Esce, all'inizio di questo mese di novembre RONAGO 81, n. 2.
Ci auguriamo che lo sforzo che facciamo per far giungere
nelle nostre case questa pubblicazione, sia apprezzato da tutti e sia seguito con interesse. La redazione del giornale composta da persone che si sono generosamente prestate per fare gli articoli, per la stampa e per la distribuzione, per aspettiamo la collaborazione di altri che con i loro scritti, con suggerimenti, con il loro contributo permettano a RONAGO 81 di continuare a vivere e di essere sempre pi interessante. 2 1981 ANNO INTERNAZIONALE DELLHANDICAPPATO Al di l delle conferenze e dei dibattiti che questanno sono stati tenuti a livello internazionale sul problema dellhandicappato, desideriamo anche noi, nel nostro piccolo, dedicare un pensiero a quei fratelli pi sfortunati che vivono nella nostra comunit. Il primo ansioso interrogativo di una mamma in attesa, la prima domanda che le sale alle labbra quando la sua creatura vede la luce: "il mio bambino sano? normale? S, e comincia un rapporto fatto di amore, di gioie, di ansie, di sacrifici. No, ed ha inizio un rapporto fatto anchesso di amore, di gioie, di ansie, di sacrifici. Vissuto per per certi versi pi intensamente, pi coscientemente, pi "in prima linea", se vogliamo. Noi siamo abituati a vedere la realt dellhandicappato dal di fuori, quando qualcuno o qualcosa ce lo fa venire in mente. Vediamo il problema, sappiamo che esiste, ; talvolta ne viviamo quasi a contatto ma poi, se non ne siamo direttamente toccati, ce ne dimentichiamo. Tuttavia, in mezzo a noi, a Ronago, ci sono alcune persone che vivono o che hanno vissuto nelle proprie famiglie questo problema. Abbiamo voluto ascoltare dalla loro viva voce lesperienza di due genitori, affinch, attraverso questa testimonianza possiamo avvicinare e fare anche nostra questa realt. Prima di esporre lesperienza che abbiamo raccolto, vorremmo anzitutto ringraziare coloro che, con tanta disponibilit e serenit, hanno accettato di farcene partecipi. E vogliamo anche scusarci con loro se la nostra inesperienza, la nostra non sconoscenza di tanti piccoli particolari, ha potuto in qualche modo essere inopportuna. I genitori di Marina, 3 anni e mezzo, mongoloide Marina la nostra terzogenita. Noi non laspettavamo ma, dopo il primo momento di sorpresa, abbiamo atteso con gioia il suo arrivo. Alla nascita, la sua "diversit" mi stata tenuta ufficialmente nascosta per 20 giorni - racconta la mamma -. Io me ne ero gi accorta, ma dentro di me sentivo qualcosa che mi spingeva a rifiutare la realt. I primi tempi sono stati duri. Proprio poco prima mi era morta la mamma, sulla quale avevo sempre potuto contare per sorvegliare i bambini in caso di mia assenza. Adesso mi trovavo priva di questo importante appoggio morale e materiale. Gli altri due bambini erano ancora piccoli e il caso di Marina mi obbligava a frequenti assenze. A me pesava anche il fatto, di dover rivolgermi ad altri per un aiuto, di dover dire dove e perch andassi. Non riuscivo a parlare con nessuno del problema di Marina. Dopo qualche tempo sono finalmente riuscita a confidarmi con una vicina di casa, che in seguito mi ha sempre dimostrato tanta comprensione e solidariet. Mi succedeva perfino che, se qualcuno guardava la mia bambina chiedendomi che et avesse, io istintivamente tendevo sempre a toglierle qualche mese. Poi, mi rimproveravo di questa"vigliaccheria", di questo sotterfugio che, mi rendevo conto, non serviva certo ad aiutare mia figlia. 3 Oltre alle terapie specialistiche, che comportavano degli spostamenti quotidiani, Marina aveva bisogno anche di particolari esercizi per la stimolazione della sua sensibilit fisica e questo compito veniva svolto dalla mamma, ripetute volte al giorno. Cerano poi delle contraddizioni da parte degli specialisti che seguivano la bimba, sullopportunit o meno di farle fare determinate cose (il bagnetto, certi esercizi, ecc.) Davanti a queste ed a mille altre decisioni da prendere - continua la mamma - io mi affidavo al mio istinto materno ed al buon senso, ma ugualmente sentivo il peso che ogni mio passo avrebbe potuto avere sul futuro di Marina. Abbiamo anche avuto unesperienza negativa con il primo centro a cui ci siamo affidati per le cure necessarie alla bambina. Appena ci siamo accorti che il trattamento cui veniva sottoposta era per cos dire superficiale e molto generalizzato, ci siamo, dati personalmente da fare per trovare dei contatti con altri enti preposti a questo.,tipo di cure. La collaborazione avuta da parte del Consorzio Sanitario di Zona di Olgiate Comasco, ci ha indirizzato presso il Centro "La nostra famiglia" di Vedano Olona. La portiamo l tre volte alla settimana, per le attivit fisioterapiche e del linguaggio. Marina di carattere socievole e si sottopone volentieri agli esercizi, che peraltro vengono svolti con molto calore umano da parte del personale. I progressi sono stati e sono evidenti. Adesso autonoma, cammina e si esprime. Sono proprio queste conquiste che mi fanno dire che la mia bambina non ha niente, non malata - dice la mamma -. Ho visto e so che esistono casi ben peggiori, bimbi che vegetano o che sono bloccati su una carrozzella. Adesso, con laiuto della fede, sono riuscita ad accettare la volont di Dio e a superare la tendenza di rifiutare la realt. Vorrei per dire che il mio "rifiuto" non lho mai dimostrato verso Marina. Anche se dentro di me non ammettevo il suo handicap, non le ho mai fatto mancare il mio amore di mamma. Lesperienza che stiamo vivendo ci ha arricchiti interiormente. Marina ha bisogno di essere costantemente guidata nelle sue attivit, affinch il gioco diventi per lei, come del resto per tutti gli altri bambini, il mezzo che la aiuta a capire il mondo che la circonda. Quante volte ho trascurato i lavori di casa per aiutarla nel gioco! Giochi che prima prendevamo per scontati, per insignificanti o quasi, assumevano adesso un ruolo ed un significato. Per Marina rappresentavano il mezzo e lespressione dei suoi progressi. Anche i fratellini sono sempre stati affettuosi con lei, accettandola ed amandola fin dallinizio con spontaneit. Marina frequenta questanno la scuola materna. La mia unica paura - dice la mamma - era che certi suoi piccoli limiti potessero rappresentare un problema o gravare sulle suore. Ci rendiamo invece conto che anche questa esperienza sta dando i suoi frutti e pian piano Marina sta allargando le proprie conquiste verso la vita, aiutata in questo anche da uno spiccato senso di imitazione. Dovendo recarci cos frequentemente al Centro di Vedano Olona, abbiamo occasione di parlare con altre famiglie che hanno il nostro stesso problema. A Olgiate Comasco sorto un Comitato di genitori di bimbi handicappati. In questa sede il pap di Marina si ritrova periodicamente con gli altri genitori per un necessario scambio di esperienze e anche per risolvere determinati problemi organizzativi, quale per esempio il trasporto dei bambini al centro di cura. Ci non tanto per lincidenza economica del trasporto stesso, quanto per la scarsa disponibilit di tempo (lorario delle cure coincide con lorario di lavoro del padre, ecc.). In questo senso si sta ora sviluppando un accordo fra i Comuni della zona, accordo che ha subito riscontrato la piena adesione del Comune di Ronago. 4 Non guardiamo al futuro con angoscia. Abbiamo fiducia. S, pensiamo ai problemi di inserimento scolastico e sociale, come del resto ci pensano tutti i genitori. Il contatto con il problema dellhandicappato ci ha posto di fronte a diversi modi di vivere questa realt (p. es. il rifiuto da parte di genitori di bambini normali di ammettere nella stessa classe un bimbo handicappato. Secondo loro la maestra avrebbe dovuto dedicargli troppo tempo, a scapito degli alunni "normali". Al contrario, abbiamo fortunatamente conosciuto il caso di una insegnante che ha rifiutato la maestra di sostegno per un suo scolaro handicappato, ritenendo che per un suo migliore inserimento e per evitargli tutte le possibilit di una eventuale emarginazione, era giusto trattarlo alla pari con tutti gli altri). La conclusione dei genitori di Marina che il futuro dei bambini handicappati dipende moltissimo dalle persone che essi incontreranno nella vita. Persone che sappiano accettarli, aiutarli e soprattutto amarli. Il nostro rapporto di amore con Marina molto forte - dicono i suoi genitori -. Solo per amore e con amore si pu aiutarla a crescere. Non bastano le cure e gli istituti per far di loro delle persone partecipi e inserite. Occorre lamore che aiuta, che comprende e che gioisce di tutti i piccoli progressi, anche minimi, che questi bambini fanno verso la conquiste delle proprie capacit e del proprio essere". E noi, come rispondiamo a questo appello? Anna b. ...Lhandicappato dotato di una conoscenza damore pi immediata di quella degli altri uomini e tanto pi sviluppata quanto meno lo la sua coscienza di potere; non potendo essere un principio attivo ed ambizioso della societ, egli sviluppa con la massima naturalezza non nel campo dellefficienza ma nei campo dellamicizia. Egli certamente un essere debole e influenzabile poich si dona agli altri in piena fiducia; ma anche un essere ingenuo, sovente di una ingenuit attraente e pura, per cui la sua prima reazione spesso di accoglienza e non di critica o di rifiuto (Ablondi). Noi tutti, uomini e donne insieme, siamo lumanit creata a immagine di Dio (Gen 1,27). In questo modo noi rappresentiamo Dio nella sua orazione terrestre (Sai. 8,6-8). A questo pensiero, il popolo di Israele si rallegrava e si meravigliava della perfezione, della salute e della bellezza delluomo: qualit queste che il popolo percepiva come delle benedizioni di Dio (Sal 144,12-15). 5 RAFFORZARE LA PACE Non credo pi da molto tempo alla logica dei due blocchi contrapposti: Patto di Varsavia e Nato. Sono convinto che il primo, sotto l'incalzare coraggioso e travolgente del movimento polacco "Solidarnsc" sia entrato in una fase di acuta crisi e che la sua dichiarata compattezza non sia poi davvero pi cos granitica, Il secondo talmente eterogeneo che al suo interno difficile trovare una coesione, cosicch la politica del riarmo americano trova seri ostacoli alla sua attuazione in Europa. Eppure, sia il blocco orientale che quello occidentale, entrambi "strozzati" da una gravissima crisi economica, accettano con noncurante incoscienza la logica perversa dellequilibrio del terrore. Mi chiedo, come cristiano e come uomo, che cosa posso fare, quale risposta posso gridare per scandalizzare" chi accetta con indifferenza e pericolosa trascuratezza questa logica; come posso io, testimone dell'insegnamento evangelico, "convincere", non costringere" gli uomini alla pace. Mi fa sorridere chi con candida innocenza (anche tra i cristiani) giustifica la separazione tra politica e morale, dicendo che quello che politico non morale e viceversa, giungendo ad accettare il riarmo, come se lilluminante frase di Giovanni Palo II: "La pace dono di Dio affidato agli uomini." fosse solo un episodico ammonimento e non un ideale da vivere con quotidiano impegno. necessario che i cristiani (per primi) facciano crescere la consapevolezza del pericolo che corre oggi il mondo denunciando labnorme crescita degli armamenti rispetto le spese cosiddette sociali (scuola, sanit, sviluppo e ricerca) e siano portatori nei campi in cui operano di un progetto di societ che restituisca dignit all'uomo. una sfida che bisogna accettare se non altro perch il cristiano portatore di speranza, non di indifferenza. MAURIZIO R. 6 QUANDO LUOMO ABBANDONA DIO di GIUSEPPE G. Mi sussurra, quasi esausto: "Ho un desidero non risvegliarmi pi! Morire inghiottito dalla nemica Notte Se pi non fosse lo stanco Mattino a spingermi ancora verso Risveglio, nessuno pi mi rivedrebbe. Anche il Mattino invecchiato precocemente ed irreversibilmente affranto, pi non mostra loro che sferzava energia alla quotidiana vita. Solitario nella sua amara rassegnazione, sempre pi rabbuiato, a fatica mi solleva, a stento mi sorregge per pormi ancora una volta oltre la Tenebra. Ma la sua energia ormai svuotata ... Senza pi il conforto di colei che fin dallinizio lo ha nei secoli accompagnato, sfolgorante di giubilo, a risvegliare la Terra., inerme ed inerte. La cara e gioiosa e fulgida Aurora si spenta prima di lui, prima di noi ... Pi non riapparir! Nel vuoto ... spaziano ora lugubri colori di Agonia. Un turbinio di ricordi mi angoscia ancora . Vecchio e rugoso Mattino rammenti quando la mia nascita fu Gioia per il Creatore, il mio esistere, certezza per le creature e vigore alla Natura? Ricordi quando insieme. inneggiando al Creatore, Lo ringraziavamo, mentre Risveglio ed Aurora, sfavillanti, a Lui ci offrivano con Grazia e Gratitudine, uniti all'universale Coro delle Creature ancora amiche? E quanto si gioiva di Vita!? Ora le creature al mio giungere, al mio apparire sono pervase da smarrimento, inquietudine e timore ma con pervicace e distruttiva dissennatezza mi sfidano e con arroganza mi condannano. Di cosa posso Io essere colpevole nella loro autodistruzione? Di esistere per divina Volont? lo ho sempre vestito i gigli dei campi, ho sempre cresciuto distese di grano, in abbondanza ho portato sorrisi ai bimbi ...... Quelle codarde ed altere creature che mentono per giustificarsi ed ottusamente si ingannano per respingermi e rifiutare l'ignominia d'essere esse a deturparmi, a soffocarmi, a distruggermi, peccano contro il Creatore sconvolgendone la sua Terra, Culla del figlio; peccano contro la Luce sovrapponendole Oscurit. Terra e Luce, Sorelle gi scintillanti, sono sempre pi soffocate da ombre caliginose, foschie di fumi, nuvole, di veleni, miasmi senza tregua. Il Creatore ha distrutto la Morte, le creature distruggono la Vita! Orrido scempio di aberrante Follia, di suicida perversione ........... Francesco, io pi non odo i tuoi sacri Cantici, soffocate sono te Tue Laudi gioiose ... Ora ........................ Sorella Terra, empiamente oltraggiata, giaciglio di afflizioni. Sorella Acqua preziosa e casta non pi. Frate Vento, smarrito ed affannato, geme. Sorella Luna, Sorelle Stelle, chiare preziose e belle, percorrono, dileggiate cassandre, una scia senza fine ..... senza ritorno. A valanga, voci minacciose., ignobili ingiurie, deturpazioni infernali, gi mi sommergono: il mio Tempo non sar molto lungo ancora ...... Eppoi la Morte! La mia Morte, che tutti e tutto far perire sulla Terra: senza Me nessuno sopravviver. Io sono .... il Giorno! Io ero il Giorno ...... prima dell'anno 2000!!!!!!!! P.S. Nell'anno 2002 una nave spaziale improvvisamente trasmette questo misterioso messaggio: "A tutti i superstiti, a tutti i superstiti Attenzione, attenzione! A tutti i superstiti della terrena tragedia che ancora possono ascoltarci, lanciamo il seguente comunicato di speranza: l'oscurit ci avvolge totalmente la vostra Terra perforata con certezza da un punto luminoso. Non siamo in grado di spiegarne le origini per le nostre coordinate elettroniche indicano con esattezza che tate sorgente di luce localizzata in un punto che prima dell'anno 2000 era chiamata Ronago CITY. Forse si tratta di una nuova arca terrestre destinata a ripetere la biblica missione di No. Disponiamo- di pochi ragguagli su questa misteriosa localit. Sappiamo che fino al giorno della catastrofe Ronago city era diretta dal Sindaco G.P.I.E.R. e dal Mons. A.F. Vi preghiamo di continuare l'ascolto. Appena avremo contattato questo luogo di salvezza provvederemo ad informarvene. Bi bip ..... 7 INVITO ALLORATORIO In un pomeriggio in cui il .sole tentava di far capolino da dietro le nubi, non certo in sordina iniziava loratorio domenicale per i ragazzi. Nel salone del centro parrocchiale don Antonio si ; improvvisava novello "Claudio Cecchetto" nel condurre una "festa delloratorio" ricca di giochi, scenette, canti ... improvvisazioni. Stretta intorno a lui, cera tutta la famiglia parrocchiale: dai bambini, ragazzi e giovani, i pi diretti interessati, ai pap e alle mamme, intervenuti ad applaudire alle prodezze dei loro figli, ma loro stessi autori o autrici di eccezionali prestazioni, per giungere ai nonni entusiasti nel vedere nipoti ...... e figli allopera. Tutte le "incomprensioni", tutti i "salti generazionali" che divengono barriere, tutti i "rapporti difficili" di cui si sente molto spesso oggi parlare tanto da essere ormai un luogo comune, si scioglievano come ghiaccio al sole in quel clima di serenit, di gioia, di amicizia. questa la proposta alla base delloratorio domenicale: un vivere assieme, per con gli altri, un vivere in armonia e in amicizia, un vivere con gioia. Non solo, dunque, un passatempo. Il divertimento, poi, come i presenti quella domenica hanno potuto constatare, non manca; ed garantito. Quante le risate o per chi si affannava nel tentativo di dare un morso ad una mela appesa da un filo o per le coppie che cercavano di ballare senza far cadere a terra la pallina o per le varie scenette precedentemente preparate dai ragazzi e dalle ragazze. Ed ogni domenica "un qualcosa di nuovo . Ma sempre in allegria, cercando di creare sempre pi lamicizia. stato "cos per la castagnata, che si svolta la domenica successiva o per lincontro con Suor Amelia in cui i ragazzi si sono potuti rendere conto di come si vive e si opera in terra di missione dai filmini che sono stati proiettati e dalle parole che Suor Amelia ha rivolto loro. Loratorio domenicale si crea, quindi e si vive assieme, domenica per domenica. Non bisogna perci farsi scrupoli ma vincere quel po di timidezza o "desiderio di tranquillit" che si hanno innati, e farsi avanti: LORATORIO ATTENDE!!!!!!!!!!!! E linvito non rivolto esclusivamente ai ragazzi, ma anche ai grandi, agli adulti: le loro idee, i loro consigli la loro partecipazione sar sempre ben accetta! AGOSTINO G. N.B. UNALTRA COSA IMPORTANTE LA FEDELT, Loratorio non il posto dove si va quando non si ha niente altro da fare, oppure dove si fa un giretto, tanto per passare: STA IN CIASCUNO DI NOI RENDERLO SEMPRE MIGLIORE. CI INCONTRIAMO OGNI DOMENICAALLE ORE 14,30. 8 CATECHISMO Noi catechisti, delle medie Abbiamo ricevuto; il mandato catechistico da don Antonio durante la S. Messa di domenica 11 Ottobre. Abbiamo ritenuto opportuno il formare dei piccoli gruppi per un lavoro migliore ed una conoscenza pi approfondita. Per questi primi incontri abbiamo preparato una scheda con alcune domande riguardanti la vita cristiana. Il questionario, in un primo tempo, stato analizzato da ogni ragazzo, poi ali 1 interno del gruppo stato discusso assieme. Sino ad ora i nostri ragazzi hanno dimostrato una discreta partecipazione con un interesse relativo. Nel corso di questo anno catechistico ci proponiamo di dimostrare 1'importanza della presenza nella loro vita dei valori cristiani e di aprirli ai problemi della nostra societ. Rendendoci conto che, questi ragazzi, stanno attraversando un delicato periodo della loro crescita, riteniamo molto importante la collaborazione della famiglia. Sabato 24.10.1981 si tenuto presso il seminario di Como l'incontro Diocesano dei Catechisti al quale ha partecipalo anche Un gruppo della nostra parrocchia. Ha aperto l'incontro Mons. Ruffini il , quale ha sottolineato l'importanza della formazione del catechista per essere realmente un educatore alla fede. Dopo questa relazione abbiamo partecipato alla Messa celebrata da Mons. Vescovo il quale ci ha conferito il mandato catechistico. Durante l'omelia il Vescovo ci ha ricordato alcuni punti fondamentali della nostra missione: - non si pu fare catechismo se non si "contemplata" la Parola di Dio (invitando cio i fanciulli a ringraziare il Signore dei doni quotidiani); - per trasmettere tutto l'amore di Dio bisogna essere cos "innamorati" in modo che i fanciulli avvertano tutto l'amore che Dio ha per ognuno di loro; - tutto questo richiede una coerenza di vita vissuta alla luce del Vangelo perch fare catechismo non "scuola" ma una trasmissione di valori vita. Dopo queste indicazioni ci siamo accorti che un compito che supera le nostre possibilit umane, ma proprio perch crediamo che lo Spirito di Dio che opera e agisce in ciascuno di noi, ci siamo resi conto che siamo solo degli strumenti disponibili per il passaggio della sua parola. Riteniamo anche molto importante la collaborazione dei genitori che con il Sacramento del Matrimonio sono stati chiamati ad essere i primi educatori alla fede dei loro figli. I catechisti delle madie - Un gruppo di catechisti 9 GAM gruppo appoggio missionario LA GIORNATA MISSIONARIA stata vissuta con intensit. C stata una bella partecipazione sia alle S. Messe che allincontro serale con Suor Amelia. Nel salone parrocchiale si sentiva un clima di famiglia per lalternarsi vivace di domande e risposte, dopo aver visto nel filmato la missione dove Suor Amelia lavora con tanto entusiasmo e dedizione. Una delle domande pi significative per noi stata questa: IN CHE COSA CONSISTE LA NOSTRA MISSIONARIETA e cosa suggerisce a noi che viviamo qui? Suor Amelia ci ha detto: "DOBBIAMO PRIMA DI TUTTO ESSERE CRISTIANI VERI, qui,nella nostra casa, nel nostro ambiente di lavoro. Il "nostro essere cristiani" vuoi dire comportarci in ogni situazione della vita SECONDO IL VANGELO, pagando di persona, SENZA PAURA. Solo cos saremo in grado di allargare il nostro cuore a tutte le persone che ancora non hanno la fede". N.B.: IL BANCO VENDITA PER LE MISSIONI VERRA ALLESTITO NEI GIORNI 6 E 8 DICEMBRE. Invitiamo, perci, le nostre artiste ad ultimare i loro lavori entro la fine di novembre. Ora PER CONOSCERE SEMPRE MEGLIO la realt missionaria e di conseguenza amarla vi invitiamo ad abbonarvi a qualcuna di queste riviste che vi elenchiamo. Per tutti: NIGRIZIA, mensile sui problemi dellAfrica. (L. 6.000) MONDO E MISSION, attualit e cultura missionaria. (L. 15.000} POPOLI E MISSIONI, fa conoscere le missioni di tutto il mondo. [L. 6.000) Per ragazzi: PICCOLO MISSIONARIO, giornalino per ragazzi. (L. 3.500) ITALIA MISSIONARIA, stimolante, attivo, con fumetti e articoli vari. (L. 8.000) Per chi se ne fosse dimenticato, o per coloro che per la prima volta desiderassero far parte del GRUPPO APPOGGIO dei nostri MISSI0NARI, riproponiamo liscrizione al GAM per lanno 1981-82. ritagliare e consegnare a don Antonio o a Somaini Antonietta COGNOME e NOME ....................................................... VIA................................................................................ MI IMPEGNO A VERSARE L. ........... ANNUALI/MENSILI PER I NOSTRI MISSIONARI. 10 PAROLA DI VITA novembre 1981 Beati gli afflitti perch saranno consolati (Mt. 5, 4) Beati gli afflitti di CHIARALUBICH Proponiamo alla riflessione e alla vita dei lettori per il mese di novembre questo commento ad un passo del Vangelo di Matteo, tratto dalla liturgia della prima domenica del mese di novembre. Chiara Lubich lo presenter in "Oggi domenica" di Radiodue alle 8,15 del 1 novembre 1981. eati gli afflitti perch saranno consolati (Mt. 5, 4). Come forse ricorderai un giorno Ges, nel discorso della montagna, rivoluzionando il modo di pensare umano, ha chiamato "beate" persone che, a prima vista, sembrano tutt'altro che felici: i poveri, i perseguitati, i miti, quelli che si dedicano a rappacificare gli animi... B Con la Parola, poi, che Egli propone oggi alla tua attenzione, sembra addirittura affermare l'assurdo: sono beati quelli che proprio non lo sono: gli afflitti, i desolati, quelli che piangono. Ti chiederai: come si pu spiegare questa affermazione? Beati gli afflitti perch saranno consolati . II Messia venuto per realizzare la profezia di Isaia, che annuncia l'ora in cui avranno consolazione coloro che sono nel dolore: tutti gli afflitti saranno consolati (Is. 61, Iss.). Egli infatti sa che chi soffre fortunato, beato perch pi pronto ad accogliere la sua parola e quindi ad entrare nel suo Regno e sa come lo stato di afflizione, in cui si trova il mondo, pu trasformarsi per lui in vita di gioia. Rivolgendosi agli afflitti, Ges non ha, dunque, in mente una categoria particolare di sofferenti, ma pensa a chiunque pena, sia adulto o bambino, uomo o donna, di qualsiasi razza o latitudine, per qualsiasi causa: una disgrazia, una calamit, una malattia, la perdita di una persona cara o di beni materiali o della stima; pensa a delusioni, ad angosce mute del cuore-Ges pensa a tutti questi ed anche a te, se in questo momento soffri. Beati gli afflitti perch saranno consolati . Saranno consolati . Certamente, usando il verbo al futuro, Ges allude a quel tempo in cui a coloro che hanno sofferto, e sofferto bene, Dio stesso terger ogni lacrima dagli occhi loro e non ci sar pi la morte, n lutto, n lamento, n affanno (Ap. 21. 24). Tutto questo, che avverr quando il suo Regno sar instaurato, suscita gi nel cuore dell'uomo la speranza che dimezza il dolore. Ma Ges, con queste sue parole, non vuole portare chi infelice alla semplice rassegnazione promettendo una compensazione futura. Egli pensa anche al presente. Il suo Regno infatti, anche se in maniera non definitiva, gi qui. Esso presente in Ges che, risorgendo da una morte sofferta nella pi grande afflizione, ha vinto la morte. Ed presente anche in noi, nel nostro cuore di cristiani: Dio in noi. La Trinit vi ha preso dimora. E allora la beatitudine annunziata da Ges pu verificarsi sin d'ora. Beati gli afflitti perch saranno consolati . Nel Regno portato da Ges la consolazione pu essere quindi una tua esperienza quotidiana. Naturalmente occorre una condizione! Che tu viva da figlio d questo Regno e imposti la tua vita secondo le sue leggi, secondo le esigenze di Ges. Egli ha detto che le sofferenze che ci sovrastano vanno accettate cosi come le ha accolte Lui. Vuole che tu prenda la tua croce, non che la odi, non che la ripudi, non vuole che tu la respinga, che la trascini. Occorre che tu l'ami. Vuole che la sistemi bene sulle tue spalle, anzi: che la brandisca come una fiaccola, come una bandiera. Allora, ecco il miracolo del Regno: Dio te la rende leggera; senti che la puoi portare ed arrivi, persino, a sorridere in mezzo alle lacrime. C' una forza in te che non da te: viene da Lui. E comprendi perch Egli parli di giogo leggero e soave . La religione non l'oppio del popolo che addormenta perch non si reagisca alla sofferenza. Le sofferenze possono permanere, ma c' un nuovo vigore che ci aiuta a portare le prove della vita e ad aiutare gli altri nelle loro pene, a superarle, a vederle, come Lui le ha viste e accolte, quale mezzo di redenzione. 11 AZIONE CATTOLICA Il gruppo di Azione Cattolica sempre stato presente nella nostra comunit. Anche questanno vogliamo accogliere linvito del Vescovo e dare spazio alle attivit della nostra associazione. Sarebbe bello che ci fossero nuove adesioni sia tra gli adulti che tra i giovani e i ragazzi. Per questo presentiamo le proposte fatte dal centro diocesano che illustrano il programma che IA.C. vuole attuare nellanno 1981 - 82 SCELTA RELIGIOSA cio la decisione di ancorare saldamente lA.C. nellassoluto, cio in Dio e nella sua Parola. SCELTA ASSOCIATIVA vale a dire la decisione di operare come "gruppo-comunione" piuttosto che individualmente, per testimoniare meglio che crediamo in Dio che comunione di persone (Trinit) . SCELTA ECCLESIALE il gruppo di A.C. "ecclesiale", cio intimamente inserito nella Chiesa voluta da Cristo SCELTA DI IMPEGNO SOCIALE i laici di A.C. vogliono vivere da cristiani nella societ italiana per realizzare la "evangelizzazione e promozione umana" RICORDIAMO DOMENICA 15 NOVEMBRE ore 17 presso il centro parrocchiale, incontro e discussione Tutti sono invitati a partecipare PER GLI ADULTI Ogni terzo venerd del mese consiglio a Olgiate Comasco, inizio ore 21 Ogni quarto venerd catechismo per adulti a Casanova, inizio ore 20,30. PER I GIOVANI Ogni primo gioved del mese, incontro a Roder, inizio ore 20,30. 8 novembre, giornata di spiritualit a Grandate. PER I GIOVANISSIMI Ogni prima domenica del mese, incontro a Gironico, ore 15. PER LE ADESIONI Per lanno 1981-82 rivolgersi a: GRISONI ARNOLDO ROBBIANI ERMINIO SOMAINI ANNA GHIELMETTI Notizie ronaghesi In questi primi giorni di novembre, sono terminati i lavori di ristrutturazione di alcuni locali sotto la casa parrocchiale. Sono arrivati dei nuovi giochi, cos i nostri ragazzi possonoritrovarsi a giocare e a divertirsi. Laugurio che ognuno sappia rispettare lambiente e i giochi e si renda conto che loratorio fatto per tutti, ma anche da tutti. I giorni passano velocemente e ormai si sente in giro gi laria di Natale, con tutte le preoccupazioni e quello che viene, regali, feste e chi pi ne ha e pi ne metta. La comunit parrocchiale sta pensando un programma di preparazione che vedr coinvolti dai pi piccoli ai pi grandi, un po tutti. Limportante ricordarsi che Natale la celebrazione di un Dio che si fa uomo per amore e quindi dobbiamo prepararci a riceverlo. La sera del 10 ottobre nel nostro salone parrocchiale c statalafesta dellaCroce Rossa italiana: cera tanta gente che si divertita giocare a tombola e qualcuno, in modo particolare, ha provato gusto anche a. vincere i numerosi premi cheeranostati messi in palioin barba a tutti quelli chedisperatamentecercavano di portare a casa qualcosa. Il bello per stato vedere tutti interessati a sostenere con generosit liniziativa che era stata promossa per contribuire allacquisto di una nuova autoambulanza. La strada per berlina ancora interrotta: stanno facendo dei lavori di grossa portata che cambieranno il volto della frazione. Qualcuno dice che sar in meglio, qualche altro si lamenta con la paura di dover ricorrere allelicottero per andare in casa, qualche altro invece pi curioso e sta solo a vedere? come andranno afinire le cose e non si pronuncia. forse le cosa pi giusta, anche se ci vuole un po di pazienza e di fiducia. 12 LA SCUOLA MATERNA VIVE! Durante il mese di ottobre la Scuola Materna ha vissuto un momento importante della sua vita, in quanto stato rinnovato il CONSIGLIO DAMMINISTRAZIONE che, assieme alle Suore, fa funzionare la scuola. Il Consiglio di Amministrazione stato voluto nel momento in cui si costituita la Scuola Materna. Infatti, con atto notarile del 28.8.1975, si costituito in Ronago lEnte Scuola Materna che ha preso il posto del tradizionale Asilo Parrocchiale. Punti basilari di questo Ente sono: lASSEMBLEA di tutti i genitori dei bambini frequentanti la scuola ed il CONSIGLIO -DAMMINISTRAZIONE formato da 7 membri, dei quali tre genitori, e che viene rinnovato ogni tre anni. Durante questi sei anni il Consiglio dAmministrazione, con il contributo dellAssemblea, che provvede tra laltro allelezione dei tre membri genitori, ha portato avanti la gestione dellEnte Scuola Materna, cercando sempre le soluzioni pi idonee onde poter dare alle Suore i mezzi e le condizioni ideali per unefficace funzionamento della scuola stessa. Il Consiglio dAmministrazione cos composto: 3 genitori, 1 rappresentante comunale, 1 rappresentante delle insegnanti, 1 rappresentante del Consiglio Pastorale ed il Parroco. Del vecchio Consiglio originale, nominato 3 anni fa, rimasto solo il rappresentante del Consiglio Pastorale Parrocchiale (Alberio Guerrino); gli altri membri sono tutti nuovi. Questo un fattore molto positivo, poich garantisce un apporto di idee fresche. LAssemblea, riunitasi in data 12.10.1981, dopo lapprovazione dei bilanci, ha eletto i tre genitori nelle persone di FONTANA MARIA PIA, GHIELMETTI MARIA ENRICA e BALATTI WANDA. In seguito, tutti i membri del Consiglio di Amministrazione si sono riuniti il giorno 26.10.1981 per la nomina del Presidente, vice-Presidente e segretario, per cui per gli anni scolastici 1981/84 il Consiglio avr questa composizione: - Presidente ALBERIO Guerrino - Vice Presidente DON ANTONIO - Segretario BALATTI Wanda - Consiglieri FONTANA Maria Pia - GHIELMETTI Maria Enrica - BRICCOLA Angela (rappr. comunale) e SUOR LIDIA Accanto a queste cose che possono sembrare un poco complicate, spicca la realt di una Scuola Materna viva ed attenta alla formazione dei nostri bambini. Anche se non pi parrocchiale, la Scuola Materna, o lAsilo se preferite, della nostra Comunit, in cui i valori cristiani sono il punto dincontro di tutta leducazione del bambino, uneducazione che viene completata con un insegnamento didattico sempre attuale ed aggiornato e con tutti i valori di ordine sociale ed affettivo. Rimane sempre una Scuola Materna privata che deve procurarsi i mezzi necessari per il suo funzionamento: la famiglia che manda il bambino deve pagare una retta mensile di 15.000 (solo per i mesi di reale frequenza) ed un buono-refezione di 1.000 per ogni pasto effettivamente consumato. Con queste entrate si fa fronte al 50% circa delle spese; il resto coperto da contributi comunali, provinciali, regionali, aziendali, statali e per finire dallinteressamento di tutti i parrocchiani. 13 Ed giusto questo interessamento, poich giusto che i parrocchiani sostengano anche materialmente la scuola materna della comunit nel modo che ritengono pi opportuno, partecipando alle iniziative che vengono portate avanti a questo scopo: lincanto dei doni dellAlbero, il primo dellanno, ed il Banco del Dolce casalingo, in primavera, oppure approfittando duna ricorrenza per fare unofferta. A questo proposito dobbiamo prima di tutto ringraziare coloro che in passato hanno dato delle somme e poi rivolgiamo a tutti linvito ad essere generosi. Altro non sappiamo dire: ci sono i fatti concreti. Tanti bambini che giornalmente si recano, speriamo tutti con gioia, allasilo, dove giocano, "lavorano" e soprattutto imparano a vivere con gli altri e per gli altri, volendosi bene. Le Suore che lavorano con serenit ed impegno, rispondendo alla loro vocazione. I genitori che dedicano parte del loro tempo con spontaneit e con la convinzione dimpegnarsi nella scuola non solo per il bene del loro bambino, ma per il bene di tutti. Dei parrocchiani convinti che la Scuola Materna linizio della formazione del bambino e che quindi si danno da fare affinch essa possa esprimersi cristianamente. Potrebbe anche bastare, purch continui. Guerrino BILANCIO CONSUNTIVO = ENTE SCUOIA MATERNA - RONAOO COSTI RICAVI Riscaldamento L. 3.663.463.= Rette famiglie L. 6.394.000.= Luce e Telefono L. 883.050.= Contributi Enti pubblici () L. 4.079.000.= Compensi personale religioso L. 6.303.466.= Contributi aziende L. 2.500.000.= Compensi personale laico 4.223.233.= Offerte varie () L. 3.072.150.= Spese varie ed ammortamento L. 1.723.276.= subtotale L. 16.796.508.= subtotale l. 16.045.150.= Acquisti alimenti L. 6.134.264.= Buoni pasto L. 6.473.400.= Compensi personale religioso x cucina L. 1.800.000.= Quota rette da famiglie L. 600.000.= Spese varie x cucina L. 419.200.= Contributo provincia L. 1.224.400.= TOTALE L. 25.149.972.= TOTALE L. 24.342.950.= AMMANCO L. 807.022.= () I contributi sono cos composti: L. 800.000.=; Ministero Pubblica Istruzione L. 3.279.000.= Comune di Ronago e Regione () Lalbero di Natale L. 1.000.000.=; il Banco del dolce L. 989.000.= 14 ANGOLI DI RONAGO LA VAL MULINI Bene, eccomi qui intrappolata da don Antonio che di punto in bianco mi ha chiesto di scrivere un articolo per il nostro giornalino. Non una cosa facile dato che devo metter gi qualcosa di "indefinito" sulla Val Mulini, ma prover ad arrivare in fondo. La Val Mulini, che io ho battezzato: "La Valle dei Dimenticati", perch sempre lultima ad essere presa in considerazione, quella che per risolvere certi suoi problemi ha dovuto sempre lottare mica male e a volte ha dovuto arrangiarsi da sola, quella insomma messa un po da parte, una valle verde un po umida, dove dautunno la nebbia ama. rifugiarsi pi che altrove, circondata completamente dalle colline e dalle montagne che le fanno da cornice, sembra aver assunto questo nome perch una volta qui, mulini ce nerano tanti! Questa valle anche una specie di pentolone dove non risiedono solo alcune frazioni di Ronago, ma anche di altri comuni quali Drezzo, Uggiate Trevano e via dicendo, insomma un po un miscuglio di civilt! Ma, con mio grande sollievo e piacere, ma anche di tutti gli altri, ho constatato che don Antonio sta facendo di tutto perch questa non sia la Valle dei Dimenticati ed gi venuto a farci visita. Anche costituzionalmente parlando, la Val Mulini diversa dal centro del paese, dato che mentre lass le case sono pi spesso indipendenti e dallaspetto pi moderno, perch di recente costruzione, qui sono pi rustiche e vecchie e case unifamiliari non ce ne so no molte, ci sono invece questi raggruppamenti di case "lunghe ed attaccate" che formano le varie frazioni. Questi raggruppamenti di case stazionate qui e l, hanno se vogliamo dei nomi curiosi: Galletto, Fornace, Stallone, Roncaccio, Campersico, Arzia e via dicendo, e in genere questi nomi hanno tutti una derivazione precisa. Guardando queste case da fuori, forse, si ha limpressione che abbiano un aspetto un po deprimente, specialmente per una persona che non della zona, ma una volta entrati ci accorgiamo che esse allinterno sono comode e funzionali e di bellaspetto non meno di altre ad opera dei vari abitanti di queste case che fanno di tutto per tradire laspetto esterno! In fondo quello che conta nelle case come nelle persone quello che sta dentro, non fuori e anche le persone che abitano qui in questa valle e non solo nelle frazioni di Ronago, anche se sembrano un poco diffidenti e noncuranti, dentro hanno del calore umano e una volta conosciute ci si accorge della loro cordialit e simpatia. Qui i giovani e in particolar modo le ragazze, diventano un po solitari, perch non ci sono molte occasioni di trovarsi insieme, visto e considerato che i giovani sono quasi tutti in centro, dove non sempre si comodi per arrivarci, cos ci si sente un po fuori. Qui non ci sono molte comodit, e la nostra grande ricchezza se vogliamo costituita dal verde: prati e boschi che abbiamo in abbondanza! Bene, io penso comunque, e spero, che questi giovani un po solitari, che qui a volte si possono trovare, in futuro non ci saranno pi, ed ho il piacere di constatare che la situazione migliorata, perch ora i bambini dei Mulini hanno loccasione di incontrarsi la domenica allasilo e di stare insieme pi spesso, mentre negli anni passati questo succedeva meno. Con questo vi ho parlato un po sommariamente di quello che la Val Mulini e spero che in futuro sar un po meno la Valle dei Dimenticati, e che imparando a conoscerla meglio venga un po pi presa in considerazione. SIMONA F 15 ELEZIONI SCOLASTICHE I genitori che hanno i figli alle Scuole elementari e medie, nei giorni scorsi, sono stati chiamati pi volte per sentir parlare delle Elezioni Scolastiche. II 13 Dicembre si svolgeranno le Elezioni per il rinnovo degli organismi collegiali della scuola e precisamente: - Consiglia di Circolo - Consiglio di Istituto - Consiglio di Distretto - Consiglio Provinciale nonch le nomine dei nuovi rappresentanti del Consiglio di Interclasse per le Elementari, del Consiglio di Classe per le Medie. PER NOI GENITORI SONO IMPORTANTI QUESTE COSE? HANNO SENSO? Una risposta necessaria, poich necessario stabilire se vale la pena di scomodarsi per andare ad esprimere la propria scelta con il voto. Importanti lo sono, pi o meno, a secondo del tipo di "Consiglio". Ma, ad essere sinceri, c' anche amarezza e sfiducia poich si odono da pi parti frasi come queste: "Non possiamo decidere niente. I nostri pareri non vengono tenuti in conto dalle autorit superiori. Noi genitori non veniamo mai ascoltati e poi possiamo decider solo su cose piccole e di poca importanza." La riflessione pi concreta a tali affermazioni, che anche la RISPOSTA, ma non la solita questa: Le cose nuove hanno bisogno di molto tempo per venire pienamente realizzate e solo con la costanza si arriva fino in fondo; per queste cose passato ancora troppo poco tempo e quindi si deve continuare. COME CONTINUARE? Penso che ogni famiglia abbia a chiarire in s delle idee su come educare i propri figli: quindi si deve continuare in modo coerente a queste idee! Alcuni genitori si sono offerti quali rappresentanti nel Consiglio di Circolo, di Istituto e di Interclasse; TUTTI GLI ALTRI DEVONO fare la loro parte esprimendo il loro voto. I rappresentanti scelti sono: GHIELMETTI RENATA BIANCHI per il Consiglio di Circolo (elementari) CASTIGLIONI EMILIA PAPIS ROTTIGNI PAOLO per il Consiglio di Istituto (medie) che entrano in due liste uniche (logicamente una per il Circolo ed una per l'Istituto): ciascun genitore deve dare due preferenze dopo aver votato la lista, preferenze che per noi cadranno sui genitori ronaghesi onde evitare che il nostro paese resti escluso da questi organismi. Per il CONSIGLIO DI DISTRETTO PROVINCIALE ci saranno pi liste ciascuna delle quali avr dei candidati che porteranno avanti il "discorso scuola" secondo le loro idee, certamente anche differenti. Non stiamo a rispolverare a fondo i concetti che Scuola non solo insegnare, ma anche educare, che il genitore ha il diritto di esigere che questa educazione non distrugga quanta dato dalla famiglia, ma cerchi il pi possibile di collaborare. Ribadiamo solo che dovere di ogni genitore nominare dei suoi rappresentanti, l dove gli concesso di farlo, scegliendoli fra coloro che gli danno garanzia di fedelt ai principi sopra accennati. QUINDI IL RISULTATO CHE PER DEI GENITORI CATTOLICI LA SCLTA DEVE INEVITABILMENTE CADERE SUI RAPPRESENTANTI DELLE LISTE FEDELI AI PRINCIPI CATTOLICI. Liste che avranno come motto: COMUNIT' EDUCANTE (Per una presenza cristiana) la cui composizione verr resa nota in seguito unitamente al contenuto del programma e dei punti qualificanti. 16 CAMPAGNA ABBONAMENTI Come ormai, da alcuni anni consuetudine, rifaremo anche, quest'anno, nel mese di. novembre, la "Campagna abbonamenti alla .stampa cattolica", sempre pi convinti dell'importanza delta stampa nella vita dell'uomo d'oggi. IL POTERE DELLA STAMPA Nella lettura di un articolo, infatti, si assume l'atteggiamento di colui che informato, che apprende, che si lascia istruire: non senz'altro una "cosa nostra" il pensiero che la carta stampata ci fa passare attraverso gli articoli letti. Leggendo, crediamo di essere soli a riflettere in silenzio, ma in realt siamo in ascolto di un altro che ti descrive gli avvenimenti come li ha visti lui, che ci invita a giudicarli come li giudica lui. Da qui, l'importanza che la lettura assidua quotidiana di un giornale ha nel formare la mentalit ed il comportamento dei lettori qualunque sia la Ioro et, intelligenza, il livello di cultura. La presa di coscienza di questa dipendenza in cui ci poniamo come lettori, deve perci suggerirci molta prudenza e spirito critico. Nessun giornale si pu definire "neutro": anche quelli che danno soltanto informazioni generali non sono tali. Il pensiero dell'autore o della redazione una certa concezione di vita traspaiono sempre: nella scelta degli articoli, nelle insinuazioni velate, negli interrogativi sparsi qua e l... Tutti i giornali periodici a grande tiratura hanno poi, come scopo prioritario la conquista dei lettori, condizione per avere sempre pi ampi profitti e un peso sempre pi rilevante. Per raggiungere l'obiettivo la strategia giornalistica semplice: attirare il maggior numero di lettori, stimolando la loro curiosit senza curarsi troppo delle notizie che si danno ed evitare di contrariarli con notizie non gradite. IL RUOLO DELLA STAMPA CATTOLICA In questa competizione tra giornali e periodici, la stampa cattolica impegnata a mettere a disposizione dei lettori un'informazione onesta e vera, non alterando, anzi garantendo la qualit dell'informazione, non selezionando le notizie ma presentando un'informazione completa, ed oggettiva. Si sforza di far emergere gli aspetti positivi delle situazioni e tenta di mettere in discussione i suoi lettori, li porta ad interrogarsi a rivedere i loro giudizi, a diffidare delle opinioni correnti, li aiuta a rompere la scorza delle abitudini, dei pregiudizi, dei comportamenti conformistici. Vuole liberare l'uomo, renderlo attivo e responsabile di fronte alla sua storia, aiutarlo a conquistare una propria e forte capacit critica in una societ caratterizzata dalla fretta, dal conformismo e dalla ricerca del successo facile. Forse per questo trova difficolt. La stampa cattolica rifiuta di identificarsi con un prodotto di grande consumo, per trattare i lettori con rispetto, da persone adulte. Vuole essere creatrice di libert. 17 18 Se desiderate una primavera fiorita, giunto il momento, lautunno, per piantare i bulbi: tulipani, giacinti narcisi, crocus, armillaria, bucaneve, iris ecc. Bench il bulbo abbia gi in s tutti i nutrimenti necessari per una normale fioritura necessario un lavoro del terreno con una concimazione di base che si trova in commercio. Poi attendete fiduciosi: raramente questi bulbi vengono danneggiati dal freddo. PER LE PIANTE DA FRUTTO. Per i peschi; indispensabile, alla caduta delle foglie, un trattamento base di rame all1%, per prevenire la BOLLA. questa una malattia crittogamica della quale ci si accorge solo in primavera, quando si vede un accartocciamento delle foglie colorite di rosso e si assiste impotenti alla loro caduta. Ci porta ad una debolezza della pianta e ad una eventuale perdita di frutti. N.B.: lo stesso trattamento valido per ciliegi, amarasche, albicocchi, prugni e noci. il momento, per chi ne avesse, di mettere al riparo, in luoghi luminosi, piante che soffrono il gelo: agrumi, gerani, calle, ibiscus, lantana camara, gerbera... LANGOLO DEL GIARDINIERE di Michele G. Chi avesse della frutta da conservare durante linverno, deve metterla in un locale non riscaldato, oppure in un semplice terrazzo, riparato dal gelo. LORTO, In autunno si possono piantare aglio, piselli e, al riparo, linsalatina (lattughino) che sar possibile poi mangiare fresca per Natale. Lorto va pulito in autunno; e, per evi tare il ritorno di malattie e insetti sulle verdure, giusto bruciare tutti gli avanzi delle varie piante e le foglie. I sostegni si ripuliscono e si mettono al riparo dalle intemperie. E per ultimo, gli appassionati del mestiere, fanno lesame di coscienza. Pensano al lavoro compiuto; alle cose ben fatte, agli errori connessi. Tutto ci per prepararsi adeguatamente alla nuova stagione. Ma di ci parleremo, se lo desiderate, la prossima volta. 19 SPORTIVA RONAGO DI AGOSTINO G. Ottobre, tempo di campionati: con questa frase che si pu brevemente inquadrare l'attivit della Sportiva Ronago in questo mese. A partire da sabato 3 ottobre, iniziato il campionato F.G.C.I. (federazione italiana gioco calcio) per Giovanissimi (classi 66-67-68). Nelle prime tre partite la nostra squadra si onorevolmente comportata andando a pareggiare a Rovellasca sul campo della Victor Bianchi per 1 ad 1, vincendo poi in casa per 3 ad 1 contro la Guanzatese e pareggiando a "reti inviolate" (0-0) in trasferta a Cavallasca. Dopo tre giornate la classifica ci vedeva al secondo posto, in perfetta media inglese dietro squadroni blasonati quali Faloppiese, Lomazzo e Fulgor Appiano, dando in pratica ragione al discreto calcio messo in mostra dalla nostra formazione che per la prima volta affrontava un torneo cos impegnativo. Nella quarta partita disputatasi il 24 ottobre, ospite a Ronago era proprio la Fulgor Appiano. I nostri ragazzi, forse spaventati dal nome dell'avversaria e intimoriti anche dalla loro superiore prestanza fisica, iniziavano contratti, subendo quasi subito il primo gol che invece di smobilitare ancor pi la nostra formazione, aveva l'effetto contrario di dar la carica. Da questo momento in poi si assiste va ad una bella partita, dove i nostri , erano s messi in difficolt dagli avversari, ma a loro volta erano autori di azioni che mettevano scompiglio nella difesa ospite. Prima della fine del primo tempo giungeva, infatti, il pareggio al termine di una azione corale dei. nostri. Ed il punteggio di parit si manteneva nell'incertezza sino a cinque minuti dalla fine, quando gli ospiti su una mancata uscita del nostro portiere, autore per altro di pregevoli parate durante tutto l'arco dell'incontro, fissavano il risultato sul 2 a 1. Un vero peccato dopo la bella prova disputata. Una nostra vittoria infatti ci avrebbe condotti in cima alla classifica per le contemporanee sconfitte subite da Lomazzo e Faloppiese (quest'ultima sconfitta il sabato precedente proprio dalla Fulgor e questo a dimostrare il valore dell'undici di Appiano). La partita di sabato 31 ottobre a Bregnano invece, tutta da dimenticare. Incompleti, per la mancanza dell'uomo forse pi forte/ ma non pu essere questa una valida scusa, si perso per 1 a 0 contro una squadra che poteva essere benissimo alla nostra portata. La classifica adesso langue...... ma non quello che importa. La squadra ha dimostrato di esserci, gli manca forse, solo un po' di coraggio... e il sostegno del pubblico AMICO. Anche le altre due squadre della Sportiva Ronago che partecipano ai campionati per GIOVANISSIMI CAT. A e B organizzati dal C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) hanno iniziato la loro attivit. I Giovanissimi cat. A pur mostrando alcune individualit di spicco nell'ambiente della squadra, hanno perso i loro due scontri per 6 a 0 e 3 a 1 pagando le conseguenze della loro inesperienza a livello agonistico. I Giovanissimi cat. B hanno invece perso la prima partita per 4 a 3 e vinto la seconda per 2 a 1. Coraggio, quindi, e auguroni al grido di FORZA RONAGO!!!!!!!!!!!!!!!! 20