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TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 22

INTRODUZIONE

I. Cominciando da Mos

Lc 24,27.44: E, cominciando da Mos e da tutti i profeti, spieg loro in tutte le Scritture ci che si
riferiva a lui []. Poi disse: Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi:
bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mos, nei Profeti e nei Salmi.

Sir (Prologo) (scritto nel 132 a.C. dal nipote di Ges ben Sira [cfr. Sir 50,27]).

Molti e importanti insegnamenti ci sono dati dalla legge, dai profeti e dagli altri scritti
successivi, per i quali bene dar lode a Israele quanto a dottrina e sapienza. Per non
giusto che ne vengano a conoscenza solo quelli che li leggono, ma bene che gli studiosi,
con la parola e con gli scritti, si rendano utili a quelli che ne sono al di fuori. Per questo
motivo, mio nonno Ges, dopo essersi dedicato per tanto tempo alla lettura della legge, dei
profeti e degli altri libri dei nostri padri, avendone conseguito una notevole competenza, fu
indotto pure lui a scrivere qualche cosa su ci che riguarda la dottrina e la sapienza, perch
gli amanti del sapere, assimilato anche questo, possano progredire sempre pi nel vivere in
maniera conforme alla legge.
Siete dunque invitati a farne la lettura con benevola attenzione e ad essere indulgenti se,
nonostante limpegno posto nella traduzione, sembrer che non siamo riusciti a rendere la
forza di certe espressioni. Difatti le cose dette in ebraico non hanno la medesima forza
quando vengono tradotte in unaltra lingua. E non solamente questopera, ma anche la
stessa legge, i profeti e il resto dei libri nel testo originale conservano un vantaggio non
piccolo. Nellanno trentottesimo del re Evrgete, anchio, venuto in Egitto e fermatomi un
poco, dopo avere scoperto che lo scritto di grande valore educativo, ritenni necessario
adoperarmi a tradurlo con diligente fatica. In tutto quel tempo, dopo avervi dedicato molte
veglie e studi, ho portato a termine questo libro, che ora pubblico per quelli che, allestero,
desiderano istruirsi per conformare alla legge il proprio modo di vivere.

Ta Na Kh
Torah Nebim Ketubm


- Torah, dalla radice yarah, lanciare, tirare una freccia, e quindi indicare una direzione,
insegnare insegnamento in forma di direttive.
- Nomos, greco per legge.
- Pentateuco: Pente = 5; teuchos = strumento, in questo caso astuccio (il contenitore cilindrico
dei rotoli); per metonimia, il contenuto: h pentateuchos (biblos), il libro-rotolo composto di cinque
rotoli.

- A Qumran compare su un frammento lespressione kwl [s]prym hwmym che si potrebbe
tradurre tutti i libri del Pentateuco.
- Flavio Giuseppe (37-100): Non possediamo miriadi di libri incoerenti, in conflitto fra loro. I nostri
libri, quelli giustamente riconosciuti, sono solo ventidue, e contengono la storia di tutti i tempi. Di
questi, cinque sono i libri di Mos, comprendenti le leggi e la storia tradizionale dalla nascita
delluomo fino alla morte del legislatore (Contra Apionem, 1,38-39).

Da distinguere:
- LEsateuco (Sei rotoli, include il libro di Giosu, e quindi il racconto della conquista);
- Il Tetrateuco (Quattro rotoli, esclude il Deuteronomio);
- LEnneateuco (Nove rotoli, linsieme Gn2Re come unit letteraria).

La divisione in cinque libri si ritrova nel libro dei Salmi (Sal 141; 4272; 7389; 90106; 107
150): un libro compagno della Torah (cfr. Sal 1,
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CANONE EBRAICO Sequenza cattolica (cfr. Vulgata e LXX)
Torah (Legge)
(Beresht, in principio) Genesi
(Shemt, nomi) Esodo
(Wayiqra, e chiam) Levitico
(Bemidbar, nel deserto) Numeri
(Devarm, parole) Deuteronomio
_________________________________________
_____
Nebim (Profeti)

(Nebim rishonim, Profeti anteriori)

(Yehoshua) Giosu
(Shofetm) Giudici
(Shemuel) 1-2Samuele
(Melakhm) 1-2Re

(Nebim aharonim, Profeti posteriori)

(Yishayah) Isaia
(Yermiyah) Geremia
(Yehezqeel) Ezechiele

(Tere asar, dodici in aramaico) = Dodici
o Profeti minori Osea, Gioele, Amos, Abdia,
Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo,
Zaccaria, Malachia
_________________________________________
_____
Ketubm (Scritti)

(Tehillm) Salmi
(yb) Giobbe
(Mishley) Proverbi

(Hamesh meghillot, cinque rotoli)
(rut) Rut
(Shir hasshirm) Cantico dei
Cantici
(Ekah, ahim) Lamentazioni
(Qohelet, radunante) Qoelet =
Ecclesiaste
(Ester) Ester

(Daniel) Daniel
(Ezra) - Esdra (Nehemyh) -
Neemia
(Dibrey hayyamm - Parole dei giorni)
1- 2Cronache
Pentateuco
Genesi
Esodo
Levitico
Numeri
Deuteronomio

__________________________________________
___
Libri storici
Giosu
Giudici
Rut
1-2Samuele
1-2Re
1-2Cronache
Esdra - Neemia
Tobia
Giuditta
Ester
1-2 Maccabei
__________________________________________
____
Libri poetici e sapienziali
Giobbe
Salmi
Proverbi
Ecclesiaste = Qoelet
Cantico dei Cantici
Libro della Sapienza
Ecclesiastico = Sapienza di Sirach = Siracide

__________________________________________
_____
Libri profetici
Isaia
Geremia
Lamentazioni
Baruc
Ezechiele
Daniele
Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum,
Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia

II. La ricerca storico-critica: un panorama

1. La dottrina tradizionale e le sue aporie

(a proposito di Dt 34,5-8 che racconta la morte di Mos)
Otto versetti della Torah sono stati scritti da Giosu, come stato insegnato: E Mos il
servo di JHWH mor l. possibile che Mos, morto, abbia potuto scrivere queste parole:
Mos mor l? La verit per che Mos scrisse fino a quel punto e che, a partire da quel
punto, scrisse Giosu. lopinione di R. Giuda o, secondo altri, di R. Neemia. R. Simeone ha
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detto: il rotolo della Legge potrebbe essere amputato di una sola parola e non forse scritto:
Prendi questo libro della Legge? [Dt 31,26] No. Ci che dobbiamo dire che fino a questo
punto, il Santo, benedetto sia, dett e Mos ripet e scrisse, e che a partire dal questo punto
Dio dett e Mos scrisse tra le lacrime. (Talmud di Babilonia, Baba Bathra, 15a)
2. I pionieri

- Il linguaggio criptico di Ibn Ezra (1092-1167): Oltre il Giordano [Dt 1,1] Se capite il mistero dei
dodici Mos scrisse la Torah [Dt 31,9] Il Cananeo era allora nel paese Sar rivelato sulla
montagna di Dio ed ecco suo letto, il suo letto di ferro allora conoscerete la verit.

- B. Spinoza (1632-1677), Tractatus theologico-politicus (1670), e lipotesi Esdra; Th. Hobbes
(1588-1679), Leviathan (1651); R. Simon (1638-1712), Lhistoire critique du Vieux Testament
(1678).

3. Prime ipotesi critiche

a. Lipotesi (antica) dei documenti (documenti completi combinati da un redattore)
H.B. Witter (1683-1715) e J. Astruc (medico di Louis XV) (1684-1766) (documento A [elohm] +
documento B [YHWH]).

b. Lipotesi dei frammenti (cicli di racconti indipendenti combinati da un redattore)
A. Geddes (1737-1802) e J.S. Vater (1826).

c. Lipotesi dei complementi (uno scritto fondamentale completato con linserzione di aggiunte
diverse)
H. Ewald (1803-1875).

4. Il punto dArchimede per la datazione del Pentateuco
W. de Wette (1780-1849), Dissertatio critica (1805): il libro della legge trovato nel tempio
allepoca di Giosia e allorigine della sua riforma (622 a.C.) (2Re 2223) corrisponde al nucleo del
Deuteronomio (cfr. in particolare Dt 1216).

5. La nuova ipotesi documentaria
E. Reuss (1804-1891); K.H. Graf (1815-1869); A. Kuenen (1828-1891); J. Wellhausen (1844-1918)
(Prolegomena zur Geschichte Israels, 1883; Composition des Hexateuchs und der historischen
Bcher des Alten Testaments, 1868; 1899):

J E
750 J + E

620 + D

550-500 + P
Jahwista (J), scritto nel Sud nel secolo IX / Elohista (E), nel Nord, secolo VIII
Jehowista

Deuteronomio, nel suo nucleo, legato alla riforma di Giosia nel 622

Priester Codex, Codice Sacerdotale (Q), opera esilica (597-538) o postesilica

6. La Formgeschichte, storia delle forme
H. Gunkel (1862-1932) e la sua attenzione al genere letterario (Gattung) nel suo contesto
esistenziale (Sitz im Leben); risale alle piccole unit narrative (Sagen) allo stadio preletterario.

7. Attorno alla Traditionsgeschichte, storia delle tradizioni
- A. Alt (1883-1956): il Dio dei Padri; il diritto apodittico.
- G. von Rad (1901-1971): il kerygma dello Jahwista (Salomonische Aufklrung).
- M. Noth (1902-1968): il Deuteronomio (Dt) e lopera deuteronomistica (Dtr).

8. La critica dellipotesi documentaria e il cantiere del Pentateuco (a partire dagli anni 1970).
- Rinnovo del modello dei frammenti (R. Rendtorff, E. Blum) e dei complementi (Inner-biblical
Exegesis, M. Fishbane, B. Levinson).
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- Centralit di due opere redazionali: la redazione deuteronomista (Dtr); la redazione sacerdotale
(P).
BIBLIOGRAFIA DI LAVORO
Leggere e riassumere in due-tre pagine (da consegnare allesame) una delle presentazioni seguenti:

F. GARCA LPEZ, El Pentateuco. Introduccin a la lectura de los cinco primeros libros de la
Biblia, Introduccin al estudio de la Biblia, Estella 2003, 36-66.
, Il Pentateuco. Introduzione alla lettura dei primi cinque libri della Bibbia, Introduzione allo
studio della Bibbia 3/1, Brescia 2004, 31-55 [S.L. 10 B 21/3.1].
, Comment lire le Pentateuque, Monde de la Bible 33, Genve 2005, 33-63.


J. BLENKINSOPP, The Pentateuch. An Introduction to the First Five Books of the Bible, AB
Reference Library, New York London 1992, 1-30.
, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, Biblioteca biblica, Brescia 1996,
11-43.
, El Pentateuco. Introduccin a los cinco primeros libros de la Biblia, Estella 1999, 11-48.


SKA, J.-L., Introduzione alla lettura del Pentateuco, Studi biblici, Roma 1998 Bologna 2000, 113-
185.
, Introduction la lecture du Pentateuque. Cls pour linterprtation des cinq premiers livres de la
Bible, Le livre et le rouleau 5, Bruxelles 2000, 139-234.
, Introduccin a la lectura del Pentateuco. Claves para la interpretacin de los cinco
primeros libros de la Biblia, Estella 2001, 135-224.
, Introduction to Reading the Pentateuch, Winona Lake 2006, 96-164.


RMER, T., La formation du Pentateuque: histoire de la recherche,
NIHAN, C. RMER, T., Le dbat actuel sur la formation du Pentateuque ,
in T. RMER J.-D. MACCHI C. NIHAN, ed., Introduction lAncien Testament, Le Monde de la
Bible 49, Genve 2009
2
, 140-157; 158-184.
, Guida di lettura dellAntico Testamento, Bologna 2007, 59-99.
, Introduccin al Antiguo Testamento, Biblioteca Manual, Bilbao 2008, 67-113.


LETTURE CONSIGLIATE
(verr progressivamente aggiornato)
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1. Chiavi metodologiche

SONNET, J.-P., Lanalyse narrative des rcits bibliques, in M. BAUKS C. NIHAN, ed., Manuel dexgse de
lAncien Testament, MoBi 61, Genve 2008, 47-94; trad. italiana: Lanalisi narrativa dei racconti
biblici, in M. BAUKS C. NIHAN, ed., Manuele desegesi dellAntico Testamento, Bologna, 2010.

________, Y a-t-il un narrateur dans la Bible ? La Gense et le modle narratif de la Bible, in F. MIES,
ed., Bible et littrature. Dieu et lhomme mis en intrigue, Le livre et le rouleau 6, Bruxelles 1999, 9-
27; trad. italiana: C un narratore nella Bibbia? La Genesi e il modello narrativo della Bibbia
ebraica: www.bicudi.net/analisi_narrativa/sonnet_genesi_modello_narrativo.htm

2. Leggere la Genesi come racconto

WENIN, A., Lire la Gense comme rcit. Quelques cls, in D. MARGUERAT, Quand la Bible se raconte, LB
134, Paris 2003, 39-66; trad. italiana, La Genesi come racconto, in A. WENIN, Dalla violenza alla
speranza, Magnano 2005, 15-52.

3. A proposito di Genesi 1 e dellindagine scientifica

SONNET, J.-P., De lorigine des espces: Gense 1 et la vocation scientifique de lhomme, Nouvelle
Revue Thologique 131 (2009) 529-545; trad. italiana: Lorigine delle specie: Genesi 1 e la
vocazione scientifica delluomo, La Civilt Cattolica, Quaderno 3807, 160 (2009) 220-232; trad.
portoghese: Gnesis 1 e a vocao cientifica do homen, Brotria 169/5 (2009) 639-653 ; trad.
spagnola: El origen de las especies: Gnesis 1 y la vocacin cientfica del hombre, Estudios
eclesisticos, 86 (2011) (in stampa).


4. Un commentario compagno per Genesi 111?

WNIN, A., DAdam Abraham ou les errances de lhumain, LB 148, Paris 2007; trad. italiana, Da Adamo ad
Abramo o lerrare delluomo. Lettura narrativa e antropologica della Genesi. I. Gen 1,112,4,
Bologna 2008.

ARNOLD, B.T., Genesis, NCBC, Cambridge 2009.

5. La storicit dei Patriarchi (ma anche dellesodo, e della conquista della terra di Canaan)?

J. L. SKA, La Parola di Dio nei racconti degli uomini, Assisi 1999; trad. francese: Les nigmes du pass.
Histoire dIsral et rcit biblique, Bruxelles 2001; trad. spagnola: Los enigmas del pasado, Estella
2003.

6. Un commentario compagno per Genesi 1250?

J. G. JANZEN, Abraham and All the Families of the Earth. A Commentary on the Book of Genesis 1250,
Grand Rapids 1993.
Linterpretazione della Bibbia nella Chiesa (1993)

Lesegesi narrativa propone un metodo di comprensione e di comunicazione del messaggio biblico
che corrisponde alla forma del racconto e della testimonianza, modalit fondamentale della comunicazione
tra persone umane, caratteristica anche della Sacra Scrittura. LAntico Testamento, infatti, presenta una
storia della salvezza il cui racconto efficace diventa sostanza della professione di fede, della liturgia e della
catechesi (cf. Sal 78, 3-4; Es 12, 24-27; Dt 6, 20-25; 26, 5-10) []. Particolarmente attenta agli elementi del
testo che riguardano lintreccio, i personaggi e il punto di vista del narratore, lanalisi narrativa studia il
modo in cui la storia viene raccontata cos da coinvolgere il lettore nel mondo del racconto e nel suo
sistema di valori. (I,B,2)

J.-P. SONNET, Lanalisi narrativa dei racconti biblici, in M. Bauks C. Nihan, ed., Manuale di esegesi
dellAntico Testamento, Testi e Commenti, Bologna 2010, 45-85.

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GENESI 1

Gen 1: chi racconta?
Il narratore, a cui gli autori empirici hanno delegato il compito e il privilegio di raccontare, con
unautorit non empirica, che trascende la loro.

Onnisciente: racconta la creazione, di cui nessun essere umano stato testimone; ha accesso allinteriorit
psichica dei personaggi, a cominciare dallinteriorit di Dio (YHWH si pent di aver fatto luomo sulla terra
e se ne addolor in cuor suo [Gen 6,6]) e suoi monologhi interiori: Yhwh disse [si disse o pens]:
Canceller dalla faccia della terra luomo che ho creato (6,7). Se il narratore ne capace per il
personaggio divino, ne capace per i personaggi umani (cos in Gen 17,17: Abramo rise e disse in cuor suo:
Ad uno di centanni pu nascere un figlio? [Gen 17,17]).
La visione del narratore abbinata a quella di Dio, come per ispirazione:

Dio vide la terra ed ecco: [punto di vista divino] corrotta,
[il narratore:] perch ogni uomo aveva corrotto la sua condotta sulla terra. (Gen 6,12)

Onnisciente, ma impotente, incapace di far accadere alcunch nel mondo del racconto, a differenza del
personaggio di Dio, onnisciente e onnipotente.

Affidabile, come Dio, del resto, nella sua parola. Ci fornisce il metro in virt del quale giudicare tutte le altre
versioni della storia (menzogne e altre alterazioni della verit da parte dei personaggi umani).

Anonimo, non si mette mai sul proscenio (Io) e non si rivolge esplicitamente al lettore; si produce come
una voce off, da dietro le quinte. Spicca per la sua riservatezza (reticenza), particolarmente in materia di
onniscienza; mette in avanti i suoi personaggi, a cominciare con Dio: Quando Dio inizi a creare i cieli e la
terra

Il verbo bara ha sempre Dio come soggetto, e fa riferimento a prodigi che Dio solo pu fare: la creazione di
Israele in quanto nazione (Is 43,15), la giustizia e la salvezza come nuova condizione umana (Is 45,8), la
trasformazione del cuore delluomo (Sal 51,12), o un cielo nuovo e una terra nuova (Is 65,17).


Gen 1,1-3: quale costruzione sintattica? Qual la pointedel racconto?

1. Una prima traduzione, classica, accertata fin dalle versioni antiche della Bibbia, e legata alla dottrina della
creazione ex nihilo:
Allinizio, Dio cre i cieli e la terra.

Una proposizione indipendente, che riporterebbe la prima azione creatrice di Dio. Tuttavia solleva un
problema: come spiegare che la terra sia ancora informe dopo la sua creazione (altrove in Gen 1, le
creature escono perfette dallintervento creatore)?

2. Una proposizione indipendente, titolo o sommario prolettico dellinsieme della settimana creatrice:

Inizio del creare da parte di Dio dei cieli e della terra.

3. I v. 1-3 formano una frase lunga in cui il v. 1 diventa una proposizione circostanziale di tempo (beresht,
la prima parola = allinizio di X [Ger 26,1; 27,1; 28,1; 49,34]), la cui apodosi si trova al v. 3: Dio
disse:

Allinizio del creare / quando Dio inizi a creare i cieli e la terra
ora la terra era tohu e bohu e tenebre sulla faccia di un abisso (tehm),
e vento di Dio muovendo(si) sulla faccia delle acque
Dio disse: Sia luce e fu luce.

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- Una affermazione della creazione ex nihilo? Cfr. 2 Mac 7,28 (II sec. a.C.): Ti scongiuro, figlio, contempla
il cielo e la terra, osserva quanto vi in essi e sappi che Dio li ha fatti non da cose preesistenti (
; quia ex nihilo fecit illa Deus); tale anche lorigine del genere umano.
Probabilmente una risposta alla sfida del pensiero ellenistico sullinizio (o il non inizio) del mondo.

In Gen 1,1-3, gli elementi primordiali, in particolare il vento e labisso, rimandano piuttosto al pensiero e
allimmaginario delle cosmologie mesopotamiche. Il tehm, abisso, di Gen 1,3 fa eco al tiamat, accadico,
il Mare primordiale.

(a proposito del tohu e bohu, deserto e vacuo, cf. Ger 4,23; tohu connota in Is 24,10 una citt
devastata, inospitale; in Dt 32,10, un deserto lugubre; in Is 45,18 e Ger 4,23-27, il contrario di un mondo
creato.)


Quattro modi di creazione nel Vicino Oriente antico (VOA):

1. Per generazione

NellEnuma Elish, le acque primitive generano gli di, che generano il mondo; nella cosmogonia di Eliopoli,
autofecondazione da parte di Atum. lunico modo escluso dalla Bibbia ebraica; lespressione in Gen 2,4:
Queste sono le generazioni (elleh tledt) dei cieli e della terra quando furono creati si spiega alla luce
delle 9 formule analoghe in Gen, in cui il genitivo designa il genitore e non la progenie; si tratta quindi di
quello che stato generato dai cieli e dalla terra sulla scena umana di Gen 23.

2. Per fabbricazione

In Egitto, il dio Khnum viene rappresentato mentre plasma sul suo tornio da vasaio luovo primordiale, dal
quale sorgeranno tutte le cose, compreso il dio pi grande, il sole. Nelle epopee di Atrahasis e di Gilgamesh
e nella Teodicea Babilonese, luomo viene foggiato a partire da argilla. Nella Bibbia, cf. Gen 2; in Gen 1,16:
E Dio fece le due fonti di luce grandi.

3. Per combattimento

Creazione per teomachia (mach = combattimento); cfr. lepopea cosmogonica Enuma Elish (XIV sec.
a.C.), poema che vuole giustificare la supremazia di Marduk, il dio di Babilonia, sugli altri di del pantheon
babilonese, e che veniva recitato durante la festa di capodanno.

QUANDO IN ALTO il cielo non era nominato,
e in basso la terraferma non aveva ricevuto nome,
Apsu, liniziale, li gener,
la causale Tiamat li partor tutti;
le loro acque si mescolavano,
nessuna dimora divina era stata costruita, nessun canneto era identificabile.
Quando nessuno degli di era apparso
N aveva ricevuto nome, n era provvisto di destino,
gli di furono allora creati in seno ad essi. (I,1-9)

I venti scatenati hanno fornito a Marduk larma decisiva della sua vittoria, in particolare Imhullu, il vento
cattivo, la tempesta, il turbine, luragano, il vento quadruplo e il vento settuplo, il vento senza pari (IV,45-
46).

Ritorn verso Tiamat che aveva catturato;
il Signore mise i piedi sulla base di Tiamat
e con la sua massa inesorabile fracass il cranio;
tagli le arterie del suo sangue
che lasci trasportare dal vento del nord in luoghi sconosciuti.
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Ci vedendo i suoi padri furono pieni di gioia e di giubilo;
fecero portare, essi a lui, doni e regali.
Calmatosi, il Signore esamin il suo cadavere;
voleva dividere il mostro, formare qualcosa di ingegnoso;
la divise in due come un pesce a essiccare;
ne dispose una met come cielo in forma di soffitto,
tese la pelle e insedi delle guardie,
affid loro la missione di non lasciar uscire le sue acque. (IV, 128-140)

Il modello del combattimento si ritrova nella Bibbia (sempre in ambito poetico).

Tu domini lorgoglio del Mare,
tu plachi le sue onde tempestose.
Tu hai ferito e calpestato Raab,
con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. (Sal 89,10-11)

Non sei tu che hai fatto a pezzi Raab,
che hai trafitto il drago?
Non sei tu che hai prosciugato il mare,
le acque del grande abisso (tehm)? (Is 51,9-10)

In quel giorno Yhwh punir con la spada dura, grande e forte,
il Leviatn, serpente guizzante, il Leviatn, serpente tortuoso,
e uccider il drago che sta nel mare. (Is 27,1)

(Cf. anche Is 51,9-10; Sal 40,5; 72,9; 74,13-14; Gb 7,12; 26,12-13; 40,15-32)

4. Per la parola

Teologia di Memphis, in cui il dio Ptah crea per il cuore e per la lingua.




Il vento di Dio (ruah elohm) in Gen 1,1-3: si immagina [] una potenza fremente, che trema,
trattenuta com, sospesa, in attesa. Come se Dio calmasse la propria potenza, cessando di amplificare il
caos. Poi, a un tratto, si mette a giocare con questo soffio, a modulare il proprio respiro: E Elohim disse:
Y
e
h r. (A. WNIN, Da Adamo ad Abramo, Bologna 2008, 22).

v. 3 : E Dio disse: Sia luce(yeh) e fu luce (wayeh).
v. 5: E Dio chiam la luce giorno.

la pointe di Gen 1,1-3, sullo sfondo di elementi minaccianti: il dominio mite di un Dio che si mostra
padrone del proprio dominio (cfr. P. Beauchamp e WNIN, Da Adamo, 26-27):

La tua forza principio della tua giustizia
E il tuo dominio su tutti ti fa usare di clemenza verso tutti.
Dimostra la sua forza,
colui il cui potere assoluto messo in dubbio [].
Ma tu, tu domini la tua forza, e giudichi con serenit
Ci governi con tanta clemenza. (Sap 12,16-18)

v. 21: E Dio cre (bara) i grandi draghi marini (Isa 27,1; Sal 74,13; Es 7,9; Sal 91,13; Ger 51,34; Ez 29,3)
[] E Dio vide che era bene. Gli elementi del caos assieme ai mostri marini ricevono, in quanto creature,
un posto nel disegno di Dio (cf. Gb 4041).

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Gen 1,3-5: Il primo giorno, un primo ritratto divino

Dio disse
Gen 1,3: Dio disse: Sia luce, e fu luce Yeh r wayeh r

Centralit del discorso diretto nella caratterizzazione di Dio.

Nessuno scarto tra la parola pronunciata Luce e la realt avvenuta (la luce). La sequenza crea decisive
prime impressioni. Nella psicologia della percezione, la legge delle prime impressioni (Primacy Effect)
stabilisce che ci che compare allinizio di un messaggio si imprime in profondit nella mente del lettore e
determina la ricezione di ci che viene in seguito. Quello che viene sancito in Gen 1 profetico di ci che
Dio pu fare, anche quando entra nelle dilatazioni della storia; cfr. 1Sam 3,9: Dio non lasci cadere a terra
nessuna delle sue parole; Ger 1,12: Io vigilo sulla mia parola per realizzarla.

Dio vide
Gen 1,4: E Dio vide la luce, che era buona (cfr. 1,4.10.12.18.21.25.31).

Centralit del punto di vista (con gli occhi, le orecchie, la percezione di chi le cose vengono avvertite?)
nella caratterizzazione di Dio.

Questa presa di distanza meravigliata non insignificante, anzi! Indica con precisione che, nel suo atto
creatore, Elohim non si accontenta di dispiegare la propria potenza per mettere ordine, trasformare, produrre,
dar vita. Sa anche sospenderla per guardare meglio: per far essere ci che ha creato, considerandolo con
uno sguardo che gli apra uno spazio in cui potr esistere. Ecco un atteggiamento che, ancora una volta,
calibra il dominio dispiegato altrove nellatto creatore (WNIN, Da Adamo, 25).
Il qualificativo buono (tb) si trova allintersezione tra il punto di vista di Dio e il punto di vista del
narratore: condividono la stessa prospettiva morale.

Creazione e separazione
Gen 1,4: E Dio separ la luce e le tenebre (cfr. 1,4.6.7.14.18); cf. P. BEAUCHAMP, Cration et sparation,
Paris 1969.
Quando il Signore da principio cre le sue opere, dopo averle fatte ne distinse le parti (Sir 16,26-27).
Introduzione
Terra tohu-bohu, tenebre, abisso, vento
I 3-5 (1) Luce
Separazione luce tenebra


II 6-8 (2) Firmamento
Separazione acque in alto in basso

IIIA 9-10 (3) Terra secca
Terra secca mari
IIIB11-13 (4) Vegetazione
IV 14-19 (5) Sole, luna, stelle
Separazione giorno notte
Calendario

V 20-23 (6) Animali del cielo e dacqua


VIA 24-25 (7) Animali terrestri

VIB 26-31 (8) Umanit
Vegetazione come cibo
Conclusione
VII 2,1-3 Lo shabbat di Dio
Dio compie la sua opera
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 31


Secondo giorno
Gen 1,6-8: il firmamento (cfr. Es 24,10; Ez 1,22-25).

Terzo giorno
Gen 1,9-13: il non andare oltre del mare nellimmaginario biblico (quando gli ho fissato [al mare] un
limite, e gli ho messo chiavistello e due porte dicendo: Fin qui giungerai e non oltre e qui sinfranger
lorgoglio delle tue onde [Gb 38,10-11]; Non tremerete dinanzi a me, che ho posto la sabbia per confine al
mare, limite perenne che non varcher? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non
loltrepassano [Ger 5,22; cfr. Sal 104,9]).

il verbo della separazione non compare pi (tranne in 1,14.18); subentra unaltra espressione: secondo la
sua / loro specie (10 occorrenze). Le creature viventi sono create nella loro identit distinta, ma anche nella
loro autonomia riproduttiva: Unerba seminando seme, un albero da frutto facendo frutto secondo la sua
specie, il cui seme in esso (v. 11).

Quarto giorno
Gen 1,14-19: La grande separazione cosmica anzitutto quella che, per la disposizione dellapparato
celeste, fonda il calendario regolando i tempi [] I tempi sono separati, ma lo sono in vista di raduni [le
convocazioni festive] (BEAUCHAMP, Cration et sparation, 112).

Quinto giorno
Gen 1,20-23: apparizione della seconda persona, allimperativo plurale: Fruttificate e moltiplicatevi e
riempite. Dio si rivolge a viventi suscettibili di sentirlo, nella prima benedizione della storia, in quanto
augurio di rigoglio e di pienezza della vita.

Sesto giorno
Gen 1,24-31:
v. 24: la terra faccia uscire un essere vivente secondo la sua specie.
v. 25: Dio fece il vivente della terra secondo la sua specie.
Lintervento di Dio si combina con lautonomia della realt creata.

Compare la (prima) persona grammaticale mancante al plurale (v. 26) e al singolare (v. 29) a
proposito della creatura che sar anchessa essere di parola e potr rispondere io.

v. 26: Facciamo lumano a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza.

Il plurale: la corte divina (cf. Gb 1,6) o lumano gi coinvolto (Midrash)?

Tselem, immagine () (a proposito di statue: Nm 33,52; 2Re 11,18; 2Cr 23,17; Ez 7,20; 16,17; 23,14;
Am 5,26; immagine di Dio: Gen 1,26.27; 9,6; cf. 5,3). Nella societ egiziana e mesopotamica, il re, o un
ufficiale di alto rango, poteva essere chiamato limmagine di Dio; Such designation, however, was not
applied to the canal digger or the mason who worked on a ziggurat. Gen 1 may be using royal language to
describe simply man. In Gods eyes all of mankind is royal (V.P. HAMILTON, The Book of Genesis, Grand
Rapids 1990, 135).

Demt, somiglianza (cf. Ez 1,10).

v. 27: E Dio cre luomo a sua immagine; a immagine di Dio lo cre

Osservare la scomparsa della parola somiglianza.
[Dio] ha parlato; avrebbe poi cambiato opinione? La Scrittura non dice questo []. [Ci ha creati
allimmagine e] capaci di assomigliare a Dio, ha permesso che siamo gli artigiani della somiglianza a Dio
[]; mi ha affidato la cura di diventare a somiglianza di Dio (Basilio di Cesarea, Sullorigine delluomo,
omelia 1,15-16).

TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 32

Dove luomo pu esercitare questa somiglianza allimmagine?

- Molto probabilmente nella relazione maschio-femmina, che diventer uomo-donna in Gen 2,23.
- Pi esplicitamente, nel suo modo di dominio sulle creature di tutti i biotopi, e questo in quanto vegetariano
(v. 29) fra animali vegetariani (v. 30); cf. Is 11,6-7.

Settimo giorno
Gen 2,1-3: lo shabbat di Dio.

Gen 1 si conclude con listituzione di un tempo sacro (quello dello shabbat), non menziona per nessuno
spazio sacro che sarebbe la residenza terrena del Dio creatore:
[Dio] si riserva un tempo sacro, ma non costruisce un tempio. Secondo la mentalit antica, infatti, il Dio
creatore e sovrano delluniverso regna sulla creazione non soltanto dalla sua residenza celeste, ma anche da
una residenza terrena, un tempio che per ci stesso il centro delluniverso. per questo che diversi racconti
di creazione terminano con il racconto della costruzione del tempio in cui si appresta a risiedere il dio
creatore. il caso per esempio di Marduk a Babilonia e di Baal a Ugarit (J.L. SKA, La structure du
Pentateuque dans sa forme canonique, ZAW 113 [2001] 336-337).


Anzich occupare il settimo giorno a esaurire la propria potenza creatrice (e a riempire
correlativamente il tutto del mondo), il Dio biblico colui che pone un limite al gesto creatore, dominando
il suo dominio, per parlare come il Salomone greco: Tu, padrone della forza, giudichi con mitezza (Sap
12,18). In questa sosta Dio fissa il suo rifiuto di riempire tutto e, correlativamente, la sua volont di aprire
uno spazio di autonomia alluniverso, in particolare allumanit. La pausa che ha scandito ognuno dei giorni
culmina nel riposo del settimo giorno; il processo della creazione non la dimostrazione di una forza che
va: proviene esattamente da un disegno, riflesso in ognuno dei suoi momenti e padrone di s fino al
termine (SONNET, Origine delle specie, 226).


Estratto da
J.-P. SONNET, Lorigine delle specie: Genesi 1 e la vocazione scientifica delluomo, La Civilt Cattolica,
Quaderno 3807, 160 (2009) 220-232.

Lelogio della sapienza di Salomone termina con questi versetti: La sapienza di Salomone super
quella di tutti gli orientali e tutta la sapienza dellEgitto. [...] Pronunzi tremila proverbi; i suoi canti furono
millecinque. Parl di piante, dal cedro del Libano allissopo che sbuca dal muro; parl di quadrupedi, di
uccelli, di rettili e di pesci (1 Re 5,10-13). Nello Stato-giardino che sono Giuda e Israele (cfr 1 Re 5,5),
Salomone, ripieno della saggezza che ha ricevuto, prolunga il gesto di Adamo che impose nomi a tutto il
bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche (Gn 2,20) e avvia anche la direzione del
mondo con il linguaggio.
Dopo Herder e Heidegger, non sono mancate le interpretazioni che hanno visto nei nomi dati da
Adamo agli animali la nascita della vocazione poetica delluomo, quella di abitare poeticamente questa
terra (Hlderlin). A dire il vero, il sottofondo culturale della doppia scena (in Gn 2 e in 1 Re 5) invita a
vedere Adamo e Salomone rappresentati sia come uomini di scienza sia come poeti. La saggezza
enciclopedica di Salomone nel citato ritratto di 1 Re 5,12-13 vicina infatti al sapere classificatore e alla
scienza delle liste degli abitanti della Mesopotamia, da cui derivano pure gli inventari del libro dei
Proverbi (di Salomone) e dei codici di leggi bibliche. Di tale scienza delle liste elaborata fra il Tigri e
lEufrate, Ren Labat scrive: Anche se non era rivolta alluniversalit, essa si trova in pratica estesa a tutti
gli ordini della conoscenza: scienze della natura nelle liste di minerali, di piante e di animali; scienza delle
tecniche nelle liste di utensili, di vesti, di costruzioni, di cibi e bevande; scienza delluniverso nelle liste degli
dei, di stelle, di paesi o contrade, di fiumi e di montagne; infine scienze delluomo nelle liste dei particolari
fisici, delle parti del corpo, dei mestieri e delle classi sociali
1
.

1
R. LABAT, La Msopotamie, in R. Taton , ed., Histoire gnrale des sciences, t. I: La science antique et
mdivale. Des origines 1450, Paris, Puf, 19942, 86 s. Sulla scienza delle liste cfr J. BOTTERO,
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Tale classificazione dei fenomeni del reale si organizza in particolare a partire dai loro nomi; nella
Bibbia c uneco dellattivit creatrice di Dio che crea le cose dando loro un nome. La cerchia delle
conoscenze di Salomone (zoologica e botanica) un altro giardino di Adamo
2
, scrive Beauchamp; Adamo e
Salomone attestano entrambi, uno alle origini e laltro nella modernit della storia, la vocazione delluomo
ad abitare scientificamente la terra che Dio gli ha affidato.

Genesi: un racconto in dieci tledt-generazioni

1. 2,4a Queste sono le tl
e
dt dei cieli e della terra quando furono creati 2,4b 4,26
2. 5,1 Questo il libro delle tl
e
dt di Adamo 5,1 6,8
3. 6,9 Queste sono le tl
e
dt di No 6,9 9,29
4. 10,1 E queste sono le tl
e
dt di No, Shem, Kham e Ifet 10,1 11,9
5. 11,10 Queste sono le tl
e
dt di Shem 11,10-26

1. 11,27 E queste sono le tl
e
dt di Trakh [Abramo] 11,27 25,11
2. 25,12 E queste sono le tl
e
dt dIsmaele 25,12-18
3. 25,19 E queste sono le tl
e
dt di Isacco [Isacco + Giacobbe] 25,19 35,29
4. 36,1(9) E queste sono le tl
e
dt di Esau 36,1 37,1
5. 37,2 Queste sono le tl
e
dt di Giacobbe [Giuseppe e suoi fratelli] 37,2 50,26


GENESI 23
Il Mito di Adapa

Unattestazione letteraria rinvenuta in Egitto (El Amarna), in un testo babilonese del XIV sec. a.C.,
(Frammento B), e unaltra del VII sec. a.C., dalla biblioteca di Assurbanipal (Frammenti A, C e D).

Enki (sumerico)/Ea (accadico): il dio acquatico del pantheon sumero-accadico, divinit (astuta) della
sapienza, protettore dei riti e dei sacerdoti, allorigine della creazione degli uomini, plasmati da argille, per
supplire agli di nei loro lavori quotidiani (citt: Eridu).
Enlil: fratello dEnki/Ea, Signore del Vento, dirige lumanit tramite le tavolette del destino su cui scritto
lavvenire degli uomini (citt: Nippur).
An/Anu: dio del cielo, della vegetazione e della pioggia, padre di tutti gli di (in particolare di Enki e Enlil),
abitava un regno nei cieli e aveva il potere di giudicare i criminali. Progressivamente soppiantato da Enlil e
poi da Marduk (citt: Uruk).

[Ea] Ha perfezionato per lui una grande intelligenza per rivelare i disegni della terra.
A lui diede saggezza, non gli diede vita eterna []
Ea lo ha creato come il modello degli uomini. (Adapa A, 3-6).

La funzione di Adapa quella di provvedere al tempio del dio Ea (a Eridu), di cui sacerdote. A
tale scopo si dedica quotidianamente alla pesca. Un giorno di acque calme, per, la sua barca
viene rovesciata dal Vento del Sud (la dea Shutu). Adirato Adapa scaglia una maledizione contro
la dea e le spezza le ali. Ne risulta una grande siccit sul paese, e Adapa viene chiamato al
cospetto di Anu, dio del Cielo, per essere giudicato. Salvatosi grazie ai consigli di Ea, Adapa

Msopotamie. Lcriture, la raison et les dieux, Paris, Gallimard, 1987, 165-169 e 206-217; J. TRUBLET, La
science dans la Bible. Mthode et rsultats, in F. Mies, ed., Bible et sciences. Dchiffrer lunivers,
Bruxelles, Lessius, 2002, 11-58.
2
P. BEAUCHAMP, Lun et lautre Testament. Essai de lecture, Paris, Seuil, 1976, 222.
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 34

perdonato; Anu, gli offre il pane e lacqua della vita, che gli avrebbero presumibilmente consentito
di diventare immortale e di raggiungere gli di. Sempre su consiglio di Ea (che non voleva perdere
il suo servo), Adapa, per, rifiuta questi doni, mantenendo cos la sua natura mortale.

Il cibo di vita, portategli e ne mangi!
Quando gli portarono il cibo di vita, non ne mangi;
quando gli portarono lacqua di vita, non ne mangi (A, 60-63).

dono iniziale della saggezza, mentre quello dellimmortalit (legato a un cibo) sfugge alluomo per poco.
Luomo vittima insignificante delle tensioni fra di.

Lepopea di Gilgamesh

La prima versione dinsieme fu redatta in accadico verso 17501600 a.C., e integra racconti, in
particolare in sumero, composti verso la fine del terzo millennio. Il racconto del Diluvio, ispirato
dallEpopea babilonese Atrahasis, fu aggiunto verso 1200 a.C. per formare il testo standard che
comprende undici tavole. La dodicesima, traduzione della seconda met del racconto sumerico
Gilgamesh, Enkidu e il soggiorno dei morti, fu probabilmente aggiunta verso 700 a.C. Lopera
stata scoperta in tavole di scrittura cuneiforme del VII sec. a.C. nella biblioteca del Re
Assurbanipal a Ninive, negli anni 1870.


Gilgamesh, tu sei venuto stanco e abbattuto,
ti voglio rivelare, o Gilgamesh, una cosa nascosta,
il segreto degli di ti voglio manifestare.
Vi una pianta, le cui radici sono simili a un rovo,
le cui spine, come quelle di una rosa, pungeranno le tue mani.
Appena Gilgamesh ud ci, egli apr un foro,
si leg ai piedi grandi pietre, e si immerse nellApsu, la dimora di Enki;
egli prese la pianta sebbene questa pungesse le sue mani,
sleg quindi le grandi pietre che aveva ai piedi,
e cos il mare lo fece risalire fino alla sponda.
Gilgamesh parl a lui, ad Urshanabi il battelliere:
Urshanabi, questa pianta un rimedio contro la disperazione;
grazie ad essa luomo ottiene la vita.
Voglio portarla ad Uruk, e voglio darla da mangiare ai vecchi e cos provare la pianta.
Il suo nome sar: Un uomo vecchio ringiovanisce. (XI, col. I,264-280)

Gilgamesh vide un pozzo le cui acque erano fresche,
si tuff in esse e si lav;
ma un serpente annus la fragranza della pianta,
si avvicin silenziosamente e prese la pianta;
nel momento in cui esso la tocc, perse la sua vecchia pelle.
Gilgamesh quel giorno sedette e pianse,
le lacrime scorrevano sulle sue guance. (XI, col. I,285-290) (Trad. adattata da PETTINATO, La saga di Gilgamesh).

La pianta della vita; il serpente; la vita (ringiovanita) mancata di poco; lacquisto della sapienza
infine.


Gen 2,16-17:

1. Il dono: tutto regalato, e Adamo deve goderne (lalbero della vita, non menzionato, implicitamente
incluso):
Da ogni albero del giardino, mangiare mangerai (v. 16).

2. Il limite posto a questo tutto (cfr. il tema del limite in Gen 1).
Ma dallalbero del conoscere bene e male non ne mangerai (v. 17a).
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 35


3. Un avvertimento in forma di minaccia (per incoraggiare la scelta giusta, cfr. Dt 30,19: Scegli dunque la
vita).
poich nel giorno in cui ne mangerai, morire morirai (v. 17b).

La legge implica il limite, e il limite costitutivo delluomo posto nella sua finitezza e distinto
dallillimitato divino (P. RICUR, Come pensa la Bibbia, Brescia 2002, 58).

I vv. 16-17 in quanto test (cfr. Dt 8,1-3; Gen 22,1; Es 19,3-6; Sal 95,7):
With the prohibition of one of the two trees (2:17), God confronts man with a test []. God arranges an
experiment with the first humans: he proclaims his divine commandment [2,16: ordin] in the form of a
prohibition, and then waits to see whether the two humans will obey or not (N.D. METTINGER, Eden
Narrative, Winona Lake 2007, 23).

Gen 2,18: Non bene che lumano sia solo. Far per lui un soccorso come di fronte a lui.

ezer, un soccorso. Nella maggioranza dei testi, la parola si riferisce al soccorso divino, salvando una vita
da un pericolo mortale (Dt 11,34; 33,26; Os 13,9; Sal 20,3; 89,20; 121,1.2; 124,8); la parola pu anche essere
una specie di titolo di Dio stesso (Es 18,4; Dt 33,7.29; Sal 33,20; 70,6; 115,9.10.11; 146,5).

kenegd, come di fronte a lui (neged, contro, di fronte a; ma la radice NaGaD anche quella del verbo
raccontare, perch chi si mette a narrare una storia si colloca naturalmente innanzi agli altri, non solo
frontalmente, ma anche in quel innanzi verso cui vuole condurre lascolto degli altri [E. De Luca, Nocciolo
doliva, Padova 20002, 52]).

Rashi (Rabbi Shelomoh ben Yishaq, Troyes, 1040-1105): un aiuto contro di lui se luomo ne sar degno,
la donna sar per lui un aiuto; se non sar degno, ella sar contro di lui per combatterlo (Pirqe de R.
Eliezer XII; Yevamot 63a).

Gen 2,20: E lumano grid dei nomi per tutto il bestiame e per il volatile dei cieli, e per ogni vivente del
campo. Adamo prolunga lopera creatrice della separazione delle specie, nel dominio mite della parola.
Gen 2,21-22: Il limite divide lAdam stesso, ma senza che egli lo sappia. [] Dalla non-conoscenza
dellAdam deriva che egli non conosce la nascita della donna e dunque non ha padronanza su di lei
(BEAUCHAMP, Luno e laltro testamento, 2, 120).

Lesclamazione di Adamo al risveglio, in forma poetica, secondo il dinamismo del parallelismo semantico
(rincaro del direi di pi: osso dalle mie ossa [direi di pi:] carne dalla mia carne) allinterno di versi
poetici compatti dagli accenti calcolati. Nella Bibbia, i personaggi diventano poeti quando lemozione li
stringe e li fa traboccare.


Questa qui, questa volta, osso dalle mie ossa / e carne dalla mia carne

a questa qui sar gridato donnaishshh / poich da uomosh stata presa questa qui!




Sullo sfondo di una profonda connaturalit (sei le mie ossa e la mia carne afferma un legame di famiglia,
di fraternit, cfr. Gen 29,14-15; 37,27; Gdc 9,2-3; 2Sam 5,1; 19,13-14), si dichiara la differenza uomo-
donna, oltre la distinzione maschio-femmina di Gen 1,27.

Un accesso incompiuto al dialogo: se luomo si esprime in prima persona (osso dalle mie ossa e carne
dalla mia carne), designa tre volte la donna come questa, senza accedere alluso del tu.

Gen 2,24: (il narratore si rivolge al lettore): Perci luomo abbandoner suo padre e sua madre e si
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 36

attaccher alla sua donna e diventeranno carne unica.
Discorso eziologico: How is that man strives for union with woman? Man desires to become one
flesh with woman because he was originally one flesh with her (H. GUNKEL, Genesis, Macon 1997
[1910]13).

Gen 2,25: Ora tutti e due erano nudi (armm), luomo e la sua donna, e non provavano
vergogna.
Agganciamento narrativo: il lettore sa che la nudit non pi provata come la condizione sociale
delluomo e della donna; si crea quindi unattesa: che cosa successo che lo spieghi?

Gen 3,1: Ora il serpente era pi arm di ogni vivente nel campo che aveva fatto Yhwh Elohim.
astuto (arm) o nudo (arm cfr. 2,25)?
Fra tutti gli animali presentati a Adamo, era il serpente, nel suo essere pi astuto (e in quanto animale
parlante), un candidato pi probabile in quanto soccorso nel confronto promesso alluomo? Sar allora la
stizza di non essere stato scelto dalluomo che spiega lassedio del serpente alla donna sua rivale pi
fortunata? (cfr. B. ARNOLD, Genesi, Cambridge 2009, 63-64).

Il serpente: fallo o lingua? Morte e vita sono in potere della lingua / e chi ne fa buon uso ne manger i
frutti (Pr 18,21; cfr. Gc 3,5-8). Il serpente in quanto terzo non umano (luomo non lorigine del male
radicale): Il ruolo [del serpente] appunto tale da non poter essere interamente demitologizzato; c
bisogno, per cos dire, di un residuo mitico per esprimere il carattere insondabile della potenza che perverte il
linguaggio e il desiderio, conducendo cos al male (P. RICUR, Come pensa la Bibbia, 60, n. 1).

Gen 3,1b: (il serpente): Dio ha detto: non mangerete di ogni albero del giardino

2,16b-17a (Yhwh Dio) 3,1b (Il serpente cita Dio)
DI OGNI ALBERO DEL GIARDINO
mangiare mangerai
ma dellalbero del conoscere bene e male
non ne mangerai
Non mangerete


DI OGNI ALBERO DEL GIARDINO

Semplice ripresa della restrizione emessa da Dio (poich Dio ha interdetto un albero, non possono, in stretta
logica, mangiare da ogni albero del giardino)? La frase formulata in tal modo che la donna capisca che Dio
ha interdetto tutti gli alberi non mangerete di nessun albero del giardino. Lalbero proibito occupa tutto
il posto e diventa esattamente lalbero che nasconde la foresta di tutti quelli che sono stati donati (WNIN,
Da Adamo, 69).

[Lepisodio] inizia con la messa in questione del divieto in quanto componente strutturante dellordine
creato. Ma Dio ha proprio detto? La domanda fa cessare quella relazione di fiducia in virt della quale il
divieto era una condizione di vita, ovvia come le foglie del giardino. Si aperta lera del sospetto, si
introdotta unincrinatura nella pi fondamentale condizione del linguaggio, ossia in quel rapporto di fiducia
che i linguisti chiamano clausola di sincerit (RICUR, Come pensa la Bibbia, 59-60).

Gen 3,2-3: la donna mette lalbero del conoscere bene e male al centro del giardino (il posto in cui Dio ha
collocato lalbero della vita) e della sua preoccupazione; ed essa tradisce la tua inclinazione quando aggiunge
linterdetto e non lo toccherete.

Gen 3,6: nello sguardo della donna si mescolano il punto di visto di Dio (Gen 1,12) e il punto di vista
menzognero del serpente (Gen 3,5):

Gen 1,12 (Dio) Gen 3,5 (il serpente) Gen 3,6
(creazione degli alberi)
E Dio vide che era BUONO
nel giorno in cui ne mangerete, si
apriranno i vostri occhi
E la donna vide che BUONO (era)
lalbero per mangiare e che
desiderio (era) quello per gli
occhi

TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 37

Gen 3,5 (il serpente) Gen 3,6b-7a
nel giorno in cui ne mangerete
si apriranno i vostri occhi
sarete [] conoscenti bene e male.
Ella mangi [] ed egli mangi
e si aprirono gli occhi di loro due
e conobbero che erano nudi (cfr. 3,1)

Gen 3,14-21: la sentenza in quanto discorso eziologico (perch linimicizia fra uomo e serpente, il dolore del
parto, la penosit del rapporto con la terra, ecc.?). Daltra parte le sentenze di YHWH non sono arbitrarie;
consistono nellinfliggere alluomo le conseguenze (rapporti di bramosia) delle proprie scelte (di bramosia);
cfr. Pr 26,27: Chi scava una fossa vi cadr dentro e chi rotola una pietra, gli ricadr addosso. Tuttavia,
luomo non maledetto, a differenza del serpente (v. 14) e della terra (v. 17); e la storia continua:

Gen 3,20: E Adamo grid il nome della sua donna Hawwah (radice HaYah, vivere) poich fu madre di
ogni vivente.

lespulsione dal giardino in quanto punizione e rilancio misericordioso della storia

Gen 3,22: Ecco, lAdamo diventato come uno di noi per conoscere bene e male.
In one sense, but only in one sense, what the serpent said was true. Man has become like God. But one
suspects that these words in the serpents mouth convey one thing and the same words in Gods mouth say
another. The serpent held out to the couple the prospect that being like God would bring with it unlimited
privileges, unheard-of acquisitions and gifts (HAMILTON, Book of Genesis, 208). Laccesso alla sapienza si
fa sul modo del sentimento di colpevolezza (v. 10: ho avuto paura mi sono nascosto).

Gen 3,22-23: E adesso, nel timore che manda la sua mano e prenda anche dallalbero della vita e mangi e
potr vivere per sempre e Yhwh Dio lo rimand dal giardino di Eden.

I due alberi erano legati nellintreccio:
luno, lalbero del conoscere bene e male in quanto accesso (test) allaltro, lalbero della vita.
accesso mancato di poco

Gen 3,23-24: In ancient Mesopotamia, loss of immortal life is an almost comic tragedy and humans are
ridiculed by the gods (in Adapas case). But in Gen 3:22-24, Yahweh God banishes the humans from Eden
as an act of grace and mercy, just as he lovingly clothes them (ARNOLD, Genesis, 72) (v. 21: E Yhwh Dio
fece per lAdamo e per la sua donna tuniche di pelle e li vest).

Se luomo ha scelto the short way, Dio gli risponde con the long way, sul quale accompagner luomo
viator.

Un racconto in gran parte eziologico (in quanto rivela la causa della nostra situazione penosa e mortale),
ma sullo sfondo della destinazione originaria pi ampia delluomo promesso allimmortalit, nellintimit
con Dio. Nella Bibbia linizio legato alla fine, il dono originario la speranza ultima; cfr. lalbero della vita
nella Gerusalemme celeste (Ap 22,4; cfr. 2,7; 22,14.19).

ridiculed by the gods (in Adapas case). But in Gen 3:22-24, Yahweh God banishes the humans from Eden
as an act of grace and mercy, just as he lovingly clothes them (ARNOLD, Genesis, 72) (v. 21: E Yhwh Dio
fece per lAdamo e per la sua donna tuniche di pelle e li vest).

Se luomo ha scelto the short way, Dio gli risponde con the long way, sul quale accompagner luomo
viator.

Un racconto in gran parte eziologico (in quanto rivela la causa della nostra situazione penosa e mortale),
ma sullo sfondo della destinazione originaria pi ampia delluomo promesso allimmortalit, nellintimit
con Dio. Nella Bibbia linizio legato alla fine, il dono originario la speranza ultima; cfr. lalbero della vita
nella Gerusalemme celeste (Ap 22,4; cfr. 2,7; 22,14.19).

TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 38


GENESI 4

Nel mito romano, lomicidio di Remo ci appare come un atto magari deplorevole, ma giustificato a
causa della trasgressione della vittima. Remo non ha rispettato il confine ideale tra linterno e lesterno
della citt tracciato da Romolo. La motivazione delluccidere insieme derisoria, dal momento che la
citt non esiste ancora, e nondimeno imperioso, veramente fondamentale. Affinch la citt esista
bisogna che nessuno possa impunemente prendersi gioco delle regole che essa prescrive. Romolo
dunque giustificato []. Nel mito di Caino al contrario [], Caino ci presentato come un volgare
assassino. Il fatto che il primo omicidio dia il via al primo sviluppo culturale dellumanit non riscatta
affatto, agli occhi del testo biblico, il o gli omicidi. Il carattere fondatore dellomicidio manifestato
altrettanto nitidamente che nei miti non biblici, ma c anche unaltra cosa: il giudizio morale. La
condanna dellomicidio prevale su ogni altra considerazione. Dove tuo fratello?
R. GIRARD, Delle cose nascoste fin dalla fondazione del mondo, Milano 1983, 222.

Gen 4,1: Ho acquistato (qant) un uomo con Yhwh.
Dalla sua nascita, Caino (qayin) segnato dalla pretesa della madre e dalla dimenticanza del padre.

Gen 4,2: Abele, hebel, cfr. Qo 1,1: Vanit/fumo/vapore delle vanit, dice Qolet, vanit delle vanit: tutto
vanit.

Complementari?
- In Gen 1, luomo aveva ricevuto la cura degli animali, da esercitare nel dominio mite (cfr. 1,28).
- In Gen 2, luomo apparso come quello che la terra aspettava per coltivare lhumus (2,5, cfr. 2,15).

Gen 4,3-5: e Yhwh consider Abele e il suo omaggio, mentre Caino e il suo omaggio, non (li) consider.
Ellissi (gap): Il narratore ha scientemente omesso un elemento della catena causale (la motivazione di
Dio), cos da impegnare il lettore nel gioco delle ipotesi.

Coronare i meriti di Abele?
Cfr. Eb 11,4: Per fede, Abele offr a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu
dichiarato giusto, avendo Dio attestato di gradire i suoi doni.
Caino ha avuto liniziativa dellofferta; ma si sente della precipitazione nel suo gesto: porta dei prodotti della
terra, mentre suo fratello si almeno implicato nella sua offerta: ha scelto le primogenite del suo bestiame e
ne offre le parti pi grasse (cfr. D. Sibony).

O scuotere le preferenze umane?
Caino non stato esaudito come si aspettava. Quel che poteva succedere di meglio alla sua offerta era
essere rifiutata (Sibony). Una salvezza-shock per colui che corrispondeva troppo perfettamente al desiderio
della madre, in una relazione che non lasciava spazio allaltro.


Gen 4,5 (il narratore) Gen 4,6 (Yhwh)
Caino fu molto irritato e il suo volto era
abbattuto.
Perch sei irritato e perch abbattuto il tuo
volto?

Gen 4,7: Non forse, se farai bene, elevazione? [x abbattimento]
Ma se non farai bene, sulla soglia, il peccato-fallimento accovacciato
[si dice delle bestie distese o acquattate]
e verso di te la sua avidit, ma tu, non la dominerai? [= puoi dominarla, cfr. Dt 30,15-19]

Trover [Caino] la sua dignit di uomo fermando a s il male che lo colpisce e lo attraversa, oppure gli
lascer fare una nuova vittima? Sapr in questo modo addomesticare lanimale in s e diventare, secondo la
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 39

bella espressione di P. Beauchamp, il pastore della propria animalit, realizzando in questo modo, nella sua
difficile condizione, la vocazione di ogni essere umano? (WNIN, Da Adamo, 107).

Gen 4,8: E Caino disse verso Abele suo fratello [LXX: Andiamo nel campo]: non viene emessa qualsiasi
parola vera.

Gen 4,8 1 Sam 17,35
Caino si erse verso Abele suo fratello e lo uccise. Se [il leone, lorso] si ergeva contro di me
[] come animali senza parola, conoscono per mezzo dei sensi. Guai a loro! Perch si sono messi sulla
strada di Caino (Gd 10-11).


Gen 2 3 Gen 4,9-16
Dialogo con YHWH sulla colpa (3,8-13) Dialogo con YHWH sulla colpa (4,9-10)
Voce di Dio nel giardino Dove tuo fratello?
Dove sei? Voce dei sangui di tuo fratello verso di me
Sentenza e reazione (3,14-24) Sentenza e reazione (4,11-16)
maledetto lhumus a causa di te maledetto, tu, lontano dallhumus
Premure di YHWH che protegge (tuniche) Premure di YHWH che protegge (segno)
Allontanamento, alloriente di Eden Allontanamento, alloriente di Eden


Gen 4,9b: Non lo so. Sono forse il custode di mio fratello?
tuttaltro che una banale menzogna. il discorso di uno non interessato; non solamente il destino del
fratello non lo concerne, ma neppure la domanda, non lo concerne la parola. Esattamente, penso, ci che lei
chiama la derisione. straordinario vederla manifestarsi al primo spargimento di sangue. Caino non si
aspetta neanche di essere creduto; non attribuisce nessuna importanza a quel che dice lui stesso. Questo il
suo velo, il suo alibi sottile. La mia parola niente, dunque anche il mio atto niente (P. BEAUCHAMP, in
dialogo con Denis Vasse, La violence dans la Bible, CE 76, Paris 1991, 29).

A Nascita di Caino coltivatore 1-2
B il suolo produce frutto sacrificio 3-5a
C Yhwh parla con Caino per farlo riflettere 5b-7
D omicidio di Abele da parte di Caino (senza parola) 8
C Yhwh parla con Caino a proposito dellomicidio 9-10
B il suolo non produce pi frutto maledizione 11-12a
A Caino errante senza terra uscita 12b-16
(WNIN, Da Adamo, 95)

Gen 4,17: la citt; 20-23: le tecnologie; 23-24: lescalation de Lemek
Se si esamina attentamente il racconto, ci si accorge che la lezione biblica che la cultura nata dalla
violenza deve ritornare alla violenza. Allinizio si assiste a un brillante sviluppo culturale; sono inventate le
tecniche; spuntano citt nel deserto, ma presto, mal contenuta dallassassinio fondatore e dalle barriere legali
scaturite da esso, la violenza si propaga e riprende la sua escalation. (GIRARD, Delle cose nascoste, 199)


GENESI 6 9
I. Lo sfondo letterario e religioso del diluvio nel VOA

a. Atrahasis (accadico, circa 1650 a.C.)

(atram-hasis: saggio in abbondanza, saggio in eccesso)

Non erano ancora trascorsi milleduecento anni
Ma la terra era cresciuta enormemente:
gli uomini erano diventati numerosi.
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 40

Mugghiava la terra come un toro!
Dallo strepito (degli uomini) era tormentato il dio.
Enlil udiva il loro vociare.
Si rivolse ai grandi di:
Il vociare dellumanit
diventato per me insopportabile:
a causa del loro strepito non riesco pi a dormire!
Fate che il morbo dei brividi dilaghi! (I, 352-359)
b. Gilgamesh (versione standard accadica, Ninive; circa 1300-1000 a.C.)

(Ut[a]-napishtim, Quello che ha trovato la vita)

Ea, che sedeva (anche) assieme ad essi,
ripet le loro parole a una siepe di canne:
Siepe! Siepe ! Parete! Parete!
Siepe, ascolta ! Parete, prestami attenzione !
Uomo di Shuruppak, figlio di Ubar-Tutu,
distruggi la tua casa, costruisci una nave,
rinuncia alle ricchezze, ricerca (soltanto) la vita,
se vuoi salvare la tua vita, disprezza i tesori;
imbarca nella nave tutte le specie viventi.
Questa nave che ti devi costruire,
siano (ben) misurate le sue dimensioni
(in modo che) siano corrispondenti la sua larghezza e la sua lunghezza;
ricoprila di un tetto come lAbisso.
Quando fui (cos) informato dissi a Ea, mio signore:
Signor mio, lordine che mi hai dato,
lo rispetter e leseguir.
(Ma) che cosa risponder alle domande della citt,
del popolo e degli Anziani? (XI, 20-35)

Quando arriv il settimo giorno,
feci uscire una colomba, che liberai;
la colomba si allontan e ritorn:
non avendo trovato nessun posto, era ritornata.
Feci allora uscire una rondine, che liberai;
la rondine si allontan e ritorn:
non avendo trovato alcun posto, era ritornata.
Feci allora uscire un corvo, che liberai;
il corvo si allontan vedendo che le acque erano defluite,
mangi, sguazz, gracchi e non fece pi ritorno. (XI, 145-154)

Feci un sacrificio,
e sistemai unofferta dincenso sulla ziggurat della montagna,
disposi sette e sette giare
e, dentro, vi versai canna sacra, cedro e mirto.
Gli di sentirono il suo odore,
gli di sentirono il suo odore che fu per loro gradito,
Come mosche essi si radunarono attorno a colui
che offriva questo sacrificio. (XI, 155-161)

II. Ipotesi redazionali (sulla base di tensioni nel testo)

- Gli appellativi divini: Yhwh (J) o Elohim (P);
- La durata del diluvio: quaranta giorni e quaranta notti (7,4.12) o un anno intero (7,6.11; 8,13.14);
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 41

- Gli ordini divini: un paio di ogni specie animale (6,19-20) o un paio di animali impuri e sette paia di
animali puri (in vista del sacrificio in 8,20, come rilevato da Ibn Ezra [XII sec.]).

Ipotesi standard (Westermann [1983]) (integrando le proposte di Hupfeld [1853], Schrader e Budde; nel
modello di Hupfeld, non si trattava di P ma di E, fonte considerata pi antica da J, mentre nel modello JEDP
di Reu, Graf, Kuenen e Wellhausen, J considerato pi antico da P). Nella prospettiva di Ska (1994), P
fornisce lo strato di base e gli altri elementi sono altrettanti supplementi ad hoc post-P.

J P
6,5-8

7,1-5

7,7 + 7,10

7,12

7,16b

7,17b

7,22 + 23a + 23c

8,2b + 8,3a

8,6-12

8,13b

8,20-22


6,9-22

7,6-9

7,11

7,13-16a

7,17a

7,18-21

8,1-2a

8,3b-5

8,13a

8,14-19

9,1-17 + 18-19

III. Il racconto del Diluvio: una coerenza narrativa

a. Le note temporali che scandiscono il racconto del diluvio nella forma finale di Gen 78 (WNIN, Da
Adamo, 136):

7 giorni prima del diluvio (7,3)
7 giorni prima del diluvio (7,10)
40 giorni di diluvio sulla terra (7,17; cfr. v. 12)
durante 150 giorni, le acque ingrossano (7,24)
E Dio si ricord di No (8,1a)
dopo 150 giorni, le acque cessano (8,3)
40 giorni di attesa (8,6)
7 giorni prima del secondo lancio della colomba (8,10)
7 giorni prima del terzo lancio (8,12)

b. Struttura di composizione secondo B.W. ANDERSON, From Analysis to Synthesis: The Interpretation of
Gen 111, JBL 97 (1978) 23-39 e A. WNIN, Da Adamo, 129.

Prologo corruzione della terra e decisione di distruggerla (6,1-8)
Transizione No e suoi figli: nota genealogica (6,9-10)

a Violenza e corruzione: decisione divina di distruggere la terra (6,11-13)
b Istruzioni divine per la sopravvivenza nellarca (6,14-22)
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 42

c Ingresso nellarca: ordine ed esecuzione (7,1-10)
d Inizio del diluvio e ingresso nellarca (7,11-16)
e Il diluvio si scatena e semina caos e morte (7,17-24)
E Dio si ricord di No (8,1a)
e Acquietamento delle acque e prima fase di decrescenza (8,1-5)
d Decrescenza graduale fino al prosciugamento della terra (8,6-14)
c Uscita dallarca: ordine ed esecuzione (8,15-22)
b Istruzioni divine riguardo al rinnovo della vita (9,1-7)
a Dio rinuncia alla violenza: non distrugger pi la terra (9,8-17)

Transizione No e suoi figli: nota genealogica (9,18-19)
Epilogo nuova corruzione e maledizione (9,20-27)
__________________________________________________________________________________

b. Struttura di composizione secondo B.W. ANDERSON, From Analysis to Synthesis, 23-39 e A. WNIN,
Da Adamo, 129.

Prologo corruzione della terra e decisione di distruggerla (6,1-8)
Transizione No e suoi figli: nota genealogica (6,9-10)

a Violenza e corruzione: decisione divina di distruggere la terra (6,11-13)
b Istruzioni divine per la sopravvivenza nellarca (6,14-22)
c Ingresso nellarca: ordine ed esecuzione (7,1-10)
d Inizio del diluvio e ingresso nellarca (7,11-16)
e Il diluvio si scatena e semina caos e morte (7,17-24)
E Dio si ricord di No (8,1a)
e Acquietamento delle acque e prima fase di decrescenza (8,1-5)
d Decrescenza graduale fino al prosciugamento della terra (8,6-14)
c Uscita dallarca: ordine ed esecuzione (8,15-22)
b Istruzioni divine riguardo al rinnovo della vita (9,1-7)
a Dio rinuncia alla violenza: non distrugger pi la terra (9,8-17)

Transizione No e suoi figli: nota genealogica (9,18-19)
Epilogo nuova corruzione e maledizione (9,20-27)
__________________________________________________________________________________
IV. Il Diluvio nella sua sequenza narrativa

Sommario prolettico (Gen 6,1-8)
Gen 6,1: il moltiplicarsi dellumanit (cfr. Atrahasis, I,35) Gen 1,28.

TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 43

Gen 6,2: i figli di Dio & figlie degli uomini: si gioca con i limiti in una creazione la cui bont legata a
separazioni e limiti (cfr. gi in Gen 3,4 il desiderio di essere come di).

Gen 6,6: E Yhwh si pent di aver fatto luomo sulla terra (6,7: Mi sono pentito).

Immutabilit divina o Process Theology? La risposta biblica
Allaffermazione tradizionale dellimmutabilit divina (a partire da Ml 3,6 o Gc 1,17: presso il Padre, il
creatore della luce [] non c variazione n ombra di cambiamento) sono seguite, nel XX sec., le
teologie della mutabilit (passione e sofferenza) divina; cfr. K. KITAMORI, The Pain of God (1946) e J.
MOLTMANN, Il Dio crocifisso (1972), sulle orme di K. BARTH (1886-1968): Sarebbe una bestemmia e un
diniego di Dio pensarlo [] come un essere auto-limitato in unimmobilit inflessibile, [] [applicargli] la
nozione pagana del Dio immobile, che soltanto una descrizione eufemistica della morte (Dogmatica
ecclesiale, II/1 [1957], 498 e 495 [ingl.]).

Gen 6,8: Ma No aveva trovato grazia agli occhi di Yhwh: Dio ha gi eletto No per il piano che rilancia
la storia.




6,9 Queste sono le generazioni di No 6,99,29

Il corpo del racconto (Gen 6,9 9,17)

Gen 6,12-13:

Punto di vista
Narratore: E la terra era distrutta davanti a Dio e la terra era piena di violenza. E Dio vide la terra,
ed ecco (wehinneh):
Dio: era distrutta
Narratore: poich ogni carne aveva distrutto il suo cammino sulla terra.

v.
11
E la terra era distrutta davanti a Dio e la terra era piena di violenza.
v.
12
E Dio vide la terra, ed ecco: era distrutta, poich ogni carne aveva distrutto il suo cammino sulla terra.
v.
13
E Dio disse a No: la fine di ogni carne venuta davanti a me, poich la terra riempita di violenza
da parte loro, ed ecco, io sto per distruggerli con la terra.

Gen 6,14-16: larca si presenta meno come una nave con prua e poppa che come un tempio disposto su tre
piani (cfr. i tre ambiti del mondo creato).

Gen 6,17 8,19: se ha la forma di una pioggia di 40 giorni e 40 notti (7,11.17) nella sua fase pi acuta, il
diluvio nel suo insieme un processo di piena (de-creazione) e di decrescenza (ri-creazione, cfr. il vento in
8,1) che si svolge su un anno intero.

De-creazione Ri-creazione
7,11: in questo giorno si spaccarono tutte le
sorgenti del grande abisso mentre le finestre del
cielo si aprirono.
8,1: e Dio fece passare un vento sulla terra
8,2: E si chiusero le sorgenti dellabisso e le
finestre del cielo.

Gen 6,18: Stabilir la mia alleanza (bert) con te la finalit dellalleanza nellagire divino. Il piano di
Dio, legato al suo pentimento, integra il passato (No aveva trovato grazia) come il futuro (stabilir la
mia alleanza con te): il Dio che cambia mente ha gi lalleanza in mente.

TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 44

Gen 8,1: il perno del ricordo divino (cfr. sopra p. 19 la struttura di ANDERSON - WNIN).

Gen 8,6-12: linvio degli uccelli. 1/ il v. 8 in quanto sommario prolettico; il corvo sarebbe allora un
uccello pi generico; 2/ nei vv. 8-12, il triplice invio della colomba; cfr. la costruzione biblica della suspense
con lo schema della scena ripetuta 3(+1) volte (Nm 22,22-34; Gdc 16,4-21; 1 Sam 3,2-10; 2 Sam 18,24-27).

Gen 8,20: laltare e il sacrificio (cfr. Atrahasis, III, v, 31-34 e Gilgamesh, XI, 155-161).

Gen 8,21: una risposta di misericordia di fronte a una umanit il cuoi cuore non ha cambiato.

Gen 6,5-7 Gen 8,21
Yhwh vide che la malvagit degli uomini era
grande sulla terra e che ogni disegno dei pensieri
del suo cuore non era altro che male tutto il
giorno []. Yhwh disse: Sterminer dalla terra
luomo che ho creato: con luomo anche il
bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perch
sono pentito daverli fatti!
Non ricomincer a maledire ancora la terra a
causa delluomo, perch il disegno del cuore
delluomo male fin dalla sua giovinezza, ma
non ricomincer ancora a colpire ogni vivente
come ho fatto.



Gen 9,3-7: la ridefinizione del men umano. Un cammino etico attraverso la violenza umana.
3
Tutto ci che si muove ed vivo, per voi sar per mangiare, come (la) verdura derba: do tutto per voi.

4
Attenzione/soltanto (akh): la carne con la sua vita (nephesh), il suo sangue, voi non mangerete.

5
E attenzione/soltanto (akh): del vostro sangue, per le vostre vite, (nephesh) domander (conto),
dalla mano di ogni vivente ne domander (conto),
dalla mano delluomo e dalla mano di un uomo suo fratello ,
domander (conto del)la vita delluomo.
6
Chi sparge il sangue delluomo, per questuomo il suo sangue sar sparso
shophekh dam haadam baadam dam yishshaphekh
poich a immagine di Dio ha fatto luomo.

Gen 9,8-17: lalleanza per sempre (cfr. 6,18) stabilita con No e suoi discendenti.

Gen 9,12-17: il segno dellalleanza (8,15: mi ricorder, cfr. 8,1: E Dio si ricord di No).
Il mio arco (qeshet), lo do nella nube e sar per segno di alleanza tra me e la terra.
Larco nella nube in quanto:

1. Fenomeno meteorologico: larco che fa da trait dunion fra Dio e la terra degli uomini, segno
quindi dellalleanza (v. 13).
2. Segno mimetico: disegna nel cielo la forma della volta destinata a ritenere le acque dallalto,
memoriale dellimpegno divino (mai pi).
3. Segno etico darmistizio; Dio depone le armi (cfr. larco nelle mani delle divinit del VOA);
sceglie di contrastare la violenza con lalleanza.

Il paradosso del Dio biblico viene esplorato narrativamente: sovrasta il tempo in quanto Signore della
storia; lascia luomo libero, prende atto delle sue scelte e, in questo senso, entra nel tempo. Questo
facendo, Dio non in balia della storia umana, rimane il Signore della storia: ha gi eletto No, ha gi in
mente lalleanza; in questultima, il suo disegno sovrano si adatta allumanit storica per rilanciare la
storia, stabilendo il valore etico supremo della vita umana.

GENESI 1011: la tavola delle nazioni e la torre di Babele
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 45


10,1 E queste sono le generazioni dei figli di No, Shem, Ham e Yefet 10,1 11,9

Gen 10,9-11: Nimrod fu un eroe di caccia di fronte a Yhwh, perci si dice: Come Nimrod, eroe di caccia di
fronte a Yhwh. Linizio del suo regno fu Babele, Uruk, Akkad e Kalne, nella terra di Shinear. Da quella
terra usc Ashshur, e costru Ninive, Rehobot-Citt e Kalah, e Resen, tra Ninive e Kalah la grande citt.
= lo sfondo storico sul quale torner Gen 11,1-9 in un flash-back risalendo alla terza generazione dopo
No, quella della diversificazione delle lingue (cfr. Gen 10,5).


Gen 11,1-9: una struttura di composizione parallela (//) o concentrica (X)?

A Tutta la terra... una lingua unica e delle parole uniche (v. 1)
B Ors! Mattoniamo [havah nilbenah] mattoni... e cociamo... (v. 3)
C costruiamo per noi una citt... (v. 4)
D facciamoci un nome...
E per non essere dispersi sulla faccia della terra

A Un popolo unico ed una lingua unica... per tutti loro... (v. 6)
B Ors! Scendiamo e confondiamo [havah nabelah]... (v. 7)
C e cessarono di costruire la citt (v. 8)
D si chiam il suo nome: Babele (v. 9)
E YHWH li disperse sulla faccia di tutta la terra.


A Tutta la terra era una lingua unica (v. 1)
B si stabilirono l (v. 2)
C dissero luomo al suo compagno (v. 3)
D Ors! Mattoniamo mattoni [havah nilbenah]
E costruiamo per noi (v. 4)
F una citt ed una torre e la sua testa nei cieli
X E YHWH scese per vedere (v. 5)
F la citt e la torre
E che costruivano i figli dAdamo
D Ors! Scendiamo e confondiamo (v. 7) [havah nabelah]
C perch non comprendano pi luomo la lingua del suo compagno (v. 7)
B e YHWH li disperse di l. (v. 8)
A YHWH confuse la lingua di tutta la terra (v. 9)

(cfr. J FOKKELMAN, Narrative Art in Genesis, Assen 1975, 20-32)


Gn 10,1-2: E successe, allorch tutta la terra era un linguaggio unico e delle parole uniche, e successe,
mentre si spostavano verso oriente, che trovarono una pianura in terra di Shinear 10,10: Linizio del
regno di Nimrod fu Babele, Uruk, Akkad e Kalne, nella terra di Shinear e rimassero l.

Gen 11,3: il linguaggio-pensiero unico:
havah nilbenah lebenm venisrepah lisrepah
Ors! Mattoniamo mattoni e cociamo in cottura!
vateh lahem hallebenah leaven vehahemar hayah lahem lahomer
e il mattone serv loro di pietra mentre il bitume serv loro di malta.

Gen 11,4: una citt, e una grande-torre (migdal, gadal, essere grande) e la sua testa nei cieli.
TP1007 (2010-2011) PENTATEUCO E LIBRI STORICI 46

La ziggurat di Babilonia (in accadico, bab-ili, porta di dio): E-temen-an-ki, la Casa del fondamento del
Cielo e della Terra, alta pi di 90 metri, con 7 livelli e un tempio di Marduk in cima.

Facciamoci un nome, cfr. la citt di mattoni di Ramses (Es 1,11; cfr. Es 5,6-23): il nome quello del
sovrano.
per timore che siamo dispersi sulla faccia della terra: contraddice la vocazione delluomo a riempire
tutta la terra (Gen 9,1.7; cfr. 1,28).

Gen 11,5: E Yhwh scese per vedere la citt: lironia della discesa di Dio verso quelli che sognavano una
torre con la testa nei cieli.

Gen 11,6-7: sul modo luomo propone, Dio dispone, Dio contrasta la logica dellunit indifferenziata (un
popolo unico, e un linguaggio unico per loro tutti) con la differenziazione delle lingue (dalla short way alla
long way): Confondendo il loro linguaggio, Adonai accentua e consacra le differenze che gli umani
sacrificano al noi totalitario. In tal modo sar ormai impossibile a chiunque negare la propria singolarit e
sognare di ununiformit autosufficiente. Avvalorando la diversit, accentua la difficolt di qualsiasi
comunicazione, in modo tale che nessuno creda di comunicare o di essere in comunione, se non ha
innanzitutto accolto lalterit dellaltro, se non ha accettato e attraversato le sue differenze, rispettandole
(WNIN, Da Adamo, 161; cfr. F. MARTY, La bndiction de Babel, Paris 1990).

Gen 11,9: Perci chiamano (chiam) il suo nome Babele (bavel), poich l Yhwh confuse (balal) il
linguaggio di tutta la terra.



I Patriarchi: storicit & storia redazionale

Nessun documento e nessun monumento del Vicino Oriente antico menziona i patriarchi biblici, sebbene
alcuni loro atteggiamenti combacino con fonti antiche (per esempio ladozione legale [cfr Gen 15] o la
possibilit, per una moglie senza prole, di dare una sua serva a suo marito [cfr. Gen 16], ambedue
attestate nelle tavolette di Nuzi [secondo millennio a.C.]).

Nel suo saggio Der Gott der Vter (1929), lesegeta A. Alt ha visto in Abramo, Isacco e Giacobbe non tre
generazioni di ununica famiglia alle prese con il Dio unico, ma fondatori di culto, propri a tre gruppi
tribali distinti, con territori distinti e divinit distinte, cio lo Scudo di Abramo (Gen 15,1), nel sud
(Ebron); il Terrore di Isacco (Gen 31,42.53), pi a sud (Bersheva); il Potente di Giacobbe (Gen
49,24) piuttosto nel nord, fra Sichem e Bethel. Lalleanza di queste trib in una sottomissione al Dio
comune avrebbe condotto alla costruzione di una genealogia comune. La teoria per stata contestata: la
storia redazionale e la finalit dei testi biblici non li lega alla presunta epoca patriarcale.

La figura biblica di Giacobbe conosciuta allepoca di Osea (750 a.C.) (cfr. Os 12,3-15 e gli studi di A.
de Pury). Quella di Abramo sembra essere una creazione tardiva ad opera degli scrittori e dei profeti
dellesilio e del post-esilio; essi avrebbero proiettato sulla sua figura e sulla sua storia le sfide vissute dal
popolo nel ritorno dallesilio (cfr. i testi tardivi di Is 63,16 e di Mi 7,20; il Deutero-Isaia menziona
Abramo e Giacobbe in Is 29,22 e 41,8; Geremia conosce tutta la sequenza Abramo-Isacco-Giacobbe [Ger
33,26]). Questa figura di padre (ab in ebraico) avrebbe forse approfittato della persistenza, nelle
genealogie tribali, del nome di una trib Raham ricordato nella stele di Sethi I (verso il 1290 a. C.),
trovata a Beth Shean (cfr. M. Liverani, Oltre la Bibbia, Roma 2003, 29-30 e 287-291).

Sebbene conservino elementi antichi preservati nella memoria del popolo, i racconti sui Patriarchi hanno
presumibilmente conosciuto la loro ultima redazione nellepoca postesilica. Il loro scopo primario di
definire il popolo a partire dalla sua genealogia, e a partire da prototipi del ritorno dallesilio per
compiere il disegno divino (Abramo e Giacobbe).

(si veda il dossier in J. L. SKA, La Parola di Dio nei racconti degli uomini, Assisi 2010, 33-44)

Il ciclo di Abramo

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11,27 E queste sono le generazioni di Terah 11,27 25,11

Linteresse di situare linizio del ciclo di Abramo in Gen 11,27:

1. Terah, il padre che iscrive nel nome del figlio (ab ram, padre elevato) la propria elevazione.

2. v. 30: E Sarai fu sterile; non c per lei bambino: the long way, segnato dalla contingenza umana.

3. v. 31: per andare verso la terra di Canaan: il viaggio incompiuto del padre.

I. LAPPELLO DI ABRAM (GEN 12,1-9): USCIRE DALLA CASA DEL PADRE

I.Vttene dalla tua terra e dal paese del tuo parto e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che ti far vedere.
a. [affinch] io ti faccia in grande nazione
b. e [che] io ti benedica
a. e [che] io ingrandisca il tuo nome
II. e sii benedizione.
b. [affinch] io benedica coloro che ti benedicono
a. ma chi ti disprezza, lo maledir
b. e che in te si dicano benedette tutte le famiglie della terra.
Et dei patriarchi antidiluviani 908
Shem 333
Abramo 175
Giacobbe 147
La bibbia parla che i pi vecchi vivono 80 anni.

II. ABRAM IN EGITTO (GEN 12,10-20): REGRESSIONE NELLA CASA DEL PADRE
Nei primi versetti di questa sezione incontriamo come abbiamo visto che Abram lascia la sua
patria: V.1,vattene della tua terra e della tua parentela. V. 2, far di te una grande nazione.., la
parola benedizione la troviamo ben 5 volte e questa ripetizione ci vuol fare capire come Dio vuole
restaurare la vita e lasciar perdere quello che prima era successo, ma quello che Dio ha in vista
con la discendenza di Abram non solo la sua famiglia bens tutti i popoli e tutte le genti, a finche
in lui possano acquistare la benedizione. Al V.3, troviamo quello della benedizione: coloro che ti
benediranno io benedir ma quelli che te malediranno io maledir. poi Abram riceve la promessa
del Signore di che far dei sui figli una grandissima nazione. Ci sono tre fili che si intrecciano:
Terra, Discendenza

Gen 12,1: Tre espressioni sempre pi precise: terra, paese del parto, casa di tuo padre.
Lasciare il padre diventare padre (cfr. Gen 2,24).

v. 1: La terra che ti far vedere: la TERRA INTRECCIO 1.
v. 2: Una grande nazione: la DISCENDENZA INTRECCIO 2.

Gen 12,2: Il grande nome,

Gen 11,4 Gen 12,1-3
Orsu! Costruiamo per noi una citt, e una
grande-torre e la sua testa nei cieli facciamo
per noi un NOME, per timore che siamo dispersi
sulla faccia della terra.
Vattene dalla tua terra e dal paese del tuo parto e
dalla casa di tuo padre, verso la terra che ti far
vedere. Ti far in grande nazione e ti benedir e
ingrandir il tuo NOME e sii benedizione.

vv. 2-3: La svolta verso la benedizione: la BENEDIZIONE DELLE NAZIONI INTRECCIO 3.

1/ La quintupla ripetizione della radice barakh, benedire, contrasta le cinque menzioni della maledizione
(radice arar) in Gen 1-11 (3,14.17; 4,11; 5,29; 9,25).
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2/ La dimensione drammatica dellintreccio, che fa intervenire il pi imprevedibile: la libert degli uni e
degli altri: coloro che ti benedicono/colui che ti disprezza.

Gen 12,4: Abram aveva 75 anni quando usc di Haran (12,4b) 11,32: E i giorni di Terah furono 205
anni: la Genesi anticipa nel racconto la morte dei padri. Abramo attraversa la terra di Canaan, ma non sa se
veramente questa la terra che a lui dar Dio. e quindi viene la promessa.

11,32: E i giorni di Terah furono duecentocinque anni 205
11,26: Terah aveva settantanni quando gener Abram 70
12,4: Abram aveva settanta cinque anni quando usc di Haran 145 (70+75)
=60

Gen 12,6-7: E il Cananeo [era] allora sulla terra. [] alla tua discendenza dar questa terra: ma qui c
nuovamente un problema, la terra e gi occupata e quindi viene da pensare ma ci la faremmo a stare tutti
dentro questo pezzo di terra, quindi viene quello che si dice
complicazione nellintreccio terra.
Gen 12,10: Ci fu una carestia sulla/nella terra: il paese sterile, come lo Sarai.
Questo fortissimo, non solo Sarai sterile ma pure la terra. Quindi Abram fa un passo in dietro,
va in Egitto, ma non solo va in Egitto ma pure mette in pericolo Sarai ed ecco la sua regressione,
per salvarsi non li importa mettere in rischio la moglie.., il pericolo che comporta il mettersi in
sicurezza regredire, tornare a casa di suo padre.., espone a Sarai al desiderio di altri uomini,
dicendo figlia di mio padre espone Sarai al seme di altri uomini, ricordiamo che Sarai sterile ma
nel frattempo s tata fatta una promessa che la render non pi sterile ma fertile, e Abram la
espone al seme dia altri uomini, ecco la regressione di Abramo (alla casa di suo padre). E questo
quello che viene chiamato lintreccio degli intrecci.
Gen 12,13: D dunque che tu sei mia sorella, perch io sia trattato bene per causa tua e io viva
per riguardo a te: per Abram, presentare sua moglie come sua sorella, cio figlia del proprio
padre, tornare nella casa del padre, da cui Dio lha fatto uscire (cfr. A. WNIN, Abram et Sara en
gypte (Gn 12,1020) ou la place de Sara dans llection, RTL 29 [1998] 437-438).

Lintreccio degli intrecci: il rapporto fra disegno divino ineluttabile e riluttanza umana

Robert Alter, in The Art of Biblical Narrative, ha applicato a una serie di racconti della
Bibbia ebraica un approccio strettamente letterario che mette fra parentesi il metodo critico-
storico e la disarticolazione del testo in fonti, strati, collage, ecc., per mettere in risalto larte
della composizione letteraria che presiede alla redazione del testo quale lo leggiamo [...].
Linsegnamento pi importante del saggio di Robert Alter insegnamento gi formulato con
molta forza da Eric Auerbach in Mimsis che precisamente la composizione narrativa,
la disposizione dei fatti nellintreccio, che veicola, o meglio fomenta linterpretazione
teologica. A questo Robert Alter soggiunge: la percezione pi acuta dellintento teologico
procede della comprensione pi perfetta dellarte teologica. Ci che ha colpito Alter, nei pi
drammatici di questi racconti, il fatto che il testo intende comunicare la convinzione che il
disegno divino, sebbene ineluttabile, non si realizza se non con il tramite di ci che chiama la
riluttanza umana. Queste storie non sono storie pie: sono storie di astuzia, di omicidi, storie
in cui il diritto di primogenitura schernito, in cui lelezione delleroe passa per mosse oblique
di un giovanotto ambizioso come Davide. Prendendo il problema dallaltro capo, si potrebbe
dire che una teologia che affronta linevitabilit del disegno divino con il ricalcitrare delle
azioni umane una teologia che genera del narrativo, meglio, una teologia che chiama il
modo narrativo come il suo modo ermeneutico maggiore [...]. Rimane allora da scoprire le
costrizioni narrative della finzione in prosa che gli scrittori di genio hanno trattato nello stesso
tempo come convenzioni da rispettare e come norme da trasgredire, nel processo stesso
della figurazione di queste costrizioni. A questo si dedica Alter nel suo libro, insistendo
sullarte della reticenza, sul ruolo del monologo interiore e del discorso diretto e soprattutto
sulla posizione del narratore onnisciente. Ma limportante rimane il carattere appropriato di
queste tecniche narrative rispetto al problema ermeneutico della collusione fra il disegno
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divino inevitabile e limprevista contingenza umana.
P. RICUR, Le rcit interprtatif. Exgse et Thologie dans les rcits de la Passion, RSR 73/1 (1985) 18-
19.

Gen 12,17: E YHWH colp il faraone e la sua casa con grandi colpi per il fatto di Sarai, moglie di
Abram: nuovamente Dio si la cava bene e colpisce il faraone, lo rende impotente.., questo ci fa
capire che Sarai uno degli anelli fondamentali di questa storia di salvezza che il Signore sta
costruendo
Lintervento divino a favore di Sarai, donna/moglie di Abram: Sarai era come nascosta nella
chiamata di Abram (P. Beauchamp). La coppia fa parte integrante del disegno divino. Ma avr
Abram capito la lezione? Dio nella persona del faraone ricostruisce la copia. Dio ci crede in questa
copia. Ma come Dio si la caver per mettere in opera il suo disegno?
Gen 12,20: I personaggi escono dalla scena: fine tipica depisodio.

Dio ha rivelato ad Abram la promessa di una discendenza ma non glia a detto come o quale sar il
modello, e quindi Abramo comincia a fare delle ipotesi la prima Lot.
GENESI 13 I. Lipotesi/lo scenario Lot

Lot, lerede presunto? Zera, seme, discendenza nel senso largo di famiglia? questa possibilit
si rivela per Abram la pi logica ma nel frattempo scoppia
Una lite tra mandriani: la contingenza umana, occasione di scelta; Lot non sceglie una parte della
terra di Canaan: esce dal paese, e si mette fuori gioco anche per la discendenza. Qui troviamo
laltra faccia di Abram, quella della generosit lascia a Lot la possibilit di scegliere la parte di terra
che desidera.
V. 13, allora Lot alza gli occhi e vede la valle del giordano, ma la vede come il giardino del Eden,
sceglie questa terra, non la terra di Canaan quindi non la promessa, ma una terra che assomiglia
la terra di Egitto, Lot si mette in disparte, quindi quello che poteva essere lerede non lo sar pi,
cio cade questa possibilit perch esce della terra promessa. Ma la promessa continua ad
Abram.

Gen 13,15: Tutto il paese che tu vedi, io lo dar a te e alla tua discendenza per sempre.
Gen 13,16: La tua discendenza come la polvere della terra: la metafora combina terra +
discendenza.


GENESI 14 Abram nel concerto delle nazioni

Quattro monarchi mesopotamici vengono infliggere una sanzione a cinque reucci ribelli dei margini
di Canaan, di cui il re di Sodoma. Nella sconfitta, Lot fatto prigioniero, ed liberato da Abram.
Sar entrato Abram nel rapporto di forze delle nazioni?

Gen 14,19: La benedizione di Melchisedek (Sia benedetto Abram) in quanto avvio della
realizzazione dello scenario divino in Gen 12:3 (coloro che ti benediranno). Che cosa si intende
con questa benedizione o a cosa ci porta questa benedizione? Lintreccio benedizione.., quella
promessa che Dio aveva fatto: benedir quelli che ti benediranno.

Gen 14,18.19.20.22: el elyn, il dio altissimo, divinit suprema del pantheon cananeo di cui il
nome viene adottato da Abram (v. 22): laudacia dellinculturazione biblica, e linteresse, per
Abram, di identificare al Dio unico la divinit suprema invocata sulla terra promessa.

Abram, nella sua magnanimit (vv. 22-23) rifiuta di sfruttare il diritto dei vincitori e rende possibile
unaltra economia, quella della benedizione.


GENESI 15 II. Lipotesi/lo scenario Eliezer Dalla promessa allalleanza
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Abramo passa dellipotesi Lot a quella del suo servo Eliezer
1. LINTRECCIO DELLA DISCENDENZA

* Dio si presenta
Gen 15,1: Sono tuo scudo: Dio simpegna a proteggere Abram da una vendetta da parte dei re
sconfitti? La tua ricompensa grande: sar Abram, che ha rinunciato al bottino, risarcito da Dio?

* Abram questiona
Gen 15:2-3: E disse Abram: Adonai Elohm, che mi darai? Io me ne vado senza figli e lerede
della mia casa Eliezer di Damasco. E disse Abram: Ecco a me non hai dato discendenza ed
ecco un mio domestico sar mio erede. Al ripetere della promessa, la tua ricompensa sar
grande, Abram risponde di forma molto gentile: io mene vado senza figli.., e Dio riformula la
promessa: non costui ma uno nato dalle tue viscere.

La pratica delladozione legale nel Vicino Oriente antico (a Nuzi; cfr. Hammurabi 185-193).

Gen 15,4: Non costui sar il tuo erede, ma uno nato da te (quello che uscir delle tue viscere)
sar il tuo erede: precisa luso anteriore di zera, seme, discendenza: si tratter di un individuo
biologico, concepito da te alla differenza di un nipote o di un intendente adottato. Abramo
nuovamente crede alla promessa di Dio e Dio glielo attribuisce a giustizia.

Gen 15:6: Egli [Abram] credette a Yhwh, che [=Yhwh] glielo accredit come giustizia (cfr.
tradizione rabbinica e Rm 4,18; Gal 3,6; Eb 11,12; Gc 2,23). O, secondo il parallelismo semantico
tipico della poesia ebraica, dove la seconda parte del versetto esplicita la prima: Egli [Abram]
credette a Yhwh, e egli [Abram] glielo [a Yhwh] accredit come giustizia (coerenza nella
promessa). Il lettore costretto a interpretare ma capisce, in ogni modo, che Abram sia, a questo
punto, in sintonia con il suo Dio.

2. LINTRECCIO DELLA TERRA

* Dio si presenta
Gen 15,7: che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese.

* Abram questiona
Gen 15,8: Adonai Elohm, in che cosa potr sapere che ne avr il possesso?

Una risposta simbolica, lalleanza tra le parti (vv. 9-17): le parti contraenti dellalleanza
passavano fra gli animali tagliati in due, assumendo la maledizione della sorte degli animali in caso
di mancanza alle obbligazioni dellalleanza. Questa era una vecchia usanza con la quale i
partecipanti si compromettevano a una promessa, ma se questa non veniva compiuta nella sua
totalit da uno dei contraenti si diceva: cos come gli animali sono tagliati in duo succeda a me.

Gen 15,12: Un torpore, che implica un sonno profondo (Gn 2,21; Jb 4,13; Dn 8,18; 10,9)
Chi capisce queste parole? Abram, nel sonno, o il lettore, in chiaro? Sappi che i tuoi
discendenti saranno schiavi.., ma la nazione che far questo.., ma quale nazione? Vivrai una
vecchiaia felice.., loro ritorneranno a questa terra.., sicuramente noi siamo pi in grado di capire
quello che dice il Signore, perch ci rimanda alla storia del popolo di Israele in Egitto, nel deserto,
ecc.

Un discorso anticipativo (vv. 13-16).
Fattori a favore della suspense (libert dei protagonisti) / contro la suspense (un lassismo
divino) il ruolo delle anticipazioni divine (cfr. Es 3,17-22; 6,6-8 o 2 Sam 17,14). La storia non
sfugge di mano a Dio, se tutto fosse lasciato in mano agli uomini allora la cosa sarebbe andata male per
Dio interviene, non lascia tutto in sospensione. Ch cosa accadr quindi lo sappiamo ma non sappiamo il
come.
Gen 15,17: Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola
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ardente [cfr. Es 3,2; 12,21-22] passarono in mezzo agli animali divisi. Dio, che assume il rischio
della maledizione? Questo un rituale come detto prima, ci sono la maggioranza degli esegeti che
dicono che la fiaccola e il forno fumante rappresentano ambedue la divinit o Dio, ci sono pure
quelli che dicono che rappresentano i due partecipanti Dio ed Abram, ma questi sono la
minoranza. Pure questo we dice che rappresentano la divinit ma non Aramo.

Gen 15,18: Alla tua discendenza io do questo paese: Non pi un futuro (cfr. Gn 12,7 e 13,15.17),
ma un perfetto, veicolo di un atto performativo.


GENESI 16 III. Lipotesi/lo scenario Ismaele

Lo scenario della madre portatrice (surrogate mother) (nel Vicino Oriente antico, cfr. Nuzi HSS
S.67; Hammurabi 144,146,173). In entrambi i casi [Gen 12,10-20 e Gen 16], la soluzione
immaginata consiste nel rinunciare alla relazione esclusiva della coppia e nellintroduzione di un
terzo la egiziana, o almeno nellaprire la porta a questa intrusione (A. WNIN, Sara, Hagar et
Abram. Une approche narrative et contextuelle de Gn 16,1-6, RTL 32 [2001] 34). Sarai manda
Abramo verso la sua domestica per avere una discendenza.., Agar sarebbe la madre portatrice, in
prestito, questa liniziativa di Sarai, ma questa la soluzione divina? Sicuramente no, anzi
troppo umana cos umana che subito comincia a sentirsi nella copia una grossa problematica.

Gen 16,4-5: Il narratore affidabile e le versioni dei personaggi:

16,4: il narratore: e [Agar] vide che aveva concepito e sua padrona fu spregevole ai suoi occhi.
16,5: Sarai: e [Agar] vide che aveva concepito e sono spregevole ai suoi occhi

Gen 16,7-12: nel deserto, Agar raggiunta dallangelo di Dio; prima scena dannunciazione
(scena-tipo): Ecco, sei incinta: partorirai un figlio e lo chiamerai Ismaele, perch Yhwh ha udito il
tuo lamento (v. 11) un figlio che sar libero (v. 12). Dio al soccorso delle vittime collaterali dei
piani umani, troppo umani come quello di Sarai. Bisogna risaltare che questa la prima scena di
enunciazione. Ismaele nasce di una iniziativa troppo umana ma Dio non abbandoner Ismaele che
sar un segno per dire che i suoi piani sono divini e non umani come Sarai pensava.


GENESI 17 Lalleanza della circoncisione IV. Lo scenario Isacco

Cambiamento di nome (1)
17,5: Non ti chiamerai pi Abram (padre elevato) ma ti chiamerai Abraham perch padre di una
moltitudine (hamn) di popoli ti render.

17,7-8: La perpetuazione dellimpegno divino: alleanza perenne (bert lam) e la terra di Canaan
in possesso perenne (ahuzat lam); cfr. 13,15.

Circoncisione
17,10-13: sia circonciso tra di voi ogni maschio: il re-orientamento che ha vissuto Abramo deve
iscriversi nel suo corpo. La fecondit sua ormai iscritta nellalleanza. La circoncisione si far di
generazione in generazione: cos la mia alleanza sussister nella vostra carne come alleanza
perenne (bert lam).

Cambiamento di nome (2)
17,15: nel passaggio da Sarai (saray) a Sara (sarah), principessa, dama, signora (cfr. Gdc 5,29;
1 Re 11,3; Is 49,23; Lam 1,1; Es 1,18) sparisce il suffisso possessivo della prima persona. Per
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diventare veramente donna/moglie di fronte a Abramo, Sarai deve cessare di essere sua (M.
Balmary).

Abramo colto a contropiede nelle sue evidenze, sia naturali (v. 17: Ad uno di cento anni pu
nascere un figlio? E Sara allet di novanta anni potr partorire?) che sociali, sui diritti del
primogenito (v. 18: Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!).

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