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It Gusto ScNrcnto

Ci sono delle parole nel no-


stro vocabolario che assumo-
no il loro pieno signicato
solo se le inseriamo nel con-
testo evangelico. Ges, vero
maestro di vita, non si ferma
ad insegnarci laccezione dei
termini, ma con il suo aeg-
giamento ce ne rivela la por-
tata. Compassione una di queste parole. Nel nostro linguaggio comune il termine viene ridoo ad un semplice
senmento di piet verso qualcuno meno fortunato di noi. A volte, si pu dire, viene usato anche a sproposito, no
a signicare una sensazione momentanea che pi che guardare alle necessit dellaltro, vuol meere a posto la
nostra coscienza. La compassione che Ges mostra per lumanit , invece, il modo di condividere la soerenza
altrui, al punto di addossarla su di s, farsi carico della situazione dellaltro e condividere totalmente con laltro.
Ges caricandosi della croce, prende su di s le nostre croci e sore con noi e per noi. Come ci ricorda Papa Fran-
cesco, avere compassione vuol dire anteporre le necessit dei poveri alle nostre. Le nostre esigenze - connua il
Papa - pur legime, non saranno mai cos urgen come quelle dei poveri, che non hanno il necessario per vivere.
Questa riessione sposa a pieno il signicato pi profondo della solidariet che in tan manifestano araverso
azioni gratuite, indice di una generosit che va ben oltre la facciata, la buona educazione. Allo stesso tempo, sem-
pre presente il pericolo di lasciare troppo spazio al saper fare, allo strafare o allapparenza, soprauo nellambito
del sociale o allinterno delle nostre comunit parrocchiali, senza per che il nostro saper essere sia davvero in li-
nea con quanto di buono siamo in grado di dare. Non dunque nelle grandi azioni che troviamo il Signore e faccia-
mo la Sua volont, andando incontro ai pi bisognosi, ma nella inma libert del nostro cuore che guida le nostre
azioni e ci permee di giungere allaltro con consapevolezza e amore. Pertanto, facciamo nostro questo insegna-
mento e riusciremo a scrollarci di dosso quellegoismo che, pur inconscio, non ci permee di riconoscere laltro
come un fratello da amare.

Non occorre che vadano;
voi stessi date loro
da mangiare".
(Mt. 14,16)
Amvit pastorali
Anno V numero 9 Pagina 2
UN nNNo n Mtot
Quello che sta per concludersi stato
per me un anno molto parcolare.
Sono p. Vito e sono qui in Albania da
seembre 2013. La parcolarit di
questanno, per me, legata essen-
zialmente allessere stato il mio primo
anno da prete e da missionario in Al-
bania. Certo, durante gli anni di for-
mazione avevo gi avuto modo di en-
trare in contao in modo piuosto
ravvicinato con questa realt; ma es-
sere mandato da padre, fa cambiare
un po la prospeva dellesperienza.
In questo primo anno, mi sono occu-
pato essenzialmente delle due realt
di Fush Milot, oltre a vivere un tem-
po di inserimento nella nostra comu-
nit barnabica. E s, perch per un
prete religioso la vita tracciata su
due binari: gli impegni della vita reli-
giosa e comunitaria da una parte e
dallaltra gli impegni dellavit pa-
storale. La vita comunitaria si svolge in
modo abbastanza regolare; dico abba-
stanza perch siamo sempre sogge
a imprevis. La preghiera, la vita co-
mune, il confronto delle idee scandi-
scono la quodianit e, con il tempo,
stanno facendo aumentare il senso di
familiarit e di conoscenza con p. Gio-
vanni, di conoscenza e di apprezza-
mento del lavoro n qui fao dai no-
stri confratelli, coadiuva dalle conso-
relle angeliche. E se da una parte
ascolto e osservo cercando di impara-
re dalle esperienze di p. Giovanni e
degli altri padri che da Milot sono
passa, dallaltra parte stato anche
il tempo del primo contao/confronto
con lavit pastorale. Questa avi-
t, anche se preferisco parlare di
esperienza di vita, ha avuto una data
di inizio ben denita: il 4 oobre, gior-
no in cui si celebrata la prima messa
nella nuova cappella di Fush Milot II
e di cui mi sarei dovuto occupare io.
Insomma, gi da diacono (infa in
quel periodo ero qui come diacono), Il
Signore mi aveva indicato la strada. In
questo periodo le esperienze sono
state diverse; una parte hanno riguar-
dato le classiche avit di catechismo
con i bambini e i ragazzi di Fush Mi-
lot I e II; per un periodo ho fao un
po di italiano con i ragazzi oltre all
ormai immancabile corso di chitarra.
Ma lesperienza pi importante e pi
edicante per me stata certamente
quella vissuta nel periodo di quaresi-
ma quando ho iniziato a vistare, ac-
compagnato da madre Tringa o madre
File, un po tue le case di Fush Mi-
lot. Il contao direo, il dialogo, len-
trare e il visitare le case di quan abi-
tano in queste zone stata sicura-
mente lesperienza pi forte e pi
importante di questo primo anno tra-
scorso qui. Insomma le avit sono
Famullia Shn Nikolla, Natale 2013.
Centro polifunzionale Agor. Unim-
magine della festa natalizia organiz-
zata dai giovani per le loro famiglie.
In alto: Famullia Shn Nikolla, Milot.
P. Vito imparsce lezioni di chitarra.
In basso: foto panoramica della chie-
sa di Fush Milot II dedicata a Ges
Misericordioso.
di Vito Giannuzzi



Pagina 3
state tante e diversicate e spesso
capita di senrsi inadegua e fuori
luogo; ma queste sensazioni e impres-
sioni, infondo, aiutano a restare con i
piedi per terra e a ricordarci che sia-
mo qui non per i nostri meri e per le
nostre qualit, ma siamo qui essen-
zialmente come tesmoni dellamore
e della misericordia di Dio che ama
ognuno dei suoi gli; e cos si riscopre
il senso dellessere strumen della-
more di Dio per luomo, lessere stru-
men della Sua pace. Il senso del no-
stro essere qui, in questo modo appa-
re ben chiaro; lessere vicino ai biso-
gnosi, svolgere avit umanitarie, di
solidariet e di vicinanza umana ritro-
vandosi a fungere da pon araverso i
quali il bene possa passare. Tuo ci
fondamentale e di grande importanza,
ma il nostro essere qui trova la sua
essenza e il suo vero senso nellessere
al servizio del comando del nostro
Maestro Risorto: Andate dunque e
ammaestrate tue le nazioni, baez-
zandole nel nome del Padre e del Fi-
glio e dello Spirito santo, insegnando
loro ad osservare tuo ci che vi ho
comandato. Ecco, io sono con voi tu
i giorni, no alla ne del mondo (Mt.
28,18-20).

It Nostno mrrcNo rnstonntr
Anche questanno limpegno pastora-
le si concentrato in modo parcola-
re nelle avit di catechismo dei
bambini e dei nostri giovani. A Milot i
giorni dedica al catechismo sono
sta il marted, per i bambini di scuola
elementare, e il gioved per quelli del-
la media. Al gruppo dei giovani, con i
quali abbiamo intrapreso un cammino
di formazione al volontariato, ispirato
alla parola di Dio, era dedicato il po-
meriggio del sabato. Il mercoled po-
meriggio e il sabato mana erano
riserva rispevamente alle prove di
canto e alla formazione dei ministran-
. Ma oltre che a Milot, lavit di
catechesi si svolta anche nei diversi
villaggi, con laiuto anche delle suore
Angeliche, con degli incontri sema-
nali. Lanno di catechesi si concluso
per mol bambini e ragazzi con la ce-
lebrazione dei sacramen: baesimi,
nei diversi villaggi, Cresima e prima
comunione a Milot.
Cracovia nel 2016. Papa Francesco
invita a rieere sulle Beatudini
evangeliche, suddividendo questo
percorso di discernimento in tre tap-
pe. Per questo anno si soerma sulla
prima beatudine: Bea i poveri in
spirito, perch di essi il regno dei
cieli (Mt. 5,3) Il Papa ci ricorda che le
Beatudini di Ges sono portatrici di
una novit rivoluzionaria; sono la vera
felicit, quella che dobbiamo ricercare
a tu i cos ponendoci liberamente
alla sequela di Ges, per essere dav-
vero vivi.

Ln GonNntn br GovnN
Ripeamo spesso che bisogna ripar-
re dai pi piccoli per costruire un
mondo migliore, per stare insieme ed
imparare ad amare le dierenze, pi
che le qualit di ciascuno. Per questo
anche questanno ci siamo ritrova a
Lezja per lincontro nazionale dei gio-
vani. Hanno fao da sfondo a questo
appuntamento le parole del Papa che,
nel messaggio annuale rivolto ai gio-
vani del mondo, ha lanciato il tema
della prossima GMG, che si terr a
Agor 2014

Villaggio di Skuraj, chiesea Madre
della Divina Provvidenza. Moter Ana
fa catechismo prima della S. Messa
domenicale.
Skuraj. Chiesea Madre della Divina
Provvidenza, benedea il 7 maggio
2000 e il poliambulatorio del villag-
gio, terminato nel giugno del 2001.
Pagina 4 Anno V numero 9
Vstn brttn MnboNNn b Fntmn
Per la prima volta nella storia, limma-
gine pellegrina della Madonna di Fa-
ma giunta in Albania. Bambini, gio-
vani, uomini e donne raccol in pre-
ghiera nella Caedrale di San Paolo
hanno partecipato a questo importan-
te evento. Anche la nostra comunit
parrocchiale ha voluto essere presen-
te e con un gruppo abbiamo raggiunto
la capitale per partecipare alla funzio-
ne. Il culto della Madonna Pellegrina
risale alla ne del XIX secolo e si inse-
risce nel culto mariano riorito in mo-
do parcolare prima della Grande
Guerra e ripreso subito dopo gli even
bellici. La caraerisca della pellegri-
nazione mariana la veste
missionaria che assume la Madon-
na, ossia lei che si mee in cammino
per entrare nelle nostre case e giun-
gere a noi.
Attn scuotn b Grsu
Dal mese di febbraio ha avuto inizio
nella nostra parrocchia una nuova
esperienza di catechesi degli adul.
Dopo numerosi tentavi, negli anni
preceden, a piccoli passi si sta cos-
tuendo un gruppo di adul che se-
manalmente si raduna per imparare a
leggere e meditare la Parola di Dio.
Consapevoli della necessit di sedersi
alla scuola di Ges, nostro maestro,
una decina di adul, soo la giuda dei
Padri, hanno iniziato un percorso spi-
rituale in ascolto della Parola.

Frstn br NoNN
Anche questanno, in occasione della
festa di San Nicola, il 9 maggio, si
svolta la seconda edizione della festa
dei nonni. San Nicola, patrono della
nostra parrocchia e noto nella tradi-
zione come il nonno che porta i regali
ai bambini, stato festeggiato anche
dagli anziani della nostra parrocchia,
che rappresentano il tesoro pi pre-
zioso della nostra comunit. La festa
ha avuto inizio con la celebrazione
delleucaresa a cui ha avuto seguito
un momento ricreavo animato dai
bambini e dai giovani della parrocchia.
Ricordiamo, inne, che a gioire con
noi cera anche il P. Generale in visita
uciale alla nostra comunit.
Milot, 9 maggio. Seconda edizione
della Festa dei Nonni e festa di S.
Nicola, Patrono della Parrocchia.
Tirana, 22 marzo 2014. Katedralja e
Shen Palit.



Immagine del libreo per la catechesi
alle famiglie Alla scuola di Ges.
Pagina 5
Lnvon N conso n Sxunn
Il Villaggio di Skuraj si trova nella par-
te montuosa del comune di Milot. Gi
dagli inizi del loro arrivo in Albania i
padri hanno seguito quel villaggio
araverso la catechesi e la celebrazio-
ne dei sacramen. Nei primi anni del
loro ministero, non essendoci ancora
la chiesa, i padri ulizzavano anche la
scuola del villaggio per i loro incontri
semanali. Il direore della scuola e
tuo il villaggio si sono sempre mani-
festa disponibili nellaccogliere il
sacerdote. Nonostante la costruzione
della Chiesa e dellambulatorio
laenzione dei padri nei confron
delle necessit della popolazione non
mai mancata. Negli ulmi mesi, gra-
zie alla generosit di alcuni benefao-
ri, la parrocchia si fao carico della
sistemazione del corle della scuola,
dove i bambini vivono i momen di
ricreazione e di ginnasca. Un piccolo
spazio, inizialmente in terra bauta,
stato rivesto con maoni, rendendo
lo spazio pi pulito e sistemato. Il di-
reore della scuola, il Sig. Zef Pjetri, in
una cerimonia uciale ha ringraziato,
a nome dei bambini, per lulteriore
aenzione della parrocchia di Milot
verso il bene dei bambini di Skuraj.
I Nostn Vttncc
m. nNn rnrNxn
Sono mol anni che opero accanto ai
padri nel territorio albanese. I nostri
villaggi, posso dire, li ho vis sorgere
quasi dal nulla. Sembra quasi sconta-
to, eppure molte cose sono cambiate
dal nostro arrivo. La gente so-
prauo, che un po alla volta ha pre-
so ducia e si accosta ai sacramen in
modo nuovo, o forse semplicemente
in modo diverso da altri pos. Oltre
allAlbania, infa, ho lavorato anche
in altre realt, ad esempio a Napoli, e
sebbene era anchesso un ambiente
con gravi disagi, soprauo giovanili,
mi rendo conto che qui ben diverso.
Per mol di loro, ci sono poche o scar-
se possibilit, soprauo per chi non
pu studiare o vive nelle zone isolate.
Ma la povert non il solo problema,
bens lassenza di luoghi sani in cui
crescere o di modelli gius da seguire.
Per questo cerchiamo di orire loro
spazi adegua e siamo conten di
questo gemellaggio con lItalia, perch
colviamo la speranza! E poi bisogna
accompagnarli nella crescita, seguirli
ed esortarli. A volte, si deve anche
giocare con loro per non lasciarli soli.

In Basso: Skuraj, marzo 2014.
Allaenzione dei padri e delle suore
e degli abitan del villaggio, il di-
reore della scuola inaugura il nuovo
campeo giochi.
Agor 2014
Altre nonzie
della Comunit


In alto: Skuraj, marzo 2014. M. Ana
gioca con alcuni giovani parrocchiani
della chiesa Madonna della Divina
Provvidenza prima della Messa.
Pagina 6 Anno V numero 9
T nsrrttnmo, FnnNcrsco!
Piazza San Pietro, 15 giugno 2014,
Papa Francesco annuncia, dopo lAn-
gelus, il suo viaggio in Albania, che si
terr il 21 seembre prossimo. Poche
parole, sinteche ed ecaci hanno
aperto i cuori di tan albanesi allae-
sa di questo importante giorno: Con
questo breve viaggio - ha deo il Papa
- desidero confermare nella fede la
Chiesa in Albania e tesmoniare il mio
incoraggiamento e amore a un Paese
che ha soerto a lungo in conseguen-
za delle ideologie del passato.
Questo viaggio, oltre ad essere il pri-
mo del Papa in un paese europeo,
rappresenta anche un gesto di grande
vicinanza verso il popolo albanese e
soprauo verso la chiesa locale, im-
pegnata giorno dopo giorno, dalla
caduta del comunismo, nel riprisnare
il senso religioso cancellato dalla fe-
roce diatura.


FrnvoNo rnrrnnntv
Da quando stata ucializzata la no-
zia del viaggio del Papa in Albania, i
preparavi di questo storico viaggio si
sono fa sempre pi impegnavi. Fa
parte della commissione organizzatri-
ce anche P. Giovanni, nel ruolo di reli-
gioso missionario da tempo in Albania
e soprauo in qualit di Presidente
dellUCESM, dellUnione delle confe-
renze europee dei/delle Superiori/e
Maggiori. C dunque un grande fer-
mento e tante cose da fare, ma anche
una grande aesa! In occasione di
questo appuntamento stata ideata
anche una graca a ragurare leven-
to. In parcolare ci soermeremo
sulla realizzazione del logo, facendo
riferimento a quanto illustrato dal
coordinatore generale del viaggio,
Albert Nikolla: Al centro del logo
ragurata una persona umana men-
tre cammina ed orientata verso la
Croce. Vicino ai suoi piedi ci sono or-
me di sangue: il sangue, come spesso
accade in piura, simbolo del sacri-
cio, della tesmonianza e della soe-
renza. Nel caso dellAlbania,
rappresenta tu i marri della Chiesa
caolica, ma non solo: anche tu gli
uomini creden e non creden, che
hanno soerto la repressione del regi-
me comunista. Questo uomo, che
potrebbe rappresentare ogni uomo,
ha le mani in alto, rivolte verso il cielo,
verso il Signore. Sulle mani situato il
moo del viaggio: Insieme con Dio,
verso la speranza che non delude.
Nellintervista rilasciata a Klaudia
Bumci, della Radio Vacana , Albert
Nikolla si soerma anche sui prepara-
vi: E in corso un lavoro veramente
freneco. [...] I tempi sono stre.
Normalmente per lorganizzazione di
una visita del Papa si va dai sei mesi
ad un anno: noi abbiamo a disposizio-
ne soltanto ques tre mesi. Ma que-
sto non solo non ci preoccupa e non ci
stanca, ma ci d anzi molta gioia e
molta energia per arontare questo
impegno. Sono assolutamente sicuro
che il Papa trover una Chiesa caoli-
ca che lo aende con tanto amore e
con tanta dignit. Ed eevamente,
la dignit di questo popolo nellac-
cogliere gli ospi o gli stranieri, sebbe-
ne per orire loro quel poco che han-
no, davvero eccezionale. Sar una
grande gioia per tu vivere queste-
vento che si pregge davvero unico!


In basso: logo realizzato in occasione
della storica visita di Papa Francesco
in Albania.
Ci del Vacano, aprile 2014. Padre
Giovanni Peragine incontra il Santo
Padre.

Pagina 7 Agor 2014
Pnsoun n Mtot
GnnznNo Cnstono
Qualcuno ha scrio che ogni viaggio
lascia una scia nella memoria da poter
ripercorrere in ogni momento e che,
ogni volta che si ripercorre questa
scia, si scoprono nuovi parcolari che
danno vita a nuove emozioni. Ripen-
sando allesperienza vissuta a Milot, in
occasione della Santa Pasqua, a di-
stanza di tempo, succede proprio que-
sto: situazioni, vol, sensazioni che
riaorano con un impao diverso ma
con la stessa intensit, a conferma di
una esperienza unica. Grazie allinvito
di padre Giovanni e di padre Vito, ho
potuto sperimentare, insieme ai con-
fratelli dello studentato romano, il
vero signicato della Pasqua in una
terra, come quella albanese, segnata
ancora da anche ferite che facano a
rimarginarsi e dove la voglia di norma-
lit della gente deve loare quodia-
namente con una realt dura e dici-
le. Non nascondo il disagio provato
quando entravo nelle case per la be-
nedizione, trovando situazioni di
estrema povert che erano un vero e
proprio pugno nello stomaco. Altres,
era commovente la dignit che traspa-
riva dagli occhi di quella gente, il loro
genuino senmento di fede, il loro
volersi senre pienamente partecipi di
un momento speciale. Araverso le
loro storie personali che, grazie allin-
terprete, ho potuto condividere, mi
sono sento accolto nella loro vita


oltre che nella loro casa. Posso dire di
aver vissuto davvero una esperienza
forte che mi ha portato a compren-
dere che esiste un mondo di fragilit
che esige aenzione, ma che pure
apre il cuore alla speranza di un futu-
ro, e che possibile fare un passo in
pi perch gli altri si possano senre
non tollera ma accol e riconosciu,
sma, ama.
In alto. Milot, Pasqua 2014. Gli stu-
den barnabi in visita a Milot.
Di lato. Milot. 13 aprile, Domenica
delle palme.
In basso. Pasqua 2014. Rappresenta-
zione dellulma cena.
Anno V numero 9 Pagina 8
Cnrscr tn Sounbnn brt QA
Appena qualche anno fa, pensare ad
una rete di volontari struura era
semplicemente un sogno. Adesso,
invece, una realt che prende corpo
giorno dopo giorno e siamo gi alla
2 edizione del #formailvolontario. Ma
a cosa serve questo lavoro? Semplice-
mente a dare corpo al desiderio di
sostenere la missione dei padri barna-
bi di Milot in maniera consapevole.
Infa, per animare un campo esvo
serve solo entusiasmo e voglia di con-
dividere ci che siamo con gli altri, a
parre dai pi piccoli. Ma abbracciare
unaltra realt, con tue le sue perso-
ne e i suoi bisogni, invece, richiede
passione e desiderio di crescerci insie-
me. Ecco allora il senso della forma-
zione al volontariato, o meglio, al ser-
vizio verso il prossimo: imparare a
pensare, agire, vivere come squadra
e non solo come singoli.. riconoscen-
dosi parte ava del Qendr Agor!



Roma, 1-2 giugno 2014. I volontari
del Qendr Agor si sono da appun-
tamento presso lo studentato barna-
bico di Roma per la seconda edizio-
ne del #formailvolontario in occasio-
ne dellEstate Zaccariana 2014.
Prossimi appuntamenn
in collaborazione con
lUcio Pastorale Giovanile
15 17 novembre 2014: Incontro
Mariano della Famiglia Zaccariana
presso la comunit barnabica di
Montserrat (Spagna).
25 gennaio 2015: St. Paul on Air han-
gout per festeggiare insieme San Pao-
lo.
#formailvolontario2015: giornate di
formazione in preparazione allEstate
Zaccariana.
La rete dei volontari
di Gaia Terzani
Livorno, 2 marzo 2014. Alcuni giova-
ni del Qendr Agor incontrano la
comunit barnabica di Livorno. Si
allarga la rete di SAMZ!
Agor 2014 Pagina 9
Cn Snmo
Siamo una rete di idee, di inten, di
avit. Di persone. Il nostro obie-
vo di dare corpo e sostanza allimpe-
gno solidale preso e rendere visibile e
riconoscibile il nostro legame con la
missione albanese. Siamo giovani e
adul che condividono gli stessi
obievi, sebbene ognuno sia prima di
tuo parte ava della propria realt
di appartenenza, che sia una parroc-
chia, un oratorio, una scuola dei Padri
Barnabi. Ma tu ci senamo parte
della Famiglia Zaccariana! Infa, la
parcolarit della rete del Qendr
Agor (QA) risiede nellessere sovra-
nazionale e sovraprovinciale. Ossia,
pur riconoscendo la missione di Milot
un luogo di sperimentazione di un
modello di volontariato barnabico
basato sullincontro di culture diverse
e fondato sulla spiritualit zaccariana,
la nostra rete trasversale alla stessa
Congregazione, con lintento di ab-
bracciare tue le comunit barnabi-
che in Italia e allestero. Il nostro
obievo , quindi, di essere una forza
promotrice di iniziave al ne di rea-
lizzare un ponte non solo tra le co-
munit barnabiche, ma soprauo
tra le avit pastorali e missionarie
dei Chierici Regolari di San Paolo.
Cosn Fnccnmo
Le avit principali sono:
1. Animazione
2. Sostegno a distanza
3. Formazione
Siamo na come animatori per caso,
ognuno di noi partendo per lAlbania
per la prima volta, sapeva che avreb-
be trascorso alcuni giorni con dei
bambini. Siamo diventa una squa-
dra di volontari aata, che prepara-
no mecolosamente il campo esvo e
soprauo i giochi, inventandosi (o
rubacchiando) ogni estate idee e nuo-
ve storie per sorprendere i pi piccoli.
Ma una volta a casa, lentusiasmo e la
voglia di fare non passa, anzi.. La vo-
glia di raccontare, di trasmeere a chi
ci vicino la nostra esperienza tale
che in breve riparte lorganizzazione
per lanno successivo. Con s, per, si
porta dietro anche il desiderio di aiu-
tare chi ha bisogno (perch nonostan-
te i passi avan, c ancora molto da
fare) e allora si d il via alla raccolta di
quote singole per le borse di studio,
oppure per le visite mediche, per
laiuto alle famiglie etc. Capita poi il
progeo impegnavo, come quello 8
passi per Alessia (ricordate?), ma non
ci si ra indietro perch si sa quanto
siano necessari e fruuosi ques aiu!
Inne, si riprende con la formazione
al volontariato. Nessuna pretesa di
diventare volontari esper o coope-
ran, ma certamente, soprauo per
chi torna pi di una volta in Albania,
necessario imparare gradualmente a
responsabilizzarsi e a far parte della
squadra degli animatori; imparare a
stare con gli altri e a creare un ponte
culturale dove incontrarsi e superare
i vari ostacoli per collaborare insieme,
anche con i giovani animatori albane-
si.
...E Comr
Proponiamo due risposte: la prima,
praca, risponde alla domanda
Come si fa a far parte del QA? Sem-
plicemente partecipando ai diversi
appuntamen che si organizzano e
seguendo le avit proposte, anche
semplicemente araverso i social net-
work. Far parte della rete, infa, non
comporta un impegno parcolarmen-
te oneroso. Si aderisce innanzituo
con il cuore e poi in base alla propria
disponibilit di tempo e risorse. Non si
volontari solo sul campo, ma a par-
re dalle proprie case, dalle proprie
realt. In questo senso senamo su-
perato il conne tra il benefaore e
coloro che partono come volontari.
Soprauo per i componen della
Famiglia Zaccariana che in diverso
modo tesmoniano la loro vicinanza
alle missioni e alle opere dei Padri
Barnabi. Per questo amiamo condivi-
dere le nostre avventure e cerchiamo
di restuire alle nostre comunit
quanto vissuto; per questo consideria-
mo tanto importante sostenere a di-
stanza la comunit albanese, so-
prauo araverso le borse di studio,
reale motore di rinascita. La seconda
risposta, invece, risponde alla doman-
da In che modo facciamo tue que-
ste cose? Lo facciamo con gusto, con
seriet ma soprauo con gioia, per-
ch vivendo queste esperienze e la
rete solidale, scopriamo ogni volta che
il talento pi grande che in noi la
capacit di donarci e la libert di rice-
vere altreanto in cambio. Perch
aiutare gli altri spesso il modo mi-
gliore per imparare ad essere felici,
senza tan perch!

Per info, vedere anche il sito della
Provincia dei Padri Barnabi del Cen-
tro Sud www.barnabicentrosud.it
Pagina 10 Anno V numero 9
It wrs r SAMZ
P. GnNNcotn SmoNr
Non so se santAntonio Maria Zaccaria
fosse un grandissimo comunicatore,
ma da quel poco che sappiamo non
lesinava energie e creavit nellan-
nunciare il Vangelo; la sua capacit di
coinvolgere i giovani, che gli cost il
bando dalle terre venete! e linvenzio-
ne delle 40 ore ci inducono a pensare
che fosse capace di comunicare con
maestria e che se fosse vissuto oggi
non avrebbe evitato lulizzo delle
nuove tecnologie. Da questa constata-
zione nata lidea di ulizzare il web
per connuare a parlare del nostro
Santo e cercare di vivere il Vangelo
secondo il suo carisma; nata lidea di
quella di san Paolo, qualitavamen-
te migliorata sia come tecnica di tra-
smissione, sia come preparazione spi-
rituale da condividere. Il volontariato
a Milot o in altri luoghi non solo quel
tempo determinato che viene vissuto
in estate, il volontariato esige con-
nuit e legami. Il web in questo senso
una grande opportunit che
santAntonio non avrebbe lasciato
scappare: vogliamo essere minori alla
vocazione che abbiamo ricevuto?
Lo Spirito santo lanima della pre-
ghiera, ma la preghiera deve trovare
gli strumen per farsi annuncio, per
aocare Venezia, o meglio il mon-
do!
SAMZ r GovnN

Parlare ai giovani, ragionare con loro e
realizzare insieme delle avit non
mai semplice, ma allo stesso tempo
ore sempre occasioni di rinnovare il
nostro modo, da religiosi, di educarli
al vangelo e ad una correa visione
delluomo posto nella societ di ogni
tempo. Uno strumento a nostra dispo-
sizione lUcio Pastorale Giovanile
che nasce proprio con lo scopo di veri-
care e coordinare le diverse espe-
rienze e avit giovanili sparse nel
nostro mondo, sollecitando cammini
comuni che aiuno a pi correre co-
me ma verso Dio e verso il prossi-
mo. Cos, grazie allimpiego delle nuo-
ve tecnologie si pensa a far incontrare
culture e generazioni diverse ara-
verso alcuni momen, come lhangout
o organizzando incontri in occasioni
parcolari. Questa nuova spinta
nata certamente da esperienze passa-
te, ma anche dal desiderio crescente
di un gruppeo di giovani volontari
che da qualche anno ritornano a Milot
e che, anno dopo anno, si stanno for-
mando al servizio di volontariato bar-
nabico. Infa, il volontariato une-
sigenza di mol giovani che non va
disaesa, perch un modo dei gio-
vani per senrsi vivi e per far vivere.
Sostenere il volontariato ed educare
al volontariato una delle carte che
lUcio di Pastorale Giovanile vuole
perseguire in collaborazione al
Qendr Agor (esperienza pilota nel
mondo barnabico).
festeggiare il 5 luglio coinvolgendo i
giovani che abbiamo in giro per il
mondo barnabico con un hangout,
una specie di conferenza zaccariana
via web. Il web non vuole supplire la
liturgia, un'altra cosa, un altro mo-
do per dire il Mistero di Dio. Infa i
partecipan dallIndia, dallItalia, dal
Belgio, dal Cile, dalla Polonia avevamo
una traccia zaccariana sulla quale ri-
eere a casa propria da condividere
in rete. Ma lhangout zaccariano nasce
anche dalla spinta propulsiva che i
volontari italiani danno a noi pastori,
la loro voglia di non far perdere la
forte esperienza che stanno vivendo
da anni, di non perdersi come amici
di SAMZ. Sicuramente questa seconda
edizione, terza se conamo anche

5 luglio, SAMZ DAY! La Famiglia Zac-
cariana in festa e on air.

Agor 2014 Pagina 11
INsrmr rrn t Pnocrtto 8 Pnss
Alessia cammina meglio, Alessia
tornata a giocare in parrocchia. Ales-
sia, a volte, sorride. Ebbene s, Alessia
sta meglio. Quanta gioia vederla sorri-
dere dopo tan mesi ferma a leo!
Certamente non ancora nita la fase
di riabilitazione e connuano periodi-
camente le visite presso gli specialis
che lhanno avuta in cura, ma possia-
mo dire che va gi molto meglio e di
questo siamo certamente gra a tu
voi che ci avete sostenuto in questo
progeo! A seguito del prossimo cam-
po esvo, i volontari che vi partecipe-
ranno, saranno certamente in grado di
raccontare meglio di me, a voi e alle
diverse comunit, i progressi fa dal-
la bambina. Nel fraempo per la
nostra comunit vuole cogliere nuova-
mente loccasione per ringraziarvi di
cuore e festeggiare insieme questo
importante risultato!
RrnntoNo tr Bonsr b Stubo..
La povert non va in vacanza, purtrop-
po. Per fortuna, nemmeno la carit!
Siamo quindi pron a rilanciare il no-
stro programma di sostegno a distan-
za, sperando di poter contare sempre
sul vostro generoso aiuto. In modo
parcolare facendo aenzione alle
borse di studio che, come mol gi
sanno, consistono in una forma di
adozione a distanza di un giovane,
garantendogli cos la possibilit di
realizzarsi professionalmente e rilan-
ciare leconomia del Paese! Per lanno
scolasco passato le borse di studio
sostenute sono state 6, speriamo di
migliorare questo primato della soli-
dariet che ha visto anche la raccolta
di fondi per i medicinali, il sostegno
delle avit dei nostri giovani parroc-
chiani e un grande aiuto nella raccolta
dei pacchi viveri per le famiglie. Per-
tanto la nostra riconoscenza va a tu
coloro che ci hanno sostenu e so-
prauo pregato per noi e per la no-
stra comunit. La gratuit del vostro
dono per noi fonte di grande gioia e
di ringraziamento al Signore.


Il MiNformo in numeri:
con 25 possibile sostenere un laboratorio didaco del Qendr Agor per un
mese;
con 30 possibile sostenere il trasporto scolasco di un giovane per un mese;
con 125 possibile sostenere una borsa di studio completa (convio, scuola,
acquisto libri e materiale didaco per un mese);
con 150 soseni lacquisto dei libri scolasci oppure un giovane al convio per
tre mesi.
possibile adoare una borsa di studio singolarmente o in gruppo (valore com-
plessivo di 1,500 euro annuali) garantendo ad un giovane di avere per un anno
vio e alloggio in un collegio religioso e l acquisto dei libri di testo e del materiale
necessario per arontare gli studi.
I beneciari delle borse di studio sono individua dai Padri che conoscono bene
la realt in cui operano e seguono costantemente il loro percorso durante lanno.

Il S bashku in numeri:
con 25 soseni una famiglia nellacquisto di medicine;
con 30 soseni una famiglia per un mese (pacco viveri);
con 45 assicuri una visita medica specialisca.
Con 50 soseni le avit dei giovani albanesi nel Qendr Agor a Milot.
Vuoi sostenerci? Compila il bollemno postale, indicando il numero di C/C
12401741 e lintestatario Prov. Napoletana Chierici Reg. Barnabin Missio
ne Albania come nellesempio, e adoua la missione auraverso i suoi pro
gem. Il tuo contributo ci permeuer di aiutare chi ha pi bisogno.
Progeuo Rilindja
di Giovanni Peragine

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