollato da
Amman, dove il segretario di Stato
aveva partecipato a una riunione
degli Amici della Siria dedicata alla
preparazione di una conferenza di
pace che consenta al Paese medio-
rientale di uscire dal conflitto.
Lobiettivo dellAmministrazione
statunitense ribadito dal presi-
dente Obama nella sua recente visi-
ta quello di rilanciare entro bre-
ve i negoziati diretti tra le due parti
per raggiungere un accordo globale
in vista della realizzazione della
soluzione dei due popoli per due
Stati.
Intanto, sono tornati in libert i
sette uomini della sicurezza egizia-
na rapiti gioved scorso da un grup-
po di militanti che chiedevano il ri-
lascio di alcuni loro uomini. Gli
agenti sono stati accolti al Cairo dal
presidente Mohammed Mursi, dai
ministri della Difesa e dellInterno
e dai vertici della sicurezza egizia-
na. Stando a quanto dichiarato da
un portavoce della presidenza, nes-
suna concessione stata fatta ai mi-
liziani per consentire il rilascio dei
poliziotti rapiti.
A causa del sequestro, ieri, un al-
tro valico alla frontiera tra Egitto,
Gaza e Israele era stato bloccato da
poliziotti egiziani per sollecitare la
liberazione dei loro colleghi. In
precedenza era stato bloccato il
passaggio di Rafah, riservato al
transito di persone fra Egitto e Stri-
scia di Gaza, e che rappresenta per-
ci un punto di snodo fondamenta-
le per tutta la re a .
Alla fine di giugno
visita di Barack Obama in Africa
Il premier libico Ali Zeidan (Afp)
WASHINGTON, 23. Dal 26 giugno al
3 luglio prossimi, Barack Obama
torner in Africa (Senegal, Sud
Africa e Tanzania) per la seconda
volta da presidente degli Stati Uni-
ti. In precedenza, Obama era stato
in Ghana nel luglio del 2009, quan-
do sottoline come, al di l dei ne-
cessari aiuti, il futuro degli africani
dipenda soprattutto dagli africani.
Un concetto, questo, che ribadir
con forza nella sua nuova missione.
Il programma del viaggio anco-
ra da mettere a punto nei dettagli.
Per ora la Casa Bianca si limitata
a dire che Obama avr unagenda
fitta di incontri a tutti i livelli, dalla
politica al mondo delle imprese, al-
la societ civile. La tappa in Sud
Africa potrebbe essere anche lo cca-
sione per un incontro con Nelson
Mandela. Lunico incontro con il
leader della lotta allapartheid av-
venne nel 2005, quando Obama era
ancora un senatore pressoch sco-
nosciuto al resto del mondo.
Lobiettivo del presidente spiega
la Casa Bianca proseguire nel
rafforzare i legami tra gli Stati Uni-
ti e i Paesi dellAfrica subsahariana,
attraverso lo sviluppo della crescita
economica, il commercio, il raffor-
zamento delle istituzioni democrati-
che e linvestimento nelle nuove ge-
nerazioni di leader africani. Anche
stavolta, rilevano gli analisti politi-
ci, Obama non visiter il Kenya, il
Paese natale del padre e dove vivo-
no alcuni suoi parenti.
Prima del viaggio in Africa, il 7 e
8 giugno, Obama vedr in Califor-
nia il nuovo leader cinese Xi
Jinping: il primo incontro da quan-
do questultimo stato eletto presi-
dente. Il faccia a faccia tra Obama
e Xi sar loccasione, a poche setti-
mane dal G20 di San Pietroburgo,
per uno scambio di opinioni non
solo su una serie di questioni bila-
terali, ma anche sulla situazione
mondiale e sulle delicate questioni
regionali relative allAsia orientale.
KINSHASA, 23. La Banca mondiale
ha annunciato lo stanziamento di
un miliardo di dollari per la regio-
ne africana dei Grandi Laghi, una
delle aree pi densamente popolate
del mondo (con una popolazione
stimata di 107 milioni di persone)
che comprende Burundi, Repubbli-
ca Democratica del Congo,
Rwanda e Uganda. I fondi, desti-
nati a finanziare salute, istruzione,
progetti idroelettrici e il commercio
transfrontaliero, saranno un impor-
tante contributo alla pace duratura
nella regione, ha detto ieri il presi-
dente della Banca mondiale, Jim
Yong Kim, nel primo giorno di
viaggio nella Repubblica Democra-
tica del Congo, Rwanda e Uganda,
nella missione che effettua insieme
al segretario generale delle Nazioni
Unite, Ban Ki-moon.
Secondo fonti locali riprese dalla
stampa africana, circa 100 milioni
saranno spesi a sostegno del settore
agricolo nelle zone rurali. Trecento-
quaranta milioni saranno invece de-
dicati allo sviluppo del progetto
idroelettrico Rusumo (al confine
con Rwanda e Tanzania) e altri 150
milioni per ripristinare alcune strut-
ture per la fornitura di energia elet-
trica. Inoltre, 165 milioni di dollari
andranno alla costruzione di strade
nella regione congolese del Kivu
meridionale, mentre quasi 180 mi-
lioni saranno utilizzati per la ge-
stione delle risorse e delle infra-
strutture attorno al confine tra il
Rwanda e la Repubblica Democra-
tica del Congo.
Limponente finanziamento
che mira a sostenere laccordo di
pace regionale, firmato da undici
Paesi lo scorso febbraio aiuter il
rilancio economico e favorir la
creazione di nuovi posti di lavoro,
ha precisato Jim Yong Kim, oltre a
migliorare le condizioni di vita del-
le popolazioni locali, sottoposte a
continue sofferenze a causa dei vio-
lenti combattimenti.
LOSSERVATORE ROMANO pagina 4 venerd 24 maggio 2013
Una biografia del riformatore e della sua sposa
La donna che stup Lutero
Hieronymus Cock e Pieter Bruegel
Rinascimento da stampare
Academia Belgica
Suo fratello Matthijs si fatto un nome come
pittore di paesaggi; Hieronymus li intagliava nel
rame facendo cos entrare le stampe nel mondo
dellarte. Hieronymus Cock aveva tutto per
riuscire nel mondo delleditoria: abitava ad
Anversa, una delle pi importanti metropoli
dEuropa, era artista e artigiano con locchio per
i giovani talentuosi, uomo daffari con unampia
rete di contatti, intellettuale con interesse per il
Rinascimento diffusosi dallItalia. Una mostra,
Hieronymus Cock. The Renaissance in Print,
gli attualmente dedicata (fino al 9 giugno) al
Museo di Lovanio e da settembre a Parigi. Il 23
maggio Joris van Grieken, curatore della mostra,
tiene una conferenza a Roma allAcademia
Belgica. Ne pubblichiamo unanticipazione.
di LUCETTA SCARAFFIA
I
n Italia non frequente leg-
gere buone biografie, scritte
con precisione storica e gusto
narrativo, e non sono neppu-
re numerose le biografie di
Lutero: da salutare con piacere,
quindi, la buona biografia di Lutero
e di sua moglie Caterina von Bora
scritta da Federico A. Rossi di
Marignano (Martin Lutero e Caterina
von Bora. Il riformatore e la sua spo-
sa, Milano, Ancora, 2013, pagine
416, euro 22) che narra con vivacit
la vita del riformatore e il suo ruolo
decisivo nella storia della Chiesa.
Accessibile anche a chi non conosce
bene i problemi e le svolte di quel
periodo storico, la narrazione
anche ricca di particolari poco noti:
come la storia del cognome Luther,
frutto di una modifica voluta da
Martino del cognome famigliare
Luder, che in tedesco ha il significa-
to poco onorevole di carogna. Pagi-
venne rapidamente il corpulento te-
desco che conosciamo dai ritratti, e
probabilmente, sostiene il biografo,
fu proprio lamore per i manicaretti
di Caterina, a cui non voleva rinun-
ciare, che ne affrett la fine.
ne interessanti sono dedicate alla fa-
miglia dorigine del riformatore,
allascesa economica del padre, figlio
di un contadino e poi minatore, che
riesce per a sostenere gli studi del
messa. Ma si ricredette ben presto,
come provano le lettere affettuose
che scriveva durante i viaggi alla
moglie, che chiamava Doktor Kate
proprio per ricordarne il carattere
prep otente.
In sostanza, il loro fu un rapporto
abbastanza anomalo, che non corri-
spondeva certo a quello che divenne
poi il modello della moglie del pa-
store: obbediente figura femminile
Sulle prime lirruento riformatore
avrebbe preferito una donna pi sottomessa
Ma ben presto impar ad apprezzare
il carattere deciso della moglie
che chiamava affettuosamente Doktor Kate
Ma in un primo
momento il caratte-
re forte della giova-
ne aveva un po
spaventato il pur ir-
ruento riformatore,
che confess nelle
lettere che le avreb-
be preferito unaltra
ex-suora, pi sotto-
Lucas Cranach il vecchio, Caterina von Bora (1528)
Pieter Bruegel, Caccia al coniglio (1566, Royal Library of Belgium)
Cosa significa oggi la giustificazione del peccatore
Riccardo III e la solitudine del male
C re s c e re
tra le righe
Crescere tra le righe il
convegno organizzato
dallO sservatorio
Permanente Giovani-Editori
che si svolger il 24 e il 25
maggio a Borgo La Bagnaia.
Il convegno sar aperto dal
presidente dellO sservatorio,
Andrea Ceccherini e vedr la
partecipazione di
protagonisti del mondo
italiano e internazionale
delleditoria, tra gli altri,
Gerard Baker, direttore del
Wall Street Journal, Jill
Abramson, direttore di The
New York Times, Ferruccio
de Bortoli, direttore del
Corriere della Sera,
Roberto Napoletano,
direttore del Sole 24Ore,
Pietro Scott Jovane,
amministratore delegato di
Rcs MediaGroup, e Mathias
Dpfner, amministratore
delegato di Axel Springer.
Interverr anche il cardinale
Gianfranco Ravasi,
presidente del Pontificio
Consiglio della Cultura, che
parler su Giovani e
cittadinanza. I valori al
tempo di Facebook.
subordinata, che affiancava senza in-
tervenire il marito.
Anche nel legame coniugale di
Lutero vediamo infatti che passa
quello spirito rivoluzionario che agi-
ta tutta il movimento di Riforma nei
primi anni, in cui sembra che debba-
no cadere steccati sociali, norme ec-
clesiastiche, consolidate abitudini, e
che doveva poi spaventare per i suoi
possibili esiti lo stesso Lutero quan-
do si concretizz nelle rivolte conta-
dine, che egli condann severa-
mente.
In sostanza, Lutero appare s co-
me un rivoluzionario riformatore,
ma in fondo anche come un uomo
prudente, che vuole fermare
quellondata di disordine che senza
volere ha messo in moto con le sue
parole. Un ritratto vivace, di un uo-
mo combattuto fra scrupoli e biso-
gno di purezza, fra amore per la
Chiesa e volont di purificarla. In
sostanza un ritratto che rinuncia alle
tinte forti per restituirci un perso-
naggio ricco di sfumature.
figlio promettente, che spera di av-
viare alla carriera forense.
Il rapporto di Martin con il
padre complesso, a comincia-
re dal cognome, ma senza dub-
bio importante. Anche nel fa-
vorire la decisione di sposarsi,
presa comunque dopo unespli-
cita proposta della ex-suora Ca-
terina, originaria di una fami-
glia nobile se pure decaduta,
che si riveler poi una scelta
molto positiva. Non solo per
i sei figli che nascono
dallunione, ma anche
perch la donna, di
sedici anni pi gio-
vane di lui, si era
rivelata una bravis-
sima padrona di
casa, attiva e con-
creta nonostante
avesse imparato in
monastero il greco
e il latino e otti-
ma cuoca. Tanto
che Martin, fino a
quel momento ma-
gro e fragile, di-
di NOTGER SLENCZKA
Perdono del peccato davanti al
giudizio di Dio, a chi interessa?
Il Dio di grazia un messaggio
che trasforma la vita delle s s e re
umano, la sconvolge dalle fonda-
menta, la rischiara, la redime, la li-
bera? Il Dio di grazia; che cosa
c di particolare in questo? Sof-
friamo forse, in qualche modo sot-
to lo sguardo di un Dio irato?
Vorrei cercare, per lappunto, di
spiegare che cosabbia a che fare
la giustificazione del peccatore
con la nostra vita: dove compare
la questione di Lutero riguardo al
Dio di grazia nella nostra vita?
Per lui, si tratta del rapporto con
lira di Dio; dov che questo ci ri-
guarda, e dove facciamo esperien-
za di ci che Lutero intende con i
termini giudizio universale e
inferno?
Il giudizio universale, linferno,
lira eterna di Dio non riguardano
un evento in prospettiva, un certo
momento alla fine dei tempi, ma
unesperienza che fa ogni essere
umano: lesperienza della (cattiva)
coscienza.
Se ci viene domandato che cosa
sia la coscienza, la maggior parte
di noi si comporter come, citan-
do Agostino, luomo a cui viene
chiesto cosa sia il tempo: sa certa-
mente che cosa , ma non sa defi-
nirlo. Nella coscienza siamo, con-
temporaneamente, coloro che co-
noscono e che sono conosciuti, co-
loro che vedono e che sono visti.
La nostra coscienza siamo noi, e
noi siamo, allo stesso modo, il suo
oggetto. La coscienza non calcola
impossibilit laddossa alla co-
scienza codarda: vi in essa un
codardo che si rifiuta di ubbidire
alla decisione di Riccardo di di-
ventare un malvagio. Shakespeare
mostra ora, nel monologo, il feno-
meno della coscienza come frantu-
mazione dellidentit di s. Riccar-
do ha perduto lidentit di s, per-
ch ha perduto laccettazione di
s, non riesce pi a sopportare se
stesso. E proprio tale stato inte-
so col termine di conscientia. Chi
crede, sa che tale situazione oppri-
mente non pu venire superata al-
trimenti che mediante la promessa
di JORIS VAN GRIEKEN
Insieme alla moglie Volcxken
Diericx, nel 1548 Hieronymus Cock
(1517-1570) diede vita ad Anversa al-
la casa editrice Ai Quattro Venti
che diventer, nellambito della
produzione di stampe, una delle
pi famose della sua epoca. Fu lui
ad aprire il mondo delle stampe sia
al Rinascimento che a Pieter
Bruegel: due mondi diversi, due
successi.
Dopo la morte della moglie
Volcxken nel 1601, tutta la produ-
zione fu dispersa, ma non persa. In
particolare, dal 1860 la Biblioteca
Reale del Belgio, tramite il suo ga-
binetto delle stampe, ha lavorato
alla raccolta delleredit nazionale
alla quale appartiene Cock. I diver-
si curatori che si sono succeduti nel
sposta. In ogni caso, la proget-
tazione della casa editrice Ai Quat-
tro Venti si ispirava proprio al mo-
dello italiano, un sistema in grado
di rispondere al mercato internazio-
nale.
Il fondo principale della tipogra-
fia Cock consiste di 1.200 lastre di
rame di sua produzione. Altre
quattrocento matrici appartengono
ad altri fondi editoriali che
Hieronymus Cock vendeva in gran-
di numeri, senza per firmarle. Esse
contenevano in gran parte disegni a
carattere devozionale per i quali la
domanda era pi ampia: probabi-
le venissero venduti per finanziare
le sue produzioni artistiche, certo
di alto livello ma pi difficili da
collo care.
Ambizioso, Hieronymus Cock
mirava a una grande diversificazio-
Battini su carta blu con ornamenti
in rilievo, e diverse mappe murali
comprese quelle dellAmerica, della
Penisola Iberica e dei Paesi Bassi.
Tuttavia il successo pi significa-
tivo di Hieronymus Cock non fu
italiano.
Pieter Bruegel ha venticinque an-
ni quando realizza i primi progetti
per Cock. Chiaramente ispirati al
repertorio di Bosch in origine, essi
a poco a poco rivelano per anche
unimmaginazione fatta di arcaismi
medievali e di ironia contempo-
ranea.
Le serie sui Sette peccati capitali e
le Sette virt rendono Bruegel im-
mortale, e Cock un uomo ricco.
Philips Galle e Pieter Van der He-
yden, gli incisori a cui Cock affida i
senso dello spazio. Presso la casa
editrice di Cock, Ghisi incise la
Scuola di Atene, laffresco di Raf-
faello, una rivelazione per quegli
artisti che non erano andati a Ro-
ma ad ammirarlo.
Anche se breve, la permanenza
di Ghisi ad Anversa dur abbastan-
za per aprire una strada tutta nuo-
va. Ben presto, Cornelis Cort supe-
r il maestro con una tecnica inno-
vativa capace di creare plasticit
nella stampa finale facendo variare
lo spessore delle linee sulla matrice.
Il suo talento non sfugg agli italia-
ni. Non a caso Tiziano gli affid
lincisione dei suoi lavori.
Nellesposizione, ad esempio, si
pu cos ammirare lincisione Ma r -
tirio di san Lorenzo, copia del dipin-
corso degli anni sono riusciti a ri-
comporre una eccezionale collezio-
ne di stampe di qualit straordina-
ria, collezione che alla base della
mostra Hieronymus Cock. Il Ri-
nascimento nella stampa in corso
al Museo di Lovanio.
Quando Hieronymus Cock co-
minci la sua attivit, ad Anversa
cerano alcuni editori di stampe che
lavoravano a piccola scala per un
mercato limitato. Dove quindi
Cock cerc il suo modello di im-
presa? Forse in Italia? Ricevette in-
formazioni sullorganizzazione delle
case editrici romane di Antonio Sa-
lamanca e Antonio Lafreri? Si trat-
ta di domande purtroppo senza ri-
bert Lombard o ancora Michael
Coxcie, fior fiore dei ro m a n i s t i
venuti a cercare ispirazione in Ita-
lia.
A queste opere di alto livello se
ne aggiunsero altre a soggetto ar-
chitetturale, ornamentale e carto-
grafico di uguale qualit. Ventisette
stampe rappresentanti le Terme di
Diocleziano (pubblicate ad Anversa
da Cock nel 1558) possono essere
considerate la prima pubblicazione
archeologica illustrata di un edificio
romano. Hieronymus Cock pubbli-
c anche i disegni prospettici delle
vedute urbane immaginarie di
Hans Vredeman de Vries, una serie
di incisioni stampate per Benedetto
ne delle sue stam-
pe, principalmente
consacrate ai dise-
gni dellItalia e del-
la rinascita della
cultura antica. Lui
stesso incise una se-
rie di rovine roma-
ne senza i fronzoli
litalienne, in cui
figurava quel deca-
dimento presente
nella realt. Affid
temi biblici e anti-
chi alle mani esper-
te di incisori che la-
voravano ai disegni
preparatori di pitto-
ri famosi sia italia-
ni, come Raffaello,
Tiziano e Bronzino,
sia fiamminghi, co-
me Maarten Van
Heemskerck, Lam-
alcun interesse per le rovine anti-
che. Gli interessava la natura.
LItalia fu quindi per
Hieronymus Cock il modello sia
per laspetto commerciale che per
lo stile della produzione di stampe.
Ma limportanza del Bel Paese non
si limit a questo. Anche i migliori
incisori infatti ne erano originari:
cos nel 1550 arruol ad Anversa
Giorgio Ghisi di Mantova, noto
per le sue tecniche di tratteggio e il
to originale attualmente esposto al-
la mostra allestita nelle Scuderie
del Quirinale. Pi tardi Cort lavor
anche per editori di stampe romani.
Per Cock incise la serie Il ciclo delle
azioni umane progettata da Maarten
van Heemskerck.
Dopo la morte di Cock nel 1570,
la vedova ne port avanti lattivit.
E cos la casa editrice pot conti-
nuare a cimentarsi in quei campi
che ne avevano fatto la fama.
disegni del pittore
fiammingo, ricevono
progetti molto det-
tagliati da eseguire
con grande precisio-
ne. Per puro caso
gli schizzi prepara-
tori di ambedue le
serie sono ancora
tutti conservati,
mentre quelli della
maggiore parte degli
artisti del fondo so-
no andati persi.
Cock che con-
divide con Bruegel
la passione per i
paesaggi fa ripro-
durre in stampe
(esposte alla mostra)
gli incantevoli pae-
saggi panoramici e
in parte immaginari
disegnati da Bruegel
durante il suo viag-
gio in Italia. Di fat-
to Bruegel contra-
riamente a tanti dei
suoi contemporanei
che come lui aveva-
no fatto il grand
tour non dimostr
n compara, ma
spunta immediata,
mi aggredisce con
tutta la forza durto,
lindisponibilit e
lineluttabilit di un
sentimento travol-
gente. Solo dopo,
quando lo analizzia-
mo, notiamo che, in
questo sentimento
immediato, siamo
vincolati a determi-
Pubblichiamo alcuni stralci dellintervento
intitolato Il Dio di grazia 1517 e 2017 che
Notger Slenczka, della Humboldt-Universitt
di Berlino, ha tenuto presso la parrocchia
luterana di Roma.
nate categorie di bene e di male.
Non si tratta di un giudizio e ca-
stigo esteriore, ma la cattiva co-
scienza stessa giudizio e castigo.
Tale istanza non arbitraria, non
influenzabile e il soggetto non
libero nei suoi confronti: il colpe-
vole non pu ridurre al silenzio
questa voce giudicante.
Pensiamo allultimo monologo
di una delle maggiori creazioni di
Shakespeare, Riccardo III. Sul pal-
coscenico ci sono, da una parte,
Riccardo, che sulla via del trono
ha sterminato met dei parenti e
che, ora, alla vigilia della battaglia
di Bosworth, in cui sar sconfitto,
dorme; dallaltra, il suo avversario,
il Conte di Richmond, il futuro
Enrico VII, che pure dorme nel
suo accampamento. Gli spettri de-
gli uccisi si manifestano, maledi-
cendo Riccardo e benedicendo
Enrico; a questo punto, Riccardo
si desta dal sonno: Riccardo: Da-
temi un altro cavallo! Fasciatemi le
ferite! / Ges, misericordia!... Pia-
no, non stato che un sogno. / O
coscienza vigliacca, come mi tor-
menti! / Le luci ardono azzurre;
mezzanotte fonda. / Fredde stille
di spavento coprono la mia carne
tremante. / Di che cosa ho paura?
Di me stesso? Non c nessun al-
tro presente.
Non occorre che passi in rasse-
gna i particolari di questo testo
mozzafiato. La codardia va presa
alla lettera: Riccardo III, in un for-
midabile monologo dingresso, si
era presentato come qualcuno che
ha deciso, che determinato a di-
ventare un malvagio perch, spie-
ga, solo da malvagio pu corri-
spondere al suo corpo, deforme
fin dalla nascita. Riccardo viene
delineato come colui che, deciden-
dosi per il male, perviene allunit
con se stesso; non soffre pi per il
suo corpo malformato, ma gli cor-
risponde: Poich se il cielo ha
formato cos il mio corpo, stato
linferno a deformare in modo
consono lo spirito.
Il monologo di chiusura, cui ac-
cennavamo prima, evidenzia il
momento in cui questidea del
pervenire allarmonia con se stessi
nel male, va in frantumi: si dimo-
stra impossibile, per Riccardo, in-
cludendo il male perpetrato, essere
in armonia con se stesso, e tale
fondata sul perdono: un giudizio
nuovo, che contraddice la coscien-
za, emesso su di noi; un giudizio
che diventa origine di un autogiu-
dizio nuovo, in cui diventa possi-
bile larmonia con se stessi.
proprio questo che Paolo in-
tende, quando dice: noi non giu-
dichiamo nessuno secondo la car-
ne, cio secondo ci che ha fatto
di s durante la vita, ma come
nuova creatura. Tu non sei solo
te stesso. La vita di Cristo la tua
vita e la tua vita sostenuta da
Cristo. Non sono pi io che vi-
vo, dice Paolo, ma Cristo vive
in me.
1517-2017
Lucas Cranach il Vecchio, Martin Lutero (1532)
LOSSERVATORE ROMANO venerd 24 maggio 2013 pagina 5
Attori e registi coinvolti nel Festival del silenzio allabbazia di Lrins
Laltro Cannes
dal nostro inviato SILVIA GUIDI
A
l Festival du silence la
prima sorpresa arriva su-
bito, prima ancora di
raggiungere labbazia di
Lrins. Prendendo da
Cannes il battello per lisola di
Saint-Honorat, i padiglioni bianchi
della Croisette, in lontananza, sem-
brano le tende di un bivacco. In
fondo sembrano quello che sono: un
accampamento provvisorio, un cro-
cevia di storie, paesaggi, mondi inte-
riori concentrati in unimmagine e
riprodotti in migliaia di fotogrammi
uguali, una carovana chiassosa e co-
lorata destinata a ripartire presto
verso altre destinazioni.
Qualche coordinata per capire di
cosa stiamo parlando: il Festival du
silence nato da un sogno apparen-
temente impossibile da realizzare:
far dialogare due mondi lontani co-
me una festa del cinema e un con-
vento cistercense, la comunit mona-
stica ancora in attivit pi antica
dellOccidente e la vetrina della set-
tima arte, il red carpet della Costa
Azzurra. Due mondi vicini in linea
daria, separati fisicamente solo da
un sottile braccio di mare.
La sfida stata vinta, la formula
funziona: attori, registi e produttori
passano un pomeriggio sullisola,
pranzano in silenzio nella foresteria,
assistono alla liturgia delle ore, in-
contrano i monaci. Da ottobre ini-
zieremo a lavorare alla quarta edizio-
ne spiega Ivon Bertorello, lideato-
re della rassegna, coadiuvato da An-
mentale la vita di comunit e la
morte dei monaci di Tibhrine.
Lonsdale nel 2011 ha ricevuto un
Csar per lintensit della sua inter-
pretazione, il film di Xavier
Beauvois il Gran premio della giuria
a Cannes lanno precedente. Lin-
contro con i cineasti, nel pomeriggio
del 21 maggio, c stato, e autentico,
nellabbazia di Lrins: pi un match
dialettico che una photo opportunity
formale, un botta e risposta gentile
ma serrato. Jean-Pierre Mocky che
i cinefili ricordano giovanissimo in
Dieu a besoin des hommes di Jean De-
lannoy, I vinti, di Michelangelo An-
tonioni e in Gli sbandati di Citto
Maselli, accanto a Isa Miranda ha
rivolto ai padroni di casa una raffica
di domande, incoraggiato e incurio-
sito dalla sincerit e dallironia pi
o meno velata delle risposte.
Com per voi il mondo l fuori?,
i capelli rasta e i tatuaggi di Olivier
Delacroix, giornalista e documenta-
rista on the road, spiegano i cister-
censi, in fondo gi nel V secolo
continua dom Vladimir Gaudrat
santOnorato, il fondatore del mona-
stero, accoglieva persone provenienti
da ogni tipo di ambiente, da ogni ti-
po di esperienza. Ancora oggi, fede-
le al suo compito, labbazia di L-
rins e il suo abate, che sono attual-
mente io, sono felici di accogliere gli
artisti che sembrano venire da mon-
di molto diversi ma condividono
una stessa ricerca.
I monaci si allontanano per vede-
re meglio il mondo, calamitare gra-
zia e presentare a Dio la domanda
di significato, le ferite e le speranze
di ogni uomo, trasformando il grido
in armonia e langoscia in musica,
modulando la loro preghiera su anti-
che melodie per assimilare parole
ancora pi antiche, sette volte al
giorno, usando lo strumento pi po-
vero e pi misterioso che ci sia, la
voce umana.
Altra sorpresa: la prova pi diffici-
le, per gli ospiti della foresteria, il
pranzo in silenzio. I monaci chiedo-
no esplicitamente di non parlare, e
questa semplice regola implica con-
seguenze impreviste. Mi aspettavo
fosse un relitto del passato, una tra-
dizione che continua per inerzia
spiega un ospite dellhtellerie e in-
vece dovrebbero scriverci Benvenuti
nella realt aumentata alli n g re s s o
del refettorio; un accesso facile a
unesperienza densa di informazioni,
ottenuta senza lausilio di tecnologie
particolari. Si ottiene semplicemente
sottraendo chiacchiera inutile e ru-
more di fondo ai gesti di tutti i
giorni.
Ognuno reagisce in modo diverso
a questa immersione insolita nella
comunicazione non verbale: alcuni si
sentono a casa, altri, privati di colpo
dello schermo delle parole, hanno
una luce di terrore negli occhi, non
sapendo come gestire limbarazzo
della prossimit. C chi fissa il de-
cimetro quadrato di tavolo intorno
al piatto per non incrociare lo sguar-
do degli altri commensali e chi pro-
prio non riesce a fare a meno di bi-
sbigliare. Siamo di fronte a un ec-
cesso di realt: ci sono io, c la Pre-
senza misteriosa che mi sta creando
in questo momento e ci sono le per-
sone davanti a me. Da tutta questa
presenza difficile scappare.
Il tempo vola e si avvicina lora
dei vespri: i motoscafi presto riporte-
ranno la delegazione Cannes sulla
terraferma, dove troveranno ad
aspettarli Herv Giraux, il vescovo
presidente del consiglio della comu-
nicazione della Conferenza episcopa-
le francese. La palma doro del Festi-
val, spiegano i monaci ai loro ospiti
dopo aver parlato della loro produ-
zione di Syrah e Chardonnay, deriva
dalliconografia di santOnorato, la
palma che ricorda il suo martirio.
Nonostante questa parentela grafica,
il contrasto tra la Croisette, con il
suo vortice di proiezioni, feste e ri-
flettori e limmobilit apparente di
unabbazia dove si respira la calma
dei secoli e la bellezza ha la solidit
delle radici, non potrebbe essere pi
stridente. Ma forse proprio per que-
sto il dialogo possibile. Tornando
verso Cannes mi sono detto: non so-
no loro che sono chiusi dentro, sia-
mo noi che siamo chiusi fuori
stato il commento pi interessante
sentito lungo tutta la giornata, uno
di quegli incontri improbabili che di
solito succedono solo nei film. O
meglio, in quella realt sempre pi
originale di ogni possibile sceneggia-
tura umana a cui i film cercano, tal-
volta senza successo, di assomigliare.
Pellegrini per un giorno i cineasti
hanno scoperto una dimensione sconosciuta
Quellintensit imprevista che si ottiene
semplicemente sottraendo chiacchiera inutile
e rumore di fondo ai gesti di tutti i giorni
Labbazia di Lrins, nellisola di Saint-Honorat. Nella foto in basso a sinistra, uno dei chiostri dellantico monastero fortificato
Il regista Olivier Delacroix e lattrice Galle Billaut-Danno con labate e il vice abate di Lrins
ne Facrias (della Diaconie de la
Beaut) e da unassociazione nata
per sostenere liniziativa. Il presiden-
te onorario del festival Michael
Lonsdale, il padre Luc di Des homme
et des Dieux, che racconta in modo
realista e non stucchevolmente senti-
piuttosto stancante ammettono i
monaci. Quanti sono quelli che se
ne vanno? Come fate a lasciare le
vostre famiglie? Il celibato a che ser-
ve?, Ges non era sposato. Tra
gli ospiti capaci di ascoltare le rispo-
ste, oltre che di fare domande det-
taglio mai scontato
cera anche lattrice
Galle Billaut-Dan-
no, in scena fino a
luglio con Lchange
di Paul Claudel al
teatro di Rue de la
Mouffe a Parigi.
Non cos strano ve-
dere accanto allabate
Morto il musicista francese Henri Dutilleux
Laudace erede di Debussy
Henri Dutilleux, un nome che rester nella storia della musica accanto a
quelli di Debussy e Ravel, di cui stato un erede diretto. Con Messiaen e
Boulez, resta uno dei pochi compositori francesi che hanno segnato la storia
della seconda met del ventesimo secolo si leggeva su Le Figaro il 22
maggio scorso, in occasione della morte del musicista. Descritto
come un classico moderno, Dutilleux autore di opere spesso
descritte come audaci ma accessibili. Lultima, C o r re s p o n d a n c e s , uscita
lo scorso gennaio per il suo novantasettesimo compleanno.
Misericordia e castigo nel diritto della Chiesa
Per riannodare i fili della fedelt
di ONORATO BUCCI
Misericordia e castigo nello Jus
Ecclasiae. Il titolo dato allincon-
tro di Roman rispecchia un inten-
so dibattito allinterno della Chie-
sa su penitenza personale e proce-
dura ecclesiastica che lega la con-
versione personale a unop era
espiatoria appropriata.
La base di partenza quella di
una convinzione certa e non di-
scutibile: nessuno pu togliere alla
Chiesa il compito di determinare,
con una decisione di carattere giu-
diziale, la misura dellespiazione e
assolvere dalla colpa il penitente
sincero. Paolo di Tarso in 1 Co-
rinti, 6 raccomandava ai cristiani
per ogni contenzioso di rivolgersi
allautorit degli anziani e degli
episcopi. Da qui si svilupp la
prassi di delegare al vescovo di di-
rimere le controversie tra i cristiani
e, pi tardi (con la Costituzione
Imperiale del 321), fra cristiani e
non cristiani, attribuendo quindi
al vescovo quelli che erano i poteri
di giurisdizione del pretore urbano
e del pretore peregrino.
Il Codice di Giustiniano regol
successivamente lepiscopalis au-
dientia riconosciuta dai precedenti
imperatori, da Costantino a Teo-
dosio non solo in materia spiritua-
le ma anche per le vertenze penali
dei cristiani che ricorrevano alla
Chiesa e per le vertenze civili fra i
chierici. Tutta questa disciplina fu
poi rielaborata dalla stesso Giusti-
niano nella Novella 123.
Era stato Costantino a ricono-
scere ai vescovi autonomia giuri-
sdizionale in sede civile e penale
con la legge del 23 giugno 318 con
cui si autorizzava i cittadini roma-
ni ad abbandonare la giurisdizione
dei tribunali ordinari a vantaggio
della giurisdizione episcopale, e
poi successivamente, ampliando le
competenze dei vescovi, con le
leggi del 18 aprile 321. I vescovi
perci vennero pienamente assimi-
lati ai magistrati romani nellattivi-
t giurisdizionale con il risultato
tuttavia di ampliarne la portata
esecutiva perch la decisione in se-
de episcopale non era sottoposta
ad appello. Tale lorigine del pri-
vilegio del Foro per cui la Chiesa
partecipava, non controllata, alla
sovranit dello Stato
Questo sistema perdur fino
allaffermarsi del giurisdizionali-
smo con cui si chiuse ogni forma
di Nazaret, che sostituisce il dato
correttivo della vecchia legge del
perdono giudaico e introduce nel-
la pienezza storica la misericordia
gi prevista dalla stessa vecchia
legge con lamare il prossimo tuo
come te stesso che da principio
da rispettare diventa modello in-
terpretativo di tutto il comporta-
mento delluomo.
Il risultato che m i s e r i c o rd i a
non solo rahamin (attaccamento
istintivo di un essere allaltro) ma
Il convegno internazionale annuale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice
Dalla dottrina sociale risposte per i giovani
Pi solidariet verso i giovani: la
formazione e linnovazione pilastri
di un domani migliore. questo
il messaggio che la Fondazione
Centesimus Annus Pro Pontifice,
lancia in occasione dellannuale
convegno internazionale. Intitolato
Rethinking Solidarity for Employ-
ment: The Challenges of the Twen-
ty-First Century, in corso a Ro-
ma fino al 25 maggio (quando i
membri della fondazione saranno
ricevuti in udienza dal Papa), con
la partecipazione di studiosi, reli-
giosi, esponenti del mondo accade-
mico e imprenditoriale provenienti
da varie parti del globo.
Alla fine del 2013 saranno sei
anni di crisi europea con la disoc-
cupazione salita al 12 per cento e
quella giovanile al 25 ricorda Al-
berto Quadrio Curzio, presidente
del comitato scientifico della fonda-
zione. In un contesto cos grave
come quello che stiamo attraversan-
do, per evitare che la situazione so-
cio-economica peggiori ulterior-
mente, oggi essenziale, per lItalia
e per lEuropa intera, rilanciare
loccupazione, e quella giovanile in
modo particolare. Sempre pi forte,
del resto, il dubbio che le politi-
che socio-economiche europee sia-
no sbagliate. Lo dice il confronto
con Paesi come gli Stati Uniti e il
Giappone, dove la crescita sta ri-
prendendo e la disoccupazione
scendendo. Fondamentale risulta
cos il rilancio dello sviluppo con
modalit pi eco-compatibili, capa-
ci di dare adeguati livelli di occu-
pazione soprattutto giovanile.
Il convegno affronta infatti uno
dei problemi pi urgenti del mo-
mento: quello dei milioni di giova-
ni disoccupati che nel mondo ri-
schiano di perdere lopp ortunit
dinserirsi in unattivit di lavoro
regolare. Lintento dunque quello
di incoraggiare il dialogo tra scien-
ziati e persone con esperienza diret-
ta nella gestione dellimpresa o del-
la politica, alla ricerca di soluzioni
e proposte volte a coniugare capaci-
t imprenditoriale, solidariet e
promozione dei talenti giovanili per
il bene comune.
Come ricorda Domingo
Sugranyes Bickel, presidente della
Centesimus Annus, la dottrina so-
ciale offre immense possibilit di
applicazione concreta a chi la riceve
con libert e senza pregiudizi.
con questo spirito che abbiamo in-
vitato tra i relatori anche personali-
t non cattoliche, che per manife-
stano la loro adesione alla strada
aperta dai Pontefici, da Giovanni
Paolo II a Papa Francesco, in mate-
ria sociale ed economica. Lintento
quello di analizzare non solo
quanto sia cambiato il contesto dal
1993 a oggi, ma anche la risposta
della dottrina sociale alle nuove do-
mande. Come detto dal cardinale
Gianfranco Ravasi nel corso della
sua lectio magistralis, civilizzare
leconomia una sfida culturale
prima che tecnica.
Proprio a questo risponde la con-
segna, per la prima volta, del pre-
mio internazionale a cadenza bien-
nale Economia e societ che il
presidente della giuria, il cardinale
Reinhard Marx, conferir a due li-
bri che apportano grandi novit
nellapprofondimento e nello svi-
luppo dei principi della dottrina
sociale della Chiesa, Ciudadana,
migraciones y religin del gesuita
Julio L. Martnez (Madrid, San Pa-
blo, 2007) e Leconomia del bene co-
mune di Stefano Zamagni (Roma,
Citt Nuova, 2008).
Massimo Gattamelata, segretario
generale della fondazione, richiama
alcuni passaggi della Caritas in ve-
ritate: lintento quello di porre
lattenzione sullimportanza del
promuovere un giusto ed equilibra-
to rapporto delluomo con lo svi-
luppo economico di fronte al cre-
scere delle conoscenze tecniche.
Lo sviluppo impossibile senza
uomini retti, senza operatori econo-
mici e uomini politici che vivano
fortemente nelle loro coscienze lap-
pello del bene comune (Caritas in
veritate, 71).
In questo percorso, si legge an-
cora nellenciclica di Benedetto XVI,
sono necessarie sia la preparazione
professionale sia la coerenza mora-
le, giacch chiave dello sviluppo
unintelligenza in grado di pensa-
re la tecnica e di cogliere il senso
pienamente umano del fare delluo-
mo, nellorizzonte di senso della
persona presa nella globalit del
suo essere (Caritas in veritate, 70).
La tecnica, pertanto, sinserisce
nel mandato di coltivare e custodire
la terra, che Dio ha affidato alluo-
mo e va orientata a rafforzare
quellalleanza tra essere umano e
ambiente che deve essere specchio
dellamore creatore di Dio (69).
Lincontro riflette quello che lo
scopo precipuo della Fondazione
Centesimus Annus Pro Pontifice,
istituita da Giovanni Paolo II il 13
giugno 1993, a fini di religione e
beneficenza. Essa intende infatti
collaborare allo studio e alla diffu-
sione della dottrina sociale cristia-
na, favorendo tra laltro iniziative
per sviluppare la presenza e lop era
della Chiesa nei vari ambiti della
societ. Gli aderenti essenzial-
mente imprenditori e professionisti
che desiderano contribuire attiva-
mente alla creazione di una nuova
cultura economica e sociale sono
oggi circa quattrocento. Le sedi so-
no dislocate tra Germania, Italia,
Malta, Slovacchia, Spagna, Stati
Uniti e Svizzera. (giulia galeotti)
di cesaropapismo e
si apr la forma della
supremazia della
legge dello Stato
sulla Chiesa, sistema
favorito non poco
dalla rivoluzione
protestante, di cui lo
statalismo hegeliano
del Volksgeist fu in-
terprete diretto, che
diede vita da un lato
alla richiesta di pre-
rogative dello Stato
sulla Chiesa e
dallaltra agli istituti
di difesa dello Stato di fronte alla
Chiesa, veri e propri diritti princi-
p eschi.
Non c dubbio che tutti questi
tentativi da parte dello Stato di
portare sotto la propria protezione
la Chiesa (che in termini storici
verranno poi chiamati di volta in
volta febrorianesimo, gallicanismo,
giuseppismo, leopoldismo, tenuci-
smo, regalismo, diritto ecclesiasti-
co siculo) trovano origine nel co-
siddetto Concordato di Worms (23
settembre 1122) che diede vita al
principio concordatario che co-
munque riconosceva particolari
condizioni giuridiche alla Chiesa.
La Chiesa quindi titolare di
una propria procedura giudiziaria
che lega la conversione personale
di un soggetto sui iuris sottop osto
a questultima allespiazione di
una condanna emessa. Certo che
i termini conversione ed espia-
zione, accanto a locuzioni come
salus animarum e ancora: r i s u r re -
zione, con il principio della retri-
buzione che implica la ricompensa
eterna o la dannazione, sono igno-
ti alla tradizione giuridica penali-
stica della societ civile.
Non c dubbio che il peccato
avviene sulla base della libert
dellindividuo e del libero arbitrio
che ha in natura, ma altrettanto
indubbio che leducazione alla li-
bert e al libero arbitrio non pos-
sono compiersi consapevolmente
senza la correzione la cui applica-
zione implica laderire a un piano
normativo connesso alla legge esi-
stente. La legge cristiana quella
delle Beatitudini dettate da Ges
hesed (fedelt), sicch la miseri-
cordia pu definirsi risposta ad
atti contrari alla legge attraverso la
piet che unisce i due esseri e che
implica la volont di ritornare a
riallacciare la fedelt interrotta.
Il fatto che al centro della
problematica del castigo inflitto
dallo Jus Ecclesiae c sempre e co-
munque la persona, lindividuo,
mentre la fonte del castigo nella
concezione statuale del diritto il
Volksgeist, lo spirito del popolo,
entit mistica hegeliana creata dal-
la dottrina germanistica. Nello
scenario della sacralit della perso-
na invece il castigo ha un esito
sempre aperto. Il giudizio verso
chi ha sbagliato deve essere dun-
que un invito alla conversione e
non di condanna definitiva come
avviene nella compagine statuale.
Il cristiano sa che il castigo un
ministero di grazia (2 Corinti, 3, 9)
e di riconciliazione (2 Corinti, 3, 19
e ss.). Ecco perch il castigo se-
gno di misericordia, perch conce-
de sempre la disponibilit di ritor-
nare a Dio (cos in Osea e cos
in Luca, 15, 14 20). Se cos non
il castigo produce solo vendetta,
quella della legge del taglione
(Esodo, 21, 23 e ss.; Levitico, 24, 19
e D e u t e ro n o m i o , 9, 21) che gi le
Tavole della Legge aveva soppres-
so perch la correzione, che non
condanna, indica al penitente di
avere fiducia in Dio (P ro v e r b i , 20,
22). Il giusto, di conseguenza, non
si vendica ma lascia a Dio la cura
di vendicare la giustizia (D e u t e ro -
nomio, 35, 55).
Canonisti in Romania
Anticipiamo parte di una delle relazioni
del convegno Misericordia e castigo nello
Jus Ecclesiae che si svolge il 23 e il 24
maggio nel convento di Roman in Romania
per iniziativa della locale Provincia
francescana dei conventuali. Li n c o n t ro
si concluder con la fondazione
dellAssociazione Canonistica Romena.
LOSSERVATORE ROMANO pagina 6 venerd 24 maggio 2013
La rete delle organizzazioni cattoliche in aiuto delle famiglie colpite dal tornado
A Oklahoma City solidariet
e sostegno incessanti
WASHINGTON, 23. Mentre prosegue
incessante lopera di aiuto delle or-
ganizzazioni cattoliche alle famiglie
colpite dal violento tornado che ha
devastato la citt di Oklahoma City,
nel centro sud degli Stati Uniti, la
Conferenza episcopale assicura pre-
ghiere e sostegno alla popolazione.
In una lettera, il presidente dei ve-
scovi, il cardinale arcivescovo di
New York, Timothy Michael Dolan,
esprime solidariet nei confronti
della arcidiocesi di Oklahoma City
e dellintera popolazione, offrendo
preghiere e sostegno concreto. I
nostri cuori sono con voi si legge
nella missiva, nella quale si rende
noto anche che il cardinale stesso
in costante contatto telefonico con
la comunit locale. Possano le pa-
role di Ges: Ecco io sono con voi
tutti i giorni aggiunge il porpo-
rato portare speranza e conforto
alla vostra arcidiocesi che ha gi co-
nosciuto altre tragedie naturali nel
passato, ma che ha saputo sempre
unirsi negli sforzi coraggiosi e amo-
revoli per ridare speranza a tutti.
La perdita dei familiari e la deva-
stazione delle infrastrutture, prose-
gue il cardinale, ci spinge a stare
con voi sia nella preghiera che negli
sforzi delle operazioni di soccorso
per alleviare le sofferenze di coloro
le cui vite sono state colpite da que-
sto terribile disastro.
La citt era gi stata nel passato
colpita da eventi meteorologici
estremi ma, come ha osservato lo
stesso presidente degli Stati Uniti,
Barack Obama, lultimo tornado
stato uno dei pi distruttivi della
storia. Il presidente ha assicurato
che lamministrazione sar a fianco
della popolazione tutto il tempo
che serve per aiutare i sopravvissu-
ti. In prima linea nei soccorsi vi
sono le organizzazioni cattoliche.
Tra queste vi la Saint Vincent de
Paul. Il direttore esecutivo della lo-
cale organizzazione caritativa, Elisa-
beth Disco-Shearer, sta coordinan-
do, assieme ad altri rappresentanti
cattolici, la rete dei soccorsi. Il no-
stro obiettivo ha spiegato
quello di determinare gli ambiti nei
quali possiamo essere di maggiore
aiuto. Larcivescovo di Oklahoma
City, Paul Stagg Coakley, ha espres-
so forte apprezzamento per le testi-
monianze di solidariet che stanno
giungendo in maniera incessante.
Anche lassociazione dei Cavalieri di
Colombo, per esempio, ha messo a
disposizione delle somme di denaro.
Il presule ha indicato, fra laltro, la
possibilit di velocizzare gli aiuti ri-
correndo alla rete telematica. Sul si-
to catholiccharitiesok.org infatti
possibile effettuare delle donazioni.
La parrocchia, ha inoltre osservato
monsignor Coakley, non ha subto
danneggiamenti e pertanto sono as-
sicurati i servizi religiosi. Infine, il
presule ha ribadito che le Catholic
Charities di Oklahoma City e di al-
tre zone del Paese stanno lavorando
in maniera assidua per rendere sem-
pre pi efficaci i soccorsi e lop era
di ricostruzione della comunit.
Il tradizionale pellegrinaggio militare internazionale
Nel santuario di Lourdes
per invocare la pace
LOURDES, 23. Sono migliaia i milita-
ri che giungeranno da tutto il mon-
do a Lourdes per invocare li n t e rc e s -
sione della Madonna: dal 24 al 26
maggio si svolger infatti il tradizio-
nale pellegrinaggio militare interna-
zionale, giunto questanno alla cin-
quantacinquesima edizione.
A guidare i militari italiani con le
loro famiglie sar in particolare lar-
civescovo Ordinario militare per
lItalia, Vincenzo Pelvi. Il presule
sottolinea in una lettera che la pre-
ghiera alla grotta ci permetter di
rendere la fede pi consapevole e di
ravvivare la nostra adesione al Van-
gelo, attraverso una testimonianza
personale e un impegno pubblico
che non possiamo trascurare. Que-
sto, aggiunge, richiede unap ertura
sempre pi grande alla persona di
Cristo, ritrovando il gusto della Pa-
rola di Dio, per realizzare una con-
versione profonda del cuore e per-
correre le vie del mondo, procla-
mando il Vangelo agli uomini e alle
donne del nostro tempo.
Lourdes: una porta della fede
il tema della visita alla Grotta: un
appuntamento che si ripete costan-
temente dal 1958, nellanno del cen-
tesimo anniversario delle apparizio-
ni. Tra le delegazioni presenti nel
santuario mariano vi saranno anche
quelle ortodosse. Al riguardo, nei
giorni scorsi nella citt di Lviv, in
Ucraina, a caratterizzare la prepara-
zione del pellegrinaggio stata la
celebrazione della divina liturgia
presso la chiesa dei Santi Pietro e
Paolo. A presiederla sono stati il ve-
scovo Mykhailo (Koltun), responsa-
bile del servizio pastorale per le for-
ze armate della Chiesa greco-cattoli-
ca ucraina (Ugcc) e il vescovo ausi-
liare cattolico di Kyiv-Zhytomyr,
Stanislav Szyrokoradiuk. Alla ceri-
monia erano presenti anche sacerdo-
ti e religiosi della della Chiesa orto-
dossa ucraina - Patriarcato di Mosca
(Uoc-Mp) e Chiesa ortodossa ucrai-
na - Patriarcato di Kiev (Uoc-Kp).
Lourdes si trover dunque a vive-
re intensi momenti di preghiera per
invocare in particolare la pace per il
mondo. In unintervista pubblicata
nel passato sul nostro giornale, lar-
civescovo Pelvi ha osservato che
quella di Lourdes unesp erienza
che illustra larmonia fra i diversi
popoli, magari una volta nemici ma
che adesso si ritrovano tutti insieme
a pregare.
Durante il pellegrinaggio i milita-
ri potranno anche ricevere il battesi-
mo e assistere i malati. Nel sito
francese dedicato allevento si sotto-
linea che sono attese oltre 12.000
persone, tra militari, familiari e per-
sonale civile delle forze armate.
Trentacinque sono i Paesi rappre-
sentati alledizione 2013. Tra questi,
Francia, Italia, Germania e Croazia
presenti oramai da tempo con folte
delegazioni; ma anche Per, Argen-
tina, Filippine, Cile, Nigeria e Bra-
sile. Numerosi militari saranno ac-
colti presso unapposita struttura al-
lestita per loccasione, che costitui-
sce, si osserva, un luogo di vera
fratellanza internazionale, supporta-
ta da un evento spirituale. Durante
il pellegrinaggio sar dato spazio al
ricordo dei militari deceduti e alla
testimonianza di quelli feriti.
In Francia il Congresso europeo dei ferrovieri cristiani
Sul treno della fede
Dalla Caritas portoghese la richiesta di misure concrete davanti al rischio povert
La famiglia
pilastro contro la crisi
Eletto ad complendum sexennium
Lo statunitense padre Perry
alla guida dei frati minori
Ricordato specialmente per la dedizione ai poveri
La morte di don Andrea Gallo
GENOVA, 23. Fraterno e rispetto-
so in una dialettica e in un
dialogo di lealt, di chiarezza, di
paternit da parte mia; di amicizia
e di affetto da parte sua. Cos il
cardinale arcivescovo di Genova,
Angelo Bagnasco, presidente della
Conferenza episcopale italiana, ha
definito il suo rapporto con don
Andrea Gallo, il sacerdote genove-
se morto ieri, a 84 anni. Il porpo-
rato, che ha espresso la speran-
za di poterne presiedere il funera-
le, ha ricordato il sacerdote con un
articolo sul quotidiano Il Secolo
XIX, che ha dedicato al prete di
strada la prima pagina speciale
delledizione di oggi.
Il porporato ha reso noto di es-
sere andato a trovare don Gallo
una settimana fa. Stava benino,
abbiamo recitato lAve Maria e poi
gli ho dato la mia benedizione.
Bagnasco ha poi ricordato alcuni
momenti della vita di don Gallo,
dopo luscita dalla congregazione
salesiana: Accolto in diocesi dal
cardinale Siri, al quale aveva chie-
sto di essere incardinato, venne in-
viato prima come vice parroco nel-
la parrocchia di Nostra Signora
del Carmine, nel centro storico, e
successivamente nella parrocchia
di San Benedetto al Porto. Qui ha
avviato la sua comunit, detta ap-
punto di San Benedetto al Porto,
impegnandosi in un recupero siste-
matico dei disagiati. Si occupato
di questa comunit, sempre aiutato
dagli arcivescovi di Genova che si
sono susseguiti negli anni. In
questi sei anni, da quando sono
tornato a Genova come arcivesco-
vo, ha detto il cardinale, ci sia-
mo incontrati diverse volte sem-
pre in un dialogo di lealt e di
amicizia, non mancando di af-
frontare quelle situazioni che pote-
vano creare qualche perplessit.
Di don Gallo come un sacer-
dote amato per la sua forza spiri-
tuale e il suo impegno sui temi
della povert, dellemarginazione e
dellesclusione sociale parla il
presidente della Repubblica, Gior-
gio Napolitano, in un messaggio
in cui afferma di averne appreso
con tristezza e rammarico la no-
tizia della scomparsa.
Don Gallo stato ricordato nel-
la preghiera anche da un suo anti-
co compagno di studi, il cardinale
segretario di Stato, Tarcisio Berto-
ne, che, durante gli anni trascorsi
a Genova come arcivescovo, ha
avuto con lui un dialogo a volte
franco e vivace. Tuttavia ha
detto il porporato la dedizione
in favore dei bisognosi non poteva
non avere come sorgiva ispirazione
la sua identit sacerdotale.
ROMA, 23. Padre Michael Anthony Perry, statunitense, il nuovo mini-
stro generale dellOrdine dei Frati Minori. Gi vicario generale dellO r-
dine, padre Perry prende il posto dello spagnolo Jos Rodrguez Carbal-
lo divenuto arcivescovo segretario della Congregazione per gli Istituti
di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica cui sabato scorso il
cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha conferito lo rd i n a z i o n e
episcopale.
Lelezione di padre Perry avvenuta ieri, mercoled, secondo la for-
mula ad complendum sexennium, dovr cio completare il sessennio, fino
dunque al prossimo capitolo che si terr nel 2015. Infatti, il suo prede-
cessore padre Rodrguez Carballo era stato eletto nellultimo capitolo
generale tenutosi ad Assisi nel 2009.
Nato a Indianapolis nel 1954, padre Perry ha compiuto la professione
solenne nel 1981 ed stato ordinato sacerdote nel 1984. Ha conseguito il
dottorato in antropologia teologica e prestato servizio presso il Catholic
Relief Services, lagenzia caritativa della Conferenza episcopale statuni-
tense. Successivamente stato per dieci anni missionario nella Repubbli-
ca Democratica del Congo. Prima di diventare vicario generale e procu-
ratore dellOrdine ne era stato ministro provinciale per gli Stati Uniti.
STRASBURGO, 23. Coscienza pro-
fessionale, spirito di squadra, tena-
cia, puntualit, preoccupazione per
il bene comune, per il servizio de-
gli altri: qualit che sono sempre
pi richieste per laccresciuto per-
fezionamento tecnico delle macchi-
ne e delle reti ferroviarie: riceven-
do in udienza, l8 settembre 1964, i
membri dellUnione cattolica dei
ferrovieri francesi, Paolo VI si sof-
ferm sullinsieme delle loro quali-
t professionali ma anche sul loro
motto, Fidem servavi (Ho conser-
vato la fede). Ma voi sottoli-
ne il Papa non avete soltanto
conservato la fede ma avete saputo
e voluto coltivarla, approfondirla,
diffonderla attorno a voi. Segni
di vitalit spirituale che caratteriz-
zano ancora oggi lUnion catholi-
que des cheminots franais (Uccf)
che, dal 23 al 28 maggio, partecipa
al diciottesimo Congresso europeo
dei ferrovieri e degli impiegati po-
stali cristiani, a Mont Sainte-Odi-
le, sede di un famoso convento, in
Alsazia, vicino a Strasburgo. Il ti-
tolo scelto per lincontro lo stes-
so della lettera apostolica in forma
di motu proprio con la quale Be-
nedetto XVI ha indetto lAnno del-
la fede: Porta fidei, La Porta della
fede.
Arriveranno da Germania, Au-
stria, Belgio, Slovacchia, Unghe-
ria, Bielorussia, Polonia, oltre che
naturalmente da tutta la Francia,
per condividere le esperienze ma-
turate negli ultimi tre anni, a parti-
re cio dallultimo convegno, cele-
brato a Budapest nel maggio 2010.
Lobiettivo di questi incontri si
espresso fin dalla prima guerra
mondiale tra i ferrovieri alsaziani,
tedeschi e belgi al fine di costruire
la pace. Ma si dovuto attendere
il 1965 per veder realizzato, in Ger-
mania, il primo congresso. Da al-
lora ha luogo ogni tre anni, in na-
zioni differenti e su argomenti di-
versi che invitano a riflettere sulla
responsabilit del cristiano nel
mondo. A Budapest, ad esempio,
si sono confrontati su come mani-
festare la solidariet nel mondo del
l a v o ro .
Per quanto riguarda il convegno
a Mont Sainte-Odile, lUnione
cattolica dei ferrovieri francesi
spiega il suo presidente, il diacono
Jean Magail si basata sul semi-
nario Una porta per la fede che
ha avuto luogo a Lourdes nel no-
vembre scorso. Tra i momenti cen-
trali del congresso, organizzato
congiuntamente dallUccf e dai
ferrovieri tedeschi, c la messa
presieduta venerd nella cattedrale
di Strasburgo dalla rc i v e s c o v o
Jean-Pierre Grallet.
LUnion catholique des chemi-
nots franais nata nel 1898 al Sa-
cro Cuore di Montmartre, a Parigi.
La condivisione della fede e della
Parola di Dio hanno unito i ferro-
vieri aderenti, qualunque fosse il
loro grado. Oggi lUccf conta su
circa quindicimila membri, in gran
parte pensionati.
LISBONA, 23. Politiche pi esplici-
te per sostenere le famiglie, anche
con la creazione di una struttura au-
tonoma che coordini tutte le misure
in materia: a chiederle la Caritas
portoghese che con una nota, intito-
lata appunto Politicas de famlia de-
vem ser mais explicitas, ricorda che i
cittadini si trovano ogni giorno sem-
pre pi ad affrontare gravi rischi di
povert. Per la Caritas, la famiglia
un pilastro fondamentale del be-
nessere sociale, che deve essere so-
stenuta in tempo di crisi. Il presi-
dente, Eugnio Fonseca, si rivolge al
Governo affermando che non basta
dire che ci sono politiche trasversali
a tutte le aree di intervento nella vita
del Paese e suggerisce listituzione
di un apposito dipartimento, dipen-
dente direttamente dal primo mini-
stro, chiamato a coordinare le misure
per la famiglia, in quanto effettiva-
mente sentiamo la mancanza di una
politica-quadro di sostegno, anche
per risolvere un dramma che la na-
zione sta vivendo, ovvero il basso
tasso di natalit.
Da parte sua, il segretario genera-
le di Caritas Europa, Jorge Nuo
Mayer, osserva che in molti casi il
reddito familiare rimane al di sotto
della soglia di povert, gli stipendi
nel mercato del lavoro sono bassi ed
alto il numero dei membri di una
famiglia che non hanno occupazio-
ne. E sottolinea che la probabilit
che entrambi i genitori possano go-
dere di un impiego remunerato di-
pende anche dallesistenza di servizi
per laccudimento dei bambini a
prezzi accessibili. Il Rapporto di
monitoraggio della crisi, recentemen-
te pubblicato da Caritas Europa e
presentato anche in Portogallo, esa-
mina con precisione limpatto della
crisi economica in Irlanda, Spagna,
Portogallo, Grecia e Italia, rilevando
che le forti tradizioni di appoggio
alla famiglia, caratteristica in ciascu-
no di questi Paesi, sono severamente
messe a dura prova durante la crisi.
Particolarmente colpiti dalla povert
sono i nuclei familiari monoparentali
o con pi di due figli. La causa
spiega Nuo Mayer non sono solo
i redditi bassi ma anche lassenza di
politiche che riducano i costi delle
famiglie: per queste ragioni che
cos tanti bambini sono oggi a ri-
schio povert e la povert infantile
una questione preoccupante per la
maggioranza degli Stati membri
dellUe.
Secondo la Caritas portoghese,
fondamentale attirare lattenzione
dellUnione europea e dei suoi Stati
membri vista lurgenza di garantire
una protezione adeguata della fami-
glia, soprattutto in contesti dove so-
no in corso di attuazione misure di
austerit. Se il modello sociale eu-
ropeo significa qualcosa scrive il
presidente Fonseca esso deve af-
fermare che la famiglia, un pilastro
fondamentale del benessere sociale,
sostenuta e protetta nei momenti
di difficolt economica. La Caritas
esprime alle famiglie, in particolare a
quelle che hanno corso il pericolo di
disgregarsi per colpa delle tensioni
legate ai loro bisogni, una parola di
solidariet: Non esistono societ
forti senza famiglie unite, radicate in
una comunione di valori consolidata
dallamore. Il superamento delle dif-
ficolt dipende anche dalla loro te-
stimonianza.
LOSSERVATORE ROMANO venerd 24 maggio 2013 pagina 7
Intitolata al cardinale Gantin una cattedra alla Lateranense
Missionario romano in Africa
Presentazione nella Sala Stampa della Santa Sede
Per lo sviluppo culturale del continente
Larcivescovo segretario per i Rapporti con gli Stati alla plenaria del dicastero per i migranti e gli itineranti
La Santa Sede e le migrazioni forzate
di DOMINIQUE MAMBERTI
Le vicende di natura politica, o reli-
giosa, di contrasti etnici o razziali, i
disastri ambientali, le aggressioni e
le occupazioni straniere ed altri
eventi che hanno obbligato intere
popolazioni, gruppi e singole perso-
ne a spostarsi dalla propria patria
per trovare accoglienza in altri terri-
tori seguono un triste inventario
lungo tutti i secoli e risalgono alle
origini dellumanit.
La Chiesa si adoperata a vari
livelli in favore dei rifugiati ben
prima che esistessero organismi in-
ternazionali per proteggerli ed assi-
sterli.
A confermare la sollecitudine pa-
storale per tutti coloro che si sposta-
no dal proprio Paese o sono costretti
a farlo Paolo VI istitu la Pontificia
Commissione per la Pastorale
dellEmigrazione e del Turismo, de-
stinata allattenzione pastorale per le
persone in movimento al di l delle
frontiere, come sono i rifugiati; e il
Pontificio Consiglio Cor Unum, per
incoraggiare i fedeli e le organizza-
zioni cattoliche a testimoniare la ca-
rit di Cristo stimolando soccorsi
per urgenti necessit, promuovendo
iniziative di solidariet, mantenendo
rapporti con gli organismi dassi-
stenza.
Papa Montini ebbe molto a cuore
la situazione dei rifugiati, per i quali
si era adoperato anche in modo con-
creto negli anni della guerra, come
sostituto della Segreteria di Stato, e
ne parl in numerosissime esortazio-
ni e discorsi.
Negli stessi anni del suo pontifi-
cato vediamo la Santa Sede seguire
con molta attenzione nei vari fori in-
ternazionali levoluzione dellatteg-
giamento degli Stati verso i contesti
migratori e specialmente di coloro
che erano costretti a fuggire dai pro-
pri Paesi per gravi ragioni.
A partire dagli anni Settanta, ad
esempio, molti Paesi dellEuropa oc-
cidentale hanno mutato la propria
fisionomia da Paesi di emigrazione a
Paesi di immigrazione. Le politiche
migratorie che lEuropa stava adot-
tando, tuttavia, si discostavano da
quelle del decennio precedente, sia
per il mutato quadro economico-po-
litico internazionale, sia perch si
stava affermando la concezione che
non si potesse risolvere con disposi-
zioni adottate a livello internaziona-
le il problema migratorio tanto va-
riegato. Impostazione che ha tuttora
importanti riflessi anche sullaccetta-
zione dei rifugiati.
La Santa Sede, in quegli anni
partecip a numerose iniziative, in-
contri, conferenze, per associarsi ai
tentativi che miravano a superare,
almeno per blocchi regionali, la si-
tuazione di stallo che si delineava
nellaccoglienza e nellassistenza ai
migranti forzati. Cos fu presente al-
la conferenza di Arusha del 1979 e a
quella di Ginevra del 1984, che af-
frontavano i problemi dei rifugiati
africani, e a quella di Oslo del 1988
per i rifugiati dellAfrica australe.
Ugualmente, si partecip alle confe-
renze di Ginevra che intendevano ri-
spondere alla gravissima situazione
dei rifugiati indocinesi, nel 1979 e
nel 1989, con interventi importanti.
Sono cos numerosi gli interventi
dei rappresentanti della Santa Sede
in diversi fori internazionali per
chiedere attenzione e umanit nei
confronti dei rifugiati. Daltra parte,
la Santa Sede, pur di preservare vite
umane non si astenuta dallapp og-
giare anche misure considerate ina-
deguate e, tuttavia, le uniche che al-
cuni Paesi erano disposti ad adottare
di volta in volta di fronte a massicci
esodi di rifugiati, ove diventava dif-
ficile uno screening individuale ap-
profondito. Cos, ad esempio, quella
dellasilo temporaneo per motivi
umanitari concesso da vari Stati eu-
ropei nei primi anni 90 ai rifugiati
dalla ex-Jugoslavia.
Anche in queste occasioni la voce
del Papa ed il suo sostegno concre-
to, insieme a quello dei dicasteri
della Santa Sede, ha affiancato
lopera efficace e discreta delle isti-
tuzioni cattoliche di aiuto nelle si-
tuazioni pi gravi e diverse.
In numerosi viaggi e nei vari con-
tinenti i Pontefici hanno fatto visita
ai campi di rifugiati, per testimonia-
re non solo la propria vicinanza e
quella di tutta la Chiesa nei con-
fronti di chi costretto a fuggire e
spesso mancante dei supporti ne-
cessari a una vita dignitosa, ma an-
che per richiamare lattenzione della
comunit internazionale e dellopi-
nione pubblica su tali vicende e il
loro destino.
Negli anni del lungo pontificato
di Giovanni Paolo II ricordiamo, tra
i moltissimi dedicati a questo tema,
almeno alcuni documenti riguardan-
ti la cura pastorale di migranti e ri-
fugiati: Verso una pastorale per i rifu-
giati, del Pontificio Consiglio della
Pastorale per i Migranti e gli Itine-
ranti, del 1983; I rifugiati: una sfida
alla solidariet, del 1992, curato dal
precedente dicastero insieme con il
Pontificio Consiglio Cor Unum; e la
Carta giubilare dei diritti dei profughi,
del 2000, questultima scritta in col-
laborazione con lAlto commissaria-
to delle Nazioni Unite per i rifugiati
(Acnur) e altre istituzioni che si oc-
cupano dellassistenza ai migranti
forzati.
V poi unazione della Santa Se-
de riguardante la situazione in sin-
goli Paesi, specialmente in situazioni
di conflitto, o nella fase precedente,
o in seguito ai conflitti: potremmo
ricordare in moltissime situazioni gli
appelli dei Papi, cui facevano eco
quelli dei rappresentanti pontifici
nei vari Paesi e nei diversi fori inter-
nazionali.
Numerosi sono, poi, gli interventi
allassemblea generale delle Nazioni
Unite sulle questioni concernenti i
rifugiati, i rimpatriati e i profughi, e
sulle questioni umanitarie, con cui la
Santa Sede ha chiesto il rispetto dei
diritti umani e della dignit dei mi-
granti forzati, sottolineando la ne-
cessit di condividere i pesi dellac-
coglienza con i Paesi che sopporta-
no oneri insostenibili al riguardo, di
favorire la riunificazione delle fami-
glie smembrate nella fuga e di pro-
teggere i pi vulnerabili: bambini,
donne, disabili, anziani.
Nello stesso tempo, si sempre
sostenuto lo sforzo della comunit
internazionale in moltissimi ambiti
allinterno del sistema Onu e fuo-
ri di esso, e anche in ambiti infor-
mali di trovare, attraverso un con-
fronto aperto, che comprende fasi di
studio, di dialogo, di condivisione
di esperienze, la via per affrontare
efficacemente il problema e trovare
le soluzioni durevoli pi rispondenti
al bene di chi costretto a fuggire
per difendere la propria vita e la
propria dignit.
Anche per Benedetto XVI limp e-
gno e lattenzione a questi migranti
forzati sono stati costanti: ne ha par-
lato molte volte e in varie occasioni
nelle omelie, nella preghiera allAn-
gelus domenicale, negli incontri con
gli ambasciatori.
Nella sua terza enciclica, Caritas
in veritate, Benedetto XVI dedica un
intero numero (il 62) al tema delle
migrazioni nellambito dello svilup-
po umano.
Di Papa Francesco abbiamo con-
tinue testimonianze della sua vici-
nanza ai migranti, specialmente ai
rifugiati e alle vittime della tratta di
persone, sin da quellappello lancia-
to proprio il giorno di Pasqua,
quando il Pontefice ha chiesto il do-
no della pace in un mondo ancora
ferito dallegoismo che minaccia la
vita umana e la famiglia, egoismo
che continua la tratta di persone, la
schiavit pi estesa in questo ventu-
nesimo secolo; la tratta delle perso-
ne proprio la schiavit pi estesa
in questo ventunesimo secolo!. In
quella stessa occasione, il Papa chie-
deva, tra laltro, la pace soprattut-
to, per lamata Siria, per la sua po-
polazione ferita dal conflitto e per i
numerosi profughi, che attendono
aiuto e consolazione.
Non mi soffermo sulle cause che
hanno spinto e che spingono tuttora
milioni di persone a lasciare tutto
quanto hanno di pi caro, i loro pa-
renti e talvolta coniugi e figli, e ri-
schiare la vita per fuggire da una
persecuzione o da una situazione di
grave pericolo. Cause, tuttavia, che
se non affrontate con la dovuta at-
tenzione e con rimedi adeguati, co-
stituiscono come lesperienza ha,
purtroppo, dimostrato gravi mi-
nacce per la pace. Lonere dellacco-
glienza di grandi masse di profughi,
accompagnato a periodi di crisi eco-
nomica generalizzata e a preoccupa-
zioni di sicurezza hanno generato e
generano tuttora una reazione che si
avvicina talvolta alla paura verso i
rifugiati, quando non allostilit.
Reazione che si manifesta anche in
modo violento e che spinge molti
Paesi, in passato paladini dei diritti
dei pi vulnerabili in nome di valori
di civilt, a rivedere le loro procedu-
re e ad adottare misure restrittive e
dissuasive che bloccano indistinta-
mente i migranti economici e i rifu-
giati.
Nelle ultime due decadi i conflit-
ti, condotti spesso da attori non sta-
tali, sfidano gli operatori umanitari
in modo grave e imprevedibile. I ci-
vili costituiscono frequentemente gli
obiettivi principali e occorre studiare
nuove strategie di protezione, siano
esse a livello locale, regionale o in-
ternazionale.
Tra le sfide che si pongono in tali
contesti, assistiamo a tentativi e sce-
nari che la Santa Sede non ha man-
cato di evidenziare in modo chiaro e
fermo, e che riguardano specialmen-
te i settori delleducazione e della
salute dei migranti forzati, partico-
larmente delle donne e dei minori.
Si tratta di pratiche e di metodi (co-
me quelli contraccettivi o abortivi)
che risultano spesso imposti, che
poco hanno a che fare con le neces-
sit pi sentite dai migranti forzati e
costituiscono non di rado anche for-
zature culturali. Di fronte a questa
situazione la Santa Sede non pu
restare in silenzio.
La protezione dei rifugiati riguar-
da ogni uomo e ogni donna forzati
a emigrare e, logicamente, dove que-
ste persone soffrono, non ci possono
essere distinzioni di alcun tipo. La
carit, che il riferimento unico dei
cristiani, suggerisce poi i modi mi-
gliori per affrontare le diverse situa-
zioni, preservano la dignit e i diritti
di queste persone.
I migranti non sono numeri ano-
nimi, ma persone, uomini, donne e
bambini con le proprie storie indivi-
duali, con doni da mettere a dispo-
sizione e aspirazioni da soddisfare
per il loro bene e per quello
dellumanit.
Sguardo alla storia
di ROBERT SARAH
Ricordare la figura di questo grande
prelato, decano emerito del sacro
Collegio cardinalizio, significa per
me innanzitutto assolvere un debito
di riconoscenza personale verso una
delle pi grandi figure dellepisco-
pato africano, la cui sollecitudine
paterna mi ha accompagnato sem-
pre, prima per tutti i miei studi a
Roma (1969-1974), poi nel mio inca-
rico di pastore della Chiesa nel mio
Paese, la Guinea, e infine nella mia
attuale responsabilit in seno alla
Curia romana. Anchio sono stato
uno dei successori del cardinale
Bernardin Gantin come segretario
della Congregazione per lEvange-
lizzazione dei Popoli (2001-2010). E
come non vedere in ci una strizza-
ta docchio della Provvidenza, che
ha voluto che mi occupi oggi del
Pontificio Consiglio Cor Unum,
istanza della Santa Sede responsa-
bile per lorientamento e il coordi-
namento tra le organizzazioni e le
attivit caritative promosse dalla
Chiesa cattolica (Deus caritas est,
n. 32), quello stesso dicastero che
aveva presieduto il cardinale Gantin
fin dai primi anni del suo ministero
romano. per farci notare questa
strizzata docchio della Provvidenza
che, prima di lasciare definitivamen-
te Roma, nel novembre 2002, ha
detto agli ambasciatori africani riu-
niti attorno a lui nel corso di un
pranzo che avevano organizzato in
suo onore: Oggi, sono come il ba-
nano. Da voi, in Africa, quando il
banano ha dato i suoi caschi, si rac-
colgono quelli maturi e poi si taglia
la pianta. Ma c sempre alla sua
base un giovane germoglio, un vir-
gulto per sostituirlo. Con questa
immagine simbolica voleva desi-
gnarmi ed esprimere i profondi vin-
coli daffetto che ci univano in una
continuit profonda al servizio della
Chiesa.
Il cardinale Gantin non era gran-
de solamente per la sua statura fisi-
ca, ma lo era anche e soprattutto
per la sua regale umilt e per il suo
cuore pieno di bont e di compas-
sione per tutti. Per questo mi sem-
bra giusto riprendere le parole del
suo motto episcopale: In tuo sancto
servitio, Al tuo santo servizio, per
tradurre ci che rappresenta questa
eminente figura ecclesiale e ci che
ha vissuto fra noi. Tali parole espri-
mono, a mio parere, tutta la vita di
questo patriarca della Chiesa in
Africa, che ha voluto fare del servi-
zio il coronamento e il centro stesso
della sua missione pastorale. Com-
pletamente dedito a Dio e ai suoi
fratelli, ha servito Dio, la Chiesa e il
Papa, in modo disinteressato, cer-
cando di far s che si realizzasse pri-
ma di ogni altra cosa il regno
dellamore di Cristo. Il cardinale
Gantin era tutto permeato di amo-
re a Cristo; amore che lo rendeva
amabile e disponibile allascolto e al
dialogo con tutti... amore che gli fa-
ceva sentire il suo ruolo nei vari Uf-
fici della Curia come un servizio
scevro di umane ambizioni (Bene-
detto XVI, 23 maggio 2008). S, es-
sere umilmente e semplicemente al
servizio dellamore. quel che ha
scritto nel suo testamento: Dio
non mi chiedeva il successo, ma
lamore. Ebbene, lamore non passa
innanzitutto per la parola ma per il
cuore. Tutto il resto secondario e
perituro. Dio solo essenziale ed
eterno. E lamore ci consente di ras-
somigliargli un po.
Servire, per il cardinale Gantin,
era innanzitutto rispondere alla
chiamata del Dio di Ges Cristo e
compiere in modo umile e senza al-
cuna pretesa la sua volont. Di fat-
to, anche nellesercizio delle pi alte
funzioni curiali, il cardinale Gantin
ha sempre vissuto nella modestia e
nella disponibilit, consapevole che
quel che era o rappresentava non
era altro che puro dono di Dio.
Servire, per il compianto cardina-
le Gantin, era mettersi a disposizio-
ne della Chiesa attraverso il Santo
Padre. A tale proposito, amava ri-
cordare i diversi Papi che avevano
costellato il suo ammirevole percor-
so ecclesiale, da Pio XII a Benedetto
XVI, con spirito di profonda ricono-
scenza. Per lui, laccoglienza filiale e
fiduciosa della Parola del Successore
di Pietro non doveva subire alcuna
tergiversazione e ancora meno essere
oggetto di una pur minima conte-
stazione o messa in discussione. Ci
spiega il suo senso di fedelt al San-
to Padre, mai venuto meno e ac-
compagnato da un servizio sempre
umile, diligente ed efficace. Tutto
il mio amore cristiano si riassume in
queste semplici parole: Dio, Ges
Cristo, il Papa, la Santa Vergine.
Realt supreme che Roma mi ha
fatto scoprire, amare e servire. Co-
me potr mai ringraziare abbastan-
za il Signore per tutto questo?
Il suo costante riferimento alle
opere eroiche dei Padri missionari
era anche un segno caratteristico
della sua personalit. Nellintervista
concessa alla vigilia del suo ritorno
definitivo a Cotonou, ricordava giu-
stamente che la sua appartenenza
alla Chiesa cattolica e lopzione del-
la sua vita per la fede cristiana era-
no profondamente legate allevange-
lizzazione del Dahomey, oggi Be-
nin. La sua vita rispecchiava questo
cuore riconoscente di figlio, che non
ha dimenticato n le sue radici n la
sua storia.
Il ricordo degli eventi e degli uo-
mini, persino delle circostanze pi
insignificanti in cui era stato com-
piuto nei suoi riguardi un qualche
gesto di generosit, costituiva uno
dei tratti tipici del cardinale. Se po-
teva ricordare agli uni e agli altri le
circostanze dei loro incontri, senza
mai tralasciare i minimi dettagli del
loro gesto gentile che molto spes-
so sfuggiva allattenzione dello stes-
so benefattore era perch il senti-
mento di riconoscenza che lo ani-
mava non era limitato a un tempo
preciso, ma restava sempre vivo.
lespressione di unacuta consapevo-
lezza che il bene condiviso sempre
un seme di eternit e che la gratitu-
dine dovrebbe esserne la risposta
elo quente.
Servire, per il cardinale, era sa-
persi porre allascolto dei suoi inter-
locutori, dai pi grandi ai pi pic-
coli, ascoltare i loro pareri senza
mai interromperli anche se talvolta
il discorso poteva annoiarlo, aiutarli
a guardare sempre allessenziale del-
la vita che dura, senza perdersi nelle
cose contingenti che al contrario
passano rapidamente; offriva loro
qualche chiarimento sempre oppor-
tuno, il che rifletteva la sua ponde-
ratezza nelle decisioni, e anche una
grande saggezza.
Da parte mia, penso che listitu-
zione di unopera in sua memoria
allinterno stesso di questa universi-
t pontificia, appaia come un giusto
riconoscimento a questo servitore di
Dio che si sempre dedicato agli
uomini, quali che fossero la loro
condizione materiale, il loro status
sociale, la loro appartenenza etnica
o religiosa. Era convinto che ogni
persona fosse degna di rispetto e di
amore, perch creata a immagine e
somiglianza di Dio.
Si sarebbe potuto pensare che per
un cardinale africano, dunque pro-
veniente da un territorio di missio-
ne, il luogo pi indicato per listitu-
zione di una cattedra dovesse essere
unentit universitaria missionaria.
Fortunatamente la Provvidenza divi-
na, ponendo la creazione di questa
cattedra nellUniversit Lateranense,
ci mostra ci che bisogner ricorda-
re della vita e dellopera di questo
grande prelato: un cuore doro, pie-
no dei valori del Vangelo, che ha
tracciato un solco missionario
dellAfrica nel cuore della cattolici-
t. Bella lezione della storia che
consacra uneminente figura missio-
naria africana e conferma in qualche
modo il titolo che questo prelato, di
luminosa memoria, si era lui stesso
attribuito da vivo: quello di mis-
sionario romano in Africa.
Un ampio e originale excursus
storico sullopera svolta dalla Santa
Sede a favore dei profughi e dei
rifugiati stato offerto gioved
pomeriggio, 23 maggio,
dallarcivescovo segretario per i
Rapporti con gli Stati ai
partecipanti alla ventesima
assemblea plenaria del Pontificio
Consiglio della Pastorale per i
Migranti e gli Itineranti. Nel suo
intervento del quale
pubblichiamo quasi per intero la
seconda parte in questa pagina e il
testo integrale sul sito
www.osservatoreromano.va il
presule ha ricostruito le principali
tappe di questo impegno, in
particolare negli anni del secondo
dopoguerra, evidenziando lazione
dei Pontefici di fronte al fenomeno
delle migrazioni forzate.
Dalla storia allattualit, al centro
dei lavori dellassemblea c stato il
drammatico esodo dei profughi
siriani che cercano rifugio nei Paesi
vicini. Se n fatto portavoce in
particolare il cardinale Bchara
Boutros Ra, patriarca di Antiochia
dei Maroniti. Se lattuale situazione
di guerra e di violenza in Siria
dovesse continuare, ha detto, le
conseguenze sarebbero molto
negative sul Libano e sulla sua
fisionomia politica, sociale e
culturale, nonch sulla pace in tutta
la regione del Medio Oriente. La
situazione della Siria solo una
delle grandi sfide che la Chiesa in
Medio Oriente si trova di fronte;
proprio per questo ha bisogno di
essere sostenuta e incoraggiata.
Anche il cardinale Antonio Maria
Vegli, presidente del dicastero,
nellaprire i lavori, ha ricordato la
drammatica situazione delle migliaia
di rifugiati forzati e sradicati dal
loro ambiente. Si parla di almeno
cento milioni di persone che hanno
lasciato le loro case o sono in esilio.
Tra queste si annoverano sfollati e
vittime del traffico di esseri umani.
Questo traffico costituisce una
violazione dei diritti umani. Il
porporato ha anche ricordato che i
rifugiati necessitano di protezione
per la tutela e il rispetto dei diritti
civili e politici, economici, sociali,
culturali e religiosi. Tra gli interventi
di gioved mattina, quello del
vescovo Joseph Kalathiparambil,
segretario del dicastero.
Una cattedra di socializzazione politica in Africa
intitolata al cardinale beninese Bernardin Gantin
(1922-2008) stata istituita dalla Pontificia
Universit Lateranense, allinterno dellA re a
internazionale di ricerca Studi interdisciplinari per
lo sviluppo della cultura africana. Lhanno
presentata stamane, gioved 23 maggio, nella Sala
Stampa della Santa Sede, il cardinale Robert Sarah,
presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum e
della stessa area di studi (che nel pomeriggio
interviene alla cerimonia inaugurale con la relazione
che pubblichiamo quasi per intero in questa pagina);
il presidente della Repubblica del Benin, Thomas
Boni Yayi; monsignor Patrick Valdrini, pro rettore
dellateneo romano, e il professor Martin Nkafu
Nkemnkia, direttore del dipartimento delle scienze
umane e sociali - studi africani della stessa
universit. Nel suo intervento in Sala Stampa il
cardinale Sarah ha tracciato un profilo umano e
sacerdotale del cardinale Gantin primo
ecclesiastico del continente a ricoprire ruoli di
altissima responsabilit nella Curia Romana
riprendendo le parole di Benedetto XVI in occasione
della messa di suffragio, celebrata dieci giorni dopo
la morte, avvenuta il 13 maggio di cinque anni fa.
La sua personalit ha detto costituiva una
sintesi meravigliosa delle caratteristiche dellanimo
africano con quelle proprie dello spirito cristiano.
Da qui lauspicio del porporato che la nuova
cattedra possa dare inizio a una riflessione sulla
politica in contesto africano e preparare i futuri
responsabili della societ africana di domani
orientata dalla dottrina sociale della Chiesa. Da
parte sua il capo di Stato beninese ha richiamato la
necessit di formare leader locali e limpegno del suo
Paese su tale fronte. Per questo ha detto il 13
maggio 2009, nel primo anniversario della morte,
sono stati istituiti, dal Governo di Cotonou insieme
alla Conferenza episcopale, il Premio internazionale
Cardinale Bernardin Gantin e lomonima
Fondazione. Quindi ha sottolineato che la cattedra
romana lavorer in simbiosi con la Fondazione.
Inoltre ha aggiunto essa contribuir alla
nascita dellAccademia del Benin per sviluppo
locale. E tra le sue prime iniziative, vi sar una
conferenza di sindaci africani sulla gestione dello
sviluppo locale per la lotta alla povert. Infine
intervenuto il direttore del dipartimento per
illustrare il funzionamento della cattedra, che ha
spiegato sar articolata in corsi e seminari e
promuover convegni e congressi. Nellambito dei
corsi ha proseguito saranno affrontati
argomenti, di carattere filosofico e storico, per
meglio inquadrare e far emergere il contributo che il
continente africano pu offrire al dibattito culturale
internazionale.
Civili in fuga da Goma (Afp)
LOSSERVATORE ROMANO pagina 8 venerd 24 maggio 2013
Messa del Papa a Santa Marta
Quel sale che d sapore
Il prossimo 4 ottobre
il Pontefice ad Assisi
Papa Francesco si recher ad Assisi il prossimo 4 ottobre. Lo ha reso noto
oggi, 23 maggio, larcivescovo Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi -
Nocera Umbra Gualdo Tadino, e lo ha confermato il direttore della Sa-
la Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi.
Accogliendo la richiesta dellordinario locale, formulata in comunione
con i vescovi dellUmbria si legge in una nota della diocesi il Santo
Padre ha comunicato che in occasione della festa liturgica del Poverello,
del quale ha voluto prendere il nome, intende recarsi pellegrino nella
citt di san Francesco.
Per questo prosegue il comunicato la diocesi esulta per questa
espressione di attenzione e di benevolenza. Insieme con le altre diocesi
impegnate nel cammino regionale per laccensione della lampada votiva
al patrono dItalia, interpretando i sentimenti dei figli di Francesco dei
diversi ordini, come anche delle autorit cittadine e regionali, diciamo al
Santo Padre il nostro grazie e la nostra fervida attesa. E conclude: Affi-
diamo allintercessione del santo di Assisi il ministero del Santo Padre
Francesco e il cammino morale e civile della nazione italiana.
La notizia della visita del Pontefice riferisce il sito della rivista
www.sanfrancesco.org. appresa con gioia e giubilo dallintera comuni-
t dei frati della basilica di San Francesco dAssisi, stata seguita da un
lungo suono di campane a festa.
Lettera del Santo Padre
Il cardinale Vallini confermato
vicario di Roma
Tweet di @Pontifex
Te s t i m o n i
di riconciliazione
nella vita
Porto la parola di riconciliazio-
ne e di amore del Vangelo negli
ambienti in cui vivo e lavoro?.
Come gi aveva fatto venerd
scorso, 17 maggio, proponendo
ai cristiani un piccolo esame di
coscienza sul posto che Dio oc-
cupa nella loro vita, Papa Fran-
cesco lancia un nuovo tweet sot-
to forma di domanda. E invita i
credenti, nel messaggio messo in
rete nella mattina di gioved 23,
a essere testimoni di riconcilia-
zione nei luoghi in cui quotidia-
namente vivono e operano.
Il cristiano, secondo la metafora
evangelica di Matteo (5, 13-14),
chiamato ad essere sale della terra.
Ma se non trasmette il sapore che il
Signore gli ha donato, si trasforma
in un sale insipido e diventa un
cristiano da museo. di questo
che Papa Francesco ha parlato a
quanti hanno partecipato alla messa
celebrata questa mattina, gioved 23
maggio, nella cappella della Domus
Sanctae Marthae.
Il vangelo del giorno (Ma rc o 9,
41-50) ha ispirato al Santo Padre
una riflessione su una peculiarit
che caratterizza i cristiani: quella
cio di essere per il mondo ci che
il sale per la massaia e per chi ha
buon gusto e apprezza il sapore
delle cose. Buona cosa il sale
ha esordito il Pontefice. Una cosa
buona che il Signore ha creato,
ma se il sale diventa insipido si
domandato con che cosa darete
sap ore?.
Si parla del sale della fede, della
speranza, e della carit. Il Signore
ci d questo sale, ha precisato il
Santo Padre che ha poi posto il
problema di come fare in modo che
non divenga insipido. Come si
fa, perch il sale non perda la sua
forza?. Intanto il sapore del sale
cristiano, ha spiegato, nasce dalla
certezza della fede, della speranza e
della carit scaturita dalla consape-
volezza che Ges risorto per
noi e ci ha salvati. Ma questa cer-
tezza non ci stata data semplice-
mente per conservarla. Se cos fos-
se, essa finirebbe come il sale con-
servato in una bottiglietta: non fa
niente, non serve. Invece il sale
ha spiegato il Papa ha senso
quando si d per insaporire le cose.
Penso che il sale conservato nella
bottiglietta, con lumidit perda
forza. E non serve. Il sale che noi
abbiamo ricevuto per darlo; per
insaporire, per offrirlo; altrimenti
diventa insipido e non serve.
Ma il sale ha anche unaltra par-
ticolarit: quando si usa bene
ha puntualizzato Papa Francesco
non si sente il gusto del sale. Cos
il sapore del sale non altera il sa-
pore delle cose; anzi si sente il sa-
pore di ogni pasto, che diventa
pi buono e pi saporito. E que-
sta loriginalit cristiana: quando
noi annunziamo la fede, con questo
sale, chi la riceve la riceve ciascu-
no nella sua peculiarit, come i pa-
sti.
Tuttavia, ha precisato il vescovo
di Roma, loriginalit cristiana
non ununiformit. Prende ciascu-
no com, con la sua personalit,
con le sue caratteristiche, con la sua
cultura, e lo lascia cos come lha
trovato, perch una ricchezza;
ma gli d qualcosa di pi, gli d il
sapore. Se invece si tendesse
alluniformit, sarebbe come se
tutti fossero salati allo stesso mo-
do. Lo stesso capiterebbe se ci si
comportasse come quando la don-
na butta troppo sale: si sentirebbe
soltanto il gusto del sale e non il
gusto di quel pasto insaporito con
il sale.
Loriginalit cristiana consiste
proprio in questo: ciascuno resta
quello che , con i doni che il Si-
gnore gli ha dato. Ciascuno di-
stinto dallaltro; dunque il sale cri-
stiano quello che fa vedere pro-
prio le qualit di ciascuno. Questo
il sale che noi dobbiamo dare e
non conservare. O almeno non con-
servarlo sino a farlo rovinare.
E perch il sale non si rovini
ci sono due metodi da seguire,
che devono andare insieme. Il
Papa li ha spiegati cos: Prima di
tutto darlo, al servizio dei pasti, al
servizio degli altri, al servizio delle
persone. Si tratta del sale della fe-
de, della speranza e della carit:
darlo, darlo, darlo!. Laltro meto-
do implica la trascendenza, cio la
tensione verso lautore del sale, il
creatore, quello che fa il sale. Il sale
non si conserva soltanto dandolo
nella predicazione. Ha bisogno an-
che dellaltra trascendenza, della
preghiera, delladorazione. E cos il
sale si conserva, non perde il suo
sapore. Con ladorazione al Signo-
re, io trascendo da me stesso al Si-
gnore; e con lannunzio evangelico
io esco fuori da me stesso per dare
il messaggio.
Senza seguire questa strada, per
dare il sale ha concluso il Ponte-
fice esso rimarr nella bottigliet-
ta, e noi diventeremo cristiani da
museo che possono solo far vedere
il sale. Ma si tratter di un sale
senza sapore, un sale che non fa
niente.
Con il Papa hanno concelebrato,
tra gli altri, i cardinali Angelo So-
dano e Leonardo Sandri, il quale,
con larcivescovo Cyril Vasil e
monsignor Maurizio Malvestiti, ha
accompagnato un gruppo di dipen-
denti della Congregazione per le
Chiese Orientali. Hanno anche
concelebrato i monsignori Edmun-
do Luis Flavio Abastoflor Montero,
arcivescovo di La Paz, in Bolivia, e
Pier Giuliano Tiddia, arcivescovo
emerito di Oristano.
Papa Francesco ha confermato il
cardinale Agostino Vallini suo vicario
generale per la diocesi di Roma,
comunicandogli la sua decisione in una
lettera datata 19 maggio. Ne
pubblichiamo di seguito il testo latino.
Venerabili Fratri
AUGUSTINO S.R.E. Cardinali VALLINI
Vicario in Urbe Nostro
Ex quo quidem tempore ad Petri ca-
thedram sumus evecti, ediximus Nos
esse Episcopum Romanum. Sedes
vero haec ampliore pollet auctorita-
te. Eandem enim communioni om-
nium Ecclesiarum in caritate praesi-
dere omnes sat sciunt.
Romani Pontifices, multis districti
officiis, saeculorum decursu Vicarii
Generalis, qui vicaria sed ordinaria
potestate Almae Urbis dioecesim re-
geret, cuidam e Purpuratis Patribus
destinare consueverunt. Quapropter
insignis Decessor Noster Benedictus
XVI, cum te agnosceret congruis vir-
tutibus ac pastorali actuositate cu-
mulari, per Litteras Apostolicas die
XXVII mensis Iunii anno MMVIII da-
tas Officium praedictum tibi, per
te vel per legitimos officiales tuos
exercendum, cum omnibus et singu-
lis privilegiis, facultatibus, praeroga-
tivis, immunitatibus, iuribus, honori-
bus quoque et oneribus, quibus alii
in eadem hac Urbe eiusque subur-
biis et districtu Vicarii in spirituali-
bus Generales Romanorum Pontifi-
cum uti frui potuerunt seu etiam de-
buerunt, secundum Constitutionem
Apostolicam Ecclesia in Urbe
concessit ac tribuit. Idem igitur
Summus Pontifex, quod ad te atti-
neret, edixit: Te idcirco Nostrum
Urbis, suburbiorum et districtus Vica-
rium in spiritualibus et Iudicem con-
stituimus et renuntiamus, curam, re-
gimen, administrationem, liberum-
que praedicti muneris exercitium
plenarie tibi committentes, una si-
mul cum iurisdictione in Palatium
Lateranense.
Itaque quod de te statuit Idem
Decessor Noster, Nos comprobare
properamus. Quocirca, Apostolica
Nostra ex potestate, te Nostrum Ur-
bis, suburbiorum et districtus in spiri-
tualibus Vicarium et Iudicem confir-
mamus. Exoptamus pariter ut eccle-
sialis communitas Nostra Romana,
divina suffragante gratia, quam ma-
xime floreat, Domini verba in se
promptissime recipiat ac spiritales
fructus copiose ferat. Haec omnia
Benedictione Nostra Apostolica cor-
roboramus, tibi in primis impertita,
quam cunctis fidelibus pertinere vo-
lumus, dum ab iis preces amabiliter
petimus ut cum in Nostrae dioecesis,
tum universi Dominici gregis benefi-
cium ministerium Petrinum efficaci-
ter explere possimus.
Ex Aedibus Vaticanis, die XVIII
mensis Maii, anno MMXIII,
Pontificatus Nostri primo.
FRANCISCUS

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