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fiducia

Abbiamo iniziato il 1983 animati da tanta fiducia e con tanto ottimismo, ci siamo
scambiati tanti auguri e dentro di noi abbiamo voluto rinnovare propositi e impegni
che ci aiutassero a realizzare quanto era ed nelle nostre attese e nelle nostre
speranze.
Ma forse, come gi ci capitato altre volte, ci siamo trovati di fronte a difficolt, in-
comprensioni, ostacoli, che ci hanno fatto pensare alla verit del proverbio che "tra
il dire e il fare c' di mezzo il mare.
sempre grossa la tentazione di pensare se vale veramente la pena di pregare, di
impegnarsi, di fare qualcosa per gli altri con generosit, di uscire dal proprio gu-
scio e di guardare in avanti.
Qualche volta si ha l'impressione che molti di noi si lascino prendere troppo facil -
mente dal tarlo della sfiducia per cui si arriva alla conclusione di mettersi da parte,
perch tanto non serve a niente quello che si fa oppure ci si rifugia in una facile e
gratuita critica, quando non si arriva al pettegolezzo, che non costruiscono niente
di buono, anzi creano malumore e diffidenza.
Ma siamo proprio cos sicuri che tutto vada poi cos male e che non ci siano mo-
menti e occasioni per continuare a credere, a fare del bene, a dialogare, a cercare
il modo migliore per essere cristiani, per essere uomini di pace e di fraternit? Ba-
sta guardarci attorno, vicino a noi, e saper vedere il Bene, il Buono, ci che in
mezzo a tanti sforzi, sacrifici e forse anche sbagli, si cerca di fare per realizzare
una vita migliore, per fare della nostra parrocchia una comunit, una famiglia.
Quante volte mi capita di essere in chiesa e di vedere entrare bambini, giovani e
persone adulte, e si fermano a fare una preghiera. Sono un bell'esempio e una
grande testimonianza per tutti. una preghiera che forse nessuno vede, ma fatta
con tanta fede e semplicit, che lascia per un segno e che una fonte di benedi-
zione per tutti noi.
Mi vengono in mente anche tante altre persone, che nella loro casa, sul lavoro,
nella sofferenza e nella solitudine, vivono con generosit, danno prova di fedelt,
sono pronti ogni giorno a ricominciare da capo.
Sono tutte cose che non fanno notizia, ma che ci sono.
Sono scelte che a molti possono sembrare scontate o incomprensibili.
Ma sono gesti che se sappiamo fare noi per primi, ci aiuteranno ad avere pi fidu-
cia, a dare pi fiducia,
Noi quando guardiamo ai fratelli, rischiamo di fermarci a guardare il male, cos
questo ci impedisce di vedere il bene!
Ges da maggiore importanza nella vita di un uomo alla dimensione dell'amore
che a quella del peccato.
l disegno di Dio di radunare tutti gli uomini nell'amore e nell'unit del Corpo di
Ges.
Questo esige che facciamo saltare steccati e barriere e che ricostruiamo ponti e
comunicazioni.
"L'amore tutto crede, tutto spera, tutto sopporta, non finisce mai".
2
6 febbraio
giornata
della vita
Le Chiese in talia, ogni anno, la prima domeni-
ca di febbraio celebrano la "giornata della vita".
Esse in
;
tal modo intendono richiamare il dovere
di ognuno di tenersi sempre disponibili ad acco-
gliere, difendere, sostenere e migliorare la vita.
n questa occasione, i vescovi italiani hanno dif-
fuso un concreto e
:
fermo messaggio. n esso, -
rilevando come molti bambini vengono alle luce
in famiglie unite, in una casa accogliente, tro-
vando un ambiente ospitale e, di contro, come
tanti altri vengono rifiutati dagli stessi genitori - i
vescovi condannano fermamente il fenomeno
"aborto"
"Siamo passati, in talia; con l'applicazione del-
la legge 194, da un aborto ogni sei nati vivi
(1978) ad uno ogni tre (1981)". Questo "delitto"
sembra oggi purtroppo venir accettato dalla
mentalit e dal costume delle masse, che assu-
mono un atteggiamento passivo di fronte alle
proporzioni che il fenomeno sta assumendo e
di fronte all'espandersi di una cultura e una
prassi (azione) di morte.
vescovi proseguono poi indicando le, "pre-
messe indispensabili all'accoglienza di una
vita quali l'acqua, il vestito, il pane, una casa
.
purtroppo per i problemi del lavoro e della
casa oggi sono davvero cruciali per molti uomi-
ni . servizi e le strutture, sociali molto spesso
non rispondono alle reali esigenze dei cittadini.
Tutto questo provoca un diffuso malessere an-
che all'interno degli stessi ambienti lavorativi,
che si ripercuote sulla vita familiare, scorag-
giando i membri stessi e incutendo in loro la
paura di vivere e di trasmettere la vita.
Nella "giornata della vita", l'appello rivolt so-
prattutto ad ogni comunit che si riunisce per
celebrare l'Eucaristia: traggano da essa la forza
per esercitare un concreto e permanente servi-
zio a favore della vita e, attraverso un solidarie-
t umana e cristiana, si oppongano ad una
mentalit di violenza e di morte".
Un particolare invito anche alle famiglie, per-
ch, prendendo piena consapevolezza del ruo-
lo che hanno all'interno della societ, "assuma-
no la responsabilit di trasformare la societ,
unendosi e agendo insieme".
nfine i vescovi si rivolgono ai governanti e a
tutti coloro che hanno responsabilit pubbliche;
la loro azione sia "per la vita, non per la morte.
Favoriscano il nascere di iniziative e strutture
che rendano la vita umana sempre pi umana,
garantiscano a tutti un lavoro adatto, special-
mente ai pi giovani.
3
La "cicogna" si sta impegnando a Ronago. Se-
condo quanto dicono fonti attendibili, in almeno
dieci famiglie ronaghesi si sta preparando il
corredino, perch sta per aprirsi un nuovo sorri-
so.
Ronago, dunque, sfugge alla, regola generale,
che vede ovunque un decremento delle nasci-
te.
Ci sono paesi, anche in provincia di Como,
dove gli amministratori pubblici sono seriamen-
te preoccupati perch hanno costruito bellissimi
asili, scuole modernissime, campi sportivi e
centri sociali e non sanno come fare per riem-
pirli, perch i registri delle nascite sono sempre
pi bianchi.
Ronago, invece, ha un futuro e una speranza.
Perch non si pu negare che ogni volta in cui
nasce un bambino si compie un atto d'amore,
ma anche di coraggio, di fiducia, di attesa, per
tutto ci che questa nuova vita rappresenta.
Molti hanno creduto che tutti i problemi umani
si potessero risolvere ponendo un freno allo
schiudersi di nuove esistenze. La verit
un'altra: i problemi umani si risolvono comin-
ciando a difendere la vita, quando si affaccia,
quando diventa, quando giovane, quando
soffre, quando si ammala, quando non ha nulla,
quando soffocata.
E domenica 6 febbraio si celebra in tutta talia
la giornata per la vita.
Un impegno non solo per quei 32 cattolici su
100 che nel 1978 hanno detto no all'aborto, ma
un impegno per tutti.
Un impegno, in particolare, per Ronago.
Perch a questi dieci bambini Ronago deve as-
sicurare un'esistenza degna. La maternit di
queste dieci donne, il fortunato evento in que-
ste dieci famiglie dev'essere un fatto, una festa
che coinvolge tutti.
dieci bambini gi ci pongono delle domande,
gi chiedono al prete, al sindaco, alle maestre,
alle suore, a chi lavora, a chi pensa, a chi gioca
e a chi tira avanti: "Che cosa ci date?
Quando la Chiesa parla di solidariet per la
vita, non si riferisce solo alla prevenzione
dell'aborto, ma ad un clima nuovo che si deve
instaurare nei confronti dell'uomo.
l bambino, la donna non devono pi essere la-
sciati soli.
E anche le femministe, quando parlano di ma-
ternit come "fatto sociale" hanno ragione:
quando c' un bambino, un uomo, una donna
che vivono il momento principale dell'esistenza,
quello della nascita non possono essere lasciati
soli, senza affetto, senza aiuti, senza protezio-
ne. Bisogna tornare a quello "spirito" di una vol-
ta, vivo, credo, anche a Ronago: quando c'era
una donna che partoriva, tutte le vicine di casa
erano intorno a lei, ad accudirle i figli gi gran-
di, ad aiutarla in quel momento sublime e dram-
matico che il parto, a cucinare per il marito,
per il neo papa che tornava.
Oggi alcune cose potrebbero sembrare supera-
te.
nvece no.
La ninna-nanna a questi dieci bambini che na-
scono dovremmo cantarla tutti.
Maria C.
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4
perch un
Congresso Eucaristico Nazionale?
Ogni anno in talia e nel mondo ci sono molti
congressi di carattere diverso: scientifici, medi-
ci, politici ecc...
Sono occasioni di incontro di specialisti per
confrontare i risultati delle loro ricerche, per
fare il punto del loro lavoro.
A volte i Congressi sono ristretti ad alcune per-
sone, altre volte radunano addirittura delle folle
di gente, come i congressi dei partiti politici o
quelli organizzati dalle Chiese.
Un Congresso eucaristico Nazionale - come
quello che si celebra a Milano nel maggio 1983
- un invito ai cattolici di tutta l'talia ad un
grande atto di culto pubblico al Cristo presente
nell'Eucaristia. Ma pure un invito a ciascuno a
rinnovare e a intensificare la sua preghiera.
Esistono nella Chiesa italiana e nelle di verse
comunit cristiane forme differenti di piet eu-
caristica. l Congresso permette di farle cono-
scere e di promuoverle. Non solo, ma
un'occasione per approfondire la fede
nell'Eucaristia e per intensificare, la catechesi,
sforzandosi di trovare un linguaggio che si
adatti, alle diverse categorie di fedeli.
Un congresso Eucaristico Nazionale ancora
una grande riunione di cristiani di ogni et, di
ogni condizione, di ogni religione, di ogni citt e
paese. Ma non un avvenimento che interessa
soltanto quelli che vi possono partecipare diret-
tamente, ma ogni singola parrocchia, ogni pic-
cola comunit cristiana: tutte sono invitate a ve-
rificare e a rinnovare . la loro liturgia eucaristi-
ca.
Ogni Congresso Eucaristico un appello forte
e pieno di amore alla conversione: a cambiare
la nostra vita quotidiana ad una vita di ringra-
ziamento, di offerta, di amore fraterno, cio in
una vita evangelica, secondo lo spirito delle
beatitudini. un invito alla condivisione frater-
na, ad un modo nuovo di vivere insieme per co-
struire un mondo pi umano, in cui l'amore di-
venti il "segno" della presenza di Cristo e del
suo Spirito.
La nostra comunit si sta preparando alla cele-
brazione del Congresso in un impegno di risco-
prire l'importanza della messa e nella parteci-
pazione pi viva e pi attenta, nell'approfondi-
mento della presenza di Ges nell'Eucaristia,
attraverso gli incontri di catechesi, nella adora-
zione mensile del primo Gioved, e perch non
proviamo a rinnovare la nostra unit di cristiani,
il nostro essere fratelli non solo quando siamo
in chiesa, ma anche quando siamo fuori?
Nella nostra zona ci sar una solenne celebra-
zione chiamata "Precongresso Eucaristico Zo-
nale, che si terr ad Olgiate il 17 aprile e che
verr preceduto da diversi incontri per va rie
categorie di persone. Appena avremo la possi-
bilit di darvi notizie pi precise lo faremo.
biblioteca comunale di Ronago
rassegna
cinematografica
'83
Anche quest'anno la Biblioteca Comunale or-
ganizza una rassegna cinematografica che ha
il seguente programma :
5-2-83 Anche gli zingari vanno in cielo;
12-2-83 L'uomo di marmo;
19-2-83 Lo specchio;
26-2-82 I ire fratelli;
5-3-83 Chiedo asilo.
Come si vede si cercato di accontentare di-
versi gusti e di scegliere i films pi recenti per
attirare maggiore attenzione.
Le tessere sono disponibili presso la sede della
Biblioteca negli orari di apertura al prezzo (mo-
dico
,
solo 1.600 lire al film) complessivo di
8.000 lire.
5
GAM: un incontro
con Padre Giuseppe
"EPFANA; festa della manifestazione di Ges
ai magi e, quindi, a tutto il mondo.
Quale occasione pi bella per celebrare l'incon-
tro di preghiera per le missioni animato dalla
presenza del nostro Padre Giuseppe che, dopo
aver risposto di persona alla chiamata di Dio,
s' fatto suo portavoce per manifestare questo
Ges a popoli che ancora non lo conoscono!
l suo breve ma significativo intervento stato
un richiamo all'unit.
Dio vuole la nostra salvezza, ma questa salvez-
za non possiamo raggiungerla singolarmente:
solo dall'unit dei credenti si pu realizzare il
suo regno.
Quindi, in questa realt sono pure compresi i
nostri fratelli di terre lontane che, come novelli
virgulti, entrano a far parte della Chiesa, por-
tando nuova linfa.
Ci merito dei missionari, in unit con le no-
stre preghiere e sacrifici, i quali, in mezzo a
tante difficolt, hanno portato e portano la paro-
la di Dio.
Oggi, per, le maggiori difficolt che incontrano
sono di ordine psicologico .
L'evoluzione culturale si sta propagando, giu-
stamente, anche nel Terzo Mondo.
Si hanno cos, accanto a persone colte e alla
popolazione analfabeta, delle persone con un
grado medio di istruzione.
a queste ultime che difficile far giungere la
parola di Dio perch la rifiutano, ritenendosi su-
periori a certi insegnamenti.
Certo che molte volte verrebbe da scoraggiarsi.
Ma il cristiano ha l'arma per poter superare
questi scogli:la preghiera. Soprattutto la pre-
ghiera alla Madonna perch, quale nostra ma-
dre, sempre pronta ad intercedere per noi, a
farsi nostra portavoce presso Dio.
Quali conclusioni possiamo trarre da quanto
espresso da P. Giuseppe?
n primo luogo noi stessi, quali cristiani, siamo
chiamati ad essere missionari perch la con-
versione dei popoli dipende anche da noi.
n che modo? Con una condotta di vita vera-
mente cristiana anche in mezzo a difficolt e
sacrifici che la vita moderna ci porta e, soprat-
tutto, con la preghiera che tanto ci unisce, per
poter aprirci agli altri e formare cos un unico
il nostro Natale
Ci sarebbero tante cose da dire sulle feste na-
talizie che abbiamo celebrato.
Come sempre la messa di mezzanotte ha visto
raccolte parecchia gente, che ha voluto rinno-
vare una tradizione, ma anche un gesto di fede.
La nostra cantoria ha dato ancora una volta un
saggio della sua bravura e ha creato un clima
di famiglia. La presentazione dei doni, durante
la processione offertoriale, ha espresso la ge-
nerosit e la laboriosit della nostra comunit e
ha visto l'inaugurazione dei nuovi candelabri,
che ci ricordano la mano di Dio che ci invita a
camminare verso la vita e nella luce del Suo
Amore.
Anche il presepio, costruito in chiesa, era molto
bello e, nella sua linea semplice, ci ha ricordato
il significato vero della nascita di Ges.
l giorno di Santo Stefano abbiamo avuto l'ono-
re di ospitare nella nostra Chiesa il Concerto
d'Auguri organizzato dalla Croce Rossa. Tanta
gente e un attento ascolto hanno fatto da corni-
ce alla bravura dei vari artisti e della nostra co-
rale che si sono esibiti.
l primo gennaio abbiamo celebrato l'inizio di un
nuovo anno, la giornata della pace, e al pome-
riggio abbiamo baciato il Bambino, invocando
sulla nostra comunit, sulla Chiesa e sul mon-
do, la benedizione di Dio. Ci siamo anche im-
pegnati a vivere nella pace attraverso la ricerca
di un dialogo sincero e fraterno, come ci veniva
suggerito dal messaggio di Giovanni Paolo .
La domenica 9 gennaio abbiamo voluto incon-
trare tutti i bambini, soprattutto i pi piccoli, ed
stato un incontro di preghiera molto vivace,
ma anche molto sentito.
6
il natale dei piccoli
Fra tante luci e colori, tanti festeggiamenti
che salutavano l'arrivo del Natale una festa
meno vistosa, ma non per questo meno
cara alle mamme, ai pap o alle nonne che
vi hanno assistito: l'augurio dei nostri piccoli
che frequentano la scuola materna.
Quanta tenerezza suscitano in noi questi
bambini con la loro spontaneit, ma quanta
fatica per la loro preparazione.
Mi capitato di assistere ad alcune prove e
posso assicurare che non impresa affatto
semplice, anche se a volte divertente, inse-
gnar loro anche una sola canzone.
Bisogna tener conto che la loro et varia
dai tre ai cinque anni, per cui non sempre
sono disposti a collaborare; che le prove
vengono continuamente interrotte dalle loro
varie esigenze e dalle imprevedibili richie-
ste (suora, mi ha rubato la bandierina; devo
andare ai servizi...)
A questo va aggiunto che il Natale cade in
un mese freddo, con conseguenti assenze
per raffreddamenti e malanni, per cui im-
mancabilmente i ruoli dei piccoli attori de-
vono essere intercambiati e sostituiti anche
pi volte. Riflettendo su tutto questo, penso
che quest'anno in modo particolare dobbia-
mo ringraziare coloro che hanno preparato
questi bambini; che pur trovandosi senza la
preziosa guida di suor Adelaide sono riusci-
ti ugualmente ad organizzare la festa.
Un grazie e tanti auguroni anche a suor
Adelaide, il cui augurio di Buon Natale ci
giunto proprio nel giorno della festa, perch
possa tornare presto tra i nostri bambini,
che l'aspettano e pregano sempre per lei.
7
nuove vie
Uno dei grossi problemi per le persone che
arrivavano a Ronago, era dato dal fatto che le
vie erano indicate con una certa approssima-
zione: ad esempio tutte le strade della Val Muli-
ni si chiamavano "Via Mulini".
Per ovviare a tale inconveniente, l'amministra-
zione comunale ha ritenuto opportuno riordina-
re l'assetto toponomastico del paese.
l criterio che stato seguito per scegliere i
nomi delle nuove vie stato quello di riprende-
re nomi di localit o luoghi che nella tradizione
di Ronago erano comunemente usati.
Finora sono state definite le vie della Val Mulini
e di Merlina e precisamente, in Val Mulini, la via
Ronchetto (che congiunge la localit Ronchetto
con la via Mulini), la via Stallone che collega la
Fornace attraverso lo Stallone, al Ronchetto, la
via Fornace, che collega la Val Mulini (localit
Fornace) al depuratore, la via Cartiera, che col-
lega la localit Cartiera con la via Mulini; la via
dei Prati che congiunge la via Fornace con la
via Cartiera, passando dal bar Dante; la via
Selvamara che collega la via Mulini alla via Am-
brosoli; la via Campopersico, che congiunge la
via Mulini alla localit Campopersico. La via Vi-
gnaccia, che collega la via Selvamara alla loca-
lit Vignaccia. A Merlina la via Arzia collega la
casa Arzia alla via Milano.
Queste novit potranno creare qualche "difficol-
t" perch gli abitanti di queste nuove vie si tro-
veranno, in futuro, a dover modificare gli indiriz-
zi sui vari documenti (libretto auto, patente...).
Pensiamo per che col tempo i vantaggi dovuti
ad una pi ordinata indicazione stradale, saran-
no superiori agli inconvenienti "burocratici" del.
momento.
uItimo deII'anno
di Giuseppe G.
L PRESDENTE DELLA REPUBBLCA
A RONAGO
L MAN - POOH - CECCHETTO
e CELEOTANO
a RONAGO
L'ultimo dell'anno per la grande festa sansilve-
striana, nel fiabesco salone del Centro parroc-
chiale, non erano presenti.
Come gli "eccellenti" suindicati, anche altri, tan-
ti altri ronaghesi erano assenti ma essi pure do-
vranno a lungo rimpiangere di non essere inter-
venuti.
- Le abbondanti 'vivande', preparate ed ingenti-
lite da una nota carneria internazionale rona-
ghese e servite da poliglotti camerieri, in livrea,
con famose porcellane "carlomagno" e squillan-
ti cristallerie di buemua; i torrenti di vini bianchi
azzurri e rosa, bouquettati spumeggianti, vapo-
rosi, irrorati senza limiti su commensali efferve-
scenti; i venusiaci e multicolori pasticcini affo-
gati in augusti liquori fenici; lo spettacolo avve-
niristico svoltosi e dipanatosi sul coreografico
palcoscenico, totalitariamente ideato, corretto,
interpretato, diretto ed applaudito dal saggio
Don Antonio; le trascinanti musiche neo-bizanti-
ne e casadeiggianti; i libelluci ballerini nostrani
in costume post-rinascimentale; i cori gi-
tan-madagascarrini umidificanti l'atmosfera
elettrostatizzata; gli innumeri e personalizzati
regali, catapultati sul colto e l'inclita; i flash, di
giornalisti e cine-operatori, fulminanti pupille e
sorrisi... e tanto, tanto altro ancora dar a chi
era assente, lo scocco del "mea culpa"; per
questo sussurreranno, pentiti: "Abbiamo sba-
gliato!" Ma solamente al prossimo 31 Dicembre
porranno termine alle loro pene.
. . . Con i migliori auguri e lavamaticamente
perdonati,
arrivederci, pentiti !
8
biIancio 1982
Un bilancio, a chi lo osserva attentamente, do-
vrebbe dire tutto o quasi tutto su come sono
andate le cose e su come andranno nel prossi-
mo futuro. Se la cifra d'affari (o fatturato) au-
mentato e le spese..... scusate, ma mi sono di-
menticato che questo non il bilancio di una
grossa azienda!.... il bilancio della nostra Par-
rocchia . ed allora?!
Mentre le cifre si concretizzavano ho cercato di
pensare a cosa c' stato dietro tutti questi nu-
meri ed ho visto cos non un bilancio di importi,
ma un bilancio di uomini, dove possiamo trova-
re tutti noi, parrocchiani di Ronago, con la pro-
pria fede e la propria vita.
Quante volte, nel momento delle offerte alle S.
Messe domenicali, si ripetuta la parabola
dell'obolo della vedova, confrontato a quello del
ricco fariseo?
Quante volte ciascuno di noi dopo un'offerta
per un battesimo od un funerale si detto: "an-
che questa fatta, la chiesa a posto!", oppu-
re rimasto convinto d'aver fatto qualcosa che
parte importante della propria vita, perch la
sua fede, e quindi anche la parrocchia, sono
cose che veramente contano?
Quanti passi hanno fatto, spinti dalla loro fede,
tutti coloro che hanno concretizzato le offerte
per lumini'! Giorno dopo giorno, domenica dopo
domenica, spesso nel magnifico silenzio della
chiesa vuota, hanno ripetuto gli stessi gesti: il
tac delle monete che cadono, il lumino acceso,
la preghiera ..
Canestri poi ! Quanta gente ! ...
e tutte quelle cifre che si rincorrevano, quasi
impazzite! anche fede e vita di Parrocchia o
solo folclore e tradizione? o ho trovato un
grande contatto umano con tanti che raramente
si incontrano (come quei parenti lontani che s
rivedono ad un matrimonio di famiglia): solo per
questo sono una gran cosa positiva! . ed i
tanti soldi raccolti in sole due ore? festa gran-
de e quindi grande anche la no stra disponibili-
t . poi . poi non dovrebbe esaurirsi il giorno
dopo, dovrebbe continuare nel tempo, perch
si pu correre il rischio d'essere come i "cam-
biavaluta fuori dal Tempio ...
Raccolta della carta. Cifra dopo cifra ci si ferma
sui 2.600.000! Ho rivisto tutti coloro che periodi-
camente hanno percorso le vie del nostro pae-
se tirando su pacchi e cartoni, per poi arrivare a
sera stanchi ma soddisfatti davanti al container
stracolmo. Che costanza! solo divertimento o
mania? No di certo! C' anche convinzione che
tutto questo serve per dare una mano ad altri
nel bisogno ... e quindi fede, Parrocchia che
vive!
Poi ci sono le spese. Beh!! Queste sono pi
semplici, perch nella pi parte automatiche,
create dalle necessit quotidiane.
Per ce ne sono di altre dove necessaria una
scelta, e qui ci pu essere la conferma se le ci-
fre raccolte sono state il frutto di una Parroc-
chia che vive, oppure di una consuetudine o di
un "scaricarsi un peso".
Una Parrocchia che vive mette a contatto tanti
in tante occasioni e cos si crea comunit dove
uno disposto a perdere per l'altro e viceversa.
E dove perdi? ... in ogni occasione ed anche
nelle scelte su come scendere i soldi che hai.
Quando spendi non sempre scegli la via pi
conveniente o il lavoro migliore: un'opera pu
piacere a uno e all'altro no; una necessit per
uno importante e per l'altro no; la tua scelta
pu essere motivata dal cercare di non fare di-
stinzioni o preclusioni e per questo ci puoi per-
dere, ma non importa!
Cos, se scelta dopo scelta, ognuno continua a
vivere la Parrocchia, non importa se ha perso o
ha vinto, si potr arrivare ad un altro bilancio
positivo e magari anche migliore!
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9
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TOTALE 12.965.500.= TOTALE 8.862.750.=
10
rendiconto 1982
con iI battesimo sono diventati
figIi di Dio
Alberio Giovanni di Elidio e Capiaghi Miriam
nato l'8 dicembre 1981, battezzato il 24 gennaio 1982
Manocchia Sara di Pasquale e Rogantini Bianca
nata il 9 ottobre 1981, battezzata il 7 febbraio 1982
Tavasci Katiuscia di Marino e Bernasconi Adele
nata il 30 agosto 1981, battezzata il 14 febbraio 1982
De Bastiani Damiano di Albino e Bernasconi Fiorangela
nato il 28 settembre 1981, battezzato il 14 febbraio 1982
Bagini Piera Attilia di Paolo e Mariella Fasola
nata il 18 gennaio 1982, battezzata il 28 febbraio 1982
Maraja Lucia di Francesco e Marconato Amalia
nata il 1 dicembre 1981, battezzata il 10 marzo 1982
Fomasi Diego di Franco e Sarcone Sabata
nato il 4 febbraio 1982, battezzato il 10 aprile 1982
Lurati Roberto di Francesco e Merlo Maria Grazia
nato il 26 febbraio 1982, battezzato il 10 aprile 1982
Cherchi Giovannina di Salvatore e Maestrelli Nicoletta
nata il 27 febbraio 1982, battezzata il 28 aprile 1982
Nigro Luca Matteo Daniele di Vincenzo e Coltella Anna Rita
nato il 1 maggio 1982, battezzato il 16 maggio 1982
Giorgio Sabrina di Sebastiano e Tavasci Annamaria
nata il 27 febbraio 1982, battezzata il 6 giugno 1982
Maira Cinzia Samira di Giuseppe e Hmine Rabia
nata il 20 aprile 1982, battezzata il 4 luglio 1982
Peron Maurizio Antonio di Flavio e De Gregorio Giulia
nato il 26 maggio 1982, battezzato il 4 luglio 1982
Ghielmetti Daniel Giovanni di Roberto e Del Pilar Angioletti Maria
nato il 26 giugno 1982, battezzato il 1 agosto 1982
Roncoroni Maurizio di Mario e Pengue Filomena Mirella
nato il 16 giugno 1982, battezzato il 1 agosto 1982
Rizzarello Luigi Andrea di Salvatore e Ciarci Concetta
nato il 22 gennaio 1982, battezzato il 1 agosto 1982
Venditelli Marcello di Roberto e Piazzoli Lucia
nato il 3 giugno 1979, battezzato il 4 settembre 1982
Matera Eleonora Azzurra di Franco e Samuelli Anita
nata il 30 agosto 1982, battezzata il 5 settembre 1982
Peiti Angelica
nata il 19 giugno 1977, battezzata il 26 settembre 1982
Peiti Marta Caterina di Giuliano e Lucente Maria
nata il 27 maggio 1982, battezzata il 26 settembre 1982
Rigamonti Elisa di Emilio e Sasci Anna
nata il 20 luglio 1982, battezzata il 26 settembre 1982
Minotti Giorgio di Michelangelo e Capiaghi Luciana
nato il 13 ottobre 1982, battezzato l'8 dicembre 1982
11
hanno celebrato la cresima
il 25 aprile 1982
Alberio Roberto
Bercini Luca
Bertolini Adriano
Maffia Gianni
Mazzucchi Claudio
Grisoni Roberto
Rottignl Andrea
Papis Emanuele
Varsalona Fiorenzo
Bernasconi Rosangela
Bernasconi Tiziana
Bricola sabella
Fazio Renata
Ghielmetti Monica
vagnes Mariangela
Lambrughi Sandra
hanno celebrato la prima comunione
il 16 maggio 1982
Arzuffi Elisabetta Livio Anna
Arzuffi Gabriele Matta Roberto
Bianchi Claudio Mambrini Delia
Caggiani Gianluca Mambrini Katia
Capiaghi Roberta Nigro Alessandra
Ciulla Calogero Pavia Adelio
Fontana Daniele Perin Mara
Galli Alessia Perregrini Massimiliano
Ghielmetti Chiara Piga Romina
Ghielmetti Sascia Polese Teresa
lania Paola Reginato Luigi
ntrozzi Veronica Robbiani Riccardo
Lambrughi Massimo Sorrentino Laura
12
i nostri morti
Gerosa Francesca ved. Arzuffi di anni 73, morta il 12 febbraio
Lambrughi Maria ved. Lambrughi di anni 82, morta il 6 marzo
Visconti Giuseppe di anni 74, morto il 26 marzo
Lambrughi Natale di anni 87, morto il 15 aprile
Lurati Carlo di anni 79, morto il 17 maggio
Merlo Agostino di anni 73, morto il 29 maggio
leffa Lorenzo di anni 89, morto il 16 giugno
Franchi Carlo di anni 82, morto l'8 agosto
Ghielmetti Silvio di anni 78, morto il 29 agosto
Grisoni Ermanno di anni 66, morto il 25 settembre
Croci Giovanni Luigi di anni 82, morto il 28 settembre
Simioni delma ved. Guarisco di anni 62, morta il 29 ottobre
Apollonio Adelaide ved. Carnevale di anni 87, morta il 17 ottobre
Righetto Guerrno di ami 62, morto il 15 novembre
Cerea Pasquale Luigi di anni 84, morto il 20 dicembre
si sono uniti in matrimonio
Cilio Silvio con Msssineo Loredana il 9 gennaio
Di Grazia Mario con Perin Laura il 12 aprile
Abati Silvano Luigi con Tartari Jole Caterina il 19 aprile
Cherchi Salvatore con Maestrelli Nicoletta il 29 aprile
Legnani Norberto con Donadini Aldina il 22 maggio
Gorla Carlo Virginio con Gorla Clementina Elisa il 5 giugno
Aiani Antonio con Pettinello Manuela Maria il 12 giugno
Tomasi Morgano gnazio con Chiaravallotti Giuseppina il 24 luglio
Grisoni Agostino con Somaini Luisa il 27 dicembre
13
Sportiva Ronago: risultati e classifiche di Agostino
Terminati ufficialmente i gironi di andata, il mo-
mento di tirare le somme, almeno per questa pri-
ma parte dell'annata agonistica, per le squadre
dell'U.S. Ronago impegnate rispettivamente nel
campionato di terza categoria e in quello Allievi
nella FGC, e nel campionato Giovanissimi cat. A
nel CS.
Come si pu vedere dai risultati e dalle classifiche
riportate, sebbene nessuna delle tre squadre ha
mantenuto un comportamento costante tale da
consentire loro di occupare posizioni al vertice
della classifica, tutto sommato ci si pu ritenere
soddisfatti.
La squadra impegnata nel campionato di terza
Categoria, superata "l'emozione" iniziale naturale
per una qualsiasi "matricola", si comportata
onorevolmente in tutti i campi, riuscendo a supe-
rare un momento abbastanza critico dopo la pe-
sante sconfitta interna subita con il San Fedele
(meglio (per l'arbitro?!) non ricordare come questo
sia avvenuto) con una "sudata" vittoria nell'"infan-
gato" derby contro la Gironichese ed un pi che
meritato pareggio (niente da eccepire se veniva
anche la vittoria) nell'altro "infuocato" derby contro
l'Uggiatese. Nessuno, penso, avrebbe potuto gri-
dare allo scandalo se alla fine del girone di andata
la squadra allenata da Bernasconi avesse avuto
qualche punto in pi in classifica. Auguri!
TERZA CATEGORA
Aurora Como Ronago 3-0
Ronago - Lombarda Malnate 1-1
Porlezzese Ronago 0-0
Ronago - Victor Bianchi 2-0
Ronago - San Fedele 0-5
Utensili MB Cagno Ronago 2-1
Ronago Cernobbio 0-2
Gironichese Ronago 2-3
Ronago Uggiatese 1-1
CLASSFCA
Cernobbio punti 14
Aurora Como punti 12
Uggiatese punti 12
San Fedele punti 11
Victor Bianchi punti 11
Gironichese punti 8
Ronggo punti 7
Utensili MB punti 7
Lombarda punti 5
Porlezzese punti 3
PROSSMO TURNO 6-2-83 ORE 15
RONAGO AURORA COMO
ragazzi di Nassi e Lurati si sono battuti con mol-
to coraggio, in considerazione del fatto che que-
sta squadra presenta elementi molto giovani che
potrebbero benissimo giocare ancora nei Giova-
nissimi mentre alcune tra le altre squadre hanno
nelle loro file ragazzi che hanno gi giocato nelle
serie superiori. Sebbene siano penultimi, la loro
classifica potrebbe migliorare nel girone di ritorno,
se l'ingenuit e la sfortuna del girone di andata la-
sciassero il posto alla malizia, che si acquisisce
per con l'esperienza, e alla fortuna, cui peraltro
bisogna sempre dare una mano. Augurissimi!
ALLEV FGC
Ronago Guanzatese 0-1
Rovello Ronago 3-1
Olgiatese Ronago 3-0
Ronago - Victor Bianchi 2-1
Lomazzo Ronago 2-1
Ronago Faloppiese 0-7
Fulgor Appiano Ronago 3-0
Ronago ntercomunale 2-1
Ardor Lazzate . Ronago 1-1
CLASSFCA
Faloppiese punti 17
Lomazzo punti 14
Fulgor Appiano punti 12
Guanzatese punti 10
Rovello punti 9
Victor Bianchi Rovellasca punti 8
Olgiatese punti 7
Ardor Lazzate punti 6
Ronago punti 5
ntercomunale Albiolo punti 2
Della squadra dei Giovanissimi, che allenata da
Peron, non possiamo dare la classifica, in quanto
il CS, a causa di alcuni recuperi, non stato an-
cora in grado di stilarla. Osservando i risultati, 3
vittorie 3 sconfitte ed 1 pareggio non si pu dire
che bene. Sette punti in sette partite "non sono il
massimo", ma pur sempre una buona media.
L'augurio anche per loro d migliorare sempre.
GOVANSSM CS CAT. A
Sagnino Ronago 2-1
Ronago Cernobbio 6-1
Tavernola Ronago 2-1
Ronago - Cacciatori delle Alpi 0-0
Oral Albiolo Ronago 1-4
Ronago Cavallasca 1-0
Ronago Guanzatese 1-3
14
15
16

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