Beruflich Dokumente
Kultur Dokumente
La famiglia, quando al suo interno si presenta la malattia, è coinvolta a vari livelli, con
notevoli conseguenze sull’ammalato e su ogni componente del nucleo, cambiando le
relazioni e modificando abitudini, stili e comportamenti. Alcune famiglie ne escono
rafforzate, altre, invece, indebolite o distrutte; quindi, il contesto famigliare, può
divenire una potenziale risorsa, ma anche in una complicazione.
Il cristiano è chiamato a riconoscere Dio come Padre, sorgente della vita, che
invita l’uomo a rispondere positivamente alle varie situazioni dell’esistenza. In
quest’ottica la sofferenza e la malattia non sono più percepite come punizione ma
come occasione per utilizzare al meglio le risorse umane, per poter offrire la migliore
risposta”.
La Giornata Mondiale del Malato è stata istituita dal papa Giovanni Paolo II nel 1993;
si celebra ogni anno l’11 febbraio ed ha un legame particolare con il Santuario di Lourdes.
Dal giorno dell’apparizione a Bernadetta Soubirous, Maria ha “curato” dolori e malattie, restituendo
a tanti suoi figli anche la salute del corpo. Prodigi, però, ben più sorprendenti ha operato nell’animo
dei credenti, aprendo e trasformando il loro animo all’incontro con Gesù, dando così risposta vera
alle attese più profonde del cuore umano.
Noi, sacerdoti incaricati della cura pastorale del Centro Storico, constatiamo,
visitando le vostre famiglie, quanto la sofferenza e il dolore alloggino tra le mura
domestiche e quanto ci sia bisogno di un supplemento di speranza e di consolazione;
da qualche mese ci stiamo adoperando per potenziare un gruppo di volontari formato
da Religiose e laici che sia in grado di manifestare in maniera sempre più evidente, il
“farsi prossimo” della Comunità parrocchiale alle famiglie che sono provate dalla
sofferenza e dal dolore.
Vi è ancora molto cammino da compiere, ma già da ora pos-siamo esprimere il
nostro grazie al Signore che rende sollecito il cuore delle persone e le rende simili a
Maria che, nell’incontro con Elisabetta, diviene immagine dell’Amore fedele e
misericordioso di Dio Padre.
Ecco il programma:
Vogliamo già fin da ora esprimere gratitudine a coloro che hanno reso
possibile questo momento di incontro: innanzitutto i responsabili, il personale e gli
educatori della Pia Casa che si sono mostrati sensibili all’iniziativa. Neanche
possiamo dimenticare il Gruppo parrocchiale degli Animatori della Carità
formato da religiose di diversi Istituti e da volontari e volontarie laiche; la loro
disponibilità unita all’intraprendenza ci ha permesso di focalizzare, anche se in modo
ancora incerto e incompleto, la nostra attenzione sugli anziani, gli ammalati, i
sofferenti che sono una parte importante della nostra Comunità. GRAZIE!
don Agostino
don Claudio
don Lucio