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Maria,madre degli uomini,

sono povero e incapace,


ma sentendomi amato da Te
come un un bimbo in braccio a sua madre
io...
ti rinnovo il mio s totale,
senza condizioni, per seguirti sereno,
nella gioia, tutti i giorni della vita.
Maria, madre degli uomini,
il tuo figlio Ges ci ha affidato un dono;
fa che lo possa vivere pienamente,
con il tuo aiuto, per sempre.
MTARE MARA
La pi bella devozione che possiamo fare alla Madonna imitarla.
Crediamo infatti che Maria ci possa dire:
"Fatevi imitatori miei come lo sono o di Cristo".
Maria l'espressione pi bella e pi alta dell'amore di Dio.
Non riusciremo mai abbastanza e scoprire
la Parola che ha incarnato e vissuto.
pi facile amarla che capirla
proprio perch molto vicina a noi.
la nostra mamma.
E come Madre aiuta, consigli, corregge.
Ci presenta e ci dona suo Figlio
ogni volta che apriamo il nostro cuore
con umilt e disponibilit.
bello allora guardarla nella ricorrenza
della festa pi amata e sentita dalla nostra comunit.
E come non sarebbe contenta
nel vedere i suoi figli che in quel giorno vogliono offrirLe
come atto d'amore un gesto d'imitazione suo?.
Potrebbe essere
la fatica, la solidariet, la disponibilit,
l'aiuto, il perdono, un'attenzione al prossimo,
in una parola la carit vissuta.
Questo per dire grazie a Maria.
Grazie perch ci dai la gioia di dare qualcosa a Dio.
Grazie perch c' pi gioia nel dare che nel ricevere.
Grazie perch con te nel nostro cammino giungiamo sicuri al cielo.
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DOMENCA 27 AGOSTO
DOMENCA 27 AGOSTO DOMENCA 27 AGOSTO DOMENCA 27 AGOSTO DOMENCA 27 AGOSTO DOMENCA 27 AGOSTO DOMENCA 27 AGOSTO DOMENCA 27 AGOSTO DOMENCA 27 AGOSTO DOMENCA 27 AGOSTO
FESTA
FESTA FESTA FESTA FESTA FESTA FESTA FESTA FESTA FESTA
DELLA NOSTRA MADONNA
DELLA NOSTRA MADONNA DELLA NOSTRA MADONNA DELLA NOSTRA MADONNA DELLA NOSTRA MADONNA DELLA NOSTRA MADONNA DELLA NOSTRA MADONNA DELLA NOSTRA MADONNA DELLA NOSTRA MADONNA DELLA NOSTRA MADONNA
LA PREPARAZONE
LA PREPARAZONE LA PREPARAZONE LA PREPARAZONE LA PREPARAZONE LA PREPARAZONE LA PREPARAZONE LA PREPARAZONE LA PREPARAZONE LA PREPARAZONE
Come ogni momento importante della
nostra vita, anche la festa in onore della
nostra Madonna va preparata. vero
che parecchi sono in viaggio, che altri
sono ancora frastornati dai lunghi bagni
al mare, che altri sono preoccupati per-
ch le ferie stanno per finire, ma mi
sembra giusto che chi vuole vivere bene
la nostra festa debba trovare il modo per
pregare, per riflettere, per le celebrazio-
ne seria e attenta del sacramento della
confessione.
un invito che mi sento di rivolgere a
tutti, bambini, ragazzi, giovani e adulti.
Ci saranno diverse possibilit, diversi
sacerdoti saranno presenti in questi
giorni, le varie celebrazioni della novena
indicheranno un cammino di revisione di
vita e di riscoperta dei Doni che, attra-
verso la Madonna, il Signore fa giungere
a noi. Non ci resta che prepararci bene
alla festa.
CELEBRAZONE DELLA PENTENZA
GOVED 24 agosto, alle ore 15
per tutti e per i bambini delle
elementari
VENERD 25 agosto, alle ore 15,
per tutti e per i ragazzi della media,
alle ore 20;30, per tutti e per i
giovani
SABATO 26 agosto, alle ore 15 per tutti
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LA FESTA
LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA LA FESTA
Preparata bene, la festa non pu essere
che un momento di gioia, di comunione di
fraternit. Attorno alla Madonna della Con-
solazione, vogliamo rinnovare la nostra
fede, capire il senso della nostra vita, chie-
dere un aiuto, una grazia, un favore a Dio
nostro Padre, vogliamo sentirci veramente
Chiesa di fratelli. Quest'anno sar presente
in mezzo a noi Don Dante, un sacerdote
che tutti conosciamo e che particolarmen-
te legato alla nostra parrocchia. Celebra i
venticinque anni de! suo sacerdozio. Con la
sua presenza, ci sentiamo uniti idealmente
e spiritualmente a tutta una storia di Rona-
go, ai suoi Sacerdoti, a tante persone che
abbiamo conosciuto ed amato, a fatti che
ciascuno di noi ricorda con commozione.
Don Dante, infatti, ci richiama don Carlo
Porlezza, con il quale, seminarista, ha ini-
ziato la sua attivit pastorale ci ricollega a
don Matteo Censi, che lo ha voluto suo col-
laboratore ed amico, ci aiuta a ripensare ai
nostri missionari, a P. Giuseppe, a don Car-
lo, a Don Costantino, a don Albino, che lo
hanno sempre sentito come fratello e ami-
co. n Lui e con Lui, vogliamo ringraziare e
onorare tutti i sacerdoti che come la Ma-
donna, ci hanno donato Ges e continuano
a rinnovare in mezzo a noi la presenza di
Dio.
LA PROCESSONE
LA PROCESSONE LA PROCESSONE LA PROCESSONE LA PROCESSONE LA PROCESSONE LA PROCESSONE LA PROCESSONE LA PROCESSONE LA PROCESSONE
Abbiamo ancora davanti agli occhi i quattrocen-
tomila giovani che, assieme al Papa, hanno
raggiunto in questi giorni, con qualunque mez-
zo, il santuario di Santiago di Compostela in
Spagna. Anche la nostra processione per le vie
del paese portando la Madonna, nella preghiera
e nel raccoglimento, vuole essere un richiamo
al camminare di tanti pellegrini, e riscoprire,
come credenti, di essere dei pellegrini. Compie-
re un pellegrinaggio, fare una processione, vuol
dire,
quasi in miniatura, riacquistare il senso della
vita, come movimento conquista, speranza. il
riscoprire che la nostra "patria" un "poi" e un
"oltre", un destino di luce e di gioia. Cammi-
nando insieme verso la comunione con Dio, nel
segno della devozione alla Madonna, vogliamo
dire a noi stessi e a tutti le parole della Bibbia:
"Usciamo anche noi del nostro accampamento
e andiamo incontro a Lui, il Signore, perch non
abbiamo quaggi una citt stabile, ma cerchia-
mo quella future."
n.b.: quest'anno sono invitati e portare le statua
della Madonna i coscritti del 1971, Per me-
glio stabilire l'orario e le modalit bene in-
tendersi con don Antonio.
Sarebbe bello che anche le "coscritte" par-
tecipassero con i loro coetanei alla proces-
sione.
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CANESTR E LA
CANESTR E LA CANESTR E LA CANESTR E LA CANESTR E LA CANESTR E LA CANESTR E LA CANESTR E LA CANESTR E LA CANESTR E LA PE
PE PE PE PE PE PE PE PE PESC
SC SC SC SC SC SC SC SC SCA
AA AAAAAA A
La pesca e i canestri fanno parte della festa
della nostra Madonna: sono un segno della
nostre collaborazione e della nostra gene-
rosit alla vita della parrocchia. Sono anche
uri modo per sostenere le tante iniziative
che durante l'anno vengono realizzate o per
finanziere i diversi interventi che si rendono
necessari per conservare e per rinnovare le
strutture.
sempre molto bello vedere l'offerta dei
doni, non c' desiderio di ostentazione ("
non scriva il mio nome, tanto quello che si
d, lo si d alla Madonna"), ognuno cerca di
fare quello che pu con la pi grande cor-
dialit e disponibilit. Da qualche anno, an-
che parecchie delle numerose famiglie gio-
vani o appena giunte a Ronago, si inseri-
scono in questa gara di generosit: speria-
mo che continuino e che sappiamo far loro
una bella tradizione del nostro paese. Un
grazie anticipato a tutte le famiglie e a tutte
le persone per la collaborazione, data per
allestire la pesca e per la riuscita dell'incan-
to dei canestri.
PROGRAMMA
Ore 7.30 S. MESSA
APERTURA
DELLA PESCA
ore 1030 S. MESSA
SOLENNE CELEBRATA
DA DON DANTE
ore 14.30
- LODE ALLA MADONNA
- PROCESSONE
- PREGHERA ALLA
MADONNA
- BENEDZONE
EUCARSTCA
- NCANTO DE
CANESTR
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UNA PREGHIERA
n occasione della fe-
sta della nostra Ma-
donna come pure du-
rante l'anno pa-
recchi accendono
una candela o un
cero davanti alla im-
magine della Madon-
na. n quel cero e in
quella candela sono
contenute tante pre-
ghi ere, tanti desideri,
tanti bisogni che met-
tiamo nelle mani del-
la Vergine Maria
perch, nella sua
bont di Madre di
Ges e Madre nostra,
interceda dal Signore
per tutti noi
Nella festa delle no-
stra Madonna, propo-
niamo questa bellissi-
ma preghiera di un
Vescovo inglese che
ci aiuta a dare un si-
gnificato ancora pi
profondo e intenso a
un nostro semplice
gesto di devozione e
di effetto verso la Ma-
donna.
HO ACCESO UN CERO
LA MA VTA HA SETE D LUCE:
che mi guidi e incoraggi
nelle oscurit e nelle incertezze
e nelle difficolt di incontrare
gli altri, di amarli, di comprenderli.
L MO VVERE VUOL FARS LUCE:
segno di gioia e-di calore per tutti,
presenza delicata, silenziosa,
illuminante,
come questa fiammella.
O LUCE BENEDETTA E BENEFCA!
Riflesso delle luce di Cristo:
llumina il mio cammino
e guidami pi avanti.
SGNORE, ECCO QUESTA FAMMA,
che s'innalza a Te:
segno di tutto ci che il mio cuore
desidera, ringrazia, spera
e vuole fare per Te
e per quelli che Tu ami
e vuoi salvare, come me e con me.
MARA SANTSSMA
a Te lo dico per me
e mi aiuti con la sua intercessione.
ALLELUA: ALLELUAA!
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celebra il suo XXV di consacrazione sacerdotale
DON DANTE, UN SACERDOTE D RONAGO MARA CASTELL
Una cultura straordinaria, una sapienza
straordinaria ed una straordinaria capa-
cit di trasmetterle: Don Dante Lafranco-
ni cos. Prete da 25 anni, professore di
teologia morale nel seminario maggiore
di Como, moralista apprezzato a livello
nazionale e internazionale, chiamato a
tenere corsi, conferenze, relazioni in
convegni e raduni, Don Dante una fi-
gura importante nella Chiesa Comense.
Gli stato affidato un compito difficile:
quello di studiare e di difendere valori e
aspetti etici della Dottrina Cristiana inter-
pretandoli e spiegandoli all'uomo con-
temporaneo, che vive, tra indifferenza,
negazioni ed inquietudini, temi e que-
stioni controverse.
E su queste questioni, sessualit, abor-
to, divorzio, castit, preghiera, rapporto
con gli altri e con Dio, Don Dante un
punto di riferimento sostanziale nella
diocesi comense.
Ma per Ronago, Don Dante soprattutto
un amico, presente nelle occasioni so-
lenni per tutta le comunit e nei momenti
pi importanti della vita di tanti individui
e famiglie,
"uno di Ronago", nel senso che va e
viene del nostro paese da oltre un quar-
to di secolo, da quando era ancora stu-
dente in Seminario e si preparava a di-
ventare sacerdote. Dir la prima Messa
giusto 25 anni fa.
Una data significativa, che anche la no-
stra comunit parrocchiale vuole cele-
brare, in occasione della festa della
Madonna.
Quest'anno, l'"ospite d'onore" sar, ap-
punto, Don Dente: per Lui, un ritorno a
casa, come tutti gli anni, con un signifi-
cato particolare, in questo 1989.
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RICORDATI, SIGNORE, DEI TUOI PRETI
In questi giorni pi voIte abbiamo pensato ai sacerdoti: ci sembrato beIIo pro-
porre questa preghiera neIIa quaIe raccomandiamo aI Signore con sempIicit,
ma con tanto affetto, Don Dante che ceIebra iI XXV anniversario deIIa sua con-
sacrazione sacerdotaIe. Padre PhiIip Zema, che stato consacrato sacerdote in
questi giorni e tutti i sacerdoti che conosciamo e attraverso i quaIi Dio fa giun-
gere a noi Ia Sua Grazia e Ia Sua ParoIa.
Signore,
donaci, dei preti nuovi
plasmati su di Te.
Preti adatti al mondo di oggi
che resistono e tutti gli sbandamenti
e a tutte le mode.
Preti pieni di Spirito Santo,
preti innamorati di Te.
dell'Eucarestia, della Parola.
Preti spezzati alla preghiere,
preti capaci di pregare di giorno e di notte.
Preti che insegnano a pregare.
Preti appassionati dei giovani,
dei poveri e degli ultimi;
Preti rotti a tutte le carit
che sanno accogliere il drogato,
il carcerato, la ragazza che abortisce,
la coppia sfasciata,
capaci di tenerezza e di misericordia,
per tutte le disperazioni del mondo d'oggi.
Signore,
mandaci preti umili e fedeli alla tua Chiesa,
che insegnano ad amare la Chiesa.
Mandaci preti dal cuore grande,
come il cuore di Cristo,
instancabili nell'insegnare,
nel guidare, nel formare.
Mandaci preti costanti, forti, umili,
che non si scandalizzano
di nessuna miseria umana.
Mandaci preti che si sentano peccatori come noi,
preti limpidi che portino il Vangelo
stampato nella loro vita pi che nella loro parola.
Signore,
donaci il coraggio di chiedere preti santi
e di meritarli un poco
almeno con la preghiera umile, costante e coraggiosa.
Maria,
Madre dei preti, Madre delle Chiesa,
aggiungi tu quello che manca
a questa preghiera
e presentala a Cristo per noi.
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iI portico aI centro parrocchiaIe
UN'IMPRESA DI MEZZA ESTATE
aIIa concIusione dei Iavori
Quando ormai la maggior parte dei ro-
naghesi stava pensando alle ferie, alle
alghe e al mare pi o meno inquinato, al
traffico stradale, un gruppetto di perso-
ne, aderendo al mio invito, si ritrovato
al Centro parrocchiale, per uno scambio
di idee pi o meno strane, pi o meno
nuove: avevo indetto un'assemblea par-
rocchiale, aperta a tutti, perch c'erano
alcuni problemi che mi stavano partico-
larmente a cuore e che volevo condivi-
dere con altri.
Uno di questi problemi era la riorganiz-
zazione del Centro Parrocchiale per
quanto riguarda la sua organizzazione
estiva e il riscaldamento invernale.
l problema dell'estate era quello di tro-
vare il modo migliore per sistemare i ra-
gazzi che partecipano al GREST e alle
varie attivit oratoriane. n passato ado-
peravamo il "capannone" che il gruppo
dei Fooc e Fiam costruiva per le loro at-
tivit, ma, con il sopraggiungere
prima dei Iavori
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dell'inverno, quando a noi serviva di pi,
dovevamo disfarlo neve, ci cedesse in
testa.
Da qui nata l'idea di costruire un porti-
co in via definitiva.
La spesa, in un primo tempo, sembrava
molto contenuta, si pensava anche ad
un'opera di volontariato per alcuni inter-
venti, il progetto piaceva a tutti i presen-
ti. Sulle ali dell'entusiasmo abbiamo pre-
so la grande decisione.
Rivisti i progetti, ampliata la struttura del
portico, perch fosse pi funzionale, va-
lutata la spesa e le possibilit finanziar-
le, abbiamo inoltrato la richiesta al co-
mune e alla curia vescovile.
tempi stringevano, perch, se si voleva
avere in piedi una struttura che servisse
per il GREST '89 e nello stesso tempo
per l'attivit del Fooc e Fiam, non si po-
teva perdere nemmeno un giorno.
E cos, il 31 luglio e il 1 agosto, sono ini-
ziati i lavori per costruire il portico. n
dieci giorni lavorativi, grazie all'impegno
della Coop. Ghielmetti, siamo riusciti a
mettere in piedi la struttura principale,
che verr poi rifinita con il tempo e
quando sar disponibile il materiale.
Dal Luigi al Sergio, dal Domenico
all'Adriano e al Fiorenzo, dall'Olivio al
Michelangelo, dai Carli (Robbiani e
Ghielmetti) al Pierino ai tecnici dell'uffi-
cio c' stato un impegno encomiabile,
apprezzato anche dai vari pensionati,
giovani e meno giovani che di frequente
venivano e osservare il cantiere.
Ore rimane di affrontare il problema del
riscaldamento per l'inverno. Per limitare
le spese e per avere una maggiore resa,
i tecnici hanno consigliato di mettere dei
termoconvettori in ogni aula, indipen-
denti gli uni dagli altri, cos che se si ha
bisogno di un'aula non si deve riscalda-
re tutto il centro.
L'impianto poi funzioner a gas-metano
quindi la spesa sar inferiore. Speriamo
in bene e di fare le cose giuste.
lavori per questi interventi verranno fat-
ti, dopo il GREST e prima dell'inizio del
catechismo per i vari gruppi.
Poi bisogner rinfrescare i vari locali del
centro e qui, veramente, faccio appello,
oltre che alla generosit di tutti, anche
alla buona volont e alla disponibilit, di
tanti.
Un gruppo di giovani ha gi dato la pro-
pria disponibilit e ha messo a disposi-
zione un po' di braccia e di tempo.
NON M RESTA CHE DRE ANCORA
UNA VOLTA UN GRAZE GRANDE
PER TANTA GENEROST.
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Ia pagina deI G.A.M.
L'INCONTRO CON SUOR CATERINA
Verso al fine di giugno abbiamo avuto la
gioia di conoscere Suor Caterina Marchetti
che dal 1987continua da sola l'opera della
scuola ostetriche fondata da P. Giuseppe, a
Kalongo.
venuta e Ronago per poche ore per in-
contrarsi con qualcuno di noi e con i Signori
Ambrosoli, i quali , come sappiamo, conti-
nuano a interessarsi della Missione di P
Giuseppe e dell'Ospedale di Kalongo e in-
viano regolarmente dei containers, nella
speranza che l'attivit ospedaliere possa ri-
prendere.
stato molto bello sentire dalla sua viva
voce i momenti pi entusiasmanti e pi tristi
delle vita di P. Giuseppe, con il quale ha vis-
suto per 22 anni.
"n sala operatoria, ricordava commossa
Suor Caterina, P. Giuseppe era scrupolosis-
simo e nello stesso tempo cos unito a Dio
che si aveva la percezione netta che fosse
Lui a guidare la sua mano quando ci si tro-
vava di fronte ad interventi particolarmente
difficili, dove era richiesta la pi grande at-
tenzione. Spesse volte quando c'erano degli
interventi pi facili ci si ritrovava, quasi sen-
za volerlo, a pregare e si diceva il Rosario."
P. Giuseppe, aggiungeva Suor Caterina,
vive ancora nel cuore di tutti gli Acioli e della
gente di Kalongo. La Missione rimasta in-
tatta come pure l'ospedale i tutti aspettano
con grande ansia il ritorno dei missionari e
delle suore".
Suor Caterina ha avuto modo di conoscere
le attivit dei nostro G.A.M. e ha avuto paro-
le di ringraziamento per gli aiuti che, dopo le
morte di P. Giuseppe, ci siamo impegnati a
mandarle. Ci ha ricordato che sono serviti
per rifare in muratura la capanna dove stu-
diano le allieve della scuola ostetriche e per
ricoprire il tetto con della lamiera perch
quello vecchio era stato distrutto dallo termi-
ti.
Abbiamo anche chiesto a Suor Caterina di
ritornare tra noi prima di partire per l'Africa,
ma non ci ha assicurato niente, perch ha
detto di essere troppo impegnata.
Sempre nel mese di luglio invece abbiamo
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avuto le fortuna di incontrare P. Tocalli, un
missionario medico che ha lavorato con P.
Giuseppe e che nei giorni in cui P. Giuseppe
era stato tanto male, si era adoperato per
aiutarlo e per procurargli un elicottero per
trasportarlo a Lira.
Quando, ad ottobre, ritorner in Uganda,
andr a Kalongo per riaprire l'ospedale e ri-
prender cos il posto che stato di P. Giu-
seppe.
La nostra speranza di poterci incontrare
con Lui, di conoscerlo meglio e di sentire
dalla sua viva voce i progetti e le attese
mentre si prepara a prendere il posto di P.
Giuseppe.
iI 13 agosto
PHILIP ZEMA WAIGO
SACERDOTE PER LA CHIESA
Tutti lo ricordiamo con tanto affetto e ammi-
razione: lo abbiamo conosciuto quando or-
mai stava per diventare sacerdote missio-
nario e lo abbiamo subito sentito come un
fratello, un amico. Lo sentiamo vicino in que-
sti giorni in cui stato consacrato sacerdote
e ha celebrato la Sua Prima Messa nel suo
paese di Moyo, in Uganda. Per Lui abbiamo
pregato, per lui vogliamo continuare a pre-
gare perch sentiamo che in Lui continua
l'opera e le missione di Padre Giuseppe
Ambrosoli.
Ora ritornato tra le sua gente, inizia una
nuova vita, un nuovo apostolato:
lo vogliamo accompagnare con la nostra
preghiera e con la nostra amicizia.
PRESTLY ORDNATON Rev. Fr. PHLP ZEMA WAGO
of Comboni Missionary
Moyo, 13th August 1989
FRST SOLEMN MASS
n Moyo Parish church
15th August 1989
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da Ronago in breve
IL VII TORNEO DI CALCIO
Venerd 21 luglio davanti a un foltissimo
pubblico si sono svolti gli incontri per l'asse-
gnazione del trofeo del V torneo di calcio
di Ronago, intitolato alla memoria dell'indi-
menticabile ANGELO DNO GHELMETT.
Alla finale per il primo e secondo posto era-
no giunte le squadre della Coop. Ghielmetti-
l mio Bagno e l'Assicurazione Pho-
neix-Soleil, che avevano superato nelle se-
mifinali le squadre della Val Mulini e del Ri-
storante da Vittorio, dopo partite molto spet-
tacolari e combattute.
Anche l'ultima partita stata interessante e
vivace tra due squadre che volevano aggiu-
dicarsi l'ambito trofeo.
Alla fine dei tempi regolamentari ha preval-
so la squadra della Phoenix-Soleil per 3 a 1.
Per la cronaca, sono state distribuite anche
diverse coppe che hanno premiato, tra gli
altri, i capocannonieri del torneo (Peron
Alessio della squadra Da Vittorio e Bianchi
van della Macelleria Livio), il miglior portie-
re (Torre Umberto della Via Bellaria), la
squadra pi simpatica (Parrucchiere Enrico)
e il miglior allenatore-manager (Fasola Ma-
rio). Come sempre, l'organizzazione della
Sportiva stata perfette sia per quanto ri-
guarda lo svolgimento delle gare sia per
quanto riguarda la cucina, sempre pi raffi-
nata.
UN GRANDE GRAZIE PER LA CARTOLINA
Mentre Ronago '89 sta uscendo continuano
ad arrivare le cartoline di tanti amici e ami-
che che, andando al mare o in montagna
oppure facendo anche solo una gita, hanno
mandato a don Antonio e alla Comunit par-
rocchiale.
Ormai abbiamo raggiunto la quota cento ed
bello, ricevendo una cartolina pensare alla
gioia e alla serenit che tante persone han-
no provato ritornando ai paesi d'origine, visi-
tando posti nuovi, facendo esperienze di-
verse, conoscendo altre culture, altre nazio-
ni e continenti.
Grazie veramente di cuore per questo ricor-
do semplice e gradito!
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IL RITIRO SPIRITUALE DELLE DONNE A DREZZO
una esperienza che si ripete ogni anno e
che viene vissuto anche da un gruppo di
donne di Ronago assieme a tante donne
della nostra Zona Prealpi.
Quest'anno le donne presenti a Drezzo era-
no quasi centocinquanta: hanno pregato,
hanno meditato, hanno avuto modo di cele-
brare il sacramento della confessione, han-
no condiviso le mensa eucaristica e, un par-
ticolare da non trascurare, hanno potuto gu-
stare i famosi piatti della cucina della sagra
di Drezzo. Ci sono state anche altre propo-
ste di ritiri spirituali, di tre giorni, di conve-
gni, di incontri di vario genere che permette-
vano, assieme al riposo materiale, un mo-
mento di ricerca e di riflessione: qualcuno
ne ha saputo approfittare, altri, forse, preoc-
cupati della vacanza al mare o in montagna,
hanno rimandato all'anno prossimo.
Speriamo!
LE-LATTINE SONO PREZIOSE
Anche le lattine valgono non solo quando sono
piene, ma anche quando sono vuote. Lo stiamo
ripetendo da tanto tempo ai nostri ragazzi, li in-
vitiamo a non buttarle via dopo aver bevuto la
gazzosa o la coca cola, li impegniamo a conser-
varle in casa, a schiacciarle e a portarle nel ga-
rage di don Antonio, perch poi si possono ven-
dere e ricavare qualche cosa che adoperiamo
per le nostre iniziative. Basta un po' di attenzio-
ne e di cura.
Ci sono bar e pizzerie che sarebbero disposti a
metterle da parte, come, per esempio, hanno
fatto gli amici della Sportiva durante il torneo,
ma... non sempre si trova chi disponibile a riti-
rarle e poi a schiacciarle: cerchiamo volontari
che siano pronti a portare avanti questa iniziati-
va.
Non importa se sono ragazzi, giovani o pensio-
nati, uomini o donne, l'importante che mettano
a disposizione un po' del loro tempo: si rispetta
l'ambiente e si fa un po' di bene.
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..UN AMICO FEDELE E SILENZIOSO
iI CarIo Bagat Grisoni
Ci eravamo abituati a vederlo, tutti i gior-
ni a mezzogiorno, con la sua bicicletta,
mentre andava a suonare la campana
oppure a fermarci per domandargli come
funzionava l'orologio; o ancora osservar-
lo, al termine della giornata, quando
sempre in bicicletta, arrivava lento lento,
dava una controllatine alla chiesa, face-
va un rapido segno di croce, chiudeva il
portone, assicurandosi che fosse vera-
mente chiuso e sempre con la sua cal-
ma, in silenzio, quasi per non voler di-
sturbare se ne andava a casa.
Ogni mattina, puntuale, alle sei, partiva
da casa, apriva il portone della chiesa, e
gradino dopo gradino, saliva lass in
cima al campanile a caricare quell'orolo-
gio che ormai era diventata una sua
creatura.
Solo Lui lo conosceva bene, sapeva
come trattarlo, quali misteri nascondeva.
Quando abbiamo messo il nuovo orolo-
gio e il nuovo impianto delle campane
aveva detto un po' tristemente che ormai
la sue presenza potevo essere inutile e
che voleva lasciare tutti i suoi incarichi.
Per era andato avanti fino a quel giorno
che, disse, doveva andare all'ospedale a
fare degli esami.
Non mi mai capitato di sentirgli fare
lunghi discorsi, per si teneva informato
su tutto e soprattutto era attento a tutto.
La sua battuta, le sua osservazione, fat-
te di poche parole, non mancavano mai.
Come non mancava mai un suo inter-
vento, un suo tentativo per far fronte a
qualche problema e a qualche lavoro
che gli si chiedeva. Non diceva mai di
no, perch nella sua mente pensava su-
bito una soluzione;
Non si pu ricordare il CARLO BAGAT
diversamente, perch con Lui, come
stato per l'Egidio, scompare un po' della
nostra vita, dei nostri ricordi, che un gior-
no magari, racconteremo ai nostri nipoti.
Grazie, Cario, e speriamo un giorno di
incontrarTi e di vedere che anche in Pa-
radiso hai trovato qualcosa da fare per
fare contento il Padre eterno.
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Ia scuoIa materna
UN IMPEGNO DI TUTTI
Diciamolo francamente: un po' di nostalgia
l'abbiamo provate anche noi mamme, a fine
giugno, lasciando l'asilo con il nostro bambi-
no che a settembre inizier la scuola.
Lo avevamo accompagnato l a tre anni,
magari un po' ansiose e preoccupate, per
sicure di fare una scelta giusta. Le sue rea-
zioni possono essere state molteplici; il suo
inserimento ha forse avuto qualche momen-
to di crisi o di difficolt, ma questo suo cam-
mino nell'ambiente della Scuola Materna
stato senz'altro positivo ed ha avuto tanti
momenti belli e significativi.
La Mimi e le Suore lo hanno accompagnato
e seguito in questo importantissimo periodo
della sua crescita, durante il quale lo abbia-
mo visto maturare, allargare la propria so-
cialit e le proprie cognizioni, arricchire di
nuovi valori il suo rapporto con gli altri.
Avremo pi volte constatato come il suo at-
teggiamento verso il mondo esterno sia an-
dato via via prendendo maggiore sicurezza,
come abbia costruito le sue prime amicizie,
come abbia affrontato le inevitabili difficolt.
E adesso pronto ed iniziare la scuola: un
mondo nuovo, affascinante e impegnativo,
di cui sar protagonista per parecchi anni e
nel quale lo seguiremo condividendo le sue
gioie e le sue trepidazioni.
La nostra presenza sar meno frequente di
quella che ha caratterizzato gli anni della
Scuola Materna, che ci consentiva un con-
tatto anche quotidiano con le insegnanti,
che ci dava la possibilit di partecipare alla
gestione e alla vita dell'asilo stesso che,
proprio per volont di un gruppo di
genitori... anni fa stato costituito come
Ente Morale ed alla cui conduzione i genito-
ri sono direttamente coinvolti.
Sembra sempre di ripetere le stesse cose,
per mi sembra giusto richiamare questa
speciale caratteristica del nostro Asilo.
Sul numero 27 di Famiglia Cristiana del
5/7/89 stato pubblicato un interessante ar-
ticolo riguardante una Scuola Materna della
provincia di Ferrara che, per espresso desi-
derio delle popolazione, quattro anni fa
stata presa in "autogestione" da genitori e
simpatizzanti, assumendo quindi una veste
giuridica, amministrativa e partecipativa
analoga alla nostra.
Per certi aspetti, leggendo l'articolo, si po-
trebbe pensare che F.C. sia venuta ad inter-
vistare noi di Ronago. Nel caso di Ferrara,
l'articolista parla di "singolare esperimento"
e allora noi ci possiamo considerare quasi
dei pionieri ed esserne orgogliosi!
E proprio per questo non dobbiamo stancar-
ci di continuare a sostenere, come abbiamo
sempre fatto, la nostra Scuola Materna.
qualcosa che facciamo per i nostri bambi-
ni, ma anche il modo pi bello e concreto
per dire grazie a tutte le persone che lavo-
rano in e per questo "piccolo - grande" mon-
do.
A. B.
16
un avventura che si rinnova: iI GREST '89
idee, proposte, moduIo di iscrizione
GIRANDO S'APRE VITA:
L'AVVENTURA DI GABAI. IL MUGNAIO.
Con il motto GRANDO S'APRE VTA" ini-
zier tra pochi giorni l'entusiasmante avven-
tura del Grest, che anche quest'anno dar,
attraverso la semplice storia di GABAL L
MUGNAO, l'opportunit di stare insieme a
tanti ragazzi e ragazze della nostra comuni-
t. L'appuntamento fissato per il 26 AGO-
STO: ogni giorno ci ritroveremo dalle 14.30
alle 17.30. Le attivit e le proposte saranno
tante e tutte finalizzate a preparare una
grande festa che faremo la domenica 17
SETTEMBRE, quando concluderemo il no-
stro GREST. Tutti i ragazzi avranno la pos-
sibilit di contribuire alla riuscita di questa
grande festa: saranno loro a scegliere, a se-
condo dei loro interessi, queste o quella atti-
vit.
Dalla preparazione di alcuni lavoretti all'alle-
stimento di uno spettacolo teatrale, dagli
striscioni alle bandierine e alla realizzazione
di alcuni piccoli oggetto-regalo, il lavoro e il
divertimento non mancheranno per i bambi-
ni delle classi elementari.
Per i ragazzi della media ci sar l'occasione
di imparare a dipingere oggetti di ceramica
o di diventare esperti "burattinai e per chi
avesse una vocazione speciale, c' sempre
l'opportunit di diventare ottimi cuochi nella
preparazione della merenda per tutti i parte-
cipanti al GREST.
Non ci siamo dimenticati di preparare dei fa-
volosi giochi, che allieteranno tutti i pome-
riggi: saranno giochi liberi o organizzati in
tornei che metteranno in luce l'abilit di tutti.
Non mancheranno le gite settimanali che ci
daranno la possibilit di stare insieme tutto
il giorno, all'aria aperta. Se hai imparato a
conservare le lattine verranno buone, per-
ch ci sar una classifica speciale per chi
avr portato il pi grande numero di lattine.
Se invece butti ancora nella spazzatura la
tua lattina, datti da fare perch pi lattine
avrai pi punti riceverai.
AIIora... Vi aspettiamo... Ricordatevi di
compiIare iI moduIo di partecipazione
che puoi consegnare a don Antonio o
aII'Erminia portando Ia quota di iscrizio-
ne che quest'anno di L. 10.000.
Vi daremo, assieme a tutte Ie cose che vi
abbiamo presentato, anche iI tradiziona-
Ie fouIard, iI portachiavi, iI cartoncino per
I'esame di coscienza e... non ve Io dicia-
mo... perch deve essere uno sorpresa.
ALLORA CHE COSA ASPETTATE A POR-
TARE QUESTO BENEDETTO MODULO DI
ISCRIZIONE???
MODULO DI ISCRIZIONE
NOME ...............................................................................................................
COGNOME ..................................................................................................
CLASSI FREQUENTATA
PARTECIPA AL GREST '89 E SI IMPEGNA A SEGUIRE TUTTE LE ATTIVIT
CON FEDELT E SPIRITO DI AMICIZIA.
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FOOC E
FOOC E FOOC E FOOC E FOOC E FOOC E FOOC E FOOC E FOOC E FOOC E
FIAM - RONAGO AGOSTO '89
FIAM - RONAGO AGOSTO '89 FIAM - RONAGO AGOSTO '89 FIAM - RONAGO AGOSTO '89 FIAM - RONAGO AGOSTO '89 FIAM - RONAGO AGOSTO '89 FIAM - RONAGO AGOSTO '89 FIAM - RONAGO AGOSTO '89 FIAM - RONAGO AGOSTO '89 FIAM - RONAGO AGOSTO '89
VENERD 25 AGOSTO
SABATO 26 AGOSTO
DOMENCA 27 AGOSTO
SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI
SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI SABATO 26 FUOCHI ARTIFICIALI
trippa
costine,
cotechini,
polenta e brasato,
salame cotto con lenti.
panini imbottiti,
specialit valtellinesi,
pastasciutta,
specialit alla brace,
vino e bibite.
DOMENICA 27 AGOSTO 1989
FESTA DELLA MADONNA DI RONAGO
GRANDE CENA DI CHIUSURA
ore 19,30 (su prenotazione)
PRENOTAZON: entro sabato, 26 agosto, alle ore
16,
presso la Macelleria LVO
presso il CAPANNONE, piazza della Chiesa.
QUOTA D PARTECPAZONE: L. 20.000 (bevande
escluse)
V PALO dei RON D RONAGO
dal 3 al 9 settembre 1989
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