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P: Perché una vuole vendere piglia e vende?
G: Questa tipologia di casa si.
P: Va bene.
G: L’anno scorso hanno avuto una perdita di 4 milioni di euro LI VORSI.
P: Lo so.
G: Hanno deciso, ci mangiamo i soldi che abbiamo.
L’interesse poi per l’acquisto di una casa emerge anche dalla trascrizione della conversazione ambientale, tra CANNOVA e la moglie, che segue, ove la Paduano chiedeva al CANNOVA se avesse altri 50.000 euro da dare “in nero” al costruttore: denaro che la moglie suggeriva, in caso di verifica fiscale, di far emergere dall’affitto della villa di Mondello, in quel momento locata al giocatore di calcio del Palermo, Barreto Edgar:
(VOL. II aff. 23 ss)
numero progressivo n°2611, nel brogliaccio di ascolto delle relative operazioni tecniche, registrata alle ore 01.00 del 27/05/2012, durata 60 minuti.
CANNOVA GIANFRANCO successivamente indicato con la lettera “G”
PADUANO VALERIA successivamente indicato con la lettera “P”
omissis dall’ inizio a ore 01.40.54
P: Tu devi farti un conto corrente, dove metti i soldi del.. un conto corrente una cosa a parte, dove metti i soldi della villa… un domani ti troverai…di Barreto, un domani ti troverai un gruzzolo e tocchi gli altri, le altre cose, non puoi mettere fondo sempre a questi 3 mila euro.. perché tu ci devi pagare il mutuo e l’altra metà te li metti da parte, mi senti quello quando parlo? Eh che ho detto?
G: Che parte del mutuo poi rivediamo la questione…
P: Perchè ancora non è partito il mutuo della villa?
G: Abbiamo fatto mutuo per la villa?
P: A maggior ragione mettendoteli da parte…
G: Per fare il mutuo devi fare l’atto..
P: Ma già in un anno non hai 50.000 euro in più da dargli a questo? Eh.. ce li hai? Te li sei messi da parte?
G: Certo, li sto mettendo…
P: … sicuro? E quando glieli dai?
G: A questo chi?
P: A questo del costruttore.. a questo che gli devi pagare la casa.. che gli hai dati soldi in nero.. non glieli puoi dare altri 50? Che sono quelli di Barreto che ti ha dato in un anno, è una anno ormai..
G: No Vale…
P: Ma perché.
G: Perché la casa dobbiamo dichiararla per forza 300.. perché al di sotto, non diventa più credibile.
P: Quindi in nero non gli puoi dare più niente?
G: Non diventa più credibile.
I suddetti elementi di prova forniscono, per l’attendibilità delle dichiarazioni, definitivo riscontro alla piena integrazione del reato contestato e prova dell’allarmante danno sociale provocato dal patto scellerato tra CANNOVA e PROTO.
In occasione dell’invito fatto all’ing. Zuccarello Natale dalla Polizia per il giorno 01 giugno 2012, al fine di essere sentito a sit, questi, prontamente chiamava CANNOVA per chiedere informazioni.
Emerge che lo Zuccarello, sovraordinato rispetto al CANNOVA, non ha assolutamente alcuna idea sulla situazione della discarica di C/a Tiritì dell’OIKOS, e che CANNOVA ha buon gioco nel confondergli le idee.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/07/smaltimento-rifiuti-in-sicilia.html
P: Perché una vuole vendere piglia e vende?
G: Questa tipologia di casa si.
P: Va bene.
G: L’anno scorso hanno avuto una perdita di 4 milioni di euro LI VORSI.
P: Lo so.
G: Hanno deciso, ci mangiamo i soldi che abbiamo.
L’interesse poi per l’acquisto di una casa emerge anche dalla trascrizione della conversazione ambientale, tra CANNOVA e la moglie, che segue, ove la Paduano chiedeva al CANNOVA se avesse altri 50.000 euro da dare “in nero” al costruttore: denaro che la moglie suggeriva, in caso di verifica fiscale, di far emergere dall’affitto della villa di Mondello, in quel momento locata al giocatore di calcio del Palermo, Barreto Edgar:
(VOL. II aff. 23 ss)
numero progressivo n°2611, nel brogliaccio di ascolto delle relative operazioni tecniche, registrata alle ore 01.00 del 27/05/2012, durata 60 minuti.
CANNOVA GIANFRANCO successivamente indicato con la lettera “G”
PADUANO VALERIA successivamente indicato con la lettera “P”
omissis dall’ inizio a ore 01.40.54
P: Tu devi farti un conto corrente, dove metti i soldi del.. un conto corrente una cosa a parte, dove metti i soldi della villa… un domani ti troverai…di Barreto, un domani ti troverai un gruzzolo e tocchi gli altri, le altre cose, non puoi mettere fondo sempre a questi 3 mila euro.. perché tu ci devi pagare il mutuo e l’altra metà te li metti da parte, mi senti quello quando parlo? Eh che ho detto?
G: Che parte del mutuo poi rivediamo la questione…
P: Perchè ancora non è partito il mutuo della villa?
G: Abbiamo fatto mutuo per la villa?
P: A maggior ragione mettendoteli da parte…
G: Per fare il mutuo devi fare l’atto..
P: Ma già in un anno non hai 50.000 euro in più da dargli a questo? Eh.. ce li hai? Te li sei messi da parte?
G: Certo, li sto mettendo…
P: … sicuro? E quando glieli dai?
G: A questo chi?
P: A questo del costruttore.. a questo che gli devi pagare la casa.. che gli hai dati soldi in nero.. non glieli puoi dare altri 50? Che sono quelli di Barreto che ti ha dato in un anno, è una anno ormai..
G: No Vale…
P: Ma perché.
G: Perché la casa dobbiamo dichiararla per forza 300.. perché al di sotto, non diventa più credibile.
P: Quindi in nero non gli puoi dare più niente?
G: Non diventa più credibile.
I suddetti elementi di prova forniscono, per l’attendibilità delle dichiarazioni, definitivo riscontro alla piena integrazione del reato contestato e prova dell’allarmante danno sociale provocato dal patto scellerato tra CANNOVA e PROTO.
In occasione dell’invito fatto all’ing. Zuccarello Natale dalla Polizia per il giorno 01 giugno 2012, al fine di essere sentito a sit, questi, prontamente chiamava CANNOVA per chiedere informazioni.
Emerge che lo Zuccarello, sovraordinato rispetto al CANNOVA, non ha assolutamente alcuna idea sulla situazione della discarica di C/a Tiritì dell’OIKOS, e che CANNOVA ha buon gioco nel confondergli le idee.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/07/smaltimento-rifiuti-in-sicilia.html
P: Perché una vuole vendere piglia e vende?
G: Questa tipologia di casa si.
P: Va bene.
G: L’anno scorso hanno avuto una perdita di 4 milioni di euro LI VORSI.
P: Lo so.
G: Hanno deciso, ci mangiamo i soldi che abbiamo.
L’interesse poi per l’acquisto di una casa emerge anche dalla trascrizione della conversazione ambientale, tra CANNOVA e la moglie, che segue, ove la Paduano chiedeva al CANNOVA se avesse altri 50.000 euro da dare “in nero” al costruttore: denaro che la moglie suggeriva, in caso di verifica fiscale, di far emergere dall’affitto della villa di Mondello, in quel momento locata al giocatore di calcio del Palermo, Barreto Edgar:
(VOL. II aff. 23 ss)
numero progressivo n°2611, nel brogliaccio di ascolto delle relative operazioni tecniche, registrata alle ore 01.00 del 27/05/2012, durata 60 minuti.
CANNOVA GIANFRANCO successivamente indicato con la lettera “G”
PADUANO VALERIA successivamente indicato con la lettera “P”
omissis dall’ inizio a ore 01.40.54
P: Tu devi farti un conto corrente, dove metti i soldi del.. un conto corrente una cosa a parte, dove metti i soldi della villa… un domani ti troverai…di Barreto, un domani ti troverai un gruzzolo e tocchi gli altri, le altre cose, non puoi mettere fondo sempre a questi 3 mila euro.. perché tu ci devi pagare il mutuo e l’altra metà te li metti da parte, mi senti quello quando parlo? Eh che ho detto?
G: Che parte del mutuo poi rivediamo la questione…
P: Perchè ancora non è partito il mutuo della villa?
G: Abbiamo fatto mutuo per la villa?
P: A maggior ragione mettendoteli da parte…
G: Per fare il mutuo devi fare l’atto..
P: Ma già in un anno non hai 50.000 euro in più da dargli a questo? Eh.. ce li hai? Te li sei messi da parte?
G: Certo, li sto mettendo…
P: … sicuro? E quando glieli dai?
G: A questo chi?
P: A questo del costruttore.. a questo che gli devi pagare la casa.. che gli hai dati soldi in nero.. non glieli puoi dare altri 50? Che sono quelli di Barreto che ti ha dato in un anno, è una anno ormai..
G: No Vale…
P: Ma perché.
G: Perché la casa dobbiamo dichiararla per forza 300.. perché al di sotto, non diventa più credibile.
P: Quindi in nero non gli puoi dare più niente?
G: Non diventa più credibile.
I suddetti elementi di prova forniscono, per l’attendibilità delle dichiarazioni, definitivo riscontro alla piena integrazione del reato contestato e prova dell’allarmante danno sociale provocato dal patto scellerato tra CANNOVA e PROTO.
In occasione dell’invito fatto all’ing. Zuccarello Natale dalla Polizia per il giorno 01 giugno 2012, al fine di essere sentito a sit, questi, prontamente chiamava CANNOVA per chiedere informazioni.
Emerge che lo Zuccarello, sovraordinato rispetto al CANNOVA, non ha assolutamente alcuna idea sulla situazione della discarica di C/a Tiritì dell’OIKOS, e che CANNOVA ha buon gioco nel confondergli le idee.
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DI MIGRANTI MANDA IN TILT DI MIGRANTI MANDA IN TILT
ANCHE MESSINA. ANCHE MESSINA. LO SCONTRO SUI PROGETTI LO SCONTRO SUI PROGETTI DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE. DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE. MENTRE CRESCE LALLARME MENTRE CRESCE LALLARME SUL CONTAGIO EBOLA. SUL CONTAGIO EBOLA. NONOSTANTE LE SMENTITE NONOSTANTE LE SMENTITE ANNO XXI Numero 15 18 APRILE 2014 SICILIA SICILIA Vedo nero SETTIMANALE DI POLITICA, CULTURA, ECONOMIA EURO 1,50 SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE A REGIME SOVVENZIONATO 45% (ME) Maggioranza in frantumi Il battesimo parlamentare del Crocetta-bis sancisce la spaccatura della maggioranza. Il dissenso ufficializzato da Pd e Udc A PAGINA 9 Bufera sui rifiuti Tirrenoambiente nel mirino della Procura di Vercelli. Disposte le perquisizioni anche per lex amministratore Innoccenti. E a Messina... A PAGINA 15 G i u s y
F u r n a r i P i n o
I n n o c c e n t i Le urne di Foscolo NASCE GI AL capolinea il nuovo governo Crocetta. Ora che il presidente ha la certezza di non avere pi una maggioranza in aula, dovr decidere se restare a vita ostaggio dei partiti, come finora successo, o dare un colpo dali e fare di testa sua, lultimo annuncio scattante della Rivoluzione. Potrebbe ad esempio decidere, con larrivo del nuovo assessore alleconomia, di vendere subito sul mercato lo zero virgola qualcosa di Unicredit, una partecipazione che per la Sicilia in termini di potere decisionale vale zero, ma che potrebbe regalare alla casse regionali la liquidit per le imprese, anzich la sottoscrizione di un nuovo mutuo da un miliardo di euro. Potrebbe poi assumere, con un bando internazionale, cinquecento archeologi in Sicilia e destinare cento milioni di euro, frutto di risparmi sula Formazione, a scavare cinquecento siti archeologici, seguendo gli itinerari greci, fenici, romani, bizantini. Per trovare le braccia, se si rifiutano i duemila assunti per chiamata diretta di Beni culturali spa, che non guardano nessun sito, potrebbe rivolgersi a trentamila articolisti. E se anche questi si rifiutano, ha un motivo serio, come succede nel Nord Europa, per staccare definitivamente il cordone ombelicale, come cerca di fare con i Pip. Idee piccole, queste, non rivoluzionarie che porterebbero denaro fresco, lattrazione turistica e un pizzico di sana follia nella gestione della cosa pubblica. Ma se a decidere non Crocetta e poi sono ancora i partiti non ha senso votare per il governatore. Anzi, con questa democrazia ingessata, non ha senso votare. Sono le urne di Foscolo. il punto 18 Aprile 2014 centonove pagina 2 Caporedattore: Graziella Lombardo Vicecaposervizio: Daniele De Joannon In redazione: Gianfranco Cusumano, Alessio Caspanello, Michele Schinella Segretaria di redazione: Rossana Franzone, Rosa Lombardo, Francesco Pi- nizzotto. Editore: Kimon scrl, via San Camillo, 8 Messina. Tel. 090 9430208 Fax: 090 9430210 P. IVA 02131540839 Registrazione Tribunale di Messina n. 11-92 del 4 maggio 1992. Iscritto al Registro Operatori della Comunicazione n 17229. Stampa: Sts - Societ tipografica siciliana spa Strada 5 n. 35 Zona industriale 95030 Catania. Redazione e ufficio abbonamenti: via San Ca- millo, 8 - 98122 (ME), CCP n. 90443839 Copie arretrate: euro 3,00. Progetto grafico: Davide Lopopolo per Psychodesign www.psychodesign.it. Internet: http://www.centonove.it email: centonove@centonove.it Distribuzione: Gaetano Toscano Sas via Corbino Orso 9/11 - 98124 Messina tele- fono 090 692508. Distributore regionale: Eagleservices via M. Rapisardi, 62 - 95021 Acicastello (CT). Pubblicit legale-istituzionale-commerciale: Via San Camillo, 8 Messina Tel. 090 9430208 Fax: 090 9430211. Tariffe pubblicitarie (1 modulo cm. 3,5 x 4,5); Man- chette prima pagina euro 206,58; Finestrella prima pagina euro 438,99; commerciali a mod. euro 41,32; Finanziaria/Appalti/Gare a mod euro 129,11; Legali/Aste/Sen- tenze a mod. euro 129,11; redazionali euro 77,47; una pagina interna euro 1.446,08; ultima pagina euro 1.807,6 Posizione di rigore + 20%. Colore + euro 387,34. Certificato Ads n. 7367 del 14/12/2011 Questo periodico associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Direttore responsabile Enzo Basso Garante del lettore: Attilio Raimondi SETTIMANALE REGIONALE DI POLITICA CULTURA ED ECONOMIA centonove Calcio a Messina, lora della solidariet Forse dovremmo ragionare sulle cause che rendono un risultato sportivo, in fondo piuttosto normale per una citt di 250 mila abitanti, motivo di tanto entusiasmo popolare. Giusto per dare il senso delle proporzioni, a 5 chilometri da casa mia, zona Milano Est, c la cittadina di Gorgonzola, 19 mila e 600 abitanti. Ebbene la locale squadra di calcio, che si chiama Giana Erminio, sta per vincere a mani basse il suo girone del CND e il prossimo anno giocher nella C Unica, ossia nella stessa categoria del Messina. Quindi, a occhio e croce, quello conseguito dalla formazione dello Stretto parrebbe un risultato dovuto, sennonch, se ci avviciniamo con una lente di ingrandimento e osserviamo meglio, scopriamo che levento non poi cos minuscolo, soprattutto se inscritto nella specificit di un luogo che spesso ricorda certe persone avanti con gli anni, perennemente a rischio di depressione esistenziale. Messina una citt emotiva, passata da Buzzanca ad Accorinti, la notte e il giorno, con la stessa disinvoltura con cui ci si salta dallateismo al fervore religioso. La stessa citt si era regalata in passato una primavera inattesa con la giunta Providenti per poi riconsegnarsi, senza motivo apparente, alle sanguisughe di cui sembra adorare la voracit. Bianco e nero, alto basso, tutto e niente, cos procedendo senza sfumature, ondeggianti alla maniera delle amate Barette. Fino ad un paio di mesi fa, la squadra di calcio locale affondava nei bassifondi della classifica nel completo disinteresse della tifoseria, poi un intervento drastico della dirigenza (con relativo sacrificio economico) fino ad allora quasi isolata dalla citt, e la felice cavalcata verso la categoria superiore. Solo nelle ultime partire si visto un pubblico perlomeno sufficiente, tuttavia non bastevole ad alleggerire limpegno economico della Societ, che scommette su una citt incapace di scommettere su se stessa. Non un caso che il committente-artefice di queste impresa non sia messinese. Certo di non messinesi, dopo la caduta tra i dilettanti, ce ne sono stati altri, venuti a portarsi via le briciole rimaste, ma stavolta si tratta di un jolly, uno dei dirigenti calcistici pi preparati del panorama sportivo nazionale, che dopo avere contribuito, per conto terzi, a creare fenomenologie importanti (Udinese e Catania, tanto per dire), ora si mette in proprio e decide di farlo qui da noi (e anche per noi). Parla di imprenditoria e di posti di lavoro, chiedendo garanzie ad una classe politica che oggi sembra meno diffidente di un anno fa, e forse riuscir a dare risposte adeguate ad un forestiero che parla di messinesit. Ci che piace nella proposta della famiglia Lo Monaco lofferta di un metodo di lavoro, prima che di una squadra competitiva, legando le due cose in modo indissolubile. Lui fa limprenditore, non Babbo Natale, chiede di arrischiare le proprie risorse personali a fronte di una partnership collettiva, che veda da una parte chi investe e dallaltra chi beneficia dellinvestimento, la comunit (politica e civile) ognuno recando il proprio contributo. Il Messina non aveva mai avuto una dirigenza tanto qualificata, nemmeno ai tempi doro, e ora il calcio pu diventare davvero un volano di sviluppo (e di ottimismo), a patto che lentusiasmo non si manifesti a singhiozzo e accompagni il progetto svincolandosi dal puro risultato sportivo. Ognuno pu fare la sua parte come crede, personalmente proporrei di creare un fondo presso questo giornale o direttamente presso lAcr, alimentato da piccole e meno piccole donazioni dei messinesi (residenti o lontani come il sottoscritto), da utilizzare per regalare abbonamenti a ragazzi dei quartieri popolari. Sarebbe un modo per rendere meno deserte le tribune del San Filippo, per aiutare chi vuole servire la citt, infine per offrire ai nostri ragazzi qualche pomeriggio di spensierata vita sociale, magari condividendo la certezza che la partita non il surrogato della guerra e che si pu persino applaudire lavversario. DI DOMENICO BARRIL EDITORIALE Il sindaco di Messina Renato Accorinti con Pietro Lo Monaco nella foto di Isolino Una dirigenza qualificata ha garantito un risultato sportivo che ha scatenato non a caso lentusiasmo popolare. Ognuno per deve fare la sua parte: a partire da abbonamenti regalati ai ragazzi dei quartieri pi poveri riservato 18 Aprile 2014 centonove pagina 3 SEGRETARI COMUNALI Valzer a Patti e Lipari Alligo verso Milazzo LIPARI. Sembra quasi certo il tra- sferimento di Santi Alligo, attuale segretario comunale di Lipari, in altra sede. Alligo punta a quella di Milazzo dove attualmente rico- pre lincarico a scavalco in attesa che venga espletato il bando per la successione del dimissionario Massimo Gangemi. A cambiare aria potrebbe essere anche il se- gretario del comune di Patti, Fabio Battista, che guarderebbe con interesse la sede di Pace del Mela dove scaduta la conven- zione con Luciano Catania, alto funzionario che rimane saldo sulla poltrona di San Filippo del Mela (e a scavalco di Barcellona). SPENDING REVIEW Valutazione dirigenti Giorgianni perde il posto MESSINA. Il giudice di Messina Angelo Giorgianni nella scure della spending review. Per conte- nere la spesa, infatti, il Ministro della giustizia Andrea Orlando ha disposto la soppressione della Commissione di valutazione dei dirigenti, di cui Giorgianni re- sponsabile, attribuendo i relativi compiti allOrganismo indipen- dente di valutazione (Oiv) istituito in forma monocratica. Il risparmio stimato per la soppressione della Commissione di valutazione dei dirigenti stimato in oltre 500mila euro. INDUSTRIE Ram commissiona studio economico allateneo MILAZZO. Quanto pesa dal punto di vista economico la Raf- fineria di Milazzo sul territorio? Quanta ricchezza produce a be- neficio della popolazione che vive nella Valle della Mela? E quello che dovr stabilire uno studio che la Ram ha commissio- nato alla Facolt di Economia dellUniversit di Messina. A co- ordinare il progetto sar la pro- fessoressa Daniela Baglieri che si avvarr di tre ricercatori. TOP SECRET SOMMARIO PRIMO PIANO 6. Mamma li turchi Oltre seicento migranti arrivati in citt POLITICA 9. Maggioranza in frantumi Crocetta bis perde pezzi 10. Pd, tre gambe allaria Cresce il malumore dei renziani siciliani nei confronti di Davide Faraone 12. Europee al veleno Le candidature-sorpresa in Sicilia 13. Brolo, catene e comizi Il deputato Nino German si incatena di fronte al Comune. Ed polemica 14. Tradimenti per Di Cara A Forza dAgr la maggioranza perde pezzi SICILIA 15. Bufera Tirrenoambiente Il sequestro di tutta la contabilit aziendale 16. Messina, strategia in porto Gli ordini professionali scrivono al ministro Lupi per trasformare la citt in Distretto logistico 18. Riforma...zione Lassessore Scilabra rivoluziona il settore 20. Miracolo Lo Monaco Acr Messina conquista la serie C grazie al patron 22. Bonifche senza fondo A rischio i 4 milioni destinati agli interventi 23. Last Orange, scarti doro Sequestrata lazienda Canditfrucht spa 24. Anoressia, se chiude il Cerchio Ultimatum per il rinnovo del centro messinese ECONOMIA 25. Avanti a tutta birra Ecco cosa prevede il piano industriale della cooperativa Birrifcio Messina 26. Citazioni in volo Scontro tra Provincia e Sogas 27. Cot, una spa con lEccellenza La clinica ortopedica insignita del certifcato di qualit internazionale POSTER 30. Un museo per Lo Sardo Una sala dedicata al politico della resistenza che condivise il carcere con Gramsci RUBRICHE 3. Riservato 4-5. Settegiorni 32-33. Libri/Classifca/Lacerti di Letture 38-39. Lettere & Commenti 38. Qui Scuola/ Messina Drastica/Gui 38. Heritage/Ecologia e Ambiente 39. Eliodoro/ Antibuddaci 39. 150 Parole da Palermo 39. Animal House Nebrodi Inerti, Agnello fa la parte del lupo SAN MARCO dALUNZIO. E stato firmato dal Distretto minerario di Catania il provvedimento di autorizzazione alla societ Nebrodi Inerti della famiglia Agnello di Brolo, per lo sfruttamento della cava in contrada Camp di San Marco dAlunzio. Il lungo braccio di ferro che contrapponeva lazienda brolese al gruppo di Teodoro Bruno, gestore di altre cave nello stesso territorio, che aveva avanzato richiesta di assegnazione dello stesso sito. La cava ritenuta di particolare pregio, per la qualit dei materiali, alla luce degli imminenti lavori per il Porto di SantAgata Militello e quello in fase di avanzata progettazione di Santo Stefano di Camastra. Sulla vicenda particolarmente intricata dal punto di vista amministrativo si espresso lassessorato al territorio e allambiente, emettendo il parere positivo, solo nel mese di agosto del 2013. Sul punto sono anche intervenuti gli ambientalisti, rappresentati dallavvocato dellimprenditore Teodoro Bruno, evidenziando che il sito in zona soggetta a vincolo ambientale secondo la direttiva di Natura 2000. Su proposta della Regione, successivamente, si arrivati a riperimetrare larea di interesse naturalistico, escludendo larea di cava. La proposta della Regione stata recepita dagli uffici di Bruxelles. A firmare il provvedimento, il capo del Distretto Minerario, lingegnere Pietro Valenti. AUTORIZZAZIONI. La famiglia di Brolo la spunta sul gruppo di Teodoro Bruno per lo sfruttamento della cava di contrada Camp TERMOVALORIZZATORI Si sposta in Procura lo scontro Crocetta-Marino Palermo. Nuovo capitolo sulla mancata realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia. L'ex assessore regionale all'Energia, Nicol Marino, stato sentito in Procura nell'ambito di un'inchiesta su infiltrazioni mafiose nel sistema dei rifiuti. L'indagine riguarda una serie di vicende connesse alla pubblicazione nel 2002 di un bando per la costruzione di quattro impianti a (Bellolampo), Augusta, Casteltermini e Patern. Dopo una sentenza dalla Corte di giustizia europea, che riscontr varie irregolarit, la Regione ha annullato l'assegnazione delle opere a quattro raggruppamenti di imprese risultati vincitori della gara. Ne scaturito un contenzioso sul quale intervenuto Marino con una richiesta di risarcimento danni di 500 milioni alle associazioni temporanee di imprese. A suo giudizio, la procedura di affidamento sarebbe stata viziata in radice. Il caso stato in questi giorni al centro di contrasti tra lo stesso Marino e il presidente Rosario Crocetta che ha parlato in aula di dissidi, ma ridotti a un solo episodio. Diversa, la ricostruzione data da Marino che si detto "sorpreso da alcune dichiarazioni. Nebrodi Inerti a San Marco dAlunzio BARCELLONA. Stage degli studenti dellAlberghiero Leopardi Vado a fare lo chef a Cesenatico Barcellona. Esperienza da chef. Si appena concluso lo stage organizzato dall'istituto alberghiero Leopardi di Barcellona in una struttura turistica di Cesenatico. All'iniziativa, voluta dal preside Placido Conti, hanno partecipato gli alunni della I e IV classe Giovanni De Gaetano, Sonia Silvestro, Laura Motta, Andrea Spadaro e Stefano Lo Presti. Un percorso formativo che ha entusiasmato i ragazzi che hanno potuto mettere in pratica le nozioni imparate tra i banchi. Inoltre, gli studenti hanno fatto conoscere alcune pietanze della nostra cucina, che sono state inserite nel loro men. (Pamela Arena) settegiorni 18 Aprile 2014 centonove pagina 4 Manlio Magistri MESSINA. Il Tar ha rimesso in sella allAsp 5 di Messina il ma- nager mamertino. Magistri ha ottenuto dal tribunale ammini- strativo la sospensiva dellatto con cui lassessorato regionale alla Sanit lo sollevava dallin- carico. Il tar ha confermato la bont della scelta che gli sarebbe costata la poltrona: la chisura del punto nascita di Barcellona. Ludienza di merito fissata a settembre. Salvatore Cal CESARO. Pioggia di solidariet nei confronti del sindaco di Ce- sar. Ignoti hanno incendiato lautomobile ma il primo citta- dino non si lasciato intimorire. Il prefetto di Messina ha mani- festato pieno sostegno a Cal ed gli ha assicurato l'adozione delle "necessarie misure a tutela della sua incolumit personale". Prevista una seduta del comitato provinciale per l'ordine e la sicu- rezza pubblica estesa ai sindaci del comprensorio. Angelo Miceli MESSINA. Il preside, ora in pen- sione, guider lAssociazione di- rigenti scolastici scuola e territo- rio, nuovo organismo presentato nei giorni scorsi. Obiettivo la pro- mozione di programmi ed eventi culturali che si concretizzer a partire con lincontro col sottose- gretario alla Pubblica istruzione. Vice dellassociazione Claudio Stazzone, che ha concluso la sua attivit di dirigente allo Jaci. Rosario Moscheo MESSINA. Il docente di Storia della Scienza dellUniversit di Messina, il nuovo presidente della Societ Messinese di Storia Patria. Il prestigioso sodalizio fondato nella primavera del 1900, editore dell'Archivio Sto- rico Messinese e di numerose collane bibliografiche. Renato Orlando MESSINA. Lanima del nuovo "Bouchon", vuol far vedere che si porta dietro la cospicua eredit della passione per il vino che ani- mava il ristorante "Le Due So- relle". Cos ha programmato per maggio due incontri con i vigna- ioli. Il primo, l'11, prevede i vini dell'azienda Barone Sergio in combinata agro-alimentare con l'olio d'oliva extra vergine di San Gaspano. Il 22, appuntamento con Salvatore Geraci che pro- porr una verticale di Faro Palari. CHI SALE Una passeggiata per riscoprire Raccuja Raccuja. Una passeggiata per scoprire scorci suggestivi e inediti di Raccuja. Si tratta di uninizitiva organizzata da Raccuja 2020 per sabato 19 aprile. Lappuntamento fissato alle 15 al Tornate e il programma prevede dalle 15.30 alle 17.30 la visita ai Quartieri Matrice, Fossato, Salvatore e subito dopo i quartieri Torre, Branciforti, San Marco. E per finire alle 20 AperiPasqua nto Chianu a Cipudda. Lintento delliniziativa quello di riappropriarsi del territorio in un percorso alla ricerca della bellezza. Per info raccuja2020@hotmail.it Pedopornografia, un arresto anche a Messina Catania. La Procura distrettuale di Catania ha disposto numerose perquisizioni domiciliari in varie citt d'Italia, eseguite dalla polizia postale e delle comunicazioni, nei confronti di 25 persone indagate per detenzione e divulgazione di video pedo-pornografici su Internet. A Messina, Napoli e Prato gli investigatori hanno arrestato, complessivamente, tre degli indagati. In provincia di Messina stato arrestato un pensionato di 64 anni; a Prato un impiegato di 41 anni; a Napoli un operaio di anni 44 anni. Nei loro computer gli investigatori hanno rinvenuto oltre 20.000 file, tra video e immagini, pedo- pornografici. SOCIET I ragazzi del Leopardi di Barcellona con i loro tutor INIZIATIVE. Regione e Cisl, tra espulsioni e campagne di tutela Basta omert sui veri precari Da latitante rapinava banche, ma nonostante ci Domenico Albanese, 47 anni, percepiva 832 euro di sussidio dalla Regione Sicilia, perch da anni inserito tra i precari. L'uomo stato arrestato a Palermo, poche ore prima era stato espulso dal bacino dei precari. Da mesi il Dipartimento, su incarico del governo Crocetta, sta passando al setaccio i 2.900 iscritti al bacino dei precari ex Pip (piano d'inserimento professionale) del progetto riservato a ex detenuti e soggetti svantaggiati. Un'inchiesta che ha portato a circa 200 espulsioni per mancanza dei requisiti morali. Da una parte dunque quelli che percepiscono sussidi ingiustamente, dallaltra gli sfruttati. Sono le due facce del precariato che torna sotto i riflettori anche grazie liniziativa della Cisl lanciata a Roma dal segretario Raffaele Bonanni, allinsegna del Basta omert sui veri precari. nostra convinzione - ha spiegato Bonanni presente lo stato maggiore cislino e per la Cisl Sicilia il segretario Maurizio Bernava - che dietro a una collaborazione a progetto, a un'occupazione con partita Iva, si nasconda troppo spesso una prestazione di lavoro dipendente. Un escamotage per evitare regolari assunzioni e risparmiare su stipendi e contributi. La Cisl, a sostegno della campagna, ha coniato lomonimo hashtag #bastaomertasuiveriprecari. Le spiagge nere di Vulcano La calda estate di Vulcano tra vino e fuoco Vulcano. Una calda estate per lisola di Vulcano. Oltre il primo assaggio di vip per i lunghi ponti festivi, lisola si prepara a due grandi manifestazioni. La prima l'undicesima edizione di Sicilia en Primeur (la manifestazione che presenta a giornalisti ed esperti la nuova vendemmia). Assovini Sicilia, l'Associazione che riunisce 70 aziende che rappresentano l'80% in valore del vino siciliano imbottigliato nell'isola, ha scelto infatti l'isola delle Eolie per dare appuntamento - 27 e 28 maggio, a 35 aziende vitivinicole tra le pi rappresentative della Sicilia: dalle aziende storiche ai giovani emergenti, dai grandi marchi alle boutique winery. Protagonista delliniziativa organizzata in collaborazione con lassessorato Agricoltura della Regione Siciliana, come vuole il titolo della manifestazione, sar ovviamente l'annata 2013. A seguire un altro importante appuntamento: il festival del Fuoco, dal 26 al 31 luglio a Vulcano, prima tappa del tour del Teatro del Fuoco International firedancer festival 2014, manifestazione internazionale di danzatori di fuoco che si svolge tra le isole del Mediterraneo. Giunto alla settima edizione, quest'anno il festival dal titolo "Sparkling Islands", ovvero Isole scintillanti e spumeggianti, si apre nell'isola delle fumarole e dei suoi suggestivi spettacoli naturali come le spiagge nere. Danza, canto, teatro, mimo, acrobatica, cabaret: il tour un progetto artistico multiculturale ideato da Amelia Bucalo Triglia. La kermesse sar un indimenticabile viaggio fra suggestioni e rappresentazioni di alto livello portate in scena da artisti in arrivo da Germania, Polonia, Argentina, Israele, Spagna e Repubblica Slovacca. INIZIATIVE. Maggio con Sicilia en Primeur e a luglio prima tappa di International firedancer festival Raffaele Bonanni 18 Aprile 2014 centonove pagina 5 Pio Lo Re MESSINA. Leffervescente diri- gente scolastico in pensione ha perso loccasione di tornare in pista con il presigioso incarico di garante per linfanzia, orga- nismo voluto dal Comune di Messina. Lo Re, che dava per scontato lincarico, si visto scavalcare dallassistente so- ciale, Maria Baronello. Massimo Romagnoli CAPO DORLANDO. Il presi- dente dellOrlandina calcio, ri- tenuto uomo vicino a Silvio Ber- lusconi, stato escluso dalla lista dei candidati alle Europee. Romagnoli, gi deputato na- zionale, aveva affisso manifesti 6x3 in tutta la provincia con lo slogan: Basta! In Europa adesso si cambia musica. A quanto pare a dire basta alla sua corsa elettorale sarebbe stato Gianfranco Miccich con cui vi sarebbero dissapori. Pippo Gentile MESSINA. Il presidente degli avvocati tributaristi di Messina non ha un buon rapporto con il telefonino. Lo maneggia cos male, anche quando guida lo scooter, che ne rompe uno a settimana. E poi si giustifica: caduto di mano a mia mo- glie Giacomo Cannata CALTANISSETTA. Lex dirigente sanitario dell'ospedale civile Sant'Elia di Caltanissetta in- dagato dalla Procura per truffa aggravata in concorso ai danni della stessa azienda ospeda- liera e dell'Inail. Avrebbe simu- lato di essersi punto l'11 marzo 1999 con l'ago di una siringa infetta durante un'ispezione a sorpresa in una sala operato- ria. Ad avallare e certificare il contagio Giuseppe Zanda, al- lepoca primario del SantElia, anchegli indagato. Leoluca Orlando PALERMO. E costato caro al sin- daco di Palermo la cittadinanza onoraria a Marwan Barghuti con una cerimonia svoltasi il 15 aprile. Per l'Ambasciatore d'Israele Naor Gilon la scelta non rende onore ad una bella ed importante citt come Palermo. Per gli israeliti Barghuti "non prigioniero poli- tico ma un terrorista". Gilon in una lettera personale a Orlando lo aveva invitato "a non com- mettere un simile errore". CHI SCENDE Festa per i 90 anni di nonna Carmela MESSINA. La mamma del nostro vignettista Guglielmo Bambino ha compiuto novantanni. Una vita quella di Carmela Calderone che ha attraversato quasi un secolo di storia della nostra citt. Nata a Santa Lucia del Mela, si trasferita presto a Messina e ha spento le sue candeline circondata dallaffetto dei figli, delle nuore e dei suoi nipoti. Alla signora Carmela gli auguri di tutta la redazione di Centonove. Laura Pausini, 40 anni da festeggiare a Taormina TAORMINA. Ha cantato perfino al Madison Square Garden di New York. Ma a Taormina no, non era mai stata. Ora avr modo di rifarsi. Laura Pausini ha deciso infatti di festeggiare i suoi 40 anni il 10 maggio tra le rovime del Teatro Antico e il mare di Sicilia. Loccasione glielha data la tappa siciliana del 20 - The Greatest Hits World Tour (che si fermer per quattro date, anche l'11, il 13 e il 18). Pausa compleanno con il compagno Paolo e la piccola Paola, nel mezzo, il 16 maggio, tra l'Isolabella, granite e arancine in piazza. ROSA E NERO settegiorni CATANIA Tango argentino per Pasquettando CATANIA. Quarta edizione di Pasquettango meeting, da venerd 18 a luned 21 aprile, in una delle location pi affascinanti della Sicilia: il salone di Palazzo Biscari. Rino Fraina e Graziella Pulvirenti, direttori artistici della manifestazione e ballerini di tango, sono riusciti a creare un connubio tra la cultura mediterranea e quella latina. Pasquettango ospiter 350 ballerini provenienti da tutta Europa nelle esibizioni che si terranno a Palazzo Biscari. Particolarmente attesi i seminari e le due grandi coppie di artisti argentini tra i pi carismatici e innovativi della nuova generazione. La presentazione dellevento artistico si terr venerd 18 aprile, alle 22,00, da Spazio Cromatico, in via Ursino, 8. Lapertura sabato, alle 22, a Palazzo Biscari con la serata di gala con lo show dei maestri argentini di fama internazionale Alejandro Larena e Marisol Morales e domenica con Octavio Fernandez e Ines Muzzopappa. Luned maratona dalle 11 alle 21, sempre a Palazzo Biscari e a seguire un altro momento di incontro e di esibizione, a partire dalle 22, al Centro studi laboratorio darte, di via Caronda, a Catania. Per info www.pasquettangomeeting.it Rino Faina e Graziella Pulvirenti Averna, il gusto amaro delladdio Caltanissetta. LAmaro Averna, da oggi, parla milanese. Campari ha, infatti, rilevato il 100% di Fratelli Averna, la storica azienda di Caltanissetta produttrice dellomonimo amaro e titolare dei marchi Braulio, Limoncetta e Frattina. Il controvalore delloperazione di 103,75 milioni di euro, composto da un prezzo di 98 milioni e da un debito finanziario netto di 5,75 milioni di euro. Nel 2013 il Gruppo Averna ha realizzato vendite nette totali per 61,8 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto all'anno precedente. Il 40% circa delle vendite rappresentato da Averna e il 11% da Braulio e Limoncetta. La quota restante rappresentata da un portafoglio marche spirit, la pi importante delle quali Grappa Frattina. Tutte bevande che da oggi e per sempre diranno addio alla Sicilia. Per la famiglia Averna la data di oggi segna il passaggio del timone al Gruppo Campari, detentore di una grande tradizione di storia e valori nel settore del beverage, con profonde radici nel tessuto italiano da oltre 150 anni. Siamo fiduciosi dichiarano i membri della famiglia che il Gruppo Campari proseguir con efficacia il lavoro svolto da cinque generazioni dalla nostra famiglia, che ha legato il proprio nome innanzitutto allAmaro, prodotto simbolo dellazienda, nonch a tutti gli altri prodotti di grande qualit della nostra gamma. Campari operer certamente per confermarne la leadership a livello nazionale. L'Italia rappresenta circa il 65% del fatturato totale, mentre il 35% delle vendite internazionali realizzato prevalentemente in Germania e Austria. La chiusura dell'operazione prevista per il prossimo 3 giugno. Campari stata assistita dallo Studio Legale Pedersoli e Associati, mentre Averna dalladvisor finanziario Vitale & Associati e per la parte legale da Roedl & Partner. Una storica pubblicit dellAverna che puntava tutto sulle radini siciliane PASSAGGI DI MANO. La storica azienda siciliana acquistata dalla Campari dopo 5 generazioni primopiano 18 Aprile 2014 centonove pagina 6 MESSINA. La risoluzione del problema? Bisconte. La struttura militare dismessa dallEsercito stata immediatamente identificata dal ministero dellInterno quale possibile soluzione ai disagi che una struttura di accoglienza temporanea presenta. E infatti risale al 7 gennaio un sopralluogo effettuato dal prefetto Stefano Trotta con un generale dello stato maggiore dellesercito per trasferire il comprensorio di caserme dalle competenze della Difesa a quelle degli Interni. Un altro sopralluogo, mercoledi 15 aprile, lha effettuato lassessore allUrbanistica del comune di Messina Sergio De Cola, accompagnato dal dirigente al pPatrimonio Natale Castronovo: anche loro per cercare una soluzione allemergenza migranti, e per vagliare lattitudine della struttura a diventare eventualmente un centro demergenza di protezione civile. De Cola e Castronovo, per, avrebbero chiesto la disponibilit della sola caserma Masotto, mentre condicio sine qua non del ministero della Difesa che, chi abbia intenzione di rilevare la struttura, se la accolli per intero. E cio 57mila metri quadrati di area in cui anni fa erano compresi il Recotattico (reparto comando e supporto tattici), il centro rifornimenti e commissariato, e la direzione artiglieria. Troppi per immaginarci uno Sprar come idea del Comune, adeguati invece per una struttura come il Cara secondo i progetti del ministero dellInterno. Senonch, proprio nella caserma di Bisconte, il sindaco Renato Accorinti aveva proposto la creazione della cittadella della Giustizia. Bisconte , insieme allex deposito munizioni di Campo Italia (oggi sotto lundicesimo reparto infrastrutture di Palermo), lunica struttura militare dismessa e sul mercato. Per lospedale militare, la Difesa ha altri progetti. (A.C.) STRUTTURE LESERCITO DISPOSTO A CEDERE LA STRUTTURA DA 57MILA METRI QUADRATI. A PATTO CHE SI PRENDA IN BLOCCO. I SOPRALLUOGHI. PER FARCI UN CARA Bisconte in chiaroscuro DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. Oltre seicento da ottobre ad oggi, 360 giusto una settimana fa, trecento caricati sui pullman e destinati ad altre sedi, i restanti costretti in una tendopoli allestita in fretta e furia al Palanebiolo, contro la quale le autorit sanitarie hanno scritto peste e corna, con la prospettiva di passare a Messina ancora parecchio tempo chiedendo qualche spicciolo ai semafori e oggi anche col dito puntato contro con laccusa di essere untori. La situazione dei migranti in citt, iniziata con le migliori intenzioni, sfuggita di mano. MAMMA LI TURCHI. Dal Messina pronta ad ospitare a braccia aperte i nostri fratelli africani a Non possiamo pi accoglierne, non siamo in possesso delle strutture adeguate, il passo stato breve: meno di sei mesi. Entrambe le frasi le ha pronunciate Renato Accorinti, la prima ad ad ottobre del 2013, con larrivo dei primi migranti, e la seconda mercoledi 9 aprile, con lo sbarco dei 350 uomini e delle dieci donne africane raccolti dal portacontainer Prospero al largo delle coste maltesi. Un ripensamento da parte dellex sindaco? Nientaffatto. Perch tra accoglienza ed ospitalit c una bella differenza. La stessa che c tra Cara e Sprar. Le intenzioni, rispettivamente, di Ministero dellInterno e amministrazione comunale di Messina. CARA, MI FACCIO LO SPRAR. E singolare che, dei due acronimi, il pi rassicurante Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo) indichi una situazione di sostanziale detenzione notturna, mentre il pi arcigno Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) sia in realt quello che, a chi attraversa un deserto per sfuggire a miseria, guerre e carestie, garantisce un inserimento in societ rispettoso della dignit umana. Ad ottobre 2013 lamministrazione, sullonda dellentusiasmo ma con un po troppa leggerezza, si dichiarata disponibile a far arrivare in citt i migranti appena arrivati a Lampedusa. Lintenzione, aveva spiegato allepoca lassessore alle Politiche sociali Nino Mantineo, era quello di accedere al fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo per iniziare un percorso di integrazione territoriale, quello di cui si occupano gli Sprar con il supporto delle realt del terzo settore: garantire cio interventi di "accoglienza integrata" che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Il ministero dellInterno invece aveva, e pare avere tuttora, tuttaltra intenzione. Quello di affiancare a quello gi esistente a Mineo, in provincia di Catania, il Cara di Messina, che dovrebbe occuparsi della sorveglianza (limitata nel tempo al disbrigo delle pratiche burocratiche) dello straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si sottratto al controllo di frontiera, per consentire lidentificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato. Lo testimonia lintenso carteggio tra Prefettura (organo periferico del Governo), Asp e Vigili del fuoco per la ricerca di un luogo adeguatamente sorvegliabile. INCHIESTA. Oltre seicento migranti arrivati in citt da ottobre ad oggi. I problemi. E le soluzioni Costretti in una tendopoli, additati come untori, oggi i profughi sono al centro di progetti da parte del Comune e del Ministero dellInterno. In antitesi tra loro. Roma spinge per la sorveglianza. Messina per lintegrazione Mamma li turchi Sergio de Cola Rnato Accorinti Larrivo dei 360 migranti a Messina, mercoledi 9 aprile, a bordo del mercantile Prospero primopiano 18 Aprile 2014 centonove pagina 7 Le bugie smascherate EUROPA, LAVORO, SBARCHI, FONDI: ECCO COME STANNO LE COSE, DATI ALLA MANO La questione immigrati, oggi di stretta attualit, da sempre oggetto di discussioni che virano su prosizioni preconcette e ideologiche. Posizioni sulle quali si fa propaganda politica pi che elencare cifre e numeri, e che spesso generano balle dure a morire. Ecco le principali. G SU IMMIGRAZIONE LITALIA NON RICEVE AIUTI DALLEUROPA. Una delle principali balle che circolano, ampiamente spinte da dichiarazioni politiche. In realt, stata proprio Italia a rifiutare un maggiore aiuto da parte dellUe. Quando in sede di Consiglio dellUnione Europea si discusso sullampliamento degli interventi europei, Italia e tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo si sono sempre opposti. Lultima volta ad ottobre del 2013, immediatamente dopo la tragedia di Lampedusa e le morti di 500 migranti: lItalia si opposta alla proposta per incrementare le competenze di Frontex, lagenzia che si occupa di coordinare il controllo delle frontiere dellintera Unione Europea. G NON CI SONO FONDI SUFFICIENTI PER FRONTEGGIARE LEMERGENZA. Balla anche questa: negli ultimi cinque anni, lItalia ha ricevuto circa 400 milioni di euro tra fondi per lintegrazione e gestione dei flussi migratori. La maggior parte di questi avrebbe dovuto essere utilizzata per migliorare i controlli ai confini. Unampia parte rimasta inutilizzata, unaltra fetta andata in progetti o ricerche, spesso affidate con metodi fortemente clientelari. Lutilit di questi progetti spesso stata pari a zero. G GlI IMMIGRATI NON LAVORANO. E vero esattamente il contrario: il tasso di occupazione degli italiani in calo mentre quello degli immigrati in ascesa. Secondo i dati del 2012, il tasso di occupazione degli stranieri tra i 15 ed i 64 anni in possesso di regolare permesso di soggiorno pari al 60,6%, mentre quello degli italiani si ferma appena oltre il 56%. G CE UNINVASIONE DI CLANDESTINI. Ogni arrivo di profughi scatena gli allarmi. Ingiustificati. Secondo i dati pubblicati dal Ministero dellInterno, la media di arrivi la stessa da anni: tra il 2005 ed il 2007, arrivavano sulle coste italiane dai 20 ai 23mila migranti allanno, che sono diventati oltre 37mila negli anni 2008 e 2009. Poi una nuove flessione, in occasione del trattato di amicizia tra Italia e Libia del 2010, quando i migranti arrivati sono stati diecimila. Nel 2011 il dittatore libico Gheddafi deposto, e ripartono le migrazioni, con numeri in linea a quelli del 2007: 24mila nel 2011, 17mila nel 2012 e 24mila nel 2013. Giova notare che solo il 12% degli immigrati clandestini arriva via mare: una percentuale simile arriva via terra, ma il 70% entra in Italia attraverso gli aeroporti, con un semplice visto turistico. (A.C.) ZOOM Ebola di... sapone MESSINA. Lallarme scattato gioved 10 aprile, il giorno successivo allo sbarco dei 361 migranti giunti a Messina a bordo del mercantile Prospero. Uno dei profughi, un ragazzo, viene ricoverato al Policlinico a causa di una diarrea molto grave. Nel reparto di Chirurgia, dove il giovane viene condotto per un disguido, lallarme scatta repentino. Lo spettro che per un attimo atterrisce le menti dei presenti ha un nome inquietante e misterioso: ebola. Ma la paura dura solo un attimo, il tempo che la ragione prevalga sulla suggestione: Allinizio si creato un po di panico racconta Antonio Cascio, dirigente dellunit operativa di Parassitologia al Policlinico, ma ovviamente si trattato di un falso allarme. Del resto la possibilit che un migrante infetto possa arrivare sulle coste italiane dopo un viaggio di un mese e mezzo veramente remota. Il virus Ebola - spiega il professore - ha un decorso molto rapido e se qualcuno dei profughi avesse contratto la malattia sarebbe sicuramente deceduto nel corso del lungo tragitto. Cascio sgombera cos ogni sospetto dal campo, dopo le allusioni pubblicate su un sito internet locale e le bufale che girano su siti di nessuna attendibilit ma puntualmente rese virali sui social network. Rischio accantonato, quindi? No. Cascio, nel tranquillizzare sul fatto che attualmente non esistono rischi n allarmi, si sofferma comunque sui possibili pericoli sanitari conseguenti allo sbarco degli immigrati: I profughi che sbarcano in Italia sono di norma giovani in buona salute e ben nutriti, in grado di affrontare lunghi viaggi. A mio avviso i pericoli di contagio sono molto bassi. Pu avvenire magari che un migrante sia portatore di una tubercolosi latente (cio uninfezione da bacillo tubercolare in assenza di segni clinici, radiologici e batteriologici in atto, ndr) che pu slatentizzarsi a causa della malnutrizione e delle tribolazioni del viaggio, che possono indebolire il sistema immunitario. Per questo - conclude - fondamentale che queste persone siano ospitate in luoghi adatti, con le condizioni igienico sanitarie ottimali, in modo che si scongiuri linsorgere di eventuali piccoli focolai epidemici. " normale che in presenza di casi come questo, con un'alta concentrazione di persone in uno stesso luogo - conferma Lorenzo Mondello, medico specializzato in epatologia e malattie infettive al Papardo - il rischio di un contagio sia pi alto. Ma un discorso generale, che non riguarda solo i migranti, dato che si pu verificare in qualsiasi comunit chiusa, come ad esempio fra gli anziani. L'importante non creare inutili allarmismi, dato che i rischi sono davvero minimi. Pu capitare magari qualche caso di polmonite batterica, o qualche episodio di tubercolosi latente, magari causata dall'alimentazione non adeguata o dal sistema immunitario depresso, ma si tratta di una patologia comunque abbastanza diffusa anche da noi". Per tentare di arginare la marea di disinformazione, pressappochismo quando non di malcelato razzismo, si mosso anche il ministero della Salute. Fabio Mazzeo, messinese, il capoufficio stampa del ministro Beatrice Lorenzin, e spiega: Non esiste nessun comunicato segreto, c un solo documento ufficiale da parte del ministero, tra laltro di prassi. In sostanza - spiega Mazzeo - in Guinea, dove nasce il problema, hanno superato una soglia che desta allarme. In quel caso, negli aeroporti e porti internazionali scatta unallerta particolare: nel paese in cui si sono verificati casi di contagio oltre la soglia si controlla che nulla che si muova da l sia infetto, mentre nei luoghi di arrivo, se arrivano dal paese sotto ispezione, si effettuano verifiche. Ripeto - conclude - nessun documento segreto, semplice prassi protocollare. Tanto pi che, come sottolinea il comunicato, lItalia, a differenza di altri Paesi Europei, non ha collegamenti aerei diretti con i Paesi interessati dallepidemia, ed i tempi di incubazione del virus sono di gran lunga inferiori alleventuale percorso che il virus dovrebbe percorrere prima di arrivare a Messina. Nonostante questo, anche tra le istituzioni regna lallarmismo. Paolo David, capogruppo del Pd in consiglio comunale, in un comunicato parla di incombente e probabile diffusione del virus Ebola a Messina, di rischio concreto e di stato dallerta dichiarato e conclamato dal ministero. Tutto desunto, scrive il consigliere in un comunicato ufficiale, dalla circolare ministeriale del 4 aprile, segretata (sic) allopinione pubblica. Che per dice tutto il contrario. (M.R./A.C.) Paolo David BUFALE. Ministero della Salute e primari ospedalieri smentiscono il rischio contagio. Ma la politica non lo sa FALSO ALLARME, SPIEGANO DA POLICLINICO E PAPARDO. IL CONSIGLIERE PAOLO DAVID PARLA DI DOCUMENTO SECRETATO. E LANCIA ALLARMI COME TI TROVO IL CENTRO. Si sbrogliare lintricata matassa caduta tra capo e collo alla prefettura messinese se ne incaricato Antonio Gull, viceprefetto aggiunto, che il 4 e 5 ottobre si messo alla ricerca di un sito adeguato per la prima accoglienza dei migranti che era previsto arrivassero a Messina. Ad accompagnarlo nei sopralluoghi anche gli assessori del Comune Guido Signorino (Patrimonio) e Filippo Cucinotta (Protezione civile). Prima struttura ad essere presa in esame il residence universitario dellAnnunziata: quaranta stanze per tre o quattro persone ciascuna con bagno interno, attualmente non funzionante, specifica il funzionario del Governo. La struttura, sebbene in buone condizioni, non mai entrata in funzione e mal si presterebbe, secondo le valutazioni della Questura, ad una facile sorvegliabilit, attese le innumerevoli vie di fuga. A gettare il carico ci pensano anche dallUniversit, che sottolineano le promiscuit del luogo con le vicinissime facolt di lettere e con gli impianti sportivi. Scartato. Si passa cos al palasport di Mili, gi rodato in occasione dellalluvione di Giampilieri del 2009 con lospitalit dei Vigili del fuoco calabresi e campani venuti in soccorso alla popolazione. Il sito, sottolinea Gull, attivo come palestra e presenta locali particolarmente umidi, con diverse macchie di muffa ed un numero limitato di bagni. Scartato anche questo. Si passa al Palasanfilippo, struttura da quattromila spettatori ma non agibile, e non utilizzabile perch, riporta Gull, Signorino spiega che le societ sportive che vi si allenano dentro pagano un canone al Comune che non pu fare a meno di quegli introiti. Di palasport in palasport, si arriva >>> primopiano 18 Aprile 2014 centonove pagina 8 >>> allAnnunziata, destinazione Palanebiolo, dopo aver scartato listituto marino di Mortelle (composto da alcuni stanzoni, un numero ridotto di bagni e sole due docce, spiega Gull) e lOasi del sorriso, struttura religiosa per accedere alla quale necessario guadare il torrente Pace, circostanza alla quale i Vigili del fuoco hanno opposto netto rifiuto. E PALANEBIOLO SIA. Il plesso sportivo dotato di recinzione e potrebbe essere approntata una buona sorveglianza, spiega Gull a proposito della struttura dellAnnunziata, che viene allestita in quattro e quattrotto con letti a castello e tendopoli nel campo da baseball. Tre settimane dopo, per, un sopralluogo dellAsp d un esito raccapricciante. Precarie condizioni igienico-sanitarie, spiega lallora commissario straordinario Manlio Magistri. Perch? Servizi igienici carenti e mancanza di arredi, motivo per il quale gli indumenti personali vengono ammassati sulle panche della palestra, la qualcosa espone alla diffusione di malattie da ecotoparassiti. A sollevare forti perplessit sulla destinazione di parte degli extracomunitari alla tendopoli, Salvatore Rizzo, comandante provinciale dei Vigili del fuoco. Una parte del campo sportivo potrebbe essere soggetta ad allagamenti. Le censure rilevate a ottobre, lAsp le conferma anche a fine dicembre, quando accade per che al responsabile del servizio igiene degli ambienti di vita dellAsp, Giancarlo Quattrone viene impedito laccesso al campo da parte del responsabile per la sicurezza. Accesso che viene consentito sette giorni dopo, a inizio gennaio. Il risultato una Cambogia: pioggia, freddo, fango, pericolo di scivolamento, potenziale causa di nocumento alla salute degli abitanti. E non solo agli abitanti, visto che il dirigente medico capo della Polizia Salvatore Prota fa notare che sebbene la struttura sia adibita a temporanea accoglienza per cittadini profughi, anche luogo di lavoro per diverse figure professionali, e pertanto deve rispondere a precisi requisiti di sicurezza. Come il probabile prossimo Cara di Bisconte. Ipotesi che palazzo Zanca non sposa nemmeno da lontano, ma che ormai a Roma sembra presa. MESSINA. Da quale inferno devono scappare questi poveri cristi per accettare le condizioni disumane alle quali sono sottoposti? domanda una signora mentre lascia qualche spicciolo nella ciotola di un ragazzo eritreo, uno spilungone magro e vestito alla belle meglio che inchina tre volte la testa in segno di ringraziamento e nonostante tutto questo, nonostante la scarpinata di cinque km andata e cinque ritorno dal Palanebiolo allisola pedonale, nonostante lelemosina da chiedere, nonostante una detenzione notturna e una destinazione incerta, ha la forza di sorridere. Perch, dietro il dramma dellimmigrazione, dietro i tentativi anche maldestri di porvi rimedio, dietro tutto, ci sono storie. Storie, per esempio, di una famiglia messinese che decide di adottare madre poco pi che adolescente e figlia neonata, arrivate in condizioni disperate a Messina e oggi con una famiglia. Si chiama Anta, proprio come quelle degli armadi, arriva a Messina schiacciata insieme ad altri 360 profughi nel portaconteiner Prospero. A differenza di altri, per, ha un neonato in braccio. Bagnati fino al midollo. Appena scesi dalla nave, lesperta del Comune Clelia Marano, che di mestiere fa lassistente sociale, acchiappa madre e figlia al volo, contatta lAibi (associazione amici dei bambini) e in un paio di minuti trova una famiglia che possa ospitarli. Per una storia a lieto fine (pi di una, in effetti, dato che di minori in affidamento lAibi ne ha otto e listituto Spirito Santo altri undici), per, ci sono le storie che di lieto non hanno nulla. Quelle, per esempio, dei 117 migranti che, arrivati una settimana fa, sono gi scappati, e che portano ad oltre duecento il totale delle fughe dal campo allestito al palanebiolo. Anche per questo lamministrazione deve uscire dalla logica dellemergenza ed entrare in un circolo di integrazione, spiega Gino Sturniolo, consigliere di Cambiamo Messina dal basso. Segregare i migranti porta pi svantaggi che altro, dal punto di vista sociale, economico, anche dal punto di vista della sicurezza, come dimostrano le centinaia di fughe. Di persone che magari hanno altre destinazioni, a Messina non sanno cosa fare eppure sono impossibilitate ad andarsene. Viceversa, una politica di integrazione gioverebbe a tutti, cittadini e migranti. Senegal, Mali, Gambia, Nigeria, Eritrea e Somalia: chi arriva a Messina, da ottobre, sfugge a guerre civili, ad unaspettativa di vita che non consente di programmare altro che il giorno successivo, e per questo disposto a marce forzate di settimane via terra e di giorni via mare, a volte senza nemmeno il conforto dellacqua da bere. E a Messina cosa li attende? Una carta telefonica, qualche sigaretta, un kit per il vestiario e un euro e settanta al giorno. E una speranza. Israel ha unet indefinita tra i venti ed i quarantanni, la maggior parte dei quali vissuta di stenti. Ha parenti in Belgio, dice, o forse in Olanda. Le uniche due parole ditaliano che pronuncia sono per favore e grazie. E tutto quello che gli serve per stare ai semafori e chiedere qualche spicciolo. Vorrebbe andare via da Messina, citt che non ha niente da dargli e alla quale non pu dare niente. E invece non pu. (A.C.) STORIE. Vita da profugo, dallAfrica a Messina. E, spesso, ritorno Da Anta, la ragazza col bimbo adottata da una famiglia, alle oltre duecento fughe dal Palanebiolo. La segregazione porta pi svantaggi, spiega Sturniolo Che colpa abbiamo noi Siamo tutti clandestini LE STORIE SU TELA DI GIOVANNI IUDICE, PREMIATO ALLA BIENNALE DI VENEZIA. CHE ESPORR LE SUE OPERE A MESSINA DAL 15 MAGGIO Del dramma degli immigrati, Giovanni Iudice ne ha fatto la sua pi recente cifra stilistica. Acclamata come una delle poche opere di spicco della biennale di Venezia del 2011, la sua tela Umanit oggi in mostra alla sala gialla di palazzo dei Normanni, sede dellArs, a Palermo, e arriver a Messina in concomitanza con la personale dellautore di Gela che il foyer del teatro VIttorio Emanuele ospiter dal 15 maggio al 5 giugno. La mostra, dal titolo emblematico Siamo tutti clandestini, attraverser il periodo artistico, inaugurato nel 2010, in cui lautore dipinge opere sul tema dellimmigrazione. Mi immagino come il testimone di una flagellazione della carne che si compie sotto gli occhi di unItalia rivierasca del Mediterraneo. Il mio realismo non racconta ma esprime il dramma e la sofferenza del clandestino, racconta di s e delle sue opere Iudice. (A.C.) ARTE Giovanni Iudice e la sua tela Umanit Met dei deputati di Pd e Udc ufficializzano il dissenso nei confronti della nuova giunta. Storia di un rimpasto partito col piede sbagliato. A cominciare dal caso Fiumefreddo politica 18 Aprile 2014 centonove pagina 9 politica Messina, Furnari assessore-filosofa LA DOCENTE ORIGINARIA DI TRIPI E IMPEGNATA NEL VOLONTARIATO RASSERENA GLI ANIMI DEI MODERATI MESSINA. Alla fine non lo aveva proposto nessuno, come se lavvocato Fiumefreddo, ex fede lisissimo di Raffaele Lombardo che lo aveva nominato prima allApt e poi al teatro Bellini di Catania, fosse caduta dal cielo.Il presidente dei Drs, Tot Cardinale, si limitato a dire: io avevo proposto la candidatura di Maurizio Croce. Cos, in un clima melodrammatico, c stato perfino uno scambio di lettere tra Fiumefreddo e il governatore. E se il primo si riconosciuto, come Cristo in Croce in questi giorni di passione, il secondo ha riconosciuto a Fiumefreddo la sua profonda religiosit. Chiusa la partita, sono partiti poi gli elogi e le congratulazioni per la docente di Filosofia, Gius Furnari, originaria di Tripi, mai impegnata nella vita attiva dei partiti, se non nel volontariato e nellassociazionismo. I primi ad esultare per questa nomina Massimo Finocchiaro e Giuseppe La Face, del coordinamento del Megafono a Messina. Un grazie - hanno scritto - a Rosario Crocetta che siamo certi avrebbe risolto comunque il problema Messinae un grazie alla Federazione dei Moderati che hanno fatto lappello della nostra citt, indicando una personalit di alto profilo . NEW ENTRY REGIONE. Il governatore propone un patto a tempo, ma perde pezzi Maggioranza in frantumi MESSINA. Non poteva che essere accolta con freddezza la nascita del Crocetta-bis. Ad animarla ci ha pensato la nomina, contestatissima, e poi ritirata dellavvocato Antonio Fiumefreddo, sopravvissuta non pi di 24 ore dopo il fuoco incrociato del Pd da una parte e della stampa dallaltra. Frutto di rinvii protrattisi nel tempo, la ricomposizione della giunta Crocetta, lascia scontenti quasi tutti i partiti, con una scia di polemiche non ancora sopite. Si consumata infatti la frattura definitiva, a cavallo delle europee, tra il segretario del Pd Fausto Raciti e il governatore. Tanto che lesclusione di Fiumefreddo, stata salutata da Raciti come una vittoria del partito cui risulta iscritto il presidente Crocetta. La prima dichiarazione di Fiumefreddo da assessore in pectore ai beni culturali stata di gelo. Le opere darte della Sicilia torneranno a circolare per il mondo, favoriremo i prestiti. Lesatto contrario di quanto dichiarato da Crocetta sul tema dei prestiti, sul quale il principale alleato del governatore, il leader di Articolo 4 Lino Leanza, predecessore allassesorato ai beni culrali, ha approvato un apposito disegno di legge. Ma se la partenza stata sbagliata, quel che ne seguito stato un vero parapiglia: Fiumefreddo, sostenuto non si sa da chi se non da Marco Forzese dei Drs, diventato subito pietra dello scandalo per i suoi trascorsi da avvocato penalista: ha difeso il boss Ercolano-ha rilevato il quotidiano Repubbllica-e da presidente del Teatro Bellini ha pure conferito un incarico a una sua ditta. Le accuse di querele si sono sprecate. Ma dopo una nottata di passione, Fiuemefreddo ha gettato la spugna per fare posto alla messinese Gius Furnari Luvar, tra le prime insieme a Lucia Tarro Celi ad inaugurare i circoli di sostegno alla candidatura di Rosario Crocetta alla Regione. Un caso singolare di assessore in condominio. Perch se vero che la Furnari risulta in quota al Megafono, a rivendicarne la presesenza il gruppo dei Democratici Riformisti , formato da Picciolo e Greco. Inviata la Stancheris in missione alle Europee, al posto della Scilabra, Crocetta ha cos cominciato a tessere la tela per ricomporre tutti gli strappi: c bisogno di coesione e responsabilit e amore per la Sicilia. Perch altrimenti si rischia il default. Se la prima mossa, non tanto a sorpresa, stato il licenziamento dei Pip, presi dal bacino degli ex carcerati, a preoccupare il governatore, pi che la spaccatura dentro il Pd, cui sembra ormai essersi abituato per le polemiche sempre vive con il cuperliano Antonello Cracolici, invece la crepa verticale che si aperta dentro lUdc, il partito che ha ottenuto lassessorato alle Infrastrutture per lalbergatore etneo Nico Torrisi, al posto del messinese Nino Bartolotta. Cinque deputati non riconoscono pi la leadership di Gianpiero DAlia e, per bocca di Nino Dina, presidente della commissione Bilancio, hanno gi lasciato intendere di sentirsi allopposizione: voteremo i documenti valutandoli di volta in volta Un fatto politico di rilevanza perch dalla commissione Bilancio passer la manovra finanziaria bis della Regione. Ma se Dina e compagni , non rispondono a DAlia figurarsi oggi se faranno sconti al governatore Crocetta . La crisi cos virtualmente aperta. Lo ha capito anche il presidente degli industriali Antonello Montante, che senza mezzi termini ha dichiarato: Ora se i deputati hanno le palle dovrebbero dimettersi, pensando che al ritorno in aula, saranno settanta e non pi novanta. Lo sfratto per ancora da notificare. Rosario Crocetta Antonio Fiumefreddo Giusy Furnari politica centonove pagina 10 18 Aprile 2014 politica ALLEANZE. Cresce il malumore dei renziani siciliani nei confronti di Davide Faraone Il plenipotenziario del governatore convoca i fedelissimi a Palermo per difendere il sostegno a Crocetta. Ma la strategia di creare una terza area moderata che affianchi il partito non convince. Per pi di un motivo Pd, tre gambe allaria DI DANIELE DE JOANNON PALERMO. E' a causa della terza gamba moderata che cresce il malumore dei renziani siciliani nei confronti di Davide Faraone, il plenipotenziario del premier nell'Isola che gli esponenti delle province vedono sempre pi rapito dalle logiche romane e lontano dalle questioni locali, nelle quali, in tanti, ci hanno messo la faccia. CROCETTA NON SI TOCCA! Luned 14, nelle stesse ore in cui Antonello Cracolici, a Messina, infiammava i toni nella polemica politica contro il duo Crocetta-Faraone, proprio il deputato renziano convocava i suoi fedelissimi a Palermo, all'interno del Convento di Baida. La parola d'ordine? Abbastanza netta: una follia togliere il sostegno politico a Rosario Crocetta, che iscritto del Pd e che il Pd ha candidato neppure due anni fa. Molte cose possono e vanno corrette, ha detto Faraone, ma parlare di sfiducia o inventare tatticismi da Prima Repubblica come "la opposizione responsabile atto per atto", solo per nascondere la volont di non andare alle urne anticipatamente (come minaccia il segretario regionale Fausto Raciti sostenuto dai cuperliani) non sarebbero comprese, secondo l'epigono del premier, dall'elettorato democratico ma sarebbero soprattutto degli sgarbi alle sofferenze dei siciliani, che hanno bisogno disperato di essere governati. E quindi? Pi che sulle poltrone, la sfida dovrebbe essere lanciata sulle idee e sulle proposte, altrimenti occorrerebbe essere conseguenti: se il rapporto col Pd davvero rotto, come sostiene Antonello Cracolici, allora che si assuma il coraggio e la responsabilit politica di una rottura fino in fondo, con la sfiducia al governatore, ha avvertito Faraone, che ritiene l'opzione una scelta incomprensibile e assurda". LA TERZA GAMBA. La strategia che Faraone anticipa legata alla creazione a tavolino di una terza gamba moderata, che si affianchi al Partito e all'area di sinistra radicale nella gestione politica della Regione. Una terza area costituita essenzialmente dall'ingresso dei Drs e di Articolo 4 nella compagine del centrosinistra siciliano: ossia, una riedizione della corrente Innovazione (cui lo stesso Faraone ader per un breve periodo) in salsa neo-renziana. Perch l'area sarebbe capeggiata da Tot Cardinale, esponente non legato ai rinnovatori o ai rottamatore, che con solide amicizie nel vasto bacino elettorale che faceva capo all'ex Margherita, e specialmente a Francantonio Genovese e Nino Papania, ribalterebbe di fatto la vocazione Davide Faraone Cracolici, tra logica e ironia DI GIOVANNI FRAZZICA Chi si aspettava di vedere Antonello Cracolici nei panni del leone ferito, che agitava le disordinate chiome rosse e veniva ad urlare la sua rabbia tra le mura austere del tempio dei cavalieri teutonici di Santa Maria Alemanna, rimasto sicuramente deluso. Niente anatemi, nessuna minaccia, pur ammettendo lamarezza e la delusione per la sua esclusione dalla lista del Pd alle europee, Cracolici si mosso lungo i sentieri della logica, della memoria e dellironia per rappresentare le sue ragioni ad una platea allargata a molte espressioni delle diverse componenti. Pochi, in proporzione, i genovesiani che tuttavia sono stati simbolicamente rappresentati da Paolo David, capogruppo del Pd al Comune di Messina, che si professato estimatore dellon. Cracolici e che si dichiarato pronto, malgrado le vicende negative che hanno colpito il Pd messinese, ad affrontare con serenit ed impegno la campagna elettorale per le elezioni europee. Non stato solo il capogruppo a Palazzo Zanca a fare questo riferimento, con toni e accenti diversi, anche altri sono intervenuti sul caso Genovese. Ma su questo versante il leader dei cuperliani siciliani non ha voluto fare alcuna facile incursione, anzi ha quasi voluto diluire il dramma del partito dello Stretto immergendolo nella difficolt complessiva in cui versa il Pd siciliano. Il partito nato malato in Sicilia ha affermato Cracolici - perch venuto fuori non da una sintesi, ma da una somma di correnti. E stato costituito con le caratteristiche di una Spa e noi siamo quello chi siamo oggi, perch ieri siamo nati diversi. E la genesi del Pd messinese la stessa del Pd siciliano. E nel tentativo di andare oltre la semplice analisi avanza una sua proposta:Per guarire da questo male, a Messina come altrove, c una sola soluzione: lunica medicina la politica, quella vera sostiene Cracolici - Offrire idee e progetti. Le questioni giudiziarie vanno affrontate nelle sedi preposte, ma se c una questione morale dobbiamo ribadire che non consentito che chi fa politica la usi per interessi personali. Ci sono questioni giudiziarie che si risolvono con giudici e carabinieri, ma una questione morale che attiene alla politica interessa noi tutti. La politica non pu essere esercitata per fare i propri interessi, ci deve essere chiaro. Per IL COMMENTO Antonello Cracolici politica 18 Aprile 2014 centonove pagina 11 ANALISI. Ecco come lex enfante prodige socialista diventa stampella del governatore Ritratto del leader dei Drs che insieme ad Articolo 4 tiene in pugno la Regione. Con la scorza da democristiano E pensare che era Picciolo Messina. Quello di Beppe Picciolo un caso di manuale. Come e pi di Lino Leanza, lex enfant prodige socialista, passato per un periodo sotto le cure di Francantonio Genovese, ora il punto di riferimento di un partito, i Drs, i Democratici riformisti per la Sicilia, che, ricco di cinque deputati, insieme ai dieci deputati di Articolo 4 di Lino Leanza, rappresentano le stampelle del claudicante governo Crocetta. Perch se c una cosa che emerge, ad analizzare la nascita e la crescita di queste sigle, la forza di attrazione degli scontenti prima canalizzati poi in una forza centrifuga univoca e interpartitica. Al punto che ora, Drs e Articolo 4, insieme ai cinque deputati del Megafono, hanno deciso di fare un trenino, lIntergruppo. Si tratta di una massa di venti deputati, fluttuanti, in grado di decidere il destino della Regione: se tenerla responsabilmente a galla, o farla affondare. Pochi di loro, Piccolo e Greco tra questi, sono stati eletti nei gruppi di appartenenza, molti altri sono arrivati per cooptazione: il caso del deputato aretuseo Pippo Gianni, che dopo la nomina di Antonio Fiumefreddo, anchegli approdato da poco al gruppo presieduto dallex ministro Tot Cardinale, aveva indicato un nome per la segreteria dellassessore, un sindacalista messinese con un passato cislino, Martino Russo. Articolo 4, invece unaltra grande casa di moderati: approdano da destra, come il deputato Currenti, da centro, tanti Udc in fuga e da sinistra dove le sirene di Leanza, fama di grande tessitore, sono ascoltate. Il tema che si va a votare, ma poi i gruppi si formano in aula. Come i fiumi carsici. E da queste intese e da queste alleanze nascono i vari modelli Sicilia. E una avventura: con i 5Stelle, questi abbordaggi, durano lo spazio di un mese, poi dal firmamento celeste cadono meterioriti, come successo con il vicepresidente, Venturino. Con i democristiani, gli accordi sono mobili. E quella di Picciolo, pi che socialista una vera scorza da democristiano. Nel suo genere, un nuovo leader. Da dentista quale , non teme la carie dei partiti. E un capogruppo. Mobile. Giuseppe Picciolo originaria della corrente renziana siciliana. IL MALCONTENTO. Delineata la strategia, non sono mancate le note di malcontento della base, che lamenta da tempo come l'eccessivo allargamento del sostegno a Crocetta stia compromettendo il Dna della stessa corrente, nata per ribaltare e rinnovare il quadro politico e oggi compromessa irrimediabilmente con i vecchi esponenti politici. Seppure nessuno, al Convento di Baida, abbia attaccato direttamente Faraone, gli interventi sono stati venati da malcontento. Come quello di Pippo Laccoto, che ha richiamato l'attenzione di Faraone a considerare come la sua strategia possa calarsi nei territori delle varie province siciliane, dove i Drs dialogano col Nuovo Centro Destra e fanno incetta di consiglieri, amministratori e riferimenti elettorali che tradizionalmente orbitavano attorno al Pd. O come gli altri, da parte di esponenti delle diverse province, che hanno puntato il dito sulle strategie decise a Palermo senza alcuna considerazione delle varie aree a livello locale, dove i nuovi inserimenti dei Drs rischiano di ribaltare a loro favore i rapporti di forza politici una volta controllati dai renziani. C' poi il il malcontento per la mancanza di rete tra i responsabili dei territori: "Un gruppo politico che vuole ricostruire il Partito Democratico deve essere presente, in relazione costante, considerato dai propri leader. Cos non pi da tempo, cos non si va da nessuna parte..., dicono i delegati fuori dalla sala riunioni. Significativo, in questa direzione, l'intervento di Maurizio Scaglione, pubblicitario della Manzoni da tempi non sospetti vicini a Davide Faraone: "Non importa chi va al governo nazionale o regionale, ma che cosa fa a tutela non del partito, ma dei nostri storici temi e ideali di rinnovamento. Non dobbiamo pretendere posti per il piacere di avere poltrone, ma per pretendere il cambiamento. Oggi si corre il rischio di strutturarci, ma di non riuscire a cambiare la politica come vorremmo. Insomma, il renzismo di Sicilia, guidato con spregiudicatezza nei primi tempi da storici esponenti e gruppi che sul territorio si schieravano contro le gerarchie, appare piegarsi verso una deriva governista, con la base che, giorno dopo giorno, percepisce una distanza con un movimento ritenuto eccessivamente legato a Palermo e al cerchio magico di Davide Faraone. questo dobbiamo interrogarci sul Pd di Messina, ma anche sul Pd siciliano, ed oggi abbiamo lopportunit per farlo. I discorsi per finiscono col legarsi tutti, per cui alla fine, nel tentativo di spiegare il suo duello a distanza per le candidature col sen. Lumia, non pu fare a meno di ricordare che fu suo amico ed alleato, anche in quella che stata la terribile esperienza Lombardo. Ma se non ci fosse stata quella scelta, che ancora oggi molti giudicano discutibile, oggi Crocetta non sarebbe Presidente della Regione. Fu infatti attraverso quel passaggio azzardato che si crearono le condizioni per rompere il centro-destra in Sicilia, con lapprezzabile posizionamento elettorale di Gianfranco Miccich che rifiut di sostenere Nello Musumeci. Stranamente la Direzione nazionale del Pd, non solo non gli ha dato merito per questa storia, ma pare che su pressing dello stesso Crocetta, che avrebbe voluto Lumia candidato, lo ha escluso dalla lista, forzando linterpretazione dello Statuto che prevede che si esca al compimento di tre mandati per complessivi 15 anni di mandato, mentre lon. Cracolici, che sta svolgendo ora il terzo mandato, ma ha solo solo tredici anni di presenza. Diversa la situazione di Beppe Lumia che, avendo superato il limite dei tre mandati e dei 15 anni, avrebbe dovuto chiedere la deroga e non lo ha fatto, preferendo farsi segnalare da componenti esterne. Tuttavia la passione per la politica vince ogni cosa, Cracolici gi in campagna elettorale e voter Caterina Chinnici e Giovanni Fiandaca. Salvatore Cardinale MESSINA. Mai elezioni europee si sono presentate cos avvelenate. Ad uscire di scena sono personaggi storici, come Beppe Lumia e Sonia Alfano, paladini dellAntimafia, immolati il primo sullanzianit, la seconda sulla appartenenza. In entrambi i casi si imposto il segretario Fausto Raciti, che ha rivendicato la centralit delle decisioni locali. Cos ha preso il largo la candidatura del giurista palermitano Giovanni Fiandaca, lavvocato che ha criticato aspramente lazione politica di Ingrosia nellindagine Stato-mafia, che ha creato qualche contrapposizione con il Quirinale. Se i partiti del Centrodestra si sono mostrati pi monolitici e Forza Italia scende in campo con il reuccio Miccich che difficilmente doppier il 61 a 0 del 94, mentre molla tutti allultimo momento limprenditore di Capo dOrlando Massimo Romagnoli che aveva gi tappezzatuto i muti di manifesti. Ncd schiera leurodeputato Giovanni la Via, accompagnato dal messinese Nino German e Francesco Cascio a Palermo. Non appare, invece Gianpiero DAlia, socio di Ncd, che in Calabria schiera tanto politica 18 Aprile 2014 centonove pagina 12 Pappalardo, un colonnello in missione Fratelli d'Italia-An, dopo la riorganizzazione interna, con la celebrazione del primo congresso e la definizione del nuovo simbolo, che racchiude la storia della destra tradizionale ad oggi, punta per le elezioni europee su Sandro Pappalardo. Quarantotto anni, tenente colonnello dell'Esercito, pilota e istruttore di elicotteri, originario di Binacavilla, Pappalardo ha sposato la causa di Fratelli d'Italia gi dalla nascita del movimento di Crosetto-La Russa e Meloni. Gi candidato al Senato nelle scorse elezioni, si dedicato in quest'anno all'organizzazione del partito sul territorio della Sicilia orientale. "La mia candidatura nasce prima di tutto dalla voglia di restituire il debito di gratitudine con questa terra che mi ha accolto con affetto e generosit in un momento difficile della mia vita, quando la mia famiglia rientr in Sicilia a causa del terremoto del Friuli. La mia attivit professionale - spiega Pappalardo -, mi ha portato lontano a lungo, anche in missioni operative all'estero, ma senza mai troncare i rapporti. Il mio eventuale impegno politico si concretizzer nella difesa degli interessi e nella valorizzazione dell'Isola, dai prodotti agricoli al made in Sicily. Dobbiamo abbassare il baricentro degli interessi economici, commerciali, sociali verso il Mediterraneo che sempre pi un fronte caldo, provato dall'emergenza occupazione a quella dell'immigrazione. Bisogna rinegoziare tutti i trattati che, di fatto, hanno svilito la nostra sovranit nazionale, costringendo l'Italia d essere la cenerentola d'Europa". LISTE. Le candidature-sorpresa in Sicilia Dal giurista Fiandaca alla giornalista Giuffrida, al pacifista Mazzeo. Ecco i nomi in campo. Dopo le vittime eccellenti Europee al veleno il segretario Cesa che il governatore condannato, Scopelliti ha preferito lasciare via libera a Patrizia Valenti, chiamata a ricoprire anche lincarico di vicepresidente dellassemblea regionale. Nella lega torna in pista Angela Maraventano e da Messina scende in campo con la lista che si richiama allattivista greco Tpsaras, Antonio Mazzeo, giornalista pacifista, autore di tante denunce contro il Ponte e da ultimo contro il Muos di Niscemi. Elezioni allinsegna delle esclusioni per il Pd, entra la Stancheris al posto della Scilabra. Ma non ci sono in lista n Lumia n Cracolici. C' invece il volto di una giornalista di Catania, la direttrice di telecolor Michela Giuffrida. Antonio Mazzeo Sandro Pappalardo FRATELLI DITALIA-AN Non so se Fausto Raciti si dimetter da segretario regionale o se Matteo Renzi dir a quattrocchi al suo vicer Faraone ma che cosa hai combinato? Certo la lista con cui il Pd Siciliano va alle elezioni europee pessima. Io appogger soltanto Renato Soru, un innovatore e una persona seria, che non ha niente da spartire con la ricotta acida siciliana. Esagero? Purtroppo no. Partiamo dalla capolista, che porta un bellissimo nome, quello di Rocco Chinnici, ma che non ha mostrato meriti n capacit particolari, quando stata assessore della Giunta Lombardo. Per ripescarla il Pd ha lasciato cadere la candidatura del sindaco di Lampedusa, che almeno era un simbolo, spendibile in Europa, della tragedia dellimmigrazione e della capacit, mostrata dalla Sicilia, di farvi fronte, con tolleranza e discernimento. Poi ecco un professore di diritto penale, a Palermo ma anche allUniversit Kor di Mirello Crisafulli. Si chiama Giovanni Fiandaca. Il suo merito principale, almeno a giudicare da come lhanno presentato, pare che siano le critiche che ha mosso alla Procura di Palermo. Come se i guasti alleconomia e alletica pubblica della Sicilia siano stati causati dal Procuratore De Matteo o da Antonio Ingroia. Poi i politici, vero biglietto da visita del nuovo Pd. Troviamo Marco Zambuto, sindaco di Agrigento, passato prima da Berlusconi poi da Casini, allamicizia con Faraone, nipote del Podest fascista della citt. E lultima sparata in lista, Michela Giuffrida, scelta da tal Lino Leanza, alleato esterno (con Articolo 4) di Crocetta e gi Vice Presidente dellultima Giunta Cuffaro. Completano il rinnovamento, una fedelissima di Mirello Crisafulli, Tiziana Arena, e Giovanni Barbagallo, ex funzionario dellAMT di Catania, gi trombato alle Europee 2009 e indagato - vale anche per lui la presunzione di innocenza -, ma per le spese pazze allArs. Dulcis in fundo, una faccia pulita che viene dalle valli tra Bergamo e Trento ed approdata in Sicilia solo due anni fa. Michela Stancheris, il suo nome. stata prima assistente di Crocetta a Bruxelles, poi segretaria particolare del Presidente a Palazzo dOrleans, infine assessore per tappare il buco lasciato da Battiato. Pronta per lEuropa. Insomma, il catalogo questo. Quanto al governo dellisola siamo alla pochade. Una Giunta del Presidente, gi in crisi con luomo di Cardinale, Fiumefreddo, gi costretto alle dimissioni e Crocetta che offre un rimpasto per sistemare qualcuno della corrente di Raciti. Ma Raciti non era il segretario al di sopra delle correnti? Quanto, poi, ai due estromessi, Lumia e Cracolici, la lotta continua, con tutta evidenza, e proseguir sordida e senza esclusione di colpi. Basta. Penso che il Pd Siciliano debba essere smantellato e ricostruito dal basso. Circolo per circolo, assicurandosi che ogni circolo abbia un luogo dove riunirsi e tenga aperta la bottega almeno un giorno la settimana per confrontarsi con la cittadinanza. Le iscrizioni devono essere verificate, una per una, guardando ciascuno iscritto negli occhi, chiedendogli un impegno minimo per il partito e indicandogli una soglia da non superare per le sue ambizioni di carriera. Penso che il nuovo partito che ne risulterebbe dovrebbe garantire un appoggio critico (molto critico, perch non si capisce dove sia finita la famosa rivoluzione) al Governo Crocetta, senza chiedere n assessori n nomine di amici e parenti in strutture pubbliche o para pubbliche. Caro Matteo Renzi, mi offro di farlo io questo lavoro. S, mi sento lenergia sufficiente e credo di amare abbastanza la Sicilia, per offrirmi a smantellare e ricostruire il Pd nellisola. E darne poi le chiavi al Segretario Nazionale, senza nulla chiedere in cambio. Anzi dichiaro, fin dota, che non accetter candidatura a nessuna carica elettiva. Lo so, lo temo: questa offerta rester probabilmente senza risposta. Le si opporr un silenzioso disprezzo. Ma insisto, mi appello a Renzi, a Cuperlo, a Civati e Barca (che sta facendo un magnifico lavoroper ricostruire, dalla base, il Pd in parecchie zone del Paese). Guardate che la Sicilia la metafora del degrado e e del discredito che minacciano lintera sinistra italiana. Non abbandonate la Sicilia, vi prego. Non abbandonate la Sicilia IL CORSIVO DI CORRADINO MINEO politica 18 Aprile 2014 centonove pagina 13 Incompatibilita, nessun rimborso per Beninati Gentile Signor Direttore, quale difensore costituito in giudizio del Dottore Beninati Luigi e sulle istanze del predetto, mi corre l'obbligo professionale di chiederLe l'immediata rettifica dell'articolo in oggetto, con pari evidenza. Infatti, il mio assistito pur avendo subito un grave sinistro stradale nel lontano 27/04/2000 con importanti lesioni permanenti al braccio e polso sinistri, pur avendo anticipato decine di migliaia di euro per tre operazioni chirurgiche, visite specialistiche e fisioterapiche presso la clinica Qui si Sana di Roma e il Policlinico di Modena, a tutt'oggi non ha ancora ricevuto n alcun rimborso delle ingenti spese vive anticipate n alcuna somma risarcitoria. Tutto ci nonostante il Comune di Messina avesse formalizzato, in via stragiudiziale un accordo transattivo cui poi non ha mai dato seguito, neanche parzialmente, al contrario di quanto da voi erroneamente asserito nell'articolo di cui si chiede la rettifica. Il Dott. Beninati ha dovuto adire l'autorit giudiziaria per ottenere l'integrale ristoro di tutti i danni patiti che non gli sono stati ancora risarciti nemmeno a seguito della sentenza totalmente vittoriosa e provvisoriamente esecutiva ottenuta davanti al tribunale civile di Messina. Tanto si deve per correttezza di informazione e per evitare un ulteriore danno d'immagine al mio assistito, oltre a quelli che ha gi patito per fatto e colpa esclusivi del Comune di Messina. Cordialmente Avvocato Franco Pustorino Porracciolo terr Testa? CORSA A DUE PER SUCCEDERE AD ANTOCI. SANZARELLO LASCIA Mistretta. Sar una sfida a due quella che animer la campagna elettorale per la fascia di sindaco: il commercialista Pippo Testa (Pd) contro allavvocato Liborio Porracciolo (Udc). La candidatura dellavvocato Liborio Porracciolo, gi capogruppo dellopposizione consiliare uscente, sostenuto dalla lista civica Cambia Mistretta, fa riferimento a quasi tutto larcobaleno delle forze politiche nellasse del Governo Regionale Crocetta. Sul campo avverso il giovane commercialista Pippo Testa, vicino al cerchio magico del parlamentare regionale Giuseppe Laccoto, pu contare sullapporto della lista Sosteniamo Mistretta, ispirata dallamministrazione comunale uscente guidata dal sindaco Iano Antoci, ma che calamita anche esponenti delle aree politiche Nuovo centro Destra, Forza Italia, Lista Musumeci ed Articolo 4. A concretizzare la candidatura a sindaco dellavvocato Porracciolo stato determinante lingresso nella squadra Cambia Mistretta del coordinatore del circolo Megafono Rino Andrean e dellesponente Vincenzo Oieni. Il mosaico della lista Cambia Mistretta ha preso fisionomia, ma stava per sfaldarsi per i consigli interessati ad una terza lista di Carmelo Nucera ( Megafono) , che uscito sconfitto cinque anni fa dal confronto amministrativo vinto dal sindaco Iano Antoci, oggi ne entra in orbita. Anche lex vicesindaco Vincenzo Tamburello ( ex articolo 4) far parte del team di Testa, sponsorizzato dallex sindaco Iano Antoci, rappresentato in lista dalla sorella Marisa. Grande assente Sebastiano Sanzarello. (Nino Dragotto) MISTRETTA BROLO. Il deputato Nino German si incatena di fronte al municipio. Ed polemica Scendono in piazza anche Ricciardello, Occhiuto, Salpietro e Scaffidi che puntano alla guida del comune. Nel mirino finisce il deputato Pippo Laccoto. Che ancora non svela le sue carte Brolo, catene e comizi Brolo. Incatenato. Come i cittadini di Brolo. La settimana politica a Brolo cominciata con una eclatante protesta dellonorevole Nino German, candidato alle Europee con Ncd. Davanti al municipio ha esibito catene contro la lentezza dell'autorit giudiziaria e l'inerzia del commissario straordinario. Molti gli attestati di sostegno e solidariet, soprattutto da parte di colleghi di partito e supporters locali. Anche se gli avversari politici non hanno potuto sottolineare che al vertice dell'ufficio per cui opera il commissario straordinario, il viceprefetto Carmelo Musolino, siede il Ministro dell'Interno Angelino Alfano di cui German espressione sul territorio. Mai a Brolo era successo che la campagna elettorale entrasse gi cos nel vivo ad oltre due settimane dalla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle liste. Tre candidati, Carmelo Occhiuto, Irene Ricciardello e Ettore Salpietro, alla presentazione della candidatura hanno gi fatto seguire i primi comizi ed incontri pubblici. Il quarto, Basilio Scaffidi, sebbene non abbia ancora ufficializzato la propria candidatura ha gi alle spalle ben 3 comizi. Un week end intenso quello trascorso. Ha iniziato sabato Irene Ricciardello che, in una piazza Roma affollata, si presentata insieme a parte della sua squadra. Poca enfasi nel comizio di Ricciardello gravata, probabilmente, dalla necessit di far dimenticare agli elettori che assieme al suo gruppo - composto all'epoca da Gaetano Scaffidi Lallaro e Basilio Scaffidi - sin in avvio della prima sindacatura Laccoto-Messina spaccarono in due la minoranza per passare successivamente armi e bagagli all'aperto sostegno del dimissionario Salvo Messina. Domenica mattina, nella storica Piazza Mirenda stata la volta di Basilio Scaffidi, che giusto mercoled ha ufficializzato l'accordo con il movimento di Nuccio Ricciardello. Il giovane avvocato grillino, con il suo consueto piglio battagliero non ha fatto mancare alcune pesantissime bordate all'indirizzo di quello che dovrebbe essere il quinto candidato, l'avvocato Mimmo Magistro e soprattutto del suo principale dante causa, il deputato Laccoto. Scaffidi non ha esitato a chiedere conto di alcune presunte utilit personali di cui avrebbe beneficiato Laccoto e su quali casse sarebbero effettivamente gravati i relativi costi. Proseguendo non ha mancato di chiedere a Magistro, spiegazioni riguardo alle somme percepite nel tempo dal fratello Peppino, vice presidente del Consiglio comunale ed assessore dell'intera sindacatura Messina. Nel pomeriggio stata la volta di Ettore Salpietro che ha presentato il simbolo della lista "Per Brolo con Ettore". Senza toni e contenuti dal sapore politichese lo scienziato-manager ha illustrato le ragioni di questo suo ritorno a casa, della sua discesa in campo e le linee guida dell'azione amministrativa che si prefigge di perseguire insieme alla sua squadra. Non passata inosservata la presenza al suo fianco di rappresentative personalit locali, all'esordio sulla scena politica. L'oculista Davide Donzelli, la concertista Chiara Gasparo, la commercialista Maria Trusso Zirna e non da ultimo, il medico Mario Giuliano. A conclusione della giornata stata la volta di Occhiuto. Il penalista, in una piazza Roma ancora una volta affollata, ha fatto un discorso veemente nei toni ma assai pacato nella sostanza. Chi si aspettava il consueto Occhiuto battagliero e senza peli sulla lingua rimasto deluso complice il fatto, forse, che la duplice veste di candidato sindaco e difensore di alcuni protagonisti delle note vicende che stanno interessando l'autorit giudiziaria, mette un p la sordina al suo notorio impeto. (GIA.C.) PUNTINI SULLE I Nino German politica 18 Aprile 2014 centonove pagina 14 Farsaci tenta il gran salto ROMETTA FORZA DAGR. La maggioranza perde pezzi Dopo le dimissioni dellassessore Gullotta si ingrossano le fila del candidato a sindaco Verzino. Il primo cittadino medita.... Tradimenti per Di Cara DI GIUSEPPE PISTONE FORZADAGRO. Dimissioni e tradimenti non frenano la corsa alla riconferma del sindaco Fabio Di Cara. Ma la campagna elettorale comincia a farsi in salita. lentamente le fila del suo avversario, Giulietta Verzino, cominciano ad ingrossarsi raccogliendo gli scontenti dellamministrazione uscente. A fare notizia sono le dimissioni (nel cassetto dai primi mesi di amministrazione) dellassessore al turismo, Antonino Gullotta, per passare con la lista Rinnovamento nella competenza con a capo Verzino, esponente cittadino del Pd. Il sindaco mi ha sempre osteggiato spiega in una nota lormai ex assessore - sono disgustato da questo modo di fare politica. Consapevole che una crisi politica avrebbe nuociuto al paese, ho preferito, fino allultimo, non far mancare il mio sostegno in giunta. Non tarda ad arrivare la replica del primo cittadino. Ma che crisi politica pu mai creare le dimissioni di un assessore che non ha nessun legame con alcun consigliere? Al massimo nel giro di una settimana sarebbe stato sostituito risponde con ironia. La verit che non voleva perdere la sua poltrona. Di lui si ricorder limpegno profuso nel restaurare via Verdi, la stradina dove sorge la casa del padre puntualizza Di Cara. Dopo il dietrofront del vice presidente del consiglio, Antonella Scandurra, che candida il marito, Rometta. Il giornalista Gianfranco Pensavalli sta raccogliendo le firme per candidarsi a sindaco di Rometta. La decisione stata presa dopo la rottura con Nino Cirino che lha escluso dalla sua lista. A costare caro a Pensavalli stato l'ennesimo round con il sindaco di Messina Renato Accorinti. Il video in cui il giornalista contesta duramente il primo cittadino durante una conferenza stampa sulla situazione dei migranti, ha registrato centinaia di condivisioni su facebook. Come cittadino, ma soprattutto come candidato sindaco di Rometta - ha spiegato il candidato a sindaco Cirino - non posso accettare il non rispetto delle istituzioni. La mia cultura,e la mia storia politica, tutta fondata sul rispetto lascolto e il confronto, mi obbligano a prendere le distanze dal giornalista Gianfranco Pensavalli. E` quindi con grande rammarico che mi vedo costretto ad escluderlo dalla mia lista di candidati. Pensavalli ha fatto sapere che depositer una denuncia in procura: La verit che non sono piaciute le mie insistenze sui temi della legalit: Terna, operazione Gotha 4, Centro Commerciale. Sabato mattina depositer a Rometta la querela per violenza privata e un paio di reati elettorali. Posso anticipare, inoltre, che sto raccogliendo le 90 firme necessarie per la mia candidatura a sindaco. L'altra novit arriva dalla presunta intesa programmatica tra l'ingegnere Giacomo Cavallaro e l'imprenditore Alessandro Previti, sostenuto dal gruppo L'alternativa per Rometta per creare un formazione unica. Si aspetta da un momento all'altro la decisione di Cavallaro mentre Previti conferma il proprio progetto va avanti. Il gruppo RomettaVentiQuattordici, capeggiato da Giuseppe Laface, esponente del Megafono, e dall'imprenditore Antonio Bisazza, in quota Drs e gi ex esperto di Abbadessa, continua a ribadire la propria distanza dal sindaco uscente a dal suo operato definito di totale fallimento. Nonostante avessimo tentato nel 2011 di rilanciare lazione di governo, attraverso la condivisione di un programma di sviluppo del nostro Comune, in pochi mesi spiega il sodalizio - fummo costretti a constatare limpossibilit di proseguire un percorso amministrativo. Antonio Bonaccorso Giuseppe Lombardo nella lista avversaria, la situazione cambiata decisamente. Anche il consigliere Carmelo Biella propone la figlia Daiana per un posto in giunta nella lista della neo candidata Giulietta Verzino, nipote del capogruppo di minoranza, Nino Bianca. Mentre il consigliere di maggioranza, Carmelo Lo Presti - grande assente assieme ai colleghi Scandurra e Biella i quali da oltre un anno non parteciperebbero alle riunioni - sostiene la 42enne. Con Di Cara in giunta dovrebbero essere riconfermati Fiorino Chillemi ed il vice sindaco Massimo Cacopardo. Mentre per lassessore Massimo Stracuzzi sarebbe gi pronto il foglio di via. Al suo posto potrebbe subentrare il consigliere Piero Bartolone. Il quarto assessore potrebbe invece essere assegnato a Fabiola Smiroldo, in rappresentanza della frazione di Scif. Incerto ancora il destino del presidente del consiglio, Carmela Gentile. Capogruppo di maggioranza resta invece resta confermato il fratello del sindaco, Emanuele. Il 50% dei nostri candidati saranno al femminile, rivela, invece Verzino. La presidenza del consiglio andrebbe al veterano della politica forzese, lex sindaco Carmelo Lombardo. In giunta invece entrerebbero Sandra Bongiorno, Tina Lombardo, e Cristina Santoro in rappresentanza della popolosa frazione di Scif. Il quarto assessore potrebbe essere il 25 enne Carmelino Lombardo o Filippo Brianni. Il dimissionario Antonio Gullotta Spadafora. Nino Farsaci prova a mettersi a capo della sfida a Pappalardo (che ancora non conferma la ricandidatura). Il sessantenne imprenditore edile, infatti, ha ufficializzato la candidatura a sindaco di Spadafora. Farsaci, gi assessore all'ambiente con l'amministrazione Pant, sembra aver incontrato il sostegno di alcuni politici, tra cui diversi consiglieri dell'attuale amministrazione. Un primo commento a questa presa di posizione arrivato da Domenico Romano, altro amministratore locale in fermento, che dal suo blog ha definito Farsaci coraggioso. Ma non solo Romano a guardare con buon occhio a quest'ultima discesa in campo. Farsaci, infatti, spiega di aver incontrato anche Paolo Saija, primo ad annunciare la propria corsa a sindaco gi tre mesi fa, e di aver ricevuto la disponibilit al sostegno, appoggio che arriverebbe anche dall'avvocato Antonio Sindoni. Le prime stoccate di Farsaci non si sono fatte attendere: Ripartiamo da 'sottozero. (A.B.) SPADAFORA LIMPRENDITORE EDILE SFIDA LUSCENTE GIUSEPPE PAPPALARDO CHE PER ANCORA NON CONFERMA IL BIS. AD APPOGGIARLO DOMENICO ROMANO Fermi tutti, arriva il sindaco Pensavalli NINO CIRINO CANCELLA DALLA SUA LISTA IL GIORNALISTA: NON HA RISPETTO PER LE ISTITUZIONI. MA IL CRONISTA PRESENTA DENUNCE E RILANCIA Gianfranco Pensavalli e Nino Cirino Nino Farsaci 18 Aprile 2014 centonove pagina 15 sicilia Lupo, linsostenibile leggerezza contabile ROMA. Avallati crediti di una societ del gruppo Finmeccanica, la Selex Service Managment per cento milioni di euro e autorizzato pagamenti di fatture per 29 milioni di euro per il sistema Sistri, la tracciabilit dei rifiuti. E la leggerezza contabile che la Finanza di Napoli contesta a Marco Lupo, oggi responsabile dellemergenza rifiuti in Sicilia. Il fascicolo, inviato per competenza alla Corte dei Conti, riguarda il periodo nel quale funzionario, in quota allex ministro per lambiente Stefania Prestigiacomo, occupava il ruolo di dirigente del Ministero. I presupposti dei pagamenti, erano quelli che gli operatori avrebbero pagato i contributi dal 2009 per favorire la tracciabilit dei rifiuti, un presupposto che non si realizzato, lasciando cos esposte le banche che avevano anticipato le somme alle aziende del gruppo Finmeccanica. NEL MIRINO MESSINAMBIENTE RIFIUTI. La procura di Vercelli dispone il sequestro di tutta la contabilit aziendale Perquisizioni a carico dellamministratore Antonioli, dellex Pino Innocenti e di Bruzzaniti della Green Oil Energy, secondo gli inquirenti esponente della ndrangheta sullasse Piemonte-Sicilia. I retroscena Bufera Tirrenoambiente MESSINA. Bufera a Tirrenoambiente: un ordine di sequestro della Procura della Repubblica di Vercelli, firmato dal pubblico ministero Ezio Domenico Basso, ha disposto il sequestro di tutta la contabilit aziendale e le perquisizioni a carico dellattuale amministratore delegato della societ mista pubblico-privata, Giuseppe Antonioli, dellex amministratore Pino Innocenti e di Bartolo Bruzzaniti, rappresentante della Green Oil Energy di Borgomanero ed esponente, ad avviso degli inquirenti, degli interessi della Ndrangheta sullasse Piemonte- Sicilia. Allorigine del provvedimento i controversi rapporti, emersi da una indagine internazionale della Guardia di Finanza, tra la Osmon spa, di cui Antonioli in maniera diretta e Innocenti attraverso la Car srl, risultano proprietari e Tirrenoambiente, societ partecipata oltre che dal Comune di Mazzarr SantAndrea, che ha la quota maggioritaria, anche dai comuni come Tripi, Santa Domenica Vittoria, Sommatino, in provincia di Caltanissetta, Basic, Villafranca Tirrena, Reitano, Limina e Pagliara. Ma cosa ha attirato linterresse degli investigatori? Una transazione del 2011 dellimporto di 2.604.765, 00 intercorsa tra la Osmon e Tirrenoambiente, mai citata nel bilancio della societ mista, avente come cuasale un indennizzo per mancata produzione di energia elettrica. Una motivazione singolare, ad avviso degli inquirenti, se si considera che Antonioli e Innocenti a Borgo Vercelli risultano proprietari di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, mai entrato in funzione. Di qui laccusa di truffa. Ma cosa centrano le cosche calabresi? Dagli interessi variegati, la Osmon controlla dal 2010 la Osmon Africa, domiciliata in Costa dAvorio, con oggetto sociale la produzione di olio di palma e la pianificazione di piantagioni della stessa destinati allapprovigionamento della materia prima utile come combustibile alla centrale di Borgo Vercelli. La societ ha erogato nel 2010 compensi per 48mila e ottocento euro e nel 2011 per 117.720mila euro alla Green Oil ,Energy, della quale risulta rappresentante Bartolo Bruzzaniti, nato a Locri, affiliato alla cosca Bruzzaniti, Morabito, Palamara. Da successivi controlli, si scoperto che Bruzzaniti risulta lavorare in Africa a tempo pieno per Antonioli e Innocenti, sotto la ragione sociale della Osmon. C pi di un motivo, secondo gli inquirenti, per controllare pi da vicino le contabilit delle societ coinvolte nellindagine. Il sindaco di Furnari, Mario Foti, da sempre avverso alle attivit della discarica di Mazzarr SantAndrea, non ha dubbi: Si cominciano a deliniare nuovi scenari, rispetto allimmagine di collaboratori della giustizia che hanno voluto dare finora i manager di Tirrenoambiente, ricevuti in pompa magna dai prefetti della nostra provincia. Il sindaco in un documento inviato a tutte le autorit chiede venga quindi commissariata Tirrenoambiente. Degli interessi criminali nelle discariche siciliane ha parlato anche il presidente della Regione Rosario Crocetta nel discorso di insediamento del suo governo, uno spunto ripreso dal presidente della commissione antimafia, Nello Musumeci, che intende convocarlo per avere utili chiarimenti, rispetto alle dichiarazioni allarmanti sul settore gi verbalizzate dallex assessore Nicol Marino e dal responsabile per lemergenza rifiuti in Sicilia, Marco Lupo. Pino Innoccenti Marco Lupo Alessio Ciacci INCHIESTA DA PARTE DI PROCURA E ANTIMAFIA. ECCO, NEL DETTAGLIO, COSA CERCANO GLI INVESTIGATORI Spulciando dal 2009 MESSINA. Due procedimenti penali diversi, indagini da parte di Procura e Antimafia, venticinque richieste di documentazione, e a vagliarle Giuseppe Barreca e Dario Megna, gli stessi periti che il Pm Sebastiano Ardita ha impiegato per spulciare le carte relative allinchiesta Corsi doro che vede coinvolto il deputato del Pd Francantonio Genovese. Su Messimanbiente sta per abbattersi una tempesta pari a quella che, nel 2005, ne ha decapitato i vertici (conclusa con poco di fatto). Per una settimana, polizia e carabinieri hanno acquisiti trenta faldoni di documenti, dai quasi ovvi bilanci, registri iva e cespiti e libri mastri (dal 2009 ad oggi) ai meno scontati estratti conto bancari. E poi fatture, di tutti i tipi, con tanto di date e modalit di pagamento: dal servizio di trasporto in discarica al lavaggio e manutenzione dei mezzi e dei cassonetti, dallacquisto e noleggio di automezzi a tutti gli altri acquisti di beni strumentali, per terminare con fatture dei costi per le consulenze e incarichi fino addirittura alle quietanze per le polizze assicurative. Un benvenuto del quale il nuovo liquidatore Alessio Ciacci, arrivato in citt un mese fa, avrebbe fatto volentieri a meno. La documentazione, per, si riferisce agli anni in cui ai vertici della societ cerano prima Nino Dalmazio e poi Armando Di Maria, di recente assolti dallaccusa di evasione delliva per gli anni 2007/2009. Nel frattempo, a Messinambiente, che ha pubblicato un bando per la ricerca di consulenti, iniziano ad arrivare esperti vicini alla nuova governance. Dopo Raphael Rossi, arrivato a Messina insieme a Ciacci ma ancora privo di un formale incarico, giovedi 18 aprile in azienda sono arrivati altri cinque consulenti informali. E proprio su Rossi, e sul suo ruolo, che il presidente del consiglio comunale Emila Barrile (ed i revisori dei conti) hanno chiesto lumi: la Barrile, in aula, ha annunciato uninterrogazione per conoscere a che titolo Rossi sieda accanto a Ciacci nelle occasioni istituzionali. (A.C.) sicilia 18 aprile 2014 centonove pagina 16 DI DANIELE DE JOANNON MESSINA. Il giorno della verit, per scoprire il destino dell'Autorit Portuale di Messina, era fissato per il 15 aprile, in sede di Consiglio dei Ministri. Invece, l'unico evento stato l'incontro tra il sindaco dello Stretto, Renato Accorinti, e la presidente della Regione Friuli, Deborah Serracchiani, che in qualit di responsabile Infrastrutture del Pd ha proposto una modifica del sistema portuale italiano che aumenta il numero degli otto distretti logistici previsti da una riforma pensata guardando al corridoio Ten-T Helsinki-La Valletta. Un aumento che, per la governatrice, equivale a salvare l'Autorit portuale di Trieste dall'essere inglobata e suddita di Venezia mentre, per la Sicilia, lo sdoppiamento dell'unico distretto previsto. Ma perch l'incontro Accorinti-Serracchiani, cui ha fatto da sensale il deputato Ncd (nonch ex presidente dell'Authority) Enzo Garofalo? Semplice, il sindaco di Messina, in attesa di un vertice con il ministro Maurizio Lupi, ha fatto presenti le ragioni per cui dovrebbe essere la citt dello Stretto il punto di coordinamento del nuovo distretto (composto dalle altre Autorit di Catania e di Augusta), puntando a inserire questo passaggio direttamente nel testo predisposto dal Pd. Intanto, su altri fronti, mentre Garofalo avrebbe avuto rassicurazioni dal ministro-compagno di partito sulla centralit di Messina, c' chi ha inviato un appello a Lupi per ottenere lo stesso risultato, ma con una strategia pi ampia. L'APPELLO DEGLI ORDINI. Non si pu non immaginare che Messina abbia tutti i requisiti a poter svolgere il ruolo di sede del Distretto logistico. Ruolo essenziale e strategico sia rispetto ad un'ipotesi sempre forte e da non sottovalutare a priori, ma da approfondire in modo opportuno, legata alla creazione di un Distretto Logistico 'Sistema dei due Mari', riferito particolarmente all'Area dello Stretto, sia rispetto all'ipotesi di creazione di un distretto Logistico che dovrebbe nascere dall'accorpamento delle Autorit Portuali di Messina, Catania ed Augusta, che comunque, in una logica strategica di Area Vasta, di fatto proietta Messina anche nell'Area dell'Area dello Stretto. Ci, ancor pi naturalmente, in relazione alla interregionalit dei sistemi core ports. Il suggerimento contenuto nell'appello inviato a Lupi, agli stessi Garofalo e Accorinti, nonch al presidente dell'Autorit Portuale di Messina, Antonino De Simone, dagli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, degli Agronomi e Forestali, dalla Consulta provinciale dei Geologi, da Confindustria, da Ance, da Cgil e Cisl, da Legambiente dei Peloritani, dai Collegi dei Geometri e dei Periti, dalla Fondazione Architetti nel Mediterraneo, dall'Inarsind Messina e da Asso. Ingegneri (pi o meno gli stessi autori di un altro documento, inviato al presidente della Regione Rosario Crocetta, in difesa dell'assessore alle Infrastrutture Nino Lo Stretto di Messina APPELLI. Gli ordini professionali scrivono al ministro Lupi sulla necessit di trasformare la citt in Distretto logistico In attesa di scoprire il destino dellAutorit portuale, architetti, ingegneri e ambientalisti mettono in evidenza, dati alla mano, la centralit dello Stretto in uno scenario dalle enormi potenzialit. Economiche, sociali e culturali Messina, strategia in porto Bartolotta, silurato in sede di rimpasto della giunta). Per tutti, Messina, per la sua posizione geografica strategica, vocazionalmente hub di una armatura intermodale evoluta e competitiva. E le ragioni per sostenere ci, non dettate da rivendicazioni campanilistiche non mancano. PERCHE' MESSINA. Il fondamento dell'appello ha come base, dati alla mano, la comparazione dei sistemi portuali del futuribile Distretto logistico, ma si sviluppa su un contesto che vede Messina protagonista, uno scenario di Area Vasta, previsto anche dall'attuazione della Citta Metropolitana, che dovr garantire un livello di sviluppo adeguato ad inserire tutto o spazio compreso nella Citta Metropolitana nel contesto delle aree avanzate dello spazio Euro Mediterraneo. Cosa vuol dire? Che, sostanzialmente, strategica, in questo contesto, l'integrazione delle due aree metropolitane di Messina e Reggio Calabria, in nome del principio della continuit territoriale, uno scenario che esprime enormi potenzialit sotto il profilo economico, sociale, culturale, ambientale e pasaggistico. OBIETTIVO AREA INTEGRATA. Per gli scriventi, necessaria una nuova visione strategica di sistema, anche seguendo le nuove linee di indirizzo dell'Unione Europea, che considera le citt metropolitane un elemento chiave. In questo solco si inserisce l'aggregazione di Messina e Reggio (citt che sono state realmente forti quando sono state tra loro integrate), dando vita all'Area Metropolitana dello stretto, che costituisce la chiave di volta per il futuro sviluppo del nostro territorio, riaffermando cos il ruolo che Messina merita di avere nel panorama regionale, nazionale ed europeo. Ed cos che, per i firmatari, si impone una integrazione articolata plurimodale di tutti i servizi di trasporto che, per essere gestita efficacemente, implica la creazione di una Autorit capace di coordinare e pianificare le scelte settoriali. L'integrazione sostengono si rende necessaria per tentare di giocare un ruolo importante e non pi rinviabile come parte strategica di una piattaforma logistica pi ampia che deve legare indissolubilmente la Sicilia e la Calabria, Renato Accorinti Giovanni Lazzari Deborah Serracchiani sicilia 18 Aprile 2014 centonove pagina 17 Vermiglio: Principi giusti Attuazione sbagliata MESSINA. Da ordinario di Diritto della Navigazione dell'Universit di Messina (in pensione da due anni), Giuseppe Vermiglio, pur comprendendo che la proposta di ristrutturare lordinamento e le attivit portuali, procedendo ad accorpamenti delle autorit portuali in sistemi serventi i distretti della logistica, intende rispondere a esigenze di contenimento della spesa pubblica e di razionalizzazione della gestione delle infrastrutture portuali, boccia il piano di riforma delle Autorit Portuali. Autorit che conosce bene, in quanto ex presidente di quella di Messina. Professore, cosa non va nella proposta? Se in linea di massima i principi appaiono condivisibili, la loro attuazione, prospettata nella bozza proposta, inaccettabile perch generica e non sufficientemente studiata. Sotto quali punti di vista? Penso allorganizzazione della nuova figura giuridica del distretto logistico, che non sembra tenere conto delle competenze legislative di Stato e Regioni, n delle diverse figure giuridiche, private e pubbliche che regolano il mercato e gestiscono le infrastrutture nodali e lineari. Ma mi riferisco anche ai criteri di suddivisione delle aree geografiche, che non considerano adeguatamente larea del canale di Sicilia e dello Ionio. Ci sono poi le indicazioni della politica europea delle infrastrutture e dei trasporti, ma anche gli interventi programmati in attuazione di essa e le opere progettate, appaltate e in corso di appalto. Sotto il profilo giuridico, quali competenze vengono invase? In materia di porti, aeroporti civili, grandi reti di trasporto e di navigazione la potest legislativa dello Stato concorrente con quella delle Regioni. La legge dello Stato deve mantenersi, dunque, nei limiti, costituzionalmente fissati, dei principi e dellindirizzo unitario della disciplina. Non si vede come si possa procedere ad accorpamenti di enti, organismi pubblici e societ private e pubbliche di gestione delle diverse infrastrutture portuali, interportuali, ferroviarie e stradali delle grandi reti di trasporto e di navigazione, presenti in uno o pi territori regionali, se manca lintesa con le Regioni interessate e senza neppure sentire i gestori. Lei critica anche la suddivisione delle aree. I criteri di zonizzazione sono focalizzati al disegno esclusivo del traffico containers dai porti di destinazione finale dellalto tirreno e alto adriatico verso i principali interporti. La proposta disattende tanto le strategie tracciate dalle politiche europee dei trasporti e delle infrastrutture, quanto i disegni perseguiti in questi anni di sviluppo della portualit del meridione di Italia, che puntano alla realizzazione di opere e di interventi infrastrutturali diretti alla costruzione di inland terminal retro portuali per favorire la crescita in atto della navigazione a corto raggio. Ma la proposta viene giustificata proprio con le strategie europee... Non risponde alle linee della politica europea dei trasporti considerare i porti di grandi isole del Mediterraneo quali Sardegna e Sicilia come sistemi unitari avulsi e isolati dalle grandi reti di trasporto alle quali vanno comunque collegati. I porti delle isole si articolano infatti in sistemi diversi nelle grandi reti di navigazione che concorrono a comporre. I porti della Sicilia occidentale e i porti pi piccoli della costa meridionale dellisola lungo il canale di Sicilia si articolano a sistema tra i porti di transhipment di Malta, Cagliari e della Tunisia. I porti della Sicilia orientale e della costa ionica della Calabria e della Puglia gravitano, invece, intorno ai porti di transhipment di Gioia tauro e di Taranto. Con particolare riferimento alla Sicilia, la proposta di istituire un unico distretto logistico, contrasta con le Linee di intervento prioritarie delle piattaforme logistiche contenute nel Piano nazionale della logistica 2011/2020. Giuseppe Vermiglio LINTERVISTA. Parla il docente universitario esperto di Diritto della Navigazione, ex presidente dellAutorit portuale aperta ai flussi di beni che transitano per il Mediterraneo con destinazione Europa e Nord America. CAMBIAMO STRATEGIA. Presentarsi a Roma con largomentazione ci hanno tolto tutte, lasciateci almeno lAutorit portuale, una strategia perdente sotto tutti i punti di vista - spiega Giovanni Lazzari, presidente degli architetti messinesi - piuttosto dobbiamo essere in grado di far capire che Messina garantisce anche linterregionalit prevista dal sistema Core Ports. Le peculiarit di quello che chiamiamo sistema dei Due mari sono tali da farci sostenere che questarea gi da sola pu assurgere a distretto logistico - conclude Lazzari - indipendentemente da quello che accade nel resto della Sicilia orientale. Enzo Garofalo Lei ha parlato di opere progettate, appaltate... In Sicilia, una serie di ritardi su pi fronti hanno incrementato il traghettamento del gommato e lavvio della prima autostrada del mare Messina- Salerno alternativa e in concorrenza diretta con il tutto strada, che insieme al traghettamento di carri ferroviari nel combinato strada rotaia, hanno stimolato le imprese di trasporto ad organizzarsi secondo le filiere logistiche delle merci trasportate che abbracciano tutto il territorio della Sicilia orientale. Il posizionamento dei container da e verso il terminal di Gioia Tauro da e verso la Sicilia attraverso lo Stretto ha stimolato la crescita di professionalit in materia logistica di imprese terminaliste e di trasporto e progetti per strutture logistiche nei porti di Messina Milazzo per intefacciare il terminal di Gioia Tauro. E quindi? Nellindividuazione dei distretti della logistica, non pu essere ignorato il processo di integrazione dei porti Gioia tauro, Villa Reggio Messina, Milazzo, compresi in un cerchio di venti miglia di diametro e con il centro nello Stretto, che intorno alla costruenda piattaforma logistica dello Stretto sta articolando un progetto di sviluppo alla ricerca di un modello di governance innovativo di aree marginali transfrontaliere. Le opere progettate, in corso di appalto e in corso di esecuzione incluse nei piani operativi triennali delle Autorit portuali di Messina- Milazzo stanno attuando questa linea di pianificazione della logistica. Quale ruolo per Messina e lo Stretto? I volumi di traffico movimentati dagli scali portuali nell'area, gi integrati nelle reti autostradali e ferroviarie del corridoio 1, attestano la rilevanza infrastrutturale e funzionale dei multi-porti del nodo dello Stretto nelle reti trans europee, nazionali, interregionali, locali e ne sollecitano larticolazione a sistema in un distretto della logistica a dimensione inter-regionale. Questo perch risulta nellarea compresa in un cerchio di venti miglia di raggio con al centro il porto storico di Messina un sistema di multi porti che movimentano consistenti e significativi volumi di merci e passeggeri. Come si dovrebbe procedere, secondo lei? Se vogliamo parlare di sistemi portuali e di mercati rilevanti, lindividuazione non pu seguire un indirizzo padano-centrico ma euro-mediterraneo come proposto dalle politiche europee e dalle scelte di piano nazionali e regionali. In ogni caso se si vogliono individuare sistemi e mercati rilevanti lindagine deve avvalersi di fondati criteri scientifici. (D.D.J.) Via libera alla risoluzione Garofalo MESSINA. Parere favorevole della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati alla risoluzione presentata dal deputato messinese del Ncd Vincenzo Garofalo in materia di trasporti dell'area dello Stretto. "Le criticit che riguardano questo importantissimo snodo vanno affrontate con ogni strumento possibile - commenta il deputato -. Paradossalmente, nonostante la domanda aumenti a dismisura, la qualit e la quantit dei servizi ferroviari, marittimi, intermodali, non viene adeguata e talvolta diminuisce anche, cagionando un grave disservizio ai cittadini e impedendo allo Stretto di ricoprire quel ruolo di nodo rilevante della rete di comunicazione nazionale, all'interno di un'area euro-mediterranea strategica per l'Italia nell'ottica del confronto con i Paesi del bacino del Mediterraneo". Nella risoluzione approvata dalla Commissione di cui membro, Garofalo chiede al Governo "di avviare in tempi rapidi iniziative per accrescere i livelli di competitivit ed efficienza dell'offerta di servizi disponibili per le diverse modalit di trasporto, nell'ambito della mobilit nell'area dello Stretto, nonch a definire un quadro generale multimodale alternativo alla realizzazione del ponte sullo Stretto in grado di potenziare, in particolare, i sistemi di collegamento marittimi, ferroviari e intermodali". TRASPORTI sicilia 18 Aprile 2014 centonove pagina 18 sicilia Ma ora lEfal rinuncia ai corsi LAMMINISTRATORE FAVARA GETTA LA SPUGNA: NON CI VENGONO ACCREDITATI I FONDI. INTANTO LINPS INDAGA. VERIFICHE SULLE PROMOZIONI REGIONE. Lassessore Scilabra avvia il piano per rivoluzionare il settore. A partire dai vaucher Un albo per selezionare nuovi docenti da assumere a tempo determinato e indirizzare verso i nuovi corsi aderenti al mercato. Saranno quasi dimezzati i formatori. Il caso-limite del Ciapi Riforma...zione PALERMO. La riforma della Formazione professionale in Sicilia prende il nome di vaucher. Il buono- rimborso gi sperimentato con successo dallInps per la retribuzione dei lavori a tempo determinato in settori ad alta stagionalit, oggi elemento distintivo del nuovo corso. Saranno infatti affidati ai vaucher le iscrizioni ai corsi non pi regolate dagli enti da accreditare, ma da un album studiato secondo la ricettivit di mercato. Si cambia passo, quindi, in via Pipitone Federico. Lassessorato diretto da Nelly Scilabra, che ha rinunciato alla corsa alle europee per lasciare il posto a Michela Stancheris, valuta che dei quasi settemila formatori oggi impegnati solo la met rester nel settore. Dai controlli operati 465 operatori sono risultati assunti dopo il blocco operato nel 2008 e quindi saranno licenziati. Ben 1400 oggi sono invece impegnati nei corsi promossi dal Ciapi a Priolo, la vera holding in house della regione che registra un fenomeno di segno opposto: ci sono gli insegnanti nei corsi, ma mancano gli allievi. Altri 1800 sono invece impegnati negli Oif, lobbligo formativo alternativo alla frequenza di scuole superiori. Per trecento stanno invece scattando le procedure di prepensionamento. Ma u n modo anche per svecchiare il settore-fanno sapere dallassessorato-le liste saranno aperte a docenti pi giovani, pronti a svolgere corsi sui settori emergenti, e solo con contratti annuali La riforma del settore viaggia di pari passo con il Piano Giovani; nel quale il governo impegner quasi cento milioni di euro, frutto perlopi dei risparmi operati dal mancato accreditamento dei corsi e dai controlli che hanno determinato il proliferare di inchieste a tappeto in tutta la Sicilia. Ma gli sconquassi prodotti dal settore continuano a tenere alta la pressione, con i dipendenti dei vari enti che manifestano per mancata retribuzione, argomento che continua a tenere alta la tensione con i sindacati. Non sono piaciute affatto alla Presidenza della Regione le recenti dichiarazioni del segretario della Cisl, Maurizio Bernava. In una recente dichiarazione il sindacalista ha ventilato lipotesi che bisogna azzerare con il passato, per fare ripartire il settore su nuove basi. Secondo alcune malevole interpretazioni, proprio lo Ial Cisl uno degli enti sottoposti a stringenti controlli, sul quale il presidente della regione Rosario Crocetta ha di recente lanciato strali: abbiamo erogato venti milioni di euro, ma allievi e insegnanti lamentano di non essere stati pagati. La ferita della Formazione Manifestazione di protesta a Palermo MESSINA. LEfal rinuncia ai corsi di formazione. E la decisione estrema cui dirigenti dellente sono arrivati a seguito delle indagini da parte dellIspettorato del Lavoro e dellInps, che sta passando al setaccio tutte le attivit dellente formativo e le richieste di cassa integrazione gi erogate per gli anni 2011 e 2012. In una articolata nota a firma dellamministratore unico Enrico Favara si rilevano i quattro punti di criticit che hanno messo in ginocchio lente, del Movimento Cristiano lavoratori e che hanno portato lente a protocollare una dichiarazione attestante limpossibilit a proseguire lattivit e linvito alla Regione a trasferire ad altri o al Ciapi i corsi per garantire i livelli occupazionali. Nel documento, nel quale Favara precisa che oltre il 70% delle spettanze dovute ai dipendenti sono crediti verso la Regione, indica i motivi di crisi nel ritardo congenito e fisiologico dei pagamenti da parte dellAssessorato alla Formazione; nella mancata trasmissione delle rendicontazioni dellEnte alla Regione, rendiconti che devono essere predisposti e trasmessi dallo stesso personale che ogggi protesta; mancata erogazione da parte della banca di Credito cooperativo dellanticipazione vantata verso la Regione per pagare i debiti Inps; mancata risposta da parte dellassessorato sulla richiesta di compensazione per pagare i debiti Inps, indispensabili per Nelly Scilabra DEFAULT laccreditamente delle somme. Il clima tra ente e dipendneti avvelenato. E lamministratore Favara, proveniente da Catania, dove assicura di avere risanato anche situazioni pi difficili, non manca di bacchettare anche i sindacati. Al setaccio degli ispettori Inps c ora il monte ore, pi di ottomila, sulle quali, in sede di accordo aziendale tra le parti, era stato sottoscritto un taglio del 27%. Dalle note della Cgil, contestate allUfficio del Lavoro che dal 2011 non ha aperto ufficialmente alcun fascicolo di accertamento, le modalit di assegnazione della cassa integrazione, sono definite illegittime, perch contrariamente a quanto disposto dallassessorato alla Formazione e al Lavoro, si registra personale assunto dopo il 31 agosto 2008, personale assunto in ritardo, dopo vari temporeggiamenti del consiglio di amministrazione, allora retto da sicilia 18 Aprile 2014 centonove pagina 19 destinata a restare aperta ancora per lungo tempo. Tra I funzionari condannati a risarcire il danno erariale per avere sottoscritto gli extrabudget, figura anche lattuale segretaria generale della Presidenza, Patrizia Monterosso. E le polemiche sulle truffe organizzate con le tariffe standard, hanno prodotto una querela da parte dellex direttore generale Ludovico Albert e dellex assessore Mario Centorrino contro Nelly Scilabra, 29 anni, che non ha mancato pi volte di affermare: Ai giovani in Sicilia hanno rubato il futuro Il budget di spesa si attester intorno ai 180 milioni di euro, quasi la met rispetto ai trecento milioni impegnati di recente nei corsi tradizionali ai quali risultavano iscritti quasi cinquantamila giovani, ma la percentuale di successo per chi a caccia di un lavoro-hanno accertato recenti indagini degli uffici dellimpiego-, si attesta su una cifra molto prossima allo zero. R.C. Maurizio Bernava CORSI DORO. Slitta di un mese lanalisi della richiesta di musure cautelari per Genovese Per il relatore Leone necessario acquisire nuova documentazione. Una battaglia che si gioca ora tutta sulle valutazioni degli esperti in relazione agli affitti e alla congruit dei prezzi La guerra delle perizie MESSINA. Slitta ancora di un mese lanalisi della richiesta di misura cautelare nei confronti dellonorevole Francantonio Genovese da parte della commissione per le autorizzazioni a procedere. Allorigine del rinvio, proposto dal relatore Antonino Leone del Nuovo Centrodestra, e votato a maggioranza da tutti i gruppi con lopposizione netta del Movimento 5stelle che accusa il governo di voler fare un regalo a un grande elettore di Matteo Renzi, la necessit di acquisire nuova documentazione in merito ai pronunciamenti della Cassazione e del Tribunale della Libert sul processo Corsi dOro in svolgimento con il rito immediato al Tribunale di Messina. La battaglia si gioca tutta sul confronto tra le accuse mosse dai Pm guidati dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, che ritengono Francantonio Genovese il dominus di un sistema criminale mirato a lucrare sulla formazione professionale sulla scorta di due perizie del commercialista reggino Giuseppe Barreca e dellingegnere palermitano Dario Megna per i quali i prezzi degli affitti in alcuni casi come per limmobile di Viale Perincipe Umberto sono gonfiati anche di quattro volte. Le accuse vanno dallassociazione a delinquere, al peculato, alla truffa, allaccusa di riciclaggio e contestuale evasione fiscale. Un castello accusatorio, che il pool di legali schierato da Genovese, capitanato dal professore milanese Carlo Paliero, smonta in tutte le sue parti, attraverso due corpose perizie firmate dallingegnere messinese Pietro Luigi Pettinato e dal professore di estimo catastale dellUniversit di Milano, Sergio Mattia. Se Carlo Paliero contesta in fatto di diritto le accuse e la confusione che porta i giudici a sostenere che se non riciclaggio, allora sar ricettazione o per truffa o per altro , i periti smontano in toto i criteri seguiti dallingegnere Dario Megna, che ha confrontato i dati dellOmi, losservatorio del mercato mobiliare con landamento dei prezzi praticati da agenzie immobiliari e banche. Una maniera scolastica, secondo la memoria difensiva di Genovese, di affrontare la tematica affitti, per un professionista con laurea triennale, specializzato in meccanica. Lunico punto sul quale le perizie di parte concordano la zona dellimmobile di Viale Principe Umberto affittato a 130mila euro annui, che ricade in zona semicentrale B3. Per il resto i criteri seguiti nellindagine, secondo il professore Sergio Mattia, che ha messo a confronto altre tre casi di affitti della zona, compresi quelli di Enti pubblici con i Padri Rogazionisti, lo portano a sottoscrivere senza esitazione alcuna che il prezzo congruo. Una discrasia che si accompagna alla risposta garbata ma prolissa, come ha detto il relatore Antonino Leone, fornita da Genovese, a proposito dellaccusa di riciclaggio: il parlamentare ha voluto fornire a tutti i deputati le sue dichiarazioni dei redditi, oscillanti tra i 400mila e i 600mila euro annui, confrontandoli con le attivit delle sue societ immobiliari dove si contano pi di sessanta immobili. Francantonio Genovese con la moglie Chiara Schir Sergio Mattia Antonio Leone Nicola Papa, motivo per il quale la Regione ha successivamente proceduto al taglio delle somme prima accordate. Si tratterebbe, sempre secondo la Cgil, di esubero strutturale e non congiunturale. I funzionari Inps stanno svolgendo verifiche anche su alcuni passaggi di livello dei dirigenti. Tra questi Rossella Bottaro, cugina dellonorevole Fortunato Romano, passata dallottavo livello al nono, con la carica di direttore generale e Carmelina Brunetto, moglie dellonorevole Carmelo Lo Monte, promossa dal settimo allottavo, con lincarico di direttore didattico. Tra i promossi, anche Salvatore Musolino, tutor allex sportello Efal a Messina, traslocato al Ciapi di Priolo, dal quinto al sesto livello. Per Nicola Papa, amministratore fino al 2012, tutto regolare e le nomine altro non sono che la progressione naturale della carriera dei dipendenti. E Cisl scuola avvia la petizione PALERMO. Parte da Palermo la petizione promossa dalla Cisl Scuola per la raccolta firme che sollecita la svolta nella vertenza della Formazione e attraverso la quale i lavoratori chiedono il sostegno popolare, con la firma dei cittadini siciliani. Nel gazebo sistemato fino a sabato dalle 9 alle 20 a piazza Politeama, con liniziativa promossa dalla Cisl Scuola Palermo Trapani, ha il via la petizione. I lavoratori chiedono giustizia sociale, il settore della Formazione ha prodotto sprechi e massacrato i lavoratori che sono vittime e non i carnefici, gli 8 mila addetti non hanno prospettive, pi di 2.500 licenziati e tutti attendono da almeno 12 mesi, alcuni fino ad oltre 24 mesi, gli stipendi spiegano Giovanni Migliore segretario regionale Cisl Scuola e Francesca Bellia segretario Cisl Scuola Palermo Trapani. La raccolta firme per chiedere un impegno forte, immediato e risolutivo al Presidente della Regione, alla sua giunta ed a tutti i parlamentari. INIZIATIVE sicilia 18 Aprile 2014 centonove pagina 20 Miracolo Lo Monaco DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. Non si era ancora spento leco del triplice fischio che ha chiuso la pratica Sorrento, che gi una citt intera festeggiava il ritorno nel calcio che conta. Che inizia a contare. La vittorio dellAcr Messina sul Sorrento ha spalancato alla squadra allenata da Gianluca Grassadonia le porte della serie C unica, traguardo che dopo il disastroso girone dandata sembrava un miraggio. E invece la semi rivoluzione di gennaio, i gol del sempreverde Giorgio Corona, le invenzioni di Pedro Costa Ferreira, le corse sulla fascia di Marco Guerriera e Tommaso Squillace, la regia di Stefano Maiorano e Saro Bucolo, il cancello eretto al limite dellarea di rigore da Luigi Silvestri, Rocco DAiello ed Enrico Pepe e limpenetrabile ultima linea di Ettore Lagomarsini hanno compiuto il miracolo: nel girone di ritorno il Messina ha corso come un treno, inarrestabile e senza freni. Oggi serie C, dopo anni di sacrifici e bocconi indigesti da ingoiare da parte di una tifoseria che non si mai arresa allevidenza di dirigenze raffazzonate, di scelte sbagliate effettuate da dilettanti quando non da veri e propri filibustieri travestiti da imprenditori. Su tutti, per, brilla la stella di Pietro Lo Monaco, vulcanico patron che dellAcr Messina ha raccolto le macerie, ne ha ricostruito i cocci, lha resa una societ seria prima ancora che una squadra, e in due anni ha ottenuto due promozioni. Nelle sue parole, e in quelle del figlio Vincenzo Lo Monaco, presidente della societ, c voglia di rivincita e fretta di arrivare Festeggiamenti in piazza per lAcr Messina (servizio fotografico Isolino) Pietro Lo Monaco con Renato Accorinti CALCIO. Acr Messina conquista la serie C grazie ad un vulcanico patron Ha raccolto le macerie, ne ha ricostruito i cocci, lha resa una societ seria prima ancora che una squadra. Oggi chiede la concessione per 99 anni del San FIlippo. Ma la politica... sicilia 18 Aprile 2014 centonove pagina 21 almeno in serie B. Un progetto per realizzare il quale allAcr Messina servir lappoggio della politica. E qui le cose si complicano. Perch, nonostante sulle tribune a festeggiare vittoria e promozione ci fosse il sindaco Renato Accorinti, che si dichiarato disposto a venire incontro alle esigenze della societ, la buona volont non basta: c bisogno di confrontarsi con politica e burocrazia. Lidea dei Lo Monaco concessione per 99 anni dello stadio San Filippo e delle sue pertinenze, condizione imprescindibile per accedere ai mutui del Credito Sportivo dando in garanzia limmobile, e per rendere la societ appetibile verso investitori partner. Il San Filippo, oggi, uno stadio che, solo per la messa a norma, necessita di poco meno di un milione di euro, e che presenta notevoli svantaggi logistici e strutturali. Lidea di Lo Monaco sarebbe una profonda ristrutturazione, riducendo la capienza a 30.000 posti e costruendone mettendo la copertura, non prevista in fase progettuale e non realizzata, e oggi imprescindibile. Proposte che, per lapprovazione, dovranno passare sotto il voto del consiglio comunale. Una bozza di regolamento di utilizzo delle attrezzature sportive gi stata predisposta dal dirigente Salvatore De Francesco, ed da qualche settimana sulla scrivania di Accorinti. Cosa prevede? Qui arrivano le cattive notizie. DI concessioni per pi anni, infatti, nella bozza non se ne parla. Larticolo 13, che norma la durata della concessione a titolo continuativo degli impianti, infatti, recita testualmente La concessione per luso continuativo di ciascun impianto, agli utenti che ne fanno richiesta, di norma corrispondente allanno sportivo, ma pu essere rilasciata anche per periodi pi brevi. Anche perch, nella bozza di regolamento, non si parla mai di gestione, ma solo di di concessione duso. Luso degli impianti sportivi comunali ha il suo fondamento in una concessione amministrativa, soggetta a tutte le norme che regolano questa materia anche per quanto riguarda lesecuzione di provvedimenti dautorit comunale. La concessione in uso dellimpianto d diritto a esercitare esclusivamente le attivit sportive indicate nella concessione stessa, spiega larticolo 4, che nei commi seguenti chiarisce cosa si intenda per uso continuativo. Sono continuative quelle che si riferiscono ad attivit certe che abbiano svolgimento per un periodo corrispondente lintera stagione sportiva ed agonistica, e che abbiano, di norma, inizio entro il 31 ottobre. Cosa significa tutto questo? Che una convenzione come quella ipotizzata da patron Pietro Lo Monaco non solo non ancora pronta, ma non lo sar nemmeno, presumibilmente, in tempi brevi. Di conseguenza, anche i tempi tecnici si allungheranno: la proposta sar preparata dal dirigente, verr fatta propria e quindi proposta dallamministrazione, quindi sar portata in consiglio comunale. Prima del voto del quale, sar esaminata nella competente commissione consiliare. Convenzione, Adamo: Ad oggi nulla di scritto MESSINA. Probabilmente si andr in deroga con unapposita clausola nella convenzione. A spiegare come si potr arrivare alla concessione per 99 anni ipotizzata da Lo Monaco, Piero Adamo, consigliere comunale di SiAmo Messina e presidente della commissione consiliare allo sport, che dopo Pasqua convocher il presidente dellAcr Messina Vincenzo Lo Monaco per discutere delle soluzioni da mettere sul tavolo. E chiaro che non si pu discutere di concessioni di un anno per una societ che punta in alto, bisogna fare altri ragionamenti che credo siano possibili, ad una prima lettura del regolamento. Il dramma - teme per Adamo - che ad oggi non mi sembra ci sia nulla di scritto. Convocheremo Lo Monaco anche per avere un confronto che, fino ad oggi, c stato solo col sindaco e non solo col consiglio comunale. (A.C.) ZOOM sicilia 18 Aprile 2014 centonove pagina 22 sicilia PER COMBATTERE GLI ODORI MOLESTI PROVENIENTI DALLE INDUSTRIE SAR UTILIZZATO UN SISTEMA DI MONITORAGGIO A CURA DELLARPA MILAZZO. A rischio i 4 milioni destinati agli interventi Il ministero scrive alla Regione e minaccia di revocare i finanziamenti che rimangono chiusi nel cassetto Bonifiche senza fondo DI GIANFRANCO CUSUMANO Milazzo. Larea Sin di Milazzo rischia di perdere un finanziamento di quattro milioni di euro da utilizzare per le bonifiche del territorio. I fondi destinati al sito di interesse nazionale sono disponibili da anni ma sarebbero stati spesi solo 250 mila euro. Lallarme stato lanciato dal sindaco di San Filippo del Mela, Pasquale Aliprandi, che ha ricevuto per conoscenza una lettera del Ministero dellAmbiente inviata al responsabile del dipartimento acque e rifiuti della Regione, Marco Lupi. Se i fondi non saranno spesi lo Stato li ritirer. Il tema delle bonifiche sul territorio ritornato dattualit dopo un convegno organizzato da Legambiente del Tirreno guidata da Pippo Ruggeri a cui sono intervenuti esperti che si sono confrontati sui dati contenuti nel dossier nazionale del cigno verde intitolato Bonifiche dei siti inquinanti: chimera o realt?. Nel nostro territorio sicuramente una chimera - dice Ruggeri - anzi noi abbiamo chiesto agli organi competenti di riproporre il piano del Sin aggiornato e di prevedere investimenti mirati con le reali esigenze del territorio. Gli interventi si dividono tra pubblici e privati. La Raffineria di Milazzo, ad esempio, lanno scorso ha presentato al Ministero un cronoprogramma di interventi che riguardano le aree circostanti agli impianti per un investimento di 13 milioni di euro che dovrebbero diventare 22 milioni complessivi. A fronte di ci Ram, che vuole chiudere quanto prima lintervento, ha chiesto al ministero un decreto d'urgenza per l' approvazione definitiva del progetto. A seguito dell'istituzione del Sin di Milazzo - di legge in una nota della Ram- a partire dalla presentazione della successiva approvazione del Piano di caratterizzazione ambientale (marzo 2008) la Raffineria Milazzo ha seguito scrupolosamente tutto l' intero processo previsto dalla normativa procedendo all' esecuzione delle indagini e poi alla redazione dell' Analisi di rischio (gi approvata nell' ottobre del 2013) e del progetto di messa in sicurezza operativo (Miso), ritenuto approvabile. Tale progetto viene applicato per siti con attivit di esercizio, rimandando alla cessazione delle attivit gli ulteriori interventi dimessa insicurezza permanente o bonifica. Nel documento - si legge - si fa riferimento anche al metodo utilizzato per eseguire la caratterizzazione dei suoli dell' intero stabilimento (sono stati eseguiti 699 sondaggi) e si specifica che nel caso delle acque di falda, dalla caratterizzazione iniziale del 2008-09 seguito un piano di monitoraggio idro-chimico che prevede l'esecuzione di campagne di monitoraggio con cadenza bimestrale e annuale che consentono di controllare nel tempo lo stato della qualit delle acque di falda. Eugenio Cottone, consigliere nazionale dellordine dei chimici ed esperto del comune di San Filippo del Mela, risulta fiducioso per gli interventi dei privati, pi che perplesso su quelli a carico del pubblico. A mio giudizio c una confusione di base legata alla mancata individuazione delle aree realmente inquinate e da bonificare - dice Cottone - si da per scontato che tutto il territorio inquinato ma non sono state fatte verifiche ad hoc. Sia la Raffineria che la centrale termoelettrica Edipower, invece, hanno gi fatto gli studi delle proprie aree e addirittura lEdipower ha avviato le opere gi da anni. Nel settore pubblico, invece, sono stati fatti troppi test vaghi e poche analisi reali, lo dico in qualit di consigliere nazionale dellordine dei chimici. I dati attualmente disponibili non danno un quadro completo ed esaustivo. Sono stati fatti controlli che in alcuni casi risultano fuorvianti e poco concreti. Secondo me bisogna individuare precisamente dove sono gli inquinanti per evitare interventi inutili. Effettuare test su fasce della popolazione precise con esami tossicologici e sugli alimenti. Impianti della raffineria di Milazzo Milazzo. Si chiama Odor-Prep il sistema che dovrebbe combattere i cattivi odori provenienti dagli impianti industriali del comprensorio di Milazzo. E stato deciso durante una riunione promossa dal sindaco di Milazzo sono intervenuti il direttore generale di Arpa Sicilia, Francesco Licata di Baucina, il responsabile della sede di Messina, Antonio Marchese, lassessore allAmbiente Salvatore Gitto, il sindaco di San Filippo del Mela Pasquale Aliprandi, e gli assessori di Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto e Pace del Mela. Il direttore generale di Arpa Sicilia, Francesco Licata di Baucina ha comunicato che nel giro di qualche mese trover attuazione proprio nel comprensorio di Milazzo il progetto per il monitoraggio in tempo reale della concentrazione di odori in atmosfera al fine di poter prevedere gli interventi (e qui si rende necessario colmare il vuoto normativo) per mitigare gli effetti e assicurare il rispetto del diritto alla salute dei cittadini. Si tratta del sistema Odor Prep che Arpa Sicilia porter avanti in collaborazione con lUniversit di Bari e che consente, attraverso lutilizzo di tecniche strumentali e procedure innovative di effettuare un controllo in tempo reale delle emissioni. Unattivit che comporter anche il coinvolgimento di alcuni cittadini, preventivamente individuati che agiranno come sentinelle olfattive e quando avvertiranno unesalazione industriale, dovranno digitare un codice, per far scattare la procedura di analisi condotta da un Centro di olfattometria dinamica. Una vera e propria rivoluzione rispetto al Canister ha detto il massimo esponente dellArpa siciliana che abbiamo deciso di far partire in maniera sperimentale a Milazzo viste le notevoli segnalazioni ricevute. PROGETTI Puzza di gas, ci pensa Odor Prep sicilia 18 Aprile 2014 centonove pagina 23 Piano rifiuti e aree protette, interrogazione di Idv MESSINA. Una interrogazione al Parlamento europeo stata presentata da Alessi e Mammola a nome di Italia dei Valori per sapere se a proposito del Piano Rifiuti della Sicilia, che interessa 23 impianti che ricadono in molti casi in zone protette dalla Rete Natura 2000, quali informazioni sono state fornite dallo Stato italiano e quali azioni si intendano intraprendere per la tutelare delle stesse. Tra gli impianti previsti, anche la discarica di Pace a Messina, indicata come un semplice impianto di biostabilizzazione, ma che ad una lettura pi attenta si configura come una vero e propria area di raccolta e trattamento rifiuti, che ad avviso delle associazioni ambientaliste Man e Italia Nostra e Wwf, andavano sottoposte a procedure di Via, valutazione di incidenza ambientale, anzich semplice screening. DISCARICA DI PACE BARCELLONA. I carabinieri sequestrano lazienda di lavorazione agrumaria Canditfrucht spa Otto misure cautelari per bloccare lo smaltimento illecito del pastazzo che finiva anche nel depuratore comunale. Quattrocentomila le tonnellate di liquami scaricate da una rete fognaria ad hoc Last Orange, scarti doro DI TIZIANA CARUSO Barcellona. Quattrocentomila tonnellate di liquami versati su una rete fognaria allestita ad hoc. Otto mila tonnellate di pastazzo smaltite illegalmente. Senza che nessuno se ne accorgesse, senza nemmeno una denuncia. Con un risparmio di circa 2 milioni di euro per unazienda barcellonese che opera nel settore agrumario. Questi gli elementi pi salienti delloperazione Last Orange avviata dai Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto e poi diretta dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina Camillo Falvo. OTTO MISURE CAUTELARI. Con laccusa di traffico illecito di rifiuti speciali non pericolosi sono stati disposti i domiciliari per Nunzio Calabr, rappresentante legale della Canditfrucht s.p.a, azienda barcellonese di lavorazione agrumaria e Sebastiano Conti Mammanica, proprietario dellomonima azienda agricola di Lentini, mentre un altro destinatario dello stesso provvedimento, Antonino Mazzeo, attualmente al 41 bis a seguito dell?operazione Gotha 4. Lobbligo di presentarsi davanti allautorit giudiziaria stato invece disposto per gli autotrasportatori Mario Pant di Mazzarr SantAndrea e per i barcellonesi Fortunato Arcoraci, Giovanni Floramo e Salvatore Crin. Mentre per Giuseppe Triolo, anchegli come Crin gi noto alle forze dellordine, stato disposto il divieto di dimora. LAST ORANGE. Lattivit investigativa ha avuto inizio nel gennaio 2012 quando i carabinieri del Longano hanno sequestrato unarea vicina al sottopassaggio delle Ferrovie dello Stato, trasformata nellennesima distesa di pastazzo. Da allora gli investigatori avevano iniziato a tracciare il traffico mezzi da e verso larea sequestrata, scoprendo altre discariche, per poi, col tempo, accorgersi che non si trattava dellunico metodo di smaltimento degli scarti agrumari. Sebbene sotto il profilo amministrativo lo smaltimento degli scarti della Canditfrucht risultasse avere le carte in regola, appostamenti e pedinamenti dei carabinieri hanno permesso di portare a galla ripetuti reati ambientali. In circa 3 mesi di monitoraggi, i Carabinieri hanno registrato 70 operazioni di trasporto e smaltimento illegale di rifiuti, di cui la met erano state effettuate dalla Trasport Line di Barcellona, societ intestata alla moglie, ma gi sequestrata lo scorso ottobre perch riconducibile ad Antonino Mazzeo, imprenditore originario di Terme Vigliatore ritenuto, da vecchia data, organico alla mafia del Longano. Due dei mezzi della Canditfrucht, tra laltro, erano gi stati sequestrati grazie allattivit del Nucleo Operativo Ecologico e del Nucleo Elicotteri di Catania, circa due anni fa a Lentini, proprio mentre i conducenti stavano scaricando il pastazzo nel bacino artificiale dellazienda agricola di Conti Mammanica. NON SOLO TERRA. La Canditfrucht, per, secondo gli investigatori, girava buona parte dei suoi scarti agrumari anche a quattro allevatori locali che avrebbero dovuto utilizzarlo come mangime e che, invece, una volta divenuto secco, lo bruciavano. E c di pi, perch, nonostante in alcuni casi gli stessi allevatori ricevessero quantit spropositate di scarti, persino 20 volte superiori al fabbisogno alimentare di ovini e caprini posseduti, il pastazzo prodotto era cos tanto che, secondo le indagini, veniva scaricato direttamente anche sui torrenti, soprattutto nei periodi di pioggia, in modo da farne disperdere velocemente le tracce. PASTAZZO SOTTACQUA. Gli inquirenti parlano persino in un impianto fognario costruito ad hoc, la cui realizzazione era stata autorizzata dal Comune e che accoglieva i reflui del pastazzo della Canditfrucht grazie a una convenzione che la societ di Nunzio Calabr aveva sottoscritto con la Barcellona Ambiente. Per mezzo della condotta interrata, lo scarto agrumario liquido si riversava nel depuratore comunale provocando per altro ripetuti malfunzionamenti e lo scarico in mare di reflui non depurati. Tutto questo senza che nessuno si accorgesse di nulla. Infatti Esclusivamente grazie allattivit investigativa dei Carabinieri si sono scoperti fenomeni tuttaltro che invisibili agli occhi dei pi - ha spiegato il procuratore capo Guido Lo Forte - senza un affettivo controllo da parte di soggetti che avrebbero potuto stoppare questi crimini allambiente. Per altro non nuovi alla zona del Longano, dove gi numerose aziende di lavorazione agrumi sono finite sotto la lente della Magistratura per lo smaltimento del pastazzo, businnes in cui, come documenta lindagine Vivaio, operava anche lattuale super pentito Tindaro Calabrese che, a partire dal 2006, risultava attivo nella commercializzazione, nel trasporto e nello smaltimento degli scarti. La conferenza stampa delloperazione Last Orange sicilia 18 Aprile 2014 centonove pagina 24 MESSINA. Ultimatum alla Regione sul rinnovo della convenzione con il centro per i disturbi alimentari Vertice tra i responsabili della struttura ed il sindaco Accorinti. Lallarme dellassociazione Korakan sulla sospensione del servizio unico per la Sicilia e la Calabria Anoressia, se chiude il Cerchio DI GIUSEPPE LOMBARDO Messina. Unautentica odissea. Lesperienza del Cerchio dOro, il centro messinese di diagnosi specializzato nella cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), stata finora costellata da difficolt amministrative, ostacoli frapposti da lungaggini burocratiche. Nato nellautunno del 2004 come progetto sperimentale su indicazione dellAsp, esso divenuto negli anni successivi unUnit Operativa, una realt in grado di fornire ai pazienti una struttura semi-residenziale efficiente, coordinata da unequipe desperti. Il centro, in linea coi parametri europei imposti dal Ministero, oggi considerato un polo deccellenza: costituisce unavanguardia in tutto il meridione e registra ogni settimana sei nuove richieste di visita, monitorando circa 290 pazienti. Allutilit clinica si aggiungono, pertanto, la produttivit economica ed il servizio sociale reso alla comunit, il tutto a fronte di 120.000 euro di spesa annua. Uninezia. Lattivit del centro per perennemente messa in discussione dal mancato rinnovo della convenzione regionale. Lundici agosto fissata la nuova deadline, lultima scadenza sancita dalla stessa. Se entro quel termine lassessorato regionale non dovesse prendere alcuna iniziativa, allora si andrebbe incontro ad un inevitabile effetto domino: verrebbero interrotti i finanziamenti con la consequenziale sospensione della continuit terapeutica. Una scelta sciagurata, che gi in passato ha compromesso il percorso di recupero iniziato da parecchi utenti. Proprio per questo motivo, Luned 14 lassociazione Korakan una realt che d voce alle famiglie dei ragazzi afflitti da bulimia e anoressia ha incontrato il sindaco Accorinti a Palazzo Zanca, chiedendo al primo cittadino un impegno effettivo, una concreta azione diplomatica presso le istituzioni regionali. Non possiamo fare come gli struzzi, bisogna dar voce al nostro malessere. Non possiamo ignorare il diritto alla tutela della salute, un diritto costituzionale, sospendendo e riattivando ciclicamente un servizio che di vitale importanza non solo per i messinesi, ma per i siciliani e per i calabresi tutti, spiega la presidente Rita Sasso. Accorinti ha ascoltato attentamente le istanze dellassociazione, promettendo il supporto della giunta: oltre alla prevenzione, serve la cura vera e propria per chi affetto da questi disturbi e le istituzioni non possono restare silenti spettatori di fronte a patologie che reclamano qualcosa in pi della mera assistenza ambulatoriale. Colpisce, in tal senso, la testimonianza di F.M.: Ero soddisfatta ed orgogliosa di quei chili che andavano via. Ma poi, col tempo, ho capito che lunica cosa che scendeva non era un numero, ma me stessa, quello che ero, quello che volevo essere, quello che volevo diventare, quello cui ambivo. Stavo perdendo di vista la mia anima. Le fa eco M.T.F., che non a caso pone lattenzione sullimportanza strategica del Cerchio e sulle incognite a venire: E un problema che avanza, che ci divora, vogliamo sapere verso quale futuro intendano destinarci. A chi rivolgersi I disturbi del comportamento alimentare sono malattie psichiatriche che costituiscono una emergenza sanitaria, soprattutto nella fascia giovanile. Le campagne di prevenzione sono indubbiamente utili, ma esse da sole non bastano. Ecco perch il confronto, le visite mediche, lazione di monitoraggio, assumono centralit. Di seguito riportiamo i contatti del centro specialistico sito a Messina, in Via SantElia, e dallAssociazione presieduta dalla dottoressa Sasso. Associazione Korakan: korakane.me@hotmail.it , Pagina Facebook: https://it- it.facebook.com/korakane.messina.9 Cerchio d'Oro, Tel: 0903653258 / 23 / 69 - Fax: 0903653233 ORARI AMBULATORIO. LUN-MER: 08:30 - 20:00; MAR, GIO, VEN: 08:00 - 14:00 Altri link utili: www.disturbialimentari.info Numero verde sos dca: 800180969 CONTATTI Epidemia sociale L'anoressia, il pi mortale tra i disturbi alimentari, dopo l'adolescenza. Inizia in maniera preoccupante a comparire anche nell'infanzia, complice una pubert che arriva prima in tutti i Paesi occidentali. Anche in Italia si iniziano a registrare dati allarmanti: le pazienti sotto i 14 anni in cura sono sempre di pi, al punto che la Regione Toscana ha mappato i ricoveri in 22 strutture del suo territorio che attraggono pazienti dal Centro e dal Sud Italia. Le cifre sono terribili: Tra il 2005 e il 2011 si avuto un aumento del 68,7% di ricoveri per disturbi alimentari nella prima infanzia. Un dato da osservare con molta attenzione. Secondo gli esperti ci troviamo di fronte a una vera epidemia medico-sociale, con una media che si abbassa sempre di pi sul fronte et. Ci sono ricoveri anche di bimbi di sette e otto anni. I maschi sono aumentati, ma restano assai meno rispetto alle femmine. CONTATTI economia 18 Aprile 2014 centonove pagina 25 START-UP. Ecco cosa prevede il piano industriale della cooperativa Birrificio Messina Un milione per gli investimenti dei primi quattro anni, bottiglie sugli scaffali in autunno. I fondi arriveranno da piattaforme europee e nazionali, crowd funding, tfr dei dipendenti e Crias Avanti a tutta birra DI ALESSIO CASPANELLO MESSINA. Quattro anni di start up dalla prima bottiglia, prevista a fine settembre. Investimento previsto per questi primi quattro anni di 969.300 euro al netto dellIva. Produzione a regime (terminato il periodo di start up) di 25.000 ettolitri. Sedici unit occupate. Mercato di riferimento iniziale Sicilia e Reggio Calabria, con un prima fase in cui si privileger la distribuzione diretta e quindi si dar di fine rapporto). Quattrocentomila euro arriveranno dalle piattaforme nazionali e comunitarie a favore delle cooperative: dal Belgio si attinger ai fondi della Soficatra, societ di capitali di rischio per leconomia sociale e solidale, mentre in Italia saranno a disposizione i fondi di Cfi, (Cooperazione Finanza Impresa), una societ cooperativa per azioni che opera come investitore istituzionale nella promozione delle imprese della cooperazione. I circa ottocentomila euro di capitale di rischio, che serve a coprire gli investimenti iniziali, saranno garantiti con i circa centomila euro che si prevede arriveranno dalla raccolta di fondi in citt promossa da Fondazione di Comunit di Messina e lanciata dal segretario generale Gaetano Giunta dall'Horcynus Fest nellagosto del 2013. Lavoratori, piattaforme e crowd-funding, quindi, saranno i soci sovventori dellavventura, e divideranno cos il rischio dimpresa. Buona notizia per i sedici ex Birra Messina, che non avranno bisogno di ulteriore indebitamento a parte il conferimento del Tfr. Per arrivare al milione circa necessario per lavvio della produzione, sono necessari altri duecentomila euro. Per arrivare alla cifra mancante, sar acceso un mutuo dal fondo per lartigianato. A mettere materialmente i 200mila euro provveder la Crias, attingendo dal capitolo di spesa dedicato al fabbisogno finanziario delle start-up. COSTI & RICAVI. Come si sosterr la cooperativa? Secondo il piano industriale, che pianifica costi di produzione, ricavi e utili fino al 2017, a regime i costi di produzione ammonteranno a 2.640.573 euro allanno, mentre il valore della produzione sar di 2.906.840, con un utile al netto delle imposte di 176.232. Essendo una cooperativa, il Birrificio Messina non distribuir dividendi ai soci lavoratori. Lutile verr quindi accantonato nello stato patrimoniale e redistribuito in investimenti. MESSINA. La prima bottiglia? Arriver sugli scaffali tra fine settembre e inizio novembre, e uscir fuori dai due capannoni da mille metri quadrati ciascuno che il birrificio Messina ha ottenuto a Larderia, nella zona industriale. Nei costi iniziali, coperti dal milione di euro circa di capitale iniziale, sono compresi anche i macchinari necessari alla produzione: lipotesi iniziale di un gentlemes agreement con la Triscele, per la cessione dei macchinari ormai da anni spenti e coperti di polvere dello stabilimento storico della ex birra Messina, al momento non ha avuto futuro, anche se il discorso non chiuso in maniera netta, e se ne potrebbe riparlare. Ironia della sorte, lo stabilimento di via Bonino, sul quale la famiglia Faranda (proprietaria dello stabile, della Triscele e fondatrice dello storico marchio Birra Messina) aveva scommesso parecchio, oggi fermo al palo. Allepoca dello stop della produzione della Triscele, la famiglia Faranda aveva chiesto un cambio di destinazione duso che consentisse di abbattere lo stabilimento e di costruirci sopra appartamenti: condizione senza la quale, disse allepoca Francesco Faranda, non si sarebbe potuto procedere allindividuazione di un capannone dove continuare a produrre in maniera pi conveniente. Dopo un lungo tira e molla, il consiglio comunale ha concesso il cambio di destinazione duso, ma la produzione non ripartita, e alla scadenza dei due anni di cassa integrazione, i lavoratori sono rimasti disoccupati. Sullarea, per, stato posto un vincolo etnoantropologico e, a oggi, i lavori di demolizione non sono nemmeno iniziati. (A.C.) ZOOM LO STORICO STABILIMENTO AL CENTRO DI UN PROGETTO DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE. MAI PARTITO Via Bonino? Al palo particolare attenzione al territorio della citt di Messina. Dopo la fase degli annunci, il sogno del Birrificio Messina inizia a diventare realt. Mettendo su carta i primi numeri. IL PIANO INDUSTRIALE. Poco meno di un milione di euro per iniziare, dunque. Da dove arriveranno? Trecentomila euro sono il capitale direttamente impegnato dai sedici soci, ex dipendenti della Birra Messina prima e della Triscele dopo, che hanno messo sul piatto i loro Tfr (trattamento Gaetano Giunta Francesco Faranda I soci lavoratori del Birrificio Messina economia 18 Aprile 2014 centonove pagina 26 IL COMUNE DI PALERMO, LA PROVINCIA E LA CAMERA DI COMMERCIO VENDONO LE QUOTE DI GESAP. IN PRIMA FILA CORPORACION AMERICA MESSINA. Scontro a colpi di carta bollata tra Provincia e Sogas Il commissario Romano chiede un milione di euro dalla societ che gestisce laeroporto di Reggio Calabria. E smentisce progetti nella Valle del Mela Citazioni in volo DI GIANFRANCO CUSUMANO Messina. La Provincia non ha interessi a favorire alcun progetto di aeroporto nella Valle del Mela rispetto a quello di Reggio Calabria. Fino a quando rester alla guida dellente non sar promossa questo tipo di struttura nel territorio provinciale. Filippo Romano, commissario straordinario della Provincia regionale di Messina chiarisce la sua posizione rispetto alla polemica esplosa dopo lo scontro con la Sogas. Ormai guerra a colpi di carta bollata tra la Provincia regionale di Messina e la societ che gestisce laeroporto Minniti di Reggio Calabria. Se da un lato Carlo Alberto Porcino, amministratore della societ reggina, accusa i messinesi di lavorare per far fallire la struttura aeroportuale a favore di un progetto di aviosuperfice nella Valle del Mela, dallaltro, Filippo Romano, commissario straordinario di Palazzo dei leoni, conferma la volonta di dismettere le quote azionarie e risponde con un atto di citazione. Il commissario Filippo Romano non solo non ha intenzione di pagare il debito di 380 mila euro che la Sogas contesta con tanto di decreto ingiuntivo, ma ha citato la Sogas alludienza che si terr il 18 luglio al Tribunale di Catanzaro, sezione specializzata in materia dimpresa. Secondo latto, a firma degli avvocati dellente Salvatore Giamb, Fabio Svavara e Guido Barbaro, addirittura bisogna dichiarare indebiti i versamenti effettuati dallente nel corso degli anni pari a un milione di euro che richiede indietro con tanto di interessi e rivalutazione legale. Secondo i legali, la Provincia di Messina non ha prestato alcun consenso alla ricapitalizzazione deliberata dallassemblea straordinaria dei soci Sogas del 15 maggio 2010, dunque si chiede al Tribunale di dichiarare nullo e privo di effetti il consenso oltre allaccordo di sottoscrizione delle azioni tra la Provincia e la societ. La Provincia sta dismettendo numerose partecipazioni nei vari settori per questioni economiche e di opportunit. Nello specifico lente non ha alcuna competenza sui trasporti aerei -continua Romano - dunque si sta muovendo esclusivamente in base a questo principio. Al di la delle questioni burocratiche e degli atti che sto portando avanti a tutela dellente che rappresento, posso dire che sarebbe un bene per tutti avere un Aeroporto dello stretto efficente, ma se si raggiunge nello stesso tempo di Catania, i prezzi sono nettamente superiori, i voli limitati, credo che le colpe di un simile risultato e di un possibile fallimento non possono essere addebitati alla Provincia regionale di Messina. Romano ha preso parte anche ad un tavolo sui trasporti a cui hanno seduto gli amministratori di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Si discusso di Metromare, Ferrovie, Aeroporto, Porti di Tremestieri e di Giammoro. Io non prendo posizioni politiche ma se mi coinvolgono credo che non possa fare altro di rappresentare lente ed affiancarmi alle loro decisioni dice Romano. A contestare lincontro Porcino. Dal nostro punto di vista, piuttosto, ci sono fondati motivi per ritenere assolutamente pretestuosa una simile iniziativa - spiega lamministratore della Sogas - lennesimo tassello che si aggiunge ad un mosaico che ormai si va delineando di giorno in giorno. Mi domando infatti chiosa Porcino - se per caso dietro tutti questi tentativi di danneggiare la Societ di Gestione dellAeroporto dello Stretto non vi sia linteresse a farci fallire a tutti i costi Forse sullo sfondo ci sono gli interessi legati alla realizzazione di una societ unica aeroportuale? Oppure, ancora, gli interessi legati al sogno dellaviosuperficie da realizzarsi in quel di San Filippo sul Mela? Un opera pubblica, lo ricordiamo, per il cui studio di fattibilit, lo stesso Commissario Romano, ha gi appunto previsto nella sua programmazione di spendere circa trecentomila euro di soldi pubblici, anzich pagare i debiti che lente da lui rappresentato ha nei nostri confronti. Romano chiarisce, anche in questo caso la sua posizione. Il progetto di aeroporto di cui parla oggetto di un contenzioso con chi lo ha firmato perch, essendo un dirigente interno, non riteniamo debba essere pagato. La previsione di spesa a cui si riferisce Porcino riguarda la spesa di 280 mila euro prevista nella terza annualit del Piano triennale delle opere pubbliche che mi sono ritrovato all insediamento e che non stata tolta in attesa che si definisca il contenzioso col progettista. Palermo. L'iter per la cessione delle quote e le manovre per mettere le mani sullo scalo gi iniziato.E partita la privatizzazione della Gesap, la societ che gestisce l'aeroporto di Palermo e in prima fila ci sono gli argentini della Corporacion America, che addirittura vorrebbero partire da Punta Raisi per allargarsi a tutti gli altri scali della Sicilia. Corporacion America, guidata dall'imprenditore armeno Eduardo Eurnekian, ha gi nel suo portafogli 51 aeroporti tra Sud America e Europa e sono appena entrati nella compagine dell'Airgest, la societ di gestione dell'aeroporto di Trapani. Gli argentini puntano anche a Lampedusa e Pantelleria, e vorrebbero mettere la mani sulla Sac, societ di gestione degli scali di Catania e Comiso. A fargli concorrenza, per ci sono anche i fondi di investimento Emirati Arabi e il gruppo di Vito Gamberale. A cedere le quote saranno Comune, Provincia e Camera di commercio. I conti della Gesap non brillano in questo momento. Il valore delle azioni si attesta intorno ai 200 milioni di euro. I soci sperano d'incassare almeno il doppio. Lintento degli amministratori comunali quello di vendere in un'unica soluzione tutto il pacchetto evitando eventuali diritti di prelazione da parte di piccoli soci privati. Tra i piccoli azionisti vi sono la Regent srl, a sua volta partecipata dalle Assicurazioni generali, la Resigest dell'imprenditore palermitano Rosario Basile e, con appena lo 0,02 per cento, l'avvocato sardo Paolo Angius e l'Orfeo Immobiliare di Carlo Margiotta. R.C. DESIGNAZIONI Punta Raisi parla argentino Al tecnico Majorana si diventa piloti Milazzo. Laeroporto del Mela probabilmente non si far mai, ma l'I.T.T.S. Ettore Majorana di Milazzo, anticipa i tempi e presenta il nuovo indirizzo "Trasporti e logistica - conduzione del mezzo aereo" (ex Aeronautico). Il corso, che partir il prossimo anno scolastico, stato presentato dal preside Stello Vadal, alla presenza del sindaco di Milazzo Carmelo Pino, il Tenente Colonnello Rocco Massimo Zaffarana, il Colonnello Pilota Alessandro Amendola,e la professoressa Pina Tortorici, responsabile del corso. MILAZZO A sinistra Carlo Alberto Porcino A destra Filippo Romano cartella clinica informatizzata, ossia un sistema di monitoraggio di base, che consente di racchiudere e contenere informazioni del paziente: storia clinica, eventuali allergie, vaccinazioni, sieropositivit, terapie, abitudini di vita, occupazione lavorativa, eventuali problemi familiari o sociali, oltre a un'anamnesi ostetrico-ginecologica per la donna. Lanalitico rapporto sullo stato di salute del degente pu essere fruibile anche in telemedicina e gestito dai paziente utente di sistemi USB. 18 Aprile 2014 centonove pagina 27 economia DI VINCENZO LOMBARDO Messina. A Canneto, frazione del comune siciliano di Lipari, nel 1930 nasce Fulvio Ferlazzo. In quellanno lisola era un luogo di confino politico. Il padre entra in contatto con la pi eminente intellighenzia antifascista ivi ristretta. Conosce uomini del calibro di Umberto Terracini, Ferruccio Parri, Sandro Pertini, Ernesto Rossi dai quali si imbeve di uno straordinario sentimento democratico e socialista. Matura cos in lui una invincibile passione politica che lo porter, allindomani dello sbarco americano in Sicilia, a trasferirsi al nord, dove si combatte per la libert del paese. Si porta dietro la famiglia e si trasferisce a Molinella in Emilia dove si arruola nelle brigate partigiane. Il giovane Fulvio, a soli 14 anni, insieme al fratello, segue le orme del padre e si butta a capofitto nella guerra patriottica con il ruolo di staffetta partigiana. A fine 1944, durante un rastrellamento a Ferrara, Fulvio viene catturato dalle SS. Destinato ad un campo di concentramento, viene liberato durante la traduzione in Germania da un commando partigiano. Tornato in libert riprende il suo posto nella resistenza. Al termine della guerra di liberazione gli viene conferita lalta onorificenza della Croce al Merito di Guerra. Tornato a Messina riprende gli studi e si laurea a pieni voti nel 1957 in Medicina e Chirurgia. Nel 1964 si specializza in Ortopedia e Traumatologia dellApparato Motore allUniversit di Roma col massimo dei voti. Quindi si reca al Rizzoli di Bologna dove collabora col Prof. Raffaele Zanoli, insigne maestro dell'ortopedia e brillante chirurgo, che ha legato il suo nome ad interventi originali e pioneristici in materia di trapianti ossei. Nel 1969 inizia il suo lavoro universitario come docente in Patologia Speciale Chirurgica e Propedeutica Clinica. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, fu tra i primi ad utilizzare la tecnica svizzera della AO nella riduzione e sintesi delle fratture . Svolse la sua RATING ECONOMICO SOCIALE (0 a 10): 7,50 - Storia ultra decennale: 8 - Andamento economico: 10 - Rapporto Occupazione /Territorio Partner di Iniziative Sociali: 8 - Sponsor Attivit Sportive: 4 LA SCHEDA UOMINI&BUSINESS. La Clinica ortopedica insignita del certificato di qualit internazionale The Joint Commission premia gli investimenti di una struttura allavanguardia per tecnologia e tecniche terapeutiche Cot, una spa dEccellenza attivit ortopedica nella struttura da lui stesso creata: C.O.T. (Cure Ortopediche Traumatologiche) ubicata inizialmente in via Risorgimento e a partire dal 1973 presso la nuova sede realizzata in via Ducezio. Negli anni 80 torna a Messina, in veste di allenatore della squadra di calcio cittadina il suo compaesano e amico Franco Scoglio, che, memore del suo valore scientifico, lo vuole al suo fianco come medico sportivo. Nella veste di medico della societ sportiva, Fulvio Ferlazzo sperimenta le tecniche pi innovative nel campo della Traumatologia. Le societ di calcio pi blasonate tentano di copiarne le tecniche terapeutiche. In breve tempo il centro divenne uno dei pi famosi e apprezzati punti di riferimento nazionale di medicina sportiva pluridisciplinare. Egli esercit la sua attivit fino al 1985 allorquando una patologia neoplastica spense le sue energie. Oggi la Cot continua, grazie allimpegno del figlio, Marco Ferlazzo, ad essere una struttura sanitaria privata Polispecialistica accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale ad indirizzo Ortopedico- Traumatologico, Internistico, Cardiologico, Vascolare, Oculistico e Riabilitativo. L'Istituto autorizzato e accreditato per 91 posti letto di attivit assistenziale, di cui 8 indistinti di day hospital- day surgery, cos distribuiti: Unit Funzionale di Medicina Generale (16 posti letto); Unit Funzionale di Chirurgia Vascolare (4 posti letto); Unit Funzionale di Riabilitazione (29 posti letto); Unit Funzionale di Cardiologia (6 posti letto); Unit Funzionale di Ortopedia e Traumatologia (26 posti letto); Servizio di Terapia Intensiva Post Operatoria (2 posti letto). Al termine di una approfondita verifica, condotta, dal 3 al 7 febbraio di questanno, da un team di esperti provenienti dalla sede di Chicago della Joint Commission International, braccio internazionale di The Joint Commission (USA), organizzazione non governativa e non profit che da oltre 75 anni testa lefficienza delle strutture sanitarie nel mondo, la Cot stata insignita del Certificato di Sanit dEccellenza Internazionale, riconoscimento dato a quelle strutture sanitarie che sanno ancorare levoluzione della metodica dintervento a parametri qualitativi oggettivi riconosciuti e osservati in tutto il mondo. La Cot, a seguito dei copiosi investimenti effettuati, ha introdotto la Tanti investimenti sostenuti dalla liquidit C.O.T. Cure Ortopediche Traumatologiche una societ per azioni. Capitale sociale euro 312.000 suddiviso tra Gabriella Ferlazzo 45,63%, Marco Ferlazzo 18,13% (presidente del CdA), Les Trois Effe Srl (Cap. sociale euro 100.000 socio unico Marco Ferlazzo) 36,25%. Nel 2012 il fatturato realizzato ammonta a euro 11.978.000, poco pi di quello dellanno precedente. Il risultato gestionale ampiamente positivo (Mol) euro 1.533.000 in aumento del 12% su quello del 2011. Utile finale desercizio euro 392.000. Dipendenti 149 unit. Elevata liquidit: euro 2.195.000. Cash flow positivo attestatosi a quota euro 1.041.000. La societ ben patrimonializzata. Il P.N. misurato in euro 11.237.000 ed elevato il grado di equilibrio finanziario. Lindebitamento finanziario irrisorio, ininfluente sul patrimonio. Il che significa che gli investimenti sono tutti sostenuti dalla liquidit aziendale. Buono il ROE 3,4%. La societ una campionessa di solidit, attesa la prevalenza di mezzi propri pari al 60% del fabbisogno finanziario. Outlook: Positivo. ANDAMENTO ECONOMICO LEGALMENTE PUBBLICA GLI AVVISI ED ESITI DI GARA DAPPALTO SU CENTONOVE PER CONTATTARE LA REDAZIONE CHIAMA I SEGUENTI NUMERI: 090.9430208 - 9430206 fax 090.9430210 - 090.9430211 RICHIEDI PREVENTIVI ANCHE VIA E-MAIL A: centonove@centonove.it SETTIMANALE DI POLITICA, CULTURA, ECONOMIA I.P.A.B. CASA DI OSPITALITA' COLLEREALE Avviso di gara - CIG 56749805A4 AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE, I.P.A.B. CASA DI OSPITALITA'COLLEREALE, via Catania is. 41 - 98124 Messina; servizio gare: tel.090/696696 fax 090/692379, casa.di.ospitalita.collereale@pec.it Affidamento del servizio sociale professionale, di servizi vari di assistenza alla persona e medico-infermieristici nei Reparti della Casa. Luogo esecuzione: Messina. Quantitativo o entit dell'appalto; Euro 720.697,00. Termine di esecuzione; 24 mesi dalla data di stipula del Contratto. INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO. Condizioni di partecipazione: tutti i soggetti che abbiano i requisiti richiesti dagli artt.11 e 12 del bando di gara. PROCEDURA APERTA ai sensi dell' ART. 55 COMMA 5 DEL DECR. LGS. N. 163/2006 E S.M.I. Criteri di aggiudicazione; art. 83 comma 1 del D.L. n. 163/2006 e s.m.i. Termine per la presentazione delle offerte; 28/05/14 ore 11:00 Apertura plichi: terzo giorno successivo al termine di scadenza della presentazione delle offerte ore 11:00. ULTERIORI INFORMAZIONI: www.collereale.it Qualifica sottoscrittore bando; R.U.P. Dott. Giuseppe Turrisi Firma sottoscrittore bando; Dott. Giuseppe Turrisi Giochi pericolosi Il gioco implica divertimento e sfida con se stessi, tocca piani delicati come lautostima o la competitivit come grattare un cartoncino o azionare una slot machine. Purtroppo tende a crescere anche nella nostra citt la Ludopatia, cio lincapacit di resistere allimpulso di giocare dazzardo e di fare scommesse pur essendo consapevoli delle gravi conseguenze che possono derivarne. Si tratta di una malattia che oltre ad irretire le singole persone, affligge le loro famiglie e spesso anche intere aziende, le cui risorse economiche vengono rapidamente prosciugate dal gioco. Contro questa piaga stato presentato un apposito Decreto del Ministero della Sanit che, pi ancora di reprimere, punta a promuovere laccesso consapevole, responsabile e misurato al gioco, per prevenire e contrastare linsorgere della dipendenza patologica. A chi invece ne psicologicamente soggiogato, la legge proposta vuole assicurare il trattamento terapeutico e il recupero psicologico e sociale. Francesco Suria Esperto legale CONSUMATORI economia 18 Aprile 2014 centonove pagina 28 CONFINDUSTRIA SICILIA Montante riconfermato PALERMO. Antonello Montante stato confermato alla guida di Confindustria in Sicilia per il prossimo biennio. Lo ha deliberato, allunanimit, la Giunta che si riunita oggi a Palermo. Confermati anche i quat- tro vicepresidenti: Giuseppe Catanzaro; Domenico Bonaccorsi di Reburdone; Ivo Blandina; e Antonino Salerno, che mantiene anche lincarico di Tesoriere. Montante, tra i protagonisti della svolta antiracket dell'associazione degli industriali siciliani, ha annun- ciato nei giorni scorsi che Confindustria Sicilia si co- stituir in giudizio nei processi intentati dalle im- prese che si sentono vessate dalle banche per via del mancato accesso al credito pur avendone i requisiti. NOMINE Mancuso allEni. Anzi allEnel PALERMO. Le donne sono sempre state il suo punto debole. Memorabili le foto della liason con la bionda Valeria Marini... E anche ora sullo sfondo della polemica c una donna, stavolta della fi- nanza. E finito su tutti i giornali, infatti, il no del manager di SantAgata Militello Salvatore Man- cuso per qualche ora indicato come consigliere del- lEni che ha rifiutato di sedere accanto al nuovo pre- sidente Emma Marcegaglia. Il numero uno del fondo Equinox ha piantato una grana colossale, proprio perch ostile allimprenditrice nel mirino per un potenziale conflitto di interessi relativo agli intrecci fra Eni e lazienda di famiglia. Detto fatto, Mancuso si ritrovato inserito in unaltra lista, quella del Cda dellEnel, probabilmente anche con lincarico di vice presidente del gruppo. Il ministero dellEconomia ha comunicato che il nome di Man- cuso era finito per errore nella lista di Eni ma tanti gli osservatori che non ci hanno creduto. NOMINE DI SALVATORE CIFAL Scompare nel 2013 il pesce fresco dalle tavole degli italiani con un calo delle quantit acquistate che raggiunge il 15% per i calamari e il 14 per le alici, ma riduzioni si registrano anche per i polpi (-10%), le trote (-9%), cozze (-6%) merluzzi (-4 %) mentre a crescere sono solo le triglie (+6%). E quanto emerge da una analisi di Coldiretti Impresa-Pesca sugli effetti della crisi sui consumi di pesce degli italiani sulla base dei dati Ismea relativi al primo trimestre del 2013, in occasione di slow fish. Complessivamente - sottolinea Coldiretti Impresa-Pesca - si verificato un crollo delle quantit di pesce fresco acquistate dalle famiglie italiane del 5,1 per cento anche per effetto del fatto che si ridotto del 6 per cento il numero di famiglie che ha lo messo nel carrello della spesa nel corso del trimestre. La crisi - continua Coldiretti Impresa-Pesca - fa scendere i consumi di pesce degli italiani al di sotto dei limiti di guardia su valori stimati sotto i 20 chili a testa allanno, nettamente inferiori a quelli degli altri partner comunitari con sbocchi sul mare come il Portogallo (oltre 60 chili di consumo pro capite annuo), la Spagna (49 chili a persona allanno ) e la Francia (oltre 33 chili a persona allanno). Ad essere danneggiati non sono soli i consumatori ma sostiene Coldiretti Impresa-Pesca - anche i pescatori italiani che oltre alla riduzione degli acquisti devono affrontare il ritardo di oltre quattro mesi nei pagamenti dei fondi alle imprese di pesca che hanno effettuato il fermo biologico nel 2012 . il problema di questi debiti dello Stato che rischia di affondare la flotta italiana si somma continua Coldiretti Impresa-Pesca - a quello della mancata erogazione della cassa integrazione straordinaria (Cig) ai marinai imbarcati sui pescherecci che hanno rispettato lo stop alle attivit di pesca nellestate scorsa. Ad oggi non sono state liquidate pi del 20% delle imprese che hanno diritto al premio per il fermo. In questa situazione di totale incertezza sottolinea Coldiretti Impresa Pesca - difficilmente si potr nuovamente parlare e ragionare di fermo tecnico per lanno 2013. Al momento pensabile effettuare il fermo solo con la chiusura delle aree di ripopolamento senza il blocco delle imbarcazioni, le quali non potranno pi sopportare prolungati periodi di inattivit se non debitamente e tempestivamente sostenuti. Dovranno anche essere chiarite alcune strane situazioni verificatesi nei pagamenti del fermo 2012 nello scorso mese di dicembre, dove compartimenti marittimi, che hanno concluso il fermo con anticipo su altri, si sono visti non pagare il premio alle imprese ( il caso del Friuli Venezia Giulia e dellEmilia- Romagna), il tutto a vantaggio e di compartimenti situati in seconda fascia. Un problema che ha penalizzato i compartimenti del nord Adriatico. Fa eccezione la questione del compartimento di Pescara il quale ha una situazione del tutto particolare. Il settore resta in attesa di conoscere dallamministrazione i tempi di appostamento delle risorse sui capitoli di spesa e le indicazioni circa levasione delle pratiche dello scorso anno. Lamministrazione ha promesso lo sblocco delle somme del fermo 2012 entro e non oltre il prossimo mese di giugno, per evitare eventuali tensioni con il nuovo fermo della flotta. La flottiglia peschereccia italiana - conclude Coldiretti Impresa Pesca - conta 13.500 imbarcazioni. Approvato dallAgenzia delle Entrate, il modello 730 per lanno 2014, che permette ad alcune categorie di contribuenti di avvalersi dellassistenza fiscale per la predisposizione e la presentazione della dichiarazione dei redditi. I Consulenti del Lavoro, intermediari abilitati allinvio telematico, sono a supporto dei contribuenti per la consulenza e lassistenza sia nella fase dinvio del modello, sia nella predisposizione dello stesso. Il modello 730 questanno presenta alcune novit importanti e innovative. La prima sicuramente la possibilit di utilizzare tale modello dichiarativo anche in assenza del sostituto dimposta. Quindi i lavoratori dipendenti che non hanno pi un sostituto dimposta, come quelli che hanno cessato il rapporto di lavoro senza trovare un nuovo impiego, possono presentare il Modello 730 a un Caf o a un professionista abilitato. Tali contribuenti possono pagare limporto dovuto al fisco utilizzando i servizi telematici dellAgenzia delle Entrate o tramite bollettino postale o bancario. Se invece, dalla liquidazione delle imposte scaturisce un credito, questo potr essere rimborsato in pochi mesi direttamente sul conto corrente dellinteressato. Questanno ci sono alcune variazioni circa le agevolazioni fiscali per i figli a carico che passano da 800 euro a 950 euro, quella per figli di et inferiore a 3 anni sale da 900 euro a 1.220 euro, e quella aggiuntiva per ogni figlio disabile passa da 220 a 400 euro. Viene riconfermata la detrazione del 50% per le spese relative ad interventi di recupero del patrimonio edilizio sostenute nellanno 2013, fino ad un ammontare non superiore a 96.000 euro per unit immobiliare, eseguiti dal 26.6.2012 al 31.12.2014. Viene, invece, introdotto un ulteriore eco bonus su mobili e grandi elettrodomestici (di classe energetica A+), valido per chi ha iniziato i lavori di ristrutturazione dopo il 6 giugno 2013. La detrazione si conferma al 50% in 10 anni, su un massimo di 10.000 euro. Lultima novit importante riguarda, invece, le compensazioni dimposta che potranno essere effettuate per lutilizzo di crediti che scaturiscono dal modello 730 per ridurre altre imposte versate con il modello F24 (Tares, Imu). Per quanto concerne le scadenze ricordiamo che il modello 730 va presentato entro il 30 aprile al sostituto dimposta o entro il 31 maggio tramite Caf, o professionista abilitato alla trasmissione telematica. NOTIZIE DAI CONSULENTI DEL LAVORO Modello 730/2014, tutte le novit Crisi, addio pesce in tavola QUI EUROPA. Lanalisi della Coldiretti sul crollo degli acquisti delle famiglie PREMI. VINITALY 2014 Flora Mondello conquista la medaglia di Cangrande Medaglia di Cangrande per Flora Mondello, donna del vino che ha portato i rossi, i bianchi e i ros siciliani in tutto il mondo. Flora, imprenditrice e brand manager di Gaglio Vignaioli, stata insignita del premio Benemerito della viniviticultura italiana ad apertura del Vinitaly 2014. L'azienda, tra Oliveri e Scala di Patti, portata avanti da Flora Mondello secondo precise linee guida. Anzitutto la sublimazione, nei suoi vini, di tutti i valori del territorio. Poi il valore aggiunto della scelta di famiglia, che ha investito nella terra mentre tutti viravamo verso business che nulla "restituivano" al territorio, scegliendo di rimanere, mentre tutti scappavano, costruendo il futuro per la propria figlia l dove sua madre e suo nonno avevano gettato le radici della loro famiglia e di Gaglio Vignaioli. centonove pagina 29 18 Aprile 2014 poster MURALES DI UMANIT VARIA MONTALBANO ELICONA. Scontro sulla propriet del Palazzo reale. Il comune accusato di averlo ceduto alla Soprintendenza Il sindaco Taranto difende la scelta: E un atto tecnico per ottenere fondi europei. Il monumento rimane nella nostra disponibilit Il castello mio. Anzi, no DI PAMELA ARENA Montalbano Elicona. Tutti insieme per riappropriarsi del castello Federico II. Grande partecipazione allassemblea organizzata dal gruppo consiliare di opposizione Per Montalbano e dal movimento politico Anno Zero per discutere il passaggio di consegne del Castello Federico II alla Soprintendenza ai Beni Culturali deciso con una delibera di giunta. I consiglieri di opposizione e alcuni membri del movimento Anno Zero hanno evidenziato come la delibera che decreta la perdita del castello in favore della Soprintendenza sia da considerarsi illegittima visto che non stata sottoposta allapprovazione del consiglio comunale e, pertanto, verr organizzata una petizione popolare per chiederne lannullamento. Importante stato anche lintervento dellex assessore Carmela Pantano che, in un passaggio, ha evidenziato come il comune di Udine si era trovato della stessa identica situazione dei cittadini di Montalbano e, nonostante non avessero il certificato di propriet, i consiglieri sono comunque sono riusciti a riappropriarsi del loro Castello. A fare chiarezza su alcuni punti direttamente il sindaco Filippo Taranto che sostiene di non aver sottoposto largomento in consiglio comunale perch non cerano i tempi utili per coinvolgere i consiglieri. Noi non stiamo svendendo il castello - dichiara Taranto in una nota - In passato era possibile intervenire, ma nessuno si mosso per chiarire chi fosse il proprietario del castello. Poi, il decreto legislativo 265, entrato in vigore il 25 febbraio 2011, ha disposto il trasferimento alla Regione siciliana dei beni immobili e dei diritti reali legati agli immobili appartenenti allo Stato (fra cui anche il castello Federico II che nellagosto 2011 stato consegnato alla Soprintendenza ai Beni Culturali). Mi preme sottolineare che ho avuto poco da fare visto che come sindaco mi sono insediato un anno dopo il passaggio di consegna della struttura - dichiara Taranto - . A novembre del 2012 dallAssessorato regionale dei Beni Culturali ci avevano contattato per sottoscrivere la convenzione duso del castello che, per, ho cercato di rimandare per approfondire la questione dellappartenenza ma, dopo varie ricerche, ho accertato che il comune di Montalbano Elicona non possiede latto di propriet del bene. Di conseguenza il Comune non poteva avanzare nessuna pretesa. Con una delibera di giunta - riprende - abbiamo deciso di sottoscrivere la convenzione e abbiamo siglato quellaccordo strategico, tanto malamente contestato, che costituisce, per, lunico presupposto per accedere ai Fondi Europei al fine di realizzare quelle opere necessarie per valorizzare e sfruttare al meglio il nostro magnifico Palazzo Reale. Prevediamo di eseguire la messa in sicurezza delle due torri (la sveva pentagonale e la aragonese quadrangolare) e il loro innalzamento, e ,cosa di rilevanza europea,la costruzione del Mausoleo del Grande Maestro Arnaldo da Villanova allinterno della Cappella Bizantina della Santissima Trinit degli Salii. Ci tengo a precisare conclude Taranto che anche se non siamo in possesso dellatto di propriet e, dunque, il castello non fattivamente nostro, cambia poco visto che continuiamo a farne l uso che desideriamo come abbiamo fatto finora. Il castello di Montalbano Elicona Fondazione Federico II, una giornata alla cittadella MILAZZO. La Fondazione Federico II dedica una giornata alla valorizzazione del Castello di Milazzo. La Fondazione organizzer il 15 maggio una serie di eventi allinterno della cittadella fortificata. La mattina sono previste visite guidate dedicate principalmente alle scolaresche, nel pomeriggio un convegno dove si parler della valorizzazione dei beni culturali in Sicilia e di eco turismo. Previsti gli interventi di esponenti di Legambiente oltre a quello del presidente dellassemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. Il castello di Milazzo, dopo avere ospitato a Natale uno spettacolare presepe vivente, sabato 19 aprile, alle 17,30, far da teatro alla Via Crucis organizzata dalla compagnia teatrale Borgo Antico con la regia di Enzo Paci. MILAZZO posterprotagonisti 18 Aprile 2014 centonove pagina 30 NASO. Si inaugura il 25 aprile una sala dedicata al poltico della resistenza che condivise il carcere con Gramsci I cimeli nel restaurato convento dei frati minori. Ecco la ricostruzione romanzata del funerale a Messina il 6 giugno 1931, quando giunse la bara da Poggioreale ad una settimana dal decesso in isolamento Un museo per Lo Sardo DI FRANCA SINAGRA VITAE SUAE NON FIDEI OBLITUS OBLIVISCENDUS NULLI Dimentico della propria vita, non della propria fede. Nessuno lo dimentichi Epigrafe di Concetto Marchesi sulla tomba dell on. avv. Francesco Lo Sardo. Giugno del 1931. Uno strano funerale transita per Messina. Allattracco del porto ferroviario di Messina un numero esiguo di persone vestite di nero, molto dignitose e quasi eleganti, puntavano gli occhi allacqua livida dello Stretto, corazza metallica cosparsa di lame dacciaio luccicanti, il loro sguardo vitreo coglieva, oltre la grande pancia galleggiante del traghetto bianco in lento avvicinamento, altre squame dopaco biancore sullaltra sponda, le case di Villa San Giovanni avvolte nellaria tersa del mattino. Tre squilli davviso per lapprodo imminente erano gi stati lanciati insieme al fumo della ciminiera, gonfiatosi in uno sbuffo. Erette sulla schiena, alte e affusolate, battute dal vento instancabile di quel corridoio marino naturale, quelle sagome sarebbero potute sembrare pali vestiti da umani, se non che cera l in mezzo uno sventolio nero di gonna, a indicare che una donna era sicuramente fra loro, Teresina Lo Sardo, da troppi giorni vedova priva di cadavere. Rimasero immobili quando lo scafo beccheggiando imbocc linvaso, nonostante avessero sentito riflesso nelle proprie ossa lo squassare del cadavere amato che fra poco sarebbe stato vomitato fuori bordo e restituito a loro, che ladoravano dimmenso pianto e amore. Non potevano immaginare, per consolazione, che la storia avrebbe risollevato di l a una decina danni la loro umanit ferita a morte, che questo sarebbe avvenuto nella storia dItalia per mano di altri, della Resistenza, loro gi messi fuori gioco in quel punto della vita. Non potevano prevedere cosa riservasse il futuro, conoscevano soltanto la crudelt disumana di una popolazione irretita nei peggiori dei comportamenti che un amico professore, di cui serano perse le tracce, aveva definito con frase latina homo homini lupus. Parve ai soli occhi di Teresa, ma ne ebbe la sicurezza interiore, il volto di quellamico essere lo stesso apparso un attimo solamente affacciarsi alla ringhiera della nave lasciando cadere in mare, con statuario gesto di accompagnamento, un garofano rosso. Sotto la tesa nera a Teresa sembr daver riconosciuto una certa ampia fronte scendere sul profilo del naso aguzzo, nel momento in cui lapparizione aveva sollevato il cappello come a ripararsi da una ventata inesistente che glielo avrebbe scalzato, proprio nel punto in cui la nave urt in entrata contro i respingenti e i parabordi dellinvaso. Quella visione arriv a Teresa come una carezza, dedusse che il suo uomo era stato scortato da un pari, lamico professore Concetto, e avvertito il pericolo incombente sul clandestino a bordo, blocc perfino il pensiero dal proferirne il cognome, mentre ancora un assalto del cuore le ricord la sua tacita presenza nella dovizia di libri per Francesco che riusciva a fargli pervenire direttamente dalleditore. Fu strazio interiore il fragore delluscita del treno merci dalla cerniera di poppa, mandibola spalancata della nave, con stridio si ferraglia e scossoni sui binari. Poi senza incertezze avvenne lo spostamento, compatto a passo svelto, del gruppo dei personaggi in nero lungo il marciapiede che dallattracco porta in linea dritta al primo binario della stazione; la macchia nera era adesso contrassegnata da un punto centrale rosso vivo trattenuto al petto da Teresa, il suo mazzo di garofani, ultimo contatto di s col suo uomo. Dal portellone scorrevole del vagone merci quattro di loro, pieni di asciutta commozione, da due piantoni militari ricevettero sulle spalle la reliquia leggera che cera nella bara, curvi sotto il peso dellingiustizia e gi esausti per lattesa. Mio marito stato ucciso consentite che almeno mi sia restituito il cadavere aveva telegrafato a Mussolini la moglie Teresa Fazio in Lo Sardo, quella donna magra che l pareva di vetro tagliente tanto era rigido lo sforzo di non urlare e antica labitudine temprata a non reagire per non soddisfare il piacere sadico di chi la morte aveva preso a usarla per dileggio. Gli uomini serano scoperti il capo e accennato un inchino, quindi si avviarono muti alluscita dopo che la signora Teresa ebbe deposto sulla bara un bacio portato dalla bocca sulla punta delle dita insieme al mazzo di garofani rossi. Fuori li attendeva un semplice carro funebre a un tiro, nerissimi il carro e il cavallo. Nel rapporto della questura del 6 giugno 1931, redatto nelle prime ore del pomeriggio, si legge: - Treno ore 6.15 giusta intesa questura Napoli qui arrivata salma condannato politico Lo Sardo Francesco che proseguita immediatamente per Gran Camposanto ove in atto avviene tumulazione avvenuta senza alcuna pompa e feretro est proseguito cimitero seguito appena qualche congiunto e per itinerario prescritto Questura. Nessun incidente. Personale servizio Polizia ha proceduto fermo sei comunisti sorpresi isolatamente lungo percorso con probabile intenzione seguire carro funebre. Una strana cassa di legno chiaro, forse di comune pioppo con evidenti listelli assemblati alla meno peggio, camminava a passo normale attraversando latrio della stazione, sulle gambe lunghe di quattro uomini in nero con cappello e, a seguire, quella donna con veletta nera le cui mani, che prima reggevano i fiori, erano ora intrecciate saldamente alla cintura, la testa appena piegata a sinistra e ormai bianchi i capelli, sostenuta sottobraccio sicuramente da un parente stretto, uno dei suoi fratelli il maresciallo Salvatore, i cognati ingegnere Giovannino e Giuseppe, il caro nipote avvocato Ciccino, i nipoti dottor Salvatore e un giovane, forse Vincenzo. Lestrema austerit nel silenzio totale dellora mattutina rosata e lincedere cadenzato, conferivano alla scena un carattere di irrealistica atroce solennit. Fuori dalla tettoia della stazione nella piazza inondata di luce, il legno fu accolto nella pancia del carro funebre tirato come duso da un cavallo in gualdrappa nera, e una nuova macchia nera semovente, ma Foto del Busto metallico di Francesco Lo Sardo Fotograt Francesco Lo Sardo nel 1924 in Parlamento Naso. E il primo museo dedicato a Francesco Lo Sardo in Italia. Si inaugura a Naso il 25 aprile alle ore 10.30 presso il Convento a Naso. Previsti il saluto del sindaco con i ringraziamenti per i donatori al museo, e interventi di carattere storico di Massimo Pietropaolo, Nino Pizzino, Pietro DAgostino e Filippo Rifici. Immancabile il taglio del nastro e la scopertura della targa marmorea allentrata. La sala accoglie cimeli e i mobili, stile tardo Cinquecento, dello studio legale romano da molto tempo in possesso per eredit testamentaria dalla famiglia Lo Sardo. All'origine della Sala, una proposta di Franca Sinagra Brisca accolta dal sindaco di Naso Daniele Letizia, a fine dello scorso settembre, di progetto in file per la creazione di un polo museale sugli uomini illustri nasitani nelle sale del restaurato Convento dei frati Minori Osservanti. E' stato possibile cominciare dalla Sala museo dedicata a Francesco Lo Sardo appunto per l'esistenza del prezioso mobilio attorno al quale Franca Sinagra Brisca ha costruito una biografia sintetica che inizia nel 1886 con la rara foto dei due fratelli Lo Sardo e No alla prima uscita de "Il Riscatto" a Messina. Stampe e riproduzioni fotografiche tracciano per grandi linee i momenti salienti del percorso di vita fino alle citazioni celebrative di personalit del dopoguerra. L'ambiente conventuale di severa eleganza con le pareti di arenaria a pietra viva, l'accoglienza della sala all'entrata del primo portico che immette nel chiostro. 18 Aprile 2014 centonove pagina 31 posterprotagonisti afo nel cimitero monumentale di Messina il 1 novembre 2007 Piazza del Popolo sbriciolata e complessa, si mosse verso il Gran Camposanto fra due file di poliziotti neri, obbligata a un percorso a gimcana per vie secondarie. Lungo la strada lo sbattere di unimposta persiana, aperta da una donna prosperosa che rest interdetta a guardare, nell immobilit istantanea ruppe il silenzio teso e sembr commentare: Madre di Dio, e che c il pericolo che il morto scappi o limbroglio di una carrozza piena di dinamite? Altri tizi con manganello in camicia nera, cui a causa dello schermo dei muri il sole a quellora ricusava di proiettare lombra sul basolato, e altri in borghese ma simili nel comportamento a scatti e nellocchiuto sguardo controllore, erano sparsi tuttintorno per una centinaio di metri. Sulla via deserta sbucavano dalle traverse, qua e l alla spicciolata, uomini con le mascelle serrate e i pugni stretti in tasca, qualcuno riconoscibile per il bavero della giacchetta alzato fin sotto la coppola, che dava subito una occhiata finta indifferente alla bara, per proseguire a torto con lo stesso passo del funerale, ma senza affiancarsi, e qualcun altro commise lingenuit di scoprirsi il capo, confidando nellovvio atto di civilt per lusanza funebre. Era stata vietata la partecipazione a quel funerale e sapevano i rischi infelici della disobbedienza. Quello era il feretro di un gran politico, nientemeno che il comunista siciliano Francesco Lo Sardo deputato al Parlamento Regio a Roma, fatto morire di stenti in carcere, secondo dopo lassassinio impunito del collega Matteotti. La presenza furtiva di quegli avventori durava poco, perch scomparivano improvvisamente in una traversa o in un portone spalancato a bella posta lungo il percorso, atterrati da una manganellata o costretti dal perentorio ordine fascista di chi sera accostato proditoriamente, per fargli sentire la bocca duna pistola puntata al petto o alla schiena. Pur avvertiti del divieto categorico e consci dellinevitabile pericolo, alcuni antichi compagni di strada e di lotta di Francesco vollero testimoniare per lultima volta la vicinanza a quel relitto, che ancora in quelle condizioni continuava a rappresentare un grande significato politico e una scelta di vita morale Il coraggio e la fede, in questi tempi, sono la virt di pochi. Amo essere tra questi pochi aveva scritto dal carcere. Rappresentava un baluardo dellantifascismo, che i mandanti dellassassinio, incapaci di distruggerne leredit immateriale, intesero occultare passando sotto silenzio per cinque anni, prima il sequestro immotivato e poi il mortale abbandono carcerario, ora incarogniti nel divieto della cerimonia funebre. Ma si poteva chiamare funerale quello sparuto numero di nerovestiti attorno a una cassa senza corone n suono di campane, con un semplice mazzo di fiori comuni evidentemente raccolti nel giardino di casa? Quale sentenza poteva non risparmiare i morti e infierire su quel deputato facendone un morto cos derelitto anche nelle esequie? Ad ogni incrocio sostavano altre guardie antirapina del feretro, che non doveva essere indagato n sulle cause n sul giorno del decesso, tanto meno rapito e sequestrato da una folla di elettori inferociti, contadini e operai per lo pi, per offrirgli esequie pi onorevoli. Era in campo la certezza che qualsiasi rito funebre sarebbe diventato una manifestazione di popolo rivelatrice di insofferenza politica e di ribellione, ma era in campo anche la disumanit dittatoriale che da l a qualche anno dar prova della sua ferocia nelle deportazioni e nelluso delle camere a gas per lo sterminio organizzato, nella cui speciale attenzione era compresa la razza ribelle e idealista dei comunisti. Lo scalpiccio del cavallo sullasfalto si sent lungo tutto il tracciato contorto per vie secondarie, cosparse di sporcizia a Messina pi di quanto non siano solitamente nelle citt portuali; nel deserto umano, raggiunsero lentrata nel Gran Camposanto le stesse sole persone che cerano allimbarcadero. Per loccasione speciale in impeccabile camicia nera, il custode del cimitero li aspettava a pochi passi a sinistra del cancello con due laceri aiutanti, la tomba di famiglia interrata gi aperta e il loculo in vista: avrebbe controllato la tumulazione con apposizione di lastra in segno di capitolo chiuso per sempre. Teresa Fazio Lo Sardo sarebbe tornata a vivere nella sua casa circondata da oggetti che le avrebbero ricordato quel marito tanto amato e tanto sofferto, questa volta definitivamente sola ad aspettare levolversi degli eventi politici, un panta rei che conosceva bene e pi tardi avrebbe saputo del cadavere dellavversario a Piazzale Loreto. Dalla teologia alla prigione NATO A NASO il 22 maggio 1871 da famiglia benestante, fu avviato agli studi teologici nel seminario di Patti, ma lasci presto per proseguire nelle scuole pubbliche a Messina. Nel 1886, insieme all'amico Giovanni No, fond il primo circolo anarchico messinese. In quegli anni spiravano i venti dei Fasci siciliani che lo cooptarono operosamente. Nel 1894, si laure in giurisprudenza. Dopo il secondo arresto per attivit sovversiva, segu un periodo di permanenza a Napoli, dove esercit la professione forense e si costru una famiglia. Ritorn a Messina a trentadue anni con moglie e figlio. L'anno del terremoto, il 1908, mutil ferocemente Francesco Lo Sardo: fu superstite allunico figlio appena dodicenne. Cessata la bufera della Grande Guerra, fu padre della locale Camera confederale del lavoro. Dopo una lunga militanza nel Psi, ader al Partito Comunista nel 1921 e, nel 1924, fece ingresso alla Camera dei deputati quale primo siciliano comunista, votato da oltre diecimila elettori. Siamo agli albori del ventennio ed il deputato Lo Sardo, sicuramente inviso al nuovo governo, che lo tiene in particolare attenzione, fino al suo arresto dell8 novembre 1926, seguito alla sua adesione alle tesi direttive del congresso di Lione. Il suo peregrinare carcerario lo port da Messina a Turi, dove spart la vita coatta con Antonio Gramsci. Malato, a chi suggeriva di chiedere la grazia, rispondeva: Hanno voluto la carne e si prenderanno anche le ossa. Io non firmo. Trasferito nel carcere di Poggioreale, mor il 30 maggio 1931. LA SCHEDA DI ATTILIO RAIMONDI Messina. Strana citt questa Messina. Come si pu dimenticare la figura storica di Francesco Lo Sardo, sindacalista di Naso che, eletto alla Camera dei Deputati, svolge un ruolo di grande rilievo democratico mentre imperava Benito Mussolini e veniva ucciso il deputato socialista Giacomo Matteotti. Eppure, in questa citt dello scirocco e della lissa, tutto possibile, tutto sbiadisce. Si vero, la Camera del lavoro di Messina intitolata a lui: lo vollero i lavoratori del tempo. Ma anche una piazza importante intitolata a Francesco Lo Sardo, un deputato che rinunci alla "grazia" concessa da Benito Mussolini, al tempo Presidente del Consiglio. e che quindi fu rinchiuso nelle famigerate prigioni di Turi, in Puglia dove il regime mandava al confino i politici, assieme ad Antonio Gramsci e tanti altri. E per tutti ancora oggi la chiamano Piazza del Popolo, con grande cruccio dello scomparso avvocato Cappuccio, che da consigliere comunale del Pci ne fece una grande battaglia. Io conservo un bel libro su Francesco Lo Sardo voluto dall'indimenticato Alfredo Bisignani che fu anch'egli deputato al Parlamento nazionale. Ma serbo soprattutto la raccolta del quotidiano messinese "La Sera" (1924-26) con tanti scritti di Francesco Lo Sardo. Qualche anno fa fu lanciata una proposta: il Comune realizzi un monumento a Francesco Lo Sardo da collocare proprio nella piazza a lui intitolata, l'ex Piazza del Popolo. Chiss se, finalmente, i messinesi chiameranno questa piazza col nome giusto. LA CURIOSITA Ma la sua piazza di Messina resta del Popolo 18 Aprile 2014 centonove pagina 32 posterlibri Il silenzio di gran lunga preferibile alle sciocchezze. Si deve smettere di tacere solo quando si abbia qualcosa da dire che valga pi del silenzio. Chi tace colui che tende a non palesare il proprio pensiero per non compromettersi. E certo che in linea generale si rischia meno a tacere che a parlare. Tacere una strategia di protezione usata dai vigliacchi e dagli opportunisti. Mai luomo padrone di s come nel silenzio. E ignobile chi camuffa il pensiero nascondendosi dietro lambiguit dellironia. Chi non diretto non mai leale. Davanti a costoro lonest intellettuale condannata alla sconfitta e alla mortificazione. Il silenzio necessario in molte occasioni, ma occorre essere sempre sinceri: si pu talvolta nascondere il pensiero, ma non si deve camuffarlo. Si deve essere discreti senza essere taciturni. Testa che non parla o zucca o traditore. Il silenzio artificioso quando si tace a coloro che ci dichiarano i loro sentimenti, senza far conoscere i nostri, approfittando di ci che abbiamo ascoltato e notato, senza aver voluto rispondere se non in maniera ingannevole. La strategia dei codardi e dei voltagabbana, per sopravvivere nella loro mediocrit quella della dissimulazione attraverso il silenzio. Sempre zitti, perch non si sa mai. Non si classificano e non prendono mai parte. Non si scoprono perch hanno dentro qualcosa di inconfessabile che anchessi ritengono abbietto. Il silenzio politico quello di un uomo che agisce con circospezione, che non si apre del tutto, che non dice mai tutto quello che pensa, che non spiega mai la propria condotta e i propri progetti, quello di chi non d mai risposte chiare per non lasciarsi scoprire. Coloro che non danno il loro contributo alla conversazione, chiusi in una impenetrabile calcolata riservatezza, nutrono nel loro animo, solo sentimenti biasimevoli come legoismo, il cinismo, linsensibilit, la paura e lopportunismo. Il silenzio artificioso piace agli spiriti meschini, alle persone diffidenti, vendicative e intente a sopraffare gli altri. Delle verit dolorose quel che uccide sono le falsit con le quali si negano. Si pu nascondere una verit senza per questo coprirla di menzogne. A volte, a certe inqualificabili azioni non si pu che riservare il disprezzo del silenzio. Si ha un silenzio di disprezzo quando non ci si degna di rispondere a chi ci parla o a chi aspetta da noi un giudizio, guardando con freddezza e superbia tutto ci che proviene da costui. Lacerti tratti da: Larte del silenzio - 1763 Joseph Antoine Toussaint Dinouart LACERTI DI LETTURE FRASI CHE FANNO UN RACCONTO, DIVERSO DA QUELLO NARRATO DALLAUTORE (A CURA DI CARMELO CELONA) Spiriti meschini unossessione, ricorrente spesso nei discorsi pubblici di un certo Silvio, quella della brutalit senza limiti del comunismo, ma si tratta di un mito negativo rivolto contro il nemico che si ritrova nella storia: dallimmaginario socialista, che abbonda di figure del clero che approfittano del corpo dei bambini, alla demonizzazione, nella stampa di Sal, dei barbari Americani (soprattutto neri) e Sovietici, che rapiscono e forse anche mangiano i fanciulli. Efficaci i disegni delle tavole fuori testo. Stefano Pivato, I comunisti mangiano i bambini. Storia di una leggenda, Il Mulino 2013, pp. 192, 14,00 LA CLASSIFICA DI FELICE IRRERA 1 Albert Espinosa Braccialetti rossi - Salani 2 Alan Friedman Ammazziamo il Gattorpardo - Rizzoli 3 Andrea Vitali Premiata ditta Sorelle Ficcadenti Rizzoli 4 Michael Connelly Il quinto testimone - Piemme 5 Clara Snchez Le cose che sai di me - Garzanti 6 Michele Serra Gli sdraiati - Feltrinelli www.wuz.it STUDI. Alle fonti del diritto liturgico orientale grazie al volume di Roberto Romeo Un antico codice riaccende i riflettori sui rapporti storici a Messina tra clero greco e latino. Con queste sorprese Quando eravamo orientali DI FELICE IRRERA Messina. LIstituto Superiore di Scienze Religiose S. Maria della Lettera di Messina ha pubblicato, nella sua Collana dedicata ad Atti, Convegni e Ricerche, un volume di Roberto Romeo, Alle fonti del diritto liturgico orientale. Il dell'archimandritato del SS. Salvatore di Messina. XII secolo (pp. 134, Roccalumera 2011, 15,00). Si tratta di un codice, da lui studiato, che racchiude le regole di quellimportante monastero, e che offre alcuni spunti di riflessione. Il libro, come scrive nella prefazione mons. Eugenio Foti, frutto dellimpegno dellautore e da lui condotto con rigoroso metodo scientifico con unindagine storica, filologica e liturgica che ha il grande merito di rendere pi accessibile il manoscritto 115 conservato nella Biblioteca Regionale Universitaria di Messina, codice greco risalente al XII secolo, redatto dalligumeno Luca e contenente le indicazioni per losservanza della Regola cenobitica nellantico monastero del SS. Salvatore e nelle abbazie ad esso soggette: il testo consultabile solo in greco attraverso la trascrizione eseguita da Miguel Arranz nel 1969, ma le sue Regole generali sono adesso disponibili, grazie alla traduzione italiana di Romeo, che si valso della competenza dellarchimandrita greco- ortodosso Alessio Mandranikiotis, parroco della parrocchia greco- ortodossa di San Nicol dei Greci e fondatore delleremo della Candelora a S. Lucia del Mela. Ma subito viene offerta al lettore disinformato o disattento la possibilit di comprendere i motivi per cui allOrdinario della diocesi di Messina spetti, accanto al titolo di Arcivescovo di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela, anche quello di Archimandrita del SS. Salvatore: lautore spiega, dato che il terremoto del 1908 ha cancellato la memoria del popolo che non ha saputo rivitalizzare i frammenti di una tradizione antica oppressa dallindifferenza, cosa davvero si celi dietro tale terminologia. Ed ecco venir fuori che la basilica archimandritale semplicisticamente indicata dal messinese comune come chiesa del SS. Salvatore; quando addirittura non la si chiami chiesa del Domenico Savio, associando il tempio dellarchimandritato allannesso oratorio salesiano intitolato al Santo piemontese. Eppure, nota Romeo, quello del SS. Salvatore, collocato nella falce del porto, fu addirittura il primo archimandritato dellOccidente, non solo in ordine cronologico quanto piuttosto in relazione alla storia della Chiesa e segnatamente alla tradizione greca del Mezzogiorno dItalia: papi e sovrani, vescovi e monaci come si testimonia nel libro guardarono al protomonastero di Messina con sicuro interesse e manifesta predilezione. Ecco, dunque, che da tutto ci pu nascere il desiderio di conoscere e far conoscere larchimandritato peloritano per contribuire ad illuminare il passato. Ora, lelemento pi rappresentativo della vitalit che ha caratterizzato nel suo sorgere lantico archimandritato in lingua phari proprio il di San Luca, prezioso manoscritto, ancora capace di affascinare quanti hanno avuto il privilegio di sfogliare le sue pagine: tale libro, oltre a riportarci alle autentici origini dellarchimandritato, annoverabile tra le fonti del diritto liturgico dellOriente cristiano e lautore trae dal suo studio la convinzione che la liturgia non pu essere soggetta, come troppe volte accade, a fantasiose improvvisazioni che mortificano la sublime opera di Dio; ma essa deve accompagnare il fedele alla pienezza dellesperienza mistica: poich essa non delluomo, a lui consegnata per essere amata, custodita e tramandata. Nel libro si illustra, poi, con rara competenza il contesto storico nel quale si colloca il rinnovamento spirituale dei monaci italo- greci i quali, aderendo al cenobitismo, gradualmente abbandonarono le esperienze eremitiche profetizzando il sorgere degli archimandritati: emerge, in Il codice con le regole del monastero particolare, la figura di S. Luca, fondatore e primo archimandrita del monastero messinese, autore e compilatore del liturgico e si evidenzia il prestigio dellarchimandritato peloritano sotto il dominio normanno e svevo per concludere con la presentazione degli eventi e delle cause che ne hanno determinato il lento declino. Dissentiamo, invece, a proposito dei motivi di confusione del fedele messinese sul nome archimandrita, dallinterpretazione dellautore di spiegare lazione dellArcivescovo Angelo Paino, con la costruzione dellattuale basilica del SS. Salvatore, da lui eretta ad Archimandritato, come un tentativo di recupero della memoria storica: anzi, riteniamo che il tentativo di un presule che fu pi costruttore che pastore fu proprio quello di far scomparire con ci quella memoria. Vero che la destrutturazione della societ ellenofona della citt inizi gi in et sveva, con liti tra arcivescovi e archimandriti e che il Concilio di Trento si pose il problema dei fedeli e del clero che seguivano la tradizione bizantina nella liturgia e nel costume canonico, favorendo rapporti sempre pi rarefatti con una Chiesa orientale ormai soggetta a un potere statale musulmano, e alla fine provocando la modifica di quel rapporto di tolleranza che la Chiesa latina aveva mantenuto nei confronti di quella greca nelle regioni mistilingue come Calabria e Sicilia. Su questa scia, infatti, si colloca la scelta di Paino, che intese cancellare, unintera memoria storica. 18 Aprile 2014 centonove pagina 33 posterlibri Riscoprendo Barcellona Barcellona. Sabato 19 aprile alle 19:30 nei locali dell'osteria Malarazza, sita in Barcellona Pozzo di Gotto via Mandanici , si terr l'inaugurazione della mostra "Riscoprendo Barcellona...un patrimonio da valorizzare" patrocinata dal Comune di Barcellona.Verranno esposte ed analizzate delle tavole architettoniche riguardanti uno studio approfondito sul patrimonio artistico della citt del Longano a cura dell'architetto Marilia Iacopino, ed un racconto inedito liberamente ispirato all'antica torre di Gala (frazione collinare di Barcellona) scritto dall'avvocato Angelo Pirri. Loccasione rappresenta anche un modo per riscoprire le vere ricchezze di Barcellona, per leggere un racconto esposto in modo originale come un'opera pittorica...e per scambiarsi gli auguri di Pasqua. La mostra prende in esame una serie di aree ad alto interesse storico- archeologico e punta a focalizzare quelli che sono tesori da valorizzare, sicuramente meglio, tra cui emergono la grotta di Santa Venera, linsediamento adiacente alla grotta Santa Maria De Venellis e gli insediamenti rupestri abitati dai monaci basiliani. Notevole anche la curiosit per il racconto dellavvocato Pirri, che grazie al sostegno della famiglia dorigine barcellonese, ha voluto cos dedicare lopera. La mostra dellarchitetto Marilia Jacopino sar inaugurata con un racconto su Gala di Angelo Pirri TRADUZIONI. Lopera sul pensatore tedesco in italiano grazie a Feliciani Lo studio di John Henry Mackay folgorato dalla vita e lopera dellinsegnante vissuto nella met dell800 arriva a noi. Riproponendo il tema dellindividualismo Stirner ritrovato DI AUGUSTO CAVADI Palermo. Che cosa sarebbe unesistenza decisamente concentrata sul proprio Io, senza concessioni illusorie e pietistiche a istanze esterne o addirittura superiori (come la volont di Dio, le leggi dello Stato, linteresse della societ, il bene comune dellumanit, il progetto del Partito)? Un taciturno e riservato insegnante tedesco ha dato la sua articolata risposta nel 1845 scrivendo LUnico e la sua propriet. Il libro ebbe una certa fortuna nellimmediato, ma presto fin - insieme al suo autore, deceduto non ancora cinquantenne nel 1856 nel dimenticatoio. Alcuni decenni dopo, un giovane poeta inglese scopr per caso il volume nella biblioteca del British Museum di Londra, ne rimase folgorato e dedic molta parte delle sue energie a conoscere, e a far conoscere, la figura e lopera del pensatore tedesco. Cos nel 1898 John Henry Mackay pubblica il suo Max Stirner. Vita e opere che avr due successive edizioni nel 1910 e nel 1914: un testo non molto pi fortunato del capolavoro del suo protagonista e che sarebbe rimasto ignoto al pubblico italiano se in questi mesi non fosse stato tradotto ed edito (Bibliosofica, Roma 2013, pp. 227, euro 13,00) per precisa volont di Giovanni Feliciani. La farraginosit, tipicamente teutonica, delloriginale non stata certo limata nella versione italiana per cui diversi passaggi si devono rileggere due volte, talora poi per arrivare alla conclusione che lautore - se fosse stato meno analitico e puntiglioso - se li sarebbe potuto risparmiare: comunque la presenza di altre pagine pi fruibili e pi interessanti giustifica, nel complesso, la lettura del volume. Da questa lettura si ricava, ad abundantiam, la risposta alla domanda che ci siamo appena posti: cosa sarebbe unesistenza, rigorosamente e coerentemente, individualistica? Niente di pi e niente di meno della spiegazione di sovranit dellindividuo, la sua unicit e il fatto che sia incomparabile, questo ci che Stirner annuncia. [] Ci ha fatto pensare di nuovo ai nostri veri interessi, ai nostri particolari interessi profani, personali, propri e ci ha mostrato come proprio la loro osservanza ci ridar la gioia di vivere che sembriamo aver perso e non gli interessi idealistici, sacri, degli altri e il fatto di sacrificarci nellinteresse di tutti. Mentre analizza lo Stato dei politici, la societ dei socialisti, lumanit degli umani [o degli umanisti ?] e ce li sottopone come barriere della nostra propriet, d il colpo di grazia allautorit ha rotto con la volont dominante della maggioranza, della comunit e anche con i privilegi e, al posto del borghese, del lavoratore, delluomo fa il suo ingresso lIo, al posto dello sterminatore spirituale il creatore in persona. Mackay, scrivendo a cavallo fra il XIX e il XX secolo, talmente entusiasta da preconizzare per Max Stirner una fortuna che in quel lasso di tempo risultava impronosticabile: Comincia con lui una nuova epoca nella vita del genere umano: lepoca della libert! Non abbiamo per essa ancora trovato un nome migliore di quello di anarchia: lordine condizionato dallinteresse reciproco, invece della mancanza di ordine del potere esistita fino ad oggi; la sovranit esclusiva dellindividuo sulla sua personalit, invece della sua sottomissione; la responsabilit personale per le sue azioni, invece della sua subordinazione la sua unicit! [] Questo cambiamento nelle condizioni di vita sar tanto enorme, e relativamente altrettanto veloce, quanto sicuro e non cruento, che il suo libro immortale eguaglier soltanto quello della Bibbia in quanto a importanza. Cos come questo libro sacro sta allinizio del calendario cristiano e avr i suoi effetti devastanti per due millenni quasi fino allultimo angolo della Terra abitata dagli uomini, questo egoista cosciente di s e non sacro, sta allingresso della nuova era, allinsegna della quale viviamo, per esercitare uninfluenza, altrettanto benefica, quanto stata deleteria quella del libro dei libri . La previsione del biografo di Stirner pone almeno una questione a chi la legge dopo un secolo intero: tale previsione si avverata? A me la risposta non sembra facile. Se pensiamo allanarchia come progetto politico che coniuga i tre princpi della Rivoluzione francese (libert, uguaglianza e fraternit) mi pare che non si sia realizzata. Eppure Stirner sembra suggerire uninterpretazione riduttiva dellanarchia come egocentrismo, come individualismo esasperato: in questo senso la storia del berlusconismo in Italia, ma tante altre vicende analoghe, sembrano attestare la vittoria del particolare sulluniversale. Insomma: se, e in quanto, teorico dellanarco-capitalismo, Stirner ha davvero vinto molto pi di quanto lignoranza diffusa sulla sua opera lasci supporre. www.augustocavadi.com VEDERE E SENTIRE Il complesso di Santa Maria di Gala Erice. Scadr il prossimo 30 aprile la partecipazione al I Premio Internazionale Letterario "Nat Scammacca" promosso dal Comune di Erice in collaborazione con l'editrice "Arianna". Articolato in due sezioni (poesia e racconti) il premio intende onorare e promuovere l'attivit di Nat Scammacca, lo scrittore e poeta siculo-americano animatore dell'Antigruppo, che ad Erice fu molto legato. La partecipazione al concorso gratuita. Il premio sar consegnato ad Erice il prossimo 20 giugno nel corso di una manifestazione alla quale prenderanno parte anche esponenti della cultura italo-americana provenienti dagli Stati Uniti. Tra i componenti della Giuria figurano Flora Di Legami, Laura Gillan, Marinella Fiume, Pietro Attinasi, Antonino Contiliano. Il Bando del I Premio "Nat Scammacca" pu essere consultato sul sito www.edizioniarianna.it e sul sito del Comune di Erice alla sezione "Bandi" - Settore Cultura. CONCORSI Poesie e racconti per onorare Scammacca Nat Scammacca posterteatro 18 Aprile 2014 centonove pagina 34 DI GI PEREC Messina. Perch ho lasciato Messina? Questa una domanda dolorosa. Rispondere purtroppo facile quanto triste. Forse anche banale. Lasciai Messina per lo stesso motivo per cui la lasciarono la maggior parte dei miei amici del tempo: ciascuno seguendo i propri sogni, i propri desideri, tutti diversi, lungo strade che per, fatalmente, conducevano tutte fuori Messina. Questo triste, ma era cos, sarebbe ipocrita negarlo: per realizzare qualcosa di particolare bisognava guardare lontano. A parlare Giorgio Bongiovanni, reduce al Palacultura - grazie allAccademia Filarmonica - dello spettacolo Mozart e Salieri-Requiem in cui oltre che regista saggira sulla scena nei panni neri di Salieri. E una produzione dellAssociazione Culturale Decimacasa dice Bongiovanni - che ho fondato nel 2010 con Bianca DAmato e Antonio Anselmi. Ci piace sperimentare una forma di spettacolo misto tra Teatro e Musica, che valorizzi musica e testo proprio con la stretta concordanza tra capolavori musicali e letterari. proprio il caso di questo Mozart e Salieri. Requiem in cui convivono in scena la tragedia di Puskin (che poi costituir il modello del mito della morte di Mozart) e il Requiem di Mozart. Non solo un concerto e non solo uno spettacolo teatrale: entrambe le cose. Facciamo un passo indietro: come nasce in te lidea di fare Teatro? Nasce come tante idee nascono negli adolescenti: per curiosit, per provare qualcosa di nuovo, forse per gioco. Frequentavo la scuola media Cristo Re a Messina e, insieme ad altri compagni di classe, scopriamo che nellistituto c un teatro, una sala usata per manifestazioni, premiazioni, feste Cos chiediamo al sacerdote il permesso di utilizzare il teatro per recitare una commedia. Permesso accordato a patto di frequentare loratorio: cos la domenica andavamo a messa e poi facevamo le prove in teatro, assistiti dal prete/regista. Tra quei compagni di classe cera Giovanni Moschella, con cui comincer a coltivare questa passione sin dallet di tredici anni. Giovanni stato un compagno fondamentale nei miei primi anni di Teatro. I sogni spesso crescono quando sono condivisi; sognare (o giocare) da soli e pi difficile . Quando cominci a fare Teatro? Il Teatro vero e proprio (intendo fuori delloratorio) io e Giovanni cominciammo a farlo subito dopo, a 15 anni, quando entrammo in contatto con alcune compagnie amatoriali e, dopo di queste, con lambiente teatrale professionale. Ricordo un notevole fervore teatrale negli anni 80 a Messina: dalla Compagnia Giovane Mondo capitanata dal vulcanico Cesare Augusto, entrammo in contatto con altre figure di teatranti messinesi; fino allincontro, che probabilmente ha dato la svolta decisiva alla nostra carriera, con Maurizio Marchetti che allora dirigeva lAstec- Stabile del Giovani. Nel 1984 ricordo la mia prima scrittura teatrale (15.000 lire al giorno). Come hanno preso i tuoi genitori questa tua scelta di vita? Certo, con un po di timore in un primo momento, ma sempre con grande rispetto. Sulle prime era un passatempo che toglieva tempo allo studio; ma quando la cosa divent pi seria i miei dimostrarono grande disponibilit e fiducia, accettando che mi allontanassi da Messina per una vita sconosciuta e incerta. Quali sono stati i primi spettacoli a Messina e con chi li hai fatti? Se non consideriamo il periodo amatoriale, posso dire di aver debuttato proprio sotto la guida di Maurizio Marchetti in uno spettacolo per bambini, una sorta di contro-favola che parodiava le favole tradizionali in una forma scanzonata: Cera una volta, la vera storia di Cappuccetto Grosso e Cinerantola. Ma la prima esperienza importante avvenne nel 1985, quando fui scelto (insieme a Giovanni Moschella) per far parte della compagnia de La corda a tre capi la commedia che Arnoldo Fo metteva in scena prodotta dallAstec di Marchetti. Fu la mia prima grossa esperienza professionale: allet di 18 anni mi ritrovai ad affrontare una tourne di mesi con attori professionisti. Tutto sembrava un sogno, qualcosa dimpossibile da immaginare fino a pochi mesi prima; lasciare Messina per recitare in decine di teatri diversi, ogni giorno una citt nuova. Ti pesato andare via da Messina? Fa parte della nostra secolare cultura isolana, non certo una novit. Mi ricordo che i primi tempi che vivevo a Milano vidi al cinema Nuovo Cinema Paradiso; fui folgorato perch quel film parlava di me. E ho impresse nella memoria le parole che il vecchio Philippe Noiret diceva al giovane cineasta in partenza per Roma in cerca di fortuna. Lo afferrava per la testa e gli sussurrava con cattiveria allorecchio: Vattnni! Chista terra maligna! Vattnni, non ti voltare non ti fare fottere dalla nostalgia. Quali consigli da a chi vuole intraprendere questo lavoro? Ah, beh io vorrei ancora qualcuno che li desse me. Ma mi viene in mente sempre il vecchio Alfredo, Philippe Noiret nella stessa scena di Nuovo Cinema Paradiso, che diceva: Qualunque cosa fai, amala! Questo vale per tutti. Ma soprattutto direi: non cercare scorciatoie, percorri tutta la strada, anche se faticosa. Com che conosci Strehler e inizi a lavorare al Piccolo di Milano? Strehler era il fondatore della Suola di Teatro che si inaugurava appunto nel 1987. Insegnava anche a Scuola talvolta, ma soprattutto si lavorava con lui in palcoscenico, oppure si andavano a seguire le sue prove al Piccolo, alla Scala Le prove con Strehler sono state le lezioni di Teatro pi preziose della mia vita. Dopo i tre anni di scuola rimasi a lavorare al Piccolo Teatro perch Strehler mi riconferm per alcuni ruoli . Oltre che attore e pure regista hai scritto un romanzo. Questa stata unaltra scommessa con me stesso di alcuni anni fa. Pensai di scrivere un soggetto per il teatro o per il cinema partendo da una storia vera a cui mi ero appassionato: il processo a Giovanna Bonanno, la vecchia dellaceto, celebrato a Palermo nel 1788. Ma scrivendo, studiando, andando a scoprire e consultare i documenti originali dellepoca, il progetto mi crebbe tra le mani e divent qualcosa di pi complesso. Decisi di farne un romanzo che parlasse non solo della Palermo e della Sicilia di fine 700, ma che permettesse anche di riflettere su alcuni temi universali, partendo da una storia antica dal sapore di favola. Una favola amara ma terribilmente autentica, dove felicit e disperazione si mischiano, convivono e si confondono sullo sfondo del tramonto dei fasti borbonici e degli albori illuministici. Fu pubblicato da Marinotti nel 2010. Ma il mio sogno resta, comunque, di portarlo in scena primo o poi Chiss . Giorgio Bongiovanni EVENTI. Lattore-regista al Palacultura di Messina tra musica e teatro Mozart e Salieri convivono in scena la tragedia di Puskin. Ecco come nasce lamore per il palcoscenico di un artista che muove i primi passi alloratorio di Cristo Re. E ora sogna di rappresentare La vecchia dellaceto Bongiovanni lo sperimentatore Cos Strehler gli ha cambiato la vita Nato a Messina, fa lattore sin da quandera ragazzo. Il padre era il direttore del Conservatorio Musicale di Messina e la madre, ora in pensione, era uninsegnante di scuola media. A Messina ha frequentato il Liceo classico La Farina. Ha un fratello che fa lavvocato a Milano e anche lui vive ormai da anni in questa citt. Dopo aver frequentato dal 1987 al 1990 la Scuola di Teatro diretta da Giorgio Strehler a Milano, lavora al Piccolo Teatro di Milano, dove ha preso parte a numerosi spettacoli, molti dei quali per la regia di Giorgio Strehler. Tra questi: Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni, (in cui, da pi di quindici anni, interpreta il ruolo di Pantalone). Ha lavorato inoltre con diversi registi italiani; da Luca Ronconi (Il sogno di A. Strindberg, Professor Bernhardi di A. Schnitzler) a Enrico DAmato, da Lamberto Puggelli a Gilberto Tofano. Nel 2010 ha curato la riduzione de La sonata a Kreutzer di L. Tolstoj per i Concerti del Quirinale trasmessi da Radio RAI. apparso inoltre in diverse Fiction televisive per la regia di Alberto Sironi su RAI e Canale 5: Il furto del tesoro (2000), Il Commissario Montalbano (2002 e 2008), I racconti di Carofiglio (2007), Pinocchio (2008); e nel 2009 ha interpretato il Maestro Barzizza ne Le ragazze dello swing per la regia di Maurizio Zaccaro. RITRATTI 18 Aprile 2014 centonove pagina 35 postermusica DI CESARE NATOLI Messina. Parla con il tono di chi sicuro di s e conosce il proprio valore, Enrico Castiglione. Il regista e scenografo italiano, del resto, ha di che essere soddisfatto. I suoi lavori continuano a essere rappresentati con successo in tutto il mondo, rafforzando una fama gi abbastanza consolidata nellambiente. Castiglione, che negli ultimi anni stato protagonista assoluto della stagione lirica al Teatro Antico di Taormina, con produzioni che hanno riscosso grande successo di pubblico e che sono state ripetutamente trasmesse dalla Rai in Italia e nel mondo (e anche in diretta via satellite in centinaia di sale cinematografiche), torna direttore artistico della sezione di Musica e danza di Taormina Arte con una nuova programmazione triennale di opere, balletti e concerti. Tutti eventi che si terranno a partire dalla prossima estate 2014 al Teatro Antico. La nomina arrivata allunanimit dal Comitato Taormina Arte, costituito dal Sindaco di Taormina e presidente, Eligio Giardina, dal Sindaco di Messina, Renato Accorinti, e dal Commissario della Provincia, Filippo Romano. Cosa devono aspettarsi gli appassionati dalla prossima stagione di Taoarte? Una stagione di primissimo piano, nata dalla collaborazione tra Taormina Arte e la Fondazione Festival Euro Mediterraneo. Partiremo il 17 luglio con Cavalleria rusticana di Mascagni al Teatro Antico, ma ci saranno altri appuntamenti prestigiosi. Per esempio? Il 2 e il 4 agosto avremo Pagliacci di Leoncavallo e il 9, 11 e 13 dello stesso mese Tosca di Puccini. La novit per rappresentata dal prolungamento sino a settembre della stagione. In quel mese, infatti, rappresenteremo il Singspiel Il Ratto dal serraglio di Mozart e Zaira di Bellini: unopera in due atti, su libretto di Felice Romani, poco rappresentata in Sicilia. E poi balletti, ovviamente, con la presenza di grandi nomi, e concerti di alto livello. I biglietti sono gi in vendita e, ancora una volta, con la formula, ormai consolidata, del prima compri meno paghi. Il tutto sempre nellottica di sposare la fruizione della grande musica al turismo; il pubblico della lirica, a differenza di quello della musica leggera, ben disposto a viaggiare. Tutto questo nonostante i tagli dei finanziamenti? Proprio cos. Stiamo riuscendo a realizzare un cartellone prestigioso, come dicevo, grazie soprattutto alla collaborazione col Festival Euro Mediterraneo. La strada per il futuro anche quella offerta da queste sinergie. Tuttavia, chiaro che facciamo appello alla Regione perch riveda i tagli e ci dia la possibilit di lavorare meglio per le fortune di Taormina Arte e della cultura musicale siciliana. A tal proposito, crede sia possibile e auspicabile, nel breve-medio termine, la trasformazione di Taoarte da comitato in fondazione? possibile e, soprattutto, auspicabile. Lo strumento della fondazione, tra laltro, fondamentale per linserimento del Festival nei circuiti internazionali. Certo, bisogna avere i numeri, ma Taorte ce li ha. Parliamo un po di lei. Quali sono state le figure, i maestri pi importanti per la sua formazione? Dal punto di vista musicale, sicuramente Leonard Bernstein. Lho conosciuto quando ero un giovanissimo critico musicale, a Roma. La sua vicinanza mi ha arricchito enormemente. Era un uomo e un artista umile, scherzoso, affabile, ma capace di intristirsi improvvisamente anche per la pi insignificante delle sventure umane. La sua proverbiale, esuberante vitalit era continuamente in lotta contro unangoscia sconfortante, a tratti disperata. Dalla nostra frequentazione tra il 1985 e il 1990 (ma in particolare nel 1989) nato anche un libro tradotto in 12 lingue (edito in Italia da Pantheon con il titolo Una vita per la musica, ndr). Pensi, poi, che il mio esordio nella regia teatrale, nel 1998, avvenne proprio con unopera in due atti di Bernstein: Candide. E dal punto di vista teatrale? Sicuramente Luchino Visconti e Franco Zeffirelli. Cosa direbbe ai giovani che si affacciano a una professione come la sua? In Italia i giovani non vengono aiutati a venir fuori nellambito musicale. Il nostro, paradossalmente, il Paese che ha inventato il melodramma ma che trascura sia i suoi talenti sia leducazione musicale, a differenza di altri Paesi. Pensi, ad esempio, che il mese scorso sono stato nominato direttore artistico del Teatro dellOpera di Hang Zhou, uno dei pi grandi teatri del mondo, costruito in una delle pi antiche citt della Cina (conta 14 milioni di abitanti). Ai giovani consiglierei per ugualmente due cose: di avere passione e tenacia, e di studiare molto, mettendo continuamente alla prova il proprio talento. Quando la musica diventa cinematografica Enrico Castiglione, nato a Roma da genitori di origine siciliana, oggi considerato a livello internazionale uno dei pi conosciuti ed apprezzati registi di teatro musicale della sua generazione, gi fondatore e direttore artistico di prestigiosi festival, nonch instancabile animatore della vita musicale italiana. Autore di uno stile di regia passionale e realistico caratterizzato da una forte dimensione visiva di chiaro impianto cinematografico, tra le sue regie teatrali di opere liriche che hanno riscosso maggior successo, registrate con la sua stessa regia televisiva e pi volte trasmesse dalla RAI e dalle maggiori reti televisive internazionali ed oggi edite in dvd, ricordiamo: la Tosca del Centenario di Giacomo Puccini, La Trilogia dell'Amore, ovvero le tre opere composte da Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Cos fan tutte rappresentate nel 2001 al Teatro Argentina di Roma. Tra i suoi libri ricordiamo le conversazioni con Leonard Bernstein, Una vita per la musica (1989, tradotto in dodici lingue), la pi completa edizione dell'Epistolario di Wolfgang Amadeus Mozart (1991, otto edizioni) e le Lettere di Gioachino Rossini (1992, tre edizioni). A MARGINE TAOARTE. A tu per tu con il regista e scenografo che torna direttore artistico di musica e danza Una stagione di primo piano nonostante la carenza di fondi, che riparte con lopera di Mascagni. La sinergia con Euro Mediterraneo ci d una marcia in pi. Ma la chiave di volta nella fondazione Cavalleria Castiglione Enrico Castiglione postermostre 18 Aprile 2014 centonove pagina 36 IMMAGINI. Inaugurata Scorci e Guardi. Una rassegna per salvare il patrimonio artistico Le associazioni Terreforti e Io ti invito... raccontano le parti pi belle, suggestive, ma anche degradate del comune. Un modo per far riflettere gli amministratori ed evitare gli errori del passato Quanto era bella San Pier Niceto DI GIANFRANCO CUSUMANO San Pier Niceto. Con la forza delle immagini vogliono cristallizzare lattuale situazione urbanistica di San Pier Niceto. Un modo inedito di tutelare il patrimonio ed evitare abusivismo e scempi che in passato hanno danneggiato irrimediabilmente ci di bello che cera nel piccolo comune messinese. Si chiama Scorci e sguardi la mostra inaugurata nella chiesa di San Francesco di Paola che rester aperta fino a domenica 20 aprile. E il frutto del lavoro di due associazioni: Terreforti e Io ti invito' in collaborazione con la Parrocchia San Pietro Apostolo di San Pier Niceto. Lo scopo far conoscere, conservare, valorizzare e promuovere il patrimonio artistico, naturalistico e culturale. Io ti invito rappresentato da un gruppo di fotoamatori, si propone di raccontare il territorio, la natura e la gente servendosi delle immagini fotografiche. Terreforti, animato da giovani entusiasti, attenti al proprio patrimonio architettonico e culturale, ha voluto sottolineare la bellezza del paese con i suoi scorci incantevoli, ma pure il degrado di alcune contrade, il mancato rispetto di storiche costruzioni e una cementificazione poco oculata. Animati da questo spirito, sabato 15 marzo, un folto stuolo di fotoamatori si avventurato tra i vicoli tortuosi e scoscesi di San Pier Niceto alla scoperta di angoli incantati, di palazzi raffinati, ma anche di troppe macerie, sporcizia e degrado. Le foto pi rappresentative sono state inserite nella mostra. Valutare le immagini da esporre - hanno spiegato gli organizzatori - non stata impresa semplice, non tanto per ragioni di qualit o bellezza, ma solo per selezionare quelle pi adatte alla manifestazione, che si prefigge lo scopo di illustrare lo stato architettonico di San Pier Niceto tra uno splendore incontestabile da una parte e, dallaltra, lincuria, il disfacimento e il dilagare di un abusivismo becero. La mostra, tra denuncia e valorizzazione, rappresenta di fatto, in maniera delicata ma incisiva, una funzione meramente politica, sociale e culturale. Le immagini - dice Carmelo Rampello, Presidente di Io ti invito - possono contribuire di certo a dare spunti di riflessione e indicazioni estetiche agli amministratori, ma danno anche ai cittadini la possibilit di osservare la propria citt da un nuovo e diverso punto di vista, quello affascinato e a volte critico, di un visitatore. Cos si pu avere lopportunit di trarre spunti Linaugurazione della mostra (foto Giuseppe Cannistr - Facebook) VENTI OPERE FINO AL 27 APRILE ALLA SOPRINTENDENZA DEL MARE PER SOSTENERE IL RESTAURO DELLO STORICO VELIERO LISCA BIANCA Palermo. La Soprintendenza del Mare ospita presso l'Arsenale della Marina Regia di Palermo, venti opere dell'artista Maurilio Catalano che saranno in mostra da oggi fino al 27 aprile. La mostra, dal titolo "Oltre il Mediterraneo", ha come obiettivo quello di sostenere il progetto di recupero e restauro dello storico veliero Lisca Bianca, il Carol ketch di 36 pedi dei coniugi Licia e Sergio Albeggiani il cui varo risale al 1981, quando i due coniugi partirono per il loro primo giro del mondo, in una delle avventure pi epiche della tradizione marinaresca siciliana, scritta in un diario di bordo, che poi Sergio trasform nel libro "Le isole lontane", in cui sono descritti i 3 anni della vita a bordo in mare. L'artista Maurilio Catalano ha appositamente dipinto il quadro "LiscaBianca II", opera centrale della collezione in mostra a Palermo, per sostenere il progetto di recupero e restauro dell'imbarcazione. L'opera sar messa all'asta e il ricavato andr a beneficio del progetto che realizzato anche coinvolgendo, attraverso un percorso di formazione che mira all'inclusione sociale, i ragazzi dell'Istituto Penale per i Minorenni di Palermo e gli ospiti della Comunit Terapeutica Sant'Onofrio a Trabia. Maurilio Catalano un autore profondamente legato alla Sicilia e al suo mare che descrive con forme fantastiche dai toni caldi e monocromatici, costellato da pesci, barche, fiocine e lampare. La Soprintendenza del Mare, in linea con la visione di un "approccio sistematico alla cultura, alla tradizione e alla storia del rapporto tra l'uomo e il mare" ha sposato l'iniziativa e deciso di raccontare la storia di Lisca Bianca, sostenendone il progetto di restauro. La mostra rester aperta fino al 27 aprile. PALERMO Oltre il mediterraneo con Catalano di stimolo per operare, anche nel privato, con scelte pi idonee per conservare e valorizzare il bello. Dalle foto risalta la storia millenaria le cui testimonianze sono tuttora presenti soprattutto in alcune strutture architettoniche e urbanistiche. Tuttavia negli ultimi 60 anni si assistito ad un costante opera di cancellazione di gran parte del patrimonio artistico e architettonico del paese: palazzo Moncada, palazzo Penna, la chiesa di San Pietro (la pi antica insieme a quelle di San Marco, San Leonardo e San Biagio e tutte di rito greco), il convento dei frati Minimi, il convento delle suore Carmelitane, la Societ Operaia, il mulino del Chianinnaro. Abbiamo deciso di organizzare questa mostra con un duplice obiettivo - ribadisce Antonella Nuccio, Presidente Terreforti - da un lato rappresenta una rivendicazione dorgoglio nei confronti del nostro paese, della sua storia e del ricco patrimonio artistico ancora presente, e che, in gran parte dato dalla bellissime chiese (a tal proposito vorremo segnalare la terribile condizione in cui ridotta la chiesa del 400 di Santa Caterina dAlessandria) e dallaltro una denuncia politica e civile di come il paese stato vittima di politiche urbanistiche scellerate. Largomento non poteva che dare spunti anche politici. La splendida mostra - aggiunge Francesco Ruggeri ex assessore allUnbanistica di S Pier Niceto - mette in risalto le potenzialit del patrimonio artistico sampietrese, sino ad oggi poco valorizzato,e, nel contempo, fa rilevare la mancata sensibilit della classe dirigente che invece di realizzare recuperi mirati alla salvaguardia dei beni architettonoci locali, preferisce attuare u processo di ammodernamento con totale trasformazione del tessuto urbanistico preesistente. Tale modus operandi, pi volte da me stigmatizzato e contrastato, ha preso sempre pi forma soprattutto nel centro storico del paese. 18 Aprile 2014 centonove pagina 37 posterrubriche Se Fava ritorna al Musco DI PAOLO RANDAZZO Catania. Non possibile oggi, e forse non giusto, parlare di Giuseppe Fava senza ricordarlo per quello che fu primariamente: ovvero un giornalista vero e coraggioso e un direttore carismatico che non chin mai la testa di fronte alla violenza della mafia e che per questo, per la sua cocciuta necessit di denunciare i legami tra i mondi della politica, dellimprenditoria pi spregiudicata nella sua sostanza criminale e del potere mafioso, fu ucciso nel gennaio del 1984. Eppure Fava stata molto altro ed doveroso ricordarne la fertile ricchezza intellettuale e la rigogliosa vena artistica che si esercit soprattutto nella scrittura teatrale. Una vena artistica che lo ha visto legato allo Stabile di Catania negli anni della direzione di Mario Giusti. Un teatro che ne ha prodotto diversi lavori e che, proprio di fronte alla sua sede principale, il Verga, lo ha visto morire. allora per rendere omaggio a questa grande personalit che, nel trentennale della sua uccisione, lo Stabile etneo ha prodotto e porta in scena, per la regia di Giovanni Anfuso, dal 15 al 20 aprile, una delle sue ultime drammaturgie, ovvero Foemina Ridens del 1980. In scena ci sono Guia Jelo e Mirko Magistro, scene e costumi sono do Giovanna Giorgianni e Riccardo Cappello, le musiche originali di Mario Incudine, i movimenti di scena Donatella Capraro, le luci, infine, di Franco Buzzanca. Ed ecco come Anfuso racconta questo suo spettacolo: Al centro troviamo Pupa e Orlando: un uomo e una donna, i loro rapporti, la loro dignit. Entrambi hanno conosciuto sempre e solo povert e orgoglio, ma non rinunciano mai alla vocazione dellintrattenimento di piazza, sotto qualsiasi cielo e con qualsiasi tempo, arrivando a confondere e fondere le vicissitudini dei personaggi cantati con i propri drammi personali. Pupa e Orlando si rincorrono disperatamente per non perdersi, seppure non riescano a stare vicini per pi di dieci minuti senza litigare. I due raccontano la propria vita di cantastorie ma anche di prostituta e ladro, in una realt metatemporale, senza sequenza cronologica, in un disordine del tempo, senza inizio e senza fine. E il pubblico non sa dire quanti siano i personaggi e quali et abbiano; mentre le loro parole raccontano di una grande anima straripante di spensieratezza, lussuria, accidia, frustrazione, fedelt, blasfemia, amore, fede e quanto di pi contraddittorio si riesca a immaginare nellanimo umano. JAZZ. Latipico duo al Trifiletti il 17 aprile Musica Nuda a Milazzo MILAZZO. A volte il caso riesce a combinare per bene le cose. E questa la storia di Musica Nuda, latipico duo nato dallincontro casuale tra Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, una voce e un contrabbasso che da 11 anni hanno riportato la musica alla sua essenza. Magoni e Spinetti suoneranno il 17 aprile al teatro Trifiletti di Milazzo data di chiusura del cartellone di Milazzo Jazz. La data fa parte del Circuito Jazzistico Siciliano, la rete culturale che vede insieme lassociazione Catania Jazz di Catania, titolare dellomonima stagione, lassociazione Musiche di Palermo,lassociazione Musicarte di Caltanissetta e la cooperativa Arte E A Capo di Milazzo. Dopo Milazzo, Musica Nuda saranno il 18 aprile ai Candelai di Palermo e il 19 aprile al Ma Musica Arte di Catania. Dal 15 al 20 aprile, Foemina Ridens, spettacolo tratto da una drammaturgia CATANIA Si conclusa Contrade 2014 la manifestazione annuale con cui i produttori dellEtna presentano la nuova annata dei loro vini. Questanno erano ben 83 le aziende presenti, 20 in pi dellanno scorso e il doppio rispetto a due anni fa a dimostrazione che lenologia intorno al vulcano in continua crescita. Se si pensa che solo 10 anni fa le aziende che imbottigliavano sullEtna non raggiungevano la dozzina di strada se ne fatta. Non il ritorno ai tempi in cui sullEtna si producevano circa 3 milioni di ettolitri di vino che partendo da Riposto raggiungevano tutta l?Europa mentre gli ettari vitati pare arrivassero a quasi 60mila contro gli attuali 1.000. I produttori Etnei bisogna dire che si stanno muovendo bene, il nuovo disciplinare della Doc Etna ne la prova, adesso si pu indicare nella bottiglia anche la contrada di provenienza del vino, passando quindi da una macrozona Etna a dei cru molto pi piccoli caratterizzato ognuno da differenti tipi di suolo, esposizione e microclima, quindi vini sempre pi legati al territorio, che pur avendo un tratto comune rappresentato dalluso degli stessi vitigni si differenziano da contrada a contrada. Qualcuno ha definito lEtna la Borgogna dItalia, certo sono due zone completamente differenti, la Borgogna intanto molto pi ampia e i vini di quella regione pur identificandosi con le appellazioni comunali, allinterno di questultime hanno una classificazione piramidale che ne distingue la qualit mettendo all?apice i Grand Cru poi i Premier Cru, quindi Village ed infine la semplice dizione Bourgogne. Sicuramente per dare la possibilit ai produttori di indicare in etichetta la contrada di provenienza dei loro vini pu considerarsi un primo passo verso una reale definizione del valore dei diversi cru etnei, se non ufficialmente almeno attraverso le scelte del mercato che ovviamente si orienter verso i migliori. DE GUSTIBUS DI MASSIMO LANZA LEtna in 83 bicchieri DI CESARE NATOLI Jazz Day Tutto pronto anche a Messina per lInternational Jazz Day. La kermesse, affidata anche questanno alla direzione di Mimmo Papa, si volger al Centro Multiculturale Officina. Si tratta di uniniziativa che si svolge a livello mondiale e che stata promossa dallUnesco nel 2011 nella convinzione che il jazz debba essere celebrato per promuovere la pace e il dialogo tra le culture, la libert di espressione, il rispetto dei diritti umani e delle diversit; per eliminare le discriminazioni e rafforzare il ruolo dei giovani, per il cambiamento sociale. Anche questanno si riuniranno comunit, scuole, artisti, storici, studiosi e appassionati di ogni luogo per celebrare e conoscere il jazz, le sue radici, il suo futuro e il suo impatto. Anche questanno il Centro Officina e Off in Jazz hanno deciso di aderire alliniziativa, organizzando a Messina la seconda edizione di una significativa festa della musica. Sono previste manifestazioni collaterali attinenti al jazz, in corso di definizione, e lesibizione non-stop sul palco di Officina di musicisti jazz locali, siciliani e non, di giovani che studiano jazz nei conservatori e nelle scuole, di professionisti di classe ed esperienza - molti dei quali gi si sono esibiti per Off in Jazz nel 2013 - di appassionati dilettanti, di cantanti, di cori scolastici, e di tutti coloro che vorranno partecipare ad un incontro carico di emozione di allegria, di musica fatta insieme, il cui scopo la condivisione gioiosa, la partecipazione ad un evento che affratella e diverte in nome del Jazz. MUSICA DI MARCO OLIVIERI Lultimo film di Mazzacurati Al Festival di Torino la sua ultima apparizione pubblica. Lo scorso novembre, il direttore artistico Paolo Virz gli ha consegnato il Gran Premio Torino. Unoccasione per rendere omaggio allo sguardo etico, in equilibrio tra ironia della commedia (mai cinica) e partecipazione sofferta ai drammi contemporanei del vivere (su tutti limmigrazione), che ha contraddistinto il cinema di Carlo Mazzacurati. Lautore di film come Notte italiana, Il toro, La lingua del Santo e La giusta distanza. Sempre a Torino, pochi mesi prima della sua morte, avvenuta nel gennaio 2014, stato presentato il suo ultimo titolo, La sedia della felicit, che adesso approda nelle sale. Prodotto da Angelo Barbagallo (con Rai Cinema) e scritto dal regista con Doriana Leondeff e Marco Pettenello, il film una gustosissima commedia che racconta con ironia e complicit la crisi economica e morale di questi anni, creando situazioni sgangherate e improbabili al pari dei personaggi. Latmosfera paradossale, come le tante gag, e spicca la bravura dei protagonisti Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese e Giuseppe Battiston senza dimenticare i cameo di Antonio Albanese, Fabrizio Bentivoglio e Silvio Orlando, attori amatissimi dal regista. Tuttavia, non sempre le intuizioni iniziali trovano una risoluzione narrativa convincente e il finale appare meno efficace rispetto alle altre trovate. NUOVE VISIONI Giuseppe Fava posterlettere 18 Aprile 2014 centonove pagina 38 Bene han fatto lonorevole Picciolo e Greco, a ritirare il ddl sulle aree Zir e Zis. Al di l delle polemiche che erano nate, con pensieri e letture diverse tra i diversi soggetti, c un principio che dovrebbe essere patrimonio di tutti (nessuno escluso) ma non lo , in nessuno, amministrazione comunale in primis. La pianificazione territoriale non pu andare a frammenti, o per meglio dire, a spezzatino. Eppure, ancora oggi cos e pur potendo (o no) condividere proposte normative, queste o altre, il principio della connessione territoriale in tutte le sue sfaccettature, comprese quelle ambientali, a dover essere la base di tutto, senza frammentare pensieri, intenti, progetti, programmi in tante piccole porzioni. Il cambio di destinazione duso, che pu essere giustamente irrilevante dal punto di vista paesaggistico, pu invece avere effetti singoli e cumulativi su altri ambiti, ambientali in primis. Faccio un esempio. Un edificio che era solo un deposito, se diventa attivit produttiva che richiede risorse idriche, incide e non poco sullacqua da prelevare da qualche parte. Ed inevitabile che questa preziosissima risorsa venga presa (quasi) sempre dalle falde limitrofe. Siamo, per la zona Zir e Zis, in prossimit della foce, e prelievi eccessivi da falde possono provocare sia la loro salinizzazione (ovvero, lacqua entra dal mare compensando la perdita di quella proveniente da monte, sia il crollo, nel tempo, delle pareti laterali, con problemi seri di stabilit in superficie. Sono aspetti questi, mai affrontati nella pianificazione territoriale, eppure possiedono profili di impatto enormi, anche economici. A Reggio Calabria ci sono gi le falde salinizzate, e molte zone della citt sono munite (a carico dei singoli), di de salinizzatori, con aggravi economici e di problemi, non da poco. In genere si pensa che lacqua sia risorsa inesauribile, ma non cos, per nulla. O ci si mette (tutti, nessuno escluso) in testa, che si deve vedere la pianificazione nel suo complesso, partendo dallo stato dellarte (drammatico, inquietante, avvilente per quanto mi riguarda), acqua inclusa, oppure, il procedere a pezzettini, provocher solo guai per tutti. Per lavoro continuo a leggere in studi di impatto, il nulla che accade allambiente, anche per progetti su Messina. Vogliate tutti bene a questa terra e a questo mare, meritano amore e attenzione e una cura capillare, il territorio ferito, acqua inclusa. Sarebbe bello che anche lamministrazione stoppasse per sempre quel che ancora cammina sotto mentite spoglie, e che distruggerebbe lo Stretto. Lelenco lungo, sar per unaltra volta. ECOLOGIA&AMBIENTE DI ANNA GIORDANO Territorio a spezzatino GUI DI SERGIO BERTOLAMI Attivarsi per il passato I cittadini della Campania, indignati, si mobilitano in difesa dei propri beni culturali. Napoli ha organizzato un flash mob, un raduno spontaneo ed improvviso, nella Villa comunale. Pompei promuove una catena umana per risvegliare il senso di appartenenza al territorio e limpegno civico. Azioni che scaturiscono dallassistere allinettitudine di chi dovrebbe portare a compimento gli obiettivi fissati dallUnione Europea per valorizzare i beni e i siti culturali, attraverso azioni di restauro, conservazione, riqualificazione, sviluppo di servizi e attivit connesse, favorendone lintegrazione con altri servizi turistici. Invece la Regione Campania perde 3,5 milioni di euro, non spesi per attuare iniziative approvate e mai avviate. Senza parlare del Grande Progetto Pompei (105 milioni) che fa acqua, facendo crollare non solo i muri dissestati ma persino la credibilit nazionale. Cosi i cittadini decidono di fare sentire la propria voce contro i mandarini del ministero dei Beni culturali e del Turismo che pretendono di tenere in pugno, come cosa loro, il patrimonio culturale italiano e di non rispondere mai a qualcuno, e tantomeno allopinione pubblica dei loro comportamenti (Antonio Galdo su Il Mattino). I siciliani dovrebbero maturare le medesime convinzioni, perch la tutela del nostro patrimonio una scelta da non lasciare nelle esclusive mani di una enclave ristretta. Ampliare la consapevolezza sociale servir ad essere pi influenti sul piano delleconomia nazionale ed avere reali possibilit di prevalere su scelte contrastanti o semplicemente indifferenti al bene comune. heritage@experiences.it HERITAGE DI ANDREA SMITH Graduatorie ad esaurimento, via allaggiornamento E anche questo adempimento, che terr col fiato sospeso i precari almeno fino ad dagosto, finalmente prende il via: le domande per laggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, per il triennio 2014-17, del personale docente ed educativo si devono presentare entro le ore 14 del 10 maggio. Devono perch la domanda va presentata non solo per leventuale aggiornamento del punteggio, ma anche per la semplice conferma in graduatoria. La mancata presentazione della domanda comporta la cancellazione definitiva dalla graduatoria. Il personale docente ed educativo, inserito a pieno titolo o con riserva nelle diverse fasce, pu chiedere la conferma, laggiornamento del punteggio, lo scioglimento della riserva in caso di conseguimento dellabilitazione -, il trasferimento da una ad altra provincia. La domanda di trasferimento, compresa quella della posizione di riserva, va diretta alla nuova sede territoriale prescelta, mentre quella delle altre tipologie va presentata allufficio territoriale dellUSR che ha gestito la domanda per il triennio 2011/14. La domanda deve essere presentata esclusivamente via web e i titoli posseduti vanno dichiarati; con modalit cartacea dovranno essere presentate solo le seguenti certificazioni: sanitarie attestanti diritti di riserva dei posti o di precedenza; titoli artistici -professionali relativi allinsegnamento di strumento musicale; servizi prestati nelle scuole dei Paesi appartenenti allUnione Europea. La domanda per le graduatorie distituto sar presentata successivamente on-line (tra giugno e luglio), dopo la pubblicazione del provvedimento ministeriale. Le scuole prescelte potranno appartenere anche ad una provincia diversa da quelle prescelte per le graduatorie provinciali. Non previsto linserimento di nuovi aspiranti. QUI SCUOLA Buona Pasqua con buone notizie L'altra volta, ho incontrato in amico, che mi ha detto: "Ma quando potr leggere qualcosa di allegro e non distruttivo, amaro delle nostra Citt? " Premetto che io penso che quello che scrivo sia divertente, ma in ogni caso, ho invitato il mio amico a fare un giro in vespa per vedere un po' quello che succedeva in Citt. Da subito ci siamo diretti verso i Laghi Ganzirri, perch ho saputo che sono diventati Riserva Naturale. Mi viene da ridere, come dire ad un Messinese, lascia la macchina a casa e non posteggia in seconda fila. E qui, come notate siamo gi nell'utopia. Aveva piovuto mezza giornata e le case intorno alla riserva, erano tutte riservate, nel senso che i poveri abitanti delle stesse non potevano n uscire n entrare dalle proprie abitazioni! E quindi abitanti molto riservati da non potere neanche uscire. Minchia della Riserva naturale! Siamo tornati in Citt... ancora peggio. Marciapiedi invasi da motorini e macchine e passaggi pedonali per disabili occupati da cittadini educati e rispettosi, alla fermata del Tram, decine e decine di persone in attesa del solito tram, che non arriva mai, infatti, e questa una buona notizia per Messina la versione restaurata di "Un Tram che si chiama desiderio" ed io dato che voglio fare l'attore far la parte che stata di Marlon Brando, e questa sicuramente una buona notizia. Passeggiando, passeggiando ho cercato di capire dove faranno le piste ciclabili. Ho saputo che le vogliono fare nelle corsie degli autobus, ma non ho capito se sopra sotto o dentro un tunnel, staremo a vedere, tanto qualche minchiata riusciranno a fare. In ogni caso dato che Pasqua e bisogna essere pi riflessivi, sono andato all'Annunziata, dove c' un Muro del Pianto, che ricorda quello di Gerusalemme, solo che quello asciutto, questo e tutto bagnato dai liquami che fuoriescono dalle fogne e si riversano sulla strada. Del resto ognuno ha quello che si merita! Buona Pasqua a tutti! MESSINADRASTICA DI FABIO AMATO postercommenti 18 Aprile 2014 centonove pagina 39 Addio cavalluccio marino Quarantotto specie a rischio destinzione. I cavallucci marini sono le vittime di una corsa verso la definitiva scomparsa. Gli uomini, come al solito, devastano la natura operando scelte incoscienti e sbagliate. Ogni anno le vendite dei cavallucci marini raggiungono approssimativamente i venti milioni di esemplari. Prodotto ricercato in tutto il mondo, soprattutto in Cina: il mercato orientale della medicina tradizionale vuole questi animali essiccati ed impiegati in improbabili trattamenti terapeutici. I collezionisti li apprezzano come oggetti decorativi. Miete poi altri milioni di vittime la pesca al gambero, praticata trascinando sul fondale reti che si rivelano trappole mortali pure per i cavallucci. Pescherecci e crescente inquinamento provocano la distruzione dellhabitat di queste creature: una piaga che ha accelerato il loro avvicinamento ad una definitiva sparizione. Sar forse arrivata lora di invertire la tendenza? Diversi acquari stanno pensando di allevare in cattivit i cavallucci e provare cos a ripopolare i mari. La vera soluzione sarebbe bloccare un discutibile mercato medico, frenare pescatori e collezionisti ed impedire la distruzione dei fondali. risaputo, per, che superstizione ed interessi economici sono difficili da scalfire: ci vogliono tempo e pazienza ed il successo non affatto assicurato. Per questo motivo diverse strutture hanno deciso di mettere a disposizione le loro vasche per mettere in pratica un tentativo estremo, volto ad impedire che spariscano specie singolari, misteriose ed affascinanti, in grado di incuriosire adulti e bambini. Specie che abitano mari in cui gli esseri umani spadroneggiano senza rispetto, ma soprattutto favole e sogni: se gli uomini permettessero lestinzione dei cavallucci marini, darebbero un colpo atroce ai loro ricordi di infanzia e alla fantasia di chi bambino ancora lo . ANIMAL HOUSE DI ROBERTO SALZANO Lautobus vuole volare alto CATANIA . Solo il 9% dei catanesi che prende il bus paga il biglietto eppure il bilancio dellAmt, lazienda municipale trasporti, passata da una proiezione di perdita di 3 milioni di euro, nel luglio scorso, ad un piccolissimo utile. Un miracolo che porter anche allassunzione di venti nuovi autisti, perch il paradosso era di avere mezzi fermi perch manca chi li possa guidare. Il sindaco Bianco e il presidente Carlo Lungaro, una coppia (amministrativa) di fatto ricostituita a distanza di quindici anni, hanno annunciano soddisfatti il loro primo rendiconto. E siccome il sindaco della primavera uno abituato a volare alto pensa gi a ripristinare lAlibus, il collegamento veloce citt- aeroporto e una cabinovia tra il parcheggio e laerostazione. ELIODORO Sicilia, sorridi e risorgi DI MARIA DASARO I siciliani, ai quali capita di varcare lo Stretto di Messina e trascorrere qualche periodo in Puglia, Calabria e Campania e stare a contatto con i conterranei sudisti, hanno modo di apprezzare similitudini e differenze. Le somiglianze: siamo tutti poco organizzati, caotici, abbiamo strade poco pulite e posteggiamo spesso in seconda fila. Per, oltre lo Stretto, i calabresi, oltre che il salame piccante in tutte le salse, hanno una solarit e una capacit di sorriso maggiore di noi siciliani; cos i campani e i pugliesi. Nei tratti antropologici dei siciliani o almeno dei palermitani si legge una cupezza di fondo, una ironia triste, uno sguardo pi nero verso la vita. Il teologo Cosimo Scordato, citando anche Sciascia, dice che noi siciliani ci siamo fermati al venerd santo e non immaginiamo una qualsiasi risurrezione. Laugurio che anche gli isolani pi pessimisti possano scorgere la luce di una Rinascita sempre possibile. 150 PAROLE DA PALERMO La lezione del Ruanda La grande bellezza e la politica italiana Vent'anni fa in Ruanda, un piccolo paese nel centro del continente africano, avvenne una cosa terribile: ottocentomila morti in cento giorni, un vero e proprio genocidio. Per ricordare uno dei pi grandi crimini della storia dell'umanit, domenica 6 aprile si tenuto al Teatro Cristo Re di Messina lo spettacolo Ammazzateli tutti, realizzato da due bravissimi attori-narratori: Marco Cortesi e Mara Moschini, da tempo impegnati in progetti di teatro civile di grande importanza e suggestione. L'iniziativa stata promossa dall'Associazione Anymore che sta sostenendo il progetto di una casa-fattoria in un villaggio ruandese. Nessuno dei giornalisti presenti nell'aprile del 1994 in Sudafrica, per le prime elezioni libere e la conseguente fine dell'apartheid, cap cosa stava succedendo in Ruanda (400 km di distanza appena). Il massacro ruandese assunse presto proporzioni gigantesche, senza che nessuno sentisse il dovere di intervenire. La maggioranza hutu annient la minoranza tutsi costituita dal 10 per cento della DI MAURIZIO BALLISTRERI Messina. La grande bellezza di Paolo Sorrentino, insignito del premio Oscar, pu essere proposto, anche, come una metafora della politica del nostro tempo. Il film appare come una sorta di Festa dell'insignificanza, un divertissement surrealista, una parabola dagli accenti felliniani, in cui si alternano personaggi alle prese con elucubrazioni stravaganti, parolai, narcisi e un po' vanesi. Gi, il recente romanzo di Milan Kundera, noto per Linsostenibile leggerezza dellessere, in bilico fra il ridicolo e la tragedia, tra il faceto e labbrutimento, in cui Kundera sembra riprendere i sentieri gi percorsi da Luigi Pirandello a proposito dellumorismo, percepito come sentimento espressivo della fragilit umana da cui nasce linevitabile commiserazione per le debolezze altrui e anche per quelle personali. Kundera descrive unera che fa della propria vacuit esistenziale quasi un punto di popolazione. L'inerzia dell'Onu permise il genocidio. Da mesi il generale canadese Romeo Dallaire chiedeva di rafforzare il contingente di caschi blu delle Nazioni Unite (di cui era gi comandante in Ruanda) per evitare il peggio, ma i suoi superiori non accolsero le richieste che consistevano in 4000 uomini e un mandato pi ampio. Fra i maggiori responsabili ci fu Kofi Annan, all'epoca capo del dipartimento per le operazioni di mantenimento della pace, che in seguito diventer segretario generale dell'Onu senza che nessuno abbia mai denunciato l'estrema gravit della cosa. Uno degli aspetti pi impressionanti del conflitto che le violenze venivano effettuate con strumenti di morte rudimentali (machete, coltelli, falci, bastoni), nulla a che vedere con le pi sofisticate armi moderne. La comunit internazionale si mostr indifferente nei confronti della tragedia ruandese, ma anche il movimento pacifista sembr del tutto insensibile alla sorte di migliaia di persone. La domanda oggi comunque questa: chi pu garantire che simili massacri non accadranno pi in futuro? LA RIFLESSIONE ANTIBUDDACI DI DINO CALDERONE arrivo culturale. Ed proprio il ribaltamento delle tematiche, circa la banalit della vita, lo strumento scelto dallautore ceco per scolpire il suo pensiero: la risposta ad ogni angosciante interrogativo giace nella superficialit che ci consente di accettare linsignificanza per ci che , ossia essenza stessa della vita, ma al tempo stesso origine di un buonumore spesso drammatico. Infatti, citando Hegel, Kundera suggerisce: Solo dallalto dellinfinito buonumore puoi osservare sotto di te leterna stupidit degli uomini e riderne. Ebbene, nella Grande bellezza troviamo tutto limpasto kunderiano, tra ironia, pessimismo e vacuit, che proprio il protagonista del film, Jep Gambardella (un grande Tony Servillo, a cui si pu rimproverare, forse, un eccesso di leziosit), dandy dei party sulle terrazze sopra il Colosseo, conscio della mendacia, dellipocrisia, dellapparenza: che tutto un trucco, porta in scena tra ansia esistenziale e vetrinizzazione sociale, tra leffimero culturale e la transavanguardia, in un mondo amaro e nichilista, anche con richiami proustiani alla ricerca del tempo perduto, nel suo caso rappresentato dai libri non scritti e da un amore giovanile. Una metafora della vita dei giorni nostri, fondata sullapparenza, tra grandi ricchezze concentrate in poche mani e povert sempre pi diffuse, che sembra fatta apposta per descrivere la politica italiana: partiti personalizzati e leaderistici, assenza di rapporto diretto con i cittadini, vacuit culturale, volgarit diffusa nellordalia dei media, con talk show urlati e notiziari da Miniculpop, privilegi castali insopportabili e inchieste giudiziarie. Alla mente torna quel Tramonto dellOccidente, opera storico-filosofica drammatica di Oswald Spengler, contenente un grido di dolore per lavvilimento dei concetti di esistere e di conoscere, soppiantati da una modernit allinsegna dellapparire.
Lupo 2014 3 Luglio Su Relazione Commissione Anna Abita Livia Di Franco Mara Fais Nominata Da Nicolo' Marino Nega Autorizzazioni e Chiude Disacrica Mazzara S. Andrea Cannova Antonioli Tirrenoambiente