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20MQ DI SOTTOTETTO
Questo opuscolo ha lo scopo di permettere, a quelli che lo desiderano, di costruire un eco-habitat, in
economia con:
• materiali disponibili sul posto (pietra, legno ecc)
• materiali di recupero
• materiali da comprare a prezzi bassi.
L’ecohabitat di cui presenteremo le tappe di costruzione è concepito su principi bioclimatici.
Il muro Trombe, muro di pietra ricoperto da un vetro, situato sulla facciata sud della casa, permette
d’immagazzinare il calore del sole durante la giornata e restituirlo di notte.
Questo procedimento permette di avere una temperatura di 15 °C all’interno della casa quando fuori
è a 0°C. Per approfittare pienamente di questa capacità, e’ necessario disporre la casa in modo che
la facciata (o il lato più esteso dell'abitazione e che corrisponde agli ambienti principali) sia esposta
il più possibile al sole (orientamento sud oppure sud-est oppure sud-ovest).
- Verificare che nessun ostacolo oscuri il
cielo , su un angolo di 20° al di sopra
dell’orizzonte (l’altitudine più bassa alla
quale il sole in Italia passa nel solstizio
d’inverno) su tutto il tragitto giornaliero del
sole.
- Il secondo punto da segnalare, molto
importante per favorire l’autonomia, è la presenza dell’acqua, elemento vitale. Pensare dunque alla
maniera di approvvigionarsi d’acqua, sia approfittando dei benefici di una sorgente o di acque di
ruscelli di montagna, sia, se piove abbastanza nella regione, prendendo in considerazione il
recupero delle acque pluviali, benefici celesti, che bisogna allora imparare a trattare. Poiché, se si
tratta sicuramente di una delle acque più pure che si possono trovare, essa risulta almeno acida e
non del tutto potabile. E' importante, in ogni modo, pensare anche alla maniera di occuparsi delle
acque di scarico, al fine di restituirle alla natura non inquinanti per il suolo. Soluzioni, che si
possono realizzare facilmente e da sé, esistono. Informarsi su:
• fitodepurazioni
• bagni a secco da cui si ottiene dell'ottimo concime per l’orto.
- Il terzo punto è quello che concerne la biodiversità. In funzione del clima e dell’altitudine
troveremo, a secondo delle regioni, particolari ecosistemi, caratterizzati da un certo tipo di
biodiversità. Imparare a conoscere le piante dell’ambiente selvaggio in cui si desidera vivere
permetterà nel tempo di fornirsi di medicine blande, spezie e alimenti; tutto ciò rafforzerà il
sentimento di libertà e di autonomia.
E’ da notare infine l’importanza di situare la propria abitazione a più di cento metri da una linea di
alta tensione al fine di evitare di vivere in mezzo a campi elettromagnetici, che possono rivelarsi
molto pericolosi per il funzionamento dell’organismo umano.
1. ELABORAZIONE DEL BASAMENTO
4) Disporre le pietre lungo il semicerchio e la facciata tra i picchetti. Metterle all’interno dei 4 m
verificando pietra per pietra, verificando con la cordicella. Le pietre devono essere incastrate come
“denti” nel senso della lunghezza, con la base più grande della pietra appoggiata al suolo, avendo il
tutto una sembianza di “mascelle”.
Definire poi allo stesso modo il semicerchio interno che delimiterà la fila di pietre larga 60 cm,
avendo come riferimento un nodo sulla corda a 3,40 m dal picchetto centrale. Continuare a mettere
le pietre su questa superficie sino ad ottenere un muretto di 60 cm di larghezza e 20 cm circa di
altezza.
Colmare la sommità del muretto con malta al fine di ottenere una superficie orizzontale. Per far
questo mettere i sassi a livello utilizzando come riferimento mattonelle appoggiate su piccole
quantità di malta, disposte su alcuni punti del muretto.
Mettere tutte le mattonelle a livello
con l’aiuto di una grande riga ben
dritta e una livella da
muratore,prendendo sempre la stessa
mattonella come punto di riferimento,
in questo modo si minimizzano le
possibilità d’errore. Colmare con la
malta le mattonelle.
Formula della malta:
• 3 parti di sabbia
• 1 di cemento
• ½ di calce grigia (pozzolanica)
5) Il muretto di facciata (muro dritto) deve essere realizzato con un filo di otto metri teso su i due picchetti
piantati ai due lati. Il filo serve a determinare la linea esterna del muro.
C’è un 10% di dispersione termica attraverso il suolo. Se lo si neutralizza con l’isolante (qui le
bottiglie rimpiazzano materiali isolanti quali il Fonglass –mousse di vetro-), il foglio plastico blocca
la risalita di umidità; le bottiglie a contatto con la pietra trasformano il fondo di terra in un
accumulatore di calore, indotto dall’effetto serra, ossia il 10% di guadagno = 20% di calore in più.
7) Stendere un telone spesso simile a quelli usati in agricoltura.
Se necessario utilizzare più pezzi di telo facendo attenzione a
sovrapporli di almeno 10 cm. Tagliare lungo il raggio del
muretto esterno.
8) Appoggiare sopra una griglia di chiusura.(foto 1b)
9) Il tondino è un’asta metallica che serve ad armare il cemento.
Disporre sul muretto due linee di tondini
Foto 1a
Foto 1b
Il rapporto tra le misure dei lati (uno di 3, uno di 4 e l’ultimo 5) serve da squadra. Utilizzando delle
corde di misura uguale, si possono verificare precisamente gli angoli retti.
11) Posizionare come illustrato nello schema di seguito una serie (colonne) di aste metalliche
(tondini di 1,50 m di lunghezza), che unite alle aste parallele al bordo del muretto, distribuiscono il
peso dei pilastri (distribuzione del carico), è il sistema delle racchette da neve. Si mettono sei
colonne lungo il semicerchio e sei che partono dalla facciata.(foto 2)
12) Per trovare la posizione esatta dell’incrocio per il collegamento, definire la posizione del centro
di ogni pilastro. Con una grande squadra o un grande quadrato 30 x 30 cm e una tavola ben dritta, si
misurano le quote indicate sullo schema e si segna la posizione sulla griglia con l’aiuto di una
cordicella (nodo).
Essendo la griglia poco stabile, fare attenzione a non spostarla mentre si fanno le seguenti
operazioni.
Foto 2
Foto 3
Ad ogni posizione così determinata, posizionare una scatola di conserva (+/-8cm) nella quale con
un chiodo si fanno dei piccoli buchi che permetteranno, con l’aiuto di un filo di ferro, di fissare la
scatola al tondino e alla griglia. Le scatole vanno appoggiate vuote con l’apertura verso l’alto;
serviranno da supporto alla base dei pilastri. Con l’aiuto di un filo di ferro si lega la colonna contro
la scatola in modo che questa sia nell’asse centrale e quindi a 90° rispetto ai tondini. Si lega anche
la colonna ai tondini. Tutte le scatole vanno posizionate sullo stesso lato dei tondini e delle colonne.
13) Prepariamo l’evacuazione dell’acqua.
Fare due buchi nella plastica in modo da avere al livello della basamento due evacuazioni
dell’acqua (lavabo + bidet per esempio).
Inclinare il tubo affinché l’acqua possa scorrere verso la fitodepurazione nel giardino.
Nell’asse principale del tubo mettere un’uscita “tappo”, pratica in caso di otturazione.
ATTENZIONE
Ricoprire subito bene di
malta ogni parte scoperta
delle aste metalliche per
evitare che si ossidino
e ripartire il peso.
Procedimento:
a - Versare in quantità il cemento necessario per unire i cumuli.
b - Togliere il cemento in eccesso rispetto al livello delle mattonelle con una cazzuola. La
regola (o livella) può essere costituita da un’asse ben dritto appoggiato sulle mattonelle. Fare
scivolare (destra-sinistra come in figura) la livella ottenendo così il livellamento del cemento
di terra.
19) Per preparare la terra, fare un cono di terra che tira verso il basso i sassi più grossi.
Togliere le radici. Si può anche utilizzare un setaccio di 0,5 cm.
Se manca terra si può sostituire col ghiaietto.
E ancora, se la terra è troppo organica, aggiungere della calce per distruggere gli elementi organici
che, dopo la putrefazione, possono causare fessure nel cemento.
FORZA
PESO = -----------------
SUPERFICE
Quando un materiale è soggetto a un peso, la parte situata al di sopra della fibra neutra si trova in
stato di compressione, mentre la parte situata al di sotto è in stato di trazione. A partire da questa
legge, gli elementi più solidi devono trovarsi preferibilmente nella parte più bassa.
21) Il cemento di terra è utilizzato per le parti sottoposte a compressione del basamento.
23) Si ricopre grossolanamente il giro (sassi + bottiglie) su circa 35 cm di larghezza (larghezza delle
balle di paglia), di malta sulla quale si erigerà la prima fila di balle. Assicurarsi che ogni balla sia
disposta verticalmente verificando con la livella da muratore. Non esitare a rettificare la loro
verticalità con zeppe di legno o di pietra.
Lo spirito di calce si ottiene con un miscuglio di calce viva e acqua fatto riposare per 24 ore.
Si recupera l’acqua per trattare la paglia contro i topi, meglio che il veleno, o per trattare il legno se
non si dispone di BORAX (miscuglio di sali di boro in polvere + olio). Si può inoltre annaffiare la
segatura per colmare i vuoti dei muri se si realizzano in legno intrecciato (muri che all’interno
comprendono delle intercapedini d’aria, utilizzata come isolante termico cf. Metodo costruzione
canadese).
Nota: Si può anche spargere di calce la paglia affinché i topi non nidifichino.
I pilastri
Sono posizionati alle due estremità del semicerchio della casa.
I pilastri e il muro di balle (muro circolare) sono costruiti simultaneamente, alzare ogni pilastro
all’altezza di ogni futura fila di balle.
Per mettere i pilastri perfettamente verticali fare una cassaforma.
b - Posizionarle nel migliore dei modi negli angoli 1 e 2, piazzandole a un’altezza di 10cm dal
suolo. Fissare ogni cassaforma “sistemando” delle tavolette perpendicolarmente nel suolo.
Verificare la verticale con un quadrato di 30x30cm e con una livella da muratore.
Foto 4
Foto 5
Foto 6
Foto 7
c - Una volta preparate le casseforme si comincia a costruire i pilastri 1e 2.
Mettere la superficie di 50x50 a livello con malta per appoggiare i tronchi.
Utilizzare tronchi rotondi tagliati a metà, di lunghezza pari a 50cm, di legno secco, scortecciato e
preferibilmente trattato.
Mettere un mucchietto di malta in lunghezza sotto ogni legno e “picchettare delicatamente” per
livellare. L’orizzontalità di ogni legno deve essere verificata ad ogni fila con la livella.
Per economizzare sulla malta inserire pezzi di legno tra i semitronchi, ciò diminuisce di
1 cm il giunto di malta.
Attenzione la prima fila di legni deve essere eseguita in modo che l’acqua scorra via facilmente
(verso l’esterno del pilastro o del muro.(foto 7)
8) A questo punto iniziare la seconda fila di balle cominciando con una mezza balla in modo che le
file siano disposte in modo alternato (vale a dire che le giunture tra le balle di una fila
corrispondano alla metà della balla nella fila precedente).
o Per ottenere una buona stabilità non fare più di due file al giorno (foto 9).
Foto 8
Foto 9
Procedere con la costruzione del muro Trombe salendo per un altezza di 50cm
ogni sei ore, affinché la malta abbia il tempo di prendere. Raggiunta tale quota,
pareggiare il piano (foto 10).
Per poter inserire i pali negli appositi spazi, si tagli la base di ognuno di essi a forma di cubo
(tenone).
Foto 11
Foto 12
Foto 13
Si rettificherà la verticalità del lato interno del muro con
un regolo, una livella e degli spessori (foto 13). Un primo
spessore servirà da misura.
Le finestre
Le travi
Due travi sono posizionate al di sopra delle aperture della facciata tra il muro Trombe e i pilastri di
legno intrecciato, ad un’altezza di 2,10 m dal suolo (foto 14).
Sei travi trasversali verranno appoggiate ad una estremità sulla facciata, e all’altra estremità su un
pilastro (foto 15). Quattro di esse appoggeranno sulle travi situate al di sopra delle aperture della
facciata, si ritaglieranno quindi delle tacche in queste ultime nel punto di appoggio delle travi
trasversali in modo che non scorrano.
4. SOTTOTETTO E SOLAIO
Una volta appoggiato il solaio, continuare la costruzione del muro Trombe e dei pilastri di legno
fino all’altezza desiderata (in questo caso 3,90m) (foto 16a). Due travi, anche a questo livello,
saranno posizionate al di sopra delle aperture della facciata, tra il muro Trombe e i pilastri (foto
16b).
Foto 14
Foto 15
Foto 16a
Foto 16b
Foto 17
Foto 18
Posare inoltre una nuova fila di balle sul solaio lungo il muro circolare (verificando bene la
verticalità di ognuna). La seconda fila di balle, a partire dal solaio del sottotetto, ne comprenderà
solo sei: tre da ogni lato partendo dai pilastri (la disposizione delle balle deve essere sempre
alternata rispetto alla prima fila) (foto 17)
Colmare gli spazi lasciati vuoti in facciata tra il muro Trombe e i pilastri di legno intrecciato, con
balle, seguendo la stessa tecnica del muro di balle (plastica tra le balle, malta) (foto 18).
Si può ora cominciare la costruzione del tetto.
Nello stesso modo in cui si è realizzato il solaio del sottotetto, sei altre travi trasversali verranno
appoggiate sulla facciata e sui pali.
Queste travi, a differenza di quelle che
sostengono il sottotetto, sono
posizionate in modo obliquo e
definiscono il tetto.
Affinché siano tutte perfettamente
parallele, procedere in questo modo:
1) Posizionare una prima trave
trasversale, una di quelle che circonda il
camino. E’ situata a 60 cm dal centro del
muro Trombe, determinarne la
posizione e posizionarla, servirà da
riferimento. Fissarla al suo palo (foto 19a).
2) A 1,20m disporre la seconda trave nella sua posizione e sul suo palo.
3) Piantare poi su ciascuna di queste due travi un chiodo a 50 cm dalla facciata e appoggiare un
regolo (asse piana per misurare l’allineamento delle travi) sui due chiodi (foto 19b).
4) Appoggiare sull’asse la livella a bolla e sistemare la seconda trave dal lato della facciata
(aggiungendo una pietra o al contrario scavando un po’ le tacche) in modo che la livella indichi
l’orizzontalità.
5) Piantare poi su ciascuna delle due travi un chiodo a 1,80m dalla facciata e ripetere l’operazione
precedente, verificando questa volta l’allineamento dal lato opposto della trave (ovvero dove
incontra il palo) aggiungendo uno spessore o ritagliando un po’ il palo.
6) Quando la livella indica l’orizzontalità ai due punti delle due travi (50cm e 180cm), si è certi che
entrambe sono parallele ed allo stesso livello. Si può allora fissare la seconda trave al suo palo.
7) Ripetere l’operazione per ogni trave utilizzando ogni volta la stessa trave di riferimento.
8) Appoggiare in seguito sulle travi , ogni 40cm partendo
dalla facciata, una linea di travetti (pezzi di legno a sezione
quadrata 6x6cm lunghi 3 o 4 m) e fissarli con chiodi da
carpentiere lunghi 10 cm (foto 20). Evitare per quanto
possibile che le estremità dei travetti restino sospesi nel
vuoto ma che siano appoggiati su qualche trave. Se tuttavia
è il caso inchiodare delle stecche di rinforzo per unire i due
travetti.
Tagliare i
travetti
all’estremità
obliquamente
secondo la
forma ellittica
del tetto.
Sotto i
travetti
inchiodare
perpendicolarmente a questi tavole di 1,20m (recuperate dai “palets”), nello stesso modo in cui si è
operato per il pavimento ma per di sotto, ricoprendo così tutta la superficie del tetto.
Posare sul tetto, fissati ai travetti, dei pezzi di legno lungo tutto il perimetro del tetto stesso
definendone il limite (foto 21). Si ottiene in tal modo una sorta di cassaforma di tutta la superficie
del tetto.
Riempire la forma di malta e paglia che servirà da isolante.
Foto 19a
Foto 19b
Foto 20
Foto 21
Foto 22